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B B Periodico di comunicazione sanitaria divulgativa della ASL RMB a cura del Progetto Archimede SISTEMA SANITARIO REGIONALE Pag.2> “PROGETTO CARE” Centrale operativa di riferimento per l’assistenza domiciliare a gestione organizzativa infermieristica (co-care) Pag. 5> Il primo esempio di sanità integrata di Roma è della ASL Roma B Pag. 6> Emergency e ASL Roma B firmano un protocollo di intesa per il primo Ambulatorio di Emergency a Roma Pag. 7> Inaugurata la Holding Area Pronto Soccorso del Pertini Pag. 8> Carni rosse e tumori, nessun allarmismo e qualche consiglio Pag. 8> In ricordo di un Maestro Pag. 9> Feste di Natale. Consigli per una alimentazione sana ed equilibrata Pag. 11> News dalla ASL roma B IN QUESTO NUMERO: Il primo esempio di sanità integrata di Roma è della ASL Roma B pag.5 Dicembre 2015

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BBPeriodico di comunicazione sanitaria divulgativa della ASL RMB a cura del Progetto Archimede

SISTEMA SANITARIO REGIONALE

Pag.2> “PROGETTO CARE” Centrale operativa di riferimento per l’assistenza domiciliare a gestione organizzativa infermieristica (co-care) Pag. 5> Il primo esempio di sanità integrata di Roma è della ASL Roma B Pag. 6> Emergency e ASL Roma B firmano un protocollo di intesa per il primo Ambulatorio di Emergency a Roma Pag. 7> Inaugurata la Holding Area Pronto Soccorso del Pertini Pag. 8> Carni rosse e tumori, nessun allarmismo e qualche consiglio Pag. 8> In ricordo di un MaestroPag. 9> Feste di Natale. Consigli per una alimentazione sana ed equilibrataPag. 11> News dalla ASL roma B

IN QUESTO NUMERO: Il primo esempio di sanità integrata di Roma è della ASL Roma B

pag.5

Dicembre2015

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“PROGETTO CARE” Centrale operativa di riferimento per l’assistenza domiciliare a gestioneorganizzativa infermieristica (co-care)

L’idea di realizzare un’apposita Centrale Operativa per l’Assistenza Domiciliare (CO-CARE) deriva dalla necessità della ASL Roma B di riorganizzare il sistema delle cure domiciliari aziendali assicurando una risposta appropriata ed efficiente per differenti livelli di complessità in funzione dei bisogni assistenziali dei cittadini residenti della ASL Roma B in applicazione di quanto previsto dalle DD.GG.RR. 325 e 326 del 08/05/2008 e dalle indicazioni nazionali in materia. Un apposito gruppo di lavoro multisciplinare ha lavorato per diverso tempo su mandato aziendale (deliberazione n.194/2014) alla fattibilità organizzativa che successivamente la Direzione ha approvato con deliberazione n.178 del 05/05/2015.Che cos’è: perché una Centrale Unica a gestione infermieristica per l’Assistenza Domiciliare?

Il modello organizzativo attuale delle cure domiciliari prevede 4 punti di front-office uno per ciascun distretto che hanno lo scopo di accogliere la domanda ed organizzare la risposta.Tuttavia, la complessità dei problemi delle persone affette da patologie croniche invalidanti, il coinvolgimento dei familiari nella loro assistenza e l’articolazione del sistema chiamato ad erogare i servizi sanitari, sociali e socio sanitari, rendono, nel loro insieme difficile e non omogenea l’organizzazione della risposta assistenziale.La Centrale Operativa aziendale per l’Assistenza Domiciliare a gestione infermieristica (CO-CARE), costituisce uno “snodo organizzativo” strategico per il sistema di erogazione delle cure domiciliari della ASL Roma B consentendo di mantenere in “core”, le attività essenziali di valutazione, presa in carico e programmazione delle attività di assistenza domiciliare verifica e controllo sulla qualità delle prestazioni fornite in service dalle diverse ditte.Quale fulcro del nuovo modello del sistema delle cure domiciliari aziendali il cui obiettivo principale la CO-CARE consentirà altresì di qualificare e rafforzare il sistema attuale dell’offerta di assistenza domiciliare garantendo livelli di assistenza sanitaria, favorendo la permanenza delle persone over-65 aventi diritto presso il proprio domicilio ed assicurando un’adeguata presa in carico, così da evitare ove possibile il ricorso ad una ospedalizzazione impropria.

