semestrini2009 - comune di vallarsa · 2 la gioia di partire e tornare per migliorare...

64
vallarsanotizie | 1 dall’amministrazione comunale

Upload: buikhanh

Post on 18-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 1

dall’amministrazione comunale

Page 2: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

sommario Vallarsa Notizie

EDITORIALE1 Arrivi e partenze

IL SALuTO DEL SINDAcO2 La gioia di partire e tornare per migliorare

DALL’AmmINISTRAzIONE cOmuNALE3 Notizie in Breve5 Il comune in casa, rinnovato il sito internet6 “Punto in comune” si punta sul lavoro7 Le civiche benemerenze a Ezio Zendri e il Tucul8 Vinto il ricorso al Tar per l’Imu sulle dighe8 Vallarsa protagonista a Grassau9 Feste campestri e sicurezza alimentare

10 Un piano regolatore per l’illuminazione pubblica11 L’Imu resta invariata aumentano le detrazioniDAI gRuppI cONSILIARI12 Vallarsa domani13 Lega nord trentino14 Per la valle e la sua gente

DALLA BIBLIOTEcA15 Ti racconto... volti ed espressioni della VallarsaDALLE ScuOLE18 La gita a San Marino della Classe 5^19 Gli altri ragazzi di 5^ raccontano un evento20 Dalle altre classiDALLA cASA DI RIpOSO21 Nessun rischio di annoiarsi all’Apsp “Don Giuseppe Cumer”DALLE pARROcchIE22 Un uomo di confine

ORIgINI, STORIA, ATTuALITà25 La piramide del 200028 Un villaggio dell’età del ferro in Vallarsa30 Come si lavora a intedescare la Vallarsa

DALLE ASSOcIAzIONI33 Vigili del Fuoco Volontari34 Gruppo Alpini Vallarsa35 Camposilvano è...36 Comitato Frazionale Obra37 Pasubio 100 anni38 Sat Gruppo Vallarsa39 Gruppo costumi storici “Valli del Leno”40 Centro studi museo etnografico 41 Coro Pasubio42 Movimento Pensionati 43 Il Tucul44 U.S. Vallarsa46 Orsa Maggiore47 Tra le rocce e il cielo48 Consorzio Pasubio e Piccole Dolomiti I NOSTRI STuDENTI49 Dottore, dottore... Flavio Matassoni50 Denis Pezzato51 Gioia Pinter52 Stefania Costa53 Massimo Plazzer

54 Daniel Pinter55 Mattia PezzatoLA VALLARSA IN LIBRERIA56 Due libri, una storia57 Pasubio, una montagna di storia

DAI LETTORI58 Il sentimento del tempo e del luogo59 Il Vallarsero che domina nel rally59 Trentini nel mondo - Myrtleford, Australia60 L’ultimo saluto a Daniela61 Addio alla maestra che salvò Camposilvano dal rogo62 In 400 per la Winter Trail della Lepre Bianca

In copertina foto di Marco Angheben

Vallarsa NotiziePeriodico semestrale

del Comune di Vallarsaanno XXII n. 52, luglio 2013

Direttore ResponsabileStefania Costa

Comitato di RedazioneStefano BussolonStefania CostaOrnella Martini

Rudi PiazzaMassimo PlazzerStefano Zendri

RecapitoComune di Vallarsa,

fraz. Raossi

Stampa e impaginazioneGrafiche Futura • Mattarello

Il notiziario è consultabilesul sito del comune

www.comune.vallarsa.tn.itsezione: “il comune”

Page 3: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 1

editoriale

Arrivi e partenze

Anche questo numero diVallarsa Notizie è, come glialtri, ricco di storie ed espe-

rienze. Vicende diverse, alcune piùsemplici altre più complesse, chepossiamo suddividere, con un po’ difantasia e usando una metafora ae-roportuale, tra arrivi e partenze. Proviamo ad analizzare i due ter-

mini, per capire meglio. Arrivi è in-teso come obiettivi raggiunti, comeviaggi ed esperienze concluse, maanche come novità che si affaccianoalla valle e (con la licenza del puntointerrogativo) perfino come do-manda diretta. Partenze ha il dop-pio significato di chi se ne va, persempre o per fare un’esperienzatemporanea, ma anche di qualcosache prende il via, di qualche pro-getto avviato e proiettato verso il fu-turo. Si vede quindi come questidue termini a volte sembrano oppo-sti a volte quasi sinonimi. A voltehanno accezione negativa e a voltepositiva e possono essere usaticome schedari per “catalogare” icontenuti del notiziario. Proviamoci.Tra gli arrivi possiamo mettere il

concorso letterario “Ti Racconto” icui vincitori sono stati presentati neimesi scorsi e del quale pubbli-chiamo un racconto. Ma possiamoanche mettere i lavori delle scuoleelementari che sono da qualchegiorno finite e i loro scritti sono in-dubbiamente l’arrivo di un annoscolastico. Tra gli arrivi sta anche lascoperta archeologica di un villag-gio dell’età del ferro rinvenuto inVallarsa. E poi naturalmente il nu-

mero record di laureati della ses-sione invernale che occupa diversepagine del notiziario. Tra le associa-zioni, un arrivo è il successo dell’ini-ziativa di solidarietà con l’Emilia cheperò diventa anche una partenzacon la concretizzazione del pro-getto. Arrivi sono anche gli obiettiviraggiunti dalle associazioni, dagliAlpini che si son fatti onore ai Na-zionali di sci, al coro che, con ilnuovo disco che sarà presentato afine estate, registra un altro tra-guardo. Solo per citarne un paio.Tra le partenze ce ne sono alcune

che non avremmo voluto. Comequella del nostro amato parrocoDon Andrea che in un commoventearticolo saluta la Vallarsa guardandoal suo nuovo incarico a Storo. Nellepartenze ci sono le tante attivitàdelle associazioni che si stanno or-ganizzando per un’altra estatemolto intensa. In questa cassettastanno le esperienze della casa di ri-poso che anche quest’anno ha por-tato gli ospiti in ferie al mare. O lastoria delle persone che non ci sonopiù e che sono state ricordate dailettori. Partenze sono i molti pro-getti in campo in Vallarsa chestanno per prendere il via e cheguardano al futuro nonostante itempi grigi.Tornando a Vallarsa Notizie, sta a

voi ora trasportarlo dalla sezionedegli arrivi, raccogliendolo dalla cas-setta delle lettere e scartandolo,verso quella delle partenze, ini-ziando a sfogliarlo nelle sue pagine,appassionandovi alle storie grandi e

piccole che contiene e che raccon-tano, nei suoi vari aspetti, la Val-larsa.Buona lettura

Il comitato di redazione

Page 4: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

2 | vallarsanotizie

Il saluto del sindaco

Geremia GiosSindaco

La gioia di partire e tornareper migliorare

L ’estate è il periodo dei viaggi.Oggi più frequentemente chein passato ci si sposta per

periodi più o meno lunghi visitandolocalità diverse rispetto a quelle incui si vive la maggior parte dell’anno.In alcuni casi il viaggio può esserevisto come semplice evasione vale adire un periodo di tempo nel qualenon serve pensare. Per altri l’andarein luoghi diversi è semplicementel’occasione per convincersi che l’erbadel vicino è sempre più verde, chealtrove tutto funziona meglio cheda noi.

In realtà durante tali visite è pos-sibile, con un po’ di attenzione, en-trare effettivamente in contatto conrealtà diverse dalla nostra, venire aconoscenza di modalità differentinell’organizzazione della vita socialee dei servizi, individuare soluzioni al-ternative da quelle adottate dallenostre parti. Alcune delle realtà concui si entra in contatto possono pia-cere altre meno. Sempre però, qua-lora lo si voglia, il viaggio è un’occa-sione per imparare. A volte le localitàche si visitano sembrano, a prima vi-sta, un mondo completamente estra-neo a quello cui siamo abituati nellanostra valle. Tuttavia se approfon-diamo l’analisi quasi sempre si scopreche in realtà molte cose sono ugualia quelle cui siamo abituati ed altempo stesso altri aspetti diversi pos-sono dare spunti per migliorare lanostra situazione. Non necessaria-mente si tratta di grande cose, avolte sono piccoli aspetti della vitaquotidiana che peraltro non per que-sto sono meno importanti.

Al ritorno, per qualche giorno,prima che abitudini consolidate pren-dano il sopravvento anche la nostravalle ci appare diversa. Infatti la ve-diamo con occhi nuovi meno condi-zionati dall’abitudine quotidiana. Pos-siamo cosi notare elementi positiviche avevamo dati sempre per scontatie, al tempo stesso, rilevare tantecose che potrebbero essere migliorate.Relativamente a queste ultime a voltesi tratta di aspetti su cui non possiamointervenire in altri casi si tratta di si-tuazioni che senza grandi sforzi pos-sono essere migliorate.

La combinazione tra spunti inte-ressanti rilevati altrove e situazionimigliorabili nella nostra comunitàcostituisce un’occasione unica perindividuare soluzioni adatte a farciarrivare ad una più elevata qualitàdella vita nella nostra valle. Tale com-binazione dura per un periodo limi-tato poi si torna a valutare ciò che cicirconda con gli occhi dell’abitudinementre il ricordo delle novità vistealtrove svanisce. Per fare tesoro del-l’esperienza del viaggio è necessario,pertanto, agire in fretta. Più precisa-mente per ottenere risultati positiviè necessario non solo agire in fretta,ma anche impegnarsi direttamentein prima persona. Limitarsi a ritenereche per ottenere un certo migliora-mento dovrebbe intervenire qualcunaltro, tipicamente l’amministrazionecomunale, serve a poco.

E’ vero che alcune situazioni nonle possiamo modificare da soli, ma èaltrettanto vero che senza il nostroimpegno diretto è praticamente im-possibile che qualcun altro faccia ciò

che noi desideriamo venga fatto. Avolte ci si può limitare a segnalaresituazioni migliorabili, ma in moltialtri casi si tratta di operare diretta-mente anche se ciò costa fatica. Delresto è difficile pensare a risultatiauspicabili senza che per raggiungerlinon serva fatica ed impegno quoti-diano.

Partire con questo spirito nonnecessariamente significa dover an-dare lontani, a volte basta percorrerepoche centinaia di metri per scoprireun mondo nuovo. Partire è quasisempre una gioia, tornare sapendoche si può operare per migliorare lanostra vita di tutti i giorni può esserloaltrettanto se non di più.

Page 5: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 3

dall’amministrazione comunale

Notiziein breve

STRADA DEL POSTEL, VERSO LA FINEProseguono i lavori per la sistema-zione della strada del Postel. I lavorisono stati rallentati dal maltempoprimaverile. Sono stati sistemati iparamassi a monte e si sta finendola realizzazione della sede stradalesi ritiene di poter ultimare i lavori(con la possibile eccezione del-l'asfaltatura) prima dell'inverno.

LAVORI SULLA SP89,INCONTRI IN PROGRAMMAI lavori per l'ampliamento dellastrada provinciale in località Stangaeche dovevano iniziare con la metàdi giugno inizieranno verso il 20 diagosto. Tale slittamento è la conse-guenza di ritardi, dovuti al mal-tempo invernale e primaverile, nellaconsegna dei lavori relativi alla so-vrastante barriera paramassi. Per uncerto periodo nella fase iniziale deilavori la strada dovrà essere comple-tamente chiusa. I disagi sarannoinevitabili. Si sta cercando con in-contri con i competenti uffici provin-ciali e con la ditta interessata diridurre tali disagi al minimo. Primadell'inizio dei lavori saranno fatti al-cuni incontri con la popolazione deipaesi interessati.

FOGNATURE VALMORBIA, VIA ALL’APPALTOProseguono le operazioni per l'ap-palto della fognatura di Valmor-bia/Dosso/Tezze. Operazioni cherisultano complesse data la tipolo-gia dell'opera. Nel frattempo sonostati reperiti i fondi per il secondostralcio relativo al collegamentodella frazione di Zocchio.

SISTEMAZIONE IMMOBILI COMUNALISistemato con il ricambio delle te-gole il tetto degli alloggi protetti aRaossi. L'intervento si era reso ne-cessario data la rottura di moltedelle tegole esistenti. Nei mesi scorsisono stati sistemati anche il tetto delnegozio a Obra e parte di quello delmuseo etnografico a Riva. Riparatianche i servizi igienici di MalgaFratte, in modo da essere più co-modi anche per i ragazzi del cam-peggio.

CONTROLLATI TUTTI I PARCHI GIOCOUn monitoraggio dello stato di fattodei parchi gioco comunali è stato ef-fettuato nei mesi scorsi dalla dittache ha prodotto le attrezzature. Orasaranno eliminate quelle rotte e so-stituite con altre attrezzature più si-cure per i bambini.

FIBRA OTTICA, CONTINUA LA POSAVa avanti la posa della rete di fibraottica in valle. Ora la linea ha rag-giunto Raossi e prosegue verso

Speccheri e Obra. L’obiettivo abreve termine è quello di creare unanello tra le due sponde della valleper evitare interruzioni. Una fasesuccessiva sarà il collegamento dallarete alle abitazioni.

SGOMBRO NEVE, SPESA RECORDL’inverno record si è fatto sentireanche dal punto di vista economico.Rispetto ad un spesa media per sta-gione che negli ultimi anni si è ag-girata attorno ai 50-60 mila euro,quest’anno il Comune ha spesooltre 150 mila euro di sgombro nevedalla prima nevicata di ottobre aquella di maggio. Un grande impe-gno economico necessario per ga-rantire un servizio alla valle chestato possibile sostenere solo grazieal fatto che negli ultimi anni si è per-seguita una rigorosa politica di bi-lancio.

INTERVENTO 19,SOSTEGNO OCUPAZIONALEAvviato anche quest’anno l’inter-vento 19 ovvero il sostegno alle per-sone in difficoltà occupazionale. IlComune ha attivato la squadra per

Page 6: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

4 | vallarsanotizie

dall’amministrazione comunale

l’abbellimento urbano e assuntodelle persone per la sorveglianza almuseo di Riva. Anche la casa di ri-poso ha attivato il progetto perquello di sua competenza.

MANUTENZIONE ATTREZZATURE COMUNALIE’ stata eseguita la manutenzionedelle strutture usate per le feste. Iteli del tendone e delle capanninesono stati fatti lavare, si stanno or-ganizzando meglio i materiali e sa-ranno acquistate le partidanneggiate del tendone. Nel frat-tempo sono state acquistate altretavole e panche a disposizione perfeste ed eventi.

FIORI E PIANTE PER ABBELLIRE I PAESIOltre mille euro di fiori e piantesono stati acquistati per l’abbelli-mento dei paesi. Come lo scorsoanno le associazioni interessatehanno mandato quanto richiesto alcomune che ha acquistato fiori epiante fornendoli ai comitati dipaese che si occupano di piantarli emantenerli floridi.

POSTER RACCONTANOLA VALLEAlcune belle immagini della valle di-venteranno dei poster. Il Comune lista stampando e saranno presentatia breve. Serviranno, assieme alle

cartoline realizzate lo scorso anno ealle altre iniziative, a promuoveredal punto di vista culturale e turi-stico la Vallarsa.

LA CALDAIA A CIPPATO FA RISPARMIARE IL COMUNERisultati positivi in termini di riduzionedei costi sono stati ottenuti conl'impianto di teleriscaldamento acippato. Mentre negli edifici comunalinon serviti da tale impianto rispettoa due anni fa il costo di riscaldamentoè aumentato in quelli serviti dal-l'impianto il costo è decisamentediminuito.

I LAVORI ALL’ACQUEDOTTONell'ambito di un programma di au-tocontrollo e gestione efficiente del-l'acquedotto sono in corso lavori dimanutenzione straordinaria sul me-desimo ed altri sono programmatiper il prossimo futuro.

SERVIZI SOCIALMENTE UTILI PER PAGARE LE MULTEAumentano le persone che si rivol-gono al comune per svolgere lavorisocialmente utili in sostituzione diammende, anche elevate, derivantida contravvenzioni legate alla circo-lazione stradale. Fino ad ora si sonoavuti risultati positivi e gli interessati,che si ringrazino, si sono impegnaticon dedizione nei compiti loro asse-gnati.

VIABILITA’ FORESTALE:STRADA 7 FONTANEAppaltata la strada forestale SetteFontane/Baffelan. La strada finan-ziata per il 50% dalla PAT e dalcosto di poco più di centomila euroconsentirà di utilizzare in manieraadeguata circa 200 ha di bosco.Bosco in parte destinato all'utilizza-zione da parte dei censiti ed in parteutilizzabile a scopo commercio. Conquesta strada siamo vicini al com-pletamento degli interventi previstiper la sistemazione della viabilità fo-restale.

ASFALTI UN ALTRO GIRO Riprende la ricognizione dell’asfaltonelle strade di Vallarsa. E’ statoasfaltato il paese di Riva e si prose-guirà la riparazione dei tratti distrada che necessitano manuten-zione straordinaria.

SCONTO PER GAS E GASOLIO, SE NON C’È IL METANOLa legge prevede sconti sulle accise su gasolio e Gpl per il riscaldamento delle abitazioni in zone non metanizzate. Molteaziende distributrici di combustibile applicano questi sconti in automatico in zone come le nostre, ma non sempre questo ac-cade. Il Comune è stato informato che una di queste società si è rifiutata di applicare la detrazione, e quindi il Consiglio haapprovato all’unanimità una delibera che consente ai residenti in aree non allacciate alla rete del metano di usufruire di age-volazioni sulle tasse da pagare sul combustibile usato per riscaldare le case. Grazie a questo atto ufficiale ogni società dovràapplicare lo sconto al momento dell’emissione della fattura per chi fa rifornimento di gas o gasolio.Il Consiglio ha inoltre ridotto anche l’addizionale comunale dell’accisa erariale sul consumo di energia elettrica.

Page 7: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 5

dall’amministrazione comunale

Èstato rinnovato e comple-tato in quasi tutte le sueparti il sito internet dell’am-

ministrazione comunale www.co-mune.vallarsa.tn.it. Il rinnovo dellapiattaforma web era in programmada tempo e si è ritenuto necessarioper aggiornarlo ai tempi che cam-biano ed adempiere alle richieste dilegge per la pubblica amministra-zione. Il rinnovo è partito ad Aprileed è in fase di completamento.L’idea è stata quella di creare un sitoche non racchiuda solo la parte isti-tuzionale ma fornisca una prima in-formazione sulla Vallarsa ingenerale.Semplice e completo, il sito si di-

vide in due sezioni. Sulla colonna adestra stanno le informazioni più di-rettamente legate alla struttura mu-nicipale. Quindi uffici e contatti,amministrazione, accesso alle deli-berazioni e agli atti amministrativiecc. Nella colonna di sinistra sonoinvece presenti informazioni e noti-zie legate in generale alla Vallarsa,numeri utili, strutture sul territorioma anche i servizi che interessano lediverse categorie, bambini, adulti,ambiente, salute ecc..Nella homepage trovano spazio

sia le informazioni e gli avvisi delmunicipio, sia eventi che più in ge-nerale riguardano la Vallarsa.Il rinnovo del sito, previsto già nel

programma elettorale, rientra negliobiettivi di miglior gestione dellamacchina comunale e di garanzia diun servizio sempre più efficiente

verso cittadini e utenti. La scelta èquella di utilizzare il sito internet pertrasmettere il maggior numero di in-formazioni utili ai cittadini e fare inmodo che possano trovare onlinegran parte dei moduli e dei docu-menti in modo da non essere co-stretti a recarsi in municipio o lopossano fare nel modo più effi-ciente possibile. La sezione moduli-stica presenta moltissimi materialiscaricabili direttamente dal compu-ter di casa. Allo stesso modo, nellahomepage saranno comunicate lechiusure degli uffici per evitare di

doversi recare invano a Raossi oltreai contatti (email e numeri direttidegli uffici) per poter comunicaredirettamente con chi si occupa dellevarie questioni. In questo modo cer-chiamo di garantire un servizio in-telligente, immediato, trasparenteed efficace verso i cittadini e tutticoloro che si trovano ad avere a chefare con il Comune di Vallarsa. Abreve sarà completata la strutturadel sito garantendo anche l’accessoe la visualizzazione facilitata, neces-saria per rispondere alle necessità diipovedenti e disabili.

Massimo Plazzerassessore

Il comune in casaRinnovato il sito internet

Page 8: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

6 | vallarsanotizie

“Punto in comune” si punta sul lavoro

C iao a tutti. Ci siamo! Tra pochigiorni prenderanno il via lenuove attività per il 2013 del

piano giovani “Punto in Comune”.Cinque progetti pensati da noi euno condiviso con altri piani giovanidella provincia. In ordine cronologicotra pochi giorni comincerà il corsodi Murales, tra qualche settimana leescursioni di “Cicerone tra le Valli”e il corso Trampolando. Più avantisarà la volta dei giovani registi in“Un Trailer per la tua Valle” e chiusuraa settembre con gli aspiranti primicittadini di “S’io fossi il sindaco!”.In mezzo a tutto questo il progettodi rete per chi ha appena finito lascuola o non ha ancora lavoro e losta cercando “Giovani e lavoro nellecomunità di Montagna”. Chiuso conmolte soddisfazioni ma anche conqualche difficoltà e qualche inevitabiledelusione il 2012, ripartiamo conmaggior entusiasmo in questo 2013.Si apre un nuovo anno che portacon sé un cambiamento, una svolta,un’evoluzione naturale e necessarianon solo perché dettata dalla con-trazione delle risorse che impongonoun certo tipo di ragionamento e ri-flessione, ma soprattutto come cre-scita del tavolo e dei suoi componentie, infine, dei fruitori cioè voi giovanidi Trambileno, Vallarsa e Terragnolo.Fino allo scorso anno la maggiorparte dei progetti del piano eranoorientati sulla promozione del pianostesso, sull’intrattenimento e al di-vertimento dei ragazzi delle valli delLeno. Col passare dei mesi ci siamoresi conto che questo modello, chein passato aveva funzionato molto

bene, ora è andato in crisi. I ragazziche hanno partecipato hanno intesole attività del piano come un’alter-nativa alle numerose offerte che giài Comuni mettono in atto nel corsodell’anno e non come occasione dicrescita personale interiore o comeil punto di partenza per sperimentarenuove strade o aprirsi nuove oppor-tunità. Il proliferare di tutta una seriedi attività comunque lodevoli (bastipensare al lungo elenco di sagre,feste campestri e manifestazioni varieorganizzate dalle sole frazioni di Val-larsa) ormai ben radicate nella tradi-zione dei paesi, non poteva che sot-trarre risorse materiali e umane alleattività del piano. Ecco che a questopunto si è reso necessario un cam-biamento di rotta per evitare unapericolosa emorragia di persone equindi di idee. Pensando ai reali bi-sogni dei ragazzi, in un contestodove i ragazzi accedono facilmentea ogni cosa dalla loro scrivania conun “click”, il momento di crisi gene-ralizzata e le difficoltà oggettive el’ansia di chi ha appena concluso unqualsiasi percorso di studi ha spintoil tavolo giovani a concentrarsi nel-l’offrire un supporto in vista dell’in-serimento nel mondo del lavoro, allapromozione di se stessi in ambito la-vorativo, alla ricerca di nuove op-portunità e di stimoli per il futuro. Ilprogetto di rete “Giovani e lavoronelle comunità di montagna” pensatoe sviluppato assieme al piano giovanidegli Altipiani Cimbri in collaborazionecon Job Trainer si muove proprio inquesta direzione accompagnando iragazzi alla scoperta di come sta

cambiando il mondo del lavoro, delleproprie capacità, delle proprie atti-tudini e delle dritte per ottenere unimpiego. Analogamente le tre uscitesul territorio nel prossimo luglio con-sentiranno ai ragazzi di conoscerepiù a fondo le peculiarità delle nostremontagne e, possibilmente, di capirequali sono i segreti di un accompa-gnatore territoriale. Una figura,quest’ultima che diventerà fonda-mentale nei prossimi anni, quandole celebrazioni per il centenario dellaGrande Guerra richiameranno a Tram-bileno, Vallarsa e Terragnolo un grannumero di visitatori provenienti dafuori regione che poco o nulla sannodel territorio. Chi invece avrà vogliadi far sentire la propria voce agliadulti potrà indossare i panni delsindaco e per una volta invertire leparti e spiegare agli adulti di cosahanno bisogno i giovani, e cosa sipuò fare in paese per i giovani ecosa i giovani possono fare per illoro paese. Chi si sente attratto dalmondo del cinema potrà assaggiaresul campo cosa vuol dire essere unregista. Infine, chi non ha in vistasbocchi lavorativi o preferisce divertirsilo potrà comunque fare. A granderichiesta torna (in Vallarsa e Terra-gnolo) il laboratorio di murales chelo scorso anno ha animato la tardaestate di Trambileno, mentre i piùintrepidi potranno costruire i propritrampoli nella sala giovani di Tram-bileno e imparare a utilizzarli aS.Anna. Per ogni tipo di informazionee iscrizione contattatemi al 3480412370. Vi aspettiamo per un nuovoanno di scoperte e divertimento.

Paolo Trentini

Page 9: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 7

dall’amministrazione comunale

In occasione del saluto natalizio,al teatro di S.Anna l’ammini-strazione comunale ha conse-

gnato le civiche benemerenze. Nesono state assegnate due, a EzioZendri e all’associazione “Il Tucul”,riprendendo un rito che da qualcheanno si era interrotto. Istituita neiprimi anni ’90, la consegna delle ci-viche benemerenze è in Vallarsaun’occasione per dire grazie a quellepersone che si danno da fare quoti-dianamente per la propria terra oche si distinguono per meriti parti-colari. Assegnate nel corso del tempoa persone fisiche ed associazioni, inestate o in occasione del Natale,negli ultimi tre anni non ne eranostate consegnate. Ezio Zendri, titolare dell’officina

di Anghebeni, alpino e sciatore,è stato omaggiato del diplomasu suggerimento delle pennenere di Vallarsa. I meriti sonoquelli di aver contribuito allosviluppo dell’economia dellavalle e per i meriti della lungacarriera sportiva soprattuttocon gli Alpini.Un'altra benemerenza è sta-

ta consegnata all’associazione“Il Tucul”. Il gruppo di volontari cheda quasi vent’anni lavora in Eritreaè stato premiato per il merito diaver sensibilizzato la valle nella soli-darietà internazionale coinvolgendomolti volontari in prima persona. Aritirare il riconoscimento è stato ilpresidente Paolo Stoffella.L’occasione degli auguri dell’am-

ministrazione è servita anche comeringraziamento per il gruppo sportivodegli Alpini di Vallarsa. Lo scorsoinverno hanno infatti vinto il cam-pionato provinciale Ana di sci e perquesto il sindaco Gios li ha ringraziatipubblicamente augurando loro peril futuro traguardi sempre più am-biziosi.

LA CARTA PROVINCIALE DEI SERVIZI,SI ATTIVA ANCHE IN COMUNELa nuova Tessera Sanitaria è un documento strettamente personale ed è valido dasubito – senza la necessità di richiederne l’attivazione – come tessera sanitaria ecodice fiscale. La presenza di un microchip la rende anche Carta Provinciale deiServizi, infatti garantisce il riconoscimento sicuro e la tutela della privacy. Per usare la tessera come Carta Provinciale dei Servizi e farla diventare chiave di accesso ai servizi pubblici on line, biso-

gna attivarla direttamente sul sito http://www.cartaservizi.provincia.tn.it www.cartaservizi.provincia.tn.it o in uno degli spor-telli abilitati, anche all’Anagrafe del Comune di Vallarsa.I servizi attivi grazie alla tessera: sanità e TreC (per consultare in maniera facile e sicura i referti e e la storia medica degli ul-timi 7 ani); ICEF (per consultare l’indicatore economico della famiglia e verificare il diritto alle agevolazioni pubbliche); cata-sto (per verificare le proprietà immobiliari e l rendite catastali); Inps (per visione del CUD); Agenzia del lavoro (perbeneficiare dei nuovi servizi sullo stato di disoccupazione, consultare il percorso di lavoro e lo stato occupazionale); scuola(per iscrivere i figli e seguire le comunicazioni scuola-famiglia); terreni agricoli (per verificare la conduzione dei terreni).

