seconda edizione citadella

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Sezonda edizione EnAIPress della Redazione Permanente di Cittadella

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Page 1: Seconda edizione Citadella

2^ edizione

CITTADELLA (PD) - A quarantuno anni è uno dei migliori portieri della serie B. Andrea Pierobon. Cittadelle-se di nascita, ha varcato il primo campo da calcio a 10 anni, a 18 era già in prima squadra girando tutta l'Italia (Andria,Treviso,Venezia e Ferrara). Difendendo la sua rete è da più di cinque anni il primo portiere del Cittadella. I ragazzi e le ragazze della redazione di Enaip press di Cittadella hanno incontrato il nume-ro 1 dei granata nella sala stampa del Tombolato. - Perché ha deciso di fare il portiere? Mio fratello mi ha trasmesso la passione per il pallone. Sono sempre stato attratto da questo ruolo. Ho provato anche a giocare come attac-cante, ma ho capito che non era fatto per me. Quando sto tra i pali mi sento speciale:provo delle belle sensazioni. - Se chiamasse la serie A cosa fareb-be? Sarebbe molto difficile rifiutare una proposta del genere, ma ora il mio sogno e di finire la carriera nella squadra della mia città. - Qual è il suo rapporto con allenato-re e compagni? I rapporti sono buoni e secondo me i lavoro di gruppo è la cosa più impor-tante per una squadra di calcio.

Siamo una squadra pulita e in que-sta non ci sono teste calde. - Ha mai pensato di rinunciare al calcio? Qualche volta è capitato sopratutto dopo gli infortuni però c'è ancora voglia di giocare. Tutto questo mi fa stare bene. - Come si sentono i suoi figli ad avere un papà famoso? Mia figlia che ha 13 anni non è tanto appassionata di calcio però è fiera di avere un padre così. E' felice che in tanti le chiedano la maglietta di suo papà. Mio figlio invece ha 7 anni e gioca già a calcio nelle giovanili del Citta ed è un mio tifoso. - Quando smetterà di giocare cosa farà? Ancora non ciò pensato ma qui mi sento a casa ed e la mia seconda famiglia. Magari riuscirò a fare il dirigente di questa squadra. - Ci levi un'ultima curiosità: cosa ne pensa della scuola? all'inizio come tutti i ragazzi non mi piaceva molto sono arrivato fino alla 4 ° superiore. Avevo dei problemi economici in famiglia, quindi sono andato a lavorare, anche se adesso ho capito che la scuola ha un ruolo importante ed è fondamentale per il

futuro. EnaiP Press Cittadella Fabio Valenti, Tarik Dawahidi , Lulezin Hana, Papa ngone sow, Wahid Nazih, Georgiana Ion, Zhen-zhen Liu, Massimo Busnardo, Malika Salmane, Elma Izeirovska, ervin Limanovski, Abdouraoufou Sambare.

Grazie per le mimose - di Z. Liu 2^ pv e G. Ion 1^ pv Lunedì 8 marzo durante la fe-sta della don-na, i nostri compagni hanno avuto il pia-cere di farci

una sorpresa. Hanno regalato dei mazzetti di "mimose" a tutte le ra-gazze della scuola, ed al-

le insegnanti. Vorremmo rin-graziarvi per il vostro gen-tile e galante pensiero!!!!!

Intervista al portiere del Cittadella Andrea Pierobon—La Redazione

E nA I P P RE S S - Ci t t a d e l l a

Giugno 2010 Numero 3

Page 2: Seconda edizione Citadella

Il progetto “Imparare a crescere” ha avuto come destinatari gli allievi frequentanti le classi terze.

L’attività si è svolta nel periodo dicembre- febbraio 2009-/2010 ed ha visto ogni classe coinvolta in 5 incontri della durata di due ore ciascuno.

