settimanal la torre - n° 1 - 25 marzo 2016

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Settimanale La Torre - 25 Marzo 2016 - Numero 1 - Direttrice: Arianna Saroli - Vicedirettore: Edoardo Baietti € 1,30 Una complessa operazione gestita nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Velletri Business “domestico” di droga, scattano gli arresti Sfratti, furti, fondazioni, rifiuti, cantieri aperti e opere pubbliche. Il contesto che ha fatto da cuore pulsante al secondo mandato Servadio non è stato di certo tra i più sereni. E’ quel genere di situazioni che con una scarsa dose di giornalismo potremmo definire una grande “ammucchiata” di tensioni sociali, il tutto condito dai più accesi scontri sul terreno politico e sociale. Ed effettivamente il risultato che un tale turbinio di informazioni genera nell’ascoltatore è quello di una confusione generalizzata o di un totale rifiuto di partecipazione alla vita pubblica. Non saranno passati in sordina gli accadimenti che in questi ultimi tempi hanno afflitto la città, e forse è il caso di “fare il punto” con il diretto interessato. Tra quanto è stato fatto e quanto è ancora da realizzare, una panoramica sull’andamento del secondo mandato Servadio Dalle più “calde” questioni di cronaca locale ai cantieri ancora aperti, intervista a 360° al sindaco Fausto Servadio Una tradizionale “carciofolata” omaggia la primavera alla “Tana del Nerbo” Reportage esclusivo su sfratti ed emergenza abitativa “Poesia e Jazz” di scena alla Casa delle Culture e della Musica Un nome fra tutti si distingue tra le storie angoscianti che state per leggere, quello di Giusy della Caritas, un angelo il cui ricordo resta indelebile nella mente delle classi svantaggiate Risorge “La Torre” … La parola ad alcuni “Velletrani D.O.C.”! “Jam Session” al Teatro di Terra per celebrare la donna Con la Festa delle Camelie torna a Velletri la ricorrenza più floreale dell’anno Taddei (P.P.V.): “Incapaci di gestire la cultura, ricorrono ai privati” Tra soddisfazioni e rimpianti alla guida di Genzano: Flavio Gabbarini “racconta” il suo mandato “Passione per il calcio cercasi” … la Vjs Velletri sull’orlo della rinascita GINNASTICA ARTISTICA – Podio per serie C e D della Res Novae Velletri Una Vjs Velletri che guarda al passato pronta a riconquistare la gloria di sempre. Una sorpresa eccezionale darà ai rossoneri nostrani la possibilità di recuperare lo smalto di un tempo, a dispetto della serie di difficoltà che negli ultimi tempi hanno dovuto affrontare. Grazie all’interessamento di una importante società che fa dello sport un veicolo di integrazione e promozione sociale, questa potrà realizzare presto il sogno di offrire una scuola calcio gratuita. L’ennesima disgrazia affligge i Castelli, 60enne muore suicida

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Page 1: Settimanal La Torre - N° 1 - 25 Marzo 2016

Settimanale La Torre - 25 Marzo 2016 - Numero 1 - Direttrice: Arianna Saroli - Vicedirettore: Edoardo Baietti € 1,30

Una complessa operazione gestita nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Velletri

Business “domestico” di droga, scattano gli arresti

Sfratti, furti, fondazioni, rifiuti, cantieri aperti e opere pubbliche. Il contesto che ha fatto da cuore pulsante al secondo mandato Servadio non è stato di certo tra i più sereni. E’ quel genere di situazioni che con una scarsa dose di giornalismo potremmo definire una grande “ammucchiata” di tensioni sociali, il tutto condito dai più accesi scontri sul terreno politico e sociale. Ed effettivamente il risultato che un tale turbinio di informazioni genera nell’ascoltatore è quello di una confusione generalizzata o di un totale rifiuto di partecipazione alla vita pubblica. Non saranno passati in sordina gli accadimenti che in questi ultimi tempi hanno afflitto la città, e forse è il caso di “fare il punto” con il diretto interessato.

Tra quanto è stato fatto e quanto è ancora da realizzare, una panoramica sull’andamento del secondo mandato Servadio

Dalle più “calde” questioni di cronaca locale ai cantieri ancora aperti, intervista a 360° al sindaco Fausto Servadio

Una tradizionale “carciofolata” omaggia la primavera alla “Tana del Nerbo”

Reportage esclusivo su sfratti ed emergenza abitativa

“Poesia e Jazz” di scena alla Casa delle Culture e della MusicaUn nome fra tutti si distingue tra le storie angoscianti che

state per leggere, quello di Giusy della Caritas, un angelo il cui ricordo resta indelebile nella mente delle classi svantaggiate Risorge “La Torre” …

La parola ad alcuni “Velletrani D.O.C.”!

“Jam Session” al Teatro di Terra per celebrare la donna

Con la Festa delle Camelie torna a Velletri la ricorrenza più floreale dell’anno

Taddei (P.P.V.): “Incapaci di gestire la cultura, ricorrono ai privati”Tra soddisfazioni e rimpianti alla

guida di Genzano: Flavio Gabbarini “racconta” il suo mandato

“Passione per il calcio cercasi” … la Vjs Velletri sull’orlo della rinascita

GINNASTICA ARTISTICA – Podio per serie C e D della Res Novae Velletri

Una Vjs Velletri che guarda al passato pronta a riconquistare la gloria di sempre. Una sorpresa eccezionale darà ai rossoneri nostrani la possibilità di recuperare lo smalto di un tempo, a dispetto della serie di difficoltà che negli ultimi tempi hanno dovuto affrontare. Grazie all’interessamento di una importante società che fa dello sport un veicolo di integrazione e promozione sociale, questa potrà realizzare presto il sogno di offrire una scuola calcio gratuita.

L’ennesima disgrazia affligge i Castelli, 60enne muore suicida

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Sorpresa di Pasqua per i veliterni

Un giornale storico come La Torre che ha rappresentato la società e interpretato le sue esigenze senza tralasciare la narrazione sempre puntuale e trasparente della cronaca e delle vicende più rilevanti della città di Velletri, per un po’ di tempo si è fatto da parte, come un vecchio stanco, amareggiato e deluso di quanto stava accadendo, non solo agli abitanti, per una serie di motivi che purtroppo ancora oggi li colpiscono a causa della crisi economica e di un degrado etico-valoriale, ma alla testata stessa. La possente Torre stava dando segni di cedimento e il rischio era quello di assistere al suo definitivo crollo fosse bastata solo una piccola “scossetta” a dare il colpo di grazia. Rischio sventato da Fabrizio Di Meo, il quale, già vicino alla testata negli anni Novanta, ha avuto l’intuizione di rianimarla dandole una nuova “energia”, e non potrebbe esserci termine più appropriato, avendo egli creato nel frattempo una società, la BFD Energy, che rappresenta oggi una solida realtà per una serie di servizi che riesce a garantire con correttezza e serietà ad un’utenza sempre maggiore, tra cui il primario è proprio quello della fornitura di energia elettrica e gas.Una energia quindi indispensabile per ricaricare gli intenti e l’operato di chi deve garantire alla cittadinanza un’informazione sempre reale e obiettiva, ma non solo:

La Torre ripartelo sforzo maggiore dovrà essere quello di non limitarsi passivamente all’acquisizione di notizie e fatti e alla comunicazione delle stesse, ma di fare il massimo per rendere partecipi quanti vorranno scendere in campo per cambiare la realtà locale, e non solo, coinvolgendo con opinioni e azioni tutti coloro che sono stanchi di essere spettatori e non attori protagonisti della propria vita. Un gradito ritorno per i cittadini che non a caso è coinciso con la Santa Pasqua, momento in cui l’atmosfera di rinascita e serenità muove le coscienze e apre i cuori per portarli alla consapevolezza di un necessario rinnovamento, soprattutto in ambito sociale. Realtà sportive che hanno rappresentato per anni una alternativa importante a quanto avrebbero dovuto garantire le istituzioni per bambini e ragazzi che non avevano molte possibilità, soprattutto economiche, di emergere e di poter vivere una fase così delicata come quella dell’età evolutiva in un contesto sano e in un ambiente protetto, oggi da sole non riescono più ad offrire ai ragazzi e alle famiglie servizi non solo strettamente legati all’attività sportiva ma anche sociali e formativi. Hanno bisogno di un sostegno, di una carica emotiva ma anche di un supporto materiale e logistico per tornare ad essere più che mai dei punti di riferimento importanti per l’intera società. Lo sport dovrebbe generare

un senso di appartenenza ad una grande famiglia, non dovrebbe essere un ambiente freddo ed asettico in cui trascorrere limitatamente il tempo dell’allenamento, e neanche quello se non si ha la possibilità di pagare la retta. Proprio questa la filosofia e la linea d’azione di bfd Energy, che da oggi, grazie allo strumento informativo costituito da un settimanale storico con dei valori antichi ma saldi ed intramontabili, opererà in ambito locale in modo attivo e fattivo cercando di proporre anche delle soluzioni per i cittadini di Velletri e dintorni, non in quanto ente politico, propagandistico, sportivo, religioso, ma in quanto azienda che si rende conto delle esigenze delle tante famiglie a cui è vicina ogni giorno, conscia del fatto che prestare attenzione, ascolto, e mettersi nei panni dell’altro genera un meccanismo positivo, un circolo virtuoso, che porta risultati duraturi in quanto permette alle famiglie di vivere con l’equilibrio e la serenità necessarie per crescere bambini e futuri cittadini soddisfatti della propria vita, per leggere sempre meno pagine di cronaca nera e sempre più notizie di eventi sociali, sportivi e culturali degni di una bella città come Velletri.

Direttrice: Arianna SaroliVicedirettore: Edoardo BaiettiCollaboratori: Davide Brugnoli, Ludovica Di Ridolfi, Francesco Della Manna.Responsabile grafico: Matteo ManziniEditore: BFD Editoria & Marketing

Direzione e Redazione: Via Basilio Magni 3, 00049 Velletri RMStampa: PrinTek 2.0 S.r.l - Via di San Giuliano, 1571122 FoggiaAutorizzazione del tribunale di velletri n 14/2012 Il materiale pubblicato rispecchia in via esclusiva il pensiero degli artefici e pertanto non vincola in alcun modo la redazione nonchè la proprietà de “La Torre”. La Direzione, secondo la propria insindacabile discrezione, si riserva il titolo di non pubblicare o di modificare senza alcun preavviso nè autorizzazione quanto pervenuto. Il materiale inviato, anche se non pubblicato, non verrà restituito. E’ vietata quasiasi forma di riproduzione di foto, articoli e servizi pubblicati senza l’esplicita autorizzazione del direttore. Qualsiasi tipo di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito salvo differenti accordi da stipulare in forma scritta.

Prodotti naturali di origine italiana, una produzione vastissima e

declinata in una serie di linee che offrono al mercato una risposta mirata al le sue

differenti esigenze e dinamiche.

La DirettriceArianna Saroli

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3CRONACA

Additati nel migliore dei casi come delinquenti o squilibrati, gli occupanti abusivi di appartamenti mettono a nudo una sofferenza senza appello in un reportage anonimo su sfratti ed emergenza abitativa

Occupanti abusivi, sono davvero loro i “mostri” di Velletri? Un nome fra tutti si distingue tra le storie angoscianti che state per leggere, quello di Giusy della Caritas, un angelo il cui ricordo resta indelebile nella mente delle classi svantaggiate

La nuova borghesia li addita come delinquenti dagli spalti del benessere, mentre la politica se li contende come carne da macello per scopi tutt’altro che umanitari. Sono gli occupanti abusivi di appartamenti e locali, quelli che l’immaginario collettivo dipinge come squilibrati, tossicodipendenti o ancora emarginati sociali. Eppure, quando la vita umana finisce preda della burocrazia e del lassismo, ciascuno di noi può trovarsi costretto in situazioni limite e basterà affacciarsi per un attimo sulle loro vite per accorgersi di come la loro realtà non sia affatto diversa dalla nostra … persone che affrontano giorno dopo giorno una vita che sembra pesare come un macigno nel solco impresso dal dolore. Il loro “crimine”, dopotutto, è solo quello di aver preso in mano case abbandonate da anni, distrutte fin dalle fondamenta, e di aver sperato di porre lì il seme del loro futuro. Cinque famiglie ci hanno offerto uno spiraglio della loro esistenza, che oggi vi presentiamo in forma del tutto anonima a garanzia della loro sicurezza. Che l’occupazione di una casa disabitata sia

perseguibile legalmente nessuno lo mette in discussione, ma quando le istituzioni (a tutti i livelli) ti lasciano abbandonato a te stesso, quali scelte ti rimangono? Nessuno di loro è favorevole all’occupazione, tutti la ritengono l’ultima strada percorribile. Un nome fra tutti si distingue tra questi racconti, quello di Giusy della Caritas, un angelo della solidarietà il cui ricordo non sarà cancellato da nessuno sfratto o controversia. Non ci sono controindicazioni per quanto state per leggere, sarà la vostra soggettività ad imprimere un senso alle parole anonime che seguiranno. Consideratele come fermi immagine della realtà, oppure come semplici costruzioni mediatiche, partecipate del loro dolore oppure voltatevi dall’altra parte, battetevi al loro fianco o rifugiatevi nelle rassicuranti maglie della legge. D’altronde, quando i confini tra giusto e sbagliato sono così labili, la scelta è solo vostra.

“E se ci levassero quel poco che abbiamo”?

“Alcuni anni fa, dopo enormi sofferenze, con un po’ di passaparola siamo venuti a conoscenza di una casa disabitata, non di proprietà Ater e neppure comunale, che abbiamo occupato con tre figli minorenni. Dopotutto, come fa uno a pagare qualsiasi cifra d’affitto senza lavoro? Ora viviamo con il terrore che vengano a levarci quel poco che abbiamo. L’unica cosa buona è che i ragazzi sono cresciuti, ma tiriamo avanti con l’umiliazione di dover dipendere da loro. Abbiamo passato momenti difficili, ripenso alle frittelle fatte ai bambini con acqua e farina. Quello che manca è la continuità sociale. Con la scusa dell’integrazione tutti i privilegi vanno agli stranieri, mentre a noi non danno nessuna possibilità di essere indipendenti. Spesso tornano i brutti pensieri, perché alla fine uno non ragiona più e i gesti estremi sembrano l’unica spiaggia rimasta”.

“C’erano addirittura topi e scarafaggi”

“Quando sono entrata per la prima volta in questa casa, c’erano addirittura scarafaggi e topi, e anche adesso sarebbero necessari almeno 30mila euro per renderla vivibile. Per fortuna mio marito ha trovato un lavoro in regola e ora le cose vanno leggermente meglio. Mia figlia invece l’ha presa malissimo … mesi e mesi di depressione. Ora tremo ogni volta che mi suonano alla porta... ora sembra quasi assurdo raccontarlo, ma certe volte ho pensato veramente di farla finita. Non ne potevo davvero più. Nei primi tempi delle persone vicine agli assegnatari venivano a minacciarci anche con gesti molto pesanti. Ho passato settimane segregata in casa. Non si può stare così male … La vita non può essere così”.

“Bisogna parlare di razzismo verso la povertà”

“Ci dicono che siamo razzisti verso gli stranieri, ma bisogna parlare di razzismo verso la povertà. Qui ci levano addirittura la voglia di vivere. Non mi sento affatto un criminale per aver occupato una casa. E’ lo Stato che ci fa credere di essere cattivi genitori, ma non voglio pensare che sia tutto così. I problemi mi hanno portato anche ad infrangere la legge e a rischiare la mia incolumità, pur di recuperare dei generi alimentari per la mia famiglia. Ora ho pagato il mio debito verso la società, ma i problemi restano. Grazie a lavori saltuari ora posso anche essere ospitale, ma siamo sempre sospesi,sull’orlo di un burrone. Cerco di far capire ai miei figli che la vita è bella, ma a volte non è semplice”.

“Dormo per strada oppure entro?”

