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Dicembre 2013 n. 24 LA LUCE DEL NATALE FORZA PER RISORGERE “Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” la forza e la dignità del nostro popolo, forgiato da tante prove lungo la sua storia, per reagire e riprendere a ricostruire e a la- vorare, con o senza l’aiuto dello Stato, come ha dichiarato un an- ziano pastore. In questo contesto sono nate e stanno nascendo tante iniziative per mettere in risalto la forza e la carica di speranza che proviene dal mistero del Natale. Al riguardo è significativa l’ini- ziativa dell’Assessorato Regiona- le del Turismo, guidato da Luigi Crisponi, di destinare ai paesi più colpiti dall’alluvione un presepio per “lanciare un messaggio di speranza e di solidarietà per la nostra Sardegna, con l’augurio La gioia del Vangelo riem- pie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lascia- no salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (EG 1). Con queste parole Papa Francesco inizia l’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium per invitare tutti i credenti a rinnovare la fede nel Signore Gesù, per sperimen- tare la gioia che solo Lui può donare. Il Papa è cosciente delle varie difficoltà in cui di dibatte attualmente la nostra società, il senso di smarrimento, la crisi per la mancanza di lavoro, i problemi legati alla famiglia, la sfiducia nelle istituzioni, le difficoltà all’interno della stessa Chiesa, eppure invita a rinnovare la fede e la speranza. Il Natale, ancora una volta, ci ricorda la vicinanza di un Dio che si fa vicino a ogni uomo, a ogni singola storia, che condivide la nostra realtà umana. Un Natale, quello di questo anno, pervaso da un senso di mestizia a motivo del terribile alluvione che ha devastato la nostra terra, seminando morte, distruzione, vanificando anni di lavoro e di fatica, che ha messo in evidenza la fragilità del territorio e delle strutture. La tragedia ha messo in risalto il senso del limite, ma nello stesso tempo ha fatto scattare una straordinaria gara di solidarietà per andare incontro alle zone e alle persone più colpite. È emersa che tutti i territori si rimettano in piedi il prima possibile”. L’ini- ziativa, in origine, faceva parte di un progetto per organizzare una mostra sui presepi, poi le circo- stanze hanno fatto saltare questo piano, per realizzare una ideale catena di solidarietà illuminata dalla luce del bambino Gesù. Uno di questi presepi, opera pregevole del laboratorio orafo Etoile di Nuoro, è stato portato personalmente dall’Assessore Crisponi alla nostra Parrocchia di Oliena, essendo uno dei centri più colpiti. Siamo riconoscenti per questo gesto. È uno stimolo a intensificare la solidarietà e la collaborazione per ricostruire, a ravvivare i vincoli di unità e di comunione. La rappresentazione della Natività, una famiglia che ha trovato posto in una stalla, perché “per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7), è il segno di vicinanza a ogni situazione di provvisorietà e di emergenza, la certezza di un Dio sempre vicino a ogni uomo che ama di un amore straordinario. Con queste consi- derazioni, interpretando anche i sentimenti di Don Andrea Biancu e di Don Tomaso Puddu, auguro a tutta la comunità un Buon Natale e un felice Anno Nuovo. Don Giuseppe Mattana

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Notiziario della Parrocchia Sant'Ignazio di Loyola di Oliena - Dicembre 2014

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Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24 pag. 1

Dicembre 2013 n. 24

LA LUCE DEL NATALEFORZA PER RISORGERE

“Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”

la forza e la dignità del nostro popolo, forgiato da tante prove lungo la sua storia, per reagire e riprendere a ricostruire e a la-vorare, con o senza l’aiuto dello Stato, come ha dichiarato un an-ziano pastore. In questo contesto sono nate e stanno nascendo tante iniziative per mettere in risalto la forza e la carica di speranza che proviene dal mistero del Natale. Al riguardo è significativa l’ini-ziativa dell’Assessorato Regiona-le del Turismo, guidato da Luigi Crisponi, di destinare ai paesi più colpiti dall’alluvione un presepio per “lanciare un messaggio di speranza e di solidarietà per la nostra Sardegna, con l’augurio

“La gioia del Vangelo riem-pie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano

con Gesù. Coloro che si lascia-no salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (EG 1). Con queste parole Papa Francesco inizia l’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium per invitare tutti i credenti a rinnovare la fede nel Signore Gesù, per sperimen-tare la gioia che solo Lui può donare. Il Papa è cosciente delle varie difficoltà in cui di dibatte attualmente la nostra società, il senso di smarrimento, la crisi per la mancanza di lavoro, i problemi legati alla famiglia, la sfiducia nelle istituzioni, le difficoltà all’interno della stessa Chiesa, eppure invita a rinnovare la fede e la speranza. Il Natale, ancora una volta, ci ricorda la vicinanza di un Dio che si fa vicino a ogni uomo, a ogni singola storia, che condivide la nostra realtà umana. Un Natale, quello di questo anno, pervaso da un senso di mestizia a motivo del terribile alluvione che ha devastato la nostra terra, seminando morte, distruzione, vanificando anni di lavoro e di fatica, che ha messo in evidenza la fragilità del territorio e delle strutture. La tragedia ha messo in risalto il senso del limite, ma nello stesso tempo ha fatto scattare una straordinaria gara di solidarietà per andare incontro alle zone e alle persone più colpite. È emersa

che tutti i territori si rimettano in piedi il prima possibile”. L’ini-ziativa, in origine, faceva parte di un progetto per organizzare una mostra sui presepi, poi le circo-stanze hanno fatto saltare questo piano, per realizzare una ideale catena di solidarietà illuminata dalla luce del bambino Gesù. Uno di questi presepi, opera pregevole del laboratorio orafo Etoile di Nuoro, è stato portato personalmente dall’Assessore Crisponi alla nostra Parrocchia di Oliena, essendo uno dei centri più colpiti. Siamo riconoscenti per questo gesto. È uno stimolo a intensificare la solidarietà e la collaborazione per ricostruire, a

ravvivare i vincoli di unità e di comunione. La rappresentazione della Natività, una famiglia che ha trovato posto in una stalla, perché “per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7), è il segno di vicinanza a ogni situazione di provvisorietà e di emergenza, la certezza di un Dio sempre vicino a ogni uomo che ama di un amore straordinario. Con queste consi-derazioni, interpretando anche i sentimenti di Don Andrea Biancu e di Don Tomaso Puddu, auguro a tutta la comunità un Buon Natale e un felice Anno Nuovo.

Don Giuseppe Mattana

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Cronaca di Vita Parrocchiale

NOTIZIARIO dellaParrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA

Direttore Responsabile:GIUSEPPE MATTANA

Gruppo Redazione:ANTONELLO PULIGHEDDUPEPPINO NIEDDUFRANCO GARDU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA

Dicembre 2013 - n. 24Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004del 20 Ottobre 2004

Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal mese di marzo al mese di dicembre 2013

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tu-tela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

Il 17 marzo si svolge a Ga-lanoli il Ritiro spirituale dei Gruppi Coppie della parroc-chia guidato da P. Piergavino Piras.

Il 19 marzo viene celebrata la festa di S. Giuseppe con una preghiera particolare per l’inizio del ministero petrino del santo Padre Francesco.

Il 23 marzo si svolge la tra-dizionale “Pasqua degli uo-mini”.

Il 24 marzo, Domenica delle Palme, inizio della Settimana Santa con le celebrazioni litur-giche e i suggestivi Riti della pietà popolare.

Il 30 Marzo, durante la So-lenne Veglia Pasquale, riceve i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Confer-mazione ed Eucaristia) Maria Carmela Stara. Ricevono il Battesimo Ludovica Cucca e Alessio Gabriel Muleddu.