Il progetto aveva come obiettivi i seguenti:1) fare chiarezza nei pensieri degli adolescenti che spesso sono confusionari ed errati; 2) riflettere sul cambiamento relazionale che è già iniziato e che investe sia l’ambito personale ma anche quello familiare e sociale; 3) riflettere in modo sano sul senso che ognuno attribuisce all’affettività

In generale c’è stato un forte coinvolgimento da parte dei ragazzi i quali hanno partecipato in modo attivo e interessa-to; si sono create situazioni di apertura e confronto anche ad un livello interculturale che ha permesso un’analisi più approfondita dei vissuti e delle esperienze affettive che questi stessi ragazzi vivono quotidianamente sia in quanto riflesso dell’ambiente familiare, sia in quanto direttamente coinvolti in esperienze relazionali con l’altro sesso.

In alcuni momenti è prevalso l’emergere di pensieri incon-sci, vissuti profondi a volte anche dolorosi che hanno reso necessaria una rielaborazione sul piano di coscienza e realtà; sono stati espressi agiti di pensiero che andavano oltre il sé e che a volte contrastavano con aspetti proiettivi carichi di emotività.

Per alcuni ragazzi è stato importante avere a disposizione lo scritto per poter esternare il vissuto personale che altrimen-ti sarebbe rimasto inascoltato. Per altri ragazzi, affrontare tematiche che andavano a toccare il cambiamento del corpo e della mente in questa fase della loro crescita è stato im-portante per potersi fermare su ciò che stanno vivendo e per poter capire che il modo in cui vivono le loro relazioni affettive ha un legame con il loro modello affettivo genito-riale e con il loro progetto di vita futura.

Sicuramente per molti di loro è stato importante poter avere uno spazio di libera espressione di pensieri spesso confusi, distorti e bizzarri, frutto a volte di informazioni recuperate da altri adolescenti e quindi non sempre corrispondenti alla

realtà. Tali pensieri sono stati agiti senza un pensiero concreto per cui si è reso necessario un lavoro di rielabora-zione sul piano della realtà ripercorrendo in alcuni casi anche una ricostruzione di legami tra l’aspetto emotivo e quello razionale.

Volendo fare un paragone tra le 4 classi si può affermare che il pensiero maggiormente ancorato all’infantilismo lo si è vissuto nel corso Operatore del punto vendita, mentre un approfondimento più maturo è stato possibile nei corsi OMU ed Elettrico anche se nel primo è stato necessaria una rielaborazione consistente per “sbruttire” alcuni pensieri ancorati profondamente nella testa di alcuni di questi ragazzi senza che ci fosse mai stata la possibilità di con-frontarsi con pensieri più sani ed equilibrati.

della diocesi di Padova. All'in-terno si può trovare: l'inchie-sta,il vangelo della domenica, gli eventuali lutti, i problemi delle famiglie, agricoltura, gastrono-mia, cultura, cinema, teatro. O-gnuno all'interno della redazione ha un proprio compito. Ogni giove-dì l'equipe della redazione si riunisce e parla, discute su come impostare il lavoro e la scelta degli argomenti. Ogni venerdì ar-riva tutto il materiale, gli arti-coli dei collaboratori esterni. Lunedì, martedì e mercoledì sono giornate impegnative perché lavo-

Il giornale " la difesa del popo-lo" è un settimanale molto antico che si può trovare sopratutto in chiesa perché è un settimanale

rano sul giornale. Il mercoledì pomeriggio deve essere tutto pron-to per andare in stampa alle 1-8.00. Il dott. Guglielmo Frezza, direttore di questo settimanale da un anno, dice che per fare questo lavoro c'è bisogno prima di tutto aver tanta voglia di scrivere e raccontare. Noi speriamo di colti-vare questa "voglia".

Progetto ‘Imparare a crescere’- di prof. Barbara Todesco a cura di Tarik Dawhaidi 3^ OMU

Visita alla Redazione de La Difesa del Popolo - di E. Izeirovska 1^ pv

nei treni: imbrattano sedili e carrozze, si stendono comodamente sui sedili, litigano, fanno risuo-nare i telefonini come delle ra-dio. Persone che tranquillamente butta-no per strada ogni genere di car-

tacce. Gente che ti tratta sgarba-tamente negli uffici pubblici e perfino nei negozi. Sono centinaia gli esempi di ma-leducazione nella vita di tutti i giorni. Invece un gesto gentile, un sor-riso, una cortesia non richiesta possono illuminare una giornata nera, possono farci sentire per qualche momento più leggeri. E a scuola quanto maleducati sia-mo?

