sounds of distant friends
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omaggio ad IF worlds of science fiction, giugno 1958 in particolare al racconto “Sound of terror” di D. Berry, con un plot remix -sounds of distant friends-TRANSCRIPT
12/2/2016
http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB
NON
EDIZIONI
CHIP65C02 SOUNDS OF DISTANT FRIENDS
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✔✔✔✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio ad IF worlds of science fiction, giugno 1958 in particolare al racconto “Sound
of terror” di D. Berry, ri-assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore.
In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd)
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“Sounds of distant friends” stampato il 12/02/2016 (v1.0) é in
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6502 & Terminetor Magnetico ➜ http://mia-fantascienza.blogspot.com
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Indice
Prefazione: omaggio a IF worlds of science fiction 1958/giugn…... pag. 4
Capitolo 1-Briefing prevolo …………………….…………………….. pag.6
Capitolo 2-Mirage IV il 7 marzo 1977 …………………….…….. pag.10
Capitolo 3-Sounds of distant friends …………………………….. pag.13
Capitolo 4-De.briefing post missione ……………………….…… pag.16
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Prefazione: omaggio ad IF worlds of science fiction, giugno 1958
Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista IF worlds of
science fiction, giugno 1958 in particolare al racconto “Sound of
terror” di D.Berry.
Il plot originario è così sintetizzabile: un pilota collaudatore
felicemente sposato, una mattina decolla per un volo sperimentale
su un prototipo che aveva già causato un incidente mortale. Strane
voci saranno udite dal pilota, il cui volo culminerà in un nuovo
incidente. Le vibrazioni strutturali del mezzo alle alte velocità
suborbitali, generano basse frequenze che inducono panico e
terrore, disorientamento e perdita del coordinamento motorio. Solo
l’amore per la moglie, il forte desiderio di ritornare a casa,
salveranno il pilota, che resterà cieco per il brutto incidente.
Come il lettore potrà scoprire leggendo questo piccolo testo, niente
del plot originario è stato mantenuto nel plot remix. Alcune tecniche
letterarie dell’ intreccio, velivoli supersonici, la presenza di strane
voci in alta quota, sono le suggestioni ancora presenti nel nuovo
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racconto, il cui contesto è però declinato in altro modo, generando
una fabula completamente diversa.
Questo ebook fa parte della collana JDAB-Joint Direct Attack Book,
una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama,
remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories
& IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna
rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.
Saluti e buona lettura!
Chip65C02
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Capitolo 1-Briefing prevolo
Decollo dalla base e contestuale rifornimento in volo, poi
prenderemo una rotta ad Est, verso l’Europa, dove nei pressi di
Terranova faremo un secondo rifornimento in volo.
Quindi in Islanda, faremo un terzo rifornimento in volo. Il
Pentagono ci ha organizzato intorno alle 19:00GMT una piccola
esercitazione con un Mirage IV, il quale forse proverà ad
intercettarci. Noi proveremo i nostri nuovi sistemi di guerra
elettronica contro l’Armée dell’Air, giocheremo al gatto & topo per
non più di dieci minuti con il Mirage IV, poi faremo rotta a Sud.
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Sopra l’ Italia del nord, faremo un quarto rifornimento in volo
e quindi procederemo verso la Turchia, dove poco sopra Istambul,
faremo un altro rifornimento in volo sul Mar Nero. Questo è il punto
d’inserzione nello spazio aereo sovietico. Da questo punto in poi, il
gioco diventerà duro: entreremo alla massima tangenza e massima
velocità nello spazio aereo sovietico dall’Ucraina, per prendere
qualche fotografia negli infrarossi e valutare le reazioni della difesa
aerea sovietica. Una rapida rotta a Nord e poi nei pressi della
Svezia faremo un ultimo rifornimento in volo, con il quale
raggiungeremo un aeroporto NATO in Scozia.
Quì lasceremo i risultati della nostra ricognizione e ceneremo
con Fish & Chips britanniche, poi l’ indomani mattina, decolleremo
dalla Gran Bretagna per far ritorno a casa.
Le situazioni meteo di volo notturno è ottima: il sole sarà alle
spalle, andremo verso la notte. Cielo limpido e pulito a quasi tutte
le quote, ovunque un’ampia area di alta pressione, solo verso
Murmask e vicino alla Svezia, potremmo trovare un tappeto di
nuvole alle quote basse, ma l’airtanker KC135 sarà in quota alta.
