seminario rischio elettrico e cadute dall alto : la ......avviene per caduta dall’alto e gran...
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Vega Formazione S.r.l.
30174 Mestre (VE) - Centro Direzionale Terraglio 1 - Via Don Tosatto n. 35 - P.IVA e Cod.Fisc. 03929800278 Tel. 041/3969013 - Fax 041/3969038 – www.vegaformazione.it www.vegaengineering.com
SEMINARIO TECNICO MATERIALE DIDATTICO
“Rischio elettrico e
cadute dall’alto: la sicurezza nei lavori di
manutenzione elettrica”
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LAVORI IN QUOTA NELL’ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE ELETTRICA
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LAVORI IN QUOTA
Nei luoghi di lavoro circa ¼ degli infortuni mortali avviene per caduta dall’alto e gran parte di essi sono concentrate nel settore delle costruzioni
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Da un’analisi* di 389 cadute dall’alto di cui 276 mortali e 113 con esiti gravi risulta che:
* Fonte INAIL
Da dove cade l’infortunato ?
34,2
24,7
22,7
9,4
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Comportamenti inadeguati: spesso riconducibili aun deficit di formazione e all’abitudine di lavorarepericolosamente per insufficiente percezione delrischio
Attrezzature non adeguate: l’inadeguatezza ètipicamente già riconoscibile prima che inizi ladinamica infortunistica e quasi sempre deriva da unaviolazione legislativa
Le cause?
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D.Lgs. 81/2008
Definizione
Lavoro in quota: attività lavorativa che espone illavoratore al rischio di caduta da una quota postaad altezza superiore a 2 m rispetto ad un pianostabile.
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D.Lgs. 81/2008
Obblighi del datore di lavoro nell'uso di attrezzature per lavori in quota
Il datore di lavoro, [….], sceglie le attrezzature di lavoro
più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro
sicure, in conformità ai seguenti criteri:
a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto
alle misure di protezione individuale;
b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla
natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni
prevedibili e ad una circolazione priva di rischi.
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Sistemi collettivi di protezione dei bordi
MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA: PARAPETTI
Parapetti provvisori (UNI EN 13374 Sistemi di protezione temporanea dei bordi)
Parapetti permanenti(D.Lgs. 81/08 art. 126 e Allegato IV
UNI EN ISO 14122-3: Mezzi di accesso permanenti al
macchinario – scale, parapetti
UNI 10809: Ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati –
dimensioni, prestazioni meccaniche e sequenza delle prove)
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Le reti di sicurezza sono dispositivi
anticaduta di tipo collettivo, costruite ed
installate per accogliere la caduta di
persone assorbendone l’energia cinetica
per mezzo della deformazione plastica cui
sono soggetti gli elementi che le
compongono. Le norme di riferimento
sono la UNI EN 1263-1 che tratta dei
requisiti di sicurezza: i metodi di prova e la
UNI EN 1263-2 che tratta dei requisiti di
sicurezza per i limiti di posizionamento
MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA: RETI DI SICUREZZA
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Le attrezzature per l’esecuzione dei lavori in quota
Per le attività di manutenzione elettrica nei lavori inquota si utilizzato tipicamente le seguentiattrezzature:
- Scale portatili;
- Ponteggi su ruote;
- Piattaforme di lavoro mobili elevabili.
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Le attrezzature per l’esecuzione dei lavori in quota
Le attrezzature per l’esecuzione dei lavori in quotadevono essere:- conformi ai requisiti di sicurezza;- oggetto di idonea manutenzione [registro dicontrollo di cui all’art. 71 comma 9 D.Lgs. 81/08];
L’uso di tali attrezzature è riservato ai lavoratori alloscopo incaricati che abbiano ricevuto unainformazione, formazione ed addestramentoadeguati [art. 71 comma 7 D.Lgs. 81/08]
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Le attrezzature per l’esecuzione dei lavori in quota
La formazione e l’addestramento devono essereadeguati in rapporto alla sicurezza relativamente [art.73 D.Lgs. 81/08]
alle condizioni di impiego delle attrezzature
alle situazioni anormali prevedibili
anche in relazione airischi che possano essere causati ad altre persone
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Uso della scala a pioli
Molte attività di manutenzione elettrica in quotavengono svolte con l’utilizzo di scale portatili a pioli
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D.Lgs. 81/08: Uso della scala a pioli
….. Tuttavia …..