“Una situazione in cui si può dire: “Vado a dormire per strada oppure entro?”. Si tratta di esasperazione, non di disperazione. L’unico aiuto lo abbiamo avuto dai più poveri, da persone che stavano peggio, mentre dalle istituzioni solo ostacoli. Purtroppo solo lavori saltuari, nessuna entrata stabile. Abbiamo dovuto rifare tutto, dalla pittura ai pavimenti ai servizi igienici. Praticamente abbiamo ricostruito tutta la casa... un lavoro immane che solo ripensandoci mi sento correre dei brividi lungo la schiena. A seguito del recente sfratto sono finita sotto un “tetto amico”, ma quando sarà trascorso il limite di tempo previsto, cosa ci succederà? Dovrebbero farsi carico del mio problema. Noi sembriamo la classe sociale più degradata, ma la realtà è ben diversa”.

“Se ti manca il tetto, la famiglia si sgretola”

“Se adesso considero la situazione a livello emotivo, mi sento molto soddisfatta. Credo di essere a metà strada verso una ricerca della tranquillità familiare. Se ti manca il tetto, non hai la famiglia. Ci sono pensieri tremendi che mi lasciano sveglia di notte. Ripenso a quando qui c’era solo il materasso. Sono stata mesi senza luce e con il freddo. A darmi la forza in questi anni è stata solo mia figlia. E’ per lei che ho fatto tutto questo. Abbiamo sofferto la fame e ripenso con le lacrime agli occhi alle festività che ho passato da sola. Il futuro lo vedo migliore per il mio nipotino, essendo sia io che mia figlia fortificate da questa esperienza. In certi momenti mi sono sentita distrutta, come se mi avessero fatto perdere il mio ruolo di madre. Chiedo alle istituzioni di attivarsi prima che altre famiglie si ritrovino distrutte. Occupare è l’ultima soluzione”.

Di Edoardo Baietti (In col laborazione con Loredana Galante)

Tutte le foto degli interni rappresentano le condizioni degli appartamenti prima delle occupazioni.

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4 CRONACA

Immediato l’intervento dei Vigili affiancati dalla Protezione Civile in Via Colle Formica

La Polizia Locale denuncia lo scempio dell’abbandono di eternitUn fenomeno decisamente preoccupante, la cui frequenza non accenna a diminuire lungo le zone meno frequentate del territorio è quello dell’abbandono di pannelli di eternit. Tra foreste, stradine di campagna e zone ancora protette dall’insaziabile crescita edilizia, non si contano i rinvenimenti di tale materiale ben noto per la propria pericolosità. Sono molti i casi che nei mesi passati la Polizia Locale non ha mancato di segnalare, e in quest’occasione non è stata da meno, a seguito del ritrovamento di materiale di svariata natura in Via Colle Formica lo scorso venerdì 11. “Uno scempio ad opera di persone senza scrupoli”, leggiamo dagli uffici del Comando veliterno, “che è stato compiuto verso le 20,00. Gli autori al momento ignoti approfittando della strada poco trafficata e dell'ora hanno abbandonato una quindicina di pannelli tipo ondulit di eternit sulla strada comunale”. Stando alle dinamiche del ritrovamento, è stata la Protezione Civile ad allertare i vigili che, appena ricevuta la segnalazione, sono intervenuti dedicandosi alla messa in sicurezza dell’area, per poi passare alla rimozione dei pannelli. “Seri sono i rischi per la salute, in quanto il possibile rilascio delle fibre microscopiche disperse nell'aria dai materiali all'ambiente, possono essere inalate dall' uomo con gravi conseguenze, infatti l'amianto è stato riconosciuto un cancerogeno certo”, ricorda la PL in una breve nota stampa, “Purtroppo quasi ogni giorno nel nostro territorio si vedono episodi come questo e la cosa che preoccupa di più e che quelli scoperti sono solo una parte di quelli che avvengono. La Polizia Locale sta raccogliendo informazioni e sono al vaglio alcuni elementi ritenuti utili per risalire agli autori ed invita i cittadini tutti a collaborare, per cercare di combattere misfatti di questo tipo, sia che si tratti

di abbandoni che di manipolazione dei materiali non conforme alla legge che devono essere effettuate con le dovute precauzioni e da personale specializzato”. Un appello a cui ci associamo anche noi, dalla redazione de “La Torre”, nella speranza di poter trattare sempre meno casi di questo genere nel corso delle prossime settimane … Come dimenticare, inoltre, quanto avvenuto lo scorso

Due le persone sottoposte a procedimento penale a seguito dell’esecuzione del provvedimento dello scorso martedìCorruzione, sequestrata una villa per 360mila euroNella giornata di martedì scorso i militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente hanno eseguito un’ordinanza del G.I.P. di Velletri che ha disposto il sequestro di un immobile di consistente valore economico nei confronti di due persone, entrambe sottoposte a procedimento penale per reati di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Si tratta di un nuovo tassello dell’indagine che ha interessato la base dell’Aeronautica di Ciampino – Ufficio II Genio e che aveva portato, nel dicembre scorso, alla emissione di otto misure di custodia cautelare nei confronti di ufficiali dell’Aeronautica, dipendenti civili del Ministero della Difesa e imprenditori impegnati nel settore degli appalti pubblici. La vicenda ruotava attorno ad un certo numero di gare d’appalto che erano state alterate al fine di aggiudicarle ad imprenditori collusi in cambio del pagamento di tangenti di valore oscillante tra il 5 e il 10 % di quanto aggiudicato. Avendo le indagini dimostrato il carattere sistematico e perdurante nel tempo delle prassi illecite

Ben nota la strategia degli operatori fittizi che si presentano nelle case e convincono a firmare contratti

Fingono di controllare i contatori e truffano i malcapitatiSembrerebbe un avviso superfluo, eppure sono all’ordine del giorno sulle testate di informazione gli avvertimenti dedicati alla “prevenzione” rispetto ad un genere di “truffe” decisamente singolare. Effettivamente è una strategia ben nota, quella degli operatori aziendali fasulli che si presentano nelle case e poi fanno firmare “contratti” ben poco redditizi. La tecnica è semplice: si bussa alla porta, si dice di aver avuto segnalazione di un guasto o semplicemente di dover controllare i contatori per conto della società e il gioco è fatto. I malcapitati si fanno avvolgere dal fiume di parole e finiscono con ritrovarsi, anche ben volentieri, vittime di una truffa in piena regola. Capita più spesso di quanto si pensi, tanto nelle grandi città quanto nelle realtà locali. Pare che una vasta rappresentanza di questi individui si sia fatta riconoscere in diversi condomini della zona nei giorni scorsi, ma considerato che imbrogli del genere vengono messi in campo da diversi anni, alla fine non è nulla di nuovo sotto il sole castellano.

luglio, quando Guardaparco e personale del Comune di Velletri si sono dedicati alla messa in sicurezza della zona di Colle dell’Acero, altra testimonianza di come l’impegno per una società più sensibile alle questioni ambientali non possa conoscere sosta. Ed. Ba.

Nulla da fare per strappare alla morte Mauro Morico, la cui scomparsa lascia in lutto la comunità locale

L’ennesima disgrazia affligge i Castelli, 60enne muore suicidaUn articolo che preferiremmo non scrivere quello legato all’ennesimo nefasto episodio di cronaca nera che ha preso forma ai Castelli Romani. Un gesto estremo, quello che il 60enne Mauro Morico, idraulico ben noto alla cittadinanza locale, avrebbe utilizzato per metter fine alle sue sofferenze. Stando alle informazioni pervenute nell’immediatezza dei fatti, ancora passibili di aggiornamenti da parte degli operatori, l’uomo si sarebbe impiccato con una corda nel lucernaio di casa lo scorso martedì mattina. Ad accorgersi della tragedia è stata la moglie, i cui sforzi per evitare l’irreparabile (anche attraverso l’aiuto dei vicini di casa), non hanno sortito effetto alcuno. Sul posto per i rilievi del caso i Carabinieri della Stazione di Cecchina, le cui analisi sembrerebbero propendere per la pista del suicidio. La scomparsa dell’uomo, che abbandona quattro figli, lascia un vuoto nella comunità castellana. Le parole non hanno ragion d’essere in casi come questo, quando lo sconforto è l’unico ad aver voce in capitolo. La Redazione de “La Torre”, in un moto di mestizia, si associa al cordoglio dei familiari. Ed. Ba.

all’interno dell’ufficio di Ciampino, la Procura della Repubblica si è determinata a richiedere non soltanto il sequestro del profitto dei reati di corruzione, ma, più in generale, il sequestro di un bene di valore sproporzionato al reddito dichiarato dai coniugi. Il primo risulta infatti essere un dipendente con mansioni di falegname, mentre la seconda risulta essere priva di redditi. Utilizzando una norma originariamente concepita in chiave antimafia, il G.I.P. di Velletri ha emesso un provvedimento proprio sul presupposto che gli indagati abbiano ottenuto illecitamente un arricchimento patrimoniale grazie ai proventi della corruzione ricevuti nell’arco di diversi anni. Qualora gli indagati non dovessero dimostrare, in antitesi all’impostazione accusatoria, la provenienza lecita del bene, questo sarebbe destinato alla confisca. Si tratta di una villa del valore di circa 360.000 euro realizzata dagli indagati nel territorio di Rocca di Papa. Le indagini, concluse a carico delle persone raggiunte da misura cautelare, proseguono per altre vicende.

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5CRONACA

Una burrascosa nottata lo scorso nove marzo per gli agenti del locale Commissariato

Spaccio, in azione la Polizia di VelletriDuro colpo al commercio di sostanze stupefacenti nell’area castellana grazie alla recente attività degli agenti del Commissariato di Polizia veliterno diretto dal dott. Cioppa. Nella notte a cavallo tra 9 e 10 marzo infatti, durante un normale servizio di controllo, gli agenti di turno transitando in Via Mattoccia hanno notato sei persone che, alla vista della volante, hanno immediatamente cercato di darsi alla fuga, con scarso successo visto che tutti loro sono stati presto fermati ed identificati. Uno di essi, un 44enne di origini tunisine, aveva un involucro di hashish nella tasca destra dei pantaloni. Rinvenuti inoltre altri quattro involucri della stessa sostanza (portando il totale a 14 grammi) e banconote di piccolo taglio. All’infelice scoperta

Una complessa operazione gestita nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Velletri

Business “domestico” di droga, scattano gli arrestiTutto è partito dall’osservazione di alcuni noti assuntori di stupefacenti. Da lì si è dipanata una complessa attività di indagini da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, guidati dal Capitano Davide Occhiogrosso, che dopo accurate attività di controllo, sono risaliti all’abitazione di una donna di Ciampino 62enne arrestandola per detenzione ai fini di spaccio di 29 grammi di cocaina purissima, suddivisa in 18 dosi, confezionate singolarmente, nonché un bilancino di precisione e annesso materiale per confezionamento e taglio. Al momento dell’arrivo dei militari dell’Arma nell’abitazione della donna veniva riscontrata anche la presenza di un 30enne, sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Ciampino, che veniva tratto in arresto per violazione degli obblighi inerenti la misura di prevenzione. Durante la perquisizione dell’abitazione venivano rinvenuti anche 4 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana appartenenti al figlio della donna, che per questo veniva segnalato amministrativamente alla Prefettura di Roma. Per il reato di detenzione in concorso ai fini di spaccio di cocaina veniva anche denunciata in stato di libertà la figlia della donna. La donna, dopo il giudizio di convalida dell’arresto in

È allarme per quanto registrato quotidianamente dagli operatori del parco I controlli sono stati effettuati venerdì 11 dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato

Rifiuti nei boschi, l’allarme dal Parco dei Castelli

Genzano, attività straordinaria di prevenzione e sicurezza

Una situazione davvero critica quella che gli operatori del Parco dei Castelli Romani registrano ogni giorno nei boschi: l’abbandono dei rifiuti è un fenomeno che sta diventando diffuso, frequente, incontenibile. La questione non va presa alla leggera, e sarà sufficiente dare un’occhiata ai boschi, alle piazzole a bordo strada, alle aree verdi … non c’è un luogo che venga risparmiato da immondizia di ogni tipo, dimensione e provenienza, come mostra l’ultimo sito censito, in Via della Molara a Rocca di Papa, cui si riferisce l’immagine qui riprodotta. “Purtroppo - commenta il commissario straordinario del parco Sandro Caracci, visibilmente

Nella giornata di venerdì 11, agenti della Polizia Locale congiuntamente con personale della Polizia di Stato del locale Commissariato di Genzano, hanno effettuato un servizio straordinario sul territorio finalizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità nonché della circolazione irregolare sulle strade del territorio, registrata purtroppo con ampia frequenza. Nel corso dell’attività di prevenzione e repressione dei reati sono stati eseguiti: verifiche amministrative nelle attività commerciali, plurimi posti di controllo e controlli a soggetti sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza. Nello specifico, sono questi i risultati conseguiti su 32 veicoli controllati per un totale di 46 persone: cinque contravvenzioni al CdS, un documento ritirato, due attività commerciali controllate e ben quattro persone sottoposte a misure di prevenzione sicurezza … e tutto questo in un solo giorno!

preoccupato per quanto sta accadendo nelle nostre foreste - dobbiamo evidenziare che, negli ultimi anni, in concomitanza con la diffusione della raccolta porta a porta e l’eliminazione dei cassonetti su strada, il fenomeno dell’abbandono di buste piene di immondizia è aumentato. Lo stesso vale per gli ingombranti e per i materiali di risulta, in un processo di forte degenerazione che coinvolge la cosa pubblica e una progressiva e preoccupante perdita di senso civico. Chiederemo al presidente della Comunità del Parco di convocare una riunione con tutti i Comuni per trovare soluzioni che affrontino il problema in modo sinergico”.

flagranza di reato è stata tradotta presso il Carcere di Roma Rebibbia, invece il giovane sorvegliato speciale è stato condannato ad una pena di 10 mesi ed associato alla misura dei domiciliari. Lo stupefacente rinvenuto e sequestrato avrebbe fruttato sul mercato illecito della droga più di 1.000 euro.

ha fatto naturalmente seguito una perquisizione domiciliare, da cui il ritrovamento di un coltello da cucina segnato, inutile a dirsi, da tracce di stupefacente. Tratto in arresto e condannato per un anno, lo straniero non essendo in regola con il permesso di soggiorno è stato accompagnato presso l’ufficio immigrazione. L’operazione si inserisce in un ampio quadro di attività basato sul contrasto allo spaccio sul nostro territorio, fenomeno che purtroppo sembra sempre ben presente nei Comuni nostrani, e tanto più impensierisce considerare come i protagonisti siano fin troppo spesso “reclutati” tra le nuove generazioni.

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6 CRONACA

Incubo furti a Velletri, dopo un inverno critico si intravedono i primi bagliori di speranza

Flebili segnali di uscita da un’emergenza sociale che fino a pochi giorni fa non ha dato scampo alla cittadinanza

Dormire tranquilli potrebbe tornare ad essere un diritto. Se fuori dai confini nostrani l’asserzione corre il rischio di apparire come la sterile polemica di una penna barocca, qui ai Castelli Romani sappiamo che le cose funzionano in maniera leggermente diversa … Eppure, vuoi per la vicinanza della Pasqua oppure per gli ultimi strascichi dello spirito natalizio, la morsa dei reati predatori sembra aver allentato la sua presa. Una notizia che accogliamo con un pizzico di riserbo e con i dovuti scongiuri, avendo trascorso mesi ben poco allettanti sul fronte del quieto vivere. In effetti, la cronaca locale degli ultimi tempi non si è dimostrata esattamente una vetrina turistica … Latrati di cani, porte che scricchiolano, urla di terrore e fucilate che rimbombano nel cuore della notte: sembrano scene sulla falsariga dei più quotati film del terrore e invece sono state solo “pillole” di quotidianità locale,come potrebbero testimoniare i tanti residenti ed imprenditori della periferia cittadina costretti da tempo a montare turni di guardia anche di notte. Un’ondata di delinquenza che non ha fatto sconti quella che si è riversata su Velletri, Lariano e Genzano nel periodo a cavallo tra dicembre e febbraio, e sarà sufficiente dotarsi di un computer con connessione ad internet, oppure fare una “capatina” presso gli uffici di Carabinieri e Polizia per rendersi conto della sequenza inarrestabile di segnalazioni di colpi tentati o messi a segno in uno dei momenti più foschi della recente cronaca locale. Che sia questo il

destino di ogni città la cui densità abitativa raggiunge vette esorbitanti lo diamo per scontato, e per fortuna gli sforzi congiunti delle Forze dell’Ordine evitano che la situazione degeneri. Meno soggette a controlli e dunque più appetibili per i malviventi sono per forza di cose le zone periferiche, ma anche il centro cittadino non è rimasto escluso dalla sequela di colpi, lista puntualmente “rimpinguata” durante le nottate di pioggia. L’emergenza furti torna puntualmente a turbare lo spirito festivo dei veliterni, ma non corriamo il rischio di lasciarci andare all’ottimismo ammettendo che in questi ultimi giorni i casi siano diminuiti in controtendenza con il passato. Allo stesso modo si alimentano i timori e l’insicurezza dei cittadini: un esempio calzante ci arriva dal limitrofo Comune di Cisterna, dove sta avendo molto seguito sul social network Facebook il gruppo “Basta Furti a Cisterna” che non a caso conta più di tremila membri e si dimostra in continua evoluzione. In ogni caso, le statistiche recenti lasciano presagire spiragli di rinascita, e potrebbe non essere poi così lontano il giorno in cui potremo finalmente lasciarci andare ad un sonno tranquillo, senza il terrore di trovarci spogliati di tutto. Ma, per il momento … forse è il caso farsi cullare da Morfeo con un occhio ben aperto.