Finalità

La Centrale Unica infermieristica di Riferimento per le persone in carico all’Assistenza Domiciliare (CO-CARE) si pone infatti quale punto riferimento unico per la valutazione delle necessità assistenziali dei pazienti in carico ed i rispettivi familiari al fine di:- fornire informazioni e riferimenti sulle modalità

di accesso/erogazione di uno specifico servizio (modello call-center);

- gestire la domanda ed il suo percorso fino alla risposta (modello contact-center).

È una soluzione organizzativa che si pone come obiettivo quello di: - coordinare, programmare e verificare gli interventi

assistenziali che dovranno essere resi dal service sulla base dei piani individuali di assistenza (PAI) degli assistiti (case management) definiti dalla Unità di Valutazione Multidimensionale distrettuale;

- sorvegliare le condizioni dell’assistito fino alla dimissione;

- assicurare la reperibilità sulle 24 ore su 365 giorni l’anno e relativa pronta disponibilità infermieristica ad intervenire per prestazioni urgenti su assistiti in assistenza domiciliare rientranti nel livello II e III dei LEA e ex DGR n.326 del 08.05.2008;

- valutare il servizio reso dal service appaltato.La Centrale Unica infermieristica di Riferimento consentirà di assicurare risposte trasversali in tempi più rapidi, in modo appropriato e pertinente ai bisogni sempre più complessi e diversificati delle persone in ADI, ottimizzando le risorse disponibili e riducendo i costi delle attività esternalizzate di assistenza domiciliare. A chi si rivolge

- Persone in carico all’Assistenza Domiciliare ed i rispettivi caregivers.

Come funziona la CO-CARE

La CO-“C.A.RE” si pone quale interlocutore unico per richiesta telefonica della persona in ADI nell’arco delle 24 ore:

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3- durante le ore diurne si relaziona con i CAD e/o con i servizi di riferimento;

- durante le ore notturne e neis giorni prefestivi e festivi, direttamente ai servizi deputati alla pronta disponibilità o all’emergenza-urgenza.

Sulla base dei Piani assistenziali Individuali, coordina gli interventi nell’ambito territoriale di competenza anche mediante linee telefoniche e/o telematiche con la rete dei servizi sanitari del territorio. Tra le attività svolte dalla CO-“C.A.RE” rientrano quelle relative a:- Front-office;- Back-office;- Programmazione Equipe di rilevazione del bisogno;- Planning delle attività domiciliari.In particolare, l’operatore della CO-“C.A.RE”, secondo il modello tipo call-center e Contact Center è chiamato a fornire: - risposta telefonica;- identificazione dei bisogni;- codifica dei bisogni (caratteristiche di priorità).

Al fine di uniformare i comportamenti degli operatori secondo livelli di responsabilità, le richieste saranno classificate per tipologia con codice colore bianco, verde, giallo e rosso (come previsto per il triage1).

CODICE COLORE INTERVENTO

INFERMIERE Telefonate di rapida gestione

INFERMIERE Comunicazioni di tipo

informativo e attivazione di altri servizi

INFERMIERE Attività assistenziale semplice

INFERMIERE Attività assistenziale complessa

1 Masi V. Miglioramento delle procedure di triage infermieristico nel dipartimento di emergenza. Man Inf 2006;2:38-42

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- identificazione ed attivazione, previo contatto telefonico:o del professionista che dovrà assicurare la risposta

(interno all’AD: Infermiere, Medico);o di altro servizio (quando è richiesto un intervento:

del MMG, della Continuità Assistenziale).- registrazione per ogni richiesta (auspicabile un

apposito software) delle richieste pervenute e del percorso definito;

- verifica di avvenuta chiusura del percorso; - trasmissione ai CAD di competenza, di quanto

avvenuto, almeno una volta al giorno.