Quotidianamente ci imbattiamo in situazioni di maleducazione, di volgarità e di mancanza assoluta di educazione. A nulla servono i consigli dei più anziani che ci ricordano che ci si salutava anche tra scono-sciuti, ci si rispettava, non solo nei paesi ma anche in una città come Roma, dove oggi, invece, ad imperare è l'indifferenza e l'ar-roganza di una gran parte di cit-tadini. Ragazzi maleducati negli autobus e

La maleducazione - di 1^ punto vendite

Pagina 2 EnAIP PRESS - Cittadella

Un gesto gentile … può illuminare la

giornata

Page 3: Seconda edizione Citadella

Con la proiezione del film “Io Ricordo” si è concluso sabato 20/03/2010 presso la sede EnAIP di Cittadella il ciclo di iniziative sulla legalità che ha coinvolto circa cento ragazzi del secondo anno; lo stesso giorno a Milano si svolgeva la manifestazione ”XV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Questo film ha riassunto il PERCORSO LEGALITÀ realizzato da alcuni formatori in stretta collaborazio-ne con “LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, un’esperienza nuova che andrà ad arricchire il patrimonio dei ragazzi di EnAIP Citta-della; un patrimonio non solo di conoscenze tecniche o culturali ma anche di capacità di conoscere, capire e partecipare ai problemi quotidiani. Le mafie non sono infatti un oggetto lontano ma, come anche alcuni ragazzi ci hanno testimoniato, permeano gli ambienti da loro frequentati sia come atteggiamenti che come realtà quotidiane, ad esempio nell’ambito del traffico di droga. Oltre alla proiezione finale di “Io ricordo”, film testimonianza che intreccia la biografia di Giovanni Falcone con il ricordo di alcuni familiari di vittime di mafia, si sono tenute altre proiezioni sui problemi del carcere (“Voci da den-

tro”) e sul racket delle estorsioni (“Ritroviamo l’ono-re”). Particolarmente interessante si è rivelata anche la visione di “I cento passi”, film che racconta la storia di Peppino Impastato, un giovane ragazzo siciliano che lotta e paga con la vita il suo impegno contro la mentalità mafiosa della sua famiglia. I ragazzi hanno anche potuto riflettere con l’aiuto di letture mirate (“Il ladro” di Stefano Benni) o appro-fondendo la conoscenza di alcune persone che sono state fortemente impegnate nella lotta non solo contro la mafia ma contro ogni forma di illegalità. Il momento più coinvolgente è stato l’incontro diret-to con un collaboratore di giustizia che ha racconta-to, nel silenzio attento di tutti, studenti e formatori, la triste e dura realtà dell’uso e traffico di droga, le ricadute drammatiche sulle famiglie, le distorsioni insanabili della vita delle persone e la speranza e la possibilità di iniziare comunque un percorso di rinascita. Il percorso si è potuto sviluppare anche grazie alla preziosa collaborazione di don Luigi Tellatin, refe-

rente per il Veneto di LIBERA, che ci ha guidati nella preparazione, è stato tra i protagonisti degli incontri ed ha suggerito ed organizzato l’incontro con il collaboratore di giustizia. Questo “percorso legalità” ci è sembrato molto vicino alle necessità dei ragazzi, che vivono in realtà complesse, talvolta difficili e, non raramente, con problemi di inserimento legati anche al fatto di provenire spesso da culture e nazio-nalità diverse. Il futuro ed auspicabile inserimento nel mondo del lavoro non garantisce purtroppo un’alternativa certa rispetto al mondo della illegalità e delle dipendenze; è necessario utilizzare tutti gli strumenti educativi e di coscientizzazione che permettono di creare una personalità robusta, che possa attraversare in sicu-rezza le crescenti difficoltà della vita in un mondo sempre più complesso. La risposta dei ragazzi si è rivelata positiva, poiché non stavamo parlando di qualcosa di esterno alla loro vita. Ci auguriamo di aver aggiunto qualcosa che li possa accompagnare nella strada della vita perché, come diceva qualcuno nel passato, “non si impara per la scuola, ma per la vita”.

