TALITA’ KUM

Segreteria SANTA MARIA DEL BUON CONSIGLIO: Dal lun a sab: 9.00 - 11.00 Tel. 02.33220207Segreteria SANTI GIOVANNI E PAOLO: Dal lun a ven: 17.00 - 18.30 Tel. 02.375701 ORATORIO SAN LUIGI: dal martedì alla domenica Dalle 16.00 alle 19.00 Tel. 02.36555385

LUNEDI’ 27 GENNAIO Liturgia delle ore: 3^ SETTIMANA

Oratorio san Luigi chiuso

MARTEDI’ 28 GENNAIO

MERCOLEDI’ 29 GENNAIO

GIOVEDI’ 30 GENNAIO

VENERDI’ 31 GENNAIO

SABATO 1 FEBBRAIO

Inaugurazione de “La palestra della Musica” in

Oratorio Santi Giovanni e Paolo Ore 16.30 entrata da via Catone

DOMENICA 2 FEBBRAIO 2020 Presentazione del Signore

Giornata per la vita Giornata mondiale della vita consacrata

DOMENICA 26 GENNAIO 2020 III domenica dopo l’Epifania

FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA Oratorio san Luigi chiuso

OGGI, 26 GENNAIO

Ti aspettiamo al le 15.00 per

la FESTA DELLA FAMIGLIA in SGP!

Staremo insieme giocando, diverten-

doci e facendo merenda! Partecipa con

tutta la tua famigl ia al

SURVIVAL FAMILY! Entrata da via Maffucci

ATTENZIONE: Lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30

gennaio è sospesa la messa delle ore 7.30

in santa Maria del Buon Consiglio.

Alle ore 7.30 si celebreranno le lodi.

26 Gennaio 2020

FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA

Gli artisti hanno rappresentato la sacra Famiglia in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine Maria accanto al suo bambino, o san Giuseppe nella bottega di falegname dove il bambino Gesù impara anche il lavoro umano, giocando. C’è una rappresentazione della sacra Famiglia che mi fa molto riflettere, è una scultura in legno di uno scultore altoatesino: san Giuseppe è in piedi diritto, sembra una torre solida e trasmette un senso di meditazione interiore profonda, con il suo bastone ben saldo davanti, il mantello sembra quasi avvolgere e proteggere Maria, che è seduta, ma con una postura eretta, mentre le mani sostengono il bambino Gesù. Maria è

come un solido trono che offre riparo a questo bambino che è il Figlio di Dio.

Però se confrontiamo i racconti del Vangelo con questa scena solenne, il contrasto è evidente: il Vangelo non parla di pace e non racconta di una famiglia che vive così tranquilla come quella descritta dallo scultore. Dal punto di vi-sta delle notizie di cronaca Giuseppe e Maria, dopo le fatiche del viaggio per il censimento, la nascita di Gesù e la visita dei Magi, devono fuggire in un paese straniero, diventando così profughi, mentre avviene un evento terribile: il massacro dei bambini coetanei di Gesù da parte di Erode. La famiglia di Gesù è poi costretta a non ritornare a Bet-lemme, ma a trovare nuova casa a nord, cioè a Nazareth. La calma della rappresentazione simbolica e solenne è contraddetta dai fatti del Vangelo. Ma il Vangelo non ci racconta solo dei fatti, anzi lo scopo del racconto è proprio quello di andare oltre i fatti e ci offre il senso profondo di quel che accade alla Sacra Famiglia. Infatti il Vangelo di Matteo, nei primi capitoli, è interamente intessuto dei sogni di Giuseppe. In questo suo dialogo interiore con Dio lo sposo di Maria, e padre terreno di Gesù, trova il senso di questi sconvolgimenti. E anche Maria segue con fedeltà il suo sposo, con il bambino, nei vari viaggi e fughe. La Sacra Famiglia non è esentata dai drammi e dai pericoli, ma rimane salda e ferma nell'unità e nella fiducia in Dio. Mi viene in mente quel brano del Vangelo dove Gesù prende ad esempio due case, una costruita sulla roccia e una sulla sabbia (Matteo 7,24-27). Entrambe le case sono scosse e investite dagli stessi elementi della natura. Una crolla e l'altra non crolla. I due diversi destini non sono determinati da fortune diverse, ma dalla diversa base che le due case hanno. Il Vangelo ci dice che la famiglia di Giuseppe, Maria e Gesù è solida internamente perché fondata sulla Parola di Dio, che abita nel cuore di Giuseppe e di Maria, e non influenzata da quello che gli altri vedono e da quello che capita loro. La scultura che ho menzionata descri-ve non quello che accade fuori da questa famiglia, che è continuamente di corsa per sfuggire i pericoli ed è immer-sa in avvenimenti tragici ma ci racconta quello che accade dentro Giuseppe, Maria e il bambino. Dentro di loro abi-ta la fiducia e l'amore. Anche se agli occhi della gente sembrano sfortunati, poveri e delinquenti, sanno che agli occhi di Dio non lo sono e per questo si sentono fortunati, ricchi e buoni. Ognuno di noi e ogni nostra famiglia si può

specchiare in questa Famiglia che chiamiamo Sacra, non perché lontana da noi, ma perché è un dono di Dio.

