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STAMPATO STAMPATO STAMPATO STAMPATO CON MEZZI CON MEZZI CON MEZZI CON MEZZI PROPRI PROPRI PROPRI PROPRI SOMMARIO FEBBRAIO 2014 Segnalazioni Equivoche pag. 4 Slittano al 30 giugno i pagamenti elettronici 5 SIAE/CONFCOMMERCIO convenzione 2014 6 COSAP - esenzioni 9 Scadenziario Tributario 10 Stravolto il provvedimento sulla detraibilità fiscale per l’acquisto dei libri 12 Cambiano i canali di vendita 13 Come mai la lettura non è più veicolo di promozione sociale? 16 Classifica dei libri più venduti ASSOCIAZIONE LIBRAI DI MILANO E PROVINCIA Presidente PIERO FIECHTER Segretario PAOLO UNITI Responsabile di Segreteria GIOVANNA TESINI

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STAMPATOSTAMPATOSTAMPATOSTAMPATO

CON MEZZI CON MEZZI CON MEZZI CON MEZZI

PROPRIPROPRIPROPRIPROPRI

SOMMARIO FEBBRAIO 2014 Segnalazioni Equivoche pag. 4

Slittano al 30 giugno i pagamenti elettronici “ 5 SIAE/CONFCOMMERCIO convenzione 2014 “ 6

COSAP - esenzioni “ 9 Scadenziario Tributario “ 10

Stravolto il provvedimento sulla detraibilità fiscale per l’acquisto dei libri “ 12

Cambiano i canali di vendita “ 13 Come mai la lettura non è più veicolo di promozione sociale? “ 16

Classifica dei libri più venduti

ASSOCIAZIONE LIBRAI DI MILANO E PROVINCIA

Presidente PIERO FIECHTER

Segretario PAOLO UNITI

Responsabile di Segreteria GIOVANNA TESINI

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RICHIESTE, DUBBI, CONSIGLI, CRITICHE? VI INVITIAMO A COMUNICARCELI AL SEGUENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA:

[email protected]@[email protected]@unione.milano.it

L’ASSOCIAZIONE LIBRAI DI MILANO E PROVINCIA RISPONDERÀ A TUTTI E SI ADOPERERÀ PER TROVARE LA SOLUZIONE AI VOSTRI PROBLEMI!

INTENDIAMO CONFERMARCI QUALE VOSTRO UNICO CANALE DI TUTELA E INFORMAZIONE CON L’INTENTO DI CAPIRE ANCORA MEGLIO QUELLE CHE SONO LE VOSTRE NECESSITÀ ED ESIGENZE!

ATTENDIAMO LE VOSTRE E-MAIL.

NON SEI ANCORA ISCRITTO? CHIAMA LA SEGRETERIA AL N.02/7750.216 – 02/7750.248 E SCOPRI LE INNUMEREVOLI OCCASIONI A TE RISERVATE

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I SOCI CHE HANNO GIA’ EFFETTUATO IL RINNOVO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA PER L’ANNO IN

CORSO, POSSONO RITIRARE IN SEGRETERIA

LA TESSERA 2014.

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SEGNALAZIONE INIZIATIVA EQUIVOCA

Abbiamo ricevuto segnalazioni secondo le quali alcuni soggetti, telefonicamente, presentandosi come funzionari della Camera di Commercio di Milano, tentano di fissare con l’interlocutore un incontro affinché, con l’ausilio di un commercialista, possano procedere, durante la visita, alla verifica del conto corrente bancario, motivando l’iniziativa per finalità anti-usura. Detta proposta non proviene dalla Camera di Commercio di Milano, Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a riguardo.