attività. Verso le 13.00 siamo andati a mangiare, ci hanno dato una brioche, una bottiglietta d'acqua, l'insalata di riso, due tramezzini e della frutta. Ogni classe aveva vinto almeno una gara. Verso le 17.00 hanno fatto le premiazioni. Lo sponsor chiamava sul podio le persone che avevano vinto e gli venivano consegnate le me-

Alle 8.30 siamo partiti dalla scuola e alle 9.30 siamo arri-vati a Padova, tutti indossa-vano una tuta blu. Verso le 10.30 ogni classe an-dava sul luogo di postazione per fare i giochi. Come giochi c'erano: pallavo-lo, calcio a 5, calcetto, sal-to in lungo, velocità, resi-stenza e staffetta. Chi non giocava potevano di-vertirsi a fare delle varie

daglie. Alle 19.00 ci siamo radunati e siamo saliti ai nostri pul-lman. Alle 20.00 eravamo arrivati a scuola. Questa esperienza mi è piaciu-ta e spero che l'anno prossimo si rifaccia.

La legalità “libera” Cittadella - di proff. Paola Cenzon e Flavio Sppiga

29 Aprile, un evento da non dimenticare!! - di Alice Marcon 2^ pv

senza famiglia, senza identità' e senza tranquillità '?si e mai pentito di aver denunciato le persone mafiose? Avrà mai il coraggio di dire la verità ai suoi figli e alla sua ex moglie? (Nadia Negrut 2° vendite) L' incontro di giovedì 18 febbraio mi ha molto interessato perché questo uomo come ha detto lui cammina ogni gior-no a braccetto con la morte, e bisogna essere davve-ro coraggiosi a vivere mia vita così, cambiare nome, cambia-re città molte volte,insomma il pericolo entra ogni giorno. Mi è molto dispiaciuto sapere che ha dei figli perché penso nessuno voglia avere un padre così, ma poi per fortuna ci ha detto che loro non sanno niente di questa storia sia che un giorno vorrebbe poter incontrarli. Ci ha raccontato che a 15 anni aveva cominciato ad andare via con gente un po' più grande di lui finché non è arrivato a spacciare dopo e farne uso a noi diceva che al giorno fumava 10 grammi di cocaina, dopo aver smesso, è sanno come un pesce. Mi ha fatto molto piacere perché Francesco, così chiamato ora ci parlava con il cuore sembrava fosse mio papà perché dai

suoi cuori ha imparato a vivere a rispettare le leggi. Gli auguro tanta felicità, anche se forse non sono possibile. (Salvadori Angelica 2° vendite)

Giovedì 18 Febbraio 2010,la classe 2^ vendite del En.A.I.P. abbiamo avuto un incontro un incontro molto interessan-te:con il nostro amico Francesco.Tutto e iniziato parlandoci della sua vita che mi ha capito moltissimo, Già a 15 anni aveva iniziato a spacciare a consumare lo grammi di cocaina al giorno. Dopo qualche tempo è stato arrestato,non voleva che succedesse questo fatto ma dentro al suo cuore sentiva che per lui fosse l'unica soluzione per uscire fuori da quella situazione. con l'aiuto degli organi della politica,lui ha denunciato oltre 100 persone mafiose. Ridando cosi un po' quello che aveva fatto in passato. Il suo discorso mi ha fatto riflettere molto e ho sentito dentro il cuore che voleva farci capire che i suoi sbagli non dovranno essere anche i nostri sbagli in futuro. anche se è stato una persona mafiosa,penso che si è pentito per tutto quello che ha fatto,anche per il fatto che nelle scuole a parlare della sua vita e farci capire che non bisogna mai cadere nelle trappole della vita. Il messaggio che ha voluto darmi arrivato con successo nel mio cuore perché ci ha messo tutto il suo impegno per farcelo capire,inoltre è una persona speciale e molto corag-giosa. Mie domande per lui sono:come e la sua vita adesso,