Il datore di lavoro dispone affinché sia utilizzata unascala a pioli quale posto di lavoro in quota solo neicasi in cui l'uso di altre attrezzature di lavoroconsiderate più sicure non è giustificato a causa dellimitato livello di rischio e della breve durata diimpiego oppure delle caratteristiche esistenti dei sitiche non può modificare
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D.Lgs. 81/08: Alcune caratteristiche della scala a pioli
Contenute nel D.Lgs.81/08 art. 113
UNI EN 131 parte Ia e parte 2a
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D.Lgs. 81/08: Uso della scala a pioli
.. per l’uso delle scale portatili va tenuto conto che..
Quando l’uso delle scale
comporti pericolo di
sbandamento, esse devono
essere adeguatamente
assicurate o trattenute al
piede da altra persona.
Deve essere impedito lo
scivolamento del piede
delle scale
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D.Lgs. 81/08: Uso della scala a pioli
….. per scale portatili composte di due o più elementi innestati ….
durante l’esecuzione dei
lavori una persona deve
esercitare da terra una
continua vigilanza della scala
nessun lavoratore deve
trovarsi sulla scala quando
se ne effettua lo
spostamento laterale
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D.Lgs. 81/08: Ponteggi su ruote
base ampia in modo da resistere
ai carichi ed alle oscillazioni cui
possono essere sottoposti
il carico del ponte sul terreno
deve essere opportunamente
ripartito
le ruote del ponte in opera
devono essere saldamente
bloccate con cunei dalle due
parti o con sistemi equivalenti
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D.Lgs. 81/08: Ponteggi su ruote
deve essere ancorato alla
costruzione almeno ogni due
piani; è ammessa deroga per i
ponti su ruote a torre conformi
alla norma UNI EN 1004
non deve essere spostato
quando su di essi si trovano
lavoratori o carichi
la verticalità del ponte deve
essere controllata con livello o
con pendolino.
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Circolare n. 30/2006 del 3 Novembre 2006
Pi.M.U.S.
è sufficiente il semplice riferimento alleistruzioni obbligatorie fornite dal fabbricante,eventualmente completate da informazionirelative alla specifica realizzazione.
Formazione eaddestramento
- art. 73 comma 4 D.Lgs. 81/08- l'addestramento, i contenuti generali di cuial secondo (montaggio smontaggiotrasformazione di ponteggio a telaiprefabbricati) e al quarto punto (elementi digestione prima emergenza – salvataggio)del modulo pratico dell'Accordo Stato,Regioni del 26 gennaio 2006
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D.Lgs. 81/08: Uso piattaforma elevabile
deve essere di natura tale da
evitare i rischi di caduta
dall’abitacolo e da evitare per
l’utilizzatore qualsiasi rischio di
caduta fuori dell’abitacolo
da escludere qualsiasi
rischio di schiacciamento e
di intrappolamento
gli operai addetti devono
fare uso di idonea cintura di
sicurezza
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D.Lgs. 81/08: Uso piattaforme di lavoro applicate alle forche dei carrelli
Punto 3.1.4. Allegato VI, D.Lgs. 81/08:…. a titolo eccezionale, possono essere
utilizzate per il sollevamento di persone
attrezzature non previste a tal fine a condizione
che si siano prese adeguate misure in materia di
sicurezza …
La circolare del Ministero del Lavoro del 10/02/2011 ha
chiarito l’eccezionalità e cioè quando:
- si tratti di operare in una situazione di emergenza;
- per prevenire situazioni di pericolo;
- se le attrezzature disponibili nel mercato non garantiscano
maggiori livelli di sicurezza nello specifico contesto.
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D.Lgs. 81/2008
Obblighi del datore di lavoro nell'uso di attrezzature per lavori in quota
Se nei lavori in quota non sono state attuate misure di
protezione collettiva è necessario che i lavoratori
utilizzino DPI antincaduta idonei per l’uso specifico
composti da diversi elementi conformi alle norme
tecniche. Il sistema di protezione deve essere
assicurato [….] a parti stabili delle opere fisse o
provvisionali.
