scuola primaria statale 3° circolo i. imbriani via comuni di puglia, 100 – 70031 - andria tel....
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Scuola Primaria Statale 3° circolo “I. Imbriani”
Via Comuni di Puglia, 100 – 70031 - Andria Tel. 0883 246339 Fax 0883 541099
www.imbriani.it [email protected]
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Scuole Primarie e Dell’InfanziaAnno Scolastico 2010 – 2011
PRESENTAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa , elaborato dalle nostre Scuole, è il naturale sviluppo del Progetto Educativo di Circolo “ Ben-essere e Cittadinanza” :
“Ben-essere”: IL SAPER ESSERE come valorizzazione della persona, educazione alla salute, rafforzamento dell’autostima, promozione dell’autovalutazione.
“Cittadinanza” : IL SAPER STARE CON GLI ALTRI come educazione alla convivenza democratica, educazione interculturale, rispetto delle differenze, educazione ambientale, educazione stradale.
In data 01/06/2010, l’ Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia
UFFICIO VII “Ambito Territoriale per la Provincia di Bari”
prende atto delle intitolazioni dei seguenti plessi di Scuola Primaria e dell’ Infanzia, dipendenti dal 3° Circolo Didattico, approvate con
Delibera del Consiglio di Circolo nella seduta del 17 marzo 2010 e disposte dal Dirigente Scolastico in data 24 maggio:
da plesso Scuola di Scuola Primaria di Piazza Caduti
a plesso Scuola Primaria “Federico II di Svevia”
da plesso Scuola dell’ Infanzia di Via De Deo
a plesso Scuola dell’ Infanzia “Collodi” di Via De Deo
da plesso di Scuola dell’ Infanzia di San Valentino
a plesso Scuola dell’ Infanzia “Papa Giovanni XXIII”
Le intitolazioni delle scuole : GIOVANNI XXIII, COLLODI e FEDERICO II, diventano “parole chiave” collegabili al NOSTRO POF: “BEN – ESSERE E CITTADINANZA”.
Le intitolazioni delle scuole : GIOVANNI XXIII, COLLODI e FEDERICO II, diventano “parole chiave” collegabili al NOSTRO POF: “BEN – ESSERE E CITTADINANZA”.
Intitolazionicollegabili alle due dimensioni formative
del POF “BEN-ESSERE E CITTADINANZA”
(per una scelta di “attività didattiche” utili alla pubblicazione di un “libro di
circolo”)
GIOVANNI XXIIIGIOVANNI XXIII
FEDERICO IIFEDERICO II
COLLODICOLLODI
Il Papa dell’ amore, dell’unità e della paceIl Papa dell’ amore, dell’unità e della pace
“Il mio amore è così grande da unire con il desiderio in un solo abbraccio tutti gli uomini del mondo.”
“Il mio amore è così grande da unire con il desiderio in un solo abbraccio tutti gli uomini del mondo.”
“A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà.”
“A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà.”
“Le avventure di Pinocchio”“Le avventure di Pinocchio”
“è un libro umano, e trova le vie del cuore.” (B. Croce)“è un libro umano, e trova le vie del cuore.” (B. Croce)
“di umana debolezza, di dirittura morale, di gratitudine, di commozione, di furberia, di forza morale della bontà.”
“di umana debolezza, di dirittura morale, di gratitudine, di commozione, di furberia, di forza morale della bontà.”
“Il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l’umanità.” (B. Croce)
“Il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l’umanità.” (B. Croce)
è passata alla storia per essere probabilmente uno dei luoghi più multirazziali in assoluto della storia occidentale.
è passata alla storia per essere probabilmente uno dei luoghi più multirazziali in assoluto della storia occidentale.
L’imperatore accolse intellettuali delle più disparate origini. Fossero arabi, ebrei o cristiani essi erano accetti alla corte del grande sovrano, senza discriminazione di nessun tipo. La sua personalità gli consentiva, così, di aprirsi alle culture più sofisticate e progredite che si affacciavano sulla scena mediterranea.
L’imperatore accolse intellettuali delle più disparate origini. Fossero arabi, ebrei o cristiani essi erano accetti alla corte del grande sovrano, senza discriminazione di nessun tipo. La sua personalità gli consentiva, così, di aprirsi alle culture più sofisticate e progredite che si affacciavano sulla scena mediterranea.
Diritti per i poveri e il dovere dello stato nei loro confronti, mai prima di allora v’erano stati provvedimenti tanto efficienti a favore di vedove e orfani, inoltre veniva garantita l’equità nella distribuzione del prelievo fiscale fra ricchi e poveri, fatto che non aveva uguali al mondo. Persino ai servi della gleba veniva concesso il diritto di difendersi, davanti a un tribunale, come accadeva per gli uomini liberi.
Diritti per i poveri e il dovere dello stato nei loro confronti, mai prima di allora v’erano stati provvedimenti tanto efficienti a favore di vedove e orfani, inoltre veniva garantita l’equità nella distribuzione del prelievo fiscale fra ricchi e poveri, fatto che non aveva uguali al mondo. Persino ai servi della gleba veniva concesso il diritto di difendersi, davanti a un tribunale, come accadeva per gli uomini liberi.
Pose i criteri di equità al centro del suo impegno ad amministrare la giustizia, senza eccezione di sorta nei confronti di nessuno.
Pose i criteri di equità al centro del suo impegno ad amministrare la giustizia, senza eccezione di sorta nei confronti di nessuno.
Il culto della pace come riscontro consono alla giustizia in un rapporto di armonica reciprocità.
Il culto della pace come riscontro consono alla giustizia in un rapporto di armonica reciprocità.
conosciuto come
in parole sue
messaggio
noto per
lettura per bambini che piace anche ai grandi
dove si parla dove
innovativo in campo giudiziario
la sua corte
infatti
enunciando
attraverso leggi che sancivano
La nostra Scuola è una comunità educante, all’interno della quale gli alunni hanno l’opportunità di crescere sul piano umano e culturale. I docenti promuovono in classe la condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e alle decisioni, il saper discutere, il sapersi valutare, il sapersi confrontare con le opinioni altrui e il sapersi aprire al dialogo. L’educazione alla cittadinanza verrà, quindi, sostenuta attraverso esperienze significative che favoriscano il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
La nostra Scuola è una comunità educante, all’interno della quale gli alunni hanno l’opportunità di crescere sul piano umano e culturale. I docenti promuovono in classe la condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e alle decisioni, il saper discutere, il sapersi valutare, il sapersi confrontare con le opinioni altrui e il sapersi aprire al dialogo. L’educazione alla cittadinanza verrà, quindi, sostenuta attraverso esperienze significative che favoriscano il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Nel 2011 l’Italia festeggia i suoi 150 anni
dall’unificazione nazionale, evento che può divenire un’esperienza significativa per i nostri alunni. Tante potranno essere le iniziative e le attività per raccontare l’Italia, celebrare la sua storia dall’unità all’età contemporanea e immaginare il suo futuro. Favorire, quindi, la partecipazione consapevole ed il coinvolgimento attivo degli alunni attraverso l’approfondimento di tematiche volte non solo a celebrare la Storia dell’unificazione, ma a valorizzare e ricostruire le molteplici storie che l’hanno resa possibile. L’Unità d’Italia e la Costituzione, due elementi costitutivi della nascita dell’Italia repubblicana e democratica, per la costruzione dell’identità nazionale presente e futura.
Nel 2011 l’Italia festeggia i suoi 150 anni dall’unificazione nazionale, evento che può divenire un’esperienza significativa per i nostri alunni. Tante potranno essere le iniziative e le attività per raccontare l’Italia, celebrare la sua storia dall’unità all’età contemporanea e immaginare il suo futuro. Favorire, quindi, la partecipazione consapevole ed il coinvolgimento attivo degli alunni attraverso l’approfondimento di tematiche volte non solo a celebrare la Storia dell’unificazione, ma a valorizzare e ricostruire le molteplici storie che l’hanno resa possibile. L’Unità d’Italia e la Costituzione, due elementi costitutivi della nascita dell’Italia repubblicana e democratica, per la costruzione dell’identità nazionale presente e futura.
“… orientare ai valori della convivenza civile
e del bene comune”
“… le competenze per l’esercizio della
cittadinanza attiva promosse continuamente
nell’ambito di tutte le attività di apprendimento”
1861 …
2011
Alla costruzione del POF hanno collaborato i docenti del Circolo che, nel mese di giugno, hanno assunto come tematica di trattazione, durante le assemblee di Intersezione e di Interclasse, i seguenti argomenti:
Proposte per il POF dell’anno scolastico 2010-2011 dopo aver osservato, commentato e valutato i traguardi raggiunti dai bambini/alunni e, per la sola scuola primaria, le difficoltà riscontrate nelle prove INVALSI a.s. 2009/2010. Osservazione e punti salienti necessari per programmare, nel prossimo mese di settembre, le Unità di Apprendimento.
Alla luce di quanto analizzato, i docenti hanno confermato le due macro aree: Benessere e Cittadinanza sottolineando l’importanza di ampliare l’offerta formativa, in direzione di un approccio metodologico/laboratoriale che garantisca la trasversalità dell’insegnamento e accresca la motivazione - star bene a scuola -.
RESOCONTO ASSEMBLEE DI INTERCLASSE
giugno 2010• PROPOSTE PER IL POF dell’anno scolastico 2010- 2011, dopo aver osservato, commentato e valutato le difficoltà riscontrate dai nostri alunni nelle prove INVALSI a.s. 2009/2010.
I docenti, divisi in gruppi e sottogruppi di lavoro, procedono nell’ analisi delle prove INVALSI a.s. 2009/2010: osservano e commentano i contenuti delle prove e i criteri dei quesiti delle stesse. La riflessione parte dalla considerazione che l’italiano, in quanto elemento veicolare, deve costituire un
bagaglio culturale di base con cui ciascun alunno può affrontare consapevolmente ogni disciplina.
Dall’analisi risulta necessario puntare su metodologie e strategie didattiche che possano condurre lo scolaro ad affrontare serenamente esercitazioni mirate e similari a quelle dell’INVALSI.