Le civiche benemerenzea Ezio Zendri e il Tucul

Page 10: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

8 | vallarsanotizie

dall’amministrazione comunale

Vinto il ricorso al Tar per l’Imu sulle dighe

Il nostro Comune, assieme aquello di Trambileno e Terra-gnolo, si è rivolto al Tar perché

ritiene che la società concessionariadi un bacino idrico debba pagare unImu proporzionale all’estensione delbacino artificiale stesso. Il giudice ciha dato ragione.Dolomiti Energia, concessionaria

della la diga di San Colombano, hastabilito una quota Imu - in base allalegge che per agli immobili di tipo Dconsente al proprietario di proporreuna propria stima al Catasto – piut-tosto bassa sul manufatto. Ha infattidato poco valore sia l’estensione del

bacino (si parla di 12 ettari) che allastessa diga, calcolata come fossevecchio muro senza valore. L’auto-valutazione di Dolomiti Energia, hasollevato la perplessità del sindaco diVallarsa, che ha impugnato la stima,considerata troppo bassa, e ha coin-volto nell’azione legale sia il comunedi Trambileno - su cui insiste buonaparte del bacino - che Terragnolo(sul cui territorio scorrono delletubature a conduzione forzata). Il Tar ha accolto il ricorso contro

Dolomiti Energia e la Provincia.Secondo i giudici, la società in manopubblica ha presentato un valore

catastale del bacino di San Colom-bano molto inferiore a quelloeffettivo e così ora il calcolo andràripetuto su altra base. DolomitiEnergia rischia di dover pagare cifremolto più alte di quelle preventivate.

Vallarsa protagonista a Grassaual convegno di Alleanza nelle Alpi

I l Comune di Vallarsa è statol’unico comune italiano a rela-zionare in merito alle proprie

buone pratiche, al 17° convegno in-ternazionale di Alleanza nelle Alpilo scorso 25 e 26 aprile. Il Comunefa parte dal 2011 della rete di comunialpini volta ad applicare le idee disviluppo sostenibile presenti nella“convenzione delle Alpi”. Della retefanno parte comuni italiani, tedeschi,austriaci, svizzeri, sloveni, francesi edel Lichtenstein. Ad aprile nella cit-tadina bavarese di Grassau si è tenuto

il convegno annuale e nella giornatadi venerdì anche il comune di Vallarsaè stato invitato a relazionare. Al con-vegno hanno partecipato gli assessoriMassimo Plazzer e Stefania Costache hanno illustrato quelli che sonoi servizi in campo sociale garantitialla popolazione di Vallarsa. Il lavoroiniziato e portato avanti in questianni ha avuto un impatto molto po-sitivo sul pubblico uditorio, oltre aduna particolare ammirazione da partedei comuni italiani, soprattutto delPiemonte, per le tante attività inno-

vative promosse da un comune cosìpiccolo. Una soddisfazione portataa casa dalla Germania. Nel corsodel convegno, oltre alle presentazioni,sono state effettuate alcune visiteguidate, in particolare abbiamo par-tecipato al gruppo di lavoro sul-l’energia visitando la centrale a cip-pato della città di Grassau. Infinesono stati presentati i nuovi progettidi finanziamento per attività legatealla valorizzazione della natura, chesi prospetta interessante anche perla nostra realtà.

Page 11: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 9

dall’amministrazione comunale

Feste campestri e sicurezza alimentare

Erano presenti tutte le asso-ciazioni alla serataorganizzata per parlare di

“Feste campestri e sicurezza ali-mentare”.L’incontro formativo per gli ope-

ratori che manipolano alimenti inoccasione delle feste di paese èstato organizzato dal Comune diVallarsa in collaborazione conl’Azienda sanitaria. Il dottor Marco Zoller ha spiegato

quali sono le normative viggenti ecos’è l'HACCP (Hazard Analysisand Critical Control Points, letteral-mente «Analisi del Pericolo e PuntiCritici di Controllo»), cioè unsistema che previene i pericoli dicontaminazione alimentare. Esso sibasa sul monitoraggio dei puntidella lavorazione degli alimenti incui si prospetta un pericolo di con-taminazione sia di natura biologicache chimica o fisica. È sistematicoed ha basi scientifiche. La sua fina-lità è quella di individuare edanalizzare pericoli e mettere apunto sistemi adatti per il loro con-trollo.La dottoressa Rosaria Lucchini ha

invece spiegato come un’adeguatapreparazione è in grado di preve-nire la maggior parte delle malattietrasmesse dagli alimenti.Ora si riassume brevemente,

senza la pretesa di essere né com-pleti né esaurienti, quali sonoquelle pratiche utile a evitare pro-blemi quando si somministra cibo auna festa.Per la sicurezza di tutti occorre:

• Abituarsi alla pulizia: lavare

sempre le mani col sapone sfre-gandole bene e ascigandole,tenere puliti (lavando, sciac-quando e asciugando) i piani dilavoro, gli utensili. Non lasciarliaccumulare e non posticiparel’effettuazione di queste buonepratiche onde evitare la prolifica-zione dei germi.

• Tenere gli alimenti crudi ecotti separati: al momentodell’acquisto, nel frigo e durantele preparazione gli alimenti crudi(che possono trasportare micror-ganismi in grado di proliferaresui cibi già cotti) vanno tenutiseparati da quelli cotti. Per lelavorazioni occorre usare utensilidiversi e gli alimenti vanno con-servati in contenitori chiusi.

• Fare cuocere bene gli ali-menti: occorre sempre farterminare la cottura agli ali-menti. Una buona cottura (ingenere quando il cibo supera i

70°) aiuta a eliminare tutti imicrorganismi pericolosi.

• Tenere gli alimenti alla giustatemperatura: i cibi cotti nonvanno lasciati a temperaturaambiente per più di due ore, ovanno portati sotto i 5° o tenutibollenti (più di 60°) fino aquando vengono somministrati.La zona di pericolo, quella nellaquale i germi si moltiplicanomolto rapidamente, è proprioquella tra i 5 e i 60°. Gli alimentinon vanno conservati troppo alungo nemmeno nel frigorifero(max 3 giorni), non vanno riscal-dati più di una volta e nonvanno scongelati a temperaturaambiente, ma in frigorifero.

• Utilizzate solo acqua e mate-rie prime sicure: occorrescegliere acqua sicura e cibi fre-schi e sani. Occorre lavare benefrutta e ortaggi e non usare cibiscaduti.

Stefania CostaAssessore

Page 12: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

10 | vallarsanotizie

Un piano regolatoreper l’illuminazione pubblica

Ai primi di giugno il consigliocomunale ha approvato ilPRIC, ovvero il Piano regola-

tore dell’illuminazione comunale. Sitratta di uno strumento introdottorecentemente e richiesto dalla nor-mativa provinciale del 2007. Undocumento che analizza nel detta-glio la situazione dell’illuminazionepubblica comunale, evidenziandoquelle che sono le criticità e le prio-rità di intervento. Tale piano è statoreso obbligatorio per rispondere adiverse esigenze. Innanzitutto ridurrel’inquinamento luminoso. Forse que-sta non è una delle principaliproblematiche del comune di Val-larsa ma aiutare a controllare laquantità di spazi illuminati è impor-tante. Il piano ha poi vantaggi dalpunto di vista della sicurezza stra-dale, in quanto segnala quellelampade che sono abbaglianti per gliautomobilisti o le strade poco illumi-nate. Allo stesso modo il piano aiutaa valorizzare attraverso una giustailluminazione le opere monumentalied architettoniche evitando luci inu-tili e dannose. Infine, forse la cosapiù evidente, propone un orienta-mento nella direzione di risparmioenergetico e di conseguenza econo-mico, prevedendo di installareimpianti più efficienti.La situazione in Vallarsa è decisa-

mente critica. Il PRIC ha analizzatotutto quello che riguarda gli impiantidi illuminazione pubblica: dai conta-tori ai quadri elettrici, dai terminalidei lampioni fino alla situazione deipali. Il risultato è un documento cor-

poso (due grandi teche, una ventinadi tavole e una decina di corposerelazioni) che attraverso misurazioni,calcoli e simulazioni restituisconouna situazione decisamente damigliorare.La tabella riassuntiva illustra

che in Vallarsa su 37 frazionianalizzate risultano a normacon la legge del 2007 sola-mente gli impianti diilluminazione di Robolli, Costa eStreva in quanto hanno appa-recchi nuovi in classe energeticaA. Per tutti gli altri paesi la situa-zione è critica o disastrosa.Dall’analisi emerge che ilcomune di Vallarsa consuma inun anno 239.211,95 KWh. IlPRIC nell’analisi fornisce ancheuna valutazione di quanto è pos-sibile attuare e dà una priorità diintervento. Se si applicano ledirettive del piano, installandoapparecchiature a risparmio ener-getico, si calcola che la riduzionepuò essere sostanziale e si puòarrivare a consumare121.355,48 KWh/anno con unrisparmio del 50,73% rispettoad oggi.È ovvio che questo risultato

non è raggiungibile da oggi aldomani. L’indirizzo del pianova verso una riduzione struttu-rale dei consumi energetici equindi dei costi d’illumina-zione. Già a partire daquest’anno si prevede di ini-ziare – una frazione alla volta –la sostituzione di lampioni e

quadri elettrici per riuscire a raggiun-gere, in un tempo non breve maragionevole, gli obiettivi previsti dalpiano.

Massimo Plazzer

Anche il comune di Vallarsa ha par-

tecipato quest’anno all’iniziativa

“M’illumino di meno”, promossa

dalla trasmissione di radio Rai 2 “Caterpil-

lar”. Il 15 febbraio il comune di Vallarsa ha

partecipato alla festa del risparmio ener-

getico.Semplici e simboliche le iniziative di

quest’anno, pensate come uno spot per

far riflettere sui nostri sprechi ma anche

come idee da applicare tutti i giorni. Il

Comune da parte sua ha scelto di spe-

gnere i lampioni dei paesi, dei monumenti

e delle chiese a partire dalle ore 18.00. In

La valle s’illumina

ecco alcuni consigli

dall’amministrazione comunale

Page 13: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 11

dall’amministrazionecomunale

L’imu resta invariatae aumentano le detrazioni

Ad oggi il governonazionale non haancora definito il qua-

dro di riferimento relativoall'IMU sugli immobili. Perparte sua il comune, seguendouna linea già decisa negli anniscorsi ha scelto di aumentarele detrazioni per la prima casasenza aumentare ed anzi inalcuni casi diminuendo le ali-quote sugli altri immobili.Unica eccezione le dighe per lequali si è ritenuto opportunoun aumento rispetto alle ali-quote base fissate a livello digoverno nazionale.Più in specifico con l'appro-

vazione del nuovoregolamento per la prima casae le relative pertinenze(garage,cantine, ecc.) l'aliquota rimaneal quattro per mille del valorecatastale rivalutato, mentre ladetrazione viene portata a 280euro (l'aliquota base è di 200euro e, nel comune di Vallarsa,l'anno scorso era di 250 euro).A questa detrazione vannoaggiunte le detrazioni per ognifiglio a carico con età inferioreai 26 anni convivente pari a 50euro.Per le seconda casa l'ali-

quota è stata mantenuta pariall'aliquota base vale a dire alsette virgola sei per mille. Talealiquota viene ridotta per gliimmobili a destinazione pro-duttiva diversi da quelliclassificati nel gruppo D. Per gli immobili del gruppo

D (che comprendono le dighe)

l'aliquota del sette virgola seiper mille è destinata allo statomentre il comune ha applicatouna maggiorazione del tre permille. Tale maggiorazione pre-vede, però una franchigia ditremila euro per non pesare sueventuali attività produttive dipiccole dimensioni.Infine non resta che auspi-

care che per il futuro ladefinizione del quadro di rife-rimento da parte del governonazionale possa avvenire contempi tali da poter consentireall'amministrazione comunaledi predisporre per tempo gliatti necessari ad un'ordinataamministrazione ed ad un'op-portuna informazione allacittadinanza.

municipio poi, si sono tenute spente le

stampati e le fotocopiatrici in modo da

non produrre carta e lavorare solo in via

telematica. Infine la giunta comunale si è

riunita alle 18 al lume di una candela, pro-

prio per adempiere all’invito di spegnere

le luci fatto dalla trasmissione propo-

nente.Sul volantino che pubblicizzava l’inizia-

tiva sono state anche indicate alcune

buone pratiche che ognuno può adottare

a casa propria, tutti i giorni, per evitare

sprechi.

a di meno:

pratici

Page 14: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

12 | vallarsanotizie

dai gruppi consiliari

Vallarsa DomaniGianni Voltolini

L ’attività del gruppo VallarsaDomani, in seno al ConsiglioComunale, è stata, dal nostro

punto di vista, sicuramente proficuae si è concretizzata, principalmente,attraverso la presentazione di interro-gazioni, volte ad acquisire maggioriinformazioni su vari argomenti, o at-traverso la presentazione di mozioniche hanno avuto lo scopo di far espri-mere l’Amministrazione su problema-tiche che abbiamo ritenuto rilevantiper la Valle.Ci preme sottolineare come abbiamo

portato in Consiglio Comunale, senzaalcun riscontro positivo, da parte dellamaggioranza, quelle che abbiamo ri-tenuto essere buone idee per lo svi-luppo della Valle esprimendo, quandolo abbiamo ritenuto necessario, la no-stra contrarietà in merito all’attivitàposta in essere da questa Ammini-strazione. Tale dissenso si è espressorecentemente in merito all’approva-zione del Rendiconto 2012, in quantopensiamo che l’Amministrazione pecchidi una sorta di “miopia politica” con-tinuando a credere che tutto ciò chepone in essere è giusto anche quandosi trova di fronte a contestazioni con-crete che provengono non solo daiconsiglieri di opposizione.Assistiamo, di converso, ad un’en-

fatizzazione di quanto realizzato anchequando si tratta di “ordinaria ammi-nistrazione” della cosa pubblica. Unasorta di “supponenza politica” checrediamo, alla lunga, possa esseredannosa per la Vallarsa. Crediamoche quanto realizzato negli ultimi annidall’Amministrazione non sia sufficienteper permettere un miglioramento dellavita in Valle e, quindi, permettere ai

giovani di scegliere di restarci a vivere.Mi preoccupa vedere come sono pro-prio i due paesi più vicini a Rovereto(Albaredo e Foppiano) a sobbarcarsi,in sostanza, la “tenuta” demograficadella Valle.Tutta la gestione è, pernoi, caratterizzata da un centralismodeliberativo che ha portato e portaad un rallentamento nelle decisioni e,soprattutto, nel realizzare quantol’Amministrazione stessa si prefiggedi portare a compimento.Una lentezza che la Vallarsa non

può permettersi.Sono state molteplici le attività che,

secondo noi, potevano essere realizzatein modo più efficiente; pensiamo allagestione della centrale termica a Raossio alle problematiche nelle gestionedegli asili comunali e della scuola ele-mentare.Si pensi che dopo più di unanno non si è ancora provveduto,presso l’asilo di S. Anna, a delimitare,con le apposite strisce gialle a terra,la fermata delle corriere al fine di per-mettere una salita e discesa più sicurao ad installare una copertura che per-metta ai bambini di raggiungere la“palestra/container” quando piove onevica.Abbiamo visto l’Amministrazione

ignorare ogni critica in merito allarealizzazione del distributore di alimentia Foppiano; che tra l’altro è ancora inattesa di un gestore!Pensiamo sia grave come dopo oltre

10 anni l’Amministrazione non abbiaancora provveduto, in merito al riordinodel Catasto, a definire le pratiche deiterreni di proprietà comunale; un ar-gomento indifferibile e delicato che,secondo noi, non è giusto lasciarealla prossime amministrazioni!

Preferiamo non commentare quantoaccaduto in merito alla posa dell’asfaltocolorato ad Aste in quanto la cosa ciha lasciati sconcertati; Si pensi poialla realizzazione di una strada, quellache collega Bruni a Cuneghi, che si“restringe” nel tratto finale; cosa checi ha stupiti alquanto se si pensa cheuna delle motivazioni per la sua co-struzione era stata proprio il fatto chequella esistente era troppo stretta.Un argomento che non abbiamo

affatto condiviso è anche la volontàdi realizzare una cava di ghiaia in lo-calità Val di Prigioni; un’opera checrediamo porterà limitati introiti allecasse comunali a fronte, oltretutto,di un aumento della pericolosità dellenostre strade a seguito del forte au-mento di traffico “pesante”.Riteniamo che ogni amministrazione

faccia del proprio meglio per realizzareil programma elettorale, ma riteniamoaltresì che proprio la mancanza di vo-lontà di confronto, anche di fronteall’evidenza di quanto si intenda rea-lizzare, sia un limite invalicabile per larealizzazione di una dialettica politicacostruttiva.Una chiusura che crediamo danneggi

la nostra Valle e contribuisca ad in-crementarne i problemi riducendo lapossibilità di risolverli.Crediamo che solo una reciproca

collaborazione, ovviamente nel rispettodelle diverse rappresentanze che glielettori hanno voluto premiare e chesono attualmente impegnate in Con-siglio Comunale, possa permetterealla Vallarsa di rifiorire malgrado larealtà attuale che, sicuramente, nonè rassicurante.www.vallarsadomani.blogspot.com

Page 15: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 13

dai gruppi consiliari

Anche a costo di sembrareripetitivi, come succede or-mai da qualche anno, riesce

difficile in momenti comequesti, esprimere commenti a causadella crisi economica che attanaglial’Europa e in particolare modo l’Italia.Questo ci porta a fare dei ragiona-menti: tutti siamo convinti che itempi delle “vacche grasse” sonofinti e che siano iniziati quelli delle“vacche magre”. Non è natural-mente colpa nostra, ma purtroppoci siamo dentro e ci si deve regolaredi conseguenza.Vorremo focalizzare l’attenzione

su alcuni punti. Il primo riguarda laquestione della cava di ghiaia in Valdelle Prigioni: è così necessaria perla Vallarsa? Chi, dal momento chel’edilizia è in profonda crisi, com-prerebbe la ghiaia? Inoltre, nel casoin cui una ditta vincesse l’appaltodella cava, assumerebbe personaledella nostra Valle oppure, se lo vin-cesse una ditta esterna, porterebbegià del personale suo e quindifarebb assunzioni in loco? Si ritieneutile, prima di effettuare scelte im-portanti, fare anche questo ragio-namento, perché la priorità attual-mente è la creazione di posti dilavoro in Valle. Se ciò non fossequalche dubbio sull’utilità della stessaci potrebbe sorgere.In più, ci si è chiesti quali problemi

potrebbero verificarsi per il trasportoe quali le soluzioni che, nel caso,l’amministrazione comunale inten-derebbe adottare per risolvere laquestione? L’esempio è molto sem-plice: se capitasse un inverno comequello scorso, con molta neve e la

presenza di pericolo valanghe, lacava rimarrebbe chiusa da ottobrefino alla primavera seguente.Non ci precludiamo nulla per il

bene della Vallarsa e dei vallarseri,ma prima di esprimere un giudiziofavorevole o meno sull’opera, è ilcaso di vagliare ogni elemento.Come Lega Nord Trentino, vorremo

porre l’attenzione anche sull’annosoproblema della Strada Statale 46,in Val delle Prigioni. La soluzionedel problema, secondo noi, sarebbequella di costruire una nuova galleriaoppure allungarne una di quelle giàesistenti, in modo da non dover ri-correre alla chiusura della strada incaso di forti nevicate. Questo perchèla SS46 è la principale via di comu-nicazione fra l’Alto Vicentino e laVallagarina e molti utenti vi transitanoanche per motivi di lavoro. Biso-gnerebbe quindi convincere la Pro-vincia Autonoma di Trento dell’im-portanza di quest’arteria non solonella parte bassa, ma anche nellaparte alta della Vallarsa.Abbiamo appreso con piacere,

giacchè concordiamo con l’ammi-nistrazione sul tema, delle autoriz-zazioni per costruire le passerellesul Leno, tra la diga della Busa ed ilpaese di Arlanch. Quella strada èmolto bella, senza nessuna difficoltàparticolare e tutti la potrebbero per-correre tranquillamente, consentendoa chi lo vuole di partire da Riva (eanche da Raossi) ed arrivare tran-quillamente ad Arlanch, potendocosì visitare sia il Museo Etnograficoche il Mulino. Esprimiamo invece un giudizio

negativo sulle gestioni associate,

non condividendo il pensiero di ac-centrare tutto in mano alla Comunitàdi Valle della Vallagarina e alla cittàdi Rovereto, creando un chiarissimodisservizio per le popolazioni peri-feriche, quando i servizi che si vo-gliono portare a Rovereto li potrem-mo avere tranquillamente in Vallarsa,tranne per il servizio di Polizia Locale,soprattutto se il servizio viene svoltocome descritto negli articoli di stam-pa. Pur passando alle dirette dipen-denze del Comune di Rovereto cisarebbero degli uffici di Polizia Localenei vari Comuni. Tra l’altro Roveretogià possiede una struttura adeguataper ospitarne il Comando, mentresarebbero mantenuti dei presidi intutti i Comuni: potremo avere il ser-vizio della Polizia locale praticamentea costo zero o con pochissima spesa.Non dobbiamo dimenticare ad ognimodo che finora il passaggio dellagestione della Polizia locale alle co-munità di valle ha solo aumentato icosti, quindi questi andranno tenutiattentamente sotto controllo. Abbiamo presentato una quantità

piuttosto consistente di interrogazionie continueremo a farlo ogni qualvoltaci sorgeranno dei dubbi e delle do-mande da porre all’amministrazione.Il Gruppo Lega Nord è e sarà sempreal fianco dei cittadini della Vallarsa.

Lega Nord Trentino Rudi Piazza

Page 16: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

14 | vallarsanotizie

dai gruppi consiliari

Per la Valle e la sua gente Marco Angheben

Nei mesi invernali abbiamogirato le frazioni della valleper incontrare gli abitanti

e ascoltare ciò che avevano da dirci.Grazie a incontri settimanali, da feb-braio ad aprile, abbiamo potuto gi-rare per l’intera valle e conoscereproblemi e desideri di chi ci vive:molte le osservazioni e le segnalazioniemerse in questi appuntamenti cherisultano sempre essere preziose oc-casioni di confronto.Tali incontri sono utili anche per

consentirci di predisporre opportu-namente il bilancio preventivo 2013.Lo abbiamo fatto nello stato di ge-nerale incertezza che caratterizza ilmomento amministrativo, politico(sia nazionale che provinciale) edistituzionale (si pensi, in proposito,alle gestioni associate obbligatorietramite Comunità di Valle che por-terebbero a una completa ristruttu-razione dell’amministrazione comu-nale) e tenendo in considerazionele problematiche connesse alla de-finizione dell’imposta municipaleunica (ad oggi ancora non si conosceil destino dell’Imu) e dei trasferimentiprovinciali. L’impossibilità di definirecon ragionevole certezza l’ammon-tare delle entrate ha reso difficoltosoil lavoro di stesura del bilancio; no-nostante ciò e considerando le risorsea disposizione abbiamo quindi cer-cato di soddisfare le richieste che cisono state fatte. Proseguendo le iniziative intraprese

negli anni precedenti, l’azione am-ministrativa mantiene come obiettiviprincipali i seguenti: rafforzamentodella comunità e del relativo capitalesociale, adeguamento delle dotazioni

infrastrutturali ed in particolare diquelle relative al ciclo dell’acqua,mantenimento e miglioramento deiservizi per migliorare la qualità dellavita, interventi volti ad aumentare econsolidare i posti di lavoro in loco,azioni orientate allo sviluppo soste-nibile. Strumentali a tali obiettivisono gli aspetti relativi alla gestionefinanziaria e organizzativa: aumentodell’efficienza della “macchina” co-munale, aumento delle entrate pro-prie senza aumenti delle tasse, con-tenimento delle spese correnti nondestinate a specifici servizi alla po-polazione.In dettaglio, relativamente all’au-

mento delle entrate proprie, nelcorso del 2013 ci si pone comeobiettivo la messa in funzione diuna cava di inerti in località Valdelle Prigioni e lo studio relativo allepossibilità nel microidrico. In relazioneal contenimento della spesa parti-colare attenzione sarà posta nellarazionalizzazione dei consumi dienergia elettrica ed in quelli relativiai costi di riscaldamento. Per quantoconcerne la gestione di tasse e tariffeè stato scelto di mantenere invariatele tariffe dell’acqua e, contempora-neamente, aumentare ulteriormentele detrazioni Imu per l’abitazioneprincipale. Si è trattato di scelte nonfacili che portano ad un’ovvia ridu-zione della capacità di spesa del-l’amministrazione comunale, macome per gli anni scorsi tali sceltesono state perseguite nella convin-zione che, in questi momenti in cuila crisi economica interessa stratisempre più vasti di popolazione, sianecessario fare il possibile per non

intaccare oltre misura i redditi dipopolazione ed attività che nellanostra comunità operano.

Page 17: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 15

dalla biblioteca

Lo scorso 17 maggio, presso il Tearto Comunale di Vallarsa si è svolta la serata di premiazione della 9^ edizione delConcorso letterario-multimediale: “Ti racconto … volti ed espressioni della Vallarsa”.Alla serata ha partecipato il Coro Pasubio che con le sue canzoni ha contribuito a rendere speciale ed accoglientel’atmosfera della serata che ha visto la premiazione dei vincitori delle varie categorie.La Commissione giudicatrice formata dal Presidente del Consiglio di Biblioteca Marco Angheben con Mirella Stofella,Stefania Martini, Denis Pezzato e Walter Girolamo Codato ha valutato i 40 lavori pervenuti che risultano essere per lopiù della sezione letteraria e in particolare nella categoria A (scolari Scuola Primaria) e nella categoria D (adulti senzalimiti d’età); nella sezione multimediale la partecipazione è stata minima con due lavori fotografici ed uno musicale.Vogliamo ricordare i vincitoriSEZIONE LETTERARIA - CATEGORIA A (scolari Scuola Primaria)Vincitori: COBBE GIACOMO con “LE MERAVIGLIOSE MONTAGNE DELLA VALLARSA”

RAOSS CECILIA con “LE MIE GALLINE”RIGO ALESSANDRO con “LE TRE MINIERE”

Segnalato: LEITE SILVA PATRIK con “LA CARETERA”CATEGORIA D (adulti) - Vincitore: TITTARELLI FABIO con “TONIO, IL COLLEZIONISTA”Premio “Volti ed espressioni della Vallarsa”: LORENZI FERDINANDO con “FUCILI, FRECCE E FRAGOLONI”Segnalato: RIGO GRAZIELLA con “DONNE DI UNA VOLTA”SEZIONE MULTIMEDIALE - Segnalato: MATTEI ENZO con le due foto pubblicate “Bambino con asinello” e “Donna conguanti”

Oh, le mie montagne!Recitano ogni giorno un meraviglioso spettacolo insieme al cielo di Vallarsa.Sembrano i guardiani della mia valle, e stanno dritte appoggiate una all’altra. Tra loro mi sento sicuro.Io amo molto le mie montagne. Mi sembrano un grandissimo abbraccio.Le più importanti si chiamano Piccole Dolomiti e Pasubio.Esse in primavera riflettono luci sgargianti.Il Pasubio in estate è illuminato da un giallo miele, in autunno invece di viola, grigetto e arancione.In inverno sembrano ricoperte da una soffice coperta di lana di colore bianco niveo.Esse ci parlano del nostro passato.Raccontano ancora di scoppi di bombe e cannonate, di gente che ha dovuto scappare e lasciare la terra e le case.A volte, pur di stare fra loro, mi accontenterei di essere un passerotto che vola tra le rocce.

Giacomo Cobbe

Le meravigliose montagne della VallarsaVINCITORE CAT. A (SCOLARI DELLA SCUOLA PRIMARIA)Motivazione: per la capacità di evocare immagini intense ed originali in modo poetico facendotrasparire un rapporto profondo con l’ambiente e la propria storia.