Primo rifornimento→airtanker USAF Terranova
d≈2000km v≈2200km/h tempo stimato t≈54minuti
Terranova→airtanker NATO Islanda
d≈2000km v≈2200km/h tempo stimato t≈54minuti
Islanda→Mirage4
d≈3000km v≈3000km/h tempo stimato t≈60minuti
Islanda→airtanker NATO in nord Italia
d≈4000km v≈3000km/h tempo stimato t≈1h:20minuti +10minuti di gioco al gatto ed al topo, con il Mirage4
nord Italia→airtanker NATO mar nero-Istanbul
d≈2000km v≈2500km/h tempo stimato t≈48minuti
Punto d’entrata Mar Nero→airtanker NATO Norvegia
d≈3500km v≈3400km/h tempo stimato t≈58minuti
Norvegia→Gran Bretagna, Scozia
d≈1500km v≈2000km/h tempo stimato t≈45minuti Totale tempo di volo≈5h:49min
Comandante e pilota del volo SR71 era il tenente-colonello Johnny
Youngbear, il maggiore Mitch Campbell era RSO (Reconnaissance
Systems Officer). Discussero con meticolosa attenzione il piano di
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volo e le potenziali minacce aeree che probabilmente avrebbero
dovuto fronteggiare nello spazio aereo sovietico. Valutarono quote
e velocità e frequenze di jamming, quando tutti gli argomenti sui
possibili problemi furono esauriti, al termine della discussione, fu
fissato l’ora di decollo alle 10:00AM di NYC (alias Zulu=15:00 GMT).
__________
Qualche settimana prima, in un volo sopra gli States, l’equipaggio
dell’SR71 aveva osservato un UFO. Accadde che dopo un normale
rifornimento in volo, l’SR71 si diresse verso l’Alaska poi il blackbird
avrebbe dovuto effettuare un volo sopra il polo nord e ritornare
negli States passando sopra la Groenlandia. Nei pressi dell’Alaska, il
maggiore Campbell osservò una strana traccia radar sul suo
monitor. C’era un UFO che volava davanti all’SR71, manteneva
quota e distanza e velocità costanti a Mach 2.4 rispetto al blackbird.
Il comandante Youngbear chiese ragguagli al NORAD, l’alto
comando però non aveva informazioni da fornire. In verità, non
risultavano altri SR71 in volo in quell’area, l’aerovia d’alta quota era
stata lasciata vuota, proprio per l’SR71 di Youngbear.
Al comando NORAD tracciarono sporadicamente l’UFO e diedero il
permesso al SR71 di accelerare sino a Mach 3.0 per provare ad
accorciare le distanze, tentando un qualche riconoscimento. Il
veloce velivolo in effetti s’avvicinò, ma l’UFO improvvisamente fece
una virata a destra, impossibile per ogni veicolo terrestre e per ogni
essere umano, dato che l’oggetto la percorse accelerando da Mach
2.4 a Mach 4. Poi d’un tratto l’UFO salì in candela, verso lo spazio,
accelerando a Mach 10. Questo era quanto aveva detto l’operatore
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radar del NORAD, che tracciò l’oggetto per 45 secondi e che urlò
come un pazzo scatenato, sul canale radio d’allerta2. Il tenente-
colonello Youngbear dal cockpit fece appena in tempo a scorgere
dal finestrino di destra, un’intensa luce bianca che vide virare alla
sua destra, poi questa si confuse in modo indistinto tra le stelle
della notte polare.
Al tenente-colonello Youngbear piaceva volare sull’SR71 così come
al maggiore Campbell piaceva il proprio lavoro di osservatore
avanzato ed esperto di guerra elettronica. Temevano di essere
rimossi dall’operatività sull’SR71 e quando il comando NORAD
chiese loro di redigere un rapporto UFO, i due militari dissero che
non avevano scorto niente otticamente.
A loro parere l’oggetto era comparso sul radar dell’SR71 solo per
brevissimo tempo. Considerando il freddo contesto dell’Alaska, era
assai probabile che fosse stata una qualche forma d’inversione
termica, con relative false eco radar.
