società di progettazione pronte primi bandi (un po confusi...

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Bim , società di progettazione pronte Primi bandi (un po ' confusi ) per la Pa [analisi dell'Oice sui bandi di gara 2017 con il building information modeling - Scicolone: novità epocale, servono Indicazioni chiare DI MASSIMO FRONTERA L a digitalizzazione ne- gli appalti pubblici - attraverso il Bim (bu- ilding information modeling) - ha il suo primo appuntamento impor- tante , fissato al 1 gennaio del 2019 . Da quel giorno il Bim va richiesto in tutti i bandi di opere sopra i 100 milioni di euro. Gradualmente, il requisito si estenderà a fasce di importo sempre più basse. Dunque, manca meno di lui armo al cosiddetto "atterraggio" del Bim negli appalti pubblici, salvo proroghe (o salvo la mes- sa in discussione, più in genera- le, del codice appalti, dopo il ri- siiltato delle elezioni di marzo). A che punto sono le stazioni appaltanti in vista di questa no- vità, al tempo stesso tecnologica e culturale' Una prima risposta - non confortante - è contenuta nel "Rapporto sulle gare Bim 2017 per le opere pubbliche", realizzato dell'Oice e presentato la scorsa settimana a Roma. L'associazione delle società dì ingegneria ha analizzato gli 86 bandi di progettazione pubblica- ti lo scorso anno contenenti un riferimento al Bim. Ovviamen- te, è un campione minimo sul totale degli avvisi di progetta- zione (1,4% in numero e 2,5% in valore). Tuttavia, il trend è di forte crescita. «Nel 3017 - ha sottolineato il direttore dell'Oi- ce, Andrea Mascolini - le gare con il Bim sono piir che triplica- te rispetto 2016, perché si è pas- sati 26 bandi a 86. Erano invece solo 4 nel 2015». Il forte incremento nrunerico è sintomo cli una sensibilità del- le stazioni appaltanti. Tuttavia, l'analisi dei bandi ha però evi- denziato anche che le Pa hanno fatto riferimento al Bim in mo- do molto eterogeneo, tradendo ruta certa confusione, e in qual- che caso considerando in modo improprio il Bim come un re- quisito selettivo per le offerte. «La lettura degli atti di gara - si legge nel rapporto dell'Oice - conferma innanzitutto che il ter-- rnine Bim è stato utilizzato con significati diversi anche, in al- cuni casi nello stesso bando». Inoltre, l'analisi rileva «che ra- ramente i bandi di gara hanno precisato i contenuti sottesi alle richieste cli Binv>. In alcuni casi limitati - cin- que sul totale - l'Oice segnala che si è verificato uno sconfina- mento nell'illegittimità quando il Bini viene indicato conce re- quisito necessario per l'accesso alla gara. «In termini di legitti- mita e in particolare con riguar- do alla consolidata giurispru- denza in materia di definizione dei requisiti ricucimi di parteci- pazione alla gara - si legge nel rapporto - si potrebbe discutere a lungo se le richieste contenute in questi cinque bandi di gara possano reggere allo scrutinio del giudice armninistrativo che le valuterebbe in base al princi- pio di logicità, ragionevolezza e appropriatezza rispetto all'og- getti della gara». «Ci troviamo di fronte a un cambio epocale che, special- mente i progettisti di lungo cor- so dovranno imparare a intercet- ' ----_- rsmodellazione su dai rilievi fino alla manotenzìone»

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Bim, società di progettazione prontePrimi bandi (un po ' confusi ) per la Pa

[analisi dell'Oice sui bandi di gara 2017 con il building information modeling - Scicolone: novità epocale, servono Indicazioni chiare

DI MASSIMO FRONTERA

La digitalizzazione ne-gli appalti pubblici -attraverso il Bim (bu-ilding informationmodeling) - ha il suo

primo appuntamento impor-tante , fissato al 1 gennaio del2019 . Da quel giorno il Bim varichiesto in tutti i bandi di operesopra i 100 milioni di euro.Gradualmente, il requisito siestenderà a fasce di importosempre più basse.

Dunque, manca meno di luiarmo al cosiddetto "atterraggio"del Bim negli appalti pubblici,salvo proroghe (o salvo la mes-sa in discussione, più in genera-le, del codice appalti, dopo il ri-siiltato delle elezioni di marzo).

A che punto sono le stazioniappaltanti in vista di questa no-vità, al tempo stesso tecnologicae culturale' Una prima risposta- non confortante - è contenutanel "Rapporto sulle gare Bim2017 per le opere pubbliche",realizzato dell'Oice e presentatola scorsa settimana a Roma.

L'associazione delle società dìingegneria ha analizzato gli 86bandi di progettazione pubblica-ti lo scorso anno contenenti unriferimento al Bim. Ovviamen-te, è un campione minimo sultotale degli avvisi di progetta-zione (1,4% in numero e 2,5%in valore). Tuttavia, il trend è diforte crescita. «Nel 3017 - hasottolineato il direttore dell'Oi-ce, Andrea Mascolini - le garecon il Bim sono piir che triplica-te rispetto 2016, perché si è pas-sati 26 bandi a 86. Erano invecesolo 4 nel 2015».