TI RACCONTO …VOLTI EDESPRESSIONIDELLA VALLARSA

Page 18: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

16 | vallarsanotizie

dalla biblioteca

Ogni anno tra Bruni e Riva si svolge una gara di macchine senza motore e io la aspetto sempre con impazienza.Nei giorni precedenti aiuto gli organizzatori a montare il tendone dove si mettono tavoli e panchine e a preparareogni cosa perché tutto sia pronto in tempo perché viene sempre tanta gente. Le persone che fanno parte delCircolo Lamber fanno da mangiare e anch’io li aiuto a preparare le patatine, panini con varie carni e formaggio.Quest’estate, durante una pausa, sono andato a vedere le macchine in gara, avevano tutte delle forme strane: dibottiglia, di barca a vela, di tronco d’albero, ecc. ed erano costruite con materiali diversi: metallo, cartone, legno eplastica. Tutte però erano belle ed originali. La macchina che mi è piaciuta di più è stata quella gialla: aveva unascritta sul cofano, i lampeggianti e una lama davanti, come quella che si usa d’inverno per pulire le strade dallaneve.Sfortunatamente durante la gara ci sono stati anche due incidenti: nel primo un’auto è finita contro la staccionatae il pilota è dovuto andare addirittura all’ospedale! Il secondo è stato meno grave: la macchina dopo esserepartita, stava correndo normalmente, ma ad un certo punto l’autista ha perso il controllo del mezzo e hacominciato ad andare un po’ di traverso fino a quando si è ribaltata, però è stata subito raddrizzata e rimessa ingara.Io ero presente a tutti e due gli incidenti , ma non ho potuto vedere chi ha vinto perché stavo aiutando a distribuireil cibo, perché anch’io sono socio del Circolo Lamber. Sono molto orgoglioso di far parte di questa associazioneperché organizza delle feste molto belle ma quella che preferisco è sicuramente la caretera.

Patrik Leite Silva

La CareteraSEGNALATO CAT. A (SCOLARI SCUOLA PRIMARIA)Motivazione: per aver fatto trasparire dal racconto un sentimento d’appartenenza alla vita associativa,caratteristica saliente della nostra comunità.

Tanto tempo fa nel 1875 un bambino di dodici anni di Anghebeni vide una casa abbandonata e dopo varieesitazioni decise di entrare. Trovò una botola di legno che scricchiolava con sopra il disegno di un’aquila.Era molto curioso e per questo l’aprì ma sentì dei rumori paurosi, nonostante questo decise di entrare lo stesso.Vide tre strade che portavano a tre miniere con delle fiaccole appese alle pareti che facevano luce.Il bambino, decise di percorrere quella più corta; proseguendo c’erano delle bottiglie di rum e dei topi morti perterra, e quando girò la testa vide dei disegni sulle pareti che rappresentavano dei bufali, delle aquile e degli uomini.Probabilmente erano state dipinte nel Paleolitico.Dopo qualche minuto inciampò nelle rotaie, alzò gli occhi e si trovò davanti tanti carri, in mezzo ai quali videcinque bauli pieni d’oro. Pieno di stupore tornò in dietro ed esplorò le altre due strade che erano uguali alla prima.Quando percorse la terza però sentì dei rumori: la botola che scricchiolava e dei passi, sicuramente stava arrivandoqualcuno.Con grande sorpresa si accorse che si trattava di suo padre. Gli raccontò che aveva nascosto questo tesoro già datanto tempo. Il bambino chiese: “Ma perché hai tenuto nascosto tutto questo per così tanto tempo?” Il padrerispose: “Perché volevo costruire un ospedale per i malati! Potevo farlo solo dopo aver accumulato parecchi soldi”.Il bambino chiese: “Ma perché hai tenuto nascosto tutto questo per così tanto tempo?” Il padre rispose: “Perchévolevo costruire un ospedale per i malati! Potevo farlo solo dopo aver accumulato parecchi soldi”.Il bambino decise di dare una mano a suo padre, così appena usciti presero cemento e mattoni e incominciaronoa costruirlo. Dopo due anni l’ospedale fu finito e con quei soldi riuscirono a far guarire tutti i malati.

Alessandro Rigo

Le tre miniere nascosteVINCITORE CAT. A (SCOLARI DELLA SCUOLA PRIMARIA)Motivazione: per la capacità di aver saputo coniugare la fantasia e la creatività con richiami alla realtàstorica legata alla valle.

Page 19: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 17

dalla biblioteca

Desideravo tanto avere un animale e i miei genitori quella volta hanno voluto accontentarmi.Quando le ho ricevute erano in sette: due galline e cinque pulcini. Quel giorno ero andata a catechesi aS.Anna insieme a mia sorella. Una volta finita è venuto a prenderci il papà, io mi domandavo perché non eravenuta la mamma, lo guardavo spesso e vedevo che era un po’ agitato e impaziente di tornare a casa.Appena arrivati , la mamma dalla soffitta ci ha chiamati e il papà è andato a razzo su per le scale, ionaturalmente l’ho subito seguito e quando siamo arrivati ho visto cinque testoline marroni con dellesfumature scure spuntare da una scatola. Non ci potevo credere, erano proprio dei pulcini! Felicissima li hoaccarezzati e dopo averli dato da mangiare un po’ d’insalata, pane, acqua, grano e mangime, sono andata avedere anche le galline: erano dentro una specie di recinto di legno, le piume erano di un bel marrone scurocon delle sfumature bianche e nere.Dopo aver passato molto tempo con loro, forse anche per l’emozione, sentivo molto sonno, quindi ho dettobuonanotte a tutti e sono andata a letto.La mattina successiva sono corsa a guardare se i miei animaletti stavano bene. Appena ho aperto la porta hovisto le galline e i pulcini fuori dal loro recinto: avevano sporcato tutta la soffitta, perfino i vestiti che eranostati portati lì. Allora ho chiamato subito la mamma e le ho detto quello che era successo. Lei è arrivata dicorsa armata di mocio e secchio, e subito mi ha chiesto di prendere le galline e i pulcini e di rimetterli ai loroposti. Dopo aver pulito tutto, il papà insieme al suo amico è andato a costruire il pollaio in un prato.Nel frattempo abbiamo messo le galline nel pollaio del bidello della nostra scuola, che abita vicino a me.Quando sono andata a controllare i pulcini, prendendoli uno a uno tirandoli fuori dalla scatola, ho notatoche l’ultimo aveva sulla testa delle macchioline nere. Ho immediatamente chiamato la mamma, e lei è corsada me e mi ha detto che forse gli altri pulcini lo avevano beccato, oppure si trattava di un pulcino speciale.Una volta finito il pollaio ho preso le galline e le ho portate dentro la loro nuova casa e solo allora ho notatoche quando si sono messe a camminare lo facevano in modo particolare: quando muovevano le zampespostavano anche il collo in avanti e in dietro:sono rimasta incantata e divertita ad osservarle.Poi sono andata a prendere i pulcini e ho visto che la macchia nera del pulcino “speciale” si era allargata finoal collo: io non sapevo cosa fosse ed ero un po’ preoccupata. Adesso so che non si tratta di niente di graveperché ce l’ha ancora ed è molto vispo.Alla fine li ho messi tutti nella gabbia ricavata da una veccia stufa.Sono passati i giorni e quando i pulcini sono diventati grandi abbiamo tolto la rete e li abbiamo messi con legalline. Io vado tutti i giorni a portarli da mangiare e a vedere come stanno.

Cecilia Raoss

Le mie gallineVINCITORE CAT. A (SCOLARI DELLA SCUOLA PRIMARIA)Motivazione: capacità di rappresentare con semplicità e spontaneità il rapporto con la natura e gli animali.

SEGNALATO SEZIONE MULTIMEDIALE • MATTEI ENZO“Bambino con asinello” e “Donna con guanti”

Page 20: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

La gita a Rimini e San Marino della classe quinta

18 | vallarsanotizie

dalle scuole

La classe quinta i primi di maggio è andata a visitare San Marino. La cosa che mi ha ispirato di più eranole statue, c’era anche i mercatini e anche una grande chiesa. La maestra Debora e Alessandra ci hannofatto fare la caccia fotografica è stato un giorno bellissimo, tranne la pioggia!! • Pablo Leite Silva

Il 3/05/2013 la classe quinta è andata all’oltremare a Rimini. Alla mattina abbiamo preso il filibus.Dopo siamo arrivati in un’ altra fermata e poi siamo andati a piedi fino all’Oltremare; c’erano dei giochi dafare e abbiamo visto il volo dei rapaci, l’addestramento dei delfini e lo spettacolo. Alla fine del pomeriggioabbiamo preso il bus di linea e siamo andati in albergo. Insomma una gita meravigliosa. • Daniel Briccio

Io con la mia classe cioè Daniel, Patrick, Emanuel, Pablo, Giovanni, Cecilia, Alessandro, Marika,Giulia, Michael, Damiano per 3 giorni siamo andati a rimini: il primo giorno siamo andati a san marino avedere il museo delle curiosità dopo siamo andati a fare la cacciafotografica e siamo ritornati in albergo. Ilsecondo giorno siamo stati a oltremare a vedere i delfini e il terzo giorno siamo stati in spiaggia a fare giochicon la sabbia, l’acqua era troppo fredda e allora non abbiamo fatto il bagno. • Emanuel zulian

Il giorno 3 Maggio sono stato a Rimini con la mia classe, mi è piaciuto soprattutto il Parco di Riccionechiamato Oltremare dove abbiamo giocato con l’acqua, c’era lo spettacolo dei rapaci dove ho visto un aquilae un gufo, poi naturalmente c’era lo spettacolo dei delfini, uno si chiamava Ulisse e faceva salti stupendi ecapriole poi c’era l’acquario con dentro due squali. • Giovanni Rigo

Il 2 maggio quando sono arrivata ho mangiato la piadina perché non avevo dietro il pranzo.Siamo andati in hotel, abbiamo portato le valige e abbiamo preso il tram e siamo andati a San Marinodove abbiamo fatto la caccia fotografica e abbiamo visitato il Museo delle curiosità. Il giorno seguentesiamo andati al Parco Oltremare abbiamo visto da vicino i delfini nuotare e anche lo spettacolo e abbiamovisitato il museo con gli esperimenti di Archimede.Il terzo giorno siamo andati al mare e abbiamo fatto una gara a chi faceva il castello più bello io eroinsieme a: Damiano , Marika, Patrick, Alessandro, è stata una gita stupenda. • Giulia Speziani

Il 2 maggio 2013 siamo andati a Rimini con tutta la classe 5°, il mio giorno preferito è quando siamoandati a Oltremare. Siamo stati tutto il giorno a vedere i delfini, le invenzioni di Archimede, i pesci. Cisiamo anche bagnati e abbiamo mangiato le patatine fritte, la coca cola e la pizza. Siamo andati anche alnegozio di delfini a prendere un ricordo della giornata e poi siamo andati all’hotel a mangiare.• Marika Parmesan

Il 2 maggio siamo andati San Marino e abbiamo fatto la caccia fotografica. La maestra Debora eAlessandra ci aveva dato delle foto raffiguranti dei monumenti della Città e noi dovevamo cercarle. Quandoabbiamo finito siamo andati a prendere il bus e siamo andati in albergo. • Patrick Leite Silva

Page 21: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

Gli altri ragazzi di quinta raccontano un evento

vallarsanotizie | 19

dalle scuole

Cacc ia alla lucer t ola(26/04/2013) Oggi io Michael e Davide avevamo visto una lucertola e volevamo prenderla era dentro un buco allora ci siamomessi alle parti. Abbiamo raccolto erba, dei legnetti, dei sassi e aghi di pino. La lucertola usciva piano piano ma solo sevedeva la luce del sole e se vedeva qualcuno ritornava dentro il buco. Michael ha messo dentro il buco un bastoncino e quando loha tirato fuori c’era attaccata la lucertola. Io nel buco ho messo dentro un po’ di erba, la lucertola usciva a colpi. Noi treabbiamo aspettato un po’ ma la lucertola non voleva uscire, dopo poco tempo la maestra ci ha chiamati per andare in classe. Chisa dove sarà adesso quella lucertola. • Damiano

A CampogrossoUn giorno sono andata a campo grosso. la mia mamma voleva andare a fare una passeggiata perché lì è pieno di mucche ed èstato lì che ho visto un bellissimo evento, una mucca era appena diventata mamma . il suo vitellino le assomigliava molto. Luivoleva subito bere il latte ma tutte le volte che andava dalla mamma per mangiare o cadeva o veniva spinto a terra da lei. Io ela mia mamma siamo andate in tutte le malghe vicine a chiedere di chi fosse quella mucca. Però nessuno diceva di fosse sua . Iopenso che se il proprietario sapeva che quella mucca aspettava il vitellino doveva tenerla nella propria stalla e poi quando ilvitellino sarebbe cresciuto poteva mandarlo al pascolo. • Cecilia

Un venerd ì sulla neveUn venerdì io e tutta la casse 5° siamo usciti dalla scuola e siamo andati in un prato non molto lontano a costruire un nostroprogetto con la neve. Io avevo in mente di costruire una casetta ,però non avevo attrezzi per scavare e ammucchiare la neve allorasono andato su una rampa ho cominciato a fare delle palle di neve piccole, dopo di che le appoggiavo per terra e le facevorotolare dalla discesa. La neve si attaccava sulla pallina e così diventava sempre più grande, dopo aver fatto un po’ di“pallone” di neve le facevo toccare una con le altre in modo da fare un mucchio. Ero in ritardo tutti i miei compagni avevano giàfinito il loro progetto , allora la maestra Debora mi ha chiamato e mi ha detto vieni che dobbiamo fare una foto tutti in assieme,io però dovevo ancora far vedere il mio progetto alla maestra . Allora ho preso un legno e ho cominciato a dare forma alla miacasetta per primo ho fatto la porta poi ho fatto la finestra e in fine ho fatto l’antenna parabolica con un ramo. Quando ho finitoho chiamato la maestra e le ho detto :- puoi venire a vedere il mio progetto finito ?-: , allora la maestra è venuta a vederlo e miha fatto una foto vicino alla mia costruzione, dopo di che sono andato con la maestra nel nostro cortile e abbiamo fatto una fotocon tutta la mia classe su il mucchio di neve che Pablo, Emanuel e Giovanni avevano lavorato e fatto prendere la forma di unigloo. Per finire siamo andati a cambiarci e alle 16.20 siamo andati sulla corriera. È stato veramente un pomeriggio meraviglioso! • Michael Martini

La part i taSabato 30 aprile 2013, Verona partita di calcio Chievo Verona-Milan, stadio senza più posti disponibili.L’arbitro da il fischio d’inizio e il Milan tocca il pallone: la partita è iniziata, il Milan parte con El Shaarawy che da uncross di Balotelli colpisce di testa e con la sua cresta buca il pallone.Allora il ragazzo che raccoglie i palloni ne ha dato uno al portiere del Chievo: Puggioni che rinvia lunghissimo a cercareThereù che la ferma di petto e tira, colpisce il palo e la porta si spezza in 2.Dopo 24 minuti punizione di Balotelli, parata di Puggioni e goal di Montolivo che buca la rete, l’arbitro fa proseguire lapartita ma tutti i giocatori protestano.All’inizio del 2° tempo il Chievo attacca, Muntari con i tacchetti prende il pallone ma tira su delle toppe e rovina il campo.Alla fine della partita il Milan ha vinto 1-0 con il goal di Montolivo, i tifosi del Milan scesero dagli spalti e andarono nelcampo e si fecero fare un autografo. • Alessandro Rigo

Page 22: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

Dalle altre classi

20 | vallarsanotizie

dalle scuole

SONO NATI I MERLIUna merla ha fatto il nido in una pianta di edera della maestra cristina.c’erano tre uova e sono nati tre merlini. la maestra cristina ha chiuso la portaperche il suo gatto li mangiava

cl.I

LA GIRAFFA CON LE MACCHIE MARRONIC’era una volta una giraffa con le macchie marroni. Nella savana tutti gli altri animali la prendevano in giro per il suomanto tutto macchiato. Per questo motivo la giraffa era molto triste. Una volta però, una gazzella fu catturata da uncacciatore e messa in gabbia. La giraffa grazie al suo pelo tutto macchiato riuscì a mimetizzarsi e ad avvicinarsi allagabbia dov’era imprigionata la gazzella e a liberarla. Da quel giorno nessun animale della savana la prese più in giro perle sue macchie.

cl.IIUNA GITA BAGNATAIl giorno 17 maggio siamo andati in gita. Arrivati aRiva del Garda pioveva e noi siamo andati al rettilario eabbiamo visto tanti ragni, scorpioni e serpenti. Un ragazzodi nome Daniel ha preso un pitone reale in mano e loabbiamo toccato e accarezzato. Dopo siamo andati alleBusatte sotto la pioggia, siamo corsi sotto il tendone doveabbiamo mangiato delle cose buone. Siamo stati fortunatiperché nel tardo pomeriggio è arrivato il sole. Io e ibambini di quarta e quinta, con Martina, Davide,Daniele e Sabastiano siamo andati all’Adventure Park.Ci siamo divertiti e i primi a finire il percorso blu siamostati io e Martina. Poi siamo andati sul pullman eritornati a scuola tutti belli felici per la bella gita.

Pietro Nave clIII

INVENTO UN CALLIGRAMMA

il girasole guarda il vapore

il vapore mangia il sapore

il sapore vuole il calore

il calore vuole sempre lo stupore

lo stupore guarda sempre lo sciatore

lo sciatore guarda il suo cuore

e sono … uno scultore

Anna Simeoni

Page 23: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 21

dalla casa di riposo

Nessun rischio di annoiarsi all’Apsp “Don Giuseppe Cumer”

I l ruolo del Servizio di animazionedella Casa di Riposo don G.Cumer si esplica attraverso at-

tività di progettazione e program-mazione continue attente alla curadel residente e volte a favorire laqualità delle relazioni, il manteni-mento di una comunità viva ed at-tiva, il rafforzamento dei legami trafamiglia, volontari e territorio, ilmantenimento di abitudini, hobbiesed interessi.In questo contesto ben si inserisce

il consueto soggiorno al mare, or-ganizzato sia per i residenti che peraltri anziani desiderosi di partecipare.Quest’anno con gran riscontro dipartecipazione sono stati coinvoltigli ospiti degli Alloggi Protetti edalcuni anziani della valle. La partenzaper Jesolo, località della lagunascelta per quest’estate, è prevista laprima settimana di giugno. I nostrianziani soggiorneranno in un albergoa due passi dal mare e dal centrodella ridente cittadina. Sono previstidelle brevi escursioni, aperitivi incompagnia, una messa in spiaggiacon don Andrea e tanto diverti-mento.Prosegue a “gonfie vele” anche il

nuovo progetto di Pet Therapy (Te-rapia assistita con l’utilizzo deglianimali), la quale prevede la presenzadi animali domestici in struttura.L’affidamento di tale progetto èstato destinato all’Associazione Zam-pa Amica, la quale si è fatta caricodi organizzare dei momenti guidatidi relazione e contatto con gli animali(cani, gatto, cincillà, pappagalli).L’iniziativa ha avuto notevole suc-

cesso, tanto che, per desiderio deinostri anziani, si è pensato di man-tenerla in maniera stabile e conti-nuativa per tutto l’anno.Anche durante l’estate 2013 la

Casa di Riposo rimarrà attiva apren-do le sue porte alla cittadinanzacon le messe all’aperto seguite daglihappy hour, ossia dei ricchi aperitivia base di invitanti stuzzichini, orga-nizzati al fine di stabilire un lietoappuntamento del dopo messa,tra ospiti, familiari e visitatori. A fine giugno è prevista inoltre

la tradizionale grigliata in occasionedella Festa dei volontari organizzatadall’Associazioni Gruppo Alpini diVallarsa, evento partecipassimo alquale presenziano tutte le asso-ciazioni della valle e l’ammini-strazione comunale. La tematicadel volontariato in struttura ri-mane uno dei punti cardine disviluppo sul quale lavorare. Infine, segnaliamo la parteci-

pazione al Concorso “Mestiericon la valigia” organizzato daU.P.I.P.A. -Unione ProvincialeIstituzioni perl'Assistenza- laquale ci ha resovisibili, comeR.s.a., in ambitoprovinciale, attra-verso la pubbli-cazione di un li-bricino contenen-te alcuni raccontidei viaggi dei no-stri migranti nar-rati direttamentedai nostri ospiti

e l’allestimento di una valigia “decartom” piena di oggetti e vestitiantichi, disponibili per la consulta-zione, su richiesta, presso l’A.p.s.p.Don Giuseppe Cumer.La nostra azienda si è aggiudicata

il premio: “Menzione speciale” perla cura dell’allestimento della valigia.

Page 24: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

22 | vallarsanotizie

dalle parrocchie

Un uomo di confine

Un articolo che speravo dinon scrivere quest’anno,un articolo che speravo di

poter scrivere più in là possibile. Cicredevo, ci speravo ormai di averpassato il momento critico. Locominciavo a dire anche in giro, achi mi chiedeva rassicurazioni sullachiacchiera che c’era della miaimminente partenza: “State tran-quilli, perché ho già sentito dialcuni preti che vengono spo-stati, e se a me nessuno hatelefonato, vuol dire che sono fuoridai loschi giri. State tranquilli per-ché ormai il peggio è alle spalle”.Ci speravo, ci speravo tanto. Per

un gesto di scaramanzia mi ero giàprenotato la legna per l’inverno.Avevo una promessa da rispettare,di trascorrere l’ultimo dell’anno allacasetta del circolo Lamber. Avevomesso a posto la macchina, perchévolevo che tirasse avanti almeno unanno. Ma ho fatto i conti senzal’oste.Martedì 21 maggio è arrivata la

doccia fredda, la chiamata di unincontro a Trento. Non è stato sem-plice tenere la bocca chiusa, a tuttivoi che mi chiedevate se tutto eraancora tranquillo. E vi chiedo scusase per qualche settimana ho dovutotenermi tutto dentro.Ho ricevuto la telefonata mentre

pedalavo, in garage e, come miavevate consigliato, non ho rispo-sto. Prima volevo farmi le mie 2 oredi fatica. Intanto il cellulare si accen-deva: era la segreteria generaledella curia. Sono andato a pranzoalla Casa di Riposo, con la speranzache, se non rispondevo, in quelle

alcune ore, magari avrebbero tro-vato un altro sacerdote per ilcambio. Ero sicuro che la chiamataera per quel motivo. Appena arri-vato a pranzo, Agnese mi chiede seè vera la chiacchiera della mia par-tenza, e io devo tacere. Dopopranzo, sul cellulare lasciato in mac-china, trovo altre chiamate. Aquesto punto devo cedere. Mi sonofatto due preghiere e ho richia-mato: “Caro don Andrea ti aspettoa Trento per un colloquio”.Lassù ho chiesto se si poteva

almeno posticipare la mia par-tenza di un anno. Ma, comeprevedevo, per un’emergenza,c’era la necessità di occupare unaparrocchia più grande che rimanevavuota.Ed eccomi qui a scrivere un arti-

colo di arrivederci, dopo 5 anni incui ne abbiamo fatte tante insieme:momenti belli, per fortuna tanti, ealcuni momenti più delicati, come ènormale che sia, ma per fortunapochi. Sapevo di trovarmi in unasituazione fortunata, come era abi-tuato a dire Plata: “Ti t’hai vint altotocalcio a vegnir chi en Vallarsa”.

Aveva ragione. Ero consapevoledi essere seduto su un bigliettovincente che ho sfruttato fino infondo. Sapevo che l’esperienzadella Vallarsa sarebbe stataun’occasione unica, per cono-scere tutti: “Dovunque sareiandato, – mi dicevo – troveròmolte cose diverse. Sfrutta fin chepuoi questa esperienza così fami-liare tra parroco e le tue pecorelle,perché difficilmente potrai riviveremomenti così intimi”.Mi sono letto il primo articolo

che ho scritto sulla rivista VallarsaNotizie, nel numero di dicembre2008, e il primo sentimento è statoun senso di colpa: quante cosedette, scritte, promesse, che non horispettato. Ma, fiero, due promessele lo ho rispettate.La prima promessa è che ho pro-

vato ad essere di tutti e anche dinessuno. Ho cercato di trattaretutti con lo stesso affetto e la stessavicinanza. Ho provato a non allon-tanare i vicini, e non ce l’ho fatta adavvicinare i lontani: ed è bene così.Ho lasciato la Vallarsa intatta, comel’ho trovata. Dicevo infatti che misarei adattato a voi. E così è stato.Sono stato di parola. Non ho pre-teso nessun cambio difficile nellevostre abitudini.Quando ho provato a fare qual-

che modifica (la tentazione ditogliere qualche messa a rotazionee passare da 3 a 2), ho sempreascoltato anche le vostre opinioni,pronto a fare passi indietro. Non homai sentito la necessità di imporrecerte accelerazioni in avanti, chenon reputavo essenziali. Ho cercato

Don Andrea Fava

Page 25: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 23

dalle parrocchie

di accontentarvi, finché ho potuto,perché immaginavo che le scelte infuturo sarebbero state più severe. Ecosì, con tutte le scelte che non hovoluto fare, non ho perso nessunoper strada. Pastorale strana la mia,non del risultato (ovunque siguarda a questo), ma dell’accon-tentare i miei parrocchiani.La seconda promessa rispettata è

che sono riuscito a non distruggerela Vallarsa. Era molto facile, masono riuscito a non farlo. E ne sonofiero. Quante volte le persone miraccontavano di scelte grossolane esbagliate che sono state fatte fret-tolosamente in campo pastorale.Spero che non mi ricorderete perquesto, ma per alcuni bei ricordiche vi portate nel cuore. Ormai losapete: appena alzato, la prima pre-ghiera che faccio per iniziare lagiornata, dice proprio così:“Signore, fammi fare meno disa-stri possibili”. Ce l’ho fatta! Pensodi averne fatti di errori, ma nonenormi.In questo ultimo anno ci sono

stati alcuni cambiamenti, soprat-tutto nell’ambito dei giovani: siatra gli animatori d’oratorio, che alGrest e al campeggio. Alcune per-sone si sono messe da parte, perlasciare spazio alle giovani leve.Un grazie a Donatella e al gruppo

animatori. Avete dovuto adattarviad un passaggio non semplice trame e don Stefano: sacerdote cheha lavorato tantissimo con voi, inve-stendo energie e tempo per lacrescita spirituale e cristiana delgruppo, (e i risultati positivi si sonovisti). Poi sono arrivato io, che vi hosentiti sempre preziosi, ma nonl’unico gruppo nella Valle. Sietestati bravi a non mollare e avetegoduto della mia fiducia. Ora, qual-cuno di voi, impegnato nel mondodel lavoro, giustamente develasciare spazio agli altri. Altri invece

continueranno i loro impegni.Un grazie a te, Debora. Appena

arrivato ho avuto la fortuna diapprezzare la tua disponibilità egenerosità nel darmi una mano adorganizzare i campeggi in tutte leestati passate. Da solo non ce l’avreimai fatta. Anzi, più gli anni passa-vano, più delegavo sempre più illavoro a te e ad Alessandra. Sonopiccoli ricordi che mi porterò conme.Grazie ai sagrestani e alle sagre-

stane, ai coristi, al consigliopastorale e affari economici. A tuttele persone più vicine nell’ambitodella pastorale, che hanno lavoratefianco a fianco con me. Penso chenessuno se la prenderà se fra tutti,come portavoce, scelgo te, Evaristo,il mio fedele scudiero. Mi haiseguito in questi 5 anni. Un pretegiovane alla scuola di un saggioanziano, che mi ha fatto intravve-dere l’amore per il sacro. Quantaenergia che ancora possiedi.Dicendo grazie a te, caro amico, lodico a tutti.Già! Quanti ricordi, quante per-

sone incontrare, soprattutto glianziani della valle e le personeammalate. Mi vengono in mente ibambini che ho battezzato, le cop-pie che ho sposato, i ragazzi dellacatechesi che hanno fatto la primaconfessioni, poi la comunione,infine la cresima. E quante volte cisiamo trovati in chiesa per salutarei nostri amici che salivano lassù, incielo.Grazie alla Casa di Riposo. Mi

ricordo il primo pranzo fatto con voie la vostra compostezza, educa-zione e rispetto nel servirmi il pasto.Poi, man mano che mi facevo cono-scere, e aprivo bocca, la confidenzacresceva sempre di più. Così è cre-sciuta una forte amicizia e fiduciatra il personale e anche con gliospiti. Mi mancherete un sacco.

