specials: paolo giannattasio interview (ita)

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The Last Page è lieta di inaugurare, con un primo articolo dedicato a Paolo Giannattasio, una nuova sezione chiamata “Specials” che conterrà interviste, reports e tanti altri contenuti riguardanti lo skateboarding. In questo primo articolo Paolo ci racconta il suo ultimo periodo di vita trascorso a Barcellona e i retroscena della sua videopart uscita a fine 2011, il tutto supportato dalle immagini di Hubert Ferroni, Luca Carta, Franco Giomi e Oscar Piljek.

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Un paio di mesi fa è uscita una videopart di Paolo Giannattasio (visibile QUI) montata da Nicola Ambrogioni e Jaco-po Tardito, e, per inaugurare questa nuova sezione di The Last Page chiamata “Specials”, abbiamo voluto saperne di più dedicando un intervista al rider di Battipaglia, che da ormai un po di anni ha deciso di trasferirsi a Barcel-lona... TXT Gallo HD / Simone Muccioli Pics Courtesy Hubert Ferroni / Luca Carta / Franco Giomi / Oscar Piljek.

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Da un po’ di anni vivi a Barcellona, perché sei tor-nato in Italia in questo periodo?Sono circa 3 anni che vivo a Barça, ma sono dovuto rientrare in Italia per problemi familiari. Ultima-mente mi sentivo come a casa, però, ovviamente, la famiglia è una delle mie priorità e non ci ho pensato due volte a tornare, ma il cambio lo sto sentendo.Barcellona è sempre descritta come la meta idea-le per ogni skatetrip, com’è viverci dopo così tanto tempo, c’è sempre la stessa energia di quando ti sei trasferito?Barcellona a detta di tutti - Transworld Skateboar-ding compreso - è sicuramente la migliore città al

mondo per fare skateboard, oltre agli spot vicini gli uni agli altri e facilmente raggiungibili con metro e mappe varie, si vive un’energia diversa che puoi avvertire solo vivendoci, la gente è ‘accesa’, lo senti nell’aria.Ci sono cose, invece, che sono cambiate in città?Da qualche anno a questa parte, ma soprattutto da quando ha vinto il PP (ndr Partito Popolare), si vive un clima più rigido, c’è molta più polizia e di conseguenza più repressione. Hanno adottato una politica differente e mirata per un città un po’ più commerciale con un turismo medio alto e multe da capogiro, soprattutto nelle festività. E’ una città che

SOPRA BACKSIDE TAILSLIDE TRANSFERT, PARALLEL, BARCELLONASINISTRA OLLIE, UNIVERSITA DI FISCIANO, SALERNO

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comunque vive i suoi controsensi, ma questo non le toglie il titolo di città più liberale e meno ipocrita rispetto ad altre capitali del mondo.Descrivici la tua giornata ideale:Non ho una giornata tipo, non sono schematico, per fortuna. Diciamo che mi sveglio, mi faccio un bel caffè con la cremina:) ed esco a fare una passeggia-ta; mi piace molto camminare, vedere cose e quello

che mi affascina di più è che non sai mai cosa ti può accadere, tutto o niente.Hai un set up preferito o una qualche mania quan-do esci a skateare?Allora, se mi trovo una Habitat con dei carrelli Ace, delle ruote 52, magari Enjoy o Small, cuscinetti in ceramica per andare sempre più veloce e un bel paio di Janosky... mi sento più che comodo! Per ini-

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SOPRA FLIP BACK TAIL, PLAZA UNIVERSIDAD, BARCELLONA

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ziare faccio un backside shifty!Quanto tempo hai impiegato per filmare la tua ul-tima videopart?Non molto! più o meno un’estate, non mi piace sta-re troppo tempo a provare un trick. Ovviamente, ci tenevo che uscisse fuori qualcosa di ben fatto, ma non era in programma di fare un promo. Si usciva a skateare con gli altri, Jacopo portava dietro la sua

cam e così è iniziato tutto, si filmava se si aveva vo-glia. Solo utimamente, quando ci siamo resi conto di avere un po’ di materiale, abbiamo pensato a qualcosa, ma non sono mai contento e lo vedo in-completo.Qual’è il trick, se ce n’è uno, che ti ha dato più sod-disfazione filmare?Tutti sono stati divertenti e mi hanno dato soddisfa-

