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SE N A T O DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 91 ~ S.F~DU1'A I)U-BBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO , LVJERCOLEDI 13 FEBBRAIO 1980 Presidenza del vice presidente FERRALASCO, indi de] vice presidente CARRARO, e del vice presidente OSSICINI INDICE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU. DlZIO Autorizzazione alla relazione orale per il Doc. IV, n. 19: PRESIDENTE . . . . . . Pago 4855 VENANZI (PCl) . . . . 4855 Presentazione di relazioni 4852 Proroga del termine per la presentazione della relazione sul Doc. IV, n. 17: PRESIDENTE . . VENANZI (PCl) . . . . . . . . 4855 4855 Discussione e deliberazioni su domande: PRESIDENTE . . . BENEDETTI (PCl) .. it PISANÒ (MSI-DN) 8PADACCIA (Misto-PR) VENANZI (PCI), f.f. relatore 4855 e passim 4855 4857 4856 4857 CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM- BLEA Variazioni al calendario dei lavori in corso 4853 Calendario dei lavori per il periodo dal 21 al 29 febbraio 1980 . . . . . . . . . 4853 COMMISSIONI PERMANENTI Variazioni nella composizione ... Pag.4851 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione .4851, 4942 Autorizzazione alla relazione orale per i disegni di legge nn. 728 e 643: PRESIDENTE . . . . . . . . . 4886 Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante . . . . . . . . .. 4852 Deferimento a Commissione permanente in sede referente . . ........ 4852 Richiesta di parere a Commissione perma- nente . . . . . . . . . . . . . . . 4942 Rinvio in Commissione del disegno di leg- ge n. 632: PRESIDENTE . . GUALTIERI (PR!) 4859 4859 4942 Trasmissione dalla Camera dei deputati TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ... 4

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Page 1: SENATO DELLA · INDICE AUTORIZZAZIONIAPROCEDEREINGIU. ... . .4927,4940 4868.epassi'n 4908, 4932 4899 ... ~ Disegno dilegge n. ~ Conversione in legge del decreto …

SE N A T O DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

91 ~ S.F~DU1'A I)U-BBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO,

LVJERCOLEDI 13 FEBBRAIO 1980

Presidenza del vice presidente FERRALASCO,indi de] vice presidente CARRARO,

e del vice presidente OSSICINI

INDICE

AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU.DlZIO

Autorizzazione alla relazione orale per ilDoc. IV, n. 19:PRESIDENTE. . . . . . Pago 4855VENANZI(PCl) . . . . 4855

Presentazione di relazioni 4852

Proroga del termine per la presentazionedella relazione sul Doc. IV, n. 17:

PRESIDENTE . .VENANZI(PCl) . . . . . . . .

48554855

Discussione e deliberazioni su domande:

PRESIDENTE . . .BENEDETTI(PCl) . .

it PISANÒ (MSI-DN)

8PADACCIA (Misto-PR)

VENANZI (PCI), f.f. relatore

4855 e passim4855485748564857

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM-BLEA

Variazioni al calendario dei lavori in corso 4853

Calendario dei lavori per il periodo dal 21al 29 febbraio 1980 . . . . . . . . . 4853

COMMISSIONI PERMANENTI

Variazioni nella composizione . . . Pag.4851

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione .4851, 4942

Autorizzazione alla relazione orale per idisegni di legge nn. 728 e 643:

PRESIDENTE. . . . . . . . . 4886

Deferimento a Commissione permanentein sede deliberante . . . . . . . . .. 4852

Deferimento a Commissione permanentein sede referente . . . . . . . . . . 4852

Richiesta di parere a Commissione perma-nente . . . . . . . . . . . . . . . 4942

Rinvio in Commissione del disegno di leg-ge n. 632:

PRESIDENTE . .GUALTIERI(PR!)

48594859

4942Trasmissione dalla Camera dei deputati

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ... 4

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Senato della Repubblica ~ 4850 ~ VIII LegislatuTl1

13 FEBBRAIO198091& SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Seguito della" "discussione:

« Conversione in legge del decreto-legge 30dicembre 1979, n. 662, recante norme perl'attività gestionale e finanziaria degli entilocali per l'anno 1980» (642);

«Norme particolari in materia di finanzalocale» (332);

«Provvedimenti per la finanza locale peril 1980» (446), d'iniziativa del senatore Cos-sutta e di altri senatori;

«Provvedimenti generali e particolari perla finanza locale 1980» (486), d'iniziativadel senatore Cipellini e di altri senatori;

petizione n. 35.

Approvazione; con modlficazloni, del dise-gno di legge n. 642 con n seguente titolo:« Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 662,recante norme per l'attività gestionale efinanziaria degli enti locali per l'anno1980»:

PRESIDENTE . . o o . o . Pago4860 e passimAMADEI,sottosegretario di Stato per le fì.nanze . . o o o oAMADEO (DC) . o .ANDERLINI (Sin. Ind.)

BARSACCHI (PSI)BONAZZI (PCI)CALICE (PCI) .

· CAROLLO(DC) .CORDER, sottosegretario

terno . o o o .

D'AMELIO (DC)DE CAROLIS (DC)DE SABBATA (PCl)

FERRARI-AGGRADI(DC)MANCINO (DC)MODICA (PCI) . .MONTALBANO(PCI)

MURMURA (DC)

PERNA (PCI)RASTRELLI (MSI-DN)RICCI (DC) o .0 o

04916, 49204925

o o o 4938

. o . 49374860 e passim. . o o 4912. . 4878, 4925

di Stato per l'in.4860 e passim. o4882, 4925o . . . 4874

4870 e passim. .4927, 49404868 e passi'n

.4908, 49324899

o . o 4923. o o 4892

4894 e passim. . . o 4916

RIPAMONTI (DC) Pago 4913, 4914, 4926Russo, sottosegretario di Stato per l'indu-stria, il commercio e l'artigianatoSANTALCO(DC) o .

SEGA (PCI) . . .SCARDACCIONE(DC)

SCEVAROLLI (PSI)

STEFANI (PCI)TARABINI, sottosegretario ditesoro . o . o o .TRIGLIA (DC) , relatoreVENANZETTI (PR!)

VITALE Giuseppe (PCI)ZICCARDI (PCl)

4921487549014914

4868 e passimo .4885, 4891

Stato per il4871 e p~sim4871 e passfm

. 4924, 49304877

. . . 4926

ENTI PUBBLICI

Annunzio di comunicazioni concernenti no-mine . . . . . . . . . . . . . o o 4852

GRUPPI PARLAMENTARI

Annunzio di adesione a Gruppo parlamen-tare. . o . . . . . . . . . . .. 4851

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio o . . . . . 4942, 4943

Interrogazioni da svolgere in Commissione 4946

ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTADI GlOVED!' 14 FEBBRAIO 1980 . . . 4946

PROGRAMMA DEI LAVORI DELL'ASSEM.BLEA (febbraio. marzo 1980)

Integrazioni o 4853

SUI LAVORI DEL SENATO

PRESIDENTE o . . . . o . . . . . '. o 4887

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di.scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

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Senato della Repubblica ~ 4851 ~

~~

VII I Legislatura

13 FEBBRAIO 1980ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO91a SEDUTA

Presidenza del vice presidente FER R A L A S C O

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 15,30).

Si dia <lettura del processo verbale.

F I L E T T I, segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta pomeridianadel giorno precedente.

P RES I D E N T E. Non essendovi os~seIVaziond, il processo verbale è approvato.

Annunzio di adesionea Gruppo parlamentare

P RES I D E N T E. Il senatore Mar~gherita BoIlliver ha comunicato di aver ade~rito al Gruppo del partito socialista italiano.

Annunzio di variazioni nella composizionedi Commissioni permanenti

P RES I D E N T E. Su designazionedel Gruppo socialista, in data Il febbraio1980, iJ senatore Margherita Boniver entraa far parte della 3" Commissione perma~nente (Affari esteri).

Su designazione del Gruppo democraticocristiano, in data 12 febbraio 1980, sonostate apportate le seguenti variazioni allacomposizione delle Commissioni perma-nenti:

11a Commissione permanente: il sena-tore Melandri entra a fame parte; il sena-tore Tiriolo, già sostituito, in quanto mem-bro del Governo, dal senatore Giust, cessadi appartenervi;

12a Commissione permanente: il sena-tore Tiriolo entra a fame parte ed è sosti~

tuito, in quanto membro del Governo, dalsenatore D'Amelio; il senatore Melandri ces~sa di appartenervi.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Sono stati pre.sentati i seguenti disegni di legge:

dal Ministro delle finanze:

« Modifiche alla legge 29 maggio 1967,n. 371, sul reclutamento degli ufficiali inservizio permanente effettivo della Guardiadi finanza» (731);

dal Ministro dei lavori pubblici:

« Norme provvisorie sulla indennità diespropriazione di aree edificabili» (732);

dal Ministro dei trasporti:

« Trattamento pensionistico degli assun-tori delle ferrovie dello Stato cessati dal ser-vizio e loro aventi causa» (733).

Sono stati inoltre presentati i seguenti di-segni di legge di iniziativa dei senatori:

FERRALASCO, BARSACCHT, SANTALCO, DI MA-

RINO, VENANZETTI, BRANCA, PARRINO e FAs-

SINO. ~ « Modifica delle norme concernenti

la disciplina delJa cessione in proprietàdegli alloggi di tipo popolare ed econo-mico» (729);

VINCELLI, TONUTTI, BAUSI, DEGOLA, Gusso,

AVELLONE, SANTONASTASO, DEL PONTE, RIGGIO,

e DAMAGIO. ~ « Riforma dell'Azienda auto-

noma delle ferrovie dello Stato» (730).

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4852 ,.......

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

Annunzio di deferlmento di disegno di leggea Commissione permanente in sede deli-berante

P RES I D E N T E. Il seguente dise-gno di legge è stato deferito i.n sede deli-berante:

alla 4a Commissione permanente (Difesa):

{{ Agevolazioni per il conseguimento di ti-toli professionali marittimi da parte del per-sonale degli equipaggi di unità navali del-l'Aeionautica militare» (691) (Approvatodalla 7a Commissione permanente della Ca-mera dei deputati), previ pareri della 8a edella Il a Commissione.

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede refe-rente

P RES I D E N T E. Il seguente dise-gno di legge è stato deferito in sede refe-rente:

alla 10" Commissione permanente (Indu-stria, commercio, turismo):

BEVILACQUAed altri. ~{{ Legge-quadro e

provvedimenti in materia di turismo e indu-stria alberghiera» (549), prrevi pareri della1a e della !,a Commissione.

Annunzio di presentazione di relazioni sudomande di autorizzazione a procederein giudizio

p RES I D E N T E. In data 11 feb-braio 1980, a nome della Giunta delle ele-zioni e delle immunità parlamentari, il se-natore MartinazzoH ha presentato la rela-zione sulla domanda di autorizzazione a pro-cedere contro il senatore Franco (Doc. IV,n. 15).

In data 12 febbraio 1980, a nome dellaGiunta deIle elezioni e delle immunità par-lamentari, il senatore De Carolis ha presen-tato la relazione sulla domanda di autoriz-'zazione a procedere contro il senatore Mez-zapesa (Doc. IV, n. 16).

Annunzio di comunicazioni concernentinomine in enti pubblici

p RES I D E N T E. Il Ministro dellavoro e della previdenza sociale ha inviato,ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gen-naio 1978, n. 14, le comunicazioni concer-nenti:

la nomina dell'ingegner Mario Blasicha commissario liquidatore della Cassa mu-tua dirigenti Lanerossi s.p.a. e consociate;

la nomina del dattaI' Massimo Rizzoni

Ia commissario liquidatore della Cassa soc-

Icorso del personale di ruolo dell'Aziendatrasporti romagnoli di Forlì.

Tali comunicazioni sono state trasmesse,per competenza, alla Il a Commissione per-manente (Lavoro, emigrazione, previdenzasociale).

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Senato della Repubblica ~ 4853 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO 198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Variazioni al calendario dei lavori in corso, integrazioni al programma e calendario deilavori dell'Assemblea per il periodo dal 21 al 29 febbraio 1980

P RES I D E N T E. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riu-nitasi questa mattina, éon la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con l'interven-to del rappresentante del Governo, ha stabilito all'unanimità di modificare il calenda-rio dei lavori della corrente settimana insereooovi il disegno di legge n. 728, recanteconversione in legge del decreto-Iegge in materia di proroga degli sfratti, rinviando idisegni di legge nn. 645 e 646 alla prossima settimana e disponendo che :il Senato tengadomani, giovedì 14 febbraio 1980, una seduta, con inizio aHe ore 11, che potrà poi pro-trarsi nel pomeriggio, fino alla tarda serata.

La Conferenza ha altresì stabilito all'unanimità, ai sensi dellJ'articolo 54 del Regola-mento, di integrare il programma dei lavori del Senato per i mesi di febbraio e marzo1980, con il disegno di legge n. 702, recante provvedimenti urgenti per la costruzione el'esercizio delle coo.trali termoelettriche convenzionali. Essendo stata adottata all'una-nimità, la suddetta integrazion~ al programma ha carattere definitivo.

Nel corso della stessa riunione, la Conferenza ha quindi adottato all'unanimità, aisensi dell'articolo 55 del Regolamento, il seguente calendario dei lavori dell'Assembleaper il periodo dal 21 al 29 febbraio 1980:

Giovedi 21 febbraio (antimeridiana)(h. 10)

» (pomeridiana)(h. 17)

» »

Venerdì » (antimeridiana)(h. 10)

22

» (pomeridiana)(h. 17)

» »

~ Ratifiche di accordi internazionali.

~ Disegno di legge n. 645. ~ Conversione

in legge del decreto-legge concernente lariduzione delle acque alte nella lagunaveneta (presentato al Senato - scade il12 marzo 1980).

~ Disegno di legge n. 646. ~ Conversione in

legge del decreto-legge concernente il con-ferimento straordinario di fondi allaGEPI (presentato al Senato - scade il 12marzo 1980).

~ Disegno di legge In. 615. ~ Ordinamento

della professione di psicologo (procedu-ra abbreviata di cui all'articolo 81 delRegolamento) .

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Senato della Repubblica ~ 4854 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO 198091& SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Martedì

I

II

26 febbraio (antimeridiana)1(h. 10) i

» (pomeridiana)(h. 17)

» »

Mercoledì » (pomeridiana)(h. 17)

27

(la mattina è riservata allesedute delle Commissioni)

Giovedì (antimeridiana) I

(h. 10)~I

(pomeridiana)(h. 17)

28 }}

»}} »

» (notturna)(h. 21)

» »

Venerdì (antimeridiana)(h. 10)

29 »

» » (pomeridiana)(h. 17)

»

~ Disegno di legge n. ~ Conversionein legge del decreto-legge concernente ibacini idrografici interregionali (se tra-smesso in tempo utile dalla Camera deideputati - scade il 27 febbraio 1980).

~ Disegno di legge n. 292. ~ Disposizioni

per la formazione del bilancio annualee pluriennale dello Stato (legge finan-ziaria) .

~ Disegno di legge n. 293. ~ Bilancio di

previsidne dello Stato per l'anno finan-ziario 1980 e bilancio pluriennale peril triennia 1980-1982.

~ Decreti-legge il cui termine di conversionescade il 29 febbraio 1980, se trasmessi intempo utile dalla Camera dei deputati(elenco allegato).

~ Disegno di legge n. 702. ~ Provvedimenti

urgenti per la costruzione e l'eserciziodelle centrali termoelettriche convenzio-nali.

~ Autorizzazione a procedere in giudizio

(Doc. IV, n. 10).

.Decreti-legge non ancora trasmessi dalla Camera dei deputati,

il cui termine di conversione scade entro il 29 febbraio 1980

~ Disegno di legge n. ~ Conversione in legge del decreto-legge concernente la du-rata dell'incarico di ispettore dei costi presso il CIP (presentato alla Camera dei de-putati - scade il 29 febbraio 1980).

~ Disegno di legge n. ~ Conversione in legge del decreto-Iegge recante misure ur-

genti in materia tributaria (presentato alla Camera dei deputati - scade il 29 feb-braio 1980).

~ Disegno di legge n. ~ Canversione in legge del decreto-Iegge relativo alla dichia-

razione di decadenza della Società SARA da concessionaria di costruzione di auto-strade (presentato alla Camera dei deputati - scade il 29 febbraio 1980).

Secondo quanto stabiHto dal succitato articolo SS del Regolamento, detto calen-dario sarà distribuito.

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Senato della Repubblica VIII Legislatura~ 4855 ~

13 FEBBRAIO1980

....., ~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO91 a SEDUTA

Autorizzazione aHa relazione orale per H Do-cumento IV, n. 19. Proroga del termineper la presentazione del:la relazione sulDocumento IV, n. 17

V E N A N Z I. DomandQ di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V E N A N Z I. Chiedo l'autorizzazionealla relazione orale per la domanda di auto-rizzazione a procedere in giudizio contro ilsenatore Franco (Doc. IV, n. 19), facendopresente che il relatore, senatore Lapenta,non ha potuto redigere la relazione scrittaessendo stato colpito da un grave Ilutto fa-miliare.

P RES I D E N T E. Formulo a nomedell'Assemblea le pill sentite condoglianze alsenatore Lapenta.

Non essendovi osservazioni, la richiestadel senatore Venanzi si. intende accolta.

V E N A N Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoLtà.

V E N A N Z I. Chiedo, ai sensi deLl'ar-ticolo 135, settimo comma, del Regolamento,Ja proroga del termine per la presentazionedella relazione sul Documento IV, n. 17, ri-guardante la richiesta di autorizzazione aprocedere in giudizio contro i senatori Fran-cesco Fossa e Augusto Talamona per con-corso nei reati di cui agli articoli 216, 219e 223 della legge sul fallimento e per ilreato di appropriazione indebita (articoli 61,n. 11, e 646 del codice penale).

P RES I D E N T E. Non facendosiosservazioni, la richiesta di proroga si in-tende accolta.

Discussione e deUberazioni su domande diautorizzazione a procedere in giudizio

P RES I D E N T E. L'ordine d~l giornoreca: «DiscusS'Ìone di domande di auto11i1ù

zazione a procedere in giudizio ». La primaè quella avanzata nei con£ironti del senatoreTalamona, per concorso nel 'reato di pecula-to continuato (articoli 81, 112 n. 7 e 314 delcodice penale). (Doc. IV, n. 2).

B E N E D E T T I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B E N E D E T T I. Silgnor Presidente,onorevoli colleghi, noi oomunisti voteremoper l'accoglimento deli1a domanda di auto-rizlJazione a procedere e quindi contro laproposta, deNberata dalla Giun1Ja a maggio-ranza, di non concedere t}'autori~zione stes-sa. Abbramo già detto i:n Giunta e q'U!Ìvoglia-mo ribadi're che le motivazioni del nostro vo-to vanno ricercate neHa coerenza di pos1zio-ni che abbiamo sempre sostenuto. Ce ne vie-ne del resto adeguata conferma dalla consi-dera1JÌone dei cri<teri di massima ohe <abbia-mo discusso e cercato di definire con suffi-ciente chiarezza nel corso dei dibattiti svolrti-si neHa Giunta anche in questa llegislatura.

Quanto a1l'unico profiJlo posto a fondamen-to deHa rela~ione all'Aula, brevemente dirò,in dissenso con la l'elazione stessa, che l'av-venuta introduzione del finanziamento pub-blico dei parati poLitici, proprio perohè mi-sura lirberatoria di condizionamenti HlleciJti,non ha voluto certo signifilCare una diversavalutazione di quei condiziomimenti se ri-feriti a:l passato. Del resto ci ,sembra che lavalutazione del relatore dspetto « ad un co-stume po},itico certamente discutibNe» ~

dto testualmente ~ anche Sle ~ si assume ~

controbi1aI1!ciato da una sorta di stato 'di ne.cessità, f.inisca per affievolire i:l contenutostesso deNa proposta delLa Giunta, se proprioun giudizio essenzialmente, se non escluSlÌ'V'a-mente, polritico sj'amo qui chiamati ad ,espri-mere.

Noi pensiamo in sintesi e sul piano ometti-vo che, quando si determinano situazioni diquesta na1ura, non può essere concessa Jiagaranzia del'l'rimmunità di cui all'articolo 68,secondo comma, della CoSltiituzione. Di qui ilnostro voto contrario alla proposta dellaGiunta.

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VIII LegislaturaSenato della. Repubblica ~ 4856 ~