Penso che anche per voi del perso-nale, sia stata una piacevoleoccasione quella di avere avuto unsacerdote che girava nelle vostreore di lavoro, condividendo con voipiccoli tratti di strada. Occasioni cheogni tanto piovono dal cielo.Grazie anche a voi Pino e Augu-

sto che mi avete regalato questaopportunità. Mi avete offerto nonsolamente un pasto caldo, ma unambiente tranquillo, pacifico, perricaricare le pile, tra amici.I miei stradini. Indispensabili per

tenere il buon uso della strada, cosìpreziosa per me, per lanciarmi dauna frazione all’altra; e anche perandare oltre confine, poter scolli-nare e scendere in “Italia”. Sempreall’aperto, sempre contenti: li hovisti come i san Francesco dellastrada, non più con il saio, ma conla loro divisa arancione. Gente sem-plice ma di grande concretezza.Disponibili a fare 4 chiacchiere conchi si fermava. Ehi, Walter, ricordi lenostre chiacchierate al “Pont deRestel”, e così mi facevi arrivare inritardo all’incontro dei preti a Rove-reto il venerdì?Il G8, cioè il meglio della Vallarsa,

e qui c’è dentro tutto. Un gruppoalternativo, con cui ho voluto con-dividere amicizia e allegria, la loroschiettezza. Un modo per non scor-darmi di come il mondo gira anchefuori dalla sacrestia, oltre il confineliturgico. Proveremo a fissare unadata per il prossimo luglio, per chiu-dere in bellezza questo itinerario.Solo grazie a dei grandi, dietro adun tavolo, si possono trovare le giu-ste soluzioni per lasciarci la crisi allespalle.Non se la prenda l’amministra-

zione comunale se ho messo il G8prima di loro. Anche con voi c’èsempre stato un ottimo rapporto.Vi ricordate l’incontro che ho fattocon voi in Comune, su quella tavola

Page 26: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

24 | vallarsanotizie

dalle parrocchie

rotonda, ancora prima di insediarmiufficialmente? Quante preoccupa-zioni avevate? Come ticomporterai? Lascerai spazio aglialtri sacerdoti? Avevate una pauramatta. Ma poi mi avete conosciutoe avete capito che non mordevo.E quella tavola è diventata il ritrovodi alcuni compleanni da festeg-giare.Mentre vi scrivo, non mi hanno

ancora informato su come saràgestito il servizio religioso cristianoin Vallarsa: su chi mi sostituirà.Quelle solite parole, noiose, che sidicono alle riunioni del consiglioparrocchiale (che i preti sono pochi,che non sarà sempre così ovvio pre-tendere qualsiasi cosa da unsacerdote), ora diventano realtà, oquasi. Bisognerà adattarsi a qualchecambio. E mi rammarica non averviallenati a questo, lasciandovi solomolti ricordi belli nel cuore. Scusa-temi!Caro Lancia, 30 quintali di legna

non sono bastati per allungare lamia permanenza. L’ho detto anchelassù in Curia, che avevo già fattol’ordine, ma non è stato conside-rato un motivo sufficientementeimportante. Ma na’ “stela” di que-sto carico di legna che è arrivato,me la porto con me come ricordo.Grazie Lucia per avermela impilata.Spero che qualcuno goda di questatua fatica.Caro Sindaco, me ne vado, senza

aver imparato un’acca di legna.Però con un bel ricordo: di esserestato multato con te. Anzi, tichiedo una fotocopia dell’articolo digiornale. Sarà una bella occasioneper farsi quattro risate.Ciao carissimo Maurizio, il primo

parrocchiano conosciuto in Val-larsa, ancora prima di venire qui travoi, quando ero ancora lassù aMezzolombardo.Sono stato un prete fortunato ad

aver avuto l’occasione di vivere 3anni alla Riva, e 2 anni a Parrocchia.Così ho avuto modo di conoscereed apprezzare entrambe le val-late.Cara Vallarsa, i problemi che ci

sono qui, ci sono anche altrove, inqualsiasi altro Comune, in qualsiasialtra parrocchia: le solite liti per iconfini, per l’eredità, campanilismie rivalità tra frazioni e vallate. Nonesiste un posto immune da questiproblemi. Però, mentre i problemisono identici ovunque, le fortunesolo alcuni le hanno.Alziamo lo sguardo, guardiamoci

attorno: siamo in un Paradiso Terre-stre. Giochiamoci bene le nostrecarte, godiamoci quella serenità chein città non esiste, che ogni cuorereclama, non buttiamo alle ortichequesta fortuna. Anche il posto piùbello, abitato da una lite o dallarivalità, indebolisce questo fascino,come la bella carrozza, chepotrebbe trasformarsi in una zucca.Non sono parole di rito, ma un

consiglio che viene dal mio cuore.Sta diventando indispensabile (mipiacerebbe usare la parola “vitale”),puntare a più unità, per rinforzarsi.Vince solo chi lavora sull’unità.Cara Vallarsa, aumenta la pazienzadi andare d’accordo.Ciao Vallarsa, unica esperienza

della mia vita, in cui, buoni o cattivi,credenti e non, frequentanti e non,vi ho conosciuti tutti e apprezzati,come il mio gregge. In qualsiasialtra parrocchia che andrò, non riu-scirò a raggiungere tutti. Ci sarannopersone che non mi conoscerannomai. Questo limite qui non è acca-duto.Ciao ciao dal prete, come è scritto

sulla giacca che il caro Kennedy miha regalato. Un altro bel ricordoche porto con me.Nessuna foto. Ognuno nel suo

cuore possiede qualche bel ricordo

che ha condiviso con me. Sarà que-sto il miglior album di foto.Vengo da Torbole, luogo di con-

fine. Sono arrivato in Vallarsa, altroluogo di confine. Cari vecchi amici,un altro confine mi aspetta,Storo: chissà cosa ci sarà dall’altraparte: altri stradini, che terrannopulita la strada, per andare oltreconfine e non fermarsi mai!

P.S. “Roberto (non posso usare iltuo soprannome): allora, te vegni afarme el perpetuo? In bocca al lupoe anche tu, come me, tenta di faremeno disastri possibili. Non pre-tendo di più!” L’ho imparato daDio.

Page 27: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

origini, storia, attualità

vallarsanotizie | 25

origini, storia, attualità

È il 1955 l’anno in cui questanota viaggia tra i corridoi delComune di Verona e quelli

dell’Azienda Municipalizzata dellastessa città. Ci si prepara a visitarel’area dove sarebbe sorto, a lorospese, un complesso impianto idroe-lettrico. AGSM Verona organizza unavera e propria festa aziendale a cuitutti devono partecipare: la presenzaè dunque massiccia. I giornali veronesice ne danno un’idea: Per la ricorrenzadel 1.o Maggio, una colonna di setteautopullman, su cui si trovavano 250dipendenti dell’Azienda Generale Ser-vizi Municipalizzati […], ha raggiuntoieri mattina, Pian di Vallarsa. (Il Gaz-zettino, 2-3 maggio 1955). All’inau-gurazione intervengono i quadri di-rigenti dell’Azienda, oltre che la buonaparte dei dipendenti; presenti purealcune personalità politiche dei Co-muni di Verona, Ala e Vallarsa. Inquel 1955 c’è fibrillazione in tutta lavalle: un cantiere del genere, di cuiancora non si sa nulla, potrebbe si-gnificare lavoro. Sul quotidiano Adigeappare un articolo scritto ancoraprima della manifestazione, ma in-guaribilmente ottimista: La notiziadei lavori e soprattutto dell’iniziodegli stessi, è stata accolta con lamassima soddisfazione specialmentedalla popolazione della Vallarsa. E’nota la situazione economica generaledi questa vallata ed il particolare ag-gravio di operai disoccupati […]. In-fatti, numerosi manovali ed operaigenerici sono stati e saranno reclutatitra i disoccupati […]. (l’Adige, 1 mag-gio 1955). Una sicurezza che parefuori luogo, visto che i giornali vero-

nesi ci informano che a quella data,ancora nessun appalto era stato af-fidato. Eppure in Vallarsa si spera.Nella valle non è cambiato molto daidecenni precedenti, e l’emigrazionenon accenna a diminuire: un’industrianon esiste e anche il settore artigianonon supera livelli basilari. Negli anniprecedenti grandi aziende come Mon-tecatini e Marzotto avevano studiatola possibilità di realizzare fabbricheche sfruttassero direttamente laforza del Leno, ma il torrente nonsembrava utile allo scopo.

Che le portate del Leno fosserotroppo magre in certi anni e troppodiscontinue nel breve periodo lo siera già detto alla fine dell’Ottocento,quando il Comune di Rovereto vuolecostruire un proprio impianto idroe-lettrico sul Leno. Le voci contrarienon erano in errore: nel 1899 si rea-lizzerà questo piccolo impianto, chein breve tempo si rivelerà obsoleto.Ad alcuni anni da questo primo ten-tativo, i Vallarsesi fonderanno unproprio Consorzio idroelettrico: forseanche tutelare il proprio diritto allosfruttamento del torrente. Nel giugno1923 viene dato alle stampe uno“Statuto del Consorzio idro-elettricodi Vallarsa con sede in Raossi”: nelsecondo articolo si specifica che que-sto Consorzio ha lo "scopo di pro-durre o di acquistare collettivamenteenergia elettrica e fornirla ai proprisoci". La Vallarsa non è nuova asimili esperimenti cooperativi: anzi,si potrebbe dire che negli anni pre-cedenti questi avessero costituito ilvero elemento vitale del territorio.

Tuttavia, il Consorzio idro-elettricodi Vallarsa ha vita alquanto breve, enel giro di pochi anni deve cessarel’attività. Questo insuccesso evidenziain realtà una tendenza generale chesi acuisce dopo la Seconda Guerra.Tra la fine degli anni Quaranta e iprimi Cinquanta in tutto il territoriotrentino il settore idroelettrico vienepermeato da aziende private di no-tevole entità, le quali hanno a dispo-sizione capitali ingenti e spesso ancheun notevole peso politico. Questerealizzeranno nel giro di pochissimianni alcuni tra i più grandi e potentiimpianti idroelettrici non solo del no-stro territorio, ma pure di tutta Italia.Questo periodo, caratterizzato talvoltacome “epopea idroelettrica”, non èsolo quello della ricostruzione, mapure dell’industrializzazione: le cen-tinaia di migliaia di watt prodotti sulnostro territorio erano per lo più as-sorbiti dalle fabbriche del nordovest.

Il caso di Speccheri e Maso Coronaper molti aspetti è in linea con altri

“La Piramide del Duemila”parole, immagini e riti della costruzione dell’impiantoidroelettrico di Speccheri e maso Corona

ProgrammaOre 7.00 – Riunione in Piazza Bra(davanti al Palazzo della GranGuardia) e partenza in torpedone.Ore 9.30 circa – Arrivo a Piano diParrocchia – visita alla stretta ed ailuoghi d’inizio dei lavori.Ore 10.00 - S. Messa al campo ebenedizione. Celebrazione della“Festa del Lavoro”. Cerimonia iniziolavori.

Page 28: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

origini, storia, attualità

dell’epoca. Si tratta di mutare com-pletamente l’aspetto di una valle conla creazione di un bacino artificiale,unico modo per normalizzare il flussoincostante del Leno. Il progetto appareimmediatamente: con i suoi oltre156 metri la diga di Speccheri avrebbebattuto la diga di Santa Giustina inVal di Non, che fino a pochi anni pri-ma aveva poteva dirsi la “più altad’Europa”. E qui le somiglianze siconcludono: perché fu un’AziendaMunicipalizzata, la già citata AGSMVerona a realizzare il progetto.Un’azienda, è bene specificarlo, cheall’epoca non s’era mai imbarcata inun’impresa così complessa e dispen-diosa. L’ingegner Zanella, anima ditutto il progetto, pensa quindi unbacino in Vallarsa con una derivazionesotterranea che porti l’acqua in Valledell’Adige, per alimentare le turbinedi una centrale nei pressi di Ala. Dalì gli elettrodotti avrebbero portatol’elettricità alla città di Verona. Il pro-getto coinvolgerà una quindicina diditte: nello specifico la ditta milaneseTorno seguirà il cantiere della diga,allestito nella zona dei Poiani, mentrela ditta Del Favero di Trento realizzerài non facili lavori di perforazione, per

creare una derivazione trai Pezzati e Ala. A questopunto delle ricerche nonè agevole ricostruire l’ef-fettiva presenza di manod’opera della valle neivari cantieri, ma di sicurosi deve ridimensionarequanto è stato dettofino ad ora. Le ditte pre-feriscono in molti casimanodopera già specia-lizzata, limitando le nuoveassunzioni. Anche la stessaTorno, che vince l’appaltoper la diga, costruisce per ipropri operai un vero villaggiodi legno ben riconoscibile nelle

fotografie. La stessa ditta, che emet-terà a favore del Comune assegniper “opere assistenziali”, in altri casiè costretta a rifiutare nuove assun-zioni.

Non ostante varie difficoltà tecniche,il cantiere di Speccheri viene chiusoa tempo record, gli ultimi giorni del1957. Poco dopo saranno ultimatianche la derivazione e la centrale diAla, detta di Maso Corona, cosicchétutto l’impianto entra in attività agliinizi del 1958. Il Gazzettino del settedicembre 1957 titola: La Centraledel Leno ormai completata cominceràa funzionare fra pochi giorni. Man-cano soltanto poche rifiniture – Lamastodontica diga realizzata a tempodi primato. Eppure, verso la fine deglianni Cinquanta l’interesse versol’idroelettrico sta rapidamente sce-mando: la centrale sarà inaugurata,in tono minore, solo nel 1961, a treanni dalla fine dei lavori. Esiste tuttaviauna sottile propaganda dell’epoca afavore dell’intervento. In un testo del1958, pubblicato per la consacrazionedell’altare al Forte di Pozzacchio, nonpuò mancare una descrizione di Spec-cheri: Le sponde del lago sono unatappa felice, dove i turisti si soffer-

mano incantati a contemplare il Crea-to, reso ancor più bello dal genio deitecnici moderni. […] non abbiamonessuna indecisione davanti a questarealizzazione pacifica e grandiosadell’impianto del Leno che, comealtri del genere, promuove davvero ilbenessere sociale. (Antonio Biasia, IlForte di Pozzacchio e le nuove operecommemorative nella Vallarsa abbel-lita d’un nuovo lago montano, 1958).La diga col suo bacino rivaleggia inimponenza con la natura aspra emontuosa della valle. Le pubblicazionidell’epoca riflettono spesso il mede-simo punto di vista: l’uomo ha im-brigliato la Natura secondo le suenecessità, realizzando una strutturamaestosa quanto i picchi del Pasubio.Non si dimentica mai, in nessun di-scorso ufficiale, in nessun articolo,che quelle sono montagne in cui si ècombattuto aspramente. Vi è sempreuna dicotomia tra la macchina dimorte architettata per la GrandeGuerra, e le “benefiche” opere volutein tempo di pace, che sarebbero por-tatrici di un reale “benessere sociale”.Così, almeno, seguendo le paroledell’epoca: “Dopo 40 anni dalla finedi lotte sanguinose, l’Italia è ritornatapiù viva quassù con le opere grandie meravigliose che la nostra Aziendaha costruite: opere colossali che, adifferenza dei camminamenti e delletrincee che la natura ha fatto scom-parire rinchiudendoli nel suo seno,resteranno nei secoli, come fulgidatestimonianza della nostra tecnicaidraulica […]. Questa diga è la Pira-mide del 2000.” (Francesco Cavallin,La Vallarsa, in “Vita Aziendale”,1967).

Le fotografie sembrano ribadire lastessa sottintesa monumentalità. Inun'epoca in cui anche i sindacatifanno fatica ad entrare in questienormi cantieri, è chiaro che solo fo-tografi autorizzati potevano eseguire

26 | vallarsanotizie

Page 29: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

origini, storia, attualità

i loro reportages durante i lavori. E'anche questo il caso: viene chiamatolo Studio dei Fratelli Pedrotti, che inquesto campo si era costruito unasolida carriera. I fratelli Silvio, Marioe Aldo dalla fine degli anni Quarantasi erano occupati di testimoniare laricostruzione postbellica, lo sforzoindustriale e, non da ultime, le grandicostruzioni idroelettriche trentine.Sono loro le riprese che per più dimezzo secolo monopolizzano le pub-blicazioni pubblicitarie, scientifiche,divulgative. Appassionati alpinisti, egrandi fotografi di montagna, sem-brano applicare il medesimo sguardoa Speccheri come alle pareti del Bren-ta. Le vedute panoramiche del can-tiere, in cui l'uomo scompare inmezzo ad altezze e volumi sovrastanti,sono assai simili ai loro scatti di

atleti nello sforzo della scalata. Alcontrario, le riprese ravvicinate deglioperai, ben lungi dall’essere consi-derabili come documentazione tec-nica, diventano dei magnifici ritrattidi genere, dove forse è lo stesso la-voratore, un po’ ingenuamente masempre con gran dose di orgoglio, amettersi in posa.

Il presente articolo fa da corollarioalla mostra “All’ombra della diga”,organizzata dalla Fondazione MuseoStorico del Trentino in collaborazionecon l’Accademia della Montagna delTrentino e con il supporto di AGSMVerona, curata da chi scrive assiemea Elenonora Vicario. La riproduzione

delle fotografie è stata gentilmenteconcessa da AGSM Verona che con-serva presso il proprio Archivio foto-grafico l’originale campagna eseguitadai Fratelli Pedrotti.

vallarsanotizie | 27

IN ALTO A SINISTRA:Studio Fratelli Pedrotti, Operaio inposa nella galleria di derivazione –15 gennaio 1958, Archiviofotografico AGSM Verona

IN BASSOStudio Fratelli Pedrotti, Speccheri,Cantiere per la diga – 29 maggio1956, Archivio fotografico AGSMVerona

Page 30: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

origini, storia, attualità

Un villaggio dell'età del ferro in Vallarsa

Quarant'anni fa il prof. RemoBussolon notò la presenzadi alcuni reperti su un pia-

noro sopra la località Martini pressoPiano di Vallarsa che riconobbesubito come frammenti di vasellameantico.In seguito alla sua segnalazione il

30 marzo del 1974 alcuni appassio-nati di archeologia fecero un so-pralluogo. Fra queste persone, ap-partenenti al Centro Studi Lagariniche aveva la sua sede presso ilMuseo Civico di Rovereto, anchel'ingegner Adriano Rigotti e il prof.Valentino Chiocchetti.Rigotti li datò preliminarmente al-

l'età del ferro, come riporta meti-colosamente nella scheda compilatain occasione di questo sopralluogoe conservata, assieme ai reperti,presso il Museo Civico di Rovereto.Si tratta di diversi frammenti ce-

ramici fra i quali emergono alcuniorli di recipienti di grandi dimensioni. Da allora nessuno si è più occupato

di questo sito che è però rimastosempre nei pensieri dello scopritore:“Su questi ritrovamenti, però, a tut-t'oggi purtroppo non è stata dettaancora una parola sicura. Non restache sperare che in futuro qualcheesperto in materia possa fare unpo' di luce per avvalorare le nostreipotesi”. Questo scriveva il professorenel suo libro “La Vallarsa attraversola storia”.Una volta puliti, disegnati e studiati

i cocci alla fine hanno cominciato aparlare, raccontando una storia vec-chia di 2500 anni.Siamo nell'età del ferro, a metà

del primo millennio a.C. L'Europa sta attraversando un pe-

riodo di sostanziali cambiamenti checoinvolgono anche la nostra regione.L'utilizzo del ferro per produrre stru-menti è ormai generalizzato, si co-minciano a costruire le tipiche casealpine con base in muro a secco ealzato a telaio ligneo, si diffondel'uso della scrittura, si diffonde laviticoltura e la vinificazione, si po-tenziano i contatti fra culture sularga scala e infine anche nel nostroterritorio, sebbene in forma minore,inizia un processo di accentramentodegli abitati (diminuiscono i piccolicentri a beneficio di quelli più gran-di).La Valle dell'Adige, penetrando

profondamente nell'arco alpino, fun-geva da comoda via di comunica-zione fra il Mediterraneo e il centroEuropa. Nell'arco alpino centro-orientale, in continuità con quelleprecedenti, si sviluppa una cultura*coincidente grosso-modo con il terri-torio occupato daun popolo che lefonti antiche chia-mavano "Reti". Le culture alpine

a cui questo sitopotrebbe essere le-gato sono in realtàdue: quella di Frit-zens-Sanzeno, cheinteressa gran partedel bacino idrogra-fico atesino e la val-le dell'Inn, e la cul-tura di "Magrè"

(che prende il nome da un sito neipressi di Schio) diffusa nelle prealpivenete fra l'Adige e il Brenta. Lazona di confine tra queste due areenon è stata ancora ben compresama con ogni probabilità il nostrosito dovrebbe rientrare nella seconda,vista la prossimità territoriale. Si au-spica che nuove scoperte possanoin futuro chiarire meglio questi aspet-ti.Nel Trentino meridionale abbiamo

purtroppo ancora pochi dati editiriferibili a questo periodo. In Vallarsain particolare non è mai stato con-dotto alcuno scavo archeologico,non solo riguardo all'epoca in que-stione. Finora, a causa della carenzadi studi su questo territorio, sonoemersi pochi indizi dell'antica pre-senza umana. E' comprensibile dun-que come il ritrovamento in que-stione possa rappresentare il primotassello di un puzzle tutto da co-struire.

28 | vallarsanotizie

Maurizio Battisti, Remo Bussolon, Simone Cavalieri

Ipotesi ricostruttiva di alcuni vasi basata suimateriali rinvenuti e sul confronto con altri siti

Page 31: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

origini, storia, attualità

I materiali recuperati sono costituitida grossi orli arrotondati con alcunedecorazioni rappresentate da sol-cature orizzontali poco sotto il bordo.Siamo in presenza di un frammentodi giara di tipo padano e diversiframmenti di grosse olle.Manufatti di simile fattura sono

stati trovati in siti datati fra il V e ilIV sec. a.C. nelle prealpi vicentine everonesi, nell'importante abitato del-l'antica città paleo-veneta di Padovae in pianura Padana presso l'inse-diamento etrusco-padano del For-cello nella zona di Mantova. Nellanostra regione invece ci sono soloalcuni confronti lungo la Valle del-l'Adige a Nomi e a Vadena (BZ).Questi grandi contenitori venivanoutilizzati prevalentemente per lostoccaggio di derrate alimentari al-l'interno degli abitati. Erano oggettidi non facile trasporto via terra e illoro ritrovamento testimonia quindiin genere la presenza di un insedia-mento stabile.La zona di Piano, come suggerisce

anche lo stesso toponimo, presenta

un'ampia superficie pianeggiante,una delle più ospitali dell'intera val-lata. Non è una sorpresa quindi tro-vare indizi di un insediamento stabileanche in un'epoca così remota.L'aspetto intrigante del terrazzo inquestione, denominato Garter, è lapresenza di un antico tracciato viarioche portava al Pian della Fugazze.La vicinanza al passo che mette incollegamento il bacino idrograficoatesino con il vicentino assegna aquesto probabile insediamento unaparticolare importanza strategica.Come già sottolineato la scopertadi questo sito, sebbene non sia maistato oggetto di alcuno scavo ar-cheologico, va a colmare un vuotonella storia del popolamento dellaVallarsa e il suo passato remoto puòtornare così a rivivere nell'immagi-nario. Il quadro a volte dipinto atinte fosche di una valle aspra epoco frequentata va totalmente ri-visto. La presenza di un villaggio dell'età

del ferro plasma radicalmente il pae-saggio: case in pietra e legno, luoghidi culto e di sepoltura, campi coltivati,pascoli e bestiame, carri e strade.Le urla dei bimbi, i richiami deipastori e l'abbaiare dei cani riem-piono il supposto silenzio.

Prof.Bussolon: noto autore deimolte pubblicazioni sulla storia dellaVallarsa, nonché ex sindaco.Simone Cavalieri e Maurizio Battisti:

archeologi roveretani laureati in Con-servazione dei Beni Culturali nelpolo universitario di Bologna. Spe-cializzati in preistoria e protostoria.

Per saperne di piu:

Storia del Trentino, Vol.1, Lapreistoria e la protostoria,2000, Il Mulino.La Vallarsa attraverso la sto-ria, Bussolon R.- Martini A.,2007, La Grafica.

vallarsanotizie | 29

In archeologia quando siparla di "cultura" si fa prevalente-mente riferimento alla "cultura ma-teriale" che comprende l'insiemedegli artefatti di una società, siaquelli connessi alle attività di sussi-stenza, sia quelli prodotti a scopoornamentale, artistico o rituale (da“Dizionario di antropologia”, Fa-bietti U., Remotti F., 1997, Zani-chelli). A partire da questi aspetti,grazie a varie metodologie elabo-rate nel corso di più di un secolo diricerche, oggi esistono elaborati si-stemi di analisi che permettono di ri-costruire parzialmente aspetti dellesocietà antiche che altrimenti, in as-senza di fonti scritte, non sarebbepossibile indagare quali la strutturasociale, l'economica e il mondo spi-rituale.

*tratta da "Il territorio trentino nella storia europea, vol.1,L'età antica", Marzatico F., Migliario E., 2011, p.79

Page 32: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

Come si lavora a intedescare la Vallarsa

Durante una ricerca pressola biblioteca civica "G. Tar-tarotti" di Rovereto, mentre

stavo cercando sul giornale l’AltoAdige notizie del passaggio in Val-larsa dell’Arciduca Eugenio d'Austria,nello scorrere il microfilm del gior-nale, non poteva passare inosservatol’articolo su tre colonne con untitolo assai curioso “Come si lavoraad intedescare la Vallarsa”. Dallalettura o meglio dalle prime righerimasi stupito tanto da rileggerenuovamente quello che avevo ap-pena letto; vero, il giornalista AldoNeri saliva la Vallarsa da Roveretoe non dal Pian delle Fugazze, fron-tiera fra il Regno d’Italia e l’ImperoAustro-Ungarico dunque non eraun giornalista di qualche testata digiornale nazionalista italiano man-dato a denigrare e ad incitare la ri-bellione dal giogo del tiranno asbur-gico. Il tiranno, cosi oppressore,che lascia pubblicare un articolo“inchiesta del nostro inviato spe-ciale”. C’è sicuramente da chiedersise nel Regno d’Italia un simile arti-colo sarebbe stato pubblicato senzaqualche censura (con evidenza at-traverso gli spazi bianchi).E’ evidente che siamo in presenza

della “Questione Nazionale Trenti-na” nata nel 1815 e percorsa daun secolo di richieste di autonomiache culminarono nel primo decenniodel 900 con il forte patriottismoitaliano degli irredentisti trentini,tra cui Fabio Filzi e il socialista eCesare Battisti, eletto deputato fra

gli austriaci di lingua italiana nellaDieta di Vienna nel 1911, assiemead Alcide De Gasperi. Il nazionalismoe l’irredentismo, presero piede nellecittà negli ambienti borghesi, mentreil resto della popolazione, presadalla sempre costante crisi econo-mica, rimane legato all’unico filodi aiuto e sostentamento che era ilterritorio e le proprie genti. Dunqueil nazionalismo veniva visto nellevalli trentine come “cose da siori”mentre tutti conoscevano e ritene-vano di vitale importanza la SocietàCooperativa di Smercio e Consumo“Famiglia Cooperativa” e la CassaRurale realtà nate dalla volontàdelle genti trentine.Aldo Neri porta nel suo articolo

scredito su quanti hanno fatto delbene nella valle: Il povero uffcialedei Landeschuetzen, tacciato difarlo per un secondo fine, e perfinola compagnie degli Schutzen “gliscizzeri”. Alla fine lo stesso Neri si chiede:

quali provvedimenti urgenti pren-dere? Non sono in grado oggi dopo100 anni dargli una risposta ma lecose so che sono andate così:L'edificio sito ai Raossi, intitolato:

“Ospedale Ricovero Francesco Giu-seppe Primo”, e l’acquedotto co-munale stanno ancora facendo illoro dovere al servizio dei Vallarsesie per quanto riguarda “gli scizzeri”,Claus Gatterer, nel suo volume "Ita-liani maledetti, maledetti austriaci”,testimonia la partecipazione degliStandschutzen di Vallarsa all'offen-

siva degli altipiani e in particolarescrive Gatterer: «Fu proprio la piùmeridionale delle compagnie degliSchutzen italo-tirolesi, quella di Val-larsa, che iscrisse eroicamente ilsuo nome nella storia del Tirolo at-traverso «numerosi combattimentid'avanguardia » e con la conquistadi Mori.

origini, storia, attualità

Franco Bottazzi

30 | vallarsanotizie

Page 33: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 31

origini, storia, attualità

La prospettiva di una splendida escursionenella Vallarsa, partendo dalla industre Ro-vereto per giungere al confine italo-austriaco,in una tiepida, magnifica giornata di ottobre,mi aveva fatto dimenticare il precipuoscopo del viaggio intrapreso, insinuandominell'animo che quella non doveva essereche una gita di piacere: null'altro.Mi fece risovvenire lo scopo - giuntoappena alla prima frazione - un dialogoimpensato, imprevisto, atto senz'altro a ri-chiamarmi al di là dei sogni romantici,alla limpida, cruda, anzi, troppo crudarealtà dei fatti.Du, tuast Du goar net trinkn? Queste stranee inesplicabili parole impossibili assoluta-mente a comprendersi da chi non è avvezzoalla barbarica favella del Nord, tradotta,corrotta nel gergo tirolese, mi giunserosiccome una inaspettata e strana docciafredda.Chi le pronunciava era un giovane contadino,rivolto ad altri suoi compagni mentre stavaper oltrepassare la soglia dell'osteria. Ve-stivano tutti alla foggia di là fuori. Portavanoun verdissimo copricapo adorno dell'im-mancabile pennello, composto di piedistrappati alle parti deretane di qualche eso-tico camoscio.Che siano operai tedeschi? Pensai sulleprime, ricordando certi noti lavori di quellelocalità.Altro che operai tedeschi! Si trattava inquella vece di legittimi rappresentanti dellaValle ch'io intendevo visitare!…Me lo assicurarono le frasi spiccatamenteitaliane seguite alle sporadiche forestiere.Un ibrido nauseante, tra la indigesta linguaostrogota messa a confronto ed ha ludibriodella squillante favella italica a noi, a mecarissima, per la sua dolcezza veneta, tuttaveneta, di quella Venezia di cui si possenti,indelebili sono qua dentro le memorie.

