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Shape-based visual information retrieval Enver Sangineto Dipartimento di Informatica [email protected]

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Page 1: Shape-based visual information retrieval Enver Sangineto Dipartimento di Informatica sangineto@di.uniroma1.it

Shape-based visual information retrieval

Enver SanginetoDipartimento di Informatica

[email protected]

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Recupero di immagini attraverso la forma

• In un’immagine, più che il colore o la texture, ciò che più caratterizza un oggetto è la sua forma

• I sistemi di Content Based Image Retrieval (CBIR) che trattano la forma accettano come query: – immagini d’esempio – disegni stilizzati (sketch)– …

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Ese.: query by sketch

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Pre-processing: estrazione dei bordi

• La forma di oggetto in un’immagine può essere data da:– la sagoma (e. g., i punti interni di un’img

binaria)– I bordi (interni e/o esterni)

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Immagini binarie (semplice)

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Immagine non binaria…

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Estrazione dei contorni da immagini non binarie

• I contorni (bordi) interni e/o esterni di un oggetto sono normalmente contraddistinti da discontinuità luminose (transizione tra superfici diverse)

• Individuando le discontinuità (un cambiamento brusco dell’intensità di grigio dei pixel) è possibile rilevare i bordi e quindi la forma degli oggetti di un’immagine

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Estrazione di contorni tramite operatori differenziali

• Un’immagine I può essere vista come una funzione a due variabili I(x,y): I: R2 -> R

• (sorvoliamo per ora sulla discontinuità di I)

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Gradiente di un’immagine

• Il gradiente G di I nel punto (x,y) è:

• G(x,y) punta nella direzione di massima crescita di I in (x,y)

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Rappresentazione alternativa

• Se:

• Allora:

• dove:– r(p) è l’intensità del gradiente in p e– φ(p) è la sua direzione

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Interpretazione grafica del gradiente in un punto

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Approssimazioni del gradiente

• Il gradiente può essere calcolato utilizzando delle maschere (operatori) con cui si effettua la convoluzione con I

• In pratica, le maschere sono delle matrici di coefficienti (e.g., 3X3) con cui pesare l’intensità dei pixel nell’intorno di p in una somma pesata che dà Gx(p) e Gy(p)

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Operatore di Sobel

000

121

-1-2-1

Maschera per Gx

20-2

10-1

10-1

Maschera per Gy

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Rappresentazioni del gradiente

• Iterando il processo per tutti i pixel p di I possiamo rappresentare i valori di G(p) (o D(p)) con nuove immagini:– Ir(p) = r(p)

– IGx(p) = Gx(p)

– IGy(p) = Gy(p)

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Esempio 000

121

-1-2-1

Maschera per contorni verticali

20-2

10-1

10-1

Maschera per contorni orizzontali

IGx(p)

000

121

-1-2-1

20-2

10-1

10-1

000

2149

-2-6-2

100

-16

20-9

20-2

Gx=15

Gy=-13

r |Gx|+|Gy| = 28= arctg(-13/15)

IGy(p)

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Ir: esempio

• Ir(p) = 0 <=> in un intorno di p, I è costante

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Ir: esempio [2]

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Ir: esempio [3]

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Punti di “edge”

• Binarizzando opportunamente Ir è possibile ottenere una seconda immagine E, detta “edge map”

• E rappresenta i punti con gradiente più elevato in modulo, ovvero i punti di bordo (edge points) di I

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Esempio

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Esempio [2]

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Shape Retrieval: Principali approcci

• Approccio statistico

• Approccio tramite template matching (deformabile)

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Approccio statistico

• Si stabiliscono delle feature per rappresentare la forma degli oggetti tramite punti nello spazio delle feature Rn

• La distanza (e.g., Euclidea) tra punti in Rn corrisponde alla similarità percepita dall’utente

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Ese. di feature (semplice)

• Data la sagoma (img binaria) di un’oggetto, calcolo:– L’area,– Il perimetro,– La “compattezza” (rapporto perimetro2 /

area),– …

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Coefficienti di Fourier del bordo esterno

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Esempio

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Momenti digitali

• Supponiamo che S sia il risultato di una binarizzazione di I: S = {(x,y): I(x,y) < th}

• Per ogni coppia di interi non negativi (j,k), il momento digitale (j,k)-esimo di S è dato da:

• E’ facile constatare che M00(S) corrisponde all’area di S

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Momenti digitali [2]

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Vantaggi e svantaggi dell'approccio statistico

• Possibilità di indexing

• Dubbio potere discriminante (spesso le feature usate sono poco discriminanti)

• Gli oggetti devono essere completamente isolabili (problema di “segmentazione”)

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Template Matching Deformabile

• Gli approcci di questo filone si basano sul tentativo di far allineare lo sketch disegnato dall'utente con (una porzione de-) l'immagine attualmente analizzata dal sistema

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Template Matching Deformabile [2]