ORARIO DI APERTURA

- Ore 7.30-19.30 dal lunedì al venerdì; sabato 7.30-13.30;

- reperibilità infermieristica 19.30-07.30 dal lunedì al venerdì; sabato 13.30-7.30; domenica e festivi h24.

RISORSE ASSISTENZIALI

- N. 1 Coordinatore Infermieristico delle Cure Domiciliari, responsabile della C.O.U.A.D.

- n. 20 unità Infermieri assegnati alle Cure Domiciliari compreso il personale infermieristico con funzione specifica di Case Management.

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Il primo esempio di sanità integrata di Roma è della ASL Roma BMedici di Medicina GeneraleOspedale e Casa della Salute insieme

Nella mattina di martedì 10 novembre scorso è

stato attivato, presso la Casa della Salute di via Tenuta di Torrenova, 138 a Roma, un ambulatorio in cui si alterneranno 29 Medici di Medicina Generale.Il loro importante compito, ribadito dalla presenza all’evento del Direttore Generale Dott. Vitaliano De Salazar e del Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Dott. Roberto Lala, è quello di abbreviare la distanza tra ospedale e territorio e garantire l’accesso ai percorsi delle cronicità nella Casa della Salute.Scopo di questi ambulatori denominati UCP (Unità di Cure Primarie) è quello di diminuire il carico di accessi al Pronto soccorso, gestire i pazienti con patologie croniche e degenerative per l’avvio ai percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) oltre ad offrire ai circa 43.000 loro assistiti un unico punto di riferimento sul territorio, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 19.00 in alternativa, agli orari del singolo studio medico.

Il Punto Unico di Accesso (PUA) sociosanitario, le Associazioni di volontariato, l’Ambulatorio di cure primarie, la Centrale operativa unica di assistenza domiciliare aziendale da poco inaugurata e, da oggi, l’insediamento dei Medici di Medicina Generale fanno della Casa della Salute la pietra angolare del nuovo sistema sanitario regionale. La Casa della Salute di Via di Tenuta di Torrenova 138, così come indicato dalla Regione Lazio, potrà garantire: la continuità assistenziale e terapeutica sette giorni su sette; operare per programmi condivisi di integrazione sociale e sanitaria; organizzare e coordinare le risposte

ai bisogni complessi e fornire un sostegno ai soggetti fragili ed ai loro familiari; sviluppare rapporti di collaborazione con gli ospedali di riferimento sia per l’interdipendenza tra cure primarie, cure specialistiche e diagnostica strumentale che per la definizione di protocolli per accessi e dimissioni programmate.

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Emergency e ASL Roma B firmano un protocollo di intesa per il primo Ambulatorio di Emergency a Roma

Lunedì 16 novembre, Cecilia Strada, presidente di Emergency e Vitaliano De Salazar, direttore generale

della Asl Roma B, hanno firmato un protocollo di intesa per l’apertura di un ambulatorio di Emergency a Roma. Con la firma del protocollo, la Asl Roma B ha messo a disposizione di Emergency una struttura di circa 200 metri quadri nel quartiere di Torre Angela. Si tratta uno dei quartieri più popolosi della città di Roma con 260 mila residenti, di cui 1 su 5 straniero, dove l’edilizia popolare non basta a rispondere ai bisogni della popolazione e nei tanti edifici occupati esistono situazioni marginalità e di degrado, soprattutto tra gli stranieri non registrati. L’ambulatorio di Emergency garantirà cure di base, un servizio di pediatria e un ambulatorio infermieristico gratuitamente agli abitanti del quartiere, senza discriminazioni. Come in tutti gli ambulatori di Emergency, saranno disponibili mediatori culturali per facilitare la comprensione tra medici e pazienti stranieri e per facilitare l’accesso alle cure del Sistema sanitario nazionale. All’interno della struttura saranno inoltre previsti corsi di educazione sanitaria rivolti alla cittadinanza per la prevenzione delle principali patologie.“Questo progetto nasce a completamento di un