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D.Lgs. 475/1992 e D.Lgs. 81/2008
DPI anticaduta
I DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall'alto
sono ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 475/92 di terza
categoria e quindi richiedono una formazione adeguata
e uno specifico addestramento circa l’uso corretto e
l’utilizzo pratico [ai sensi dell’art. 77 del D.Lgs. 81/2008]
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UNI 11158
UNI 11158: Dispositivi di protezione individualecontro le cadute dall’alto - Sistemi di arrestocaduta - Guida per la selezione e l’uso
La norma ha lo scopo di fornire linee guida per
l’individuazione e l’uso dei dispositivi di protezione
individuale destinati a proteggere l’utilizzatore contro le
cadute dall’alto …. e fornisce al datore di lavoro e agli
operatori della sicurezza le indicazioni relative ai
contenuti minimi del documento di valutazione dei rischi
ed i criteri per l’individuazione e l’uso dei dispositivi di
protezione individuale (DPI) contro le cadute dall’alto.
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TIPOLOGIE DI RISCHINei lavori in quota l’utilizzatore è esposto a rischi siadi caduta dall’alto o strettamente connessi ad essa,sia di natura diversa in relazione all’attività specificada svolgere e che possono essere causa di morte olesioni al corpo o danni alla salute.
Si individuano le seguenti tipologie:
a) rischio prevalente di caduta a seguito di cadutadall’alto;
UNI 11158: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
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b) rischio susseguente alla caduta derivante da:- oscillazione del corpo con urto contro ostacoli("effetto pendolo"),
- arresto del moto di caduta per effetto dellesollecitazioni trasmesse dall’imbracatura sul corpo,
UNI 11158: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
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- sospensione inerte del corpo dell’utilizzatore cheresta appeso al dispositivo di arresto caduta e datempo di permanenza in tale posizione;
DVR e POS devono prevedere questo specifico rischio e le misure atte a minimizzarlo
UNI 11158: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
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c) rischio connesso al DPI anticaduta derivante da:
- non perfetta adattabilità del DPI,- intralcio alla libertà dei movimenti causato dal DPIstesso,- inciampo su parti del DPI;
UNI 11158: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
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d) rischio innescante la caduta derivante da:
- insufficiente aderenza delle calzature,- insorgenza di vertigini,- abbagliamento,- scarsa visibilità,- colpo di calore o di sole,- rapido abbassamento della temperatura;
UNI 11158: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
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Quando si prevede un rischio di
caduta dall’alto l’utilizzatore deve
usare una imbracatura per il
corpo con relativo dispositivo
anticaduta. In ogni caso il
sistema di arresto caduta non
deve trasmettere all’utilizzatore
una forza maggiore di 6,0 kN.
Cinture e cordini di
posizionamento sul lavoro e/o di
trattenuta non possono essere
utilizzati come componenti in un
sistema di arresto caduta.
UNI 11128: PRIORITA’ DEI LIVELLI DI PROTEZIONE
CADUTA TOTALMENTEPREVENUTA
CADUTA CONTENUTA
CADUTA LIBERA LIMITATA
CADUTA LIBERA
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Ispezione di un sistema di arresto caduta che
ha subìto un arresto di caduta o che presenta
un difetto:
Ogni dispositivo che ha subito un arresto di
caduta o presenta un difetto deve essere
immediatamente ritirato dal servizio e sullo
stesso deve essere posto un cartellino che ne
indichi le condizioni di fuori servizio. La
riparazione dovrà essere effettuata dal
fabbricante o da persona competente
appositamente autorizzata dal fabbricante.
ISPEZIONI DPI ARRESTO CADUTA
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Ispezione delle imbracature per il corpo, dei cordini e
degli elementi di attacco:
Inoltre ciascun articolo dovrà essere ispezionato ad
intervalli raccomandati dal fabbricante o almeno una
volta l’anno. L’ispezione deve essere effettuata dal
fabbricante o da personale da esso autorizzato oltre che
dall’utilizzatore.