Il forte incremento nrunericoè sintomo cli una sensibilità del-le stazioni appaltanti. Tuttavia,l'analisi dei bandi ha però evi-denziato anche che le Pa hannofatto riferimento al Bim in mo-do molto eterogeneo, tradendoruta certa confusione, e in qual-che caso considerando in modoimproprio il Bim come un re-quisito selettivo per le offerte.«La lettura degli atti di gara - silegge nel rapporto dell'Oice -conferma innanzitutto che il ter--rnine Bim è stato utilizzato con

significati diversi anche, in al-cuni casi nello stesso bando».Inoltre, l'analisi rileva «che ra-ramente i bandi di gara hannoprecisato i contenuti sottesi allerichieste cli Binv>.

In alcuni casi limitati - cin-que sul totale - l'Oice segnalache si è verificato uno sconfina-mento nell'illegittimità quandoil Bini viene indicato conce re-quisito necessario per l'accessoalla gara. «In termini di legitti-mita e in particolare con riguar-do alla consolidata giurispru-denza in materia di definizionedei requisiti ricucimi di parteci-pazione alla gara - si legge nelrapporto - si potrebbe discuterea lungo se le richieste contenutein questi cinque bandi di garapossano reggere allo scrutiniodel giudice armninistrativo chele valuterebbe in base al princi-pio di logicità, ragionevolezza eappropriatezza rispetto all'og-getti della gara».

«Ci troviamo di fronte a uncambio epocale che, special-mente i progettisti di lungo cor-so dovranno imparare a intercet-

' ----_-rsmodellazione sudai rilievi fino allamanotenzìone»

tare», ha detto il presidentedell'Oice Gabriele Scicolone. Leengineering sono però preoccu-pate che l'atterraggio del Birnavvenga nel migliore dei modi,e chiedono - per bocca di Anto-nio Vettese, consigliere Oice al-la dìgitalizzazione e Industria4.0 - strumenti per attrezzare eguidare le arti ninistrazioni pub-bliche alla novità.

Tutt'altra situazione, invecenel settore privato, dove in mol-ti casi la grande connnittenza -società inunobiliari, fondi, grup-pi assicurativi - ha dimostrato diavere le idee chiare sulla poten-zialità della inodellazione digi-tale. Potenzialità che si dispie-gano nella fase di progettazionee costruzione ma che proiettanoil maggior valore economiconella fase della successiva ge-stione e manutenzione dell'ope-ra realizzata, sotto fogna di unnotevole risparmio di costo.

Trar Milano e Torino si trova-no vari esempi virtuosi (alcunidei quali illustrati nello stessoconvegno dell'Oice da parte del-le rispettive società di progetta-

zione incaricate). Il palazzo di-segnato da Cino Zucclli per La-vazza, a Torino, è stato realizza-to dall'impresa ColomboCostruzioni interamente in Bim.Stessa cosa per l'intervento incantiere a Cascina Merlata, ag-giudicato da Eironnlano allacordata di progettisti con Scan-duura e Recchi Engineering (siveda altro servizio su questo nu-mero).

Anche il mercato internazio-nale parla in Bim. E questo con-sente di acquisire commesse dirilievo non solo per grosse so-cietà come Artelia e 3TI - chehanno raccontato due commesseacquisite, rispettivamente, aTeheran (edificio inultiusoElahïyeh) e Doha (Red line delmetrò) - ama anche a engineeringdi piccola dimensione. E il casoper esempio della società Ineadi Latina, fondata sei aiuti fa daGialuca Albera, ingegnere conesperienza maturata in Ferrovie.

«Abbiamo puntato subito sulBim - racconta Albera -: siamopartiti in due e oggi siamo in24». Inca ha appena pubblicato

n 1) Render di una stazione della RedLine della metropolitana dl Doha, Qatar,progettazione di 3TI su incarico delcontractor Qdvc (Vinci); 2) Hq Lavazza aTorino, di Cino Zucchi e realizzata, inBim dall ' impresa Colombo Costruzioni;3) Campus Sew Euro Drive a Solaro,Milano, progettato da Lombardlnì22 e incorso dl ultimazione ; 4) Render delKhayyat centre , a Jeddah , ArabiaSaudita , progettazione di Inea Srl diLatina; 5) Modello 3D di una stazionedel metrò di Doha (linea rossa nord)progetto di Inea per talferr; 6) CampusHumanitas di Pieve Emanuele (Mi) diFilippo Taidelll (progetto e direzioneartistica) e Artelia (esecutivo e DI)

un avviso per reclutare architettispecializzati in Bim. Una dellesue prime commesse e stata ilcentro commerciale Khayyat aJedda (Arabia Saudita). Poi sonoarrivati subappalti per interventidi grossa dimensione. Uno diquesti riguarda sempre la metro-politana di Dolha, su incarico diItalferr nell'ambito della cornrnes-sa affidata al contractor Salirli-hnpregilo. Inca e coinvolta anchenella costruzione del mari-tele-scopio che le imprese italianeAstaldi e Cimolai stanno realiz-zando ad Antofagasta, in Cile.Più precisamente la società di La-tina ha ricevuto l'incarico dellaprogettazione delle opere civiliche sorreggeranno la struttura cir-colare di oltre 100 metri di dia-metro e 85 metri di altezza. Tut-to, ovviamente, progettato inBim. a