Il 31 marzo, Solennità della Pasqua, con il tradizionale rito de “S’Incontru”.

Il 3 aprile ha inizio la bene-dizione pasquale delle fami-glie.

Il 23 aprile si svolge a Galano-li l’incontro dei catechisti.

Il 1 maggio si svolge l’Incon-

tro annuale dei Ministranti a Galtellì.

Il 5 maggio si svolge la secon-da questua per il santuario di N.S. di Monserrata.

Il 5 maggio l’ACR parroc-chiale si reca, in ritiro, a Villagrande.

Il 6 maggio si svolge la Bene-dizione pasquale nella Zona Industriale.

Il 7 maggio si riunisce il Con-siglio Parrocchiale di Azione Cattolica.

Il 14 maggio la Comunità parrocchiale di Oliena si reca in pellegrinaggio a Orgosolo in occasione della Novena in preparazione alla festa della Beata Antonia Mesina.

Il 15 maggio si svolge l’incon-tro con i genitori dei bambini che si preparano alla Prima Comunione.

Il 15 maggio la Comunità Capi di Oliena si incontra con i responsabili di Zona dell’Age-sci, presente l’Assistente di Zona Don Antonello Tuvone.

Il 18 maggio si svolge nel San-tuario di N.S. di Monserrata il Ritiro dei comunicandi.

Il 18 maggio, nella Chiesa di S. Maria si svolge un Concer-to a cura del Coro “Canepa” di Sassari.

Il 18 maggio, alle ore 21,00 si svolge nella Chiesa Par-rocchiale la Veglia di Pente-coste.

Il 2 giugno si celebrano in Parrocchia le Prime Comu-nioni. Alla sera la solenne Processione Eucaristica per le vie del paese.

Il 15 giugno Mons. Mosè Marcia amministra il sacra-mento della Confermazione.

Il 16 giugno ha inizio la Nove-na in preparazione alla Festa di S. Giovanni Battista. È Priore Angelo Carta.

Il 17 giugno è presente alla Novena di S. Giovanni il Ve-scovo Mons. Mosè Marcia che presiede l’Eucaristia.

Sono Stati Battezzati in Cristo

Alessio Gabriel MuledduLudovica Cucca

Maria Caterina StaraIlaria Solinas

Alessandro SiniLudovica Corrias

Federica SaleSofia Marini

Gloria PuddughinuFederica Antonia TiccaSebastiano Maricosu

Giorgia PesceCinzia MameliAlice Mameli

Cristian GiobbeAnna Ciraolo

Elisa EvangelistaGianni Antonio Maricosu

Carlo PirasMaria Grazia MoroFrancesca Maricosu

Francesco VargiuAntonella Chifari

Cristian PudduGabriele Fronteddu

Marica CartaAndrea Impala

Alessandro CarrusAntonio MuredduArianna CoronaGloria MaggioriGabriele Cadinu

Greca FelePaola Piras

Martina CappedduAndrea Antonio Piras

Lorenzo CongiuFrancesco Maricosu

Andrea SoleRiccardo Lostia

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICIParrocchia Sant’Ignazio di LoyolaPiazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu)Tel. e Fax 0784.285655Indirizzo e-mail: [email protected]

Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593Don Puddu tel. 0784.288707Don Andrea Biancu tel. 346.0212014

Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

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Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24 pag. 3

Sono ritornati alla casa del Padre

Gino RosciniFrancesca SannaGonarino Lovicu

Giovanna Maria GarippaFrancesco Mulas

Antonio PulighedduMario Mastroni

Dorotea ToluRosalia PuggioniMaddalena Sanna

Michele PulighedduMaurizia Sanna

Sebastiano GarippaGrazia PuggioniGiuseppe PorcuTeresa Secchi

Mariantonia MassaiuGrazia Salis

Ignazio MeddeGiuseppe Mula

Sebastiana MassaiuGiovanni MaisolaFrancesco Deiana

Maria Antonietta SannaGiulia Palimodde

Antonio Maria MaccarroneGiovanna Puggioni

Giovanna Costanza MaricosuAnna Maria Mussissu

Stanislao CongiuMariantonia Boi

Thomas BettarelliGiuseppa Rosa Ticca

Paolo PalimoddeFrancesca Lucia Canu

Maria SolinasGiuseppa CossuFrancesca TandaPietro Fronteddu

Antonio PulighedduGiacobbe Puligheddu

Anna Maria SpinaGiuseppe CorbedduMaria PulighedduGiovanna Mameli

Antoniangelo CanuduAngelo Porcu

Giovanni MussissuAntonio Pietro Pulina

Santedda CorriasSebastiana Catte

Basilio BoiAndreana Puddu

Giovanni PulighedduGiovanni Catzeddu

Peppino BassuFrancesco Congiu

Serafina (Giovanna) MalatestaGiuseppe MurgiaGraziella PudduLeonigia Cucca

Anna Rosa PulighedduAntonio Giovanni Bette

Cronaca di Vita Parrocchiale

Si sono uniti in matrimonio

Salvatore Fenu e Marilena Sitzia

Luigi Serra e Federica Carrus

Gian Lussorio Ruiu e Rosella Gardu

Fabrizio Comida e Laura Loche

Gian Mario fele e Maria Elena Puligheddu

Gianfranco Pinna e Stefania Orrù

Luca Lancioni e Immacolata Lovicu

Cristian Murgia e Alessandra Fele

Tonino Sanna e Caterina Catte

Daniele Antonelli e Giovanna Fele

Davide Acquas e Catia Palimodde

Carlo Impagliazzo e Bastiana Arcadu

Pierangelo Manca e Maria Giovanna Cacceddu

Salvatore Tanda e Alessandra Mula

Pietro Antonio Sanna e Pina Franca Mastroni

Francesco Dezzola e Maria Paola Spina

Giancarlo Floris e Manuela Marini

Salvatore D’Antoni e Maria Grazia Boier

Giuseppe Rocca e Giuseppina Marini

Francesco Corrias e Bonarina Zichi

Salvatore Boi e Pietrina Salis

Filippo Boe e Sabina Boi

Il 20 – 21 e 22 giugno si svol-ge presso la Parrocchia delle Grazie a Nuoro il Convegno Diocesano di aggiornamento.

Il 24 giugno si svolge la Festa di S. Giovanni, con la proces-sione e la Benedizione delle sorgenti.

Il 7 luglio la Forania e le Par-rocchie di Fonni ricordano i 50 anni di Ordinazione Presbite-rale di Don Antonio Falconi.

Il 7 luglio ha inizio la Novena in onore della Beata Vergine del Monte Carmelo.

Dal 21 al 26 luglio si svolge nella Casa Estiva del Semi-nario a Portu Ainu il campo scuola dell’ACR parrocchia-le.

Il 27 e il 28 luglio nel san-tuario N.S. di Montserrat si svolge la due giorni diocesana dei giovani, in concomitanza con la Giornata Mondiale dei Giovani a Rio de Janeiro.

Il 30 luglio, in occasione della Festa di S. Ignazio di Loyola, Patrono della Comunità Par-rocchiale, vengono collocate le ringhiere nei matronei della Chiesa parrocchiale.

Il 15 agosto, Solennità della B.V. Assunta, al pomeriggio si svolge la tradizionale proces-sione per le vie del paese.

Il 17 agosto, nella Chiesa di S. Lussorio, vengono benedetti i rappresentanti di tutti i vicinati e i partecipanti al palio dei vicinati.

Il 21 agosto, Festa di S. Lusso-rio, il Vescovo presiede l’Eu-caristia e la Processione.