Come?•rispetto dei tempi assegnati per l’esecuzione di esercizi e/o attività diversificate •allenamento all’ascolto e alla riflessione di istruzioni via via più complesse•abitudine alla revisione e al ragionamento (collettiva prima e individuale dopo) e successiva autocorrezione•pratica quotidiana sui linguaggi verbali e non verbali (iconografico, gestuale, simbolico, grafico …)•esercizio graduale di letture individuali di testi sempre più lunghi e privi di immagini•costruzione di micro- competenze (esercizi di logica e/o deduzione) • potenziamento della capacità di generalizzare e di trasferire le conoscenze acquisite (utilizzando la logica e l’ interdisciplinarietà)•consuetudine alle inferenze (lettura analitica ricavando informazioni implicite da testi di vario tipo, utilizzando processi “diretti” e/o “inversi”)•arricchimento del bagaglio lessicale (parole ed espressioni)•riconoscimento delle relazioni tra parole•organizzazione logica testuale (relazione di coesione del testo) •strumenti di verifica più snelli (cloze, vero/falso, scelta multipla) sia scritti che informatizzati
Attraverso:
Gli aspetti menzionati sono a carattere specificatamente apprenditivo e vanno inquadrati all’interno di un percorso educativo che deve tener conto del processo di crescita globale di ciascun alunno.
Pertanto rimane fondamentale sostenere strategie e metodologie condivise e comuni che favoriscano in ognuno:
•l’osservazione e la valutazione dei propri progressi•l’autoconsapevolezza, l’espressione e il controllo del proprio stato emotivo•il riconoscimento in situazione delle diverse tipologie di attenzione•l’individuazione degli elementi di distrazione
Le scelte educative del Circolo si pongono, dunque, come obiettivo finale “la formazione unitaria del bambino/alunno”: identità autonomia competenza
Offrendo sollecitazioni
operative e sociali, che si propongono di
educare, istruire e formare la “persona”.
Offrendo sollecitazioni
operative e sociali, che si propongono di
educare, istruire e formare la “persona”.
Per realizzare tali obiettivi, la nostra scuola
ricorre a “metodi di insegnamento capaci di
valorizzare simultaneamente gli
aspetti cognitivi e sociali, affettivi e relazionali di
qualsiasi apprendimento”.
Per realizzare tali obiettivi, la nostra scuola
ricorre a “metodi di insegnamento capaci di
valorizzare simultaneamente gli
aspetti cognitivi e sociali, affettivi e relazionali di
qualsiasi apprendimento”.
L’efficacia degli obiettivi proposti
scaturisce dal lavoro collaborativo di tutto il personale della scuola
e delle famiglie.
L’efficacia degli obiettivi proposti
scaturisce dal lavoro collaborativo di tutto il personale della scuola
e delle famiglie.
Nell’elaborazione della
progettualità si farà
riferimento
al POF Territoriale
e a proposte di Enti ed
Istituzioni esterni alla
scuola.
Nell’elaborazione della
progettualità si farà
riferimento
al POF Territoriale
e a proposte di Enti ed
Istituzioni esterni alla
scuola.
Il Piano dell’ Offerta Formativa è stato ulteriormente rivisitato nel mese di settembre secondo quanto stabilito dall'art. 3 del Regolamento dell'Autonomia Scolastica - DPR 275/99 – (Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia …) e presentato al Collegio dei docenti che lo ha approvato nella seduta del 06 ottobre 2010
Il Piano dell’ Offerta Formativa è stato ulteriormente rivisitato nel mese di settembre secondo quanto stabilito dall'art. 3 del Regolamento dell'Autonomia Scolastica - DPR 275/99 – (Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia …) e presentato al Collegio dei docenti che lo ha approvato nella seduta del 06 ottobre 2010
Elaborato, aggiornato e redatto dalla funzione strumentale Area 1, il POF (adottato dal Consiglio di Circolo in data 11 novembre 2010) sarà affisso all’albo della scuola e diffuso nella rete Internet. Esso, pertanto, è il naturale sviluppo della pratica didattica- organizzativa della scuola e si basa sui criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo di consentire alla Istituzione Scolastica di acquisire credibilità nei confronti dei genitori e dell’intera comunità.
Elaborato, aggiornato e redatto dalla funzione strumentale Area 1, il POF (adottato dal Consiglio di Circolo in data 11 novembre 2010) sarà affisso all’albo della scuola e diffuso nella rete Internet. Esso, pertanto, è il naturale sviluppo della pratica didattica- organizzativa della scuola e si basa sui criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo di consentire alla Istituzione Scolastica di acquisire credibilità nei confronti dei genitori e dell’intera comunità.
SommarioPREMESSA- I criteri del POF1.PRESENTAZIONE DEL CIRCOLOa.Dati statici b. Risorse umane c. Risorse strutturali d. Contesto socio-culturale e. I soggetti 2.LA SCUOLA SI ORGANIZZA a.Staff di Direzioneb. Referenti Progetti Specialic. Altri Incarichid. Prevenzione dei disagi e integrazione 3.LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ4.GLI OBIETTIVI5.IL CURRICOLOa.I bisogni formativi dei bambini/alunnib. Campi di Esperienza – Saperi disciplinaric. Progettazione: Piano di Studio Personalizzatod. Modalità di Programmazione: - 1. FASE IDEATIVA - 2. FASE DI ATTUAZIONE - 3. FASE DI VERIFICAe.I Progetti (curricolari ed extracurricolari)f. Uscite Didattiche Progettate 6.L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E SCELTE METODOLOGICHEa.La flessibilitàb.Esempi di metodologie innovativec.La contemporaneità 7.LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICAa.Organi collegialib.Rapporti con le famigliec.Continuità tra Scuole 8.ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA orari – servizi – sicurezza 9. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA a. Progetto “Area a Rischio”a.Piani Integrati PON FSE b.Formazione e aggiornamento del personale2.MONITORAGGIO: VERIFICA - VALUTAZIONE a.Valutazione degli apprendimentib.La scheda di valutazione c.La valutazione del servizio scolastico I SERVIZI AGGIUNTIVI DELLA SCUOLA
PREMESSA
I CRITERI DEL POF I CRITERI DEL POF
La coerenza con gli obiettivi
di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle
competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali
La coerenza con gli obiettivi
di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle
competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali
La flessibilità intesa come
l’insieme delle scelte
innovative per le attività didattiche,
organizzative, curricolari ed
extracurricolari
La flessibilità intesa come
l’insieme delle scelte
innovative per le attività didattiche,
organizzative, curricolari ed
extracurricolari
L’ integrazione intesa come
coerenza progettuale e
coordinamento delle diverse
iniziative progettate dalla
scuola in accordo con Enti e
Associazioni locali
L’ integrazione intesa come
coerenza progettuale e
coordinamento delle diverse
iniziative progettate dalla
scuola in accordo con Enti e
Associazioni locali
La responsabilità intesa come
assunzione di impegni per il conseguimento degli obiettivi
previsti, attraverso una
puntuale verifica e valutazione degli esiti.
La responsabilità intesa come
assunzione di impegni per il conseguimento degli obiettivi
previsti, attraverso una
puntuale verifica e valutazione degli esiti.
indicano piste da percorrere
e aiutano a finalizzare l’azione educativa
allo sviluppo integrale del bambino/alunno
indicano piste da percorrere
e aiutano a finalizzare l’azione educativa
allo sviluppo integrale del bambino/alunno
che
sono
1. PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO
Scuole dell’Infanzia
• PAPA GIOVANNI XXIII (3 sezioni)Via Castellana Grotte
• FEDERICO II DI SVEVIA (2 sezioni)Via Muzio Scevola, 1
• IMPERATORE AUGUSTO (2 sezioni)Via Imperatore Augusto, 58
• COLLODI(4 sezioni)Via Pietro I Normanno
Scuole Primarie
• SAN VALENTINO (10 classi)sede della direzione didattica Via Comuni di Puglia, 100
• FEDERICO II DI SVEVIA (24 classi)
Via Muzio Scevola, 1
a. Dati statici
Il 3° Circolo Didattico “I. Imbriani” di Andria comprende:
http://www.imbriani.it/sedi.htm
b. Risorse umane
Dirigente Scolastico: prof.ssa Rosanna PALMULLI
932 ALUNNI239 di Scuola dell'Infanzia
693 di Scuola Primaria
Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi: Francesca PAPPALETTERA
- 26 insegnanti di Scuola dell’Infanzia(22 posto comune – 4 sostegno)- 79 insegnanti di Scuola Primaria(57 posto comune – 20 Sostegno – 1 insegnante domiciliare – 1 specialista lingua inglese)- 2 insegnanti I.R.C. (Scuola Infanzia – Scuola Primaria)
5 Assistenti Amministrativi
15 Collaboratori Scolastici - 11 personale A.T.A - 4 operatori EX LSU
107 INSEGNANTI
http://www.imbriani.it/segreteria.htm http://www.imbriani.it/trasparenza.htm
1 Utilizz. Biblioteca- 1 insegnante di Scuola Primaria
c. Risorse strutturali
Scuole dell’ Infanzia Scuole dell’ Infanzia
• 3 aule • aula adibita a refettorio • salone ludico ricreativo• servizi igienici • aula collaboratori scolastici • anticucina con annessa cucina• giardino completo di anfiteatro
• 3 aule • aula adibita a refettorio • salone ludico ricreativo• servizi igienici • aula collaboratori scolastici • anticucina con annessa cucina• giardino completo di anfiteatro
FEDERICO II DI SVEVIA FEDERICO II DI SVEVIA • 2 aule • spazio adibito a refettorio• servizi igienici
• 2 aule • spazio adibito a refettorio• servizi igienici
IMPERATORE AUGUSTO IMPERATORE AUGUSTO
• 2 aule • servizi igienici • cortile
• 2 aule • servizi igienici • cortile
COLLODICOLLODI
SAN VALENTINO SAN VALENTINO • 20 aule• laboratorio multimediale•laboratorio linguistico• laboratorio scientifico• sala audiovisivi• biblioteca per i ragazzi• biblioteca magistrale• auditorium•palestra coperta• aule per attività di logoterapia e psicomotricità• cucina • refettorio • interspazio adibito a refettorio • interspazi attrezzati• servizi igienici • archivio pratiche• ambulatorio medico• uffici di direzione • ascensori• parcheggio• spazi esterni con giardino
• 20 aule• laboratorio multimediale•laboratorio linguistico• laboratorio scientifico• sala audiovisivi• biblioteca per i ragazzi• biblioteca magistrale• auditorium•palestra coperta• aule per attività di logoterapia e psicomotricità• cucina • refettorio • interspazio adibito a refettorio • interspazi attrezzati• servizi igienici • archivio pratiche• ambulatorio medico• uffici di direzione • ascensori• parcheggio• spazi esterni con giardino
FEDERICO II DI SVEVIA FEDERICO II DI SVEVIA
• 20 aule• laboratorio multimediale•sala audiovisivi• biblioteca per i ragazzi•palestra coperta• aule per attività di logoterapia e psicomotricità• sala adibita a refettorio • interspazi attrezzati• servizi igienici • archivio pratiche• ambulatorio medico•ascensori• parcheggio• spazi esterni con giardino
• 20 aule• laboratorio multimediale•sala audiovisivi• biblioteca per i ragazzi•palestra coperta• aule per attività di logoterapia e psicomotricità• sala adibita a refettorio • interspazi attrezzati• servizi igienici • archivio pratiche• ambulatorio medico•ascensori• parcheggio• spazi esterni con giardino
Scuole Primarie Scuole Primarie
PAPA GIOVANNI XXIIIPAPA GIOVANNI XXIII
• 4 aule con annesso spogliatoio • servizi igienici • 2 saloni per attività comuni• sala per attività di logoterapia e psicomotricità• 2 sale adibite a refettorio• cucina • giardino• stazioni multimediali.
