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SERENA...MENTE magazine SERENA numero 6 anno 2011 seguiteci su: www.assistenzaserena.eu/serenablog/

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Il sesto numero del magazine del Gruppo Serena Assistenza

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SERENA...MENTEmagazine SERENA numero 6 anno 2011

seguiteci su:www.assistenzaserena.eu/serenablog/

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EditorialeA cura di Flavio Fornelli

Competitività, riorganizzazione, orientamento alla qualità e al rag-giungimento di obiettivi ambizio-si: questi saranno solo alcuni degli attori più importanti della crescita del Gruppo Serena nel corso dell’anno appena cominciato. Il 2010 si è concluso con un evento molto importante, il Concerto “Christmas in Jazz” che ha rappre-sentato il culmine di un lavoro davvero impegnativo e che ha vi-sto coinvolti davvero tutti, ma proprio tutti i membri della gran-de famiglia del Gruppo; un concer-to che è stato capace di regalarci un meraviglioso “sold out” in una location impegnativa quale la Ba-silica di San Nicola. Per noi è stata una sfida, quella di portare un evento gratuito e aperto alla citta-dinanza tra le mura di uno dei luo-ghi più suggestivi della nostra cit-tà, una sfida aperta e vinta con quel successo che - da sempre – contraddistingue il nostro mar-chio; e per questo non potremo ringraziare tutti Voi mai abbastan-za per la partecipazione.Ma il tempo dei “bilanci” è chiuso e ora ci prepariamo a migliorarci non per affrontare l’impossibile; semplicemente per continuare – decisi e determinati – lungo una strada intrapresa fatta dalle vite dei nostri assistiti e da quanto sa-premo donare loro nel giorno dopo giorno, anche con un semplice ge-sto. Questa è la vera sfida che ci atten-de per il 2011 e noi arriveremo puntuali all’appuntamento.Il Gruppo Serena migliorerà la sua comunicazione istituzionale co-minciando da questa rivista, arric-chendola di contenuti importanti, vivaci e di interventi di professio-nisti del settore ed esponenti delle Istituzioni; a tal proposito in que-sto numero ricordiamo gli inter-venti degli amici Michele Emiliano – Sindaco di Bari - per l’intervista concessa, Michele Traversa - diret-tore di LSDmagazine e il dott. Pao-

letta, medico - entrati a far parte di questa “squadra” editoriale.Abbiamo creato la nostra pagina ufficiale di Facebook che conta già 1.000 amici e che rappresenterà uno degli strumenti per comuni-carvi le news più importanti e per parteciparvi delle nostre attività; stiamo ricostruendo il nostro web-site che presto avrà grafica e rubri-che nuove. E a breve inaugureremo il nostro nuovissimo “blog” uno spazio multimediale in cui tutti potranno esprimere pareri, opinioni e sug-gerire consigli. La ricerca di un continuo migliora-mento va avanti senza sosta; il Gruppo Serena lavorerà nel 2011 sul fronte della certificazione della qualità delle sue Strutture per ga-rantire standard più elevati e per aprire le porte ad un nuovo pro-getto di cui però non possiamo svelare ancora nulla.Un ringraziamento speciale lo ri-volgiamo a Gerardo Cancellaro che con il suo entusiasmo e la giusta determinazione rende possibile tutto questo, senza se e senza ma, con la giusta determinazione.

a cura del Dott. Flavio Fornelli

Indice

Editorialepag. 2

Culturapag. 3

L’intervistapag. 4

Medicinapag. 5

Attualitàpag. 6

Villa Maria Martina R.S.S.Apag. 7

Economiapag. 8

Informazionipag. 9

Noi di Villa Maria Martinaassistenza residenzialepag. 10

Noi di Serena Assistenzaassistenza domiciliarepag. 11

Vita del Gruppo Serena sede di Vicenzapag. 12

Vita del Gruppo Serena sede di Baripag. 13

Vita del Gruppo SerenaLe poesie dei nostri amicipag. 14

Vita del Gruppo SerenaDicono di noipag. 15

Rassegna stampapag. 16 e 17

Le nostre sedi raccontanopag. 18 e 19

La sede di Foggia raccontapag. 20

Gastronomiapag. 21

Attualitàpag. 22 e 23

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CulturaAlla Royal HorseGuards si conclude il premio fotografico “Genius Loci”

Quando si vuol fare cultura a Lon-dra, non esiste luogo più elegante che la cornice dell’Istituto Italiano di Cultura, ma non elegante ab-bastanza per l’Accademia Apulia Uk che ha scelto invece un posto nuovo nel cuore della City, apren-do così un nuovo capitolo sull’ec-cellenza. La cerimonia conclusiva del Premio internazionale di foto-grafia «Genius Loci, Spirit of Place and Cultural Diversity», si e’ con-cluso a febbraio con una elegantis-sima premiazione all’interno dei saloni vittoriani del Royal Horse-guards - nel cuore di Whitehall.

Presenti il fotografo salentino Kash Gabriele Torsello, Simonetta Agnello Horby (entrambi soci ono-rari dell’associazione), il Console Generale Uberto Vanni d’Archira-fi, Giuseppe Lovascio, sindaco di Conversano, Judith Warner, sin-daco di Westminster, il sottoscrit-to insieme a oltre 150 ospiti - mol-ti provenienti da tutta Europa. La cerimonia, curata in ogni detta-glio, ha voluto dare ai tre finalisti, insieme a tanti concorrenti prove-nienti da diversi Stati (ma molti dalla Puglia), la giusta piattafor-ma per celebrare l’importanza del tema del concorso sulle diversità culturali. “Questo premio fotografico si pro-pone di avviare un dialogo, non importa quanto piccolo, tra artisti e pubblico” ci dice Angelo Iudi-ce, presidente e deus ex machina dell’Accademia Apulia Uk ed orga-nizzatore del premio - mettere in luce realtà le cui tradizioni sono state emarginate. E’ con questi

piccoli passi di partenza che è pos-sibile cambiare attitudini, diven-tando consapevoli dell’importanza dell’ identità culturale – continua Iudice - e questa consapevolezza non può che diventare una forza comune di bene, le diversità cul-turali sono necessarie per l’uma-nità quanto la biodiversità lo è per la natura”, ha detto il sindaco di Westminster.

Anche la Puglia l’ha fatta da pro-tagonista, infatti i sindaci di Con-versano, Giuseppe Lovascio, e di Westminster, Judith Warner, hanno ufficializzato il gemellaggio tra la «Città d’arte» Conversano e la «city» Westminster, l’antico borgo di Londra, situato a Nord del Tamigi, sede di una antichis-sima municipalità e delle maggio-ri istituzioni britanniche, come il Parlamento, il Governo (Downing Street, abitazione del premier), Buckingam Palace e luoghi famosi come Piccadilly Circus, Trafalgar Square e Hyde Park. «La proposta dell’Accademia Apulia di Londra - dice Lovascio - è stata colta da noi e dalla collega di Westminster con grande favore per le opportunità che un gemellaggio così importan-te può procurare alla nostra città sotto il profilo turistico, culturale e penso anche per i nostri ragazzi – rimarca il primo cittadino – che chiedono di potere studiare a Lon-dra». Alla cerimonia, che ha incoro-nato il fotografo bresciano Matteo Sandrini (vincitore di un premio di mille sterline, pari a circa 1.600 euro) hanno partecipato, tra gli altri, la madrina dell’Accademia, Nancy Dell’Olio, Tom Thatcher del

British Council, Stefano Arcascio, direttore della Banca d’Italia.Il Premio ha ottenuto anche il so-stegno della Regione Puglia, dei Comuni di Conversano e Bari, del British Council, dell’Istituto italia-no di cultura e del Consolato gene-rale britannico di Milano.

a cura di Michele Traversa

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L’intervistaIntervista al Sindaco di Bari, Michele Emiliano

Signor Sindaco, il Gruppo Se-rena Assistenza La ringrazia per il video messaggio postato alla cittadinanza in occasione del Concerto Natalizio “Chri-stmas in Jazz”; un concerto che ha donato alla Città di Bari una interessante occasione di incontro, a costo zero per i cittadini e che ci ha consentito di far parlare di una malattia come quella dell’Alzheimer in un contesto diverso dal solito. Lei come giudica questa inizia-tiva ovvero – più in generale - la possibilità di offrire accesso gratuito alla città ad eventi che sensibilizzano ad argomenti cosi delicati ed importanti? Il concerto natalizio Christmas in Jazz è stata una dimostrazio-ne efficace di come coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza at-traverso la musica e la cultura su temi di grande rilevanza sociale. Sono occasioni importanti, dove la comunità si ritrova a riflettere su argomenti di fondamentale in-teresse pubblico.