• L’ allineamento avviene deformando iterativamente lo sketch iniziale per adattarlo come se fosse un “elastico” ai bordi degli oggetti delle immagini in memoria

• Il processo iterativo termina:– quando si raggiunge una sovrapposizione

accettabile (successo), oppure: – quando il grado di deformazione supera un certo

valore massimo (fallimento)

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Esempio

immagine presa da: Del Bimbo, Pala, Visual Image Retrieval by Elastic Matching of User Sketches, IEEE PAMI 1997

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Esempio: Elastic Matching (Del Bimbo-Pala)

• Le immagini vengono inserite nel DB del sistema nella forma contenente solo gli edge (pre-processing)

• L'utente disegna il suo sketch usando un tool grafico e la sagoma finale viene rappresentata con una spline codificata mediante i suoi punti di controllo:

P = (p1, ..., pn), pi = (xi, yi)

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Elastic Matching [2]

• Se la sovrapposizione tra i pixel dello sketch e quelli dei bordi dell'immagine candidata è elevata, la procedura termina qui

• Altrimenti, i vari pi vengono “perturbati” in modo da modificare lo sketch e re-iterare la comparazione

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Misura di matching

• Più esattamente, la “bontà” del matching tra lo sketch P e l'immagine I è definita da:

M(P,I) = C(P,I) - D(P,I), dove:

• C() e D() sono delle funzioni, rispettivamente, del grado di sovrappozione e di deformazione dello sketch

• Il modo più semplice per ottenere C(P,I) è contando il numero di pixel dello sketch (definito da P) e dell’immagine che sono sovrapposti

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Misura di matching [2]

D(P,I) = S(P,I) + B(P,I),

dove: S() e B() sono funzioni del grado di tensione e di curvatura dello sketch

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immagine presa da: Del Bimbo, Pala, Visual Image Retrieval by Elastic Matching of User Sketches, IEEE PAMI 1997

Page 38: Shape-based visual information retrieval Enver Sangineto Dipartimento di Informatica sangineto@di.uniroma1.it

Ricerca dei massimi della funzione di matching

Page 39: Shape-based visual information retrieval Enver Sangineto Dipartimento di Informatica sangineto@di.uniroma1.it

Metodi iterativi

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Metodo del gradiente ascendente

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Elastic Matching: riassunto dell’algoritmo

• Per ogni immagine I del DB:– Proietto lo sketch fornito dall’utente su I

rappresentandolo tramite l’insieme P(0) dei punti di controllo di una spline

– Per ogni iterazione k: • Utilizzo il metodo del gradiente ascendente per calcolare

P(k+1) da P(k) • Mi fermo quando trovo un massimo locale M(P(h),I)

– Dal valore raggiunto M(P(h),I) decido se I contiene lo sketch oppure no

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Elastic Matching: problemi aperti

• La convergenza dipende fortemente dalla soluzione iniziale P0: – non è invariante rispetto a roto-traslazioni e

cambiamenti di scala– segmentazione manuale di tutti i possibili oggetti

di interesse nelle immagini del DB (e.g., tramite il minimo rettangolo includente), oppure

– iterazioni successive del metodo per valori diversi di P0

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Rettangolo Includente

immagine presa da: Del Bimbo, Pala, Visual Image Retrieval by Elastic Matching of User Sketches, IEEE PAMI 1997

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Template matching deformabile: vantaggi e svantaggi

• No indexing

• Maggiore tolleranza ad occlusioni e sfondi non uniformi rispetto all’approccio statistico

• Problemi di segmentazione solo parzialmente risolti…

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Considerazioni generali sui limiti dei sistemi content based (con

query by example)

• Tutta l’informazione che un sistema “content based” ha rispetto all’ “oggetto” cercato (e.g., una determinata forma visiva o segnale auditivo) deriva dalla query

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Considerazioni generali sui limiti dei sistemi query by X [2]

• Per quanto sofisticato sia il sistema di rappresentazione o di matching è difficile distinguere le variazioni di forma “lecita” da quelle non lecite (rumore, altri oggetti…)

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Considerazioni generali sui limiti dei sistemi query by X [3]

• Il cervello umano impara a distinguere la forma di un cavallo solo dopo averne visti diversi e in varie posizioni

• Prestazioni paragonabili per i sistemi artificiali sono probabilmente possibili solo mediante una fase di apprendimento automatico

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Riferimenti

• Del Bimbo, Pala, Visual Image Retrieval by Elastic Matching of User Sketches, IEEE PAMI 1997

• Long et al., Fundamentals of Content-based Image Retrieval, in: D. D. Feng, W. C. Siu, H. J. Zhang (Ed.),Multimedia Information Retrieval & Management-Technological Fundamentals and Applications, Springer-Verlag, New York(2003)

• Smeulders et al., Content-Based Image Retrieval at the End of Early Years, IEEE PAMI 2000

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