Il 30 agosto ha inizio la No-vena in preparazione alla Festa di N.S. di Montserrat. La predicazione è tenuta da Don Luca Mele, Vice parroco a Dorgali e Assistente Dioce-sano dell’ACR.

Il 5 settembre, nel santuario di

N.S. di Montserrat, si svolge la Giornata dei Malati, con la presenza del Vescovo Mons. Marcia che presiede l’Euca-ristia e l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi. Alla sera la tradizio-nale cena comunitaria.

L’8 settembre si svolge, con straordinaria partecipazione di fedeli, la Festa di N.S. di

Montserrat. Tutta la novena ha visto una grande affluenza di fedeli.

Il 15 settembre l’ASO ri-corda il suo 23° anniversario, con la partecipazione delle Associazioni di Volontariato di 34 paesi. Alle 10,30 il parro-co presiede l’Eucaristia nella Chiesa di S. Maria, al termine della quale, nella Piazza bene-

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Cronaca di vita Parrocchiale

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dice i Volontari e i mezzi di assistenza e pronto soccorso. È presente l’On Cappel-lacci, Presidente della Regione.

Il 22 settembre il Santo Padre Francesco è in Visita Pastorale a Cagliari. È presente una folta rappresentanza della parrocchia di Oliena. Al Santo Padre vengono offerti i dolci tipici olianesi, realizzati da Anna Gardu, e il Presidente della Regione rega-le al Papa un paio di scarponi in pelle (le scarpe dei pastori) realizzati dall’artigiano di Oliena Franco Corrias.

Il 23 settembre si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per programmare l’inizio e le attività dell’Anno pastorale.

Il 29 settembre si svolge a Oliena l’in-contro Diocesano dell’ADI.

Il 1 ottobre si svolge l’incontro con i volontari della Caritas parrocchiale per programmare le varie iniziative e per pre-sentare le iniziative a livello diocesano.

Il 12 ottobre si svolge nel santuario N.S. di Montserrat il Ritiro parrocchiale per l’inizio del Nuovo Anno Pastorale.

Il 13 ottobre si svolge l’inaugurazione del Nuovo Anno catechistico.

Il 16 ottobre si svolge l’incontro con i genitori degli alunni delle classi I-II e III delle elementari per presentare l’attività della catechesi. Il 17 si svolge l’incontro

con gli alunni di IV, V elementare e di I media.

Il 19 e il 20 ottobre si tiene a Vallermosa il Ritiro dei gruppi coppie della parroc-chia.

Il 4 novembre si celebra la S. Messa in suffragio dei Caduti in Guerra, presenti il Sindaco con l’Amministrazione Co-munale, le autorità civili, scolastiche e militari.

Dal 10 al 15 novembre il Parroco è agli Esercizi Spirituali nella “Casa Divin Ma-estro” ad Ariccia.

Il 17 novembre, presso il Santuario N.S. di Montserrat, il gruppo Scout di Oliena inizia il nuovo Anno di attività. In Par-rocchia e per le vie del paese, l’ACR parrocchiale vive la Festa del Ciao.

Il 18 novembre un devastante alluvione si abbatte sulla Sardegna provocando ingenti danni nel nostro territorio.

Il 22 novembre si riunisce il Comitato di N.S. di Montserrat per salutare i compo-nenti che hanno concluso il loro mandato e per procedere all’elezione del nuovo

presidente. Al termine delle votazioni viene eletto Tonino Solinas.

Il 23 novembre a Nuoro, nella Chiesa Cattedrale, con una veglia di Preghiera e con la celebrazione dell’Eucaristia, il Vescovo chiude l’Anno della Fede.

Il 24 novembre viene chiuso l’Anno della Fede in Parrocchia, con la Celebrazione presieduta dal Parroco.

Il 1 dicembre il Vescovo Mons. Mosè Marcia presenta alla Comunità parroc-chiale Don Andrea Biancu come nuovo Vice parroco, con grande entusiasmo e rinascenza da parte di tutti.

Il 12 dicembre si è riunito il Comitato N.S. di Monserrata, nei locali del santua-rio per l’accoglienza delle nuove coppie: Tonino Corbeddu e Anna Puligheddu, Andrea Ticca e Antonella Ghisu, Franco Bastiano Manconi e Antonella Carai, Domenico Garippa e Sara Picca.

Il 15 dicembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Parrocchiale dell’ Azione Cattolica e per l’elezione del presidente. È risultata eletta Immacolata Piga.

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Vita Parrocchiale

Saluto di Don Andrea Biancu alla Parrocchia Sant’Ignazio di OlienaAll’inizio del servizio come Vicario Parrocchiale

Oliena, Chiesa parrocchiale, 30 no-vembre 2013Al termine di questa Celebrazione

Eucaristica è doveroso che rivolga una pa-rola di saluto a tutti voi, in primis al parro-co don Giuseppe Mattana, che mi accoglie come suo collaboratore, a don Tommaso Puddu, ai membri del Consiglio pastorale, ai vari gruppi parrocchiali qui presenti e a tutti gli abitanti della Parrocchia di Sant’Igna-zio. Dopo l’esperienza dei primi due anni di sa-cerdozio trascorsi nella Parrocchia di San Giorgio a Bitti, della quale conserverò sem-pre il ricordo per l’affetto e l’accoglienza che lì mi è stata riservata, ho accettato l’invito del nostro Vescovo a venire quia Oliena per collaborare con i sacerdoti e portare, come ci ha ricordato pochi giorni fa Papa Francesco, la “gioia del Vangelo”, che «riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù» (Esortazione apostolica Evange-lii Gaudium. 1).Immagino che per voi questa sia una sor-presa: solitamente in questo periodo non avvengono trasferimenti, soprattutto quando l’anno pastorale ha già avuto inizio. Tutta-via, come sappiamo, con la prima domenica di Avvento comincia un nuovo anno liturgi-co, all’interno del quale possiamo colloca-re questo inizio di servizio pastorale, nella consapevolezza che non siamo noi i prota-gonisti ma lo è sempre Cristo, centro della storia e della Chiesa.Se per la maggior parte di voi sono una “sor-presa”, quasi un regalo di Natale scartato in anticipo, ritengo di non esserlo per il nostro parroco don Mattana, che mi conosce fin dalla tenera età di 11 anni, quando ho inizia-to il cammino del pre-Seminario e soprattut-to nei 5 anni trascorsi nel Seminario a Nuo-ro, durante i quali è stato Padre Spirituale di noi seminaristi. Una volta ci aveva predetto che in futuro qualcuno di noi alunni sareb-be stato suo vice-parroco, come è avvenuto prima con don Luciano Monni e ora si ri-pete con me. Fin da ora lo ringrazio per il suo sostegno e per la sua guida sapiente, che non è mancata quando ero seminarista e non

mancherà neanche adesso come suo colla-boratore.Ringrazio il nostro Vescovo Mosè per que-sta nomina: forse i progetti su di me erano altri, ma nonostante tutto non è mancata la sua fiducia nei miei confronti, manifestata in questa celebrazione nella quale ha voluto presentarmi personalmente a voi.Non posso dimenticare di ringraziare i miei genitori, qui presenti insieme a mio fratello Roberto, che si prepara a diventare anche lui sacerdote, e con loro mia zia e mia nonna, rimaste a casa: sono stati sempre un punto di riferimento e, per un prete, la famiglia è non solo la culla del suo Sacerdozio, ma è sem-pre una “bussola” che gli permette di andare avanti sicuro. Grazie anche ai seminaristi della nostra Diocesi: ai chierici del Seminario Regiona-le presenti a questa celebrazione e in modo speciale ai due ragazzi di Oliena che vivono la loro esperienza di discernimento nel no-