Sindaco, con riferimento alle problematiche legate alle te-matiche sociali il Comune di Bari ha dimostrato negli ulti-mi anni una doverosa sensi-bilità rispetto alle precedenti amministrazioni. Può spiegare ai lettori cosa sin qui è stato fatto e cosa il Comune ha at-tualmente in cantiere, in tal

senso? Quale tipo di approccio ha, il Comune di Bari, rispetto al fenomeno dell’associazio-nismo finalizzato a scopi assi-stenziali?Come avviene in ogni famiglia, gran parte degli investimenti co-munali sono destinati in primo luogo a coloro che, per età o per condizione, necessitano di parti-colare tutela e cura. Nonostante il momento di crisi economica in atto e i tagli finanziari che pesa-no sui Comuni, la rete della soli-darietà sociale a Bari dal 2004 ad oggi è cresciuta di anno in anno in termini qualitativi e quantitativi. L’associazionismo no profit e fina-lizzato a scopi assistenziali è sicu-ramente un tassello fondamentale del welfare cittadino. Il Comune, attraverso il Piano Sociale di Zona e secondo le linee guida della Re-gione Puglia, ha attivato processi di integrazione socio-sanitaria con la Asl per avviare nuovi percorsi di condivisione anche sul piano economico e finanziario per l’assi-stenza ai soggetti più fragili.

Parliamo ancora di assistenza, argomento che per noi rap-presenta la vita del Gruppo Serena. In Italia esiste una si-gnificativa disparità sulle per-centuali di Fondi Sociali che le Regioni decidono di destinare alle strutture specializzate per l’assistenza; queste percen-tuali oscillano paurosamente al ribasso per le regioni meri-dionali. Come giudica questa disparità? Non pensa che que-ste risorse, anziché assegnate alle strutture, possano essere assegnate direttamente all’an-ziano in modo tale da poter far scegliere direttamente a lui a quale struttura affidarsi?La disparità tra Nord e Sud esiste e temo che il percorso di federali-smo “non solidale” intrapreso da questo governo sia decisamente a trazione leghista. La proposta spe-

cifica che formulate si può prende-re in considerazione in rapporto alle possibilità dei singoli soggetti e di progetti individuali, proceden-do sempre in maniera concordata tra Asl e Comune attraverso la Porta Unica di Accesso (PUA) già attiva nella nostra città.

Stiamo organizzando a Bari un convegno internaziona-le sull’Alzheimer, che vedrà il Gruppo Serena protagonista a tutto campo nel 2011. Vorrem-mo che il Comune di Bari fosse presente a questa iniziativa e che ci aiuti, come già fatto per il Concerto, nella comunica-zione istituzionale. Possiamo contare su di lei?Il Comune di Bari, per iniziative pubbliche patrocinate gratuita-mente, può mettere a disposizione le energie di cui dispone per sup-portare la comunicazione di tale eventi, attraverso il portale web istituzionale e l’ufficio stampa.Sindaco, la ringraziamo per l’intervista concessa e per l’at-tenzione che ci ha dedicato. Vogliamo concludere con un messaggio di auguri e speran-za ai malati di Alzheimer da parte di Michele Emiliano.Semplicemente il desiderio da parte mia, in qualità di Sindaco, di poter essere sempre in grado di ascoltare le voci dei miei concitta-dini, soprattutto quelle che neces-sitano di maggiore attenzione e risposte concrete.

a cura del Dott. Flavio Fornelli

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Medicina Anziani: aspetti sociali, qualità di vita

L’invecchiamento è un processo che interessa tutti gli organismi viventi che sono soggetti ad uno sviluppo e a una maturazione fino all’inevitabile progressiva sene-scenza. Il destino biologico dell’es-sere umano è associato ad altre modificazioni di uguale importan-za come l’aspetto psicologico e il contesto sociale. Invecchiare è un processo ineluttabile anche se di-verso per ogni individuo.Se è vero che molti anziani vivo-no soli, hanno però figli e nipoti che possono raggiungerli e offrire in tempi utili l’aiuto di cui hanno bisogno. Anche nei confronti del-le persone anziane ultrasettan-tacinquenni, che hanno perso la loro autosufficienza, è la famiglia ad avere un ruolo prevalente. La famiglia dunque è presente e gli operatori devono quindi valoriz-zarne il ruolo. La popolazione anziana, nei Paesi industrializzati, è in continua cre-scita rispetto al resto della popo-lazione, mentre si assiste ad una riduzione delle nascite che ha de-terminato recentemente in Italia un punto di crescita della popola-zione uguale a zero. I motivi che hanno indotto a questo fenomeno sono da ricercarsi prevalentemen-te nei seguenti fattoria) migliora-mento dell’igiene: è notorio che l’igiene ambientale, personale e alimentare contribuisce a preveni-re le infezioni. Le misure di profi-lassi delle malattie cardiovascolari e neoplastiche le vaccinazioni han-no ridotto la morbilità e mortalità in modo significativo; b) miglio-ramento dell’alimentazione: l’as-sunzione di una dieta sempre più equilibrata sia qualitativamente che quantitativamente ha certa-mente favorito le potenziali capa-cità di sopravvivenza; c) controllo delle malattie infettive: sono più facilmente controllabili in seguito all’avvento degli antibiotici e del-le vaccinazioni; d) controllo delle nascite: l’utilizzo di mezzi contrac-

cettivi e la disponibilità di maggio-ri informazioni hanno permesso una pianificazione nella crescita numerica della famiglia.In Italia, la percentuale di donne viventi rispetto agli uomini au-menta con l’aumentare dell’età ed è preponderante la presenza di ve-dove rispetto ai vedovi; le cause di questo fenomeno sono sicuramen-te la maggiore speranza di vita delle donne, associata al modello matrimoniale prevalente per cui l’età dell’uomo è superiore a quella della donna. Si è notato inoltre un relativo aumento dei decessi nei maschi nei primi anni del pensio-namento; l’ipotesi più quotata che giustifica tale dato è che l’uomo, vivendo prevalentemente in fun-zione del proprio lavoro, se non trova delle “attività complemen-tari” come un hobby o un’attività alternativa piacevole, rischia di non avere motivazioni per vivere, rispetto alla donna per per la quale sono quasi sempre presenti, oltre al “valore lavoro” altri valori come la prole oppure le attività dome-stiche. Quando si pensa all’anzia-no, il più comune pregiudizio che bisogna affrontare con noi stessi e che spesso ricorre nei discor-si usuali si può riassumere come “invecchiamento è sinonimo di malattia”: i progressi della ricer-ca biomedica hanno dimostrato il contrario. Questa premessa è ob-bligatoria per capire che l’anziano ha diritto alla salute e non deve es-sere vissuto come necessariamen-te malato, ma aiutato a mantenere valide tutte le proprie risorse. L’anziano preparato ad una cultu-ra creativa può diventare un sog-getto attivo, protagonista e pro-porsi come risorsa per la società, La comunità, attraverso la rete dei servizi socio sanitari, può offrire a coloro che ne hanno bisogno le ri-sposte adeguate. E’ bene conosce-re i comportamenti che aiutano a valorizzare le capacità individuali per rispondere alle necessità di

salute. Essi passano sicuramente attraverso un modo razionale di alimentarsi, muoversi, utilizzare la memoria, affrontare problemi come l’affettività, il sonno, la re-spirazione, l’uso dei farmaci che quotidianamente interessano l’anziano. I bisogni fondamentali sono riassumibili nella possibilità di affrontare e valorizzare l’affet-tività, l’autonomia, la sessualità, l’autostima e l’autorealizzazione. L’obiettivo principale di un inter-vento sanitario preventivo, tera-peutico e riabilitativo nel grande vecchio non è quello di prolun-gare la sopravvivenza, quanto di migliorare la qualità della vita. Il concetto di qualità della vita ha attualmente acquisito notevole popolarità in ambito sociale, sa-nitario e politico anche se un pro-blema assai importante è dovuto alla mancanza di una definizione universalmente accettata di tale concetto.In età senile, nulla deve essere li-quidato con approssimazione e nulla deve essere “dato per scon-tato”. Le malattie connotano pa-tologicamente l’uomo e la donna anziani come l’uomo e la donna giovani. Purtroppo sono ancora oggi diffusi i pregiudizi e gli stere-otipi culturali negativi che condi-zionano la senilità e i vecchi. E’ ne-cessario, prepararsi alla vecchiaia recuperandone il valore positivo, vivendola come spazio in cui si li-beri di coltivare ciò che avremmo voluto sempre fare, “con il gusto di fare e non con il gusto di piacere”.