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Capitolo 2-Mirage IV il 7 marzo 1977
Decollarono da una base francese due Mirage IV, erano bombardieri
supersonici della “force de frappe” dell’Armée dell’Air, ossia la punta
di diamante dell’aviazione francese. Il loro compito in caso di
guerra con l’URSS, sarebbe stato quello di sganciare bombe o
missili da crociera con testata atomica. I due velivoli avevano nella
stiva delle bombe finte, questo per avere un payload reale e
rendere l’esercitazioni di disimpegno e guerra elettronica, contro dei
Mirage III, più verosimile. Sulla sera, uno dei due bombardieri
supersonici tornò alla base, mentre quello del colonello Graud
rimase in volo per raggiungere la base di Marsiglia in volo notturno.
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Erano circa le ore 19:07GMT in volo sopra Chaumont, a
9750mt di quota con una velocità di 0.95Mach, c’era eccellente
visibilità per quanto fosse già notte, dato che il sole era tramontato
alle 17:08GMT.
Graud vide una luce bianca che provenne dalla sua destra ed
aveva circa la sua stessa quota, il controllo aereo francese non
tracciava nessun aereo, a loro giudizio non c’era traffico intorno al
Mirage IV. Ma la luce puntava in modo ostile il velivolo francese,
così Graud fece una virata rapida a destra, quello che riuscì ad
osservare fu la sagoma di un oggetto scuro, solido, di color nero.
L’oggetto gli sfrecciò veloce come un proiettile, sopra i Mach 2.0
Dopo 8minuti circa, l’oggetto ricomparve brillante e scuro sulla loro
destra, il colonello francese effettuò un’altra virata a destra, con
un’alto numero di G, dato che questa volta fece accelerare il suo
Mirage IV con l’intento poi d’inseguire l’UFO. Ma l’unica cosa che
videro i due militari francesi, fu un’intensa luce bianca che s’eclissò
nel cielo notturno, sfrecciando via sopra i Mach 2.5
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Il tenente-colonello Youngbear sogghignò soddisfatto, gli abbiamo
fatto la barba al Mirage IV. Questo era un mezzo francese, ma per
velocità, tangenza e Radar Cross Section era simile al Mig25
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Foxbat, uno acerrimo nemico dell’SR71 che poi avrebbe dovuto
fronteggiare sui cieli dell’URSS.
L’operatore di guerra elettronica Campbell disse che probabilmente
il controllo a terra francese non gli aveva nemmeno spotatti, perché
durante il rapido incontro, Campbell aveva jammato le emissioni dei
radar a terra francesi, rendendo invisibile l’SR71.
Comunque alla fine dell’esercitazione, il comando NATO avrebbe
saputo i risultati. Il nuovo POD passivo con opzioni d’emissioni
attive per il jamming in multi-frequenza, era un prezioso alleato per
la guerra elettronica, funzionava benissimo e sarebbe stata una
preziosa risorsa, durante il rapido volo sopra l’URSS.
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Capitolo 3-Sounds of distant friends
Erano circa le 20:18GMT sopra lo spazio aereo sovietico, ora locale
10:18PM, mentre l’SR71 sfrecciava a Mach 3.2 ad una quota di
25000mt la temperatura dei pannelli in titanio del velivolo era
decisamente rovente. Il condizionatore di cabina era acceso al
massimo, per drenare il caldo generato della friz ione con
l’atmosfera che arroventava sopra +90°C le pareti in titanio della
cabina. All’ improvviso tre palle di luce grandi quanto un pallone da
football piovvero dallo spazio, volarono parallele all’SR71 poi due di
queste, si misero davanti alla prua del velivolo a poca distanza dalla
cabina. La terza si posizionò sopra l’SR71 e poteva essere osservata
nitidamente dal backseat occupato dal maggiore Campbell. I due
oggetti di prua si misero vorticosamente a girare, scambiandosi di
posizione, mentre continuarono a volare in volo livellato a Mach 3.2
Nel frattempo una grossa luce bianca provenne dalla sinistra
dell’SR71, scese dallo spazio, si mise in volo parallelo al blackbird.