percorso che mi ha visto particolarmente attento alle problematiche della fragilità e dell’emarginazione. La collaborazione con questa organizzazione del Terzo Settore, altamente qualificata, si propone di raggiungere proprio quelle fasce più deboli presenti nel nostro territorio”, commenta Vitaliano De Salazar, Direttore Generale della Asl Roma B.Emergency ha iniziato a lavorare in Italia, intervenendo nell’ambito dell’immigrazione e del disagio sociale.Nel 2006 Emergency ha aperto a Palermo un Poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti. Oggi Emergency lavora in altre 6 città italiane - Marghera, Polistena, Castel Volturno, Napoli, Bologna e Milano. Con i suoi ambulatori mobili offre assistenza sanitaria nelle campagne del sud Italia e ai migranti che sbarcano sulle coste siciliane.“L’ambulatorio di Torre Angela sarà il sesto ambulatorio di Emergency in Italia. Anche nel nostro Paese lavoriamo ogni giorno di più per offrire assistenza e orientamento sanitario perché tutti possano avere accesso alle cure, senza nessuna discriminazione”, commenta Cecilia Strada, Presidente di Emergency.

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Inaugurata la Holding Area Pronto Soccorso del Pertini Lo scorso 19 ottobre alla presenza del Presidente Zingaretti

Lo scorso 19 ottobre il Direttore Generale, Vitaliano De Salazar alla presenza del Presidente della Regione

Lazio Nicola Zingaretti ha inaugurato la nuova Area Holding presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sandro Pertini.L’intervento costato 470 mila euro e finanziato dalla Regione Lazio con i fondi per il Giubileo, costituisce un importante intervento di riqualificazione per questo ospedale inserito in quadrante strategico della città con una popolazione di oltre 600 persone. Finalmente è stata risolta una criticità storica del Pertini, quella dell’insufficienza e inadeguatezza degli spazi a disposizione dei pazienti in attesa di ricovero: l’area, ampliata di 100 metri cubi, dispone di 23 postazioni monitorizzate, ben 14 in più rispetto all’area di osservazione precedente. Nell’ambito del miglioramento dei flussi intraospedalieri finalizzati a ridurre l’impropria sosta di pazienti dei pazienti dopo aver concluso iter in Pronto Soccorso (PS), la Holding Area (“area stazionamento”) costituisce uno “slot” in grado di:• Evitare l’appoggio di barelle e/o letti aggiunti nei

reparti di destinazione;• Favorire la presa in carico e l’avvio rapido dell’iter

diagnostico-terapeutico-assistenziale dei pazienti da parte delle unità operative di pertinenza;

• Accelerare, eventualmente, il trasferimento dei pazienti in altra struttura ospedaliera e/o Istituto di Ricovero.

Questo intervento si pone in continuità con quelli già realizzati nell’ultimo anno mezzo presso il Pertini per offrire servizi migliori alla cittadinanza che fruisce di questo Pronto Soccorso. Infatti, dal mese di marzo 2015 prestano servizio presso la sala di attesa del Pronto Soccorso tre assistenti di sala e nove volontari del servizio civile nazionale per fornire accoglienza, assistenza e informazioni ai pazienti e alle famiglie delle persone in attesa di essere visitate o cui sono in trattamento in pronto soccorso. L’iniziativa denominata “Attività di accoglienza e umanizzazione nei pronto soccorso della Città di Roma” , e di cui la ASL Roma B è capofila, ha trovato un positivo riscontro da parte dei cittadini. Tra le azioni intraprese dalla Azienda per contrastare il decongestionamento del pronto soccorso, nel 2014 sono stati attivati 10 posti letto tecnico-funzionali a gestione infermieristica (Area a bassa Media Intensità Assistenziale),con l’obiettivo di rendere più efficiente il percorso di ricovero e facilitare la dimissione dei pazienti stabili che hanno superato la fase acuta e in predimissione. La Discharge room costituisce un ulteriore un servizio a disposizione dei pazienti dimessi che attendono di rientrare al proprio domicilio.

