sicurezza nei luoghi di lavoro: si riaccende il … · sicurezza nei luoghi di lavoro: si riaccende...
TRANSCRIPT
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: SI RIACCENDE IL DIBATTITO
No allo scippo dei fondi Inail
Il 42% degli artigiani chiedeaiuto ai Consorzi Fidi perottenere i finanziamenti ne-cessari allo sviluppo dell’im-presa.Il risultato emerge dalla 11°Indagine sul Sistema deiConfidi per l’Artigianato cu-rata da Fedart Fidi, la Fede-razione Nazionale Unitariadei 251 Consorzi e Coope-rative Artigiane di Garanziapromossa da Confartigiana-to, Cna e Casartigiani.
I risultati confermano il ruo-lo sempre più decisivo deiConfidi per favorire l’acces-so al credito da parte di ar-tigiani e piccole imprese equindi per stimolare investi-menti e nuova occupazione:nel 2006 i Confidi aderenti aFedart Fidi hanno finanzia-menti garantiti in essere percirca 9,6 miliardi di Euro(+5,4% rispetto al 2005Dal-la costituzione di Fedart Fi-di nel 1994 ad oggi, i Confi-
di hanno prestato garanzieper oltre 47 miliardi di Eurodi finanziamenti, ma con unadistribuzione territorialemolto diversificata (il 62% èerogato al Nord, il 26% alCentro ed il 12% al Sud).A confermare l’efficienza el’efficacia con cui i Confidiconducono l’istruttoria di fi-do e valutano l’affidabilitàdelle imprese è il tasso di in-solvenza, molto contenutosu una media nazionale del
2,1%, e nettamente inferio-re rispetto al dato delle sof-ferenze complessive del si-stema bancario. Dei 51.500 milioni di euro difinanziamenti concessi dallebanche alle imprese artigia-ne, il 15,2 % è garantito daiConfidi aderenti a Fedart Fi-di.Nel 2006 gli artigiani e lepiccole aziende fino a 19 ad-detti hanno creato 361.000posti di lavoro, hanno speso
3,8 miliardi di euro nellaformazione dei dipendenti,hanno investito 1,8 miliardiin innovazione, hanno dimo-strato di essere affidabili,con un tasso medio di insol-venza di appena il 2,1%. A fronte di questi numeri, gliistituti di credito devono co-minciare a fare la loro parte- ha sottolineato GiorgioGuerrini Presidente di Con-fartigianato - devono impa-rare ad investire sulla picco-
la impresa, a considerare ilnostro settore decisivo percreare reddito, occupazio-ne, nuova imprenditorialità.
Il mio primo pensiero, va al-le vittime dell’incidentedell’acciaieria di Torino e ailoro famigliari. Una morte èsempre una tragedia, unamorte sul posto di lavoro èuna tragedia ingiustificata eingiustificabile.Diverso invece è il modo incui il nostro paese e la suaclasse politica e dirigente,agisce di fronte ai problemi,alle catastrofi e alle tragediecome questa, sull’ondadell’emotività collettiva, am-plificata da un tam-tam me-diatico che fanno dire ma so-prattutto fanno legiferare(leggi, provvedimenti, decre-ti, regolamenti) la cui appli-cazione poi non raggiunge ilvero obiettivo, che è quellodi limitare le vittime del la-voro.In questi giorni se ne sonosentite di ogni: aumentare lasicurezza nei posti di lavorocon nuove leggi, innalzare lesanzioni, introdurre l’accusa
di omicidio per chi non ga-rantisce la sicurezza in azien-da; mancano solo le frustatesulla pubblica piazza.Non crediamo sia questo ilmodo per affrontare seria-mente e in modo razionaleun importante problema co-me quello della sicurezza sulposto di lavoro; come noncrediamo si faccia abbastan-za per affrontare il problemadella sicurezza sulla strada 5mila morti e più di 300 milaferiti l’anno, 15 morti e piùdi 800 feriti al giorno, comenon crediamo si faccia abba-stanza sulle emergenze sani-tarie, oltre 5 mila vittimedell’alcool e quasi 30 milaquelle connesse ad alcool edroga, oltre alle 55 mila vit-time di malattie cardiova-scolari e così via, l’elenco po-trebbe essere infinito. Questi dati non vogliono inalcun modo minimizzare emortificare le 1.000 “mortibianche” sul posto di lavoro,
