storia della follia
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Storia della follia nell'et classica 1
Storia della follia nell'et classica
Storia della follia nell'et classica
Titolo originale Folie et draison. Histoire de la folie l'ge classique
Autore Michel Foucault
1 ed. originale 1961
1 ed. italiana 1963
Genere saggio
Sottogenere filosofia - sociologia
Lingua originale francese
Sparita la lebbra, cancellato o quasi il lebbroso dalle memorie, resteranno queste strutture. [...] Poveri, vagabondi,
corrigendi e "teste pazze" riassumeranno la parte abbandonata dal lebbroso, e vedremo quale salvezza ci si aspetta da questa
esclusione, per essi e per quelli stessi che li escludono. Con un senso tutto nuovo e in una cultura differente le formeresisteranno: soprattutto quella importante di una separazione rigorosa che esclusione sociale ma reintegrazione
spirituale.
(Michel Foucault)
Storia della follia nell'et classica stata la tesi di dottorato e la prima opera importante dello storico e filosofo
francese Michel Foucault il cui titolo originale, peraltro, era Folie et draison. Histoire de la folie l'ge
classique scritto in Svezia[1]
, pubblicato nel 1961. In Italia compare nel 1973 (per i tipi della Rizzoli)[2]
.
Contiene uno studio svolto dall'autore sugli sviluppi dell'idea della follia attraverso la storia.
Idee principali
Una reclusione al posto di un'altra
Foucault prende le mosse da un'analisi dei lebbrosari nel Medioevo, e di come gli affetti dal morbo di Hansen
venissero ghettizzati nella societ del tempo. A detta di Matthieu Paris, vi erano almeno 19 000 lebbrosari, che
diventano 2 000 nel 1266. Questo induce a chiedersi che cosa fossero diventati i lebbrosari, una volta che la malattia
era sparita[3]
.
A partire da tale considerazione, traccia un'idea della storia della malattia nel XV secolo, e dell'accresciuto interesse
per la detenzione in Francia nel XVII secolo.
Vi un dato: la fondazione per decreto (1656) di un hpital gnral, che servir da luogo d'internamento per folli,
ma anche per poveri, e criminali. Il luogo sar al contempo foriero di repressione e di carit. Tutte queste
"confusioni" sollevano dunque degli interrogativi.
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L'internamento dei folli, eretici, criminali e libertini
Ben presto viene anche fornita una risposta. Vi sono, s, dei luoghi riservati ai soli pazzi: l' Htel-Dieu accoglier
solo alienati;Bethlem Royal Hospital a Londra accoglier solo lunatici, ma nella generalit dei casi ifolli, i furiosi
saranno mescolati, confusi con gli altri internati, semplicemente in una sorta di prigione.
Si tratta allora di analizzare la differenza tra questi due luoghi. Quando sono internati solo folli, si tratta proprio di
una volont medica, quel che non avviene negli altri casi. C' di pi: Foucault suggerisce che il senso di confusione
che ci ispira l'internamento il riflesso di una visione inesatta; non dobbiamo pretendere di valutare l'et classica[4]
con i paradigmi buoni per la modernit. Si tratta soprattutto di comprendere, non un errore dell'et classica, ma anzi
un'esperienza omogenea dell'esclusione, dei segni positivi, una coscienza positiva.
In prosieguo, l'autore osserva che gli "asili" riservati ai folli non sono nuovi nell'et classica. La novit portata da tale
epoca sta proprio nella "confusione" che mescola in tali luoghi folli e non-folli, carit e repressione. In effetti,
Foucault puntualizza che "ospedali per matti" esistevano rispettivamente: a Fez nel VII secolo, a Baghdad nel XII
secolo, al Cairo nel secolo seguente.
Malattia dell'anima
Goffman sosteneva che ci che consideriamo sintomo di malattia mentale la violazione delle regole cerimoniali della vita
quotidiana. Una violazione grave e consistente di queste regole innanzitutto ci che fa s che una persona sia messa in
ospedale psichiatrico. Coloro che hanno compiuto violazioni pi gravi sono messi in "reparti arretrati" mentre coloro che
sono considerati meno "malati", o in via di guarigione, sono messi in un "buon reparto", dove sono maggiormente osservate
le regole dell'interazione ordinaria.
(Randall Collins)
Alla fine, la follia sar riconosciuta quale malattia dell'anima, e con Sigmund Freud quale malattia mentale.