Edoardo Baietti

Sono all’ordine del giorno le testimonianze di persone che si ritrovano private della quiete domestica, assalite dall’angoscia per un male che senza preavviso si manifesta nel cuore della notte, senza rispetto alcuno per chi lavora quotidianamente reagendo alla crisi con il sudore della fronte. Gli interrogativi non sono pochi, e in particolar modo sembra affacciarsi costantemente l’ipotesi che vi sia un qualche tipo di mappatura delle abitazioni da colpire, ordita dai malintenzionati attraverso l’ausilio di un gruppo di basisti. Un dubbio non da poco, la cui soluzione potrebbe rivelarsi un valido ausilio nel contrasto ai furti. La tesi di un attento studio a tavolino sulle ville da prendere di mira riflette il pensiero e le preoccupazioni di molti, e non solo nel territorio nostrano – si vedano a tal proposito i mezzi di informazione di stampo nazionale. Una contro tesi deriva invece dall’atteggiamento impulsivo che molto spesso sfoggiano i malviventi, lasciando intuire una scelta dei “colpi” spontanea, quasi una pennellata d’artista sulla tela della delinquenza.

“Basta Furti a Cisterna” ad un passo dai 4500 membri. Il gruppo Facebook nato per mantenere unita la cittadinanza contro gli atti delinquenziali sul territorio non perde di vista il suo obiettivo e, ad oggi, è innegabile l’apporto offerto da questa pagina telematica alla lotta ai furti in abitazione, quantomeno per rendere sempre partecipi i residenti, in un continuo dialogo con le Forze dell’Ordine. Esternazioni di rabbia e paura si ritrovano spesso tra i tanti commenti, e testimoniano lo stato d’animo dei residenti. Alcuni mesi addietro anche il TG2 ha mandato in onda un servizio di alta risonanza che ha confermato come i reati predatori in territorio pontino non siano solo episodi isolati o di poco conto. Una marea di notizie che arrivano in tempo reale sul gruppo creato da Silvio Fanfarillo, che parla del progetto come di “un’iniziativa che nasce dalla necessità di proteggerci in maniera non violenta non sovrapponendoci alle istituzioni ma supportandole”. Per iscriversi occorre semplicemente digitare sulla casella di ricerca di Facebook le parole “Basta Furti a Cisterna” e poi sull’opzione “iscriviti al gruppo”.

E se ci fosse qualche basista? L’allerta corre sul web

Un’ipotesi che puntualmente si affaccia nella mente dei cittadini castellani.…

Tante le segnalazioni che hanno riempito la pagina Facebook nelle ultime settimane

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Grande partecipazione ad uno dei primi eventi organizzati nei locali del Convento del Carmine

“Poesia e Jazz” di scena alla Casa delle Culture e della Musica

L'evento tenutosi nella libreria Mondadori il 19 marzo ha avuto come ospite Gabriella Greison

La nuova opera amatoriale del regista veliterno dovrà attendere ancora qualche mese prima di venire alla luce

Velletri 2030 “fa un salto” nel mondo quantistico

“Partendo da Venezia” … ancora work in progress per il film di Fernando Mariani

Fernando Mariani è passato a trovarci in Redazione alcuni giorni fa, non mancando di svelare alcune novità su “Partendo da Venezia”, la nuova opera cinematografica amatoriale che si spera possa bissare il successo dell’arcinoto “Apilus”. Nonostante siano state girate la maggior parte delle scene e sia stata

Davide Brugnoli Ed. Ba.

Foto di Katia Trombetti

Foto di Katia Trombetti

Un evento culturale decisamente apprezzato quello che ha riempito i locali della neonata Casa delle Culture e della Musica, che in occasione del frizzante “Poesia e Jazz” ha registrato la partecipazione di un pubblico attento e selezionato. Ad organizzare l’interessante iniziativa, costituita in larga parte dalla lettura di componimenti poetici di pregiata fattura, è stato l’Assessorato alla Cultura del Comune di Velletri, nella persona dell’Assessore Ilaria Usai. Il progetto è stato attuato grazie al fattivo impegno sul campo di cittadini veliterni, artisti e volti noti della nostra città. Ad aprire le danze, la lettura scenica da parte di un concittadino molto speciale, Gianmarco Tognazzi, immediatamente seguita dalla partecipazione di vari artisti locali, di seguito elencati: Gianmarco Tognazzi, Pasquale La Rotonda, Fabrizio Rinaldi, Marco Nocca, Shany Martin, Maria Luisa Melo, Alberto Pucciarelli, Carlo Luffarelli, Francesco Tibaldi, Francesca Cedroni, Emiliano Del Zanno,

Patrizia Audino, Lidia Giorgi, Spallotta, Bravini Gianna, Marisa Monteferri, Cristian Ronchetti, Filippo Ferrara, Lucia Mammucari, Leonardo Ciocca, Filippo Alivernini, Francesco Mocerino, Francesca Dell’Orco. Gli spettatori hanno anche potuto apprezzare le note jazz del Vibes Group composto da Riccardo Calcari, Marco Crocetta, Antonio Censi, Massimo Santandrea. “L’augurio”, annuncia l’Assessore Usai, “è quello di fare sempre meglio e stringere sempre più il rapporto con tutta la cittadinanza. La cultura, quando diventa collettiva, frutto della passione e dell’ interesse di tanti crea bellissimi momenti come quello che abbiamo vissuto in questa bella giornata all’insegna dell’arte”.

“Per chi suona la campana”, così avrebbe scritto John Donne in una delle sue poesie più famose. Il 19 Marzo è toccato alla nostra città, in un seminario organizzato da Velletri 2030 in collaborazione con la libreria Mondadori, la quale ha adibito in loco l’evento. Le danze sono state aperte dal presidente di Velletri 2030 Sandro Bologna, il quale dopo una breve disquisizione in merito alla relazione tra le nuove scoperte scientifiche del ‘900 e le nuove tecnologie che oggi ci permettono di proiettarci verso una società sempre più tecnologica, ha presentato al pubblico, con tutti gli onori del caso, la scrittrice nonché giornalista e scienziata Gabriella Greison. Esibitasi in un monologo quantistico, ha

trasportato il lettore in un viaggio spazio-temporale, in quel lontano 1927 a Bruxelles, dove si stava svolgendo il quinto Congresso di Solvay in merito alle problematiche in ambito fisico e chimico. In questa fase storica, tra le macerie della Prima Guerra mondiale e le larve della Seconda e dei regimi totalitari; la fisica classifica subisce uno sconvolgimento interno: La teoria Quantistica. Questa teoria ha scosso il mondo della scienza, minando alle radici portanti della fisica classica come mai prima d’ora, ritenuta l’unica via maestra per percorrere l’ardua strada della filosofia naturale. Vengono così rimessi in discussione principi secolari come il determinismo aristotelico, secondo cui nulla avviene per caso, ma secondo delle regole e una necessità e il principio stesso di causa-effetto, tramite il principio d’ indeterminazione di Heisenberg. La teoria dei quanti, compresa da tutti e da nessuno ci ha portati nel mondo in cui siamo oggi, fatto di tecnologie senza la quale forse non potremmo vivere e che non ci sarebbero senza tale teoria, come i transistor e i LED. Ci porterà ancora oltre?...solo il tempo saprà dircelo.

montata più di un’ora di film, per causa di forza maggiore vi è stato un rallentamento nella produzione, ma allo stesso tempo continuano le riprese di contorno alla storia ormai già ben definita e funzionante nella narrazione e nella sceneggiatura. Per quanto riguarda la trama, anche questa volta il vigile Mariani non ha voluto rilasciare commenti, lasciando però intendere che verranno trattate svariate tematiche sociali relative alla vita in famiglia. “Spero di terminare questa nuova opera il prima possibile”, questo è quanto ci ha dichiarato Mariani, “e la mia volontà è quella di proiettarla verso metà settembre, naturalmente proponendo una prima ufficiale a Velletri”. Lasciamo Fernando con un sonoro in bocca al lupo rimandando ai prossimi numeri un’intervista esclusiva per scoprire tutti i particolari di “Partendo da Venezia”.

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Sfratti, furti, fondazioni, rifiuti, cantieri aperti e opere pubbliche. Il contesto che ha fatto da cuore pulsante al secondo mandato Servadio non è stato di certo tra i più sereni. E’ quel genere di situazioni che con una scarsa dose di giornalismo potremmo definire una grande “ammucchiata” di tensioni sociali, il tutto condito dai più accesi scontri sul terreno politico e sociale. Ed effettivamente il risultato che un tale turbinio di informazioni genera nell’ascoltatore è quello di una confusione generalizzata o di un totale rifiuto di partecipazione alla vita pubblica. Non saranno passati in sordina gli accadimenti che in questi ultimi tempi hanno afflitto la città, e forse è il caso di “fare il punto” con il diretto interessato. Uno squarcio sulla nostra Velletri che più di parte non potrebbe essere, visto che ad offrircelo è lo stesso Primo Cittadino Fausto Servadio in un’intervista datata giovedì 10 marzo. Le esigenze di spazio impongono una selezione degli argomenti trattati, e per questo motivo ci riserveremo di analizzare nelle future uscite questioni di più ampia complessità che nei mesi passati hanno infuocato l’opinione pubblica (si pensi solamente al dibattito “sempreverde” sulle antenne di telefonia mobile, o anche al sistema di accoglienza Sprar o agli sviluppi della commissione rifiuti). Buona

Tra quanto è stato fatto e quanto è ancora da realizzare, una panoramica sull’andamento del secondo mandato Servadio

Dalle più “calde” questioni di cronaca locale ai cantieri ancora aperti, intervista a 360° al sindaco Fausto Servadio

lettura dunque con la prima intervista ad ampio raggio di una lunga serie targata “La Torre”. Buonasera sindaco. Crediamo che prima di raggiungere il fulcro dell’intervista sia necessario affrontare alcune tematiche trasversali, che si rendono però obbligate essendo alcune tra le questioni di maggior preminenza nella coscienza civica cittadina. Mi riferisco a problemi di stringente attualità come quello delle emergenze abitative … Ecco, potremmo iniziare proprio da questo punto: crediamo sarebbe opportuno un commento sulla sua recente dichiarazione di voler sospendere (in casi particolari) gli sfratti. Il problema della casa è sempre in crescita e le forti difficoltà economiche amplificano la richiesta urgente di abitazioni. L’importante è che le case vengano assegnate a chi ne ha diritto e nel prossimo periodo saremo molto più attenti al controllo per verificare i requisiti. Certo, di forte impatto è il problema degli occupanti abusivi, ma come già dichiarato in altre occasioni emetterò un’ordinanza di sospensione degli sfratti per quanto riguarda le famiglie con minori, gli anziani e le persone con disabilità. Nel frattempo verrà completato il censimento comunale e, in concomitanza con questa statistica, verranno organizzati incontri a tutti i livelli. Per il momento, invito le persone che sono a conoscenza di case disabitate a renderne notizia.

Questa è di certo una tematica delicata perché vede come prime vittime le famiglie … Un altro punto su cui ci sarebbe da discorrere è legato al forte rischio di incidenti causati dai grossi arbusti che pendono sull’asfalto locale. Rischio che peraltro è diventato più di una volta realtà con conseguenze irreparabili. Come vi state muovendo per impedire che fatti di tal genere possano ripetersi?Sono stati programmati ed eseguiti da anni interventi (e non solo dall’Amministrazione) dedicati al monitoraggio e nei casi previsti anche alla rimozione di piante

pericolose. Purtroppo la fatalità non si può prevedere, ma sicuramente verranno incrementate le operazioni di controllo da eseguirsi in pieno accordo con il Corpo Forestale. Cosa succede alla Casa Circondariale di Lazzaria? Sembra che la struttura in questo mese abbia calamitato diversi eventi di una gravità inconcepibile, addirittura con il coinvolgimento di agenti di polizia penitenziaria … I gravi episodi legati alle strutture penitenziarie non sono circoscritti a Velletri, e anche rispetto agli infelici accadimenti dell’ultimo periodo il direttore della struttura sta facendo un ottimo lavoro nel gestire questioni del genere che devono essere studiate con la necessaria attenzione.

Sono all’ordine del giorno le critiche sulle condizioni non proprio ottimali di certi siti come il cimitero comunale che solitamente resuscita (per restare in tema) solo in occasione della ricorrenza dei defunti, oppure gli spogliatoi del campo sportivo che da tempo necessitano di opportune operazioni di riqualificazione. In realtà sono abbastanza soddisfatto del miglioramento del cimitero comunale, basti pensare che sono stati rifatti anche i terrazzi … C’è ancora da fare, e ovviamente non si può ancora ritenere un fiore all’occhiello, ma ritengo che ad essere più urgente sia l’ampliamento degli spazi rispetto alla manutenzione. A tal proposito invito i cittadini ad esprimersi sul ricollocamento dei defunti trascorsi cinquant’anni dal decesso. Per quanto riguarda il campo sportivo invece, i lavori nel campo A inizieranno a breve, essendo stato affidato l’appalto a seguito di gara … però per la partenza bisognerà attendere il completamento di quelli del campo B. Sembra che durante l’inverno appena trascorso, forse ancora di più dell’anno precedente, la città e in particolare la sua periferia siano state assalite da un’orda di ladri senza scrupoli. Rispetto al recente incontro a Pratolungo

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(che alcuni hanno tacciato come scarsamente utile dal punto di vista pratico), cosa è cambiato?Il rapporto con le Forze dell’Ordine è ottimo, fatto di reciproca attenzione nell’interesse della città. Di certo quella dei furti è una questione spinosa, che ha visto anche l’organizzazione di iniziative sul territorio sul fronte della sicurezza proprio come quella a Pratolungo, il cui obiettivo era anche quello di confermare l’importanza di un dialogo con i residenti. In questi mesi si stanno perseguendo percorsi importanti e confidiamo che a breve vi saranno progressi sia per quanto riguarda la prevenzione che per l’individuazione degli autori dei reati.

Vorrei ora incentrare l’attenzione sulle linee guida di Velletri 2018. Che Velletri sia famosa per i cantieri “a lungo termine”è un dato di fatto, ma sembra che questi mesi siano quelli decisivi per quanto riguarda una vasta gamma di progetti. Possiamo dire di essere in fase di arrivo … Sarà questione di giorni prima dell’ultimazione dei progetti e dei servizi programmati per la promozione locale. Mi riferisco alla scala mobile, alla riqualifica dell’ex Convento del Carmine, dell’area delle stimmate, ma anche ai lavori a Sant’Anatolia e a S. Nicola. Peraltro il 3 aprile apriremo al pubblico le visite al Fondo Antico, alle Stimmate e ai locali del Convento (ora Casa delle Culture e della Musica).

Osserviamo in questo periodo una fervente attività degli operatori Volsca, ma come sta andando il porta a porta sul territorio comunale? Passi la bontà ambientale del progetto, ma alcuni cassonetti verdi sono ancora presenti in certe zone cittadine e ancor di più si notano buste di immondizia sparse in ogni dove lungo le strade … Il che non rende giustizia alla nostra città.

Posso assicurare che entro la prima decade di aprile sarà completata la rimozione dei cassonetti, e come si può osservare lungo le vie veliterne i cassonetti per l’indifferenziata sono ormai molto pochi. Purtroppo c’è tanta, troppa maleducazione e noncuranza del lavoro altrui, ma colgo l’occasione per invitare ancora una volta i cittadini che non avessero provveduto a rispettare quanto previsto ad attivarsi fin da subito visto che sono state già effettuate multe salate e i controlli sono molto accurati.