Si comincia a meraviglia, pensai, conti-nuando cogitabondo la via!……Delle voci, vaghe, timide, concordi però,m’erano giunte all'orecchio circa il pericoloche minacciava nazionalmente la valle, abase di propaganda… patriottica.Voci tuttavia assai diffuse e bastanti di persé a dimostrare, che in Vallarsa - cosìlontana dal confine linguistico - si lavorasott'acqua per distruggere quel necessariosentimento nazionale che, è lealtà l'affer-marlo, non fu a dire il vero mai soverchio,per non dire bastante.Il popolo di Vallarsa, purtroppo non com-preso a sufficienza del suo passato veneto,s’è lasciato in quest'ora di lotta aspra e im-pari, imporre e schiacciare e soffocare dal-l'impeto teutonico.A vedere, a studiare queste piaghe cancre-nose era inteso il mio viaggio, i cui risultatiio nell'interesse nazionale, mi fò un doveredi pubblicare, per tentare possibilmente diporre argine alla marcia nefasta del pan-germanesimo fra popolazioni per tradizionie per vita economica e civile italiane.…A tre geni malefici precipuamente, anziesclusivamente, si assicurava doversi at-tribuire l'opera nefasta esiziale d’imbastar-dimento progressivo della Valle; a un ca-pitano dell'esercito, a un segretario comunaletedesco, a un capoposto di gendarmeria.Ed ecco qui il compito mio di coscienziosoindagatore chiaramente segnato: ricercarechi fossero questi cotali, quale l'azione daessi spiegata, quanto il danno necessaria-mente derivato all'idea, alla causa nazio-nale.Una rigorosa e oggettiva inchiesta in argo-mento tentai di compiere ed ho coscienzad'esservi riuscito.Il capitano dell'esercito è il tedesco Frield,

capitano degli alpini quassù dislocati: unuomo il quale - è debito riconoscerlo - hafatto qualche cosa per la valle. Un qualchecosa però che ha per la causa nazionalel'importanza e si vedrà.Vallarsa vede in lui un benefattore insigne,senza accorgersi che egli non lavora per ibegli occhi dei valligiani, bensì per finalitàche finiranno coll'essere la rovina dellaValle.Ecco qui nella sua eloquenza un tipicofatto che getta un vivo bagliore sull'operadi lui. Il Comune aveva progettata la co-struzione di una piccola casa uso ricovero,destinata ad accogliere eventuali personeo famiglie bisognose per il mantenimentodelle quali deve pensare e provvedere ilComune stesso.Per il Frield parve buonissima l'occasionedi porsi in vista presso le alte sfere militari,ed eccolo all'opera presentandosi in Comunee assicurando i < patres patriae > che egli,mercé le sue influenze, sarebbe riuscito adare a Vallarsa un superbo edificio destinatoad essere ospedale e ricovero a un tempo.L'idea che questa bazza, che nulla dovevacostare al Comune, non è a dire se impres-sionò favorevolissimamente gli abitantidella vallata, e cominciarono a vedere nelFrield un salvatore, un genio benefico, unnume tutelare.Il nume nordico inizia l'opera prestandosuppliche a destra e a sinistra, a privati fa-coltosi e ad enti pubblici.Ebbe così un 40 mila corone dal fondopellagra, eguale somma dal ministero degliinterni (?!) oltre a molte le offerte private.L'edificio iniziato in aprile è ora pressochéultimato e vi attesero a compirlo, oltreoperai del paese, un centinaio di soldati.Manco a farlo apposta, in omaggio al sen-timento nazionale, lo stile è perfettamenteconsono… alle idee friedeliane: del più

COME SI LAVORA AD INTEDESCARE LA VALLARSA(inchiesta del nostro inviato speciale)

Trento 11-12 ottobre 1913

Page 34: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

32 | vallarsanotizie

origini, storia, attualità

puro stile teutonico adunque!È a quattro piani e secondo l'opinione dellepersone benpensanti è soverchiamente gran-de per lo scopo, anzi tutt'altro che necessario.Infatti è enorme quale ricovero: inutilequale ospitale, data la vicinanza di Roveretoe data la esiguità dei casi cui sia necessarioun atto operatorio; ne è possibile la vallesupporti la spesa di un 8 – 10 mila coroneannue occorrenti a stipendiare un chirurgo,obbligato poi a starsene in quasi conti-nuo… ozio.L'edificio è sito ai Raossi ed è intitolato:<< Ospedale Ricovero Francesco GiuseppePrimo >>.In un altro affare s’è occupato il Frield:nell'acquedotto comunale, e per i suoimeriti ottenne di essere nominato cittadinoonorario di Vallarsa.Una opinione, non mia solamente bensì diquante persone ebbi campo di intervistare,si è che il grande fabbricato diverrà senzadubbio in tempo non soverchiamente remotouna caserma.Un altro personaggio nefasto per la nazio-nalità della Valle è il segretario comunaleMöderle, del quale ci venne assicurato lanomina non doversi attribuire a ingerenzemilitari. È anche lui un tedesco.Egli che un anno addietro, si trovava invilleggiatura nella frazione Fochesi, fu pre-ferito all'allora segretario Willi ex giudice.La nullità assoluta del capo comune richieseche egli venisse chiamato a reggere le sortidell'esteso comune. E il Möderle - con lalegge alla mano - come si dice comune-mente, venne vide e operò non però tantobene da guadagnarsi le universali simpatie,per quanto starebbero ad attestarlo le 2000corone annue che gli vengono pagate peril suo lavoro.Questioni delicate diverse contribuirono arenderlo, se non inviso, per lo meno anti-patico ad onta del suo sentimento ultra pa-triottico, ad onta che in replicate occasioniper ingraziarsi i superiori si fosse credutoautorizzato a usare - nel disbrigo dei suoiaffari con autorità italiane, enti o privatiitaliani, in territorio riconosciuto ufficial-mente di nazionalità italiana - la lingua te-desca.Non poco però giovò l'influenza sua a rial-zare il sentimento patriottico austriaco nellapopolazione, della quale è necessario ripetereche non fu mai eccessivamente e neppure

discretamente nazionale.Un successore nazionale all'ineffabile Mö-derle, destinato ormai a lasciare la valleperché liquidato, potrebbe agire favore-volmente nella causa nostra che è di sìvitale importanza.Ciò che si dice qui di Frield e Möderle nonha punto l'importanza esiziale dell'operaspiegata all'ombra della sua autorità go-vernativa dal sergente di gendarmeria Bro-chetti di Cavrasto, il nemico implacabiledei valligiani nazionale, il responsabilemaggiore delle tristi condizioni nazionalidella Valle.Il poco lodabile gendarme introdusse inVallarsa dei sistemi, da cui ogni personarivestita di autorità dovrebbe bene guardarsi.I contadini consci della sua - più chepotenza - prepotenza, lo temono e fannociò che questo genio cattivo della Valleloro impone.Come tutti i prepotenti è incolto, ineducatoambizioso, sprezzante.In Vallarsa di Lega Nazionale neppure siparla; e essa vien buona solo allorquandoa Natale avvengono le copiose distribuzionedi doni per gli scolari.In quella occasione è un ammirabile garaper essere i primi, e si distinguono fra glialtri i figli del non sullodato sergente digendarmeria per il quale i doni non puzzanodi… irredentismo.I maestri - quali impiegati soggetti a tuttele autorità dalla serva della canonica al go-verno, - in questo momento sono nella im-possibilità assoluta d'operare nazionalmente,stante le vendette che i superiori si prende-rebbero di loro. I processi disciplinari sonoall'ordine del giorno: par aver… appartenutoal circolo di lettura riconosciuto dalla Luo-gotenenza; per aver… seguito con la sco-laresca il funerale di un alunno sul feretrodel quale era deposta una corona di fioribianchi le di cui foglie (orrendo a dirsi!)erano verdi e qualche altro fiore rosso.Il clero poco può fare non essendo la po-polazione soverchiatamene attaccata adesso e d'altronde la possibilità di avere deipreti nazionali è…… lontana da ogni equalsiasi speranza degli ottimisti in materia.Un elemento armigero turbolento sono i600 scizzeri. La discordia però ci si assicuròregnare fra le file di quegli uomini d'armedi età varia fra gli 11 anni e i 73.…

Detto ciò, viene spontanea la domanda: -Quali provvedimenti urgerebbe prenderein questo momento per tentare di salvarela minacciata nazionalità di Vallarsa?Ricordo in questo punto, quando in propositoera stato scritto anni addietro su un giornaledel paese (Messaggero, 1904) < - Sonoben spesi i danari della Lega in certi paesidi montagna per la lotta nazionale?No – s’era detto qualcuno: - la gente dimontagna, fatta di opportunismo, ha a di-sposizione ed anche in gran copia, unarticolo ricercatissimo, che ad essa noncosta nulla. Si chiama tale articolo <<sen-timento nazionale>> e viene venduto almiglior offerente.Ora ripeto quanto in quell'occasione fu va-lidamente opposto:<<Prescindendo anche dal fatto che davantiall'interesse economico non seppero e nonsanno talvolta resistere persone di classeborghese, prescindendo dal fatto che uominie partiti han fatto, quando tornava loro co-modo, lo sgambetto all'idea nazionale, purdi raggiungere qualche cosa che era piùche il pane e il vestito, io mi domando suquale fulcro si aggirano il pensiero e la co-scienza di razza, se non su quello dellacultura? Di quali elementi essi sono fusi, econ quali mezzi essi si ritemprano se noncon quelli che la natura certamente da, mache la civiltà depura e rafforza?>>E pretenderemo noi forse che le popolazionidi montagna, tenute per tanti secoli avvinteall'ignoranza e alla superstizione, ed allequali ancor oggi debolmente e difficilmentesi irraggia la luce civile dei centri di pianura,possano comprendere perché e per qualdignità essi debbano essere e rimanere ita-liani, se noi al primo ostacolo abbandoniamoil pensiero di insegnarlo loro?La lotta nazionale fu ripetuto più volte, èlotta di cultura e come tale ha il diritto e ildovere di resistere.Ma appunto perché è lotta nella quale vi-vacemente si contrastano idee e sentimenti,usi e costumi, atteggiamenti di anima evolontà di due razze inconciliabilmente di-verse, essa è lotta lunga, aspra e richiedepazienza e tenacia di propositi e d'azione.E solo un'azione paziente, amorevole tenace,attivissima, incessante potrà salvare na-zionalmente la Vallarsa scesa ora purtroppoa un livello sconfortante.

Aldo Neri

Page 35: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 33

dalle associazionidalle associazioni

Vigili del fuoco volontaritanta solidarietà per l’Emilia

Il successo è stato davverogrande e sta a significare chenel momento di bisogno la Val-

larsa c’è! Perché il risultato della rac-colta fondi “Vallarsa-Emilia”promossa dai vigili del fuoco volon-tari, dall’amministrazione comunalee dalle associazioni della valle èstato importante. Sono stati raccoltiin totale circa 11 mila euro che orasaranno destinati ad un progettoconcreto in Emilia. Il traguardo èstato possibile grazie al forte impe-gno delle associazioni della valle chehanno organizzato un sacco dieventi ed iniziative destinandone ilricavato ai terremotati. Anche lascuola elementare di Vallarsa con lacooperativa Piccole dolomiti ha con-tribuito destinando una quota didenaro al progetto.Come illustrato negli incontri di

presentazione, la volontà di questaraccolta fondi è di fare in modo cheil denaro raccolto non venga am-mucchiato in un vago programmadi aiuto, ma sia rintracciabile diret-tamente nei materiali effettiva-mente utilizzati per realizzare lastruttura. Per questo è stato decisodi destinare 10.000 euro di quantoraccolto al progetto di ricostruzionedi una “casa dello sport” a Roveretosulla Secchia. La cifra è infatti im-portante ma non sufficiente a co-prire le spese di realizzazione di unastruttura intera, come ci eravamoproposti all’inizio. Abbiamo quindideciso di appoggiarci ad un pro-getto esistente, fatto da persone fi-date con cui possiamo collaborare,per realizzare qualcosa di concreto.Ci siamo quindi aggregati al pro-

getto degli Alpini di Trento che, sen-tite l’Amministrazione comunale diNovi Modenese, la Regione Emilia ela Associazione ONLUS “Tutti in-sieme per Rovereto e S.Antonio” diRovereto sulla Secchia hanno pro-posto il progetto per la costruzionedella "Casa dello Sport Tina Zuc-coli".Con il sisma del 20 e 29 maggio

dello scorso anno, Rovereto sullaSecchia (MO), frazione di circa4.000 abitanti del comune di Novi,ha perso sia la palestra sita all’in-terno delle scuole sia quella dellaPolisportiva. Il Trentino ed in parti-colare gli Alpini, forti di un’amiciziastretta sin dal 1970, quando su ri-chiesta della IV classe della ScuolaElementare Cesare Battisti e dellasua maestra Tina Zuccoli, ribattez-zata la "maestra degli Alpini", do-narono un pennone su cuisventolava un tricolore, si sono su-bito stretti attorno alla comunità diRovereto, ed è così nata la propostaper realizzare questo progetto.Gli Alpini trentini assieme alla Pro-

tezione Civile ANA, coinvolgendoIstituzioni, Associazioni, il giornaleL'Adige e molti privati cittadini sisono impegnati a raccogliere fondiper realizzare la “Casa dello SportTina Zuccoli”, di Rovereto sulla Sec-chia, struttura richiesta da quellaComunità, non solo per dare una ri-sposta alle attività sportive del terri-torio, ma che potesse dare spazioanche a tutte quelle attività ricrea-tive collaterali delle associazioni edei volontari e che servisse comepunto d'incontro per i giovani e perle persone più anziane.

L'intervento sarà realizzato dallaRegione Emilia, per la parte relativaalla costruzione della palestra conannessi spogliatoi, e dagli Alpinitrentini per la parte adiacente adi-bita a servizi per le attività associa-tive. In questa ultima parteandranno quindi a finire i fondi rac-colti da Vallarsa, che diventerannofatture di materiale acquistato e oredi manodopera realizzata anche daivolontari. Questo progetto è ancoraall’inizio. Ci sono per ora solo i di-segni ma si stanno raccogliendo leautorizzazioni per concretizzarlo de-finitivamente. Noi seguiremo atten-tamente ogni fase del progetto euseremo Vallarsa Notizie, il blogprogettovallarsaemilia.blogspot.com ma anche altre occasioni per te-nervi informati sull’avanzamentodei lavori.

Page 36: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

dalle associazioni

Gruppo Alpini Vallarsaanche il titolo nazionale per gli sciatori

Un titolo nazionale, quattrocampioni provinciali indivi-duali, un secondo posto al

campionato provinciale per gruppiA.N.A. e molto altro. E’ questo il bi-lancio della stagione invernale appenaconclusa per il gruppo sciatoridell’A.N.A. Vallarsa.Ci siamo impegnati seriamente per

portare in alto il nostro gruppo, laVallarsa, gli ideali sportivo-culturalidella nostra comunità, i valori dellagente di montagna. Abbiamo con-quistato il secondo posto al Campio-nato provinciale di slalom gigante,11 prove, messe in calendario dallasezione di Trento e organizzate invarie località del Trentino.Ci somo, come l’anno scorso, quattro

campioni provinciali vincitori nella ca-tegorie: master B8 Ezio Zendri, B6Umberto Gios, A3 Cristian Simoncelli,A2 Pierpaolo Omodeo, i quali in se-guito sono stati selezionati tra i 22

migliori sciatori dellasezione di Trento chea Roccaraso, in Abruz-zo, sulle pendici delGransasso, il 24 mar-zo hanno conquistatoil titolo nazionale persezioni. Pensiamo chetutto questo possaessere motivo d’or-goglio per il gruppoalpini e per la Val-larsa. Ci sono i pre-supposti per farebene anche in fu-turo e il merito diciò va a tutta lasquadra che neglianni è cresciuta,costante nell’im-pegno e solida intutti i parametri,pertanto meritanoun elogio: Mario

“Rupele” Parmesan, Ezio Zendri, Mau-rizio Azzolini, Claudio Gasperini eClaudio Anghben, Domenico Eccher,Umberto e Maurizio Gios, LorenzoSimoncelli. Grazie a Stefano Marchi,Roberto e Cristian Costa, Nicola Rigo,Cristian Simoncelli e Sara, PierpaoloOmodeo. Grazie ad Alessandro Pisonie Elisabetta Masera. A tutti buonevacanze, un augurio particolare aEzio, ancora grazie e vi aspettiamonumerosi anche la prossima stagione.E chi volesse venire a far parte delgruppo sciatori sarà il benvenuto.

Page 37: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 35

dalle associazioni

Gruppo Alpini, gita nella verde Umbria

Nello scorso mese di aprile cisiamo organizzati per unabellissima trasferta in Um-

bria. Eravamo veramente in tanti emolto affiatati.I tre giorni sono volati in una bella

atmosfera di amicizia e cordialità.Partiti dalla Vallarsa di buon ora,

siamo arrivati a Perugia per pranzo,dopo, beninteso, una sosta per unabuona colazione alpina.Sistematici in hotel, siamo usciti,

nel tepore del pomeriggio, per visitarela città. Le numerose scale mobili cihanno evitato fatica e fiatone. Un’ot-tima cena ed un ricco dopo cena cihanno fatto dimenticare la stanchezzadel viaggio. Al mattino di sabato,tutti ad Assisi per farci benedire da S.Francesco e S. Chiara. Nel pomeriggio,

invece, la medioevale Spoleto,con i suoi monumenti, ci haaperto le braccia.Gubbio, domenica mattina,

era inondata di sole. Passeggiareper le sue stradine ed i suoivicoli, erti e stretti, ci ha offertoangoli mozzafiato e scorci pa-noramici di incomparabile bel-lezza.Inevitabile, con queste pre-

messe, passare tre giorni felici,spensierati e pieni di amicizia, chehanno contribuito a legarci ancora dipiù e a rendere il nostro Gruppoancora più forte.È doveroso, a questo punto, rin-

graziare Bepi, per il suo impegno nel-l’organizzare questa trasferta, e Alfredoche ci ha fatto da autista con profes-

sionalità, disponibilità e competenza.È altrettanto doveroso, però, fare i

complimenti anche a tutti noi, pernon aver mai perso il nostro buonumore e la nostra giovialità; e pernon essere mai stati “fuori luogo”.Se non fosse scontato, vi direi:“alla

prossima!” e, mi raccomando, “sem-pre con gli Alpini!”

Camposilvano è…si lavora alla “Ganzega”

C i viene data la possibilità diriempire una pagina sul noti-ziario e noi, come Associazione

"Camposilvano é ..." vogliamo princi-palmente esprimere la nostra ricono-scenza a tutte le persone che collabo-rano per la buona riuscita delle nostrefeste. In gennaio abbiamo già avuto lavisita della Befana che, con le sue 350calze, ha reso felici molti bambini dellavalle, di Rovereto e di Vicenza.Giugno è il mese critico per gli orga-

nizzatori delle manifestazione estive:

domande per permessi, marche dabollo, Siae .... ma come sempre allafine tutto riesce alla perfezione, e lasoddisfazione è grande quando le lucisi spengono a Camposilvano e la "Gan-zega del bosco" ha fatto il suo corso,come ogni anno. Sperando nella clemenza del tempo,

che non si annuncia per niente stabile,vi aspettiamo numerosi il 10 e 11agosto 2013, logicamente a Campo-silvano, dove troverete tutti noi prontia soddisfarvi con la nostra cucina e

con numerose attrattive. Birra frescase fa caldo e vin brulè se fa freddo. Etanti salti e danze con discoteca e or-chestra per ballo liscio. Giochi per bam-bini e logicamente gare per boscaioli.

Claudio Gasperini

Alessandra Rigon

Page 38: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

36 | vallarsanotizie

dalle associazioni

Comitato frazionale Obranuovo direttivo, pronti per il 2013

I l piccolo abitato di Obra di Vallarsa,lo scorso settembre ha votato peril rinnovo del proprio Comitato

Frazionale. Con esso, con sommo di-spiacere, si è salutata una figura che,soprattutto negli ultimi anni, è statamolto importante oltre che un grandepunto di riferimento per tutti noi. Miriferisco all’ormai ex presidente NicolaParmesan che per tanto tempo hatirato le redini di una grande avventurache sta continuando tuttora. A Nicola,che con grande rammarico ha lasciatoil proprio ruolo, va il nostro più grandeGRAZIE per essersi per primo messo ingioco e aver coinvolto tutti i nostripaesani nell’organizzazione di feste esvariate attività per lungo tempo.Durante l’assemblea per il nuovo di-

rettivo, oltre al rinnovo dello stesso, siè votato per l’aumento del numerodei componenti (che passa da 6 a 7) eper la durata del medesimo (dai 2 anniagli attuali 4). Attualmente il direttivovede come presidente Alberto Zendri,vice-presidente Luca Trombetta, Con-siglieri Matteo Cobbe, Morena Sartori,Alessandro Martini, Cesare Cobbe, esegretaria Serena Nuccio. Il nuovo Co-mitato, così costituito, ha da subitoprovveduto alla sistemazione della saladelle ex-scuole affinché sia più confor-tevole per chiunque decida di richie-derne l’uso per festicciole o quanto al-tro. Infatti ora è possibile utilizzarlaanche come sala riunioni dato che èstata dotata di un impianto di video-proiezione con un’ottima acustica. Come dicevo, il Comitato, oltre alle

opere annuali per il paese (ad esempiola pulizia delle strade dello stesso, del

cimitero ecc….), sta organizzando lafesta della Madonna della Neve “ver-sione 2013”. Quest’anno proporremoben 4 giorni di divertimento con seratealternative. L’idea portante è proprioquella di puntare sulla qualità, sempremaggiore a nostro avviso, e di portarequalche giornata di allegria in valle. Sicomincerà dal pomeriggio del venerdì2 agosto, in collaborazione con la Bi-blioteca Comunale che metterà a di-sposizione il Ludobus per i bambini. Inserata aprirà anche la cucina con le ti-piche pietanze e dalle 21 ospiteremogli Area 51, una band trentina di artistiche spazia tra i vari generi musicali,anche a richiesta. Il sabato, invece, sicomincerà dalle ore 10 del mattino.Nella serata proporremo un grandeconcerto rock della cover band dei Lit-fiba: I Santiago. Per la domenica pre-vediamo di organizzare un pomeriggioalternativo soprattutto per i bambini,che si cimenteranno in una piccolagara “culinaria”…. Per quanto riguardail serale, invece, contiamo di intrattenervicon la musica del Dj da Guinnes: LuckyLuchetta che con i suoi 95 cm di altezzavi sorprenderà…. E mentre lui mixa…… schiuma party!!!!! La giornata conclusiva, come ovvio,

sarà il giorno 5, lunedì. Alle 15 èprevista la nostra tradizionale Proces-sione tra le vie del paese. A seguire cisarà la Baby Disco Show che divertiràpiccini, ma anche grandi, con musica,zucchero filato e gadget. Per finire inbellezza, alla sera, oltre all’estrazionedei ricchi premi della lotteria (che au-mentano da 10 a 20), verrà a trovarcila simpatica Loredana Cont con un

suo spettacolo. Con tutta questa “carneal fuoco” speriamo davvero di riuscirea proporvi una bella e simpatica festa;per ulteriori dettagli, comunque vi ri-mando ai mesi di giugno/luglio!Le cose da fare per il nostro paese

sono tante, come si può vedere, emolte altre novità sono al vaglio, maciò che non vogliamo smettere mai diricordare è che abbiamo sempre biso-gno di persone motivate che accettinodi mettersi in gioco assieme a noi, du-rante l’anno o anche solo per qualchegiornata, affinché si possa sempre mi-gliorarsi, condividere, rinnovare le ideee soprattutto fare gruppo! Chiunqueè ben accetto! Ci trovate sul sitoufficiale www.obradivallarsa.com , op-pure… semplicemente in paese tutti igiorni! Ci contiamo e vi diamo appun-tamento per agosto alla nostra festa!

Serena Nuccio

Page 39: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 37

dalle associazioni

Quando intraprendiamo unnuovo corso della vita,quando ci mettiamo in testa

di partire con un nuovo progetto, primadi tutto diamo giusto peso ai beneficiche la nostra azione apporterà, maanche alle difficoltà che ci faranno daostacolo. E a volte succede che solo uninsieme di aspetti positivi, di individuiconcreti, ci diano la spinta giusta.E’ quello che è accaduto all’Associa-

zione Pasubio100anni, da tre anni im-pegnata in un progetto di ampiorespiro, in un piano di lavoro che hamesso in moto molte realtà locali.L’idea stessa di impostare un impe-

gno con la finalità di giungere al cente-nario della ricorrenza della GrandeGuerra con un ventaglio di proposteculturali, quali in primis la percorrenzadi percorsi che nel corso della 1^ guerramondiale fecero parte di altrettante

aree impegnate nel conflitto, sembravaidea complessa e di problematica rea-lizzazione. Lanciare poi un ulteriore,forte messaggio per portare ad una va-lorizzazione dei forti, Matassone e Par-mesan e non ultimo un interventosignificativo sul Corno Battisti, sem-brava sogno irraggiungibile, tanto lon-tano dalle nostre possibilità. Ma poiquella spinta, che provienedalle persone comuni, quasi fossero

le stesse semplici persone che cent’annifa erano soldati, si è materializzata: unpo’ l’uno e un po’ l’altro si sono fattiprotagonisti nel mettersi in gioco nelloscovare ricordi, nel viaggiare per ricono-scere, nel prodigarsi per non dimenti-care. Nel corso di questi ultimi mesiabbiamo completato una parte del la-voro che ci siamo ripromessi, ovvero laricerca delle memorie, scritte ma ancheorali, che faranno parte de “i sentieri

raccontano”, non esaustiva ma signifi-cativa raccolta di impressioni di allora,di paure di guerra, di lettere accorate,di donne rimaste sole, che ritroverannola voce per molto, troppo tempo, scor-data.Nel corso dell’estate Pasubio100anni

offrirà le nuove, tangibili, prove diquello che sarà il progetto nella sua in-terezza quando, se molti di quelli che cileggono lo vorranno, sveleremo il fu-turo degli anni del centenario. Non abbiamo timore nel dirlo, ma Pa-

subio100anni avrà bisogno dell’aiuto dimolti, della condivisione degli obiettivi,della capacità di ciascuno di credere cheun miglior vivere la valle possa rendersiconcreto anche con progetti che ricor-dano, sì, il passato, ma che vengonovissuti al presente e costruiscono il fu-turo, visto con gli occhi di nuove pro-spettive e di nuovi strumenti.