Alcune testimonianze sull’incontro dei nostri compagni di 2^ pv - cura di M. Salmane 3^ pv

Numero 3 Pagina 3

Page 4: Seconda edizione Citadella

Come tutti gli anni le prime e le seconde e le terze abbiamo co-minciato il torneo di calcetto e si sono in-serito anche nuove re-gole da rispettare che sarebbero ( se qualcu-no bestemmiava o dice-va le parolacce o in-sultava qualcuno) ve-niva subito espulso. Per come la vedo io sono state parecchio

le classe espulse o pure qualcuno ha in-sultato qualcuno, co-munque a tutto questo ci siamo divertiti lo stesso. Di seguito le torte relative al nostro sondaggio:

Il torneo di calcetto - di N. Wahid 2^ el.

Pagina 4 EnAIP PRESS - Cittadella

S ec on do voi le r ego le s on o s t at e r is pe t t at e ?

8 %

25 %

67 %

0 %

per n ien t epocoabbast anzamolt o

S e c o n d o v o i g l i a r b i t r i ( i d o c e n t i ) s o n o s t a t i c o r r e t t i ?

17 %

4 2 %

3 3 %

8 %

per n ien t epocoabbast an zamolt o

Secondo voi i l cal cet t o a scuol a può i nsegnar e agl i st udent i un compor t ament o cor r et t o e r i spet t oso dur ant e l a par t i t a?

17%

17%

33%

33%

per ni ent epoc oabbas tan z amol to

I nostri sondaggi! di Fabio Valenti 1^ mecc C

Se c o n d o v o i i l c a l c e t t o a s c u o l a p u ò i n s e g n a r e a g l i s t u d e n t i u n c o mp o r t a me n t o c o r r e t t o e r i s p e t t o s o a n c h e f u o r i d a l c a m p o d a

c a l c i o ?

17 %

3 3 %2 5 %

2 5 %

per n ien t epocoabbast an zamolt o

Ri f ar est e quest a esper i enza?

0%

0%

17%

83%

per ni ent epocoabbas tanz amol to

Far par t eci par e l e r agaz ze è st at a una esper i enz a posi t i va?

0% 8%

50%

42%per ni ent epocoabbas tanzamol to

Page 5: Seconda edizione Citadella

Il progetto “Bulli si nasce o vit-time si diventa” ha avuto come destinatari gli allievi delle classi seconde e si è svolto nel periodo novembre- dicembre 2009.

In generale il progetto è andato bene ed è stato interessante per i ragazzi: si sono sentiti coinvolti ed hanno partecipato con interesse anche se il tema ovviamente in alcuni momenti ha acceso gli animi e si è reso necessario un lavoro di rielaborazione del pensiero in modo da permettere loro di rivede-

re i loro pregiudizi e, anche, di dare un senso più realistico ad esperienze personalmente vissute.

Sempre a livello generale colpisce il fatto che questi ragazzi senta-no il bisogno di un contenimento soprattutto da parte degli adulti cui fanno riferimento, genitori ma anche educatori e forze dell’ordi-ne che, invece, sentono estrema-mente deboli ed incapaci di pren-dere decisioni ferme e limitanti.

Il fenomeno del bullismo per alcu-ni di loro non si risolverà mai;

per altri si potrebbe risolvere se anche gli adulti che si occupano di giovani cambiassero atteggia-mento, in primis se imparassero ad ascoltarli veramente e non solo in modo superficiale. E’ per loro necessario anche che questi stessi adulti comincino ad intervenire in modo serio, convinto e coerente sia quando si rendono conto diret-tamente di tali comportamenti, sia quando tali episodi vengono segna-lati da altri.