SEGNALAZIONE BOLLETTINO EQUIVOCO EMESSO

DALLA SOCIETA’ KUADRA S.R.L

La Società Kuadra s.r.l. sta emettendo ed inviando, alle Imprese, molteplici bollettini, tramite i quali, in modo assai poco chiaro, viene richiesto il pagamento relativo, all’inserimento in un portale on-line di multiservizi. Si avverte, dunque, che si tratta di un pagamento non obbligatorio e con finalità esclusivamente commerciali, che nulla ha a che vedere con il Registro Camerale. Pertanto, si invitano gli Associati a porre la massima attenzione nel caso di ricevimento di un simile bollettino, nonché a tenere a mente che non si tratta di un pagamento obbligatorio ai fini delle CCIAA e Registro delle Imprese.

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L’OBBLIGO DI ACCETTARE PAGAMENTI CON MONETA ELETTRONICA SLITTA AL 30 GIUGNO 2014

Approvato dal Senato un emendamento al decreto legge Milleproroghe. Lo slittamento viene previsto "al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos". L'Aula del Senato ha approvato l'emendamento della Commissione Affari Costituzionali al DL Milleproroghe che proroga al 30 giugno 2014 l'obbligo di accettare pagamenti con il bancomat per le transazioni sopra i 30 euro per commercianti e professionisti.

Commercianti e professionisti avranno 6 mesi di tempo in più prima di dover accettare per legge il pagamento con la moneta elettronica. Lo slittamento, si legge nell'emendamento, viene previsto "al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos". Il decreto è stato approvato

con 134 voti a favore, 60 contrari e 36 astenuti. Il testo passa ora alla Camera. Tra i nodi arrivati in Aula, su quelli sulla tassazione delle sigarette elettroniche e sullo slittamento degli sfratti si è deciso di intervenire con Ordini del giorno. E' saltata invece la norma che prevedeva un aumento al 27% delle rendite finanziarie "spot".

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CONVENZIONE CONFCOMMERCIO/SIAE

Anche per l'anno 2014, è stata confermata la convenzione tra la Confcommercio e la SIAE, che permette agli associati di ottenere sconti sulle tariffe per le esecuzioni musicali effettuate a mezzo di strumenti meccanici, sulla base di quanto previsto dalla legge per la

tutela del diritto d'autore.

(Rientrano nella sfera di applicazione dell'Accordo anche la musica di sottofondo utilizzata per le attese telefoniche su linea fissa).

Il rinnovo degli abbonamenti annuali dovrà essere effettuato entro il 28 febbraio p.v.

Ricordiamo che le modalità operative di accesso alla convenzione rimangono invariate.

A tale riguardo evidenziamo che, per usufruire dello sconto SIAE, è necessario rispettare il termine sopraccitato del 28 febbraio p.v.

Per usufruire della convenzione le imprese associate(in regola con la quota associativa) devono compilare l'apposito modulo SIAE 2014, (reperibili presso la Segreteria dell'Associazione - Corso Venezia 51 - 2° piano) almeno in duplice copia: una da conservare

• una da presentare all'ufficio territoriale Siae di competenza

SIAE, nell'ambito della realizzazione del proprio Sportello Unico Automatizzato (SUN), sta attivando una serie di nuove procedure che andranno a ridisegnare i rapporti tra uffici territoriali e sede centrale. Per quanto concerne il pagamento degli abbonamenti per musica d'ambiente, è operativo l'invio diretto all'imprenditore, da parte della sede centrale SIAE, di un avviso di pagamento tramite allegato MAV bancario, da utilizzare presso qualsiasi istituto.

Sono già in corso gli invii di richiesta di pagamento da parte della Siae tramite MAV, il mancato ricevimento da parte dell'utente, chiaramente, non lo esonera dalla regolarizzazione del rinnovo dell'abbonamento.

La scelta di pagamento tramite MAV non esonera l'utente dall'obbligo di munirsi del Modulo Siae 2014, del quale dovrà inviare copia per questo e per ogni anno a venire, all'ufficio territoriale SIAE competente (anche in formato digitale o fax), entro il 28 Febbraio.