ma come detto affrontareseriamente e responsabil-mente una soluzione prati-cabile al problema. Respon-sabilmente da parte nostracome imprenditori ma an-che responsabilmente daparte dei sindacati dei lavo-ratori che non dovrebberosolo criminalizzare l’impresae manifestare il dissenso,senza assumersi la responsa-bilità di sensibilizzare i lavo-
ratori ad attenersi agli stan-dard di sicurezza dettati dal-le normative. Perché a Tori-no non sono state segnalatealle autorità competenti leanomalie?Perché invece un artigianoedile che installa un ponteg-gio, già dopo qualche ora siritrova i controllori in can-tiere? Una delle propostepiù insensate di questi gior-ni, è stata quella di utilizzaregli avanzi di gestione dell’Inailper attuare provvedimentistrategici, e aumentare i con-trolli sulla sicurezza. Le Leg-gi ci sono già. La 123 appro-vata solo qualche mese fa, hagià inasprito sanzioni e puni-zioni, integrando anche ilreato penale per l’imprendi-tore che non rende sicuro ilposto di lavoro, e detta lecondizioni necessarie a re-golarizzarlo.Come categoria siamo net-tamente contrari allo svuo-tamento coatto delle risor-
se dell’Istituto, per costruireun nuovo carrozzone dellapubblica amministrazione,che rischia di aggiungersi aigià numerosi enti con perso-nale aggiunto che produce
ulteriori costi e sprechi. Noi proponiamo cose diver-se, senza sprechi e di miglio-re efficacia sul principio del-la “compartecipazione”.Chiediamo che le stesse im-
prese vengano coinvolte nel-la migliore applicazione degliobblighi di sicurezza sul po-sto di lavoro, incentivando gliimprenditori a investire in si-curezza attraverso l’abbatti-mento dei premi Inail peruno o più anni.Chi più fa sicurezza menopaga.Inoltre proponiamo il con-solidamento degli Enti Bila-terali, con i quali si possanoaffrontare questi problemicon percorsi di sostegno,all’impresa e al dipendente.L’incidente alle acciaierie to-rinesi pongono però ancheun altro problema: è razio-nale mettere sullo stessopiano un’acciaieria con mi-gliaia di dipendenti, impianticomplessi, il trattamento disostanze altamente perico-lose rispetto ad un artigianofalegname che occupa uno odue dipendenti? Sono realtàcompletamente diverse conesigenze diverse.
L’applicazione della stessanorma sulla grande così co-me nella microimpresa ha di-storto, fin dal decreto legi-slativo 626 del ’94 il princi-pio di sicurezza sul posto dilavoro, incidendo anche sulpiano occupazionale: quantiimprenditori hanno deciso amalincuore di non assumereper evitare condizioni coer-citive e costi insostenibili perla loro limitata capacità pro-duttiva? I costi per renderesicuri i luoghi di lavoro in unamicroimpresa incidono inmaniera abnorme per avereun risultato sulla carta poconella sostanza.La compartecipazione delloStato e di tutti gli “attori”, enon solo la minaccia di san-zioni e galera, può risultareveramente efficace per af-frontare seriamente il pro-blema e raggiungere il veroobiettivo che è quello di non“morire più sul posto di la-voro”.
5,4 mld i finanziamenti garantiti concessi nel 2006 (+ 5,9% rispetto al 2005) dai 251 Consorzi e Cooperative
Cetti, chiediamo il principio di “compartecipazione” per evitare altre tragedie
Nell’ambito del progetto“salvagente” promossoda Comocuore.