• 4 aule con annesso spogliatoio • servizi igienici • 2 saloni per attività comuni• sala per attività di logoterapia e psicomotricità• 2 sale adibite a refettorio• cucina • giardino• stazioni multimediali.
d. Contesto socio-culturale
Il 3° circolo “I. Imbriani” di Andria è costituito da due Scuole Primarie e quattro Scuole dell’ Infanzia che raccolgono un’utenza variegata. Dislocate su un vasto territorio (quasi triangolare) abbastanza contiguo, ma diversamente configurato sotto il profilo socio culturale ed economico. Il circolo opera in raccordo con l’istituzione scolastica presente sul territorio “G. Salvemini” – Scuola secondaria di I grado.
L'utenza complessiva è di 932 alunni, per un totale di 34 Classi di scuola primaria e di 11 sezioni di scuola dell’infanzia. Nell'anno scolastico in corso si opera l'integrazione di 49 alunni “diversamente abili” e 8 alunni stranieri.
La Scuola Primaria Statale SAN VALENTINO - sede della direzione didattica - (Via Comuni di Puglia, 100) e la Scuola dell’ Infanzia Statale PAPA GIOVANNI XXIII (Via Castellana Grotte) sono localizzate a nord-ovest del territorio cittadino nel quartiere San Valentino costituito da case popolari (per il 90%) , da pochi servizi essenziali ma del tutto inesistenti sono i servizi pubblici primari che possano avvicinare la Comunità alle Istituzioni . La popolazione residente è formata per la maggior parte da disoccupati o sottoccupati e da lavoratori dipendenti, molti dei quali pendolari. Negli ultimi anni il fenomeno del pendolarismo lavorativo, su lunghe distanze, si è accentuato e spesso le famiglie restano a carico delle madri per prolungati periodi. Il grado d’istruzione è medio – basso. Notevoli passi avanti sono stati fatti grazie alla presenza di corsi di educazione per gli adulti, attivati presso la scuola “G. SALVEMINI” e alla presenza di altre risorse del territorio con le quali ci si è posti in continuità orizzontale:
- la parrocchia San Riccardo, forte e permanente punto di riferimento per tutta la gente del quartiere, con il suo Centro di Aggregazione e le attività di volontariato; - le associazioni e le cooperative operanti nel quartiere con i progetti comunali ex L. 285 (centro per le famiglie Icaro, animazione territoriale, assistenza domiciliare alle famiglie);-alcune competenze di genitori formatisi all’ interno del sottoprogramma europeo 14.2 "La scuola organizza il sociale" e del progetto P.O.N. Misura 3, Azione1, realizzato nella scuola negli anni scorsi;- le attività di “PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA” realizzate dalla scuola attraverso corsi di formazione. Risorse che costituiscono un punto di riferimento per svolgere un'azione educativa e didattica comune, mirante a garantire lo star bene degli alunni nella vita scolastica, familiare e sociale, nonostante le difficoltà che da sempre s’incontrano per programmare azioni coordinate.
La Scuola Primaria e dell'Infanzia Statale FEDERICO II DI SVEVIA (Via Muzio Scevola 1) è a circa 600 metri dal plesso di San Valentino. La Scuola dell'Infanzia Statale IMPERATORE AUGUSTO (Via Imperatore Augusto, 58) è, invece, ubicata sotto i portici di un nuovo condominio a ridosso della scuola Federico II di Svevia. La popolazione, residente in questo quartiere, è in netta espansione a causa di una veloce urbanizzazione che sta interessando l’intera zona. Gli abitanti, caratterizzati da un buon senso di appartenenza e ben radicati nel loro quartiere, vivono i disagi legati all’espansione demografica. Anche la scuola, infatti, rischia di non avere più ricettività (a fronte delle numerose richieste d’ iscrizioni) e si trova a dover fare i conti con spazi per attività sempre più ridotti. Molti degli scolari, inoltre, usufruiscono del trasporto scolastico per l’eccessiva lontananza della propria abitazione dalla scuola. I residenti sono caratterizzati da un medio tasso di sottoccupazione e da un medio grado di cultura di base.
La Scuola dell’Infanzia Statale COLLODI (Via Pietro I Normanno) territorialmente è collocata a circa un chilometro dalla scuola San Valentino e a 600 metri da Federico II di Svevia e abbraccia un’utenza più variegata e un indice socio – culturale più elevato.
Attraverso l’utilizzo di vari strumenti di rilevazione dei bisogni formativi (questionari, interviste semi strutturate, ascolto), adoperati nel tempo con le famiglie, è emersa la richiesta chiara di un’assistenza didattica per i propri figli in orario pomeridiano. La scuola, a questa esigenza, ha risposto con l’adozione del tempo pieno: nella totalità delle classi per la scuola San Valentino (ad eccezione della classe 2^B), in 10 classi per Federico II di Svevia e una maggiore interazione con tutti i genitori attraverso incontri per piccoli gruppi e/o individuali.
La scuola è come un grande veliero dove i naviganti sono gli alunni
che guidati dal nostromo, il docente,
intraprendono un avventuroso viaggio
nei mari dell’ educazione.
Il capo, il dirigente scolastico,
mettendosi in ascolto attivo dei navigatori e del loro nostromo,
avvalendosi anche dell’aiuto dei timonieri, la segreteria con lo staff di direzione,
che sostengono il suo attivarsi affinché il veliero possa navigare a vele spiegate.
rende possibile tale navigazione
e. I soggetti
Chi Che cosa Come Quando
Gli alunni
• vengono coinvolti nel processo formativo• sono chiamati all’impegno
• ascoltando• partecipando• eseguendo• elaborando• emozionandosi/emozionando
• durante le attività organizzate• durante le attività libere
I docenti • individuano i bisogni formativi degli alunni• creano condizioni favorevoli all’apprendimento • favoriscono i rapporti interpersonali • verificano il conseguimento degli obiettivi
• prestando attenzione alle richieste degli alunni• personalizzando l’insegnamento• rafforzando l’autostima negli alunni • documentando il lavoro didattico
• durante la stesura del POF, la programmazione didattica e educativa • durante lo svolgimento delle attività e dei progetti• durante le riunioni tra docenti• durante gli incontri e i colloqui scuola – famiglia
Le famiglie
• presentano i loro figli• manifestano le loro esigenze• partecipano costruttivamente alla vita scolastica
• collaborando costruttivamente alle riunioni• instaurando rapporti sereni e responsabili con i docenti e il personale della scuola• interessandosi in modo attivo ai processi di apprendimento dei propri figli
• all’inizio dell’anno scolastico• durante tutto l’anno• durante gli incontri e i colloqui scuola – famiglia
Personale ATA
• collabora per favorire l’organizzazione della didattica• collabora per la promozione dell’immagine della scuola
• aiutando i docenti nella tenuta dei sussidi e nella riproduzione di materiale didattico
• durante tutto l’anno su richiesta dei docenti e su incarichi definiti
Il Dirigente scolastico
• presta attenzione ai processi innovativi • è attento alle richieste della società, del territorio, delle famiglie e degli alunni• valorizza le risorse umane e i materiali
• promuovendo l’innovazione• favorendo gli incontri e l’utilizzo delle risorse• verificando i processi• monitorando le attività
• durante le assegnazioni delle attività e degli ambiti• durante tutto l’anno• durante i momenti di programmazione e valutazione• durante gli incontri e le riunioni
2. LA SCUOLA SI ORGANIZZA
a. Staff di DirezioneLa responsabilità del Docente, strettamente legata al carattere etico del suo lavoro, si esplica non solo nella prassi educativa e didattica che lo vede in diretto rapporto interpersonale con gli alunni, ma anche nell’impegno culturale e professionale legato ai diversi ambiti di progettazione della vita della scuola.Per rendere operativa la proposta dell’Offerta Formativa, nei suoi aspetti strutturali e organizzativi, l’Istituzione Scolastica si avvale di Docenti cui vengono assegnati incarichi per i quali si richiedono competenze specifiche.In tale quadro sono da collocare:
• Collaboratori del Dirigente Scolastico Elisabetta Abruzzese e Addolorata Conversano – docenti di scuola primaria - con i seguenti compiti:- sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza;- supporto organizzativo gestionale al Dirigente;- supporto al Dirigente per la gestione della didattica in relazione ai processi formativi.
