scuola superiore per mediatori linguistici · 3.3 mass media e pubblicità ... esposte molte lingue...
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SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI (Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003)
Via P. S. Mancini, 2 – 00196 - Roma
TESI DI DIPLOMA
DI
MEDIATORE LINGUISTICO (Curriculum Interprete e Traduttore)
Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università
al termine dei Corsi afferenti alla classe delle
LAUREE UNIVERSITARIE
IN
SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA
“GLI ANGLICISMI
E IL PROTEZIONISMO LINGUISTICO”
RELATORI: CORRELATORI:
Prof.ssa Adriana Bisirri Prof. Carlos Medina
Prof. Alfredo Rocca
Prof.ssa Claudia Piemonte
CANDIDATA:
Giorgia Valeri
Matr. 2337
ANNO ACCADEMICO 2014/2015
A tutti coloro che hanno sempre creduto in me
E che mi hanno supportata in questo percorso,
ma soprattutto a coloro che non ci sono più e
che non aspettavano altro che questo giorno
arrivasse per vedermi finalmente realizzata …
Dedico quindi questo lavoro
A zia Silvia,
che ha sempre avuto un pensiero dolce per me ed
A Nonno Silvano,
che resterà sempre il faro che illuminerà il mio cammino
1
INDICE
INTRODUZIONE ................................................................................... 5
CAPITOLO 1
LA LINGUA E L’INFLUENZA DEI FORESTIERISMI .................................... 7
1.1 PRESTITO DI NECESSITÀ E DI LUSSO ............................................................................... 7
1.2 ADATTAMENTO, CALCHI E FALSI AMICI ......................................................................... 8
CAPITOLO 2
LA QUESTIONE DELLA LINGUA ITALIANA............................................ 11
2.1 I QUATTRO EFFETTI DELL’INGLESE SULL’ITALIANO ...................................................... 11
2.2 I PARAMETRI PER LA TRADUZIONE .............................................................................. 17
2.3 IL LINGUAGGIO DELLA POLITICA .................................................................................. 22
2.4 ESEMPI DI INGLESE NEL LINGUAGGIO POLITICO ......................................................... 24
CAPITOLO 3
IL PROTEZIONISMO ............................................................................ 27
3.1 ORGANISMI DI REGOLAMENTAZIONE LINGUISTICA .................................................... 27
3.2 Spagna e America Latina .............................................................................................. 30
3.3 Mass Media e Pubblicità .............................................................................................. 32
CAPITOLO 4
PERCHÈ IL PRESTITO SI IMPONE? ....................................................... 37
4.1 I COMPITI DEL LINGUISTA ............................................................................................ 37
CONCLUSIONE ................................................................................... 43
2
INTRODUCTION ................................................................................. 47
CHAPTER 1
LANGUAGE AND FOREIGNISMS’ INFLUENCE ...................................... 51
1.1 LOAN OF NEED AND LUXURY ....................................................................................... 51
1.2 ADAPTATION, CALQUES AND FALSE FRIENDS .............................................................. 51
CHAPTER 2
ITALIAN LANGUAGE ISSUE ................................................................. 55
2.1 FOUR EFFECTS OF ENGLISH ON ITALIAN LANGUAGE ................................................... 55
2.2 PARAMETERS FOR TRANSLATION ................................................................................ 59
2.3 POLITICAL LANGUAGE .................................................................................................. 62
2.4 INSTANCES OF ENGLISH IN POLITICAL LANGUAGE ...................................................... 63
CHAPTER 3
PROTECTIONISM ............................................................................... 65
3.1 LANGUAGE REGULATION ORGANIZATIONS ................................................................. 65
3.2 SPAIN AND LATIN AMERICA ......................................................................................... 68
3.3 MASS MEDIA AND ADVERTISING ................................................................................. 70
CHAPTER 4
WHY IS LOAN REQUIRED? .................................................................. 73
4.1 LINGUIST’ TASKS ........................................................................................................... 73
FINAL REMARKS ................................................................................ 75
3
INTRODUCCIÓN ................................................................................. 81
CAPÍTULO 1
EL IDIOMA Y LA INFLUENCIA DE LOS EXTRANJERISMOS ..................... 85
1.1 El PRÉSTAMO DE NECESIDAD Y DE LUJO ...................................................................... 85
1.2 ADAPTACIÓN, CALCOS Y FALSOS AMIGOS ................................................................... 85
CAPÍTULO 2
LA CUESTIÓN DEL ITALIANO ............................................................... 89
2.1 LOS CUATRO EFECTOS DEL INGLÉS SOBRE EL ITALIANO .............................................. 89
2.2 LOS PARÁMETROS PARA LA TRADUCCIÓN .................................................................. 93
2.3 EL LENGUAJE DE LA POLÍTICA ...................................................................................... 98
2.4 EJEMPLOS DE INGLÉS EN EL LENGUAJE DA LA POLÍTICA ............................................. 99
CAPÍTULO 3
EL PROTECCIONISMO ....................................................................... 103
3.1 LOS ORGANISMOS DE REGULACIÓN LINGÜÍSTICA..................................................... 103
3.2 ESPAÑA Y LATINOAMÉRICA ....................................................................................... 108
3.3 LOS MASS MEDIA Y LA PUBLICIDAD ........................................................................... 110
CAPÍTULO 4
¿POR QUÉ SE IMPONE EL PRÉSTAMO? ............................................. 114
4.1 LAS TAREAS DEL LINGÜISTA ....................................................................................... 114
CONCLUSIÓN ................................................................................... 118
BIBLIOGRAFIA .................................................................................. 122
SITOGRAFIA ..................................................................................... 123
5
INTRODUZIONE
La lingua è un patrimonio culturale inestimabile, costituisce il
primario mezzo di comunicazione di un determinato popolo. Il linguaggio
è la condizione di tutte le attività intellettuali, ci consente di ancorare il
pensiero a delle parole per poterlo ritrovare, condividere con altre
persone. E questo sicuramente avviene adottando un codice linguistico
comune ed uguale per tutti gli strati sociali a cui appartengono i parlanti
di un determinato territorio. Non ci si può adattare ad una realtà senza
l’utilizzo della lingua, fondamentale per la comunicazione efficace. Infatti
succede che si possa incappare in fraintendimenti se non si rispetta il
codice linguistico di un idioma, includendo anche le evoluzioni delle sue
abitudini linguistiche. Quindi è importante salvaguardare la nostra
lingua, e capire fino a che punto le influenze a cui una lingua è esposta
continuamente, sia per scambi commerciali che per rapporti sociali,
possano contaminare o arricchire il nostro linguaggio.
Infatti lo scopo dell’elaborato è analizzare le influenze a cui sono
esposte molte lingue e come le stesse possano subire delle variazioni
linguistiche nel corso del tempo.
Sicuramente una delle principali influenze avviene per conto dei
forestierismi. Per “Forestierismo” si intende un’unità lessicale
proveniente da un’altra lingua, accolta nella sua forma originaria o con
adattamenti fonetici e morfologici1. L’accoglimento di parole di origine
straniera è stato sempre contrastato da molte scuole o associazioni che
avevano il compito di “difendere” la lingua. Per quanto riguarda l’italiano
nell’Ottocento questa battaglia trovò il suo apice con il movimento del
Purismo, dove venivano chiamati barbarismi le parole alloglotte. Anche
se ai tempi d’oggi, per quanto riguarda la lingua italiana ci troviamo di
fronte ad una grande invasione di forestierismi soprattutto di
1 Carocci, (2008), le parole del lessico Italiano, pag 71
6
provenienza inglese, è questo appunto il caso degli Anglicismi. Nel corso
di questa mia esposizione sarà mia premura mettere a confronto lingue
come l’italiano dove l’influenza degli anglicismi è continua, soprattutto
attraverso i social, i mezzi televisivi comunicativi, il mondo giornalistico e
quello politico, versus lingue che invece adottano un sistema
protezionistico molto forte, è questo il caso dello Spagnolo.
Ciò che andremo ad analizzare saranno i Pro e i contro che
caratterizzano i forestierismi, perché se da un lato può essere un
arricchimento molto importante per una lingua, può anche essere un
campanello d’allarme, in quanto potrebbe generare problemi come la
mancanza di arricchimento dall’interno e la perdita dell’autonomia della
lingua stessa. Inoltre amalgamandosi con il lessico, i forestierismi
possono provocare in un futuro una creolizzazione della lingua.
Il meccanismo più immediato con cui una parola passa da una lingua
ad un'altra è il Prestito. Tuttavia molti studiosi hanno evidenziato
l’incongruenza nel chiamare questo fenomeno con il termine prestito,
perché infatti un prestito oltre a privare chi lo offre di qualcosa che gli
appartiene dovrebbe anche presupporre una restituzione, ma nessuno
dei due casi ha un riscontro nel prestito linguistico.
Maurizio Dardano, famoso linguista italiano, lo definisce così: “Si ha
prestito linguistico quando la nostra lingua utilizza e finisce per assumere
un tratto linguistico che esisteva precedentemente in un’altra lingua e
che non aveva riscontro nella nostra”.2
In prima battuta analizzeremo i termini tecnici linguistici inerenti la
lingua e l’influenza dei forestierismi, per poi passare alla questione della
lingua italiana, dove analizzerò gli effetti che l’inglese ha sull’italiano,
coinvolgendo anche settori linguistici come quello inerente al mondo
della politica. Successivamente discuterò il significato del protezionismo,
esaminando la lingua spagnola anche attraverso diversità tra Spagna e
America Latina per poi concludere con l’importanza ed il valore del lavoro
del linguista.
2 Def. Ripresa dal testo Inglese Italiano 1 a 1, 2008, (a cura di) Giovanardi, Guardo, Coco6pag 70
7
CAPITOLO 1
LA LINGUA E L’INFLUENZA DEI
FORESTIERISMI
1.1 PRESTITO DI NECESSITÀ E DI LUSSO
Gli studiosi suddividono il prestito linguistico in due categorie:
PRESTITO DI NECESSITÀ: entrano a far parte della nostra lingua
perché non abbiamo equivalenti per designare cose o concetti
sconosciuti alla nostra lingua es. caffè dal turco, ananas di origine
portoghese e computer, poker, jazz dall’inglese.
PRESTITO DI LUSSO: avviene quando pur essendoci l’equivalente
italiano si opta comunque per il forestierismo perché è lussuoso a
livello stilistico, è un termine che fa tendenza. È questo il caso dei
termini usati molto anche a livello giornalistico-televisivo come ad
esempio: Weekend, make up, budget, meeting.
Si hanno casi in cui si riesce ad avere un’integrazione completa del
forestierismo, a tal punto da riuscire a sviluppare derivati italiani del
termine, come ad esempio la parola Film -> Filmare, Filmetto, Filmico,
Filmino. Sempre questa parola è testimone di altri fenomeni, infatti a
livello di grafia, in italiano si tende a eliminare la marca del plurale.
Inoltre il forestierismo acquisisce subito un valore monosemico, si
riferisce ad un solo concetto e molto spesso può presentare un
significato avente tratti semantici differenti da quelli che costituiscono la
propria lingua d’origine. Sempre utilizzando l’esempio della parola Film,
possiamo constatare che mentre in inglese ha il significato di membrana,
pellicola, in Italiano designa la pellicola cinematografica e più in generale
un’opera cinematografica.
8
1.2 ADATTAMENTO, CALCHI E FALSI AMICI
Altri fenomeni che influenzano una lingua a livello grafico, lessicale
e semantico sono:
ADATTAMENTO: È un processo che modifica una parola prelevata
dal lessico di una lingua straniera, per assimilarla e renderla
conforme alle regole del sistema linguistico che la riceve. Anche
se gli studiosi pensano che l’adattamento sia il fenomeno più
difficile da prodursi, perché una parola difficilmente si integra
nella lingua di arrivo per via delle differenze semantiche associate
al lessico delle rispettive lingue. La tipologia degli adattamenti è
piuttosto eterogenea, infatti ci sono termini che si acclimano
attraverso l’aggiunta di un suffisso verbale, come ad esempio
Dribblare e chattare, ed invece altri termini che entrano
nell’utilizzo comune grazie alla circolazione internazionale di
questi elementi cosiddetti colti come la parola ecologia.3
CALCO LESSICALE: È un’unità lessicale che ricalca o traduce una
parola o un’espressione originaria di un’altra lingua
conformandola al sistema linguistico di arrivo. Favorisce infatti la
creazione di una nuova forma, composta da elementi lessicali
indigeni che ripropongono il sistema alloglotto a cui si ispirano, la
cosa interessante è che la neoformazione risulta ben inserita nel
sistema linguistico a tal punto da non essere sempre riconoscibile,
e di conseguenza riconducibile alla lingua di provenienza.
Si suddivide in:
1. Calchi Semantici: quando una parola ad esempio italiana si carica
di un nuovo valore semantico ripreso da una unità lessicale
straniera. È questo il caso della parola parlamento- parliament
(inglese).
2. Calchi di traduzione: quando parole ad esempio italiane
traducono alla lettera gli elementi di un composto di una lingua
straniera ad esempio: Skyscraper (inglese) -> Grattacielo.
3 OP.CIT. pag.74
9
FALSI AMICI: È un fenomeno che interessa la comunicazione
interlinguistica, si tratta di parole di due lingue diverse, che, pur
somigliandosi formalmente hanno un significato molto diverso. Ad
esempio se si pensa allo spagnolo la parola “burro” significa
somaro, che coincide perfettamente con il nostro burro che invece
in spagnolo verrebbe tradotto con il termine “Mantequilla”.
Questo rischio di accostare parole italiane con quelle inglesi
investe tutti i livelli nella lingua, di seguito vi riporto alcuni falsi
amici ripresi da una tabella contenuta nel libro Inglese Italiano 1 a
14.
4 OP.CIT. pag 79
10
ITALIANO INGLESE ENGLISH ITALIAN
Accidenti! Damn it! Accident Incidente
Avvertimento Warning Advertisement pubblicità
Barista Barman Barrister Avvocato
Bravo Clever Brave Coraggioso
Camera Room Camera Macchina
fotografica
Confidenza Familiarity Confidence Fiducia
Educato Polite Educated Istruito
Firma Signature Firm Ditta
Noioso Boring Noisy Rumoroso
11
CAPITOLO 2
LA QUESTIONE DELLA LINGUA ITALIANA
2.1 I QUATTRO EFFETTI DELL’INGLESE SULL’ITALIANO
Il caso della penetrazione dell’inglese è una questione che ha preso
a cuore numerosi studiosi, e al riguardo si sono sviluppate varie scuole di
pensiero, c’è chi pensa che l’italiano sia una lingua destinata a sparire, chi
crede che invece possa essere solo un arricchimento, c’è chi prende la
notizia con indifferenza pensando sia solo una moda momentanea non
capace di attecchire le parti strutturali della nostra lingua. Sicuramente
credo sia un’indagine dovuta e credo sia molto importante andare ad
analizzare le varie opinioni dei più grandi linguisti al riguardo, basandoci
sulle loro teorie che sono frutto di grande esperienza nel campo della
linguistica. Una verità assoluta è sicuramente il fatto che l’inglese si stia
diffondendo in maniera crescente propagandosi in tutte le sfere della
lingua italiana, coinvolgendo le menti più colte, coinvolgendo i giornalisti
che fanno veicolare un grande flusso di anglicismi, potendoli quindi
additare tra i principali responsabili di questo fenomeno. Inoltre viene
contaminato anche il linguaggio delle masse, dell’italiano medio, che
genera la preoccupazione di un gran numero di esperti e studiosi, più
avanti ne spiegheremo il perché. Ora vorrei analizzare i principali effetti
che l’inglese ha sull’italiano, ne possiamo riscontrare 4 principali, proprio
come causa-effetto del subentrare di questi anglicismi:
1 CREOLIZZAZIONE
2 ERRATA PRONUNCIA
3 IMPOVERIMENTO DEL LESSICO
4 INNUMEREVOLI ANGLICISMI NON SONO CAPITI DALL’UTENTE MEDIO5
LA CREOLIZZAZIONE della lingua è ciò di cui molti studiosi hanno
5 www.treccani.it/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/anglicismi.html
12
paura, in quanto essa subentra nelle strutture della lingua
modificandola. Le sue basi sembrerebbero solide soprattutto a
livello sintattico, ma in realtà l’inglese sta modificando
foneticamente e morfologicamente l’italiano, basti pensare che
nella nostra lingua tutte le parole finiscono in vocale e non in
consonante come per le parole anglofone. Il termine
creolizzazione della lingua, deriva dalla nascita della lingua creola,
ovvero il risultato di un processo di mescolamento. Incrocio vero e
proprio di lingua di superstrato (paesi colonizzatori europei) con la
lingua di sostrato (paesi colonizzati). Come è anche il caso del
Pidgin, nato dalla mescolanza di lingue diverse, che sono entrate
in contatto con la colonizzazione.
Arrigo Castellani nel suo Morbus Anglicus, definisce l’italiano cosi:
Diagnosi: sintomi chiarissimi di Morbus anglicus (con
complicazioni), fase acuta
Prognosi: dato che il virus nel caso che ci interessa, agisce in
profondità, attaccando gli organi essenziali. Un medico prudente
parlerebbe piuttosto di Prognosi riservata.
Infatti Arrigo Castellani, che fu un grande linguista e filologo
italiano, immagina di essere un patologo che espone una tesi
sull’influenza degli anglo americanismi sostenendo che gli anglo
americanismi non adattati sono ciò che realmente minaccia le
strutture della lingua, provocando anche un senso di incertezza,
sicuramente non salutare.
Egli sostiene inoltre che i prestiti devono essere subordinati al
sistema che li accoglie, dovendosi per forza trasformare secondo
le leggi di quel sistema.
ERRATA PRONUNCIA che avviene frequentemente a livello di
parlante medio, probabilmente derivato dall’ascolto di
trasmissioni televisive o radiofoniche. Il cittadino medio sente
l’utilizzo che si fa dell’anglicismo, soprattutto a livello politico o nel
campo del marketing e lo riporta nei suoi dialoghi, molto spesso
senza neanche saperne il significato. Le persone anziane
13
sicuramente fanno maggiore fatica ad adattarsi all’ascolto di
queste parole straniere, infatti nella gran parte dei casi, non hanno
la benché minima conoscenza della lingua inglese. I termini inglesi
vengono inseriti nel nostro lessico, con molta frequenza, anche
quando abbiamo un equivalente che potrebbe essere benissimo
usato, senza così generare errate pronunce o fraintendimenti. Ad
esempio il grande Gian Luigi Beccaria sostiene che il parlante
italiano tende ad arretrare l’accentazione dei nomi stranieri propri
e comuni.
IMPOVERIMENTO DEL LESSICO avviene in seguito all’espansione
dell’inglese nel linguaggio che lo accoglie, spesso infatti si è optato
per termini inglesi pur avendo equivalenti italiani. È questo il caso
dell’introduzione del termine ticket nell’ambito sanitario (1977).
Questo termine fu introdotto da Filippo Maria Pandolfi, allora
ministro delle finanze, che preferì introdurre questo termine
inglese invece di contributo sanitario. Un altro esempio è il termine
intercity in riferimento ai treni locali, in questo caso si poteva
sostituire con il termine intercittà.
Arrigo Castellani sempre nella sua tesi ci porta vari esempi di
equivalenti possibili che potrebbero essere tranquillamente
sostituiti, ovviamente all’inizio l’orecchio avrà difficoltà ad
accettarli come termini da adoperare nel parlato, ma con il passare
del tempo, sostiene che possono tranquillamente essere
assimilati.