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Anno Nuovo

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COSAP - ESENZIONI

Vi ricordiamo che tra i casi di esenzione, si segnalano, in particolare, i seguenti:

le occupazioni con tende solari;

le occupazioni inferiori al mezzo metro quadrato o lineare (esclusi i mezzi pubblicitari);

le occupazioni effettuate con ponteggi per la tinteggiatura e la pulizia delle facciate degli edifici, limitatamente al tempo indispensabile per l'effettuazione dei lavori, purché i ponteggi non siano utilizzati quale mezzo pubblicitario o commerciale;

le occupazioni permanenti realizzate con insegne, anche a bandiera, poste sull'edificio sede dell'attività

commerciale, artigianale o professionale a scopo di segnalazione, a condizione che le stesse non abbiano pali di sostegno installati su suolo pubblico;

non sono più consentite le agevolazioni per le occupazioni permanenti o temporanee eccedenti i 1000 mq (ex art. 27 comma 1)

la durata dell'occupazione verrà espressa in giorni, non è più consentito il calcolo del canone in ragione di 12 ore;

le occupazioni realizzate dalle ONLUS sono esenti dal pagamento del canone per le sole attività istituzionali, direttamente connesse, funzionali o accessorie per natura, purché si realizzino senza attività di vendita, somministrazione o promozione di prodotti commerciali (art. 28 comma b - Regolamento COSAP);

non sono più esenti le occupazioni con passi carrabili.

Per l'elenco completo dei casi di esenzione consultare il Regolamento Cosap - art. 28.

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STRAVOLTO IL PROVVEDIMENTO SULLA DETRAIBILITA’ FISCALE PER L’ACQUISTO DEI LIBRI

Fonte: “Affari Italiani” on line

Alberto Galla (nella foto in basso a sinistra, ndr) , presidente dell' ALI l'associazione dei librai indipendenti italiani, al telefono con Affaritaliani.it non nasc onde l'amarezza: "La norma originaria è stata strav olta. Questo Governo approva i decreti legge, poi si accorge che non ha i fondi per sostenerli, e a quel punto arri vano gli emendamenti che cambiano completamente le carte in tavola...".

"I ROMANZI SARANNO ESCLUSI..." - Galla si riferisce all'emendamento presentato dal d eputato Pd Marco Causi, nelle commissioni riunite Finanze e Attività Produttive, che ha modificato la norma (voluta dal ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato) sulla det razione fiscale del 19% per l’acquisto dei libri: n ella nuova versione, il credito d’imposta non vale più per le persone fisiche e giuridiche, ma per “gli es ercizi commerciali che effettuano vendite di libri al dett aglio”. Non più per i lettori, in pratica, ma per i librai: "Sì, in questo modo l'onere viene scaricato totalmente sui retailer", prosegue Galla: "Tra l'altro, il riferim ento è ai libri scolastici e universitari, non più anche a qu elli di varia. Per capirci, i romanzi saranno esclu si, mentre sono stati inclusi i testi digitali".

NORMA ANTI-AMAZON? - Eppure, i librai italiani, che stanno vivendo mesi di grave crisi (non passa giorno senza che si parli di librerie costrette a chiudere , da Nord a Sud) si erano detti disponibili a dialo gare con il Governo: "Certo, ma questo emendamento ha stravolt o tutto. E trovo assurdo il fatto che le norme sian o sempre ambigue". E a proposito di ambiguità, chiedi amo a Galla se l'emendamento include anche il colos so dell'e-commerce Amazon: "Ho letto con attenzione il testo che, ripeto, non è del tutto chiaro in molti punti. Ma credo proprio che anche Amazon sia inclusa, insieme alle librerie".