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Carni rosse e tumori, nessun allarmismo e qualche consiglioGli esperti del Dipartimento di Prevenzione della ASL Roma B

I dati IARC-OMS su carni rosse trasformate e fresche in realtà non aggiungono nulla a quanto già emerso

e conosciuto da anni negli studi di letteratura riferiti al rischio di insorgenza del tumore colon-rettale. Anche in questo caso - come per tutti gli alimenti - serve equilibrio e rispettare la regola della varietà della dieta: solo chi si espone quotidianamente al consumo di porzioni significative di carne rossa trasformata aumenta sensibilmente il rischio, non chi la consuma occasionalmente. Perciò, evitare consumi eccessivi di carne, salumi ed insaccati e le cotture eccessive, assieme al consumo frequente e abbondante di frutta e di verdura in armonia con le indicazioni della dieta mediterranea -riconosciuta come una delle più salutari al mondo-, rappresenta oggi come in passato una valida indicazione per ridurre il rischio di tumore colon-rettale. Del resto il consumo moderato di carne resta inserito nel modello di dieta mediterranea, che gli studi scientifici riconoscono come protettivo per la prevenzione di tumori, malattie

cardiovascolari, diabete e malattie neurodegenerative. Restano quindi valide le raccomandazioni fatte proprie dalle Agenzie sanitarie internazionali e dall’OMS, che suggeriscono per contrastare le malattie croniche non trasmissibili, tumori compresi, il consumo quotidiano di cereali (pasta, riso o pane ) preferibilmente integrali, frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), legumi accompagnati alternativamente da carne (3-4 volte la settimana fra carni rosse e bianche), pesce (2-3 volte la settimana ), uova, latte e derivati, oltre all’uso quotidiano per condire di olio extravergine di oliva, aromi e spezie utili a ridurre il consumo di sale. Da limitare le cotture che comportino, l’esposizione della carne alla fiamma diretta ed elevate temperature (es. griglia). Oltre agli aspetti nutrizionali appare utile considerare anche l’alto livello di qualità e sicurezza che caratterizza nel suo insieme la produzione tipica in questo settore ormai riconosciuto come un’eccellenza italiana in tutto il mondo.

In ricordo di un MaestroAula Magna dell’Ospedale Sandro Pertini intitolata a Egidio Sesti

Giovedì 12 novembre scorso, con una cerimonia commemorativa, è stata intitolata al Dott. Egidio Sesti l’Aula Magna dell’Ospedale

Sandro Pertini. Direttore della UOC Qualità e Risk Management e Referente aziendale Privacy della ASL Roma B ha svolto, per alcuni mesi, anche le funzioni di Direttore Sanitario Aziendale e di Direttore Generale. Si è distinto come docente e maestro nella formazione fin dagli inizi della sua carriera sia in materie igienistiche, di organizzazione sanitaria, di risk management e di qualità. E’ stato autore di molteplici pubblicazioni e lavori scientifici in ambito sanitario e vincitore di premi. La sua più grande capacità è stata quella di stabilire un rapporto improntato alla collaborazione, allo scambio, non solo professionale ma umano, dando modo a tutti di dare un contributo che veniva sempre apprezzato e valorizzato. Nel suo modo di lavorare traspariva tutto il suo modo di vivere, con entusiasmo, con semplicità, mettendo tutto se stesso in ogni cosa, dalla scienza al peperoncino. A quanti hanno collaborato con lui lascia tracciato un percorso da seguire, un esempio da imitare e il ricordo di un uomo generoso, sensibile e attento, un punto di riferimento insostituibile e indimenticabile.

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Una bella festa si vede in tavola. Cibi prelibati

consumati abbondantemente con 4, 5 o più portate, innaffiate con vino, spumanti e perché no un bicchierino di amaro, limoncello o altro alcolico a fine pasto. Pranzi simili si possono fare a matrimoni o ricorrenze varie durante tutto l’anno, ma certamente fanno parte della nostra tradizione durante le feste di fine anno. La definizione di “feste natalizie” è vaga quando si parla di alimentazione perché i dolci tipici come

panettone e pandoro sono proposti almeno dai primi di dicembre, così come cotechini, zamponi, frutta secca ed altre leccornie spuntano sui banchi dei mercati in quantità decisamente superiore che durante tutto l’anno. Capita così d’acquistare cibi inusuali per le nostre abitudini quotidiane, alimenti che si mangiano per un periodo che può anche durare 6 settimane, dal primo dicembre al 15 di gennaio, senza accorgersi particolarmente di quante calorie introduciamo.