a cura del Dott. Angelo PaolettaMedico chirurgo

Continuità AssistenzialeCapurso / ASL Bari

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AttualitàCombatte l’Alzheimer: Bari non dimentica chi dimentica

Correvano gli anni 50 a Bari. Nil-de era poco più che una ragazzina. Aveva capelli neri che portava sem-pre raccolti, era bella Nilde, molto. Amava studiare, leggere e cantare. Quello sarebbe stato l’anno della maturità e la ragazza si era ripro-messa di dedicarsi esclusivamente alle sua passioni senza distrazioni. Ogni tanto partecipava a qualche pranzo con le amiche e saltuaria-mente a feste in casa ballando il rock ‘n roll o ascoltando le canzoni di Domenico Modugno. E’ proprio durante una di quelle serate, in cui Nilde si lasciava convincere dalle amiche e si concedeva una pausa dallo studio, che la ragazza co-nobbe colui che sarebbe diventato l’amore della sua vita, il padre dei suoi figli, Ernesto.Nilde nei 40 anni successivi ha vis-suto esperienze felici, è diventata nonna e bisnonna, insieme a tan-ti dolori tra i quali la malattia e la morte del suo compagno, ma sem-bra essere rimasta ferma a quelle feste e a quei balli col suo Ernesto e ogni tanto chiede al figlio Carlo di farla ballare come succedeva du-rante quelle serate o di portarla a fare una passeggiata in quel parco, nel loro parco, quello in cui un po-meriggio si inginocchiò e le chiese di sposarlo…Esiste una malattia subdola che si impadronisce pian piano della vita, dei ricordi, delle emozioni: questa malattia è la demenza di Alzheimer. Le persone cominciano a dimenticare alcune cose, magari semplicemente le chiavi di casa che sono al solito posto, per arrivare al punto in cui non riescono più a riconoscere nemmeno i familiari e hanno bisogno di aiuto anche per le attività quotidiane più semplici.La demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si sti-mano circa 500mila ammalati. E’ la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebra-

li che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. La malattia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla ca-pacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambia-menti di umore e disorientamento spazio-temporale.La demenza di Alzheimer si mani-festa con lievi problemi di memo-ria, fino a concludersi con grossi danni ai tessuti cerebrali, ma la ra-pidità con cui i sintomi si acutizza-no varia da persona a persona. Nel corso della malattia i deficit cogni-tivi si acuiscono e possono portare il paziente a gravi perdite di me-moria, a porre più volte le stesse domande, a perdersi in luoghi familiari, all’incapacità di seguire delle indicazioni precise, ad avere disorientamenti sul tempo, sul-le persone e sui luoghi, ma anche a trascurare la propria sicurezza personale, l’igiene e la nutrizione.Attualmente, purtroppo, non esi-stono farmaci in grado di fermare e far regredire la malattia e tutti i trattamenti disponibili puntano a contenerne i sintomi.La messa a punto di nuovi farma-ci per la demenza di Alzheimer è oggi un campo in grande sviluppo, nei laboratori di ricerca si sta lavo-rando a principi attivi che aiutino a prevenire, a rallentare la malat-tia e a ridurne i sintomi.Fra le varie terapie non farmaco-logiche proposte per il trattamen-to della demenza di Alzheimer, la terapia di orientamento alla realtà (ROT) è quella per la quale esisto-no maggiori evidenze di efficacia (seppure modesta). Questa terapia è finalizzata ad orientare il pazien-te rispetto alla propria vita perso-nale, all’ambiente e allo spazio che lo circonda tramite stimoli conti-nui di tipo verbale, visivo, scritto e musicale.Bari può vantare un certo attivi-smo nel campo. La storia di Nilde

è solo una tra le tante che si pos-sono ascoltare recandosi presso la residenza per anziani Villa Maria Martina di Valenzano.La struttura appartiene al Grup-po Serena Assistenza con sede a Bari, ed è specializzata nel ricove-ro e nella cura di pazienti affetti da Alzheimer. Ogni giorno uno staff qualificato composto da me-dici e da operatori sanitari presta assistenza e somministra le tera-pie farmacologiche e non, l’aiuta a lavarsi e vestirsi, prepararsi come piaceva al suo Ernesto, si impegna a rendere accogliente l’ambiente secondo quelli che sono i “canoni” degli ammalati, cercando di stimo-lare la sua memoria attraverso i piccoli gesti e riti quotidiani.Per poter fare tutto ciò non sono necessarie solo le giuste compe-tenze mediche, ma tanta dedizio-ne, pazienza e amore verso il pros-simo ed è sicuramente questo il segreto dei risultati eccelsi conse-guiti da una struttura che ha avuto vita poco più di un anno fa ed è già molto apprezzata all’interno del settore e da chi vi opera.Un altro motivo d’orgoglio bare-se è la presenza della Biofordrug, una società Spin Off universitaria, che ha vinto il PNI 2010 (Premio Nazionale per l’Innovazione) gra-zie ad un progetto di ricerca con-cernente la diagnosi precoce dell’ Alzheimer. L’interesse è notevole in quanto il numero dei soggetti colpiti dalla patologia è in forte crescita ed il fenomeno è stretta-mente correlato all’aumento della durata della vita: si è, infatti, con-cordi nel ritenere che se si riesce a fare una diagnosi precoce si ha più possibilità di intervenire per ral-lentare la progressione della ma-lattia.Finalmente una bella iniezione di speranza per i potenziali malati ed i loro familiari!

a cura della Dott.ssa Alessia Silecchia

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Villa Maria Martina R.S.S.AVita di Villa Maria Martina

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Quando quest’anno mi è stato chiesto cosa avessi in programma per il mio compleanno non ci ho pensato nemmeno un attimo, ho risposto che avrei voluto festeg-giare a Villa Maria Martina e cosi è stato. Non potevo scegliere loca-tion migliore, ma soprattutto non potevo scegliere gente migliore…

Il mio mondo era tutto li. La mia famiglia, i miei ospiti, i miei ope-ratori, i miei amici, un gruppo che mi ha donato un’ accoglienza incredibile…un gruppo che mi spinge al di là di ogni dovere o responsabilità ad essere lì ogni giorno, un gruppo al quale ogni giorno pongo sempre la stessa do-manda: “se ci fossero i nostri ge-nitori….. cosa faremmo”? E allora al di là dei protocolli, delle linee guida, dei regolamenti, dei piani lavoro, delle riunioni, della forma-zione e quant’altro utile a rende-re sempre più efficiente la nostra organizzazione, siamo lì, oltre alle solite feste, ad inventarci: “ la sagra del calzone”, o la “sagra del lampascione”, o a programmare gite, o a pensare a tutto quello che può garantire ai nostri ospiti, oltre la cura per la materialità del corpo tutte quelle attività che nutrono lo spirito e l’anima e ci fanno stare meglio…perché con loro stiamo bene anche noi...A volte basta semplicemente ascoltare, sorridere, regalare una carezza, a volte devo vestirmi di autorità e fare la “ Direttrice” ma i nostri ospiti sono davvero me-ravigliosi e anche quelli che ci tar-tassano in continuazione per mil-

le sciocchi e inutili motivi e ogni tanto ci fanno perdere la pazienza, abbiamo imparato a conoscerli e a comprenderli. In programma tanti impegni: le visite a teatro, le gite, i soggiorni estivi; abbiamo attivato il corso di giardinaggio, il corso di ginnastica collettiva, il corso di chitarra ma un pizzico di soddisfazione in più mi giunge al cuore da tutto quello che viene organizzato per il nostro famoso “piano Alzheimer”. Da sempre il gruppo Serena As-sistenza ha avuto una particolare sensibilità nei confronti dei sog-getti affetti dalla patologia dell’Al-zheimer, sensibilità ancora più sentita da quando, ogni giorno, viviamo con i nostri occhi l’evolu-zione della patologia nella vita dei nostri ospiti: le lacrime non com-prese, i momenti di aggressività, di gioia, di rabbia, di serenità, i momenti in cui la malattia avanza e i familiari ci guardano negli oc-chi cercando risposte che non ci sono…

Ci piace informare e formare an-che i familiari, condividere con loro le difficoltà quotidiane, i no-stri pensieri, le nostre attività, i nostri successi e gli insuccessi. Tra i prossimi impegni, la dott.ssa Santoruvo psicologa di Villa Maria Martina ha organizzato il Cinefo-rum per la visione del film “Una sconfinata giovinezza” con rela-tiva discussione sul tema dell’Al-zheimer.La nostra motivazione rimane sempre forte anche a discapito di quanti hanno pensato che il no-

stro potesse essere semplicemente l’entusiasmo iniziale ma il ringra-ziamento e la partecipazione con-tinua degli ospiti e dei familiari ci spinge a fare sempre di più e sem-pre meglio…..