ECCO CHE COSA CAMBIA - Alberto Galla manifesta poi un altro dubbio: "Chi p aga? Con quali regole? Spero si faccia presto chiarezza anche sulla logica del r ecupero del voucher che andremo a scontare ai clien ti... Le librerie sono perennemente in credito di Iva; la de trazione, quindi, dovrebbe almeno essere legata all 'Iva. Spero che il Governo ci venga incontro in questo se nso". Facciamo chiarezza su questultimo punto: l’ar ticolo modificato dall'emendamento del deputato Pd Causi è il numero 9 del decreto legge 145/2013 “Destinazio ne Italia”, di cui sono stati soppressi anche i commi 3 e 4. La novità a cui fa riferimento il presidente dell'Ali è che l'emendamento va ad eliminare la fissazione di un t etto di 2mila euro a testa per i clienti - di cui m ille per testi scolastici e mille non - e, invece, introduce un "b uono lettura" per gli studenti delle scuole superio ri. Va detto che il voucher è riservato a studenti appartenenti a famiglie con reddito ISEE inferiore a 25mila euro , e vale per una spesa non superiore a 200 euro. "Tra l'altr o, queste famiglie - precisa Galla - sono già soste nute a livello territoriale da analoghe provvidenze sulla spesa scolastica". Inoltre, il valore dei voucher v errà deciso in base alla "popolazione studentesca" dell'anno '1 4-'15. Ma a quel punto cosa accadrà? Gli studenti p otranno presentare nelle librerie che avranno chiesto di us ufruire del credito d'imposta (pari al 19%) il buon o sconto timbrato e numerato, e a quel punto, riceveranno lo sconto. Ma a quale prezzo per le librerie?

Nel frattempo, in rete in tantissimi stanno manifes tando la delusione per la "cancellazione" del "bonu s libri", diventato un "bonus librai" che, come abbiamo appen a visto, non piace neppure a questi ultimi .

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CAMBI DI CANALE

Fonte: Giornale della Libreria

Febbraio 2014

I canali di vendita cambiano perché cambiano i comportamenti d’acquisto dei lettori. La libreria, la Gdo e gli store on line si trovano al centro una radicale trasformazione

Il passaggio al «digitale» – e alle sue sorti magnifiche e progressive – non è un pranzo di

gala e, se le librerie rappresentavano il 79,2% dei canali trade nel 2007, cinque anni dopo

sono già scese al 72,0% (quelle a conduzione familiare dal 42% passano al 31%). Nel 2010

l’e-book valeva lo 0,1% dei canali trade, l’1,8% nel 2012 e alla fine dello scorso anno si

avvicinava al 3%.

Il format commerciale della libreria fisica – di catena e indipendente – è in difficoltà.

La filiera tradizionale di distribuzione del libro, fatta di regole e di consuetudini

commerciali, frutto a loro volta di stratificazioni di prassi arzigogolate e ormai inefficienti, di

visioni ombelicali e intimiste della propria attività e del proprio ruolo, prima che venir

largamente compromessa dal digitale è stata investita da almeno tre diverse

perturbazioni.

Alla concorrenza si aggiungono le difficoltà finanziarie di accesso al credito di tutta la

piccola e media impresa distributiva, senza poter contare su tutte quelle forme di tutela

che le librerie hanno invece in Francia o in Germania.

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COME MAI LA LETTURA NON È PIÙ VEICOLO DI PROMOZIONE SOCIALE?

Fonte: Giornale della Libreria

Febbraio 2014

Intervista a Bruno Arpaia e Roberto Ippolito

Gli ultimi dati diffusi da Istat poche settimane fa hanno fotografato nel 2013 un pericoloso calo della lettura. Un «meno» che pesa come un macigno nella pur ricca selva dei picchi negativi che sembrano descrivere praticamente ogni aspetto del mercato editoriale nazionale e che va a incidere direttamente sul fragile bacino della nostra industria culturale.