13 FEBBRAIO1980

~~~:--~c~~~- ~_

918 SEDUTA ASSEMBLEA" RESOCONTO STENOGRAFICO

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Anche qui, come giàin Giunta delle elezioni e delle immunità par~lamentari, darò voto contrario alla propostadel1a Giunta, presa .a maggioranza, di nega~re l'autorizzazione a procedere nei confrontidel senatore Talamona. Vorrei ricordare bre-vemente che il reato imputato al senatoreTalamona fa parte di un procedimento chegià fu sottoposto alla Commissione inquilren~te la quale :rÌ'tenne di dover rinviare l'a que-stione alla competenza del giudice ordinarionon avendo riscontrato responsabilità di ca~rattere ministeriale. II giudice ordinario haproceduto nei confronti degH amministratoridéi partiti che beneficiarono dei fondi del-l'Italcasse. Il procedimento contro il senato~re Talamona qui al Senato è infatti paralleloall'analogo procedimento che riguarda gliamministratori degli altri partiti ~ la De-mocrazia cristiana, il Partito repubhlicanoed il Partito socialdemocratico ~ pendentealla Camera dei deputati.

Devo dire subito che la decisione che pren-derete, negando l'autorizzazione a procedere,è molto grave di fronte all'opinione pubblicaperchè non si può sfuggke aJ1'impressioneche, assolti :i ministri e rinviato il procedi-mento davanti alla Magistratura ordinaria,si voglia ricorrere all'immunità parlamentareper non perseguire, essendo stati gli ammini~stratori di tutti i partiti nel frattempo elettisenatori o deputati, un "indi,scutibile pecu~lato.

In questo caso è fuori discussione la re-sponsabilità e l'onestà personale del senatoreTalamona il quale alla Giunta delle immu-nità parlamentari ha- potuto dimostrare diaver versato sul conto corrente del suo par-tito i fondi ricevuti dall'ItaLoasse. Il prohle-ma non - riguarda però l'onestà del singoloamministratore, piuttosto la figura giuI1idicache aWinterno del pamto l'amministratoreha avuto quale responsabile amministrativoe, quindi rappresentante di un soggetto giIu-ridico beneficiario di samme derivanti da unpeculato. Per questi motivi il mio voto sa~à

contrario alla proposta di dilniego dell'auto~rizzazione a procedere.

Ultima considerazione; nella giurispruden-za della Giunta si è introdotto un maggior ri-gore nel senso che le autorizzazioni vengonoconcesse a differenza che nel passato in ungran numero di casi per reati che sono tutta-via molto meno gravi di quelIo che oggi stia~ma discutendo. Non vorrei che questo nuo-vo rigore fosse in realtà soltanto una con-cessione all'opinione pubbNca. Nel caso cheabbiamo in discussione non c'è il sospetto dialcun fumus persecutionis di carattere poli~tico; c'è semplicemente l'incontestabile per~secuzione di un reato. La concessione dellaimmunità parlamentare in questo caso di-venta una forma di impunità a tutela, ovvia~mente, non della singola persona dell'ammi~nistratore, ma dei parti!ti politici che hannobeneficiato dei denari che l'amministratoreha ricevuto per loro conto, in questo casodall'I talcasse.

P RES I D E N T E. Metto ai voti la pro~posta della Giunta delle elezioni e delle im-munità parlamentari di non concedere l'au-torizzazione a procedere in giIudizio. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

_ ~ approvata.

Segue }a domanda di autorizzazione a pro-cedere in giudizio avanzata nei confronti delsenatore Franco per apologia di reato e isti-gazione a disobbedire alle 'leggi (articolo 414del codice penale) (Doc. IV, n. 14).

Metto ai voti la proposta della Giunta delleelezioni e delle immunità padamentari diconcedere l'autorizzazione a procedere ingiudizio. Chi l'approva è pregato di' alzare lamano.

~ approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro-cedere in giudizio avanZJata nei confronti delsenatore Franco per concorso nel reato ddtruffa aggravata (articoli 110 e 640 del codicepenale) (Doc. IV, n .15).

Metto ai voti la proposta deHa Giunta del-le elezioni e delle immunità parlamentari dinon concedere l'autorizzazione a procedere

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Senato della Repubblica VIII Legislatura~ 4857 ~

13 FEBBRAIO1980

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A'5SEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO91a SEDUTA

in giudizio. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

~ approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro-cedere >Ì1Ilgiudizio avanzata nei confronti delsenatore Mezzapesa per l<a contravvenzioneprm~ista e punita dagli articoLi 33 e 38 dellalegge 20 maggio 1970, n. 300, che dettano nor-me sull'assunzione dei lavoratori (Doc. IV,n.16).

Metto ai voti la proposta della Giunta del-eleziQni e delle immunità parlamentari diconcedere l'autorizzaZJione a procedere ingiudizio. Chi l'approva è pregato di alza,re lamano.

:f!: approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a prç>-cedere in giudizio avanzata nei confronti delsenatore Franco per i reati di i,stigazione adelinquere e apologia di reato (articolo 414del codice penale) (Doc. IV, n. 19).

V E N A N Z I, I. f. relatare. Domandodi .parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V E N A N Z I, f. f. relatore. OnorevolePresidente, onorevoli senatori, in dat'a 10 di-cembre 1979, il MInistro di grazia e giustiziaha trasmesso al Senato ~ dove è stata annun-data il 17 dicembre 1979 ~ la domanda conla quale il Procuratore generale della Repub-bUca presso la Corte d'appe1lo di Lecce harkhiesto l'autorizzazione a procedere controil senatore Francesco Franco per i reati diistigazione a delinquere e apologia di reato(articoLo 414 del codice penale). I fatti sonostati commessi in Reggia Calabria H 17 e 25marzo 1973.

Con sentenza del 4 marzo 1976, la Corted'appello di Potenza, in parziale riforma del-la sentenza 15 luglio 1975 del tribunale diquella città, condannò il senatore Franco al-la pena di anni uno e mesi sei di' reclusione.

La Corte suprema di cassazione, su ricorsodel senatore Franco, con sentenza del 15 di-cembre 1978, annullò per vizio di motivazio-ne la menzionata sentenza della Corte d'ap-pello di Potenza, con rinvio al giudizio dellaCorte di appello di Leece.

La domanda di autorizzazione a procederein esame si inserisce dunque in un procedi-mento penale ~ giunto agli ultimi gradi digiudizio ~ circa il quale la Giunta ha giàavuto modo di pronundarsi nel pas,sato (At-ti Senato, VI legislatura, Doc. IV, n'Il. 84-A e86-A; VII legislatura, Doc. IV, n. 41-A).

La Giunta stessa ha esaminato la doman-da nelLa seduta del 24 gennaio 1980 e, nonritenendo di dover modi£ioare le precedentidecisioni, ha deliberato al<l'unanimità di pro-porre aH'Assemblea la concessione dell'auto-rizzazione a procedere.

P RES I D E N T E. Metto ai voti laproposta della Giunta delle elezioni e delleimmunità padamentari di concedere l'auto-rizzazione a procedere in giudizio. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

:f!: approvata.

Segue la domanda di autorizzazione a pro-cedere avanmta contro il senatore Pisanòper concorso nel reato di' estorsione conti-nuata (articoli 56, 81, 110, e 629 del cod[cepenale) (Doc. IV n..18).

La Giunta ha proposto di concedere que-sta autorizzazione.

P I S A N Ù. Domando di parIare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* P I S A N Ò. Onorevole Presidente, onore-voli colleghi, di so11to non si prende la paro-la in casi del genere, ma io la prendo perchèquesto è un caso talmente -emblematico diquello che è successo e può succedere ancorain questo paese che credo sia necessario il.Iustrado brevemente.

Prendo la parola per dichiarare che voteròa favore della richiesta di autorizzazione aprocedere, come ho già dichiarato in sededi Giunta, perchè questa volta non vado a re-oitare ill ruolo dell'imputato, già assolto delresto in tribunale, ma il ruolo dell'accusato-re. Infatti, quello che è venuto fuori dietroquesta vecchia storia dell'imputazione chemi venne elevata su accusa di un certo DinoDe Laurentiis è talmente paradossale, ma tal-mente indicativo dei tempi che corrono inItalia e di quello che succede in questo paese,

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Senato della Repubblica ~ 4858 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

che brevemente vi devo dire il perchè è suc-cesso quell'episodio, dal mO'mento che nelool'SO di questi anni è venuta fuori tutta laverità.

Vi dirò aHora brevemente che ~l signorDina De Laurentiis lanciò contro di me unaaccusa di estorsione perchè in cambio si V'idetogliere dal gobbo, con un gioco di bussolottibancario che vi i<Hustrerò brevemente, 12 mi-liardi e 600 mHioni di debirti, il che non è unabazzecola neanche in tempi di inflazione. Inbreve, la storia neDa quale mi trovo coinvoltoincomincia col fatto che nel 1970 un certo si-gnor Dina De Laurentiis accumula 12 miliar-di e 600 milioni di debiti, di cui 9 miliardi epassa con la Banca commerciale italiana e 4con l'IMI e con la Banca nazionale del lavo-ro. Il meccanismo è molto semplice. Nel 1970il signor Dina De Laurentiis crea una società«Stabilimenti Cinematografici Pontini », dicui si nomina presidente; a distanza di unanno, fa sì che questa società prenda in ca-rico la Dinocittà, che era di sua proprietà, laquale viene valutata, con una perizia di tri-bunale fatta fare dallo stesso De Laurentiis,esattamente 12 miliardi e 600 milioni, cioèil monte dei debiti che questo signore avevanei confronti delle banche.

Questa nuova società che V'iene costituita,a un certo momento, assumendo in caricoquesto valore fittizio, pass.a aHa presidenzadi un funzionario della Banca commercialeitaHana, un certo dottor Albanese. Passa an-cora quaLche mese e l'operazione si concludecon il passaggio di questa proprietà dauna società fasulla a un'altra società fasul-la che è la SAINDA e che è di proprietà dellaBanca commerciale italiana, presidente uncerto architetto PanciroH di Milano.

Che cosa succede nel frattempo? Ecco ilpunto. Nel frattempo è in corso un'altra ope-razione che non ha niente a che vedere con ilDe Laurentiis ma che si interseca con la pri-ma operazione. Si tenta cioè di far acquistaredall'Ente gestione cinema, che è in mano aun gruppo di amid dell'onorevole GiacomoMancini (il presidente infatti si chiama Ma-rio Gallo), questa Dinocittà. E l'Ente ge-stione cinema l'acquisterebbe esattamenteper 12 miliardi e 600 milioni, che è il com-plesso dei debiti che il signor De Laurentiis

ha scaricato sulle spalle della Banca com-merciale italiana.

Siamo al gennaio - febbraio 1971 e il miogiornale parte con due ilnchieste: una di de-nuncia dei sistemi di gestione dell'Ente ge-stione cinema, indicando tutti gli s>pooperie gli ,intralIazzi, compreso questo, e l'altrasull'ANAS sul conto dell'onorevole Giaco-mo Mancil11i.Ad un certo momento, mentresto conducendo questa battaglia su due fron-ti, mi casca tra i piedi un certo De Laurentiische mi offre dei soldi che io rifiuto. Non stoa ripetere le fasi del processo perchè sonostato assolto e quindi la faccenda non mi .jlll-teressa dal punto di vista processuale; inte-ressa invece un'altra cosa e cioè che es.atta-mente sette settimane dopo che ,io sono den'tra sotto una accusa falsa lanciata da De!--aurentiis, si completa l'operazione e DeLaurentiis si trova sgravato di 12 miliardie 600 milioni di debiti che sono passati incarico -alLa COMIT attraverso la SAINDA.

Quindi tutto l'intrallazzo che c'è stato die-tro è venuto aHa luce negli anni successlivi ~

io in quel momento non potevo saper-lo ~ att'raverso testimonianze che adessoprodurrò in tribunale (ecco pel'Chè dico chela vogHo, questa .autoriz2)azione a procedere,perchè questa volta vado a divertirmi io intribunale) circa le pressi!on~ deH'onorevoleGiacomo Mancini e del suo amico, senatoreViglianesi, che mi dispiace non sila qui a sen-tire perchè sono dieci anni che 'Voglio dirgliqueste cose, ma spero che le venga 'a sapere.Quindi l'operazione è stata fatta in questomodo: lui ha agito nei mei confronti per ar-rivare alla conclusione dell'operazione finan-ziaria che doveva liberarlo da questo caricoed è riuscito a mandarmi in galera sotto que-sta imputazione. Io ne sono usdto e subitodopo ho cominciato a pubb1:i:care ,la verità. Al-lora è successo che l'Ente gestione cinemanon ha più acquistato g1i stabÌllimenti Dino-città e la Banca commerciale 'italiana ha inproprietà, avendoH pagati 12 n:1i1~ardie 600milioni, degli stabtHmenti che non valgonopiù niente; Dina De Laurentiis è andato a la-vorare in America e le cose a questo puntoappartengono ana stoda. ,

Debbo dil'e però che nel 1973 ho presen-tato deHe :interrogazioni su questa V1Ì.cendadi

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VIII Legislatura::>etlatodella Repubblica ~ 4859 ~

13 FEBBRAIO198091 a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

cui cominci!avo ad avere gli elementi, ma nonmi è mai stato risposto. Ci sono delle 1nter~rogazioni quindi che prima o poi ripresen-terò.

Ecco perchè ho chiesto la parola per di-chiarazione di' voto. Queste cose in questopaese non dovrebbero succedere. Allora misono fatto 144 giorni a Regina Coeli per esse-re stato il primo in questo paese a dire chevi era un grosso scandalo, lo scandalo ANASe uno scandalo minore, lo scandalo dell'En-te gestione cinema. Debbo dire che le miesoddilsfazioni le ho avute e pertanto sonocontento di aver fatto quell'esperienza, peròsta di fatto che in un paese come l'IltaHa, nelquale si pa'rla tanto di democrazia e di cor-rettezza a tutti i livelli, è possibile che un pri-vato qualsiasi faccia una tale mascalzona;tanei confronti di un'altra persona, aV!endo unpremio di quel genere, e che ahri signori. dellpotere fanno 'Ì loro interessi perchè, se l'ope-razione Dinocittà fosse riuscita, cioè se l'En-te gestione cinema avesse acquistato la Dina-città, l'Ente gestione cinema avrebbe trasfe-rito a Dinocittà gli stabilimenti di Cinecittà esarebbero rimasti disponibili per la specula-zione edilizia S3 ettari di terreno che, cometutti sapete, sono abbastanza vicini al cuoredi Roma. Questo era l'obiettivo finale del-l'operazione. È saltato tutto per le accuse ele denunce che ho fatto.

Comunque, ripeto, voterò a favore di que-sta autori.zmzione a procedete perchè andalrein tribunale oggi per me significa avere unagrande soddisfazione a dieci anni di distanzada quei giorni.

P RES I D E N T E. Metto ai voti laproposta della Giunta delle elezioni e delleimmunità parlamentari di concedere l'auto-rizzaz,ione a procedere in giudizio. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

2 approvata.

Riinvio in Commissionedel disegno di legge n. 632

G U A L T J E R I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A L T I E R I. A nome della loaCommissione permanente chiedo il rinvio inCommissione del disegno di legge n. 632,recante: «Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 684, concernentemisure urgenti per la riduzione dei consumidi olio combustibile nel settore della pro.duzione di energia elettrica)}. La richiestaè motivata dal fatto che il Governo ha di-chiarato, in Commissione, di non essere in.teressato al proseguimento della dtscussionedi questo provvedimento, che è stato sosti-tuito da un disegno di legge di analogo con-tenuto, che ha iniziato ill suo iter parla-mentare.

P RES I D E N T E. Non facendosiosservazioni la richiesta di rinvio in Com.missione, si intende accolta.

Seguit~ della discussione dei disegni di legge:

« Conversione in legge del decreto-legge30 dicembre 1979, n. 662, recante normeper l'aUività gestionale e finanziaria deglienti locaH per l'anno 1980» (642);

« Norme particolari in materia di finanzalocale» (332);

«Provvedimenti per la finanza locale peril 1980» (446), d'iniziativa del senatoreCossutta e di altri senatori;

«Provvedimenti generali e particolari perla finanza locale 1980» (486), d'iniziativadel senatore Cipellini e di altri senatori;

e della petizione n. 35

Approvazione, con modificazioni, del dise-gno di legge n. 642 con il seguente titolo:« Conversione in legge, con modificazioni,del decreto.legge 30 dicembre 1979, n. 662,recante nomie per l'attività gestiollale e fionanziaria degli enti locali per l'anno 1980 »

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca il seguito de1la discussione dei! disegnidi legge: «ConveI'sione in legge del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 662, recante nor.me per l'attività gestionale e finanz1aTia de.gliÌenti locaLi per l'anno 1980 », « Norme par-

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Senato deJla Repubblica ~ 4860 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO 1980918 SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

ticolari in materia di finanza locale », « Prov-vedimenti per la finanza locale per il 1980»,di iniziativa del senatore Cossutta e di altrisenatori, « Prov,,-,edimenti g<merali e parti.colari per la fÌinanza locale 1980», di inizia-tiva del senatore Cipellini e di alitri senatorie della petizione n. 35.

Non essendo ancora pervenuto il pareredella sa Commissione permanente, sospendola seduta.

(La seduta, sospeS(l alle ore 16,10 è ripresaalle ore 17,40).

Avverto che è stato presentato il seguentenuovo testo dell'ordine del giorno n. 2.

Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Il Senato,

considerato che il protrarsi anno peranno della legisLazione provvisoria per lafinanza locale, in contrasto con l'impegnoassunto dal Parlamento e dal Governo eligiungere rapidamente alla riforma organicadella finan2'Ja locale, accentua in modo sem-pre più intollerabile sperequazioni, mortifi.cazioni dell'autonomi'a e delJa responsabilitàdelle amminÌJstrazioni locali, distorsioni aduna corretta programmazione degli interven-ti locali;

che sono state introdotte nel provved~.mento in esame ed in precedenti leggi an-che norme che investono i principi sancitidall'articolo 130 della Costituzione in ma-teria di controlli sugli enti locali;

che è necessario tener conto degli orien.tamenti c delle proposte formulate dal-l'ANCl,

impegna i,l Governo ad operare affinchèentro H 1980 possa essere approvata la ri-torma della finanza e delle autonom~e locali.

9.642.2 BONAZZI, MARSELLI, GRANZOTTO,

MODICA, SEGA, VITALE Giuseppe,

POLLASTRELLI, DE SABBATA

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. L'ordine del giorno si ri-chiama agLi orientamenti dell' ANCI per te.nere conto di una osservazione del l'datore.Vi è un'altra modifica che mi pare giusto sot-tolineare. Al secondo comma, anzichè: « alte-rano i princìpi », si dice: «investono i prin-cìpi », anche questo per tenere conto di unaosservazione del ,rehatore.

P RES I D E N T E. Il Governo mantieneil proprio atteggiamento oppure intende mo.diHcarlo?

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Il Governo mantiene il proprioatteggiamento contrado.

P RES I D E N T E. Senatore Bonazzi,insiste per la votazione di questo ordine delgiorno?

B O N A Z Z I. Insisto per la votazione.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'ordi.ne del giorno n. 2, presentato dal senaJtoreBonazzi e da altri senatori, nella nuova for.mulazione. Chi l'approva è pregato di alzare

- ha mano.-

:li: approvato.

Pass~amo all'esame degli articoli del dise.gno di legge n. 642 nel testo proposto dtal1aCommissione. Si dia lettura del1'articolo 1.

F I L E T T I , segretario:

Art. 1.

Il decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 662,recante norme per l'attività gestionale e fionanziaria degli enti locali per l'anno 1980,è convertito in legge con le seguenti modi-ficazioni:

all'articolo 1:

nel primo comma le parole: «29 febbraio»sono sostituite dalle seguenti: «31 marzo »;

l'articolo 2 è sostituito dal seguente:«( Art. 2. ~ Nessuna deroga è consentita

agli enti locali sia in sede di adozione dei

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4861 ~

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

piani di r-iorganizzazione, sia in sede di ap-pldcazione del decreto del P,residente dellaRepubblica 1° giugno 1979, n. 191, per quan-ta riguarda la normativa concernente la sta-ta giuridico e il trattamentO' economico delpersonale dipendente contenuto nel decretomedesimo, nonchè in quelli che sarannO' suc-cessivamente emanati per l'approvazione deifuturi accordi nazionali, ai sensi dell'artico-lo 6 del decretò~legge 29 dicembre 1977, nu-mera 946, canverti,to, can modificazioni, nel-la legge 27 febbraio 1978, n. 43.

Sona del pari v.ietarte, in violazione o inaggiunta ,a quanto previsto dai decreti delPresidente della Repubb1ica di approvazio-ne di accordi nazionali, concessioni econa-miohe comunque denaminate o motivate.

A decorrere daH'entrata d'il vigore del pre-sente decreto i provvedimenti adottati invialazione di quanto disposto dai precedenticommi sono nul1i di didtto. Gli amministra-tori e i segretari comunalri e provinciali,che, ciò nonostante, emettanO' i relati'Vi mtolidi spesa sono personalmente e solidalmenteresponsabili delle somme conseguentementeerogate.

Nella stessa responsabilità incorrono icomponenti degli organd di controllo che nonabbilana dichiarata la nullità delle relative de-liberazioni.

Gli enti locali che, prima dell'entrata invigore del presente decreto, abbiano even-tualmente già adottato provvedimenti deli-berativi in contrasto con quanto di'spostonei commi primo e secondo, po,tranno darviesecuzione esclusivamente per il periodo suc-cessivo al P marzo 1979. Per i provvedimen-ti deliberativi adottati prima deH'entreta invigore del presente decreto, che siano statiannullati dagli organi di controllo successi-vamente allo gennaio 1980, è consentito agli.enti in:teressati di adottare delibera confer-mati'va, che diverrà esecutiva dopo il conse-guente esame di legittimità. Gli enti medesi-mi saranno però obbligati, entro il termineperentori'o di quattro mesi dalla pubbli!oa-zione del decreto del Presidente dell-a Re-pubblica di approvazione del nuovo accor-do nazionale relativo al triennio 1° marzo1979 ~ 28 febbraio 1982, a conformare lo sta-to giuridico ed il trattamento economico dei

propri dipendenti alla disciplina contenutanel decreto presidenziale sopra citato:

Decorso tale termine tutti gli atti deliibe-ratJ.vi, anche applicativi, che saranno adot-tati in difformità di quan:to disposto nei pre-cedenti commi, saranno nuHi di diritto ecomporteranno La responsabilità di cui aiprecedenti terzo e quarto comma.

Le comunità montane, allo scopo di farfronte agli oneri conseguenti aH'applioazionedegli accordi sindacali resi esecutivi dal de--creta del Presidente della Repubblica 1° giu-gno 1979, n. 191, e da sucoossiiVi analoghiprovvedimenti, sono autoriZ2Jate a superareil limite di spesa per :iJ personale stabHiJtodall"articolo 2 deHa legge 11 marzo 1975, nu-mero 72. »;

all' articolo 3:

nel secondo comma le parole: «per sup-plenze» sono soppresse;

è aggiunto in fine il seguente comma:

« L'anno di riferimento indicato al primoe secondo comma è stabilito nel 1978 per icomuni di cui agli articoli 1 e 20 del decreto-legge 13 maggio 1976, n. 227, ed all'articolo11 del decreto-legge 18 settembre 1976, nu-mero 648, convertiti, con modmcazioni, ri-spettivamente, nella legge 29 maggio 1976,n. 336, e nella legge 30 ottobre 1976, n. 730.Tale deroga si applica anche alle provincedi Udine e Pordenone. »;

dopo l'articolo 3 è inserito il seguente:

« Art. 3-bis. ~ La norma di cui al secondocomma del precedente articolo 3 costituisceinterpretazione autentica dell'articolo 4 deldecreto~legge 10 novembre 1978, n. 702, con-vertito nella legge 8 gennaio 1979, n. 3, ai fi-ni della individuazione della competenza del.la Commissione centrale per la finanza lo-cale.

Sono da considerare comunque validi ipiani di riorganizzazione adottati prima del31 dicembre 1979 per i quali le relative de-liberazioni consdtlial'i siano divenute esecu-tive, avendo l'organo di controllo ritenutole stesse di propria esclusiva competenza. »;

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Senato della Repubblica ~ 4862 ~ V I I I Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

all'articolo 4:

nel secondo comma le parole: «in servi-zio fin dal 30 settembre 1978», sono sosti-tuite dalle seguenti: «già rin servizio pressol'ente 'aHa data del 30 settembre 1978 o as-sunto medi'aDte proV'a pubbli'Ca selettiva ban-dita entro la medesima data »; le parole:« dall'ultimo comma del pres'ente artiIColo »,sono sostituite ,dalle seguenti: «dal quartocomma del presente articolo»;

nel quarto comma sono aggiunte, in fine,le parole: «I comuni con popolamone finoa 5.000 abitanti, che si trovano neUe condi-zioni di CU]al presente comma, sono autoriz.zati a procedere fin dall'anno 1980 aH'a'ssun-zione del personale previsto dal piano. »;

ne] quinto comma le parole: «servizi eS/Ì-stenti », sono sostituite dalle seguenti: «ser-vizi attualmente gestiti »;

all' articolo 5:

nel primo comma le parole: «30 aprile»,sono sostituite dalle seguenti: «31 ottobre »;

all'articolo 6:

nel primo comma le parole da: «la cuirealizzazione» sino aHa fine del comma, sonosostituite dalle seguenti: «di' nuova realizza-zione, purchè le stesse risultino ultimate enon attiV'ate o in corso e da attivare entroil 31 dicembre 1980.»;

nel secondo COll'ma sano ag~i'llnte, in ,f,Lne,le parole: «Tale facoltà di associazione puòessere eserciltata anche per l'uso comune didaboratori elettronici per la razionale or-ganizzazione dei servizi amministrativi e con-contaMli. »;

all' articolo 8:

nel primo comma, le parole: «la cui ap-plicazione non risulti espressamente limitataaLl'anno 1979 )), sono soppresse;

il secondo comma è sostituito dal se-guente:

«~ confermato, inoltre, anche per l'anno1980, salvo quanto consentito dai preceden-

ti articoli, il divieto di assumere nuovo per-sonale oltre il limite stabilito nell'articolo 5del succitato decreto-legge 10 novembre 1978,n. 702, come convertito nella legge 8 gennaio1979, n. 3. ));

dopo l'articolo 8 è inserito il seguente:

«Art. 8-bis. ~ Fermi restando le dispo-sizioni ed i limiti di cui ai primi tre commidell'articolo S-bis del decreto-legge 10 no-vembre 1978, n. 702, come convertito nellalegge 8 gennaio 1979, n. 3, i comuni, le pro-vince e i loro consorzi che nell'anno 1979hanno deliberato l'assunzione in gestione di-retta di servizi pubblici appaltati, sono au-torizzati a procedere alle conseguenti as-sunzioni di personale, oltre i limiti stabilitidal presente decreto.

Nel caso di cui al precedente comma, aglistessi enti che subentrano ad imprese priva-te nella gestione diretta di pubblici servizi,già conferiti in appalto, che procedano allaassunzione di personale esistente presso det-te imprese, è consentito corrispondere, qualeassegno personale riassorbibile con i futurimiglioramenti, la eventuale differenza tra iltrattamento economico già in godimento aldetto personale e quello del trattamento dilivello spettante in applicazione dell'accordonazionale per il trattamento giuridico dei di-pendenti degli enti locali. ));

all'articolo 10:

nel testo sostitutivo dell'articolo 8 dellalegge 12 agosto 1962, n. 1290, le parole: « sca-dute e non versate )) sono sostituite dalle se-guenti: «che siano scadute dopo il 1° gen-naio 1978 e non siano state tempestivamen-te versate ));

all'articolo 11:

nel primo comma dopo le parole: « assu-mere mutui )) sono inserite le seguenti: «re-lativamente alle materie previste dall'artico-lo 72 del testo unico delle leggi riguardantila Cassa depos.iti e prestiti, approvato conregio decreto 2 gennaio 1913, n. 453, comemodifilcatodall'articolo 19 del decreto-Iegge10 novembre 1978, n. 702, convertito in leggeeon modificazioni daLla legge 8 gennalio 1979,

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VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4863 ~

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

n. 3, »; e sono aggiunte, in fine, le seguenti:« Tale dispos'Ì1zionenon si applica a tutte leoperazioni per le quaH sia già intervenuto al31 dicembre 1979 la delibera consiliare di as-sunzione del mutuo. »;

è aggiunto, in fine, il segente comma:

«L'autorizzazione ad accettare delegazio-ni di pagamento sulle entrate effettive ordi-narie previste dall'articolo 2 della legge 4luglio 1967, n. 537, è estesa .ai consorzi dicomuni e province per la produzione e la di-stribuzione dell'acqua, del gas e dell'ener-gia dettri:ca gestite in economÌ!a. In tal casola firma del presidente della commissioneamministratrice di cui al secondo comma delcitato articolo è sostituita da quella del se-gretario del consor1!io. »;

dopo l'articolo 11 è inserito il seguente:

«Art. Il-bis. ~ Il termine perentorio perla richiesta alla Cassa depositi e prestiti, daparte dei comuni e delle province, dei mu-tui di cui all'articolo 5 del decreto-legge17 gennaio 1977, n. 2, convertito nella legge17 marzo 1977, n. 62, e all'articolo 10 deldecreto-legge 10 novembre 1978, n. 702, con-vertito nella legge 8 gennaio 1979, n. 3, èfissa lO al 30 giugno 1980.»;

l'articolo 14 è sostituito dal se/?uente:

« Ari. 14. ~ A partire dallo gennaio 1980 icontributi, le assegnazioni e quanto altroproveniente dal bilancio dello Stato dovutialle province e ai comuni con popolazionesuperiore a 20 mila abitanti affluiscono permetà del loro ammontare ad apposite con-tabilità speciali presso le sezioni di Tesoreriaprovinciale dello Stato, intestate a ciascunodegli enti medesimi.

L'ente può effettuare prelevamenti da det-te contabilità speciali dopo che siano stateutilizzate le altre disponibilità liquide del-l'ente medesimo depositate presso il teso-riere, escluse le somme vincolate a specifi-ca destinazione.

Il tesoriere dell'ente non può effettuareanticipazioni di tesoreria se non dopo averaccertato il completo utilizzo delle disponi-

bìlità esistenti nelle contabiJità speciali in-testate all'ente medesimo.

La Tesoreria dello Slato corrisponderàsulle giacenze delle contabilità aperte ai sen-si del precedente primo comma il tasso diinteresse corrispondente a quello previstodall'accordo interbancario per le condizionirelative a depositi aventi analoghe caratteri-stiche.

Con decreto del Ministro del tesoro, sen-tite l'ANCI e l'UPI, saranno determinate lemodalità di funzionamento ed ogni altracondizione r~lativa alle contabilità specialipreviste dal precedente primo comma. »;

all'articolo 15:

nel primo comma, lettera a), la parola:({montani» è sostituita dalle seguenti: « to-talmente montani o parzialmente montanicon popolazione fino a 20.000 abitanti »; do-po l~ lettera b) è inserita la seguente lettera:« c) le somme previ'ste daHa lettera e) ditale articolo sono corrÌ'sposte nella misurapari al cenro per cento »;

nel secondo comma le parole: « aprile»

e « luglio », sono sostituite, rispettivamente,dalle seguenti: « marzo» e «giugno »;

dopo ill secondo è ~nserito itl 'seguentecomma:

({ Una ulteriore erogazione di lire 10.000per abi'Ì'ante è corrispost'a ai comuni con po-polazione fitno a 5.000 abitanti alla data del31 dicembre 1978 »;

all' artico.lo 16:

il primo comma è sostituito dial 'seguente:

« La percliita di gestione delle aziende Sipe-dali di trasporto ed i contributi per i servizidi trasporto comunque gestiti non potvannosubire incrementi superioI1i al 14 per cento.TaH i1norementi sono applicati all'ammontaredella perdita o del contributo iscritto nelbilancio di previsione per l"anno 1979, pre-w'amente rivalutato, ai soli effetti della de~terminazione del disavanzo ammesso perl'esercizio 1980, nella misura del 5 percento. »;

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VIII Legislatura::;enato della Repubblica ~ 4864 ~

13 FEBBRAIO198091& SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

all' articolo 17:

è aggiunto, in fine, il seguente comma:

,<A partire daJl/anno 1980, in deroga aquanto disposto dall'articolo 63, lettera f),del regolamento approvato con regio decreto10 rnarzo 1904, n. 108, per l'esecuzione deUalegge 29 marzo 1903. n. 103, l'ammontaredegli interessi che le c~ntrali del latte sonotenute a corri'>pondere ai comuni sul capi~tale pèrmanente ad esse assegnato non potràessere superiore a quello corrisposto perl'anno 1979. ,,;

all'articolo 20:

nel primo comma le parole: «la provvistadi beni e servizi» sono sostitui:te dalle se-guenti: « l'acquisto di beni », e le parole: « aldi fuori dei limiti di cui al successivo arti-colo 21 », sono sostituite dalle seguenti:« anche oltre i limiti di cui al successivo ar-ticolo 21. »;

nel secondo comma le parole: «a quelloiscritto per l'esercizio 1979 », sono sosti-tuite dalle seguenti: «ai richiamati limiti dicui all'articolo 21, ,);

ail' articolo 21:

nel primo comma, al<le parole: «articoli16, 18, 19 e 20 », sono sostituite le seguenti:« articoli 16, 18 e 19 »; dopo le parole: «pergH enti del Mezzogiorno )', sono aggiunte leseguenti: «e i comuni del Centro-Nord das-si!ficaJti totaLmente montani o parzialmentemontani con popolazione fino a 20.000 abi~tanti »; le parole: «del 3 per cento », sonosostituite dane seguenti: «del 5 per cento »;

il secondo e il terzo comma sono sostitui-ti dai ~eg1.lenti:

« I comuni debbono prevedere neUe parti-te di giro del bilancio le spese per le elezio~ni dei Consigli provinciali, comunali e circo-scrizionali del 1980, che a norma dell'artico~lo 19 del-la legge 8 aprile 1976, n. 278, e dell'ar-ticolo 17 della legge 23 ap.rile 1976, n. 136,sono a carico degli enti interessati. Il rela-tivo onere è assunto dallo Stato.

Il Ministero dell'interno provvede al re-lativo rimborso a carico del capitolo 1590del proprio stato di previsione della spesaper l'esercizio 1980. Sono applicabili, in par-ticolare, per la gestione contabile le dispo-5izi0::11del sesto, settimo e ottavo commadell'articolo 17 della legge 23 aprile 1976,n. 136.

In caso di con temporaneità di elezioni am~ministrative con elezioni regionali, il ripar-to deUe spese tra lo Stato e le regioni, predi~sposto dai comuni interessati, è reso esecu-tivo dal commissario del Governo.

Per i censimenti generali, la legge di au-torizzazione provvederà a determinare i cri~teri per la copertura integrale degli onerisostenuti dai comuni. »;

è aggiunto, in fine, il seguente comma:

« Per i comuni che benefici ano delle ero-gaziòni statali suppletive di cui al comma ag~giuntivo inserito, dopo il secondo, nell'arti-colo 15 del presente decreto, l'importo com-plessivo delle spese correnti per l'anno fi~nanziario 1980, determinato con i criteri dicui al presente articolo, potrà essere ulte-riormente incrementato fino all'ammontaredi tali erogazioni suppletive. »;

all'articolo 22:

nel secondo comma è soppressa la parola:« esclusivamente» e sono aggiunte, in fine,le seguenti: «, o spese una tantum, ovveroper ulteriore incremento di spese correnti.Limitatamente ai comWli che usufruisconodi trasferimenti statali integrativi per il pa-reggio del bilancio, la utilizzazione di mag-giori entrate proprie per ulteriore incremen~to di spese correnti, relative all'acquisto dibeni e servizi e ai trasferiinenti, non può su-perare il 40 per cento delle maggiori entratestesse. »;

all'articolo 23:

nel terzo comma le parole: «31 maggio »,sono sostituite dalle seguenti: «30 giugno »;

nel quarto comma sono soppresse le pa~role: «terza e »;

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di diametro inferiore acm. 20 L. 40,.

diametro di cm. 20 edaloltre » 80

di diametro.

(' .lnicnore acm. 20 » 20

di di arr;.etra di cm. 20.edoltre » 40 »;

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4865 ~

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

all'articolo 24:

al primo comma sono premesse le parole:{( Salvo la deroga di cui all'articolo 2, quin-to comma, »;

n~l terzo comma, alJe parole: «dell'arti~co!o 3 », sono sostituite le seguenti: {( del-l'ariicolo 2 »;

all' articolo 25:

nel primo comma dopo le parole: {( inden-nità speciale », sono inserite le seguenti: «oequipollente» ;

nel secondo comma le parole: {( degli ar-ticoli 2222 e 2229 », sono sostituite con le se-guenti: «dell' articolo 2222 », e sono agg1iun~te, in fine, le seguenti parole: {(, e per ~ rap~porti continuativi direttamente convenzio-nati con i professionisti. »;

nel terzo comma, alle parole: « 14 per cen~to» sono sosHtUlite le <seguenti: «25 percento. »;

sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:

«Ferme restando le modalità di assun~zione del personale straordinario coDItenutenell'articolo 5 del decreto~legge 10 novembre1978, n. 702, convertito nella legge 8 gen-naio 1979, n. 3, è consentito, per i soli setto~ri ~scolastico e di assistenza aH'infanzia, trat-tenere :in servizio fino a sei mesi il perso~naIe assunto per supprenza dei titolavi.

Limitatamente ai casi di supplenza perpuerpedo tale durata può essere estesa al-!'intero periodo di assenza della titolare.

La disposizione di cui al precedente com-ma si applica altresì in caso di assenza perrichiamo

~

alle armi, sempre che trattasi diposto unico Ì'n organico. »;

all' articolo 26:

dopo il pr'imo è inserito il seguente comma:

« Per effetto del radd~ppio di cui al com-ma precedente la tariffa massima annualeprevista c1all'articolo 198 del testo unicoper la finanza locale, ap?rovato con regio

decreto 14 settembre 1931, 11. 1175, e succes~sive !:)odificazioni, è la seguente:

a) co~duiture, cavi ed hnpianti

in genere:

(Al metrolineare)

b) condutture di acqua pota~bile:

r~el secondo comma le parole: «29 feb-braio» sono sostituite dalle seguenti: «31marzo »;

nel terzo comma le parole: ({ del primocomma », sono sostituite dalle seguenti: ({ deiprecedenti commi »;

dopo il terzo è aggiunto il seguenteCOltinla:

« Per l'anno 1980 il termine previsto dal~l'articolo 21, ultimo comma, del decretodel Presidente della Repubblica 26 ottobre1972, n. 639. per il p:3gamento dell'impostasulla pubbHcità annuale da parte dei sog-getti che non hanno denunciato la cessazio-ne entro n 31 dicembre 1979 è prorogat')di 90 giorni. »;

nel quarto comma, le parole: «di cui alprimo comma », sono sostituite dalle se-guenti: ({ di cui ai precedenti commi »; e leparole: «dal primo comma medesimo ", so-no sostituite dalle seguenti: ({ dagli stessicommi »;

nel settimo comma le parole: «20.000 »,« 10.000 » e ({5.000 » sono sostituite, rispetti-vamente, daUe seguenti: «25.000 », « 8.000 » e« 3.000 »;

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,)efUdO della Re;m.bbltca VIII Legislatura~ 4866 ~

13 FEBBRAIO 1980

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO91 a SEDUTA

ndYottavo <comma te parole: «29 !feb.braio », sono sostituite dalle seguenti: «31ll1arzo »;

nel nono comma, alle parole: «in materiadi tassa per la raccolta ed il trasporto deirifiuti solidi urbani interni i quali tendanoa realizzare l'equilibrio tra gettito compJes-siva della tassa e costo del relativo servizio»,sono sostituite le seguenti: «i quali tenda-ria a reallizZ1arel'equ1Hbrio tra gettito com-plessivQ della tassa per la raccolta ed H tra-sporto dei rifiuti solidi urbani i'l1temi e co-sto del .relativo servizio; »;

nell'undicesimo comma Ie parole: «29 feb.braio» sono sostituite dalle seguenti: «31ll1arzo »;

nel dodicesimo comma sono aggiunte, innne, le parole: «Per il 1980 l'ammontaredell'erop;azione continua ad essere pari aquella spettante per l'anno precedente, au-mentata dellO per cento. »;

dopo l'articolo 26 sono aggiunti se.guenti:

{( Art. 26-bis. ~ Con effetto dall'esercizio

1980 gli avanzi di amministrazione conse-guiti dai consorzi ai qunli partecipano gHenti JocaJi sono obbligatoriamente applicatial bi12ncio ed il loro importo è destinatoa dell'zione delle quote con le quali gli entipredetti COl~COrrOl1O annualmente alla ge-stione.

Gli avanzi di gestione delle aziende spe-ciali municipalizzate, provincializzate e con.sortili sono integralmente iscritti nella parteentr~ta dei bilanci degli enti proprietari evengono dagli stessi utilizzati a fronte delJeloro spese di gestione corrente.

L\rt. 26~ter. ~ Per il ripifuìo della perditadelle aziendè speciali municipalizzate, pro-vincblizzate o consortili, diverse da quelledi trasporto, accertata per l'esercizio 1978,che non abbia trovato copertura nei bilancidegli enti pr;)pri~tari dell'anno 1979, gli stes-si sono autorizzati a contrarre mutui pressogli istitmi gift designati con decreto ministe-riaI e emanato ai sensi dell'articolo 7 dellalegge 21 dicembre 1978, n. 843.

La relativa quota di ammortamento saràintegralmente rimborsata all'ente proprieta-rio da parte dell'azienda, che la iscriverà nelproprio bilancio, apportando le conseguentimodifiche al pkno di riequilibrio economicofinanziario previsto dal quarto comma del-l'articolo 10 della legge 21 dicembre 1978.n, 843.

Art. 26-quater. ~ Entro il 31 lugI:io 1980i comumi e le province sono tenuti a prov-vedere ad una verifica straordinaria dei re-sidui attivi e passivi degli esercizi 1979 eprecedenti, per eliminare le somme insus-sistenti ed adeguare la contabi,Htà alle nOT-me previsiste dal decreto del Presidente dellaRepubblica 19 giugno 1979, n. 421.

Prima dell'esame del conto 1979 i consiglidegli enti approvano gli elenchi, distinti percapitoli, dei residui da conservare nel contostesso.

Con tale provvedimento consiJiare:

a) saranno precisate, per i residui atti-vi, le azioni da intraprendere dalla giuntaper il recupero delle somme dovut~ aJl'entc,fissando i termini entro i quali tali azionidovranno essere effettuate;

b) saranno determinate, perpassivi, le somme:

~ ordinate nelle forme di legge e nonpagate, relative a spese afferenti agli eserci-zi 1977 e precedenti che, in deroga all' arti-colo 21 del decreto del Presidente delJa Re-pubblica 19 giugno 1979, n. 421, verran-no conservate nel conto residui dal consun~tivo 1979 e per la gestione dell'anno finan-ziario 1980, soltanto se liquidate e se il rela-tivo debito. non è prescritto;

~ impegnate e non ordinate, ovveroordinate e non pagate, esclusivamente perquanto attiene agli esercizi 1978 e 1979.

residui

La redazione degli el~llchi di cui ai pre~cedenti commi deve essere ultimata dagliuffici di ragioneria degli enti entro il 31maggio 1980. Essi sono sottoposti al preven-tivo esame dei revisori nominati da.l con~siglio, per la verifica del conto consuntivo1979, che li accompagna con una loro re-lazione.

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~'erwto c.'t:.Jl(1 R~pubb!t:.:'.. ~ 4867 ~ VIII Legi~latura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA AS:SJ=:i-tBLEA~ RES(lCONTO STt:'\:Uù:1'\T J,~;,

Entro il 31 ottobre 1980 la deliberazionedi approvazione del conto consuntivo 1979viene inoltrata da 1 segr~tario dell'ente, as~sieme ad un certificato contenente i riepi~laghi generali del conto raffrontati con lasituazione al 31 dicembre 1977, all'organoregionale di controllo, il quale attesta in cal-ce ad esso il favorevole esito del controlloeffettuato sulla deliberazione, ne inoltra co-pia ai Ministeri dell'interno e del tesoro, edalla Regione, e ne restituisce un esemplare al-l'ente entro dieci giorni dall'avvenuto esame.

Ai disavanzi di amministrazione riferiti al31 dicembre 1977, per la quota che, dopo leoperazioni contabili di cui al primo comma,risulterà a chiusura del conto consuntivo1979, sarà data copertura mediante opera-zioni di mutuo con rate di ammortamento acarico dello Stato, secondo tempi, criteri eprocedure che saranno stabiliti dal Mini-stro del tesoro con proprio decreto, sentitel'ANCI e rUPI, al netto delle quote di disa~vanzo coperte con le maggiori entrate di cuial secondo comma del precedente articolo 22.

Con decreto del Ministro dell'interno, diconcerto con quello del tesoro, udite l'ANCIe l'UPI, da adattarsi entro il 31 marzo 1980,saranno stabilite le modalità che gli entiinteressati dovranno osservare per attuarela revisione straordinaria dei residui e perla compilazione degli elenchi e della certi.ficazione previsti dal presente articolo.

Art. 26~quinquies. ~ Con inizio dalJ'eser-cizio 1980 e fino all'entrata in vigore dellalegge sul nuovo ordinamento delle autono-mie locali, l'importo dei valori di riferi.mento stabiliti, per regolare le competenzedelle giunte comunali e provinciali e le pro-cedure contratiuali e di appalto, per i co-muni dalla kgge 9 giugno 1947, n. 530, epèr le province dalla legge 19 ottobre 1951,n. 1168, è elevato di 5 volte. »;

all' articolo 31:

l'ultimo comma è sostituito dai seguenti:

« Le camere di commercio, industria, arti-gianato e agricoltura in relazione alle mag-giori esigenze di personale provvedono allastesura di un piano generale di riorganiz-zazione degli uffici e dei servizi e, una volta

ottenuta la relativa approvazione da partedel Nlinistero dell'indui>tria, del commercioe dell'artigianato, sono autorizzate ad assu~mere personale pE', la copertura dei posticomplessivamente vacanti in conseguenzadel nuovo organico nel limite del 40 percento per l'anno 1980, del 30 per cento perl'anno 1981 e del 30 per cento per l'anno1982.

Le aziende autonome di soggiorno nonpossono procedere per l'anno 1980 ad as.sunzione di personaJe in misura superioreal numero dei dipendenti in servizio nel.l'anno 1976. fatta eccezione per il personalestB.gionale occorrente per fronteggiare insu~perabili esigenze di gestioni speciali sepa-rate e di ampliamento di servizi istituzio~nali esistenti. Tale facoltà è sottoposta allacondizi.one che l'azienda mantenga in pa-reggio iJ proprio bilancio e quello delle geMstioni speciali separate. »;

dopo .l'articolo 31 è aggiunto il seguente:

«Art. 31~bis. ~ Le disposizioni del pre.sente decreto sono applicabiH nelle regionia statuto speciale e nelle province autono~me di Trenta e di Balzano compatibi1lmentecon le norme dei rispettivi statuti. »;

all'articolo 32:

nel primo comma, le parole: « lire13.346.000 miHanjr », sono sostituite dalle se~guenti: «lire 13.686.800 mHioni ».

P RES I D E N T E. Avverto che gliemendamenti a:ll'articoJo 1 del disegno dilegge sono I1iferiti agli articoli del decreto~leg-ge da convertire, nel testo proposto dallaCommissione.

Si d]a lettura degli emendamenti presen-tati all'artkolo 2.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, sopprimere le parole:«sia in sede di adozione dei piani di rior~ganizzazione, sia ».

2.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,NOCI, IANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

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VIl I LegislaturaSenato deTla Re:;ubblica ~ 4868 ~

13 FEBBRAIO 19809P SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Sopprimere il terzo e il quarto comma.

2.5 1\:1ANCINO,MURMURA, CODAZZI Ales~

sandra, LO::VIBARDI, DEL PON-

TE, BmUFACIO] COLOMBO Vitto-

rino (V.), PAVAN

I commi terzo, quarto] quinto e sesto so~no sostituiti dai seguenti:

« I piani di riorganizzazione adottati suc~cessivamente alla scadenza dell'accordo na~zionale approvato con decreto del Presiden~te della Repubblica 1° giugno 1979, n. 191,che abbiano previsto profili e qualifiche pro~fessionali diverse da quelle dell'accordo sud-detto sono validi esclusivamente per il pe-riodo sucéessivo allo marzo 1979 e finoall'applicazione dell'accordo nazionale rela-tivo al triennia dallo marzo 1979 al 28 feb-braio 1982, approvato ai sensi del citato ar~ticolo 6 del decreto-legge 29 dicembre 1977,n. 946, convertito con modificazioni nellalegge 27 febbraio 1978, n. 43.

I comuni e le province, in sede di appli~cazione del nuovo accordo nazionale, prov-vedono ad adeguare i piani di riorganizza~zione in conformità all'accordo stesso.

I provvedimenti adottati in violazione diquanto disposto dai commi precedenti sonoillegittimi e devono essere annullati per vio~lazione di legge dai Comitati regionali dicontrollo ».

2.2 SCEVAROLLI, TALAMONA] BARSACCHI]

NOCI, JANNELLI, FORMICA] FOSSA,

LANDOLFI

In via s!'lbordinata all'emendamento 2.5,sostituire il terzo e il quarto com.ma con ilseguente:

« Del!e SOJ::J.hleerogate sulla base di prov-vedimenti adottati in violazione di quantodisposto dal presente articolo sono perso-nalmente e solidalmente responsabiJi gli am~ministratori che hanno posto in essere i re-lativi atti e i componenti dei comitati dicontrollo che li hanno approvati ».

2. 6 MANCINO,MURMURA]CODAZZIAles-sandra, LO:MBARDI, DEL PON-TE, BONIFACIO, COLOMBO Vitto-rino (V.), PAVAN

Sostituire il terzo comma con il seguente:

« Gli amministratori sono in ogni caso per-sonalmente e solidalmente responsabili] an-che per le somme erogate sulla base di prov~vedimenti da loro adottati in violazione diquanto disposto dal presente articolo ».

2. 3 COSSUTTA] ANDERUNf] BONAZZI]

MOD1CA] MAFFIOLETTI, DE SABI3A-

l'A, Sn:t'ANI] VITALE Giuseppe,SEGA] POLLASTRELLI] J\1ARSELLI

Al quarto comma sostituire le parole da:« dichiarata» sino alla fine] con le altre:« pronunciato l'annullamento delle relativedeliberazioni ».

2. 4 COSSUT1'A] ANDERLINI, BONAZZI,MODICA, MAFFIULETTI] DE SABBA-

l'A] STEFANI] VITALE Giuseppe,

SEGA, POLLASTRELLI] MARSELLI

Al quinto comma sopprimere le parole:« saccessivamente al P gennaio 1980».

2. 7 BONAZZI, DE SABBATA] MODICA,MARSELLI, POl,LASTRELLI] VITALEGiuseppe, SEGA, GRANZOTTO

Al quinto con-una, sostituire.le parole: «Glienti medesimi» con le altre: «Tutti gli entidi cui al presente camma ».

2.8 IL GOVERNO

S C E V A R O L L I. Domando dilparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signar Presrdente,l'emendamento 2. 1 si giustifica 'con la cansi~derazione che eventuali deraghe possono es~sere fatte.in sede di applkazione di una nor-ma c non in sede di elaborazione.

M A N C I N O: Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A N C I N O. Signor Pres1idente, illu-stro gli emendamenti 2.5 e 2. 6, dei qualiquesto secondo è subordinata élJlprimo.

L'emendamento 2. 5 mi'ra sos>tanzialmentealla soppressione dei commi 3 e 4 dell'artico.

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Senato della Repubblica ~ 4869 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 198("

lo 2, laddove al terzo comma è detto che:« A decorrere dall'entrata in vigore del pre-sente decreto i provvedimenti adottati in vio-lazrone di quanto di'Sposto dai precedenticommi sono nulli di diritto. Gli amminJi.stra~tori ed j segretari comunali e provinciali che,ciò nonostante, emettano i relativi titoli dispesa sono personalmente e solidalmente re-sponsabiH delle somme conseguentementeerogate. NeUa stessa responsabilità incor~rono i componenti degli organi di contronoche non abbiano dichiarato la nullità dellerelative ddiberazioni )).

Vorrei rich1amare l'attenzione del GQiv~r-no su!1a portata dei due commi: nonostantenon manchino 'precedenti, reputo che il vo~lere pretendere di sandre la nuHità « di pie~no ditritto» degli atti amministrativi è unapretesa eccessiva ed inutile. È pacifico nelladottrina giuspubblicistica che la carenza diuno solo degli elementi essenziali dell'attoamminrstrativo determilna la inesistenza del-l'atto, mentre l'a carenza di uno dei requisitiper la sua valida esistenza rende l'atto in-vaHdo ed inefficace.

Sancire per legge la nullità degli atti appareun controsenso, che si spi!ega con la pretesadi volere combinare insieme elementi deldiritto privato con elementi del diritto pub~bIlico. Atto nullo è soltanto quello carentedi uno degH elementi essenziali o è pur anchequello che la norma dichilara tale in astratto?~ pacifico che la nullità si verifica quando

l'atto ammillli'strativo manca di uno dei suoielementi essenziali, come può ricavarsi, exadverso, dall'articolo 1418, secondo comma,del cooke civHe: non trova conispondenzanel didtto 'ammi!ll:istrarbivola regola enuncia-ta nel primo comma per la quale il negozio ènullo anche quando è contrario a una qua-lunque norma imperativa: l'atto amministra-tivo viziato per violazione di legge è soltantoannullabHe.

Se dunque l'atto è nullo se manca uno de~gH elementi essenziali ~ che riguardano ilsoggetto, l'oggetto, la volontà, alIcontenuto, ladichiarazione ~ giova anche sottolineare

che l'atto nullo è tamquam non esset, cioè èinesistente. Vorrei qui richiamare autore-

voli scrittori come j,l Fadda, H Bensa, il Co-viello, il Vitta, il Sandulli, che concordano suquanto da me detto. Atto invalido è, inve-ce, quello che, pur non mancando di alcunelemento essenziale, presenta un qualche di~fetta, un vizio. L'atto, cioè, per essere vaHJdo,deve possedere tutti quei requisW che la leg-ge richiede, pena la sua rnvalidità: come lorsignori sanno, i predetti requisiti si distin-guono in requisiti di carattere formale ~ re.

golare costituzione dell'organo, ad esempio,competenza dell'organo, forma del pro'VVe~dimento, motivazione ~ e in requisi<ti di ca-rattere sostanzia'le, quali, ad esempio, lapotestà a porre in essere l'atto e la confor~mità sostanziale dello stesso aHa legge. Ildifetto di uno dei predetti requisiti dà luogoalla Ì'rlValidità dell'atto.

Il difetto di aderenza anche soltanto ap-prossimativa alla legge di un atto ammini-strativo dà luogo alla annullabilità, ma nonè causa di per sè della inesistenza dell'atto:la differema col privato è di tutta evidenza,anche perchè l'atio amminilstrativo è soltantoannullabile, se posto in essere an violazionedella legge, ma non è di per sè nullo, a menoche non versiamo nell'ipotesi di atto caren.te di uno degli elementi essenziali. L'atto vi-ziato di illegrttimiià per violazione dd. leggeè al1l1ullabile dal Comitato regionale di con~tro11o, dal Governo ex articolo 6 della leggecomunale e provinciale o da un organo digiurisdizione speciale.

Peraltro, cosa significa e quale riÌHevo giu~

riditco ha la definizione dell'atto nullo in sè?Nel caso di specie, l'atto, che ha natura pub.blica, è rivolto a tutelare un pubblico inte~resse. Delle due, perciò l'una: o l'atto è nulloperchè ca'rente degli elementi essenziali o èinv~1ido perchè è in violazione di una normadi carattere generale (la norma di caratteregenerale è quella richiamata nei commi pre-cedenti di cui all'articolo 2 della legge al no-stro esame).

Il Governo può rilevare che per due annidi seguito il Parlamento ha approvato unanorma nella quale è contenuta una dichiara-zione di nullità ,iln assoluto dell'atto <;I.mmi-nistrativo; il rilievo non avrebbe consistenza

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4870 ~

13 FEBBRAIO198091 a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

giuridica: errare è umano, perseverare è dia.bolko.

Volere insel'ire una dichiarazi10ne di nulli-tà assoluta, a mio avviso, rende perverso ilsistema dspetto ai princìpi di carattere ge-nerale proprio nel campo del diritto ammini-stratÌ'vo.

Ecco perchè, in via principaJ:e, ho chiestola soppressione dei commi 3 e 4 e, in linea su-bordinata ~ discuto la subordinata, richia-mandomi al valore esponenziale della prinoi-pale ~ la eliminazione delLa disposizioneche vuole rendere il segretaI1io comunale cor-responsabile dell'atto. Questi ha il compito didichiarare alla pubblica amministrazione, equindi, al sindaco o agli assessoI'i, che si ver-sa in una 'ipotesi di illegittimità e non di nul-lità assoluta. Non si può coinvolgere la per-sona del segretario comunale senza contrad.dire princìpi specifici di diritto pubblico~il segretario comunale non può esercitareuna sorta di sindacato sull'atto, cioè sul man-dato di pagamento, egli deve dire al pubbli-co amministratore che, nonostante l'appro-vazione del provvedimento, l'esecuzione puòfar rischiare l'amministratore contabilmen-te e penalmente. Di qui la richiesta di elimi-zione della corresponsabirlità del segretariocomunale. L'emendamento subordinato è sta-to presentato anche per ripulire ill teSlto dielemenN uItronei e superfetizi: sreun atto èiJlegittimo re, ciò malgrado, viene eseguito,della esecuzione mi pare oV'Vi1oche sono re-sponsabili gli ammini,stratori che lo ese-guono.

Se, però, il Governo sostiene che la dispo-sizione serve ad evitare violazioni di legge, al-lora i'Irichiamo ~ e da qui la validità even-tuale della subordinata ~ alla responsabili-tà dell'organo di controllo è una innovazionenel sistema, perchè, allo stato, vi è la ilfre-sponsabiIità dei componenti dei comitati re-gionali di controllo.

Se vogliamo rimanere nei binari dell'at.tuale sistema, a mio avviso, respingendosi laprincipaJIe, come non mi auguro, dobbiamopassare ana subordinata, dichiarando che

sono responsabi'li della esecuzione non sologli amministratori che in buona fede posso-no avere adottato l'atto, il che è oggi già pa-

cifico, ma anche i componen1Ji dei comitatidi controllo che, essendo preposti a giudicarel'atto nel suo insieme, dovrebbero evitareche gli atti illegittimi vengano approvati e,attraverso l'approvazione, eseguiti.

D E S A B B A T A. Domando di padare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. Mi associo, nell'mu-strare gli emendamenti 2. 3 e 2. 4, alle consi-derazioni fatte dal collega Mancino che, delresto, le ha espress'e anche a proposito del-l'emendamento 2.6 che è del tutto analogoall'emendamento 2.3.

Rilevo che la nullità è una pl'evisione legi-slativa davvero eccessiva, oltre che per le l'a.gioni che sono state espresse dal coUega eche non ripeto, anche per la sua diffici'le ap-plicazionee per le incertezze che ne derive-rebbero.

Desidero chiarire che, per esempio, andan-do a leggere il contratto di lavoro si vede chedeterminerebbe nullità l'errore ~ faccio solodegM esempi ~ nella definizione di semplicemanovrabiHtà degli apparecchi destinati al-la pulizia dei locali del comune; un erroresulla manoVlrabHità definita semplice o nonsemplice dovl'ebbe essere taJe da determina-re una nuIHtà per la diversa quaHfka che nederiverebbe all'operatore. Oppure}il trasfe-rimento di un dipendente senza avere senti-to gli eventuali consenzienti a quel trasferi-mento, prima di compiere l'atto di ufficio,potrebbe determinare nullità. Di questi esem-pi se ne possono fare molti.

Del resto va dissipato l'equivoco che, vo-lontariamente o no ~ non è questo dI proble-ma ~, emerge dalla dichiarazione del rela-tore Triglia, secondo la quale con questiemendamenti si vorrebbero sanare le ,invali-dità che esistono. Qui non si tratta di sanaredelle invalidità; si tratta di collocarle nellaloro giusta valutazione giuridica. È anche darespingere J'.iidea che si debba estendere LIDanorma eccezionale, che può essere giusta ocOl'retta, oltre 'Ì !:imiti nei quali fu approvatalo scorso anno.

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Senato della Repubblica ~ 4871 ~ VIII Legisiatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

Presidenza del vice presidente C A R R A R O

(Segue D E SA B B A T A). Se si con-viene che è una norma non del tutto cor-retta, è male estenderLa.

Dico subito che voteremo l'emendamento2. 5 e successivamente i suboI1dinati.

Per quanto riguarda l'emendamento 2.7,nell'ambito delle nullità comminate, apparedel tutto incomprensibile 'il fatto che si vo-gliiano sanare le deliberazioni ~ perchè diquesto si tratta ~ annullate dopo il 1° gen-naio e non sanare le deliberaZJioni annullateprima dello gennaio.

Si tratta di tma iniquità che non ha nes-suna giustificazione logka e che si vuoleeLiminare con l'emendamento 2. 7 che racco-mando all'approvazione dell'Assemblea.

c O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Per quanto riguarda l'emenda-mento 2.8, si tratta di una ripuHtura deltesto perchè la dizione « gli enti medesimi »

potrebbe dar luogo ad ambigurità. Pertantoa tale dizione va sostituita l'altra: «Tuttigli enti di cui al presente comma», ohe sem-bra molto più chiara e non dà adito ad inter-pretazioni equivoche.

P RES I D E N T E. Invito la CommÌJs-sione ed il Governo ad esprimere 11 pan)resugli emendamenti in esame.

T RIG L I A, relatore. Signor PreSlÌ-dente, iil parere è contrario all'emendamento2.1. Sono contra]1io anche all'emendamento2.5 e insisto per ìl mantenimento de:Ha di-zione che viene presentata dalla Commis-sione.

La Commissione è contraria anche 'agliemendamenti 2.2, 2.6, 2.5, 2.3, 2.4 e 2.7perchè non si comprende come possano es-

serci 'atti approvati dagH organi di con-trono difformi dal decreto del Presidentedella Repubblica n. 191,approvato dopo il10 gennaio 1980.

È favorevole all' emendamento 2. 8.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è 'Contrario all'emen-damento 2.1, di cui peraltro non si capiscebene la ragione, non comprendendosi perchèle deroghe in questo caso debbano essereconsentite in sede di applicazione, salvo na-turalmente le norme che seguono nei com-mi che compongono l'articolo.

Per quanto riguarda l'emendamento 2.5,senza fame una questione che voglia signifi-oare una pervicace fedeltà ad un testo, ilGoverno vorrebbe inVlitare il Senato a farsicarico di una preoccupazione grave e seria:con una disposizione dello Stammati 2, nonricordo se nel decreto o ne1la legge di con-versione, si: stabilì che non era consentitodare trattamenti normatirvi ed economiai aidipendenti degli enti locali che fossero incontrasto con gIri accordi siglati in sede na-zionale e tradotti in decreto dal Presd:dentedella Repubblka; anzi fu allora che vennedelineata la procedura che portò poi, anchein base ad una legge di carattere più gene-rale, aHa tipizzazione della contrattazionedel pubblico impiego.

La preoccupazione de]1iva dal fatto che siriscontra troppo frequentemente ne:lla pra-ti1ca che questa norma viene disattesa e icomitati regionali di controllo non appaionosufficienti organi di difesa della normastessa.

In questa situazione il Governo che, nonmeno di altri, ha il dovere di dare esecu-zione aHa legge, si troverebbe astretto adover invocare continuamente l'applicazionedell',articolo 6 della legge comunale e pro-vinciale sull'annullamento degli altti che sia~no in contrasto con la legge. Questa è unaproéedura estremamente complessa, defati~

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VIII LegislaturaS!!nato della Repubblica ~ 4872 ~

13 FEBBRAIO198091 a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

gante ed 'impossibile neUa pratica, a frontedella numerosità delle deHberazioni che ven~gono adottate a riguardo. Ecco perchè ilGoverno ha pensato alla norma della nul-lità di diritto.

Vorrei qui pregare il senatore Mancinodi preS/tarm,i attenzione perchè non mi sem-bra assolutamente condivis,j.bNe la ,sua tesiassoluHstica secondo cui nel campo del di-ritto amministrativo non esiste l'ipotesi: dinuUità dell'atto amministrativo. Questa nul~lità, invece, esiste e proprio in questo am-bito, spedficamente per quanto attiene lafinanza locale, vorrei citare l"articolo 326deHa legge comunale e provinciale che cosìrecita: «Sono nulle di pieno diritto le deld-beraZ!ioni prese in adunanze megaH o sopraoggetti estranei aUe attribuzioni del consi-glio o se siano violate le dispoSlizioni delle1 ..eggl ».

M A N C I N O. Ma in questo caso ècarente un elemento essenz~ale.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Qui si tratta di spostare l'ar-gomento e le dirò, per esempio, che 1a giu-risprudenza della Corte di cassazione è as-solutamente univoca e consolidata nel di-chiarare nulle le deliberazioni di atH ammi-nistrativi dei consigli comunali e provincia-li preSIÌ in violazione, mi pare" dell'artico-lo 316 che obbliga, dopo il bilancio di pre~visione, a provvedere alla copertura dellespese che vengono deliberate.

Il problema ora è di vedere se <CIquestamateria si debba annettere o no un'impor-tanza tale da consenfi,re una qualiHoazionedi nulldtà per la violazione delle norme chela regolano. Dirò che, del 'resto, non ,si trat-ta solo del già ricordato episodio del Pan-dolfi l, dove già si è prescritta la nullitàdi atti in contrasto con le disposiziond dilegge; anche per gli impiegati del10 Statonella legge 26 febbraio 1952 per le assunzio~ni di personale non di ruolo effettuate linviolazione di legge si stabilisce che, in casodi infrazione deHa predetta disposizione, iprovvedimenti re1ativi sono nuRi.

Premesso quindi che la nullità, anche nelcampo degli atti amministrativi, esiste, qui

si tratta di vedere qual è lo strumento chesi, deve applicare. Lo strumento dell'annul~lamento si è già dimostrato inefficace; nèd'altro canto è concretamente ipotizzabileun ricorso di controinteressati ai giudici am-ministrativi che abbia un qualche significatostatistico.

La preoccupazione del Governo deriva nonsolo da ragioni attinenti all'orddnamento de~gli uffici, ma anche da esigenze dd omoge-neità nell'applicazione della legge. Perciò ilGoverno, a parte le preoccupazioni di carat~tere finanziario, che pure hanno grande ri~lievo, è obbligato a tener fede al testo cheha presentato e sul quale ha trovato dI con~senso nena Commissione competente per ilmerito.

Per quanto riguarda [l'emendamento 2. 2del senato,re Scevaroll~, il Governo si dichia-ra contrario per ragion,i rimplidte in quantoho detto a proposito dell'emendamento delsenatore Manoino.

La stessa cosa vale per l'emendamento 2. 6,a proposito del quale vorrei ricordare al se~natore Mancino che, se di peccato si tratta,non è solo il Governo ad aver peccarto: dnun emendamento presentato proprio dalGruppo comunista in Commissione, che ades-so non compare più, era preVlista sia la nul~lità di ddTitto, sia la responsabilità dei se-gretari e dei ragionieri. L'emendamento nonè stato l'L'Proposto in Aula, ma rilmane comesign1:ficativo fatto storico. 'La differenza stanel fatto che, mentTe nel testo governati-vo accettato dalla Commisslione si prevedeche abbiano sanzione anche i comportamen-ti omissivi' tenuti in relazione a deliberazio~ni che non vengano adeguate alle dd'Sposi-zioni di legge, nè nell'emendamento Mancinonè in quelli presentati dagli altri Gruppi que-sto caso viene considerato.

Per -le ragioni ora dette, il Governo è con~trario agli emendamenti 2.3, 2.4 e 2.7. Qui,senatore Mancino, si pone anche una que-stione di coordinamento, perchè, ove si ac-cogliessero gli emendamenti che premianol'annullamento rispetto alla nullità, rimar-rebbe da risolvere ill problema del penulti-mo comma del testo della Commissione, checommina la nullità di diritto degli atti ese-cutivi di provvedimenti adottati in violazi'O~

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ne o di comportamenti omissivi, cioè deri~vanti dal non adeguamento degLi atti del co-mune o della provi'lloia aNe prescrizioni di1egge.

D'altro canto il Governo si permette di in-sistere, anche perchè ~ lo dice con moltafranchez2ia ed anzi con accoratezza ~ a que-sto punto o non scriviamo più norme comequeUe che richiedono la conformazione deiprovvedimenti degli enm locali: ai. contrattidi carattere nazionale ovvero, se le scrivia-mo, dobbiamo farci carico di stabiHre san-z10ni adeguate. Quelle che ci v'engono pro-poste alternativamente il11via di emendamen-to non lo sono affatto, come l'esperienza hadimostrato.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 2.1, presentato dal senatoreScevarolli e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Voce dall' estrema sinistra. Chiedo la con-troprova.

P RES I D E N T E. Ordino la chiusu-ra de1Je porte. Procediamo alla controprova.mediante divisione dei votanti nelle due op-poste parti dell'Aula. I senatori favorevoliall'emendamento si porranno alla mia sini-stra, quelli contrari alla mia destra.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 2.5, presen-tato dal senatore Mancino e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

~ approvato.

Dato che con la vota2iione dell'emenda-mento 2. 5 sono stati ,soppressi il terzo e ilquarto comma dell'articolo 2, dichiaro pre-clusi gli emendamenti 2. 6, 2.3 e 2.4, mentreresta inteso che l'emendamento 2. 2, presen~tato dal senatore Scevarolli e da altri sena-tori, riguarda soltanto la sostituzione delquinto e del sesto comma dell'articolo 2.

Metto pertanto ai voti l'emendamento 2.2.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Gli elYlendamel:ti 2. 7 e 2. 8 sono preclusi.Passiamo all'esame degli emendamenti

present,ati all'articolo 3. Se ne dia 1ettura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, dopo le parole: « nell'an-no 1976 », inserire le altre: « determinato se-condo i criteri di cui all'articolo 5 del decre-to-legge 10 novembre 1978, n. 702, come con-vertito in legge 8 gennaio 1979, n. 3 ed ».Aggiungere in fine dopo le parole: « artico-lo 4 », le altre: « del predetto decreto-legge ».

3.5 BONAZZI, MODICA, MAFFIOLETTI,

DE SABBATA, STEFANI, VITALEGiuseppe, SEGA, POLLASTRELLI,

MARSELLI

Al primo comma, sostituire in fine le pa-role: « dal medesimo articolo 4» con le al-tre: « dagli articoli 4 e 5 del citato decreto-legge 10 novembre 1978, n. 702, convertitoin legge 8 gennaio 1979, n. 3 ».

J.l SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Sopprimere ~! secondo comma.

3.2 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHT,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Sopprimere il secondo comma.

3.3 BONAZZI, ANDERLINI, MODICA, MAP-

FIOLETTI, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

Al quarto comma, prima riga, sopprime-te le parole: « e secondo ».

3.4 BONAZZI, ANDERLINI, MODICA, MAF-

FIOLETTI, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 4874 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO1980~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO91 a SEDUTA

B O N A Z Z I. Illustro gli emendamenti3. S, 3.3 e 3.4 e anticipo l'illustrazione del-l'emendamento 3-bis. 1. Con il secondo com-ma dell'articolo 3 si introduce un'innovazio-ne, nei criteri per determinare i piani di rior-ganizzazione che debbono andare alla com-missione centrale per la finanza locale, ri-spetto alla normativa deH'anno precedente.

Riteniamo che questa modiHca non abbiaragione di essere e abbia -l'unico effetto diappesantÌ're i lavori della camm:iJssione cen-trale per la finanza lacale con l'esame di cen-tinaia di piani che potrebbero essere esami-nati dai comitati regionali di controllo.

S C E V A R O L L I. Damando di, par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,gli emendamenti 3. 1 e 3. 2 si i'llustrano da sè.

P RES I D E N T E. InVlito la Commi\S-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

T RIG L I A relatore. Signor PreSlÌ-dente, il parere del relatore è favorevole almantenimento del testo proposto dalla Com-milssione. Sono cantrario agli emendamentipresentati perchè non ritengo che innovinopasitivamente rispetto al regime 1979. Deb-bo dire che, approvando gli emendamentiall'articolo 3, soprattutto con il richiamoaH'arti:colo 5 del decreto n. 702 convertitonella legge n. 3 del 1979, come ha accennatoacutamente il senatore Bonazzi, nessun pia-no di riorganizzazione finirebbe alla com-m1ss'ione centrale per la finanza locale.

Occorre V'alutaJfe attentamente il proble-ma. Se riteniamo del tutto inutile questotipo di controllo e lasciamo salo gli organidi controllo regionali ~ la cui capacità dicontrollo, anche rispetto al problema dellalegittimità è insufficiente (non parliamo del-la nullità di diritto che è caduta) tanto chemoHissime volte la i.JlegHtimi1tà non vienePilevata ~ temo che gllieffetti provocati dal-l'accoglimento di questi emendamenti sia-no negativi nel senso che si finirebbe per

premiare gli amministratori che illegittima-mente hanno deliberato e che, grazie al com-portamento permissivo degli organi regiona-li di cantrollo, vedono premilato il loro com-portamento.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper !'interno. Il Governo si associa sostan-zialmente a queHo che è stato detto dal re-latore e aggiunge che, se 8'i accolgono que-sti emendamenti, si rischia di eliminare unainterpretazione sicura e autentica del testodel 1976 per individuare la 'competenza del-la commissione centrale per la finanza lo-cale.

Il Gov.erno crede che iÌ'ltesto debba esseremantenuto secondo questa logica perchè al-trimenti la commissione centrale per 1a fi-nanza locale verrebbe svuotata di qualsiasicompetenza. Non è vera l'affermazione se-condo cui detta commissione sarebbe cari-ca di lavoro, perchè ~n sostanza s'arebbero124 i comuni che vi'entrerebbero nella com-petenza della commissione centrale stessa.

P RES I D E N T E. Metto ai vOltil'emendamento 3. S, presentato dal senato-re Bonazzi e da altri senatori. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano:

:t approvato.

D E C A R O L IS. Chiedi'amo la con-troprova.

P RES I D E N T E. Ordino la chiusu-ra delle porte. Procediamo alla controprovamediante diV'isione dei votanti nelle due op-poste parti dell'Aula. I senatori favorevoliall' emendamento si porranno alla mia sini-stra, quelli contrari alla mi,a destra.

:t approvato.

L'emendamento 3.1 rimane assorooto dal-l'emendamento 3.5.

Metto ai vati l'emendamento 3.2, presen-tato dal senatore Scevarolli e da altri sena-tori, identico all'emendamento 3.3, presen-

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Senato della Repubblica VIII Legislatura=z==~~~~~~~~~~~~~

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13 FEBBRAIO198"

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ASSEMBLEA ~ RESOCO~TO STENOGRAFICO91a SEDUTA

tato dal senatore Bonazzi e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

£ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 3. 4, presetl1~tato dal senatOI'e Bonazzi e da altri sena~tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

£ approvato.

S A N T A L C O. Chiediamo la contro~prova.

P RES I D E N T E. Senatore Santalco,a prescindere dal fatto che non si sono mo~difi<cate le posizioni in Aula, l'emendamento3.4 è conseguenza dell'approvazione delloemendamento 3. 3. Addirittura si poteva farea meno di votarlo, perchè in sede di coor-dinamento sarebbe stato comunque appor~tatoo

Da parte dei senatori ScevaroUi, Talamo~na ed altri è stato presentato l'emendamento3. O. 1 tendente ad aggiungere dopo l'artico~lo 3 <ilseguente:

Art. ...

« Le norme di cui all'articolo precedentesi applicano ai piani di riorganizzazione ap~provati con deliberazione adottata successi-vamente al 31 dicembre 1979 ».

3.0.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, IANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

S C E V A R O L L I. Domando di par~lare.

P RES J D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Siignor Presidente,l'emendamento si illustra da sèe nel mio in-tervento ho anche avuto modo di chiadrela finalità di questo articolo aggiuntivo.

P RES I D E N T E. Invito la Commis~sione ed il Governo ad esprimere iÌ!lpa'rere.

T RIG L I A, relatore. Il relatore è con~trarlo. Se restasse la dizione proposta dalsenatore Scevarolli credo che quasi tutti icomuni ddèlibererebbero legittimamente incontrasto con il decreto del Presidente del-la Repubblica n. 191. Ai piani di riorganiz-zazione approvaH dopo il 31 dicembre 1979,cioè dopo la data di pubb1:kazione del de~oreto-Iegge n. 662, non posso che essere con~trario.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Vorrei per un momento solodchiamare l'attenzione del Senato suH'im~portanza di queste decisioni! che si assumo.no e mi collego a quello che molto chiara~mente e con grande senso di responsabi1d~tà ha detto prima il collega Tarabirni. Senoi facdamo passare questo articolo aggiun~tivo è perfettamente inutirle che da un Jatolegiferiamo (chiedo ,scusa della franchezza)e dall'altro con1JÌnuiamo a parLare di con-tenimento deUa finanza pubblica perchè èevidente che, a questo punto, non solo per~de qualsiasi efficacia e credibiJ.irtà il decre~

~o che stiamo per approvare, ma cade an~che il 191. Ha perfettamente ragione il re~latore, tutti i comuni, signori senatori, l'i.deliberereranno i loro piani e io non so checosa potrà accadere. 11 parere del Governoè quindi netJtamente contrario.

S C E V A R O L L I. Domando di pa:r~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,dopo l'approrvazione degli emendamenti al~l'articolo precedente, in larga parte questoarticolo aggjuntivo è superato e assorbito.Quindi, anche per i chiari menti dati dal Go~verno, dichiaro di ritirare l'emendamento3. 0.1.

P RES I D E N T E. Passiamo all'.esa-me degli emendamenti presentati all'a:rtiÌCo~lo 3-bis. Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 4876 ~ VIII Legislatura

9l a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

F I L E T T I, segretario:

Sopprimere l'articolo.

3~bis. 1 BONAZZI, ANDERLINI, MODICA, MAF~

FlOLETTT, DE SABBATA, STEFANI,

VITAl E Giuseppe, SEGA, POLLA~

STREILI, MARSELLI

In via subordinata all'emendamento3-bis.1, al secondo comma sopprimere le pa-role da: '« avendo l'organo)} sino alla fine.

3~bis. 2 BON.\ZZJ, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

MODICA, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA~

STRELLI, MARSELLI

B O N A Z Z I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Signor PresÌ'dente, pensoche questo articolo sia travolto dal votoche ha soppresso H secondo comma deN'ar-ticolo 3 perchè recita: {( la norma di cui alsecondo comma» ed è <ilcomma che abbia~mo abolito. Lo stesso dicasi per il secondocomma dell'articolo 3~bis che è analogo al~l'emendamento che era stato proposto e riti.rato poi dal senatore Scevarolli, ed aveva unsenso se fosse rimasto il secondo commadell'articolo 3. Quindi la votazione di primaha travolto anche questo articolo.

P RES I D E N T E. Invito la Commj.s~sione ad esprimere il parere.

T RIG L I A, rdatore. Secondo me èvero quanto afferma il senatore Bonazzi:travolto il comma secondo precedente, cer-tamente è travolta l'interpretazione autenti-ca. Una volta tanto coincide nel travo1gi.mento J'opirrione del mlatore!

P RES I D E N T E. Invito il Gover-no ad esprimere ,il parere.

c O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Signor Presidente, che si devedire? Certo ha ragione il relatore: la sop~pressione del 3~bis è coerente con tutta l'im-postazione precedente. Non dovrei che ri~badire quanto ho detto prima; però,' per ;iJlverbale, ritengo che valga la pena di saf-fermare l'attenzione del Senato su un puntoche mi pare molto importante: se l'artico-lo 3~bis viene soppresso (probabilmente aIll-che questa cons'iderazione diventa inuti,le: lafaccio egualmente proprio perchè resti'), vor-rei domarldare ai signori senatori che cosaavverrà dei provvedimenti dei comitati regio-nali di controllo che sono di due tipi sem~pre: ci sono provvedimenti nei quali il co~mitato, qualsiasi comitato, ravvisa la pro~pria competenza e che quindi si conclu~dono così; arltri, invece ~ e non sonopochi ~ nei quaJi i comitati regionali

di contTollo fanno salva la competenza del~la commissione centrale per la finanza 10-eale. Che fine faranno queste deliberazioni?Saranno poste tutte sullo stesso piano?

È questa una riflessione che pure si devefare. Certo! La soppressione dell'artico~o3~bis, così come è chiesta da parte comunista,è senza dubbio coerente con la precedenteimpostazione di quella parte politica.

Ad ogni modo il Governo si rimette all'As-semblea.

P RES I D E N T E. Mi pare che il pro~blema si ponga in questi termini: la sop-pressione dell'articolo 3-bis è conseguenzadella soppressione del secondo comma del~l'artricolo 3 che abbiamo già ope::ato. Per-tanto, ai: fini della chiarezza legi'sI'ativa, do-vrebbe essere unanime 11 voto dell'Assem~blea nel senso che approvando l'emendamen-to 3~bis. l, s,i sopprime l'articolo 3-bis, comeconseguenza di ciò che abbiamo deei,so po~co fa.

Metto pertanto ai voti l'emendamento3-bis. l, presentato dai senatori Bonazzi eda ahri senatori. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

n approvato.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4877 ~

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

L' emendamento 3~bis. 2 è assorbito.Passiamo all'esame degJiemendamenti pr'e~

sentati all'articolo 4. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sostituire il primo comma con i seguenti:

{( Entro i limiti :rr:assimi delle dotazioninumeriche di personale, determinati in basea quanto stabilito dal primo e secondo com~ma dell'articolo 5 del decreto~legge 10 novem-bre 1978, n. 702, convertito, con modifica~zioni, nella legge 8 gennaio 1979, n. 3, ~esclusi i lavoratori stagionali ~ ed agli in~crementi deliberati in forza di quanto con~sentito dai successivi commi dello stesso ar~ticolo 5, i comuni, le province e i consor-zi, il cui piano generale di riorganizzazionedegli uffici e servizi è soggetto alle deter-mbazioni della Commissione centrale per laf.inanza locale, sono autorizzati, dopo l'avve~nuto inoLtro del piano stesso alla predettaCommissione, a provvedere:

a) all'adozione dei provvedimenti di im-missione degli avventjzi nei posti previsti dalpiano, cCiIll'osservanza delle norme stabilitedal quarto comma del predetto articolo 5;

b) all'adozione dei provvedimenti previ-sti dal quinto comma di detto articolo 5,con l'obbligo di procedere al collocament~in ruolo del personale in posizione sopran-numeraria appena interve!nuta l'approvazio-ne, prima di procedere alle assunzioni con-sentite dal terzo comma del presente al"ticolo;

c) all'espletamento dei concorsi per lacopertura dei posti v~canti entro i limitisuddetti, considera:ndo a tal fine efficaci lequalifiche ed i corriSipondenti livelli retri-butivi previsti dal piano di riorganizzazionegenerale.

Le norme di cui alla precedente lettera c)si applicano anche alle aziende speciali ».

4.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Sostituire il quarto comma con i seguenti:

« I comuni, le province e i consorzi deb-bono ,sopprimere dalle rispettive piante Or'-

ganiche i posti dei dipendenti trasferiti allelJnità sanitarie locali.

I comuni, le province, i consorzi e le ri-spettive aziende speciali, dopo che i pianigenerali di riorganizzazione degli uffici e deiserv,izi avranno ottenuto la definitiva appro-vazione deUa Commissione centrale per la fionanza locale, sono autorizzati a procedere,fin dall'anno 1980, ad assunzioni di nuovopersonale fino al massimo del 50 per centodel maggior numero dei posti d'organicoprevisti dal piano approvato, rispetto ai li-miti complessivi determinati in conformitàdi quanto stabilito dai precedenti commì.

J comuni con popolazione inferiore a 30mila abitanti che abbiano approvato all'en~trata in vigore della presente legge il pianodi riorganizzazione degLi uffici e dei servizipossono completare la copertura di tutti iposti clisponrbili fin daJ!' esercizio 1980.

Con l'esercizio 1981 gli enti e le aziendepotranno completare la copertura di tutti iposti disponibili entro i nuovi limiti fissatidalle dotaZJioni complessive del piano gene-rale di riorganizzazione approvato ».

4.2 SCEVAROLLI, TALAMONA, BAR SACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Al quarto comma, sostituire la cifra:«.5.000» con l'altra: {(20.000 ».

4. 3 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

MODICA, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

S C E V A R O L L I . Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Gli emendamenti4. 1 e 4. 2 si illustrano da sè.

V I T A L E G IUS E P P E. Domandodi parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I T A L E G IUS E P P E. Con 1'emen-damento 4.3 si propone che la facoltà pre.

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Senato della Repubblica ~ 4878 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

vista per i camuni sinO' a 5.000 abitanti diassumere fin dal 1980 nuava personale perla copertura del maggiar numera di pastidell'organico, previsti nel piana generale diriorganizzaziane, approvata dalla Commis-siane centrale per la finanza locale, vengaestesa a tutti i cO'muni can pO'pO'laziane sinoa 20.000 abitanti; ciò perchè riteniamO' as-surda che si fissi per camUM di tale dimen-sione la gradualità del 40 per centO' per il1980, del 30 per centO' per H 1981, del 30per centO' per il 1982 nelle assun2'Jioni, camesopra detta, fissate per i camuni al di sa-pI'a dei 5.000 abitanti.

Per matiVii che ci sembranO' avvi, nan ul-tilma l'esiguità del numera delle unità daassumere, ritenj,ama che sarebbe statO' deltuttO' sbagliata nan prevedere ~ e tuttavia

non ci sembra sufficiente, tant'è che abbia~ma presentata questa emendamentO' ~ tale

facaltà per i camuni sinO' a 5.000 abitanti,cO'me da qualche parte si è cercata di so-stenere.

P RES I D E N T E. Pokhè 1'emenda-mento 4. 3 è uno di quelli che impartanola parere della Commissiane bilanciO', essen-dO'presente il senatare CarollO', la i:nvito adesprimere il parere della Commissiane sugliemendamenti al disegno di legge che cam-paDtano aumenti di spesa.

* C A R O L L O. Signor Presidente, ho dImandato di riferilre il parere espressO' dallaCommissiane bilancia su tutti gli emenda-menti che ci è stata dato di esaminare.

Varrei dare una preliminare spiegazianedel fatta che la Cammissiane bilancio hadovuta impiegare alcune are pdma di patercancludere il parere. So che ,i colleghi sii sa-na daluti di una sospensiane che è andataal di là della mezz' ara, ma forse essi nonsapevanO' che abbiamo avuto carico di taliemendamenti salo neHe prime ore di questopamer,iggia. Già [eri però la Cammissianeregistrava una ufficiasa comunicazione delGaverna che questa maUina avrebbe potutoa davuta presentare o deliberare delle varia-2iianl di bHancia che sarebbero state ~ ca-me davrebbera prababilmente essere ~ can-

nesse con questa decreta-legge.

Per queste considerazioni, per le circo-stanze nelle quali siamo stati castretti adoperare, abbiamo dovuto impi'egare, non unama due a tre ore. Per ragioni di delica-tezza e di rispetto nei confronti dei colleghimi sembrava doverosa daré ques1ta spiega-ziO'ne.

Passando ad esprimere il parere della Cam-missione, ritengo che un primo parere vadadata al testo casì came esso era stato li-cenziato dalla 6a Cammissi!One, prima ancorache fosse modificato dagli emendamenti suiquali quest'Aula sta per decidere. C'è il pra-blema della copertura che dal punto di vi-sta strettamente farmale non appare lecitae completa, tenuto canto che esiste un difet-ta di copertura pari a drca 500 miliardi dilire a fronte di una spesa glabale di 13.680miliardi di Hre. Però se il testo, casì carnefi<na ad O'ra è formulato, non potrebbe esse~re votata dall'Aula per..chè mancherebbe lacopertura per almeno 500 miliardi di lire,è 'anche 'vero che il Governo ha annunziato,anche Ìln sede di sa CammÌ'ss'iane, di volerpredisporre nella nO'ta di variaziione (che,come si sa, sta per approntare) una vocerelativa alla ulteriore copertura rispetto ai13.346 miliardi di lire fina a rag~iWlgere i13.600 miliiardi di lire.

In ogni caso, in sede di Cammissione, siè presa in esame la possibHiltà di trovare,sia pure con una manovra di carattere prov-visario, in altJ:1ifondi di spese correnti, lacopertura immediata, nella prospettiva chesuccessivamente tali fandi sarebbero dcam-pasti con le vaJ:1i'azionidi bilancia g~à anmlll-ziate dal Gaverna. Mi sembrava, quindi, giu-sto che si illustrasserO', da parte mia e perconto della Cammissione, questi aS'petti: cheevidentemente traverannO' una definizioneconclusiva in sede di discussiane dell'articola32 di questo decreto-legge.

Per quanta J:1iguarda gli emendamenti,quelli presentati dal GovernO' nan sembra-no, a parere deMa Cammissione, suscettibilidi partaTe a ulteriari spese, per cui il parerenan sarebbe cantraria. Per quanto riguardagli emendamenti di iniziativa parlamentare, èbene tener canto che si pO'ssano grosso mO'dasuddividere in tre gruppi. Alcuni emenda-menrti, che nan enumero perchè pO'i precede-

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VIII LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 4879 ~

13 FEBBRAIO19809P SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESO'CO'NTO' STENOGRAFICO

remo per esclusione, non presentanO' ulteria-ri onevi di carattere finanzIario, almenO' diimmediata quantificazione, anche se talvol-ta certe modifiche procedurali o certi me~todi di accertamento di spese possono indi-rettamente pO'rtare a delle compHcazioni perultel1iodl espansioni di spesa almeno neglianni venturi.

Poi ci sono degli emendamenti che com~pODt'erebbero forse ~ non a caso sottalineala parala forse ~ deNe ultel'iori spese, pe-rò di entità in via presuntiva abbastanzamO'desta, e che potrebbero, sempre in viapresuntiva, trovare allocazione neUe disponi-bilità in atto esistenti. E pokhè anche lasomma di 13.680 miliardi è di per sè distima ma non di riflesso matematko di unaspesa già accertata, nan c'è nulla eListranoche queste ulteI1iO'ri possibiH, ipotetiche spe~se di entità piuttosto modesta possano, sem-pre in via di ipotesi, 'ri1entrare ndla stima,che può essere esatta a non esatta per occes~so a per difetto.

Ci sO'noperò degli emendamenti ~ e nansono pO'chi~ che comportano delle spese ul-teriori percentualmente rilevantd e che inagni caso non trovano allocazione nella ul-teriore grandezza Hnanziaria neanche se lasi cO'nsideri carne stima più o meno elasti-ca a più o meno modulata nel tempo. Nonposso quantificare can precisiane la spe-sa; forse potTà farlo il Governo megliO' diquanto non sia stato possibHe alla CammilS-sione, anche se questa ha recepito alcuneindicaziani quantitative fatJfoedi valta 'in vol-ta dal Gaverna e che pensa sarannO' ripetu-te con una preoisione più dettagliata di qU:Gn~to non sia 'stato possibile raccogliere nellaCammissÌ'one.

Elenco dunque gli emendamenti per i qua-li la Commirssione esprime parere negativaperchè Ìin atto, indipendentemente da ungiudizÌ'a di merita, nan esiste la copertura.Essi sana i seguenti: 4.3, 15. O.2, 15. O. 1,16.3, 16.4, 16.1, 19.1, 19.2,21. 3,21. 1, 22. 1,24. 1, 25. 1, 25. 8, 26. 1, 26-quater. 1, 26-qua~ter.2, 27.1 e 27.2.

Un'ultima considerazione devo fare perla CommissiO'ne ed è relatiV'a agli emenda~menti per aumenti di' spese in conta capi~tale. Infatti sana proposti 100 miliardi di

lire per l'esercizio 1980 in favore di comu~ni con popol~ione inferiore a 5.000 abitanti:ma sala 100 miliardi di lire di passibili mu-tui da contrarsi con la Cassa depositi epresHti. Su questi emendamenti la CO'mmis~sione non esprime un parere nè farvorevO'lenè sfavorevole, riservandosi di aderire al pa~rere del Gaverno, che si presume debba es-sere favorevole, visto che esso si è riserva~to di davIo, presumibilmente in questi ter-mini, in Aula. In tal sensO' la Commissioneesprime H suo preventiva assensO', cons:i:de~randalo prospettkamente favarevole.

Questo, signor Presidente, i,l parere chesolo in AuLa abbiamo pO'tuta dare, non aven~do avuto neanche la possibilità di scriverlae quindi di precisarla megliO'.

P RES I D E N T E. Gra~ie, senatareCarollo.

Invita la CO'mmissione ad esprimere ilparere sugli emendamenti in esame.

T RIG L I A, relatO're. L'artica~a 4 deltesto presentato dalla Commissione innava,migliarandale, le possibilità di sistemazia-ne del personale nan di ruolo dei comuniprima che la commissione centrale per lafinanza locale si esprima. Fino aH'anna scaT~so era necessario che la delibera divenilS'seefficace e il personale non di ruolo restavain attesa came avventizio. Con la formula-zione attuale è stata invece pre\ni'Sta una se~rie di interventi di srstemazilone del perso--naIe che già occupava pasti e lirvelli pree-sistenti all'adozione del piano di rio'rganiz~zaziO'ne, così da cansentilre una prima siste-mazione in ruolo dei dipendenti nan di ruolo.

Ri,tengo che l'emendamento 4.1, presen-tato dal senatore Scevarol1i e da altri sena-tori, approfittando di questa maggiore aper~tura, rischi di provocare danni molto serie in 'qualche caso irreparabilli. L'emendamen-to, infatti, prospetta la passibHità di colla-care subito in rualo, stia pure in posizionesaprannumeraria, tutto il personale, così chese H pranunciamento della cammissione cen-trale per l,a finanza locale è di taglia rÌ'spet-tO' alla situaziO'ne in cui si trava il camune,tale pronunoiamento è del tutta inefficace.

Creda pertanto che l'emendamento non

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Senato della Repubblica ~ 4880 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

venga incantro all'esigenza politica, cui ci siè sempre riferiti sia in Commissione che inAula, di miglior~re il regime che la leggen. 3 del 1979, aveva introdotto. Il regimedel Pandolfi 1 era stata migliorato con leproposte del Gaverno, con il testa del de-creto-legge e con il testa pervenuto in As-semblea. L'emendamentO' pertanto' non salonan migliora ma stravolge, la situazione.Vorrei pregare quindi il senatare Scevarallidi valutare l'apportunità di ritirare questaemendamentO'.

L'emendamentO' 4. 2 stabilisce, al primocamma, che i comuni, le pravince e i con-sorzi debbonO' sopprimere dalle rispettivepiante argaruiche i pasti dei .dipendenti tra-sferiti alle unità sanitarie locali. Faocio pe-rò presente che nan in tutte le regioni, anziquasi in nessuna, sona pronti i ruoli regio-nali, per cui non vorrei che una nonna diquesto tipo avesse degli effetti tutt'altro chepositivi per il personale stesso.

Per quanto riguarda l'emendamento 4.3,-ritengo che debba restare a livello dei 5.000abitanti la passibilità di assumere, non giàper scagLionamentO' annuale, ma in una uni-ca soluziane nel 1980, nuava personale. Inquesti comuni siamo imatbi a livelli di per-sonale estremamente modesti: se and.a:ssimoal liivello di camuni di 20.000 abitanti molltoprobabilmente troveremmo unità di nuavopersonale superiori ai 10-20 e, in qualchecaso ai 50-60. L'impatto sul Tesoro sarebbeassai forte. Il parere della Commissione bi-lancio è negativo e negativo resta quello delrelatore.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere ]1 parere.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Il Governo rheneva che in se-de di Cammissione la madi£ica del primocomma dell'articolo 4, fatta per iniziativa delGoverno stesso, fosse già sufficiente perchèallargava già ampiamente, come è stato op-portunamente rilevato testè dal relatore, loambito della manovra.

Pertanto, facendo mie tutte le osservazdo-ni delrelatO're per quanto riguarda gli emen-damenti 4. 1 e 4. 2, pregherei il senatare See-

varoUi di esaminare l'opportunità di ritirarequesti due emendamenti.

Per quanto riguarda l'emendamento 4.3,facoiO' presente, per maggiore specificazio~ne, in aggiunta a quello che ha detto il re~latore, che, se passassimo da 5.000 a 20.000,si raddoppierebbe la spesa per il1980.

Pertanto il Gaverno esprime parere con-trario agli emendamenti; 4. l, 4.2 e 4.3, rin-novandO' al senatore Scevarolli la p:<eghieradi esaminare l' opporturuità di ritirare i suoiemendamenti.

p.RES l D E 1'-IT E. Senatore Scevarolli,mantiene i suoi emendamenti?

S C E V A R O L L I. Li mantengo.

P RES I D E N T E . Metto ai voti l'emen-dameI1to 4. l, presentata dal senatore Sce-varoUi e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mano. ,

Non è approvato.

Voci dalla sinistra. Chiediamo la contro-prova.

P RES I D E N T E. Ordino la chiusuradeUe parte.

ProcediamO' al,la cantroprova mediante di~visione dei votanti nelle due apposte partidell'Aula.

I senatori favO'revoli all'emendamento siporrannO' alla mia sinistra, quelli contrariaHa mia destra.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.2, presen-tato dal senatore Scevaralli e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metta ai voti l'emendamentO' 4. 3, presen~tato dal senatare Bonazzi e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame degli emendamenti pre.sentati all'articolo 5. Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica ,........ 4881 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, dopo le parole: «il pia-no generale di riorganizzazione» inserire lealtre: «a partire dal primo novembre 1980 ».

5.2 BONAZZI, ANDERLINI, MODICA,MAF-FIOLETTl, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-STRELLI, MARSELLI

Al primo comma, dopo le parole: «oltrea perdere» inserire le altre: «da tale data ».

5.5 IL GOVERNO