Anna RagoneCoordinatrice Nazionale

Gruppo Serena AssistenzaDirettrice Villa Maria Martina

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Economia L’avanzata del Microcredito

Sono passati circa 35 anni da quando, nel 1976, Muhammad Yunus, economista e premio No-bel per la pace nel 2006, costituì la Grameen Bank e cominciò ad ero-gare minuscoli prestiti a persone poverissime del Bangladesh.Da allora, l’espansione del micro-credito è stata costante, tanto da rendere il fenomeno globale.Tuttavia, nell’immaginario collet-tivo dei paesi più industrializzati, il sistema del microcredito ha svol-to una funzione prevalentemente assistenziale, il che ne ha sminuito la fondamentale funzione econo-mico-finanziaria.Negli ultimi anni, però, i dati stan-no dimostrando che il sistema funziona ed i prestiti concessi ven-gono quasi sempre restituiti rego-larmente da chi ne fa richiesta.Ma come fa a funzionare il siste-ma? E chi può accedere al micro-credito?In pratica, i richiedenti sono per-sone che non possono accedere al credito bancario tradizionale sia per carenza di reddito documen-tabile che per carenza di garanzie accessorie (immobili, fideiussioni, ecc.).Queste persone, definite tecnica-mente “non bancabili”, hanno la possibilità di rivolgersi ad un in-termediario finanziario abilitato al microcredito, facendosi presen-tare dalla propria “rete di riferi-mento”.Nella norma, le “reti di riferimen-to” sono cooperative sociali e as-sistenziali, associazioni religiose, comunità etniche di immigrati ovvero altre tipologie di aggrega-zione sociale e familiare che, nei confronti dell’istituto finanziato-re, assumono il ruolo di “garanti morali” del richiedente. Nella so-stanza, queste reti hanno la fun-zione di rendere affidabili, le per-sone “non bancabili”.E’ un sistema che, basandosi es-senzialmente sulla “fiducia” verso un gruppo di persone e non sulla

valutazione economico-patrimo-niale di un singolo elemento del gruppo, consente l’erogazione di un gran numero di finanziamenti altrimenti impossibili, favorendo, di conseguenza, “l’inclusione so-ciale” di tante persone che sono sistematicamente relegate ai mar-gini della società.E’ facile intuire le enormi poten-zialità che la microfinanza potreb-be esprimere anche all’interno degli opulenti sistemi occidentali, nei quali sta diventando sempre più difficile ottenere credito dai canali bancari tradizionali in as-senza di adeguate garanzie reali.Sono soprattutto i giovani, le fa-miglie numerose, gli immigrati e le microimprese a soffrire maggior-mente di questa rigidità nel credi-to. E, tra di essi, aumenta sempre di più il numero di soggetti in dif-ficoltà nel portare avanti progetti di studio, di lavoro, di impresa o, peggio ancora, nel sostenere spese sanitarie o familiari impreviste.In questi ultimi anni, forse anche a seguito della grave crisi finanzia-ria e della conseguente stretta del sistema creditizio internazionale, il microcredito ha probabilmente ricevuto una spinta decisiva per la sua consacrazione istituzionale.In Italia, sono state attivate una serie di iniziative a sostegno del microcredito, tra le quali, la prin-cipale è stata la costituzione del “Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito”, ente di diritto pubblico, sotto l’Al-to Patronato del Presidente della Repubblica. Il Comitato ha il com-pito di promuovere la conoscenza del microcredito e di favorirne la diffusione.Ad oggi, tra le varie istituzioni fi-nanziarie che si sono impegnate nel settore, l’operatore specializ-zato più attivo risulta essere la “Permico S.p.A.”, intermediario finanziario con sede a Torino, che ha ormai raggiunto, con le sue agenzie, il Lazio e l’Abruzzo.

E’ pertanto auspicabile che, entro il 2011, vista anche la concomi-tanza con l’anniversario dell’Uni-tà d’Italia, la Permico possa unire l’Italia del microcredito, e così, a seguire, altre iniziative similari si possano affermare su tutto il ter-ritorio nazionale.Facciamo tesoro di ciò che affermò Yunus, ideatore del microcredito: “Il credito è un diritto umano che dovrebbe essere trattato come un diritto umano”

a cura di Fabio Mura

Consulente Finanziarioper info studio: cell. 328.0080903

e-mail: [email protected]

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Informazioni Il pollice verde nel futuro dell’interior design

Che il fanatismo degli amanti dell’interior design non avesse li-miti è ormai da alcuni anni un dato acquisito, non solo dalle cronache mondane che spesso offrono ric-che recensioni di appartamenti notabili, ma anche da riviste spe-cializzate che dispensano a prezzi non modici consigli, sottolinean-do come a nulla valga il bon ton qualora non sia accompagnato dal good style.Tuttavia non volendomi rassegna-re all’idea che attorno alla scelta di un complemento d’arredo e, più nello specifico, di una pianta d’appartamento ci volessero com-petenze pseudo accademiche, non più di qualche mese fa mi sono cimentato nella ricerca di una semplicissima pianta, occasione per un dono di compleanno ad un caro amico. E, le ricerche accanite, come spesso accade, producono ri-sultati incredibili.L’abecedario della annosa scelta, infatti, prescrive accorgimenti sconvolgenti; è necessario verifi-care in primis dove sono ubicati i punti luce dell’appartamento per poter garantire o meno alla cre-atura verde la giusta longevità. Esistono infatti piante che neces-sitano di molta luce e piante che vivono molto bene senza questo dono divino. Secondo poi, bisogna effettuare un controllo della tem-peratura dell’habitat perché, cosa a me ignota, esistono addirittura piante che sulla escursione termi-ca basano la loro esistenza.Si tratta insomma di valutare in brevissimi spazi temporali il com-plesso sistema di processi biologici in cui si è deciso di immergere la pianta; quelle da interno essendo generalmente di origine tropica-le (Ficus, Trochetti, Potos), ne-cessitano di temperature elevate e costanti e con un buon livello di umidità; lo stesso dicasi per la luce. Non bisogna tenerle troppo vicine alle vetrate per evitare la ge-nesi dell’effetto “lente solare”, ma

non bisogna lasciarle al buio per evitare la mancata fioritura.Bellezza e posizionamento non sono tutto. Alcune piante da orna-mento possono, se ingerite essere tossiche o addirittura velenose per l’organismo umano e dunque ap-pare importante conoscere anche caratteristiche, livello di tossicità ed eventuali sintomatologie colle-gate all’impiego delle stesse; una prerogativa del fioraio di fiducia è quella di consigliare un non utiliz-zo di trespoli pericolosi per chi ha bimbi a spasso per casa.Ma non è ancora finita. La scelta di una pianta da interno non può prescindere dalla scelta del vaso che altro non è – ovviamente – che la sua vera prima casa. I vasi devo-no permettere un buon drenaggio della terra, al fine di evitare rista-gni. Trascorso un anno o poco più dall’acquisto, la pianta avrebbe bi-sogno di essere rinvasata. I segnali sono piuttosto evidenti: il foglia-me diviene più rado e opaco, le fio-riture sono grame, le parti secche aumentano.Il contenitore va sostituito con un altro di una sola una misura più grande: è sufficiente aumentare di poco il diametro del vaso. E’ im-portante scuotere un po’ del vec-chio terriccio e rincalzare bene il nuovo attorno alle radici, con l’aiu-to di un bastoncino o delle dita.Sul fondo del vaso andrebbe ripo-sto uno strato di materiale isolan-te: ciottoli, cocci o palline d’argilla autoespansa. Tralascio per esigen-ze di brevità un excursus sui co-lori e sulle forme dei vasi perchè – strano a dirsi – anche su questo esiste una nutrita letterattura a ri-guardo.Appare evidente come la scelta di una pianta non sia affare semplice soprattutto se quella pianta è de-stinata a diventare parte integran-te di un arredamento.L’architettura moderna insiste sull’argomento da circa un decen-nio condizionando in maniera de-