Porta come esempio lampante ad avvalorare la sua tesi, il
caso della sigla che caratterizza la malattia AIDS, la cui parola a suo
avviso viene pronunciata male a seconda della provenienza
territoriale italiana del nostro interlocutore. Quest’ultimo propone
di sostituirla con la sigla SIDA che racchiuderebbe il significato:
Sindrome Immuno Deficienza Acquisita, quindi introducendo il
termine con l’articolo femminile: La Sida. Propone anche
l’introduzione di Neo formazioni come ad esempio la
composizione di verbo + sostantivo: Guardabimbi invece di Baby
14
Sitter. Oppure introdurrebbe trotterello al posto di jogging, abbuio
al posto di blackout, introdurrebbe una “e” finale nei termini come
bar, film, sport. Inoltre cambierebbe Fubbia (fumo + nebbia) al
posto di smog (Smoke + Fog) o velopattino al posto di windsurf.
Per quanto riguarda la scelta dell’equivalente a sostituzione
dell’anglicismo, in passato ci sono stati casi in cui ciò ha avuto un
riscontro positivo, è questo il caso di calcio al posto di football
oppure di allegato invece che attachment. Ma sono anche presenti
anche dei casi in cui è possibile la coesistenza di due termini come:
bilancio/budget, basso costo/low cost, sacchetti del
supermercato/shoppers, camping/campeggio.
Gian Luigi Beccaria crede che le lingue crescano sporcandosi
con le parole che prendono a prestito dalle altre ma allo stesso
tempo critica l’uso ostentato di questi anglismi, così come li
definisce lui, e sostenendo che molto spesso si finisce anche di
utilizzarli impropriamente. Così dichiara:
Noi invece sembriamo dei provinciali. Abbiamo venduto l’anima.
Finiamo talvolta di essere più inglesi degli inglesi. Citavo il caso di
quelle insegne cittadine con quegli inutili genitivi sassoni, del tipo
Jeans’ West, che dà il senso non voluto di “West dei jeans” e non
già, come si vorrebbe, “Jeans del West”… Sono pseudoanglismi
Beauty-case o beauty, slow food, footing (in inglese significa
soltanto basamento, fondamento; si usa invece jogging)…6
INNUMEREVOLI ANGLICISMI NON SONO CAPITI DALL’UTENTE
MEDIO è sicuramente l’effetto più preoccupante. I giornalisti, i
presentatori, i politici non si preoccupano di arrivare a qualsiasi
target di ascolto, dichiarano di rivolgersi a tutti comprese le masse,
ma molto spesso non tengono conto della difficoltà che hanno i
parlanti italiani nell’interpretare il flusso incontrollabile di parole
inglesi a cui vengono esposti. Ignorano o danno per scontato che
le persone possano avere dimestichezza con il loro gergo,
contribuendo solo a generare confusione, disagio, difficoltà.
6 Per difesa e per amore, 2006, Gian Luigi Beccaria, pag. 160
15
Come dice Beccaria si ha la percezione che tutto ciò inerente al
mondo americano venga considerato irresistibile, si tratta di uno
stile di vita aggressivo e vincente. Questo accade perché l’italiano
è una lingua meno pratica dell’inglese più ridondante mentre
l’inglese vanta di economicità sintattica e una singolare comodità
morfologica, infatti l’italiano risulta più complicato
strutturalmente, questo ha i suoi vantaggi perché vanta di
elementi di lusso e raffinati come il congiuntivo, ma allo stesso
tempo spesso si opta per il termine inglese perché è più
immediato, efficace, tagliente, e perché no, sicuramente risulta
anche più alla moda. Ciò che preoccupa i puristi è proprio il fatto
che spesso l’inglese subentri nella nostra lingua senza neanche
rendercene conto, infatti capita di utilizzare termini inglesi senza
volerlo. Possono capitare anche situazioni in cui gli interlocutori
ricorrono ad una terminologia inglese senza neanche essere a
conoscenza dell’effettivo significato. Come analizza Beccaria, nel
suo libro “per difesa e per amore”, gli anglicismi hanno
conseguenze negative soprattutto se riescono a penetrare negli
strati meno colti dei parlanti, in quanto sono sprovvisti di difese, e
questo secondo la sua analisi ha il potere di impoverire la lingua,
invece di arricchirla. Per ultimo trovo di grande riflessione
l’affermazione di Castellani sull’invasione parastratica dell’inglese
che la definisce di massa, mentre sostiene che in precedenza, le
altre influenze subite, come ad esempio quella del francese,
possono essere considerate un’invasione parastratica d’eletta,
vale a dire una penetrazione che colpisce solo le classi più colte.
Mentre, come abbiamo già detto in precedenza, l’influenza delle
parole inglesi sta penetrando in tutti gli strati sociali. Persino le
persone più anziane sentono nuovi termini alla televisione,
condividendoli nell’arco della loro giornata con altre persone; con
negozianti, parenti e molto spesso mutando completamente la
pronuncia della parola. Cosa ben peggiore a volte si finisce per
creare nuove parole inesistenti sia in italiano che in inglese!
17
2.2 I PARAMETRI PER LA TRADUZIONE
Molti linguisti ci consigliano di trovare delle sostituzioni di anglicismi
per riuscire a non impoverire la nostra lingua facendo trapelare
forestierismi che non rispettano le nostre regole grammaticali,
morfologiche e fonologiche. Affinchè la traduzione abbia successo ci
sono delle prove di coabitazione da dover calcolare. Questo ad esempio
è un processo che in alcuni paesi come In Spagna avviene in automatico,
essendo molto conservatori della lingua, in Italia invece non si filtra molto
il passaggio di anglicismi che entrano nel nostro parlato quotidiano.
Vi sono quindi alcuni parametri che si potrebbero prendere in
considerazione per la sostituzione degli anglicismi. Il libro italiano inglese
1 a 17, ci schematizza questi parametri in quattordici punti che andremo
ad analizzare.
1. EQUIVALENTE ITALIANO per equivalenza si intende affiancare al
vocabolo inglese il termine italiano più plausibile, e questo puo'
avvenire attraverso l’utilizzo di una di queste tre operazioni: con
una traduzione vera e propria quindi introducendo una parola ex
novo, sostituendo il vocabolo inglese con uno italiano già in
funzione, o adattando il termine straniero con le regole
morfologiche del paese che lo riceve (Come detto
7 OP.CIT. pag 38
18
precedentemente, Arrigo Castellani suggeriva di mettere una “e”
finale ad alcune parole come sport -> sporte). Sicuramente per
quanto riguarda l’adattamento avrà maggiori probabilità di
successo quando riguarderà una parola già presente nel nostro
vocabolario, per es. competitor -> competitore, community->
comunità, mentre andrebbe evitato quando va a costituire una
parola desueta o inesistente come ad esempio performance ->
performanza.
2. ANZIANITÀ DI SERVIZIO DELL’ANGLICISMO Tanto più il
forestierismo è di recente introduzione, e maggiori saranno le
possibilità che la sostituzione abbia successo, perché
significherebbe che l’anglicismo ancora non sia tanto diffuso nella
nostra lingua. Molti studiosi affermano che non si possono
considerare anglicismi la cui attestazione superi i dieci-dodici anni
di anzianità. Anche se non si può attestare con esattezza da quanto
tempo un vocabolo sia entrato nella nostra lingua. Se si prende in
considerazione il vocabolario, come punto di riferimento per
l’entrata dell’anglicismo, può per certi aspetti risultare fuorviante,
in quanto, la reale diffusione nel parlato potrebbe essere invece
più recente. Questo è il caso del termine governance.
3. LIVELLO DI RADICAMENTO per capire a che punto sia radicato un
anglicismo nella società, gli studiosi si basano sulla consultazione
di vocabolari d’uso, dove può essere riscontrato il livello di
acclimamento delle voci angloamericane nella nostra lingua. Per
valutare quanto sia l’anglicismo diffuso nel parlato, si fa
riferimento ad una scala inerente al livello di attestazioni
riscontrate, viene considerato: “molto alto” quando l’anglicismo è
presente in tutti i vocabolari consultati, “alto” quando è presente
in almeno tre quarti dei vocabolari, “medio” quando è riscontrato
nella metà, “scarso” in meno della metà, “molto scarso” quando è
presente in un solo vocabolario ed infine “assente” quando non vi
è nessun riscontro in alcun vocabolario.
4. DIFFUSIONE IN FRANCESE E IN SPAGNOLO prima di proporre
qualsiasi traduzione si attesta sempre la diffusione del vocabolo
19
proveniente dalle voci angloamericane delle altre lingue romanze,
per l’appunto principalmente in spagnolo ed in francese. Se si
trovano attestazioni nelle principali lingue sorelle si rafforza la
posizione dell’anglicismo. Naturalmente il francese e lo spagnolo
possono avere diverse reazioni per quanto riguarda l’entrata
dell’anglicismo, soprattutto perché, come è noto, hanno una
maggiore rigidità nel proteggere la purezza della lingua. In caso in
cui i comportamenti rispetto all’anglicismo saranno differenti se ne
terrà sicuramente conto.
5. LIVELLO D’USO La situazione comunicativa e il livello d’uso
vengono rappresentate con il termine Diafasico, ed è molto
importante riuscire a stabilire il collocamento diafasico di una
parola. L’anglicismo può essere diffuso in un linguaggio settoriale
o nel linguaggio comune. Quando è diffuso nel linguaggio
settoriale si intende un sottocodice a cui accedono solo alcune
persone appassionate o specialiste del settore, si tratta quindi di
una cerchia ridotta di persone, e in questo caso la prognosi appare
favorevole all’eventuale sostituzione del termine. Al contrario
quando si parla di linguaggio comune ci si riferisce alla lingua
parlata dalle fasce medio-alte della popolazione includendo tutte
le persone che abbiano quanto meno un diploma di scuola media-
superiore, e che possono avere anche con altre lingue straniere
una maggiore familiarità, in questo caso il successo della
sostituzione è quasi impossibile. Ci sono anche dei casi in cui un
termine del gergo settoriale diventa d’uso nella lingua comune,
questo ad esempio è accaduto per lo sport curling, uno sport
invernale con pochissimi praticanti e intenditori che grazie alle
olimpiadi è diventato un termine diffuso e conosciuto nel
linguaggio comune, anche in questo caso si pensa comunque che
si possa considerare sfavorevole la sostituzione dell’anglicismo.
6. PENETRAZIONE DIASTRATICA questo parametro è connesso con il
precedente, per l’appunto se l’anglicismo è accolto nel linguaggio
settoriale si collocherà nei piani alti della griglia diastratica, invece
se si tratta di lingua comune sarà il contrario. A questo inoltre si
20
aggiunge il fattore legato all’età dei parlanti. I giovani vengono
considerati come linguaggio “di tutti” mentre le generazioni più
anziane vengono considerate come linguaggio “colto”. Ci sono poi
dei termini che vengono etichettati come “di ampia disponibilità”
sono quei termini di ampia circolazione che hanno una grande
frequenza d’uso e non possono essere solo collegate a persone
colte. Considerando tutti e tre i casi, solo per quanto concerne
l’indicatore “colto” risulterebbe favorevole al successo di un
sostituente italiano.
7. PARLATO/SCRITTO la lingua scritta racchiude la maggior parte
degli anglicismi, anche se spesso molti di questi riescono a passare
dalla lingua scritta a quella parlata, riferendoci ovviamente sempre
ad un parlante medio. A queste due categorie se ne aggiunge una
terza la modalità “trasmessa” dai vari mezzi di comunicazione
come il cinema, i programmi televisivi, i programmi radiofonici, che
vantano di un grande successo nella trasmissione dell’anglicismo
nel parlato comune. Solo per quanto riguarda l’indicatore scritto
l’opinione risulta favorevole alla speranza di successo del
sostituente italiano.
8. TASSO DI TECNICITÀ Alcuni termini possono avere un alto o un
basso livello di tecnicità, questo si misura soprattutto nell’ambito
specifico-settoriale, dove per essere altamente tecnico sarà
diffuso soprattutto tra gli addetti al lavoro con un determinato
significato specialistico. Il problema nascerà qualora si volesse
divulgare il termine scientifico, in quanto più sarà alto il livello
tecnico è più sarà difficile la resa dell’equivalente italiano, ci sono
infatti alcuni termini come ad esempio Byte che non possono
essere tradotti, o meglio anche se si trovasse una traduzione
sicuramente non funzionerebbe.
9. CARICA CONNOTATIVA ED ESPRESSIVA L’aspetto connotativo è
fondamentale per capire se un anglicismo è facilmente traducibile.
Solitamene si usa inserire nei discorsi anglicismi o più in generale,
forestierismi, molto espressivi perché essendo l’inglese una lingua
più sintetica ed essenziale riesce meglio a semplificare alcuni
21
termini. Ad esempio è più significativo ed espressivo il termine
babysitter che non bambinaia o guarda bimbi, infatti l’esito del
sostituente in questo caso non è stato positivo, perché la maggior
parte dei parlanti italiani utilizza il termine babysitter pur
conoscendo le varianti possibili. Per questo motivo quando un
termine entra nel linguaggio comune è difficile eliminarlo. In
questo caso mi permetterei di dire che è un termine persino
diffuso tra i ceti più bassi, in quanto persone poco istruite, con una
scarsa se non assente conoscenza di altre lingue straniere, sanno
di che lavoro si tratta quando si fa riferimento alla parola
Babysitter.
10. DIFFICOLTÀ DI GRAFIA E DI PRONUNCIA L’inglese e l’italiano sono
due lingue diverse, una proveniente da un ceppo germanico e
l’altra dalla famiglia delle lingue romanze, quindi anche a livello di
fonemi presentano delle differenze soprattutto per come si legge
e pronuncia un suono. Spesso capita di ascoltare in televisione, ma
anche semplicemente nel corso di conversazioni quotidiane,
persone che hanno errate pronunce. Per quanto riguarda
l’eventuale sostituzione del termine italiano sarà più plausibile
quando si avrà una pronuncia sbagliata e una maggiore difficoltà
nel leggere l’anglicismo.
11. QUANTITÀ DEI SOSTITUENTI Non sempre è possibile far
corrispondere ad una parola inglese una sola italiana, anche se
questo sarebbe l’intento primario di molti studiosi, perché è
attestato che l’equivalente italiano in questo modo avrebbe
possibilità di sopravvivere. Però a volte non è possibile, in quanto
con la traduzione si renderebbe il vocabolo troppo generico o
sfocato rispetto a quello di partenza, riportando una traduzione
inadeguata. Quindi spesso si ricorre alla proposta di più sostituenti
per lo stesso vocabolo inglese. In quest’ultimo caso sicuramente la
sostituzione del termine italiano risulterà sfavorevole.
12. INSERIMENTO DELL’ANGLICISMO IN SERIE LESSICALI
PREESISTENTI O SUA CAPACITà DI FORMARE DERIVATI Indica due
possibilità che manifestandosi escludono direttamente la
22
possibilità di successo di un equivalente italiano. È questo il caso
dei composti inglesi, come quelli terminante in day: election day,
in quanto è difficile poter tradurre composti che hanno una loro
meccanicità, ripetizione e che si inseriscono in una serie lessicale.
L’altro caso è quello dei derivanti italiani che partono da basi o
verbi inglesi come ad esempio: Formattare derivato da Format,
che sta ad indicare una vera e propria radicalizzazione
dell’anglicismo che è quasi impossibile eliminare dal nostro
parlato.
13. PSEUDOANGLICISMO Si tratta di anglicismi usati con un significato
diverso rispetto a quello originale o di vocaboli usati solo in lingua
italiana ma non esistenti nell’inglese. In tutti e due i casi si avrà una
possibilità di sostituzione più facile, in quanto per l’appunto non
sono termini rintracciabili nella lingua madre e quindi riconducibili
solo ad un numero ristretto di persone.
14. EVENTUALE POLISEMIA Sono quei termini che hanno una
corrispondenza plurima in italiano, che sono riconducibili a più
significati e questo comporterebbe una difficoltà di sostituzione
notevole. Ad esempio per quanto riguarda il termine format vi è
una forte dispersione semantica che genera prima di tutto
incertezza nell’utilizzare l’anglicismo, quest’ultimo cambierà di
significato a seconda del settore di riferimento e al tempo stesso
sarà difficile individuare un sostituente. A seconda del campo di
interesse si potrà sostituire in: campo informatico/tipografico il
termine formato, oppure modello, prototipo, schema se ci si
riferisce ad altri campi. Tra tutti i sostituenti forse il termine
schema è quello che riuscirebbe a coprire diversi significati,
avendo la capacità di adattarsi a più ambiti.
2.3 IL LINGUAGGIO DELLA POLITICA
Il discorso politico deve poter coinvolgere i cittadini, che sono per
l’appunto dei probabili elettori, cercando di suscitare la loro
23
approvazione e quindi il loro consenso. Per riuscire in questo obiettivo
un politico si affiderà alla sua grande oratoria, cercando di essere molto
persuasivo e convincente, al fine di convertire più voti possibili. Affinchè
la politica riesca nel suo scopo c’è bisogno di argomentazioni valide che
sostengano la tesi del candidato e sicuramente la scelta di un lessico
forbito, efficace, penetrante, ricco di meccanismi retorici di grande
impatto. Le parole della politica hanno sempre avuto un ruolo molto
importante al punto tale che possiamo riscontrare due fasi che hanno
segnato la storia dell’Italia repubblicana. La prima fase è sicuramente
rappresentata dal comizio, che prevedeva un coinvolgimento diretto
dell’ascoltatore. Sia i giornali che i mezzi televisivi- radiofonici avevano
un ruolo di cornice, si limitavano a raccogliere fatti, ad esporre linee di
pensiero e programmi politici, anche se spesso accompagnati da una
buona satira politica. È in questo periodo storico che risalgono parole
come: bisogno emergente, salto di qualità. Mentre nella seconda fase si
fa riferimento al periodo degli anni ottanta del 20° secolo, dove la politica
andava in crisi e si parlava addirittura di episodi politici di malcostume,
che sicuramente davano tutt’altro che il buon esempio ai cittadini. È in
questi anni che si inizia a parlare di: tangentopoli e mani pulite, che sono
termini nati nel mondo giornalistico, con l’aspettativa di una svolta
decisiva nell’ambito politico. Ad oggi giorno si sta sviluppando un fatto
che è comune a tutti i politici che vogliono fare colpo e coinvolgere i
cittadini, si tratta della ricerca del nuovo, un lessico innovativo capace di
sorprendere e cogliere l’attenzione di tutti, ricorrendo all’aiuto di
tantissimi e svariati anglicismi. Infatti è come se si volesse rendere
specifica e settoriale la politica, anche se non lo è, perché quest’ultima
riguarda tutta la comunità e sicuramente un linguaggio più comprensibile
per tutti riuscirebbe a chiarire tanti aspetti che molti elettori non
riescono a cogliere, però potrebbe essere questo il nuovo scopo della
politica? Usare parole comprensibili solo per un certo target di persone,
lasciando all’oscuro gli altri strati sociali, impressionabili da parole nuove,
che non sviluppano l’esigenza di andare ad analizzare il vero significato.
Oppure la moda degli anglicismi e il volersi allineare alle spinte
linguistiche dell’Unione Europea ha dato inizio a questa nuova tendenza
24
del linguaggio divulgativo politico.