Lucio Angheben

Pasubio 100 annila forza delle idee,la spinta delle persone

Page 40: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

38 | vallarsanotizie

dalle associazioni

Appena tornati da una bellagita in Toscana, ne approfit-tiamo per descrivere quella

che è stata la nostra attività sociale neiprimi mesi del 2013.La prima uscita, a inizio gennaio, ci

ha visti impegnati nel supporto allosvolgimento della gara “Winter Traildella Lepre Bianca” sui sentieri dell’Alpedi Campogrosso con partenza e arrivoal Circolo M.B.Come da tradizione, ai primi di feb-

braio, siamo saliti in notturna al rifugioLancia dove abbiamo cenato e pernot-tato; tale uscita è stata anche un’ottimaoccasione per incontrarsi con i parteci-panti al corso di fotografia organizzatoda Marco Angheben. Creando così unbel gruppo unito, che grazie al sempredisponibilissimo Paolo Bortoloso (gestoredel rifugio), ha trascorso un’ottima se-rata. La giornata successiva, fredda macon il sole a stemperare l’aria, ha con-tribuito a rendere l’iniziativa piacevolee ben riuscita.La successiva uscita ci ha portati a

Campogrosso con le ciaspole: 15 par-tecipanti per una bellissima giornata,

salendo verso Malga Bovetal e Prà diMezzo in un ambiente eccezionalmenteinnevato.Oltre all’escursionismo, il giorno 23

marzo al Passo Pian delle Fugazze si èsvolta l’annuale Assemblea Ordinaria,al termine della quale ci siamo trattenuticon la cena Sociale. E ancora, domenica28 aprile oltre 40 persone hanno gustatoovi sodi, patate lesse e i gustosissimi“pisacani col lardo” nella classica “Festadei Ovi”.Come scritto all’inizio, siamo ritornati

da pochi giorni dalla gita turistica inToscana, durata soltanto due giorni mamolto interessante, viaggiando ancheper piccole strade sterrate per raggiun-gere alcuni borghi antichi. Arrivati intarda mattina a S. Giminiano ci aspettavala visita della città ed il pranzo. Nel po-meriggio siamo saliti a Panzano, nelcuore del Chianti dove nella tenuta diRenzo Marinai abbiamo visitato le col-tivazioni di grano, di olio d’oliva e divino degustandone anche i prodotti equindi alla Volpaia per cena, piccoloed incantevole borgo. La domenicamattina l’abbiamo trascorsa con una

visita guidata nel Chianti , per dedicarcipoi a pranzo alla ciccia di Panzano, nelristorante “Solo Ciccia” il cui nome ètutto un programma.Il prossimo appuntamento in calen-

dario è il 30 giugno per un’escursionemolto comoda ed adatta a tutti sull’al-tipiano del Renon, vicino a Bolzano.Nella sede del Gruppo SAT Vallarsa,

la Casina al Bersaglio sono incominciatii lavori di ristrutturazione: a meno diintoppi, a fine estate avremo una piùbella sede, completamente ristrutturata,più funzionale ed accogliente. Speriamoquindi di poterla usare molto di più diprima. Per quanto riguarda i sentieri, causa

il brutto tempo, abbiamo dovuto rinviarel’appuntamento per la manutenzionecon gli amici del CAI di Mantova. Se iltempo lo permette il giorno 8 giugnosistemeremo un sentiero ex-novo persalire sulla Sella della Trappola dal ver-sante sud-ovest, percorso molto belloe panoramico.

E l’attività del Gruppo prosegue du-rante tutta l’estate… non mancate!

Sat Gruppo Vallarsaun’intensa attività

Luciano Pezzato

Page 41: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 39

dalle associazioni

Spinti dal desiderio di far ri-nascere i propri antichi co-stumi, una trentina di persone

ha recentemente costituito l’Asso-ciazione Culturale “Gruppo CostumiStorici Valli del Leno”, presiedutada Arthur F. Stoffella, e, in occasionedella processione del Corpus Dominipresso l’Arcipretale di Vallarsa, sonostati presentati. È stato un lungocammino, iniziato nel 1996, quandola Giunta comunale di Vallarsa conapposita delibera aveva incaricatoufficialmente il presidente dell’as-sociazione, in qualità di storico earchivista, di condurre ricerche ine-renti l’antico costume, prevedendoun compenso di ben 2 milioni divecchie lire, a cui però a suo tempoaveva rinunciato. Infatti, egli ha fre-quentato i corsi da archivista a Vien-na e dispone di uno dei più cospicuiarchivi privati in regione. Dopo lun-ghe e accurate ricerche è stato pos-sibile recuperare l’antico costumedelle grandi feste, indossato soltantoin occasione delle più importantisolennità dell’anno, come appuntola processione del Corpus Domini.I costumi maschili riscontrano una

notevole somiglianza con quelli ti-rolesi della val Sarentino presso Bol-zano, mentre quelli femminili ri-chiamano molto quelli antichi del-l’altopiano cimbro di Folgaria. Il no-stro costume risale al 1750 ca., magli elementi essenziali di questotrovano origine già all’inizio del Sei-cento, quando i nostri avi erano ti-

rolesi e parlavano il cimbro, ossial’antico dialetto tedesco bavarese,come peraltro negli adiacenti XIIIComuni Cimbri Veronesi e sull’adia-cente altopiano cimbro di Folgaria,Lavarone e Luserna. Si tratta delcostume locale - storicamente do-cumentato e fatto ora rivivere - piùantico del Trentino, un fatto questoche per tutti noi può costituire mo-tivo d’orgoglio. In occasione della presentazione

ufficiale, il Sindaco prof. GeremiaGios, anche lui in costume, haespresso l’importanza di custodirele tradizioni locali per affrontare lesfide globali del futuro.Le radici comuni sono state ricor-

date da Max Bertl, presidente dellaFederazione dei gruppi in costumibavaresi. Parole di riconoscimentosono state espresse dalle istituzioniculturali, tra cui il Direttivo dellaFederazione trentina dei Gruppistorici e folcloristici, rappresentatoda Ottavio Bazzanella, il Presidentedel Curatorium Cimbricum Vero-nense Vito Massalongo, il Direttoredell’Istituto di Cultura Cimbro diLuserna Fiorenzo Nicolussi-Castellan,e infine il Presidente del MuseoProvinciale degli Usi e Costumi diSan Michele, Lorenzo Baratter, lacui famiglia è oriunda da Albaredo. Complimenti anche da parte delle

autorità politiche, tra cui il Vice-presidente della Comunità di ValleRoberto Bettinazzi, il Sindaco delcomune cimbro Selva di

Progno/Brunghe Aldo Gugole, ilSindaco di Trambileno Renato Bisoffi,il Consigliere Comunale di Terra-gnolo Alessandro Valduga, il Sena-tore Franco Panizza, sostenitore del-l’iniziativa già come Assessore pro-vinciale alla Cultura, e infine il Se-natore Oscar Peterlini, che nel suomessaggio ha espresso “il mio rin-graziamento e il mio riconoscimentoper la meravigliosa iniziativa cheha fatto rinascere un importantelegame storico con la nostra terrae addirittura con le nostre fami-glie”.La giornata festiva, iniziata dunque

con la Santa Messa e processioneallietata dal Coro Pasubio e prose-guita con la presentazione ufficialedei costumi, è divenuta una vera epropria “Festa del Corpus Domini”con prodotti tipici locali e trentini,organizzata grazie al decisivo im-pegno dei soci Martino Martini eClaudio Rossaro, con l’aiuto delleassociazioni locali, tra cui le donnedella “scuola di merletto” del MuseoEtnografico, gli alpini e i soci dellaSAT. Lusinghiero è stato il commentodel pubblico: una festa che non haniente da nascondere alla fiera diSan Luca. A concludere sfilata in-sieme al Gruppo Costumi Storicidella Valle di Cembra, dove, comenelle Valli del Leno, si parlava lo"slambròt" ossia il cimbro, e glispari di mortaretto dei Trombini diSan Bartolomeo Todesco nei XIIIComuni Cimbri.

Gruppo costumistorici “Valli del Leno”rivivono gli antichi costumi

Arthur F. Stoffella

Page 42: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

Potrebbe sembrare tempo per-so parlare di “ostarie” inquest’epoca dove la moda

del bar è entrata nelle intime pieghedella nostra cultura. Non esiste piùl’osteria di una volta con quel fascinodi romanticismo che la permeava.Nelle osterie di una volta non solosi mangiava e si beveva ma, per lomeno su quelle localizzate lungo leprincipali vie di comunicazione, sitrovava anche alloggio e ristoro persé e per gli animali. Erano luoghiper ogni tipo di incontro, anchecommerciale e forsanche di avven-ture.Raccontano Aldina Martini e Aldo

Boninsegna nel bel volume “San-t’Anna di Vallarsa e Don EugenioPizzini” che, in una relazione del1910, preparata per il Vescovo diTrento don Endrizzi, don Eugeniolamentava che alla dottrina delladomenica pomeriggio “mancanodiversi, che scusano in parte la loroassenza per la distanza dalla chiesaed in parte vengono allontanati dalletroppo numerose osterie”. Alla luce di questa affermazione

si può chiaramente affermare quantola presenza di questi luoghi di svagoe di passatempo, soprattutto do-menicale, fosse numerosa e forte-mente frequentata.È intenzione del Centro Studi av-

viare una collaborazione con quantiabbiano la possibilità di fornire ma-teriale fotografico o documentari-stico in modo da organizzare, inoccasione della Fiera di S. Luca,una esposizione di tale materialemagari affiancandola con una ri-cerca che possa approfondire ilradicamento, il ruolo economicoe culturale di queste strutture sulterritorio della valle.Delle osterie, delle locande, dei

dopolavoro, scomparsi o presentisotto altronome vorrem-mo raccontarela storia anchesolo aneddoti-ca per far rivi-vere momentidella vita di untempo.

40 | vallarsanotizie

dalle associazioni

Centro studi museo etnograficoosterie, locande, dopolavori

Sergio Baldo

Chiediamo cortesemente a chi è in possesso delmateriale sopraindicato di mettersi in contatto con ilCentro Studi consegnandolo direttamente al personalepresente o a contattare i seguenti numeri telefonici:

• 347 8825649• 340 4686580Il materiale fornito sarà scansionato, restituito e

conservato negli archivi del Museo.

Page 43: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 41

dalle associazioni

Page 44: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

42 | vallarsanotizie

dalle associazioni

“Vallarsa notizie”: è bello sapereche con questo notiziario siamoletti in tante parti del mondo.

Come le quattro chiacchiere scam-biate con gli amici davanti ad unatazzina di caffè, ci piace pensarlocome uno strumento che raccontaun po’ della nostra vita, della nostraVallarsa: territorio considerato dasempre “povero” ma ricco di carat-tere, di segreti, di esperienze, distoria e di vita. E che possa portarela nostra voce ben al di là del profilodelle nostre montagne.La sede del Movimento Pensionati

è un punto di ritrovo e di incontro eanche se in Valle esistono tante as-sociazioni, circoli e gruppi, a noipiace pensarla come un crocevia dacui passano i tanti protagonisti dellanostra comunità. Uno spazio co-mune, parte integrante nella vita diciascuno di noi.Vi si svolgono periodicamente di-

verse attività: pomeriggi di incontri,tra chiacchiere e lavoretti, artistici odi sistemazione, con scambi di opi-nioni e dove i soci si improvvisanocantanti o si riscoprono provetti gio-catori di tresette.Qualche pomeriggio viene trascor-

so a guardare insieme qualche film,abitudine che ci fa respirare il climadei “nostri” tempi passati, quandoerano rari e privilegiati i momenti diaggregazione e le occasioni in cui cisi trovava incuriositi dalla nuova tec-nologia televisiva. Strano come oggila televisione sia spesso associataalla “solitudine” delle nostre case,e un tempo rappresentasse inveceuno strumento di aggregazione, di

solito attorno alla canonica, dal par-roco, uno dei pochi luoghi dove erapresente!Ma i numerosi momenti in cui ci

troviamo a pensare ai “nostri” tempi,le tante occasioni in cui ci troviamoa commentare “’na volta..”, non cidevono certo fare allontanare dalnostro presente. Il ricordo del tempopassato non deve essere solo rim-pianto, ma riflessione sulla trasfor-mazione del nostro vivere quotidiano,delle nostre abitudini, del nostrostesso essere comunità. Siamo convinti che il futuro dei

nostri figli, dei nostri nipoti, poggiainevitabilmente sulle spalle del nostropassato, e di quello che possiamo,come protagonisti, raccontare e te-stimoniare.Ci piace pensare al cammino della

nostra associazione come ad unacostante e continua sfida all’immo-bilità e al pregiudizio attorno alla fi-gura del “pensionato”.Uno dei momenti più attesi nella

nostra Associazione è la tradizionaleFesta del Pensionato. Giornata estivaaspettata dai numerosi soci e sim-patizzanti per avere l’occasione ditrascorre una piacevole giornata incompagnia e allegria.Passate a sentire quanta energia

e calore si respira in questa, comein altre, occasioni! Quanto vitali eallegri sono i nostri soci! Personedinamiche e attive, che contribui-scono in tanti settori della nostracomunità.Tante sono le occasioni in cui pos-

siamo parlare, riflettere, creare retidi contatti, collaborazioni e amicizie,

convincerci che l’esperienza di ognu-no può contribuire all’arricchimentodi ciascuno. Prendiamoci il tempodi stare assieme agli altri, di con-frontarci, di allargare le nostre vedutee i nostri punti di vista. Guardiamoquello che è stato, ma non dimenti-chiamo di valorizzare il presente eguardandoci intorno potremo risco-prirci forse meno soli e più simili achi abbiamo intorno.Potremmo ritrovarci, senza nem-

meno rendercene conto, accantoad altri compagni di viaggio, concui condividere un pezzo del nostrocammino, con cui scambiare quattrochiacchiere, o anche con cui condi-videre la bellezza del paesaggio.

Movimento Pensionatila bellezza di un paesaggio

Page 45: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

Anche durante lascorsa primavera inostri volontari si

sono impegnati nel portareavanti il complesso lavoro direalizzazione dell’impiantoidrico a favore del villaggiodi Gizgza, in Eritrea.Si tratta di un progetto for-

temente voluto dalla popo-lazione e dalle autorità locali,che a gran voce ci avevanorichiesto un intervento cheportasse acqua potabile adun bacino di oltre 30.000beneficiari.Il sistema idrico verrà ulti-

mato in autunno, quando leultime squadre costruirannol’ultimo vascone di raccoltae le 6 fontane a servizio delvillaggio. Si tratta di un ac-quedotto con tubazioni lun-ghe circa 13 Km, costruitosu terreno roccioso, con mol-to dislivello e per questo piut-tosto impervio. I lavori si sonosvolti però molto bene, grazieinnanzitutto alle straordinarieabilità ed alla forza dei nostrivolontari, che sotto il soleed a temperature molto ele-vate hanno lavorato instan-cabilmente anche di dome-nica, ma anche al preziosoaiuto da parte della popola-zione e dal governo locali,che hanno messo a disposi-zione forze civili e militari

nelle fasi di scavo dei selciatie posa delle tubature.Questo lavoro ci rende or-

gogliosi e fiduciosi per il fu-turo dell’Associazione, rima-sta l’unica ormai attiva nelladifficile realtà eritrea. Il rap-porto di stima, fiducia e ri-spetto con la gente eritrea èdiventato fondamentale nelnostro operato, ormai cono-sciuto dai più in quella poveraregione del Corno d’Africa.L’Assemblea annuale dei

soci, tenutasi lo scorso 24Maggio, ha delineato un’As-sociazione in salute, moltoattiva sia in Africa che sulterritorio locale e sempre piùnumerosa. È importante ilcontributo dei nostri volon-tari, dei soci ma anche ditutti i generosi benefattoriche, attraverso le loro dona-zioni ed il versamento del 5per mille a nostro favore,fanno del Tucul una delle re-altà associative trentine piùradicate e strutturate.Da ottobre partiranno altri

2 nuovi progetti: il progettodi avviamento di piccole at-tività produttrici di reddito afavore delle donne di 8 vil-laggi eritrei, e la costruzionedi una scuola materna e diun centro professionale a fa-vore della comunità di EmniTselim.

vallarsanotizie | 43

dalle associazioni

Il Tucull’acquedotto di Gizgzaed i nostri prossimi progetti

Marta Stoffella

Page 46: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

44 | vallarsanotizie

dalle associazioni

Nel primo semestre del 2013l’Unione Sportiva Vallarsaè stata molto attiva sul

fronte dell’organizzazione di corsied eventi sportivi.Il 17 gennaio 2013 sono iniziati i

corsi di sci alpino per bambini ebambine delle scuole elementari emedie: 14 bambini delle Scuole ele-mentari e medie, sono stati accom-pagnati, con il pulmino della societào dai propri genitori, sulle piste in-nevate della vicina Serrada. I bambini,suddivisi in tre gruppi a seconda delproprio grado di esperienza, hannoperfezionato la loro tecnica per 5sabato pomeriggio. Al termine dellelezioni i bambini sono stati premiatied hanno ottenuto la certificazionedel proprio livello da parte dellaScuola Italiana Sci - Altopiano Fol-garia. La stagione sciistica si è con-clusa con la gita sociale all’Alpe diSiusi, che ha avuto luogo il 16 marzo2013. La giornata sulla neve, orga-nizzata per i bambini frequentanti icorsi di sci 2013 e per le loro famiglie,ma aperta a tutti gli sciatori dellavalle, è stata caratterizzata da unagiornata spensierata sulle piste del

consorzio, servite da numerosi im-pianti di risalita. I cinquanta parte-cipanti hanno in parte fuggito lanebbia del pomeriggio, trovando ri-fugio nelle zone ristoro, godendosiil meritato riposo. Al termine delpomeriggio ritrovo al pullman, primadella partenza per il rientro, per laclassica “merenda di fine stagio-ne”.Una menzione d’onore indipen-

dente, sempre nel contesto deglisport invernali, merita la gara di slit-tino organizzata a Campogrosso, il3 marzo 2013, dall’Unione SportivaVallarsa e dall’associazione Amicidelle Piccole Dolomiti. Trenta parte-

cipanti si sono cimen-tati nel percorso di400 metri preparatodalle associazioni, sot-to l’occhio vigile del-l’Orsa Maggiore, pron-ta ad intervenire incaso di infortuni (for-tunatamente non oc-corsi). Nelle 2 manchedi gara i partecipantihanno disceso il ser-peggiante percorso,

montati su slitte tra-dizionali o più moder-ne, in alcuni casi fattein casa. La gara si èsvolta sotto gli sguardicuriosi dei passanti,che approfittando del-la splendida giornata,si dirigevano, con leciaspole o a piedi, ver-so le malghe di Cam-pogrosso, nella splen-dida cornice offerta

dalle innevate Piccole Dolomiti.Sono proseguiti gli appuntamenti

con il minivolley (mercoledì, dalleore 16.30 a ore 18.00), che hannotrovato il loro culmine nel torneo diminivolley che ha avuto luogo indata 17 marzo 2013. I bambini diVallarsa delle scuole elementari, chepraticano settimanalmente questosport presso la palestra tensostrut-tura, sotto la supervisione di DeboraMartini (e grazie alla collaborazionedi Daniel Pinter e Lucia Stofella)hanno ospitato i loro coetanei pro-venienti dalle Società del Volano edel San Giuseppe. Nella palestrasono stati ricavati sei campi, in cuisi sono cimentati 70 bambini,suddivisi in tre categorie: giocovolley (6 e 7 anni), mini volley(8 e 9 anni) e superminivolley(10 e 11 anni). Merenda finaleper tutti, preparata dai genitoridei bambini che giocavano incasa. A concludere la bella gior-nata, una partita a tutto campo,molto amichevole e a squadrerigorosamente miste, fra genitorie parenti che, dopo tanto tifare,hanno voluto essi stessi giocare

U.S. Vallarsaun semestre ricchissimo

Matteo Rossaro

Page 47: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 45

dalle associa-zioni

un po’ a pallavolo.Sono continuati anche gli incontri

per imparare e giocare a calcio perbambini e bambine delle scuole ele-mentari e medie (giovedì, dalle ore16.30 alle ore 18.30). FOTO CALCIOBAMBINI All’appuntamento setti-manale con il mister Maurizio Zam-boni (affiancato da Dario Zendri)partecipano 15 bambini della valle,cui viene data la possibilità di stareinsieme e imparare i valori dellosport di squadra, a due passi dascuola, senza dover incorrere in one-rose trasferte. Con l’avvento deiprimi caldi, gli incontri si trasferirannodalla palestra al campo sportivo, econtinueranno anche oltre il terminedelle attività scolastiche, dando lapossibilità ai bambini di fruire dipreziosi momenti di sport all’ariaaperta.Sono proseguiti e proseguiranno,

seppur in maniera ridotta nei mesiestivi, i corsi di ginnastica dolce epilates. I corsi, tenuti dalla dott.ssaErika Lorenzi (specializzata in attività

motoria preventiva e adattata), sonodedicati alle persone con età

compresa tra i 15 e gli80 anni e consistonoin movimenti mirati aprevenire il mal di schie-na e migliorare l'equili-brio, le capacità motorie,le capacità sensoriali, lacoordinazione dinamica

generale e speciale, l'efficienza mu-scolare e articolare, le capacità re-spiratorie e cardiocircolatorie, oltreche a rafforzare la socializzazione el'autostima. Nei mesi estivi sarà

attivo il corso di pilates, aperto auomini e donne dai 15 agli 80 anni(per informazioni contattare ErikaLorenzi, cell: 3479812619, e-mail:[email protected]).La squadra di calcio a undici ha

proseguito la propria esperienza nelcampionato di 2^ categoria provin-ciale, concludendo il girone di andatain seconda posizione,nella classifica gene-rale del girone. La squadra ha ter-

minato l’andata a solicinque punti dalla pro-muovenda squadra delGardolo, che ha purbattuto in entrambi gliscontri diretti. In virtùdell’ottimo piazzamen-to la squadra allenatada Romano Marzari,che conta ben trentaelementi (di cui 12 re-sidenti in Vallarsa), haottenuto l’accesso aiplayoff per la promo-zione in prima cate-goria, che disputerà apartire dal 2 giugno2013. Molti altri eventisportivi sono in can-tiere per i mesi estivi:una biciclettata a cro-nometro con partenza

e arrivo a Camposilvano di Vallarsain collaborazione con l’Associazione“Camposilvano è” (2 giugno 2013),un torneo di calcio e pallavolo pressoil campo sportivo di Raossi (15 e 16giugno 2013), un torneo di bocce aCamposilvano in collaborazione conV.C.B. e Staff Malga Fratte (29 giugno2013) ed un torneo di basket. LaSocietà intende inoltre realizzarecorsi di tennis e corsi di tiro conl’arco, oltre che una gara di pescasportiva. Per informazioni sui corsiattivi e per nuove proposte l’UnioneSportiva è raggiungibile via e-mail([email protected]). I referentilocali rimangono inoltre sempre di-sponibili per il tesseramento per l’an-no 2013, un modo concreto per so-stenere l’attività dell’Associazione.

Page 48: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

46 | vallarsanotizie

dalle associazioni

T ra la fine del 2012 e l’iniziodel 2013 siamo riusciti a svol-gere un corso per trovare

nuovi volontari ed inserire quindiforze fresche e giovani nell’associa-zione. Il corso ci ha permesso assiemead un’altra operazione che illustre-remo di seguito di trovare 12 nuovivolontari che stanno iniziando il loropercorso di affiancamento per dive-nire soccorritori effettivi. Parte deinuovi soccorritori provengono dalSoccorso piste di Rovereto che si èsciolto come associazione in quantonon più in regola con le nuove nor-mative. Pertanto abbiamo inglobatoil soccorso piste all’interno dell’OrsaMaggiore denominandolo Soccorsopiste Orsa Maggiore. Parte dei socidel vecchio soccorso piste hannosvolto il corso per soccorritori vo-lontari entrando in associazione conla doppia figura soccorso piste/vo-lontario soccorritore e parte invecesono stati formati solo per il soccorsopiste e svolgeranno solo questocompito. Il nuovo soccorso pistedell’Orsa Maggiore grazie anche al-l’interessamento costante del nostroPresidente Marco Rigo è riuscito aconcludere un contratto con l’asso-ciazione che gestisce la Polsa e S.Valentino assicurandosi l’esclusivaper il soccorso in tale località per lastagione invernale 2013. Conti-nuiamo a tenere vivo il progettoPAD dei tre comuni iniziato anniaddietro ed abbiamo formato all’usodel defibrillatore anche i Vigili delFuoco volontari che assieme allepersone che hanno aderito al pro-getto PAD costituiscono una preziosarisorsa per tutta la valle e le valli vi-

cine. Continuano i viaggi infraset-timanali per il 118 della nostra am-bulanza, viaggi che l’Orsa Maggiorepuò eseguire solo grazie alla dedi-zione e alla costante presenza di al-cuni volontari di cui Bruno Cumer eRenato Sottoriva costituiscono lapreziosa e illuminante guida. Rin-grazio per il loro apporto anche Ro-berta Zaninelli, Aurea Simeoni, FabioFox, Marco Rigo e Maurizio Costa.Ricordo a tutti che quest’anno lanostra manifestazione denominataVallorsa in cui gli equipaggi di nu-merose ambulanze si cimentano inscenari di soccorso si-mulati si svolgerà sa-bato 29 Giugno a Pianodi Vallarsa. Vi aspettia-mo numerosi. Vogliamoinoltre ringraziare il no-stro Sindaco Prof. Ge-remia Gios, volontariodell’Orsa maggiore, nonsolo per il contributocome volontario ma an-che per il costante aiutoed interessamento pro-

fuso nei confronti della nostra as-sociazione come amministratoredella Valle. Principalmente a Lui dob-biamo la nostra nuova sede doveabbiamo potuto svolgere i numero-sissimi corsi di primo soccorso oltreche per i nostri associati anche peraltre associazioni. Infatti l’Orsa Mag-giore è provider per i corsi di PTC alivello regionale e per i corsi di BLSDper IRC comunità. Speriamo di potercontinuare anche negli anni futurila nostra attività con lo stesso entu-siasmo che ci ha animato in questianni.

Orsa maggioreattività intensa

Page 49: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

dalle associazioni

“Tra le Rocce e il Cielo”, ilFestival della montagna vissutacon consapevolezza torna in

Vallarsa dal 29 agosto all' 1 set-tembre. Il lavoro dell'uomo in mon-tagna, la scrittura in lingua madre,la Grande Guerra e i giochi di mon-tagna saranno gli argomenti prin-cipali del Festival che si svilupperàsu quattro giornate dedicate rispet-tivamente all'arte e alla vita in mon-tagna, alle minoranze linguistichee alla storia. Tra gli spettacoli proposti ve ne

sarà uno sulla storia del Forte Poz-zacchio, messo in scena all'internodelle stanze e nei cunicoli scavatinella roccia del monte Pasubio eun altro sulle migrazioni di fine Ot-tocento dei lavoratori trentini versole aree più remote dell'Impero Au-stroungarico. Si potrà danzare sullemelodie occitane grazie al concertoLou Dalfin o riflettere grazie al jazzteatrale sulla prima guerra mondiale.Il convegno "Un futuro sulle Alpi:creare occupazione per tornare allamontagna" con workshop condottida persone che in montagna vivonoe lavorano, cercherà di fornire stru-menti pratici a chi intende trovareun'occupazione in ambito alpino.Quello sulla letteratura in linguamadre permetterà di dialogare conmolti scrittori appartenenti a gruppilinguistici diversi. Ci saranno incontricon scrittori di montagna e con al-pinisti e ci sarà una tavola rotondadal titolo "La montagna nei giochi,i giochi dalla montagna. Una finestraaperta su memorie materiali, miti eimmaginari tra '800 e '900". Nonmancheranno mostre, film, incontri,

uscite sul territo-rio, laboratori. Ilprogramma di“Tra le Rocce e ilCielo”, che potràandare a buonfine solo graziealla collaborazio-ne con le altreassociazioni dellavalle, sarà a brevevisitabile sul sitowww.tralerocce-eilcielo.it. L'associazione Tra le Rocce e il

Cielo ha partecipato al VI FestivalEuropeo del Gusto, “La Montagnadell'informazione”. L’occasione èstata preziosa non solo per parlaredel festival, ma anche per presentarela Vallarsa, il suo ambiente incon-taminato e le tracce della GrandeGuerra che ne percorrono l’intero

territorio. E non è mancata nem-meno la descrizione, e la degusta-zione, dei prodotti tipici della valle.Le riprese e le interviste della giornatasaranno utilizzate nella trasmissionemultimediale “L'Italia del Gusto”(Sky, Cafètv24 e web), che seguiràil Festival della Montagna anchedurante il suo svolgimento.