cisiva strutture e spazi; alberghi di nuova costruzione, uffici avve-neristici ed appartamenti privati. In tutti questi spazi l’architettura considera “il verde” uno spazio vitale ed imprescindibile che da un lato assolve alle funzionalità dell’arredatore nel rapporto spa-zio/colore/luce, dall’altro evoca in chi lo vive quotidinamente un rap-porto con la natura.Ecco come la scelta di un tipo di pianta, la sua altezza, il suo colore, le sue foglie, la tipologia del vaso, la location riescano a costituire un valore aggiunto nell’arredamento vissuto nel giorno dopo giorno; ecco come la progettazione di uno spazio in alcuni concept architet-tonici sia il primo step da cui poi selezionare i lay out delle stanze.Ultima tendenza – in tal senso – è quella del giardino verticale mu-tuata dalla architettura urbana e portata negli appartamenti; si-stemi modulari di tasche a parete realizzate in PET riciclato, isolanti sul retro per non permettere alla umidità di attaccare il muro su cui sono appese e con una membrana traspirante che permette all’acqua in eccesso di evaporare. Essendo modulari, le tasche possono esse-re montate per coprire qualsiasi superficie adattandosi a forme e dimensioni. Più le piante saran-no rigogliose, ovviamente, più le tasche verranno coperte, per un effetto visivo totalmente naturale.

Gli interior designers hanno in-trapreso una strada “verde” per convenienza ed opportunità; a noi non resta che adeguarci dedican-doci con cura alla scelta della pian-ta giusta che – come ho cercato di spiegare è tutt’altro che semplice. Godiamoci nell’ “epoca dell’ecoso-stenibile”, l’ecovivibilità.

a cura del Dott. Flavio Fornelli

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Servizi Offerti

Noi di Villa Maria MartinaAssistenza residenziale

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Casa protetta - Casa di riposovia Vecchia per Ceglie 70010 Valenzano (Ba)

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Linea Cuore del Gruppo Serena Assistenza Onlustel: 080.5423300 www.assistenzaserena.eu

• Assistenza medica polispeciali-stica• Assistenza infermieristica• Programmi individualizzati di riabilitazione fisica e cognitiva• Assistenza e cura quotidiana dell’Ospite, assicurata da persona-le qualificato• Alimentazione personalizzata• Servizio di assistenza psicologi-ca e sociale• Palestra attrezzata

• Animazione con attività ludiche e culturali• Spazi attrezzati per il tempo li-bero, zona cinema, zona relax, fa-legnameria, sala per feste e ballo, laboratorio teatrale, laboratorio cucito e decorazioni• Camere luminose dotate di ba-gno autonomo, telefono, aria con-dizionata, televisione • Spazi all’aperto• Servizio taxi

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Noi di Serena AssistenzaAssistenza domiciliare

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Gruppo Serena Assistenzaassistenza domiciliare

24 ore su 24 per 365 giorni all’annovia Amendola 174/A 70125 BARI

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le nostre sedi

Foggia via Dante 14tel. 0881.724437

Andria viale Venezia Giulia 73tel. 0883.597159

Tranipiazza della Repubblica 35 tel. 0883.954083

I nostri servizi

•Ausilioeassistenza•Accompagnamento•Assistenzainfermieristica•Assistenzamedicagenericae

specialistica•Supportopsicologicoeconsulen-

za familiare•Cureparasanitariepodologo,

fisioterapista, odontotecnico•Sportelloinformativosututtele

istituzioni e i servizi del terri-torio

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assistenziali, sanitarie e case di riposo

Busano (To)via Valperga, 15tel. 011.9251737

Vicenzavia Maganza 91tel. 0444.291725

Napoli via Nicolò Garzilli 44tel. 081.7672727

Casertavia Ferrara 26tel. 0823.441400

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Vita del Gruppo Serena sede di VicenzaFormazione presso Gruppo Serena Assistenza - Vicenza

CORSO BLS-D - Sede di Vicenza Lo scorso 5 marzo, si è svolto, presso la sede di Serena Assisten-za- Vicenza, il corso BLS-D (BASIC LIFE SUPPORT) rivolto ad infer-mieri professionali ed operatori socio sanitari.Relatore è stato Claudio Rampin, coordiatore infermieristico pres-so il 118 del Policlinico di Abano Terme(Pd).Dopo aver verificato il livello di preparazione dei presenti, Ram-pin, con l’ausilio di un manichino e di un defibrillatore, è entrato nel vivo del discorso spiegando che lo scopo del BLS è quello, in caso di arresto cardiocircolatorio, di rico-noscere e sostenere prontamente le funzioni vitali in attesa dell’in-tervento medico.

Rampin ha sottolineato come po-chi ma essenziali gesti quali la respirazione bocca a bocca ed il massaggio cardiaco esterno siano fondamentali per evitare, limitare e correggere le conseguenze nega-tive di un arresto cardiaco: basti pensare che a distanza di 8/10 mi-nuti dalla carenza di ossigeno è il cervello a subire i primi irreversi-bili danni!La sopravvivenza dipende dalla corretta esecuzione di una serie di interventi denominata “Catena della sopravvivenza”, essa si com-pone di 4 anelli e la mancata attua-zione di una fase mette a grave ri-schio l’esito positivo del soccorso.I cosiddetti anelli sono:1. ALLARME PRECOCE: Attivazione repentina del sistema di emergenza(il 118) in caso di ar-

resto cardiocircolatorio.2. RCP PRECOCE: Attuazione delle procedure di ri-animazione cardiopolmonare per guadagnare tempo e ridurre il danno atossico cerebrale.3. DEFIBRILLAZIONE PRECOCE: Utilizzo del DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) per far ripartire il cuore.4. ALS PRECOCE: Applicazione tempestiva delle pro-cedure di soccorso avanzato(ALS dall’acronimo inglese) per ripristi-nare una buona qualità di vita.Il corso ha avuto successo soprat-tutto per merito dell’infermiere Rampin che ha anche messo alla prova i partecipanti con tirocini pratici per la rianimazione.

Marilena TozziPaola Lovato

CORSO ECG – Sede di Vicenza

Il 2 marzo 2011, presso la sede di Serena Assistenza- Vicenza, Va-lentino Lorenzini, infermiere pro-fessionale del reparto di Terapia Intensiva del nosocomio cittadino, ha coordinato il corso di formazio-ne sulla lettura e l’ interpretazione dell’ elettrocardiogramma.L’elettrocardiografia è quella bran-ca della fisiologia che si occupa della registrazione, analisi e inter-pretazione dei fenomeni elettrici che si verificano nel cuore durante la sua attività.

Il fine ultimo del corso è stato quel-lo di fornire agli infermieri profes-sionali che vi hanno preso parte, nozioni per conoscere ed interpre-

tare l’elettrocardiogramma al fine di poter identificare repentina-mente le più frequenti alterazioni insieme alle urgenze aritmiche ed ischemiche del tracciato elettro-cardiografico, valutando in modo sicuro quando si renda necessario l’intervento del medico.

Come sempre, dopo la lezione teo-rica c’è stato il tempo per mettere alla prova gli “studenti” con test pratici aventi ad oggetto la lettura dei tracciati elettrocardiografici.

Paola Lovato

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Il Gruppo Serena Assistenza or-ganizza, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Bari, un corso di formazione destinato agli operatori socio-sanitari avente ad oggetto la demenza di Alzheimer.Il corso si terrà presso la sede del Gruppo Serena in Via Amendola 174/4 int.A a Bari e in Via Dan-te,14 a Foggia, coordinato dalla dott.ssa Anna Santoruvo, psico-loga della struttura ricettiva per anziani e malati di Alzheimer Villa Maria Martina di Valenzano.L’Alzheimer e tutte le varie forme di demenza costituiscono una vera e propria emergenza sociale e sa-nitaria.