stro Seminario di Nuoro, Gabriele e Giovan-ni: sappiano che il fine settimana, quando rientrano a casa, noi sacerdoti li vogliamo sempre accanto per vivere appieno la vita parrocchiale.Ringrazio, infine, voi parrocchiani, in modo particolare i bambini, i ragazzi, gli ammalati e gli anziani: sono certo che mi accoglierete con cuore grande, come avete sempre fatto con i sacerdoti che si sono susseguiti alla guida di questa comunità parrocchiale.Nell’Esortazione apostolica Evangelii Gau-dium di Papa Francesco, consegnata dome-nica scorsa alla Chiesa al termine dell’Anno della Fede, ho trovato le parole che in questi ultimi giorni mi hanno fatto riflettere sulla mia missione di sacerdote, ma che sono ri-volte a tutti i cristiani: «La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio di-struggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, bene-dire, vivificare, sollevare, guarire, liberare» (n. 273). Questi verbi fanno parte dell’azione del sacerdote e lo identificano pienamente.Il Papa così ci richiama alla gioia dell’evan-gelizzazione, sull’esempio degli apostoli, i primi evangelizzatori insieme a Maria. Pro-prio oggi (e non penso sia solo una coin-cidenza) si celebra la festa dell’apostolo Sant’Andrea, che la liturgia della Chiesa bizantina chiama Protóklitos, che significa “primo chiamato”, perché fu lui che con prontezza seguì Gesù, portando con sé suo fratello Pietro e i suoi primi compagni. Sotto la sua protezione voglio porre, come sempre fin dalla nascita, la mia missione di sacerdo-te, invocando anche l’intercessione di Maria Santissima, che ci prepariamo a festeggiare come“Immacolata”e che voi venerate parti-colarmente con il titolo di Madonna di Mon-serrat, assieme al nostro patrono Sant’Igna-zio e al santo martire Lussorio.Grazie a tutti!

Il 30 novembre 2013 il Vescovo Mons. Mosè Marcia ha accompagnato e presentato alla Comunità Parrocchiale di Oliena Don Andrea Biancu come nuovo Vice parroco, tra l’entusiasmo e la soddisfazione di tutti, dopo alcuni anni di attesa. Don Andrea Biancu è della Par-rocchia N.S. di Fatima della Caletta (Siniscola), è nato a Nuoro il 12 maggio 1986, ha frequentato il Pre- Seminario e il Seminario minore a Nuoro, conseguendo la maturità nel Liceo Linguistico “Maria Immacolata”.È stato alunno del Pontificio Seminario Regionale della Sardegna e della Pontificia facoltà Teologica a Cagliari. È stato ordinato presbitero da Mons. Pietro Meloni il 30 aprile 2011 a La Caletta e nominato subito dopo Vice parroco a Bitti, dove, in seguito a problemi di salute del Parroco Don Francesco Mariani, ha dovuto reggere la Parrocchia quasi da solo. Ora viene nella nostra comunità pieno di entusiasmo, accolto con affetto e gratitudine. Al termine della Celebrazione ha rivolto alla comunità il saluto che viene riportato.

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Vita Parrocchiale

Lettera al Santo PadreIl parroco scrive al Santo Padre per esternargli i sentimenti di stima e affetto della Comunita di Oliena

Beatissimo Padre,la comunità parrocchiale S. Igna-zio di Loyola in Oliena (Diocesi

di Nuoro), fin dal momento della sua ele-zione si è particolarmente sentita in sinto-nia con la Sua persona e il suo magistero ed espressamente mi chiedeva di far per-venire alla Santità Vostra tutta la stima, l’affetto e la venerazione che nutriva. Il motivo, oltre al fondamentale vincolo di fede con il Successore di Pietro, è il forte legame che unisce la Comunità di Olie-na alla Compagnia di Gesù che per oltre un secolo ha profondamente segnato la storia civile e religiosa del paese, con la costituzione di un Collegio per la forma-zione delle giovani generazioni. Il Collegio e la Chiesa gesuitica di Oliena vennero edificati soprattutto grazie alla volontà del Rettore Giovan-ni Angelo Salis, che a tal fine, fece una cospicua donazione alla Compagnia di Gesù. Il primo marzo 1652 Mons. De la Cabra, Arcivescovo di Cagliari, a cui la chiesa di Oliena apparteneva, diede l’autorizzazione a fondare il complesso architettonico (costituito dal Collegio e dalla chiesa annessa). La presenza dei

Padri gesuiti ad Oliena per più di un seco-lo fu un fatto che segnò una svolta decisi-va non solo nella vita religiosa, ma anche nella dimensione culturale e sociale del paese. I Gesuiti, oltre ad attivare le varie scuole d’insegnamento, e dedicarsi par-ticolarmente all’azione evangelizzatrice, diedero anche un forte impulso all’agri-coltura, curando particolarmente l’inne-sto dell’ulivo e la piantagione delle viti attraverso metodologie, per quei tempi, assolutamente moderne.

Frutto significativo di questa presenza è stata la vocazione e l’eroica testimonian-za di P. Giovanni Antonio Solinas. Da Arcivescovo di Buenos Aires senz’altro avrà avuto modo di conoscerne la storia.

L’elezione di un Papa provenien-te dalla Compagnia di Gesù ha perciò suscitato un entusiasmo straordinario, unito a una profonda comunione nella preghiera e a un legame spirituale con la figura di S. Ignazio di Loyola.

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Vita Parrocchiale

Accolga, Santo Padre, le umili espressio-ni di sincero affetto da parte di tutta la comunità e il ringraziamento per la Sua Visita Pastorale a Cagliari. Nel rinnovare l’assicurazione e il costante ricordo nella preghiera, l’at-tenzione e la disponibilità al Suo magi-stero, umilmente imploro la Benedizione Apostolica su tutta la comunità civile ed ecclesiale di Oliena.

Oliena 15 ottobre 2013

Dev.mo nel Signore Sac. Giuseppe Mattana Parroco

Foto: Gloria Salis

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SpecialeAlluvione 2013

Oliena - 18 novembre

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Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24 pag. 9

SpecialeAlluvione 2013

Oliena - 18 novembre

Foto: pierapinna © picturese Peppino Nieddu

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Spazio Associazioni

Il 29 Novembre 2013 la Pro Loco di Oliena ha presentato ai Soci, e conte-stualmente approvato, il Bilancio di

Previsione per l’anno 2014.Come sempre è un documento importan-te, anche per il suo significato indicativo di voler proseguire le attività.Nella previsione sono contemplate le se-guenti attività/manifestazioni principali:1. Primi di Marzo: CARNEVALE, RAS-SEGNA MASCHERE;2. Fine Marzo: FOGLIE D’ARGEN-TO, PRESENTAZIONE LIBRO SULL’OLIO;3. 20 Aprile: PASQUA;4. Maggio (gdd): IDENTIDADE, LA-BORATORIO BALLO;5. Luglio (gdd):RICAMO (IN PUNTA DE AHU);6. 15 Settembre: CORTES APERTAS;

Forti di queste intenzioni, compatibil-mente con le nostre forze umane e finan-ziarie, cercheremo inoltre di garantire comunque la presenza della Pro Loco in occasione di avvenimenti e manifesta-zioni che interessano la nostra comuni-tà.D’altronde, l’impegno profuso dall’ini-zio dell’anno 2013 ad oggi, è testimo-niato dalla organizzazione e conduzione con successo di due (fra le altre nume-rose) manifestazioni di rilievo: Progetti “Natura e archeologia” e “Identidade”.

