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STORIA DELLA TELEVISIONE IN ITALIA

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Page 1: STORIA DELLA TELEVISIONE IN ITALIA. TELEVISIONE Sistema di trasmissione istantanea di immagini fisse o in movimento dove le immagini vengono trasmesse

STORIA DELLA TELEVISIONE

IN ITALIA

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TELEVISIONE

Sistema di trasmissione istantanea di immagini fisse o in movimento dove le immagini vengono trasmesse in forma elettronica, su linee di trasmissione elettrica o per mezzo di onde elettromagnetiche

Page 3: STORIA DELLA TELEVISIONE IN ITALIA. TELEVISIONE Sistema di trasmissione istantanea di immagini fisse o in movimento dove le immagini vengono trasmesse

Lo sviluppo della Televisione in Italia negli anni precedenti il

Conflitto mondiale era ancora in una fase di sperimentazione

tecnologica, nonostante la Gran Bretagna avesse inaugurato

nel 1936 il primo servizio televisivo regolare del mondo.

Le esigenze belliche bloccarono ogni ipotesi di

sfruttamento commerciale della trasmissione di immagini a

distanza, ma nello stesso tempo stimolarono la ricerca e

l’innovazione nel settore elettronico ponendo le basi per lo

sviluppo che avvenne nel dopoguerra

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La funzione sociale della televisione sin dall’inizio fu

quella di allargare il ruolo già svolto dalla radio aggiungendo

la contemporaneità di suono e immagini.

La televisione divenne ben presto sinonimo di progresso in

quanto permetteva di trasmettere a tutti le stesse

informazioni

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DAL GRANDE AL PICCOLO SCHRMO

1895: iniziano le prime proiezioni pubbliche

dei fratelli Lumière al Gran Cafè di Parigi

1900: il cinema è leader dello spettacolo nello

spazio pubblico

1900Cinema Muto (16) fotogrammi al secondo

Nel 1927 si passa al Cinema sonoro(24) fotogrammi al secondo

Infine si arriva alla TV (25) fotogrammi al secondo

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PROVE DI TRASMISSIONE

Anni 30: diversi Paesi sviluppano tecniche di trasmissione televisiva

Tra il 1936 e il 1939: Germania, Inghilterra e Stati Uniti iniziano alcune trasmissioni, ma con la Guerra Mondiale inizia un periodo di stasi

Dopo il 1945: si torna a parlare di radiovisione

Tra 1948-1952: negli Stati Uniti la televisione si sviluppa come fenomeno sociale e culturale

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LE ORIGINI DELLA TELEVISIONE

Televisione di Baird 1925

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18845 Paul Gottlieb Nipkow, brevetta un disco metallico

sul quale erano praticati una serie di fori sul bordo,

grazie al movimento rotatorio del disco si riusciva ad

esplorare l’intera immagine

1925 John Baird, presenta la prima immagine

televisiva basata sulla tecnica della scansione

meccanica

1925 Vladimir Zworykin, deposita un brevetto per la

televisione a colori, dovrà passere ancora un quarto

di secolo prima che tutto questo possa diventare

realtà

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1884 Paul Gottlieb Nipkow, brevetta il disco rotante con i fori attraverso il quale risultava possibile esplorare le immagini

1925 John Bird presenta la prima immagine televisiva, basata sulla scansione meccanica

1929 Zworykin dimostra il primo dispositivo completamente elettronico

LE ORIGINI DELLA TELEVISIONE IN EUROPA

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Disco di Nipkow 1884

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Il disco di Nipkow era basato su un sistema di scansione dell’immagine che avveniva grazie alla rotazione di un disco sul quale erano presenti dei fori disposti a spirale, ciascuno spaziato dal successivo della larghezza dell’immagine

Un fascio di luce illuminava ciascuna riga dell’immagine attraverso i fori

L’intensità di luminosità del fascio, funzione dell’immagine, veniva convertita in un segnale elettrico dalla cella

Dal lato ricevente un disco identico ruotava alla stessa velocità, di fronte ad una lampada la cui luminosità variava in accordo con il segnale ricevuto