Trattandosi di una malattia anco-ra poco conosciuta da un punto di vista medico-scientifico, l’unico obiettivo che può essere realisti-camente raggiunto è una miglio-re qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti. Alla luce di questa premessa, per valorizzare la pro-fessionalità degli addetti e incre-mentare l’efficacia degli interventi offerti ai clienti, si propone un cor-so di informazione e formazione con gli obiettivi di favorire:- la comprensione dei meccanismi neuropsicologici alla base della de-menza;- l’individuazione di condotte e at-teggiamenti professionali idonei a contenere e/o contrastare i distur-bi comportamentali del malato, a prevenire e monitorare gli eventi patologici concomitanti e a stimo-lare la funzionalità residua;- l’interiorizzazione dell’inelutta-bilità del processo di decadimento

Modulo 1La demenza: conoscere la pato-logia

1° incontro: LA DEMENZA E LA FIGURA DEL CAREGIVERContenuti: definizione di demen-za, diverse forme di demenza, fat-tori di rischio, dalla demenza lieve a quella severa, la figura di chi si prende cura.

2° incontro: NEUROPSICOLOGIA DELLE DE-MENZEContenuti: sintomi cognitivi della demenza (amnesia, afasia, agno-sia, aprassia, deficit di attenzione e compromissione delle funzio-ni esecutive) e consigli pratici su come fare a fronteggiarli.

3° incontro: SINTOMI NON COGNITIVI DEL-LE DEMENZEContenuti: sintomi non cognitivi della demenza (disturbi dell’umo-re e disturbi del comportamento) e consigli pratici su come fare a fronteggiarli.

4° incontro: LE ATTIVITÀ QUOTIDIANE: STRATEGIE E SOLUZIONI PER LA VITA DI TUTTI I GIORNIContenuti: igiene personale, abbi-gliamento, alimentazione, proble-mi legati a disturbi fisici.

5° incontro: DISCUSSIONE, RIEPILOGO E QUESTIONARIO CONCLUSIVO

Modulo 2Il trattamento non farmacologi-co delle demenze

1° incontro: RIABILITAZIONE NEUROPSICO-LOGICAContenuti: la riabilitazione neu-ropsicologica e i diversi trattamen-ti cognitivi (ROT, memory trai-ning, reminiscenza, stimolazione cognitiva, validation therapy, tera-pia occupazionale, musicoterapia, training di memoria procedurale..)

2° incontro: L’AMBIENTE PROTESICOContenuti: lo spazio fisico con funzione protesica

3° incontro: L’AMBIENTE UMANOContenuti: la comunicazione con e del paziente con demenza

4° incontro: DISCUSSIONE DI CASI CLINICI, RIEPILOGO E QUESTIONARIO CONCLUSIVO

Per informazioni circa il calen-dario dei corsi inviare una e-mail all’indirizzo [email protected] o telefonare al numero: 080/5423300

a cura della Dott.ssa Anna Santoruvo

e involuzione, pur mantenendo vivo l’obiettivo di recupero/ riabi-litazione.

Vita del Gruppo Serena sede di BariFormazione presso Gruppo Serena Assistenza - Bari

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Vita del Gruppo Serena Le poesie dei nostri amici

A villa mariamartinaCi sta bene la nonnina

Sia di sera che di mattina

Mangia bene, canta e si diverte ed il personale è assai solerte

Che fa passare molti malanni come accade a giovanni

Che come sempre gli è vicina la sua dolce e cara rosina

Per gli ospiti, certo, non è la pro-pria casa

Ma la mente di ricordi è invasaDai confusi lor pensieri ogni gior-

no più di ieri

Anche se di tutti le gambe son malferme ed il fisico più inferme

Molto meglio è stare insieme e la solitudine più non si teme

Voglion godere molto spesso delle feste, come adesso

Di tanta bella compagnia festosa con parenti e amici è bella cosa

Lunga vita si conquista con l’amo-re sempre in bella vista

E gli operatori illuminano ogni giorno tutto quel che sta qui

intorno

E noi parenti a voi tutti diciamo grazie tante per l’assistenza di

ogn istante

Grazie a tutti quanti perchè siete bravi e siete tanti

In occasione del primo anniversa-rio di Villa Maria Martina

(20 novembre 2010) Vittoria scrive...

Ti ho visitata, ti ho ammirata e subito ti ho amata.

Venni solo per 20 giorni ma in un anno sono rimasta a casa solo 30

giorni.Feste e festicciole si sono susse-

guite con ritmo costante, una più bella dell’altra.

Gite, balli, canti e animazione a non finire.

Annoiarsi? Nemmeno a pensarci...con uno psicologo che ti sprona e ti strizza e se non ubbidisci male

finisci.Una grande capo e i dirigenti tutti

intenti per un finale vincente...Una direttrice che con il suo largo sorriso, il cuore ti colma di gioia

infinita.La dottoressa Maria, figura dol-cissima sempre presente e tutti

capisce.Ad Annalisa un grazie particolare che in silenzio ci sa amministra-

re...Personale, presente ed efficien-te...di notte, di giorno e in ogni

momento...Un Grazie particolare e personale a Marilena, Marinella, Antonio, Margaret, Renato e Vito che mi

date tanto affetto e tanta compa-gnia.

E tu...ospite...che altro ti aspetti? Se non amare chi tanto ti ama?

Vittoria Del GiudiceOspite Villa Maria Martina

È l’augurio più verace e in pratica il più efficace

Dal nonnino alla nonninaViva Villa Maria Martina

a cura del sig. De Adessis

figlio di un ospite Villa M. Martina

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Vita del Gruppo Serena

Dicono di noi

Questo piccolo pensiero è rivol-to a tutto lo Staff di Villa Maria Martina.

In rincorrenza dello S.Natale, noi cristiani, onoriamo la nascita del Salvatore, “Gesù Cristo”, per cui riuniamo, dal più piccolo al più grande, della famiglia, per com-memorare la nascita di Gesù Bam-bino.

Quest’anno lo faremo come in pas-sato, però, con una grande ango-scia, ci mancherà il nostro punto di riferimento, mamma Grazia. Il Signore l’ha voluto con s’è, per sol-levarla dalle notevoli sofferenze fi-siche, di quest’ultimo anno di vita.

Ci corre il dovere, ma soprattut-to il piacere di dirvi: Grazie dott.ssa Maria Cuonzo; Grazie dott.ssa Anna Ragone; Grazie a tutto il per-sonale, per tutto quello che avete fatto, nel breve periodo, che la nostra mamma Grazia, è rimasta ospite della vostra efficientissima casa, donandole le cure, sia fisiche che morali, per non farle pesare il suo stato grave di salute; GRAZIE, GRAZIE E MILLE VOLTE GRA-ZIE.

Un augurio a tutti Voi e alle Vostre famiglie, per le festività imminen-ti e che il futuro Vi riservi tanta fortuna e prosperità.

Con l’affetto, l’amicizia e la grati-tudine che porteremo, sempre nel tempo, nei Vostri confronti, un commosso abbraccio a tutti.

Famiglia Mausoleo

Questo piccolo pensiero è rivolto a tutto lo Staff, di Serena.

A causa delle patologie che mi af-fliggono, da circa un anno non sono in grado di utilizzare gli arti inferiori e sono diventate difficili anche le piccole attività quotidia-ne a partire dalla semplice igiene personale.

In questa difficile situazione, l’as-sistenza domiciliare del persona-le della Associazione Serena è di grande aiuto.

Ringrazio in particolare Paola Marchiselli che con molto tatto, comprensione e competenza for-nisce un significativo sostegno a me ed alla mia famiglia.

Cordiali SalutiAlfonso Falco

Bari, 14 Dicembre 2010

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Rassegna stampaArticoli che parlano dei nostri eventi

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Rassegna stampa

Comunicato del 04/12/2010

In occasione delle festività nata-lizie e della celebrazione della Fe-stività del Santo Patrono Nicola per la cittadinanza russa, l’Asso-ciazione Serena Assistenza Onlus in collaborazione con l’Associa-zione Alzheimer Bari, ha organiz-zato un’evento musicale dal titolo “Christmas in Jazz” in programma il 17 dicembre alle 20.30 presso la Basilica di San Nicola. L’evento gode del Patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comu-ne di Bari.

Si esibiranno in concerto il pia-nista Andrea Gargiulo, la vocalist Marinella Milella accompagnata dal trombettista Mino Lacirigno-la, Pasquale Gadaleta al contrab-basso e da Donato Castagna alla batteria. Ospite d’eccezione il pia-nista Mario Rosini. Questi musici-sti riconosciuti a livello nazionale realizzeranno un mix coinvolgente di repertori di genere swing dalle ritmiche travolgenti, nel rispetto

della più classica tradizione nata-lizia.