L’Attività della Pro-Loco di OlienaA Novembre presentato ai soci il bilancio di previsione per l’anno 2014

Progetto “Natura e archeologia”: La manifestazione, oltre a itinerari stu-diati ad hoc, coronati con escursioni a Biriai e Carros, a Tiscali e sul Monte Corrasi effettuati con la collaborazione di esperti come Tetta Furru e Angelino Congiu, ha inoltre offerto la possibilità di visitare la mostra dell’artista Angela Demontis “il popolo di Bronzo”.La mostra è nata come sviluppo della pubblicazione di Angela Demontis “Il Popolo di Bronzo” (Condaghes, 2005). Ha proposto una possibile ricostruzione di armi, abiti, accessori e utensili nura-gici, realizzati con materiali e antiche tecniche di lavorazione, basata sulla ri-gorosa osservazione dei bronzetti.Esordita ad aprile 2010 nelle sale del Museo Archeologico di Cagliari, è itine-rante ininterrottamente con tappe richie-

ste anche all’estero (Scozia e Svezia).La mostra è stata ospite ad Oliena dai giorni di Cortes Apertas fino a tutto otto-bre 2013, presso il Palazzo dei Gesuiti. Progetto “Identidade”: Nato dalla necessità di aprire un nuovo capitolo nel Progetto che porta il nome di “Identidade”, come previsto ed inizia-to lo scorso anno, verrà realizzato racco-gliendo e vagliando i pareri della gente, le esperienze ed i ricordi più antichi, e questo è quanto andremo a perseguire nel 2014.Nel 2013 siamo stati impegnati nell’or-ganizzare una manifestazione culminata in una serata di studio (il 16 marzo), sul nostro costume tradizionale, con l’ausilio di documentazione fotografica, filmati e interviste, nell’ottica di una ricostruzio-ne storica e cronologica dell’evoluzio-ne e trasformazione dei singoli capi nel tempo. E’ stato realizzato ed è tuttora disponibi-le (presso le edicole e le librerie oliane-si e presso il CdA) il CD “Identidade”, oltre ad una nutrita mostra fotografica riproponibile all’occorrenza.

Quasi ad estensione e completamento di tale attività, la metà di luglio ha visto re-alizzarsi la manifestazione “In punta de ahu”, basata sul ricamo. Con essa, l’As-sociazione Turistica Pro Loco di Oliena, coadiuvata dall’ Assessorato del Turismo Artigianato e Commercio Regionale e dall’Assessorato al Turismo e alla Cultu-ra dell’Amministrazione Comunale, ha inteso offrire una dimostrazione pratica dell’arte del ricamo, facendo assaporare il momento della creazione di veri capo-lavori, punto dopo punto. Accanto alle

 

 

 

 

Visita a Biriai

Inaugurazione Mostra: “Il Popolo di bronzo”

Visita del Presidente Regionale Cappellacci e dell’Assesso-re Crisponi al Museo del Fazzoletto

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ricamatrici di Oliena sono stati artefici di tanta maestria i rappresentanti di diversi Comuni della Sardegna, che conserva-no tradizioni legate non solo al ricamo, ma anche ai materiali necessari alla sua esecuzione. I Comuni che hanno aderito all’iniziativa erano i seguenti: OLIENA, ATZARA, BOSA, BUSACHI, NULE, ORGOSOLO, OSILO, SARULE, TEU-LADA.

 Ospiti olianesi in quei giorni sono stati inoltre una delegazione del comune spa-gnolo di Oliana, situato nella comunità autonoma della Catalogna, che ha messo in mostra il costume tipico locale, of-frendo così lo spunto per un interessante confronto fra le tradizioni delle due cul-ture.

Laboratorio di ballo:Nel 2014, per il secondo capitolo di “Identidade”, ci avvarremo della consu-lenza di esperti riconosciuti nel campo, ma anche e soprattutto della memoria storica dei nostri compaesani e compae-sane, e ovviamente degli anziani, relati-vamente al ballo sardo olianese. La Dichiarazione di Intenti recita:<Il laboratorio di ballo sardo è finalizza-to al recupero dei passi, dei modi, delle posture che caratterizzavano la vera tra-dizione del ballo olianese. Alla pratica si intende affiancare la ricerca e lo studio, coinvolgendo i testimoni privilegiati co-munemente riconosciuti come custodi del “saper ballare”>.Le attività del Laboratorio sono inizia-te il 13 novembre e proseguiranno ogni mercoledì e venerdì. La raccolta delle testimonianze e della documentazione fornirà materiale per una ulteriore pub-blicazione dedicata all’”Identidade”, che si unirà alla prima realizzata sul RICA-MO, continuando a porre l’accento sui capisaldi della nostra cultura.

 

 

Sarà quindi motivo d’orgoglio (ritenia-mo anche per i successivi componenti del CdA) completare il lavoro sull’”Identi-dade” che, complessivamente, dovrebbe comprendere temi quali :• Il costume tradizionale• il ballo,• il canto a tenore,• i dolci, • le usanze e i rituali che accompa-gnano le più importanti fasi della vita .Compatibilmente con le forze indivi-duali, ci rivolgiamo ai soci ed a quelli di buona volontà per affiancarci in queste opere di volontariato, certi che lo spirito che ci accomuna tutti - inteso nella vo-lontà di preservare la cultura, le tradizio-ni e le nostre ricchezze produttive - ci vedrà ancora più decisi, anche alla luce degli ultimi avvenimenti di fine novem-bre, che hanno visto molto del nostro territorio soffrire pesantemente assieme ai nostri produttori, agricoltori ed alleva-tori, sotto le offese dell’alluvione.

Per il Direttivo della Pro Loco di Oliena (LLF).Oliena, dicembre 2013

 

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Pietruccia Cassini la nostra bambinaLa triste storia velata di mistero di una bambina scomparsa prematuramente

Era una notte gelida, quella del 12 gennaio 1901 un insolito e frenetico andirvieni di donne e

l’arrivo trafelato de “Sa mastra ‘e par-tu” aveva fatto intuire che in quella casa posta nel rione di “Sa Madalena” una nuova vita stava per arrivare, <Signora Ade!. coraggio … ancora uno sforzo.. va tutto bene… un altro piccolo sforzo e abbiamo finito> Verosimilmente in questo modo, la levatrice comunale con voce suadente e sommessa, (dopo tutto si trattava di una signora del continente) incoraggiava la partoriente. Nella cucina adiacente, l’uomo in abiti signorili pas-seggiava nervosamente, voleva sapere, ma le donne, indaffarate com’erano, lo ignoravano. Il pianto improvviso ed acu-to del neonato lo scosse, facendogli cor-rere un brivido, le gambe gli tremarono; dovette sedersi. Solo in quell’istante Lu-igi Cassini, o meglio “s’ingenieri” come veniva chiamato nel villaggio, ebbe la consapevolezza di essere diventato papà. Padre di una bellissima bambina. Ma chi era l’ingegnere Luigi Cassini? Di lui, malgrado l’impegno profuso, (dopo ol-tre un secolo) abbiamo potuto acquisire solo poche scarne notizie ma sufficienti a tracciarne un profilo professionale e umano. Sappiamo che era arrivato, con la sua sposa Adele Cozza, in questo villag-gio, proveniente da Porto Maurizio oggi Imperia, agli albori del 1900, chiamato, pensiamo, a collaborare alla redazione di progetti di pubblico interesse; molti indizi e fondate ragioni lo confermano. Erano anni difficili e tormentati, quelli, corruzione e malaffare erano le armi dei potenti a scapito dei più deboli, non c’era

più dignità neanche nella morte ..in com-penso.. avevamo due cimiteri. Il camposanto di “Thedde vane”(quello attuale) che poteva essere utilizzato fin dal 1892, era stato edifi-cato senza la strada di accesso. In una deliberazione del Comune dell’8 Maggio 1892 si legge che all’ing. Mura(1) era-no state concesse ben 1.500 lire (2) per la direzione dei lavori del Cimitero con

l’obbligo di preparare il tracciato per la citata strada, lunga circa 200 metri. Quel progetto non fu mai redatto. Per queste motivazioni si era continuato a seppellire nel cimitero di Santa Maria fino al 1901, laddove per far posto ai morti recenti, si esumavano i cadaveri ancora in stato di putrefazione. Da uno stralcio della rela-zione del Regio Commissario G. Doro, in quegli anni mandato a Oliena per inda-