• Supporto tecnico-organizzativo Lorenzo Caldarola – docente di scuola primaria
http://www.imbriani.it/staff.htm
• Le Funzioni Strumentali Il Collegio dei Docenti, in relazione alle scelte pedagogico didattiche della Scuola, ha individuato come prioritarie e strumentali al POF le seguenti funzioni da porre in essere nell'a.s. 2010/2011:
Area 6 - Lorenzo Caldarola Gestione del sito web della scuola (www.imbriani.it )Documentazione Organizzazione laboratori multimedialiArchiviazione digitale del materiale educativoResponsabile organizzativo prove Invalsi
Area 1 - Lucrezia Sforza * POFautovalutazione d’istituto area a rischio
Area 2 - Savina Tammaccaro Sussidi didatticiArchiviazione materiale educativo
Area 3 - Nicla Santovito * Continuità fra i vari ordini di scuola e con il territorioEducazione alla legalitàArea 4 - Nunzia Roberto
Coordinamento dell’integrazione deidiversamente abili e degli alunni stranieri Area 5 - Enza Forte
Attività sportive
* Con la collaborazione attiva di una commissione composta da una docente Scuola primaria : Ornella Suriano e una docente di Scuola dell’infanzia: Angela Sibilano * Con il supporto di una
docente di Scuola Primaria: Mariella Di Biasi
Sono individuati in ciascun plesso scolastico ed hanno il compito di:- riferire al Dirigente Scolastico su problemi che insorgono nel plesso circa:*l'utilizzo dei locali e degli spazi scolastici;* lo svolgimento del servizio da parte dei collaboratori scolastici relativo sia alla sorveglianza, sia alla pulizia;- scioperi e assemblee sindacali;- curare la circolazione delle informazioni all'interno del plesso e tenere i contatti con la Direzione Didattica;- affrontare le situazioni di emergenza, organizzare la sorveglianza degli alunni in occasione dell'assenza dei colleghi;- controllare e curare la documentazione amministrativa (circolari, richieste di cambi e/o recuperi orari).
Scuola primaria San Valentino: Angela Tandoi Scuola primaria Federico II: Angela Simone Scuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII: Filomena TrittaScuola dell’infanzia Federico II: Anna TesoroScuola dell’infanzia Collodi: Rachele AgrestiScuola dell’infanzia Imperatore Augusto: Natalizia Monterisi
• Coordinatori di plesso (Docenti di Scuola dell'Infanzia - Docenti di Scuola Primaria) partecipano alle riunioni dello staff di direzione in quanto svolgono attività connesse alla gestione e all'organizzazione della scuola .
Lo staff dei coordinatori di plesso, unitamente alle insegnanti funzioni strumentali e ai collaboratori del Dirigente Scolastico, si incontrano secondo le esigenze della gestione organizzativo- didattica del Circolo.
b. Referenti Progetti Speciali
• Biblioteca Michelina Paradiso
La nostra bibliotecaAnimazione alla lettura e...La biblioteca itineranteCatalogo on-lineLinks utiliArchivio
http://www.imbriani.it/biblio.htm
http://www.imbriani.it/sportello_ascolto.pdf
Per le famiglie, sportello di Dialogo e Ascolto
• Sportello di ascolto per le famiglie Addolorata Conversano
• Gli insegnanti referenti delle aree di progetto si occuperanno di: raccogliere e valutare le proposte riferite alla propria area di intervento; diffondere le proposte; proporre eventuali aggiornamenti; incontrare le insegnanti degli ambiti interessati; curare eventuali sussidi e materiali.
• Insegnare Scienze SperimentaliArcangelo Speranza
“Fornire alle scuole risorse per migliorare strumenti, le strutture e l'organizzazione didattica dell'insegnamento matematico-scientifica; creare servizi, materiali, azioni di sostegno e opportunità formative per i docenti; porre l'educazione scientifica come una questione di interesse generale e coinvolgere nelle azioni di sostegno alle scuole le diverse organizzazioni interessate alla scienza.”
INVALSI
• INVALSI (Servizio Nazionale di Valutazione) Lorenzo Caldarola
http://www.invalsi.it/snv0910/
http://www.imbriani.it/iss.htm
• Educazione ambientale - Isa
Tarantini
•Educa
zion
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- Lu
crez
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Sfo
rza
• Educazione alla cittadinanza - Nicoletta Santovito
•Educazione stradale – Ornella Suriano • Matematica – Lorenzo Caldarola
• Presidenti dei Consigli di Interclasse /Intersezione
Classe prime: Isabella LotitoClassi seconde: Lucrezia SforzaClassi terze: Angela CalitroClassi quarte: Eliana CarboneClassi quinte: Addolorata ConversanoScuola dell’infanzia: Rachele Agresti
• Segretari dei Consigli di Interclasse /Intersezione
Classe prime: Anna CatalanoClassi seconde: Paola CagnettaClassi terze: Michelina ParadisoClassi quarte: Mariagrazia QuerciaClassi quinte: Vincenza ForteScuola dell’infanzia: Nunzia Guglielmi
INCARICHI PRESIDENTE E SEGRETARIAIl presidente e il segretario curano la progettazione di interclasse/ intersezione (Unità di Apprendimento - POF in fase ideativa) sentiti i pareri di tutti i docenti. Lavorano in stretta collaborazione per rendere, in primo luogo, la progettazione dei Piani di Studio Personalizzati, nella sua fase preattiva, univoca a tutta l’ interclasse/intersezione. Il presidente conduce le varie riunioni di interclasse/ intersezione facendosi portavoce dei vari punti all’ordine del giorno su cui discutere e lasciando che tutti possano esprimere i propri pareri o loro suggerimenti. Il segretario, durante le riunioni, provvede alla stesura dei verbali. Il presidente ha cura delle pubbliche relazioni all’interno del collegio facendosi portavoce di quanto emerso negli incontri di interclasse /intersezione.
c. Altri Incarichi
INCARICOI referenti hanno cura della documentazione di modulo e/o di classe e si impegnano nelle relazioni con gli Uffici di Direzione e segreteria, le funzioni strumentali, i collaboratori del Dirigente Scolastico, i referenti di progetto, i coordinatori di plesso.
• Referenti di Classe o di Modulo
Classi prime San Valentino: A/B Caterina Angelica Classi prime Federico II di Svevia:C/D/E Balducci Teresa F/G Negrello Cristina Classi seconde San Valentino:A/B Fiore GraziaClassi seconde Federico II di Svevia:C/D/E De Chirico LuigiaF/G Simone AngelaClassi terze San Valentino:A/B Di Biase MariaClassi terze Federico II di Svevia:D/E Colia LuciaF/G Suriano OrnellaMODULO 3^/5^ C : Liso AngelaClassi quarte San Valentino:A/B Tammaccaro SavinaClassi quarte Federico II di Svevia:C/D Sellitri MariaF/G Leoncavallo FrancescaClassi quinte San Valentino:A/B Tandoi AngelaClassi quinte Federico II di Svevia:D/E Bianchino LucreziaF/G Santovito Nicla
d. Prevenzione dei disagi e integrazione
La scuola per l’inserimento degli alunni diversamente abili si organizza con
La scuola per l’inserimento degli alunni diversamente abili si organizza con
Risorse interne Risorse interne
•Docenti di sostegno (4 per la Scuola dell’ Infanzia e 20 per la Scuola Primaria)• Funzione strumentale Area 4
•Docenti di sostegno (4 per la Scuola dell’ Infanzia e 20 per la Scuola Primaria)• Funzione strumentale Area 4
Risorse esterne Risorse esterne
• GLH di circolo• GLH operativo
• GLH di circolo• GLH operativo
•ASL BAT/1 • Neuro Psichiatria Infantile – integrazione (via Lisbona)•Sevizio di riabilitazione(Viale Virgilio) •Centro riabilitativo convenzionato (A. Quarto di Palo)
•ASL BAT/1 • Neuro Psichiatria Infantile – integrazione (via Lisbona)•Sevizio di riabilitazione(Viale Virgilio) •Centro riabilitativo convenzionato (A. Quarto di Palo)
COMUNE(che assegna gli
A.E.C.*)
COMUNE(che assegna gli
A.E.C.*) Componenti del GLH di Circolo:•Dottoressa E. Biacchi ( ASL)•Dottoressa A.Ferri ( Quarto di Palo)•Ass. sociale M.Zingarelli (ASL)•C. Pomarico (genitore)• Dirigente Scolastico •N. Roberto (ins.)•A. Conversano (Coll. del D. S. e responsabile dello “sportello di ascolto”)•R. Agresti (ins.)•E. Abruzzese (Coll. del D. S. )•T. Stola ( terapista ASL)
* Gli assistenti educativi assegnati sono :25
Le nostre scuole sono da sempre particolarmente attente ai bambini diversamente abili e, con particolare interesse, ne curano: l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione nelle classi e/o sezioni.In questo periodo scolastico, nel nostro Circolo sono inseriti 49 alunni diversamente abili e si attuano specifiche strategie educative per la loro integrazione.
Le nostre scuole sono da sempre particolarmente attente ai bambini diversamente abili e, con particolare interesse, ne curano: l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione nelle classi e/o sezioni.In questo periodo scolastico, nel nostro Circolo sono inseriti 49 alunni diversamente abili e si attuano specifiche strategie educative per la loro integrazione.
I docenti di classe/sezione e di sostegno, si riuniscono per prendere in esame progetti promossi dalle risorse interne alla scuola, Enti o Associazioni del territorio ed elaborano il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I) secondo la normativa vigente.
I docenti di classe/sezione e di sostegno, si riuniscono per prendere in esame progetti promossi dalle risorse interne alla scuola, Enti o Associazioni del territorio ed elaborano il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I) secondo la normativa vigente.
Per facilitare un clima relazionale positivo, si prevedono incontri comunicativi e informativi con le famiglie, gli insegnanti di sostegno e di classe/sezione, e gli A.E.C. (Assistenti Educativi Comunali) incaricati dalla Cooperativa Sociale “Villa Gaia” e “Trifoglio”. L’organo preposto alla cura di tutto ciò che concerne la disabilità è il gruppo di lavoro operativo (GLH di Circolo), costituito da rappresentanti delle famiglie, della scuola e da un’equipe medica – psico – pedagogica.
Per facilitare un clima relazionale positivo, si prevedono incontri comunicativi e informativi con le famiglie, gli insegnanti di sostegno e di classe/sezione, e gli A.E.C. (Assistenti Educativi Comunali) incaricati dalla Cooperativa Sociale “Villa Gaia” e “Trifoglio”. L’organo preposto alla cura di tutto ciò che concerne la disabilità è il gruppo di lavoro operativo (GLH di Circolo), costituito da rappresentanti delle famiglie, della scuola e da un’equipe medica – psico – pedagogica.
LE COMPETENZE DEL GLH RIGUARDANO:•L’elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato)•L’elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale•La verifica, in itinere e finale dei risultati.
LE COMPETENZE DEL GLH RIGUARDANO:•L’elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato)•L’elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale•La verifica, in itinere e finale dei risultati.