L’iniziativa è finalizzata a realiz-zare un momento di incontro, di preghiera, offrendo al tempo stes-so, una piacevole occasione di sva-go e divertimento in una location suggestiva quale appunto la Basili-ca di San Nicola. Nell’ambito delle diverse attività svolte dall’Asso-ciazione Serena Assistenza Onlus sul territorio locale dedicate al so-stegno delle fasce più deboli della popolazione, in particolare degli anziani e delle persone non auto-sufficienti, e nell’ottica di favorire la sensibilizzazione della collet-tività alle tematiche relative alle esigenze di tali soggetti e alla loro integrazione nel tessuto sociale, l’Associazione è costantemente impegnata per la realizzazione di eventi socio-culturali e manife-stazioni ludico-ricreative, grazie anche al prezioso supporto del-le istituzioni, al coinvolgimento delle famiglie degli assistiti e alla gentile collaborazione di numerosi

artisti che attivamente partecipa-no agli eventi.

Le iniziative proposte dall’Asso-ciazione Serena Assistenza On-lus, tutte assolutamente gratuite, sono rivolte all’intera collettività allo scopo di promuovere la cresci-ta di una rete di solidarietà efficace e solida sul territorio, per produr-re risposte sempre più concrete e puntuali alle esigenze locali -inte-grative dell’intervento pubblico - e favorire, in tal modo, lo sviluppo sociale.

a cura del Dott. Flavio Fornelli

Ufficio Stampa Christmast in Jazz

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Le nostri Sedi raccontano

La nostra Sede di Vicenza è: “Professionalità”

“Siamo rinati con un nuovo Gruppo dal 2008 e lavoriamo sul fronte della assistenza domiciliare fornendo personale qualificato, mantenendo relazioni importanti e di ricerca e gestione di personale medico e paramedico. Compe-tenze imprescindibili sono puntualità, correttezza, capacità organizzativa, flessibilità e autorevolezza nell’affrontare pro-blematiche di vario tipo. Lo spirito di gruppo per noi è fonda-mentale: siamo una squadra di lavoro unita e compatta, coin-volgiamo attivamente i soci prestatori perchè diano il meglio di sé e diamo vita a momenti di aggregazione come eventi e feste che coinvolgano i soci fruitori”.

La nostra Sede di Trani è: “Serenità”

“Siamo nati circa due anni fa e collaboriamo con una associazione sul territorio. I nostri punti di forza sono serietà e altruismo anche lo spirito di gruppo è indispensabile: cerchiamo di offrire massima disponibilità e tempestività nell’assi-stere i nostri pazienti”.

Vita Del Gruppo Serena

Abbiamo chiesto ad alcune delle nostre Sedi di sintetizzare con una sola parola il lavoro svolto quotidianamente

La nostra Sede di Caserta è: “Affidabilità”

“Siamo nati il 15 novembre del 2010 e collaboriamo con il Gruppo di Napoli e con la Misericordia di Caserta. Ca-pacità organizzative, coordinamento e gestione delle ri-sorse umane sono i nostri punti di forza. Lo spirito di gruppo è alla base del nostro lavoro: ogni giorno cerchia-mo di essere presenti nella vita delle persone che chiedo-no il nostro aiuto, diventando punti di riferimento per gli anziani e per le loro famiglie”.

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La nostra sede di Campania è: “Benessere”

“La struttura nasce nel 2008 ed è attiva tra Na-poli e Caserta. Selezioniamo con cura il personale che partecipa periodicamente a corsi di formazione qualifican-ti. La forza del nostro operato sta nel team che quotidianamente lavora soddisfacendo al meglio le molteplici esigenze degli assistiti”.

La nostra sede di Andria è: “Soddisfazione”

“Nati nel 1996 siamo un gruppo di lavoro composto da di-verse persone. Professionalità, serietà e puntualità sono per noi componenti imprescindibili. La buona riuscita del nostro lavoro sta nello spirito di Gruppo al quale si aggiungono im-

pegno, pazienza e convin-zione”.

La nostra sede di Foggia è: “Serenità per l’anziano e per la fa-miglia”

“Siamo nati nel 1996, 15 anni fa, collaboriamo con personale medico, paramedico, Assistenziale e OSS di primissimo livello. Professionalità, affidabilità e serietà sono per noi competenze imprescindibili e alla base del lavoro quotidiano c’è lo spi-rito di gruppo, l’efficienza e la siner-gia tra le varie figure. Il nostro valore aggiunto si concretizza in disponibi-lità e professionalità”.

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La Sede di Foggia racconta Viaggi

Viaggi. All’interno dei nostri cuori, all’interno della nostra memoria, delle sensazioni passate. Future. Viaggi in posti nascosti, o in cit-tà bellissime. Viaggi immaginati, viaggi pensati a lungo. Viaggi fatti di cui restano appunti e fotografie, ma soprattutto, un lago nell’ani-ma.

Viaggi che ci fanno anche pensare, in modo molto semplice, a quanto sia stupido rovinare il mondo... Così ce ne andiamo a spasso foto-grafandolo, e le foto più belle ce le teniamo strette, perché sono quelle che una pellicola non può cogliere, e nemmeno il pensiero, e nemmeno le parole a volte. Le foto più belle sono quelle che ci restano dietro gli occhi, quando li stringia-mo in un ricordo.Appunti da rileggere, nei giorni lunghi d’inverno, quando ci assale la solitudine dei giorni che passa-no. Allora ci ricordiamo che alcu-ni giorni non passano, che alcuni giorni sono immortali. E ci conso-liamo un poco. Aprendo le pagine di un atlante………IL BRASILE……Il mio cuore è gonfio d’amore per te, creatura baciata dal sole. Ter-ra nera di lava e di deserto rosso che ti spoglia l’anima, dove il cielo è un po’ più basso, altrimenti non ti spieghi tutte quelle stelle, tut-to il silenzio della notte, che non entrano in nulla di ciò che hai im-maginato prima. Tante stelle che ti cadono addosso con tutta la for-za a bucarti l’anima, a incidersi a fuoco per non essere dimenticate

mai. Impressionate nella mente e nel cuore come la fotografia che non puoi scattare.Lascio qui questi appunti di viag-gio, a ricordarmi un giorno, se mai possa dimenticare, la dolcezza dei silenzi e la difficoltà di quel pae-saggio, e di quanto eppure insieme siano simili a noi ... la malinconia e il sogno dell’oceano stesso contro le terre di lava, che è la più bella descrizione dell’anima che io abbia mai trovato.

a cura della Dott.ssa Daniela Melchionna

responsabile sede di foggia

Associazione Serena Onlussede di Foggia

Come sapete è venuta a mancare mia madre Rosa Abbattista, nei giorni scorsi, e mi sono sentito in dovere di ringraziare innanzitutto l’organizzazione della Associazio-ne Serena, nella figura in primis della sig.ra Daniela, coordinata ottimamente dalla sig.ra Loreda-na, dalle quali ho sempre avuto una concreta ed efficace collabo-razione per la risoluzione dei tanti problemi che queste situazioni di assistenza al malato comportano.Inoltre, è con commozione che ringrazio tutte le assistenti che si sono intervallate in questi anni per l’assistenza a mia madre, ma sopratutto la sig.ra Lucia Loconte e la sig.ra Rosanna, perchè sono state quelle che hanno seguito negli ultimi mesi la malattia della mia genitrice.A loro devo un affettuoso ringra-ziamento per tutto quello che han-no fatto, ma sopratutto l’affetto che hanno dato; noi figli non pote-vamo augurarci di meglio.

in fede

Augusto Caputo16/02/2011

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Gastronomia La ricetta del Gruppo Serena

Frittelle dolci

Categoria: Dolci Dosi per: 2 persone

Ingredienti:farina, 125 gr.zucchero, 70 gr.1 uovo,burro, 25 gr.sale, q.b.la buccia grattugiata di 1/2 limo-ne,lievito in polvere, 1/2 cucchiainolatte, q.b.olio per friggere, q.b.zucchero a velo, q.b.

Preparazione:Lavorare l’uovo con lo zucchero.Insaporite con un pizzico di sale.Aggiungete la farina.Fate sciogliere il burro.Amalgamatelo all’impasto.Unite il lievito in polvere.Impastate.Addensateci la scorza grattuggiata del limone.Allungate con il latte in modo che l’impasto risulti morbido.Formate delle palline.Fatele friggere in olio caldo.Scolatele.Spostatele su carta da cucina in modo da assorbire l’olio in eccesso.Velate con zucchero a velo.

Chiacchere con la grappa

Categoria: Dolci Dosi per: 2 persone

Ingredienti:farina, 500 gr.zucchero, 100 gr.4 uova,burro, 50 gr.grappa, 4 cucchiaiscorza grattugiata di un limone,olio per friggere, q.b.zucchero a velo, q.b.sale, q.b.