La scansione dell’immagine era completata dopo un’intera rotazione dell’immagine e se la rotazione era veloce, l’occhio riusciva a percepire l’immagine nella sua interezza

IL DISCO DI NIPKOW

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1884 - disco di NIPKOW

Consentiva l’esplorazione dell’immagine attraverso un disco dotato di fori posti a spirale

Messo il disco in rotazione ogni foro descriveva una linea

Ad ogni rotazione completa si aveva una successione di linee dal basso in alto corrispondente al numero di fori

Al disco venivano fatte compiere 20 rotazioni al secondo Dispositivo di analisi costituito da una cellula

fotoelettrica Il dispositivo di sintesi realizzato da una sorgente

luminosa la cui intensità variava in relazione alla luminosità dei corrispondenti punti del soggetto

L’immagine ripresa veniva ricostruita per punti diversamente illuminati

Il disco di trasmissione e quello di recezione giravano in perfetta sincronia e la trasmissione avveniva attraverso cavi elettrici

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1924-LA PRIMA IMMAGINE

Televisione elettromeccanica di Baird

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1924- La prima immagine

La Baird Television funzionava per scansione meccanica, modello disco di Nipkow

Trasmetteva le immagini via onde radio

Il visore costituito da un altro disco di Nipkow, che girava davanti ad una lampada al neon comandata dal segnale modulato seconda della luminosità dei punti letti istante dopo istante

Le immagini erano di scarsa qualità, generalmente di piccole dimensioni e scarsa luminosità

Le difficoltà maggiori derivavano dalla necessità di mantenere il sincronismo tra i dischi di Nipkow

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1925 - Vladimir Zworykin

Progettò il primo dispositivo elettronico per la ripresa delle immagini, che chiamò iconoscopio

Alcuni mesi dopo presentò anche un tubo ricevente, il cinescopio

La prima versione veramente soddisfacente

dell'iconoscopio risale al 1931

La scoperta del tubo da ripresa elettronico fu la vera svolta della televisione

Da quel momento ebbe inizio l'era della televisione elettronica e i sistemi elettromeccanici furono presto abbandonati

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ETA’ DELLA SCARSITA’

Inizia negli anni 40 negli Stati Uniti, mentre in Europa

inizia negli anni 50, fino agli anni ’80.

Caratteristiche di questo periodo sono: la presenza di

pochi canali (da qui il nome dell’età, ovvero la scarsità

dell’offerta) e la trasmissione senza flusso, ovvero non

continuativa durante il giorno. Non era come adesso, dove i

canali proposti sono tanti e c’è la trasmissione di flusso,

ovvero continuativa durante il giorno, senza periodi di

nero, in qualsiasi momento della giornata si accende la tv,

c’è sempre qualcosa da vedere, la tv trasmette sempre!

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Famiglia americana e la televisione

In tutti i Paesi, in modi differenti, la televisione di

questo periodo ha contribuito significativamente a

trasformare le culture nazionali

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Abbraccia il periodo che va dagli anni Cinquanta (quando la televisione nacque) fino alla fine degli anni Sessanta.In questo periodo emerse una televisione che voleva farsi istituzione in senso forte, voleva cioè affiancare altre istituzioni sociali più tradizionali (la famiglia, la scuola, ) nel coltivare un senso di cittadinanza e di appartenenza, talvolta tutto da costruire, come nel caso dell’Italia. Il pedagogismo della televisione non era soltanto para-scolastico, con la tele-scuola destinata ad alfabetizzare un’Italia ancora contadina, ma aveva lo scopo di socializzazione e di nazionalizzazione.Tutto questo avvenne nel peiodo di Monopolio RAI

ETA’ DELLA SCARSITA’ IN ITALIA

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Paleo e Neo tv

Paleo-Tv monopolio pubblico, ruolo pedagogico, informare, educare, intrattenere

Neo-tv concorrenza e moltiplicazione networks

Neologismi coniati da Umberto Eco per suddividere la storia della tv

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I° PeriodoMonopolio pubblico della televisione, fino al 1958 la trasmissione del segnale avveniva nelle fasce 17,30, 19,30, 20.45-23.30; e la

domenica dalle 14.00.