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Ammentos

gare su gravissimi abusi Amministrativi, perpetrati a danno del Comune, in meri-to alla situazione del cimitero, si legge, “per porre fine a quell’orribile sconcio … fu mia cura .. fare compilare da persona tecnica di fiducia il tracciato….” Presu-mibilmente è qui che si inserisce la figu-ra dell’Ing. Luigi Cassini, il quale, uomo di fiducia del Regio Commissario, met-te mano alla progettazione della famosa strada, nonché a qualche ritocco estetico del nuovo cimitero. Ma.. torniamo alle vicende umane di questa storia.Per il battesimo della neonata celebrato l’11 febbraio 1901 dal Teologo G. Fele; da quel di Cesena e Verona vennero in Oliena, Giulia Cozza, sorella della sig.ra Adele, madrina della bambina ed in rappresentanza del padrino assente, tale Artemio Fredani o Zedani, la mamma della sig,ra Adele, Carolina Pavesani. Alla bambina fu imposto il nome di Pie-truccia Anna Carolina. A quei tempi la Chiesa, data l’al-ta mortalità infantile, prevedeva tempi stretti per il battesimo. Normalmente il battezzando veniva presentato in chiesa dalla Madrina in quanto la mamma il più delle volte era ancora costretta a letto dopo il parto. Nel nostro caso il battesi-mo venne celebrato un mese esatto dopo la nascita, vuoi per permettere l’arrivo dal continente dei parenti prossimi, vuoi anche per dare tempo alla madre di rista-bilirsi e presenziare di persona al sacro rito, Questo la dice lunga sul rispetto e considerazione che si erano conquistati i coniugi Cassini. Riteniamo fondatamen-te che la famosa stradina di accesso al ci-mitero, sia stata edificata in tempi stretti, posto che il 9 Aprile del 1901 avvenne il decesso di Malatesta Nicolò, cantoniere, dipendente comunale, nativo di Bagnone, maritato a Puddu Monserrata, il quale, ancorchè destinato al cimitero di Santa Maria, forse per intercessione del Cassi-ni, il giorno dopo, venne inumato (il pri-mo) nel nuovo cimitero; lo avrebbero se-guito di lì a poco altre 12 persone: Mulas Maria Francesca- Mastroni Pasqua- Pic-ca Mariantonia- Muleddu Giovanni- Boi Anna- Loche Giovanna- Fele Pietro An-tonio- Puggioni Giuseppa- Ticca Giusep-pa- Silai Mariantonia- Fele Mariangela .. e quasi alla fine della fila….. Pietruccia Anna Carolina Cassini.

Nel pomeriggio del 25 Giugno del 1901, i tristi rintocchi de “S’ispiru” ne annun-ziarono l’immatura scomparsa; la fera-le notizia si era sparsa nel villaggio, e subito si dette iniziò al mesto pellegri-naggio delle donne, coperte a lutto, che a gruppetti andavano a portare cordo-glio e conforto al cocente ma composto strazio dei genitori. Poiché il papà e la mamma, affranti dal dolore non si erano voluti distaccare dal corpicino della loro figliola nemmeno per un istante, toccò a due donne del vicinato, Loche Maria di anni 40 e Puddu Sebastiana di anni 50, comunicare al Sindaco Puggioni, l’avve-nuto decesso della piccola. Alle esequie partecipò muto e commosso quasi tutto il paese. Sul sepolcro della bimba i ge-nitori fecero adagiare una lastra, sopra vi fu posta una stele a imperituro ricordo. Sul freddo marmo fecero incidere “Pie-truccia Cassini - la nostra bambina” e la data. Negli anni a venire quella tomba, col suo alone di mistero avrebbe fatto parlare intere generazioni. ”La bambina” si diceva, era stata imbalsamata. Altri as-serivano che era stata sepolta seduta su una piccola seggiola con la faccia rivolta al sole morente. Leggenda o verità,non ha rilevanza. Sappiamo però che per i coniugi Cassini, ai giorni del dolore era subentrata con il divenire del tempo, la rassegnazione, poi… inesorabile era ve-nuto anche il momento del distacco. Do-

vevano abbandonare Oliena, ma nel loro cuore sapevano di partire sereni poiché contavano di lasciare la loro bambina, di questo ne erano certi, in terra amica. Quella terra gli aveva dato i natali, di quella terra aveva respirato il soffio vi-tale dell’aspra e selvaggia primavera e solo un destino avverso l’aveva falciata, come erba di campo agli inizi della sua prima estate. Intuendo che il destino non li avrebbe mai più fatti tornare, avrebbe-ro, in affidamento perenne, donato la loro bimba a quella moltitudine di semplici di quel villaggio che li aveva accettati, amati e capiti . E così avvenne che tan-te madri a molte delle quali il fato aveva strappato un figlio e, che non avevano altro luogo su cui piangere, alternando-si nel tempo per oltre cento anni, con il cuore colmo di umana pietà avrebbero adottato quel loculo, posandoci un fiore, un lumino o recitando una segreta pre-ghiera. Ed ancora oggi malgrado l’oblio del tempo, vogliamo credere e sperare, che la loro bambina, era e rimanga “la nostra bambina”. Peppino Nieddu

(1) Luigi Mura risultava essere ingegnere al Co-mune di Nuoro(2) Il valore di 1.500 lire di allora, corrisponde-va ad un anno di stipendio del Segretario Comunale- Il medico condotto ne percepiva 1.200- La guardia civica Pisu Pasquale percepiva 360 lire annue –L’uscere Piga 47 anni di servizio 12 figli a carico percepiva 200 lire annue.

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COMUNIONI - 2 Giugno 2012

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Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24 pag. 15

CRESIME - 15 Giugno 2012

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lessia, Manca Paolo, M

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ndrea, Piras Manuel, Piredda A

lessandro, Piredda Gabriele, Pische M

anuelisa, Pische Simone, Puddighinu M

aria, Puddu Lara, Puligheddu A

ntonio, Puligheddu Maria, Salis D

aniele, Sanna Alberto, Sanna G

reta, Sini Lorenzo, Sole Giovanni A

ntonio, Spano Giacom

o, Tilocca Luisa, Tuffu Marta, U

ras Ilaria.