Tra le Rocce e il cieloTorna il Festival

vallarsanotizie | 47

Stefania Costa

Dopo aver trattato nella sua prima edizione il tema del paesaggio,quest’anno il concorso per videoclip “Racconta la tua montagna” hacome soggetto il lavoro dell’uomo in montagna, preso in esame dauno qualsiasi dei molteplici punti di vista possibili.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. I video, che nondovranno essere più lunghi di 15 minuti. Le opere, in dvd, dovrannoessere presentate in forma anonima e contrassegnate solo da unopseudonimo (lo stesso riportato su di una busta sigillata contenentedati dell’autore) entro e non oltre le ore 12 del 15 luglio 2013.

Il regolamento dul sito www.tralerocceeilcielo.it

Concorso video “Racconta la tua montagna”

Page 50: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

48 | vallarsanotizie

dalle associazioni

T ra Veneto e Trentino, doveun tempo passava il confinecon l‘lmpero Austro-Unga-

rico, il Pasubio, le Piccole Dolomitie le Valli del Leno sono luoghimagici, che con la loro storia legataalla Grande Guerra e il loro indi-scusso valore naturalistico rappre-sentano un patrimonio inestimabileper coloro che cercano un legamediretto con la montagna.Questo territorio, che dal fondo-

valle si inerpica sulle montagne, èluogo ideale per escursioni tra bo-schi, prati, malghe, rifugi e puntipanoramici. Camminare su questisentieri è come fare un viaggio nellastoria: il MontePasubio con le sue trincee, le gal-

lerie e i camminamenti è un museoa cielo aperto dove scontrarsi con

la ferocia e l‘inutilità della GrandeGuerra. Qui è possibile praticaretrekking, vie ferrate e mountainbike, oltre ai più adrenalinici volocon parapendio e arrampicata suvie che hanno fatto la storia dell'al-pinismo. A fare da sfondo una na-tura incontaminata, adatta a chivuole ritrovare momenti di tranquil-lità. A sud del Pasubio, a guardiadella Vallarsa, si staglia il complessodi Cima Posta e Carega chiamato"Piccole Dolomiti", richiamandosialle Dolomiti, sorelle maggiori concui condividono la formazione roc-ciosa, la dolomia, capace di tingersidi sfumature rosate con i cambia-menti di luce. Per valorizzare questazona, è nato il Consorzio di Promo-zione Turistica Pasubio e Piccole Do-lomiti. L’iniziativa, sostenuta dalla

volontà di numerosi operatori turisticidei comuni di Terragnolo, Vallarsa,Trambileno, Valli del Pasubio e Po-sina, ha l’obiettivo di creare gli stru-menti e i canali adatti per sviluppareun turismo rispettoso delle partico-larità ambientali e naturali che que-sto territorio offre. Già il 2013 sipresenta ricco di proposte, graziealla nuova sinergia con la cooperativaturistica Biosphaera, che, attraversola professionalità di guide espertee preparate, propone agli amantidella natura escursioni guidate epasseggiate nelle località più sug-gestive, trekking someggiati, percorsia tema, eventi a contatto con lanatura.Per informazioni sul Consorzio Pa-

subio e piccole Dolomiti scrivia a [email protected]

Consorzio Pasubio e Piccole Dolomitioperatori per la promozioneturistica del territorio

Per pubblicizzare le iniziative della valle, la ProLoco offre unservizio d’ufficio stampa. Grazie al suo sito internetwww.prolocovallarsa.it e la sua pagina Facebook è già attivaper dare una vetrina alle iniziative che si svolgono sul territoriodella Vallarsa.

Da quest’anno si occuperà di inviare anche alla stampa localequeste informazioni. Per fare al meglio questo lavoro, però,occorre che le altre associazioni inviino, con un po’ di anticipo,locandine e volantini, programmi e informazioni alla mail [email protected], per permettere unservizio efficiente.

Pro Loco Vallarsa - Diffondere le iniziative in valle

Page 51: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 49

dalle associazioni

Record di laureati in questo inizio d’anno in Vallarsa.Ben 7 i neodottori che ci presentano un breve estratto delloro lavoro. Complimenti!

Dottore, dottore, …

La Procalcitonina e la sua introdu-zione in urgenza nel laboratorio dichimica clinica e microbiologia del-l'ospedale "S.Maria del Carmine". La mia tesi verte sulla introduzione

dell'esame in urgenza (precedente-mente eseguito solo in routine) dellaProcalcitonina (PCT) all'interno del la-boratorio di chimica clinica e micro-biologia dell'ospedale di Rovereto os-servando i reparti che maggiormentene hanno usufruito. In primo luogo si deve però spiegare

che la PCT è una proteina normal-mente presente nel nostro sangue, diorigine tiroidea, che si misura in traccequalora il paziente sia sano.In caso di aumento esponenziale vi

può essere il sospetto patologico diuna SEPSI. Si definisce sepsi il caso incui è presente una Sindrome di Ri-sposta Infiammatoria Sistemica (SIRS)associata ad una infezione di un mi-crorganismo.I sintomi presentati da questo stato

patologico sono diversi: temperaturacentrale o rettale > 38°C o < 36°C,frequenza cardiaca > 90 battiti/ min,frequenza respiratoria > 20 atti/ mine un tasso leucocitario > 12000 /µl o< 4000 /µl. Basta la segnalazione didue di questi sintomi da parte delmedico che richiede l'esame per averediagnosi di SIRS e quindi vi può essereil rischio pure di una sepsi.Il pericolo presentato dalla sepsi è

dovuta alla sua evoluzione nel casonon venga curata prontamente; l'evo-luzione della sepsi è la sepsi severa,in cui si ha la disfunzione d'organo

multipla (smettono di funzio-nare diversi organi) quale peresempio quello respiratorio,epatico renale, ecc. Infine nelcaso peggiore l'evoluzione fi-nale è dalla sepsi severa alloshock settico in cui si ha unadisfunzione cardiaca e una gra-ve compromissione della co-scienza.La funzione della PCT in tutto

questo è quello di essere usatocome marcatore della sepsi. LaPCT infatti, in caso di infezionidi microrganismi a livello sistemico,aumenta in modo esponenziale ri-spetto ai suoi valori normali, perònon può essere utilizzato come mar-catore specifico della sepsi perchésono stati osservati casi di aumentodei valori di PCT anche senza infezioni.Ciò non toglie che il suo aumento èun segnale d'allarme di una possibilepresenza di sepsi.I valori ottenuti di PCT vengono ta-

bulati tramite delle linee guida con-venzionali (purtroppo non sono ancorapresenti delle linee guida internazionali)e a seconda del risultato che si ottieneal medico arriverà un'informazionedifferente: valori normali PCT (individuisani): <0,05 ng/ml si esclude la pre-senza di una sepsi; PCT <0,5 ng/ml siha una reazione infiammatoria siste-mica lieve o non significativa; PCT0,5-2,0 ng/ml è possibile presupporreuna sepsi ed iniziare un trattamentosepsi-specifico, finché non sia possibileescludere la diagnosi; PCT >=2-10ng/ml diagnosi di sepsi, di sepsi severa

o di shock settico molto probabile;PCT >=10 ng/ml associazione fre-quente a disfunzione d’organo, adalto rischio di esito di morte.Per effettuare l'esame della PCT in

urgenza occorre che il medico richie-dente compili un foglio contenente isintomi presentati dal paziente e ipossibili sospetti clinici. Nell'elaboratosi è andati a osservare 570 richiestedi esame consegnate nel periodo diGiugno 2012 a Febbraio 2013. Conle richieste si sono così osservati i sin-tomi maggiormente segnalati e i so-spetti clinici da parte dei medici ri-chiedenti. Inoltre si sono tabulati i ri-sultati ottenuti (tramite la precedentesuddivisione) dai tre reparti maggior-mente richiedenti. Così facendo si èpotuto supporre l'utilizzo del dato;nel caso di due reparti il valore èusato maggiormente per escludere lapresenza della sepsi, mentre nell'altroreparto per osservare l'andamentodella malattia e per capire se la terapiaantibiotica sta funzionando.

La procalcitonina e la sua introduzione in urgenza nellaboratorio di chimica clinica e microbiologiadell'ospedale "S. Maria del Carmine".

STUDENTE:

FLAVIO mATASSONI università degli Studi di Verona

corso di laurea triennale in Tecniche

di laboratorio biomedico

Laureato il 18 aprile 2013

Voto 94/110

Relatore: Dr. michele Schinella

Titolo della tesi:

La procalcitonina in urgenza

Page 52: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

50 | vallarsanotizie

i nostri studenti

L'obiettivo del mio studio è statoquello di raccogliere in maniera sin-tetica e sistematica tutto il materialereperibile (prediligendo le fonti auto-grafe) riguardante la figura di AntonioPiscel, fondatore del Partito SocialistaTrentino a fine Ottocento, per poi ri-costruire una biografia concettualedel suo operato alla guida dei socialistitrentini. Lo studio del movimento so-cialista in Trentino, oscurato dall'am-bigua colorazione con la quale il revi-sionismo fascista aveva dipinto l'im-magine di Battisti, riprese vigore so-lamente nella seconda metà deglianni Sessanta, e più precisamentecon le prime opere di Renato Monte-leone. Egli, oltre a regalarci quelli chetutt'oggi forse sono i contributi piùconcreti (seppur con alcune imperfe-zioni) per lo studio del socialismotrentino, ebbe anche il merito di dareil via ad un vero e proprio dibattitostoriografico che, muovendo da precisecritiche, portò vari personaggi a con-frontarsi con il tema. Fu così che nelcorso degli anni i vari autori si trova-rono (chi più chi meno) ad imbattersinel personaggio di Antonio Piscel.Costui, vuoi per l'ingombrante ombragettatagli sopra del martire ed amicofraterno Battisti, vuoi per alcuni giudizipoco edificanti espressi da Monte-leone, risulta tutt'oggi una figura dariconsiderare e rivalutare all'internodella storiografia relativa a quel mo-vimento socialista trentino del qualefu «capoccia», come lo apostrofavanogli avversari “bianchi”.La storia di Antonio Piscel ebbe

inizio nell'anno 1871 quando nacquenella cittadina di Rovereto, discendentedi un ex soldato napoleonico di originetedesca e figlio di un padre partico-larmente attivo nella comunità rove-retana. Fu corso del suo periodo uni-

versitario che entrò in contattocon il positivismo di Spencer,per poi abbracciare la fedesocialista nell'anno 1894.L'ideologia che Piscel inten-

deva esportare nel Trentino au-striaco dovette tuttavia scon-trarsi con le particolarità geo-grafiche ed economiche di que-sta regione. Da una parte uncontado ancora fortemente feu-dale e votato all'agricoltura disussistenza (roccaforte clericale),dall'altra pochi centri urbani(Trento e Rovereto su tutti) chestavano timidamente avviandosiverso un'evoluzione in senso va-gamente capitalista.Fu in questo contesto che Piscel,

assieme ai compagni di sempreBattisti e Avancini, si ritrovò nel pienodella passione del suo ideale a farcrescere anche in Trentino un movi-mento che si sarebbe rivelato, nono-stante tutto, entusiasta e propositivo.Certo, di difficoltà e incomprensionice ne furono, e non poche, anzi. L'ul-tima di queste difficoltà, a Grandeguerra già avviata, portò Piscel ad ac-cantonare momentanea-mente il pacifismo so-cialista per abbracciarela causa irredentista. Ri-tenendo che la social-democrazia austriacanon si sarebbe mai di-chiarata contraria allaguerra e realizzandonela debolezza dellestrutture, Piscel nonpoté fare a meno dimettersi al serviziodell'esercito italiano.Fu così che, varcan-do il confine di Alal'ultimo giorno del-

l'anno 1914, Piscel e lo stesso sociali-smo trentino andarono incontro adun vero e proprio punto di non ritorno,tuttavia, con la convinzione che sitrattasse della cosa migliore da fareper il Trentino tutto.

Il primo capoccia dei socialisti trentini». Antonio Piscele il movimento socialista trentino; per una biografiadelle idee (1871-1914)

STUDENTE:

DENIS pEzzATO

università degli Studi di Trento

Facoltà di Lettere e Filosofia

corso di laurea triennale in Studi

Storici e Filologico Letterari

(percorso storico)

Laureato il 27 marzo 2013

Voto 100/110

Relatore: prof. marco Bellabarba

Titolo della tesi:

«Il primo capoccia

dei socialisti trentini».

Page 53: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 51

i nostri studenti

Per la mia tesi ho scelto di appro-fondire il tema della giustizia penaleinternazionale (GPI): insieme di normegiuridiche e di istituzioni che discipli-nano e regolamentano la punizionedei responsabili di gravi violazioni deldiritto internazionale. Il sistema dellaGPI si occupa di specifiche aree deldiritto internazionale e persegue quat-tro categorie di crimini internazionali:contro la pace, di guerra, control'umanità e il genocidio. L'istituzio-nalizzazione più suprema della GPI èla Corte penale internazionale (2002),ad oggi sono più di 120 i paesi firma-tari dello statuto, tra i grandi assentici sono USA, Cina e Russia. La Corterappresenta uno strumento di reazionea fronte dell'inattività degli stati inmateria di repressione dei crimini in-ternazionali, ha la possibilità di giudi-care persone di nazionalità di unostato firmatario e persone che hannocommesso crimini sul territorio di unodi questi stati. Tutti gli stati membrihanno l'obbligo dell'azione penale:arrestare, processare ed eventualmentecondannare i responsabili di quei cri-mini. Però spesso i leader nazionalinon hanno la volontà, e i tribunalinazionali l'autorità, necessarie a per-seguire i responsabili di questi atti:non è mai successo che uno Statoabbia giudicato propri cittadini che sivedevano dichiarati colpevoli di criminiinternazionali.Stati importanti hanno deciso di

non far parte della Corte e hanno at-tuato una linea di boicottaggio neisuoi confronti, firmando con moltipaesi alleati accordi bilaterali per ga-rantire l'immunità dal giudizio dellaCorte ai propri cittadini.Si accusa la GPI di essere una giustizia

non universale ma selettiva: la gravitàdei crimini compiuti pare non sia ilprevalente criterio pertinente nella

scelta degli imputati; gli Statipiù potenti sono stati accusatidi aver agito in base a unaconsistente dose di politicità,selezionando gli imputati afronte di considerazioni politi-che. Secondo questa visionegli attori verranno giudicati inbase alla loro nazionalità, po-tenza e rango. Oppure ci si li-mita a punire i massimi vertici,mentre gli esecutori e i criminaliminori vengono affidati ai sistemigiudiziari nazionali che spessosi rivelano inadeguati.Per dimostrare la sussistenza

delle difficoltà che incontra laGPI ho presentato la crisi che stavivendo da più di dieci anni la Re-pubblica Democratica del Congo(RDC), analizzando gli effetti devastantidell'impunità sulla popolazione civile,sulle istituzioni e sull'economia.Della realtà disperata della RDC ra-

ramente se ne sente parlare e ciò èparadossale poiché è una guerra at-tuale, la più sanguinosa dalla secondaguerra mondiale, più di 6 milioni dipersone hanno già perso la vita, a cuise ne aggiungono ogni mese altre10mila. La storia del Congo è sorvolataper la sua complessità, in cui troppointeressi sono coinvolti; si tratta diuno scontro tra una moltitudine digruppi interni e stranieri, una guerradi tutti contro tutti, un conflitto con-tinuo per il desiderio dei diversi gruppiarmati e paesi vicini di beneficiarsi, diarricchirsi con i minerali di cui il Congoè ricchissimo. Il governo congolese èincapace di controllare il territorio edi proteggere la popolazione civiledalla nebulosa di gruppi di miliziani.La componente che accomuna tutti igruppi armati è il fatto di aver com-pletamente ignorato la dignità e l'in-tegrità fisica della popolazione; gli

elementi costitutivi del conflitto sonola brutale violenza, gli stupri sistematicie comandati, l'arruolamento di migliaiadi bambini-soldato (se ne stimano 5-6mila). La RDC è stata dichiarata lacapitale mondiale dello stupro, il qualeè diventata l'arma più efficace utilizzataper destabilizzare e creare una rotturairreparabile all'interno delle varie co-munità, riducendo l'essenza delle vit-time e dei loro cari ad un livello nonumano.La crisi della RDC evidenzia quanto

il sistema della GPI abbia bisogno diessere perfezionato e rafforzato, perdivenire un valido strumento di puni-zione e di deterrenza dal commettersidi altri crimini. L'impunità dà spazioal consolidamento e all'ulteriore dif-fusione della violenza. Non sempre laCorte è stata la risposta più adeguata,ma il fatto stesso che esista ha creatol'aspettativa per cui il silenzio e l'inerziadi fronte a gravi crimini non siano piùun opzione accettabile.

La ricerca di giustizia nelle aree di guerra: crisi eimpunità nella Repubblica Democratica del Congo

STUDENTE:

gIOIA pINTERuniversità degli Studi di Trento

corso di laurea triennale in Studi

politici e delle relazioni internazionali

Laureata il 27 marzo 2013

Voto: 97/110

Relatore: Roberto Belloni

Titolo della tesi:

La ricerca di giustizia nelle aree di

guerra: crisi e impunità nella Repubblica

Democratica del congo

Page 54: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

52 | vallarsanotizie

i nostri studenti

L’idea di preparare una tesi chespiegasse come il “Corriere dei Piccoli”raccontò la guerra ai suoi piccolilettori è nata in me dopo aver sfogliatole pagine di alcuni numeri dell’insertodel “Corriere della sera” risalenti aquel periodo, che il capogruppo deglialpini di Vallarsa, Gregorio Pezzato,mi aveva mostrato. Dalle pagine del“Corrierino” emergeva una guerradiversa da quella che avevo sempretrovato descritta sulle pagine dei libridi storia. Tra le tavole illustrate, po-polate di personaggi colorati e diver-tenti, nei racconti e negli articoli gior-nalistici, fitti di parole e ricchi di im-magini, non emergeva l’atrocità deicombattimenti di trincea, la stupiditàdella guerra totale e dolorosa chesiamo stati abituati a conoscere.

Durante la prima guerra mondialeil Corriere della sera, che si schierò inprima linea per il sostegno dell’entratain guerra dell’Italia, utilizzò il suo in-serto dedicato all’infanzia come im-portante mezzo di propaganda. Fucosì che il Corrierino dal 1915 si as-sunse il compito di spiegare al suopubblico le motivazioni dell’intervento,di analizzarne le conseguenze, di de-scrivere le armi impiegate e di parlareanche dei lutti e delle distruzioni.Trattò i bambini come «piccoli uomini»nella convinzione che nessuno eratroppo piccolo per prendere parte alconflitto. Il giornalino spinse i bambinia prendere parte alla vita della nazionein guerra comportandosi in casa come“bravi soldatini”, che non dovevanolamentarsi di fronte alle inevitabiliprivazioni che lo sforzo bellico impo-neva. Il loro ruolo era quello di ga-rantire la compattezza del fronte in-terno, dando nuovo vigore al moraledella società civile provata dai lutti edalle privazioni. Non era richiestoloro di imbracciare il fucile, ma diportare un contributo concreto allo

sforzo bellico con armi in-cruente: il salvadanaio di guer-ra, la lotta agli sprechi, la rac-colta del ferro, della carta edella lana, la corrispondenzacon i soldati, l’invio di pacchi-dono al fronte. I ragazzi do-vevano risparmiare su ognicosa, evitare di lamentarsi perle cose di cui il conflitto li pri-vava, e soprattutto dovevanoobbedire, «senza se» e «senzama» ai genitori.Il Corriere dei Piccoli si schierò

su marcate posizioni irredentiste,parlò della guerra come naturalecompimento del Risorgimentoitaliano. Dipinse il nemico comeoppressore, barbaro e inumano,crudele e irrispettoso delleregole di guerra, contrap-ponendolo al soldato ita-liano buono e liberatore.Insegnò ai lettori che chicombatteva si sarebbeguadagnato l’onore e lagloria, chi disertava sisarebbe macchiato dellapiù grande infamia. In-fuse fiducia nella vit-toria con poesie, fiabe,racconti che parlanodella misericordia verso il ne-mico, inneggiano al coraggio e al ri-sparmio della nazione. Lo fece attra-verso le tavole illustrate (che nonchiamo fumetti poiché sul Corrierinole vignette corredate da quartine diversi in rima furono preferite ai ba-loon) animate dalle storie di piccolieroi, che scatenavano il loro istintomonellesco per sconfiggere e umiliarei nemici. I fanciulli dovevano prenderespunto dal coraggio e dalla fiducianella vittoria di Schizzo, ardimentososognatore sempre vincitore negli scon-tri onirici, ispirati a fatti e episodi delconflitto in atto, a cui prendeva parte,di Italino, bambino trentino dal viso

tondo, non subiva l’au-torità di Otto Kartofel,regio commissariodell’imperatore d’Au-stria (immagine delprepotente, panciutoe tonto nemico) ma siprendeva gioco di lui edi Luca Takko e il suoamico Gianni, che sifronteggiavano in eser-citi rivali, non perdevanooccasione per burlarsil’uno dell’altro, ma si pro-

teggevano a vicenda quando la si-tuazione diventava più complicata.Questo solo per citare alcuni dei per-sonaggi.Tutti i messaggi rivolti ai fanciulli

erano in modo implicito dedicatianche al mondo adulto. I bambinidovevano essere strumenti attivi degliinsegnamenti a loro rivolti in famiglia.Il mondo dei bambini, durante il con-flitto infatti, venne considerato pro-totipo del popolo intero, popolo cheveniva trattato dalla propaganda comeun minore da educare e convincereper conquistare il suo consenso allaguerra.

La Grande Guerra del “Corriere dei Piccoli”

STUDENTE:

STEFANIA cOSTAuniversità degli studi di Verona

corso di laurea magistrale

in Editoria e giornalismo

(giornalismo e relazioni pubbliche)

Laureata il 21 marzo 2013

Voto 108/110

Relatore: prof. Federica Bertagna

Titolo della tesi:

La grande guerra

del “corriere dei piccoli”

Page 55: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 53

i nostri studenti

Il tema di laurea è nato da un per-corso particolare; durante l'estatescorsa abbiamo lavorato ad un con-corso che ci metteva a confronto conuniversità francesi, cinesi e coreane,per un progetto di un palazzo sulCanal Grande. Di lì con il relatoreabbiamo iniziato a ragionare su Ve-nezia, studiando alcuni temi caratte-rizzanti la nostra città per produrreun "atteggiamento veneziano" ovveroun approccio al progetto che non siamuscoloso o tecnologico, bensì deli-cato, fondato sulle basi culturali e ildna storico italiano, in modo da po-terci imporre competitivamente pro-ducendo idee sul piano internazionale.Di lì, per portare avanti questa espe-rienza e trasformarla in tesi, la tra-sposizione del tema dei luoghi delicati,applicato in vari siti del mondo cherischiano di sparire o che hanno pro-blemi.Noi abbiamo scelto il lago Ciad, un

bacino endoreico situato nell’area sa-heliana al limite sud del Sahara alconfine tra Ciad Niger, Nigeria e Ca-meroon. Dal 1960 il lago sta subendoun progressivo prosciugamento le cuicause non sono direttamente indivi-duabili se non nel cambiamento cli-matico globale. Il risultato è una pro-gressiva desertificazione delle areeattorno al lago e la fuga delle popo-lazioni seminomadi che ci vivono at-torno. Non avendo riscontrato unasoluzione che risolva direttamente ilproblema, abbiamo cercato di dareun’alternativa a questi popoli che vi-vono attingendo direttamente dallago.Il progetto prevede di creare un si-

stema di raccolta delle acque dei tremesi della stagione di piogge, accu-mulandola per gli usi del villaggio edell’agricoltura. Queste cisterne ecentri di distribuzione diventano ancheil centro di nuovi villaggi e occasione

per creare servizi collettivi. Laraccolta dell’acqua per l’agri-coltura avviene attraverso legrandi superfici che attraversocanali convogliano l’acqua inun pozzo. Nella stagione aridaun terzo della superficie vieneirrigata e coltivata, garantendoun secondo raccolto. Gli altridue terzi saranno lasciati amaggese per il pascolo. Perl’acqua necessaria al villaggiosi utilizza la raccolta dai tetti edalle strade del villaggio, conla tecnica del pozzo veneziano,e quindi con una piccola depu-razione iniziale. Tutti gli interventie le strutture saranno rea-lizzate con materiali locali(argilla cotta e cruda) inmodo da poter essere co-struite dagli stessi abitantisenza apporti esterni.La tesi risponde a diversi

problemi: mantenendo lagente sul posto si bloccala desertificazione del-l’area, con la depurazionedell’acqua e il secondoraccolto si migliora laqualità della vita, conl’uso di materiali e ma-nodopera locali si evitala dipendenza da statied organizzazioniesterne.La nostra e le al-

tre tesi del gruppodel prof. Albrecht,così come gli ap-profondimenti diricerca su Venezia,diventeranno une-book e forseuna pubblicazioneda parte dell’uni-versità.

Oasi in rete per uno sviluppo sostenibileSTUDENTE:

mASSImO pLAzzERcON gIORgIA pIRRIONI

università IuAV di Venezia

corso di laurea magistrale in

architettura per la sostenibilità

LAuREATO il 29 marzo 2013

Voto di 106/110

Relatore: prof. Benno Albrecht,

prof.ssa Sara marini

Titolo della tesi:Oasi in rete per

uno sviluppo sostenibile

Page 56: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

54 | vallarsanotizie

i nostri studenti

La diffusione di internet ha favoritolo sviluppo dell' e-commerce: dal pro-prio computer è possibile acquistareoggetti da ogni parte del mondo,fare bonifici, giocare d'azzardo. Ognioperazione richiede una password,un codice segreto, e dietro ad ognunadi esse si cela la crittografia, unmondo matematico che ha mura im-perforabili e altre fragilissime.Tra i vari pilastri del commercio

elettronico vi è l'online banking, unmodo per poter gestire le operazionibancarie da casa. I sistemi anti-frodeche proteggono questo commerciosi basano su algoritmi matematici, lacui sicurezza è garantita unicamenteda due password: una di autentica-zione con cui si accede all'online ban-king e una di conferma, detta OTP(one time password; una passwordvalida una sola volta, generata dastrumenti esterni, come ad esempioi token della banca). Se conservateaccuratamente in casa password etoken, siete quindi al sicuro.Vi sono però banche ed enti com-

merciali che forniscono le OTP diconferma inviandole tramite SMS sulvostro cellulare; è bene diffidare daquesto tipo di operazioni, in quantoil cellulare è il mezzo meno sicuroper scambiare informazioni in chiaro(non cifrate).In generale, i sistemi anti-frode ri-

scontrano due principali problemi: lascarsa fruibilità dei token e i semprepiù sofisticati attacchi tramite malware,virus in grado di controllare il vostrocomputer, di ricavare le vostre pas-sword di autenticazione e perfino dieffettuare bonifici dal vostro contobancario a favore di qualche orga-nizzazione criminale.La mia tesi consiste nella descrizione

di un nuovo sistema di anti-frode

bancaria in ambito online ban-king, che ho sviluppato incollaborazione con alcuni stu-denti di informatica e che sibasa sui più potenti algoritmicrittografici. L'innovazione ditale sistema sta nell'utilizzo diun doppio canale di autenti-cazione: le OTP che servonoper confermare le transazionibancarie vengono inviate cifrateall'utente, il quale può leggerlesolamente utilizzando il propriosmartphone.Supponiamo che un utente

voglia effettuare un bonifico:effettua l'accesso all'online ban-king utilizzando i propri login epassword e invia la richiesta allabanca. La banca gli chiede un'ul-teriore autenticazione e gli inviaun QR code (un immagine leggibileda ogni smartphone, provate con ilvostro utilizzando un' app barcodescanner). L'immagine contiene infor-mazioni cifrate tramite una chiavesegreta (una terza password, solita-mente un PIN che conosce solamentel'utente) decifrabili solamente dallosmartphone dell'utente (naturalmenteè necessaria una fase di inizializzazionedel telefono). Sullo schermo verrannovisualizzati i veri dettagli dell'opera-zione e la OTP di conferma. In questomodo l'utente riesce a smascherareil tentativo di un malware di effettuaretransazioni indesiderate, in quantonessun virus è in grado di modificare“intelligentemente” le immagini. Adifferenza di altri sistemi anti-frode,il telefonino diventa uno strumentosicuro, in quanto gestisce messaggicodificati.Esistono malware in grado di insi-

diarsi nel telefono e di recuperare leOTP; tuttavia sarebbero necessari at-

tac-chi sincronizzati con i malware delcomputer che sono irrealizzabili, omeglio, sono attacchi che un hackerevita di implementare per la scarsaefficienza. I miei colleghi hanno sviluppato

un'applicazione sia Android che IoS.Io mi sono occupato di tutta la parteteorica del progetto, ho realizzatol'architettura del sistema e l'ho testatoimplementando attacchi crittografici.Il progetto è stato finanziato da IKS,un'azienda leader nella sicurezza in-formatica che collabora con le prin-cipali banche italiane, tra le qualiUniCredit.