Sono molti i dissapori per la chiacchierata fondazione Arte e cultura … considerata da più parti (e non solo politiche), una sorta di sconfitta per il Comune, costretto a delegare una mansione che invece dovrebbe spettargli … sembra un po’ una sostituzione dell’assessorato. Possiamo approfondire questo punto?Recentemente sono stato bersagliato da più fronti che hanno additato la fondazione come un processo di svendita della cultura a Velletri. Tengo a precisare come le varie associazioni culturali siano una ricchezza insostituibile per la nostra città, e ringrazio in particolar modo quelle che hanno contribuito fattivamente alla gestione del Teatro Artemisio. Purtroppo la questione economica non ha permesso che questo assetto reggesse e per questo motivo si è resa necessaria l’istituzione di una fondazione. Passando ai compiti, questa si occuperà di gestire il Teatro Artemisio, gestire l’ex Convento del Carmine principalmente per quanto riguarda le attività musicali, istituire un comitato scientifico che valuterà le iniziative, come ad esempio le feste locali. Presto attiva, l’ultimo passaggio sarà l’approvazione dello statuto in sede di Consiglio. In conclusione dell’intervista, potrebbe rilasciare un commento del tutto soggettivo sull’andamento degli

ultimi due anni di mandato sindacale, magari con un accenno al suo impegno per i prossimi mesi?Complessivamente sono molto contento del risultato, e in particolare del riscontro avuto dai cittadini. Se dovessi definire il mio maggior impegno per l’anno in corso, oltre a completare quanto ancora deve essere ultimato, sicuramente parlerei di viabilità. Le strade di Velletri versano da sempre in condizioni difficili, e si tratta non tanto di coprire buche che presto si riformerebbero, ma di rifare del tutto le strade.

Non sarà certo un’intervista a rendere il giusto peso ad un periodo di così forte tensione sociale, forse uno di più critici degli ultimi anni. Eppure, le parole del Primo Cittadino potrebbero offrire uno spiraglio per discussioni scevre da polemiche strumentali, magari anche ad uno scambio di vedute acceso per uscire dalla crisi di valori che ha caratterizzato queste fredde giornate invernali. Ma se orgoglio e testardaggine sono tra i principali vanti caratteriali della storia della nostra città, sappiamo che anche l’ottimismo non è alle ultime posizioni. Un fattore che ancora una volta si dimostrerà cruciale, nella costruzione di una città migliore pronta a risorgere dalle sue lacrime per un 2016 all’insegna della speranza.

Edoardo Baietti

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“La Torre” torna ad ergersi alta sulla nostra radiosa terra volsca. Un momento atteso da molti, quello della riapertura dello storico giornale locale di Velletri e dintorni che finalmente inaugura un nuovo percorso e che già dalla prossima settimana sarà lieta di ricevere vostri riscontri, suggerimenti e proposte di pubblicazione. Per festeggiare sotto una luce di benevolo campanilismo il ritorno della nostra testata, abbiamo pensato di omaggiare la città attraverso le brevi riflessioni di alcuni “Velletrani D.O.C”, colonne

Risorge “La Torre” … La parola ad alcuni “Velletrani D.O.C.”!

“Una testata che coinvolgeva tutta la città”

“Per anni sinonimo di ‘giornale di Velletri’ ”

“Rappresenta un pezzo della mia infanzia”

“La Torre non è mai crollata”

“La Torre ci mancavi”

Alla vigilia della riapertura della testata-simbolo di Velletri, abbiamo voluto ascoltare il parere di alcuni storici “rappresentanti” della nostra terra volsca

Uno squarcio sul passato veliterno da parte di Maurizio Fantozzi

Un simpatico aneddoto da parte di Roberto Zaccagnini

La riflessione di Sandro Natalizi alla vigilia della riapertura

Il sentito ricordo di Lucia Mammucari

L’affettuoso augurio di Giulio Montagna

Edoardo Baietti

“La Torre è stato il primo giornale “simbolo” di Velletri. Basti pensare, tanto per citare un aneddoto, a questo fatto: appena un amico combinava qualcosa di singolare, subito gli si diceva con fare scherzoso: “Attento che ti faccio mettere sulla Torre”. Ovviamente la testata ha avuto alti e bassi, e questo è un qualcosa di naturale, ma a suo tempo coinvolgeva tutta la cittadinanza. E’ importante sottolineare che senza l’esistenza di internet l’unico modo per i residenti di informarsi sulle notizie locali era la presenza della Torre, anche perché difficilmente le testate nazionali si occupavano dei problemi nostrani. Sono senz’altro lieto della riapertura del giornale e vi auguro un’ottima riuscita di questo progetto”.

“Un giornale storico che rappresenta un pezzo della mia infanzia. Ricordo che hanno transitato di lì firme storiche della stampa locale e non. A partire dal nome che rappresenta la nostra Torre del Trivio. Tanti anni fa si attendeva con trepidazione l’uscita di questo giornale, che ogni settimana proponeva interessanti approfondimenti di cronaca, attualità, cultura e politica, senza tralasciare ovviamente lo sport. Impossibile poi non ringraziare “La Torre” per aver aiutato la nostra modesta compagnia teatrale quando nei suoi primi periodi di attività doveva ancora conquistare il cuore dei veliterni. Sono naturalmente felice della notizia della riapertura e spero che ritorni ad avere il successo degli anni passati, anche per dare nuova linfa a giovani e promettenti firme”.

“La Torre risorge … anzi, non è mai crollata, possiamo dire senza timore di essere smentiti. Basta osservare con attenzione il libro di Paolo Carotenuto, “La battaglia di Velletri”, pubblicato nel 2014 nel 70esimo anniversario dell’occupazione di Velletri e di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale. Le immagini molto realistiche di questo libro mostrano la nostra Torre del Trivio ferita, squarciata da più parti, colpita in profondità ma miracolosamente non crollata o abbattuta, neanche quando quasi tutti i più bei palazzi rinascimentali di Piazza Cairoli furono rasi al suolo. Per quanto riguarda il giornale fondato nel 1969, posso ritenere di essere tra i primi firmatari; inoltre in quel periodo essendo io in piena attività ero sempre presente sulle colonne dei periodici del territorio, con tutti i progetti scolastici che si svolgevano all’epoca e che mi vedevano in prima linea come insegnante”.

Maurizio Fantozzi

Roberto Zaccagnini

Sandro NataliziLucia Mammucari

Giulio Montagna

portanti della nostra terra che ci racconteranno cosa rappresenta per loro “La Torre”. Una panoramica informale e del tutto soggettiva che abbiamo il piacere di proporvi su queste colonne. Alla fine, sarà proprio questo il senso della nuova avventura editoriale che avete tra le mani: raccogliere la sfida della modernità ma senza perdere il gusto per la tradizione che ci ha sempre caratterizzato. Siamo certi che “La Torre” grazie a voi potrà continuare a brillare di luce propria sui cieli castellani e chissà, magari anche oltre.

“Per parecchi anni, “La Torre” fu sinonimo di “giornale di Velletri”. Si incrociò per qualche tempo con L’Araldo, che aveva avuto il suo splendore dieci anni prima, ed era tornato con cadenza irregolare in edicola. Si incrociò poi con Contrometropoli, poi con Velletri Oggi, ma “La Torre” era il giornale

locale. E spesso accadeva che la gente, in edicola, chiedesse: “ ‘A Tore!”. L’edicolante porgeva La Torre, e il cliente: “No, chill’atro!”.

“La Torre … ci mancavi! E meno male che riappare nelle nostre edicole quello che per tanti lustri è stato il primo e glorioso settimanale, che con garbo e sobrietà si è fatto carico di raccontare con obiettività vicissitudini belle e meno belle della nostra comunità; i cui direttori che si sono alternati nel

tempo vi hanno profuso la loro capacità culturale unita alla sapienza e umanità che li hanno sempre contraddistinti. Benvenuta “La Torre”, con le stesse caratteristiche ma con uno spessore in più. Alla direzione tutta la solidarietà nell’espletamento di questa fatica, sicuro che ne saranno capaci dando sfondo al dinamismo e alla passione a loro congeniali. Ad Majora”.

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L’iniziativa si è svolta presso la sede dell’Azienda Aquarium in via Colle Perino Vecchio

Tecniche e segreti artigianali “svelati” con ArteMestieri Castelli Romani

In occasione della festa di San Giuseppe, l'associazione ArteMestieri Castelli Romani ha organizzato un altro dei suoi percorsi, continuando a perseguire il proprio obiettivo di promuovere gli artigiani e gli artisti del territorio dei Castelli Romani, portando le loro opere direttamente tra la gente. L’appuntamento è stato nel cuore della campagna veliterna, presso l’Azienda Agrituristica Aquarium, di Colle Perino Vecchio. Un’intera giornata, baciata da un caldo sole primaverile, trascorsa tra gli alberi di ulivo, ai bordi del laghetto e delle fontane dell’azienda, ad ammirare le opere di decine di artigiani e artisti dei Castelli, che oltre a manufatti già completati, hanno improvvisato un laboratorio interattivo, in un itinerario lungo il quale è stato possibile scoprire le tecniche e i “segreti” individuali che permettono di trasformare l’ispirazione in una forma, in un oggetto. Il focus della giornata è stato ben sintetizzato da Cecilia Camporeale, membro del Direttivo, nel suo intervento di benvenuto, a nome del presidente Fabio Pontecorvi: “... i veri artisti sono quelli che non si chiudono nei loro studi, ma vanno incontro al mondo. L’Arte è un’emozione, che trapela dai particolari di un’opera, dalle forme di un quadro, di una scultura, di un carme o una prosa, in una tappezzeria o nella lavorazione di legno o metalli. Condividere Emanuele Cammaroto

esperienze, allargando le prospettive di ciascuno, riscoprendo antiche tradizioni, studiando come evolverle in moderni strumenti di costruzione e comunicazione, ponendo sempre al centro l’essere umano e la natura. E nella pace della campagna, i visitatori hanno potuto ammirare le opere, gustando odori, profumi e sapori dei prodotti locali, cucinati con la sapienza di un tempo, trascorrendo una piacevole giornata chiacchierando, ascoltando della buona musica con Chitarra e Tres di Cristiano Fatale e Donato Silvano le poesie dei membri dell’Associazione Culturale “Nuovo Cenacolo della Poesia”, ammirando i passi e i ritmi iberici di Liliana Larosa. Un tuffo nel lontano passato è stato regalato dalla presenza dell’associazione “ I Templari di Foulques”, che ha simulato combattimenti medievali, suscitando la curiosità sia dei grandi che dei più piccini. Ad impreziosire ancora di più la giornata, la visita del vescovo di Velletri, S.E. Vincenzo Apicella, nel corso della presentazione del libro “Tira fuori l’anima”, opera prima di Assunta Gneo. Un grazie al direttivo dell’Associazione per la riuscita dell’evento: Fabio Pontecorvi, Alida Ferrettini, Cecilia Camporeale, Giancarlo Mariani, Fabio Palladini, Vito Torcolese, Sergio Coluzzi, Rossella Tibaldi.

Sabato 19 marzo l’ATS Natura Matura e Libera 2000 hanno realizzato una mattinata all’insegna dell’avventura

Giorgio Maggiore sarà Presidente Onorario; riconfermati tutti i componenti del Consiglio Direttivo

Festa del papà nel Bosco del Monte Artemisio

L’Associazione “P. Italo Laracca” rinnova le cariche, Fabio Ciarla è il nuovo presidente

Sabato 19 marzo l’ATS Natura Matura e Libera 2000 hanno realizzato una mattinata di attività per la Festa del papà. Otto coraggiosi e volenterosi papà con i loro 11 bambini hanno deciso di condividere il senso reale di questa festa passando delle ore insieme. Durante la mattinata hanno esplorato il sentiero del

Partecipata assemblea dell’Associazione “Padre Italo Laracca” domenica 22 marzo nei locali del Polo Espositivo “Juana Romani”, nell’occasione si sono tenuti i lavori straordinari per la modifica di alcune parti dello Statuto e poi quelli ordinari per il rinnovo delle cariche sociali. Si rintracciano pochi altri esempi simili di comunione di intenti visto che sia per le modifiche allo Statuto sia per l’elezione delle nuove cariche si è potuto procedere per acclamazione. Sono quindi stati riconfermati all’unanimità tutti i componenti del precedente Consiglio Direttivo, in carica da tre anni, mentre per la presidenza c’è stato il passaggio di consegne tra Giorgio Maggiore e il giovane Fabio Ciarla. Maggiore, tra i soci fondatori dell’Associazione, lascia l’incarico dopo 18 anni di presidenza ininterrotta. Un lavoro enorme, sottolineato con l’applauso di tutti i presenti che hanno anche confermato la volontà della prima proposta del neopresidente Ciarla, ovvero la creazione della figura del “Presidente Onorario” che sarà assegnata appunto a Giorgio Maggiore. Per il prossimo triennio quindi il Consiglio Direttivo dell’Associazione sarà composto da Mauro Castrichella, Maria Crespi, Giuseppe Dubla, Walter Favale, Sandro Giuliani, Giorgio Maggiore, Patrizio Maggiore. Prima della conclusione dei lavori dell’assemblea, lasciando spazio ad una visita al Polo Espositivo introdotta da Alessandro Filippi e guidata dal concittadino Guido Giani per un viaggio nella Velletri scomparsa, si è anche proceduto a dare conto del programma di quattro conferenze su cui non mancheremo di aggiornarvi.

bosco del Monte Artemisio alla ricerca di sassi, fogli, ricci, legnetti, radici, fiori e quanto potesse illuminare la creatività e la fantasia dei bambini. Dopo quest’attività creativa padri e figli hanno riscoperto il piacere di giocare insieme: i bambini bendati hanno cercato di individuare tra tutti i papà il proprio toccando loro il viso, le mani, le giacche e anche qui ci sono stati momenti d’intense emozioni e risate! Infine, seduti in cerchio, padri e figli hanno pescato dei foglietti con frasi e dediche speciali. La scoperta più grande è stata che è possibile stare insieme e trovare uno spazio di condivisione e gioco anche al di fuori dei soliti giochi elettronici e delle quattro mura, semplicemente con la propria presenza, ascolto e disponibilità. Un augurio speciale e sincero a tutti i papà ma soprattutto a Roberto, Massimo, Luca B., Stefano, Luca R., Roberto M., Leonardo R. Giuseppe che hanno dato ai loro figli e a se stessi il regalo più grande e vero: il TEMPO! Prossimo incontro dell’ATS al Rifugio il 3 Aprile con la sezione Scout Agesci di Velletri.