domande o bisogni di cura. E’ intervenuto poi lo Spisal che ha approfondito le tematiche di uso/abuso di alcol in ambienti lavorativi. Altro interven-to è stato fatto dall’associazione Alcolisti Anonimi che hanno portato la loro esperienza diretta di abuso di alcol sottolineando con i ragazzi ciò che questo ha comportato in termini di perdita del controllo sulla propria esistenza soprattutto a livello socio- relazio-nale. E’ intervenuta poi la Polizia Municipale di Cittadella che ha dato tutta una serie di informazioni legislative rispetto a 1quanto previsto dal Codice della Strada per chi guida in stato di alterazione psichica dovuta all’uso di alcol. Il progetto si è con-cluso con un mio intervento che ha avuto come obiettivo quello di legare insieme tutte le informa-zioni ricevute ma anche di far emergere il pensiero del ragazzo in modo più consapevole. E’ emerso un enorme bisogno da parte di questi ragazzi di essere ascoltati senza essere necessariamente giudicati dall’adulto ed un senso di vuoto e di noia che li porta ad usare l’alcol come via di fuga e di visibilità

Il progetto “Alcolometro” si è inserito nell’anno formativo 2009/2010 e fa parte di una progettazione triennale sulla prevenzione all’uso e all’abuso di alcol e sostanze psicotrope nell’adolescenza. Il per-corso con i ragazzi del primo anno è iniziato con la visione del film “L’incidente” che racconta il percor-so di riabilitazione fisico/ psichica e socio relaziona-le di una diciassettenne che, ubriaca, provoca un incidente nel quale perde la vita la sua migliore amica. A seguito di tale visione c’è stata una discus-sione aperta nella quale è emersa una separazione di pensiero tra chi tende ad accusare tali episodi senza lasciare spazio a possibilità di recupero e riabilitazio-ne e chi invece è più “buonista” e tende a sottolinea-re la fatalità. Il percorso ha visto la collaborazione di enti esterni quali il Ser.T dell’Ulss 15 di Cittadella (servizio per la cura la riabilitazione e la prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti) che ha dato ai ra-gazzi dei chiarimenti circa gli effetti dell’uso di alcol e dei riferimenti riguardo ai servizi che possono aiutare i ragazzi e le famiglie che abbiano dubbi,

nei confronti del gruppo dei pari (necessità di essere accettati) e del gruppo di adulti (necessità di essere riconosciuti). Una riflessione dobbiamo farla tutti: dobbiamo chiederci il senso che diamo all’essere educatori (genitori, insegnanti, medici, ecc.) soprat-tutto quando scegliamo di diventarlo o perché deci-diamo di far nascere un figlio o perché decidiamo di dedicare parte della nostra esistenza al lavoro con i ragazzi. Lo sguardo deve essere sempre rivolto verso di loro a 360 gradi e deve essere allenato a cogliere le più piccole sfumature, a valorizzare ogni piccolo segnale positivo nella loro crescita pur riu-scendo allo stesso tempo a tenere dei limiti di conte-nimento fermi, costanti e coerenti (a me piace sem-pre paragonare gli adolescenti a dei cavalli selvaggi che, se lasciati liberi scappano e rischiano di farsi del male, ma se contenuti in un ampio recinto e dolce-mente guidati riescono ad adeguarsi alle regole date dall’istruttore. Intervista di L. Hana e E. Limanovski

Il progetto Alcolometro

centri EnAIP si sono prodi-gati nel controllo a rila-scio dei BOLLINI BLU messi a disposizione della Pro-vincia di Padova. In questo modo i ragazzi hanno dimo-strato all’opinione pubbli-ca che EnAIP oltre a forma-re permette una concreta collaborazione con il mondo del lavoro ponendosi in mo-do rilevante di fronte alle

problematiche lavorative. Una ulteriore nota di meri-to è data dal fatto che l’-evento è stato patrocinato sia dal Comune di Padova che dal Comune di Cittadel-la, i quali hanno dato no-tevole enfasi al progetto.

