security il presidente delle fiere italiane · giovanni laezza, presiden-te di aefi-associazione...

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“Con la crisi sanitaria in atto, al momento è impossibile fare delle stime sull’inciden- za economica dell’epidemia di Coronavirus, in quanto i provvedimenti del Governo sono stati posti in atto da due giorni e quelli delle Regioni sono in continuo cambiamento. E’ molto diffi- cile prevedere l’evoluzione della situazione e la durata nel tempo, ed è difficile pre- vedere gli effetti a livello internazionale perché non dobbiamo dimenticare che il problema non coinvolge solo l’Italia”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Laezza, presiden- te di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, in merito all’impatto del Coronavirus sul settore fieri- stico italiano. “Le fiere italia- ne “, ha aggiunto, “ono uno strumento di grandissima importanza per la nostra economia. Ogni anno il com- parto italiano coinvolge circa 200.000 espositori e 20 milioni di visitatori, genera affari per 60 miliardi di euro e dà origine al 50% delle esportazioni delle imprese che vi partecipano. Numeri importanti che crescono se consideriamo anche l’indotto come trasporti, ricettività e ristorazione. A livello mon- diale, secondo i dati UFI nel 2018 le 32.000 fiere hanno generato un impatto econo- mico pari a 275 miliardi di euro, contribuendo per 167,2 miliardi sul Pil mon- diale. Un contesto in cui il nostro Paese si posiziona al quarto posto, con un peso rilevante nell'economia ita- liana. Come Associazione - .ha continuato- siamo chia- ramente consapevoli di come sia indispensabile adottare tutte le misure necessarie per tutelare la salute pubblica e siamo stati pronti ad attuarle. Tutti i nostri Associati stanno seguendo attentamente le disposizioni sanitarie delle autorità locali e nazionali. Nonostante le difficoltà organizzative- ha concluso il presidente di Aefi, Giovanni Laezza- auspichiamo che la maggior parte delle manife- stazioni al momento annul- late o posticipate possano essere riprogrammate nei prossimi mesi, in modo da contribuire nel contenere il danno economico. A tempo debito lavoreremo di concer- to con tutti gli attori coinvolti per un “nuovo” calendario. Con le istituzioni abbiamo aperto un dialogo per capire come gestire al meglio que- sta emergenza anche sul fronte economico. Giovanni Laezza Carlotta de Bevilacqua SALE Expedia La compagnia del turismo online ha annuncia- to che taglierà circa 3 mila posti di lavoro, o il 12 per cento della sua forza lavoro globale, in un tentativo di rimettere in carreggiata i conti. . SCENDE Architetto e designer, è vice presidente e ceo del gruppo Artemide, brand d’illumi- nazione tra i più conosciuti e prestigiosi al mondo. Fatturato da 110 milioni di euro. VAI SUL SITO CRONACADELLECONOMIA.IT E SU: "Questa terribile pandemia porta con se nuovi rischi per il sistema imprenditoriale e la nostra econo- mia. La business continuity del nostro sistema di imprese è a rischio". Lo dichiara Salvatore Forte, fondatore di Forte Secur Group, uno dei principali player in Italia ad occuparsi a 360 gradi di corporate security. "Il blocco della produzione in Cina - spiega - sta portando parallelamente con sé un incremento esponenziale negli ulti- mi giorni di furti nelle logistiche di aziende che fino ad ora non aveva- no esigenze di una security strin- gente. Le aziende farmaceutiche e quelle di prodotti come disinfettan- ti, mascherine e guanti, ad esem- pio, sono diventate molto esposte". "Ci troveremo di fronte poi - avverte - anche a rischi di altro genere nelle prossime settimane e a cui ci hanno chiesto di lavorare alcune realtà nostre clienti, leader in settori come la meccanica e la moda che hanno creato veri e propri tavoli di crisi sulla business continuity anche con la partecipazione dei security manager: su questo aspet- to l’approccio delle aziende, per essere efficace, non può che esse- re multidisciplinare". "Le aziende del biomedicale e i laboratori di ricerca che stanno lavorando ora su Coronavirus- spiega Forte- sono obiettivo sensibile per lo spionag- gio industriale". GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2020 - NUMERO 321 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Biomedicale e spionaggio industriale SECURITY IL PRESIDENTE DELLE FIERE ITALIANE Secondo Laezza “con la crisi sanitaria in atto, al momento, è impossibile fare delle stime sull’incidenza economica dell’epidemia di Coronavirus”. Nel 2018 hanno generato un impatto pari a 275 miliardi Un nuovo calendario

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Page 1: SECURITY IL PRESIDENTE DELLE FIERE ITALIANE · Giovanni Laezza, presiden-te di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, ... Cinzia Fabris, presidente di CNA Veneto Ovest -