2.4 ESEMPI DI INGLESE NEL LINGUAGGIO POLITICO
Riporterò di seguito alcuni esempi tra i più diffusi termini inglesi che
si utilizzano nel linguaggio politico, al fine di analizzare insieme il loro
significato e il loro livello di comprensibilità, saranno termini familiari a
tutti, che frequentemente vengono pronunciati in programmi televisivi e
che hanno una grande attestazione tra le più importanti testate
giornalistiche. In ordine alfabetico analizzeremo: Antitrust, Austerity,
Authority, Bipartisan, Devolution, Exit Poll, Spread, Welfare.
1) ANTITRUST – Nel linguaggio politico ed economico si tratta di qualsiasi
provvedimento a tutela della libera concorrenza, che escluda qualsiasi
pratica di monopolio e che prenda provvedimenti contro eventuali
coalizioni che vengano considerate una minaccia.
La sua storia: il Trust è un antico istituto giuridico della common law
inglese, che consente di attribuire fiduciariamente ad altri l’esercizio
dei propri diritti8. Alcuni amministratori garantirono decisioni
concordate stabilendo il diritto di votare nei rispettivi consigli
societari, così in questo modo si riuscì ad evitare la nascita di grandi
agglomerati di potere economico che spaventavano i piccoli
produttori, questo segnò la fine della concorrenza scorretta. Questo
risale al 1890, da allora antitrust fu sinonimo di “tutela della
concorrenza”.
2) AUSTERITY – (Austerità) Termine originariamente riferito al regime di
rigida economia imposto dal governo britannico questo fino al
secondo dopoguerra, ed esteso poi ad indicare qualsiasi politica di
restrizione dei consumi ed eliminazione degli sprechi, attuata in
periodi di crisi per ottenere il risanamento economico9. Spesso infatti
si sente parlare di misure di austerity.
3) AUTHORITY – (Autorità) Termine utilizzato per indicare Un organismo
8 www.treccani.it – appendice Enciclopedia Italiana 9 www.treccani.it – vocabolario online
25
di controllo di un determinato settore amministrativo (def. GRADIT) .
Ha compiti di garanzia e di vigilanza che servono a tutelare interessi
collettivi e vanta di grande autonomia rispetto al potere politico ed
economico. In Italia si fa un uso sovra esteso rispetto a quello
originale, infatti si parla di authority anche in riferimento a fenomeni
di natura sociale come per la tutela della privacy.
4) BIPARTISAN – (Propr. Partigiano di entrambe le parti in contrasto) Nel
linguaggio politico e giornalistico, di persona, istituzione, movimento,
ecc., che è accettato da entrambe le parti politiche in contrasto o che
è disposto ad assumere le difese dell’una e dell’altra.10
5) DEVOLUTION – (Devoluzione, delega) Nel linguaggio politico
trasferimento o delega di alcune competenze (per es. sull’educazione,
sulla gestione dell’ordine pubblico, sull’ambiente) dallo stato alle
regioni, rivendicato da alcuni movimenti e partiti come correttivo al
presunto centralismo della Costituzione Italiana11. Nella storia inglese
recente, la Scozia ha fatto appello alla possibilità di devoluzione
amministrativa, ottenendo che il governo britannico attribuisse i
poteri di amministrazione e legislazione a quello scozzese12. È l’unico
degli anglicismi con inserimento politico che ha trovato
nell’equivalente Devoluzione una valida alternativa, infatti sebbene
Devolution conservi un fascino evocativo, molto spesso, soprattutto
nei testi, si tende a preferire il termine Devoluzione. Lasciando
l’anglicismo confinato maggiormente in titoli con grande impatto.
6) EXIT POLL – (Sondaggio a caldo/votazione all’uscita) Sondaggio
elettorale consistente in una verifica dei voti fatta, all’uscita di seggi
preselezionati, chiedendo a un campione di elettori di ripetere, su
apposite schede, il proprio voto13. È un vero e proprio sondaggio per
la previsione dei risultati di una votazione.
7) SPREAD – (Diffusione, Espansione) è quando uno Stato mette all’asta
frequentemente alcuni titoli obbligazionari al fine di recuperare una
certa liquidità che verrà impegnata nel finanziamento del debito 10 www.treccani.it – vocabolario online 11 www.treccani.it – vocabolario on line 12 C. Giovanardi-R. Gualdo- A.Coco, Op. cit, pag 218 13 www.treccani.it – vocabolario online
26
pubblico. Uno degli indicatori più usati per calcolare la crisi italiana è
la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani (btp- buoni del
tesoro poliennali) e quelli tedeschi (bund). Lo spread è un termometro
che va sempre monitorato, meno è credibile l’Italia e più alti saranno
gli interessi da pagare per avere prestiti e così aumenterà lo spread
invece con i titoli tedeschi considerati in cambio molto affidabili.
Purtroppo se i risparmiatori perdono fiducia nello stato possono
crearsi delle conseguenze non buone. Per questo motivo è sempre
importante rinnovare i titoli che scadono e rinnovare puntualmente
la fiducia dei creditori, perché se il mercato non rinnova i titoli lo stato
italiano fallisce.
8) WELFARE – L’espressione letterale “stato del benessere” che ha è
nata in Gran Bretagna viene spesso tradotta in italiano come Stato
assistenziale o sociale. Si preoccuperà di garantire l’assistenza e il
benessere dei cittadini, nonostante i continui cambiamenti di
mercato, includendo anche servizi fondamentali come l’istruzione e la
sanità.
27
CAPITOLO 3
IL PROTEZIONISMO
3.1 ORGANISMI DI REGOLAMENTAZIONE LINGUISTICA
Abbiamo visto come i forestierismi possono influenzare una lingua
cambiando spesso anche la fonologia e la morfologia di un determinato
sistema linguistico. Molti studiosi affermano che essendo la lingua
sempre in movimento è un bene subire delle influenze linguistiche, nel
nostro caso di anglicismi, che permettano di arricchire la lingua e fornire
delle parole più immediate e dirette. D’altro canto come in tutte le
circostanze c’è anche chi vi vede un campanello d’allarme. Ed è questo il
caso dei puristi della lingua, che come dice il nome stesso studiano dei
modi per cercare di mantenere la lingua più pura possibile, evitando
possibili influenze e catalogando questi termini come barbarismi. Tale
attività includerà lo sviluppo di strategie, piani, scopi per cercare di
tutelare la lingua, intraprendendo una vera e propria politica linguistica.
Molte nazioni hanno infatti degli organismi di regolamentazione
linguistica che hanno il dovere di attuare pianificazioni di tipo linguistico,
includendo anche tutti i prodotti che sono quelli più legati alla lingua,
come ad esempio un libro, un film ecc. La nazione che andremo ad
analizzare sarà la Spagna, dove l’organismo di regolamentazione
linguistica è costituito dalla RAE (Real Academia Española) fondata nel
1713 come una istituzione incaricata di fissare, fare pulizia e dare
splendore alla lingua spagnola14. Questa istituzione ha il compito di
rifiutare qualsiasi tipo di barbarismo che possa contaminare lo spagnolo,
anche se spesso si sono trovati a dover integrare comunque dei
barbarismi, e più in particolare degli anglicismi all’interno delle edizioni
successive del suo Dizionario che viene sempre aggiornato con le nuove
parole entrate in uso. Quindi possiamo affermare che in Spagna si opta
14 Tradotto da El anglicismo en el español actual, 2004, Javier Medina Lopez, pag 33
28
per una tendenza purista. Per chi non è pratico del campo della linguistica
potrei riportare alcuni esempi lampanti che ci fanno ben intendere il
modo di pensare degli Spagnoli. Proprio in proposito infatti prima
abbiamo stabilito come prodotti connessi alla lingua abbiano la loro
rilevanza nel trasmettere o meno anglicismi, infatti in Spagna già per
quanto riguarda il campo giornalistico, il campo cinematografico, si tende
a prestare una maggiore attenzione a potenziali contaminazioni
linguistiche. È noto che gli Spagnoli tendono a tradurre ogni parola,
finanche i titoli dei film, così mentre in Italia una persona va a vedere il
film A-team, in Spagna andrà ad assistere al film Equipo-A. Mentre se si
vorrà gustare un buon gelato della marca Algida, si troverà a mangiare il
gelato della marca Frigo. Per quanto riguarda gli anglicismi accettati si
cercherà sempre un adattamento grafico, fonico, grammaticale che
rispetti la struttura spagnola. Un altro punto fondamentale è che gli
spagnoli come leggono scrivono, quindi le parole inglesi verranno o
pronunciate erroneamente oppure scritte nei dizionari spagnoli
esattamente così come vengono pronunciate. Di seguito esporrò alcuni
esempi probatori.
CASO A: Parole pronunciate erroneamente (così come scritte)
AIRBAG Dall’ingl. airbag Dispositivo salvavita per automobile
BACόN
Dall’ingl. Bacon
Pancetta affumicata
BIG BANG Dall’ingl. Big Bang
Grande esplosione dell’origine dell’universo
CHEQUE Dall’ingl. Cheque Assegno CLOWN Dall’ingl. Clown Pagliaccio
CLUB Dall’ingl. Club Società, luogo di riunione
CURRY Dall’ingl. Curry Spezia indiana DISPLAY Dall’ingl. Display Dispositivo per visualizzare dati
attraverso apparati elettronici
FLASH Dall’ingl. Flash Lampo di luce
KETCHUP Dall’ingl Ketchup Salsa di pomodoro condita con aceto, zucchero e spezie
29
CASO B: Parole pronunciate in maniera abbastanza corretta ma
scritte in maniera errata (Sono infatti scritte cosi come pronunciate)
BéISBOL Dall’ingl Base Ball
Gioco tra squadre dove i giocatori raggiungono le basi
BUMERàN Dall’ingl Boomerang
Arma da getto tipica dell’Australia con parte centrale ricurva
CHAMPù Dall’ingl. Shampoo
Lozione per i capelli
COCTEL Dall’ingl. Cocktail Bevanda per una riunione o festa FILIN Dall’ingl. Feeling Empatia
FùTBOL Dall’ingl. Football Calcio LIDER Dall’ingl. Leader Guida, Capo
MITIN Dall’ingl. Meeting Riunione dove si espongono discorsi
ZUM Dall’ingl. Zoom Teleobiettivo che avvicina o restringe l’immagine
Vi sono però dei termini inglesi che si fanno portatori di un settore
specifico, e che quindi risultano necessari per comprendere ed utilizzare
nuove tecnologie, è questo il caso dell’informatica. Qui la lingua inglese
ha un vero e proprio compito fondamentale, quello di portare gran parte
delle informazioni in maniera tale da consentire all’usuario la possibilità
di addentrarsi in questo mondo, avendo tutti gli strumenti necessari per
farlo. Così ci si trova a dover utilizzare un gergo, un linguaggio
specifico/settoriale dove neanche i puristi possono intervenire, infatti
questa circostanza obbliga gli usuari a ricorrere ad un linguaggio nuovo
che tratterà concetti tecnici fondamentali per il corretto utilizzo del
mezzo comunicativo.
Di seguito elencherò alcune voci di questo gergo/settore
informatico:
E-mail, Fax, Microsoft, Megabytes, Basic, View, Password, Edit,
Datafile, Current Page, Source, Login, Logout, Ckecking, Windows,
Word, CD-Rom, Webzine, Transfer Control Protocol/Internet
30
Protocol (TCP/IP), printer, joystick, Hard disk, Floppy, Mouse.15
Per quanto riguarda questi termini i casi in cui l’equivalente
spagnolo ha avuto successo sono tre:
Mouse -> Ratòn
Password-> Contraseña
E-mail -> Correo Electrόnico
All’interno di Internet inoltre, ci sono parole composte che si
formano con l’aggiunta del suffisso NET o WEB. Servono appunto a
formare nuovi sostantivi come nel caso di:
- Saniweb (Sanidad + Web), informazione medica
- Enfermerίaweb (Enfermerίa + web) informazioni di infermieristica
- Gineweb (Ginecologίa + Web) informazioni di ginecologia
- Psiconet (Psicologίa + Psiquiatrίa + Psicoanàlisis + net) include
tutte le informazioni inerenti all’analisi della Psiche.
- Dermanet (Dermatologίa + net) informazioni sulla dermatologia.
3.2 Spagna e America Latina
Secondo l’ultimo annuario dell’Istituto Cervantes (2013), il numero
di parlanti che possiede lo spagnolo come lingua ufficiale o Co-ufficiale è
intorno ai 418 milioni.16 Si tratta della seconda lingua del mondo per il
gran numero dei suoi parlanti nativi, che sono suddivisi in tre continenti:
In Europa si trovano 46, 8 milioni, in America vi è il peso maggiore 370,5
milioni ed in Africa lo 0,7.
Per quanto riguarda gli anglicismi dobbiamo tenere presente le
divergenze, rispetto a questo fenomeno, presenti in America ed in
Spagna. Sarà importante sottolineare come, dentro la stessa America
Latina, siano riscontrabili enormi diversità. Il lessicografo G. Haensch
(1995, 218) esprime questo concetto in una forma molto chiara:
15 Tratti da OP. CIT. pag 33 16 Tradotto da La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli Anglicismi, ed. 2015., Claudio Marazzini e Alessio Petralli.
31
“Estos extranjerismos constituyen otro factor de diferenciaciόn, por
una parte, entre el español peninsular y el Americano, por otra, incluso
entre los distintos paίses hispanoamericanos”.
“Questi forestierismi costituiscono un altro fattore di differenzazione
tra lo spagnolo della penisola iberica e quello Americano per un verso,
mentre dall’altro si parla della diversità tra gli stessi paesi dell’America
Latina.”
La differenza fondamentale tra queste due aree geografiche è
costituita dalla grande superficie dell’America Latina e dal fatto che
quest’ultima abbia subito l’influenza inglese molto prima. Infatti il grado
di diffusione d’influenza dell’inglese Americano riguardo ai paesi latini,
risulta strettamente relazionato a seconda del maggiore o minore
contatto con Gli Stati Uniti. Per esempio il contatto sarà massimo nel caso
di Puerto Rico e minimo nel caso di Cuba. L’influenza diretta dell’inglese
riguardo allo spagnolo di Spagna è stato un fenomeno del dopo guerra,
considerando che precedentemente tutti gli anglicismi giungevano in
Spagna attraverso la Francia.17 Sembra improbabile che lo spagnolo di
America abbia inciso così tanto rispetto al giungere di anglicismi nello
spagnolo di Spagna. D’altro canto è pur vero che tutta l’Europa
Occidentale è influenzata profondamente dagli Stati Uniti assorbendo gli
usi e costumi dello stile di vita americano. La diversità quindi è
condizionata sia a livello storico che geografico, per questo motivo le
colonie americane presero gli Stati Uniti come modello politico e
amministrativo, permettendo un influsso maggiore al lessico per quanto
riguarda l’inglese. È questo il caso del sopra citato Puerto Rico che fu
concesso agli Stati Uniti col il trattato di Parigi nel 1898 e da quel
momento gli Stati Uniti ebbero piena autorità nel decidere lo statuto
politico e i diritti civili degli abitanti dell’isola. Infatti dal 1898 al 1948
l’inglese diventò la lingua ufficiale di tutte le scuole pubbliche di Puerto
Rico. Successivamente I portoricani riuscirono a far ristabilire lo spagnolo
come lingua d’istruzione nelle scuole pubbliche grazie alla loro resistenza
politica e determinazione, non volendo rinunciare alla loro identità
17 El desplazamiento linguίstico del español por el inglés, Madrid 2003, Francisco G. Menéndez – Maria V. G. Menéndez, pag 174
32
linguistica e culturale. Un altro paese dell’America Latina che ha subito
una forte influenza è sicuramente il Messico, per via della sua posizione
geografica. Infatti ad esempio è possibile leggere nei cartelli Messicani
l’espressione “Se Renta” invece che l’espressione spagnola “Se Alquila”,
che significa “Si Affitta”, questo perché in inglese il verbo affittare è
rappresentato da: To Rent. Per questo ci saranno molte differenze
lessicali tra i paesi latini e la Spagna. Così el Bόmper in America Latina
(dall’ingl. Bumper) si dirà parachoques in Spagna (significato Paraurti).
Senz’altro ci sono anche esempi al contrario in cui in Spagna sono
presenti vocaboli molto simili all’inglese come ad esempio
parquin/parking (dall’inglese Parking), mentre in Latino America
predomina la parola estacionamiento. È questo anche il caso della parola
stop vs alto, pare. Queste differenze si riscontrano anche in termini più
recenti come ad esempio; Computadora utilizzato in America Latina
(Dall’inglese Computer) contro Ordenador utilizzato in Spagna, oppure
Celular utilizzato sempre nei paesi latini contro mόvil che ha un uso
maggiore in Spagna (in questo caso in inglese si può dire sia mobile che
cellular per designare il cellulare).
3.3 Mass Media e Pubblicità
I mezzi comunicativi televisivi hanno una particolare influenza sugli
usi linguistici. Generano inconsciamente nelle menti delle persone, modi
di esprimersi che rimangono più impressi nella memoria rispetto a
sostituenti italiani, probabilmente grazie all’originalità comunicativa o
alla praticità espositiva. In questo modo si trovano ad ostacolare il lavoro
di linguisti e consulenti della lingua che vogliono salvaguardare la lingua
stessa. Soprattutto la Pubblicità è un fenomeno sociale molto importante
che ha una grande influenza sulle scelte decisionali degli ascoltatori, è
considerato un elemento propagandistico di grande successo, che giunge
proprio alle chiavi sociali, linguistiche. Riesce a coinvolgere gli ascoltatori,
spesso ricorrendo anche a delle canzoncine che per tutto l’arco della
giornata rimangono fisse nella nostra mente. È ritenuto il mezzo più
33
significativo per raggiungere uno scopo, per riuscire a far emergere una
determinata marca e conferirne di conseguenza il suo successo. È
constatato che spesso si fa uso di forestierismi, per quanto riguarda il
mondo della pubblicità, al fine di mandare messaggi più accattivanti e
significativi, è noto a tutti che si fa ricorso al francese per sponsorizzare
profumi, che altrimenti non avrebbero la stessa capacità di indurre le
persone a desiderare di comprarne. La lingua inglese è molto diffusa nel
meccanismo pubblicitario mondiale e nel nostro caso è sovrana sia in
campo spagnolo che italiano. Ci sono soprattutto alcuni settori dove è
più evidente, come ad esempio il settore automobilistico; l’espressione
rent a car è sempre presente nel settore del motore ed in generale è
diventato di grande uso sia a livello colloquiale, che in numerosi volantini
ed insegne. Anche nell’ambito della moda si vede l’influenza dell’inglese,
dove è possibile riscontrare una vera e propria adozione dello stile di vita
Nordamericano. Possiamo citare come esempio l’utilizzo del genitivo
sassone per quanto riguarda insegne di negozi, di abbigliamento, ma
anche per quanto concerne i ristoranti, come: Gino’s, Confecciόn
Danylo’s, Levi’s Store, Kiddy’s Class.