Al primo comma, dopa Ie parole: «assun-zioni per la copertura» inserire le altre:«con personale di ruolo e non di ruolo ».

5.3 BONAZZI, ANDERUNI, MODICA, MAF-

FIOLETTI, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

Al primo comma, sopprimere, in fine, leparole: «nè avvalersi del tipo di presta-zioni lavorative indicate nel secondo com-ma dell'articolo 3 del presente decreto ».

5.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Al primo comma, sopprimere, in fine, leparole: «nè avvalersi del tipo di prestazionilavorative indicate nel secondo comma del-l'articolo 3 del presente decreto ».

5.4 BONAZZT, ANDERLINI, MODICA, MAF-

FIOLETTI, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.'

B O N A Z Z I. L'articolo 5 regola la si-tuazione dei comuni che non abbiano adot-tato piani di riorganizzazione. Riteniamo giu-sto che si introduca per questi comuni untermine oltre il quale la mancata adozionedi piani di riorganizzazione viene penalizzata.

Fin qui concordiamo con la proposta con-tenuta nel disegno di legge che stiamo perconvertire. Sembra però eccessivo collegarealla mancata presentazione del piano di rior-ganizzazione entro il 31 ottobre 1979 anchela possibilità di assunzione degli stagionali.Potrebbe accadere che un comune, per esem-pio, per difficoltà nel costituire una maggio-ranza nel proprio consiglio, si trovi nell'im-possibilità di elaborare un piano di riorga-nizzazione e, quindi, non possa assumerepersonale per la pulizia delle strade dallaneve nel periodo invernale.

C'è poi un emendamento analogo a quel-lo presentato dal Governo che vuole chiari-re che in ogni caso le penalità si applicanoa partire dallo novembre 1980.

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Signor Presidente, l'emendamento5. 5 è di natura stilistico-formale.

S C E V A R O L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I . Signor Presidente,l'emendamento 5. 1 si illustra da sè.

P RES I D E N T E . Invito la Commis-sione ad esprimere il parere.

T RIG L I A , relatore. Signor Presiden-.te, ,il parere del relatore parte dalla ovviaconsiderazione che con l'articolo 5 vengonopenalizzati ~ e questo non è contestato daalcuno, discutendo si invece sul tipo e sullanatura della penalizzazione ~ i comuni chenon hanno adottato il piano di riorganizza-zione. Il senatore Bonazzi ha fatto riferimen-to al caso di crisi politica che può paraliz-zare un comune. Devo però rilevare che que-sta crisi dovrebbe avere bloccato il comuneda un anno e mezzo, anzi da un anno e ottomesi.

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Senato della Repubblica ~ 4882 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

B O N A Z Z I. Le posso fare un esem~pio di un comune dell'Abruzzo, che è un casoche io conosco.

T RIG L I A , relatore. Non vorrei cheper un solo comùne dell'Abruzzo, per il qua~le dovrebbero già essere stati convocati glielettori per rinnovare il Consiglio, toglies~sima una norma senza la quale molti ammi-nistratori, proprio perchè non c'è alcuna pe~nalizzazione, finirebbero con il non adottarei piani di riorganizzazione che pure, a giudi-zio di tutte le forze politiche, sono il pernosu cui deve ruotare il futuro riassetto delver-sonale degfi enti locali.

Signor Presidente, devo far notare chel'emendamento 5.2, presentato dal senatoreBonazzi ~ e che è soltanto di chiarimento ~

è soddisfatto dal testo del Governo che paredi maggiore semplicità e che può p.iù util-mente essere accolto.

La dizione dell'emendamento 5.3, a cuinon sono peraltro favorevole, credo che nonpossa essere quella « con personale di ruoloe non di ruolo », perchè in base ai prece.

. denti decreti si parla ormai di personale« straordinario» anzichè «non di ruolo ».

Gli emendamenti 5. 1 e 5. 4 fanno riferi-mento alle prestazioni del secondo commadell'articolo 3.

Signor Presidente, il secondo comma del-l'articolo 3 dovrebbe essere già stato sop-presso con votazione precedente. Quindi cre-do che il 5. 1 e il 5.4 siano preclusi.

D'A M E L I O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D'A 1\1E L I O. Prego l'Assemblea di con~siderare che essendo stato approvato il 2. 5di canseguenza dovrebbe essere soppressol'ultimo comma dell'articolo 5 che recita:«I provvedimenti adottati in violazione diquanto sopra indicato sono nulli di dirittoe danno luogo a responsabilità degli ammi-nistratori ed anche dei segretari e dei ra-gionieri che abbiano firmato mandati di pa~gamento non coperti da atti validi ». Se così

è, come io ritengo, si chiede la soppressionedi questo ultimo comma dell'articolo 5.

T RIG L I A, relatore. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, relatore. Signor Presiednte,senza voler contestare la decisione assunta,ricordo che questa nullità di diritto non sirichiama a quella di cui all'articolo 2 sop-pressa per volontà dell'Aula, bensì a quellache era già stata stabilita nella legge n. 3del 1979. Quindi non vedò perchè debba de.cadere per un contrasto con il soppressocomma dell'articolo 2.

P RES I D E N T E . Invito il Governoad esprimere il parere.

c O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Non so se sia irriguardoso direche quando si dà mezzo dito poi, un po' allavolta, scappa tutto.

B O N A Z Z I. È irriguardoso.

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. E allora me ne scuso, ma ormai'ho detto, senatore Bonazzi; e l'ho detto in

riferimento al fatto che nel testo iniziale~ra stata indicata la data del 30 aprile 1980.In Commissione, ancora su iniziativa del Go-verno, è stato consentito uno spostamentodel termine di ben 6 mesi. L'emendamentodel senatore Bonazzi e di altri è un emen-damento che va decisamente al di là e nonpuò essere accettato. Quindi parere negativo.Così parere contrario al 5.3 sempre del se~l.atore Bonazzi perchè, come ha detto il re-atore, ricostituirebbe il personale non di"Uolo che è stato cancellato dalle precedentidisposizioni di legge ed è sostituito con per-sonale straordinario. Quindi parere con~trario.

Mi pare che gli emendamenti 5.1 e 5.4,come giustamente è stato detto, vanno consi-derati come decaduti proprio perchè è statovotato contro il comma secondo dell'arti~colo 3.

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Senato ~della Repubblica ~ 4883 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO19809P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Per quanto riguarda l'emendamento chesi riferisce all'ultimo comma dell'articolo 5,il Governo si rimette all'Assemblea.

B O N A Z Z I. Non ho capito il pareresull'emendamento 5.2.

c O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Parere contrario.

B O N A Z Z I. Ma non è uguale a quellodel Governo?

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. No, non è uguale perchè spostaulteriormente il termine.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Per dimostrare che vera-mente il nostro emendamento 5.2 è ugualea quello del Governo, rinunciamo al nostroemendamento e ci associamo a quello delGoverno.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 5.5, presentato dal Governo. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.3, presen-tato dal senatore Bonazzi e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

B O N A Z Z I. Chiediamo la controprova.

P RES I D E N T E. Ordino la chiusuradelle porte.

Procediamo alla controprova mediante di-visione dei votanti nelle due opposte partiden'Aula. I senatori favorevoli all'emenda-mento si porranno alla mia sinistra, quellicontrari ana mia destra.

Non è approvato.

Gli emendamenti 5.1 e 5.4 sono conside-rati preclusi.

B~O N A Z Z 1. È il testo governativo cheè in contraddizione.

P RES I D E N T E. L'abbiamo già vota-to. Il testo governativo era il 5. S.

B O N A Z Z I. Non ci intendiamo, signorPresidente. Parlo dell'emendamento 5.4, cheè identico all'emendamento 5.1, e che pro-pone di togliere dal testo governativo le pa-role: «nè avvalersi del tipo di prestazionilavorative indicate nel secondo comma del-l'articolo 3 del presente decreto ». Ebbene,il secondo comma dell'articolo 3 è stato sop-presso, per cui è il testo governativo che,semmai, è decaduto, non l'emendamento.

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Signor Presidente, il Governo pre-senta i,l seguente emendamento al primocomma dell'articolo 5:

Al primo comma dopo le parole: «si ren-deranno vacanti» sostiiuirç le rimanenti conle seguenti: «nè avvalersi del tipo di pre-stazioni lavorative a carattere occasionalee saltuario (giornalieri) per compiti speci-fici limitati nel tempo (stagionali) nonchèdi quello che risulti incaricato con contrattod'opera ai sensi degli articoli 2222 e 2229 delcodice civile ».

5.7

P RES I D E N T E . Senatore Bonazzi,insiste per la votazione dell'emendamento5.1, identico al suo emendamento s.4?

B O N A Z Z I. Sì, signor Presidente.

T RIG L I A, relatore. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 4884 ~ VII I Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

T RIG L I A, relatore. Non credo si pos-sa votare sugli emendamenti 5.1 e 5.4 perchèsono preclusi. Mi si permetta di sollevarequesta eccezione.

P RES I D E N T E. Onorevole relatore,poichè si chiede di sopprimere una normache fa riferimento ad una norma soppressanon si può sostenere che gli emendamenti5.1 e 5.4 siano preclusi. Se vi facessero n~ferimento per richiamarla, avrebbe ragionelei, ma qui si fa un riferimento per sop-primerla.

T RIG L I A, relatore. Ha ragione, signorPresidente.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 5.1, presentato dal senatore Sceva~rolli e da altri senatori, identico all'emen.damento 5.4, presentato dal senatore Bo-nazzi e da altri senatori. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

Non è approvato.

Voei dall' estrema sinistra. Chiediamo lacontroprova.

P RES I D E N T E. Ordino la chiusuradelle porte.

Procediamo alla controprova mediante di~sposizione dei votanti nelle due opposte par~ti dell'Aula. I senatori favorevoli all'emen-damento si porranno alla mia sinistra, quellicontrari alla mia destra.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento5. 7 proposto dal Governo.

B O N A Z Z I. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. La mia è una brevissimadichiarazione per dire che, non essendo pas-sato il nostro emendamento, è necessariocorreggere il testo secondo la proposta delGoverno.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 5.7, presentato dal Governo. Chi:'approva è pregato di alzare la mano.

n approvato.

Da parte dei senatori Bonazzi, De Sabbataed altri è stato presentato l'emendamento5.6, tendente alla soppressione del secondo.:omma dell'articolo S.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Dico soltanto che si trattadi una nullità analoga a quella che ha ri-chiamato il relatore e che era contenuta al-l'articolo 3, ma non identica. Comunque,avendo soppresso la nullità dell'articolo 2 equindi avendo adottato un orientamento di-verso rispetto a quello dell'anno passato, mipare coerente togliere anche la nullità di cuial,l'ultimo comma dell'artico10 S.

P RES I D E N T E. Invito la Commissio-ne ed il Governo ad esprimere il parere suI-

I'emendamen to in esame.

T RIG L I A , relatore. Il parere è con-trario.

C O R D E R, sottosegretario di Stato perl'interno. Anche il Governo è contrario.

P RES I D E N T E . Metto ai voti l'emen-damento S. 6, presentato dal senatore Bonaz-zi e da altri senatori. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

n approvato.

Si dia lettura degli emendamenti presen-tati all'articolo 6.

F I L E T T I, segretario:

Al primo Gomma, prima riga, sostituire leparole da: «I soli comuni» sii'lO a « 50.000abitanti », Gon le altre: «Salvo quanto di-

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Senato della Repubblica ~ 4885 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO19809F SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

sposto dall'articolo 26 della legge 24 dicem~bre 1979, n. 650, gli enti locali ».

6. 3 COSSUTTA, ANDERLINI, BONAZZI,

MODICA, MAFFIOLETTI, DE SAB~

BATA, STEFANI, VITALE Giuseppe,

SEGA, POLLASTRELLI, MARSELLI

Al primo comma, sostituire le parole:«con popolazione non superiore a 50.000abitanti» con le altre: «le province ed iconsorzi ».

6.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Sostituire -il secondo comma con il se-guente:

«Le norme di cui al precedente commasi applicano anche aHe tabelle numerichedelle aziende municipalizzate, provincializ~zate e consortili ».

6.2 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

~ rEF A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T E F A N I. L'emendamento 6. 3, pre~sentato all'articolo 6, cioè uno degli articoliche ha sollevato tra i comuni e tra le forzeautonomistiche tutta una serie di critiche edi perplessità, è, nel suo contenuto, moltochiaro e semplice: tende cioè a ripristinarela norma che era contenuta nel decreto sullafinanza locale dello scorso anno, cioè del24 dicembre 1979.

In effetti si tende a togliere la soglia cheè stata introdotta per i comuni superiori ai50.000 abitanti e per le province per le as~sunzioni di personale relative ai nuovi ser-vizi che prevede che queste assunzioni deb-bano essere sottoposte al contr0110 dellacommissione centrale per la finanza locale.

Noi riteniamo che la norma precedenteabbia dato dei risultati apprezzabili (in ef-fetti non risulta the vi siano state violazionidella norma stessa) permettendo ai comuni

e alle province di contenere e di ridurre ilpersonale già esistente nei vari servizi attra-verso processi di riordino funzionale e orga~nizzativo, consentendo l'avvio di processi dimobilità e dando contemporaneamente ai co-muni e alle province la possibilità di avvia-re, in un momento di gravi difficoltà econo-miche e sociali per il paese e per la vitadelle grandi città, un minimo indispensabiledi nuovi servizi, di scuole, di asili, di tra-sporti, di opere disinquinanti. Quindi nonsi giustifica, a parere nostro, questa ostinataresistenza del Governo ad accogliere una ri-chiesta che ha trovato ampi consensi nelleassemblee elettive da parte di tutte le forzepolitiche nell'ambito di incontri nazionali frarappresentanti dei comuni, delle province eddle regioni. In effetti, la norma che chie-diamo venga ripristinata pone un vincolo al-l'assunzione di nuovo personale nei serviziesistenti e quindi, di fatto, consente una ri-duzione delle spese di personale (nuovo per-sonale può essere immesso nei servizi esi-stenti solo attraverso processi di riorganizza-zione e di riqualificazione del personale pre-cedente), mentre ha consentito l'assunzionedi personale solo per nuove opere e nuoviservizi.

Debbo qui dire ai colleghi del Senato chein molti di questi grandi comuni queste nuo-ve opere e questi nuovi servizi sono fruttonon di singoli atti deliberativi, ma di pianipoliennali e di programmi molto spesso con-cordati con le amministrazioni regionali at~traverso un ulteriore contributo finanziariodelle stesse regioni.

In effetti il Governo non può dimentica-re che la Cassa depositi e prestiti, collateral-mente al provvedimento del 1979, aveva con~sentito una disponibilità di 2.500 miliardiche in gran parte sono stati utilizzati inmodo coordinato. A me risulta ~ e questo

dovrebbe risultare anche al Governo ~ che

la Cassa depositi e prestiti, in accordo coni commissari di governo, ha convocato riu-nioni a livello regionale e provinciale percoordinare l'utilizzo di queste risorse perqueste nuove spese. Risulterebbe a tutt'oggiche per il 1979 e per il 1980 sono stati impe-gnati, di questi 2.500 miliardi, 2.300 mi-liardi.

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Senato della Repubblica ~ 4886 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

In aggiunta a questo va anche detto cheper il 1980 la Cassa depositi e prestiti, comeè già stato ricordato, ha aggiunto una dispo-nibilità per i comuni e le province di altri3.500 miliardi. Si profila quindi una seriacontraddizione da parte del Governo con laintroduzione di questa norma. Servizi e ope-re già predisposti con il decreto precedentenon potranno trovare nei prossimi mesi unaloro giusta attuazione.

Colleghi, con questo provvedimento si de-termina, in alcuni settori dell'opinione pub-blica che attendono l'entrata in funzione diquesti servizi, un atteggiamento di ulterio-re discredito nel funzionamento delle nostreistituzioni. Cosa vuoI dire il ripristino delcontrollo della commissione centrale dellafinanza locale su questi provvedimenti? Quiandiamo addirittura in senso contrario ri-spetto a quanto previsto dall'articolo Il del-la legge n. 616 che prevede per le regioniil concorso alla programmazione regionale eil coordinamento, nell'ambito del loro terri-tono, dei piani dei comuni e delle provincecon la programmazione regionale e nazio-m,le. In questa linea si doveva operare e nonin senso opposto, ripristinando vecchie for-me di controllo centralistico presso il Mi-nistero dell'interno che nulla hanno a chevedere con un reale processo di programma-zione, come comuni, province e regioni oggirichiedono. Ma non vi è solo H fatto ana-cronistico, vi è anche un fatto, come dicevoprima, antieconomico e antisociale. Non po-tranno infatti entrare in funzione tra mesi oin alcuni casi tra anni opere già pronte efinanziate. Del resto siete tutti testimoni del-le critiche che tutti abbiamo rivolto alle lun-ghe procedure burocratiche della commissio-ne centrale della finanza loc'\le.

Ecco perchè questa resistenza così ostina-ta non si giustifica ed ecco perchè riteniamogiL~"to ripristinare quella norma contenutanel decreto per la finanza locale dell'anno1979. (Applausi dall'estrema sinistra).

S C E V A R O L L I. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,sull'emendamento 6.1 ho già avuto occasio-ne di soffermarmi a lungo ieri e quindi ri-nuncio ad una illustrazione vera e propria.Mi limito soltanto a sostenere la validità diquesto emendamento. Non riusciamo a com-prendere l'atteggiamento negativo del Gover-no e della maggioranza della Commissionesu un problema come questo che ci sembramolto importante, perchè riguarda l'attiva-zione di nuovi servizi. Non si comprende in-fatti perchè questa sia possibile per i co-muni fino a 50.000 abitanti e non 10 sia peri comuni di grandezza superiore.

Ripeto, voglio sottolineate l'importanzadi questo emendamento che pare rispon-da ad un criterio anche di giustizia oltreche di necessità reale. E evidente infatti chei comuni faranno assunzioni soltanto in casodi assoluta necessità dovuta al funzionamen-to di questi nuovi servizi.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Signor Presidente, chiedo cor-tesemente una breve sospensione della se-duta.

P RES I D E N T E. Sospendo laseduta.

(La seduta, sospesa alle ore 19,50, è ripre-sa alle ore 20,25).

Autorizzazione aHa relazione oraleper i disegni di legge nl1. 728 e 643

P RES I D E N T E. Sui disegni dilegge: «Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 15 dicembre 1979,n. 629, concernente dilazione dell'esecuzionedei provvedimenti di rilascio per gli immo-bili adibiti ad uso di abitazione e provve-dimenti urgenti per l'edilizia» (728) e:«Conversione in legge del decreto-legge30 dicembre 1979, n. 663, concernente final1-

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Senato della Repubblica ~ 4887 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ziamento del serVIZIO sanitario nazionalenonchè proroga dei contratti stipulati dallepubbliche amministrazioni in base alla leg~ge 1° giugno 1977, n. 285, sull'occupazionegiovanile» (643), iscritti all'ordine del gior~no di domani, è necessario che le Commis~sioni competenti siano autorizzate a riferireoralmente all'Assemblea, in quanto non cisarebbe il tempo materiale per la redazionedelle relazioni scritte.

Non essendovi osservazioni, così rimanestabilito.

Sui lavori del Senato

P RES I D E N T E. Contrariamentea quanto annunciato a inizio di seduta nelcomunicare all' Assemblea le determinazionidella Conferenza dei Capi gruppo, la sedutadi domani, anzichè alle ore 11, avrà inizioalle ore 9,30.

La stessa seduta sarà quindi sospesa pri-ma delle ore 11, per consentire la parteci-pazione alle esequie del professar VittorioBachelet, e sarà poi ripresa alle ore 12,30.

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. Riprendiamo,dopo queste comunicazioni, l'esame degliemendamenti all'articolo 6 rispetto ai qualidovevamo ascoltare il parere del relatore edel Governo.

c O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facolà.

c O R D E R, sottosegretario di Statoper ['interno. Signor Presidente, nell'ipote-si che l'Assemblea approvasse l'emendamen-to 6. 3 dei senatori Cossutta ed altri, si ren-derebbe necessario un emendamento aggiun-t1\'0 al primo comma, che il Governo si ri-s~rva di presentare.

P RES I D E N T E. Onorevole Sotto-segretario, .le occorrerà molto tempo perstendere- questo testo?

C O R D E R, sottosegretario di Statoper !'interno. Non molto.

P RES I D E N T E. Accantoniamo al-lora gli emendamenti all'articolo 6 e .passia~ma all'esame. degli emendamenti all'artico~lo 7. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sostituire 1'articolo con il seguente:

« Ai comuni con popolazione non supe-riore a 10.000 abitanti che abbiano adottatoi loro piani generali di riorganizzazione eche si associno, mediante convenzione, perla costituzione e la gestione di uffici e ser~vizi per la programmazione e l'assetto delterritorio, per la gestione e l'attuazione deiprogrammi edilizi, per la razionale organiz-zazione dei servizi amministrativi e conta-bili mediante l'uso comune di elaboratorielettronici, nonchè per l'attività di concorsonell'accertamento tributario, è consentito diprocedere ad assunzioni di personale in ec-cedenza ai limiti fissati dalla presente leggesempre che il numero del personale da as~sumere non sia superiore a una unità perogni 5.000 abitanti della popolazione com~plessiva dei comuni associati. Il personaleprevisto nel presente comma è iscritto nellapianta organica del comune che, fra quelliassociati, ha la popolazione maggiore. Laripartizione degli oneri del personale è re-golata dalla convenzione che a tali effettiha carattere permanente.

Le deliberazioni di cui al precedente com-ma sono soggette al solo controllo det com-petente organo re~ionale.

O!!ni altra modifica delle piante organi-che ~deHberata nell'anno 1980 dagli enti lo-cali indicati al primo comma del presentearticolo, che determini l'aumento delle do-tazioni numeriche nelle stesse complessiva-mente previste, comporta l'obbligo di adot-tare un piano di adeguamento che verifichiil quadro generale degli uffici e dei serviziin base agli elementi stabiliti nel terzo com-ma dell'articolo 4 del decreto~le~ge 10 no-vembre 1978, n. 702, convertito, con modi-ficazioni, nella legge 8 gennaio 1979, n. 3,

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Senato della Repubblica ~ 4888 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ed è soggetto alle procedure fissate dal suc~cessivo quinto comma di tale articolo ».

7.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, IANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Al primo comma, dopo le parole: «gene~rale o parziale» inserire le altre: «che deter~mini l'aumento dei posti di organico ».

7. 2 BONAZZI, ANDERLINI,MODICA,MAF~FIOLETTJ, DE SABBATA,STEFANI,VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA~STRELLI, MARSELLI

Dopo il primo comma, aggiungere il se. ,guente:

({ La Commissione centrale per la finanzalocale deve provvedere all'esame delle deli-berazioni entro e non oltre 120 giorni dalricevimento trascorsi inutilmente i quali ladeliberazione diventa esecutiva ».

7.4 MANCINO, MURMURA, CODAZZI Ales-

sandra, LOMBARDI, DEL PONTE,

BONIFACIO, COLOMBO Vittorino(V), PAVAN, RIPAMONTI

Dopo il primo comma, inserire il seguente:

« La Commissione centrale per la finanzalocale deve provvedere all'esame delle deli-berazioni entro 90 giorni dal ricevimento.Trascorsi 90 giorni dal r.icevimento della de-liberazione senza che la Commissione cen~trale per la finanza locale abbia adottato unprovvedimento definitivo, la deliberazionemedesima diventa esecutiva ».

7. 3 COSSUTTA, ANDERLINI, BONAZZI,

MODICA, MAFFIOLETTI, DE SAB~

BATA, STEFANI, VITALE Giuseppe,

SEGA, POLI ASTRELLI, MARSELL1

S C E V A R O L L I. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presiden-te, ritiro il primo comma dell'emendamento7.1. Mantengo invece gli altri due commi.

P RES I D E N T ~E. Lei dovrebbe peròtrovare una nuova formulazione del secondocomma che fa riferimento ad un comma pre~cedente, quello appunto da lei ritirato.

S C E V A R O L L I. D'accordo, signorPresidente.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Signor Presidente, conl'articolo 7 si introduce un principio nuovorispetto alle norme contenute nei provvedi-menti per la finanza locale degli anni pre~cedenti. Si dice: ({ Ogni altra modifica dipianta organica generale e parziale »; quin~di qualsiasi modifica anche in riduzione diposti e di spesa dovrebbe, in conseguenza diquesta norma, essere sottoposta alla com~missione centrale per la finanza locale. :E.un'inversione radicale degli orientamenti chesono stati adottati negli anni scorsi, secondoi quali se le modifiche di organico si man-tenevano nei limiti di numero delle pianteorganiche vigenti potevano essere esaminatee approvate dai comitati regionali di control~lo. A noi pare quindi che si tratti di unasvista; se invece è voluta, è una modificazionegrave che altera tutto il rapporto tra i con~trolli locali e i controlJi centrali. Per questoproponiamo che si inserisca una norma simi~le a quella che è sempre stata introdotta intutti i provvedimenti del 1977-78~79 e cioèche vanno alla commissione centrale tuttele modificazioni della pianta organica chedeterminano l'aumento dei posti di organi~co. Se i posti di organico restano invariati,come è sempre successo nel passato, il prov-vedimento è di competenza dei comitati re-gionali di controllo.

M A N C I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A N C I N O. Signor Presidente, conl'emendamento 7.4 si è inteso assegnare iltermine di 120 giorni entro i quaH la Com~missione centrale per la finanza locale deve

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Senato della Repubblica ~ 4889 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO19809P SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

provvedere all'esame e all'approvazione eIVen-tuale delle deliberazioni modificative di pian-te organiche.

D E S A B B A T A. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E SA B B A T A. L'emendamento èdel tutto analogo a qudlo testè illustrato dalcollega Mancino. Non ripeto cose ,che sonostate già dette, ma mi permetto di far os-servare che il 7. 3 precede il 7. 4 perchè è ilpiù lontano.

P RES I D E N T E. E giusta l'osser~vazione. Metteremo ai voti prima il 7.3.

Sono stati così illustrati tutti gli emenda-menti all'articolo 7. Senatore ScevaroUi, hapreparato la nuova formulazione del secon-do comma dell'emendamento 7.1 ?

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,ritiro anche la restante parte dell'emenda-mento.

P RES I D E N T E. Invito la Com-missione ad esprimere il parere sugli emen-damenti in esame.

T RIG L I A, relatore. L'articolo 7 èconcettualmente Ilegato a quanto disposto dalprecedente articolo 6 i cui emendamenti de-vono, peraltro, essere ancora approvati.

Il collega Bonazzi ha fatto riferimentoad t:.n'ipotesi del tutto irreale. (Interruzionedel senatore Bonazzi). Lo dico con franchez-za. Può capitare di tutto. Può anche capi-tare che il bilancio dello Stato venga ridot-to. Ma ritengo che si tratti di una ipotesiretorica ed assurda.

All'articolo 7 si dice che, oltre a quantodisposto dall'articolo 6, se il consiglio co-munale adotta ulteriori modifiche di pian-ta organica...

B O N A Z Z I. L'articolo recita: «Ognialtra modifica di pianta organica ».

T RIG L I A, relatore. ... ogni altraulteriore modifica di pianta organica ~ mi

consenta, senatore Bonazzi, sono anche mo-difiche in aumento della spesa, sia perchèaumentano il personale, sia perchè ne alza-no i livelli retributivi ~ deve essere sot-toposta all'esame della commissione centraleper la finanza locale. Se viene tolto questoimperativo una amministrazione ha interes-se a procedere in modo tale, con successiviatti deliberativi del consiglio, da n:on averepiù il controllo della commissione centraleper la finanza locale. Può quindi anche de-liberare modifiche molto significative in ter-mini eLi spesa. (Commenti del senatorePerna).

Si può consentire tutto, senatore Perna;si tratta solo di sapere ~ lo dico con fran-chezza ~ se in un sistema che giudico alta-mente criticabile, anche se ha dato risultatimolto significativi ed importanti sul pianodel risanamento, restano ferme le valutazio-ni che da parte di tutti i Gruppi, compresoquello comunista, sono state fatte negli an-ni precedenti in materia di controUo (eduso la parola esatta che ho trovato negl.iatti parlamentari e cioè « controllo », paro-la certamente poco gradevole per chi esaltal'autonomia degli enti locali) della spesa pub-blica complessiva, essendo la vita dei no-stri enti locali legata a trasferimenti delloStato.

Per queste ragioni non sono ~favorevoleagli emendamenti che sono stati propostidai colleghi Bonazzi, Anderlini ed altri.

Nel merito delle osservazioni che i sena-tori Cossutta, Anderlini e Bonazzi ed i sena-tori Mancino, Murmura, Codazzi ed altrihanno fatto, credo che gli emendamenti col-gano una esigenza fortemente sentita e sullaquale il relatore concorda. Se noi lasciamolibera la sezione organici della commissionecentrale per la finanza locale di decidere sen-za limiti di tempo, consentiamo e consacria-mo un comportamento che ricorda quellodella vecchia GPA, quando non esistevanoi limiti dei venti giorni per dare esecutivitào annullare le delibere dei consigli comu-nali e provinciali.

Sotto questo profilo credo che sia oppor-tuno introdurre una formula che ponga, inqualche misura, un limite alla commissionecentrale per la finanza locale. Credo peròche debba essere prevista ~ per coerenza

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Senato della Repubblica ~ 4890 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

con il nostro ordinamento ~ oltre a quan-to proposto dagli emendamenti, sia in quellocomunista, che ,in quello democristiano, lapossibilità da parte della commissione cen-trale di richiedere chiarimenti, richiesta cheinterrompe i termini, come già avviene pergli organi regionali di controllo.

Su questi emendamenti, ravvisatane l'op-portunità e trovandomi consenziente rispettoalle proposte Cossutta e Mancino, mi rimet-terò però al Governo polchè c'è sottintesoun problema di funzionalità degli organi del-la pubblica amministrazione, rispetto al qua-le credo che il giudizio ultimo debba esserequello del Governo.

!-v'lirimetto pertanto al Governo per gliemendamenti 7. 4 e 7. 3, dopo aver espressoun personale, favorevole orientamento a chela m2.teria venga regolata.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

T A R A B I N I, sottosegretario di Stat~pZ1"il resoro. Onorevole Presidente, nell'esa-minaxe gli emendamenti all'articolo 7 e par-ticolarmente il 7.3 e il 7.4, ai quali è an-data l'espressione generica di favore da par-te del relatore, devo esprimere un orienta-mento analogo, essendo anche interesse delGoverno che all'esa;J.rimento di queste pro-cedure si provveda nel pitl breve tempopossibile.

LVIi sembra che il mio collega dell'Interno,che in questo momento credo sia assorbitone!ìa stesura del testo di un emendamentorehtiro all'articolo 6, abbia una norma daprc:porre con la quale si potenzia la funzio-nalh~ della commissione centrale per la fi-lianza locale, in guisa da renderla sufficien-temente efficiente e veloce in relazione aitennh1i che le vengono assegnati.

A qU8sto punto non so quale proceduraSIa più opportuna. Comunque, ove il Sena-t:J esprimesse il suo favore ali 'uno o all'al-tro dei due emendamenti, ben si potrà pro-porr~ sLccessiv2mente, con un'autonomanorma, un testo. carr il quale si provvede peri fabbisogni organizzativi della commissionecentrale per 1a finanza locale che, per farfronte a-queste incombenze, deve poter fun-

zionare anche attraverso le sottocommis-sioni.

Per quanto concerne l'emendamento 7.2,sono contrario perchè la valutazione di me~rito non concerne solo l'aumento ma anchela struttura, l'attitudine, il rapporto tra ilpersonale e i servizi, onde non avvenga checiò che appare contenuto, allo stato, nonrappresenti invece il presupposto per unaespansione a più o meno breve termine.

P RES I D E N T E. Riprendiamo l'esa-me degli emendamenti presentati all'articolo6, in precedenza accantonati.

Da parte del Governo è stato presentatoil seguente emendamento:

Al primo comma, dopo le parole: «31 di-cembre 1980», aggiungere il seguente pe-riodo:

« Tale, facoltà potrà essere esercitata neilimiti dei parametri che saranno fissati condecreto del Ministro dell'interno di concertocon il Ministro del tesoro, sentite l'ANCI el'UPI, da emanarsi entro 30 giorni dalla da-ta di pubblicazione nella Gazzetta Ufficialedella legge di conversione del presente de-creto~legge ».

6.5

Invito la Commissione ad esprimere il pa-rere sull'emendamento aggiuntivo presentatodal Governo.

T RIG L I A, relatore. Devo dire chese si riesce a registrare su questo punto unascstanziale unità, anche nel voto, abbiamoraggiunto un risultato importante, significa-tivo e da segndare, anche per svelenire l'am-biente dall'accusa secondo la quale l'artico~lo 6 era stato introdotto surrettizial1.1cnte,con un significato settario e punitivo versoi r;randi comuni [,.'stiti dalle sinistre. Ilre latore avevp..proposto in Commissione, perfugare questi sospetti, di abbassare il livel-lo indicato tornando al limite precedente di10.000 abitanti proposto dal Governo. Inquesto modo la disposizione si ripercuotevasu un nnmero grandissimo di amministrazio-ni con le più varie gestioni politiche.

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Senato della Repubblica ~ 4891 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198~)91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

In quèsto 'spirito e se c'è una risposta fa-vorevole dei nostri interlocutori, che premo-no perchè venga abolito il limite dei cinquan-tamila, credo di poter dare, come relatore,un parere favorevole.

Dico questo anche se la misura ora pro-posta dal Governo in termini di razionalitàoperativa contrasta con i criteri che eranostati introdotti dalle leggi precedenti (e cer-tameate l'onorevole Sottosegretario è con-vinto di questo) nel senso che altro è giu-dicare nell'insieme un piano di riorganizza-zione di un comune, potendo tenere presentipossibilità di mobHità del personale global-mente considerate sull'intero numero dei di-pendenti, a:ltro è valutare, con parametri se-parati, settore per settore, opera per opera,investimento per investimento, senza unaconsiderazione più generale di tutta la si-tuazione del comune.

Comunque, se si tratta di trovare unacomposizione, anche se manca quel rigoreche era stato precedentemente posto a car-dine del Pandolfi 1, la legge 3 del 1979, inquesto spirito il parere del relatore è fa-

I

vorevole.

P RES I D E N T E. Chiedo ai propo-nenti se mantengono l'emendamento 6.3.

B O N A Z Z I. Lo manteniamo, poichèriteniamo la nostra proposta alternativa aquella del Governo.

P RES I D E N T E. Invito la Com-lilissione ad esprimere il parere sull'emen-damento in esame.

T RIG L I A, relatore. Credo che sidebbano conoscere le regole del gioco perdecidere come comportarsi. Vorrei saperese viene accettato il punto di incontro pro-posto dal Governo, nel qua,le caso vi è di-sponibilità sull'emendamento 6.3; se invecec't> una preclusione o chiusura anche sul.punto proposto dal Governo, che pure ~ ri-

peto ~ contrasta con impostazioni di leggiprecedenti ma viene incontro a esigenzeespresse dai settori delle sinistre, credo cheil parere del relatore e della Commissionedebba essere contrario.

S T E F A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T E F A N I. La proposta avanzata dalGoverno va incontro a una delle esigenze chenoi avevamo prospettato, cioè quella di su-perare la soglia discriminante tra i comunioltre i 50.000 abitanti. Certo, la nostra pro-posta ci sembrava molto più chiara perchèJiprisiinava una norma in relazione alla qua-le non ho sentito ancora quali sono le cau-se effettive che abbiano determinato lepreoccupazioni che ill Governo manifesta sulripristino di quella norma precedente. Ilrinvio a un provvedimento successivo checonsente il concorso su questo provvedi-mento dell'associazione nazionale dei comu-ni e delle province è una apertura che noiconsideriamo anche se ci riteniamo parzial-mente soddisfatti con questa proposta.

P RES I D E N T E. Allora mantiene]'emendamento 6.3 o lo ritira?

B O N A Z Z I. Non va ritirato in ognicaso.

P RES I D E N T E. Allora Jo votiamo!

B O N A Z Z I. Li votiamo tutti e due.

S T E F A N I. Onorevole Presidente,noi chiediamo che il nostro emendamentosia votato e che il Governo sottoponga alvoto il suo emendamento.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

c O R D E R, sottosegretalio di Statoper l'inten;o. Mi pare di avere già dichia-rato che il Governo, pur rendelldosi contodelle conseguenze di una certa gravità e im-ponenza che la decisione può assumere, èdisponibile, se viene accettato l'emendamen-to 6.5, a rinunciare al tetto dei 50.000 abi-tan ti.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4892 ~

91a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

Signor Presidente, ai fini della chiarezza,l'articolo 6 potrebbe essere del seguente te-nore: «I comuni » ~ quindi verrebbe elimi-

nata la parte che parla dei soli comuni conpopolazione superiore ai 50.000 abitanti ~« possono procedere... ».

B O N A Z Z I. E la legge Merli?

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. La proposta di coordinamentoriguardante la legge Mep]i non ha più senso,perchè si introduce la disposizione ministe-riaI e con i parametri. Credo che questo fat-to sia assorbente anche rispetto a quelloche dice la legge Merli all'articolo 26.

B O N A Z Z I. No, mi sembra che lalegge Merli non derogava al criterio dei50.000 abitanti o non, derogava al criterio diopere o non. Secondo me la legge Merli varichiamata poichè i servizi cui la legge Merlisi riferisce possono non tradursi in opere. Eallora si può dedurre dall'approvazione diquesta norma, anche senza il limite dei50.000 abitanti, che viene abrogato l'artico]o26 della legge Merli che abbiamo approvatoun mese fa.

T RIG L I A, relatore. Nel decreto sifarà richiamo anche alla legge Merli.

P RES I D E N T E. Onorevoli colleghi,non intendo procedere ulteriormente alladiscussione del disegno di ,legge a trattativaprivata, come si sta facendo in questo ma-

I mento. (Applausi). O ci sono dei testi nuovida esaminare e poi votare, o non ci sono, eallora procediamo sui testi che già sono sta-ti presentati alla Presidenza.

P E R N A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P E R N A. Signor Presidente, la que-stione è semplicissima. Se il Governo dicechiaramente che è favorevole alla elimina-zione del tetto dei 50.000 abitanti, si puòprocedere a votare questa modifica e su-bito dopo l'emendamento del Governo. Seinvece il Governo pensa che ci possa esserechissà quale misteriosa trappola, allora sil'iscrive tutto e si fa un'unica votazione. Mipare, signor Presidente, che non ci sia statanessuna trattativa privata: è stato fatto tuttoalla luce elettrica, se non del sole.

Presidenza del vice presidente O S S I C I N I

P RES I D E N T E. Allora il Governo I 50.000 abitanti », con le altre: «Gli enti 10-cosa propone? caJi ».

C O R D E R ,sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Il Governo presenta il seguen-te emendamento:

Al primo comma sostituire le parole: «Isoli comuni con popolazione non superiore a

6.4

Spero sia così definitivamente chiaro cheil Governo è disposto ad accettare la ri-chiesta di eliminare il limite dei 50.000 abi-tanti, a condizione che venga approvato loemendamento 6.5.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 6.4, presentato dal Governo.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

l!: approvato.

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Senato della Repubblica ~ 4893 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Metto ai voti l'emendamento 6. 5, presen~tato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

È approvato.

Avverto che gli emendamenti 6.3 e 6.1sono stati ritirati.

Passiamo all'emendamento 6.2, presenta-to dal senatore Scevarolli e da altri senato-ri. Invito quindi la Commissione ed il Go-verno ad esprimere il parere.

T RIG L I A, relatore. Sono contrario.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Sono favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 6.2 presentato dal senatoreScevaro1li e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

È approvato.

Riprendiamo l'esame degli emendamentiall'articolo 7. Avverto che nell'emendamento7.2 le parole: «l'aumento dei posti di orga-nico» vanno sostituite con le seguenti:« l'aumento della spesa ».

Invito la Commissione ed il Governo adesprimere il parere.

T RIG L I A, relatore Sono favore~vole.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper ['interno. Sono favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 7.2, presentato dai senatoriBonazzi ed altri, nella nuova formulazione.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'emendamento 7.3.Invito la Commissione ed i! Governo adesprimerei! parere.

T RIG L I A, relatore. L'ho già espresso.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Signor Presidente, i! Gover~no, nell'esprimere parere favorevole, deve te~

ner conto del fatto che è necessario un raf-forzamento degli uffici del Ministero cheprovvedono alla istruzione delle pratichedel,la Commissione centrale della finanza lo-cale. Con tale obiettivo esso presenterà unarticolo aggiuntivo che riguarda appuntoquesto potenziamento, tenuto conto ancheche la commissione centrale della finanzalocale, che come gli onorevoli senatori san-no, è rappresentatirva di tutte le forze po1i~tiche, è composta da membri che partecipa-no alle riunioni con una certa frequenza eche godono di una indennità che è assoluta-mente irrisoria, per cui vale la pena di co-gliere l'occasione anche per una rivalutazio-ne dell'indennità spettante ai componentidella commissione centrale per la finanzalocale.

p ,R E S I D E N T E . Metto ai voti

l'emendamento 7.3, presentato dal senatoreCossutta e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

È approvato.

L'emendamento 7.4 è assorbito.

D E S A B B A T A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. Signor Presidente,a me sembra che l'articolo aggiuntivo prean~nunciato dal Governo introduca un'ulterioreburocratizzazione della commissione centra-le di finanza locale che è rimasta in vigorein una situazione eccezionale, transitoria.Qui abbiamo la deresponsabilizzazione poli-litica che consente alla commissione centraledi funzionare senza la presenza e presidenzadel Sottosegretario, ma con la presidenza delsolo direttore generale. Non è questione que-sta che si possa accettare.

Al -secondo punto poi vi è una fissazionedi gettoni di presenza che avviene senza chevi sia una copertura finanziaria e neancheun limite di ammontare, il che mi sembradel tutto abnorme.

P RES I D E N T E . Senatore De Sab-bata, le faccio presente che si tratta di un

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4894 ~

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

articolo aggiuntivo al disegno di legge diconvers,ione, e sarà preso in esame nella sede,opportuna.

Sull'articolo 9 del decreto~legge sono statipresentati due emendamenti. Se ne dia let-tura.

F I L E T T I , segretario:

Sopprimere il secondo comma.

9.1 BONAZZI, ANDERLINI, MODICA, MAF-

FIOLETTI, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA~

STRELLI, MARSELLI

Dopo il secondo comma aggiungere se~guenti:

«In luogo dell'aumento disposto dall'ar-ticolo 25 della legge 29 aprile 1976, n. 177,per i dipendenti degli enti locali collocati inquiescenza nel periodo 1v luglio 1973-31 di~cembre 1974, il trattamento pensionistico ècalcolato ~ a domanda ~ tenendo contodegli aumenti di stipendio conseguenti alcontratto aventi decorrenza giuridica 1° lu-glio 1973.

Le erogazioni corrisposte a qualsiasi ti-tolo ai dipendenti degli enti locali cessati dalservizio nel periodo 1° gennaio 1976-28 feb-braio 1979 sono assoggettate a ritenuta pre-videnziale e computabili nella determinazio-ne del trattamento di quiescenza ».

9.2 SCEVAROLLI, FINESSI, SIGNORI, FER-

RALi\SCO, BARSACCHI, MARAVALLE,

T ALAMONA, SCAMARCIO

B O N A Z Z I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I . Signor Presidente, conl'articolo 9 si dispone che gli enti locali so-no tenuti a certificare ai fini del trattamen-to di quiescenza soltanto le voci retributiveespiiciiamente previste negli accordi nazio-nali o nei contratti collettivi di lavoro. Que-sto principio sta bene da oggi in avanti, dal-l'entrata in vigore del contratto in aVah-

ti, ma per il passato vuoI dire cancellare po-sizioni assicurative che si sono venute legit-timamente formando con la corresponsionedei contributi alla cassa per le pensioni deidipendenti degli enti locali.

Non ci pare giusto annullare così aspet-tative che si sono costituite nel corso didecenni.

Per questi motivi riteniamo che la propo-sta governativa debba essere respinta e deb-ba essere soppresso il secondo comma del-l'articolo 9.

S C E V A R O L L I . Domando di par-lare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I . Il nostro emenda-mento 9.2 si illustra da sè.

P RES I D E N T E . Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sull'emenda~mento 9.1.

T RIG L I A, relatore. Sono contrarioall'emendamento 9.1 perchè la Corte deiconti con una sua determinazione ha attiva-to nelle liquidazioni la responsabilità deifunzionari degli Istituti di previdenza. Seaccogliessimo l'emendamento credo che ilgià lungo periodo per ottenere le pensioniCPDEL si allungherebbe ulteriormente ob-bligando i funzionari ad una verifica ancorapiù lunga e minuta dell'attuale. Pertanto ilparere del relatore è contrario all'emenda-mento.

P RES I D E N T E . Invito il Governoad esprimere il parere sull'emendamento 9. L

C O R D E R, sottosegretario di Statoper !'interno. Il Governo è contrario.

P RES I D E N T E . Passiamo alla vota-zione delll'emendamento 9.1, presentato daisenatori Bonazzi ed altri.

R A S T R E L L I . Domando di parlareper dichiarazione di voto.

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Senato della Repubblica ~ 4895 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I . Il mio Gruppo è fa-vorevole all'emendamento presentato dai se-natori Bonazzi ed altri. Si tratta effettiva-mente di una lesione di diritti acquisiti inquanto, come il relatore sa perfettamente,sugli istituti contrattuali, non previsti daicontratti nazionali, i dipendenti di taluni en-ti 10caJlie loro aziende hanno versato le lorocontribuzioni obbligatorie, ragi'On per cuic'è una sottrazione di un titolo legale rispon-dente al principio della assicurazione sul ver-samento effettuato.

L'atteggiamento della Corte dei conti che,come ha ricordato il relatore Triglia, è an-dato a modificare l'orientamento della cassadipendenti enti locali del Ministero del te-soro, deve essere combattutto, ripristinandoil pri!lcipio che a contributi versati sulle re-tribuzioni, qualunque sia l'istituto che ha in-dividuato questa retribuzione, deve esserecorrisposto un trattamento pensionistico.