COSA MANGIAMO DURANTE LE FESTE DI NATALE Le feste di Natale prevedono una vigilia festosa la sera del 24, oppure un pranzo il giorno di Natale e un altro pranzo il giorno di Santo Stefano. Proseguendo ci rimettiamo a tavola per festeggiare l’ultimo dell’anno, il pranzo del primo, poi il giorno della Befana. Bene che vada, abbiamo festeggiato 5 ricorrenze che prevedono cene o pranzi decisamente festaioli ed abbondanti. Ognuno di questi pasti può “pesare”

da 3000 a 6000 calorie (Kcal), per restare mediamente bassi calcoliamo che ogni giornata di festa tra: colazione con un po’ di panettone, pranzo o cena festaioli, qualche brindisi augurale con amici e parenti, possa apportare 4.000 Kcal. Aggiungendo altre calorie extra derivate da altri alimenti che in quei giorni circolano per casa: pandoro, cioccolata, torroni, maron glacé, salumi e frutta secca, è probabile ritrovarsi a metà gennaio con 3 o 4 chili in più.

FESTE DI NATALE. Consigli per una alimentazione sana ed equilibrata

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Non possiamo non festeggiare, ma nemmeno ingrassare Le feste di Natale sono le più importanti dell’anno: se non le festeggiassimo a tavola che feste sarebbero? In questo periodo però non ci sono 15 feste, bensì al massimo 5 o 6, cominciamo quindi a regolarci e prometterci che durante i giorni “di mezzo” rispetteremo il nostro bilancio calorico. Per non farci del “male” decidiamo anche che se festeggiamo la vigilia non festeggeremo allo stesso modo il giorno di Natale e viceversa, visto che anche il giorno di Santo Stefano ci darà un’altra occasione per stare a tavola. Dopo aver festeggiato e mangiato fino a notte fonda l’ultimo dell’anno, cerchiamo di moderare il pasto del primo gennaio e festeggiamo solo il giorno della befana. LE REGOLE PER NON INGRASSAREAnche se riusciremo a moderarci vale sempre la pena ricordare che mangiare 5 pasti al giorno, colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena, rispettando le calorie che dovremmo assumere in una giornata e per ogni pasto, mantiene attivo il metabolismo. Se non siete certi di quante calorie dovreste consumare per restare in forma utilizzate il servizio “Menu per le tue calorie”, saprete quante calorie dovrete consumare e riceverete gratuitamente dei menu completi, arricchiti da gustose ricette e personalizzati sulle vostre esigenze energetiche. VIGILIA DI NATALE, STESSA FESTA MENO CALORIEPrendiamo ad esempio una donna alta 165 cm, che pesa 55 Kg, che pratica attività fisica moderata e che assume circa 2000 calorie al giorno per restare in forma. Visto che abbiamo stimato il menu dell’intera giornata della vigilia in 4000 Kcal, come possiamo fare per godere della festa ma con meno calorie? Prima di tutto dobbiamo organizzare il menu della giornata considerando la cena festiva con due obiettivi: fare una magnifica cena e non saltare i pasti della giornata, anzi mangiare cose buone anche durante il giorno. Le ricette del menu le trovate tutte nel sito.Attenzione. Non vale la pena cercare di mangiare meno come per esempio evitare la merenda. Ricordate che una colazione equilibrata non solo è importante, ma vi aiuta a mantenere il giusto peso perché riattiva subito il metabolismo dopo il digiuno della notte. Lo snack proposto, particolarmente saziante, non solo vi serve per

darvi l’energia che vi mancherà nel pomeriggio perché il pranzo è un po’ scarso, ma soprattutto se fatta 2/3 ore prima della cena vi permetterà di mettervi a tavola con il giusto appetito e quindi di non abbuffarvi e rispettare le porzioni indicate.