Soprattutto in ambito sportivo si denota una propensione a
ricorrere all’uso di anglicismi, considerando che la maggior parte dei
giochi atletici proviene da paesi anglofoni. Anche il nome stesso Sport, il
nome che designa tutti i giochi atletici, è per l’appunto un anglicismo
permanente nella lingua sia spagnola che italiana. In italiano non esiste
un equivalente di questo termine, mentre in spagnolo è stato adattato e
trasformato in deporte. Quello che succede in spagnolo però, è che
questo anglicismo prende piede in numerosi espedienti pubblicitari o
insegne che lo riportano come sostantivo per formare combinazioni
lessicali di vario genere:
Moto Sport, Sport Zone Islazul, Karacol Sport, Calderόn Sport,
Artίculos Deportivos BAC Sport, Caribbean Sport Shop, Gonza Sport,
Lebrauto Sport, Oteros Sport Madrid Las Rosas, Eco moving Sports, Sport
2000, Laister sport S.L., Auto Sport Moraleja, Deportes Aquasport
(latinismo aqua+anglicismo sport), Tienda Sport Zone Madrid, Patrick
Sport.
34
Il settore sportivo non è l’unico coinvolto nell’uso di anglicismi,
possiamo trovare questo utilizzo in altri moltissimi settori come ad
esempio nel mondo accademico, dove si ricorrere all’uso di parole inglesi
incalzanti per accattivarsi le famiglie, il miglior richiamo pubblicitario è
sicuramente quello di introdurre il sostantivo school come ad esempio:
Trinity School, The rainbow School, Brains Nursery Schools Madrid,
Nace Schools, Everest School Monteclaro, Madrid Montessori School, St
Anne’s School SA, Orgaz Nursery School SL.
Anche in ambito artistico-fotografico abbiamo delle testimonianze
importanti di anglicismi:
Foto-club, Fotoboom, Foto Express Teyo, Foto art Studio Marisol,
Foto Express 40, Strawberryphoto, Foto House, Copy-sur, Alan
Photostudio, Lomography Shop, Photo’s Javi
Per quanto riguarda agenzie di viaggi, di trasporti, di sicurezza si
riscontra sempre una grande somministrazione di elementi anglofoni
come:
Diamond seguridad, Touring Consulting Viajes, Consultin
Inmobiliario, Still Master Key, Viajes City, Tourline Express Canillejas,
Correos Express, Choronoexprés, Cuzco Detecives, Security World, Grupo
Continental, Gamesystem España SA, Catai Tours, Travel Air, Millan
Travel SA, Beagle Club De Viajes, Trekking y Aventura S.L.
Con questi brevi esempi ho voluto dimostrare la ramificazione degli
anglicismi nella pubblicità, e in tutti i suoi mezzi divulgativi quali riviste,
giornali, annunci di lavoro, o persino cartelloni riguardanti alberghi, dove
sarà facile imbattersi in sostantivi quali park o garden. L’inglese ha una
espansione linguistica in moltissimi paesi, si sta impadronendo persino
del ramo pubblicitario, che è il mezzo più veloce per arrivare
direttamente nelle case dei cittadini, creando una catena di dipendenze
economiche, linguistiche, sociali che contraddistinguono la cultura e la
lingua di un popolo.
37
CAPITOLO 4
PERCHÈ IL PRESTITO SI IMPONE?
4.1 I COMPITI DEL LINGUISTA
I forestierismi non adattati che pervadono la lingua possono
arrecare dei problemi rilevanti a coloro che hanno il compito di
difenderla, e non solo sul piano metodologico ma anche su quello
deontologico. Ma come veicolare l’ingresso di questi anglicismi (nel
nostro caso)? Può un linguista vietare che si faccia un uso di un
determinato termine piuttosto che ricorrere al nuovo anglicismo? Si
possono proporre dei nuovi termini o persino adattare graficamente e
fonologicamente parole straniere, adeguandola allo schema linguistico
della lingua ricevente, ma allo stesso tempo non si può pretendere di
obbligare i parlanti a non utilizzare un determinato linguaggio.
Sappiamo già di come vengano introdotti termini inglesi,
semplicemente perché fa moda o perché ci si vuole dare importanza.
L’Italia poi, nello specifico, vive quello che viene definito dal presidente
dell’Accademia della Crusca il cosiddetto “trauma d’origine” risalente al
periodo del fascismo, dove vennero presi seri provvedimenti in merito
all’uso di forestierismi finanche sulle insegne di esercizi commerciali.
Questo ci dimostra come da sempre ci fosse stata la propensione nel
voler accettare questi termini nuovi, sia per attirare turisti che per
emergere nella società. Gli italiani erano appena agli inizi
dell’industrializzazione ed il paese era povero, proprio per questo erano
più disponibili ad accogliere parole straniere, per cercare di risollevare la
loro debolezza sociale. Il linguista svolge un ruolo molto delicato perché
persino consigliare un termine, diventa una grande responsabilità. Infatti
deve proporre un’alternativa mirata, che abbia la giusta forza espressiva
capace di imporsi nel linguaggio quotidiano dei parlanti, e questo non è
molto semplice perché come abbiamo visto in precedenza, anche in caso
38
di validi sostituenti italiani si ha molto spesso la propensione al termine
straniero e risulta molto difficile per i linguisti capirne il motivo. Proprio
per questo riusciamo a trovare varie spiegazioni che ci aiutino a
comprendere il titolo di questo capitolo ovvero: perché il prestito si
impone? I linguisti si sono dati varie motivazioni in merito come: la
diffusione non controllata di forestierismi da parte di centri di
divulgazione che non si preoccupano di trovare equivalenti, oppure la
mancanza di contatto del termine alternativo con i parlanti ed infine
perché giornalisti o scrittori non si preoccupano del problema ma
puntano ad avere popolarità ed un maggiore ascolto, ricorrendo al
vocabolo straniero. Sicuramente più alternative linguistiche si avranno e
maggiore sarà la scelta, essendo una decisione che l’individuo compie in
piena libertà bisognerà cercare un equivalente talmente valido che verrà
preferito al forestierismo, è questo sicuramente il caso della parola
regista o autista, che noi ormai sentiamo come pienamente italiane,
anche se sono di origine francese.
Potremmo quindi racchiudere il compito del linguista in tre efficaci
attività che ci vengono suggerite da Michele A. Cortellazzo, importante
professore di linguistica italiana:
1. Monitorare l’introduzione dei forestierismi, soprattutto nella fase
iniziale;
2. Proporre alla comunità dei parlanti delle soluzioni alternative,
altrettanto efficaci rispetto al forestierismo e capaci di inserirsi
adeguatamente all’interno del sistema lessicale italiano.
3. Osservare le dinamiche che si creano nella concorrenza tra il
forestierismo e le sue possibili alternative e verificare qual è la
reazione della comunità parlante, cioè qual è, tra le alternative in
concorrenza, quella che si costituisce in norma lessicale.18
Proprio per questo motivo nascono anche campagne al fine di far
riacquistare padronanza e dignità linguistica agli Italiani. Ne è un grande
esempio quella intrapresa da Annamaria Testa, un vero e proprio
episodio di attivismo linguistico che ha avuto un grande successo e che
18 OP CIT pag 29
39
ha suscitato l’interesse in moltissimi Italiani; “Dillo in Italiano”. Come
canale di diffusione si è scelto uno a costo zero, che è appunto la
diffusione in rete, grazie anche all’utilizzo di social network come face
book, twitter, linkedin.. così con una grafica semplice si propongono
corrispondenti italiani da sostituire a termini inglesi. Inoltre è stata
presentata una petizione su Change.org rivolta all’Accademia della
Crusca (Organo di regolamentazione linguistica italiana) per invitare il
governo italiano, gli imprenditori, la stampa, la radio ad utilizzare di più
l’italiano e preferirlo rispetto a possibili forestierismi. Ad una settimana
dal lancio raggiunsero già le 53.000 firme, e subito del successo ne
parlava la stampa, la radio, alcune emittenti radio estere e tanti blog.
Questa stessa petizione fu presentata direttamente a Firenze nel corso
del convegno: la lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli
anglicismi, organizzato proprio dall’Accademia della Crusca.
40
Il presidente Claudio Marazzini lo definì un vero intervento per la
lingua italiana ed aggiunse che
Progetteremo un sito Internet di facile accesso e consultazione, per
aiutare tutti ad orientarsi tra vecchie e nuove parole straniere entrate nel
nostro lessico, per capire quali sono i significati, gli usi, le alternative
valide e possibili. In questo sito potranno anche trovare posto
segnalazioni, suggerimenti, commenti e contributi che vengono da voi. E
conclude affermando: la visibilità e il consenso ottenuti dalla petizione
che avete firmato hanno, di fatto, già acceso su questo tema
un’attenzione che manterremo viva.
Ne possiamo dedurre che la rete è considerata un’ottima risorsa per
promuovere tematiche linguistiche. È molto importante poter contare
sulla condivisione di argomenti validi come quello del linguaggio dove si
41
possono trovare soluzioni forti.
Di seguito vi riporterò la petizione che ha suscitato l’interesse di
moltissimi italiani e che è riuscita a raccogliere ben 70.000 adesioni, è
considerato un passo considerevole che ci mette di fronte ad una
questione vitale, ovvero quella di fornire più conoscenza, più vocaboli
alle persone, cercando di stimolare tutti a parlare di più in italiano.
LETTERA
Membri del Consiglio Direttivo Aldo Menichetti, Massimo Fanfani,
Vittorio Coletti, Luca Serianni
Presidente Accademia della Crusca Claudio Marazzini
Presidenti Onorari Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio e
Francesco Sabatini
Chiediamo che, forte del nostro sostegno, l’Accademia della Crusca
inviti formalmente il Governo e le Pubbliche Amministrazioni, gli
esponenti dei media, le associazioni imprenditoriali a impegnarsi per
promuovere l’uso dei termini italiani in ogni occasione in cui farlo sia
sensato, semplice e naturale.
Infarcire discorsi politici e comunicazioni amministrative, resoconti
giornalistici o messaggi aziendali di termini inglesi che hanno adeguati
corrispondenti italiani rende i testi meno chiari e trasparenti, meno
comprensibili, meno efficaci. Farsi capire è un fatto di civiltà e di
democrazia.
Ma non solo: la lingua italiana è amata. È la quarta studiata nel
mondo. È un potente strumento di promozione nel nostro paese ed è un
grande patrimonio. Sta alle radici della nostra cultura. È l’espressione del
nostro stile di pensiero. Ed è bellissima.
Privilegiare l’italiano non significa escludere i contributi di parole e
pensiero che altre lingue possono portare. Non significa chiudersi ma,
anzi, aprirsi al mondo manifestando la propria identità. Significa, infine,
42
favorire un autentico bilinguismo: competenza che chiede un uso
appropriato e consapevole delle parole, a qualsiasi lingua appartengano.
Chiediamo inoltre che, come avviene in Francia, in Spagna, in
Germania e nei paesi anglosassoni, l’Accademia della Crusca attivi, anche
in rete e insieme ad altre istituzioni, iniziative e servizi utili a promuovere
e a diffondere qui da noi l’impiego consapevole delle parole italiane, e
chiediamo che vengano conferite le risorse per poterlo fare.19
19 Petizione “Dillo in italiano”, Annamaria Testa, da www.Change.org
43
CONCLUSIONE
Nell’elaborato da me presentato, ho analizzato l’invasione di un
determinato forestierismo che ha avuto una grande influenza
soprattutto in Europa, si tratta dell’anglicismo. Tutto ciò avviene in
quanto l’inglese rappresenta la lingua di maggiore influenza nel mondo,
non solo perché costituisce la lingua più parlata a livello mondiale ma
perché vanta di un gran numero di seguaci, che vogliono adottare uno
stile di vita Nordamericano. Quello che è emerso è che vi sono diversi
comportamenti per far fronte a queste influenze linguistiche e che lingue
sorelle come ad esempio l’italiano e lo spagnolo reagiscono
diversamente al problema in questione.
In precedenza è stato detto che l’inserimento di parole nuove è visto
quasi da tutti i linguisti come una prova di arricchimento della lingua, in
quanto la lingua è sempre in movimento, ma allo stesso tempo non si
deve rischiare di perdere l’autonomia linguistica che costituisce l’identità
più grande di un popolo. Proprio in merito, gli Spagnoli dimostrano una
maggiore rigidità nel voler tutelare e proteggere la loro lingua, grazie
anche al lavoro sviluppato dall’organo regolatore linguistico RAE, che
esegue un compito davvero difficile di salvaguardia. Nonostante il forte
protezionismo spagnolo, abbiamo visto come insegne di attività
commerciali o cartelli stradali possano tuttavia includere degli anglicismi.
Sembra infatti che non si possa rinunciare al genitivo sassone ed a
sostantivi come school, park, garden. Forse in alcuni casi ritengo il
metodo spagnolo esagerato come quando arrivano a tradurre titoli di
film, nomi di persone famose o marche di prodotti, perché se un
determinato prodotto è conosciuto in tutto il mondo con quel nome
dovrebbe rimanerne tale. Come alternativa vincente inserirei dei
sottotitoli di traduzione, in modo da mantenere inviolato il nome di
origine. Ad esempio un film degli ultimi tempi come Twilight che ha
riscontrato un grande successo mondiale, è incredibile che sia conosciuto
dai parlanti spagnoli come Crepúscolo. Però non si può certo dire che gli
44
spagnoli non abbiano un forte senso di nazione e questo sicuramente
trapela dalla rigidità che impiegano nel proteggere la purezza della loro
lingua.
D’altro canto l’italiano rischia in questo modo di perdere la sua
autonomia linguistica. Questo perché il consenso nazionalpopolare non
è mai esistito e l’Italia non ha mai avuto un senso di nazione forte, dovuto
in parte al cosiddetto trauma d’origine risalente all’epoca fascista. Ma in
generale in Italia se si analizza il parlante medio si potrà constatare che
non conosce la lingua italiana, non utilizza congiuntivi e condizionali
adeguatamente, non fa uso di determinate parole forbite del nostro
linguaggio, ma capita che durante il discorso si trovi a servirsi di
anglicismi, il più delle volte senza saperne il reale significato. In Italia
difatti non vi è un controllo più rigido e anche i mezzi divulgativi remano
contro i linguisti, non riflettono prima di inserire nel loro articolo una
parola inglese o prima di catturare l’attenzione dello spettatore con una
parola sconosciuta alla televisione. Soprattutto nel linguaggio politico,
questo meccanismo genera notevole confusione, in quanto le persone da
casa, non riescono a capire in toto il significato a cui si vuole alludere,
quando poi basterebbe davvero poco per discuterne utilizzando un
termine italiano comunque efficace. È normale che in circostanze
settoriali come il mondo informatico, non si può ricorrere a delle
soluzioni e/o traduzioni di parole inglesi, e anche per quanto riguarda i
prestiti cosiddetti di necessità non si può rinunciare alle parole ananas,
caffè, jazz.. perché costituiscono dei prodotti che erano totalmente
inesistenti nella nostra terra e che sono pervenuti a noi, aumentando le
nostre conoscenze insieme alla loro nomenclatura.
La tematica delle influenze linguistiche è davvero molto delicata,
coinvolge filosofie di pensiero molto contrastanti, ma quello che ne
emerge è che al momento, nonostante le grandi invasioni di parole
inglesi, l’italiano non sia ancora a rischio di una eventuale perdita di
autonomia con conseguente creolizzazione, in quanto il numero di
anglicismi seppur elevato rimane contenuto. Difatti la diffusione di
parole inglesi è un fenomeno planetario e l’italiano ha sempre resistito
ad ogni tipo di contaminazione linguistica, però ad oggi ritengo vitale
45
salvaguardare una lingua bella come la nostra piena di virtuosità ed
espressioni eleganti.
Quello che a mio avviso i linguisti italiani potrebbero attuare per
diminuire l’esposizione ai forestierismi, è raccolto in quattro azioni:
1. Stabilire un confronto costante con le altre lingue romanze, come lo
Spagnolo ed il Francese e vedere come reagiscono in merito ad un
anglicismo, prendendo spunto per una eventuale traduzione
2. Fornire una conoscenza scolare bilingue “Funzionante”, perché se si
conosce adeguatamente la lingua, si evita che si possano inserire
termini inglesi goffi e scorretti durante un discorso, rischiando di
parlare itanglese.
3. Studiare ed introdurre subito un equivalente italiano quando si è
all’inizio dell’anglicismo, quando è solamente allo stadio germinale.
4. Bisogna stimolare con campagne pubblicitarie l’importanza di una
responsabilità individuale, è stato questo il caso della campagna “Dillo
in italiano” che come abbiamo visto precedentemente ha riscontrato
un gran numero di adesioni e l’approvazione da parte dell’accademia
della crusca.
Sicuramente però, il passo più decisivo deve essere compiuto da
ogni singolo individuo, evitando di utilizzare parole errate come footing
e cercando di eludere fusioni linguistiche improbabili come il verbo
lovvare! Ogni singolo parlante ha il compito di salvaguardare la salute
della propria lingua.
49
INTRODUCTION
The language is an inestimable cultural heritage; it is the primary
means of communication of each people. The language is the condition
of all intellectual activities, because, allowing us to anchor thoughts to
words, we are able to remember and share them with other people. This
certainly happens when all social strata speakers who belong to a certain
territory adopt a common linguistic code. You just cannot adapt to an
environment without the use of language, indeed critical for effective
communication.
It may happen in fact that you stumble into misunderstandings if
you do not respect the linguistic code of a language, considering also the
evolution of the language habits. Therefore, it is important to preserve
our language and understand the extent of the influences to which a
language is exposed, both for trade and for social relations, and that may
contaminate or enrich our language.
The aim of this thesis is indeed to analyze the influences many
languages are exposed to and to examine how they changes over time.
Surely, one of the major influences comes from foreign words. The word
“Foreignism” identifies lexical units deriving from another language,
migrated in their original form or with phonetic and morphological
adaptations 20.
The acceptance of foreign words has always been opposed by many
schools and associations which were in charge of "defending" the
language. For what concerns the Italian language during the nineteenth
century this battle found its peak with the purist movement, which called
“barbarisms” the alloglot words.
Today Italian language is facing a massive invasion of foreign words
mainly coming from English: the so called “Anglicisms”. In the following
pages we’ll compare languages such as Italian - where the influence of
20 Carocci, (2008), le parole del lessico Italiano, pag 71
50
anglicisms is continuous especially in social media, journalism and
politics- versus languages that adopt a very strong system of protection;
this is the case of Spanish and French.
We will then analyze the pros and cons that characterize the foreign
words, since they can be a very important enrichment for a language but
sometimes a warning sign. In fact, they may generate problems such as
lack of enrichment due the language’s country of origin and loss of
autonomy of the target country itself. Furthermore, amalgamating with
the lexicon, foreign words can lead to a creolization of the language.
The most immediate mechanism by which a word passes from one
language to another is the Loan. However, many scholars have pointed
out the inconsistency of this phenomenon’s name with the term “loan”;
in fact a loan implies the deprivation of something which should be given
back, but this does not occur in the “linguistic loan”.
Maurizio Dardano says: "Linguistic loan occurs when our language
uses and takes a linguistic feature that already existed in a different
language but doesn’t match ours". 21
In the first chapter, we will investigate the technical terms related
to the language and the influence of foreign words, then we will take into
consideration the Italian language, analyzing the influence that English
has on Italian also in areas like politics. We will then discuss the meaning
of protectionism, examining the Spanish language through the
differences between Spain and Latin America. In the final part of this
thesis, the importance and the value of the linguists will be explained.