Pertanto deve essere abolito il secondocomma dell'articolo 9 perchè con norma dilegge si andrebbe ad alterare un principiodi giustizia.

S C E V A R O L L I . Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I . Si tratta, come èstato detto, di sanare una ingiustizia che ipensionati hanno subìto e continuano a su-bire. Nell'emendamento 9.2 l'ingiustizia ver-rebbe, a nostro avviso, sanata in termini piùcompleti. Comunque dichiaro che votiamo afavore dell'emendamento 9.1, -mantenendoperò l'emendamento 9.2 qualora l'Assem-blea non approvasse l'emendamento 9.1.

P RES I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 9.1, presentato dal senatoreBonazzi e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Invito la Commissione ed il Governo adesprimere il parere sull'emendamento 9.2.

T RIG L I A, relatore. La Commissioneè contraria.

T A R A B I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è contrario.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 9.2, presentato dal senatore Sceva-rolli e da altri senatori. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

Non è approvato.

P RES I D E N T E. Prima di passareagli emendamenti presentati all'articolo 11,dobbiamo prendere in esame l'ordine delgiorno n. 4 che è stato così riformulato:

Il Senato,

impegna il Governo ad adottare i prov-vedimenti necessari per assicurare che laCassa depositi e prestiti sia autorizzata a fi~nanziare tutti gli interventi di comuni, pro-vince o loro consorzi relativi a:

a) linee metropolitane di trasporti pub., blici;

! b) impianti di cogenerazione di energia~ e calore e reti di distribuzione del calore1 prodotto dalla cogenerazione, o comunquei da processi di produzione di energia;

c) acquisizione e urbanizzazione prima-ria delle aree, nonchè realizzazione delle ope-re necessarie ad allacciare le aree stesse aipubblici servizi in attuazione dei piani di

-zona, quando siano esaurite le disponibilitàdel fondo speciale, previsto dall'articolo 45della legge 22 ottobre 1971, n. 86S, e dall'ar-ticolo 13 .della legge 21 dicembre 1978,n.843;

d) spese accessorie per opere realizzate

I

con mutui assunti, prima del 31 dicembre1979, con istituti di credito diversi dalla Cas-

Isa depositi e prestiti, o direttamente finan-

Iziate dall'ente richiedente.

ILo impegna inoltre a modificare la circo.

Ilare del Ministero del tesoro-Cassa depositiI e prestiti n. 1079 dellS febbraio 1979 in mo-I do da consentire la presentazione della do-'

I

manda di concessione di mutuo corredatadalla deliberazione del progetto esecutivo

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VIII Legislatura.Senato della Repubblica ~ 4896 ~

9P SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 198C

dell'opera per la quale viene richiesto il fi-nanziamento, anche se non sia ancora statadefinitivamente approvata dall'organo di con-trollo.

Per quanto attiene gli investimenti in favo-re dello sviluppo degli impianti e delle at-trezzature sportive, invita il Governo ad as-sicurare che il rapporto tra la Cassa depo-siti e prestiti e l'Istituto per il credito spor-tivo sia coordinato e finalizzato a criteri diintervento programmato sul territorio regio-nale.

9.642.4 SEGA, VITALE Giuseppe, PaLLA-

STRELLI, BONAZZI, MARSELLI,

MODICA, DE SABBATA, GRAN-

ZOTTO

Invito la Commissione ed il Governo adesprimere il parere su questo ordine delgiorno.

T RIG L I A, relatore. Ho letto l'ordinedel giorno molto velocemente, ma restanodei punti che non approvo.

Esprimo pertanto parere contrario.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Ho avuto ora soltanto l'ordinedel giorno, ma già ieri sera ho esposto am-piamente la mia opinione a questo riguardo.

Ho detto che, per quanto riguarda i pun-ti a) e b), il Governo è favorevole, ma giàattua attraverso la Cassa depositi e prestitique'Sti finanziamenti.

Lo stesso dicasi per la lettera c), in ordinealla quale ho chiarito che comunque ciò chesi vuole escludere è l'acquisizione di areea fine di incremento patrimonialel.

Per quanto riguarda i finanziamenti daparte della Cassa depositi e prestiti, posso-no farsi ove riguardino lavori e non maggio-ri prezzi su lavori fatti e finanziati altrimen-ti. Quindi non accetto il punto d).

Per quanto riguarda il secondo comma, sifarà di tutto perchè le deliberazioni trasmes~se, con ,cui si richiede il mutuo, vengano at~tese e si dia l'affidamento sulla base dellestesse, anche se non è intervenuto l'atto dicontrollo; con il che però sia aMegata la pro-va dell'intervenuta approvazione del proget-to dal punto di vista tecnico perchè questa

II

è la condizione affinchè abbia luogo quella

I

speditezza di opere alla cui realizzazione con-corre la Cassa depositi e prestiti con le sueprocedure.

Anche l'ultimo punto è già soddisfattonella pratica perchè il coordinamento conl'Istituto per il credito sportivo è stato at-tuato lo scorso anno in concomitanza conl'apertura del credito, anche in questo cam-po, da parte della Cassa depositi e prestiti,dividetndosi i compiti sostanzialmente così:l'Istituto di credito sportivo fa i finanzia-menti per opere di tipo per così dire pro-fessionistico, mentre la Cassa depositi e pre-stiti fa finanziamenti per opere sportive di

I

I

tipo essenzialmente educati va-formati va.

P RES I D E N T E. Senatore Bonazzi,insiste per la votazione dell'ordine delgiorno?

B O N A Z Z I. Prendo atto della rispo-sta favorevole sui punti a), b) e c) e suicommi secondo e terzo e mi riservo per ilpunto d) di riproporre la questione in altrasede. Non insisto perciò per la votazione.

P RES I D E N T E. Si dia lettura de-gli emendamenti presentati all'articolo 11.

F I L E T T I , segretario:

Al sesto Gomma, sostituire le parole: «dicui ai precedenti commi », Gon le altre: «dicui ai precedenti due 'Commi ».

11. 1 LA COMMISSIONE

Dopo il settimo comma, inserire il seguen-te: «Il pagamento degli interessi e l'ammor-tamento dei mutui di cui ai precedenti terzo,quarto e quinto comma sono a carico delloStato. Gli stessi mutui possono essere assun-ti anche oltre il limite previsto dall'articolo8 del decreto-legge 17 gennaio 1977, n. 2, con-vertito con modificazioni nella legge 17 mar-zo 1977, n. 62 ».

11. 3 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,MODICA, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4897 ~

13 FEBBRAIO 198'~91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

All'ultimo comma, dopo le parole: «è este-sa », inserire le altre: «alle aziende specialiper la produzione e la distribuzione dell'ener-gia elettrica ed ». Sostituire le parole: «Intal caso », con le altre: «Nel caso di aziendegestite in economia ».

11. 2 DE SABBATA, ANDERLINI, BONAZZI,MAFFIOLETTI, STEFANI, VITALE

Giuseppe, SEGA, POLLASTRELLl,

MARSELLl

T RIG L I A, relatore. Doman.do di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, relatore. L'emendamen~to Il. 1 si illustra da sè.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere sull'emendamento inesame.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è d'accordo.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 11. 1, presentato dalla Com~missione. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

~ approvato.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Gli ultimi commi dell'ar-ticolo Il introducono qualche nuovo crite~ria per l'edilizia giudiziaria ei carceraria acarico dei comuni. In particolare viene mo-dificato un punto della legislazione, conso-lidato durante anni, e cioè che l'onere deimutui contratti per l'acquisto di immobiliper sedi giudiziarie vel11garifuso, attraversoi trasferimenti dello Stato, a favore dei co~muni. A noi non sembra giusto introdurreuna simile modificazione in questa sede eriteniamo che dovrebbe restare il regimevigente fino ad oggi per cui lo Stato rimbor~sa gli interessi e le rate di ammortamento

del mutuo man mano che maturano, indi-pendentemente dai trasferimenti normali.Soprattutto riteniamo che questi mutui nondebbano concorrere a determinare quellimi~te del 25 per cento degli interessi sui primitre capitoli della spesa oltre i quali non sipossono contrarre mutui per investimenti.Questo è quanto proponiamo con l'emenda-mento 11. 3.

L'emendamento 11. 2 si Hlustra da sè.

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresugli emendamenti 11. 3 e 11. 2.

T RIG L I A" relatore. Sull'emendamen~to 11. 3 mi rimetto al Governo, mentre sonod'accordo sull'Il. 2.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è favorevole al-l'eme\l1damento 11. 2 e contrario all'11.3.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 11. 3, presentato dal senatoreBonazzi e da altri senatori. Chi l'appI:ova èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 11. 2, presen-tato dal selnatore De Sabbata e da altri se~natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'ordine del giornon. 3, già svolto, relativo aH'articolo 14 e ri-presentato con una nuova formulazione. Sene dia lettura.

F I L E T T I, sr~retario:

« Il Senato

impegna il Governo a prevedere, neldecreto ministeriale, di cui all'ultimo com~ma dell'articolo 14, che i prelevamenti chegli enti locali possono effettuare sulle som-me depositate presso la Tesoreria provin-ciale dello Stato avvengano in modo da ga~

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Senato della Repubblica ~ 4898 ~ V I I l Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

rantire che gli enti stessi non subiscanoalcun danno o ritardo nei pagamenti ».

9.642.3 BONAZZI, MODICA, MARSELU, VITA-

LE Giuseppe, GRANZOTTO, POLLA-

STRELU, SEGA, DE SABBATA

P RES I D E N T E. Invito la Commis~sione ed il Governo ad esprimelre il pareresull' ordine del giorno in esame.

T RIG L I A, relatore. Favorevole inquesta forma.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. D'accordo.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'or-dine del giorno n. 3, presentato dal senatoreBonazzi e da altri senatori. Chi fapprova èpregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame degli emendamenti al-l'articolo 14. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, s,?gretario:

Al primo comma, sostituire la cifra:« 20.000 » con l'altra: «50.000».

14.1 SCEVAROLU,TALAMONA,BARSACCHI,NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Sopprimere il secondo e il terzo comma.

14.2 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

S C E V A R O L L I. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I I due emelnda-menti si illustrano da sè.

P RES I D E N T E. Invito la Com~missione ed il Governo ad esprimere il pa~rere sugli emendamenti in esame.

T RIG L I A, relatore. Sono contrarioall'emendamento 14.2, ed ancor più al 14. 1.Lasciamo almeno che gli interessi che pren~dono con il tasso interbancario vadano nellecasse dei comuni. A volte i comuni prendonointeressi soprendentemente! modesti.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Sono contrario ai due emen-damenti.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemedamento 14. 1, presentato dal senatoreScevarolli e da aliri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non e approvato.

Metto ai voti l'emendamento 14.2, presen-tato dal senatore Scevarolli e da altri se-natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Passiamo a\l'esame degli emendamenti pre~sentati aH'articolo 15. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, sostituire la lettera a)con la seguente:

«a) le erogazioni di cui alle lettere a),c) e d) del predetto articolo sono elevate del20 per cento e ~ per i comuni e le pro-vince del Mezzogiorno nonchè per i comuniappartenenti al Centro~Nord e classificati anorma della legge 3 dicembre 1971, n. 1102,totalmente montani, o parzialmente montanicon popolazione fino a 20.000 abitanti alladata del 31 dicembre 1978 secondo i datipubblicati dall'I STAT ~ del 25 per cento; ».

15.2 IL GOVERNO

Sostituire il terzo comma con il seguente:

«Ai comuni con popolazione fino a 5.000abitanti alla data del 31 dicembre 1978, se-condo i dati pubblicati dall'I STAT, è corri-sposta in unica soluzione entro il 31 maggio1980 una ulteriore erogazione di lire 10.000per abitante ».

15.3 IL GOVERNO

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Senato della Repubblica ~ 4899 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

All'ultimo comma, sostituire le parole:« della trimestralità del 20 luglio», con lealtre: « delle rate del 20 giugno ».

15. 4 IL GoVERNO

All'ultimo comma sostituire le parole:« 20 luglio », con le altre: « 20 giugno ».

15. 1 LA COMMISSIONE

Aggiungere in fine il seguente comma:

« Non si provvede ad alcuna trattenuta, aqualsiasi titolo, delle somme corrispondentiai contributi di cui all'articolo 5 della leg-ge 26 aprile 1976, n. 189, in relazione alleleggi in esso richiamate, corrisposti per gliesercizi a partire dall'anno 1978 ».

15.5 SEGRETO, RIGGIO, MONTALBANO, LAPORTA, PATRIARCA, MOLA, OTTA-

VIANI, DI NICOLA, GUERRINI, BE-

VILACQUA

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Gli emendamenti presentatida!! Governo per una parte sono formali, nelsenso che indicano il rifarimento ai datipubblicati dall'ISTAT, per un'altra parte mo-dificano il termine « trimestralità » con l'al-tro « rate» e modificano anche la data, per-chè, essendo si in Commissione proposto dalGoverno di anticipare la corresponsione del-le due rate e in particolare di quella di lu-glio, mentre si sostituisce alla parola « tri-mestralità» l'altra « rate », si sposta il ter-mine dal 20 luglio al 20 giugno.

In sostanza si tratta di norme di coordi-namento finale, che danno esecuzione all'esi-genza di far pervenire ai comuni più solle-citamente le somme erogate dal bilanciodello Stato a valere sulla disponibilità del-l'articolo 15.

T RIG L I A, relatore. Domando diparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, rr',o'latore.L'emendamento15.1 è evidente e si illustra da sè.

M O N T A L B A N O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M O N T A L B A N O. Signor Presidente,l'emendamento 15.5 è unitario. Nella leggedel 18. marzo 1968, n. 241, all'articolo 43si è previsto per i comuni della Valle de[Belice un contributo a fondo perduto parial mutuo a pareggio del bilancio del 1967.Con successive leggi questo contributo siè sempre riconosciuto fino al 1980. Nel 1978il Ministero dell'interno non ha invece rite-nuto di erogare il contributo e lo ha de-tratto dai mutui a pareggio del bilancio.

Con questo emendamento vogliamo che siripTistini un periodo, anche se breve, cheera stato interrotto, a nostro giudizio, ingiu-stamente e illegittimamente.

P RES I D E N T E. Invito WaCommis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

T RIG L I A, relalore. La Commissionesi rimette al Governo per gli emendamentida esso presentati ed anche per l'emenda-mento illustrato dal senatoreì Montalbano.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è favorevole al-l'emendamento presentato dalla Commissio-ne. Per quanto riguarda l'emendamento 15.5,signor Presidente, mi consenta di dire conmolta franchezza che non ne conosco la ma-teria. Ho visto da qualche minuto questoemendamento e consentitemi di non cono-scere la legge 26 aprile 1976, n. 189.

M O N T A L B A N O. Riguarda il terre-moto del Belice.

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Senato della Repubblica ~ 4900 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

T A R A B I N I, sottosegretario di Statop,3r il tesoro. A questo punto sono io chelegittimamente mi devo rimettere all'As-semblea.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 15.2, presentato dal Governo.Chi l'approva è pregato di ailzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 15. 3, presen~tato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 15.4, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è prega~to di alzare la mano.

È approvato.

L'emendamento 15. 1, presentato dallaCommissione è assorbito.

Metto ai voti l'emendamento 15. 5, presen~tato dal senatore Segreto e da altri sena-tori, per il quale rIa Commissione si è rimes-sa al Governo e il Governo si è rimesso al- I

l'Assemblea. Chi l'approva è pregato di al-zare la mano.

~ approvato.

Passiamo all'esame degli articoli aggiunti-vi all'articolo 15 proposti con gli emenda-menti 15. O.2 e 15. O. 1. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Dopo l'articolo 15, inserire il seguente:

Art. ...

A favore dei comuni inferiori a 5.000 abi-tanti è istituito nel bilancio dello Stato unapposito fondo per ,investimenti pari a lire100 miliardi per il 1980, lir~ 150 miliardiper il 1981 e lire 200 miliardi per il 1982.

Il fondo predetto è utilizzato prioritaria.mente per la costruzione e l'ammodernamen-to del1e opere relative agli acquedotti, fogna-ture, edilizia scolastica ed impianti per ser-

vizi a favore dell'infanzia, con precedenzaalle richieste dei comuni comunque associatiin applicazione dell'articolo 25 del decretodel Presidente della Repubblica 24 luglio1977, n. 616, e dell'articolo 13 della legge23 dicembre 1978, n. 833.

La quota del fondo attribuita a ciascunaRegione è stabilita con decreto da emanarsidal Ministero dell'interno entro un mese dal-l'entrata in vigore della presente legge, inmisura proporzionale al numero dei comunimferiori a 5.000 abitanti e della popolazionecomplessiva dei ccmuni stessi.

Il fondo è ripartito in base a piani di ri-partizione formati dalla Regio!:e, sentite lesezioni regiona1:i dell'ANCI, su domanda epreventivi di massima ~ comprensivi dellespese di progettazione ~ presentati dai co-numi interessati entro il termine perentoriodi 60 giorni da quello di pubblicazione deldecreto di cui al precedente comma.

La effettiva erogazione delle somme è ef-fettuat<'\. direttameI!te ai comuni da partedel Ministero dell'interno dietro semplicepresentazionE' della delibera di approvazionedel progetto esecutivo.

In mancanza dei piani di ripartizione re-gionali provvede direttamente il Ministerodell',interno, sentita l'ANCI.

15.0.2 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

MODICA, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

Dopo l'articolo 15, inserire il seguente:

Art.

«Per l'anno 1980 è istituito sul bilanciodello Stato un fondo per gli investimentidei çomuni con popolazione fino a S.OOOabitanti per un importo di 100 miliardi.

Le somme del fondo sono attribuite aciascuna regione in proporzione al numerodei comuni inferiori a 5.000 abitanti e allapopolazione dei comuni stessi compresi nelrispettivo territorio con decreto del Mini~stro dell'interno da emanarsi entro un mesedall'entrata in vigore della presente legge.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4901 ~

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

La regione provvede sentite le sezioni re~gionaIi dell'ANCI ad attribuirli ai comunisi:c.goli e associati sulla base di un pianodi riparto che tenga prioritariamente contod.eHe opere di urbanizzazione primaria e se~conda:ria, delle opere di disinquinamento,dell'edilizia scolastica ».

15.0.1 SCRVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

S E GA. Domando di parlare.

P RES I :ò E N T E. Ne ha facoltà.

S E GA. Signor Presidente, onorevolicolleghi, in pratica l'emendamento 15. O.2 siillustra da sè. La precedente legislazione tri-butaria, infatti, prevedeva per tutti i comu-ni delle entrate proprie per lei spese di in-vestimento. La riforma tributaria con il so-stanziale annullamento dclle facoltà imposi~tive per i comuni ha invece privato i comu-ni di entrate! proprie.

Con questo emendamento chiediamo alSenato di ristabilire il principio che ai co-muni siano restituite entrate proprie (siapure in trasferimento) per spese di investi-mento. Si risponde a questa richiesta, cheè stata avanzata unitariamente da tutte leforze autonomistiche in sede dell'ANCI, chei cornuni possono ora far ricorso alla Cassadepositi e prestiti presso la quale ci sareb-bero adeguate disponibilità.

Intanto c'è da osservare che non tutte les})ese di investimento la Cassa depositi eprestiti è autorizzata a coprire (ad esempioper acquisti di mezzi e attrezzature), masoprattutto che tale cassa può concederei p;'':òstiti solo per spese di investimento, inpresenza di cespiti delegabili atti a garantirei mutui.

Ora, se per i comuni di una certa consi-stenza le disponibilità dei cespiti esistono,per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti il25 per cento dei primi tre titoli dell'entratadel bilancio o sono del tutto inadeguati osono già stati largamente esauriti.

Da qui la proposta di istituire un fondoper investimento pari a 100 miliardi per il

1980, a 150 miliardi per il 1981 e a 200 mi-liardi per ill 1982 a favore dei comuni infe-riori ai 5.000 abitanti, fondo da destinareprioritariameme per la costruzione e l'am-modernamento delle opere relative agli ac-quedotti, alle fognature, all' edilizia scolasticae ad impianti per servizi a favore dell'in-fannia.

Per la copertura finanziaria proponiamoche si faccia ricorso al mercato finanziarioordinario. In questo modo non si avrannomaggiori spese per il 1980. Non ritengo, si-gnor Presidente, di dover spendere altre pa-ro1e per illustrare l'importanza di questaproposta per migliaia di piccoli e piccolissi-mi comuni, che vedrebbero in questo modogarantita la continuità della propria attivitàche viene assicurata oggi, grazie allo spiritodi abnegazione, all'impegno dei sindaci e de~gli amministratori i quali si fanno caricomolto spesso di supplire alla carenza di di-pendenti.

L'istituzione del fondo proposto consenti-rà a questi comuni di realizzare modesteopere: un'aula scolastica, l'allacciamem.to diuna fognatura, un parco per giochi, l'esten-sione di una rete di acquedotto, la ripara-zione di un edificio comunale che rischia diandare in rovina, l'asfaltatura di una stra-da, il tombinamento di uno scolo, il restau-ro di un immobile per un consultoIio.

Per questi motivi, per consentire a questipiccolissimi comuni di svolgere queste atti-vità, signor Presidente, onorevoli colleghi,chiediamo al Senato di approvare l'emenda-mento a favore di comunità iocali che rap-presem.tano una parte fondamentale del no-stro paese.

S C E V A R O L L I. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà..

S C E V A R O L L I. Siamo d'accordosul fondo: lo proponiamo con l'emendamen~to 15. O.1. Noi però limitiamo il finanziamen-to del fondo stesso al 1980, mentre i colleghicomunisti propongono che il finanziamentovenga effettuato anche per il 1981 e per il1982. Sarebbe interessante conoscere il pa-

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Senato della Repubblica ~ 4902 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

rere del Governo e del reilatore perchè sipotrebbe forse trovare una soluzione. Se ilparere del Governo e del relatore fosse con-trario, manterrei il mio emendamento, ma seci fosse un minimo di disponibilità, si po-trebbe teJ11tare una soluzione.

P RES I D E N T E. Invito la èommis~sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

T RIG L I A, relatore. Il parere delre)latore tiene conto ~ anche se sarebbe bel-lo poter dire di sì a tutte le richieste ~

del fatto che anche la Commissione si eraposta il problema della compatibilità com-plessiva dei trasferimenti con l'attuale situa~zione di bilancio dello Stato. Per cui, in pre-senza di ampie disponibilità presso la Cassadepositi e prestiti, crediamo di dover dire,a malincuore certamente, no a questa pro-posta. Vi è però una proposta molto simile,l'emendamento 1. O.3, presentata dai senato-ri D'Amelio, Ripamonti, Fallucchi ed altri,dove si parla di un importo di 100 miliardiin mutui da destinarsi da parte della Cassadepositi e prestiti per spese in conto capitaledeliberate dai comuni inferiori a 5.000 abi-tanti che abbiano ottenuto un contributodella regione.

Credo ~ e mi rivolgo al senatore Sega ~

che questo meccanismo di continui rinvii auna concertazÌone con le regioni e con l'ANCIa Hvello regionale finisca col ritardare gliinvestimenti stessi. È: molto più logico ac-cedere alla proposta D'Amelio, Ripamonti ealtri in base alla quale, per il solo fatto diandare incontro ai comuni che hanno giàottenuto un contributo da parte delle regio-ni, è per così dire risolto il meccanismo del-la concertazione con le regioni e soprattuttosi accelerano procedure e investimenti.

Per queste considerazioni, oltre che perle altre che sv01gerà ~ con maggiore capa-cità e conoscenza del complesso dei trasferi-menti ~ Ì'} rappresentante del Governo, sonocontrario agli emendamenti proposti.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è contrario innan-zitutto perchè si tratta di una spesa per laquale non è precisata la copertura. Il riferi-mento al me!I'cato, richiamato datI senatoreSega, deve essere formalizzato e comunquenon è più compatibile con le norme vigentiche vogliono che il riferimento al mercatosi faccia una volta sola in sede di legge fi~nanziaria. Quindi vi è una ragione ostativapregiudiziale relativa alla totale mancanzadi copertura.

Per quanto concerne poi le considerazionidi merito ~ e mi rivolgo anche al senatoreScevaroHi ~ debbo dire che il meccanismodella Cassa depositi e prestiti, così come èstato egregiamente ricordato dal relatore, sipresta molto più sollecitamente alla esocu-zione di queste opere. Siamo arrivati ades-so ad esprimere il favore del Governo ancheperchè la Cassa depositi e prestiti dia gliaffidamenti in presenza di deliberaz.ioni chenon sono ancora divenute esecutive.

Si tenga conto poi che la legge di rifinan-ziamento deHa legge Merli per le fognaturemette a disposizione 2.000 miliardi in 3 an-ni con ratei di ammortamento a totale ca-rico del bilancio dello Stato.

Per quanto riguarda l'ultimo argomento,cioè la difficoltà di alcuni comuni a restaredentro il 25 per cento dei primi tm titolidel bilancio per le entrate, vorrei che que-sto punto venisse ora chiarito perchè attual~mente calcoliamo che l'ammontare dei primitre titoli di entrata si aggiri sui 3.300 mi-liardi e attualmente sono impegnati solo1.300 miliardi. Ci sono investimenti possibi~li con iscrizioni per circa 2.000 miliardi. Sitenga conto poi che più i mutui si allonta~nano nel tempo e meno peìsante diviene ilcarico degli interessi perchè, come è noto,sui ratei di ammortamento l'interesse pesadi più per i primi ratei e va scemando viavia sui ratei successivi.

Esprimo quindi parere contrario sull'emen-damento illustrato dGliIsenatore Sega e suquello del senatore Scevarolli.

P RES I D E N T E. Prima di metterein votazione gli emendamenti 15.O.2 e

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Senato della Repubblica ~ 4903 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198(9P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

15. O. l, debbo ricordare che esiste un pare-re contrario della Commissione bilancio.

Metto ai voti l'emendamento 15. O.2, pre-sentato dal senatore Bonazzi eI da altri se-natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 15. O. l, pre-sentato daJ. senatore Scevarolli e da altrisenatori. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Passiamo all'articolo aggiuntivo propostocon l'emendamento 15. O.3. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Dopo l'articolo 15, inserire il seguente:

Art. ...

« Fino al momento dell'effettivo funziona-mento delle unità sanitarie locali, le speseper l'assistenza sanitaria e ospedaliera ~

ivi comprese queUe di personale ~ per lefunzioni di fatto esercitate dai comuni edalle province, sono provvisoriamente iscrit-te nei bilanci di previsione per l'anno 1980in misura pari a quella prevista per l'anno1979, incrementata dei maggiori oneri perle spettanze di personale e per mutui e pre-stiti, nonchè degli indici di maggiorazionedel 13 e del15 per cento per l'acquisto dibeni e servizi rispettivamente per gli entiappartenenti al Centro-Nord e quelli appar-tenenti a:l Mezzogiorno.

l;e previsioni di spesa di cui al precedentecomma debbono trovare collocazione ~ sen-za alcuna eccezione ed in appositi capitoli~ nella rubrica relativa all'assistenza sani-taria e farmaceutica istituita con il decretodel Presidente della Repubblica 19 giugno1979, n. 421.

Con testualmente ed in aggiunta alle en-trate di cui agli articoli 2 e 3 della presentelegge, è inserito in via provvisoria appositostanziamento di entrate di pari ammontare

in relazione ai finanziamenti regionali deri-vanti dal fondo sanitario nazionale secondoJa legge 23 dicembre 1978, n. 833.

Le spese ed entrate così iscritte nei bilan-ci comunali e provinciali saranno evidenzia-te anche in sede di certificazione prescritta-a norma del successivo articolo 17, allegan-do al certificato stesso una specificazionedelle anzi dette spese per gli anni 1979 e 1980"distintamente per classificazione funzionaleed economica.

Entro il 31 marzo, le Regioni debbonodeterminare, per ciascun comune, l'ammon-tare della spesa per l'assistenza sanitariaed ospedaliera da iscrivere definitivamentenei bilanci di previsione, assicurandone l'in-tegrale finanziamento con imputazione allaquota del fondo sanitario nazionale ad esseattribuita e la tempestiva erogazione in ratetri!llestrali anticipate ».

15.0.3 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

MODICA, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Signor Presidente, dob-biamo qui risolvere una concorrenza nellaformulazione del testo che riguarda la spe-sa sanitaria per il 1980 tra la Commissionefinanze e tesoro e la Commissione sanità.

Il Governo ha presentato un testo diver-30 da quello che proponiamo noi nel decre-:)~legge n. 663. La Commissione sanità, nel

prenderlo in considerazione, ha espresso in'llaggioranza parere favorevole a questo te-,to, dichiar~ndo però che se in sede di ap-xovazione, di conversione in legge del prov-redimento della finanza locale si fosse prov-reduto, naturalmente la norma sarebbe sta-~a depennata dal testo che riguarda invece)ensÌoni e sanità.

Noi riteniamo che questa sia la colloca-~ione più idonea. Bisogna dire che' l'uno el'altro testo non comportano alcuna spesa,ma servono per garantire ai comuni, fino aquando e là dove ~ e potrà avvenire in

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Senato della Repubblica ~ 4904 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tempi diversi da regione a regione ~ nonentreranno in funzione le unità sanitarie lo-cali, di poter finanziare la spesa sanitaria.Poi, naturalmente, la spesa sanitaria saràfinanziata dalle regioni con trasferimenti aicomuni e allt' unità sanitarie locali e vi saràun conguaglio di quanto i comuni avrannogià speso e ricevuto dallo Stato con i tra-sferimenti successivi, sulla terza e quartarata dei trasferimenti a carico dello Stato.

La proposta che formul,jamo qui garanti-sce maggiormente che l'attività sanitaria deicomuni non troverà difficoltà di finanzia-mento anche se in alcune regioni, molte opoche! che siano, le unità sanitarie locali en-treranno in funzione ad anno inoltrato. Laproposta contenuta invece nel decreto n. 663non dà le stesse garanzie.

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione e il Governo ad esprimere il parere.

T RIG L I A, relatore. Signor Presiden-te, la Commissione resta del parere giàespJ."elSSO,che cioè la materia sanitaria ~ quinon convenientemente e non sufficientemen~te trattata ~ venga approfondita e maggior~mente sviluppata nel decreterlegge n. 663 chetratta appunto l'avvio della riforma e i rap~porti tra comuni e unità sanitarie locali.Giudico improprio trasferire nella conversio-ne in legge del decreto n. 662 questa materiasanitaria della quale peraltro già si sta occu-pando la Commissione sanità congiuntamen-te alla Commissione lavoro per la conver-sione in legge del 663.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo si rifà al testo con-tenuto nel decreto-legge n. 663, atto 643 delSenato. Non vi è una differenza fondamen-tale anche se vi sono alcune cose che diver-gono da un testo all'altro. In particolarevi è la divergenza del primo comma in cuisi stabilisce che l'onere per il 1980 vienecalcolato con un incremento del 13 e del 15per cento e cioè con ~o stesso incrementocon il quale è proposto l'aumento nella spe-sa corrente degli enti locali; ma in questamateria è sovrana la regione, perchè questesono somme che sono distribuite dal fondo

13 FEBBRAIO 198C

sanitario nazionale alle varie regioni. Laspesa che verrà fatta presso i singoli centrilocali cioè presso le singole unità sanitarielocali è materia che deve essere determinatadalla regione. Questa è una ragione di so-stanza e non di mero collegamento forma~le che vuole che questo articolo rimanganel disegno di legge di conversione in corsodi esame da parte delle Commissioni sanitàe lavoro.

AnnDto poi di passaggio che non vi è statocoordinamento adeguato nella rilettura deltesto perchè il riferimento agli articoili 2 e3 contenuto nel terzo comma è evidentemen-te erroneo; nè si sa a che cosa serva il com-ma quarto, che non ha alcuna significazione,nè ci interessa dal punto di vista documen-tativo essendo questo un canale che ormaiè da tutt'altra parte, cioè quella della spesasanitaria.

Devo annotare infine che manca una nor-ma, contenuta invece nel testo del 663 eche concerne l'afflusso all'erario delle en-trate che vengono percepite attualmente daicomuni e dalle province e che devono afflui-re, in relazione alle disposizioni del testoistitut,ivo, al servizio sanitario nazionale, ap-punto all'entrata dello Stato.

Per tutte queste ragioni e di connessionefunzionaI e e di contenuto, esprimo parerecontrario all' emendamento 15. O.3.

P RES I D E N T E.. Metto ai voti loemendamento 15. O.3, presentato dal senato-re Bonazzi e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame degli emendamenti pre-sentati all'articolo 16. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sostituire il primo comma con il seguente:

« La perdita di gestione delle aziende spe-ciali di trasporto ed i contributi per i ser-vizi di trasporto comunque gestiti non po-tranno subire un incremento superiore al19,70 per cento, calcolato sull'ammontaredella perdita o del contributo iscritti nel bi-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4905 ~

.

13 FEBBRAIO198091 a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

lancio di previsione per l'anno 1979 inte~grati con la parte non prevista del costo peril personale derivante dalle nuove norme con~trattuali ».

16.3 COSSUTTA, ANDERLINI, BONAZZI,

SEGA, MAFFIOLETTI, DE SABBATA,

POLLASTRELLI, MODICA, STEFANI,

MARSELLI, VITALE Giuseppe,

OTTAVIANI

III

i

I

Sostituire il primo comma con il seguente:I

« La perdita di gestione delle aziende spe-I

ci ali di trasporto ed i contributi alle azien-

Ide e ai consorzi di trasporto di cui al sestocomma dell'articolo 4 della legge 21 dicem-

Ibre 1978, n. 843, non potranno subire incre~menti superiori al 19,70 per cento dell'am-

Imontare iscritto nel bilancio di previsione ,degìi enti locali per l'anno 1979 ». i

16.2 LA COJVIMISSIONEI

Dop~ il primo comma inserire il segue.nte: -I

« Per i maggiori oneri che le aziende spe~I

ciali di trasporto debbono fronteggiare perIl'anno 1979 in conseguenza di accordi sinda~ II

cali nazionali, si applicano le disposizioniI

dell'articolo 4, tredicesimo comma, della leg- I

ge 21 dicembre 1978, n. 843 ».i

II

i16.4 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

MODICA, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI, OTTAVIANI

Dopo il terzo comma, inserire il seguente:

« Per la copertura dei maggiori oneri chele aziende speciali dei trasporti si trovanoa fronteggiare per l'anno 1979 in conse~gucnza di accordi sindacali nazionali si ap~pJicano le disposizioni di cui all'articolo 4,commi undicesimo e tredicesimo, della leg~ge 21 dicembre 1978, n. 843 ».

16. 1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I Signor Presidente, illu-strerò gli emendamenti 16. 3 e 16.4. Si trat-ta di una materia su cui spero si possa ar-rivare ad un chiarimento positivo. Su unpunto, rispetto alle proposte iniziali di Go-verno, abbiamo raggiunto un'intesa, e cioèche l'aumento della perdita o dei contributidelle aziende di trasporto dovrà essere peril 1980 non dellO per cento, come stabi-liva la proposta iniziale governativa, ma del~14per cento più una rivalutazione della per-dita 1979 del 5 per cento. Questo in amulo~gia con quanto è stato poi stabilito nel suc-cessivo articolo 21, se non sbaglio, che pre-~crive per le spese e servizi di comuni c pro-vince l'aumento del 13 per cento per i co-muni del Meridione e del15 per cento peri comuni del Centro-Nord.

Richiamo l'attenzione dei colleghi e delGoverno sul fatto che all'articolo 21 la riva-lutazione del 5 per cento ed il calcolo del15 per cento si esercita sui bilanci preven-tivi approvati e successive variazioni. Poichèla logica secondo cui si è giunti a stabilirel'aumento per le aziende di trasporto è lastessa che abbiamo utilizzato per l'artico-lo 21, parrebbe logico ~ ma noi riteniamoche ,lo si debba chiarire in modo che nonlasci dubbi ~ che l'aumento del 19,70 percento si applichi sulla perdita delle aziendedi trasporto del 1979, così come consideratadal preventivo, aumentato dalle successivevariazioni, in particolare da quelle variazioniche sono intervenute a seguito della conclu-sione del contratto nel settore degli auto-rerro tra nvieri.

Bisogna ricordare, però, che la conclusio-ne di questo contratto è avvenuta dopo il 31dicembre 1979; quindi nell'anno 1979 non sisono potute introdurre quelle variazioni cheperò decorrono dallO marzo, se non sbaglio,1979.

In sostanza noi diciamo che è giusto pren-dere come punto di riferimento la spesa1979, ma la spesa reale, quella che si è for~mata applicando retro attivamente, per quasitL~tt'.}:1 1979, il nuovo contratto di lavoro,spesa che si riprodurrà ta1le e quale nellamisura concordata nel 1980. Se si vuole con-sentire alle aziende di trasporto di avere unaumento corrispondente a quello che abbia~ma determinato per spese e servizi per i

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Senato della Repubblica ~ 4906 ~ V I I I Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

comuni, bisogna applicare l'aumento del19,70 per cento a questo complesso di spese.

La cosa ha una particolare importanza per~chè al secondo comma dell'articolo 16 si sta~bilisce che le maggiori spese, queLle cioèche vanno oltre il 19,70 per cento, dovrannoessere fronteggiate con l'aumento delle ta.riffe tranviarie; quindi, se non si calcola,nel determinare la spesa 1980, il riflessoche si è già verificato nel 1979 e che si ri~produrrà nel 1980 del costo del contratto,la minore entrata che subiranno le aziendedi trasporto di trasferirà suJ prezzo del bi~glietto.

Quali conseguenze derivano da questo?Non solo aumenti di tariffe molto consisten~ti (in alcune città moltiplicazioni per quat-tro~cinque volte), ma anche una ripercus-sione, che annulla l'effetto antinflattivo diquesta proposta, sulla scala mobile.

Infatti, se si vuole aumentare >l'entrata,che deriva dai proventi diretti delle azien-de di trasporto, non si può operare solosul biglietto di corsa unica, poichè questaparte dei proventi copre poco più del 20per cento dei proventi complessivi e quan-to più aumenta il costo del biglietto percorsa unica, restando invariati gli abbona~menti, tanto più l'utenza si riversa sugli ab~bonamenti. ~ stato però accertato, anche seil Governo ha dichiarato prima di non aver-ci pensato e da ultimo ha detto che la cosaè ininfluente (vedremo che non lo è), chesi dovrebbero aumentare gli abbonamenti,anche se il riflesso sull'indennità di contin-genza è molto rilevante. L'aumento degli ab-bonamenti comporta un riflesso sull'inden-nità di contingenza che è superiore al be-neficio che hanno le aziende: se si aumen-tasse di 1.000 lire i.J costo degli abbona-menti per il servizio tranviario in tutte 1emaggiori città d'Italia, si avrebbe un mag-gior introito per le aziende di circa 190 mi-liardi e una maggiore erogazione, da parte,non delle aziende di trasporto, ma di tuttele aziende per l'aumento dell'indennità dicontingenza, di 250 miliardi. L'effetto sa-rebbe pertanto di incrementare, non di ri-durre !'inflazione, perchè quello che si gua-dagna sul terreno della diminuzione dellaspesa pubblica lo si rimette in circolazione,con l'aumento dell'indennità di contingenza.

Per questo riteniamo che sia sbagliato so-cialmente ed economicamente puntare perla copertura dei disavanzi delle aziende ditrasporto, in maniera rilevante, sull'aumen-to delle tariffe. Per il contratto di lavorovi sono, inoltre, degli impegni; chiediamose il Governo intende mantenerli e come.Per questo il nostro intervento è anche in-terrogativo e, mentre propone una soluzio-ne, chiede anche al Governo se ne ha un'altrada controproporre, che in qualche modoserva a fronteggiare la situazione.

Ricordo che il contratto di lavoro per ilsettore degli autoferrotranvieri è stato con-cluso verso la fine del 1979 e che il proto-collo di intesa ~ che mi pare sia del dicem-bre 1979 ~ inizia con questa espressione:« A seguito della mediazione del signor mini-stro Scotti, le parti interessate convengo ne.di concordare nella seguente ipotesi per ilrinnovo del contratto ». La mediazione delministro Scotti venne richiesta nel momentoin cui le parti contraenti, sindacati ed azien~de di trasporto, constatarono che nei limitidellO per cento dell'aumento del disavanzoprevisto per il 1979 non esisteva la coper~tura per il pagamento del costo del contrat-to per il 1979. Si chiese allora l'interventodel Ministro del lavoro che, sentito il Mi~nistero del tesoro, garantì la copertura delcosto del contratto 1979-80.

Che questo sja vero si desume dal fono-gramma del 3 gennaio 1980, a firma deil.Mi-nistro del lavoro, che venne emesso alla vigi~lia di uno sciopero nazionale della categoriadegli autoferrotranvieri; questo fonogramma,indirizzato alla CGIL-CISL-UIL, dice: «In re-lazione all'ipotesi di accordo autoferrotran-vieri, siglato i[ 10 novembre 1979, confermo~vi, anche a nome del Ministro del tesoro,impegno Governo a copertura oneri, così co-me stabilito dal Consiglio dei ministri. Perconclusione e versamento competenze 1979le organizzazioni sindacali sono convocaten:artedì 8 gennaio, allt> ore 16, presso questoMinistero ». E conclude: «Pregavi esamina-re pertanto opportunità sospendere agita-zione ».

A seguito di questa assicurazione, vennesospesa l'agitazione, si effettuò !'incontro del-1'8 gennaio in cui venne confermato questoimpegno.

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VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4907 ~

13 FEBBRAIO 198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Noi chiediamo con i nostri emendamenti dichiarire in modo espMcito ~ e chiediamo an-Òe al Governo di direi quale altra soluzioneeventualmente voglia proporre ~ che il co-sto del contratto per il 1979 venga coperto I

con la contrazione di un mutuo, il che con-sente di non trasferire sul bilancio dello Sta-to il costo del contratto per queUe aziendeche abbiano già previsto nel 1979 la coper-tura di queste spese e che nel 1980 il costodel contratto sia calcolato ai fini della deter-minazione dell'incremento del disavanzo del19,70 per cento.

Il problema esiste; anche se non si volesseaccettare la soluzione che proponiamo, un'al-tra deve essere proposta. Su questo puntoaspettiamo una risposta chiarificatrice daparte dell Governo.

S C E V A R O L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

SCEVAROLLI.16. 1 si illustra da sè.

L'emendamento

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame e ad illustrare l'emenda-mento 16. 2.

T RIG L I A ,relatore. L'emendamento16.2 si illustra da sè. Agli altri sono con-trario.

P RES I D E N T E. Invito il Governo adesprimere il parere sugtli emendamenti inesame.

T A R A B I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è contrario, oltreche per molte ragioni che potrebbero essereavanzate, anche peTchè l'emendàmento 16.3comporta un onere per il quale non è indicataalcuna copertura. Se il tempo me lo consen-tisse mi intratterrei sui vari argomenti, ma aquesto punto mi limito ad indicare questa ra-gione che è di per sè decisiva.

P RES I D E N T E . Metto ai voti l'emen-damento 16.3, presentato dal senatore Cos-

sutta e da altri senatori, non accettato nè dal-la Commissione nè dal Governo, e per il qua-le la Commissione bilancio ha espresso pare-re contrario. Chi l'approva è pregato di alza-re la mano.

2 approvato.

Voei dal centro. Chiediamo la controprova.

P RES I D E N T E. Ordino la chiusuradelle porte.

Procediamo alla controprova mediante di-visione dei votanti' nelle due opposte partidell'Aula. I senatori f(lvorevoli all'emenda-mento si porranno alla ~ia sinistra, quellicontrari alla mia destra.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 16.2, presen-tato daLla Commissione. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

2 approvato.

Metto ai voti l'emendamento 16.4, presen-tato dal senatore Bonazzi e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

L'emendamento 16.1 è precluso.:Passiamo all'esame degli emendamenti pre-

sentati all'articolo 19. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

({ Con le stesse modalità di cui al prece-(lente articolo 15 sono corrisposte sommeai ,comuni per il finanziamento delle fun-zioni già esercitate dalle Regioni e attribui-te ai comuni stessi dal decreto del Presi-dente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616.Per l'esercizio 1980, è attribuita a ciascuncomune una somma pari al relativo finan-ziamento regionale, come risultante dallaapplicazione deU'articolo 2 della legge 21dicembre 1978, n. 843, maggiorata delle per-centuali di cui al successivo articolo 21 ».

19.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHT,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4908 ~

13 FEBBRAIO198C91 a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Sostituire l'articolo con il seguente:

«Per le funzioni già esercitate dalle Re~gioni e attribuite ai comuni e alle provin-ce dal decreto del Presidente della Repub-blica 24 luglio 1977, n. 616, le Regioni devo-no corrispondere ai predetti enti le stessesomme attribuite con decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri 14 dicembre 1979.

Le spese relative alle indicate funzioni con-corrono nella determinazione del complessodelle spese correnti per l'anno finanziario1980, ai sensi del seguente articolo 21 ».

19.2 DE SABBATA, ANDERLINI, BONAZZI,

MAFFIOLETTI, STEFANI, VITALE

Giuseppe, SEGA, POLLASTRELLI,

MARSELLI, MODICA

S C E V A R O L L I. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,l'emendamento 19.1 si illustra da sè.

M O D I C A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M O D I C A. La nostra proposta, perquanto riguarda l'articolo 19, si colloca inuna posizione intermedia tra il testo dellaCommissione e la proposta dei colleghi socia~listi.

Il testo della Commissione scarica tuttol'onere di queste spese sulle regioni, senza pe-raltro dare ai comuni la certezza circa l'entra-ta, perchè saranno le regioni a comunicare aciascun comune e a ciascuna provincia l'im-porto loro spettante, senza che si dica nellalegge in base a quali criteri e secondo qualinorme questi importi saranno stabiliti. Laproposta dei colleghi socialisti tende invece aporre !'intero onere di queste funzioni 'netta-mente a carico del bilancio dello Stato, esone-rando le regioni da ogni obbligo.

La nostra proposta si colloca in una posi-zione intermedia, nel senso che essa mantieneil riconoscimento dell'origine storica di que-ste spese, perchè si tratta di funzioni già ap-