Foucault dedica speciale attenzione al modo in cui lo status di folle evolve dalla figura accettata se non addirittura
"riconosciuta"
nell'ordine sociale, alla figura dell'escluso, malato da rinserrare tra quattro muri.L'autore studia le diverse maniere e e i differenti tentativi di trattamento dei folli, e segnatamente le opere di Philippe
Pinel e Samuel Tuke. Foucault netto nel classificare i trattamenti suggeriti dai due pensatori come non meno
autoritari di quelli caldeggiati dai loro predecessori. Il ricovero ed i metodi descritti da Tuke si risolvono
essenzialmente nel castigo dei folli, perch imparino a comportarsi normalmente: sono costretti effettivamente a
comportarsi in modo perfettamente sottomesso e conforme alle regole accettate[5]
. Analogamente, il trattamento
spiegato da Pinel sembra una versione puramente estesa della terapia dell'aversione, compresi trattamenti quali docce
gelate e camicie di forza. Foucault ravvisa in tali metodi una mera brutalizzazione reiterata del paziente, in cui si
rievoca la struttura del giudizio e della punizione.
Sommario
Parte prima
I. Stultifera navis[6]
II. Il grande internamento
III. Il mondo correzionario
IV. Esperienze della follia
V. Gli insensati
Parte seconda
I. Introduzione
II. La trascendenza del delirio
III. Aspetti della follia
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Il gruppo della demenza
Mania e malinconia
IV. Medici e malati
Parte terza
I. Introduzione
II. La grande paura III. La nuova separazione
IV. Del buon uso della libert
Forme di liberazione / Strutture di protezione
V. Nascita del manicomio
VI. Il cerchio antropologico
Edizione italiana
Michel Foucault, Storia della follia nell'et classica, traduzione di Franco Ferrucci; prefazione e appendici
tradotte da Emilio Renzi e Vittore Vezzoli, collana BUR, Rizzoli, 1963; n. ed. 1980 con in appendice i saggiLa
follia, l'assenza di opera eIl mio corpo, questo foglio, questo fuoco, pp. 509. ISBN 8817112224.
Bibliografia
(FR)
Michel Foucault,Histoire de la folie l'ge classique, Gallimard 1972
Michel Foucault,Naissance de la clinique, PUF
Michel Foucault,Les machines gurir, ditions Mardaga
Note[1] Ove lo scrittore ricopriva la carica di direttore dellaMaison de France locale.
[2] La versione del testo recensita accompagnata da altri due saggi del medesimo autore:La follia, l'assenza di opera eIl mio corpo,
questo foglio, questo fuoco.
[3] Per la verit, in un breve periodo intermedio, gli ex-lebbrosari avevano accolto gli affetti da malattie veneree.
[4] Una volta per tutte: non vi chi non veda che Foucault ha una nozione di et classica squisitamente personale, non sovrapponibile al comune
significato generalmente attribuito alla locuzione.
[5] Tale osservazione si ritrova quasi identica nel pensiero di Erving Goffman (The Nature of Deference and Demeanororiginariamente 1956,
ripubblicato nel 1967): "Lo staff dell'ospedale psichiatrico definisce la salute o la malattia mentale dei suoi ospiti nei termini del tipo di self
che essi hanno, anche se il comportamento effettivo che prendono in considerazione al fine di giudicare la loro salute mentale la loro
adesione alle regole cerimoniali. [] Le persone che stanno nei reparti arretrati, che si strappano le vesti, defecano sul pavimento, sbavano,
dicono sciocchezze, grugniscono, imprecano e violano in qualsiasi altro modo gli standard cerimoniali della societ "civile", stanno anche
mostrando di non avere nessun riguardo per l'immagine di s che ci si aspetta che essi mostrino di avere." (Randall Collins, Teoriesociologiche, ISBN 8815110429)
[6] (Latino: "La nave dei folli") richiama il titolo di un'opera satirica pubblicata nel 1494 in Basilea, Svizzera, da Sebastian Brant, un teologo
tedesco conservatore. Tale titolo (nel testo di Foucault) allude per alla prassi di allontanare in vario modo i folli (secondo alcune fonti, solo i
folli forestieri) dalle citt. In tale senso viene formulato ed analizzato il concetto di separazione rituale.
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Voci correlate
Istituzione totale
La nave dei folli
Sorvegliare e punire
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Uno studio di Michele Brusasca sulle tematiche di Foucault (http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo5d_06/
poli/immagini/foucault/parteI.htm)
(FR) Seconde prface de Foucault sonHistoire de la folie l'ge classique (http://infokiosques.net/spip.
php?article=150) (1976).
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