Per il momento la politica di sviluppo della lettura non è stata in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati e molto resta ancora da fare sotto questo aspetto. Un primo passo è stata la costituzione del Tavolo

interistituzionale, di cui Aie fa parte, dal quale ci si aspetta la definizione del nuovo Piano nazionale di

promozione della lettura varato dal Ministro Bray ma per il momento la cosa più preoccupante dei dati diffusi da Istat è che non si tratta di un «meno» isolato ma piuttosto di un trend in cui l'eccezione pare essere (ahinoi!) la crescita registrata nel 2012.

Ma quand'è che la lettura ha cessato di essere considerata veicolo di promozione sociale? Mentre nei Paesi in via di sviluppo come l'India, la Cina o il Brasile (non a caso i mercati sui quali stanno puntando i grandi produttori di tecnologia come Kobo) i tassi di lettura crescono a due cifre, i Paesi del primo mondo, primo tra tutti gli USA, hanno visto rallentare e addirittura invertire rotta gli indicatori legati alla lettura.

Forse oltre che alla crisi economica, la colpa, come ricordava su «Repubblica» del 3 febbraio scorso, Ilvo Diamanti, potrebbe essere ricondotta del declino del ceto medio, un vero e proprio processo antropologico più che socioeconomico (se nel 2006 il 60% della popolazione si autocollocava nel ceto medio, oggi lo fa appena il 40%) che in qualche modo potrebbe aver contribuito a far perdere alla lettura quell'aura di strumento di automiglioramento e di promozione sociale. Per inquadrare meglio il fenomeno abbiamo chiesto un parere a Roberto Ippolito, editorialista e autore di Ignoranti (Chiarelettere) e a Bruno

Arpaia, giornalista e autore de La cultura si mangia (Guanda)

Quali potrebbero essere le ricadute pratiche del calo della lettura per l’economia

italiana?

Roberto Ippolito. Le coincidenze colpiscono sempre la fantasia. E per rispondere alla domanda potrei farmi aiutare da loro. Così potrei parlare delle 351mila persone in più che nell’ultimo anno non sono riuscite a trovare un lavoro (in base ai dati Istat relativi a novembre 2013) e contemporaneamente del milione e 603 mila lettori in meno di almeno un libro sempre nel 2013. Che coincidenza, no?

Oppure si può dare un’occhiata a quello che accade in Sicilia: qui i lettori nel 2013 sono il numero più basso rispetto a tutte le altre regioni, con un calo di 97 mila unità

in dodici mesi e parallelamente gli occupati sono -248 mila.

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Ma la coincidenza quasi perfetta è quella della Puglia, che ha ceduto il primato negativo del 2012 di regione con meno lettori pur avendone perso per strada una quota consistente: nel 2013 la Puglia ha 89 mila lettori in meno e 100 mila occupati in meno.

Chi avesse poi voglia di guardare più indietro nel tempo noterebbe che la percentuale di lettori del 2013 in Italia è la più bassa dal 2005. Oggi la disoccupazione è del 12,7%, allora era del 7,6%. Che coincidenza, no? No. Non è il caso di rifugiarsi nelle coincidenze. Un Paese che legge così poco è un Paese che si inaridisce, che deteriora la qualità della vita, che non è creativo, che non fortifica il made in Italy, che non si dedica all’innovazione. Insomma svilisce l’economia.

Del resto l’Istat, esprimendosi con il suo gergo, ha comunicato che «i più bassi livelli di lettura si registrano in particolare tra i ritirati dal lavoro». Solo il 33,8% di loro ha terminato almeno un libro nel 2013. Nell’Italia che arranca accade dunque questo. Avere un misero 43,0% di lettori di almeno un libro in un anno dovrebbe far riflettere, oltre che (possibilmente) far vergognare. Le cadute ci sono state. Le ricadute pratiche della così diffusa distrazione nei confronti dei libri non potranno che essere pesanti: senza migliorare il nostro bagaglio non andiamo lontano. Ma nulla vieta di reagire, con l’aspirazione a non cadere più.

Perché le iniziative di promozione della lettura sembrano non avere sortito alcun

effetto sui giovani e sui non lettori?