I° Sottoperiodo1954-1960 Non c’è una logica nella programmazione l’obiettivo è quello di guidare il pubblico ad un uso corretto del nuovo medium

II° Sottoperiodo1961-1975 (prima della riforma della rai)

Ottimizzazione dell’offerta, l’obiettivo è quello di educare, informare, divertire

III° Sottoperiodo1976-1980

Logica dominante diversificazione dell’offerta, nasce la concorrenza tra i due canali Rai, nel 1979 si aggiunge Rai 3

PERIODI DELLA PALEO-TELEVISIONE

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LA NEOTELEVISIONE

La neotelevisione in Italia nacque con la fine del monopolio pubblico e l’avvento della concorrenza delle emittenti private.

La neotv è caratterizzata da una crescente AUTOREFERENZIALITA’: la tv parla sempre meno del mondo esterno e sempre più di se stessa e del proprio modo di rapportarsi con lo spettatore

L’emittente si propone come un interlocutore alla pari con il pubblico (nella paleotv era una fonte autorevole), il quale è chiamato a interagire con la televisione attraverso telefonate, email, telefoto

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1929 Iniziano a Milano le ricerche teoriche sulle trasmissioni a distanza delle immagini

1932 Prima dimostrazione pubblica della televisione alla IV Mostra della radio, si basava su un impianto di fabbricazione tedesca

1939 Il 22 luglio entra in funzione il trasmettitore tv di Monte Mario a Roma, iniziano delle trasmissioni sperimentali

1949 Viene effettuata la prima trasmissione a Torino, dove erano stati installati uno studio e un trasmettitore importato dagli stati Uniti

ORIGINI DELLA TELEVISIONE IN ITALIA

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In Italia la televisione ha avuto un ruolo

fondamentale nel processo di unificazione

linguistica e culturale, ed ha contribuito a

uniformare la lingua italiana

Gli ambienti industriali iniziarono ad interessarsi alla televisione intorno agli anni 30

Le rassegne commerciali in questo periodo avevano il compito di proporre al pubblico l’immagine dell’Italia all’avanguardia, un compito politico importante sotto il regime fascista

Nel periodo delle origini l’Italia si limitò a registrare scoperte fatte all’estero in quanto non disponeva di un’industria capace di sviluppare una produzione autono

La prima dimostrazione pubblica si basò su un impianto di fabbricazione tedesca

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Annie Ninchi e Nicoletta Orsomando

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Nel 1954 in Italia, il 40% dei lavoratori è nel settore

agricolo, più del 32% è nell’industria e più del 28% è nel

terziario. Il reddito pro-capite nel 1950 torna ai livelli del

1938

La lingua italiana è parlata correttamente solo 1/5 della

popolazione (quasi il 13% è analfabeta)

Inizialmente la tv viene vista solo in Piemonte, Lombardia,

Liguria, Toscana, Umbria e Lazio, alla fine del ’54 la quota di

popolazione servita supera il 48%. Nel ’61 raggiunge il 97%

degli italiani

1954-1962

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Italia – la televisione sperimentale

Il 22 luglio del 1939 entrò in funzione a Roma il primo trasmettitore televisivo da 2 kW presso la stazione trasmittente EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) di Monte Mario, effettuerà per circa un anno regolari trasmissioni utilizzando lo standard a 441 linee sviluppato dalla Telefunken in Germania

Nel settembre dello stesso anno un secondo trasmettitore televisivo della potenza di 400 W viene installato a Milano sulla Torre Littoria ed effettua trasmissioni sperimentali in occasione della XI Mostra della Radio e della XXI Fiera Campionaria di Milano

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Italia – la televisione sperimentale Le trasmissioni ebbero improvvisamente termine il

31 maggio 1940 per ordine del governo, per via di interferenze riscontrate nei primi sistemi di navigazione aerea

Nel 1944 nasce la RAI (nuova denominazione dell'EIAR), che nel gennaio del 1949, riprende la sperimentazione di trasmissioni televisive