“Con la crisi sanitaria in atto, al momento è impossibile fare delle stime sull’inciden-za economica dell’epidemia di Coronavirus, in quanto i provvedimenti del Governo sono stati posti in atto da due giorni e quelli delle Regioni sono in continuo cambiamento. E’ molto diffi-cile prevedere l’evoluzione della situazione e la durata nel tempo, ed è difficile pre-vedere gli effetti a livello internazionale perché non dobbiamo dimenticare che il problema non coinvolge solo l’Italia”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Laezza, presiden-te di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, in merito all’impatto del Coronavirus sul settore fieri-stico italiano. “Le fiere italia-ne “, ha aggiunto, “ono uno strumento di grandissima importanza per la nostra economia. Ogni anno il com-parto italiano coinvolge circa 200.000 espositori e 20 milioni di visitatori, genera affari per 60 miliardi di euro

e dà origine al 50% delle esportazioni delle imprese che vi partecipano. Numeri importanti che crescono se consideriamo anche l’indotto come trasporti, ricettività e ristorazione. A livello mon-diale, secondo i dati UFI nel 2018 le 32.000 fiere hanno generato un impatto econo-mico pari a 275 miliardi di euro, contribuendo per 167,2 miliardi sul Pil mon-diale. Un contesto in cui il nostro Paese si posiziona al

quarto posto, con un peso rilevante nell'economia ita-liana. Come Associazione -.ha continuato- siamo chia-ramente consapevoli di come sia indispensabile adottare tutte le misure necessarie per tutelare la salute pubblica e siamo stati pronti ad attuarle. Tutti i nostri Associati stanno seguendo attentamente le disposizioni sanitarie delle autorità locali e nazionali. Nonostante le difficoltà organizzative- ha concluso il presidente di Aefi, Giovanni Laezza- auspichiamo che la maggior parte delle manife-stazioni al momento annul-late o posticipate possano essere riprogrammate nei prossimi mesi, in modo da contribuire nel contenere il danno economico. A tempo debito lavoreremo di concer-to con tutti gli attori coinvolti per un “nuovo” calendario. Con le istituzioni abbiamo aperto un dialogo per capire come gestire al meglio que-sta emergenza anche sul fronte economico.

Giovanni Laezza

Carlotta de BevilacquaSALE ExpediaLa compagnia del turismo online ha annuncia-to che taglierà circa 3 mila posti di lavoro, o il 12 per cento della sua forza lavoro globale, in un tentativo di rimettere in carreggiata i conti. .

SCENDEArchitetto e designer, è vice presidente e ceo del gruppo Artemide, brand d’illumi-nazione tra i più conosciuti e prestigiosi al mondo. Fatturato da 110 milioni di euro.

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"Questa terribile pandemia porta con se nuovi rischi per il sistema imprenditoriale e la nostra econo-mia. La business continuity del nostro sistema di imprese è a rischio". Lo dichiara Salvatore Forte, fondatore di Forte Secur Group, uno dei principali player in Italia ad occuparsi a 360 gradi di corporate security. "Il blocco della produzione in Cina - spiega - sta portando parallelamente con sé un incremento esponenziale negli ulti-mi giorni di furti nelle logistiche di aziende che fino ad ora non aveva-no esigenze di una security strin-gente. Le aziende farmaceutiche e quelle di prodotti come disinfettan-ti, mascherine e guanti, ad esem-pio, sono diventate molto esposte". "Ci troveremo di fronte poi - avverte - anche a rischi di altro genere nelle prossime settimane e a cui ci hanno chiesto di lavorare alcune realtà nostre clienti, leader in settori come la meccanica e la moda che hanno creato veri e propri tavoli di crisi sulla business continuity anche con la partecipazione dei security manager: su questo aspet-to l’approccio delle aziende, per essere efficace, non può che esse-re multidisciplinare". "Le aziende del biomedicale e i laboratori di ricerca che stanno lavorando ora su Coronavirus- spiega Forte- sono obiettivo sensibile per lo spionag-gio industriale".

GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2020 - NUMERO 321 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Biomedicale e spionaggio industriale

SECURITY IL PRESIDENTE DELLE FIERE ITALIANE

Secondo Laezza “con la crisi sanitaria in atto, al momento, è impossibile fare delle stime sull’incidenza economica dell’epidemia di Coronavirus”. Nel 2018 hanno generato un impatto pari a 275 miliardi

Un nuovo calendario

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Cronaca dell’Economia.com2 • 27 febbraio 2020

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INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA TERZA COMMISSIONE CASALI