-Johnny- urlò dal backseat il maggiore Campbell –gli vedi anche te,
i due UFO?!-
-Sì Mitch, per la registrazione radio della scatola nera di cabina,
segnalo che ho contatto visivo su due UFO che ronzano ad una
ventina di metri dalla prua. Noi sfrecciamo a Mach 3.2 e siamo a
25000mt, questi oggetti sono grandi come palle da bowling,
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emettono un’intensa luce bianca. Sono scesi dallo spazio. Al seguito
è poi arrivata dallo spazio, un’astronave, ha la forma di un grosso
oggetto ovale, emette una luce intensa bianca, é stupenda. L’UFO è
fuori dall’angolo di visibilità del nostro radar. L’UFO vola parallelo a
noi, alla nostra sinistra, un centinaio di metri sopra la nostra
posizione!-
-WOW- disse il maggiore Mitch – io adesso, ne vedo solo uno di
UFO, vedo quello in alto alla nostra destra. E’ proprio in linea con il
mio piccolo finestrino!-
Le due cabine di pilotaggio furono invase da un’intensa luce bianca
che proveniva dalla grossa nave madre.
Improvvisamente gracchiò la radio di bordo.
-Salve, sono il comandante Nathan Never dell’astronave Theosalis,
provengo dalla stella che voi chiamate di Kapiten, dal pianeta che
voi denominerete Kapyten b, non sono ostile e vengo in pace. Mi
copiate?! Passo-
La voce era leggermente metallica, in un perfetto inglese, dal vago
accento americano del midwest.
-Cristo Santo!- esordì il maggiore Cambell dall’ interfono di bordo,
chiamando il pilota –Incredibile! Hai sentito quello che ha detto?!-
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-Sì!- rispose gelido Youngbear che era intento a controllare che non
ci fossero problemi alla sua strumentazione di bordo.
-John!- esordì con un tono agitato il maggiore Campbell -che
diavolo gli diciamo adesso ai marziani?! Siamo in volo sopra lo
spazio aereo sovietico! a 25000mt di quota e sfrecciamo come una
palla di cannone a Mach 3.2 –
-Non lo so Mitch, però dobbiamo dirgli qualcosa, sarebbe scortese
non rispondergli!-
Il comandante attivò la radio e disse –Sono il comandante John
Youngbear del blackbird, ho ricevuto forte e chiaro il vostro
messaggio. Benvenuti sulla Terra!. Avete bisogno di assistenza?! Se
volete atterrare sul nostro pianeta, potremmo scortarvi alla nostra
base. E’ posta in un altro continente. Passo!-
-Grazie John, no!, negativo!. Devo declinare la tua l’offerta, stiamo
studiando la vostra civiltà da lungo tempo. A nostro avviso siete
una cultura aliena immatura, violenta, tecnologicamente ancora
arretrata, divisi in varie tribù, che sono in diverso grado di sviluppo
socio-tecnologico. Per il momento, non è nostro interesse entrare in
contatto, forse in futuro... Volevo solo dirvi, che la razza umana
non è sola nell’universo!. Avete dei vicini: non dovete avere timore,
non dovete preoccuparvi, non c’è niente di cui aver paura, passo-
-Ricevuto, abbiamo ricevuto il messaggio forte e chiaro!, c’è
qualcosa che possiamo fare per voi?! passo- chiese Youngbear.
-Sì!, grazie: riferite il messaggio! Saluti!-
Improvvisamente l’ intensa luce bianca che illuminava le due cabine
dell’aereo si spense, il disco luminoso accelerò in candela salendo di
quota, inseguito vorticosamente dai tre piccoli oggetti luminosi che
sparirono assieme all’astronave madre, nel cielo notturno pieno di
stelle.
-John! che diciamo al comando?! Se ascolteranno le registrazioni
radio, non potremmo dire di non aver visto o sentito niente!-
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Capitolo 4-De-briefing post missione
Al NORAD era stata indetta una riunione d’emergenza con i tre più
alt i generali della difesa aerea, di cui uno proveniente direttamente
dal Pentagono. Furono ascoltate le registrazioni radio della scatola
nera del blackbird, furono ascoltate le testimonianze dei due
membri di equipaggio, poi la riunione divenne riservatissima ed i
due piloti furono accompagnati fuori.
-John, pensi che ci toglieranno dai reparti di volo del blackbird?! Noi
due, come equipaggio di volo… siamo un po’ come delle dannate
calamite, per questi cosi! ne abbiamo già visti due!-
-Abbiamo avuto solo fortuna, niente di più- rispose Youngbear.
-Come pensi che andrà a finire questa storia?! Secondo me,
insabbieranno tutto!. Santa Merda!, Noi saremmo trasferiti ai
servizi a terra, probabilmente io finirò in Antartide, te sarai spedito
nelle Aleutine!- commentò amaramente il maggiore Campbell.
-Non credo proprio!- rise beffardo il tenente colonnello Youngbear.
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