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Alma RememberingIl ricordo dell’anima - Pensieri per non dimenticare

“Amici, persone care, giovani don-ne, madri, mariti e figli, che nel corso di questi ultimi anni ci han-

no lasciato creando un vuoto nella nostra comunità dove aleggia quasi un senso di paura, di incertezza”. Si apre così, con queste parole di Don Giuseppe Mattana, la manifestazione “Alma Remembering” (il ricordo dell’anima), che Il Centro Studi Padre Giov. Antonio Solinas ha or-ganizzato all’interno dell’edizione 2013 di “Cortes Apertas”. L’evento, voluto dall’Associazione, si è tenuto il 15 di settembre nella chiesetta di N.S. di Itria. “Per non dimenticare” questo è il pen-siero che l’Associazione P. Solinas ha dedicato a tutte le persone che non sono più tra noi, per quelli che vivono il di-stacco e la solitudine, ma che non hanno perso la fede, non hanno abbandonato la speranza e vivono in profonda comunio-ne. Nell’ambiente suggestivo dell’antico Santuario Mariano, si è dato vita a mo-menti particolarmente emozionanti e di profonda riflessione, grazie alle citazio-ni da parte del parroco, di brani come: “ La morte non è niente. Sono sola-mente passato dall’altra parte: è come se fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora” di S. Agostino. La lettera sulla Morte: “Se mi ami non piangere! Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza

fine e in questa luce che tutto vede e penetra, tu non piangeresti se mi ami”. E ancora: “Pane e speranza” dal Libro delle Lamentazioni. Le emozioni non fi-niscono, salgono ancora di tono, quando sulla scena entra l’attore-regista nuorese, Giovanni Carroni, che tocca dolcemente l’animo e il cuore dei presenti, con la sua commovente abilità interpretativa di poesie e brani che vanno da Foscolo, Pa-vese fino a Giampaolo Mele. Le musiche curate ed eseguite con bravura dai due chitarristi: Paqujto Farina e Antonello Sanna, creano il giusto accompagnamen-

Nues nigheddas inghirian sa idda mia,

Tronos e lampos preparan sa tempesta

Non de abba, de grandine o de nie,

Ma de vidas innantis accabadas

Suno mammas, isposas, fizzos e maridos!

Ma sas animas a uve sun’andadas?..

Spazio Associazioni

Studio TecnicoGeom. Piero PINNATel. 0784.288292 - 285258 - cell. 338.8438092

OLIENA

Progettazioni - Frazionamenti Accatastamenti - Successioni

to al bravo attore, suscitando emozioni contrastanti, immerse in una profonda atmosfera.“per non dimenticare che c’è qual-cosa, dentro di te, che nessuno ti può toccare né togliere, se tu non vuoi. La speranza. La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai”. Il Centro Studi Padre Solinas

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Non c’è gioco senza teCelebrata ad Ottobre la festa del “Ciao”

Musica, sorrisi e tanta allegria dei nostri bambini hanno tra-volto il 17 Ottobre, le strade e

la piazzetta, antistanti la Parrocchia,per l’annuale appuntamento della “Festa del Ciao”. “Ciao” perché come acr ci ritrovia-mo dopo la pausa estiva a riprendere il nuovo percorso associativo e anche per-ché accogliamo a braccia aperte i nuovi iscritti che hanno scelto di percorrere un pezzo di strada insieme a noi.Dopo esserci caricati con la Santa Mes-sa, un fiume di bambini, e non solo acier-rini, animatori, giovani e giovanissimi dell’A.C. di Oliena e anche di Mamo-iada, che quest’anno hanno voluto con-dividere questa gioia con noi, armati di chitarre, palloncini, pergamene e tanto entusiasmo, ci siamo mossi per raggiun-gere nelle loro case le iscritte più anziane, per sancire quel forte legame tra genera-zioni che il tempo di certo non riesce a logorare. Passato e futuro, esperienza ed intraprendenza si sono incontrati in uno scambio di messaggi, canti e lacrime di

commozione! Particolarmente toccante è stato quando abbiamo fatto una picco-la sosta davanti al portone di cia Bustia-na Catte, per trasmetterle tutto il nostro affetto, certi che da lassù abbia sorriso nel vederci e anche lei si sia commossa con noi.Quest’anno lo slogan che accompagne-rà il nostro cammino è: “Non c’è gioco senza Te”… un invito a metterci in gioco per Qualcuno di veramente importante e a condividere questa grande felicità con gli altri, aldilà delle generazioni o delle appartenenze, perché ciascuno è amato e invitato da Gesù a prendere parte alla sua immensa gioia.L’acr sancisce il suo impegno con il tes-seramento, in un altro momento di festa condiviso con tutta la comunità, proprio l’otto dicembre, solennità dell’Immaco-lata, perché vogliamo partire prendendo per mano Maria, come una mamma che ci guida e ci sostiene nei momenti di scoraggiamento.Buon gioco e buon cammino a tutti!!!

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Oliena anche quest’anno ha rivis-suto la magia di Cortes Aper-tas. Edizione 2013 all’insegna

del vino, quella che si è inaugurata nel centro della Barbagia, sorto alle pendici dell’imponente Monte Corrasi. “Il monte più bello che Dio abbia mai creato”. Una sorta di ritorno alle origini nell’edizione 2013. All’essenzialità dei prodotti della natura. Alla semplicità delle creazioni della terra. Il paese, famoso per il cor-poso vino Nepente, mette in vetrina le sue specialità. I frutti di un lavoro duro e paziente. La celebre manifestazione, nacque, infatti, sulle ceneri di una sagra, che aveva come intento quello di valo-rizzare le produzioni enologiche autoc-tone. In realtà, con il passare dei lustri e dei decenni, il nome Cortes Apertas è diventato il simbolo e la caratterizza-zione di qualcosa, che va molto oltre un semplice evento. È un’immersione in un passato quasi mitologico, fatto di rac-conti e leggende, di storie e personaggi, che paiono descrivere una suggestiva età dell’oro lontana. Porzioni di quel passa-to rivivono nei muri colorati delle cuci-ne e de “sas bicoccas”, nelle pietre e nei lastroni consumati dei cortili, nei legni screpolati di maestosi, antichi portali. Tutto è com’era una volta. Nelle strade affollate, animate da folle gioiose di cu-riosi e visitatori, ospiti sacri di una ker-messe costruita attorno a loro, si sentono fragranze di cibi e pietanze appena sfor-nate. Il profumo del pane caldo, cotto nel forno a legna. Le ceste ricolme d’uva, pronta per essere macinata nel torchio. Il mosto che ribolle, inebriando i passanti del suo odore acre e pungente. La deli-cata essenza del soffice pandispagna de “sos pistoccos”, innevato dall’albume

Cortes Apertas 2013Il paese mette in vetrina le sue specialità, i frutti di un lavoro duro e paziente

della cappa. E rimane allora impresso nella mente di ciascuno la fotografia di un istante di questo o quell’altro aroma. Alle percezioni olfattive si aggiungono i sapori genuini, racchiusi nella ritualità di secolari tradizioni. Nelle cantine, at-tingendo da grosse damigiane, il padro-ne di casa fa assaggiare il suo vino nelle caratteristiche quartine. Rossi, rosati, bianchi. Ce n’è per tutti i palati. Assaggi e degustazioni da accostare ad uno dei tanti dolci di mandorle o pasta zucchera-ta, o ad un intenso formaggio pecorino. E intanto mani di sapienti artigiani con-fezionano e compongono vere e proprie opere d’arte. L’intarsio del legno, i rica-mi d’oro dei variopinti scialli, la lavora-zione delle pelli. Saperi di un trascorso

nobile e illustre. La musica risuona in sas carrelas. Si odono le voci dei canti a tenore e le melodie dei coreografici balli. La rassegna ha visto il patroci-nio del Comune di Oliena, Assessorato al turismo e alla cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, Assessora-to al turismo, artigianato e commercio, dell’A.S.P.E.N. Camera di Commercio di Nuoro e di Olienaturismo.com. Men-tre la segreteria e le informazioni sono state curate da una organizzazione ormai consolidata. Il presidio turistico Su Sole, gestito dalla società, tutta al femminile, “Galaveras”. È stata una festa davvero in grande ad Oliena. Il 13/14/15 settembre è tornata Cortes Apertas. Mattia Sanna