Fabris:”Noi più responsabili con una voce sola”. Le istruzioni antipanico ai dipendentiContrastare il dilagare di infor-mazioni contraddittorie condivi-dendo una posizione comune a tutti i livelli territoriali e con-temporaneamente rinforzare gli anticorpi del sistema econo-mico con misure d’emergenza per imprese e dipendenti. È questa secondo CNA l’unica profilassi possibile per gli effetti del Coronavirus sul mercato del lavoro. L’associazione degli artigiani e delle piccole e medie imprese nelle scorse ore ha incontrato prima la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e poi il ministro dello Sviluppo econo-mico Stefano Patuanelli, pre-sentando la propria ricetta di proposte per attenuare le con-seguenze a lungo termine della paralisi cui il mondo pro-duttivo locale rischia di andare incontro. A livello regionale rimane inve-ce aperto il tavolo permanente con il governatore Luca Zaia per coordinare le attività di informazione dell’emergenza tra le imprese, senza allarmi-smo e con buon senso di responsabilità. In tal senso è stata indicata nel corso del confronto che ha visto parteci-

pe anche il presidente Alessandro Conte di CNA Veneto, l’ipotesi di una nuova ordinanza regionale in arrivo a giorni, che in pochi punti chiari e semplici conterrà le misure di contenimento riadeguate alle evoluzioni dell’epidemia in atto. “La salute e la sicurezza dei nostri imprenditori e lavoratori vengono naturalmente prima di qualsiasi considerazione di ordine economico - commenta Cinzia Fabris, presidente di CNA Veneto Ovest - ma per rendere realmente efficace il nostro canale diretto di comu-nicazione dobbiamo proporci con un profilo istituzionale unico, responsabile e autore-vole. Dobbiamo placare gli allarmismi ingiustificati con-nessi alla propagazione di informazioni sommarie o non verificate, per fornire ai nostri interlocutori istruzioni pratiche, corrette e serie. È importante poi fugare ogni rischio derivato da informazioni interpretabili in modo errato: ecco perché abbiamo chiesto alla Regione la massima chiarezza e tra-sparenza delle informazioni da

diffondere. Da parte nostra, l’impegno è di non “inquinare” le comunicazioni degli organi ufficiali con messaggi strumen-tali. Ecco perché da oggi e fino al superamento dell’emergen-za limiteremo le comunicazioni istituzionali alle sole informa-zioni d’interesse realmente rilevante per le imprese. Per esempio ieri abbiamo inviato a tutti i soci un vademecum di azioni concertate con il Ministero della Salute, che

ogni azienda può mettere in atto al fine di contenere i rischi di contagio, chiedendo con-temporaneamente ai nostri dirigenti artigiani sul territorio di farsi a loro volta portavoce della posizione condivisa da CNA a livello nazionale”. Informare i lavoratori sulle regole fondamentali di igiene per prevenire le infezioni virali, predisporre regolamenti per il controllo degli accessi esterni, regolamentare spostamenti e trasferte, avviare progetti di smart working, invitare a rivol-gersi ai giusti canali in caso di sospetta infezione. Questi in estrema sintesi i principali punti del vademecum “anti-panico”, che le imprese posso-no scaricare gratuitamente anche dal sito di CNA Veneto Ovest: cnavenetovest.it. «È stato dimostrato il limitato tasso di pericolosità del virus - continua Fabris -, per cui la paura collettiva di cui sono invasi i social in queste ore è in buona parte immotivata. Serve contenere l’alto tasso di conta-gio, quello sì, evitando di diventarne portatori inconsa-pevoli.

Placare allarmismo a tutela delle imprese

Proseguono gli incontri di Confapi Veneto con i prota-gonisti della vita politica, sociale ed economica del territorio. Il presidente Manfredi Ravetto ha avuto un proficuo confronto con l’avvocato Stefano Casali, consigliere della Regione Veneto, presidente della Terza commissione con delega alle politiche econo-miche, agricole, forestali e dell’energia. Al centro il tema del lavoro. “Oggi più

che mai la politica deve essere vicina all’impresa e sostenere chi produce cre-scita economica”, ha rimar-cato l’avvocato Casali. Quanto manifestatomi da Ravetto troverà eco nel lavoro della Terza commis-sione dove Confapi Veneto sarà invitata in una prossi-ma seduta nella quale si parlerà delle problematiche dell’economia veneta”. La priorità per tutti è quella di far tornare competitivo il

mercato del lavoro italiano ed in particolare quello del Nordest. “Iil quadro dei pro-blemi che secondo Confapi Veneto andrebbero urgente-mente affrontati da una clas-se politica che abbia a cuore le imprese ed i loro addetti. L’aggiungersi dell’emergen-za legata al Covid19 deve imprimere rapidità ed incisi-vità alle scelte politiche», ha aggiunto il presidente Ravetto al termine del con-fronto.