METODO E ORGANIZZAZIONE Rispetto alle 2000 calorie, sufficienti per la signora presa ad esempio, il giorno della vigilia se ne assumerà circa 300 in più. Se durante gli altri 5 o 6 giorni di festa, tra pranzi o cene, manterremo sempre questo equilibrio nelle due settimane di festa le calorie in più sarebbero circa 1.800. Niente paura, un introito simile in 15 giorni non fa ingrassare nemmeno di mezzo chilo. In ogni caso per consumare l’energia in più si può aumentare l’attività fisica. Per esempio aggiungere all’attività che si fa ogni giorno una camminata di 30 minuti ad una velocità moderata di circa 4 km orari. In questo modo si può smaltire, al ritmo di 3 calorie al minuto, l’eccesso calorico assunto onorando le feste. La soluzione che vi proponiamo è, di fatto, un metodo che vi permetterà di realizzare altri menu all’interno dei quali vi siano pranzi o cene per occasioni speciali. Consideriamo sempre che la corretta alimentazione prevede che le calorie provenienti da macronutrienti siano in equilibrio tra loro e che si assumano tutti i micronutrienti necessari al nostro organismo per guadagnare salute. Potrete raggiungere l’obiettivo mangiando in modo variato e scegliendo i cibi freschi di stagione in stagione. In questo modo riuscirete anche a mangiare i nutrienti protettivi di cui necessitate per evitare l’invecchiamento precoce.

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• TRASFERIMENTO ATTIVITÀ PRELIEVI E VISITE SPECIALISTICHE

Si comunica che, a seguito del trasferimento presso la nuova sede in Via degli Eucalipti, 20, le attività di prelievi, ambulatorio infermieristico e visite specialistiche sono state temporaneamente spostate presso i Poliambulatori di Via Bresadola, 56 e Via della Rustica, 218. Nella sede di Piazza dei Mirti è attivo un unico sportello CUP per le attività del servizio TSMREE , vaccinazioni, DAR, Centro alcolisti e Medicina Legale. Tutte attività riprenderanno lunedì 7 dicembre presso la nuova sede di Via degli Eucalipti, 20.

• CONSULTORIO FAMILIARE E PREVENZIONE

Nei giorni 26 e 27 novembre scorsi si è svolto presso l’Aula Egidio Sesti dell’Ospedale Sandro Pertini il Convegno, organizzato dall’UOC Procreazione Cosciente e Responsabile, dal titolo “Il consultorio familiare ed i programmi di prevenzione oncologica nei tumori al seno e all’utero”. In base ai dati 2015 dell’Associazione Registri Tumori Italiana (AIRTUM), il tumore della mammella è la neoplasia più frequente delle donne in tutte le fasce d’età, con un tasso di incidenza pari a 48.000 nuovi casi/anno. E’ il tumore più frequente nelle giovani al di sotto dei 40 anni, rappresentando il 37% dei nuovi casi ed una prevalenza - pazienti presenti con tumore - di 25.000 casi/anno. Il dato giovanile è un dato di particolare interesse per la qualità e le problematiche dei pazienti, va considerato tuttavia che la maggior parte dei tumori si sviluppa nella fascia compresa tra i 40 e i 70 anni. All’evento è prevista la partecipazione del Direttore Generale, Dott. Vitaliano De Salazar e del Direttore Sanitario Aziendale Dott. V.A. Cicogna della ASL Roma B e di autorevoli professionisti del mondo accademico, ospedaliero e regionale.