Ognuno di noi e ogni nostra famiglia si può specchiare con questa Famiglia che chiamiamo Sacra, non perché lon-tana da noi, ma perché è un dono di Dio. Possiamo specchiarci in questa famiglia vedendoci dentro i nostri drammi e le difficoltà che spesso tendono a farci crollare. Possiamo però anche vedere nella Famiglia di Nazareth un segno di speranza e di pace. Se lasciamo che sia la Parola di Dio a guidarci, se mettiamo gli insegnamenti di Gesù come base, allora anche se esteriormente siamo battuti e perseguitati, anche se la sorte sembra accanirsi contro di noi, possiamo rimanere saldi e forti e possiamo trovare sempre una strada e un senso. E possiamo soprattutto diventa-

re anche noi Sacri, cioè dono di Dio a chi ci incontra.

don Renato

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Santa Famiglia

Fratelli e sorelle, guardiamo alla Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, che ha vissuto nella do-cilità alla Parola del Signore, e invochiamo Dio, nostro Padre, per ogni famiglia della terra. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore!

Il papa Francesco e tutti i pastori della Chiesa siano voce che indica il cammino alle famiglie e siano loro accanto nelle avversità della vita. Ti preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Le famiglie cristiane siano luogo in cui si sperimenta la fiducia nel Vangelo, e siano sostenute dalla grazia nell’accoglienza della vita, nell’educazione dei figli, nella costruzione di una nuova società, Ti preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Politici e legislatori siano attenti alle esigenze delle famiglie e ne favoriscano sempre la formazione e la fecondità. Ti preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Rinasca nei giovani il desiderio della costruzione della famiglia e il senso di responsabilità per il bene del-la comunità umana e per la missione della Chiesa. Ti preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Ci sono ancora alcuni posti disponibili per il Pellegrinaggio in Bucovina dal 27 aprile al 2 maggio. Iscriversi in segreteria al più presto!

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Sabato 1 febbraio 2020 alle ore 16:30

Oratorio Ss. Giovanni e Paolo – entrata da via Catone

FESTA DI INAUGURAZIONE DE “LA PALESTRA DELLA MUSICA”

(uno spazio libero per poter studiare musica)

Secondo noi la musica è gioia, è festa, è condivisione. Per questo vi invitiamo a venire. Se vi fa piacere, portate anche il vostro strumento e suoniamo qualcosa insieme. Qualcosa… cosa? Quello che più vi piace, che più vi va di condividere con tutti. Anche se due note di numero. Tra le 16:30 e fino a che se ne ha voglia, anche a ora di cena. E mentre ristoriamo lo spirito, avremo il piacere di poter chiacchierare e condividere il momento spizzicando qualcosa, con un aperitivo in mano.

Alle 17.00 faremo un momento di pausa, perché suoneranno due formazioni che sono di casa in Oratorio: il duo Anteo, che vi nacque lustri fa, e il gruppo d’archi PAT-A-PAN, che vi prova oggi. Passeremo in tutto tre quarti d’ora, prima godendoci le musiche di Celso Machado e di Matteo Staffini suonate dal Duo Anteo (Andrea Pace, violino; Matteo Staffini, chitarra), per poi lasciarci incantare da Johann Sebastian Bach (violini solisti Andrea Pace e Cristina Chiesa) e Bernard de La Monnoye.

Ma cos’è “La Palestra della Musica”?

Per uno studente, non è così scontato riuscire a suonare. Poter provare in un ambiente protetto ed idoneo, senza i limiti che di solito vengono posti dalle amministrazioni condominiali e senza incorrere nelle ire funeste dei vicini, è un lusso. Per alcuni, come i pianisti, si tratta proprio di da-re la possibilità di studiare anche su uno strumento vero e non su un surrogato, cosa che per una autentica crescita è imprescindibile. Per non parlare di chi proprio non può permettersi l’attività.

Tra i nostri parrocchiani (e nella nostra zona), non sono pochi gli studenti di musica. Non devo ricordare che in viale Bodio e in via Guicciardi ci sono le scuole elementari che propongono la musica come attività extracurricolare integrativa, in via Maffucci c’è la scuola media ad indirizzo musicale, appena al di là della ferrovia c’è la Civica Scuola di Musica di Villa Simonetta e poco di-stante, all’inizio di via Farini, c’è il liceo musicale “Tenca”, tutti frequentati da nostri parrocchiani.

Per queste ragioni, nell’oratorio dei SS. Giovanni e Paolo, la Comunità pastorale Gesù buon Pa-store (di cui la Parrocchia Ss. Giovanni e Paolo è parte) ha attivato la “Palestra della Musica”. Si tratta di tre sale insonorizzate e dotate di pianoforte, dove chi ne ha necessità potrà accedere a turno (un po’ come in palestra) per studiare con la dovuta tranquillità. Per gli studenti, è previsto uno spazio per studiare anche le altre materie, magari mentre si attende assieme agli amici il proprio turno di accesso all’aula.

Se volete saperne di più… Venite! Vi aspettiamo.

PROGRAMMA DEL CONCERTO

DUO ANTEO Andrea Pace, violino

Matteo Staffini, chitarra classica Celso Machado Pacoca

Celso Machado Pé de Moleque

Matteo Staffini Sonatina mediterranea Allegro Perfettino Elegia (omaggio a J. Rodrigo) Rondó popolare

** intervallo **

Gruppo d’Archi PAT-A-PAN

Bernard de La Monnoye (1641-1728) Pat-a-pan Johann Sebastian Bach (1685-1750) Concerto per due violini in Re min. BWV 1043 Vivace Largo ma non tanto Allegro Violini: Andrea Pace, Cristina Chiesa