21 Def. From the book “Inglese Italiano 1 a 1”, 2008, Giovanardi, Guardo, Coco50pag 70
51
CHAPTER 1
LANGUAGE AND FOREIGNISMS’ INFLUENCE
1.1 LOAN OF NEED AND LUXURY
Scholars divide the linguistic loan in two categories:
1. LOAN OF NEED: borrowed words become part of our language
because we have no equivalent to designate things or unknown
concepts in our language (eg. “caffè” from Turkish, “ananas” from
Portuguese and “computer”, “poker” , “jazz” from English).
2. LUXURY LOAN: occurs when, even if there is the Italian equivalent,
a foreignism is preferred because it is “luxurious” in terms of style
and it is trendy as well. This is the case of some terms generally
used in the media communication such as: “Weekend”, “make
up”, “budget”, “meetings”.
1.2 ADAPTATION, CALQUES AND FALSE FRIENDS
Other phenomena that influence a language in terms of graphics,
lexical and semantic are:
• ADAPTATION: It’s a process that modifies a word taken from the
vocabulary of a foreign language, in order to assimilate it and make it
conform to the rules of the language system that receives it. Scholars
think adaptation is the least occuring phenomenon since a word hardly
integrates into the target language because of the semantic differences
associated with the vocabulary. The types of adaptations are quite
heterogeneous; in fact there are terms that integrate through the
addition of a verbal suffix, such as “Dribblare” and “chattare”, instead
other words become commonly used thanks to the international
movement of these so-called “cultured elements” as the word
52
“ecologia”.22
• LEXICAL CALQUE: It is a lexical unit that reproduces or translates a word
or expression coming from another language, conforming it to the target
language system. It promotes the creation of a new form composed of
lexical elements that reproduce the indigenous alloglot system which has
inspired them. The interesting thing is that the neologism is so well-
established in the language system that is not always recognizable; as a
consequence is not always possible to identify the original language.
It Is divided into:
1. Semantic calque: when a word, for example an Italian word, takes
on a new semantic value captured from a foreign lexical unit. This
is the case of the word “Parlamento”- parliament (English).
2. Translation calque: occurs when words, for example Italian words,
translate literally the elements of compound words of a foreign
language; for example: Skyscraper (English) -> grattacielo (Italian).
3. False Friends: It's a phenomenon that affects inter-linguistic
communication; it refers to words of two different languages,
which sound alike but have a very different meaning. For example,
you can think about the Spanish word "burro" that means donkey,
which coincides perfectly with our butter, in Spanish
"Mantequilla".
This risk of combining Italian words with English ones concerns all
levels of the language; below you will find some false friends taken from
a table in the book “English Italian 1 to 1”23
ITALIANO INGLESE ENGLISH ITALIAN
22 OP.CIT. pag.74 23 OP.CIT. pag 79.
53
Accidenti! Damn it! Accident Incidente
Avvertimento Warning Advertisement pubblicità
Barista Barman Barrister Avvocato
Bravo Clever Brave Coraggioso
Camera Room Camera Macchina
fotografica
Confidenza Familiarity Confidence Fiducia
Educato Polite Educated Istruito
Firma Signature Firm Ditta
Noioso Boring Noisy Rumoroso
55
CHAPTER 2
ITALIAN LANGUAGE ISSUE
2.1 FOUR EFFECTS OF ENGLISH ON ITALIAN LANGUAGE
English penetration is an issue several scholars have examined in
depth. In this regard, they have developed different points of view: some
think Italian is a language that is going to disappear, others believe this
influence can be seen as an enrichment, some others are indifferent
since they consider this as a fashionable and temporary phenomenon not
able to damage the structural root of our language.
It is true, though, that English is increasingly spreading in all the
areas of the Italian language. The most cultured and educated people and
the journalists use a large amount of anglicisms, to the point that they
could be considered the main responsible of this phenomenon.
Furthermore, also the language of the masses has been
contaminated, and this worries a wide number of experts and scholars.
Later on we will analyze why. Now we will study the main effects of
English on Italian; we can find four major causes-and-effects of the taking
over of these anglicisms:
1 CREOLISATION
2 WRONG PRONUNCIATION
3 LEXICAL IMPOVERISHMENT
4 SEVERAL ANGLICISM ARE UNKNOWN AND UNCLEAR FOR THE AVERAGE
USER
1. language creolization is what many scholars are worried about
because it modifies the language structures. Its bases seem
particularly solid since English is changing the Italian both phonetically
and morphologically; just consider that in our language all the words
end in vowel, not consonant as for Anglophone words.
56
The term creolization of language, derives from the birth of the Creole
language, which was the result of a mixing process. The mix took place
between the superstrate language (European colonizing countries)
and the substrate language (colonized countries). This is the case of
Pidgin born through the mixing of different languages due to
colonization.
Arrigo Castellani imagines himself as a pathologist who presents a
thesis on the influence of the Anglo Americanisms arguing that the
Anglo Americanisms which are not integrated represent the real
threat for the structures of language, causing an unhealthy sense of
uncertainty.
He also claims that the loans should be subject to the system that
receives them and they would necessarily have to change according
to the laws of that specific system.
2. WRONG PRONUNCIATION, which occurs frequently in average-
speakers, probably derives from listening to television or
broadcasting. The average citizen perceives the use that is made of
Anglicism, especially at political level or in marketing and uses them
in his dialogues, often without even knowing what the meanings are.
These terms are included in our vocabulary very often, even when we
have an equivalent that could easily be used without generating such
incorrect pronunciations and misunderstandings.
For example, Gian Luigi Beccaria states that Italian speakers tend to
move back accentuation of proper and common foreign names.
3. LEXICAL IMPOVERISHMENT occurs through the expansion of English
in the language that receives it; English words have often been
preferred even when Italian equivalent was available.
This happened when the word “ticket” was inserted in the health-care
language (1977). Filippo Maria Pandolfi, finance minister, who
preferred to use this English word instead of “contributo sanitario”,
introduced this term.
Arrigo Castellani, in his thesis, brings several examples of possible
equivalents that could easily be used as replacements of Anglicisms;
of course at the beginning they will sound weird and difficult to
57
accept; over time though, he claims, they can easily be assimilated.
As a support example, he takes into consideration the case of the code
that identifies the AIDS disease, whose acronym is mispronounced in
his opinion, according to the Italian territorial origin of our
interlocutor. He proposes to replace it with the acronym “SIDA” which
has the meaning: Sindrome Immuno Deficienza Acquisita, introducing
the term with the feminine article: la Sida.
He also proposes the introduction of Neoformations such as the
composition of the verb + noun: “Guardabimbi” instead of baby sitter.
He would introduce “trotterello” instead of jogging, “abbuio” instead
of blackout, and add an "e" at the end of terms like bar, film, sport.
He would also propose using “Fubbia” (smoke + fog) instead of smog
(Smoke + Fog) or “velopattino” instead of windsurfing.
With regard to the choice of the Italian equivalent as Anglicism
replacement, in the past there have been cases in which this has had
a positive response, like the case of “calico” instead of football or of
“allegato” instead of attachment. However, there are also cases in
which it is possible the coexistence of two terms such as
“bilancio/budget”, “basso costo/low cost”, “sacchetti del
supermercato/shoppers”, “campeggio/camping”.
Gian Luigi Beccaria believes that languages develop through the
influences of the words that borrow from others; at the same time he
criticizes the ostentatious use of these anglicisms, stating that very
often we may end up also using them improperly.
4. SEVERAL ANGLICISM ARE UNKNOWN AND UNCLEAR FOR THE
AVERAGE USER and this is certainly the most worrying effect.
Journalists, presenters, politicians do not bother reaching any target
audience; they claim they want to reach all of them including the
masses; often though, they do not care about Italian speakers'
difficulties in interpreting the uncontrollable flow of English words to
which they are exposed. They ignore or take for granted that people
can be familiar with their terminology, contributing to create
confusion, misunderstanding, challenges.
58
As Beccaria says, there is a perception that everything relating to
the American world is considered irresistible, referring to a powerful and
successful style of life. This happens because Italian is a less concrete
language than English, it is often redundant, while English boasts linear
syntactic and morphological ease. Italian is, in fact, more complex in
terms of structure; this could be an advantage since it can boast
sophisticated elements such as the subjunctive, but at the same time
Italian speakers often opt for English terms because they can be more
immediate, effective and sharp than Italian ones and also because they
are certainly more trendy.
The fact that often English terms take over our language while we
don’t even realize it, is what purists are worried about. In fact, we
frequently use English words unintentionally. It often happens that
interlocutors use English terminology without even being aware of the
real meaning of words.
As Beccaria analyzes in his book “Per difesa e per amore ", anglicisms
have negative consequences, especially if they can penetrate into the
world of the less educated speakers, because they are defenseless, and,
according to his analysis this may impoverish language instead of
enriching it. People frequently modify the pronunciation of the words;
sometimes, and this is even worse, they create new words which do not
exist neither in Italian nor in English!
59
What does “Footing” mean?? In English it means base!!! what does it
mean in Italian??
2.2 PARAMETERS FOR TRANSLATION
Many linguistics recommend looking for replacements of anglicisms
in order not to impoverish our language by leaked foreign words that do
not meet our grammar, morphological and phonological rules.
In order for the translation to be successful a coexistence test has
60
to be considered . The book “Italiano Inglese 1 a 1”24, summarizes these
parameters in fourteen points that we will analyze.
1. ITALIAN EQUIVALENT: equivalence means linking the English word to
the most plausible Italian term through one of these processes: a
translation, introducing a word from scratch, replacing the English
word with an Italian one already used, or by adapting the foreign term
with the morphological rules of the country that receives it (as
mentioned above, Arrigo Castellani suggests to put a final "e" to some
words such as sport -> sporte). Certainly, adaptation is more likely to
successfully occur when a word is already present in our vocabulary,
i.e. competitor competitore, community comunità while it
should be avoided when it ends up in an obsolete or non-existing
word i.e. performance performanza.
2. TIME IN SERVICE OF THE ANGLICISM the more the foreignism is
recent, the greater is the chance for the replacement to be successful
since it would mean that the Anglicism is not so widespread in our
language yet.
3. LEVEL OF EMBEDMENT to understand to what extent it is an anglicism
rooted in society, scholars refer to vocabularies, where the level of
acclimatization of Anglo-American voices in our language can be
checked.
4. DIFFUSION IN FRENCH AND SPANISH before proposing any
translation it is necessary to verify the diffusion of the word coming
from the Anglo-American in the other Romance languages, in
particular in Spanish and in French. If they can be found in the
mentioned languages, this strengthens the Anglicism position.
5. LEVEL OF USAGE Anglicism can be widespread in a specific branch of
language or in common language. When it is used in a technical
language, it means we refer to a sub-code accessed only by a few
people who are specialists or keen on the sector. Therefore it
concerns a limited number of people, and in this case, the
replacement of the term may be favorable.
24 OP. CIT pag. 38
61
6. DIASTRATIC PENETRATION this parameter is connected with the
former; in particular, if the anglicism is hosted in technical language it
will rank high in the diastratic grid plans; however, if it is included in
common language it will be the opposite.
7. SPOKEN / WRITTEN LANGUAGE written language encompasses most
of anglicisms, but many of them manage to pass from the written to
the spoken language, if we refer to an average speaker. These two
categories can be followed by a third one, which refers to the
"broadcast" mode, i.e. coming from communication related to media
such as film, television programs, radio programs. Media
communication is the main responsible for the Anglicism diffusion in
common language. Only with regard to the written indicator, the
Italian replacement can be successful.
8. TECHNICAL LEVEL it would be challenging to spread a scientific term
because the higher the technical level, the more complicated would
it be to substitute the term with the Italian equivalent. in fact, there
are indeed some terms such as bytes that cannot be translated, or,
even if they could, their translation would not work.
9. CONNOTATIVE CHARGE AND EXPRESSION The connotative aspect is
critical to understand if an anglicism is easily translatable.
10. SPELLING AND PRONUNCIATION ISSUES English and Italian are two
different languages; the former coming from a Germanic language
family and the latter from the Romance one so there are differences
especially in terms of how to read and pronounce phonemes. Often
we hear on television, or in our everyday conversation, people who
use incorrect pronunciations. The possible replacement of the Italian
term will be more plausible when having a wrong pronunciation and
Anglicism reading difficulties.
11. NUMBER OF THE SUBSTITUENTS It is not always possible to match an
English word with an Italian one although this would be the primary
intent of many scholars. It is proved that the Italian equivalent in this
way would have a good chance of surviving. Sometimes this cannot
be possible because through the translation the word may sound too
generic compared to the original one, due to an inadequate
62
translation. In this case more substituents are often used for the same
English word, so replacing the Italian term will be very difficult.
12. INTRODUCTION OF ANGLICISM IN EXISTING LEXICAL SERIES OR ITS
CAPABILITY TO CREATE DERIVATES indicates two possibilities that
surely exclude the chances of success of an Italian equivalent. This is
the case of English compounds, such as those ending in day: (i.e.
election day), since it is difficult to translate compounds that are used
mechanically and are inserted into lexical series. The other case refers
to Italian derivative coming from English verbs such as: “Formattare”,
derived from “Format”, which indicates a real radicalization that is
almost impossible to eliminate from our common language.
13. PSEUDOANGLICISM It is an Anglicism used with a different meaning
versus the original one or refers to words used only in Italian, not
existing in English. In both cases, there will be great chances of
replacement.
14. POTENTIAL POLYSEMY it refers to terms that having multiple
correspondence in Italian, which are linked to more than one
meaning, would entail a great challenge in replacement.
2.3 POLITICAL LANGUAGE
Political discussion should be able to engage citizens, the potential
voters, trying to elicit their approval and consequently their consent. To
achieve this goal a politician will rely on his great oratory, trying to be
very persuasive and convincing, in order to obtain the greatest number
of votes possible.
In order for politics to succeed in its purpose, it is fundamental to
share effective arguments to support the candidate’s thesis and to
choose an erudite, effective and penetrating vocabulary full of rhetorical
structures, which have a great impact.
Nowadays the use of an innovative vocabulary able to surprise and
capture people’s attention is spreading among politicians who want to
impress and engage citizens. To do so, they tend to use a large number
63
of different anglicisms.
In fact, it seems that if politics has been made extremely specific and
sectorial, even though it is not, because it concern the whole community.
Certainly, the choice of a more comprehensible language would be able
to clarify many aspects that many voters fail to grasp; however, could this
be the new politics purpose?
Using words which can be understood only by a certain target
group, leaving other social strata citizens uninformed who are not even
interested in analyzing their meaning. Maybe the Anglicisms’ diffusion,
which is spreading, and whose aim of aligning italian with the European
Union language, has given birth to this new trend in political language.
2.4 INSTANCES OF ENGLISH IN POLITICAL LANGUAGE
Here are some examples of the most common English words that
are used in political language. We will analyze their meaning and their
comprehension; all terms will sound very familiar since they are
frequently used in television programs and in the most important
newspapers. In Alphabetically order, we will analyze: Antitrust, Austerity,
Authority, Bipartisan, Devolution, Exit Poll, Spread, Welfare.
1) ANTITRUST - In the political and economic language, it refers to
any effort for the safeguard of free competition, in order to
prevent and avoid any chance of monopoly and take measures
against any coalitions that are considered a threat.
2) AUSTERITY - (Austerità) is a term that used to be referred to the
strict economic regime imposed by the British government until
the second post-war period. It was then extended to indicate any
policy of consumption restriction and waste reduction,
implemented in case of crisis to achieve economic improvement.25
3) AUTHORITY - (Autorità) is a term used to indicate a monitoring
organization of a particular administrative sector (def. GRADIT). It
is in charge of guaranteeing the supervision needed to protect the
25 www.treccani.it – online dictionary
64
collective interests and it is generally independent from political
and economic power26.
4) BIPARTISAN - (Propr. Partigiano di entrambe le parti in contrasto)
In political and journalistic language, it refers to people,
institutions, movements, etc., that are accepted by parties in
conflict with each other or are keen on taking their defense.
5) DEVOLUTION - (Devoluzione, delega) In political language, it refers
to transfer or delegation of certain powers (eg. Education, public
order management, environment) from the State to the regions,
claimed by some movements and parties in order to correct the
centralism envisaged in the Italian Constitution.
6) EXIT POOL (Sondaggio a caldo/votazione all’uscita) Pool that refers
to a check of votes, which is the output of the preference of a pre-
selected group of voters. A sample of voters will be asked to
repeat, on special forms, their vote. In this way it is possible to
predict the pool result 27.
7) SPREAD - (Diffusione, Espansione) occurs when a State frequently
auctions certain bonds in order to gather liquidity used to finance
public debt.
8) WELFARE - The term "welfare state" originated in Britain and is
often translated in Italian as welfare or social status. It will seek to
ensure the well-being of citizens, despite the constant market
changes, even including basic services like education and health.
26 www.treccani.it – online dictionary 27 www.treccani.it – online dictionary
65
CHAPTER 3
PROTECTIONISM
3.1 LANGUAGE REGULATION ORGANIZATIONS
We have seen how foreign words can affect a language often
changing phonologic and morphologic structures of a particular linguistic
system. Many scholars state that since the language keeps developing,
linguistic influences, in this case anglicisms, should be welcome since
they can enrich the language and make it more direct and immediate.
On the other hand, there are those who consider this a warning sign.
This is what language purists claim, since, as their name suggests, they
are studying ways to try to keep the language as pure as possible,
avoiding potential influences and cataloging these neologisms as
barbarisms.
This activity includes the development of strategies and plans
aiming to try to protect the language, according to a real language policy.
Indeed many countries have linguistic regulatory bodies that are in
charge of implementing linguistic planning, also including all the products
that are related to the language, such as books, movies, etc…
The nation we will analyze is Spain, whose regulatory body language
is called RAE (Royal Spanish Academy). It was founded in 1713 and it is
an institution in charge of establishing, cleaning and giving glory to the
Spanish language.
This institution is aimed at refusing any type of barbarism that may
contaminate Spanish, even though it has had to accept and integrate
some kind of barbarisms, in particular anglicisms, in the latest editions of
its dictionary that is always updated with new words coming into use. We
can then assume that Spain opts for a purist trend.
For those unfamiliar with the linguistic world, we could consider
some obvious examples that can make us understand Spanish approach.
66
In this regard, we had previously agreed that language related
products have great importance in transmitting anglicisms. In fact, in
Spain in the journalistic and cinema field, they tend to pay great attention
to potential linguistic contaminations.
It is well known that Spanish tend to translate every word, even the
titles of the movies, so while in Italy a person goes to see the movie A-
Team, Spain will go to watch the Equipo-A film. In the same way, if you
want to enjoy a good Algida ice cream, you will find yourself eating the
same ice cream branded Frigo.
For accepted Anglicisms, a graphic, phonic and grammatical
adaptation will be found out, in line with Spanish structure. Another key
point is that English words will be read or written incorrectly and inserted
in Spanish dictionary exactly as they are pronounced since Spanish read
language as it is written. Few examples below will better explain the
phenomenon.
