La tecnica della sfocatura selettiva è

una delle tecniche più usate dai professionisti

per evidenziare il soggetto, sfruttando

l’ampia apertura di diaframma degli obiettivi luminosi.

Bokeh 2.0 di AlienSkin è un nuovo plug-in per Photoshop che

consente di introdurre la sfocatura selettiva in

post-produzione.

Software

Bokeh 2.0:sfocare che passione!

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Bokeh 2.0 di AlienSkin è il nuovo plug-in per Photoshop dedicato ad enfatizzare le immagini.Col termine giapponese bokeh in fotografia si intende la qualità dello sfocato nelle immagini, specialmente in relazione alla qualità delle ottiche e alla forma del diaframma.Per raggiungere un buon bokeh è ne-cessario dotarsi di obiettivi di grande apertura, f/2.8 o più aperte, possi-bilmente teleobiettivi e scattare col soggetto ben distaccato dal fondo. Un buon sfocato consente di isolare con naturalezza il soggetto dal con-testo, concentrando l’attenzione su di esso; se si aggiunge l’effetto della vignettatura si aumenta l’importanza visiva del soggetto, grazie alla per-dita di luminosità dei bordi. Questi sono gli assi nella manica di molti fotografi professionisti, che grazie ad una conoscenza approfondita del-

le ottiche riescono a produrre piace-voli effetti direttamente in ripresa.Il plug-in Bokeh 2.0 replica l’effetto di sfocatura in ripresa permettendo la trasformazione di qualunque foto, specialmente quelle più banali, in immagini molto più intriganti; sono inoltre presenti la simulazione di al-tri due effetti fotografici non propria-mente professionali, ma comunque di forte impatto: la sfocatura tramite ottica zoom e il diaframma con for-me creative.E’ importante precisare che non è possibile replicare esattamente lo stesso effetto di un’immagine ripresa con un diaframma molto aperto; tale limitazione deriva dal fatto che la scena viene trasferita all’interno di un’area bidimensionale, perdendo le informazioni di profondità, ne-cessarie a riprodurre correttamente l’effetto sfocatura.

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Nonostante ciò Bokeh 2.0 è in grado di produrre immagini molto verosi-mili; l’aggiunta di una buona sele-zione del soggetto produce immagini ancora più convincenti.

Bokeh 2.0Bokeh 2.0 è disponibile come plug-in per i seguenti programmi (e loro suc-cessivi): Photoshop CS 3, Photoshop Elements 7 Lightroom 2, Paint Shop Pro Photo X3. E’ disponibile anche come programma a se stante. I si-stemi operativi supportati partono da Windows XP (SP3) e da Mac OS X 10.5. Per i possessori di PC è im-portante avere almeno un processore Pentium 4, per gli utenti Mac un pro-

cessore Intel. Dalle prove effettuate risulta che la potenza del processore è un fattore importante, non tanto in fase di lavorazione, molto rapida, quanto nella fase finale di produ-zione dell’immagine. L’unica lingua disponibile è l’inglese.Il plug-in si presenta con una grafica tradizionale, senza particolare perso-nalità.Nella porzione di sinistra troviamo la colonna che raggruppa le princi-pali funzioni di regolazioni. Il resto dell’area è quasi completamente occupato dalla finestra di anteprima, con i comandi di visualizzazione po-sti in alto. Il modulo unisce tre tipologie di

interventi: bokeh, sfocatura da movi-mento e vignettatura. Sono presenti numerose pre-impo-stazioni che combinano le tre prin-cipali regolazioni, simulando diverse ottiche, comprese varie forme di diaframma.Le regolazioni principali sono rac-colte nell’etichetta “Bokeh”, dove sono raggruppati i cursori per gestire lo sfocato, la forma del diaframma, la bruciatura delle alte luci e la pro-duzione della grana. Una collezione di varie combinazioni si trova sotto l’etichetta “Settings”, molto utile per saggiare rapidamente le potenzialità del plug-in. Il controllo della vignet-tatura è sotto l’etichetta “Vignette”.

L’immagine originale a fuoco. Con applicazione di una sfocatura di movimento, allo fondo.

L’unione di selezione e maschera lineare permette di mantenere a fuoco sia la ragazza che il parapetto, rendendo il tutto verosimi-le. L’effetto di vignettatura permette inoltre di far convergere l’attenzione sul soggetto principale.

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Nel plug-in si trova una serie di effetti di bokeh tipici di alcuni obiettivi, tra cui i catadiottrici.

I comandi principali per controllare l’effetto bokeh sono disposti in modo chiaro e le descrizioni im-mediate.