ISPEZIONI DPI ARRESTO CADUTA
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CLASSIFICAZIONE ANCORAGGI – UNI EN 795
Classe Tipo di
ancoraggio
Esempio e alcuni limiti di utilizzo
A1 Ancoraggi
strutturali
progettati per
essere fissati a
superficie
verticali,
inclinate come
pareti, colonne,
architravi
Tassello per calcestruzzo
Gli spostamenti sono lenti causati dalle
continue operazioni di aggancio/sgancio del
dispositivo anticaduta (doppio cordino) che
l’operatore dovrà eseguire per procedere
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CLASSIFICAZIONE ANCORAGGI – UNI EN 795
Classe Tipo di
ancoraggio
Esempio e alcuni limiti di utilizzo
A2 Ancoraggi
strutturali
progettati per il
fissaggio a tetti
inclinati
Piastra con occhiello
Gli spostamenti sono lenti causati dalle
continue operazioni di aggancio/sgancio del
dispositivo anticaduta (doppio cordino) che
l’operatore dovrà eseguire per procedere
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CLASSIFICAZIONE ANCORAGGI – UNI EN 795
Classe Tipo di
ancoraggio
Esempio e alcuni limiti di utilizzo
B Dispositivi di
ancoraggio
provvisori
portatili
Anello di fettuccia, treppiede, barra di contrasto
Presuppone spostamenti lenti e in spazi ridotti e
necessita di preventiva verifica statica delle
strutture a cui l’ancoraggio viene fissato
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CLASSIFICAZIONE ANCORAGGI – UNI EN 795
Classe Tipo di
ancoraggio
Esempio e alcuni limiti di utilizzo
C Dispositivi che
utilizzano linee
di ancoraggio
flessibili
orizzontali,
ovvero che
devia
dall’orizzontale
per non più di
15°
Linea di vita in cavo metallico
Effetto pendolo da valutare attentamente
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CLASSIFICAZIONE ANCORAGGI – UNI EN 795
Classe Tipo di
ancoraggio
Esempio e alcuni limiti di utilizzo
D Dispositivi di
ancoraggio che
utilizzano
rotaie di
ancoraggio
rigide
orizzontali
Binario con carrello
Onerosità del sistema
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CLASSIFICAZIONE ANCORAGGI – UNI EN 795
Classe Tipo di
ancoraggio
Esempio e alcuni limiti di utilizzo
E Ancoraggi a
corpo morto da
utilizzare su
superfici
orizzontali cioè
che deviano
dall’orizzontale
per non più di 5 °
Blocco con occhiello
Distanza minima dal bordo, condizioni
atmosferiche e ambientali, portata solaio
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Gli ancoraggi installati permanentemente,
devono essere ispezionati da personale
competente nei tempi e nei modi prescritti
dal fabbricante. Devono essere tenute le
registrazioni delle ispezioni. Le linee di
ancoraggio sia flessibili sia rigide
permanentemente installate devono
essere sottoposte ad ispezione almeno
una volta l’anno se in regolare servizio o
prima del riutilizzo se non usate per
lunghi periodo
ISPEZIONI E REGISTRO ANCORAGGI
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L’obbligo riguarda tutti gli edifici (produttivi,commerciali, pubblici, civili ecc.) per cui vengarichiesto:− Permesso di Costruire− Denuncia di inizio attività (DIA) per interventi sullecoperture− Negli ulteriori casi previsti dai Regolamenti EdiliziComunali
Deliberazione Giunta Regionale 2774/2009
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Cosa FARE ?
Percorsi e accesso sicuro alla copertura
DGR. 2774/2009
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DGR 2774/2009
Cosa FARE ?
Sistemi per l’esecuzione di lavori di manutenzione in sicurezza sulla copertura
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DGR 2774/2009
Cosa FARE ?
Sistemi per l’esecuzione di lavori di manutenzione in sicurezza sulla copertura
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Tra gli obblighi del datore di lavoro si annoveral’art.18, comma c) del D.Lgs. 81/08: “nell’affidare icompiti ai lavoratori deve tener conto delle lorocapacità e condizioni in rapporto alla loro salute esicurezza”.
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IDONEITA’ SANITARIA A LAVORARE IN QUOTA
SaluteMedico
competente
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Le finalità della sorveglianza sanitaria sonosostanzialmente due:- La valutazione del possesso dei requisiti psicofisicinecessari (capacità cognitive, di giudizio ecomportamentali adeguate alle situazioni daaffrontare; assenza di disturbi dell’equilibrio;sufficiente funzionalità dell’apparato sensitivo;assenza di controindicazioni all’uso dei DPI contro lacaduta dall’alto)- L’accertamento di condizioni cliniche checontroindichino lo svolgimento di lavoro in altezza.
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IDONEITA’ SANITARIA A LAVORARE IN QUOTA
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Si elencano infine alcune patologie da considerarsiostative per l’idoneità specifica a lavoro in quota:- grave obesità;- alterazioni del senso dell’equilibrio e le turbe dellacoordinazione motoria;- epilessia e le alterazioni dello stato di coscienza;- episodi sincopali, aritmie cardiache, coronaropatie;- forme gravi di ipertensione arteriosa;- alcolismo.
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IDONEITA’ SANITARIA A LAVORARE IN QUOTA
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