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12 ATTUALITÀ

Gli amici della “Congregazione Velletrana do Nerbo e da bbona forchetta” tornano agli onori dell’attualità locale grazie ad una nuova cena-evento realizzata nell’ormai celeberrima “Tana” creata da Maurizio Fantozzi e limitrofa al Museo dell’Agricoltura. L’occasione è stata propizia per omaggiare la primavera alla porte, e il gruppo di Fantozzi si è

Cerimonia unica per la consegna degli attestati di I e II Livello per i due corsi per aspiranti sommelier Fisar in svolgimento a Velletri, nei locali dell’istituto per l’Enologia del CREA in via della Cantina Sperimentale. Nelle sale di Benito al Bosco lunedì 14 marzo il direttore di corso Paolo Pietromarchi e il consigliere di Delegazione Angela Maglione hanno quindi fatto il punto sulla crescita costante

Una tradizionale “carciofolata” omaggia la primavera alla “Tana del Nerbo”

Consegna degli attestati agli aspiranti Sommelier FISAR

Il gruppo costituito Maurizio Fantozzi si è dato appuntamento presso i locali del Museo dell’Agricoltura per una delle consuete cene

Serata di festa da Benito al Bosco per i due gruppi che si stanno formando a Velletri

Ed. Ba.

delle attività della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori e si sono complimentati con tutti i corsisti che, proprio mentre ricevevano gli attestati di partecipazione dei corsi di Primo e Secondo Livello, sono già quasi tutti alle prese con i successivi stadi di perfezionamento. A fine aprile infatti ci saranno gli esami per diventare sommelier del corso che ha preso il via lo scorso anno e che è composto da Sandro Astolfi, Claudia Biagi, Mirko Bongianni, Maria Luisa Cappello, Cristina Cedroni, Ivo De Santctis, Matteo Di Carlo, Marco Fabiano, Alina Gherasim, Giorgia Gomez, Natalia Scarnicchia, Danilo Sciarra, Francesco Sclafani e Leonardo Sichi. Sono appena passati invece al Secondo livello: Elisa Bernoni, Alessio Bonanni, Salvatore Bravatà, Grazia Anna Capuano, Anastasia Centrone, Marilena Ciarcia, Marco Ciccognani, Roberto Cioeta, Giovanni Deserti, Francesca Farabullini, Maurizio Giorgioni, Francesco Leporoni, Luana Lucidi, Francesca Malaspina, Costantino Marzano, Giuliano Renzi, Francesco Rondoni, Marcello Rossi, Francesco Sambucci, Valentina Servadio e Tiziano Zarra.

dedicato questa volta alla riscoperta delle antiche tradizioni locali, radicate nel tessuto stesso della civiltà contadina. Uno dei punti focali e lodevoli della congregazione è quella particolare affinità tra tutti i membri, e anche i rappresentanti di diversi partiti che più volte hanno infuocato i consigli comunali, si sono incontrati nel corso degli anni per mangiare gioiosamente sotto l’egida della “bbona forchetta”, che da sempre unisce gli uomini e distrugge i dissapori. Lo scorso 16 marzo si è svolta dunque una caratteristica carciofolata, che ha visto anche la presenza di una rappresentanza della politica territoriale, compresi gli ex sindaci Cesaroni e Ciafrei, l’ex sindaco di Filettino Catena, nonché l’Assessore di Velletri Orlando Pocci e il Primo Cittadino di Lariano Maurizio Caliciotti. Tra gli ospiti d’eccezione, anche il vescovo della nostra diocesi Vincenzo Apicella insieme a don Paolo. Nella congregazione non esistono cariche o gradi, ma solo numeri progressivi in base all’iscrizione, e proprio a questo proposito, ricordiamo a tutti i “Nerbi lettori” – perdonateci la licenza- che volessero entrare a far parte dell’allegra comitiva, di rivolgersi al signor Fantozzi, che sarà ben lieto di inserirvi nel gruppo,a patto di condividere gli scopi e le finalità della congregazione.

Una riflessione sulla Jam Session da parte del nostro “affezionato” Emanuele Cammaroto

“… Quando la marmellata fa gola non solo ai bambini”

Emanuele Cammaroto

Teatro e musica all’unisono la scorsa domenica per dare vita ad un connubio stimolante “Jam Session” al Teatro di Terra per celebrare la donna

Ludovica Di Ridolf i

Mario Maneri, Simona Nobili, Azzurra Petrizzelli, Demis Ceracchi

Foto di Francesco Della Manna

Nel tardo pomeriggio di domenica 20 Marzo, presso il teatro di Terra, è avvenuta una “festa di giovinezza teatrale” (come gli stessi organizzatori dell’evento l’hanno definita); diverse forme d’arte hanno infatti trovato voce attraverso artisti che si sono messi in gioco con monologhi, sketch o esibizioni musicali, toccando un’ampia gamma di emozioni. Le performance, infatti, hanno spaziato dal comico al tragico, dal tenero al crudele, rimanendo però ancorate ad un tema centrale: l’importanza della donna. La donna, la meravigliosa creatura che nel corso della serata è stata definita angelica, diabolica, coraggiosa, vittima, sarcastica, sensuale, delicata eppure resistente come il cristallo. La jam session è stata aperta e conclusa da gli “Opeliu”, gruppo di musicisti che con talento e professionalità ha interpretato “Marinella” di Fabrizio De Andrè; nel corso della serata sono nuovamente intervenuti con “La fata” di Edoardo Bennato, per poi finire con un pezzo da loro composto. Con monologhi spassosi di autrici quali Serena Dandini, riproposto magistralmente da Velia Bongianni, estratti di opere celeberrime come il Don Giovanni (incarnato da Francesco Tibaldi), o come la Lisistrata, ricordata in un discorso interpretato da Biancamaria Berardi, alternate ad opere inedite scritte dallo stesso pugno dei performer, come nel caso di Roberta Angeloni o Alessandra Mattoccia, la figura della donna è stata analizzata in tutte le sue sfaccettature, snodandosi dalla commedia alla poesia, dalla tragedia all’eroismo. Tra le esibizioni più coinvolgenti della serata, una nota di merito va alla compagnia dei Blues e alla loro prestazione. Come ironicamente ha sottolineato Lorenzo Canarutto, che ha affiancato Biancamaria Berardi nella conduzione dell’evento, “la serata ha avuto luogo il 20 Marzo e non l’8, perché le donne vanno festeggiate tutti i giorni dell’anno”.

Tutto nasce da un’idea di Carla Petrella. Perché non portare per una volta non la vita sul palcoscenico, bensì i suoi protagonisti? Non personaggi interpretati, ma interpreti narranti. Prende corpo così “Jam-Session”. Chiunque ne abbia voglia può portare in scena “qualcosa”, non per provare, non per dimostrare, solo per condividere un pezzo di sé, in un palcoscenico dove, a differenza della vita, non devi raggiungere un obiettivo e non sarai valutato o giudicato da nessuno. Agorà di tale evento non poteva essere che il “Teatro di Terra” di via San Crispino; a partecipare, non solo elementi dei vari laboratori, ma esterni, anche se, bisogna ammetterlo, spesso stimolati da conoscenti che il teatro lo vivono e amano. La data, il 20 marzo; il tema: la donna. Si era detto che non era spettacolo da sottoporre a giudizio, né tanto meno a critica, ma non si può negare che il risultato sia stato di gran pregio, soprattutto per la incredibile atmosfera di amicale complicità che la spontaneità dei partecipanti ha creato. Certo, bravi sono stati Biancamaria Berardi e Lorenzo Canarutto, che con la loro conduzione frizzante, condita da qualche “stecca”, quasi necessaria per evitare che la serata prendesse la piega di quello che non era, cioè un’ennesima puntata di “Dilettanti allo sbaraglio”, piuttosto di quello che doveva essere ed è stato, un incontro di amici che hanno deciso di passare insieme del tempo dilettandosi nel gioco dell’esibizione; riuscendo nel paradosso di mettersi a nudo indossando una maschera di scena. Una serata così conviviale non poteva concludersi se non con una buona “pizzata”, organizzata da Luigi Onorato, sulle stesse tavole appena calpestate dai “narranti”. Un momento per unire ancora di più la vita al teatro e i personaggi agli interpreti, gli attori con gli spettatori. Peccato che qualcuno non abbia colto anche questo aspetto, lasciando il Teatro dopo aver concluso il proprio intervento. Avrà sicuramente modo di recuperare alla prossima sessione di questa ben riuscita “marmellata”.

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13ATTUALITÀ

Come ogni anno, preannunciata da accattivanti pubblicità e da invasioni di colombe nei supermercati, è arrivata la Pasqua. Si comincia a sentire il suo profumo, infatti, da settimane prima dell’evento: i programmi televisivi sono intervallati da apparizioni sgargianti di uova di cioccolato con annesse fantastiche sorprese per bambini, immersi in situazioni idilliache dove i piccoli giocano, i papà sorridono e le mamme tirate a lucido addentano soffici pezzi di colomba. Ironico come queste immagini contrastino con la realtà. Le ristrettezze economiche a cui siamo sottoposti da qualche anno a questa parte trasformano le gite fuori porta in picnic nel giardino di casa, e ridimensionano le abbuffate domenicali. Una sorta di spossatezza pessimistica langue nelle Chiese e nelle mura private; oltre all’ evidente irrealizzabilità dell’euforia propinata dai media, una probabile causa di questa malinconia è attribuibile alle difficoltà sociali e politiche che gravano sul mondo contemporaneo. Ma è forse necessario un ritorno alle tradizioni, tanto decantato

A Velletri si distingueva la Pasqua di Resurrezione da quella di Epifania, denominandole “Pasqua coll’òva” e “Pasqua Befanìa”. Il giorno di Pasqua non è caratterizzato da particolari usanze, se non quella di un’abbondante colazione. La mattina la famiglia si riuniva, e ancora oggi la tradizione non è scomparsa, per consumarla insieme dopo la recita del Padre Nostro. Per i bambini v’è l’apertura dell’uovo di cioccolato, resa interessante dalla presenza della sorpresa all’interno. Disponendo, a pranzo si cucinava l’agnello, che i contadini avevano in allevamento o s’erano procurato.

Pasqua oggi, itinerario dei suoi sviluppi fra tradizione e modernità

Pasqua veliterna, una retrospettiva storico - culturale

Festa religiosa o ricorrenza consumistica? Una breve riflessione su ciò che siamo e ciò che eravamo

Un curioso affresco sulle usanze nostrane da “Le tradizioni velletrane”

Ludovica Di Ridolf i

Roberto Zaccagnini

Per i bambini si confezionavano grossi biscotti fatti con la pasta del pane o delle ciambelle, aventi profilo di bambola per le bambine, e di cavalluccio o fiasco per i maschietti. In un incavo al centro del biscotto, alloggiava un uovo sodo tenuto da striscioline fatte con la stessa pasta. “ ‘A bambola coll’ òvo ‘n panza”, chiamavano le bambine questo dolce, forse retaggio di antichi simbolismi propiziatori, come i biscotti a forma di bambola con tre mammelle, tradizionali a Frascati. Primo piatto tradizionale per Pasqua erano però le fettuccine al sugo. Anche il Lunedì dell’Angelo, giorno cosiddetto di Pasquetta, non è caratterizzato da particolari usanze, tranne l’abitudine di una gita fuori città. Chi abitava in campagna o disponeva di un terreno, organizzava il pranzo al quale invitare famiglie amiche, altrimenti interi nuclei familiari si spostavano per recarsi a fare picnic in periferia. Ma la giornata in campagna, se il tempo permette e se la Pasqua è alta, cioè se cade abbastanza avanti nella stagione, consente di organizzare la prima carciofolata, rito culinario cui i velletrani sono particolarmente affezionati, sia per l’originalità del procedimento di cottura, sia per l’apparato di comitiva che si crea attorno a tale occasione. Altrimenti, quando la Pasqua non è sufficientemente alta e i carciofi non sono ancora pronti, la prima occasione per la carciofolata è senz’altro la Festa del 1° maggio: gli stazzi si popolano di residenti e di esuberanti schiere di amici invitati, e dalla città si possono vedere nel primo pomeriggio, levarsi qua e là dalla campagna, centinaia di colonne di fumo, a indicare la preparazione in corso di questa gustosa e tradizionale vivanda, sulla quale vale la pena spendere qualche parola. Per carciofolata si intende la cottura dei carciofi (‘e carciòfola) alla brace e, per estensione, tutto il rito e il concorso di operazioni ad

essa connesso. Per meglio dire, i carciofi così cotti si dicono “carciòfola a ‘a matticèlla”, intendendo per matticèlla un fascio di tralci di vite, che i contadini all’uopo raccolgono, legano e conservano gelosamente dopo la potatura della vigna. Ai carciofi fanno da contorno le fave, altro frutto di stagione che si serve fresco a profusione, e cacio pecorino. Le bevute sono consacrate dal detto secondo il quale “a ogni carciofo, un bicchiere di vino”, ma c’è gente che da tali assiomi si sente limitata nelle proprie abitudini, e rettifica: “a ogni foglia, un bicchiere di vino”.

dai nostalgici, per far riapparire magicamente la serenità e l’equilibrio? È forse necessario spegnere i nostri smartphone, ritrovare il calore delle cose semplici? Per quanto siano tutti fattori importanti, le tradizioni possono porre un rilievo ben lieve, se non accompagnate dall’ ingrediente fondamentale: la spiritualità. Non si tratta di semplice spiritualità religiosa. Si tratta, invece, di riallacciare un rapporto con la fiducia. Fiducia in qualcuno di superiore, fiducia in un futuro migliore, fiducia negli altri. Se, infatti, provassimo a chiedere a chi ci circonda cosa collega alla parola “Pasqua”, le risposte sarebbero simili e prevedibili: uova di cioccolato, vacanza, grandi mangiate, regali. La vera resurrezione sembra quella del Dio danaro; ma la sua venerazione ci condurrà alla vita eterna? Domande non semplici, risposte quasi impossibili. Ma se non altro, un buon argomento di conversazione. Almeno fin quando non viene servito l’agnello.

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14 ATTUALITÀ

16 Marzo 2016, una data che resterà ben scolpita nei ricordi dei veliterni, a cui il tempo ha dato l’occasione di conoscere una delle scrittrici più amate della letteratura italiana contemporanea: Dacia Maraini. L’incontro, carico di emozioni contrastanti tra le timidezze e il desiderio di curiosare fra le parole della scrittrice, non ha deluso le aspettative, consacrando quella che sarà la nuova Casa delle Culture e della Musica della città di Velletri. Le ampie presentazioni da parte del Sindaco Fausto Servadio e dell’Assessore alla Cultura Ilaria Usai aprono le danze, dando subito la parola alla protagonista di questo evento, organizzato da Blink di Ottavia Lavino, in collaborazione con la libreria Mondadori e il patrocinio del Comune. Il viaggio continua nel passato, dall’infanzia ai primi esordi nel mondo della letteratura, trasportati dalla voce del presentatore Aurelio Picca. Ma soprattutto nel presente della vita di Dacia Maraini, che in questa occasione presenta al popolo veliterno il suo nuovo romanzo, “La bambina e il sognatore”, che vede ancora una volta protagonisti i più deboli, coloro i quali vengono in qualche modo schiacciati dalla società, relegati all’angolo come pugili in procinto di finire al tappeto. Dacia Maraini li prende per mano e con i suoi lavori tra romanzi, poesie e racconti tenta di farli uscire

Il Museo dell’Agricoltura potrebbe essere inaugurato alla fine del 2016. Se il Comune e possibilmente la cittadinanza se ne interessassero in misura maggiore, il progetto potrebbediventare realtà anche molto prima. E’ stato intitolato ad Anna Maria Fantozzi, scomparsa alla tenera età di quattro anni a causa dell’esplosione di un ordigno bellico; il suo ricordo si perpetua grazie all’impegno della famiglia, con in prima linea i fratelli Maurizio, Gastone e Salvatore. Si sono riuniti infatti diverse settimane fa presso il nascituro museo insieme al Vescovo della nostra diocesi Vincenzo Apicella che ha benedetto quel luogo – vicinissimo peraltro alla nota “dispensa”Fantozzi. Al museo non manca veramente nulla per divenire un fiore all’occhiello della cultura veliterna, e confidiamo che questo appello venga recepito da chi di dovere. È una situazione difficile, quella in cui versa l’uomo moderno, e ancor più arduo è il frangente che caratterizza un abitante di una città come Velletri che

Dacia Maraini “inaugura” la Casa delle Culture e della musica

Il Museo dell’Agricoltura “scalda i motori”, ma quando aprirà?

La presentazione del libro della nota scrittrice è stato il primo evento ufficiale nei locali dell’ ex convento del Carmine

Potrebbe mancare veramente poco all’inaugurazione dell’importante esposizione di cultura contadina

Davide Brugnoli

Ed. Ba.

L’ora legale entrerà in vigore da domenica 27 alle due del mattino - per essere più chiari, lo scatto avverrà nella notte a cavallo tra sabato e domenica. Non dimentichiamoci dunque di spostare le lancette dell’orologio sessanta minuti avanti. Unico punto a sfavore è il fatto di poter dormire un’ora in meno, ma alla fine per un solo giorno potremo anche sopportare. Per quanto riguarda il ritorno all’ora solare, dovremo aspettare fino a domenica 30 ottobre, ma di questo ci sarà tempo per parlare.