partenenti alle~ regioni, assegnate ai comuninel 1977 e coperte con fondi che erano statiprecedentemente dallo Stato assegnati alleregioni, sicchè il legislatore ha ritenuto op-portunamente che, trattandosi delle medesi-me funzioni, sarebbe stato necessario chequei finanziamenti dati alle regioni per svol-gerle venissero trasferiti dalle regioni stesseai comuni nel momento in cui queste fun-zioni passavano ai comuni.

Ora, noi manteniamo parzialmente questocollegamento con l'origine storica di questaspesa, mantenendo a carico delle regioni uncontributo di finanziamento, però non lascia-to a una libera determinazione da stabilirema riferito alle misure che sono contenutein un decreto del Presidente del Consigliodei ministri, elaborato d'intesa con la com-missione interregionale, che ha fissato regio-ne per regione l'entità delle somme da tra-sferire e ha fissato anche i parametri in ba-se ai quali le regioni dovranno distribuirequesti fondi ai comuni.

Vorremmo provvisoriamente per il 1980mantenere ancora questo finanziamento a ca-rico delle regioni, non però nella forma in-determinata proposta daHa Commissione,ma nella forma precisa stabilita da un decre-to del Presidente del Consiglio dei ministri.Al tempo stesso proponiamo tuttavia unauscita dalla fase transitoria che riconosca cheormai queste funzioni appartengono piena-mente ai comuni e debbono quindi, sia puregradualmente, entrare nel sistema ordinarioe generale di finanziamento della spesa lo-cale.

Ecco per quale motivo noi, mentre fissia~ma il concorso delle regioni alle medesimecifre dell'anno 1979, prevediamo che invecegli incrementi di questa spesa, corrispondentiagli incrementi che la legge riconosce in li~nea generale ai comuni su ogni altra lorocompetenza e funzione, vengano posti a cari-co dello Stato. Questo risuhato l'otteniamoportando le somme che derivano dalle regio-ni non nella voce deJ1e spese dei bilanci cornu-naH, ma nella voce delle entrate' attraversoil meccanismo previsto da quel decreto dellPresidente del Consiglio che ho poco fa ri~cordata e consentendo invece di porre nellaparte della spesa dei bilanci comunali le lI1e-

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SenatO' della Repubblica ~ 4909 ~ V I I I Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

desime funzioni arricchite da quégli adegua-menti che sono consentiti per ogni altrafunzione comunale.

In questo modo facciamo un passa versola saluzione più radicale che propangono find'ora i colleghi socialisti, cioè quella di unpieno riconoscimento del carattere esclusiva-mente camunale che ormai hanno assuntoqueste funzioni, ma riconoscendo che c'è unprocesso che bisogna seguire e che al momen-to attuale esiste ancora un certo collegamen-to con una spesa che era una valta delleregioni e che è divenuta successivamente deicomuni.

Non scriviamo in questo testo ~ perchèquesto modo di fare le leggi lo cansideriamodel tutto sbagliato ~ che tutto ciò si fa invista di un'altra legge, ma in rea:ltà la pro-spettiva di quest'altra legge esiste ed è laprospettiva di quel riordinamento dell'interafinanza regionale che, in base aIlilenorme giàapprovate dal Parlamento per quanta riguar~da la contabilità regionale e la contabilitàdello Stato, dovrà essere comunque a brevetermine affrontato dal Parlamento.

È in quella sede che patrà rompersi defini.tivamente questo collegamento starica con leregioni per quanto riguarda questo tipo dispesa e si potrà realizzare quel totale trasfe-rimento della spesa e del relativo finanzia-mento nei bilanci dei comuni senza più que-sta mediazione.

In questo senso riteniamo che il nastroemendamento garantisca ugualmente i comu~ni per quanto riguarda la certezza e la dina~micità dell'entrata e al tempo stesso nan eso~neri completamente le regioni da ogni lororesponsabi1ità per quanto riguarda il finan~ziamento di questo tipo di funzioni per lequali le regioni stesse hanno avuto, nei lorofondi assegnati per trasferimento dal bilan~cia dello Stato, delle risarse che ormai nonspendono più per queste funzioni essendoarmai queste divenute delle funzioni comu~naIi.

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

T RIG L I A, relatO're. Sono contrariaal 19.1 per l'enorme esborso (320 miliardi inpiù per lo Stato) e perchè la materia è dicompetenza regianale in base all'articolo 133del decreto del Presidente della Repubblican.616.

Circa ['emendamento 19.2 prendo atto cheil Partito comunista ha modificato il suo at-teggiamento; devo però dire che non mi con-vince il meccanismo di rivalutazione prapo-sto che è abbastanza basso rispetto ai trasfe-rimenti del 30 per cento più alti che lo Stataopererà quest' annO' a favore delle regioni. Mirimetto pertanto al Governo, anche se la miaprapensione è per un parere negativo.

P RES I D E N T E. Invito il Governaad esprime're il parere.

T A R A B I N I, sO'ttO'segretaria di Statoper il tesO'rO'. Sano cantrario all'emendamen-to 19.1 per mancanza di copertura, carne ègià stato riconosciuta implicitamente an~che dai comunisti. Sono contrario anche al19.2. Non è con questi meccanismi che sirimedia a un prablema che è molta piùgrasso.

P RES I D E N T E. Metto ai vati l'emen~damento 19.1, presentato dal senatore Sceva~ralli e da altri senatori, non accettato nè dal-la Cammissiane nè dal Governo e sul qualeha espresso parere contrario la Commissionebilancio. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 19. 2, presen~tato dal senatore De Sabbata e da altri sena~tori, non accettata nè dalla Commissione nèdal Governo e sul quale ha espresso parerecantrario la Commissione bilancio. Chi l'ap~prava è pregato di alzare la manO'.

Non è approvato.

Si dia letura degli emendamenti presentatiall'articolo 21.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4910 ~

13 FEBBRAIO19809P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, sopprimere la cifra:« 19 ».

21. 3 DE SABBATA, ANDERLINI, BONAZZI,MAFFIOLETTI, STEFANI, VITALE

Giuseppe, SEGA, POLLASTRELLI,

MARSELLI, MODICA

Al primo Gomma, sostituire le paro.le: « 13per cento », con le altre: « 18,65 per cento »;Le parole: « J5 per cento », con le altre:,,20,75 per cento »; sopprimere, in fine, leparole: «, previa rivaJutazione del 5 per cen~to dell'ammontare stesso ai soli effetti delladeterminazione del complesso delle anzidet~te spese per l'anno 1980 ».

21. 2 LA COMMISSIONE

Al primo Gomma, dopo le parole: « fino a20.000 abitanti », inserire le altre: «alla da-ta del 31 dicembre 1978 secondo i dati pub-blicati dal1'IST AT ».

21. 4 IL GOVERNO

Al primo comma, sostituire le percentuali« 13 per cento» e « 15 per cento» rispettiva-mente Gonle altre « 15 per cento» e « 18 percento ».

21. 1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

P RES I D E N T E. L'emendamento21. 3 è stato ritirato.

T RIG L I A, relatore. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, relatore. L'emendamento21. 2 si illustra da sè.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A R A B I N I, sottosegr,z:tario di Statoper il tesoro. L'emendamento 21. 4 si illustrada sè.

S C E V A R O L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I . L'emendamento21. 1 si illustra da sè.

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresugli emendamenti in esame.

T RIG L I A, relatore. Sono contrarioall'emendamento 21. 1 e favorevole all'emen-damento 21. 4.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Sono contrario all'emendamen~to 21. 1 per mancanza di copertura del mag-gior onere e favorevole al 21. 2.

P RES I D E N T E . Metto ai voti l' emen~damento 21. 2, presentato dalla Commissione.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

ì. approvato.

Metto ai voti l'emendamento 21. 4, presen~tato dal Governo. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

È approvato.

L'emendamento 21. 1, presentato dal sena-tore Scevarolli e da altri senatori, è precluso.

PasS'ramo all'esame dell'emendamento pre-sentato all'articolo 22. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

« In deroga all'articolo 3 del decreto~legge10 novembre 1978, n. 702, convertito con mo-dificazioni nella legge 8 gennaio 1979, n. 3,gli enti locali possono utilizzare integral~mente le economie di spesa e le maggiorientrflte proprie, anche ai fini degli incremen-ti degli stanziamenti del bilancio 1979 rela~tivi a beni, servizi e trasferimenti.

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Senato della Repubblica ~ 4911 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198C91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Con effetto dal P gennaio 1980, è abroga-to il primo comma del predetto articolo 3 ».

22. 1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, IANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

S C E V A R O L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E VA R O L L I. L'emendamento si il-lustra da sè.

P RES I D E N T E. Inv~to la Commis-sione e il Governo ad esprimere il parere sul-l'emendamento :in esame.

T RIG L I A, relatore. La CommÌ'ssa.oneè contraria.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo elsprime parere con-trario.

P RES I D E N T E. È contrario ancheil parere espresso dalla Commi'ssione bHan-do. Metto a:i voti l'emendamento 22.1, pre-sentato dal s'enatore Scevarolli e da altri se.natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

PassÌiamo all'esame dell'emendamento pre-sentato al1'artircolo 24.

Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al secondo comma, prima riga, sostituirele parole: {( dalle nuove assunzioni di perso-naie» con le altre: «dalla istituzione e lacopertura di nuovi posti di organico ».

24. 1 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

DE SABBATA, STEFANI, VITALEGiuseppe, SEGA, POLLASTRELLI,

MARSELLI

B O N A Z ZIo Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. L'emendamento si illustrada sè.

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione e H Governo ad esprimere a.lparere sul-l'emendamento in esame.

T RIG L I A, relatore. Esprimo parerecontrario.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è contrario.

P RES I D E N T E. Anche la Commissio-ne bilancio ha espresso parere contrario.

Metto ai voti l'emendamento 24. 1, presen-tato dal senatore Bonazzi e da altri senatori.Chi 'l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo a1Yesame degli emendamenti pre-sentati all'articolo 25. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, dopo le parole: {( inden-nità speciale» inserire l'altra: « integrativa ».

25.2 BONAZZI, MAFFIOLETTI, DE SABBA-TA, STEFANI, VITALE Giuseppe,

SEGA, POLLASTRELLI, MARSELLI

Al primo comma sostituire in fine la cifra:{( 30 », con l'altra: «40 ».

25.1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Al secondo comma, dopa Ie parole: «acarattere occasionale o saltuario (giornalie-ri) » inserire le altre: «o a tempo parziale ».

25.8 SCEVAROLLI, SIGNORI, BARSAccm,

PITTELLA, FINESSI, SPINELLI, TA-

LAMONA, FOSSA

Al terzo comma, dopo le parole: «talefondo» inserire le altre: «, comunque rife-rito ad anno, ».25.3 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,

CALICE, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4912 ...........

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

Al terzo comma, dopo la parola: «presta-zioni », inserire le altre: «rivalutata, ove oc-corra, in applicazione della retribuzione pre.vista dal decreto del Presidente della Repub.blica 10 giugno 1979, n. 191 ».25.4 DE SABBATA, ANDERLINI, BONAZZI,

MAFFIOLETTI, STEFANI, VITALEGiuseppe, CALICE, SEGA, POLLA-

STRELLI, MARSELLI

Al terzo comma, dopo la parola: «presta-zioni» aggiungere le altre: «rivalutata, oveoccorra, sulla base delle retribuzioni previ-ste dal decreto del Presidente della Repub-bH:ca 1° giugno 1979, n. 191 ».25.10 RIPAMONTI, D'AMELIO, SCARDACCIO-

NE, PATRIARCA, SANTALCO, BEVI-

LACQUA, RIGGIO, MANCINO, FAL-

LUCCHI, FIMOGNARI

Sostituire il quarto, quinto e sesto com-ma con il seguente:

« Entro il limite fissato da tale fondo glienti potranno continuare ad avvalersi di pre-stazioni lavorative a tempo parziale o di ,durata limitata nel corso dell'anno, purchè,per queste uhime, gli incarichi temporaneiconferiti' non abbiano durata superiore a seimesi, trascorsi i qua1i il rapporto di lavoroè risolto di diritto. Tale limite non si ap-plica nei casi di supplenza del personale ad-detto ai servizi sociali, d'istruzione per !'in-fanzia e di assistenza agli anziani, assentedal servizio, nonchè ai casi di supplenza perpuerperia, per chiamata alle armi e nei ca-si di malat1tia; la durata di tali supplenzenon può comunque superare il periodo diassenza del dipendente suppHto ».25.9 SCEVAROLLI, SIGNORI, BARSACCHI,

PITTELLA, FINESSI, SPINELLI, T A-

LA!v10NA, FossA

Al quarto comm.a, sostituire le parole da:« trattenere in servizio» sino alla fine, conle altre: «trattenere in servizio il personaleassunto per supplenza per l'intero periododi assenza dei titolari ».25.5 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTl,

DE SABBATA, STEFANI, VITALEGiuseppe, SEGA, POLLASTRELLI,

MARSELLI

Al quinto comma, prima riga, sostituire leparole da: «Limitatamente» sino a «taledurata », con le altre: «La supplenza perpuerperia ».

25.6 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTl,

DE SABBATA, STEFANI, VITALEGiuseppe, SEGA, POLLASTRELLI,

MARSELLI

Al quinto comma, sostituire le parole da:« Limitatamente» a «tale durata », con lealtre: «La supplenza per puerperio »..

25.7 MANCINO, MURMURA, CODAZZI Ales-

sandra, LOMBARDI, DEL PONTE,

BONIFACIO, COLOMBO Vittori-

no (V.), PAVAN, RIPAMONTI

C A L I C E. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A L I C E. CMedo scu&a ai colleghi, maquesti emendamenti non si illustrano. da sè.Sarò comunque rapidissimo. La questione èsempHce. Ambedue gli emendamenti consen-tono l'applicazione pura e semplice dellalegge.

Per quanto riguarda l'emendamento 25. 3,H riferimento alla SiciHa e alla sua norma-tiva a statuto speciale è esplicito nel sensoche l'assunzione di stagionaH illlbase alla leg-ge regionale n. 175 è stata consentita dal lu-glio 1979. Il calcolo previsto dall'articolo 25,se restasse la dizione così come è stata lieen-zÌ'ata dalla Commissione, sa:rebbe semestralee non annuo, come ci pare corretto.

Per quanto riguarda l'emendamento 25.4,analogo a un emendamento dei colleghi: del-la Democrazia cJ:1is:tiana~ mi pare ci sia l'a~desione dei colleghi Scevarolli e Parrino ~ sitratta di consentire per gIri stagionali l'ap-pliicazi'One del contratto collettivo di lavorosancito dal decreto presidenz,iale n. 191, man-tenendo immutato il tetto numerico del 1976e rendendo il trattamento normativa e remu-nerativo degli stagionali coerente con la si-stematica di tutto il decreto che l'applicazio-ne del contratto collettivo prevede per tuttigli altri dipv~denti.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

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Senato della Repubblica ~ 4913 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198C91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ REsocaNTO STENOGRAFICO'

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. L'emendamento 25.2 simustra da sè, tmttandos.i di una precisazia-ne. L'emendamento 25.6 è id~ntico al 25. 7dei calleghi Mancina, Murmura ~d altri. Nancomprendo perchè i colleghi che hannO' pre-sentato questo emendamento non abbianopresentato un emendamento analogo al 25.5in quanto questi emendamenti sono logica~mente coordinati tra di lorO'.

La normativa vigente, che viene confer-mata can questa prO'vvedimenta, fa di1Vietodi confermare i supplenti oltre i tre mesi,con l'eccezione di alcuni servizi per !'infan-zia e per la scuola per i quali questa periodO'può essere protratto fino a 6 mesi. Si aggiun-ge poi, nei cammi quinto e sesta, che quandoil titalare del serviziO' è assente per puer-peria o per servi:cio militare, la supplenza disei mesi può andare anche oltre, fino al ter-mine deIrassenza del titolare. A nai pare liMo-gi~o stabilire una deraga al Hmite delle Sup-plenze di tre mesi non in funziane del ser-v1zia. È in funzione del serviziO' che VIiè unaragiane per deragare a questa norma, nanin funzione del mati¥a per oui il titalare siassenta dail servizio'. Se il titolare di un ser-viziO' di partierata si assenta per far~ il ser~vizia militare, nan, ha nessuna importan~za che vi sianO' delle sastituziani di tremesi in tre mesi. Se però l'assenza avvienenel settore scalastica e per !'infanzia è maltoimportante, indipendentemente dalla ragioneper cui s.i verifica l'assenza del titolare, chesia sempre la stessa persana ad effettuare lasupplenza.

Canseguentemente praponiama di mO'di-fiilcare il quinto comma nella stesso modopraposta dai cO'lleghi Mancina e Murmura.

S C E V A R Q L L I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

S C E V A R O L L I. Signor p'residente,l'emendamento 25. 8 si illustra da solo. Vor~rei invece dire qualcosa sull'emendamentO'25.9, non tanto per iHuSltrarlo perchè è chia-rissima, come del resta tutti gH a1tri, ma persottalinearne l'importanza. Qui si tratta di

servizi sociali, di servizi delioati quanto in-dispensabiU. Quindi una norma che im~d:i!scaai comuni di assumere il persanale in-dispensahile alla gestione di questi servizi oche imponga meccanici ricambi a periodibrevi è estremamente pericolosa, perchè ri~scMamo di mettere in grave difficoltà i servizistessi.

Mi Limito perciò ad invitare i colleghi a v.a.lutare nmportanza di questo nostro emen-damentO'.

R I P A M O N T I . Damando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R I P A M O N T I. Signor Presidente, perquanto riguarda 'l'emendamento 25.10 vorreichiarire che si tratt-a di adeguare la spesa del1979 ai fini della costituz,ione del fondo peril 1980, suHa base delle nuave indicazioni' ta-bellari derivanti dall'accovda appravasto conil decreto del Presidente della RepubblJica, al-trimenti j comuni non sarebbero in gradodi assumere H persanale stagionale in nu-mero pari a quello in servizio nel 1979.

M A N C I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M:A N C I N O. Signor Presidente, i,l no-stro emendamentO' 25. 7 si H1ustra da sè.

P RES I D E N T E. Invita la Comm:is~siane ad esprimere il parere sugli emenda.menti in esame.

T RIG L I A, relatore. Signor Presidente,sono favorevole all'emendamentO' 25.2 pro-posto dal senatore Banazzi e sano contrarioal:l'emendamento 25. 1 proposta dal senatO'reScevarolli nella speranza che l'inftaziO'ne nonsia casì alta. Sono poi contrario agli emenda-menti 25. 8 e 25. 3.

Per quanto riguarda l'emendamento 25.4,se non viene posto un limite dopo ave~re effettuato la rivalutazione, il pareredel relatare, anche se andrà in minoranza, ècontl'a:I1io. Per quanto rìguarda l'emendamen-to 25.9, il limite deve essere diverso dal 25

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Senato della Repubblica ~ 4914 ~ VIl I Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

per cento perchè, se è vero che la gente va pa~gata, è pur vero che così come proposto lespese crescono eccessivamente; sono perCiÌòcontrario.

Sono del pari, contrario agli emendamenti25. 5 e 25. 6. Sono contrario all'emendamento25. 7 preferendo il testo ddla Commissione.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statòper il tesoro. Signor Presidente, il Governoè favorevole aH'emendamento 25.2 e contra-rio al 25. 1 che reca un onere di drca 14 mi-liardi non coperto. Sono contrario agli emen-damenti 25.8 e 25.3, anche se c'è un pro-blema che riguarda la Sici,Ha, che mi è statoannunziato e per il quale non vedo emenda~menti specifici.

Sono contrar1o all'emendamento 25.4 co-me anche aH'emendamento 25.10, volendosottoliÌneare il fatto che si tratta di un fondoin cui, deV'e essere contenuta questa serie diservizi; non si tratta di norme sul personale,ma di norme sui servizi aventi carattere sal-tUal'io. Noto per indso che il Governo haacceduto all'aumento del 25 per cento acco~gliendo emendamenti in tal senso presentatidal Gruppo comunista in Commissione. Sonocontrario agli emendamenti 25. 5 e 25.9. So-no favorevole agLi emendamenti 25.6 e 25.7.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'e~mendamento 25.2, presentato dal senatoreBonazzi e da altri senatori. Chi i1'approva èpregato di alzare la mano.

t!: approvato.

Metto ad voti l'emendamento 25. 1, presen-tato dal senatore Scevarolli e da a1tri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto a<ÌvoU l'emendamenJto 25.8, presen-tato dal senatore Scevarol'li e da altri sena-to:ri. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.3, presen-tato dal senatore Bonazzi e da aLtri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25.4 presen-tato dal senatore De Sabbata e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Il 25.10 è precluso. (Interruzioni dal cen-tro) ~ precluso perchè sostanzialmente iden~tieo al 25.4. (Proteste dal centr'o). La sostan-za è preclusa.

S C A R D A C C ION E. Domando di par~J<are.

P RES I D E N T E. Senatore Scardac-done, mi vuole spiegare dove sta la diffe-renza?

S C A R D A C C ION E. Signor Preg,i.dente, se mi dà la parol-a gliela spiego.

P RES I D E N T E . Qual è la differen~?

S C A R D A C C ION E. Nell'~p'l"essIio-ne: «in applicazione della retribuzione pre-¥i'Sta ».

R I P A M O N T I. Do atto al Presidenteche l'emendamento 25. 10 è sostanzialmenteidentico al 25. 4.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 25.9, presentato dal senatoreScevarolH e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 25. 5, pre~sentato dal senatore Bonazzi e da altri se-natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

M A N C I N O. Domando di: parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4915 ~

13 FEBBRAIO 1S :9P SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

MANCINO

to 25.7.Ritiro l'emendamen- P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 25.6, presentato dal senato-re BonaZZ'i e da altl1i senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Passiamo ~dl'esame degli 'emendamenti pre-sentati all'articolo 26. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo' comma, sostituire le parole:«sono raddoppiate» con le altre: « sonoaumentate dellO per cento ».

Dopo il primo comma, inserire il seguente:

«Per i rapporti economici e contrattualicostituiti dal P gennaio 1980, per effetto deldecreto-legge 30 dicembre 1979, n. 662, siprocederà a conteggio e conguaglio dell'im-posta comunale, nei limiti di aumento dicui al comma che precede ».

Al secondo com.ma, sostituire le parole:«del raddoppio» con le altre: «dell'au~mento» e modificare gli importi con i se~guenti:

voce a)

voce b)

L. 10L.20L. 5L. 10

26. 1 RASTRELLI, PISTOLESE, MONACO, FI~

LETTI, PECORINO, PISANÒ, MAR~

CHIO, POZZO

Il quinto comma è sostituìto dal seguente:

«In tale revisione dovrà tenersi contoanche delle variazioni delle dscossioni ri-su'Itanti dai dati statistici raccolti in sedelocale ai sensi dell'articolo 54 del decretodel Presidente della Repubblica 26 ottobre1972, n. 639, nonchè degli aumenti del co~sto del servizio verificatisi dopo la data diinizio della concessione ».

26.2 IL GOVERNO

R A S T R E L L I. Domando di parlare.

R A S T R E L L I. Signor Presidente,onorevoli colleghi, questo emendamento siricoHega all'ordine del giorno che ho avutomodo di iUustrare all' esito della discussionegenerale e che ricalca, gros'so modo, un or-dine del g~orno presentato dal rdatoreTriglia.

Riteniamo che ques,ta sia la sede per pe-requare le tariffe sulla pubblicità locale.Chiediamo, pertanto, che l'emendamento sliamesso ai voti e che le forze paHtiche si as-sumano le loro responsabÌiHtà trasformandoun mero ordine del giorno, che è un fattosoltanto vocazionale, in un provvedimentolegis1ativo che consenta ad un settore in cri-si di trovare nuova forza e nuova linfa. In-sistiamo per la votazione dell'emendamento.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. L'emendamento 26.2 si illu-stra da sè.

P RES I D E N T E. Invito la Com-mi'sS'ione ad esprimere il parere sugli emen-damenti in esame.

T RIG L I A, relatore. Parere contra-rio all'emendamento 26.1 e favorevole allloemendamento 26.2.

P RES I D E N T E. Invito H Governoad esprimere il parere sull'emendamento26.1.

A M A D E I, sottosegretario di Stato perle finanze. IJ Governo è contrario.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 26. 1, presentato dal senatoreRastrelli e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 26.2, pre-sentato dal Governo. Chi l'appr()IVa è prega-to di allzare la mano.

~ approvato.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4916 ~

9P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 193C'

Con riferimento all'artkolo 26 sono statipresentati due ordini del giorno, il primodaL1a Commissione ed il secondo dai sena-tori Pistolese e Rastrelli, ordini del giornoche sono stati già illustrati.

Invito la CommissilQlIle ed il GO'Verno adesprimere il parere su questi due ordini delgiorno.

T RIG L I A, relatore. Sono favorevo~eovviamente ,all'ordine del giorno n. 1 presen-tato da:Ha Commissione.

R A S T R E L L I. E perchè non all'or-dine del giorno n. 5 che è di identico con-tenuto?

T RIG L I A, relatore. Sil::com.ela Com-missione ha presentato l'ordine del giornon. 1, fa riferimento al suo testo che, in ordi-ne di tempo, è il primo. Non ci S0110proble-mi politici.

A M A D E I, sottosegretario di Stato perle finanze. Il Governo è d'accordo suH'ordi-ne del giorno n. 1. L'ordine del giorno n. 5èidentico al n. 1, per cui ill Governo è favo-revole.

P RES I D E N T E. Onorevole relato-re, insiste per la votazione dell'ordine delgiorno 11.l?

T RIG L I A', relatore. In Commissioneil Ministro ha detto che a<:coglieva l'ol'd.im.edel giorno come raccomandazione e la Com-missione, credo a:ll'unan1mit8., ha preso at-to di questo e si è dimostrata d'accordo conquesta impoS'tazione. Pertanto non insistoper la votazione.

P RES I D E N T E. Senatore RastrelH,ins1ste per la votazbne del suo ordine delgiorno?

R A S T R E L L I Insisto per la vOlta-zione dell'ordine del giorno n. 5, che nonpuò essere soppresso solta.'1to perchè il re-latore e la Commissione. . .

P RES I D E N T E. Io non lo volevosopprimere. . .

R A S T R E L L I. Resta quindi chiaroche il voto che sarà dato è un voto unita-do perchè i testi sono analoghi, per cui ri-guarderà entramhj gli ordini del giorno.

P RES I D E N T E. Ben~s:Slimo.Mettoallora ai voti... (vivaci commenti dal cen-tro). Non PQSSOmettere in votazione l'ordi-ne del giO'rno deHa Commirssione, se IraCom-mi1ssione stessa non ne richiede la votazione.

R I C C I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R I C C I. Signor Presidente, siccomegli ordini del giorno, secondo quanto dettodal 'relatore, sono identici nella sostanza, ilreIatore si è ovvramente fatto carico di illu-strare l' o'rdine del giiOrno che ha presenta-to a nome della Commissione, di cui facoioparte e posso testimoniare della correttezzadel relatore.

Noi in Commissione ci siamo accomen-tati dell'impegno del Governo ad accettarel'ordine del giorno come raccomandazione.Intendo far presente al senatore RastreHi chese lui insiste per far votare l'ordine delgiorno n. S, l'ordine del giorno probabilmen-te non riceverà H consenso che lui pensa,per cui la votazione sul suo ordine del gior-no influirà negativamente anche sull'ordi-ne del giorno che abbiamo accettato comeraccomandazione.

Pregherei pertanto il senatore Rastrelli dinon insistere per non raggiLL'flgere un effet-to contrario.

R A S T R E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Rifiuto questa sortadi ricatto. Intendo che il Parlamento appro-vi o r.i!getti l'ordine de] giorno perchè solocosì le forze politiche assumeranno dinan.mad un problema concreto le loro responsa-bHità.

È inammissibile pensare che un contenu-to di così predsa, tassativa e unanime valu-tazjione PQlitica debba eS'sere rigettato soloperchè c'è la firma di un parlamentare del-

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Senato delltl Repubblica ~ 4917 ~ VIII ,Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

la Repubblica che non si riconosce nell'arcocostituzionale. Io sono padamentare dellaRepubblka ed intenda che lil mio ordine de'lgiorno sia votato.

P RES I D E N T E. BenisS'1'mo. Se leilo chiede, certamente s8Jràvotato.

T RIG L I A, relatore. Domando di par-lare.

P RES r D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, relatore. A questo punto,chiedo, mutando opinione, che venga votatoil testo presentato all'Aula dalla Commis-sione.

P RES I D E N T E. Si db. nuovamen-te lettura dell'ordine del giorno della Com-missione.

F I L E T T I, segretario:

Il Senato,

tenuto conto di quanto emerso in sededi Comnrissione nell'esame della petizionen. 35, abbinata ai disegni di legge sulla fiinan-za locale, dalla quale risulta che l'aumentodel 100 per cento dell'imposta di pubblicitàdi cui all'articolo 26 del decreto-legge in esa-me ~ confermata anche per il 1980 ~ stadanneggiando seriamente numeroslissimi ope-ratori del settore;

preso atto dell'inopportunità di ridur-re !'imposta avendo già la maggior partedei comuni !innovata i contratti sulla basedella tariffa di cui al suddetto decreto-legge,

impegna i:l Governo a studiare una revi-sione dell'imposta sulla pubblicità con par-ticolare riguardo alla situazione delle cate-gode proponenti la petizione n. 35 sopra-citata.

9.642.1 LA COMMISSIONE

P RES I D E N T E. Metto ai voti que-sto ordine del giorno. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

~ approvato.

L'ordine del giorno n. 5 è assorbito dallavota~ione dell'ordine del giorno n. 1.

Passramo all' esame degli emendamenti pre-sentati all'articolo 26-quater. Se ne dia let.'tura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, dopo la parola: «insus-sistenti », inserire le altre: «o prescritte ».

26-quater. 3 IL GoVERNO

Al secondo comma, sostituire la parola:« conservare» con l'altra: «iscrivere ».

26-quater. 1 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFI(}.

LETTI, DE SABBATA, STEFANI,

VITALE Giuseppe, SEGA, POL-

LASTRELLI, MARSELLI

Al terzo comma, lettera b), dopo il primoalinea, inserire il seguente:

«~ non pagate, relative agli eserCIZI1977 e precedenti, dovute per acquisti e pre~stazioni di servizi, per esigenze di funziona~mento dell'ente, ancorchè formalmente nonperfezionate. L'approvazione dell'elenco av-viene, ad ogni effetto, a sanatoria, sostituiscei1 provvedimento di liquidazione della spesaed autOYÌ'zza l'inclusione delle somme dovutenel conto consuntivo 1979 e nella contabilitàdei residui per l'anno finanziario 1980 ».

26-quater. 2 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFI(}.LETTI, DE SABBATA, STEFANI,VITALE Giuseppe, SEGA, POL-LASTRELLI, MARSELLI

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlaTe.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O R D E R, sottosegretario di Statoper tinterno. L'emendamento del Governo siillustra da sè.

D E S A B B A T A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 4918 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO 198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

D E S A B B A T A L'emendamento26~quater. 1 e ,l'emendamento 26~quater. '2sono correlati. Essi sono dettati dall'esigen-za di introdurre nel testo del decreto unaLinea che concerne le spese che non sonostate impegnate e che sono dovute ad acqui-sti e prestazioni di servizi, per esigenze difunzionamento dell'ente, ancorchè formal-mente non perfezionate. Il che significa chesi tratta anche di quelle spese che hanno da~to luogo a IrealizzaZiione effettiva senza chevi fosse un formale impegno nel bHancio.

Nel momento in cui si va verso la inclivi-duazione di tutto il debito sommerso, lespese effettuate in questo modo in diversicomuni ~ e molti dei colleghi di questa As-

semblea ne conoscono l'es:iJstene:a nei comu-ni che hanno in passato direttamente ammi~nistrato ~ occorre che siano 'accertate e fOT-maHzzate, altrimenti rimarranno dei credi-tQiri insoddisfatti, cosa che invece va evitata.

P RES I D E N T E. InvÌito la Com~missione ad esprimere il parere sugli emen-damenti in esame.

T RIG L I A, relatore. SulI'emendamen-to 26-quater.2, che è quello fondamentale,esprimo parere contrario in maniera nettae conseguentemente sono contrario al 26-qua~ter. 1.

P RES I D E N T E Invito il Gover-no ad esprimere il parere.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo è contrario agliemendamenti 26-quater. 1 e 26-quater. 2,avendo presentato i:l proprio emendamento26-quater. 3.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 26-quater. 3, presentato dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzare}a mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 26-quater. 1,presentato dal senatore Bonazzi e da altri

senatori, non accettato nè dalla Commis'5'io~ne nè dal Governo e per il quale la Commis-sione bilanCÌio ha espresso parere sfavorevo~le. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto 'ai voti l'emendamento 26~quater. 2,presentato dal senatore Bm1lazzi e da altrisenatori, non accettato nè dalla Commissio-ne nè dal Governo e per il quale la Com-missiQne bilancio ha espresso parere sfavo-revole. Chi l'approva è pregato di alzare 1amano.

Non è approvato.

Pass~amo all'esame dell'articolo aggiunti-vo aH'articolo 26-quinquies presentato conl'emendamento 26-quinquies. 0.1. Se ne dialettura.

F I L E T T I, segretario:

Dopo l'articolo 26~quinquies, inserire il se-guente:

Art. ...

«Le Regioni, con la collaborazione delleUnità sanitarie locali, verificano entro il 31ottobre 1980 la situazione complessiva deiconti consuntivi degli enti ospedalieri delleamministrazioni provinciali per rette dovutee non pagate e relativi interessi per ricoveriin istituti psichiatrici alla chiusura dell'eser-cizio 1979, attraverso una revisione straor-dinaria delle partite dei residui attivi e pas-sivi ed un accertamento dell'effettiva consi-stenza dei debiti e dei crediti esistenti al 31dicembre 1979.

Con decreto del Ministro del tesoro, diconcerto con il Ministro della sanità, uditoil Consiglio sanitario nazionale, sono stabi~lite le modalità per l'erogazione, attraversole Regioni, delle somme necessarie alla de£i~ni,tiva estinzione di tutte le passività pre-gl'esse accertate con la verifica prevista dalprecedente comma.

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Senato della Repubblica ~ 4919 ~ VIII Legislatura

9F SEDUTA ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa 13 FEBBRAIO198~

Alla copertura di tali passività sarà prav~vçduta in un triennia mediante specifici stan~ziamenti del Fonda sanitaria nazianale ».

26~quinquìes. O. 1

MAFFlaLETTI, DE SABBATA, ANDER-

LINI, BaNAZZl, STEFANI, SEGA,

VITALE Giuseppe, PaLLAsTRELLI,

MARSELLI

B O N A Z Z I. Domanda di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

B O N A Z Z I. Signar Presidente, :riti~riama questa emendamentO' perchè una nar.ma analoga è stata intradotlta dalla Cammis-sione sanità nell'esame del disegno di leggedi canversiane del decreta-legge n. 663.

P RES I D E N T E. PassÌlama all'esamedegli emendamenti presentati all'articala 27.Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sostituire l'articolo can il seguente:

« Sino alla emanazione di nuave n'Ormeche regolinO' la partecipaZiiane delle Regioniall'impasta lacale sui redditi, alle Regioni astatutO' oI'dinario e alla Regione Sicilia è di.rettamente attribuita dalle competenti sezia~ni provinciali di tesareria provinciale dellaStata un ammontare pari al 13,60 per centO'del gettito dei versamenti dell'impasta loca-h~ sui redditi eff~ttuati nell'ambita delle Re~gioni stesse nel corsa dell'annO' 1980.

Per gli anni 1978 e 1979 sano assunte abase de'l calcaI a della entrata sastitutiva at-tribuita, a norma dell'articola 19~bis del de-creta-legge 29 dicembre 1977, n. 946, canver-tita nella legge 27 febbraiO' 1978rn. 43 e dal-l'articalo 11 del decreta~legge 10 novembre1978, n. 702, canvertita nella legge 3 gennaio1979, n. 3, alle Regiani a statute;) ordinarioed alle aziende autaname di saggiamo, curae turismO', istituite nel quadriennia 1977, lequote di spettanza delle Regiani e delle azien-de autaname sull'ILOR iscritta a ruala sul-la base delle dichiaraziani dei redditi pre-sentate nel 1977, concernenti il periada di

imposta 1976. La dispasiziane dell'articala19-bis del decreta~legge 29 dicembre 1977,n. 946, canvertita nella legge 27 febbraiO'1978, n. 43, è madificata seconda quanta pre-vista dal presente camma.

Alle aziende autaname di saggiamO', curae turismo, istituite nel quadriennia 1974~1977è attribuita per l'annO' 1980 una entrata sa-stitutiva pari alla entrata ad esse spettanteper l'annO' 1979, ricakalata ai sensi del cam~ma precedente, maggiarata dellO per centO'.

27.1 SCEvARaLLI, TALAMaNA, BARSACCHI,

NaCI, IANNELLI, FaRMICA, FaSSA,

LANDaLFI

Sastituire il primo comma con i seguenti:,

« Alle Regiani a statutO' ardinario è attri-buita il 13,60 per centO' del gettita camples-siva dell'impasta lacale sui redditi.

L'ammantare carrispondente è ripartitatra le anzi dette Regiani can i criteri e lèmada'lità di cui all'articola 8 della legge 16maggiO' 1970, n. 281 ».

27.2 BaNAzzI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,DE SÀBBATA,SEGA,PaLLASTRELLI,VITALE Giuseppe, GRANzaTTa,MARSELLI

S C E V A R O L L I . Damanda di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

S C E V A R O L L I. SignaI' Presidente,l'emendamentO' 27.1 riguarda le nuave pro--cedure dei versamenti alle regiani dell'en-t'rata sostitutiva dell'ILOR: si tratta di unanuava base di calcala dj questa entrata.

D E S A B B A T A. Damanda di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

D E S A B B A T A. Signa-I' Presidente,calleghi, l'emendamentO' 27.2 :Ìintende resti-tuire alle regi ani un diritta acqui'slirto sullapartecipaziane al gettita di una imposta cheha appunta il nome di imposta lacale suiredditi e che è di spettanza delle regiani.

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Senato della Repubblica ~ 4920 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

La misura è stata considerata in relazionea quanto già in anni passati fu attribuitoalle regiani: il trasferimento è stato però so~speso e non è stato più effettuato secondo leprevisioni deHe leggi. Si tratta di una sopraf-faziQne che va corretta.

P RES I D E N T E. Invito la Com~missione ed il Governo ad espnimere m pa-rere sugli emoodamenti ,in esame.

T RIG L I A, re.latore. Il parere è con~trario.

A 1\1A D E I, sottosegretario di Statoper le finanze. Il parere del Governo è con-trario, perchè l'accoglimento degM emenda~menti camporterebbe per l'erario un aggra-vio di ciroa 350 miliardi.

P RES I D E N T E lvletto ai votil'emendamento 27. 1, presentato dal senato~re ScevarolH e da altri senatori, non accet-tato nè dalla CommissianB nè dal Governoe per il quale la Commi'ssaone bi>lancio haespresso parere sfavorevole. Ch! l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 27.2, pre-senato dal senatore Bonazzi e da altri sena-tad, non acoettato nè dalla Commissiorne nèdal Governo e per il qua.le la Commissionebilancio ha espresso parere sfavorevole. Chil'approva è pregato di alzare ,la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame degli emendamenti pre~sentati aJl'articolo 31. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, sostituire, in fine, le pa-role: « ammontano complessivamente a 200miliardi di lire », con le altre: « sono incre-mentate, rispetto a quelle corrisposte per il1979, ai sensi e secondo le modalità previ-ste dal precedente articolo 15 ».

31. 1 SCEVAROLLI, TALAMONA, BARSACCHI,

NOCI, JANNELLI, FORMICA, FOSSA,

LANDOLFI

Al quinto comma, ripristinare il testo deldecreto~legge.

31. 2 BONAZZI, ANDERLINI, MAFFIOLETTI,DE SABBATA,SEGA, STEFANI, VI-TALE Giuseppe, GRANZOTTO,POL-LASTRELLI,MARSELLI

S C E V A R O L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. SignQr Presidente,da informazioni più precise che siamo riu~sciti ad acquisire dsulterebbe effettivamen~te che :la~nostra proposta creerebbe qualchedifficaltà al funzionamento delle camere dicommerdo. Allora chiederei al Governo unimpegno preciso circa la riforma delle C'L1-meTe di commercio, perchè questo oi pareessere :il problema di fondo. Se il G'Overnorispondesse in termini precisQ a questa no~stra ]stanza, potremmo ritirare l'emenda-mento.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha faco>Ìtà.

B O N A Z Z I. Con il nostro emenda-mento 27.2 chiediamo che sia ripristinato iltesto governativo. Nel decreto-Iegge era con-fermato ill di'Vieto di nuove assunzioni per lecamere di commercio, così come negli anniscorsi. Si propone invece un testo che ètutto .H contrario dell'atteggiamento che ilGoverno ha assunto nei canfronti del perso-nale dei comuni, per cui si è teso a dimmui-re le facoltà rispetto agli anni scorsi: quiinvece si intraduce una norma che consentedi superare, dopo diversi anni di blocco, i'1vincolo all'aumento del person.ale delle ca-meredi commercio.

I due esempi non sono neppure equiva-lenti perchè ricordo che H decreto n. 616prevedeva la riforma delle camere di com-mercio, per cui SQno stati presentati anchedei disegni di legge. La ragione del V'incolodegli anni scorsi è che il Parlamento ha ri-tenuto che non si debba addivenke ad au-menti di persQnale che rendano più diffid-

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Senato della Repubblica ~ 4921 ~ VIII Legislatura

91a. SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

le, compromettano, condizionino la rMormadeìle camere di commercio.

P RES I D E N T E. Invito la Com~missione ad esprimere il parere sugli emen~damenti in esame.

T RIG L I A, re.!atore. Sono contrarioagli emendamenti 31. 1 e 31. 2. Nel momentoin cui si è sfondato per i comu..T1icredo chealmeno una parte dei benefici possano go-derla anche le camere di commercio.

U R B A N I. Ma c/è la riforma in atto.

T RIG L I A, relalore. Ben venga la ri-forma, ma usiamo gli stessi metodi utilizzatiper i comuni.

P RES I D E N T E. Invito ill GC'ver~no ad esprimere .]l parere.

R U S SO, sottosegretario di Stato perl'industria, i'l commercio e l'artigianato. Ri-tengo che l'emendamento 31. 1 possa cansi~derarsi ritirato, perchè il Governo riconfer~ma !'impegno alla riforma deHe camere dicommerdo, avendo presentato in questa se~de il disegno di legge relativo; Si ritiene qUlin-di pÌrenamente impegnato nello spi,rito delpresentatore dell/emendamento 31. 1. Il Go~verno è comunque contrario .a questo emen-damento che, peraltro, !irnbase a:lle afferma-zioni fatte, ritengo, ripeto, debba considerar-si ritirato.

Sono contrario all'emendamento 31. 2 per-chè i nuovi compiti che il Parlamento ha affidato dal 1976 in avanti alle camere di com-mercio nichiJedono un .ampliamento del per-sonale in servizio, che è attualmente di drca2.000 unità ÌIl1meno lrispetto all'organico.

P RES I D E N T E. Senatore Sceva-rolli, mantiene l'emendamento 31. 1?

S C E V A R O L L I. Prendendo attodeHe dichiarazioni del Gove:mo, e raugumn-domi che non si tratt.i soltanto di una mani-festazione di buona volontà, ma che Viisl'apoi una azione conseguente a queste diohia-razioni, ritiro l'emendamento.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 31. 2, presentato dal: sena-tore Bonazzi e da altri senatori. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Si dia lettura dell'articolo aggiun1Jivo pre-sentato con l'emendamento 31. 0.1.

F I L E T T I, segretario:

Dopo l'articolo 31, inserire il seguente:

Art. ...

I contributi, stabiliti con delibera dagliorgani statutari competenti dell'ANCI ~ As-sociazione Nazionale dei Comuni I taliani ~

deU'UPI ~ Unione Province Italiane ~ del~

l'UNCEM ~ Unione Nazionale Comuni ed

Enti Montani ~, che devono essere corri~:;posti dagli Enti locali associati, sono ri~scossi nelle forme previste dall'articolo 3del Testo unico approvato con decreto delPresidente della Repubblica 15 maggio 1963,n.858.

La riscossione avverrà mediante ruoli, surichiesta dei Consigli delle Associazioni sud~dette, secondo le modalità stabilite nel Testounico citato. L'esattore verserà, per il tra-mite del ricevitore provinda}e, le quote dicontributi a ciascuna Associazione spettanti.

Gli enti associati hanno diritto di recederedalle Associazioni entro il 31 ottobre di ognianno, con conseguente esclusione dai ruolidallo gennaio dell'anno successivo.

31. O. 1 RIPAMONTI

R I P A M O N T I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R I P A M O N T I. L'emendamento siillustra da sè e non comporta alcun oneresul bilancio nè impegno obbligatorio dei co-muni. Mi auguro che l'Assemblea voglia ac-coglierlo.

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Senato della Repubblica ~ 4922 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

Presidenza del vice presidente FER R A L A S C O

P RES I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresull'emendamento in esame.

T RIG L I A, relatore. Mi rimetto all'As-semb lea.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper i'l tesoro. Anche il Governo si rimetteall'Assemblea.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 31. 0.1, presentato dal sena-tore Ripamonti. Ch~ l'approva è pregato dialzare la mano.

:È approvato.

Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 23,05, è ri-presa alle ore 23,20).

Si d~a lettura dell'articolo aggiuntivo pro-posto con l'emendamento 31. O.2.

F I :\"~E T T I, segretario:

Art. ...

Per gli enti locali ohe non abbiano appli-cato il contratto di lavoro l'importo del fon-do di cui al secondo comma dell'articolo 25non potrà nel suo complesso superare laspesa sostenuta nell'anno 1979 per analoghitipi di prestazione, rivalutata in applicazionedella retribuzione prevista dal decreto delPresidente della Repubblica 1° giugno 1979,n. 191, incrementata dellO per cento.

31. O.2 LA COMMISSIONE

T RIG L I A, relatore. Domando diparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, relatore. L'emendamentosi illustra da sè.

P RES I D E N T E. Invito H Governoad esprimere H parere sull'emendamento inesame.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo si rimette all'As-semblea.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 31. O.2, presentato dalla Com-missione. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

:It: approvato.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Ritengo doveroso fare una co-municazione prima che si concluda l'appro-vazione del disegno di legge.

Quando in Commissione bilancio si è esa-minata la serie degli emendamenti e si sonoespressi pareri favorevoli per una espansio-ne della spesa di 500 miliardi, che sono quel-li afferenti agli emendamenti sui quali laCommissione bilancio ha espresso parere fa-vorevole, si è rilevato da parte della Com-missione che l'indicazione della coperturafatta dal Governo, che riguarda l'aumentodello stanziamento dai 12.600 miliardi origi-nariamente previsti ai 13.100 miliardi previ-sti nella tabella del Ministero dell'internoe poi passati al fondo globale, riposa su unemendamento presentato ieri in sede di leg-ge finanziaria alla Commissione bilancio sulquale ho annunciato che sarebbe intervenutoun provvedimento di variazione ~ la secon-da nota di variazione al bilancio dello Sta-to ~ da parte del Governo.

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Senato della Repubblica ~ 4923 ~ VII I Legislatura

91""- SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

Annunzio che questa mattina il Consigliodei ministri ha approvato la seconda notadi variazione, che in essa il fondo globale~ parte tabella tesoro ~ è stato impinguatodei 500 miliardi, che il relativo provvedi-mento sta per essere presentato alle Camerea seguito della già intervenuta autorizzazionedel Presidente della Repubblica.