Bruno Arpaia. L’unica cosa che non si può fare per (fingere di) promuovere la lettura è (fingere di) mettere insieme sotto un unico cappello iniziative già esistenti, sparse in tutt’Italia, tanto per «far numero» e dimostrare che si sta facendo molto. C’è bisogno, invece, di un Piano nazionale per la promozione della lettura di lungo respiro, ben coordinato e soprattutto ben finanziato.

Tutti dicono che la cultura è una priorità, ma poi è il settore che subisce più tagli. E senza un’inversione di tendenza generale nel Paese, senza la comprensione profonda da parte

delle classi dirigenti che senza conoscenza non c’è sviluppo, ogni tentativo volontaristico sarà completamente inutile (come dimostrano le ultime cifre sulla lettura). Perciò, spero che la Commissione riunita dal Ministero possa avvalersi di questi indispensabili strumenti finanziari, che consentano di portare scrittori e libri nelle scuole, nelle biblioteche, nei musei, nei centri sociali (sì, nei centri sociali…), di stampare, per esempio, piccoli libri di qualità da distribuire in metropolitana o sui mezzi pubblici, di abbassare l’Iva sui libri elettronici o di favorire l’accesso a cinema e teatri, insomma di incentivare tutti i consumi culturali, che costituiscono un sistema integrato. Iniziative da realizzare, ce ne sarebbero moltissime: inutile farne l’elenco

Tuttavia, secondo me, sono importanti lo spirito e il disegno con cui si realizzano: niente sguardo condiscendente o di sufficienza (o addirittura di rimprovero) nei confronti dei non lettori, e soprattutto niente contrapposizione tra nuovi media e libro (di carta o elettronico). Bisogna far passare l’idea che leggere diverte, arricchisce e non ti impedisce di stare su Facebook o di guardare video su YouTube. Il lavoro in profondità (scuole, biblioteche, eccetera) è fondamentale, ma andrebbe accompagnato anche da un lavoro «di superficie»: è mai possibile che il servizio televisivo pubblico non abbia una trasmissione sulla lettura? Si può, credetemi, realizzare un programma appassionante sui libri. Si possono, realizzare spot veloci ed efficaci con testimonial adatti. Basta volerlo, e investirci risorse. Ne va non solo del livello culturale di questo paese, ma del suo stesso futuro economico.

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LA CLASSIFICA DEI LIBRI PIÙ VENDUTI – 03 FEBBRAIO 2014

Gli sdraiati di Michele Serra si riprendono la prima posizione. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza. Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “dopopadri”. “Gli sdraiati” è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.

Mentre Le divertenti avventure del pestifero Greg Heffley nel Diario di una schiappa.

Guai in arrivo! di Jeff Kinney si ritrovano al secondo posto. Povero Greg, anche questa volta sono guai, ma guai seri! La scuola ha organizzato una grande festa, e se non vuole essere tagliato fuori, deve affrontare un’impresa quasi impossibile. Imparare a ballare? Sì, ma non solo: Greg deve procurarsi una ragazza. Fra i consigli dello zio Gary, un radicale cambio di look e una serie di fiaschi colossali, le cose sembrano mettersi male. Per fortuna che c’è Rowley! Con il suo aiuto, Greg trova il modo di svoltare la serata, ma… siamo sicuri che non ci siano altri guai in arrivo?

Lentamente risalgano la china fino al terzo posto le lumachine di Luis Sepulveda, protagoniste del romanzo Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza. Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente “lumaca”. Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende. Un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà.