Da domenica scatta l’ora legale

Ricordiamoci di spostare le lancette di un’ora avanti

dalle corde, per dare un pugno di rivalsa ad una società sempre più classista e sempre meno “umana”. Questa costante diventa così un filo conduttore tra i suoi lavori, da Bagherìa alla Lunga vita di Marianna Ucrìa; fino ad arrivare al suo ultimo capolavoro, che vede protagonista una figura maschile, un insegnante che il tempo ha privato della sua bambina e che ora tenta di rivederla in altri che condividono fra loro storie drammatiche di strane sparizioni. Parte così la sua avventura dedita alla ricerca di una di queste bambine, che possa ricordare in qualche modo sua figlia, entrando nel mondo delle tenebre come Orfeo ed Euridice e il desiderio di riprendere in mano la sua vita. Sulle orme del verismo contemporaneo meridionale,erede di una cultura letteraria verghiana di cui Dacia Maraini si fa portavoce, c’è anche spazio per un occhio al futuro, in particolare della letteratura, sempre più marcata dall’avvento delle nuove tecnologie che tentano di rubarle il palcoscenico; invano però secondo la scrittrice di Fiesole, secondo cui questa avrà sempre la sua importanza, poiché a differenza delle tecnologie, la letteratura ha un suo tempo, di gran lunga più grande dei cambiamenti della modernità che si rinnovano di giorno in giorno.

nasce e si sviluppa secondo una tradizione rurale rigogliosa. Un sentimento ambivalente, di tensione verso i prodigi della modernità da un lato e di repulsione nei confronti degli stessi dall’altro, e spesso unita ad un irrefrenabile desiderio di ritorno alle origini. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, così come non sappiamo se la guerra e il dolore torneranno a regnare anche sul Bel Paese, e alla fine anche il presente con le sue infinite variabili si manifesta così incostante e mutevole. Ma di una cosa possiamo essere certi … da qualche parte lassù, sospesa tra lo spazio e il tempo, Anna Maria avrà sicuramente sorriso.

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15ATTUALITÀ

Nella soleggiata mattina del 17 marzo, presso il Casale della Regina, si è tenuta la conferenza stampa in onore della 22° festa delle Camelie. L’ormai radicata ricorrenza è da anni un fiore all’occhiello per la città di Velletri, che, celebrando questo bellissimo fiore di cui le sue campagne abbondano, si riveste di petali multicolore, stand e mercatini. Quest’anno, l’evento presenta alcune particolarità, enunciate dal vicesindaco Marcello Pontecorvi: prima tra tutte, la data. A differenza degli altri anni, infatti, le giornate di svolgimento saranno 2 e 3 aprile; questo perché le date tradizionali, ovvero le ultime di marzo, sono coincidenti con la Pasqua. Altra peculiarità da non sottovalutare è poi la ricorrenza dell’anno giubilare, molto significativa, come dimostra il fatto che ad un simbolico ibrido di camelia è stato conferito il nome di “Camelia della misericordia”. L’ibrido sarà donato a S. Clemente, la cattedrale della città, e ha suscitato l’entusiasmo del vescovo di Velletri, il quale ne ha

Con la Festa delle Camelie torna a Velletri la ricorrenza più floreale dell’anno

Presentate in conferenza stampa lo scorso 17 marzo tutte le novità della 22esima edizione

Ludovica Di Ridolf i

L’evento si è svolto lo scorso 10 marzo presso la Sala Tersicore del Palazzo ComunaleAspettando la Festa“Destino e Coraggio”, presentata la nuova opera di Gianni Molisina GIOVEDÌ 31 MARZO

Teatro Artemisio – Ore 19:30 – Spettacolo “Gran Galà della Camelia” dell’Associazione Giovani Artisti e dell’Istituto G.Felci (Scuola C. Cardinali)Porta Napoletana - Degustazione guidata con prodotti del territorio con l’Associazione Sommeliers a cura dell’Ass. Amici di Ratatouille

VENERDÌ 1 APRILE

Parco Comunale Villa Ginnetti - Ore 10:30 - “Aspettando la Festa delle Camelie. Il ballo dell’amicizia” organizzato dagli Istituti Comprensivi di Velletri, Pro Loco Velitrae e A. C. Il Flauto Magico (raduno ore 10:00 in piazza Garibaldi/sfilata per il centro cittadino)

Dopo la frizzante esperienza di “Cuntarsi”, Gianni Molisina torna alla carica con una nuova fatica letteraria. Si tratta di “Destino e Coraggio”, opera che approfondisce tematiche delicate come gli abusi sui minori. Luogo prescelto per l’evento di presentazione è stato la Sala Tersicore del Palazzo Comunale, alla presenza dell’Assessore Luca Masi, del prof. Filippo Ferrara, del presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Tommaso Leotta, del prof. Mario Lozzi e, per un breve saluto al pubblico, del vescovo mons. Vincenzo Apicella. Molisina cattura con una dose di simpatia fuori dal comune proiettandoci in una realtà storica vista con gli occhi dell’agire propositivo. Reduci dalla lettura di “Cuntarsi”, siamo

proposto persino il recapito in Vaticano. Quel che è sicuro è che il fiore inonderà il centro storico; il corso, infatti, tornerà ad ospitare i vari stand e, rivitalizzato, sarà anche una spinta propulsiva all’economia dei commercianti lì ubicati. Anche il mercato coperto è stato coinvolto: al suo interno sarà possibile degustare i migliori prodotti del territorio. E’ stato inoltre creato un annullo postale per la creazione di bolli, timbri e cartoline, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Da ricordare infine i numerosi spettacoli che si terranno tra sabato e domenica, che riguarderanno svariate forme d’arte (dalla danza al teatro). Marcello Pontecorvi ha poi lasciato la parola all’Assessore Orlando Pocci, che ha rispolverato le origini della festività, nata come tributo alla florida campagna di Velletri, facendo presente che la città ha anche partecipato all’Expo grazie alle camelie, e al vino. L’entusiasta partecipazione di associazioni e scuole, il meteo che si auspica favorevole, la generosa adesione dei produttori di

camelie: tutto lascia supporre che questa ventiduesima edizione sarà un’occasione unica per l’apprezzamento del territorio e un fine settimana piacevole; ulteriori ragioni di festeggiamento per i veliterni sono anche il recupero del Convento del Carmine (ora ‘Casa della cultura e della

musica’), e dell’Area delle Stimmate, vecchio sito Archeologico. Insomma, una città pronta ad accogliere la primavera, stagione della vita, con la rinascita e la valorizzazione dei suoi pregi migliori.

ben consapevoli dello stile di Gianni, e siamo certi che questo nuovo volume non deluderà le aspettative. Quella che traspare è un’ironia semplice, ma mai scontata, che stuzzica il lettore ad andare avanti, a scorrere le pagine tutte d’un fiato, avvertendo talvolta la sensazione di immedesimarsi nel personaggio di Molisina, un eroe di tutti i giorni che è riuscito a costruirsi passo dopo passo. Cosa resta, dunque, della lettura di “Cuntarsi” nel lettore moderno? Resta l’inevitabile ottimismo di cui è pervasa la prosa dell’autore, unitamente ad un pizzico di nostalgia che siamo certi avrà termine all’uscita della sua prossima opera (che, tra l’altro, è proprio “Destino e Coraggio”).

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16 POLITICA

Taddei (P.P.V.): “Incapaci di gestire la cultura, ricorrono ai privati”

Fabio Taddei non ci sta. Il politico veliterno, la cui lista civica di provenienza Velletri Libera è recentemente confluita (insieme a Cittadini Protagonisti), nella neonata P.P.V (Patto Popolare Velletri), torna ad esprimersi sulla costituenda Fondazione Cultura, le cui dinamiche non hanno mancato nei giorni scorsi di infiammare gli animi della politica locale. “Dopo oltre otto anni di fallimenti (i passivi della gestione del Teatro Artemisio ne sono la testimonianza più eloquente)”, spiega Taddei, “persino nelle manifestazioni storiche e culturali della nostra città, tentano di scaricare le loro responsabilità sui privati. In pratica li invitano a sostituirsi ai loro impegni verso la comunità, ma non era certamente quello che si aspettavano i cittadini che li hanno eletti a rappresentarli che invece nel caso specifico verranno rappresentati addirittura da privati (una banca ed una clinica sanitaria). Sbaglia e fuggi è diventato un metodo, anziché una fatalità. È avvenuto

con l'eco mostro a Piazzale Donatori del Sangue, dove hanno provato a camuffare un centro commerciale con la scusa di un parcheggio (quanto ci sono costati il progetti ed il dietrofront?), con il biogas in mezzo alle coltivazioni di qualità e sulle falde acquifere a pochi metri dal suolo (centinaia di migliaia di euro sperperati e nascosti dalle bugie raccontate pubblicamente) ed ora questa strana storia della fondazione. Hanno già cambiato tre volte i contenuti della delibera che ha fatto indiavolare tutti, da destra a sinistra e nella loro stessa maggioranza. Si continua a tirare sassi e nascondere la mano. Basta con queste scelleratezze, si cominci ad amministrare con saggezza e competenza”.

Fabio Taddei

Il capogruppo torna a ribadire la sua posizione in merito ad una tematica ben nota alla cittadinanza locale

Greci (Live) sui rifiuti: “Va presa una decisione!”A 3 mesi dal consiglio comunale chiamato a recepire quanto dedotto dalla Commissione speciale da lui presieduta il capogruppo della Lista Live, Giorgio Greci, torna a dire la sua sul fronte delle politiche dei rifiuti, sollecitando i vertici comunali ad un'accelerazione che tenga fede ai propositi col quale si chiuse quella seduta consiliare, nelle battute finali della quale ci si impegnò a tornare nell'aula consiliare entro la fine di febbraio."Credo che, al di là delle buone intenzioni, che sono certo animino tutti, sia necessario evitare certi proclami se non si è poi in grado di rispettarli, adoperandosi maggiormente al rispetto dei propri impegni. Dalla data prefissata sono passati già diversi giorni e nulla trapela in tal senso. L'auspicio - dichiara Greci - è che non ci si ritrovi ad agire in emergenza e si torni presto in aula disquisendo civilmente su una tematica così importante, fermo restante il ruolo che dovrà recitare una Regione che, in maniera colpevole, ancora non approva il Piano dei Rifiuti". Tirandosi fuori dalle sterili polemiche che in queste ultime settimane sono divampate in città, Greci si rivolge all'Amministrazione, invitandola a "chiarire perentoriamente quale indirizzo voglia prendere sulla gestione dei rifiuti, prendendo atto delle conclusioni della Commissione da me presieduta, che aveva sancito, in maniera inequivocabile, tramite l'ausilio di esperti, l'inopportunità di un Impianto di digestione anerobica dei rifiuti, da sostituirsi con una gestione fondata sulla compartecipazione del

Compostaggio di Comunità e del compostaggio domestico obbligatorio per i cittadini che abitano fuori dalla cinta urbana". “L'auspicio, al solito, è che prevalgano gli interessi della collettività e che la salvaguardia della salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente siano i cardini che toccheranno le corde della coscienza di chi – conclude Greci - sarà chiamato a decidere in favore di un futuro più ecosostenibile".

I militanti si sono dedicati la scorsa domenica all’opera di bonifica dell’area

I giovani di CasaPound “al lavoro” nel giardino del Palazzo dei Ferrovieri

Si sono armati di tanta buona volontà i militanti giovani e meno giovani della sezione veliterna di CasaPound Italia, che la scorsa domenica si sono dedicati alla bonifica del giardino adiacente al Palazzo dei Ferrovieri, nei pressi della scuola media De Rossi, finalmente rimesso in uno stato decente. Un’attività decisamente importante, anche perché basterà guardare queste immagini per rendersi conto dei tanti, troppi rifiuti ingombranti (tra cui, è il caso di rimarcarlo, fogli di eternit abbandonati da anni) che da tempo erano divenuti il “biglietto da visita” del parco, le cui condizioni vergognose non facevano certo onore alla nostra città, purtroppo già “provata” da diverse altre aree da riqualificare. Ricordiamo che questa è stata solo una delle

Ed. Ba.

tante questioni “ambientali” che hanno visto impegnati aderenti e simpatizzanti del movimento durante i mesi passati, ed è ancora una volta forte la soddisfazione da parte del presidente della sezione locale Paolo Felci, dichiaratosi fiero di aver portato avanti con il gruppo CPI un’altra iniziativa socialmente utile per Velletri e soprattutto per i suoi abitanti.

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17GENZANO

Una città che sembra vivere appieno il fermento socio - culturale degli ultimi tempi, e che pur se lambita dalla crisi economica nazionale non è venuta meno alle sfide imposte dal nuovo millennio. È questa la Genzano dipinta con non poco orgoglio dal Primo Cittadino Flavio Gabbarini, protagonista della particolareggiata intervista che abbiamo stilato alla vigilia delle fatidiche primarie della scorsa domenica. Ad accoglierci negli uffici del Palazzo Comunale anche l’Assessore alle politiche sportive e al patrimonio Emanuele Sabatini.

Tra soddisfazioni e rimpianti alla guida di Genzano: Flavio Gabbarini “racconta” il suo mandato

Affiancato dall’Assessore Emanuele Sabatini, il Primo Cittadino ha rilasciato un’approfondita intervista alla vigilia delle attese primarie genzanesi

Sono ormai cinque anni che la sua Giunta guida le sorti di una città complessa come Genzano. Potrebbe tracciare brevemente una sorta di bilancio soggettivo di questo lungo periodo?Sono stati anni decisamente intensi, un lungo periodo caratterizzato da un costante mio impegno personale e della Giunta tutta. Oltre alla soddisfazione per i risultati raggiunti, non possiamo esimerci dall’evidenziare le difficoltà dovute in primo luogo alla crisi economica nazionale, con una carenza di fondi che non ha salvato nessun Comune. Eppure, anche considerando le ristrettezze, possiamo affermare con fierezza di aver raggiunto una lunga serie di traguardi su vari fronti, dal sociale alla cultura, non tralasciando l’ambiente e le politiche sportive.

Passiamo ad esaminare in dettaglio alcuni di questi risultati. Tra gli argomenti di più forte attualità nei comuni castellani vi è quello della gestione dei rifiuti, anche in merito alle vaneggiate possibilità di costruire impianti di compostaggio e smaltimento in vari comuni del circondario. Da voi come è stata articolata la raccolta?Seguendo i dati del dicembre 2015, la raccolta porta a porta in poco tempo ha permesso di riciclare il 67% dei rifiuti prodotti. Un ottimo risultato che consegue direttamente dalla nostra volontà di cercare di evitare a tutti i costi la costruzione di altre discariche sul territorio e anche il rischio dell’inceneritore di Roncigliano, finalmente sventato. Ora, anche grazie all’impegno di altri comuni castellani, possiamo lanciare un forte segnale di rispetto nei confronti dell’ambiente e allo stesso tempo quello di una rinnovata coscienza civica. A questo proposito, come vengono valorizzate le aree verdi del territorio genzanese?La situazione ambientale è migliorata molto negli ultimi anni. Un nostro fiore all’occhiello è il parco di Palazzo Sforza Cesarini che finalmente è stato riaperto a garanzia di un valore aggiunto per tutti i residenti. Permangono carenze nella manutenzione dei parchi adibiti alle attività ludiche dei bambini ma il nostro impegno nella risoluzione dei disagi non si è mai spento, soprattutto contrastando i vandalismi gratuiti e programmando continui interventi.

Sul fronte del servizio idrico come si è mossa l’Amministrazione? Ai tempi del nostro insediamento erano due le principali problematiche del settore idrico: la prima riguardava le percentuali di arsenico nell’acqua, e il secondo la carenza di approvvigionamento in diversi periodi dell’anno. Per ovviare ad entrambi i disagi si è proceduto con confronti serrati con i vertici dell’Acea a seguito dei quali la multi servizi ha operato seri provvedimenti con il diretto risultato di una sensibile riduzione di arsenico e al contempo di una migliore distribuzione delle acque in territorio comunale. Inoltre, sono quasi terminati i lavori per il depuratore della frazione dei Landi ed è iniziato il conto alla rovescia per l’entrata in funzione del depuratore consortile di Ardea attraverso un accordo tra i comuni.

Credo che sia interessante a questo punto porre l’accento sul sociale, riferendoci in particolar modo alle istituzioni scolastiche, visto che la città ospita numerose realtà formative. Abbiamo messo in campo da sempre una forte attenzione sulle politiche scolastiche, ferme restando le carenze finanziarie a cui abbiamo accennato sopra. Tra gli interventi di manutenzione più importanti, citiamo quelli alla scuola media Garibaldi (dove recentemente è stata rifatta tutta la pavimentazione della palestra) e all’asilo nido di Via Tevere. Genzano si è classificato inoltre tra i comuni che potranno accedere ai fondi regionali per un totale di 3.720.000 euro per il rifacimento completo della scuola Landi, e la stessa Regione ha stanziato inoltre 329.732 euro per la ristrutturazione della scuola materna “De Amicis”.