Tanto dovevo in relazione all'impegno as-sunto nei confronti della Commissione bi-lancio.

P RES I D E N T E. Metto ai voti 1'ar-ticolo 1 del disegno di legge nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

£ approvato.

Si dia ora lettura degli articoli aggiuntivipresentati al dilSegno di legge di conversione,con gli emendamenti 1. O. 1 e 1. O.2.

F I L E T T I, segretario:

Dopo l'articolo 1, inserire i seguenti:

Art. ...

« Il secondo comma dell'articolo 14 dellalegge J4 luglio 1907, n. 542, è sostituito dalseguente:

"Ana esecuzione di dette opere si provve-de a cura dello Stato, quando si tratti didifendere gli abitati dalle corrosioni prodot-te dal mare. La relativa spesa è posta a to-tale carico dello Stato" ».

1. 0.1 MURMURA, PATRIARCA, SANTALCO,

ROMEl, GENOVESE, MANCINO, FOR-

MA, COLOMBO Vittorino (V.)

Art. ...

« Il Ministro dei lavori pubblici è autoriz-zato ad eseguire un programma straordina-rio di opere di difesa dal mare, delle spiag-ge e degli abitati nei comuni danneggiatidalle mareggiate del dicembre 1979 e del gen-naio 1980.

All'onere, previsto in lire 150 miliardi, sifa fronte mediante corrispondente riduzionedel capitolo 6856 dello stato di previsione del-la spesa del Ministero del tesoro per l'anno1980 ».

1. O. 2 SANTALCO, MURMURA, GENOVESE

M U R M U R A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha faco,ltà.

M U R M U R A. Ritengo che la richiestacontenuta neH'articolo aggiunttivo 1. 0.1 siapresente a tutti i colleghi. Le regioni italia-ne, infatti:, hanno ripetutamente ~ichiestoche questo arcaico ed anacronistico oneredel 25 per cento per le opere di difesa degliabitati dal mare a carico dei comuni siarimosso e venga assunto a totale carico del-lo Stato.

Ritengo non meritevole di accoglimentol'ob1ezione che sarebbe tin -corso di esameda parte del Governo e del Parlamento lanuova legge per la difesa del suolo, pOlichèessa ,tutt'al più potrebbe attenere al pianodi investimenti e non alla assunzione deglioneri a carÌ'co dello Stato. È assurdo che,mentre si cerca di andare 'incontro alle am-ministrazioni comunali della Repubblica pertante iniziative e per tante opere di carat-tere sociale, si ponga ancora a carico deicomuni, sia pure percentual.izzato nella mi-sura di un quarto, l'onere per opere pubbLi-che di così rilevante importanza ci'Vile.

P RES I D E N T E. Invito la Com-missione ad esprimere illpa-rere sull'emenda-mento in esame.

T RIG L I A, relatore. Il relatore si ri-mette a:l Governo.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

T A R A B I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. È giusto che venga soppressaquesta anacronistica competenza comunalein un campo che non è certo di competenza

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VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4924 ~

13 FEBBRAIO198091" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

dei comuni. Quilndi il Governo sii esprimefavorevolmente sull'emendamento 1. O. 1.

Non pos1so esprimermi a favore dell'emen-damento 1. O.2 perchè, una volta accOilto loemendamento 1. 0.1, la materia diV1iene dicompeten~a statale. Posso assicurare al ri-guardo i presentartori deU'emendameo:lto chenel di!segno di legge, che dovrebbe essereesaminato proprio in questi giorni, il pr()..blema della difesa delle coste dall'erosio-ne marina trova esplicito collOC'.-amento.Trat-tasi del disegno di legge -sulla -difesa del suo-lo, dove è prewsto uno stanziamento globaledi 1.900 miliardi in tre anni. D'altra partela cOipertura indicata all'emendamento 1. O.2non è sufficiente per le note -ragioni. Quin~di H Governo, per queste ragioni, esprimeparere contrario.

B O N A Z Z I. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Per quanto riguarda gliarticoli aggiuntivi, ci pare materia estraneaa questo decreto e quindi, a prescindere dalgiudizio sul merito, riteniamo che non deb-bano essere trattati in questa sede.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'articolo aggiuntivo 1. O. 1, presentato dalsenatore Murmura e da altri senatori. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Avverto che è stato presentato il seguentesubemendamento:

Al primo comma, sostituire le parole: « deldicembre 1979 e del gennaio 1980 », con lealtre: «degli anni 1978~1979 e del gennaio1980 ».

1. O. 2/1 AMADEO, DEL PONTE, CENGARLE,

LOMBARDI, CODAZZI Alessandra,

ORIANA, BOGGIO, GENOVESE

S C E V A R O L L I. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,siamo d'accordo su questo articolo aggiun-tivù. Vorremmo però pregare anche noi icolleghi presentatori di voler fare riferimen-to anche alle mareggiate dei mesi di ottobree novembre 1979.

V E N A N Z E T T I. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V E N A N Z E T T I. Signor Presidente,forse è l'ora tarda o forse io non compren-do, ma in questo emendamento si prevedeun ulteriore onere di 150 miliardi per ilquale non è indicata la copertura. Qui sifa riferimento generico al capitolo 6856dello stato di previsione del Ministero ddtesoro, ma non si precisa la voce, a menoche non abbia capito male io e la coperturanon sia indicata da qualche altra parte.

In Commissione bilancio non abbiamo mai~ccettato un generico riferimepto ad un ca-pitolo di spesa; occorre una voce specificache indichi qual è la parte del fondo globalecon la quale si intende .coprire questo one-re. A parte poi H fatto che ritengo scorretto

~ me lo consentano i colleghi ~ inserire inun decreto-legge un articolo che non ha nul-la a che vedere con il problema della finanzalocale. Ora, è vero che approviamo quasi tut-to e che l'ora è tarda, ma credo che non sipossa procedere in questo modo. Mi appel-lo alla Presidenza perchè così stravolgiamoqualsiasi norma del nostro lavoro legislativo.Per conto mio vorrei sapere su che cosa ven-gono ad incidere, come copertura, i 150 mi-liardi indicati nell'emendamento.

M U R M U R A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M U R M U R A. Signor Presidente, allaluce delle valutazioni del rappresentantedel Governo e pur essendo convinto delfatto che simili considerazioni vengonoesposte quando si tratta di venire incontro

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Senato della Repubblica ~ 4925 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

alle regioni del Mezzogiorno, ritiro l'emenda~mento, con l'auspicio che, o in sede di esa~me della legge finanziaria o in sede di esamedella legge per la difesa del suolo, si possa~no sanare le conseguenze delle mareggiate edei nubifragi che hanno colpito soprattuttol'Italia meridionale.

A M A D E O. Domando di parlare.

P RES I D E N.T E. Ne ha facoltà.

A M A D E O. Anch'io ritiro il subemen-damento e mi riallaccio a1lle considerazionied agli auspici espressi dal senatore Mur-mura.

P RES I D E N T E. Passiamo alloraall'esame dell'articolo aggiuntivo propostocon. l'emendamento 1. O.3. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Dopo l'articolo 1, inserire il seguente:

Art. ...

«Fino all'importo di 100 miliardi, per loesercizio finanziario 1980 la Cassa depositie prestiti è autorizzata a concedere mutuiai comuni inferiori a 5.000 abitanti, per ope~re assistite dal concorso regionale nel paga-mento degli interessi, in deroga al limitefissato dall'articolo 1 del decreto-legge 29dicembre 1977, n. 946, convertito con modi-ficazioni m~na legge 27 febbraio 1978, n. 43 ».

1. O. 3 D'AMELIO, RIPAMONTI, FALLuccHI,SEGNANA, GIACOMETTI, FERRARANicola, FIMOGNARI, RIGGIO, DA~MAGIO, SCARDACCIONE,DI LEM-BO, SANTALCO

D' A M E L I O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D' A M E L I O. Signor Presidente, ènoto che gli enti locali non possono iscri~vere in bilancio di previsione interessi chesuperino il 25 per cento delle entrate calco-

1

lati sui primi tre articoli di bilancio. Ciòovviamente pone soprattutto le piccole am-ministrazioni e gli enti locali nella condizio~i!.e di non poter prevedere e realizzare opereimportanti e necessarie allo sviluppo dellacomunità.

Con l'emendamento 1. O. 3 si consente, inderoga al decreTO-legge 29 dicembre 1977,n. 946, convertito con modificazioni nella leg-ge 27 febbraio 1978, n. 43, ai comuni fino a5.000 abitanti di poter attingere da una som-ma complessiva di 100 miliardi, da metterea disposizione da parte della Cassa depositie prestiti, per realizzare quelle opere per lequali sia stato assicurato il contributo dellaregione.

P RES I D E N T E. Invito la Com-missione ed il Governo ad esprimere il pa-rere sull'emendamento in esame.

T RIG L I A, relatore. La Commissio-n~ si rimette al Governo.

T A R A B I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Il Governo si permette dirirvolgere una preghiera al senatore D'Amelio.Innanzitutto esprimo una vera curiosità: mipiacerebbe conoscere un comune che si tro-vi neJla situazior:.e descritta, ane:he perchèrisulta molto strano che con il sistema chesi è attuato da due anni a questa parte, nelqm-Je le somme che vengono versate a pareg-gio fanno parte dei primi tre titoli del bi~lancio e quindi sono computabili per l'au~mento di anno in anno del plafond su cuisi iscrivono nella misura massima del 25 percento gli interessi e quindi c'è sempre unanotevole lievitazione della possibilità di con~trazione di mutui, sia stato attinto da qual-che comune il limite superiore di indebita-mento.

Ho detto prima che sui mutui contrattid2.gli enti locali calcoliamo 1.300 miliardiper interessi contro una potenzialità attualedi 3.300 miliardi. Perciò vane pregare il se-natore D'Amelio di ritirare questo emenda-mento,' che a me suona veramente strano eparadossale e che, sia pure indirettamente,vulnera una condizione che consideriamo as-solutamente insuperabile: quella del 25 per

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Senato della Repubblica ~ 4926 ~ VIII Legislatura

9P SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 1980

cento dei primi tre titoli dell'entrata, cherappresenta un tetto estremamente elevato.Comunque mi dichiaro contrario all' emen-damento.

P RES I D E N T E. Invito il senatoreCarollo ad esprimere il parere a nome dellaCommissione bilancio.

* C A R O L L O. Signor Presidente, in viapreliminare desidero telegraficamente dichia-rare di concordare con la descrizione chedella situazione ha fatto il sottosegretarioTarabini: cioè esiste alla Cassa depositi eprestiti una disponibilità non utilizzata daparte degli enti locali. Quindi, se questo è ve-ro, l'ipotesi di un'aggiunta di finanziamentosotto forma di mutui non è, in definitiva,realisticamente coordinata ad una esigenzanon soddisfatta, perchè le esigenze sono sod-disfacibili solo che ci fossero due circostan-ze convergenti e cioè la vivacità operativadei comuni e la volontà ricettiva della Cassadepositi e prestiti in ordine alle istruttorie,che molto spesso in verità sono abbastanzalente.

AHara anch'io mi permetterei di racco-mandare ai presentatori dell'emendamentodi raccomandare a loro volta al Governo didare disposizioni alla Cassa depositi e pre-stiti perchè essa non diventi prigioniera dirigori istruttori di tempi lunghi, fino alpunto da snervare le attese e rendere moltosfiduciati i comuni. Visto però che la realtàè questa, credo che bisognerebbe soltantocorreggere questo rapporto tra la Cassa de-positi e prestiti e i comuni: già in tal modoi comuni, almeno per il 1980, avrebbero ledisponibilità effettive.

Il parere quindi non può essere favore-vole.

P RES I D E N T E. Domando ai pre-sentatori se, udite le dichiarazioni del Go-verno e del rappresentante della Commissio-ne bilancio, mantengono l'emendamento1. O.3.

R I P A M O N T I. Signor Presidente,illustro brevemente le ragioni per le qualiri tiriamo l' emendamen to.

La nostra proposta, in primo luogo, nonpone lo stanziamento di 100 miliardi a ca-rico del bHancio dello Stato; in secondo luo-go promuove l'iniziativa di base comunale,nella impostazione dei programmi assistitidal contributo regionale, e co1lega quindi icontributi regionali alla disponibilità deimutui da concedersi dalla Cassa depositi eprestiti; in terzo luogo risponde aUe esigen-ze dei comuni con popolazione inferiore ai5.000 abitanti, per i quali ~ non si considerisolo la Valtellina ma anche il Mezzogiorno~ la richiesta di mutui può superare il li-mite consentito per l'indebitamento, previ-sto in ragione del limite massimo di inciden-za del 25 per cento degli interessi sui primitre titoli di entrata e, pertanto, allarga lepossibilità di investimento dei comuni mi-nori.

Poichè queste mie argomentazioni non pos-sono essere suffragate immediatamente daprecisi dati statistici che dimostrino questaimpossibilità, mi appello al Governo perchè,qualora un comune inferiore a S.QOOabitanti,in presenza del contributo della regione, nonfosse in grado di acquisire il mutuo dellaCassa depositi e prestiti, per il vincolo so-praindicato, il Governo stesso si impegni inquell'occasione e comunque riscontrandoquesti casi a consentire ai comuni minoridell'Italia meridionale, senatore Carollo ~

per i quali in Commissione bilancio conti-nuate a insistere sull'esigenza di partecipa-zione al processo di crescita economica delpaese ~ di realizzare gli investimenti pro-grammati su base regionale e assistiti dalcontributo regionale.

Con queste motivazioni e con la riservadi verificare la rispondenza della dichiara-zione del Governo alla realtà ~ ho avutosegnalazioni scritte a questo proposito dapresidenti di regioni ~ l'Iitiro l'emendamen-to. (Applausi dal centro).

Z I C C A R D I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

Z I C C A R D I. Faccio mio l'emenda-mento 1. O.3 e non ho bisogno di illustrar-lo poichè già il collega Sega, illustrando 10

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Senato della Repubblica ~ 4927 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO19809P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

emendamento 15. O.2, ha affrontato la mate-ria. Inoltre il senatore D'Amelio, anche sesinteticamente, ha illustrato la fondatezza diquesto emendamento. Pertanto non solo fac-ciamo nostro questo emendamento, ma lovoteremo.

FER R A R I - A G G R A D I. Doman-do di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER R A R I - A G G R A D I. Siccomemi pare che anche in Commissione bilancioavevamo assunto una posizione positiva, nonmettiamo ai voti questo emendamento colrischio di vederlo bocciato. Avevamo dettodi considerarlo approvato come ordine delgiorno. Il senatore Ripamonti ha chiesto alGoverno in termini molto precisi un esamedella materia che in questo momento nonsiamo in grado di approfondire nel mododovuto e quindi questa mi sembrerebbe lasoluzione migliore. Non vedo perchè in unamateria del genere dobbiamo determinareuno scontro inutile.

B O N A Z Z I. Il limite del 25 per centonon è derogabile per iniziativa del Governoma solo per legge. Quindi le assicurazioninon contano niente perchè non potranno es-sere mantenute dal momento che ci vuoleuna legge.

FER R A R I - A G G R A D I. Dalmomento che stiamo discutendo in Commis-sione la legge finanziaria che verrà qui inAula tra pochi giorni, proporrei di approfit-tare di questo lasso di tempo per fare degliapprofondimenti.

B O L L I N I. Facciamolo adesso.

FER R A R I - A G G R A D I. Allora lovolete votare proprio per vederlo bocciato.Questo è un modo non per risolvere maper complicare il problema.

B O L L I N I. Siete voi che volete boe-ciarlo.

FER R A R I - A G G R A D I. Noiabbiamo dimostrato grande senso di respon-sabilità e abbiamo fatto un esame moltoobiettivo.

P RES I D E N T E. Onorevoli coUe-ghi, non essendo stato ritirato, l'emendamen-to deve essere messo in votazione.

Metto pertanto ai \'oti l'emendamento1. O.3, presentato dal senatore D'Amelio eda altri senatori, fatto proprio dal senatoreZiccardi, non accettato nè dalla Commissio-ne nè dal Governo e sul quale la Commissio-ne bilancio ha espresso parere contrario. Chil'approva è pregato di alzare ,la mano.

Non è approvato.

Da parte del Governo è stato presentato,con l'emendamento 1. O.4, il seguente arti-colo aggiunti va:

Dopo l'articolo 1, inserire il seguente:

Art. ...

In caso di assenza o di impedimento delMinistro o Sottosegretario da lui delegato,le riunioni della Commissione centrale fi-nanza locale e ddle sottocommissioni di cuiall'articolo 4 della legge 8 gennaio 1979, n. 3,potranno essere presiedute dal direttore ge-nerale dell'amministrazione civile dell'in-terno.

Con decreto del Ministro dell'interno, sen-tita 1'Associazione nazionale comuni d'Italia(ANCI) e l'Unione province d'Italia (UPI),sarà fissato l'importo lordo delle medagliedi presenza spettanti al presidente ed ai com-ponenti della Commissione centrale finanzalocale e delle relative sottocommissioni, perla partecipazione alle riunioni! il cui am-montare non potrà comunque essere supe-riore a quello corrisposto ai componentidei comitati regionali di controllo.

1. O.4

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 4928 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

C O R D E R, sottosegretario di Statoper l'interno. L'accoglimento den'emenda~mento Cossutta pone a carico della commis~sione centrale per la finanza locale una nO~tevole massa di lavoro, per cui si potevagiustificare il primo comma dell'articolo ag-giuntivo. Il Governo però non può non ren-dersi 5ensibile alle valutazioni e alle osser-vazioni che sono state fatte e pertanto ritira!'intero primo comma.

P RES I D E N T E. Invito la Com-missione ad esprimere il parere sull'emenda-mento in esame.

T RIG L I A, relatore. La Commissio-ne è favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 1. O.4, presentato dal Gover-no, nella parte residua. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 2. Se nedia lettura.

P A L A, segretario:

Art.2.

Le disposizioni relative alla trasmissionedei dati da parte dei comuni e delle pro-vince e dei rispettivi tesorieri, contenutenell'articolo 30 della legge 5 agosto 1978,n. 468, si applicano a partire dal P gen-naio 1981.

A modifica dell'articolo 30, sesto COHlma,e fermo restando il disposto dell'articolo 29della legge 5 agost.o 1978, n. 468, i dati pre-visiona:li e queHi periodici di cassa delleprovince e dei comuni, acquisiti dalle ragio-nerie provinciali dello Stato, vengono aggre-gati dal sistema informativo della Ragione-ria generale dello Stato, che è tenuta afornire alle Regioni i dati aggregati riguar-danti gli enti locali ricadenti nel rispettivoterritorio.

Le Regioni provvedono a trasmettere idati relativi all'aJ.TIministrazione regionaledirettamente al Ministero del tesoro.

P RES I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi ì'approva è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo alla votazione del disegno dilegge nel suo complesso.

R A S T R E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Signor Presidente,onorevole rappresentante del Governo, ono-revoli colleghi, non sarà sfuggito ~ comun-

que riteniamo necessario renderne pubbli-che le ragioni ~ il fatto che il nostro Grup-po, sia nei lavori della 6a Commissione chenella discussione generale in Aula, si è at~teggiato, in relazione al decreto-legge presen~iato per la conversione dal Governo e inriferimento ai disegni di legge sulla stessamateria presentati da talune forze politiche,ad una sorta di attendismo critico, ad una

I posizione di vigile attesa che non può e non,deve essere ,confusa con disinteresse politicoper la materia, ma che trova profonde moti~vazioni logiche e politiche nel preventivoconvincimento, confermato dai fatti, che nul-la poteva e doveva essere modificato rispet-to alla previsione ilegislativa del Governoprima espressa con la proposta di legge fi-nanziaria e successiiVfullente, nell'ultimo gior~no utile dello scorso anno, trasferita nellaforma ormai consueta e ricorrente del de-creto~legge.

Il relatore, nel suo 'lavoro di presentazio-ne al Senato delle conclusioni alle quali erapervenuta la 6a Commissione e del testo uni-ficato del provvedimento sulla finanza loca-le, definisce come regime transitorio quel-lo dei rapporti in atto fra autorità centraleed enti locali; regime transitorio che, perdu-rando ormai dal 1973 perchè sostanzialmen-te nato in coincidenza con la riforma tribu~taria, assume, reiterandosi ogni anno, nonsolo la caratteristica dell'assetto permanentecon il palinstesto delle successive disposi-zioni di legge, ma, a nostro avviso, ancheil carattere ben più grave di regime defini-tivo e necessario perchè determinato da non

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4929 ~

91a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

dudibili questioni di principio e di fattoche dimostreremo.

Ad avviso della nostra parte politica, ilpresupposto della unitarietà della finanzapubblica non è derogabile allo stato dellecose in Italia e non perchè esso assuma res-senza di valore a'ssoluto in una visione cenotralistica dello Stato che pure erroneamen.te ci viene attribuita in quanto la nostravisione è quella di uno Stato unico ed orga-nicamente decentrato fino ai più pictoli li.velH, locali e periferici; ma l'unitarietà dellafinanza pubblica è conseguenza diretta dellaindispensabile necessità che titolare del po-tere impositivo e tributario sia, oggi comeoggi, in Italia 10 Stato e soltanto lo Stato.

Sarebbe foHia a nostro avviso se le forzepolitiche, anche quelle che si richiamano,per principio e per gli effetti demagogicidel termine, al privilegio ed al princip~o del-l'autonomia, non sentissero, non avvertisse-ro nella forza delle cose !'impossibilità diaffidare ai livelli istituzionali periferici, pri-mo tra tutti i comuni, il potere di autorepe-rimento dei fondi necessari aHa gestione dei5ervizi di competenza, mediante autonomopotere impositivo, fosse esso esclusivo, fosseesso aggiuntivo e supplementare di altro acarattere nazionale.

Le condizioni geo-economiche che si ri.scontrano oggi nel paese con le enormi dif-ferenze esistenti, come indice di capacitàimponibile tra regioni settentrionali e regio-ni meridionali, 10 squilibrio della redditivitàlegato a parametri affatto omogenei nell'am-bito perfino delle singole regioni e delle sin-gole province, la frantumazione della miria-£le dei comuni, ciascuno costituente una real-tà propria non assimilabile, escludono insenso assoluto ogni forma di ricorso al regi-me di autonomia imposÌtiiva.

Una diversa visione determinerebbe al con-trario la fine di ogni pur labile speranza nel.la funzione sempre invocata e mai posta inessere del riequilibrio degli assetti geo-econo-miei a favore del Sud e delle zone menosviluppate.

È vero, è verissimo che la perequazionedel tessuto di base non si realizza consen-tendo, come fa la legge in esame, taluniaumenti percentuali dei trasferimenti, cioè

aumentando in senso e con significato assi-stenziale alcuni punti percentuali nelle ero-gazi<?ni a pareggio dei bilanci degli enti lo-cali meridionali o delle zone poco svilup-pate. Ma tale verità non incide sulla vali-dità del principio che allo stato delle cosein Italia deve valere il sistema della finanzatrasferita; tale verità semmai deve far ri-flettere sulla incapacità del Governo e delleforze politiche di maggioranza a proporreinterventi neH'ambito del sistema di trasfe-rimenti della finanza che -siano veramente fionalizzati ad assicurare, in funzione perequa-ti va, uguali qualità di servizi a carico deglienti locali, anche là dove esista ~ ed è tantaparte d'ItaÌÌa ~ diversa e minima capacitàcontributiva.

Ma un'altra realtà, a nostro avviso, nonè stata evidenziata negli interventi che si so.no succeduti in discussione generale e checi assumiamo l'onere, per amore della veritàe del dovere di coscienza, di precisare a chia-rissime lettere.

Tale diversa e sottaciuta realtà può pOl1sipolemicamente con una domanda: qual è lacondizione di affidabilità degli enti locali(regioni, province, comuni, comunità mon-tane, comprensori) in relazione ai compitiistituzionali che ad essi sono stati deferiti invirtù del peggiore decentramento che si po-teva ipotizzare?

Per una risposta, onorevoli senatori, sgom-briamo il campo dalle facili suggestioni ti-piche e proprie eli questo regime, che con-sentono per comodità partitìche o per pi.grizia morale di riempire i vuoti, o peggioi baratri della realtà con l'aria rifritta diparole al vento: lasciamo all'ANCI ed alsenatore Ripamonti questo ingrato compito,ingrato perchè storicamente e politicamen-te inutile.

La realtà. onorevoli senatori, è che l'affi.dabilità degli enti locali in relazione alla cor-retta gestione delle proprie funzioni è asso-lutamente inesistente. Non intendiamo rife.rirei alle responsabilità personali degli am-ministratori; guai se dovessimo regolare ilgiudizio sugli enti locali sul metro di Par-ma, di Savona, di Palermo, di Genova oanche di Roma o suHe migliaia di incrimi.nazioni e di comunicazioni giudiziarie che

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica'

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13 FEBBRAIO198C9P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

corrono tra le procure della Repubblica e lesedi comunali o regionali. Intendiamo rife-rirci invece alla assoluta inaffidabilità dellacapacità gestionale degli enti locali. Il siste-ma partitocratico e correntizio già paraliz-zante in sede centrale trova, a livello regiona-le e dei comuni o della massima parte di es-si, la sua tragica espressione: altro che avvi-cinamento della funzione pubblica al cittadi-no! Sono centmli di potere, gestioni confu-sionarie e disaJvvedute, sedi clientelari, san-tuari per aspiranti principi di piccoli palaz-zi, lontani dalla realtà sociale ed in contrad-dizione con essa; ma anche in contraddizio-ne perenne con l'autorità centrale.

Espressione plastica e moderna della bi-blica torre di Babele. Chi parla oggi di >au-tonomia finanziaria e gestionaJe degli entilocali nega questa realtà e commette, negan-dola, lo stesso errore in prospettiva di co-loro che vollero la riforma regionale. Noinon fummo tra questi. Ed allora se è im-possibile l'autonoma facoltà impositiva, senullo, secondo la nostra analisi, è il gradodi affidabilità degli enti locali anche per lacorretta gestione delle amplissime funzionigià delegate, se il grado di compatibilità del-la finanza pubblica non consente più !>astan-ziali erogazioni a sostegno, l'impegno parla-mentare rischia di essere ~ come purtroppoè stato ~ un mero esercizio dialettico, unabattaglia verbale di commi e di emendamen-ti per una legge uguale nella sostanza a quel-le che l'hanno preceduta e che diversa nonpoteva essere.

Questa visione logica, connessa ed ancora-ta alla realtà senza mistificazione, comporta,in sede politica, una serie di valutazioni difatto.

La anelasticità dei fondi per spese corren-ti significa che comuni, province e loro con-sorzi dovranno apportare tagli alla qua-litàe quantità di servizi già cos'i deficit ari nelpassato; il sistema organizzatorio e vinco-lante non consente sbocchi o possibilità diintervento in materia occupazionale.

Voto contrario alla legge perchè si è in-teso che il riordino della finanza locale nonpuò precedere secondo il nostro avviso madeve conseguire al riordino dello Stato, ogginon più compiutamente rappresentato dalle

istituzioni della prima Repubblica; voto con-trario per essere la legge un espediente ripe-titivo portato avanti solo per evitare unatraumatica impossibilità degli enti locali aprocedere nei programmi ordinari e ineffi-cienti di spesa; voto contrario per avere ilGoverno, anche questa volta e in questa en-nesima occasione, dimostrato la provvisorie-tà della propria azione, connessa al clima po-litico delle cosiddette «intese istituzionali »che paralizzano, reciprocamente, le maggioriforze politiche del paese, dal compiere, comesarebbe necessario e fino in fondo, il propriodovere.

V E N A N Z E T T I. Domando di par-iare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V E N A N Z E T T I. Signor Presiden-te, colleghi, credo che l'ora nella quale ciaccingiamo a dare il voto a questo disegnodi legge di conversione del decreto-legge eanche il succedersi di sedute così prolunga-te non consigli di soffermarci a lungo sullemotivazioni anche di un voto e di ridurrequindi aill'essenziale gli elementi che porta-no il Gruppo repubblicano ad astenersi suldisegno di legge di conversione del decreto-legge relativo alla finanza locale.

Certo noi dovremmo forse considerare,anche successivamente, il nostro modo dilegiferare, l'eccesso dei decreti-legge non co-me denuncia che viene fatta spesso ma pro-prio perchè la ristrettezza dei termini dellascadenza dei decreti-legge ci porta poi ap-punto a legiferare in queste condizioni diAula che non consentono riflessioni; consen-tono a volte il passaggio di alcuni emenda-,menti spesso in contraddizione con quellache è l'impostazione generale della legge enon consentono soprattutto, da parte di tuttii senatori, un esame :abbastanza approfon-dito dei vari elementi di una ,legge così im~portante come questa della finanza locale.Noi in pochi giorni ci troveremo a doverconvertire in legge decreti-legge di importan-za come questo o come quello relativo allaparte sanitaria, alle pensioni, fisoalizzazionedegli oneri sociali, occupazione giovanile;

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Senato della Repubblica ~ 4931 ~ VIII Legislatura

13 FEBBRAIO19809P SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

domani il decreto~legge sugli sfratti; l'altrogiorno a tarda ora la discussione sulla do~ccnza universitaria. È un punto sul qualedovremo tornare, quello di questo nostromodo di legiferare, anche perchè, oltre aduna discussione convulsa, si rischiano al~cuni errori ~ non voglio chiamarli diver~samente ~ come quelli che riteniamo di,were evitato poco fa, con l'approvazione diemendamenti del tutto estranei ai disegni dilegge che sono in discussione e soprattuttocomportanti oneri di tale entità per cui nem~meno la Commissione bilancio avrebbe po~tuta esprimere un parere in Aula, ma avreb~be dovuto rifletterci sopra per un lungo pe~riodo.

Nel merito di questo provvedimento, si~gnor Presidente, dovrei riallacciarmi a quan~to in apertura deHa discussione ieri ci hapraticamente sottoposto il relatore in unarelazione che si usa definire pregevole e, aldi là della forma, vorrei dargliene atto. Eb-bene il relatore ci ricordava come ogni an-no in oui perdura il cosiddetto regime tran~sitorio il Parlamento deve dettare norme 'Sul-l'attività degli enti locali. Questo si st'a ripe-tendo da alcuni anni; pertanto la mancanzadi un quadro di riferimento, di una legge or~ganica, collegata alla riforma degli enti lo-cali, delle loro funzioni, quindi una finanzacollegata aHe funzioni degli enti locali, nonsolamente vista come provvedimenti che dianno in anno si succedono senza punti certidi riferimento per i comuni nel momentoin cui devono approntare i loro bilanci diprevisione, porta ad alcuni errori nel legife~rare che non sempre si possono poi ripa-rare.

n relatore ricordarva anche nella sua rela~zione ~ oltre questo richiamo generale allariforma della finanza locale ~ un altro er~rare che abbiamo commesso e non sappiamoqui se la responsabilità maggiore sia la no-stra, come Parlamento, o quella del Gover-no, laddove il relatore si dice perplesso perla richiesta di stralcio dalla legge finanziariadelle norme sulla finanza locale.

Dice il reJatore che finchè funziona un cen-tralismo finanziario del tutto coerente conla legge finanziaria, ai fini del contenimentodel debito pubblico allargato, Governo e Par-

lamento definiscono a priori, in una valuta~zione complessiva, quantità e compatibi-lità dei trasferimenti rispetto agli obiettiviconclamati di politica economica antinfla-zionistioa. È quanto era stato operato nel1979 ed è quanto non siamo riusciti a fareper il 1980 per cui una serie di provvedi~menti, che erano inclusi in un quadro glo-bale deLla legge finanziaria, ci troviamo ades-so a dovere riesaminare separatamente neltentativo di resvare nei limiti generali dicompatibilità; ma, a mio giudizio, sfuggo-no. Tanto è vero che credo che l'ora tardaed anche una certa comprensione nei riguar~di del Governo non mi hanno fatto sollevareuna eccezione formale. In effetti il Sottose-gretario al tesoro ci ha dato notizia che ilConsiglio dei ministri ha approvato la notadi variaZQone al bilancio e che il Presidente,della Repubblica l'avrebbe firmata; ma ilParlamento nel momento in cui vota questodisegno di legge non ha la copertura formaleperchè i 500 miliardi in più non sono ancoraa conoscenza del Parlamento.

È questo un precedente che vorrei quantomeno ricordare perchè sia un fatto del tut~to eccezionale; altrimenti ci troveremmo avotare un disegno di legge senza coperturaperchè formalmente noi non abbiamo que-sto elemento. Non ho sollevato questo aspet-to formale che avrebbe, forse, impedito ilvoto questa sera del disegno di legge rin~viandolo a domani, ma desidero dire ap-punto che la mancanza del quadro di ri~ferimento, lo stralcio che è stato necessarioattuare rispetto alla legge finanziaria rischia-no di far saltare quello che è 11quadro ge~nerale delle compatibilità e 10 vedremo do~mani nell'altro decreto-legge, forse ancorapiù oneroso per le finanze dello Stato comeaggravio rispetto alle previsioni. Mi riferiscbal decreto-legge attinente alla riforma sani~taria e alle pensioni.

Questi sono aspetti di carattere generaleche impongono, più ancora che consigliano,al Gruppo repubblicano di astenersi sul dise~gno di legge; ma ci sono anche altri aspettiparticolari dei quali due soli, in chiusura,ne 'Vorrei ricordare.

Noi riteniamo che, per quanto riguarda lespese di parte corrente previste per il 1980

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91" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

(l'aumento percentuale che viene dato perquesta spesa di parte corrente), sarebbe statopreferibile dare una percentuale maggioredi quella indicata nel decreto-Iegge, anzichèuna rivalutazione del 5 per cento del 1979.Abbiamo la preoccupazione che questa riva-lutazione del 1979 non rappresenti solamen~te un diverso modo di calcolare la percentua-le con una base diversa, ma comporterà atrascinamento sul 1980 maggiori oneri ri-spetto a que1li che abbiamo previsto.

n secondo elemento è quello che si riferi-sce all'aumento concesso alle aziende di tra-sporto rispetto al disegno originale del Go-verno: infatti, se è vero che per certi aspet-ti le aziende di trasporto municipalizzate,soprattutto nelle grandi città, si sarebberotrovate nella necessità di aumentare le ta-riffe in qualche caso in misura non soste-nibile, qui si dà. per scontato che non è pos-sibile operare nessun risparmio da partedelle stesse aziende municipalizzate; soprat-tutto l'aver accettato un rinnovo di un con-tratto di lavoro fortemente oneroso e spere-qu~ato rispetto a tutti gli altri dipendenti de~gli enti locali dobbiamo coprido come Parla-mento, altrimenti .le aziende di trasporto di-cono che devono aumentare le tariffe in mo-do non sopportabile dai cittadini.

'Questo è un modo di operare del tutto sba-gliato perchè, se si dà per scontato che lespese sono dovute e su quelle non si puòincidere, la pressione avviene sempre sullato delle entrate, che in questo caso peròcorrispondono alle spese da parte delloStato.

Questi sono motivi seri di dissenso. Sualtri avremmo voluto soffermarci ma a que-st'ora non vogliamo

~

ancora trattenere l'As-semblea. I motivi della nostra astensionesono anche conseguenti alla nostra posizio~ne generale nei riguardi del Governo, che èdi astensione e fortemente critica rispetto al-la sua~ politica economica. Mentre siamo,d'accordo con il Governo su alcune inizia-tive e posizioni politiche riferite a:lla poli~tica estera ed interna nella lotta controii terrorismo, il nostro dissenso sta diven-tando ogni giorno più forte riguardo allasua politica economica.

Anche questo provvedimento sulla finan-za locale, in questo quadro, ci trova forte-

mente critici e solo per un riguardo rispet-to aJlle esigenze che hanno i comuni (chespesso non sono responsabili della situazio-ne), che non potevamo privare dei mezzi ne-cessari, dichiariamo astensione anzichè vo-to contrario. (Applausz).

M O D I C A . Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

M O D I C A. Signor Presidente, onorevo-li colleghi, il nostro Gruppo ha condotto,prima in Commissione e poi in Aula, unaserrata critica alle norme di questo decreto-legge. Credo che non si possa disconoscerel'impegno profuso dal nostro Gruppo per la-vorare a modificare e migliorare le normesottoposte alla nostra valutazione. Abbiamoritenuto anche in questa occasione, pur par-tendo da una posizione fermamente criticanei confronti del contenuto originario del de-creto-legge, di caratterizzare la nostra oppo-sizione a questo provvedimento secondo queiprincìpi di impegno costruttivo per dare so-luzione ai problemi del paese che non daoggi caratterizzano il nostro ruolo nel Par-lamento.

Questa critica l'abbiamo condotta in modoserrato, anche puntiglioso, su tutte le normedi questo decreto e ci ha sorretto in questaazione la convinzione che ciò che dicevamonell'aula della Commissione e poi qui nonera semplicemente un discorso ri'Volto aiGruppi parlamentari, ai colleghi, ma risuona-va contemporaneamente nel paese, si espri-meva attraverso !'interesse, la passione, lamobilitazione di migliaia e migliaia di citta-dini, di amministratori, in modo particolare,interessati vitalmente all'esito di questa no-stra discussione parlamentare, che hannosorretto la richiesta di significativi mutamen-ti di questo decreto attraverso una positivamanifestazione di volontà che ha segnatotutto il lungo iter di questa decisione legisla-tiva. Ci siamo potuti riferire, quindi, a unavasta presenza del paese, degli amministra-tori, a una presenza unitaria in cui si sonomanifestate volontà non di una parte poli-tica soltanto ma di tante forze largamenteimpegnate nel paese nella soluzione dei pro-

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91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

blemi della gente e nel rapporto vivo, quo-tidiano con i bisogni di masse di milioni diuomini, di donne, di giovani che premonosulla amministrazione locale per otteneresoddisfazione ai loro vitali bisogni di pro-gresso, di cultura, di civiltà.

È facendo riferimento a questa spinta uni-taria che abbiamo voluto dare a questa no-stra battaglia parlamentare il significato diun'azione costruttiva per indirizzare diver-samente questo disegno di legge. Certamentenon vi è in noi nessuna iattanza, nessun sen-so di orgoglio di parte nel momento in cuipossiamo valutare, alla conclusione di que-sta battaglia parlamentare che ci ha vistoimpegnati in votazioni anche assai contra-state e difficili, i significativi cambiamentiche, grazie a questa positiva azione, sono sta-ti introdotti rispetto al testo originario deldecreto-legge.

È ben lungi da noi l'idea di attribuirci ilmerito esclusivo di questi cambiamenti, an-che se certamente ci si vorrà dare atto delnostro impegno per ottenerli, perchè sappia-mo bene che senza l'unità che su questi mo-tivi di cambiamento si è stabilita nel paese enel Senato tra noi ed i nostri compagni del-la Sinistra indipendente, del Partito sociali-sta, le altre forze democratiche e la stessaDemocrazia cristiana che su vari punti hamanifestato una 'Volontà anaJ.oga di cambia-mento, non sarebbe stato possibile ottenerequesti risultati. Vi è dunque un impegno au-tonomista che supera le posizioni di partee che il Senato ha oggi più volte dimostrato.

Non sono risultati da poco se è vero, co-me è vero, che di ben cinquecento miliardisi è accresciuta l'erogazione finanziaria pre-vista per fronteggiare i bisogni essenziali del-le comunità locali attraverso il riconoscimen-to, che è stato peraltro assai duro e fatico-so da conquistare, data la permanenza diostinate resistenze a comprendere l'esatta si-tuazione degli enti locali, del fatto che unaoperazione di risanamento della finanza lo-cale non può non continuare a basarsi suun principio di verità, sul riconoscimentocioè della reale condizione, della reale spesae dei reali bisogni, negando i quali si rischie-rebbe di far di nuovo precipitare la finanzalocale verso quella condizione di organico

dissesto che la stava avviando soltanto pochianni or sono verso una catastrofica rovina.

Se questi cinquecento miliardi sono aUafine usciti ~ e sembrava che fosse impossi-bile trovarli ~ e sono venuti a coprire spe-se essenziali per la vita del nostro paese,ciò è dovuto a questa volontà comune di for-ze democratiche che hanno operato nel sen-so del cambiamento. Anche questo non ècertamente un dato che si può sottovarlutare,come non si può sottovalutare il fatto chein questo decretò sono state travolte, dallavolontà comune delle forze democratiche edautonomiste, quelle norme di carattere re-pressivo che avevano suscitato, più ancoradelle norme di carattere strettamente finan-ziario, la riprovazione e la condanna di unvasto schieramento nel paese, negli enti lo-cali, nelle forze politiche e che sono statecancellate andando anche al di là di ciò cheera stato introdotto come innovazione peg-giorativa in questo decreto-legge, travolgen-do norme residuate in passati decreti ana-loghi a questo che, in una diversa condizio-ne politica, erano potuti sfuggire ad una piùsevera e serrata critica e, quindi, si eranointrodotti ad inquinare il nostro ordinamen-to su un punto estremamente delicato che èquello della riconduzione necessaria di ogniforma di controllo sugli atti degli enti localial principio costituzionale, secondo cui nes~sun controllo è ammissibile al di fuori diquello esercitato dall'organo regionale (chesarà bene, attraverso l'auspicata riforma del-le autonomie, condurre finalmente ad essereun organo effettivamente regionale, cosa cheoggi non è per il carattere misto che ad es-so è stato impresso da norme certamente or-mai superate).

Questo cambiamento è certamente tale daconsentirci di' guardare al testo del decreto-legge che convertiamo con un atteggiamen-to che non può essere il medesimo del puntodi partenza. Tuttavia debbo ricordare che lanostra serrata critica, particolarmente mes-sa in evidenza dal discorso del compagno se-natore Cossutta, al decreto-legge, non riguar-dava soltanto i singoli contenuti di esso, matendeva a metterne in evidenza un significa-to più generarle come un atto che esprime undeterminato indirizzo politico nei confronti

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4934 ~

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delle autonomie locali e regionali nel nostropaese: un indirizzo politico che il ministroDarida ha voluto qui nel suo intervento pre-sentare in una forma riduttiva, cercando diattenuarne i significati e la portata, quandoci ha detto che tutto sommato gli sembravaesagerata la critica fatta, perchè in sostanzail Governo si era limitato a rivolgere delle« critiche verbali» (egli si riferiva al noto espiacevole episodio del discorso del presiden-te Cossiga al convegno di Viareggio). Ma cer-tamente, se soltanto di questo si trattasse,cioè soltanto di «critiche verbali », si po-trebbe pensare che quello sia stato un mo-mento di distrazione del Presidente del Con-siglio: ma purtroppo non di questo soltantosi tratta, bensì di una continuità di atti poli-tici e legislativi concreti, di atti di indirizzoe di amministrazione, che ormai sistemati-camente da diversi mesi ~ e il collega Cos-sutta ha messo bene in -evidenza questoaspetto ~ si ripetono, a manifestare che nonvi è soltanto un incidente sul lavoro, non viè soltanto una distrazione momentanea, mavi è un orientamento del Governo, quel-l'orientamento che aveva dato a questo de-creto-legge un carattere che, a differenza deiprecedenti, lo aveva reso così ostico, cosìinaccettabile per le forze democratiche e au-tonomiste.

Debbo dire che se questo indirizzo politi-co ha subìto certamente in quest'Aula oggiun colpo, perchè non è passata quella lineadi restrizione che era contenuta nelle normedel famigerato articolo 2 di questo decreto,tuttavia esso lascia ancora il suo segno nelcontenuto che il decreto conserva: lo lasciain alcune parti di esso che abbisognano dimeditazione, di critica e di cambiamento ul.teriore, su cui non possiamo considerare con-dusa la discussione, la battaglia politica eparlamentare e che certamente saranno og-getto di una ripresa di questa battaglia quan-do questo decreto dovrà passare alla Came-ra dei deputati per completare il suo iterlegislativo.

Non sto qui a ripetere adesso tutti i limi-ti; metto in evidenza soltanto i pilÌ gravi.Debbo ricordare, ad esempio, come non siastato possibile far comprendere ai rappre-sentanti del Governo che la norma relativa

al problema dei trasporti è iniqua e non tie-ne conto di una condizione reale delle azien-de di trasporto e dei bilanci degli enti loca-li, finendo per creare una disparità di trat-tamento che non va a favore di coloro chehanno più oculatamente amministrato, masi risolve proprio nella direzione opposta:alla salute di tutti i discorsi sul rigore cheispirano, almeno formalmente, certi atteg-giamenti nei confronti di questi problemi!

Debbo anche ricordare che, se è stato pos-I sibile rimuovere quell'assurdo e incompren-

sibile limite a 50.000 abitanti della possibi-lità di prevedere assunzioni per far funzio-nare opere realizzate che non possono certa-mente essere lasciate abbandonate a se stes-se, opere che sono il frutto di investimentisostenuti dal denaro pubblico, destinate asorreggere la vita delle popolazioni, dellagente, e che non possono essere lasciate lìa marcire per il divieto di assunzioni, cheso io, di bidelli o di tecnici che debbono farfunzionare determinati uffici o servizi, ebbe-ne, certamente il fatto che sia stata rimossaquesta assurda limitazione è cosa importan-te. Tuttavia non possiamo sottovalutare ilfatto che il problema resta ancora aperto eda risolvere attraverso quel procedimentoamministrativo che è stato proposto, cioè coldecreto del Ministro dell'interno che dovràindicare i parametri.

Su questo punto mi permetterei di dare airappresentanti del Governo un consiglio, dicui essi naturalmente terranno il conto chevorranno: quello cioè di andare alla Came-ra dei deputati disposti a chiedere il contri-buto, l'aiuto della Camera dei deputati permodificare questa norma che noi purtroppo,nella fretta di una soluzione che peraltro pre-sentava una via di uscita rispetto a uno deipiù gravi punti negativi di questo decreto,rispetto alla questione, cioè, del limite dei50.000 abitanti, non abbiamo potuto suffi-cientemente approfondire. Voglio vedere co-sa farà il Ministro dell'interno, con tutti isussidi di cui si potrà avvalere per elaborarequesti famosi parametri, quando, grazie almodo come è stata scritta questa norma, do-vrà provvedere a determinare i parametristessi per tutti gli 8.000 comuni italiani, dalcomune di 50 abitanti fino alla città capita-

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Senato della Repubblica ~ 4935 ~ VIII Legislatura

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le d'Italia, e dovrà in un mese risolvere inqualche modo la questione appunto delladefinizione dell'occupazione necessaria peril funzionamento dei servizi, questione sullaquale da anni si affaticano i migliori cervellidel Ministero dell'interno senza che peral~tra questa loro fatica abbia mai prodottoniente di concreto. Questi parametri, infatti,non sono una scoperta di questa sera, se neparla da anni e non è stato mai possibilevedere in concreto di che cosa effettivamentesi tratti.