I parametri della vignettatura ripren-dono quelli per il bokeh. Molto interes-sante l’ultima voce “Custom Region”, che permette di scurire a piacimento l’immagine.

Una delle tre geometrie per ap-plicare l’effetto bokeh. L’area bianca manterrà la nitidezza dell’immagine, la zona con la sfumatura porterà gradual-mente l’immagine al massimo livello di sfocatura, in corri-spondenza del colore nero della maschera.

La sfumatura lineare simme-trica permette di simulare la sfocatura che si ottiene con il basculaggio dell’ottica.

In molte situazioni è molto comoda la sfumatura lineare singola, che permette di man-tenere a fuoco più facilmente una buona parte dell’imma-gine.

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La provaEntrando nel vivo del plug-in sco-priamo con piacere che per applicare le sfocature possiamo scegliere tre geometrie: circolare, a gradiente o doppio gradiente. Col primo metodo si mantiene l’area di nitidezza di forma circolare o el-littica; il secondo metodo permette di posizionare una linea da cui la nitidezza si sfumerà gradualmente; il terzo metodo è simile al secondo con la nitidezza che sfumerà in modo simmetrico. I tre metodi consento-no di realizzare un buon effetto di sfocatura generale con tutti i tipi di soggetti.

Quando diventa importante isola-re con precisione il soggetto dallo sfondo, per esempio se il soggetto ha dei varchi dai quali si vede il fondo, è sufficiente creare una buona selezione prima di avviare il plug-in. All’apertura di Bokeh 2.0 la selezio-ne manterrà il massimo della nitidez-za con qualunque metodo sfocatura.Nell’uso si scopre quanto sia im-portante scegliere la corretta “Focus Region”, cioè la geometria principa-le con cui sarà generata la sfocatura. I tre metodi ricalcano il modo in cui le ottiche possono produrre le sfoca-ture. Il diaframma creativo è una tecnica

Con l’aggiunta della vignettatura l’im-magine acquisisce più vigore.

Spostando la maschera per la sfocatura possiamo selezionare la zona da man-tenere nitida, in questo caso la parte centrale dell’immagine.

I diaframmi creativi con forme geome-triche si applicano con facilità.

Variando i tre parametri relativi a geometria, “Creamy” e “Blade curvature”, si possono creare diaframmi a forme differenti, ad esempio triangoli ed esagoni dai bordi arrotondati; si possono impostare anche i soli contorni.

Bokeh 2.0 integra una serie di pre-set per prendere subito confidenza con il programma. Sono presenti simulazioni di diaframmi creativi, ottiche, vari tipi di grana, vignettatura, effetti di movi-mento.

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La maschera di profondità è un canale monocromatico speciale in cui ad ogni gradazione di grigio è associata una distanza dall’osservatore. Questo genere di informazione può essere generata solo da un programma 3D, le fotocamere non possono ancora registrare tale informazione.

L’effetto movimento funziona bene con modesti interventi di sfocatura.

In queste due immagini, create con un programma 3D, è mostrato lo stesso paesaggio sotto due visioni differenti. La prima, classica, è l’immagine che possiamo riprendere anche con una fotocamera tradizionale. La seconda è un canale della prima, in cui ad ogni livello di grigio viene associata una certa distanza dal punto di osser-vazione. Il nero fornisce informazioni relative all’immediata vicinan-za all’osservatore e il bianco all’infinito. Le montagne hanno diverse gradazioni di grigio, via via più chiare allontanandosi dall’osservatore.

Questo canale è usato nei programmi 3D ed in Photoshop per simulare la profondità di campo, poiché ad ogni pixel è possibile associare un’informazione sulla distanza. Nelle riprese fotografiche non è possibile registrare, al momen-to, tale informazione e per la migliore resa dell’effetto di sfocatura conviene usare ottiche con grande apertura di diaframma. Bokeh 2.0 aiuta comunque a creare effetti verosimili, in particolare se si esegue una selezione molto precisa del sog-getto; in tal modo il plug-in escluderà dalla sfocatura le aree all’interno della selezione.