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SINISTRA FRONTSIDE BOARD, SALERNO SOPRA OLLIE, CATANIA

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zione. Generalmente sono caparbio, se voglio fare una cosa è la fine, a volte mi sfinisco su cose stupide. Dipende da quanto ti piace quello spot e che trick ci vedi, ad esempio, a Montbau non avrei mai pensato di farci nosegrind, non lo sapevo nemmeno più fare.Quello più duro da chiudere?Il più duro? Non c’è perché non l’ho chiuso haha!!! Diciamo che lo spot più assurdo è quello del flip dove finisco in strada. Julien, visto lo spot, disse che ero pazzo, effettivamente lì finisci su una strada che attraversa Barcellona da una parte all’altra e le mac-chine passano a mille. Era pericoloso, nonostante ci fosse un semaforo e tre persone a fermare le macchine. Avrei voluto farci varial heel flip, non è andata e non ci siamo più tornati.Qualche aneddoto interessante riguardo le sessioni di fil-ming?E molto relativo, c’è gente che sta mesi a filmare una line, io andrei al manicomio o all’ospedale, cerco di imparare bene i trick che attualmente sto provando, poi li assemblo e via.Torniamo al rapporto con le forze dell’ordine a Barca, girano strane voci in merito, sai dirci qualcosa di più?Le forza dell’ordine sono obbligate e forse anche drogate!! Fanno multe a più non posso, si è arrivati fino a 1500 euro a Plaza Universidad ed erano in borghese (secreta). Federiconi ne sa qualcosa: una notte a Uni “Run, Run!” :) Correre e non farsii prendere è l’unica soluzione.Oltre allo skateboarding, quali sono i tuoi interessi maggiori?Molti..tra i quali, ultimamente, la cucina. Chissà tra 10 anni cosa mi ispirerà..Come va il BEATSTRAW VIOLET di Battipaglia? Lo gestisci ancora?Un progetto che non è stato più seguito e curato... la gente è brava solo a lamentarsi o a puntarti il dito, aspettando seduta comodamente un tuo errore, non apprezzando l’immenso sfor-zo fatto. Credo sia stato un passo avanti per una città troppo in-dietro e poco pronta ad accogliere un progetto del genere, che, visto il panorama, ritengo sia stato uno dei più concreti negli ultimi decenni. Interessi economici e politici hanno dato inizio a un declino inevitabile, risucchiandone l’ANIMA, quel suo spi-rito genuino, e lasciandone poi le scorze secche al suolo, quel-

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FRONTSIDE FLIP, CENTRO DIREZIONALE, NAPOLI

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SINISTRA BACKSIDE TAIL, SALERNO SOPRA KICKFLIP, CATANIA

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lo che oggi rimane e che trasmette quel posto.Come è andato il 2011 e che progetti hai per il 2012: cosa vorresti fare e cosa sogni per il futuro?Il 2011 non è andato cosi male, ho skateato abba-stanza e questo per me è fondamentale, altrimenti mi sentirei un pesce fuor d’acqua. Ho costantemen-te bisogno di avere lo skate sotto i piedi, quindi pen-so che le cose non cambieranno, sotto questo punto di vista, anche nel 2012. Voglio skateare e pompare ancora di più, ancora più forte, il corpo e la mente sono in equilibrio, sono molto allenato, malgrado molti pensino che dovrei darmi una calmata. Oggi

è una gran bella giornata di sole e credo che andrò al centro direzionale di Napoli a skateare. Il futuro? Per me è qualcosa che non esiste, una proiezione. Ci penso abbastanza, ma gli episodi della vita a volte ti fanno capire che tutto può cambiare da un momento all’altro e vedere i tuoi progetti andare in fumo non è poi cosi piacevole. Il futuro è lì da qual-che parte che mi aspetta e io gli vado incontro a braccia aperte, buono o cattivo che sia. D’altronde, fa parte della vita. Il futuro è solamente il secondo dopo il presente che viviamo, è la conseguenza del-le nostre azioni che interagisce con i fattori esterni.