E per quanto riguarda gli altri servizi necessari alla comunità? Qui farei intervenire l’Assessore Emanuele Sabatini, delegato sia allo sport che al patrimonio.La voce di bilancio per quanto riguarda i servizi sociali raggiunge annualmente i tre milioni di euro. Una cifra ragguardevole che ci permette di garantire la massima assistenza possibile alla cittadinanza. Pensiamo ai contributi alle famiglie indigenti, a chi si trova in condizione di sfratto e alle nostre borse lavoro per chi si trova in attesa di occupazione, o ancora all’assistenza domiciliare agli anziani (che finalmente possono usufruire anche di un nuovo centro sociale), e anche all’assistenza nelle scuole per i ragazzi diversamente abili.

Come è stata concretizzata invece l’attenzione per le attività sportive, da sempre presente tra le linee programmatiche dell’Amministrazione?In primo luogo con l’impegno nella riqualificazione di tutti gli impianti sportivi. Una missione non da poco, considerate inoltre le decine di associazioni che utilizzano le attrezzature e i locali dei nostri impianti sportivi. Abbiamo richiesto dei fondi per un’importante opera di rifacimento presso lo stadio comunale, consapevoli dell’importanza che le attività sportive ricoprono nei contesti di promozione e aggregazione sociale. Ritengo che questo sia un dato da sottolineare.

Tornando a riferirci al Primo Cittadino, crediamo che non possa mancare una domanda sulle attività culturali. Come è cambiata in questi anni la partecipazione cittadina agli eventi programmati dal Comune?

Si registra un enorme fermento dal punto di vista delle attività culturali e delle manifestazioni cittadine. La partecipazione è molto forte, soprattutto grazie al ricco palinsesto di iniziative predisposte al Palazzo Sforza Cesarini, diventato recentemente anche la sede dell’Accademia Città del Vino. È chiaro che la manifestazione dell’infiorata sia l’evento simbolo della nostra comunità, e con un pizzico d’orgoglio possiamo affermare di averla rilanciata rispetto ad un calo di interesse degli scorsi anni.

Secondo lei, perché l’infiorata è così sentita dalla popolazione, tanto da attirare schiere di turisti anche dalle Regioni più distanti?Credo che l’infiorata sia un qualcosa di corale. Quello che siamo riusciti ad ottenere grazie alla viva partecipazione di associazioni e cittadini è una dimensione nazionale e addirittura internazionale del grande appuntamento genzanese. Se dovessi indicare gli elementi più belli dell’infiorata, citerei sicuramente il ruolo svolto dai giovani delle nostre scuole, da sempre attivi nella realizzazione delle composizioni floreali al fianco dei grandi maestri infioratori. Ricordiamo inoltre che quest’anno il progetto verrà realizzato in due vie, Italo Berardi e Bruno Buozzi.

Ai margini dell’intervista specifica, ci piacerebbe ricevere un commento sui fattori che hanno garantito il raggiungimento dei risultati che ci ha esposto. Credo che le note difficoltà economiche siano state la testimonianza di come certi traguardi possano essere raggiunti attraverso un preciso impegno politico – amministrativo. Nonostante vi sia ancora del lavoro da fare, siamo soddisfatti di quanto è stato realizzato, con il concreto obiettivo di valorizzare la nostra città e i suoi abitanti. Con le potenzialità che hanno sempre dimostrato, sarebbe imperdonabile non farlo …

Edoardo Baietti

L’assessore Emanuele Sabatini

Il sindaco Flavio Gabbarini

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18 GENZANO

Trionfo in piena regola per l’attuale sindaco genzanese, la cui candidatura alle imminenti elezioni è ormai certa

Flavio Gabbarini sul “podio” delle Primarie 2016Con un sonoro 54% Flavio Gabbarini si è classificato al primo posto sul “podio” virtuale delle primarie del centrosinistra. Una vittoria forse non troppo sorprendente, eppure i numeri sono decisamente alti, con 1264 preferenze (rispetto ai quasi 2400 votanti) grazie alle quali è ormai certo il suo “status” di candidato ufficiale per il centrosinistra alle imminenti elezioni. Era stato Gabbarini stesso, il cui mandato alla guida di Genzano volge al termine, ad aver annunciato la piena disponibilità di partecipazione alle primarie, e venendo alla classifica dei candidati che hanno seguito (con un netto distacco) l’attuale sindaco, abbiamo un secondo posto per l’ex Primo Cittadino Enzo Ercolani (398 voti – 17,2%), poco distante da Giorgio Ercolani (360 voti – 15,4%), e infine Fabio Costantini (13,4%). Come si può notare, è un divario notevole quello tra l’attuale sindaco e gli altri tre candidati che si sono confrontati a suon di schede di voto nei locali del PalaCesaroni la scorsa domenica. “Come capogruppo del Movimento civico Città Futura, unica forza a partecipare alle Primarie del centrosinistra a Genzano con il Pd, esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto”, commenta il capogruppo Paolo Previtali all’indomani delle votazioni, “Voglio ringraziare tutti gli elettori che dopo essersi liberamente iscritti al registro degli elettori del centro sinistra, hanno partecipato in massa all’appuntamento delle Primarie , abbattendo il muro delle decisioni interne ai partiti dimostrando voglia di partecipazione attiva alla vita politica della città. Un risultato chiaro e netto che deve far riflettere il Pd genzanese”.

Ed. Ba. Circa 1300 visitatori si sono recati ad ammirare il complesso di Palazzo Caetani lo scorso week end

Successo a Cisterna per le “Giornate di Primavera”

Il complesso monumentale di Palazzo Caetani, nelle giornate di sabato e domenica scorsa, è stato visitato da circa 1300 persone, per lo più provenienti dalla Capitale e da altre zone della nostra Regione. Oltre al riconoscimento da parte del FAI, che ha inserito Palazzo Caetani nella lista dei 900 monumenti italiani da visitare in questa straordinaria edizione delle “Giornate di Primavera”, è arrivato un inequivocabile riscontro positivo da parte del pubblico che ha affollato ed ammirato le Grotte, il Museo del Buttero, la Pinacoteca, le sale affrescate e il Cortile della cinquecentesca ex dimora

della nobile famiglia Caetani. A fare da guide ai numerosi visitatori sono stati gli studenti delle scuole superiori “Ramadù” di Cisterna di Latina, “Meucci” di Aprilia e “Alighieri” di Latina. “Un’esperienza certamente molto positiva – commenta il consigliere comunale e presidente della Commissione Cultura, Pier Luigi Di Cori – che è intenzione di questa amministrazione ripetere. Al riguardo, stiamo elaborando un protocollo d’intesa tra il Comune, il FAI e le scuole del territorio affinché un week end al mese sia possibile visitare Palazzo Caetani possibilmente in concomitanza con le aperture del Giardino di Ninfa e di altre attrattive turistiche del territorio. Ringraziamo la delegazione FAI di Latina, nelle persone di Rita Carollo e Gilda Iadicicco, nonché i volontari di Cisterna Renzo De Angelis, Biagio Pirazzi e Filippo Salvatori. Inoltre, un ringraziamento va alla Proloco, alla Protezione Civile e all’associazione Centro Storico”.

Si è svolto presso la Sala delle Armi lo scorso 11 marzo un incontro di studio e approfondimento

Cent’anni dalla realizzazione di Piazza Tommaso Frasconi

Nell’anno del centenario della realizzazione della piazza Tommaso Frasconi, l’amministrazione comunale di Genzano ha organizzato un pomeriggio di studi e approfondimento sulla storia e i progetti. Attraverso le relazioni degli architetti Dimitri Ticconi e Mario Pisani si è riusciti ad analizzare la storia della piazza partendo dall’antichità. Riflettere sulla piazza significa intrecciare un ragionamento su come si organizza il tessuto urbano e l'architettura degli edifici che si affacciano su questi

spazi, analizzando il vuoto e il pieno, con l'occhio dello storico e del critico, avendo la sensibilità per riconoscere le opere dell'artista creatore, nel corso della storia ma anche nel tempo presente. In particolare per le realizzazioni che risalgono ad oggi, sono state evidenziate una serie di proposte che in tutto in mondo ed in particolare in Europa e in Italia sono in grado di testimoniare il modo di progettare per ottenere risultati degni di attenzione e capaci di rappresentare lo spirito del nostro tempo.

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19LARIANO

SPORT

Il vice sindaco di Lariano Sergio Bartoli: “Orgogliosi di ospitare eventi culturali di così grande spessore educativo e sociale”

Le “donne con la pietra” di Palmiro Taglioni incantano il Palazzo Comunale

Alessandro De Angelis

CAMPIONATO SERIE D Gir. B

ATHLON-AQUADEMIA 4-7 (1-2, 1-2, 1-2, 1-1) Aquademia : Bartolucci, Natalucci (2), Zavattini(2), Vandelli, Zacchei(2), Carosi, Palmieri, G.Gallo, Trombetti, E.Gallo (1), De Stasio, Tomassini, Raponi Bella vittoria in trasferta per i gialloblu che battono la capolista Athlon nella loro piscina di casa, riducendo a soli due punti il distacco dalla vetta e confermandosi al secondo posto della classifica generale. Da dire che la partita è stata ben giocata da entrambe le compagini, con l’Athlon che ha confermato le buone qualità espresse fino ad oggi e Aquademia che si è mostrata in grado di mettere in difficoltà qualunque avversario nel girone, con un gioco dinamico e vivace che risulta in molti frangenti anche molto piacevole. contro il Villa Aurelia.

CAMPIONATO UNDER 17 Naz. B Gir. C

BLU 3000 – AQUADEMIA 4-11 (1-2, 2-0, 0-7, 1- 2) Aquademia Candidi, De Stasio (6), Marinache(1), Mariani, Cappelli, Caporro, Ortenzi (1), Trombetti, , Fantozzi, Gallo (3), Bastianelli,Tomassini, Margani.

Buona e convincente la prestazione della squadra Under 17 che supera il Blu 3000 Grottaferrata nella piscina delle Cupole ad Acilia. Cambia il ritmo dei gialloblu nel terzo e quarto tempo, Aquademia prende in mano le redini del gioco e , con un parziale di 9 a 0 mette la parola fine alla partita, confermando l’Aquademia al secondo posto della classifica.

CAMPIONATO UNDER 13 CSEN Gir. C

AQUADEMIA – LAZIO NUOTO B 5-6 ( 0-3, 2-1, 0-2, 3-0) Di Gaetano, Fagioli, D’Addio, Miconi, Viscardi, Morganti, Mingarelli, Michetti, Tagliaferri, Ramella, Mariani, Vitillo, Bastianelli, Gasbarra

Sfortunata prova degli Under 13 che partecipano al campionato CSEN e che vengono sconfitti di misura in casa dalla SS Lazio Nuoto B dopo una partita molto combattuta che ha visto alla fine prevalere gli ospiti di una sola rete. Inizio molto aggressivo degli ospiti che partono all’arrembaggio e si portano in vantaggio di 3 reti, ma i gialloblu non demordono non permettendo mai agli ospiti di prendere il largo ed infliggendo, nell’ultimo tempo, un parziale di 3 a 0 che lascia in bilico il risultato fino alla fine. Peccato per il risultato finale che avrebbe potuto essere migliore, ma soddisfatti sia lo staff che i ragazzi che comunque hanno ben giocato l’incontro ed hanno mostrato un carattere forte e spirito di squadra.

AQUADEMIA

FORTITUDO

Pareggio ed un gol per parte tra Fortitudo e Sporting Genzano

FORTITUDO ACADEMY: Protani, Rainone, Felci, Pieri (1′ st Del Prete), Arduini, Tassinari, Candidi, Rulli, Terrazzino (42′ st Santolini), Rossi, Di Fazio (16′ st Campagna). -- Panchina: Vetta, Pistolesi, Quattrocchi, Pelliconi. -- Allenatore: Massimo Veroni -- SPORTING GENZANO: Bianchi, Bucci, D’Amanzo, Martino, Mastruzzi, Cipriani, Fagiolo, Nobili, Tetti, Barbetta (25′ st Baldolini), Ranaldi (30′ st Grincia (34′ st D’Alessio)). -- Panchina: Ricci A., Ricci G., Di Stefano. -- Allenatore: Massimo Pietropaoli

La Fortitudo Academy non riesce a vincere nonostante un buon secondo tempo e si divide la posta in palio contro uno Sporting Genzano in ripresa. Il punto lascia invariata la distanza in classifica tra le due sfidanti, con la zona play out distante quattro lunghezze. Primo tempo davvero poco emozionante, con le due squadre che si annullano e non riescono a produrre grosse occasioni da rete. Il primo squillo è di marca ospite, con una conclusione ad onor del vero non pericolosa di Barbetta che non impensierisce Protani. Dall’altra parte, al 32esimo, un lancio millimetrico per Candidi viene controllato magistralmente dal giocatore veliterno che però poi conclude alto da buona posizione all’interno dell’area. Con questo botta e risposta si giunge al 45esimo a reti inviolate. Al 2′ arriva il vantaggio ospite: rimpallo in area di rigore e tocco di Fagiolo che supera Protani e sigla lo 0-1. La Fortitudo accusa il colpo, ma comincia ad attaccare a testa bassa alla ricerca del pareggio. Al 25esimo si registra un tentativo di Ranaldi finito a lato da buona posizione, stessa sorte per la conclusione di Nobili al 31esimo. Un minuto più tardi l’occasione per il pareggio: Candidi si procura un rigore, steso da Grincia, e Terrazzino lo realizza con freddezza per l’1-1. Trovato il punto del pari, la Fortitudo prova a creare palle gol per il sorpasso ma non riesce a far male contro uno Sporting tutto chiuso a difesa del prezioso risultato. Il tentativo al 34esimo di D’Amanzo su punizione, bloccato in due tempi da Protani, chiude le ostilità e nel restante tempo di gioco si registrano solo azioni della Fortitudo purtroppo non finalizzate.

Grande successo e partecipazione a Lariano per la Mostra allestita presso il Palazzo Comunale “Le Donne con la Pietra” di Palmiro Taglioni, patrocinata dal Comune di Lariano. Nel giorno della presentazione ufficiale alla presenza di molte autorità civili anche dei comuni limitrofi il sindaco Maurizio Caliciotti ha espresso viva soddisfazione per l’iniziativa lodevole e di alto contenuto sociale. “Le donne con la pietra” è una mostra incentrata su un tema profondo e di grande attualità quale il femminicidio, e proprio in concomitanza della ricorrenza della Festa della Donna dell’8 marzo assume ancora più importanza. Lo scultore Palmiro Taglioni, insegnante presso la scuola media Achille Campanile di Lariano, ha realizzato delle forme

sinuose che evocano figure femminili, ma anche spazi rubati, urla silenziose e pensieri trattenuti. Statue di donne che escono dalle loro radici dove erano rimaste imprigionate per rinascere a nuova vita. Ad arricchire la bellissima mostra, anche un’esposizione fotografica di Marco Martini. Giovedì 11 marzo si è svolta anche la presentazione del libro di Christian Ronchetti “Quotidie”. Alla presentazione presenti gli Assessori Fabrizio Ferrante Carrante, il vice sindaco di Lariano Sergio Bartoli, il consigliere Maria Grazia Gabrielli. Ecco quanto dichiarato dal vice sindaco Bartoli : “Tale iniziativa culturale è un’apertura verso tutto quello che ci porta a vedere le cose sotto una luce migliore e con un rapporto diverso. Siamo orgogliosi che ci scelgano come

luogo dove ospitare tale importantissima iniziativa. L’amministrazione comunale di Lariano è molto sensibile a tali lodevoli eventi che promuovono la cultura e aprono un dibattito su tematiche di altissimo valore socio- educativo”. “Come Amministrazione”, aggiunge poi il consigliere Maria Grazia Gabrielli, “siamo felici e orgogliosi di ospitare tali eventi nell’atrio del Comune, mostrando sensibilità verso delle problematiche di così grande rilievo. Queste sono iniziative che vanno replicate perché creando dei contenitori come questo con varie forme di arte in connubio con la poesia si crea una vera e propria modalità di espansione della cultura”.