L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO:•È contitolare del processo formativo dell’intera classe/sezione•Opera e collabora con gli altri docenti di classe/sezione•Partecipa alla programmazione e alla valutazione del gruppo classe/sezione
L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO:•È contitolare del processo formativo dell’intera classe/sezione•Opera e collabora con gli altri docenti di classe/sezione•Partecipa alla programmazione e alla valutazione del gruppo classe/sezione
Il percorso formativo dell’alunno diversamente abile appartiene all’intero gruppo docente, per tanto il tipo e le modalità d’intervento sono scelti e concordati da tutta l’equipe docente e non solo dall’insegnante di sostegno.
Il percorso formativo dell’alunno diversamente abile appartiene all’intero gruppo docente, per tanto il tipo e le modalità d’intervento sono scelti e concordati da tutta l’equipe docente e non solo dall’insegnante di sostegno.
3. LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ
IL POF
- sviluppo della collaborazione scuola- famiglia; -trasparenza della vita scolastica;- unitarietà della progettazione;- individuazione delle responsabilità e delle competenze;- verifica del conseguimento di ciò che viene programmatoattraverso la definizione di obiettivi credibili e l’insegnamento centrato sulle caratteristiche di ogni alunno.
la risposta della scuola alle esigenze di rendere
effettivo l’apprendimento di “tutti” i bambini/alunni
è
la formazione come condizione di progresso
civile, sociale e economico
-garantire il successo formativo utilizzando metodologie educative e didattiche innovative;- articolare la progettazione tenendo conto anche delle specifiche esigenze della realtà territoriale;- documentare le procedure, gli obiettivi e successivamente gli esiti del processo educativo.
4. GLI OBIETTIVI
“ In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.” (INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione)
“ In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.” (INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione)
• esprimere i propri punti di vista • formare una positiva immagine di sé• avere fiducia nelle proprie possibilità
• essere motivati all’apprendimento • acquisire un metodo di studio
• superare le difficoltà• raggiungere autonomia personale
• essere cooperativi e solidali
• esprimere i propri punti di vista • formare una positiva immagine di sé• avere fiducia nelle proprie possibilità
• essere motivati all’apprendimento • acquisire un metodo di studio
• superare le difficoltà• raggiungere autonomia personale
• essere cooperativi e solidali
- conoscere il proprio corpo- esplorare - manipolare - fare ed agire - movimento- rapportarsi con la realtà- organizzarsi nello spazio
5. IL CURRICOLO
Viste le indicazioni dei Documenti Programmatici Ministeriali e tenuto conto dell’analisi del territorio e dell’osservazione sistematica relativa ai comportamenti dei bambini/alunni
Viste le indicazioni dei Documenti Programmatici Ministeriali e tenuto conto dell’analisi del territorio e dell’osservazione sistematica relativa ai comportamenti dei bambini/alunni
l’Offerta Formativa del 3° Circolo “I.Imbriani”, sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria, terrà conto dei possibili bisogni del bambino
l’Offerta Formativa del 3° Circolo “I.Imbriani”, sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria, terrà conto dei possibili bisogni del bambino
AMBITO COGNITIV
OAMBITO PSICOMOTORI
O
AMBITO AFFETTIVO/RELAZIONAL
E
- Comunicare- comprendere messaggi- esprimere e comunicare contenuti - conoscere se stesso- sviluppare il pensiero logico e la conoscenza della realtà - cogliere le relazioni temporali - esplorare, scoprire la realtà naturale e artificiale - esprimersi mediante linguaggi verbali e non verbali
bisogno di
bisogno di
- accettazione di sé - autostima- autorealizzazione- essere accettato- essere rispettato- affetto ed appartenenza adun gruppo - sicurezza e protezione- approvazione sociale- stabilire significativi rapporti relazionali e comunicativi
bisogno di
a. I bisogni formativi dei bambini/alunni
Per il raggiungimento degli obiettivi il POF indica percorsi disciplinari, metodologici, didattici e organizzativi, tenendo conto delle risorse di cui la scuola dispone.
Per il raggiungimento degli obiettivi il POF indica percorsi disciplinari, metodologici, didattici e organizzativi, tenendo conto delle risorse di cui la scuola dispone.
La programmazione didattica prevede una suddivisione dei percorsi educativi didattici in Unità di Apprendimento e Progetti. Le prime hanno lo scopo di formulare gli obiettivi formativi, trasversali ai “campi di esperienza” nella Scuola dell’Infanzia e alle “aree disciplinari” nella Scuola Primaria, in connessione con nuclei concettuali individuati all’ interno di esse. I secondi si prefiggono di costruire percorsi complementari a quelli più strettamente curricolari rendendo la scuola più interessante, capace di promuovere stimoli e suscitare ulteriori interessi.
La programmazione didattica prevede una suddivisione dei percorsi educativi didattici in Unità di Apprendimento e Progetti. Le prime hanno lo scopo di formulare gli obiettivi formativi, trasversali ai “campi di esperienza” nella Scuola dell’Infanzia e alle “aree disciplinari” nella Scuola Primaria, in connessione con nuclei concettuali individuati all’ interno di esse. I secondi si prefiggono di costruire percorsi complementari a quelli più strettamente curricolari rendendo la scuola più interessante, capace di promuovere stimoli e suscitare ulteriori interessi. I CAMPI DI ESPERIENZA nella Scuola dell’Infanzia
IL SÉ E L’ALTROIL CORPO E IL MOVIMENTOLINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONEI DISCORSI E LE PAROLELA CONOSCENZA DEL MONDOÈ compito della mediazione educativa aiutare il
bambino ad orientarsi nella molteplicità degli
stimoli nei quali è immerso ed avviarlo ad
organizzare i suoi apprendimenti. I campi di esperienza sono luoghi del fare e
dell’agire del bambino orientati dall’azione
consapevole degli insegnanti e introducono ai
sistemi simbolico - culturali.
Nella Scuola Primaria gli apprendimenti vengono
organizzati in maniera progressivamente orientata ai
SAPERI DISCIPLINARI, RAGGRUPPATI IN TRE AREE
a) LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA
b) STORICO - GEOGRAFICO - SOCIALE
c) MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
b. Campi di Esperienza – Saperi disciplinari
I DOCENTI
(intersezione/interclasse)
I DOCENTI
(intersezione/interclasse)
Conoscendo:
• Il Piano dell’Offerta Formativa (POF di Circolo)
Gli Obiettivi generali del processo formativo
le competenze in uscita previste nelle Indicazioni Nazionali sul Curricolo
Conoscendo:
• Il Piano dell’Offerta Formativa (POF di Circolo)
Gli Obiettivi generali del processo formativo
le competenze in uscita previste nelle Indicazioni Nazionali sul Curricolo
Ne progettano la trasformazione in Unità di Apprendimento …Ne progettano la trasformazione in Unità di Apprendimento …
… che insieme costituiscono il Piano di Studio Personalizzato
… che insieme costituiscono il Piano di Studio Personalizzato
PER I
BAMBINI/ALUNNI
PER I
BAMBINI/ALUNNI
c. Progettazione: Piano di Studio Personalizzato
d. Modalità di ProgrammazioneProgettare Unità di Apprendimento attraverso tre fasi successive e coesistenti
Unità di Apprendimento
Unità di Apprendimento
1. FASE IDEATIVA(preattiva)
ipotesi di lavoro documentata
1. FASE IDEATIVA(preattiva)
ipotesi di lavoro documentata
2. FASE DI ATTUAZIONE
(attiva)azione didattica
documentata
2. FASE DI ATTUAZIONE
(attiva)azione didattica
documentata
3. FASE DI VERIFICA(postattiva)
situazione reale: Obiettivi di Apprendimento
conseguiti e valutati in riferimento ai traguardi di
sviluppo raggiunti dall’alunno.
3. FASE DI VERIFICA(postattiva)
situazione reale: Obiettivi di Apprendimento
conseguiti e valutati in riferimento ai traguardi di
sviluppo raggiunti dall’alunno.
Che orientaChe si trasforma
Che arricchisce e precisa
• Individuano le Unità di Apprendimento da promuovere
• Formulano Obiettivi Formativi per ogni Unità di Apprendimento
• Ipotizzano tempi di attuazione
• Individuano le Unità di Apprendimento da promuovere
• Formulano Obiettivi Formativi per ogni Unità di Apprendimento
• Ipotizzano tempi di attuazione
1. FASE IDEATIVA(preattiva)
ipotesi di lavoro documentata
1. FASE IDEATIVA(preattiva)
ipotesi di lavoro documentata
Sulla base dei percorsi didattici relativi al POF di circolo
“Ben-essere e Cittadinanza” e considerando gli Obbiettivi Generali
del processo formativo (che orienteranno unitariamente la natura e il significato degli interventi educativi -
didattici)
Sulla base dei percorsi didattici relativi al POF di circolo
“Ben-essere e Cittadinanza” e considerando gli Obbiettivi Generali
del processo formativo (che orienteranno unitariamente la natura e il significato degli interventi educativi -
didattici) I DOCENTI
Dal POF di circolo “BEN-ESSERE E CITTADINANZA” a.s. 2010-2011
IPOTESI DI LAVORO DOCUMENTATA - mappa del piano di lavoro
- pianificazione delle Unità di Apprendimento intese come occasione per crescere e imparare
a. “scuola dell’infanzia”
b. “interclasse di 1^”
c. “interclasse di 2^”
d. “interclasse di 3^”
e. “interclasse di 4^”
f. “interclasse di 5^”
“ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA ““ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “
“BEN … ESSERE““BEN … ESSERE“
“ RACCONTO A PIÙ VOCI ““ RACCONTO A PIÙ VOCI “
“RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESERE INSIEME ““RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESERE INSIEME “
“ CRESCENDO IMPARIAMO CHE …““ CRESCENDO IMPARIAMO CHE …“
“ UNO SGURADO …. ““ UNO SGURADO …. “
SCOPRO … UN AMBIENTE SANO E SICURO
SCOPRO … UN MONDO D’ EMOZIONI
SCOPRO … IL MIO CORPO E ME NE PRENDO
CURA
SCOPRO … THE ENGLISH’S
WORLD
SCOPRO … UN MONDO DI
PAROLE E NUMERI
La nostra scuola dell’infanzia si pone come obiettivo lo sviluppo del bambino nella sua globalità: Identità: “IO SONO” – Autonomia: “IO POSSO” – Competenze: “IO SO E IO SO FARE” – Cittadinanza: “ IO APPARTENGO”
“ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “
a. Scu
ola dell’ In
fanzia
PERIODO UNITÀ di APPRENDIMENTOTITOLI/ NUCLEI CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
Settembre – Dicembre
SCOPRO UN MONDO NUOVO DI
EMOZIONI
Esprimere sentimenti ed emozioni attraverso più linguaggi. Prendere coscienza della propria identità e dell’identità altrui,
riconoscendosi parte integrante di un gruppo scolastico. Interagire con i coetanei e con gli adulti nel rispetto e nella
condivisione di regole comuni, vivendo con serenità esperienze nuove in contesti diversi.