Sabato 15 maggio gli allie-vi del 3° anno dell’EnAIP di Cittadella e Padova prossimi alla qualifica di ‘operatore alla manutenzio-ne dei veicoli a motore’ hanno organizzato e realiz-zato, per prime nel Veneto, una giornata ecologica dove attraverso l’uso della strumentazione in dotazione presso i laboratori dei

Giornata Ecologica - del prof. Emiliano Guolo

Numero 3 Pagina 5

Progetto ‘Bulli si nasce o vittime si diventa?’- di prof. Barbara Todesco

Page 6: Seconda edizione Citadella

Mattina: passata in pullman per colpa di un incidente. Pomeriggio: all’arri-vo abbiamo prepara-to il kart per correre, poi nel giro di prova abbiamo avuto una rottura. Nei box ab-

biamo sistemato e poi siamo ripartiti. Hanno corso un po’ tutti. Poi nel giro di

ricognizione prima della gara eravamo senza freni, quindi siamo usciti e abbia-mo sistemato, ma non abbiamo finito la gara per altri proble-mi e incapacità di qualche pilota.

Fuori Classe, dove avremo dovuto esibirci davanti ad altre scuole. Nonostante il tempo a nostra dispo-sizione fosse poco e non avendo imparato bene e a memoria la nostra parte, abbiamo recitato con il copione in mano. Malgrado la totale assenza di scenografia siamo stati davvero molto bravi, anche a detta del preside di un altro istituto Enaip che era venuto a vedere la nostra commedia. Nei giorni a seguire, abbiamo provato ancora la commedia tutti i venerdì, così da poter esibirci anche davanti a tutta la nostra scuola, visto che non tutti avevano potuto vederci al Fuori Classe perché impe-gnati in altre attività. Giovedì 3 Giugno eravamo pronti per esibirci davanti a tutta la scuola. Aveva-mo anche imparato a memoria le nostre parti. Nono-stante tutto però eravamo molto nervosi, avevamo paura ad esibirci davanti a tutte quelle persone!

Circa 4 mesi fa abbiamo iniziato un'attività teatrale con il prof. Gasparini con la collaborazione della prof.ssa Benin. Al primo incontro, che si teneva il venerdì pomeriggio dalle 14:15 alle 16:00, eravamo solo in tre ragazzi. Eravamo molto tesi, ma i prof hanno organizzato della attività che ci permettessero di superare i nostri disagi e che hanno permesso di conoscerci meglio tra noi. Con il passare delle setti-mane siamo diventati più numerosi, e oltre a me, Raffaella e Christian, si sono aggiunti Mirel, Elisa-betta, Soukaina, Cristina e Sofia. Lavorando a grup-pi, e con l'aiuto dei prof, abbiamo deciso di mettere in scena lo spettacolo intitolato "Le bulle", che tratta un tema di grande attualità e purtroppo assai diffuso in molte scuole, nonostante il bullismo femminile molto spesso sia sottovalutato. Abbiamo recitato tutti i venerdì e i martedì in attesa della giornata

All'inizio è stata dura, ma poi ci siamo sciolti. Abbia-mo anche dimenticato qualche battuta, ma c'era anche tanta confusione ed era difficile mantenere la concentrazione, e poi eravamo anche molto emozio-nati. Ci siamo divertiti molto in questi ultimi mesi, ed è stata un'attività per me molto costruttiva e utile, che ci ha anche permesso di conoscerci meglio tra noi, infatti anche l'anno prossimo, in occasione del pros-simo evento Fuori Classe, saremo pronti con una nuova commedia da mettere in scena

Go kart a Pavia - di Simon Mazzon mecc. 2^A

Il laboratorio di teatro - di Alessia Simioni 2^ punto vendite

taggi-oleo-pneumatica. La scuola ha organizzato la partenza con il pulman e l'alloggio presso l'EnAIP di Calalzo.

Abbiamo camminato tutto il giorno e dormito poco un po' per il casino che ab-biamo fatto, un po' per la stanchezza. Ma tutto somma-to ci siamo divertiti tan-tissimo (super!!) e i pro-fessori hanno detto che ci siamo comportati bene.