L'11 settembre 1949, con una trasmissione sperimentale dalla Triennale di Milano presentata da Corrado, hanno inizio le trasmissioni televisive in Italia con lo standard a 625 linee, ma la programmazione regolare cominciò soltanto dal 3 gennaio 1954, a cura della RAI, in bianco e nero

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1954, si aprono le trasmissioni da Milano,

svolta epocale

1960, epoca del carosello, televisione

come strumento pedagogico,

educare le masse

1970, nascita delle prime reti libere,

circolazione delle idee

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Il 10 settembre 1952 alle ore 21.00 debutta il primo telegiornale sperimentale italiano, a dirigerlo è Vittorio Veltroni

I primi servizi riguardano la regata storica di Venezia, i funerali del conte Sforza, curiosità sulla campagna elettorale americana, la corrida portoghese e il gran premio di automobilismo di Monza

                                                         

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SCHERMO DELLE MIE BRAME

LA PUBBLICITA’

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Nasce nel periodo della Paleotelevisione, il 3 gennaio 1957 come rubrica, andrà in onda ogni giorno alle ore 20.50 dopo il telegiornale della sera sulla RAI. Rappresenta il primo grande periodo, della pubblicità

televisiva italiana, attraverso più di 4000 slogan ha costruito un linguaggio innovativo e tipicamente italiano di fare pubblicità.

Ogni pubblicità del Carosello era composto da un siparietto contenente un filmato suddiviso in 2 parti:

• PEZZO di 1 min e 45 sec propone uno spettacolino

• CODINO di 30 sec parte vera e propria della pubblicità

CAROSELLLO

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GLI ANNI DEL MONOPOLIO RAI

1954-1979

RAI 1, il 3 gennaio del 1954 prende avvio il servizio regolare di televisione in italia, grado di penetrazione sul territorio 34%

RAI 2, il 4 novembre del 1961 nasce il secondo canale( 52% di copertura contro il 79% di Rai 1)

RAI 3, il 15 Novembre del 1979 inizia la sua programmazione la terza rete

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GLI ANNI DEL MONOPOLIO RAI

3 gennaio 1954 aprono le trasmissioni alle 11 del mattino l’inaugurazione degli studi di Milano e dei trasmettitori di Torino e di Roma. Gli abbonati sono circa 88.000, il canone è di 12.500 lire e un apparecchio televisivo costa circa 220.000 lire

Gli impianti trasmittenti in funzione sono sette: quelli di Torino, Milano, Monte Penice (in provincia di Pavia),Portofino, Monte Serra (in provincia di Firenze), Monte Peglia (a cavallo tra le province di Terni e Perugia) e Roma

Essi servivano poco più di un quarto della popolazione

Alla metà del 1957 la popolazione italiana che potrà guardare la televisione sarà più del 90% esaranno stati attivati 116 ripetitori

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gennaio 1954

3 Gennaio si aprono le trasmissioni da Milano, va in onda alle 14,30 una breve rubrica settimanale, condotta da Mike Buongiorno, “Arrivi e partenze”

febbraio 1957

Nasce “Carosello”,va in onda dopo il telegiornale alle 20:50 dura 10 minuti e introduce i telespettatori nel mondo della pubblicità,attraverso il racconto di storie incredibili,

Gennaio 1961

Nasce il 2 canale, due ore di programmazione quotidiana, la prima trasmissione è “1915-18” , La guerra e la vittoria e alle 23:00 il telegiornale

Dicembre 1963

Bilancio della tv italiana risulta positivo,incasso totale 73 miliardi di lire, record 68 televisori ogni 1000 abitanti

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Nei primi anni dell’ avvento della televisione, l’Italia era un paese ancora agricolo-comunitario, le persone si riunivano nelle piazze, nei bar, nei cinema, nei teatri per assistere alla programmazione

Soltanto in pieno boom economico (fine anni ’50), iniziò la tendenza all’acquisto del proprio apparecchio televisivo da mettere in casa

GLI ANNI DEL BOOM-ECONOMICO 1955-1963

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PUBBLICITA’ SULLA TELEVISIONE

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T E L

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