Manifestazioni

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Anniversario dell’A.S.O.Celebrati a settembre i ventitrè anni dell’associazione

“Ventitré anni e non sentirli...” Con questo slogan l’A.S.O. ha celebrato il 15 settembre scorso un anniversario

qualsiasi. La ricorrenza, infatti, potrebbe apparire ai più come una data non degna di nota. In genere si è abituati a festeggia-re, più comunemente, i lustri o i decenni, come fossero le sole tappe apprezzabili del faticoso cammino associativo. Eppure, rompendo gli schemi consolidati, stavol-ta, l’organizzazione ha scelto di onora-re un compleanno qualunque. Una tappa che pareva avere poco significato e poco valore. Ma che, invece, assumeva la sua importanza nelle valutazioni di chi, come i volontari, ne conoscevano da vicino la portata. I ventitré anni rappresentano per la celebre associazione olianese una svol-ta, segnata da quella “nuova generazione”, che è stata investita del compito di guidare una realtà così complessa e impegnativa. Un modo per guardarsi indietro e dire: “abbiamo percorso questa strada”. Poco o molto che sia, comunque, rappresenta un successo. E quel successo deve essere va-lorizzato. Anzitutto, assieme ai tanti amici,

sparsi per l’isola. Ben trenta associazioni, dislocate in diverse aree della Sardegna, hanno fatto tappa nel centro, appartenen-te all’entroterra barbaricino, dimostrando i propri sentimenti di stima e affezione nei confronti del sodalizio di Oliena. Sen-za dimenticare, in secondo luogo, le tante altre realtà, che operano nel paese, giunte con i propri rappresentanti per brindare in onore di questo apprezzabile anniversario. Anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, inoltre, non è voluto man-care all’appuntamento, accogliendo con piacere l’invito rivoltogli. La kermesse si apre, nella prima mattinata, con il ritrovo e l’accoglienza presso la sede di via Nuoro, imessa a nuovo per l’occasione. Una tazza di caffè e un dolce danno il benvenuto ai volontari e ai presenti. A seguire i saluti di rito. È il presidente Bastianina Puddu, alla quale fanno seguito le autorità, ad inaugu-rare la brevissima parentesi ufficiale. Ci si sposta, poi, nella chiesa consacrata a Santa Maria, dove, attorno alle 10.30, il parroco Don Giuseppe Mattana presiede la santa messa. Il bravissimo coro dei giovani della

parrocchia anima con le sue voci una euca-restia molto sentita. Sul finale, il rito della benedizione dei mezzi e dei fedeli chiude la parentesi religiosa. Qualche attimo più tardi, una immensa processione laica delle autoambulanze, lungo le vie dell’abitato, partecipa all’intera comunità la solennità di un momento di gioia. Una grande pa-rata. Numerose divise arancioni in un im-ponente corteo, mentre a fare da sottofon-do è il suono incessante delle sirene. Una parata dai mille simboli, dietro i quali si racchiudono le storie e i volti più diversi. All’una in punto, il pranzo sociale è servi-to. Tutti possono accomodarsi a tavola. Il programma, però, non è esaurito. Il pome-riggio prevede ancora un giro per le cortes e la sfilata delle maschere tradizionali di Mamoiada. Mamuthones e Issohadores si esibiscono in un evento, che ha dell’ecce-zionale. Animazioni e intrattenimento, in-fine. Musiche, balli e canzoni concludono, in tarda serata, la straordinaria manifesta-zione. Non resta che augurarsi che, di qui a cento anni, ci siano molte altre ricorren-ze analoghe. Ad maiora!

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pag. 20 Su Patiu - Dicembre 2013 - n. 24

Presentato il libro di Luciano Piras

“I terroristi sono miei fratelli”. La celebre penna del quotidiano “La Nuova Sardegna”, Luciano Piras ha presentato, venerdì 29 novembre, il suo ultimo libro

nella biblioteca comunale di Oliena, intitolata a Mario Ciusa Romagna. L’appuntamento, celebratosi in serata presso lo sta-bile di corso Vittorio Emanuele ha visto la partecipazione dell’autore, accompagnato da una serie di relatori d’eccezio-ne. A cominciare dal vescovo della diocesi di Tempio-Ampu-rias Mons. Sebastiano Sanguinetti, passando per il presidente dell’Istituto etnografico Bruno Murgia e arrivando, infine, al garante dei detenuti del comune di Nuoro Gianfranco Oppo. Con loro l’ex preside del Liceo Classico “Giorgio Asproni”, Delio Caporale, chiamato a coordinare gli interventi. Attra-verso gli importanti contributi dei presenti è stato possibile ricostruire minuziosamente, pezzo dopo pezzo, ed analizzare un avvenimento, che a suo tempo fece particolare scalpo-re, accendendo i riflettori su una città quasi anonima, resa famosa soltanto dal premio nobel per la letteratura Grazia Deledda. E’ un Natale di un anno lontano. Bisogna torna-re indietro al 1983. Giovanni Paolo II incontra nel carcere di Rebibbia il suo attentatore. Il turco Ali Agca. Mentre il mondo segue con attenzione l’evolversi della vicenda, segui-ta all’attentato al Santo Padre, nel capoluogo barbaricino un testardo sacerdote di provincia prende la difficile decisione di autosospendersi dal suo mandato di guida spirituale del complesso penitenziario. Un gesto clamoroso e forte, quello che ha visto protagonista don Bussu. Un gesto sofferto e me-ditato, resosi necessario per portare all’attenzione dell’opi-nione pubblica un problema grave. Particolarmente sentito. I terroristi rinchiusi nella struttura di massima sicurezza hanno iniziato da giorni lo sciopero della fame. Protestano contro le norme eccessivamente restrittive, applicate sulla base di una legge del 1975, nata per fronteggiare l’avanzata del terrorismo e dell’eversione. Disposizioni che fanno pre-valere le esigenze di sicurezza ai più sacrosanti diritti della persona e all’esigenza rieducativa della pena, richiamata anche nella carta costituzionale. Tant’è che don Salvatore ebbe a dire: “se da una parte c’è stato un terrorismo delle Brigate Rosse, dall’altra c’è purtroppo un terrorismo di sta-to”. A distanza di trent’anni, dunque, sono riemersi tappe e momenti di un episodio, che ha segnato profondamente la

storia dell’ordinamento italiano. Letture e prospettive, che riflettono la formazione e l’impostazione culturale di ciascu-no. Una disamina ed un’analisi davvero interessante, che si muove avulsa da qualsiasi preconcetto e superficialità, per scavare nel profondo alla ricerca del significato nobile e alto dell’opera. “Sono un essere umano, non ritengo nulla di ciò che è umano estraneo a me”-sosteneva Terenzio. E questo è un po’ il cuore dell’intero racconto. Nulla può cancellare la dignità dell’essere umano. Nemmeno di coloro che si sono resi colpevoli delle azioni più meschine ed atroci. Nemmeno di coloro che si sono resi colpevoli delle azioni più scanda-lose e riprovevoli. Don Bussu ha tentato di insegnare questa lezione scomoda, difficile, impegnativa. In molti non l’hanno compreso. Buona lettura!

Anche quest’anno ti rinnoviamo l’invito per la manifestazione

OVUNQUE un PRESEPECase, Strade, Piazze, Cortes, rievocano la nascita di Gesù

Aiutaci a tenere viva questa bellissima tradizione!!!

La celebre penna del quotidiano “La Nuova Sardegna” ha presentato, venerdì 29 novembre, il suo ultimo libro