Novembre – Maggio
SCOPRO UN AMBIENTE SANO E
SICURO
Maturare atteggiamenti di curiosità, di attenzione e di rispetto nei confronti della realtà che lo circonda.
Rispettare l’ambiente ed adottare comportamenti adeguati per mantenerlo pulito.
Comprendere l’importanza di codici e regolamenti stabiliti inerenti alla sicurezza ed ai comportamenti da adottare per la strada.
Conoscere il quartiere di appartenenza situato nella propria città.
Gennaio - Aprile
SCOPRO IL MIO CORPO E ME NE PRENDO CURA
Prendere coscienza del sé corporeo in rapporto agli altri. Osservare e conoscere la realtà circostante cogliendo le
relazioni presenti in essa attraverso i cinque sensi. Conoscere le elementari regole per una corretta igiene
personale ed alimentare. Padroneggiare le proprie abilità motorie in giochi e situazioni
legati alla percezione corporea.
Settembre - Giugno
SCOPRO UN MONDO DI
PAROLE E NUMERI
Comprendere e produrre semplici messaggi verbali e non: grafico - pittorico, motorio e multimediale.
Gennaio - Giugno
SCOPRO THE ENGLISH’S
WORLD
Conoscere, comprendere e utilizzare un nuovo codice linguistico
b. Interclasse
di 1^
“PRONTI , PARTENZA…PRIMA”
Metà settembre- ottobre- novembre-dicembre
BEN…ESSERE
“LA MIA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO”
Marzo-aprile-maggio-fine lezioni
“MI RACCONTO, TI RACCONTO”
Gennaio-febbraio
U.A.1 U.A.3
U.A.2
PERIODOUNITÀ di
APPRENDIMENTOTITOLI/ NUCLEI CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
Metà settembreOttobre
NovembreDicembre
“PRONTI , PARTENZA … PRIMA”
Star bene insieme per conoscersi e socializzare. Prendere coscienza di sé, della propria esistenza e della
propria persona. Star bene insieme per apprendere.
GennaioFebbraio
“MI RACCONTO,TI RACCONTO”
Prendere coscienza del proprio corpo per relazionarsi con il mondo esterno.
MarzoAprile
Maggio fine lezioni
“ GRANDE COME IL MONDO”
Conoscere il proprio ambiente di vita, interagire con esso in modo rispettoso,rispettandone il senso di appartenenza nella consapevolezza che è patrimonio di tutti.
RACCONTO A PIÙ VOCI
Mi riconosco
L’espressione
La
riflessione
sul sé
L’ autocontrollo
“comportamenti e
norme”Le rel
azioni
Un mondo
da capire
(la natura e l’uom
o)
Rapporti
“Causa/effe
tto”
L’ interazione
unosguardo intorno a me
1° quadrimestre
settembre - gennaio
2° quad
rimestre
febbrai
o – giug
no
c. Interclasse
di 2^
RIPRENDIAMO IL VIAGGIO
PER
CRESCERE INSIEME
RIPRENDIAMO IL VIAGGIO
PER
CRESCERE INSIEME
I LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE2° Unità di apprendimento:
Tutto ha una “storia”alla scoperta del tempo e dello spazio
I LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE2° Unità di apprendimento:
Tutto ha una “storia”alla scoperta del tempo e dello spazio
L’ACCOGLIENZA1° Unità di apprendimento:
Nuovi “occhiali” per leggere e per capire
L’ACCOGLIENZA1° Unità di apprendimento:
Nuovi “occhiali” per leggere e per capire
LA CITTADINANZA E LA PARTECIPAZIONE
3° Unità di apprendimento:
Cittadini si diventa:ogni giorno sempre più consapevoli,
partecipi e autonomi
LA CITTADINANZA E LA PARTECIPAZIONE
3° Unità di apprendimento:
Cittadini si diventa:ogni giorno sempre più consapevoli,
partecipi e autonomi
IL METODO DI STUDIO4° Unità di apprendimento
Per saperne di più …impariamo ad imparare!
IL METODO DI STUDIO4° Unità di apprendimento
Per saperne di più …impariamo ad imparare!
settembre - ottobre - novembre
dicembre - gennaio
febbraio - marzo - aprile
maggio giugno
d. Interclasse di 3^
e. Interclasse
di 4^
PERIODO UNITÀ di APPRENDIMENTOTITOLI/ NUCLEI CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
Settembre - Ottobre -Novembre
L’esperienza insegna a … dialogare e confrontarsi
Dare valore e significato alle proprie esperienze attraverso il recupero dei propri vissuti e l’ascolto attivo di quelli altrui..
Confrontare pensieri e opinioni fra compagni individuando i diversi atteggiamenti emotivi nei contesti di esperienza.
Dicembre - Gennaio -Febbraio
L’esperienza insegna a …. progettare, approfondire e appassionarsi
Acquisire le informazioni e le sollecitazioni esterne valutandole e confrontandole con il proprio vissuto.
Elaborare e realizzare progetti ed esperienze di tipo pratico, organizzativo, ludico sociale.
Marzo - Aprile - Maggio -Giugno
L’esperienza insegna a …. crescere
Essere consapevole delle proprie capacità riconoscendosi come risorsa.
Riconoscere che gli apprendimenti sono utili alla propria crescita
Essere consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetti a doveri.
1^ U.A. (Sett.Ott.Nov)“Uno sguardo alle nostre esperienze:
il piacere di raccontarsi”
2^ U.A. (Dic.Genn.Febb)“Uno sguardo alla storia
e al mondo … alla ricerca della pace”
3^ U.A. (Mar.Apr.Mag.Giu.)
“Uno sguardo indietro: leggere il passato per proiettarsi nel futuro”
f. Interclasse
di 5^
PERIODO UNITÀ di APPRENDIMENTOTITOLI/ NUCLEI CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
Settembre Ottobre
Novembre
Uno sguardo alle nostre esperienze: il piacere di raccontarsi
Dare valore e significato alle proprie esperienze attraverso il recupero dei propri vissuti e l’ascolto attivo di quelli altrui.
Confrontare pensieri e opinioni fra compagni individuando i diversi atteggiamenti emotivi nei contesti di esperienza.
Riprendere contatti con luoghi, persone ed esperienza di scuola per aprirsi a nuove scoperte e rafforzare il senso di appartenenza.
Dicembre Gennaio Febbraio
Uno sguardo alla storia e al mondo … alla ricerca della pace
Conoscere e valorizzare le diverse culture ed esperienze storiche che hanno contribuito allo sviluppo della nostra civiltà.
Riscoprire la cultura della pace e della giustizia in un rapporto di armonia tra i popoli e col mondo.
Marzo Aprile Maggio Giugno
Uno sguardo indietro: leggere il passato per proiettarsi nel futuro
Ricercare ed elaborare informazioni che, partendo da fatti lontani nel tempo, offrano spunti per comprendere gli avvenimenti attuali.
Attribuire un significato alle esperienze per avviare la costruzione del proprio futuro.
Interpretare alcune dinamiche del lavoro di gruppo individuando obiettivi comuni per lavorare bene insieme.
2. FASE DI ATTUAZIONE(attiva)
azione didattica documentata
2. FASE DI ATTUAZIONE(attiva)
azione didattica documentata
Per ogni Unità di Apprendimento stabilita, ciascun insegnante:
• Opta per la scelta didattica e metodologica più opportuna ai propri alunni• Lavora di fatto sugli obiettivi di apprendimento implicati• Promuove e coordina le attività• Osserva in itinere i processi di apprendimento • Predispone verifiche (conoscenze, abilità, comportamenti ….)
Per ogni Unità di Apprendimento stabilita, ciascun insegnante:
• Opta per la scelta didattica e metodologica più opportuna ai propri alunni• Lavora di fatto sugli obiettivi di apprendimento implicati• Promuove e coordina le attività• Osserva in itinere i processi di apprendimento • Predispone verifiche (conoscenze, abilità, comportamenti ….)
Unità di Apprendimento: “--------------------------------------------” Periodo -------------------------------------------
Fase preattiva Fase attiva Fase attivaDocumentata
Fase post-attiva
Obiettivi Formativi
trasversali
Campi d’Esperienza
Discipline
Traguardi di Sviluppo
(conoscenze e abilità)
Obiettivi di Apprendimento(conoscenze e
abilità)
Cont Att
Org
Ver Traguardi di Sviluppoverificati
Obiettivi di Apprendimento
verificati
Registro di sezione
DIARIOdiBORDO
Modello documento “registrazione svolgimento Unità di Apprendimento” (Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria)
L’azione didatti
ca
documentata
L’azione didattic
a
documentata
Modello diario di bordo (Scuola Primaria)
3. FASE DI VERIFICA(postattiva)
situazione reale: Obiettivi di Apprendimento conseguiti e valutati in riferimento ai traguardi di sviluppo
raggiunti dall’alunno.
3. FASE DI VERIFICA(postattiva)
situazione reale: Obiettivi di Apprendimento conseguiti e valutati in riferimento ai traguardi di sviluppo
raggiunti dall’alunno.
Valutazione, controllo e documentazione del processo di Apprendimento:• Acquisizione di conoscenze e abilità che si trasformano in Obiettivi di Apprendimento verificati (competenze effettive raggiunte)
Valutazione, controllo e documentazione del processo di Apprendimento:• Acquisizione di conoscenze e abilità che si trasformano in Obiettivi di Apprendimento verificati (competenze effettive raggiunte)
Situazione reale
documentata
Modello documento “ registrazione verifica/valutazione” (Scuola Primaria)
Alla scoperta di forme e numeri
Alla scoperta di forme e numeri W il tempoW il tempo
Coordinamento musicale
Coordinamento musicale
Musica, colori e..allegria
Musica, colori e..allegria
I Progetti sono parte integrante del curricolo e consentono una didattica multidisciplinare.L’extracurricolo sarà costituito dalle attività di arricchimento offerte dalla scuola.