1ST CASE: Wrongly pronounced words (as written)
AIRBAG From Engl. airbag Dispositivo salvavita per automobile
BACόN
From Engl. Bacon Pancetta affumicata
BIG BANG From Engl. Big Bang
Grande esplosione dell’origine dell’universo
CHEQUE From Engl. Cheque
Assegno
CLOWN From Engl. Clown Pagliaccio
CLUB From Engl. Club Società, luogo di riunione CURRY From Engl. Curry Spezia indiana
DISPLAY From Engl. Display Dispositivo per visualizzare dati attraverso apparati elettronici
FLASH From Engl. Flash Lampo di luce
KETCHUP From Eng. Ketchup
Salsa di pomodoro condita con aceto, zucchero e spezie
2ND CASE: Correctly pronounced words but wrongly written (written as
pronunced)
67
BéISBOL From Engl.Base Ball
Gioco tra squadre dove i giocatori raggiungono le basi
BUMERàN From Engl. Boomerang
Arma da getto tipica dell’Australia con parte centrale ricurva
CHAMPù From Engl. Shampoo
Lozione per i capelli
COCTEL From Engl. Cocktail Bevanda per una riunione o festa
FILIN From Engl. Feeling Empatia FùTBOL From Engl. Football Calcio
LIDER From Engl. Leader Guida, Capo MITIN From Engl.
Meeting Riunione dove si espongono discorsi
ZUM From Engl. Zoom Teleobiettivo che avvicina o restringe l’immagine
However, there are English words that identify a specific sector, and
therefore are required in order to understand and use new technologies,
as the case of the computer.
The English language has a real fundamental purpose: bringing the
information in a way that can allow users to enter into this world, having
all the necessary skills and tools to do so.
Therefore it will be fundamental to use a jargon, a specific /
technical language on which not even purists can intervene. In fact, this
circumstance forces the users to use a new language referring to
technical concepts which are essential for the proper use of
communication means.
Below some words belonging to this jargon/technical language:
E-mail, Fax, Microsoft, Megabytes, Basic, View, Password, Edit,
Datafile, Current Page, Source, Login, Logout, Ckecking, Windows,
Word, CD-Rom, Webzine, Transfer Control Protocol/Internet
Protocol (TCP/IP) , printer, joystick, Hard disk, Floppy, Mouse28.
Regarding these terms there are three cases in which Spanish
28 Taken from OP. CIT. pag 33
68
equivalents have been successfully accepted:
Mouse -> Ratòn
Password-> Contraseña
E-mail -> Correo Electrόnico
In the Internet, there are compound words that are formed adding
the .NET suffix or WEB. They are used to form new nouns as in the
following cases:
- Saniweb (Sanidad + Web), medical information
- Enfermerίaweb (Enfermerίa + web) nursing information
- Gineweb (Ginecologίa + Web) gynecological Information
- Psiconet (Psicologίa + Psiquiatrίa + Psicoanàlisis + net) It includes
all information concerning psyche analysis.
- Dermanet (Dermatologίa + net) dermatological information.
3.2 SPAIN AND LATIN AMERICA
According to the latest Yearbook of the Cervantes Institute (2013),
the number of Spanish speakers is about 418 million (Spanish is their
official or co-official language). It is the second language in the world for
the number of native speakers, who are spread in three continents: In
Europe there are 46.8 million, in America 370.5 million and in Africa 0.7.
Concerning Anglicisms, we must bear in mind that there are differences
regarding this phenomenon, between America and Spain. It is important
to emphasize that, even within Latin America, enormous diversity can be
found. The lexicographer G. Haensch (1995, 218) explains this concept
very clearly:
Estos extranjerismos constituyen otro factor de diferenciaciόn, por
una parte, entre el español peninsular y el Americano, por otra, incluso
entre los distintos paίses hispanoamericanos”.
“These foreign words represent another differentiation factor
between the Spanish of the Iberian Peninsula and the American Spanish
on one hand, while on the other we can talk about diversity among the
same countries of Latin America."
69
The main differences between these two regions depend on the
huge size of Latin America and from the fact that the latter has started
suffering from British influence much earlier than Spain.
In fact, the degree of English influence diffusion around the Latin
American countries, it is strongly related to the degree of contact with
the United States. For example, the contact will be maximum in the case
of Puerto Rico and minimum if referring to Cuba. The direct influence of
English in Spain was a of the post-war phenomenon, whereas previously
all Anglicisms came to Spain through France29.
It seems unlikely that American Spanish has affected so much the
introduction of Anglicisms in the Spanish of Spain. On the other hand it
is true that all of Western Europe is deeply influenced by the United
States and absorbs customs and traditions of the American lifestyle.
The diversity depends both on history and geography and for this
reason American colonies took the United States as a political and
administrative model, allowing a greater English influence on vocabulary.
This is the case of the aforementioned Puerto Rico that was granted to
United States with the Treaty of Paris in 1898; as a consequence, from
that moment on the United States had had full authority in determining
the political status and civil rights of the islanders.
In fact, from 1898 to 1948 English was the official language in all the
public schools of Puerto Rico. Subsequently Puerto Ricans succeeded in
re-establishing Spanish as the primary language in public schools thanks
to their political strength and determination in keeping their language
and cultural identity.
Another Latin American country that has definitely experienced a
strong English influence is Mexico, because of its geographical position.
For example you can read in the Mexican signs "Se Renta" instead of the
Spanish expression "Se Alquila", which means "To Rent" and this comes
from the English verb “To Rent”.
For this reason there will be many lexical differences between the
29 El desplazamiento linguίstico del español por el inglés, Madrid 2003, Francisco G. Menéndez – Maria V. G. Menéndez , pag 174
70
Latin countries and Spain. So “Bόmper” in Latin America (from English
“Bumper”) will be “parachoques” in Spain. Certainly there are also
examples in which occurs the opposite since in Spain there are words
which are very similar to English ones such as “Parquin” / “parking” (from
English “Parking”), while in Latin America predominates the word
“estacionamiento”.
This is also the case of the word “stop” vs “alto”, “pare”. These
differences are also found in more recent terms such as “computadora”
used in Latin America (From English “Computer”) versus “ordenador”
used in Spain, or “celular” used in Latin countries against “mόvil” which
is used in Spain (in English both “mobile” and “cellular” are used).
3.3 MASS MEDIA AND ADVERTISING
Mass media have a powerful influence on linguistic habits. They
generate new ways of speaking that remain stuck in people’s minds more
than most Italian substituents, thanks to their communicative
authenticity and ease of use.
In this way they hinder the work of linguists and language
consultants who want to preserve the language itself. Advertising is a
very important social phenomenon that has great influence on the
listeners. It is considered a successful element of propaganda, which
reaches the social and linguistic purpose.
It involves the audience, often using short songs that get stuck in
our head throughout the day. There are some areas where this is
extremely evident, such as the automotive industry; the expression “rent
a car” is widespread in the motor industry and it is frequently used both
in conversations and in many fliers and signs. Even in the fashion industry
we can see the influence of English since the adoption of the North
American lifestyle is extremely marked.
We can cite as an example the use of the Saxon genitive for shops
and clothing stores signs, but also with regard to restaurants such as:
“Gino's”, “Confecciόn Danylo's”, “Levi's Store”, “Kiddy's Class”. Especially
71
in the sport world, anglicisms are commonly used also because most of
the athletic games come from English-speaking countries.
Even the word “Sport”, which is the name that indicates all athletic
games, is in fact a permanent Anglicism in both Spanish and Italian. In
Italian there is no equivalent of this term, while in Spanish it has been
adapted and transformed into “deporte”.
The sports sector is not the only one involved in the use of
anglicisms. In fact, we can find this practice in many other sectors such
as in the academic world, where the best advertising appeal refers to the
introduction of the word “school” as in the example below:
Trinity School, The rainbow School, Brains Nursery Schools Madrid
Even in the artistic- photographic field we have some important
examples of anglicisms:
Photography club, Fotoboom, Teyo Photo Express, Photo Art Studio
Marisol, Photo Express 40
In travel agencies, transport, safety, anglophone elements are
frequently used such as:
Diamond seguridad, Touring Consulting Viajes, Consultin
Inmobiliario, Still Master Key, Viajes City, Tourline Express Canillejas
English has had a linguistic expansion in many countries and it is
taking over even in the advertising branch, which is the fastest way to get
directly into people's homes, creating a chain of economic, linguistic and
social dependencies which strongly affect our culture and language.
73
CHAPTER 4
WHY IS LOAN REQUIRED?
4.1 LINGUIST’ TASKS
When foreign words that pervade the language are not adapted,
they can cause important problems to those who have the task of
defending it, not only in terms of methodology but also of ethics. But how
should these Anglicismis (in our case) be conveyed?
May a linguist ban the use of specific term instead of accepting the
new Anglicism? On one hand it would be possible to propose new terms
or even customize foreign words, graphically and phonologically,
adapting the linguistic pattern to the target language, on the other hand
it is not advisable to prevent a speakers from using a particular language.
We already know why English terms are introduced: because it is
fashionable or because it conveys style. Italy in particular, experience
what the President of the Accademia della Crusca calls "original trauma"
from the fascism period, when the use of foreign words even on shops
signs was seriously persecuted. This highlights that the use of new terms
and their acceptance has always been a common practice, both to attract
tourists and to emerge in society.
Italians were experiencing the beginning of industrialization and the
country was poor. For this reason they were more willing to accept
foreign words in order to try to improve their social status. Linguists play
a very delicate role because even when asked to recommend a term, they
have a great responsibility. In fact, they will have to propose a targeted
alternative, whose expressive power is able to be accepted in the
everyday language of the speakers. This is not so easy because, as we
have seen before, even in the case of valid Italian substituents,
foreignisms are preferred and it is very difficult for linguists to
understand why. For this reason we could assume the linguistics’s task
74
includes three effective activities, as suggested by Michele A. Cortellazzo:
1. Monitor the introduction of foreign words, especially in the initial
phase;
2. Propose alternative solutions to the community of speakers which
are as effective as the foreign ones and able to fit well within the
Italian lexical system.
3. Observe the dynamics in the competition between the foreignism
and its possible alternatives and check what is the reaction of the
speaking community in order to understand which one among the
competing alternatives, becomes the lexical rule30.
There are also campaigns introduced to make Italian language
regain strength and dignity. A very good example is the one
undertaken by Annamaria Testa, a real linguistic activism
experiment that has been very successful and has attracted many
Italians; “Dillo in Italiano” ("Say it in italian").
The distribution channel was chosen was at zero cost, i.e. the
internet spreading, thanks to the use of social networking sites like
Facebook, Twitter, Linkedin … A simple graph asked to propose
Italian equivalents in replacement of English terms. A petition on
Change.org was also addressed to the Accademia della Crusca
(Organ of Italian linguistic regulation) to invite Italian Government,
employers, press and radio to use more Italian words instead of
alternative foreign words. A week after the launch it already
counted 53,000 signatures, and its success was immediately
advertised by the press, radio, some foreign radio stations and many
blogs. This same petition was submitted in Florence during the
conference: “the Italian language and the Romance languages
against the anglicisms”, organized by the Accademia della Crusca.
11 OP CIT Pag 29
75
FINAL REMARKS
In this work I have analyzed the “invasion” of a particular kind of
foreignism that has had a great influence especially in Europe, the
“Anglicism”. All this happens because English is the language with the
greatest influence in the world, not only because it’s the most spoken
language in the world but also because a large number of followers who
wish to adopt a North American lifestyle.
The results I have come to refers to the existence of several
behaviors aimed at avoiding these linguistic influences and to the fact
that sisters languages such as Italian and Spanish react differently to the
problem considered.
Earlier in this work, it has been highlighted that almost all linguists
consider inclusion of new words as an enrichment for the language as it
keeps changing and developing. The other side of the coin is that the
linguistic autonomy, the main identity of people, should not be lost. In
this regard, Spanish people are more determined in preserving and
protecting their language, thanks to the work of RAE, the linguistic
regulatory body, which is in charge of safeguarding the language, an
extremely difficult task. Despite the strong Spanish protectionism, we
have seen that even shop signs or traffic signs often include Anglicisms.
It seems that we cannot give up the genitive and nouns like school,
park, garden. Nevertheless, in some cases I believe the Spanish method
is too strict, as for example in the translation movie titles, names of
famous people or brands; I think that if a particular product is well known
all over the world under a certain name, it should remain as it is.
As an alternative I would propose inserting translation subtitles in
order to keep the original name as it is. For example a recent film like
“Twilight” that has been a huge success worldwide, it is known to Spanish
audience as “Crepuscolo”. We certainly can say that that Spanish have a
strong sense of nationalism and this also explain their strength in
protecting the purity of their language.
76
At the same time, Italian risks, in this way, to lose its linguistic
autonomy. This is because the popular national consensus has never
existed and Italian people have never had a strong nationalism, partly
due to the so-called trauma of origin dating back to the fascist era. In
Italy, if we analyze the average speaker , it will be clear that he/she does
not know the Italian language perfectly, does not use subjunctive and
conditional properly and does not use a refined language. Nonetheless,
he/she uses anglicisms, without knowing their real meaning, most of the
time.
In fact, in Italy there is not a serious control and even the media are
against linguists since English words are allowed without analyzing their
consequences, just to catch the viewer's attention. Especially in the
political language, this mechanism generates considerable confusion, as
people at home cannot fully understand angligisms’ meaning, while this
could be easily avoided by using an Italian equivalent.
For specific sectors such as the IT, it is impossible to resort to
solutions and / or translations of English words; also with regard to the
so-called “loans of need” we cannot discard words like pineapple, coffee,
jazz .. because they refer to products that were totally missing in our
country and have been introduced from abroad. This has increased our
knowledge together with their original names.
The linguistics influences topic is really delicate and involves mixed
positions and points of view. What emerges is that at the moment,
despite the great English words invasion, Italian language is still at risk of
a possible loss of autonomy resulting in creolisation, since the number of
anglicisms remains high, even if it is restrained. In fact, English words
diffusion is a global phenomenon and Italian has always resisted to any
kind of linguistic contamination; today the safeguard of a beautiful
language like ours full of virtuosity and elegant expressions, it is
considered vital.
In my opinion, Italian linguists could implement four actions in order
to reduce exposure to foreign words, which can be summarized as
follows:
1. Establish an ongoing dialogue with the other Romance languages, such
77
as Spanish and French, and analyze how they react to anglicisms,
taking inspiration for any translation
2. Provide an “effective” bilingual school knowledge because the proper
knowledge of a language prevents the user from inserting clumsy
and inappropriate English words during a speech and from speaking
“Itanglese”.
3. Study and introduce an Italian equivalent when an Anglicism is firstly
introduced, that is, it is at its germinal stage.
4. Stimulate awareness through promotional campaigns on the
importance of individual responsibility as the case of the campaign
“Dillo in Italiano” ("Say it in Italian”), which, as we have previously
seen, encountered a large number of participants and approval by
Accademia della Crusca.
Anyway, to be sure the most important step should be made by
each individual, avoiding the use of wrong words as “footing” and trying
to evade linguistic mergers as the verb “lovvare”! Each speaker is in
charge of safeguarding the health of his/her own language.
81
INTRODUCCIÓN
El idioma es un patrimonio cultural de gran valor, es el principal
medio de comunicación de un pueblo. El lenguaje es la condición de
todas las actividades intelectuales, que nos permite anclar el
pensamiento a unas palabras para que lo podamos volver a encontrar y
compartir con otras personas. Eso sucede a través de la adopción de un
código lingüístico común e igual para todos los estratos sociales al que
pertenecen los hablantes de un determinado territorio. No es posible
adaptarse a una realidad sin el uso de la lengua, fundamental para una
comunicación eficaz. De hecho, es posible que se produzcan
malentendidos si no se respeta el código lingüístico de una lengua, a la
que se deben incluir también la evolución de los hábitos lingüísticos. Por
lo tanto, es importante preservar nuestro idioma, y comprender en qué
medida las influencias, a las que está expuesto un lenguaje de forma
continua, puede contaminar o enriquecer nuestro idioma, tanto para el
comercio como para las relaciones sociales.
De hecho, el objeto de este trabajo es analizar las influencias a las
que están expuestos muchos idiomas y cómo estas mismas influencias
puedan estar sujetas a cambios lingüísticos en el tiempo.
Sin duda, una de las principales influencias se deben a los
extranjerismos.
82
El extranjerismo es una unidad léxica proveniente de una lengua,
aceptada en otro idioma en su forma original o a través de adaptaciones
fonéticas y morfológicas31.
La aceptación de palabras de origen extranjera ha sido siempre
contrastada por muchas escuelas o asociaciones que tenían la tarea de
“defender” la lengua. En cuanto a la lengua italiana del siglo XIX, esta
batalla encontró su punto culminante con el movimiento purista, que
llamaba “barbarismos” las palabras aloglotas. No obstante, hoy en día
por lo que concierne la lengua italiana, encontramos una gran invasión
de extranjerismo especialmente de origen inglés, por lo tanto se habla
del caso de los anglicismos. Durante mis observaciones será mi
preocupación comparar idiomas como el italiano, donde la influencia de
los anglicismos es continua, especialmente a través de las redes sociales
y medios de comunicación como la televisión, los periódicos y la política,
en comparación con lenguas que en cambio adoptan un sistema
proteccionista muy fuerte, como en el caso del español. Lo que vamos a
analizar son los pros y contras que caracterizan los extranjerismos,
porque si por un lado pueden ser una adición muy importante para un
idioma, por el otro pueden revelarse una señal de peligro, ya que pueden
conducir a problemas tales como la falta de enriquecimiento del interior
y la pérdida de la autonomía del lenguaje. Además, amalgamándose con
el léxico, los extranjerismos pueden provocar en el futuro una
criollización de la lengua. El mecanismo más inmediato, por el cual una
palabra pasa de un idioma a otro, es el préstamo. Sin embargo, muchos
estudiosos han puesto de manifiesto la inconsistencia de llamar este
31 Carocci, (2008), le parole del lessico Italiano, pag 71
83
fenómeno como préstamo, ya que, de hecho, un préstamo además de
privar de algo a los que lo ofrecen, también debería presumir una
restitución, pero ninguno de los casos se reflejó en el préstamo
lingüístico.
Maurizio Dardano, famoso lingüista italiano, lo define de esta
manera: "Se habla de préstamo lingüístico cuando nuestro idioma utiliza
y adquiere un rasgo lingüístico que existía anteriormente en otra lengua
y que no tenía un equivalente en la nuestra”.32
En primer lugar vamos a analizar los términos técnicos del lenguaje
relacionados con la lengua y la influencia de los extranjerismo, luego
pasaremos a la cuestión de la lengua italiana, en la que analizaré el efecto
que el inglés tiene en el italiano, que involucra también ciertas áreas del
lenguaje, como el mundo de la política. En las páginas siguientes
empezaré a discutir del significado del proteccionismo, examinando la
lengua española a través de las diferencias entre España y América Latina
y finalmente terminaré hablando de la importancia y el valor del trabajo
del lingüista.
32 Def. Ripresa dal testo Inglese Italiano 1 a 1, 2008, (a cura di) Giovanardi, Guardo, Coco83pag 70
85
CAPÍTULO 1
EL IDIOMA Y LA INFLUENCIA DE LOS
EXTRANJERISMOS
1.1 El PRÉSTAMO DE NECESIDAD Y DE LUJO
Los estudiosos dividen el préstamo lingüístico en dos categorías:
PRÉSTAMO DE NECESIDAD: palabras que entran en nuestro
lenguaje, porque no tenemos una palabra equivalente para
designar cosas o conceptos desconocidos en nuestro
idioma. Ej. Caffè del turco, ananas de origen portugués y
computer, poker, jazz del inglés.
PRÉSTAMO DE LUJO: acontece cuando, aunque exista el
equivalente italiano, se utiliza el extranjerismo, ya que es de
lujo en términos de estilo y está de moda. Este es el caso de
los términos utilizados en el periodismo y en la televisión
como: Weekend, make up, budget, meeting.