Cryptographic applications of number theory toonline banking (Applicazioni crittografiche della teoriadei numeri all'online banking) STUDENTE:

DANIEL pINTERuniversità degli Studi di Trento

corso di laurea magistrale in matematica

corso di laurea magistrale

in Editoria e giornalismo

(giornalismo e relazioni pubbliche)

Laureato il 27 marzo 2013

con voto di 110 e Lode

Relatori: massimiliano Sala,

Anna Rimoldi

Titolo della tesi:

cryptographic applications of number

theory to online banking

(Applicazioni crittografiche della

teoria dei numeri all'online banking)

Page 57: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 55

i nostri studenti

La vegetazione presente in aree at-torno alla fronte glaciale (periglaciali)si colloca all'interno di una successioneecologica primaria con limitata alte-razione antropica e spiccata variabilitànelle condizioni evolutive in uno spazioristretto. La mia tesi di laurea magi-strale, in collaborazione con il dipar-timento TeSAF dell'Università di Pa-dova, è consistita nell'applicare i prin-cipi dell'ecologia del paesaggio almosaico vegetale trovato alla frontedella vedretta Nàrdis Occidentale (Pre-sanella) per verificare due ipotesi:1. per tempi di deglaciazione (pe-

riodo trascorso dal momento in cui ilghiacciaio ha abbandonato una su-perficie) paragonabili, la struttura delmicropaesaggio vegetale è la stessa; 2. se la struttura cambia, questo di-

pende dalla composizione specifica.Il filone di ricerca segue le attivitàsvolte a partire dal 1992 dal GruppoBotanico della SAT, che si è interessatoai mutamenti paesaggistici d'alta quotadovuti al costante ritiro delle frontiglaciali. In particolare il nostro studiosi basa sul rilevamento (avvenuto re-candoci in quota 10 giorni nell'agosto2012) di 60 aree-campione di 1m2ciascuna. Queste aree sono individuatenella valletta glaciale in una fascia al-titudinale compresa tra 2590 e 2665m s.l.m., su superfici liberate dalghiacciaio tra 90 e 60 anni fa. Perognuna delle aree sono state censitele specie presenti e, per mezzo di untelaio quadrettato (foto), è stata ri-prodotta la superficie occupata daogni specie su di una griglia dalla ri-soluzione di 1 cm2. In seguito, attra-verso strumenti software (GeographicInformation System, foglio elettronico)abbiamo prima creato immagini raster(basate su elementi quadrati) di tuttele 60 aree e poi calcolato indicatori dipaesaggio (tasso di colonizzazione,

numero di patch, superficiemedia delle patch, lunghezzadei perimetri). Infine con ela-borazioni statistiche di questiindici siamo stati in grado didescrivere la distribuzione deidati e l'influenza assunta dallesingole specie.I risultati mettono in evidenza

una generale uniformità neltasso di colonizzazione, ma esi-stono delle differenze nella strut-tura fine del micropaesaggio,credibilmente condizionata dallespecie più rappresentative.

Il mosaico vegetale su suoli deglacializzati tra 90 e 60anni fa alla fronte della vedretta di Nàrdis (Trento, NordItalia)

STUDENTE:

mATTIA pEzzATOuniversità degli Studi di padova

corso di laurea magistrale in

Scienze Forestali e Ambientali

Laureato il 21 marzo 2013

Voto 110/110 e lode

Relatore: Tommaso Sitzia

Titolo della tesi:

Il mosaico vegetale su suoli

deglacializzati tra 90 e 60 anni fa

alla fronte della vedretta di Nàrdis

(Trento, Nord Italia)

Page 58: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

56 | vallarsanotizie

la Vallarsa in libreria

Uno dei compiti istituzionaliche l’Associazione Nazio-nale Alpini ha deciso di per-

seguire in questi ultimi anni è quellodel recupero della nostra storia piùrecente, non solo come “maestradi vita”, ma anche come patrimonioculturale da valorizzare e renderepubblico. In quest’ottica il nostro Gruppo

ha deciso di iniziare un percorsoper recuperare quella storia, recenteper certi versi, ma ormai lontananel tempo, che rischiava di perdersi,pur avendo così profondamente in-ciso nel tessuto sociale ed ambientaledella nostra Valle. Sono così natesia le passeggiate per andare a ri-cercare, nei nostri boschi o vicino ainostri paesi, quanto ancora rimanedi quella spaventosa tragedia chefu la prima guerra mondiale; sia ipomeriggi assieme al coro MonteZugna, prima nella zona fortificatadel Parmesan, e poi su quello stu-pendo balcone sulla Vallarsa che èil forte di Matassone. Sono però persuaso che tutto que-

sto impegno se non è supportatodal recupero di testimonianze e do-cumenti sul campo, sia destinatoad essere vano. È pertanto necessariotornare a far parlare le pietre, recu-perando dai polverosi archivi docu-menti, mappe e quanto possa essereutile a far rivivere la Vallarsa di centoanni fa.Nascono da questa idea i due libri

che ho scritto e che cerco di pre-sentare brevemente in questo scritto;e che saranno ufficialmente presen-tati il 5 luglio prossimoVallarsa 1915 vuole portare il let-

tore a riscoprire la vita dei nostri

nonni nei primi anni delsecolo scorso. Una vita pe-sante, ricca di fatiche, maaperta alle intuizioni delsecolo che si veniva aprendo ed allesue innovazioni. Una vita industriosache sarebbe ben presto scomparsacon l’arrivo della guerra. Negli anniad essa immediatamente precedenti,infatti, la Valle era divenuta un gran-de campo di esercitazioni militaried era stata trasformata in un im-menso cantiere militare che, se daun lato aveva fermato la piaga del-l’emigrazione, dall’altro l’aveva pro-gressivamente impoverita, sottraendoterritori all’agricoltura ed all’alleva-mento.Il colpo di grazia, però, le sarebbe

stato assestato in due momenti suc-cessivi: quando l’Austria, dichiarataguerra alla Serbia, inviò i suoi uomininella lontana Galizia e quando, unanno dopo, venne invasa dalla truppeitaliane. Divenuta terra redenta, sitrovò a fare i conti con un esercitoche imponendo le sue regole, vietavala libera espressione delle idee e lapossibilità di muoversi liberamente;stabiliva i prezzi dei beni di primanecessità o si impadroniva libera-mente e, spesso impunemente, deiprodotti dei campi, dei boschi e deiprati.In pari tempo, come è scritto ne I

tristi giorni della Vallarsa il suoterritorio divenne per la secondavolta oggetto dell’intervento militare.Vennero così realizzate, ex novo,trincee blindate o meno, caverne,camminamenti, depositi, magazzini,baraccamenti e strade. Queste ultimeper rifornire la linea del fronte, ormaistabilizzatosi sulle pendici dello Zugna

e nella zona del Colsanto. In fondovalle, intanto, la vita delle donne,dei bambini, dei vecchi e dei pochiuomini rimasti continuava, secondouna parvenza di normalità. Signifi-cativo appare, dai documenti, losforzo per continuare la scuola eper dare una mensa ai bambini chela frequentavano. Sfortunato fu, in-vece, il tentativo di procurare alledonne una piccola fonte di reddito,offrendo loro la possibilità di confe-zionare indumenti di lana per i sol-dati. La Strafexpedition, scatenataun anno dopo, sancì la morte defi-nitiva della comunità e l’inizio delladiaspora dei suoi abitanti, trasferitiin modo coatto in Austria o in Italia.Documenti alla mano si è cercato dimettere in luce quanto i nostri nonni,profughi in Italia, ebbero a soffriree cosa ne fu della Valle, dopo il loroesodo forzato. Nel silenzio dellecontrade, i soldati ebbero il tempodi saccheggiare le case e di farescempio di quello che era stato la-sciato. Il resto lo fecero le granate egli incendi.Drammatico, fu, tre anni dopo, il

rientro. Delle 995 case censite primadella guerra, 310 furono completa-mente distrutte, 196 quelle che lofurono parzialmente e 449 quellenon abitabili. Il resto è facilmenteimmaginabile. Fondamentali, pergarantire il lento ritorno alla vita,furono l’azione dell’Ufficio profughi,istituito l’11 dicembre 1918, e l’operadei militari della 1a armata.

Due libri, una storiaGregorio Pezzato

Page 59: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

la Vallarsa in libreria

vallarsanotizie | 57

C inquecento anni di cultura al-pina in una terra di confine.Una storia fatta di molte sto-

rie. Sono questi i temi racchiusi trale pagine di “Pasubio, una montagnadi storie”. Il libro di Marco Avanzini,geologo del museo delle Scienze diTrento e Isabella Salvador, ingegnereesperto di ambiente e architetturaalpina, parla della storia di una mon-tagna, il Pasubio, e della gente chel’ha popolata. “Una storia di persone di animali e

di cose , custodita tra le righe discritti antichi e l’erba dei prati” silegge tra righe del libro. E in effettila storia ripercorsa tra le pagine delvolume è stata raccontata scavandonegli archivi dei Comuni di Trambile-no, Terragnolo e Vallarsa e osservandocon passione il territorio. Nato daun progetto di ricerca triennale fi-nanziato dalla Provincia di Trento“Pasubio, una montagna di storie”

(edizioni Osiride) «è un libro che af-fronta il Pasubio in maniera inusualetrattando un lungo periodo di tempoin maniera scientifica e divulgativa,raccontando e analizzando il passatoconsente di immaginare scenari fu-turi» spiega il sindaco di Vallarsa Ge-remia Gios.La storia ufficiale che passa dalla

dominazione veneziana (con la firmadella Carta dei privilegi della Comunitàdi Vallarsa del 1439) e quella austriacadal 1509 al 1630, si intreccia con letestimonianze dei primi disboscamentiper aprire i pascoli nelle terre alte, leliti per il loro possesso e gli atti dicompravendita. Le regole di monti-cazione il cui controllo era affidatoai guardiani del bosco – saltari -, lemodalità della produzione casearia,il rapporto con i paesi a valle, le mo-dalità di costruzione e affitto dellemalghe e dei baiti, si intrecciano allepiù conosciute vicende storiche: alle

riforme settecentesche dell’imperatriceMaria Teresa, al dominio napoleonicoe poi a quello asburgico. Si trattadella nascita dei primi caseifici sociali.La Grande Guerra, che ebbe in Pa-subio uno dei teatri privilegiati, portòalla distruzione di quasi tutti gli edificidel montani che poi vennero ricostruitigrazie agli incentivi statali. A partiredagli anni Cinquanta la montagnacominciò a spopolarsi, le malghevennero abbandonate, e il bosco in-vase le aree prime desinate al pascolo.Oggi alcune di queste malghe sonostate trasformate in luoghi di risto-razione o sono state recuperate di-ventando agriturismi, veri e propribiglietti turistici del territorio. Il libro ripercorre la storia del Pasubio

accostando i documenti ufficiali abellissimi disegni che aiutano a rac-contare come si viveva in cima allamontagna.

“Pasubio, una montagna di storie”,un libro che racconta la nostra terra

Stefania Costa

Page 60: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

58 | vallarsanotizie

dai lettori

Il sentimento del tempo e del luogo

Bastano un ricordo, un’immagi-ne, una foto trovata in un vec-chio baule per accendere emo-

zioni che scuotono il sangue contro lepareti del cuore e poi coagulano nel“sentimento del tempo”.L’emozione si allarga e si combina al

dolore per la separazione e la perditadi persone care (figure della famiglia,della casa, del paese). È un sentimentoche riporta a tutto ciò che ci riguarda,che ci è familiare, che ci lega all’appar-tenenza concreta di un luogo (volti, ac-qua, luce, pietre, natura) e fa viverel’esperienza dell’avvenuto mutamentoportato dal tempo.Le foto producono ricordi, emozione,

malinconia, nostalgia.Ma cos’è la nostalgia? È un particolare

stato d’animo che trova significato pro-prio nel suo termine, definito nel 1688da Johannes Hofer, un giovane alsazianostudente di medicina all’università diBasilea. La parola è la fusione di nóstos(ritorno) e álgos (dolore).La nostalgia è “sentimento del tem-

po”: un colloquio silenzioso e dolorosocon le immagini e i ricordi di quello cheè già stato. È turbamento e insiemeorizzonte del desiderio. Infatti nel desi-derio del ritorno si cerca non solo unluogo, ma un tempo (quello dell’infanzia,della giovinezza o dell’età matura) e iltempo mostra il suo vero volto: l’irre-versibilità, cioè il non-ritorno. È l’incontrocon il luogo e con il tempo che è giàstato e che più non torna.La nostalgia in quanto “sentimento

del luogo” diventa pertanto il recuperodell’appartenenza a “quel luogo”, cheè terra, gente, valle.In tal senso i sassi della Vallarsa, le

crepe nei muri a secco e nei muri dellevecchie case raccontano la vita, che èesperienza di distanze, riflesso di im-magini antiche, che ciascuno vive e ri-vive nelle proprie emozioni e con ipropri colori.

NOTA. Un grazie alla cugina MariaRaoss per aver custodito il baule dipapà Virgilio e a Fabio Pezzato per lepreziose note storiche relative alla chie-setta di Speccheri.

1927 - Inaugurazione della chiesettadi Santa Teresa a Speccheri. Foto dei“cantori di Parrocchia” [il coro cantòla Missa Tertia del musicista e com-positore tedesco Michael Haller di Ra-tisbona, 1840-1915].Nel documento dell’Arciprete, Sac.

Celestino Brigà, si legge: “Il giorno15 maggio 1927, II anniversario dellacanonizzazione ci fu solenne benedi-zione. Nella Chiesa Arcipretale fuesposto il quadro della santa tutto in-ghirlandato di bellissime rose. Accorseroi devoti dell’intera Valle con i loro reve-rendissimi sacerdoti. Quivi si benedì ilquadro e poi in processione, portatoda giovani bianco vestite tra gli innidella gioventù e il suono della banda diAnghebeni, fu trasportato tra il giubilo

del popolo che piangeva di commozionealla Chiesetta. Agli Speccheri erano statiapprontati dei bellissimi archi con iscri-zioni. Colaggiù deposto il quadro fuoridalla Chiesa, si procedette alla benedi-zione della chiesetta. Subito dopo messasolenne, ove i cantori di Parrocchia sifecero onore colla III dell’Haller”.

Sul retro della foto l’appunto delsolenne evento, autografato da VirgilioRaoss, il primo a destra seduto in se-conda fila.

1930 [??] – Raossi: le allieve dellascuola serale del corso di cucito (impa-raticcio). In primo piano il Direttore Di-dattico Stoffella, le maestre AngelinaRobol (a sinistra) e Elsa Tobia (a destra).I lettori che riconoscono nella foto per-sone familiari, possono definire megliol’anno del gruppo-classe.

Mario Raoss

Page 61: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

dai lettori

In Vallarsa lo conoscono tutti come“Balarin”. Tutti ricordano quandocon la famiglia gestiva il ristorante

“Miramonti” al Passo. E oggi è rico-nosciuto come imprenditore di suc-cesso, dopo che ad Anghebeni amesso in pratica l’idea originale di ri-mette a nuovo gli unimog.Ma c’è una cosa che forse non tutti

in Vallarsa sanno del “Balarin”: èanche un campione di rally.

Luciano Cobbe è approdato al mon-do delle corse su strada solo da unpaio di anni. La passione c’era datempo, ma al volante ci si è messodavvero solo alle soglie dei 60 anni,«per provare» diceva lui. E ha iniziatoa correre, lanciando il guanto di sfidaad avversari che potrebbero esserefigli suoi, anagraficamente parlando.Poteva bastare. Invece ha cominciatoa vincere. A dispetto dell’età il “Balarin” ha

dato subito del filo da torcere a pilotipiù giovani, e spesso più esperti dilui, senza mai dimenticare le corsesono un gioco, un divertimento.

A Negar ha conquistato il podio, eanche il rispetto di pubblico e stampa.Era in testa, quando si è trovatodavanti un avversario finito fuori strada.Lui non ha tirato diritto, pensandotanto vinco io. Il rivale aveva dueruote staccate, dopo aver divelto unalbero. «Mi sono fermato per capirese avevano bisogno d'aiuto», ha rac-contato, aggiungendo che «sono ri-partito solo quando ho visto il navi-gatore uscire dalla vettura e ho capitoche entrambi erano incolumi, perchéanche se sei in gara bisogna ricordarsiche gli altri piloti sono colleghi e amicie non puoi proseguire se l'incidente èserio». La sosta gli è costata una quin-dicina di secondi. Tutti recuperati finoalla vittoria assoluta.Nonostante il successo (è arrivato

secondo al trofeo terra “Raceday”composto da 5 gare, ed è stato me-daglia d’oro tra i senior), con moltaumiltà, dopo la vittoria aveva detto algiornalista che lo intervistava: «Co-mincio a credere d'essere forte, madebbo essere molto cauto perché allaprossima gara potrei sicuramente es-

sere bastonato da altri piloti».Appena iniziata la stagione ha di-

mostrato di essere forte davvero. Havinto un’altra gara, facendo mangiarela polvere agli altri piloti in gara.Con il copilota Francesco Orian,

al suo esordio con la Ford FocusWRC, Luciano Cobbe ha dominanonettamente la 3ª edizione del RallyRonde dei Leoni a Rivalta in provinciadi Verona, un percorso su asfalto di8,50 chilometri da affrontare quattrovolte.Alla faccia di chi dice che sono i

giovani a correre non possiamo cheaugurare a Luciano di festeggiare ilsuo sessantesimo compleanno acce-lerando (e vincendo) a più non posso.

Il Vallarsero che domina nel rallyStefania Costa

Mentre i giobreri (e non solo!) erano impegnati a spalarevagonate e vagonate di neve caduta nei duri mesi di gennaio efebbraio, due nostri paesani, Maddalena e Ferruccio Zendri,hanno pensato (e chi può dargli torto?) di abbandonare la pala evolare verso il caldo australiano…

Per la prima volta, infatti, hanno fatto visita ai loro fratelli,sorelle, cognate, cognati e parenti tutti. La foto ritrae solo una piccolaporzione della Jobra Oceanica che possiamo trovare dall’altra parte del mondo. Queste personecomunque rappresentano le famiglie Zendri, Parmesan e Broz, che tanti anni fa lasciarono la Vallarsaper stabilire la loro nuova vita nello stato del Victoria, a Myrtleford, Australia. Il loro intento è quello difar arrivare, anche tramite questo giornale, il loro affettuoso saluto a parenti e amici che non vedonoda tempo ma che portano nel cuore e aspettano sempre a braccia aperte.

TRENTINI NEL MONDO - MYRTLEFORD, AUSTRALIA

vallarsanotizie | 59

Page 62: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

60 | vallarsanotizie

dai lettori

L’ultimo saluto a Danielail legame con i vallarseri nel mondo

R icordiamo con affetto e gra-titudine Daniela che si èspenta prematuramente nel

dicembre scorso, di cui i giornalihanno scritto: “E chi non ricordaquella signora sempre sorridente,dolce e preparata, una persona dav-vero speciale, indimenticabile”.Figlia di Corinno Stoffella detto

“Nodaro” (antico sopranome dellafamiglia risalente all’inizio dell’Ot-tocento, quando il bisnonno GioBatha sposò Teresa, figlia del notaioCostaraus), Daniela, responsabiledella Biblioteca di Matterello, dovela sua scomparsa ha avuto “un ecoincredibile”, come hanno riportatoi giornali, era particolarmente legataalla sua Vallarsa dove con la famigliatrascorreva le estati nella casa deisuoi antenati a Piazza. Infatti, oltrea collaborare attivamente con il Mu-seo Etnografico, conduceva ampiericerche inerenti l’emigrazione val-larsera in Germania, Francia, Americae Australia: Le sue ricerche le hapubblicate in un libro, esattamente20 anni fa, con il titolo „OmnesPauperes, sed non mendicantes“ -un titolo molto significativo, pren-dendo spunto da una frase che hascoperto negli atti visitali vescovilidel 1827, secondo i quali a Cam-posilvano, eccetto 4 famiglie, erano“tutti poveri, ma non mendicanti”,come del resto in tutta la Valle.Significative sono anche le parole

di Daniela nell’introduzione del libro:“Se ne sono andati in tanti dallaVallarsa per guadagnarsi il pane,ma chi è partito ha sempre un lega-

me sentimentale con la sua terra,dove i nomi tradiscono l’origine te-desca della Vallarsa, dovuta alle im-migrazioni di coloni venuti dalla Ba-viera per dissodare la terra o per la-vorare nelle miniere.”Semplice e modesta, non mancò

mai di gratitudine verso la sua Valle,come testimoniano le sue parole:“Sono risuscita ad attuare questamia ricerca anche grazie all’aiutodella gente della Vallarsa.” Infatti,oltre al libro, Daniela ha raccoltopiù di 70 interviste, registrate o tra-scritte, che si auspica siano acquistatedalla Biblioteca Comunale oppuredal Museo Etnografico.Ma lasciamo parlare Renzo M.

Grosselli, massimo esperto e studiosodell’emigrazione trentina: “DanielaStoffella ha scritto un bel libro sul-l’emigrazione della sua valle, la Val-larsa. Lo ha fatto partendo dallasua voglia di capire e sapere di piùsulla sua gente, di scavare un pocosulle sue radici.”Si tratta, dice Grosselli, di una

“opera di spessore rilevante”, di“uno studio di cortissima affidabili-tà”, e, secondo lui, “c’è l’amore,quel sentirsi parte di una cultura,quel riconoscersi in alcuni suoi va-lori-cardine. L’amore che fa correremeglio la penna, che fa resisterequalche ora in più in un archivio,che ha incitato l’autrice a spendersisino in fondo”.Grosselli termina il suo giudizio

con le parole: “Può essere fiera laVallarsa di poter offrire alla comunitàquesto libro, può essere fiera di

quest’atto d’amore di Daniela Stof-fella”.Noi vallarseri, possiamo pertanto

soltanto aggiungere: “Grazie, Da-

niela!”

Hugo-Daniel Stoffella

Page 63: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

vallarsanotizie | 61

dai lettori

C i ha lasciati Maria Libardi, lamaestra che nel 1943, quandonon aveva ancora 30 anni

salvò la frazione di Camposilvano dalrogo dei tedeschi che volevano scavoredei partigiani.Figlia di una coppia di Novaledo, in

Valsugana, Maria Libardi era nata adImst, in provincia di Innsbruck, il 12settembre 1915. Quando la diedealla luce, la madre era arrivata in Au-stria, profuga, da appena tre giorni.Il padre era stata richiamato alle armie nel 1917, a soli 28 anni, morì di pe-ritonite. Furono gli zii Maria e GiuseppeZanol, lei dipendente della fabbricadi tessuti Schindler, lui manutentorein una fabbrica del posto, ad allevarlaprendendosi cura di lei con amore.Nel 1919 la madre ritornò in Italia,ma lei decise di rimanere dagli zii,

finché, nel 1933, quelli si trasferironoin Belgio. Si trasferì a Trento doveimparò l’italiano, si iscrisse al SacroCuore e conseguì il diploma di mae-stra. Insegnò a Villa Lagarina, poi inVal dei Mocheni e, in seguito, in Val-larsa, nella scuola di Camposilvano,in Vallarsa. Aveva carattere ma non era severa

la “signorina Libardi”, così come ge-nerazioni di studenti la chiamavano.Si ispirava al metodo pedagogico diRosa Agazzi, la più grande educatriceitaliana assieme a Maria Montessori,basato sull’ascolto, sul rifiuto di ri-correre a castighi e sulla persuasioneper mezzo della carità e della pazienza. Un giorno, nel 1943, mentre si com-

batteva la seconda guerra mondiale itedeschi arrivarono nel paese poichéavevano saputo che i partigiani erano

stati ospiti nell’albergo e minacciaronodi dare fuoco alle case se questi nonfossero stati consegnati. Il capo fra-zione allora le chiese aiuto e la maestranon si tirò indietro. «Il comandante -raccontò poi -, mani sui fianchi escuro in volto, mi chiese rudemente:“Cosa vuole?”. Io in tedesco risposi:“Signor comandante, posso assicurarleche qui non c’è un solo partigiano:glielo giuro sulla mia coscienza e da-vanti a Dio”». Lui le credette e rispar-miò il paese.Il suo gesto le valse ben due onori-

ficenze; la medaglia d’oro al valorcivile e il Drappo di San Vigilio.Questa primavera, all'età di 97 anni,

Maria Libardi se ne è andata in unastanza della Rsa di via Veneto, cheera la sua casa da più di un venten-nio.

Addio alla maestrache salvò Camposilvano dal rogo

Al via della seconda edizione della “Winter Trail della Lepre Bianca” sono state400 le persone che si sono lanciate sui percorsi innevati, senza sci né ciaspole,per percorrere i 17 chilometri del percorso. Tra i corridori provenienti da tutto ilnord Italia, dal Trentino al Veneto, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, c’eranouomini e donne di tutte le età. Aveva 12 anni il corridore più giovane, 70 il piùgrande. Il più veloce di tutti ha impiegato solo 1 ora 17 minuti e 57 secondi perconcludere la gara, che si sviluppava su quasi 800 metri di dislivello in Vallarsa.Dopo la partenza dal bar Malga Fratte, al Passo Pian delle Fugazze, i corridorisono saliti per i sentieri lungo il bosco verso l’Alpe di Campogrosso. Superate lemalghe Bofetal e Storta sono ridiscesi fino al Paese di Camposilvano per affrontare l’ultima impegnativa salita, attraversando iltorrente Trenche, fino al punto della partenza. Sono stati numerosi i volontari delle varie associazioni della Vallarsa e dei comunivicentini limitrofi impegnati lungo il percorso e nei punti di ristoro. Alle spalle del già campione mondiale di corsa in montagna,Marco Degasperi, è arrivato Eddy Nani, in 1 orae 24 minuti. Medaglia di bronzo a Christian Modena. Prima tra le donne, si èpiazzata Anna Conti che ha tagliato il traguardo in 1 ora, 45 minuti e 8 secondi, alle sue spalle, con un ritardo di poco più didue minuti si è piazzata Lorena Ramin, seguita da Sabrina Roncaglia.

IN 400 PER LA WINTER TRAIL DELLA LEPRE BIANCA

Page 64: SEMESTRINI2009 - Comune di Vallarsa · 2 La gioia di partire e tornare per migliorare DALLAmmINISTRAzIONE cOmuNALE 3 Notizie in Breve ... nostre parti. Alcune delle realtà con cui

62 | vallarsanotizie

dai lettori

Semestrale del Comune di Vallarsa - Anno XXI - n. 52 - luglio 2013 - Autorizzazione Tribunale di Rovereto n. 167 d.d. 11.06.1991Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Trento - Taxe Perçue (Tassa Riscossa)