L’informazione mancante: la profondità

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fotografica relativamente semplice: si mette davanti all’ottica un carton-cino nero con una forma geometrica. Il risultato finale sarà un’immagine dove le zone sfocate sono composte da infinite repliche della forma geo-metrica usata. Tramite Bokeh 2.0 la produzione di questo effetto è asso-lutamente semplice; sono indicate sia le immagini con punti luce su sfondo

scuro quanto immagini generiche, poichè si possono creare bagliori di forma geometrica anche in aree inaspettate.Tra le impostazioni troviamo anche una coppia di comandi per esaltare le alte luci. L’idea è quella di “sbian-care” maggiormente l’immagine, ma non convince: è un effetto che si può gestire meglio con le curve o con la

conversione del file Raw.Una funzione molto raffinata è la simulazione della grana nelle aree che sono state sottoposte a sfocatura; l’effetto è gradevole, spesso non si rende necessario variare le imposta-zioni di base.E’ stato riservato uno studio parti-colare per la gestione della vignet-tatura; sono alcuni anni che questo

Applicando le impostazioni base di Bokeh 2.0 otteniamo rapidamente buoni risultati, specialmente se uniti all’effetto evocativo della vignettatura.

Per ricreare un forte effetto sfocatura è suf-ficiente applicare una maschera predefinita come mostrato. L’area bianca è quella che preserverà i dati, mentre in quella nera verrà applicata la sfocatura.

Una spiaggia, con pochi elementi verticali: un buon soggetto per una rapida trasformazione.

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Immagine di partenza,

con buona profondità di

campo.

Una sola maschera, ellittica in questo caso, porta alle volte a situazioni non verosimili; in questa situazione sia la sedia che il gradino in lontananza rimangono a fuoco, cosa che nella realtà non è possibile.

Risultato finale, con fuoco solo sulla sedia.

Una sola maschera

ellittica.

La selezione, visualizzata

dalla maschera, deve

essere il più netta possibile.

I tracciati possono

aiutare più degli strumenti

di selezione automatica.

La selezione dello schienale

della sedia è stata unita ad una maschera

ellittica di Bokeh 2.0. Le aree bianche

conserveranno nitidezza

all’immagine.

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La foto originale: gli spazi aperti ripresi dall’alto e col teleobiettivo sono adatti ad essere trasformati in finti diorami.

La scelta di un solo piano di sfocatura porta ad un’inevitabile sfocatura anche della gru, cosa poco credibile nella realtà.

Nel caso in cui la forma geometrica del diaframma venga mantenuta di forma circolare lo sfocato diviene più omogeneo.

Premendo il tasto “Show Mask” Bokeh 2.0 mostra la maschera con cui viene applicata la sfocatura. La sagoma bianca della gru proviene dalla selezione fatta prima di av-viare il plug-in, mentre la sfumatura è una delle tre opzioni disponibili nel plug-in.

Usando i soli strumenti di Bokeh 2.0 si possono ottenere rapidamente immagini di buon impatto, come nel caso di questa sfocatura selettiva di un ponte. Glorie del passato: decentramento e ba-

sculaggio. Tutto in simulazione da uno scatto ordinario.

Utilizzando una selezione e una maschera di Bokeh 2.0 si può ricreare facilmente l’effetto “finto modellino”.

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effetto è stato riscoperto per la sua capacità di migliorare l’impatto delle foto. Come in altri program-mi vengono fornite varie opzioni per enfatizzare l’effetto, con alcune stuzzicanti aggiunte. La vignettatura può essere applicata nella stessa area della sfocatura o nel modo naturale prodotta dagli obiettivi, oppure libe-ra da vincoli; quest’ultima opzione si trasforma in pratica in uno strumento creativo per scurire l’immagine, po-tendo sfruttare le stesse metodologie di applicazione del filtro di sfocatu-ra.L’effetto di sfocatura tramite ottica zoom è uno di quegli effetti che almeno una volta nella vita bisogna provare. La simulazione è sempli-ce: tramite un cursore si simula l’effetto della strisciata, mentre un altro cursore introduce un effetto di rotazione. Utile per salvare a tutti i costi una foto debole che per creare immagini dalla forte personalità.Il prezzo di Bokeh 2.0 è contenuto, $199, circa € 145; se si pensa che un obiettivo 50mm f/1.8 originale costa circa € 100, si capisce come il filtro sia un ottimo investimento per modificare foto già fatte in passato, mentre è più conveniente investire in un’ottica di buona qualità e lavorare a diaframmi aperti se siamo interes-sati ad approfondire la tecnica del bokeh.

Maurizio Costa

Bokeh 2.0: $ 199.www.alienskin.com

Un’immagine con una ridotta profondità di campo ottenuta direttamente in ripresa. Come è possibile notare i bicchieri, nonostante siano nitidi, contengono porzioni sfocate dello sfondo; riprodurre questo effetto tramite selezioni e filtri è estrema-mente complicato.

Quanto costa

La possibilità di ruotare il piano di sfocatura permette di mantenere nitide zone inclinate, come in questa fila di tavoli.

La simulazione di un’ottica basculante: il fuoco è concentrato sulle balle di fieno, che si staccano nettamente dallo sfondo.