Ravetto e le priorità di ConfapiVeneto

CNA CHIEDE RISORSE PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

Alessandro Conte

Ravetto (a six.) e Casali

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Cronaca dell’Economia.com3 • 27 febbraio 2020

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Cronaca dell’Economia.com4 • 27 febbraio 2020

DOPO I PROVVEDIMENTI PER IL CORONAVIRUS

Indirizzate due lettere, al ministro dello Sviluppo Patuanelli e delle Finanze GualtieriIn seguito al vertice con le categorie economiche e le parti sociali, tenutosi a Marghera nella sede della Protezione civile e convocato dal governatore del Veneto Luca Zaia, il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza ha scritto due lettere indirizzate a Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, e a Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze. “Caro Ministro”, scrive il presi-dente Pozza, anche nella sua veste di imprenditore di una delle 550 mila imprese vener-te, “venerdì scorso a Padova abbiamo constatato il tuo rammarico per la mancata presentazione della norma che consente il completamen-to della Riforma delle Camere di commercio a causa delle “appartenenze territoriali dei parlamentari”, che hanno sinora impedito di raggiunge-re l’importante obbiettivo. Stiamo vivendo ore di estre-ma difficoltà per le imprese non solo nei Comuni al centro dell’emergenza Coronavirus

ma, per quanto riguarda il Veneto, nell’intero territorio regionale. I settori più colpiti sono quelli che fino ad ora hanno trainato l’economia del Paese. Mi riferisco al turismo ed alla manifattura, che va in tutto il mondo. E’ doveroso oggi fronteggiare l’emergenza e nel contempo pensare subi-to a quello che dobbiamo fare domani per ripristinare le con-dizioni di normalità e rilanciare il sistema imprenditoriale”. Secondo Pozza ci sono alme-no tre questioni che devono

essere affrontate, anche nel-l’ambito dei provvedimenti di urgenza che si stanno adot-tando in queste ore: In primo luogo il decreto di approva-zione dei programmi speciali finanziati dalle imprese con il 20% del diritto annuale, che riguardano proprio l’interna-zionalizzazione, il turismo, la formazione ed il lavoro per i giovani. Con la sua adozione le Camere di commercio potranno spendere immedia-tamente le risorse ed indiriz-zarle proprio alle imprese, poiché si tratta per oltre la metà dell’importo di voucher. Nel Veneto stiamo parlando di poco più di 22.500.000 di € nel triennio 2020 – 2022. In seconda istanza la Legge di bilancio per l’esercizio in corso prevede l’inserimento anche delle Camere di com-mercio tra gli enti obbligati a non spendere totalmente le proprie risorse per gli inter-venti di promozione economi-ca. E’ una norma ancor più incomprensibile in un momento in cui tali interventi sono urgenti ed indispensabi-li. Attendiamo celermente una

circolare interpretativa del MISE, d’intesa con il MEF, che chiarisca l’esclusione di tale previsione: Infine il qua-dro, ulteriormente aggravato dall’ultima Legge di bilancio, relativo alle norme cosiddette “Tagliaspese” che nel decen-nio appena trascorso hanno coinvolto anche le Camere di commercio e le loro Unioni regionali. Ti propongo nuova-mente di destinare le somme da versare al bilancio dello Stato annualmente (nella nostra regione ammontano a 5,5 milioni all’anno) a pro-grammi di intervento strategi-co a sostegno della competiti-vità e della crescita del siste-ma economico, anche a fron-te delle emergenze che dovremo affrontare nel prossi-mo futuro. C’è bisogno di ripri-stinare una immagine interna-zionale favorevole alle nostre imprese, oggi gravemente compromessa. Anche il presi-dente nazionale Carlo Sangalli ha fatto tempestiva-mente pervenire un’analoga comunicazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Tre questioni da affrontare con urgenza

Banca Monte dei Paschi, con il suo amministratore delegato Marco Morelli, dà un concre-to sostegno alla clientela delle aree colpite dai provvedimenti restrittivi derivanti dai focolai di Coronavirus Covid-19. Nello specifico, in questo intervento derivato da questa gravissima emergenza, l’istitu-to senese, che è presente sul territorio veneto e lombardo, prevede per le famiglie resi-denti e le aziende aventi sede operativa/legale negli undici

comuni colpiti (Vo' Euganeo, Codogno, Castiglione d'Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano) una moratoria di sei mesi delle rate di finanziamento (quota capitale o l’intera rata). La Banca si rende ulterior-mente disponibile a concede-re prestiti a tasso agevolato ai clienti privati residenti e ai clienti imprese con sede lega-le/operativa nei Comuni colpi-

ti. Inoltre, la Banca, nel seguire con parti-colare attenzione l’evolversi della situazione a livello nazionale, valuterà di volta in volta le misure a sostegno delle aziende, e dei suoi dipendenti, che presentassero diffi-coltà derivanti dalla riduzione dell’attività produttiva e com-merciale.

Il Monte a sostegno dei territori colpiti

IL PRESIDENTE DI UNIONCAMERE VENETO

Mario Pozza

Marco Morelli

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