La scuola si prefigge lo sviluppo dei seguenti progetti utilizzando i fondi d’istituto, i
fondi dell’autonomia e con l’integrazione da parte delle
famiglie:
IngleseInglese
“Insieme facendo musica e teatro …
in continuità”
“Insieme facendo musica e teatro …
in continuità”
Sport a scuolaSport a scuola
Scuola dell’ Infanzia
Scuola Primaria
Tiue ascinn da r stidd
Tiue ascinn da r stidd
“Merendalibro”
“Merendalibro”
e. I Progetti (curricolari ed extracurricolari)
Scuola Nome progetto Alunni coinvolti N°
insegnanti coinvolti
Periodo di realizzazione
Infanzia
IngleseAl. di 5 anni (5 gruppi):1gr. Papa Giovanni XXIII1gr.FedericoII di Svevia7 alunni Imperatore Augusto2gr. Collodi
3 Gennaio- giugno
Alla scoperta di forme e numeri
28 alunni di 5 anni (3 gruppi) Collodi
3 Gennaio - marzo
W il tempo20 alunni di 5 anni Papa Giovanni XXIII( 1 gruppo)
2 Febbraio - aprile
Musica, colori e..allegria
27 alunni di 5 anni Federico II di Svevia e Imperatore Augusto
2 Gennaio - marzoProgetto “Inglese” (20 ore curricolari per gruppo)
Finalità: approccio ad un nuovo codice linguistico.
Progetto “Alla scoperta di forme e numeri” (36 ore extracurricolari) Finalità: favorire attraverso il gioco la scoperta delle forme e delle quantità numeriche.
Progetto “W il tempo” (24 ore extracurricolari) Finalità: migliorare la conoscenza di se stessi orientandosi maggiormente nella realtà.
Progetto “Musica, colori e..allegria” (12 ore extracurricolari per gruppo) Finalità: utilizzare il corpo per esprimere emozioni e sentimenti sviluppando la creatività e il senso del ritmo.
Scuola Nome progetto Alunni coinvolti N° insegnanticoinvolt
i
Periodo di realizzazione
Primaria
Tiue ascinn da r stidd (in vernacolo)
alunni classi 3^C e 5^C/F/G
7 Ottobre- novembre- dicembre
Coordinamento musicale Tutte le classi 1 DicembreInsieme facendo musica e teatro … in continuità
Alunni delle classi 5^A/B/D/E + alunni di 1^media
11 Marzo- aprile - maggio
Primaria Sport a scuola Alunni classi 4^ e 5^ del Circolo
4 Gennaio - giugno
3°Circolo Merendalibro Tutta l’utenza scolastica, i docenti, le famiglie
3 Maggio 2011 (3 giorni)
Progetto “Tiue ascinn da r stidd” -in vernacolo (ore curricolari e extracurricolari)Finalità: conoscere le tradizioni andriesi attraverso la drammatizzazione e i canti natalizi. Progetto “Coordinamento musicale” (ore curricolari)
Finalità: sollecitare l’espressività attraverso il linguaggio “corale” considerando la musica un linguaggio senza barriere.
Progetto “Insieme facendo musica e teatro … in continuità” (20 ore extracurricolarie 15 curricolari) Finalità: sviluppare l’espressività attraverso linguaggi alternativi (musica e movimento) vivendo esperienze di confronto e arricchimento con alunni di altre scuole.
Progetto “Sport a scuola” (280 ore extracurricolari) Finalità: consolidare una cultura ludico- motoria che consenta ai ragazzi una sana gestione del tempo libero.
Progetto “Merendalibro” (ore curricolari) Finalità: suscitare l’interesse e il piacere della lettura.
Ottobre piovono libri: i luoghi della
lettura
Ottobre piovono libri: i luoghi della
lettura
Animazione alla letturaAnimazione alla lettura
Il mondo sonoro
Il mondo sonoro
Storie in valigia:
“La vecchina del presepe”
Storie in valigia:
“La vecchina del presepe”
Scuola dell’ Infanzia
Scuola Primaria
Terrae per la scuola
Terrae per la scuola
Cinema ragazzi Cinema ragazzi
La città di
Egnazia
La città di
Egnazia
Il circo delle
nuvole
Il circo delle
nuvole
Evv
iva
la
Cost
ituzi
on
eEvv
iva
la
Cost
ituzi
on
e
A scuola dell’altro, a scuola con
l’altro
A scuola dell’altro, a scuola con
l’altro
Scuola Nome progetto Alunni coinvolti Associazione/ esperto esterno
Periodo di realizzazione
InfanziaIl mondo sonoro
n.28 alunni 5anni (Collodi)
Esperto esterno P. Tota
Gennaio -maggio
Animazione alla lettura Alunni plesso Collodi n.28 (5 anni)Imperatore Augusto n.27 (4 e 5 anni)Federico II n.20 (5 anni)Papa Givanni XXIII n. 23 (4 anni)
Associazione “Porta blu”
17 e 24 Febbraio (Collodi) 4 e 11 febbraio(Imperatore Augusto )Gennaio (Federico II) Febbraio- marzo(Papa Giovanni XXIII)
Primaria
Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura
Alunni di classe 5^ Autore/illustratoreGek Tessaro
Ottobre
Il circo delle nuvole Alunni di 3^ CAlunni di 5^(C/D/E/F/G)
Autore/illustratoreGek Tessaro
Ottobre
Terrae per la scuola Classi 1^( A/B/C/D/E/F/G)
Centro Studi e Didattica Ambientale Terrae
Novembre –dicembre
Storie in valigia “La vecchina del presepe”
Alunni classi 3^( A/B/C/D/E/F/G)
Associazione “Porta blu”
Novembre - dicembre
La città di Egnazia Alunni delle classi 5^ (D/E)
Centro Studi e Didattica Ambientale Terrae
Febbraio – marzo
Evviva la Costituzione Tutti gli alunni delle classi 5^
autrice A. Strada
Novembre
Cinema ragazzi alunni delle classi 5^(C/ D / E / F/G)
Centro di orientamento Don Bosco
due mattinate scolastiche
A scuola dell’altro, a scuola con l’altro
Alunni e genitori 2^A C.R.I.S.I. Marzo
Progetto “Il mondo sonoro” (20 ore curricolari)Finalità: educare i bambini al suono e alle musica.Progetto “Il mondo sonoro” (20 ore curricolari)Finalità: educare i bambini al suono e alle musica.
Progetto “Animazione alla lettura” (2 incontri curricolari)Finalità: avvicinare i piccoli alla lettura scoprendo altre forme di espressione e potenziando la creatività.
Progetto “Animazione alla lettura” (2 incontri curricolari)Finalità: avvicinare i piccoli alla lettura scoprendo altre forme di espressione e potenziando la creatività.
Progetto “Cinema ragazzi” (ore curricolari)Finalità: riconoscere tipologie diverse di canali di comunicazione .Progetto “Cinema ragazzi” (ore curricolari)Finalità: riconoscere tipologie diverse di canali di comunicazione .
Progetto “La città di Egnazia ” - seminario (2 ore curricolari)Finalità: conoscere la cultura e la tradizione del mondo romano attraverso la funzione dell’archeologo.
Progetto “La città di Egnazia ” - seminario (2 ore curricolari)Finalità: conoscere la cultura e la tradizione del mondo romano attraverso la funzione dell’archeologo.
Progetto “Evviva la Costituzione” (2 ore curricolari)Finalità: approfondire alcuni aspetti della costituzione .Progetto “Evviva la Costituzione” (2 ore curricolari)Finalità: approfondire alcuni aspetti della costituzione .
Progetto “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura” (2 ore curricolari)Finalità: stimolare la lettura attraverso giochi linguistici visivi.
Progetto “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura” (2 ore curricolari)Finalità: stimolare la lettura attraverso giochi linguistici visivi.
Progetto “Il circo delle nuvole ” (2 ore curricolari)Finalità: scoprire le tecniche artistiche con l’ausilio di semplici materiali (sabbia, acqua).Progetto “Il circo delle nuvole ” (2 ore curricolari)Finalità: scoprire le tecniche artistiche con l’ausilio di semplici materiali (sabbia, acqua).
Progetto “Terrae per la scuola” (4 ore curricolari)Finalità: scoprire nuove tecniche manipolative (realizzazioni di candele decorative).Progetto “Terrae per la scuola” (4 ore curricolari)Finalità: scoprire nuove tecniche manipolative (realizzazioni di candele decorative).
Progetto “Storie in valigia “La vecchina del presepe” ” – laboratorio espressivo (2 ore curricolari)Finalità: avvicinare gli alunni a nuove forme di espressione potenziando la creatività.
Progetto “Storie in valigia “La vecchina del presepe” ” – laboratorio espressivo (2 ore curricolari)Finalità: avvicinare gli alunni a nuove forme di espressione potenziando la creatività.
http://www.imbriani.it/progetti11.htm
Progetto “A scuola dell’altro, a scuola con l’altro” (4 0re curricolari + 2 incontri con i genitori)Finalità: saper convivere per condividere.
Progetto “A scuola dell’altro, a scuola con l’altro” (4 0re curricolari + 2 incontri con i genitori)Finalità: saper convivere per condividere.
Roma : il Parlamento
Roma : il Parlamento
I siti archeologici e museali di
Canosa di Puglia
I siti archeologici e museali di
Canosa di Puglia
Castel del Monte
Castel del Monte
Pastificio RiscossaPastificio Riscossa
Porto Cesareo e parco naturale
Porto Cesareo e parco naturale Alberobello,
Egnazia e museo
archeologico
Alberobello, Egnazia e
museo archeologico
Scuola dell’ Infanzia
Scuo
la P
rim
aria
Bosco Scoparello
Ruvo
Bosco Scoparello
Ruvo
Matera: sassi, Città e
diga di S. Giuliano
Matera: sassi, Città e
diga di S. Giuliano
Centro storico di Andria
Centro storico di Andria
Fattoria S. Magno
Corato
Fattoria S. Magno
Corato
FINALITÀLe uscite didattiche comprendono l’insieme delle attività didattiche svolte al di fuori degli spazi della scuola: visite guidate, viaggi di integrazione culturale, escursioni nel territorio, partecipazione a spettacoli ed iniziative culturali. Tali attività costituiscono, in attuazione del Piano dell’ Offerta Formativa, vere e proprie esercitazioni didattiche e sono da considerarsi parte integrante delle lezioni alle quali è importante che tutti gli alunni partecipino. Fanno parte della programmazione didattica e sono progettate come esperienze di apprendimento integrate nel curricolo scolastico.