Dopo tre mesi di allenamen-to con racchette, siamo partiti per Calalzo per mettere in pratica quanto imparato sul Nordic Walking (camminata nordica con i bastoni a bacchetta). Il professore Lorenzo Cartisa-no è stato il nostro prepa-ratore atletico. In gita è venuto anche il prof. Carlo Pavan, insegnante di mon-

Nordic Walking - di Ervin G. Ion 1^ pv, Limanovski mecc. 1^B e Lulezim Hana mecc. 1^A

Pagina 6 EnAIP PRESS - Cittadella

Una gita super!

Page 7: Seconda edizione Citadella

MIO SENTIMENTO Mi sento giovane mi sento libera mi sento cuore e anima puri mi sento generosa fuori e dentro mi sento solare e brillante mi sento felice mi sento innamorata mi sento anche fantastica. Giada,Sabrina e Khadija

UN CAMMINO INSIEME Veniamo da posti diversi ma abbiamo gli stessi interessi amori,gioie e dolori da condividere insieme e se un giorno ci divideremo rimarranno i ricordi impressi nel nostro cuore. Maria Rosaria, Georgiana e Wei Feng

QUANDO ERO BAMBINO In una notte stellata mi sono addormentato pensando e ricordando di quando ero bambino e sognavo in un cuscino di quando viaggiavo e ricordavo tutti quei momenti che ormai per me sono spenti e so' che non torneranno mai più nemmeno se sognando tornerò lag-giù. Tatiana, Hanane e Alin

L'ALLEGRIA CHE FOLLIA L'allegria che follia quando esplode questa magia come il razzo che vola verso il celo e che esplodendo crea un arcobale-no una cosa sola mi vien da dire quando la vedo l'allegria...che follia. Tatiana

IO E TE Io e te nati nello stesso giorno allo stesso momento sempre insieme e mai divisi come sole e luna così vicini, così lontani così uguali, così diversi siamo forti ma anche deboli io e te fino alla fine. Sofia, Kokoe e Jia Jia

Le nostre poesie - a cura di E. Izeirovska 1^ pv

aumenta sempre di più… Elma, Egzon e Alessia PENSIERO NASCOSTO Giù nell'abisso della mia mente mi sento sempre solo non riesco a respirare non riesco a muovermi mi sento come legato

e sono tanto triste pensando che non riuscirò mai più a viaggiare. Vasile, Michela e Fatima

NOI DUE Tu sei un amico e io una tua amica così dio ha voluto che tra noi ci fosse solo l'amicizia ma tutti e due sappiamo che tra noi non c'e' solo questo ma una cosa più forte più grande che

Numero 3 Pagina 7

Page 8: Seconda edizione Citadella

EnAIP PRESS Redazione di Cittadella Viale dello Sport, 28/a

35013—Cittadella

hanno accolti bene, dopo di che ci hanno parlato del re-golamento ab-biamo iniziato a giocare. Pri-ma partita E-nAIP di Citta-della contro E-naip di Piove di Sacco vinto tutti i set con facilità. Poi

La partita di pallavolo a Piove di Sacco è stata giocata tra tre scuole EnAIP (EnAIP di Cittadella, e-naip di Padova e enaip di Pio-ve di sacco). Siamo partiti alle 12.55 e siamo arrivati alle 13.55. Ci

l'ultima parti-ta, abbiamo vinto con fati-ca. Siamo tor-nati a casa stanchi.

http://fad.enaipveneto.net

La partita di pallavolo a Piove di Sacco—di P.N. Sow 2^ mecc A

h t t p : / / 3 . b p . b l o g s p o t . c o m / _ L - m T 2 8 I s I h A / R _ 5 N B U P x e B I / A A A A A A A A A V 8 / 8 i I a S F 7 5 1 5 Q / s 4 0 0 /p e r t u t t i _ v a c a n z e _ 0 2 0 9 0 3 _ 0 2 . j p g

I nostri migliori auguri di Buone Vacanze anche se sappiamo che qualcuno dovrà re-cuperare i debiti … Tra una nuotata ed un bagno di sole buon ripasso!

2 ^ e d i z i o n e

Siamo su Internet http://fad.enaipvneto.net