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20 SPORT

I rossoneri della nostra terra volsca guardano al passato con uno slancio al futuro nell’intervista esclusiva al direttore sportivo Mauro Bernardi e alla vecchia gloria Alberto Di Meo

“Passione per il calcio cercasi” … la Vjs Velletri sull’orlo della rinascita

Una Vjs Velletri che guarda al passato pronta a riconquistare la gloria di sempre. Una sorpresa eccezionale darà ai rossoneri nostrani la possibilità di recuperare lo smalto di un tempo, a dispetto della serie di difficoltà che negli ultimi tempi hanno dovuto affrontare. Grazie all’interessamento di una importante società che fa dello sport un veicolo di integrazione e promozione sociale, questa potrà realizzare presto il sogno di offrire una scuola calcio gratuita. Detta così, la cosa sembrerebbe provocare un terremoto in un panorama sportivo abituato in maniera decisamente diversa … quindi è forse il caso di rendere noti maggiori dettagli: il progetto, cullato in un’attenta gestazione dalla BFD Energy, ha raggiunto la sua forma naturale grazie al sostegno di Alberto Di Meo, già in prima linea sul fronte della BFD Tennis Academy, appuntamento imprescindibile per gli appassionati di sfide tennistiche a livello internazionale. Nato e cresciuto a Velletri, Alberto Di Meo è un personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni per la cittadinanza locale, e sarà dunque superfluo ricordare in questa sede i suoi trascorsi come vecchia gloria della Vjs, oppure il suo mai sopito impegno sulla scena sportiva ad ampio raggio. Sarà dunque la creazione di un vero e proprio centro di formazione permanente l’obiettivo del sodalizio BFD – Vjs, un’alchimia che non ha alcuna intenzione di limitarsi al benessere fisico dei giovani atleti, ma che avrà il preciso intento di arrivare a garantire un’assistenza a 360° di tutte le fasi dello sviluppo psico-sociale dei giovanissimi, compresa l’assistenza nelle problematiche scolastiche o nei rapporti familiari, il tutto orientato ad offrire al ragazzo tutte le carte per un avvenire di successo. Una scuola calcio che, in sostanza, si tramuterà in una scuola di vita! Per approfondire meglio la questione, vi presentiamo l’intervista esclusiva all’attuale direttore sportivo della Vjs Mauro Bernardi, non mancando di rivolgere alcune domande di approfondimento proprio ad Alberto Di Meo.

Edoardo Baietti

Uno scambio di riflessioni informale e privo di tecnicismi per scoprire insieme a voi gioie e dolori della Vjs, dal settore scuola alle speranze per il futuro. Un must per tutti i veri fan della squadra di calcio più amata dai veliterni!Intanto sono doverose le congratulazioni per il suo recente incarico. Certo, raccogliere l’eredità storica di una squadra come la Vjs Velletri non deve essere una passeggiata … Potrebbe dipingere un bilancio di questi primi mesi di attività?Senz’altro. Guidare la Vjs in questo determinato periodo è un onore ma allo stesso tempo non è un’impresa facile. Siamo arrivati ad operare su una società che versava in numerose problematiche, passando dai fondi economici alla gestione stessa. In questi anni si è assistito ad un processo di allontanamento dal nome storico della VJS, e alcuni errori hanno portato alla formazione di altre realtà calcistiche che ovviamente hanno ragione di esistere anche per la volontà delle famiglie di far giocare i ragazzi. Quella della VJS è una storia che non si può cancellare, ma il periodo attuale è quello che è, e non sembra così semplice tornare ai fasti di un tempo … Negli anni il nome della squadra è andato purtroppo sminuendosi per una serie di motivi, e non solo di carattere economico. La storia va rispettata, e siamo qui con il preciso intento di far tornare la VJS com’era una volta: il vero polo calcistico dei Castelli Romani. Ecco, questo è un concetto cruciale, ma ci torneremo tra pochi istanti. Vorrei passare per un attimo la parola ad Alberto Di Meo, nome che i tifosi rossoneri non hanno certo dimenticato … Di che problematiche stiamo parlando per la precisione? Per capire ciò che ci aspetta dobbiamo guardare al passato. La differenza la fa prima di tutto chi viene a vedere le partite, e ora come pubblico non c’è più nessuno. Questo anche perché nessuno si identifica più con la squadra. Non è una questione di soldi, ma soprattutto di regole. Ora giocano tutti ma manca completamente la serietà e anche la consapevolezza in campo.Quindi sarebbe corretto affermare che la prima cosa venuta meno sia il concetto di “appartenenza”?Sicuramente. Il calcio è un qualcosa di sociale. Per tornare come eravamo prima bisognerebbe attaccarsi ai valori di allora, visto che la nostra più grande fortuna è la storia che ci ha caratterizzato. La carenza di professionalità dipende dal fatto che siano venuti meno un insieme di fattori fondamentali. Non sembra un quadro molto generoso verso il futuro

… Lei cosa ne pensa direttore? Concordo pienamente con quanto affermato da Alberto, e per quanto ci è stato possibile abbiamo in questi mesi tentato di tamponare i problemi, predisponendo anche iniziative volte in primis all’integrazione sociale, ad esempio per il 25 aprile abbiamo previsto un interessante torneo a Gubbio per le classi 2006-2007. Ci sono difficoltà su vari fronti, ed effettivamente sembra mancare del tutto la serietà di chi ci sta intorno. Abbiamo addirittura un grave problema sul fronte del tifo … purtroppo in giro c’è troppa maleducazione e noncuranza del lavoro altrui. E tutto questo riguarda il passato o quantomeno il presente … ma stando a quanto avete preannunciato, l’avvenire riserva una grande sorpresa. Dico bene?Dice benissimo. Il nostro sogno di riportare la VJS al successo dei tempi andati potrà divenire realtà grazie all’interessamento di una società sensibile e attenta al futuro dei giovani veliterni. Mi riferisco alla BFD Energy, la cui nota passione per il sociale fornirà un contributo fondamentale alla missione comune. Di cosa si tratta?Si tratta di riportare bambini e famiglie sul campo della Vjs. Un sogno che si potrà realizzare grazie ad un impegno su più fronti. Non ci interessa avere solamente una prima squadra forte, ma vogliamo investire su una scuola calcio dove allenatori con spiccata professionalità seguano i ragazzi in maniera completa.Qual è secondo lei il ruolo dell’attività sportiva, in questo caso calcistica, nello sviluppo dei giovani?Il bambino va educato al calcio, seguendo tutte le aree dello sviluppo. Si tratta di essere presenti e dunque aiutare il bambino in ogni ramo sociale. Il campo sportivo deve essere un centro di formazione completo. Poi non si sa se il ragazzo diventerà un grande calciatore, ma il nostro obiettivo è che diventi una grande persona. E il supporto della BFD Energy in che modo potrebbe rivelarsi fondamentale?L’aiuto sostanziale della BFD permetterà di avere una scuola calcio a costo zero. Un obiettivo a dir poco lungimirante … sicuramente un bello “scossone” rispetto al panorama sportivo che siamo abituati a conoscere. Per cominciare sarà la società a fornire l’abbigliamento di tutto il settore giovanile scuola calcio. Una garanzia non da poco. In ogni caso vogliamo mettere in campo professionalità, tecnici preparati ed educatori. Tutto questo al servizio del sociale. Il contributo della BFD ci darà modo di avere le condizioni per vestire il bambino con gli indumenti idonei e fornire strutture adeguate … dopodiché sarà anche compito della cittadinanza fornire un appoggio per raggiungere il nostro sogno. Per concludere, potreste dirmi a turno cosa rappresenta per voi la VJS Velletri, iniziando dal direttore Bernardi?Ho vissuto gli anni d’oro della VJS, e provo un rispetto profondo per ciò che è stata e ciò che vorrei ridiventasse. Non è obbligatorio diventare eccellenze, non è questo il senso. Si può essere grandi anche giocando in promozione. Una persona deve giocare perché gli piace il calcio e lo spirito di squadra, non deve per forza diventare un grande campione. E lei Alberto? Cosa pensa della VJS?Cosa dire … Questa squadra mi ha permesso di crescere e diventare uomo, cosa che peraltro ha fatto con molti altri ragazzi. Torno a rimarcare la necessità di un ritorno alla serietà che caratterizzava una volta l’attività calcistica con tutti i sacrifici connessi. E’ questa la base da cui poi si potrà trovare la risoluzione a tutti gli altri problemi.

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21SPORT

Basket, la Virtus torna a vincere

Virtus Velletri - Bracciano Bk: 80-78Parziali: 22-18; 20-18; 19-20; 19-22Virtus Velletri: Borro 10, Parisi 6, Mancini, Garofolo 8, Filippucci 4, D'Orazio 25, Rosichini 4, Marinelli 13, Prosperi 2, Garbellini, D'Amico 6, Quaglia n.e. All.re: Mancini; Ass.: GirelliBracciano Bk: D'Auria 10, Cacciuni 8, Simeone 18, Pezone 3, Di Grisostomo 7, Pasquali 7, D'Onofrio, Fregolent 2, Grande 21, Cherchi 2. All.re: MorettiBellissima partita quella disputata sul campo della Polivalente sabato 19 marzo per la Serie C Silver di Basket, i veliterni della Virtus hanno portato a casa una vittoria importante per il morale e per la classifica riuscendo a terminare con successo una gara che hanno sempre condotto. Con questi due punti la squadra di coach Mancini mantiene viva una speranza per i play-off ma soprattutto riemerge da un periodo difficilissimo, in un anno funestato dagli infortuni. Un successo importante, come detto, per la Virtus maturato probabilmente più in difesa visto che gli avversari rappresentano il miglior attacco del campionato con una media che supera gli 80 punti a partita e forse proprio essere riusciti a tenerli sotto quella cifra ha consentito ai gialloblu di vincere. Grande prova corale, con D’Orazio che ha saputo subito rintuzzare i tentativi di Grande di prendere fiducia, buona la difesa e le prove dei giovani, ottima la volontà di Rosichini e applausi anche per Parisi, che forse ancora deve riprendere la condizione ideale ma che tutto sommato poteva anche essere servito più spesso dai compagni in post basso. Ora pausa pasquale e poi i veliterni andranno a far visita, sabato 2 aprile, al Nuovo Bk Alatri ultimo in classifica per cercare di proseguire sulla striscia positiva.

GINNASTICA ARTISTICA – Podio per serie C e D della Res Novae Velletri

Week end impegnativo quello appena trascorso per la Ginnastica Res Novae Velletri, impegnata il 19 Marzo a Civitavecchia con la seconda prova del Campionato di Serie C1 e C2 maschile della Federazione Ginnastica d'Italia, gara valida per la qualificazione Interregionale, ed il 20 marzo contemporaneamente presente a Civitavecchia con una rappresentativa maschile ed una femminile al Campionato di Serie D della Federazione Ginnastica d'Italia ed a Latina con ben 98 Ginnasti al "Trofeo Latina", gara organizzata dalla Asd Enrico Mattei con le asd della provincia di Latina e di Roma Sud. Nove Istruttori Impegnati, centoventi Ginnasti, venti ore in campo gara, tutti uniti dalla stessa smisurata passione per la Ginnastica targata Res Novae! Iniziamo sabato con il Campionato di Serie C2, la squadra composta da Gabriele Iacoacci (classe 2007), Dreussi Valerio (classe 2006), capitanata da Federico Milone (classe 2006) con una buona prova su tutti gli attrezzi, scalando la classifica di due posizioni e trovandosi così al Quinto posto, centrando inoltre la qualificazione alla fase Interregionale, obiettivo della squadra raggiunto! È poi la volta della squadra di Serie C1, formata da Annino Kevin (classe 2006), Simone di Lazzaro (classe 2006) capitanata da Antonio Briamonte(classe 2004), che con una bella prova di carattere, dimostrano grinta da vendere e riescono finalmente a fare in gara quello che quotidianamente vediamo in palestra, e senza commettere errori importanti si trovano a fine gara sul gradino più basso del podio, Terzi classificati, con lo stesso punteggio della squadra seconda classificata. Ottimo risultato per questi ragazzi, che scalano la classifica di ben 3 posizioni, e su 21 squadre, salgono sul podio regionale, ottenendo la qualificazione per l’Interregionale!

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22 RUBRICHE

La Torre ascolta. E’ questo il titolo evocativo che abbiamo pensato per la pagina che state leggendo e che fin dalle prossime settimane confidiamo che si trasformerà in una fucina di pensieri e riflessioni da parte di voi lettori. Duplice e lungimirante obiettivo di questa pagina sarà da un lato quello di offrire uno spazio libero alla cittadinanza, per la proposta di pubblicazione di eventuali rubriche, e dall’altro la creazione di un ambiente privo di pregiudizi per offrire qualsiasi tipo di consiglio per far fronte alle evidenti difficoltà della vita quotidiana. Si valuterà qualsiasi proposta, dagli inserti di interesse storico a quelli di stampo etico-politico, e non nascondiamo che ci farebbe piacere ospitare in un futuro relativamente prossimo alcune vignette satiriche, come da consolidata tradizione della stampa locale veliterna. [email protected]; è questa la nostra casella di posta elettronica ufficiale dove potrete contattarci per qualsiasi

La Torre ascolta … Una pagina per i cittadini fatta dai cittadini

Edoardo BaiettiV icedirettore de “La Torre”

richiesta, e dove ci impegneremo a rispondere con la massima solerzia possibile. Ovviamente la richiesta da parte nostra è quella di utilizzare in massimo grado il nostro indirizzo email, a cui farà capo uno sportello d’ascolto sempre disponibile. Per una Torre che continua la missione iniziata nel 1969: dare voce a chiunque ne avverta la necessità senza alcun condizionamento, grazie ad una testata che si prefigge lo scopo di essere socialmente utile ai residenti castellani, anche dal punto di vista fattivo nell’ausilio alla risoluzione dei piccoli grandi problemi che in ogni città sono sempre all’ordine del giorno. Buona settimana da “La Torre”, da quasi cinquant’anni al servizio dei cittadini.

Pessime tradizioni d’oltreoceano ci obbligano ad aprire questo spazio con un “Frequently Asked Questions”, ma l’utilizzo di termini anglofoni non sarà di certo il marchio di fabbrica de “La Torre”… La necessità di partire da schemi consolidati si presuppone vincolante in un primo periodo, per evitare fraintendimenti e aprire fin da subito la strada agli obiettivi della nostra linea editoriale.

Come posso comunicare con la redazione?Intanto con la nostra email: [email protected]. Per venirci a trovare di persona negli orari indicati la nostra sede si trova in via Basilio Magni 3, 00049 Velletri RM Fino a quando posso inviare i comunicati per essere certo della pubblicazione?La certezza della pubblicazione non potrà per ovvi motivi in nessun caso essere garantita, e ci riserviamo la possibilità di far modificare e ridurre dai nostri collaboratori il materiale che ci perverrà. In ogni caso, per riuscire ad inserire quanto ci proporrete sul numero in edicola ogni venerdì, chiediamo di rispettare il martedì pomeriggio come termine utile per gli invii.

E se sono anziano?Non è di certo un limite, anzi anche se non siete molto avvezzi nell’uso del computer, sarà nostra cura trascrivere i vostri articoli scritti a mano (sempre nel reciproco rispetto dei tempi redazionali).

E se per caso avessi un “brutto rapporto” con la grammatica?Anche di questo non dovrete certo preoccuparvi né aver timore di far brutta figura. La specializzazione delle competenze, per fortuna, ha come conseguenza che non tutti abbiano gli stessi interessi né che abbiano seguito gli stessi percorsi formativi. I nostri giornalisti si occuperanno di correggere tutte le bozze che avremo intenzione di pubblicare.

Quali sono i campi di interesse del vostro settimanale?Come avrete avuto modo di leggere questa settimana, la testata spazierà dalla cronaca all’attualità, passando per l’approfondimento politico e l’ampia rilevanza data alla cultura e allo sport. Non sono automunito e non ho un computer, come posso farvi ricevere un comunicato?In presenza di casi eccezionali come questo, potremmo anche valutare l’opportunità di venirvi a trovare presso la vostra residenza, ma ovviamente questo sarà possibile sono in caso di gravi impedimenti.

E per la consegna degli annunci?Per la pubblicazione dei vostri annunci gratuiti non dovrete fare altro che compilare e ritagliare il tagliando che potete vedere su questa stessa pagina, per poi portarlo presso la nostra Redazione entro il martedì pomeriggio.

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