Confartigianato Imprese diComo da tempo ha aderito alprogetto “Salvagente” del-l’Associazione Comocuore. L’ultimo atto compiuto dal-l’organizzazione di categoria èstato l’acquisto di un defibril-latore che sarà collocato all’in-terno della sede di Como,Viale Roosevelt a disposizionedi tutti gli artigiani, dei cittadi-ni e degli organici sanitari dipronto soccorso. Un altro tassello che si ag-giunge al quadro della preven-zione delle malattie cardiova-scolari grazie alla sensibilità deidirigenti di Confartigianato
Cornelio Cetti
CONFARTIGIANATO IMPRESE- COMO -
A cura di: Fausto Basaglia
NOTIZIE FLASHTIROCINIO
Alternanza scuola-lavorocon la “Leonardo Da Vinci”Ha partecipato anche Federico Costa componente di giunta diConfartigianato Imprese alla firma dell’accordo fra le organizza-zioni imprenditoriali, la Provincia di Como e la Camera di Com-mercio con l’Istituto Tecnico-Professionale “Leonardo Da Vinci”di Como, per attuare un piano di integrazione della formazioneprofessionale degli allievi con tirocini in aziende per acquisire spe-cifiche competenze tecniche operative. L’accordo ricalca quellogià sottoscritto con l’Istituto “Pessina” e che permette agli stu-denti che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età, di ap-procciare ad un percorso non solo di formazione ma anche di ac-quisizione di conoscenze dirette in azienda.
FISCO
Domani scade l’ICI Domani, lunedi 17 dicembre (poiché il 16 cadeva in domenica) vaversata la seconda rata dell'ICI 2007, a saldo dell'imposta dovutaper l'intero anno. Per calcolare l'ammontare della seconda rata,va anzitutto determinata l'imposta complessivamente dovuto peril 2007, con le aliquote e le detrazioni deliberate dal comune perl'anno in corso. Si ricorda che a decorrere dal 1° maggio 2007,tutti i contribuenti possono pagare l'ICI utilizzando il modello F24.
PRESSO LA SEDE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE A COMO
Un defibrillatore per la vitaLA FESTA DEGLI ARTIGIANI DI OLGIATE E VILLAGUARDIA
Per un’anteprima natalizia
CREDITO E PICCOLE IMPRESE
Il 42% degli artigiani chiede aiuto ai Consorzi Fidi
Cesare Guanziroli, rispettiva-mente presidente della dele-gazione di Olgiate e di Villa-guardia di Confartigianato -che auspichiamo si possa ripe-tere negli anni a venire, mi-gliorandone l’organizzazione esoprattutto il coinvolgimentodi un numero sempre maggio-re di artigiani. Un momentoimportante di aggregazionedegli artigiani e delle loro fa-miglie ma soprattutto un mo-do diverso ma estremamentesignificativo di fare associazio-ne, in un periodo in cui pro-prio gli artigiani stanno risco-prendo lo spirito di apparte-nenza al sistema Confartigia-nato ma soprattuto alla loroAssociazione anche attraversoquesta iniziativa.
Imprese di Como e alla collabo-razione con l’Associazione Co-mocuore. Il defibrillatore è stato conse-gnato dal prof. Giovanni Ferrari
e dalla signora Elena Colom-bo, rispettivamente Presiden-te e Vice Presidente di Co-mocuore alla Giunta Esecuti-va di Confartigianato.
Da sin.: Elena Colombo, Cesare Guanziroli e il Prof. Giovanni Ferrari
Un centinaio di artigiani delledelegazioni di Villaguardia e diOlgiate Comasco di Confarti-gianato Imprese di Como,hanno festeggiato in anticipo ilNatale l’8 dicembre scorso,organizzando la prima festadegli artigiani che si è svolta inun clima di particolare allegria,finalizzata anche a raccoglierefondi da devolvere alla OnlusPer Un Sorriso.Grande festa soprattutto per ibambini con giochi e doni, ol-tre alla divertente asta allaquale hanno partecipato congrande entusiasmo tutti gli ar-tigiani e le loro famiglie pre-senti. E’ stata un’iniziativa estrema-mente apprezzata - hanno sot-tolineato Otello Boninsegna e