• RECUPERO TICKET

L’Azienda Roma B comunica che, per richiedere informazioni circa l’attività di recupero della possibile evasione relativa alla compartecipazione regionale alla spesa sanitaria, per prestazioni rese dagli Enti del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio nel periodo 2009 - 2010, la ASL ROMA B ha messo a disposizione gli Sportelli CUP presenti nei Poliambulatori. Dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 17 e il sabato dalle ore

10.00 alle ore 12.00 presso: • Largo De D. Dominicis, 7 • Via Bresadola, 56 • Via Tenuta di Torrenova, 138 • Via Cartagine, 85

• CHIUSURE DEL GIORNO 7 DICEMBRE

La Asl Roma B avvisa che l’Ufficio per la Vidimazione del Registro Infortunistico e le Autorizzazioni in deroga art. 65 del D. Lgs n. 81/2008 sito in Viale B. Bardanzellu, 8 sarà chiuso al pubblico nella giornata del 7 Dicembre prossimo e che l’Ufficio dell’Anagrafe Canina sospende l’apertura pomeridiano nel giorno 7 dicembre; la struttura rimarrà aperta dalle ore 8.00 alla ore 12.00.

• AVVISO – CREAZIONE ELENCO COOPERATIVE PER L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI SOCIOSANITARI

La ASL Roma B intende costituire un elenco di operatori economici per l’affidamento di servizi sociosanitari. La richiesta può essere presentata scaricando il modulo d’iscrizione da: http://bandi.aslromab.it/

• ATTIVITÀ PROTESICA

L’Azienda sanitaria Roma B comunica che, al fine di uniformare le modalità prescrittive interdistrettuali nell’ambito dell’assistenza protesica, è stato prodotto un modulo per la prescrizione da parte dei medici specialisti per l’attività protesica. Il modulo è presente nella Sezione Modulistica.

• TRASFERIMENTO

La Asl Roma B ricorda che dallo scorso agosto ha provveduto a trasferire dall’Ospedale Sandro Pertini le seguenti strutture complesse: • UOC Neurochirurgia presso l’A.O. San Giovanni; • UOC Ematologia presso l’A.O. San Giovanni; • UOC Chirurgia Plastica presso l’A.O. San Camillo.

NEWS ASL ROMA B

AZIENDATel. 06/41431Fax 06/4143.3220

Direttore Generale:Dott. Vitaliano De Salazar

Direttore Sanitario:Dott. Vittorio Amedeo Cicogna

Direttore Amministrativo:Dott.ssa Sabrina Cenciarelli

Sito Internet:www.aslromab.it

Ufficio Relazioni con il PubblicoVia Filippo Meda, 35Tel. 06/41433677-8Fax 06/41433014

I DIPARTIMENTIPrevenzioneV.le B. Bardanzellu, 8

Tel. 06/41434925Salute MentaleV.le B. Bardanzellu, 8Tel. 06/41434990

OSPEDALIOspedale Sandro PertiniVia Monti Tiburtini, 385Centralino:Tel. 06/41431Direzione Sanitaria:Tel. 06/41433517

Poliambulatori:Tel. 06/41433955

Policlinico CasilinoVia Casilina, 1049Centralino:Tel. 06/231881Direzione Sanitaria:Tel. 06/23188234

Ufficio Relazioni con il PubblicoTel. 06/23188305Poliambulatori:Tel. 06/23188295

I DISTRETTI SANITARIDistretto I (ex V Municipio)Largo De Dominicis, 7Tel. 06/41435759

Distretto II (ex VII Municipio)P.zza dei Mirti, 45Tel. 06/41435855

Distretto III (ex VIII Municipio)Via Tenuta di Terranova, 138Tel. 06/41434744

Distretto IV (ex X Municipio)V.le B. Rizzieri, 226Tel. 06/41434065

Numeri utili

Editore: Azienda Usl Roma BV. F. Meda, 3500157 Roma Tel. 06/41431

Coordinamento editoriale: Dott. Pietro Antonelli

Redazione:Dott.ssa Cristina Sopranzi

Progettazione, realizzazione e composizione:Medilife S.p.A. Via F. Denza, 2700197 - RomaTel. 06.47884809 Fax 06.47884772www.progettoarchimede.com

Progetto grafico e impaginazione: Medilife S.p.A.

Finito di stampare Dicembre 2015c/o Azienda Asl Roma B, Via F. Meda, 35 - Roma

Foglio ad esclusivo uso interno