1.2 ADAPTACIÓN, CALCOS Y FALSOS AMIGOS
Otros fenómenos que influyen en un lenguaje a nivel gráfico, léxico
y semántico son:
Adaptación: Es un proceso que modifica una palabra
tomada del vocabulario de una lengua extranjera, para
asemejarla a las normas del sistema de lenguaje que lo
recibe. Aunque los científicos creen que la adaptación es el
86
fenómeno que se produce con más dificultad, porque
difícilmente una palabra se integra en el idioma de llegada a
causa de las diferencias semánticas asociadas al léxico de las
dos lenguas.
CALCO LÉXICO: Es una unidad léxica que reproduce o
traduce una palabra o una expresión originaria de otro
idioma conformándola al sistema de la lengua de llegada.
Se divide en:
1. Calcos semánticos: cuando una palabra italiana, por ejemplo,
adquiere un nuevo valor semántico tomado de una unidad
léxica extranjera. Es este el caso de la palabra Parlamento-
parliament (inglés).
2. Calcos de traducción: cuando palabras italianas, por ejemplo,
traducen literalmente elementos de un compuesto de una
lengua extranjera: Ej. Skyscraper (inglés) -> Grattacielo (en
español Rascacielos)
Falsos amigos: Es un fenómeno que afecta la comunicación
inter-lingüística. Se trata de palabras de dos idiomas diferentes,
que, aunque formalmente se parecen, tienen un significado
muy diferente. Por ejemplo, analizando la palabra española
"mantequilla", podemos notar que coincide perfectamente con
la palabra italiana “burro” que por el contrario, en español,
significa asino. Este riesgo de acercar dos palabras italianas con
las inglesas afecta todos los niveles del idioma. A continuación,
87
referiré algunos falsos amigos tomados de una tabla contenida
en el libro Inglese Italiano 1 a 1.33
ITALIANO INGLÉS ENGLISH ITALIAN
Accidenti ! Damn it! Accident Incidente
Avvertimento Warning Advertisement pubblicità
Barista Barman Barrister Avvocato
Bravo Clever Brave Coraggioso
Camera Room Camera Macchina fotografica
Confidenza Familiarity Confidence Fiducia
Educato Polite Educated Istruito
Firma Signature Firm Ditta
Noioso Boring Noisy Rumoroso
33 OP.CIT. pag 79
89
CAPÍTULO 2
LA CUESTIÓN DEL ITALIANO
2.1 LOS CUATRO EFECTOS DEL INGLÉS SOBRE EL ITALIANO
El caso de la penetración de inglés es un tema que ha tomado a
pecho a muchos estudiosos y se han desarrollado varias escuelas de
pensamiento al respecto. Hay quienes piensan que el italiano es un
idioma destinado a desaparecer, los que creen que puede solo ser un
enriquecimiento y los que toman la noticia con indiferencia pensando
que es solo una moda momentánea que no puede arraigar las partes
estructurales de nuestro idioma. Una verdad absoluta es el hecho de que
el inglés se está difundiendo cada vez más dentro de todos los aspectos
de la lengua italiana, incluyendo la participación de las mentes más cultas
como los periodistas que, transmitiendo un gran flujo de anglicismos,
pueden ser considerados entre los principales responsables de este
fenómeno. Ahora me gustaría analizar los principales efectos que el
inglés tiene sobre el italiano. Podemos destacar cuatro fenómenos
principales, al igual que la causa y el efecto del ingreso de estos
anglicismos:
1 CRIOLLIZACIÓN
2 MALA PRONUNCIACIÓN
3 EMPOBRECIMIENTO DEL LÉXICO
90
4 INNUMERABLES ANGLICISMOS QUE EL USUARIO MEDIO NO
ENTIENDE34
LA CRIOLLIZACIÓN de una lengua es lo que atemoriza a muchos
estudiosos, porque esta se implanta en las estructuras de la
lengua, modificándola. Sus bases parecen ser sólidas en particular
a nivel sintáctico, pero en realidad el inglés está cambiando
fonéticamente y morfológicamente el italiano; es suficiente pensar
que en italiano todas las palabras terminan por vocal mientras que
en inglés terminan por consonante. El término criollización de la
lengua, deriva del nacimiento da la lengua criolla, es decir el
resultado de un proceso de mezcla. El verdadero cruce entre la
lengua de superestrato (países colonizadores europeos) y la lengua
de sustrato (países colonizados). Arrigo Castellani, que fue un
grande lingüista y filólogo italiano, imagina ser un patólogo que
presenta una tesis sobre la influencia de los anglo-americanismos
argumentando que los que no son adaptados ponen en peligro las
estructuras de la lengua, incluso causando una sensación de
incertidumbre que no es saludable.
MALA PRONUNCIACIÓN: se produce con frecuencia entre los
hablantes de nivel medio, probablemente debido a la escucha de
la televisión o de la radio. Estos términos ingleses se introducen en
nuestro léxico, muy a menudo, incluso cuando tenemos un
equivalente que bien podría ser utilizado, generando, de esta
34 www.treccani.it/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/anglicismi.html
91
manera pronunciaciones incorrectas o malentendidos. Por
ejemplo, Gian Luigi Beccaria, célebre crítico literario y lingüista
italiano, sostiene que el hablante italiano tiene la mala costumbre
de anteceder la sílaba tónica de las palabras extranjeras.
EMPOBRECIMIENTO DEL LÉXICO: se produce tras la expansión del
inglés en un idioma que lo recibe, a menudo se ha optado por estos
términos en vez de los equivalentes italianos. Arrigo Castellani, en
su tesis, muestra varios ejemplos de posibles equivalentes que
podrían ser fácilmente reemplazados. Al principio sostiene que el
oído tendrá dificultades en aceptarlos como términos que se
emplean en el habla, pero con el paso del tiempo, afirma que
pueden ser fácilmente asimilados. Gian Luigi Beccaria cree que las
lenguas crecen contaminándose con las palabras que toman
prestadas de las otras lenguas, pero al mismo tiempo critica el uso
indiscriminado de estos anglicismos, argumentando que
frecuentemente se termina incluso por utilizarlos de forma
inadecuada.
INNUMERABLES ANGLICISMOS QUE EL USUARIO MEDIO NO
ENTIENDE: es sin duda el efecto más preocupante. Como dice
Beccaria, hay una percepción de que todo lo que está relacionado
con el mundo estadounidense que se considera irresistible, debido
a que es un estilo de vida agresivo y exitoso. Esto sucede porque
el italiano es un idioma más redundante y menos práctico que el
inglés que, por el contrario, disfruta de una economía sintáctica y
92
morfológica; de hecho, a nivel estructural, el italiano es más
complicado. Eso tiene sus ventajas, ya que el italiano tiene
elementos de lujo y refinados como el subjuntivo, pero al mismo
tiempo, a menudo, los hablantes optan por el término inglés
porque es más inmediato, efectivo, y tal vez más moderno. Como
analiza Beccaria en su libro Per difesa e per amore, los anglicismos
tienen consecuencias negativas, especialmente si logran
introducirse entre los estratos sociales de los hablantes menos
cultos, ya que no tienen defensas. Este fenómeno, según su
análisis, tiene el poder de empobrecer una lengua en lugar de
enriquecerla. La gente muy a menudo cambia por completo la
pronunciación de la palabra; ¡Lo que es aún peor es que a veces
inventa nuevas palabras inexistentes tanto en italiano como en
inglés!
93
¿Qué significa Footing? ¡En inglés punto de apoyo¡, ¿y en
italiano?
2.2 LOS PARÁMETROS PARA LA TRADUCCIÓN
Muchos lingüistas nos aconsejan encontrar sustituciones de
anglicismos a fin de no empobrecer nuestro idioma por extranjerismos
94
que no respetan nuestras reglas gramaticales, morfológicas y
fonológicas. A fin de que la traducción tenga éxito hay pruebas de
cohabitación que hay que considerar. El libro Italiano Inglese 1 a 135
resume estos parámetros en catorce puntos que analizaremos.
1. EQUIVALENTE ITALIANO Equivalencia significa colocar al lado de la
palabra en inglés el término italiano más adapto. Eso puede
acontecer por medio de tres operaciones: una traducción, es decir
introducir una palabra nueva, en sustitución de la palabra inglesa
con una italiana existente, o mediante la adaptación del término
extranjero con las reglas morfológicas del país que lo recibe (como
se mencionó Arrigo Castellani, quien sugiere poner una "e" final en
algunas palabras como sport -> sporte).
2. ANTIGÜEDAD DEL USO DEL ANGLICISMO Si el extranjerismo ha
sido introducido recientemente, mayores serán las posibilidades
que la sustitución tenga éxito; porque significaría que el anglicismo
todavía no se ha difundido en nuestro idioma.
3. NIVEL DE ENRAIZAMIENTO Para comprender hasta qué punto un
anglicismo se ha radicado en la sociedad, los estudiosos se basan
en la consulta de los vocabularios, donde se puede encontrar el
nivel de integración de las voces angloamericanas en nuestro
idioma.
35 OP.CIT. pag 38
95
4. DIFUSIÓN EN FRANCÉS Y EN ESPAÑOL Antes de proponer cualquier
traducción se verifica siempre la difusión de la palabra proveniente
de las voces angloamericanas en las otras lenguas románicas,
principalmente en español y en francés. Si existen pruebas en las
principales lenguas afines se refuerza el estado del anglicismo.
5. NIVEL DE USO EL anglicismo se puede difundir en un lenguaje
sectorial o en un lenguaje común. En el primer caso se habla de un
subcódigo al que acceden solo unas pocas personas apasionadas o
especialistas del sector, por lo tanto, es un círculo limitado de
personas, y en este caso el pronóstico parece ser favorable a la
sustitución del término.
6. PENETRACIÓN DIASTRÁTICA Este parámetro está relacionado con
el anterior, precisamente, si el anglicismo se acepta en el lenguaje
sectorial se posicionará en los estratos más altos de la red
diastrática, sin embargo, si se trata de la lengua común sucederá
lo contrario.
7. HABLADO/ESCRITO EL lenguaje escrito abarca la mayor parte de
los anglicismos, aunque a menudo muchos de ellos consiguen
pasar de la forma escrita a la lengua hablada, refiriéndonos, por
supuesto, siempre a un hablante medio. A estas dos categorías se
añade la modalidad "transmitida" por varios medios de
comunicación como el cine, los programas de televisión, los
programas de radio, que cuentan con un gran éxito en la
96
transmisión del anglicismo en el lenguaje hablado común. Solo por
lo que concierne el indicador escrito, la opinión resulta ser
favorable a la esperanza de éxito del término en italiano.
8. TASA DE NIVEL TÉCNICO Dificultades en divulgar el término
científico, ya que cuanto mayor es el nivel técnico, más difícil será
la rendición del equivalente italiano, de hecho, hay algunos
términos como por ejemplo Byte que no se pueden traducir, o,
mejor dicho, aunque se encontrara una traducción no funcionaría.
9. CARGA CONNOTATIVA Y EXPRESIVA El aspecto connotativo es
fundamental para entender si un anglicismo es fácilmente
traducible.
10. DIFICULTAD DE GRAFÍA Y DE PRONUNCIACIÓN A menudo se oye
en la televisión, o también simplemente en el curso de las
conversaciones diarias, que las personas tienen una pronunciación
incorrecta. En lo que respecta a la posible sustitución del término
italiano será más plausible cuando se tenga una mala
pronunciación y una mayor dificultad en la lectura del anglicismo.
11. CANTIDAD DE LOS SUSTITUYENTES No siempre es posible hacer
coincidir a una palabra en inglés una italiana, aunque esto sería la
intención primaria de muchos estudiosos, ya que se certifica que
el equivalente italiano, de esta manera, tendría una oportunidad
de sobrevivir. Pero a veces puede no ser posible, en cuanto con la
97
traducción la palabra se volvería demasiado genérica o borrosa en
comparación con la palabra original, con lo que se obtendría una
traducción inadecuada. A menudo se recurre a la propuesta de
más sustituyentes por la misma palabra inglesa. En este último
caso, sin duda, la sustitución del término italiano sería
desfavorable.
12. INCLUSIÓN DEL ANGLICISMO EN SERIES LÉXICAS EXISTENTES O SU
CAPACIDAD DE FORMAR DERIVADOS Indica dos posibilidades que
al manifestarse excluyen directamente la posibilidad de éxito de
un equivalente italiano. Este es el caso de los compuestos en
inglés, tales como los que terminan en –day: election day, ya que
es difícil traducir compuestos que tienen su mecanismo propio, su
repetición y que forman parte de una serie léxica. El otro caso es
de los derivados italianos que tienen bases o verbos ingleses como:
Formattare (Formatear) derivado de Format, lo que indica una
verdadera radicalización del anglicismo que es casi imposible
eliminar de nuestra habla.
13. PSEUDOANGLICISMO Se refiere a los anglicismos utilizados con un
significado diferente respecto al original o a las palabras utilizadas
solo en italiano que no existen en inglés. En ambos casos, habrá
una posibilidad de sustitución más fácil.
14. POSIBLE POLISEMIA Son los términos que tienen una
correspondencia múltiple en italiano, que tienen más de un
98
significado, y esto representaría una dificultad de cambio
considerable.
2.3 EL LENGUAJE DE LA POLÍTICA
El discurso político debe ser capaz de involucrar a los ciudadanos,
que son precisamente los electores probables, tratando de obtener su
aprobación y luego su consentimiento. Para lograr este objetivo un
político confiará en su gran oratoria, tratando de ser muy persuasivo y
convincente, con el fin de convertir el mayor número de votos posibles.
Hoy en día se está desarrollando una característica común a todos los
políticos que quieren impresionar y atraer a los ciudadanos, es decir la
búsqueda de lo nuevo, un léxico innovador capaz de sorprender y captar
la atención de todos, recurriendo a la ayuda de muchos y varios
anglicismos. De hecho, es como si se quisiera convertir la política en algo
específico y sectorial, incluso si no lo es, ya que, refriéndose a toda la
comunidad, un lenguaje más comprensible para todos sería capaz de
aclarar muchos aspectos que muchos votantes no alcanzan a
comprender, sin embargo, ¿podría ser este el nuevo objetivo de la
política? Utilizar solo palabras comprensibles para un determinado
grupo, dejando a oscuras a los otros estratos sociales, impresionados por
las nuevas palabras, que no tienen la necesidad de analizar el verdadero
significado.
99
2.4 EJEMPLOS DE INGLÉS EN EL LENGUAJE DA LA POLÍTICA
Referiré unos ejemplos de las palabras inglesas más comunes que
se utilizan en el lenguaje político, con el fin de analizar su significado y su
nivel de comprensión. Serán términos familiares a todos, utilizados con
frecuencia en los programas de televisión y en los periódicos más
importantes. Analizaremos en orden alfabético: Antitrust, Austerity,
Authority, Bipartisan, Devolution, Exit Poll, Spread, Welfare.
1) ANTITRUST (Derecho de la competencia) – En el lenguaje político
y económico se trata de las medidas para la protección de la libre
competencia, que impide la práctica del monopolio y toma
cualquier medida contra posibles coaliciones que se consideran
como una amenaza.
2) AUSTERITY (Austeridad) – Término que se refería originalmente al
régimen de economía estricta impuesto por el gobierno británico
durante la segunda posguerra. Luego se extendió para indicar
cualquier política de restricción del consumo y la eliminación de
derroches en tiempos de crisis para lograr el saneamiento
económico36 .
3) AUTHORITY (Autoridad) – Un término usado originariamente para
indicar un organismo de control de un sector de administración
determinado (definición del diccionario Gradit). Tiene las
funciones de garantía y supervisión que sirven para proteger los
36 www.treccani.it – vocabolario online
100
intereses colectivos y posee considerable autonomía con respecto
al poder político y económico.
4) BIPARTISAN (Partidario de las dos partes opuestas) – En el lenguaje
político y periodístico, se refiere a una persona, institución,
movimiento, etc. Es aceptado por ambas partes políticas en
conflicto o están dispuestos en tomar las defensas del uno y del
otro37 .
5) DEVOLUTION (Devolución, delegación) – En el lenguaje político
transferencia o delegación de determinadas competencias (por
ejemplo, la educación, la gestión del orden público, el medio
ambiente) del estado a las regiones, reclamado por algunos
movimientos y partidos como una corrección del supuesto
centralismo de la Constitución italiana38.
6) EXIT POLL (Salida de voto) – Escrutinio consistente en una auditoría
de los votos emitidos, la salida de los colegios electorales
preseleccionados, pidiendo a una muestra de los votantes repetir,
en formas especiales, su voto39. Es una encuesta real para la
predicción de los resultados de una votación.
37 www.treccani.it – vocabolario online 38 www.treccani.it – vocabolario online 39 www.treccani.it – vocabolario online
101
7) SPREAD (Diferencial) – es cuando un Estado está subastando con
frecuencia ciertos bonos con el fin de recuperar algo de liquidez
que se ha comprometido en financiar la deuda pública.
8) WELFARE - El término literal “estado de bienestar”, que nació en
Gran Bretaña, a menudo se traduce en italiano como “Stato
assistenziale o sociale”. Se ocupará de garantizar la asistencia y el
bienestar de los ciudadanos, a pesar de los constantes cambios del
mercado, incluyendo los servicios básicos como la educación y la
salud.
103
CAPÍTULO 3
EL PROTECCIONISMO
3.1 LOS ORGANISMOS DE REGULACIÓN LINGÜÍSTICA
Hemos visto cómo los extranjerismos pueden afectar el cambio de
un idioma cambiando a menudo la fonología y la morfología de un
sistema lingüístico determinado. Muchos estudiosos sostienen que, dado
que el idioma está siempre en movimiento, es un bien que esté afectado
por influencias lingüísticas, en nuestro caso de anglicismos, que permiten
enriquecer la lengua y proporcionar las palabras de manera más
inmediata y directa. Por otra parte, al igual que en todas las
circunstancias hay quienes ven una señal de alarma. Y este es el caso de
los puristas de la lengua, que, como su nombre indica, están estudiando
formas para tratar de mantener el lenguaje lo más puro posible, evitando
posibles influencias y catalogando estos términos como barbarismos.
Dicha actividad incluye el desarrollo de estrategias, planes, objetivos al
fin de tratar de proteger la lengua, emprendiendo una verdadera política
lingüística. Muchos países tienen, de hecho, unos organismos de
regulación lingüística que tienen la tarea de implementar planificaciones
de tipo lingüístico, incluyendo todos los productos más relacionados con
la lengua, como un libro, una película, etc. La nación que analizaremos es
España, donde el organismo de regulación lingüística consiste en la RAE
(Real Academia Española), fundada en 1713 como una institución
104
encargada de establecer, limpiar y dar gloria a la lengua española40. Esta
institución tiene el deber de rechazar cualquier tipo de barbarismo que
pueda contaminar el español, aunque a menudo han tenido que integrar
unos barbarismos, especialmente los anglicismos en las ediciones
posteriores de su diccionario que está siempre actualizado con las nuevas
palabras que entran en uso. Por tanto podemos decir que en España se
opta por una tendencia purista. Para aquellos que no son expertos en el
campo de la lingüística, refiero algunos ejemplos obvios que nos hacen
entender la manera de pensar de los españoles. Hemos establecido al
respecto como ciertos productos relacionados con la lengua tienen su
importancia en la transmisión o menos de anglicismos; de hecho, en
España, con respecto al ámbito periodístico o en el cine, hay una
tendencia a prestar más atención a posibles contaminaciones
lingüísticas. Es notorio que los españoles tienden a traducir cada palabra,
incluso los títulos de las películas. Así pues, mientras que en Italia una
persona va a ver la película A-Team, en España asistirá al Equipo-A,
mientras que si se quiere disfrutar un helado de marca Algida, comerá
uno de la marca Frigo. En cuanto a los anglicismos aceptados se tratará
siempre una adaptación gráfica, fónica y gramatical que respete la
estructura del español. Otro punto clave es que los españoles leen como
escriben, entonces las palabras inglesas serán pronunciadas de forma
incorrecta o serán escritas en los diccionarios españoles exactamente
como se pronuncian. A continuación explicaré algunos ejemplos.