Fabio Volo con La strada verso casa si ferma al quarto e ci racconta una grande e tormentata storia d’amore che attraversa gli anni, e come tutte le grandi storie d’amore ha a che fare con le cose splendide e con quelle terribili della vita. Racconta il dolore che piega in due e la felicità che fa cantare inventandosi le parole. Ci fa ridere, commuovere, emozionare. Marco non ha mai scelto, perché ha paura che una scelta escluda tutte le altre. Non ha mai dato retta a nessuno, solo a se stesso. Sembra dire a tutti: amatemi pure, ma tenetevi lontani. Andrea, suo fratello maggiore, ha deciso da subito come doveva essere

la sua vita, ha sempre fatto le cose come andavano fatte. È sposato con Daniela, una donna sobria ed elegante. Insieme avrebbero potuto essere perfetti. Marco invece ha molte donne, e Isabella.

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Lei è stata la sua prima fidanzata. Con lei ha passato quelle notti di magia in cui la bellezza dilata il tempo e la felicità strappa le promesse. Ma neanche con lei è mai riuscito a decidersi, a capire che la libertà non è per forza mancanza di responsabilità. E così continua a vivere in folle, senza mai mettere una marcia, fare una scelta. Se non che a volte la vita che hai sempre tenuto sotto controllo inizia a cadere a pezzi

E’ quinto Splendore di Margaret Mazzantini, l’autrice, nota per la sensibilità con la quale affronta i temi che tratta nei suoi libri, si dedica questa volta ad una storia d’amore tra due uomini, argomento diventato, a causa di alcuni recenti fatti di cronaca, di stretta attualità. “Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?” si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquieto, l’altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s’impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d’acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell’altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se

stessi. Nel luogo dove hanno imparato l’amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L’iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l’infanzia, l’adolescenza, il ratto dell’età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l’età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme.

E’ in sesta posizione Rocco Schiavone, il vicequestore nato dalla fantasia di Antonio

Manzini ed anche il protagonista di La costola di Adamo, che lo vede impegnato in un nuovo caso.“Il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta”. Rocco Schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. Ma più che il setter che gli suscita quell’accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com’è: pur sempre, però, sottomesso all’istinto della caccia. È uno sbirro manesco e tutt’altro che immacolato, romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non può guarire. Ad Aosta, dove l’hanno trasferito d’ufficio, preferirebbe tenere le sue

Clarks al riparo dall’acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un’altra inchiesta piena di neve. Una donna, una moglie che si avvicinava all’autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell’oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l’ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore Rocco Schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.

La prima novità di oggi inizia la sua scalata alla classifica dal settimo posto: torna Alice Allevi, l’anatomopatologa pasticciona e simpatica, che questa volta dovrà indagare sulla scomparsa di una sua collega, Ambra, così diversa da lei, tanto da essere capace, da sempre, di farla sentire quasi una nullità. Quando viene rinvenuto un cadavere in mezzo ad un campo Alice teme il peggio, ma scoprirà che il corpo ritrovato è di una archeologa, che tutti credevano si trovasse da anni in Palestina, per lavoro. C’è forse un collegamento tra questa morte e quella sparizione? Per saperlo, non resta che leggere Le ossa della

principessa di Alessia Gazzola.

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La seconda nuova entrata, occupa l’ottava posizione. Chi ha una ragazzina in casa, sa senz’altro tutto di Violetta, la giovanissima protagonista dell’omonima telenovela trasmessa in tutto il mondo e creata dalla Walt Disney. Lucia Vaccarino aggiorna i fan su ciò che le è accaduto negli ultimi tempi con Violetta, il mio diario. Un anno dopo, un volume imperdibile per tutti gli appassionati.

Resiste e consolida il nono posto l’opera prima di Joel Dicker, La verità sul caso Harry

Quebert, che mescola la tensione di un giallo ad una bella storia di amicizia vera. Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Ouebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a

Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’oceano. Convinto dell’innocenza di Harry Ouebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo. .

Anche per questa settimana, chiude il gruppo dei primi dieci Chiara Gamberale, con Per

dieci minuti, ovvero la sua ricetta per affrontare i piccoli e grandi dolori che la vita, purtroppo, a volte ci riserva. Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide

di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

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