Si apra il Governo a una discussione ulte~riore di questo punto che ha bisogno di ap~profondimento; si disponga, per esempio, adaccettare una decisione che escluda da que-sta parametrazione ~ tornando quindi a unanorma che già c'era nel decreto prima di que-sta modifica ~ tutti i comuni di ampiezzaminore per i quali mi pare veramente assur-do andare a definire da Roma i criteri se-condo i quali si devono far funzionare i di-versi servizi; limiti la possibilità, che gli èstata data da questa norma, esclusivamentealle più grandi amministrazioni nelle qualieffettivamente è più agevole ed è anche op~portuno introdurre degli elementi di para-metrazione; soHeciti dalla Camera dei depu-tati il concorso di intelligenze e di proposteche può consentirgli di dare a questa ipote-si una condizione di più concreta realizza-zione: altrimenti è molto fondato il timoreche questa norma si risolva da un lato in unanorma inoperante e dall'altro in un inutilee negativo sbarramento che finirà per ripro--porre il problema di un blocco indiscrimi-nato e quindi per suscitare nuove tensioni,nuovi contrasti, nuovi scontri.

A questa notazione degli aspetti negativi ri-masti nel decreto devo ancora aggiungere lapresenza della commissione centrale per lafinanza locale. Se è stato possibile limitaretale presenza rispetto alle previsioni del de-creto-legge e se particolarmente importanteda questo punto di vista è il fatto di essereriusciti a introdurre, col concorso di tantevolontà, un limite temporale rigoroso al~l'esercizio di queste sue funzioni di interven-to, tuttavia resta il fatto ~ e i colleghi chehanno partecipato con noi a tante battaglieautonomiste e che hanno vissuto l'esperien-

za delle associazioni unitarie dei comuni, leesperienze delle regioni, sanno bene che que-sta è una antica e mai sepolta rivendicazioneautonomista ~ che la commissione centraleper la finanza locale non deve avere più ra~gione di esistere, mentre in questi anni èstata costantemente rafforzata. Nel bilan~cia del Ministero dell'interno di quest'an~no vi è una previsione che decuplica la spe-sa prevista nel capitolo relativo per il suofunzionamento e del resto abbiamo avuto unriflesso di questa intenzione anche nella nor-ma che è stata proposta in questa sede perincrementare le attività di questa commis~sione. Si tratta di un organismo che devesparire, in un sistema effettivamente auto-nomista di controlli.

Come dicevo, questo indirizzo politico nonè stato certamente travolto dai miglioramen-ti introdotti nel decreto. Restano limiti e re-sta purtroppo un indirizzo che, se è statocontestato e bloccato, non è per questo scom.-parso. L'onorevole Darida ha cercato di pre-sentare le ,soluzioni date dal decreto nellaloro natura transitoria per attenuarne il pe-so e ]1 significato, e tuttavia egli stesso hadetto che si sono già delineati, attraversole successive soluzioni transitorie, alcuniaspetti della futura riforma.

Proprio qui sta la critica che rivolgiamo aquesto sistema. Infatti una cosa è accettaredecreti di questa natura di carattere transi-torio per una fase che dura un anno o chedura due anni, ma quando si affastellanoquesti successivi provvedimenti ~ e siamogià al quarto ~ si costruisce una maglia fit-tissima e sempre più inestricabile e incom-prensibile di norme tra le quali i nostri am-ministratori si devono destreggiare attraver-so enormi difficoltà (e voi sapete che que~ste difficoltà talvolta si pagano, a livello del-l'amministrazione locale, anche incorrendonelle maglie di una giustizia che non semprecerca di perseguire, come dovrebbe, gli effet~tivi reati nei confronti della pubblica ammi-nistrazione ma molto spesso si adagia suformalistiche considerazioni e utilizza nor~me del codice penale che consentono valuta-zioni del tutto soggettive sulle responsabilitàdegli amministratori). L'irrigidimento diqueste norme rappresenta dunque qualcosa

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VIl I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4936 ~

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di assolutamente inaccettabile. Ecco l'impor-tanza dell'ordine del giorno che abbiamo vo-tato, che auspica un'effettiva riforma dellafinanza locale. Ma quante volte abbiamo au-spicato questa riforma! Da quanti anni cibattiamo pe~chè questa riforma finalmentearrivi! E perchè non è venuta ancora? Per-chè non vi è ancora un indirizzo politico di-sposto ad accettare che questa riforma final-mente si faccia; e l'affastellamento delle nor-me provvisorie finisce per diventare unacontraddizione all'ipotesi della riforma.

Certo non ci scoraggiamo per questo. È'una battaglia che viene da molto lontano eche continuerà, speriamo, da posizioni sem-pre più arvanzate. Tuttavia senza un cambia-mento dell'indirizzo politico di Governo pro-blemi di questa natura non si possono ri-solvere.

Ha detto bene l'onorevole Darida quandoha ricordato la differenza tra la situazioneodierna, con tutte le sue difficoltà, e l'epocain cui egli era sindaco di Roma e dovevadestreggiarsi in ben altre condizioni, quan-do ogni giorno, ogni ora, scattavano miliardidi debito in più dell'amministrazione dellacapitale. Ha detto a me l'onorevole Darida~ e il concetto traspariva anche nel suo di-scorso ~ che avrebbe salito in ginocchio lascala santa, quand' era sindaco di Roma, seavesse potuto disporre del1lenorme di cui sidispone oggi. Avrebbe fatto bene a farI o co-munque perchè di motivi di penitenza per sa-lire in ginocchio la scala santa, all'epoca,l'onorevole Darida ne averva moÌtissimi; ave-va solo l'imbarazzo della scelta. Ma certa-mente è vero quello che ha detto, cioè chela situazione di oggi non è paragonabile aquella di allora. Ma quante battaglie ci sonovolute per arrivare a questo! Quante diffi-coltà si sono dovute superare! Le abbiamosuperate insieme, non da soli, certo, però conmaggiore fretta, con maggiore rapidità, conmaggiore incisività da quando abbiamo avu-to per un determinato periodo ~ il senatore,Cossutta 10 ha ricordato ~ un indirizzo diGoverno che si era finalmente posto comeobiettivo proprio, senza affidarsi cioè soltan-to alle spinte del paese, del Parlamento odell'ANCI, la promozione delle autonomie lo-cali e regionali. Purtroppo questo indirizzoè durato poco, è stato presto contraddetto.

Il sottosegretario Tarabini ha detto: cosachiedete a questo Governo quando siete adesso contrari e non volete che continui afunzionare? La risposta mi pare elementare:quando parliamo di Governo, non parliamosolo di questo Governo, di cui conosciamobene la precarietà e le condizioni sempre piùevidenti di fatiscenza, ma parliamo del Go-verno come organismo costituzionale, comeindirizzo politico al vertice dello Stato e ailGoverno così inteso chiediamo un indirizzopolitico coerente con le esigenze delle au-tonomie.

Non possiamo dare voto positivo alla con-versione di questo decreto per le ragioni cheho esposto, per i limiti che esso contienee soprattutto perchè manca una nota di cam-biamento di questo indirizzo politico da par-te del Governo. Voglio sottolineare che è gra-ve il fatto che una forza politica come lanostra su una questione come questa nonpossa esprimere un voto positivo, perchèquestioni di questa natura conservano unloro carattere costituente, un carattere di de-rivazione dal patto costituzionale e possonoperciò avere soluzioni positive solo quandosi torna allo spirito e all'unità che hanno ca-ratterizzato quel periodo della nostra storia.È possibile che questo avvenga, è possibiledeterminare un simile indirizzo, è possibileun'azione unitaria che continui nel paese, neicomuni, nelle associazioni unitarie, alla Ca-mera dei deputati, quando essa dovrà af-frontare di nuovo questa discussione. Di talepossibilità vi sono stati segni confortanti inquesta discussione. Abbiamo visto apparireuna volontà di cambiamento non solo nellaparte che qui rappresentiamo. Ebbene, sia-mo convinti che da queste premesse potran-no trarsi importanti risultati qualora si sap-pia determinare con la volontà comune uncambiamento dell'indirizzo politico di Go-verno sui problemi delle autonomie locali edelle regioni. A questo cambiamento ci augu-riamo che concorrano tutte quelle forze cheda diverse posizioni politiche hanno lavora-to con noi a migliorare queste norme. Pro-prio per sottolineare non solo i limiti e glierrori ma anche i risultati insieme conseguitie una concreta speranza di cambiamento, ilnostro non sarà un voto negativo, ma un vo-

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Senato della Repubblica ~ 4937 ~ VIII Legislatura

9P SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

to di astensione. (Applausi dall' estrema sini-stra. Congratulazioni).

BAR S A C C H I . Domando di paJ:1lareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

BAR S A C C H I . Signor Presidente,onorevole Sottosegretario, onorevoli colle~ghi, come ha già rilevato il collega Scevarol-li a nome del Gruppo socialista, il provve~dimento giunge in un modo tardivo a dareprecisi indirizzi nella formazione dei bilanci.

Le nostre riserve, le nostre perplessità na-scevano da questa considerazione e anchedalla mancanza di una impostazione di lavo-ro che doveva definire sia la parte stretta-mente finanziaria, sia quella di organizzazio~ne. Abbiamo esaminato un provvedimentotampone con una metodologia che ci vieneripresentata da alcuni anni, nonostante i ri~petuti e precisi impegni per il varo della ri-forma locale.

Non possiamo che ribadire qui la nostraavversione al sistema della decretazione siacome metodo sia perchè rende assolutamen-te impossibile qualsiasi metodo di program-mazione in un settore così importante. Ilcollega Scevarolli aveva giustamente espres-so nel suo intervento una valutazione in com-plesso non positiva, condizionando il nostroatteggiamento nel voto all'accoglimento diidonei emendamenti al fine di recuperare imargini di aggiustamento.

Quali erano le nostre proposte e le nostrevalutazioni? Ritenevamo non accettabile iltesto dell'articolo 2 che per noi sociailisti sirivelava come una vera e propria intimida~zione degli amministratori locali e certamen~te non sarebbe servito alla chiarezza dellasituazione, contribuendo invece a creare uncompleto immobilismo. Ritenevamo e rite~niamo non accettabile la proposta del Gover-no in merito al progressivo assorbimento delpersonale non di ruolo nelle piante organi-che. Invece eravamo e siamo ancora favore-voli ad un assorbimento completo del per-sonale precario che contribuisca a dare atali lavoratori tutta la dignità e la sicurezzache ad essi compete.

Sempre per quanto concerne il personalele nostre proposte tendevano e tendono aconsentire che i comuni con popolazione si-no a 10.000 abitanti siano dotati di piani diriorganizzazione e che si associno per la ge-stione comune di taluni servizi, possano as~sumere personale sufficiente a tale gestione,pur legando tali assunzioni a parametri rigo-rosi e predeterminati.

Inoltre anche per quanto riguarda la par-te finanziaria del provvedimento l'azione deisocialisti, insieme a quella deg,li altri Gruppidella sinistra, è stata già in Commissione de-cisa, ottenendo anche significativi risultatirispetto alla formulazione originaria del de-creto.

Abbiamo per questo riproposto in Aula siail fondo speciale per gli investimenti dei co~muni con popolazione inferiore a 5.000 abi-tanti, sia la completa e totale copertura daparte dello Stato degli oneri derivanti dalnuovo contratto nazionale per il trasportourbano per il 1979. Abbiamo inoltre propo~sto la nuova regolamentazione dell'ILOR pergarantire alle regioni la certezza di una mi-gliore regolamentazione del flusso finanzia~rio derivante da una imposta che troppospesso è rimasta solo nominalmente locale.Anche se, come hanno detto altri colleghi,sostanziali modifiche sono state apportatedalla competente Commissione ed altre signi-ficative sono state ottenute oggi in Aula ri~guardanti gli articoli 2, 3, 5, 6 e 7, per i moti-vi di carattere generale già illustrati, il no-stro atteggiamento rimane nel complessonon positivo.

Il permanere dello stato di transitorietàverso una riforma a regime de11'intera mate-ria pone evidentemente problemi che richie~dono una trattazione specifica ancorata alcarattere d~licato e complesso di norme chetravalicano aspetti puramente finanziari edinvestono ambiti di rilevanza istituzionale.

Questo provvedimento invece ancora unavolta è uscito con una soluzione tampone inassenza di un quadro programmatico nazio-nale, in assenza di una riforma della vecchialegge comunale e provinciale, in assenza diuna riforma organica della finanza localee regionale. Come ha detto anche il collegaModica, alcuni importanti emendamenti, che

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Senato della Repubblica ~ 4938 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 13 FEBBRAIO 198[\

abbiamo qui proposto in Aula e che sonostati presentati dal nostro Gruppo e non so~no stati approvati, saranno riproposti quan-do il provvedimento sarà discusso alla Ca~mera.

Siamo però consapevoli dell'urgenza di da-re ai comuni uno strumento, il più idoneopossibile, per l'assolvimento tempestivo diquegli obblighi che competono loro. Siamoaltresì consapevoli, come ho già detto, dellecarenze esistenti e dobbiamo purtroppo con-statare, nonostante alcuni risultati positiviottenuti per !'impegno della sinistra in Com-missione e in Aula, che il testo non recepi-sce completamente quanto da noi auspicatoe proposto.

Per questi motivi e per ,le considerazioniche sono state espresse nell'intervento gene-rale del collega Scevarolli, annuncio il votodi astensione del Gruppo socialista. (Applau-si dalla sinistra).

A N D E R L I N I. Domando di parlareper dicMarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D E R L I N I. Signor Presidente,colleghi, mi auguro che la tormentata vicen-da attraverso la quale è passato quest'annoil rapporto tra Governo centrale e poterilocali abb1a insegnato a tutti noi che vicen-de di questo genere non sono ripetihiH; enon solo perchè abMamo avuto una sedutalunga, estenuante, in 'alcuni momenti con-fusa e probabilmente anche contraddittoria)ma perchè questa storia, cominciata dall'ot-tobre, si prolunga da ben quattro mesi: leg~ge finanziaria, scorporo, una maggioranzaincapace di portare avanti le sue stesse pro~poste, decreto, quarto decreto. Il palinse-sto cresce, sono quattro strati legislativi (ab-biamo deciso di chiamarli Stammati primo,Stammati secondo, Pandolfi primo e Tara~bini primo) sovrapposti gli uni sugli altri,non combacianti tra di loro e non credo dioffendere nessuno se dico che in quest'Aulauna decina di colleghi sono in grado di af-ferrare appieno il significato di tutti gli ar-ticoli e di tutti i commi che oggi pomerig-gio abbiamo votato; ripeto una decina di

colleghi e non di più e io non sono certa-mente tra essi.

È possibile continuare a regolare i rap-porti tra il Governo centrale e i poteri lo-cali a questa maniera? Trasferire ogni atmo13.000, forse 15.000 l'anno prossimo, 18.000miliardi tra due anni, e contemporaneamen-te dettare una serie di norme minuziose?Siamo arrivati a stabilire per legge che unadonna che va in puerperia può essere so-stituita per tutto il tempo del puerperia,ma se si ammala l'ingegnere capo o il ra-gioniere generale del comune difficilmentepotrà essere sostituito. Non è più possibileandare avanti in questo modo, è il sistemache è sbagliato; il sistema era sbagliato eresta sbagHato. Questa sarebbe ragione suf-ficiente per dare un voto' contrario.

Ma nel corso di questa seduta S1 sono ve-rificati dei fatti nuovi, signifioativi, che han-no spostato l'asse, ill ba-ricentro politico de-gli orientamenti generali del Senato e sualcuni punti hanno fatto passare degli emen-damenti assai significativi. I denti cariatidel decreto sono stati tvrati via con qualchecolpo un po' brusco e con la collabora:z;ionedi molti coHeghi del Gruppo democristianoche hanno reso possibile H passaggio di de-terminati emendamenti. Si è ricostruita neifatti quella maggioranza autonomìsta cheè poi quella stessa che governa l'ANCI e cheè sensibile alle es,igenze delle nostre ammi-n1strazioni locali.

Così è stata cancellata la formula ambi~gua e pericolosissima deHa nullità di dirit-to; è stato cancellato il riferimento ai se-gretari e ai ragionieri dei comuni e delleprovince, che si voleva diventassero i nuovipaladini del potere centrale all'interno delleamministrazioni locali. Così è positivo il fat-to che sia passato l'emendamento che fissai,l termine di 90 giorni per le risposte che lacommissione centrale deve dare. Gli aspettinegativi ~ li hanno iHustrati già gli altricolleghi intervenuti prima di me ~ stanno

nella permanenza della commissione centra-le; tra l'altro è gravissimo il fatto che pos-sa essere presieduta dal direttore generalee non più- solo dal Ministro o da un sot-

i tosegretario. Non ci siamo per l'intero pro-I blema dei trasporti; è rimasta assai ca-

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:.';c,'wto della RepubbUcu VIII Legislatura~ 4939 ~

13 FEBBRAIO1980

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91a SEDUTA

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AS':;EMBLEA"

RESOCONTO STENOGRAFICU

l'ente la parte che riguarda la possibilitàdi assunzione del personale e di far funzio-nare le opere nuove, i servizi nuovi che icomuni hanno creato. Insomma la vecchiamentaHtà centralistica è uscita solo in par-te ridimensionata nd corso della battagliache si è svolta in Senato nel corso di que-ste uJt.ime ore.

Mi trovo, colleghi, nella condizione pro-babilmente unica in quest'Aula di essere sta-io per un periodo della mia vita sindaco diun comune di 20-30.000 abitanti (una cittàpiacevole a non molta distanza da Roma) edi avere occupato anche per a:lcuni mesi ilposto che attualmente occupa l'onorevole Ta-rabini, cioè il posto dal quale di solito sifa resistenza, se non lotta alIe pressioni chevengono daJ1a base delle strutture autono-mistiche del paese. Io so da dove vengonole voci che sollecitano i membri del Gover-no a sostenere poi in Aula le posizioni cheabbiamo Vls>to (e quella dalla quale H Go-verno è partito è addirittura incredibile al-lorchè ha negato il suo consenso ad un or-dine del giorno che richiamava l'urgenza del-la riforma delta Hnanz.a locale). Vengono que-ste VOel da un ceto burocratico seriamentestratifkato, ben instal1ato in aJcuni Ministe-ri chiavp-, in particolare al Ministero del te-soro e al Mini'stero de1J'interno, che conti-nua a consider::>~rei <;indaci, i consigH comu-nali o puri e meri esecutori della volontàeel Governo centrale, oppure degli spendac-ciani, dei confusionari, dei fannulloni, maga-ri anche dei disonesti, facendo di ogni erbaun fascio e senza fare le pur necessarie di-stinzioni che all'interno della vita degli: 8.000comuni italiani, delle 20 regioni in cui èdiviso i:1nostro paese esi'stono e debbono puressere fatte.

Vi ho detto le ragioni per le quali nel te-sto al nostro esame, secondo noi, esi'stonoombre e luci; vi ho detto della nostra deci-sione di partenza di votare contro per que-stioni di carattere generale. Ma poichè ci tro-viamo adesso di fronte a nuove realtà epoichè qualche passo in avanti di notevolesignificato è stato fatto, se confermiamo ilnostro voto contrario, tra l'altro ci trove-remmo in disaccordo con il resto della si-nistra che si è già pronunciata per l'asten-sione. E poichè una delle nostre permanenti

preoccupazioni è quella di mantenere quan-ta più unità è poss:ibile a sinistra anche que-sta è una delle ragioni che ci spinge allaastensione. L'altra ragione è, se mi permet-tete, che non vogliamo perdere i contatti conquei coLleghi del Gruppo democristiano chenel corso di questa seduta oi hanno aiutatoa tagliare gli artigli più pericolasi di questalegge e ad invertire, per lo meno parzialmen-te, la pericolosa tendenza che il decreto delGoverno rappresentava.

Rendiamoci conto del fatto che la realtàdel paese, delle sue autonomie è maLto mi-gliore di quanto non credano i burocrati delMinistero e di quanto non ci raccontino al-cuni ministri e sottasegretaI'Ì che da essisi fanno influenzare in maniera pesante. Delresto si tratta di un'esperienza che ho vis-suto sulle mie spalle e della quale mi sonoreso conto proprio giorno per giorno, setti-mana per settimana.

Se questa Repubblica resiste alle ondatedrammatiche che ci attraversano in tutte ledireziani, agli sconquassi che H terrorismoprovoca nell'animo di ciascuno di noi<e neltessuto sociale, quel terradsmo che ci assa-le alla gola ormai con l'itmi terribili e tra-gici; se riusciamo aJ:1Ìemergere iu qualohemodo dalla crisi drammatica nella quale s~a.ma ancora ben inHssi e a salvarci; se liafragilità delle strutture centrali non si pro-paga ad ondate successive nel resto del cor-po della nazione, in gran parte ciò è dovu-to al fatto che Je autonomie ,locali resisto-no: se non c'è il Governo, onorevole Tara-bini (ed i 37-38 governi che abbiamo avutodalla fine della seconda guerra mondiale adoggi hanno lasciato larghi vuoti nan fas,s'al-tra tra un Governo e l'altro per non parlaredei governi che erano solo tali di name, purigoverni ombra carne è quello che abbiamodavanti), se dunque i governi sono fragi1i,non esistono o sano solo ombre, una delleragiani per le quali l'Italia resiste è costi-tuita dal fatto che c'è il sindaco, c'è il pre-sidente della regione e gli asses,soci che inqualche modo funzionano, c'è il comune, laamministraziane, premuta dalle esigenze quo-tidiane, dal rapporto quotidiano di cui lagente ha pur bisogna come un centro di coo-gulazione, di raccolta delle esigenze e comemomento di spinta per un rinnovamento.

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Senato ddla Repubblica ~ 4940 ~ VIl I Legislatura

13 FEBBRAIO1980918 SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Se c'è dunque una Repubblica ancora vivae vitale, ciò è in gran parte dovuto alla pre-senza di questo tessuto delle autonomie edei poteri locali. Non mortifichiamolo ulte-riormente.

Proprio per non contribuire in nessunmodo a mortificado, abbiamo deciso la no-stra astensione. (Applausi dall' estrema si-nistra).

FER R A R I - A G G R A D I. Domandodi padare per dichiarazione eli voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER R A R I - A G G R A D I. SignorPresidente, ritengo che ad un'ora così tarda,dopo una giornata di grande fatica e conun'altra che se ne prepara per domani, siaun nostro impegno, se non altro di riguardo,essere estremamente sintetici. Avrei ancherinunciato a parlare se non dovessi affidare

. al verbale alcune dichiaraZjioni per incaricodel mio Gruppo. Mi esprimerò, comunque,in termini telegrafici, per titoli.

InnanzituHo tengo a manifestare il nostrocompiacimento per il modo ed i tempi neiquali si è operato: abbiamo avuto primauna di'scussione approfondita in sede di leg-ge fil1anziaria, poi il ricorso allo strumentodel decreto~legge ed una sua approvamonein termini soddisfacenti che, oltre a consen-tire di superare difficoltà e rinvir per la de-finizione dei bilanci degli enti locali, costi-tuisce un contributo posi'tivo per il loro cor-retto funzionamento.

Dobbiamo, inoltre, apprezzare l'azione delGoverno che ha affrontato con coerenza esens.ibilità i problemi che aveva di fronte.Ritengo doveroso non solo ringraziare il rap-presentante del Governo; a nome del mioGruppo e con grande convinzione e cordia-lità, rivolgo anche un particolare ringrazia-mento al l'datare collega Triglia.

Noi ci siamo mossi facendo perno su duepunti: da un lato, abbiamo cercato respon-sabilmente di rispettare !'impegno preso inquest'Aula di non aumentare il tetto del di-savanzo della finanza pubblica complessivae siamo lieti di avere, almeno per ora, ri-spettato in pieno tale impegno; d'altro lato

abbiamo concentrato la nostra attenzione,per eventuali nuovi stanziamenti, sulle coseessenziali. Se qualcosa poteva essere fatta,reperendo la necessaria copertura, doveva-mo farlo so.Itanto per finalità fondamentalie da parte nostra abbiamo indicato soltan-to due esigenze: le pensioni, che verrannoin discussiol1e nei giorni prossimi, e in li-mÌiti più contenuti, la finanza locale. Nonsolo, ma abbiamo compiuto un gesto di ca-rattere assolutamente eccezionale e del qua-le chiedo alla Presidenza di prendere attoregistrando ch1aramente la nostra posizioneche riteniamo debba essere la posizione delSenato: ieri, a conclusione di un dibattitomolto difficile in Commissione, abbiamo ac-cettato ~ io l'ho fatto con grande perples-sità ~ di dichiarare l'esÌ'stenza della coper-tura per maggiori spese che formalmente co-pertura non avevano. Il Governo aveva prean-nundato, nei giorni precedenti, che le mag-giO'rientmte tributarie avrebbero consenti-to una disponibilità tale da coprire le spesemaggio'TÌ che stavamo considerando, ma an-cora non vi era nulla di preciso e formalmen-te acquisito; solo stamane, 'il Consiglio deimini'st:d ha approvato, come proposta delGoverno, la messa a disposizione degli im-porti necessari. Noi chiediamo, signor Presi-dente, che ciò non deve costituire un prece-dente: l'abbiamo consentito come fatto ec-cezionale perchè deve restare punto fermoche le coperture esistono solo quando sonostate formalmente indicate al Parlamento eda questo riconosciute formalmente valide.

Altro punto sul quale avevo chiesto la pa~rola duraTIte il dibattito e che desidero rd-badire ora in modo espJ:i:cito ri:volgendomiai Gruppi con i quali abbiamo in passatocollaborato: confidavamo in un loro diversoatteggiamento. Quando, dopo i dibatititi ele COiJ.1vergenzeche si sono registrate in Com-missione, un loro senatore presenta ben 40emendamenti e li sostiene con intransigenza,quando mi S'€nto dire neUe dichiarazioni divoto che si è lottato su « tutto il fronte»e che si vuole criticare ed attaccare tutto,nulla escluso, debbo ribattere che questonon è un modo costruttivo di operare. Con-centriamoci sui punti essenziali e soprattut-to proponiamo nuove spese solo se si:a:mo

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iellato della 8.epubblic.::J ~ 4941 ~

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VIII Legislatura~,::=::=..~..~~~~~~~--_:======:_:=:::=-

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO91 a SEDUTA

in grado di indicare anche le rispettive co..perture. H Parlamento, se decide una spesa,è tenuto.ad indicare anche come intende co..p:rlÌrla; aLtrimenti corrÌ'amo rischi gravi pro..prio in un momento nel quale la Hnanzapubblica è la causa principale dell'inf1az;io..ne che minaccia il nostro paese.

Questa è la seconda O'sservazione che va..gHamo rimanga agli atti perchè questo siste..ma non è accettabile. Il Parlamento è liberodi stabilire nuove spese, può fado sbaglian-do dal puntO' di vista economico o palitico,ma ha il dovere di indicare aa copertura.Oggi ci sdamo trovati invece di fronte ad uninsieme di proposte, che in pal1te 'abbiall1lO'contenuto, prive deHa relatÌlva copertura.Una cosa di questo genere, anche se si trat-ta di provvedimenti che riguardano una ma..teri>a fondamentale cornela finanza locale,non può essere ammessa in un Parlamentoche vuole dimostrare al paese di gestire nelmO'do migHore la cosa pubblica.

Ciò detto, desidero concludere con dueconsiderazioni fondamentali. AnzitUltto va..glio richiamarmi alla cOelJ:'en~a: è impossi..MIe continuare a dire che la spesa cor,renteè eccessiva, è assurda, che -il disavanzo hapassato ogni limite, che gli investimenti> sonoridatti, che bisogna mettere ordine neltla fi~nanza pubblica e poi considerare come unavittoria il fatto di essere rilUsciti a straprpa~re certe somme, senza rendersi cO'nrto poiche queste somme sono state ottenute perspese correnti, cioè di consumo, sacrif.ican..do gli investimenti o aggravando ulterior~mente la finanza pubblica.

A N D E R L I N I. Ma gli emendamentipiù pericolosi in questo senso sono venutidal suo Gruppo.

FER R A R I ..A G G R A D I. Onorevolecollega, io non ho citato nè nomi nè Gruppi.Ho fatto un richi<amo anZJÌitutto a me stessodato che, facendo parte della CommissionebHancio, credo di avere una particO'lare re--sponsabilità e, quindi, di avere non solo ildi'ri tto ma anche il dovere di ddre certecose.

Concludo con l'auspicio, che per me è fer..ma volontà politica, che la riforma deglì.

13 FEBBRAIO 1Q80

enti local,i vada avanti rapidamente realiz..:lJando una :finanza pubblioa comprensiva ditutti i settori ed imperniarta su due puntidi cui quello fondamentale è la unitarietà.Non possiamo discutere come se ci fosserodelle contrappos,izioni l'uno contro l'altro.Il secondo principio è quello deHa 'respon..sabilizZiazione. Qui non c'è lo Stato che sicarica di tutto e diventa l'ufficiale pagatore,ma ogni centro decisionale deve farsi cari..co, non solo di decidere le spese, ma anchedi vedere come spendere bene e come repe..dre le entrate. Soltanto in questo modo avre-mo messo ordine nel nastro paese, un ardi..ne che è un principio fondamentale per unoStato che vuole essere a:}l'avanguardia nelprogresso civile e politico e dare esempiodi sapersi inserire come paese avanzato.

Queste cose volevo dire con la speranzache ques~e ultime due considerazioni possa..no servire come punto di riferimento per lanostra azione futura. (Applausi dal centro.Mal te congratulazioni).

T RIG L I A, reiatore. Domando di par..lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

T RIG L I A, relatore. Ai sensi dell'ar~ticolo 103 del Regalamento, avanzo la se..guente proposta di coordinamento: a segui~to dell'approvazione dell'emendamento 2.2,al primo comma ddl' articolo 24 del decreto..legge sopprimere le parole: «Salvo la dero..ga di cui all'articolo 2, quinto comma, ».

P RES I D E N T E. Metto ai voti laproposta di coordinamento avanzata dal re~latore. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

~ approvata.

Metto ai voti il disegno di legge nel suocomplesso. Chi l'approva è pregato di alza..re la mano.

È approvato.

Restano pertanto assorbiti i disegni di leg-ge nn. 332, 446 e 486 e la petiZJione n. 35.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4942 ~

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

P RES I D E N T E. Il Presidente del-la Camera dei deputati ha trasmesso i se-guenti disegni di legge:

C. 612. ~ « Aumento del fondo per la par-tecipazione italiana ad interventi in favoredei Paesi colpiti da gravi calamità naturali »(Approvato dalla 3a Commissione permanen-te della Camera dei deputati) (734);

C. 1098. ~,« Partecipazione italiana al fi-nanziamento del,la Conferenza di Belgradosulla sicurezza e la cooperazione europea(C.S.C.E.) » (Approvato dalla 3a Commiss'ionepermanente della Camera dei deputati) (735);

C. 1165. ~ « Aumento del contributo an-nuo all'Istituto di ricerca deHe Nazioni Uniteper la difesa sociale (UNSDRI») (Approva-to dalla 3a Commissione permanente dellaCamera dei deputati) (736);

C. 1180. ~ «Partecipazione italiana al

Fondo europeo per la gioventù» (Approvatodalla 3a Commissione permanente della Ca-mera dei deputati) (737);

C. 958. ~ «Recepimento della direttivaadottata dal Consiglio della Comunità eco-nomica europea riguardante l'armonizzazio-ne delle legislazioni degli Stati membri, con-cernenti determinati tipi di zucchero desti-nati all'alimentazione umana» (Approvatodalla 14a Commissione permanente della Ca-mera dei deputati) (738).

Annunzio di presentazionedi disegno di legge

P RES I D E N T E. E. stato presen-tato il seguente disegno di legge:

dal Ministro delle finanze:

«Sanatoria di infrazioni ed irregolaritàformali in materia tributaria}) (739).

An.nunzio di richiesta di parerea Commissione permanente

P RES I D E N T E. La 3a Commissio-ne permanente (Affari esteri) è stata chiama-ta ad esprimere il proprio parere sul dise-gno di legge: Deputati AMALFITANOed altri.~ «Norme per l'erogazione di contributistatali ad enti culturali» (720) (Approvatodalla 8a Commissione permanente d(!!,llaCa-mera dei deputati), già assegnato in sede re-ferente a:lla 7a Commissione permanente(Istruzione pubblica e belle arti, I1Ìcercascientifica, spettacolo e sport).

Annunzio di intel"peHanza

P RES I D E N T E. Invito dI senatoresegretario a dare annunzio dell'interpellan-za pervenuta alla Presidenza.

P A L A, segretario:

CHIARaMONTE, BACICCHI, MILANIGiorgio, ROMEO, CALICE, BONDI, ARGI-ROFFI, GIOVANNETTI. MIANA, POLLA-STRELLI, POLLIDORO, URBANI, FELI-CETTI. ~ Ai Ministri del bilancio e dellaprogrammazione economica, del tesoro, del-l'industria, del commercio e dell'artigianatoe delle partecipazioni statali. ~ Essendo da

alcuni anni il gruppo « Liquigas» attraver-sato da una crisi che ha prodotto il bloccodi diversi impianti e il deterioramento dialtri, la perdita di importanti quote di mer-cato e la disgregazione del gruppo di ricerca-tori, oltre che di tecnici e di operai;

essendosi concluse o essendo in corsoiniziative dirette a smembrare il gruppo pertrasferire a privati le aziende migliori, la-sciando agli strumenti pubblici il risanamen-to o la conservazione assistenziale delleaziende più deteriorate;

esistendo versioni diverse di piani dirisanamento, nessuna ufficializzata dagli or-gani pubblici competenti e sottoposta allaverifica del CIPI ed all'esame delle istitu.zioni democratiche e delle organizzazioni sin-dacali;

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Senato della Repubblica ~ 4943 ~ VIII Legislatura

91a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STE~..OGRAFICO 13 FEBBRAIO1980

in assenza di un credibile punto di ri-ferimento imprenditoriale e di un interventodegli organi della programmazione, assenzache rende possibili lo sviluppo di manovrepericolose ed il perpetuarsi di una situazioneinsostenibile,

gli interpellanti chiedono di conoscere:a) quali orientamenti degli organi de1Ja

programmazione abbiano indotto autorevoliesponenti del Governo ad intervenire nelleprocedure concorsuali presso il Tribunale diMilano;

b) quali scelte circa l'assetto imprendi-toriale delle parti chimiche del gruppo, ivicompresi gli impianti della Basilicata, sianostate compiute dagli organi della program-mazione, e in particolare quale ruolo siastato assegnato all'ENI ed alle sue strut-ture;

c) quali decisioni siano state assuntein relazione al destino delle parti non chimi-che de! gruppo (<< Cip Zoo », «Pozzi-Gino-

rì »), e in particolare in quale quadro dicertezza di finanziamento e di gestione sicollochi il recente accordo per lo stabili-mento di Pisa;

d) quali garanzie siano state richiesteper evitare che, in corso di elaborazione deiprogrammi di risanamento, si proceda asmembramenti del gruppo, e in particolarechi abbia deciso la vendita della {{ Pierre! »

e se autorizzazioni siano state richieste econcesse dalle banche e dalle altre strut-ture pubbliche cl'editrici, nonchè dallo stessogiudice fallimentare;

e) se non si ritengano ormai improro-gabili la presentazione di una proposta dipiano di risanamento e di sviluppo e !'indica-zione di uno strumento giuridico idoneo, aparere del Governo, a garantirne l'attuazio-ne, la collocazione del piano di risanamentodel gruppo «Liquigas» all'interno del pia-no chimico nazionale e l'arresto di manovrevolte a privilegiare la precedente fallimenta-re gestione e ad assicurare ad altri gruppiprivati proventi non compatibili con unacorretta gestione delle risorse pubbliche.

(2 - 00117)

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Invito IiI senatoresegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

P A L A, segretario:

LIBERTINI, GUERRINI, MONTALBANO.~ Ai Ministri dei trasporti e dell'industria,del commercio e dell'artigianato. ~ Per co-noscere, circa la vertenza in atto degli auto-trasportatori cisternisti: .

1) se il Governo ha deciso, come è ne-cessario, di convocare immediatamente leassociazioni artigiane per affrontare il me-rito della vertenza;

2) qual è il giudizio del Governo sulmerito delle richieste degli autotraspor-tatori;

3) se il Governo si rende conto del fat-to che la sua inerzia ed il protrarsi dellavertenza possono aprire nuovi spazi a forzeche intendono esasperare la questione e fardegenerare la situazione, con gravi danniper l'economia nazionale.

(3 - 00545)

GUERRINI, DE SABBATA, BENEDETTI,SALVUCCI, MIANA, ROMEO. ~ Al Ministro

dell'industria, del commercio e dell'artigia-nato. ~ Premesso:

che da tempo è aperta una vertenza na-zionale dei sjndacati con la FIAT-trattoriper evitare che il necessario sviluppo delsettore, da un lato, aggravi la congestioneindustriale ed urbana a Nord e, dall'altro,non sia finalizzato allo sviluppo industrialee dell'occupazione nelle regioni meno svi-luppate;

che, nonostante il pareTe contrario del-la Regione Emilia~Romagna, la FIAT~tratto-ri ha effettuato negli stabilimenti di Mode-na un numero rilevante di nuove assunzio~ni di lavoratori;

che, pur in presenza di condizioni assaidiverse, gli aumenti di personale non si so-no verificati se nOl1 in misura !inconsistentenello stabilimento di lesi, in relazione aipiani di sviluppo assicurati all'epoca del:

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Senato della Repubblica ~ 4944 ~ VIII Legislaturu

13 FEBBRAIO198091a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

l'acqu:isizione dalla GEPI dei complesso in-dustriale da parte della FIAT;

che tale orientamento ~ se conferma-to ~ penalizzerebbe il Nord ed il Sud ecreerebbe difficoltà nelle Marche;

che il Consiglio comunale di lesi, purnel riconoscimento della positività dell'inter-vento FIAT nello stabiHmento della dttàmarchigiana, sollecita l'azienda ad operareuna chiara definizione programmatica delruolo complessivo della FIAT-trattori, riguar-do sia agli investimenti ed alle nuove as-sunzioni, che alla necessaria definizione delruolo specifico dello stabilimento di lesi,

gli interroganti chiedono di conoscere:a) se il Governo è a conoscenza degli

orientamenti FIAT in tale settore e qualisono;

b) se il Governo non dtiene di doverinfluire, con gli strumenti a sua disposizione,al fine di stabilire una sintonia tra !'inte-resse aziendale della FIAT e quello del Paese.

In particolare, gli interroganti chiedonose il Governo è a conoscenza del fatto chela FIAT ha venduto il marchio di fabbrica-7ione degli attrezzi agricoli, sottraendo al-l'azienda una produzione che di più la legaal tessuto produttivo della vaHesina, carat-terizzato dall'esistenza di molte piccole azien-de operanti nel settore.

(3 - 00546)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

QUARANTA. ~ Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. ~ Per sapere:

se è vero che, pur essendo giacenti nu-merose domande presentate da orfani e pro-fughi che, a norma della vigente legislazione,chiedono di essere collocati in servizio, sitenta di far slittare la graduatoria in favoredegli invalidi civili;

quali provvedimenti intende prendere ilMinistro e quali inchieste intende portareavanti nei confronti dei responsabili.

(4 ~ 00824)

FABBRI. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ Richiamata là precedente in-terrogazione con cui si chiedeva di risolvere

in modo adeguato e definitivo il problemadella direzione del Provveditorato agli studidi Parma, da troppo tempo vacante;

ricordato che il ;,,1inistero, rispondendoa tale richiesta, si era impegnato a ricono-scere alla sede di Parma carattere priorita-rio in vista delle assegnazioni da compiereuna volta espletati i concorsi;

ricordato, altresJ, che recentemente siè provveduto alla Domina del provveditoretitolare di Parma nella persona della signo-ra dottoressa Maria Grazia Rossi Valla~

l'interrogante fa presente che, purtroppo,e contrariamente alle vive aspettative deter-minate si al momento della nomina, la co-pertura del posto non ha coinciso con lasoluzione dell'annosa questione del Provve-ditorato di Parma.

Infatti, la titolare, appena nominata, an-corchè per ragioni di cui non si ha moti vadi disconoscere l'esistenza, ha immediata~mente richiesto 1m congedo di due mesi permotivi di salute. Nello stesso tempo si èappreso che la titolare, appena nominata,per motivi familiari e di salute non consi~dera la sede di Parma che un soggiornotransitorio, il più breve possibile, aspirandoessa ad essere trasferita in sede piÙ vicinaalla sua famiglia.

Nel frattempo, sia a causa della lunghis-sima vacanza, sia avuta presente l'ormaidimostrata impossibilità di normale funzjo~namento del Provveditorato in assenza deltitolare, la situazione di precari età e di crisiè andata via via peggiorando, con pregiudi~zio crescente per tutto il corpo insegnantee per !'intero mondo della scuola.

Essendo questa, purtroppo, la sconsolan-te realtà, si chiede se ill'-l1inistro non ritengadi dover affrontare finalmente in modo ade-guato la questione, assicurando una direzio-ne stabile e sicura, di persona che intendarimanere a Parma, onde assicurare un pe-riodo di piena funzionalità, evitando così cheil sistema scolastico parmense subisca gua-sti e danni irreparabili.

(4 -00825)

FIMOGNARI. ~~ Ai Ministri del tesoroe dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato. ~ Per conoscere le motivazioni che

hanno portato alla non adozione del prov-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4945 ~

13 FEBBRAIO19[9P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

vedimento di istituzione del Medio credi-to per la Calabria, mentre è stato isti-tuito, nella seduta del 31 gennaio 1980, perle regioni Puglia e Abruzzo.

L'interrogante fa presente che si è di-sattesa una richiesta fondata su motiviobiettivi e portata avanti con impegno dallaRegione Calabria e dall'Unione regionale del-le Camere çli commercio della Calabria, alfine di favorire lo sviluppo economico dellaregione.

Si chiede, pertanto, di conoscere quali de-cisioni intenda assumere il Governo per ve-nire incontro, nel piÙ breve tempo possibile,alle richieste formulate

(4 -00826)

GHERBEZ Gabriella, BACICCHI, CHIA-RANTE. ~ Al Ministro dei beni culturali eambientali. ~ Premesso:

che nel 1971, in seguito all'interroga-zione con richiesta di risposta scritta n. 4005,presentata dal senatore Paolo Serna, chechiedeva di conoscere la sorte della colle-zione di oggetti d'arte applicata ed indu-striale ceduta nel 1939 allo Stato dal pro-fessor Eugenio Garzolini di Trieste, l'alloraMinistro della pubblica istruzione, onorevoleMisasi, rispondeva ch~ tale collezione tro-vavasi al Castello di Miramare di Trieste, inlocali sicuri e sistemata in appositi mobili-custodia;

che in piccola parte essa è ancora im-ballata;

che per la sistemazione museale defi-nitiva e J'esposizione completa al pubblicodell'intera raccolta era già stato elaboratodalla Soprintendenza di Trieste un progettoche stabiliva l'ubicazione della sede ed ilmodo di esporre il materiale Garzolini e chetale sistemazione sarebbe stata realizzatanon appena fossero stati reperiti i fondinecessari,

gli interroganti chiedono di conoscere:se la consistenza odierna della collezio-

ne corrisponde numericamente e qualitati-vamente a quella risultante dal contrattoredatto nel 1939 tra le parti interessate;

a che punto è l'iter del progetto elabo-rato dalla Soprintendenza di Trieste per lasistemazione museale degli oggetti di cuisopra;

qual è la spesa prevista e quando siintenderebbe dare avvio a tale sistemazione,in considerazione dell'opportunità che unacollezione preziosa ed interessante comequella del professar Garzolini venga messaquanto prima a disposizione del pubblico ediventi una nuova occasione di arricchimen-to culturale non solo di Trieste e della re-gione FriuliVenezia Giulia, ma anche delleattività museali italiane in genere.

(4 - 00827)

GHERBEZ Gabriella. ~ Ai Ministri dellepartecipazioni statali, dell'industria, del com-mercio e dell' artigianato e del lavoro e dellaprevidenza sociale. ~ Premesso:

che la collocazione in cassa integrazioneguadagni di 227 operai all'arsenale «SanMarco» di Trieste ha destato una diffusapreoccupazione e provocato un profondomalcontento;

che questa misura, nella realtà economi~ca di quella città, non è un fatto isolato, masi accompagna alla gravissima situazione esi-stente in altre fabbriche ed aziende triestine,tra cui vanno ricordate particolarmente la« Sirt - ex Vetro bel », lIe cui maestranze so-no in cassa integrazione da ben 56 mesi,e la « Dreher », la cui cassa integrazione ver-rà a decadere alla fine del mese di febbraio1980, in seguito al ritiro del nuovo impren-ditore;

che questa misura acuisce ulteriormen-te la precarietà e la crisi della generale situa-zione economica di Trieste, che le passatescelte governative hanno emarginato e de~dassato,

!'interrogante chiede di conoscere qualipassi intenda compiere il Governo:

per far sospendere la cassa integrazioneall'arsenale triestino {{ San Marco »;

per assicurare commesse all'azienda egarantire i posti di lavoro alle sue mae-stranze;

per far attuare la riconversione della{{ Sirt - ex Vetrobel » e consentire la ripresadell'attività produttiva dell'azienda;

per risolvere il problema delle maestran-ze della {{Dreher»;

per far avviare una rapida ripresa eco-nomica di Trieste, al fine di consentire aquesta città di svolgere :pienamente la sua

Page 98: SENATO DELLA · INDICE AUTORIZZAZIONIAPROCEDEREINGIU. ... . .4927,4940 4868.epassi'n 4908, 4932 4899 ... ~ Disegno dilegge n. ~ Conversione in legge del decreto …

Senato della Repubblica VIII Legislatura~ 4946 ~

13 FEBBRAIO1980

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A:O,SEMBU'A ~ RESZ'CONTO sn ;\I(}m,;,:"[:I~',91a SEDUTA

funzione di città-ponte tra J'Italia ed i Paesiconfinanti, nonchè il suo ruolo internazio-nale, che le deriva dalla sua collocazione geo-grafica.

(4 - 00828)

Interrogazioni da svolgere in Commissione

P RES I D E N T E. A norma dell'ar-ticolo 147 del Regolamento, le seguenti inter-rogazioni saranno svolte presso la 10" Com-missione permanente (Industria, commercio,turismo) :

11. 3 -00534, dei senatori Pollastrelli edaltri, sul nuovo piano di risanamento finan-ziario e di riconversione industriale del grup-po SNIA;

n. 3 - 00543, dei senatori PollastreJli edaltri, sullo sfruttamento della cava di cao-lino sita nei comuni di Caprarola e Canepina.

Ordine del giornoper la seduta di giovedì 14 febbraio 1980

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi in seduta pubblica oggi, giovedi14 febbraio, alle ore 9,30, con il seguenteordine del giorno:

1. Discussione dei disegni di legge:

1. Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 15 dicembre 1979,n. 626, concernente norme per l'attuazionedel coordinamento delle forze di polizia(714) (Approvato dalla Camera dei depu-tati).

2. Conversione in legge, con modifica-zi>oni, del decreto-legge 15 dicembre 1979,

n. 629, concernente dilazione dell'esecu-zione dei provvedimenti di rilascio per gliimmobili adibiti ad uso di abitazione eprovvedimenti urgenti per .l'edilizia (728)

- (Approvato dalla Camera dei deputati).

3. Conversione in legge del decreto-leg-ge 30 dicembre 1979, n. 663, concernentefinanziamento del servizio sanitario nazio-nale nonchè proroga dei contratti stipu-lati dalle Pubbliche amministrazioI1lÌ inbase alla legge 1° giugno 1977, n. 285, sul-l'occupazione giovanile (643).

II. Esame di disegni di legge ai sensi del-l'articolo 81, terzo comma, del Regola-mento. (Elenco allegato)

Disegni di legge da esaminare ai sensi del-l'articolo 81, terzo comma, del Regola-mento:

1. BAUSI ed altri. ~ Disciplina dellesocietà tra professionisti (246).

DELLA PORTA ed altri. ~ Disciplinadelle società tra profession:istd (324).

2. Gestione degli organismi che, nell'am-bito dell'Amministrazione della difesa,espletano attività di protezione sociale afavore del personale e dei loro familia-ri (253).

3. DEL PONTE ed altri. ~ Tutela deltitolo e de1Japrofessione di « esperto» dineve e di valanghe (434).

La seduta è tolta (ore 0,50 di giovedì 14febbraìo).

Dott. PAOLO NALDINI

Consigliere preposto alla direzione delServizio dei resoconti parlamentari