Caso A: Palabras pronunciadas de forma incorrecta:
40 El anglicismo en el español actual, 2004, Javier Medina López, página 33
105
AIRBAG Del inglés Airbag Dispositivo de seguridad para los
ocupantes de un automóvil
BACÓN Del inglés Bacon Panceta ahumada
BIG BANG Del inglés Big Bang Gran explosión en que según una
teoría cosmogónica causó el
origen del universo
CHEQUE Del inglés Cheque Mandato escrito de pago
CLOWN Del inglés Clown Payaso
CLUB Del inglés Club Sociedad, lugar de reunión
CURRY Del inglés Curry Aderezo originario de la India
DISPLAY Del inglés Display Dispositivo para visualizar datos
en aparatos eléctricos
FLASH Del inglés Flash Destello de luz
KETCHUP Del inglés Ketchup Salsa de tomate condimentada
con vinagre, azúcar y especias
Caso B: Palabras pronunciadas de forma bastante correcta pero
escritas de forma incorrecta:
BÉISBOL Del inglés Baseball
Juegos entre dos equipos, en el
que los jugadores deben alcanzar
las bases
BUMERÁN Del inglés
Boomerang Arma arrojadiza
CHAMPÚ Del inglés Shampoo Loción para el pelo
CÓCTEL Del inglés Cocktail Bebida para reuniones y fiestas
FILIN Del inglés Feeling Empatía
FÚTBOL Del inglés Football Juego con la pelota
LÍDER Del inglés Leader Jefe
106
MITIN Del inglés Meeting
Reunión donde el público
escucha los discursos de algún
personaje de tipo político y social
ZUM Del inglés Zoom
Teleobjetivo especial cuyo
avance o retroceso permite
acercar o alejar la imagen 41
Existen unos términos que pertenecen a un sector específico, y por
lo tanto son necesarios para comprender y utilizar las nuevas tecnologías,
como en el caso de la informática. Aquí el idioma inglés tiene una tarea
fundamental, llevar gran parte de la información de una manera tal que
el usuario debe conocer si desea entrar en este mundo, teniendo todas
las herramientas necesarias para ello. De esta manera se utiliza una jerga,
una lengua específica /sectorial donde incluso los puristas no pueden
intervenir, de hecho, esta circunstancia obliga a los usuarios a utilizar un
nuevo lenguaje que abordará conceptos técnicos fundamentales para el
correcto uso de los medios de comunicación.
A continuación enumeraré algunos elementos de esta jerga / sector
informático: E-mail, Fax, Microsoft, Megabytes, Basic, View, Password,
Edit,Datafile, Current Page, Source, Login, Logout, Ckecking, Windows,
Word, CD-Rom, Webzine, Transfer Control Protocol/Internet Protocol
(TCP/IP), printer, joystick, Hard disk, Floppy, Mouse42. Con respecto a
estos términos los casos en que el equivalente español tuvo éxito fueron
tres:
41 Extracto de OP. CIT. pag 36 42 Conseguidos de OP. CIT. pag 33
108
Mouse → Ratón
Password→ Contraseña
E-mail → Correo Electrónico
3.2 ESPAÑA Y LATINOAMÉRICA
Según el último Anuario del Instituto Cervantes (2013), el número
de hablantes que tiene el español como lengua oficial o co-oficial en su
país asciende a 418 millones43. Se trata de la segunda lengua en el mundo
por el gran número de hablantes nativos, repartidos en tres continentes
distintos: En Europa se encuentran 46, 8 millones, en América el peso
más importante, con 370,5 millones y en África con 0,7 millones. En
cuanto a los anglicismos hay que tener en cuenta las diferencias entre
América y España. Es importante hacer hincapié en que, dentro de
América Latina, se encuentran grandes diferencias. El lexicógrafo G.
Haensch (1995, 218) expresa este concepto de una forma muy clara:
“Estos extranjerismos constituyen otro factor de diferenciación, por
una parte, entre el español peninsular y el americano, por otra, incluso
entre los distintos países hispanoamericanos”.
La diferencia fundamental entre estas dos regiones está formada por la
grande superficie de América Latina y el hecho de que sufrió la influencia
británica mucho antes. De hecho, el grado de influencia de inglés, que se
extendió hacia los países de América Latina, está estrechamente
43 La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli Anglicismi, ed. 2015., Claudio Marazzini e Alessio Petralli, pag 103
109
relacionado de acuerdo con el mayor o menor contacto con los Estados
Unidos. Por ejemplo, el contacto será máximo en el caso de Puerto Rico
y mínimo en el caso de Cuba. La influencia directa del inglés en relación
con el español de España fue un fenómeno de la posguerra, mientras que
anteriormente todos los anglicismos llegaron a España por Francia44.
Parece improbable que el español de América haya incidido de manera
importante en el paso de anglicismos al español de España; de hecho los
anglicismos no llegaron a España pasando por los países de América
Latina, esto porque España se iba integrando en la Unión Europea,
abriéndose a las contaminaciones de nuevas palabras inglesas sobre todo
por lo que se refiere al mercado tecnológico. Por otra parte, es cierto que
toda Europa occidental ha sido profundamente influenciada por los
Estados Unidos, absorbiendo las costumbres y tradiciones del estilo de
vida Norteamericano. La diversidad por lo tanto está condicionada tanto
a nivel histórico como geográfico, por esta razón las colonias americanas
consideraron Estados Unidos como un modelo político y administrativo,
y todo eso permitió una mayor influencia en el léxico en relación con el
inglés. Este es exactamente el caso de Puerto Rico que fue concedido a
EE.UU. en virtud del Tratado de París en 1898 y desde entonces Estados
Unidos ha tenido plena autoridad para determinar la situación política y
los derechos civiles de los isleños. De hecho, desde 1898 hasta 1948 el
inglés se convirtió en el idioma oficial de todas las escuelas públicas de
Puerto Rico. Posteriormente, los puertorriqueños tuvieron éxito en el
restablecimiento del español como lengua de enseñanza en las escuelas
44 El desplazamiento lingüístico del español por el inglés, Madrid 2003, Francisco G. Menéndez – Maria V. G. Menéndez, pag 174
110
públicas debido a su resistencia política y determinación, sin querer
renunciar a su lengua y su identidad cultural. Otro país latinoamericano
que ha sufrido una fuerte influencia es sin duda México, debido a su
posición geográfica. De hecho, se puede leer en los carteles mexicanos
expresiones come "Se Renta " en lugar de la expresión española "Se
Alquila"; esto es debido a que en inglés el verbo alquilar está
representado por: To Rent. Por esto habrá muchas diferencias léxicas
entre los países latinoamericanos y España. Así que el Bómper en
América Latina (del inglés Bumper) se dirá Parachoques en España.
Ciertamente, también hay ejemplos opuestos en España donde hay
palabras bastante similares a las inglesas como parquin / parking (del
inglés Parking), mientras que en América Latina predomina la palabra
Estacionamiento. Este es también el caso de la palabra stop en lugar de
alto, pare. Estas diferencias se encuentran también en términos más
recientes tales como: Computadora utilizada en América Latina (del
Inglés Computer) en lugar del Ordenador utilizado en España, o Celular
utilizado siempre en los países latinos contra móvil que tiene mayor uso
en España (en este caso en Inglés se puede decir tanto mobile come
cellular para designarlo).
3.3 LOS MASS MEDIA Y LA PUBLICIDAD
Entre los medios de comunicación la televisión tiene una influencia
particular sobre los hábitos lingüísticos. Generan inconscientemente en
la mente de las personas, expresiones que quedarán impresos en su
memoria más que los sustituyentes italianos, probablemente gracias a su
originalidad o practicidad de exposición comunicativa. De esta manera
111
dificultan el trabajo de los lingüistas que quieren preservar su propia
lengua. En particular la publicidad es un fenómeno social muy importante
que tiene gran influencia en la toma de decisiones de los oyentes; se le
considera un elemento de propaganda de gran éxito, que llega a los
estratos sociales y lingüísticos. Hay algunas áreas en las que este
fenómeno es más evidentes, como el sector automovilístico, donde la
expresión “rent a car” está siempre presente en la industria del
automóvil y en general se utiliza con frecuencia tanto a nivel de
conversación como en muchos folletos y carteles. Incluso en el mundo
de la moda observamos la influencia de inglés, de hecho aquí se puede
encontrar una verdadera adopción del estilo de vida norteamericano.
Podemos citar como ejemplo el uso del genitivo sajón con respecto a los
rótulos de las tiendas de ropa y los restaurantes como: Gino’s, Confecciόn
Danylo’s, Levi’s Store, Kiddy’s Class. En particular en los deportes se
denota una tendencia a recurrir al uso de anglicismos, considerando que
la mayoría de los deportes de atlética vienen de países de habla inglesa.
El mundo del deporte no es el único involucrado en el uso de
anglicismos; podemos encontrarlos en muchos otros sectores, como en
el mundo académico, donde la mejor publicidad es sin duda introducir el
sustantivo school como en: Trinity School, The rainbow School, Brains
Nursery Schools Madrid. Incluso en el campo artístico y de la fotografía
hay importantes ejemplos de anglicismos: Foto-club, Fotoboom, Foto
Express Teyo, Foto art Studio Marisol. En cuanto a las agencias de viajes,
los transportes, la seguridad, se encuentra siempre una grande presencia
de elementos del habla inglesa como: Diamond seguridad, Touring
112
Consulting Viajes, Consultin Inmobiliario, Still Master Key, Viajes City,
Tourline Express Canillejas.
El inglés tiene una expansión lingüística en muchos países, está
tomando el control incluso del ramo publicitario, que es el medio más
rápido para llegar directamente a los hogares de los ciudadanos, creando
una cadena de dependencias económicas, lingüísticas, sociales que
caracterizan la cultura y la lengua de un pueblo.
114
CAPÍTULO 4
¿POR QUÉ SE IMPONE EL PRÉSTAMO?
4.1 LAS TAREAS DEL LINGÜISTA
Los extranjerismos no adaptados que afectan la lengua, pueden
causar problemas significativos a aquellos que tienen la tarea de
defenderla, y no solo a nivel metodológico sino también a nivel
deontológico. ¿En qué medida se puede vehicular el ingreso de estos
anglicismos? ¿Un lingüista puede prohibir el uso de un determinado
término en lugar de recurrir a un nuevo anglicismo? Se pueden proponer
nuevos términos o incluso adaptar gráficamente y fonológicamente
palabras extranjeras, adaptándolas al modelo lingüístico de la lengua de
llegada, pero al mismo tiempo no se puede pretender, es decir obligar
que se utilice un lenguaje determinado. Italia en particular vive lo que el
Presidente de la“Accademia della Crusca” (el organismo de regulación
lingüística italiana), definió como "trauma original" de la época del
fascismo, que prohibía el utilizo de palabras extranjeras, y en el que se
tomaron serias medidas de presión sobre el uso de extranjerismos
incluso en los rótulos de las actividades comerciales. Los italianos
estaban empezando el proceso de industrialización y el país era pobre.
Por esta razón estaban más dispuestos a acoger los extranjerismos, para
tratar de volver a levantar su estado social. El lingüista juega un papel
muy delicado porque incluso aconsejar un término, se convierte en una
115
gran responsabilidad. De hecho, debe proponer alternativas que tengan
la capacidad de expresión capaces de prevalecer en el lenguaje cotidiano
de los hablantes. Eso no es muy fácil porque como hemos visto, incluso
cuando hay sustituyentes válidos, existe a menudo la propensión a elegir
el término extranjero y es muy difícil para los lingüistas entender la razón.
Por esto podríamos limitar la tarea del lingüista en tres actividades
eficaces sugeridas por Michele A. Cortellazzo, importante profesor de
lingüística italiana:
1. Controlar la introducción de extranjerismos, especialmente
durante su fase inicial.
2. Proponer a la comunidad de hablantes soluciones alternativas, de
igual eficacia que el extranjerismo, capaces de encajarse bien
dentro del sistema del léxico italiano.
3. Tener en cuenta las dinámicas que se crean en la competencia
entre el extranjerismo y sus posibles alternativas y verificar cuál es
la reacción de la comunidad de los hablantes, es decir elegir entre
las alternativas, la que respecta la norma léxica45. Nacen de esta
manera campañas con el fin de recuperar el dominio y la dignidad
lingüística de los italianos. Es un gran ejemplo el de Anna Maria
Testa, activista y profesora de comunicación, un verdadero
episodio de activismo lingüístico que ha tenido mucho éxito y ha
atraído el interés de muchos italianos; “Dillo in italiano”. Se
presentó una petición en Change.org contra la Accademia della
Crusca para invitar al Gobierno italiano, a los empresarios, a la
45 OP CIT pag 29
116
prensa y a la radio a utilizar más el italiano y utilizarlo frente a
posibles extranjerismos. Una semana después de su lanzamiento,
la petición ya había alcanzado las 53.000 firmas, e inmediatamente
la prensa, la radio nacional y algunas radios extranjeras y muchos
blogs hablaron de su éxito. Esta petición fue presentada
directamente en Florencia durante la conferencia: “La lingua
italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi”, organizado
por la Accademia della Crusca.
118
CONCLUSIÓN
En este trabajo he analizado la invasión de un particular
extranjerismo que ha tenido una gran influencia sobre todo en Europa,
es decir el anglicismo. Todo esto sucede no solo porque el inglés es el
idioma de mayor influencia y más hablado en el mundo, sino también
porque cuenta con un gran número de seguidores que quieren adoptar
un estilo de vida norteamericano. Lo que ha surgido es que hay varios
comportamientos para hacer frente a estas influencias lingüísticas y
lenguas afines como el italiano y el español reaccionan de manera
diferente al problema en cuestión.
Anteriormente se afirmó que la inclusión de nuevas palabras es vista
por casi todos los lingüistas como prueba del enriquecimiento de la
lengua, dado que está siempre en movimiento; pero al mismo tiempo no
se debe correr el riesgo de perder la autonomía lingüística que es el
mayor elemento de identidad de un pueblo. En respecto a eso, los
españoles muestran una mayor rigidez en su deseo de preservar y
proteger su lengua, gracias al trabajo desarrollado por el órgano
regulador lingüístico RAE que desempeña una tarea de salvaguardia muy
difícil. A pesar del fuerte proteccionismo español, hemos visto como los
rótulos de los negocios o las señales de tráfico pueden incluir los
anglicismos. Parece que no podemos renunciar al genitivo sajón y a los
sustantivos como school, park, garden. Tal vez en algunos casos
119
considero el método español exagerado cuando traducen los títulos de
películas, nombres de personas o marcas de productos famosos, ya que
si un producto en particular es conocido en todo el mundo con ese
nombre debería quedarse así. Como alternativa insistiría en los subtítulos
de traducción, a fin de mantener intacto el nombre de origen. Por
ejemplo, es increíble que una película de los últimos tiempos como
“Twilight” que ha tenido gran éxito en todo el mundo, sea conocido por
los hablantes españoles como Crepúsculo. Sin embargo, no se puede
decir que los españoles no tienen un fuerte sentido de patriotismo y esto
definitivamente se refleja en la rigidez que emplean en la protección de
la pureza de su lengua.
Por otro lado, el italiano corre el peligro de perder su autonomía
lingüística. Esto se debe a que el consenso nacional y popular nunca ha
existido e Italia nunca ha tenido un fuerte sentido de patriotismo, en
parte debido al trauma de origen que se remonta a la época fascista.
Pero, en general, en Italia, si se estudia al hablante medio se notará que
este no conoce el idioma italiano; no utiliza el subjuntivo y condicional
adecuadamente, no usa ciertas palabras cultas de nuestro idioma y a
veces, durante su discurso, utiliza anglicismos la mayoría de las veces sin
conocer el significado real. De hecho, en Italia no hay un control más
rígido e incluso los medios de comunicación están en contra de los
lingüistas, no reflexionan antes de poner en sus artículos una palabra en
inglés o antes de llamar la atención del espectador, en la televisión, con
una palabra desconocida. Especialmente en el lenguaje político, este
mecanismo genera una gran confusión, ya que la gente no puede
entender plenamente el significado que desea transmitir, cuando en
120
realidad bastaría el uso de un término italiano para que fuera efectivo.
Es normal que, en algunas circunstancias como el mundo de la
informática, no se puede recurrir a soluciones y / o traducciones de las
palabras en inglés, y además con respecto a los llamados préstamos de
necesidad no se puede renunciar a las palabras de ananas (piña), caffè
(café), jazz ... Son productos que no existían en nuestra tierra y que han
llegado a nosotros, aumentando nuestro conocimiento, junto con su
nomenclatura.
El tema de las influencias lingüísticas es realmente muy delicado,
implica filosofías de pensamiento muy opuestas, pero lo que surge es
que, por el momento, a pesar de la gran invasión de palabras en inglés,
el italiano se encuentra todavía en riesgo de una posible pérdida de
autonomía dando como resultado la criollización, ya que el número de
anglicismos sigue siendo alto. De hecho, la propagación de las palabras
inglesas es un fenómeno mundial y el italiano siempre ha resistido a
cualquier tipo de contaminación lingüística, pero hoy en día considero
que la salvaguardia es fundamental para proteger una lengua bella como
la nuestra, llena de virtuosismos y expresiones elegantes.
Lo que en mi opinión los lingüistas italianos podrían hacer, sería
implementar cuatro acciones para reducir la exposición de palabras
extranjeras:
1. Establecer un diálogo permanente con las otras lenguas romances,
como el español y el francés, y estudiar cómo reaccionan ante un
anglicismo, tomando inspiración para una eventual traducción.
121
2. Proporcionar un conocimiento escolar bilingüe efectivo, ya que, si
se conoce el idioma, se evita que el usuario introduzca palabras en
inglés inadecuadas durante un discurso, corriendo el riesgo de
hablar “Itanglese”.
3. Estudiar e introducir inmediatamente un equivalente italiano
cuando el anglicismo se encuentra en su etapa inicial.
4. Es necesario fomentar a través de campañas publicitarias la
importancia de la responsabilidad individual, como en el caso de la
campaña “Dillo in italiano”, que como vimos anteriormente
encontró muchos participantes y la aprobación de la Accademia
della Crusca.
Sin embargo, es cierto que el paso más importante debe ser hecho
por cada individuo, ¡evitando el uso de palabras incorrectas como footing
y tratando de evitar fusiones lingüísticas improbables como el verbo
lovvare! Cada uno de los hablantes tiene el deber de salvaguardar la
salud de su propio idioma.
122
BIBLIOGRAFIA
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S.L., 2004
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