Preparazione:Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro.Sistemate nel centro il burro am-morbidito.Unite lo zucchero, le uova, la grap-pa.Aggiungeteci la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale.Lavorate a lungo gli ingrdienti fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.Formate una palla.Ricopritela con un telo.Fate riposare per almeno 30 min.Stendete una sfoglia sottilissima con il mattarello.Formate tante strisce della lar-ghezza di 8-10 cm.Ricavateci tanti rettangoli della grandezza desiderara.Incidete due tagli paralleli per lun-go.Fate friggere le chiacchiere poche per una volta in abbondante olio bollente.Sgocciolatele.Adagiatele su carta assorbente da cucina.Laciate raffreddare.Cospargete con abbondante zuc-chero a velo.

Vini

Un vino secco può essere abbinato a tanti tipi di ricette, ma un vino dolce, salvo eccezioni, può essere stappato solo con la pasticceria.Per le chiacchiere fritte, partico-larmente fragili, che si servono co-sparse di zucchero a velo consiglia-mo un grande vino: il Torcolato di Breganze 1998 di Maculan.Possiede un piacevole colore giallo ambrato chiaro, profumi ampi che comprendono sentori di albicocca candita, vaniglia e burro, sapo-re ricco, morbido, piacevolmente dolce.Si tratta di un vino che, oltre ad accompagnare i dolci, può essere servito con “foie gras”.Antica è pure la ricetta delle frit-telle, dal sapore dolce, ben equi-librato dalla componente acidula caratteristica del frutto. Il vino giusto per accompagnarle è il Mo-scato d’Asti Bosc dela Rei 2000 Beni di Batasiolo, uno spumante dotato di un gradevole sentore di miele, capace di abbinarsi anche a frutta matura.

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Il patto per la Salute 2010-2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.3 in data 5 gennaio 2010, preve-de una serie di regole per il conte-nimento della spesa sanitaria na-zionale: piani di rientro controllati dalle Regioni, taglio per personale e posti letto, utilizzo dei Fas per investimenti e deficit, scatto oltre il massimo di Irap e Irpef in caso di extradeficit. Per la parte economi-ca i Piani di rientro sono stati inse-riti con un emendamento del Go-verno nella Finanziaria 2010. Tra le misure previste dal nuovo Patto c’è la riduzione dei posti letto per acuti da 4,5 a 4 posti letto per mil-le abitanti di cui 0,7 per mille da dedicare alla lungodegenza (un parametro unico per tutte le realtà regionali). Un dato ancor più rile-vante se si considera che In Italia, il numero di posti letto in struttu-re residenziali e semiresidenzia-li per l’assistenza agli anziani, ai disabili fisici e psichici, ai malati terminali e a quelli psichiatrici è di 3,88 ogni 1000 abitanti. Un nu-mero al di sotto della media di altri Paesi europei come Francia, Ger-mania e Gran Bretagna, secondo il Rapporto Eurispes Italia 2011 che ha analizzato le possibilità ricetti-ve del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Secondo il rapporto, l’acco-glienza dei malati è sbilanciata su-gli ospedali, causando sovraffolla-mento e minore efficienza.Al contrario di ciò che si pensa co-munemente della spesa sanitaria italiana, vi sono degli esempi vir-tuosi nel panorama regionale per i quali le regole imposte dal Patto della salute sono ampliamente ri-spettate già da anni. Un elemento che evidenzia la lungimiranza di regioni come la Sicilia, è il ripen-samento del coefficiente di po-sti letto in relazione al cambiare della composizione demografica della popolazione (con un’età me-dia sempre più elevata), a favore di anziani autosufficienti e non, come documenta una nota dell’uf-

ficio PR della Regione datata 10 marzo 2010 secondo la quale la giunta regionale siciliana ha au-torizzato oltre 2000 nuovi posti letto per riabilitazione e lungode-genza. Un quadro ancora più al-larmante emerge da un’indagine condotta dalla rinomata società di consulenza PriceWaterhouseCo-oper e pubblicata dell’aprile 2010 sull’assistenza residenziale per anziani nel nostro paese; in pri-mo luogo viene evidenziato come nonostante il miglioramento delle condizioni di vita e la riduzione in termini percentuali del tasso di disabilità, negli ultimi dieci anni sia cresciuto il numero di disabili bisognosi di assistenza, proprio a causa dell’aumento in termini as-soluti dell’incidenza degli over 65 sul totale della popolazione. In se-condo luogo nel Belpaese, per mo-tivazioni di carattere culturale e non solo, il primo canale utilizzato nell’assistenza anziani è la fami-glia, ma la tendenza odierna alla disgregazione dei nuclei familiari e la riduzione della componente “femminile 50-69” della popola-zione ( tradizionalmente la fascia più attiva nell’assistenza anziani) porterà ad un ricorso minore alla solidarietà intra-generazionale ed un ricorso maggiore ad aiuti ester-ni a carico di famiglie e sistema sa-nitario.L’evoluzione dell’offerta dei servizi sanitari viene riassunta in questo documento in due macropunti:

1. La progressiva riduzione dei posti letto ospedalieri per acuti2. L’aumento della necessità di strutture riabilitative dotate di servizi ospedalieri ed extraospe-dalieri (residenziali)

In riferimento al secondo punto il dato sconcertante è che come emerge dalla seguente tabella, no-nostante la legislazione nazionale preveda 0,7 posti letto attualmen-te si registra una media nazionale

di 0,62. Molte regioni infatti han-no predisposto diversi strumenti mirati a diffondere una corretta informazione in merito alle reali performance ed esigenze dei ri-spettivi sistemi sanitari; un esem-pio emblematico è “Il Libro Bianco del Servizio Socio-Sanitario della Regione Veneto”, un documento di circa 300 pagine dal quale emer-ge un quadro molto soddisfacente dal punto di vista organizzativo e qualitativo. Modelli positivi come questo, dovrebbero spingere la classe politica nazionale ad effet-tuare delle scelte che si inserisca-no in un progetto di ristruttura-zione del Sistema a lungo termine, che tenga conto dell’evoluzione so-ciale del nostro paese e dei radicali cambiamenti che lo interessano. Non si discutono affatto le esigen-ze di razionalizzazione della spesa pubblica, ma è auspicabile che tali esigenze non si traducano in scel-te penalizzanti “erga omnes”, an-che per sottosistemi, come quello dell’assistenza residenziale, che presentano caratteristiche ben differenti.Un’ultima riflessione va fatta mettendo in relazione le dinami-che sociali con quelle di carattere economico-occupazionale; attual-mente il sistema economico italia-no deve molto della sua stabilità alla disponibilità economica e alla tendenza al risparmio della classe over 65 i cui redditi derivano prin-cipalmente dal sistema previden-ziale; se a questo dato si aggiunge il progressivo restringimento della parte produttiva del paese (sia per il problema occupazionale che per il calo della natalità negli ultimi vent’anni) il quadro che emerge è davvero preoccupante. La nostra classe politica dovrà ridisegnare completamente il modello socio-economico su cui si basa per evi-tare un vero e proprio collasso del sistema.

a cura del Dott. Antonio Rizzo

AttualitàUno sguardo al nuovo volto della sanità italiana

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*Fonte elaborazione PWC su dati Rapporto SDO dal 2004 al 2007 del Ministero della Salute e Istat.

 

Regioni Totale pl riabilitazione

Totale popolazione regioni

PLx1000 abitanti

Piemonte 3.969 4.352.828 0,91Lombardia 7.576 9.545.441 0,79Trentino A.A. 1.004 994.703 1,01Veneto 2.859 4.773.554 0.60Friuli V. G. 349 1.212.602 0,29Liguria 666 1.607.878 0,41Emilia Romagna 3.925 4.223.264 0,93Toscana 1.221 3.638.211 0,34Umbria 220 872.967 0,25Marche 803 1.536.098 0,52Lazio 6.343 5.493.308 1,15Abruzzo 803 1.309.797 0,61Molise 286 320.074 0,89Campania 1.997 5.790.187 0,34Puglia 1.703 4.069.869 0,42Basilicata 242 591.338 0.41Calabria 1.041 1.998.052 0,52Sicilia 1354 5.016.861 0,27Sardegna 261 1.659.443 0,16Totale Italia 36.622 59.131.287 0,62

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SERENA...MENTEmagazine SERENA | numero 6 | anno 2011

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