FINALITÀLe uscite didattiche comprendono l’insieme delle attività didattiche svolte al di fuori degli spazi della scuola: visite guidate, viaggi di integrazione culturale, escursioni nel territorio, partecipazione a spettacoli ed iniziative culturali. Tali attività costituiscono, in attuazione del Piano dell’ Offerta Formativa, vere e proprie esercitazioni didattiche e sono da considerarsi parte integrante delle lezioni alle quali è importante che tutti gli alunni partecipino. Fanno parte della programmazione didattica e sono progettate come esperienze di apprendimento integrate nel curricolo scolastico.
Scuola Alunni coinvolti Progetto uscita didattica: Visita/ Escursione
Periodo di realizzazione
Infanzia n.65 alunni Papa Giovanni XXIII “Visita al pastificio Riscossa” Aprile -
maggio20 Alunni di 5 anni Federico II “Visita al Castel del Monte” Aprile-
maggio
Primaria
Classi 1^ A/B C.E.A. “Terrae” - Bosco Scoparello Ruvo
Aprile – maggio
alunni delle classi 2^(A/B/C/D/E/F/G) 131 alunni
C.E.A. “Terrae”- fattoria S.Magno Corato
Marzo
Alunni delle classi 3^(A/B/C/D/E/F/G)
Cooperativa “Dròmos”- I siti archeologici e museali di Canosa di Puglia
In corso d’anno
alunni delle classi 4^( A/B/C/D/E/F )
C.E.A. “Terrae” - Porto Cesareo e parco naturale
Aprile -maggio
Alunni delle classi 5^(A/B)
C.E.A. “Terrae” - Matera: sassi, Città e diga di S. Giuliano
Novembre
Tutti gli alunni delle classi 5^ “Turisti in Puglia” Scopri la tua città Il centro storico di Andria
Novembre
Alunni delle classi 5^( D/E)
C.E.A. “Terrae”Visita guidata intera giornata Alberobello, Egnazia e museo archeologico
Febbraio – marzo
Alunni delle classi 5^(C/F/G)
ROMA : Il Parlamento Marzo
Alunni delle classi 5^(D/E)
C.E.A. “Terrae”Porto Cesareo
Maggio
6. L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E SCELTE METODOLOGICHE
La scuola realizza una organizzazione tesa a
favorire la relazionalità tra adulti e tra adulti e
bambino
Il successo formativo di ogni alunno
Un’ istruzione di qualità
LA FLESSIBILITÀ:
1. del TEMPO2. degli SPAZI3. dei GRUPPI di alunni4. dell’ intervento degli adulti
PER ATTRAVERSO
ATTRAVERSO
CHE SI BASI SU
1. Tempo adeguato alle esigenze specifiche di ogni alunno e per le specifiche discipline.
2. La classe per l’accoglienza e l’ appartenenza; i laboratori per socializzare, esplorare, manipolare, progettare, sperimentare ; spazi esterni per incontrare l’ambiente, i mestieri, la cultura.
3. Piccoli gruppi di aiuto reciproco; gruppi a livello per recupero disciplinare; gruppi eterogenei per motivare, socializzare e cooperare.
4. Elaborazione di strategie individualizzate; produzione di materiale didattico/laboratoriale; progettazione, attuazione e verifica di percorsi didattici adeguati al bambino/alunno.
a. La flessibilità
Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse per rendere più efficace l’intervento formativo.
b. Esempi di Metodologie Innovative attuate nel 3° Circolo “I. Imbriani”
“Learning by doing, by thinking and by loving”La scuola è il luogo della gioia di imparare pensando e facendo. Se faccio e se penso, capisco e ricordo. Ma non posso fare e pensare senza amare quello che faccio e penso.
La scuola è il luogo della gioia di imparare pensando e facendo. Se faccio e se penso, capisco e ricordo. Ma non posso fare e pensare senza amare quello che faccio e penso.
Imparare/apprendere facendo attraverso il fare, l’operare, le azioni.All’azione si deve accompagnare il pensiero/la riflessione.Operare pensando, riflettendo, discutendo con se stessi e con gli altri (cooperative learning).Non basta agire, manipolare, operare, fare; è necessario riflettere, pensare(metacognizione). E, tuttavia, fare e pensare non si può senza essere motivati.Non v'è azione, ma soprattutto non v'è pensiero, senza motivazioni, interessi, passioni.La riflessione, il pensiero, la stessa azione sono sempre sostenute dall’affettività (l’intelligenza emotiva).Perché gli alunni operino e pensino, debbono essere motivati: non si impara senza motivazioni, non si comprende senza motivazioni, non si ricorda senza motivazioni.
Imparare/apprendere facendo attraverso il fare, l’operare, le azioni.All’azione si deve accompagnare il pensiero/la riflessione.Operare pensando, riflettendo, discutendo con se stessi e con gli altri (cooperative learning).Non basta agire, manipolare, operare, fare; è necessario riflettere, pensare(metacognizione). E, tuttavia, fare e pensare non si può senza essere motivati.Non v'è azione, ma soprattutto non v'è pensiero, senza motivazioni, interessi, passioni.La riflessione, il pensiero, la stessa azione sono sempre sostenute dall’affettività (l’intelligenza emotiva).Perché gli alunni operino e pensino, debbono essere motivati: non si impara senza motivazioni, non si comprende senza motivazioni, non si ricorda senza motivazioni.
ROLE PLAYING (Gioco di ruolo) per:- far emergere non solo il ruolo, le norme comportamentali, ma la persona con la sua creatività; - potenziare la creatività individuale
ROLE PLAYING (Gioco di ruolo) per:- far emergere non solo il ruolo, le norme comportamentali, ma la persona con la sua creatività; - potenziare la creatività individuale
BRAIN STORMING (Tempesta nel cervello) per:- migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto un argomento dato; -sviluppare l’interazione
BRAIN STORMING (Tempesta nel cervello) per:- migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto un argomento dato; -sviluppare l’interazione
PROBLEM SOLVING (L’insieme dei processi per analizzare, affrontare e risolvere, positivamente, situazioni problematiche):- Migliorare le strategie operative per raggiungere unacondizione desiderata a partire da una condizione data.
PROBLEM SOLVING (L’insieme dei processi per analizzare, affrontare e risolvere, positivamente, situazioni problematiche):- Migliorare le strategie operative per raggiungere unacondizione desiderata a partire da una condizione data.
DRAMMATIZZAZIONE/TEATRO per sviluppare:- la flessibilità mentale e la creatività;- la capacità di ascolto;- l’attenzione all’altro;- la capacità di leggere e di adattarsi alle situazioni;- il saper lavorare in gruppo;- la riflessione sui propri comportamenti
DRAMMATIZZAZIONE/TEATRO per sviluppare:- la flessibilità mentale e la creatività;- la capacità di ascolto;- l’attenzione all’altro;- la capacità di leggere e di adattarsi alle situazioni;- il saper lavorare in gruppo;- la riflessione sui propri comportamenti
In seguito alla riforma del 2009, le ore di contemporaneità sono notevolmente diminuite, limitando la possibilità di attuare le attività di recupero, sostegno e sviluppo.
Tuttavia la codocenza verrà utilizzata per: individualizzazione degli interventi recupero/rinforzo per gli alunni diversamente abili o con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento potenziamento dell’eccellenza realizzazione di progetti interdisciplinari (teatro, musica, ecc. )
In seguito alla riforma del 2009, le ore di contemporaneità sono notevolmente diminuite, limitando la possibilità di attuare le attività di recupero, sostegno e sviluppo.
Tuttavia la codocenza verrà utilizzata per: individualizzazione degli interventi recupero/rinforzo per gli alunni diversamente abili o con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento potenziamento dell’eccellenza realizzazione di progetti interdisciplinari (teatro, musica, ecc. )
c. La contemporaneità - Utilizzo della contemporaneità dei docenti
7. LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA
CONSIGLIO DI CIRCOLO
19 membri eletti 8 genitori 8 docenti 2 rappresentanti del personale non docente1 membro di diritto nella figura del Dirigente Scolastico
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE(per la Scuola dell’Infanzia)
Docenti e rappresentanti dei genitori
CONSIGLIO DI INTERCLASSE(per la Scuola Primaria)
Docenti e rappresentanti dei genitori
COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA
Formato dalla totalità dei docenti del 3° Circolo didattico e presieduto dal Dirigente Scolastico
a. Organi Collegiali
La partecipazione aiuta la scuola ad essere recettiva e
propositiva
La partecipazione aiuta la scuola ad essere recettiva e
propositiva
I rappresentanti di classe hanno il compito di: riportare ai genitori della propria classe le informazioni e le indicazioni che la scuola trasmette, nonché il resoconto delle riunioni a cui partecipano devono farsi portavoce di tutte le esigenze e proposte che i genitori indirizzano alla scuola
I rappresentanti di classe hanno il compito di: riportare ai genitori della propria classe le informazioni e le indicazioni che la scuola trasmette, nonché il resoconto delle riunioni a cui partecipano devono farsi portavoce di tutte le esigenze e proposte che i genitori indirizzano alla scuola
I docenti: curano la comunicazione con i genitori (colloqui individuali e assemblee) illustrano gli indirizzi educativi e i metodi didattici evidenziano i problemi degli alunni e della classe discutono e concordano strategie comuni
I docenti: curano la comunicazione con i genitori (colloqui individuali e assemblee) illustrano gli indirizzi educativi e i metodi didattici evidenziano i problemi degli alunni e della classe discutono e concordano strategie comuni
Il Consiglio di Circolo: riunisce le rappresentanze di tutti i soggetti (genitori, docenti, personale A.T.A., Dirigente Scolastico e dirigente amministrativo) recepisce le istanze formula gli indirizzi generali verifica i risultati
Il Consiglio di Circolo: riunisce le rappresentanze di tutti i soggetti (genitori, docenti, personale A.T.A., Dirigente Scolastico e dirigente amministrativo) recepisce le istanze formula gli indirizzi generali verifica i risultati
http://www.imbriani.it/regolamento.htm http://www.imbriani.it/patto.htm
b. Rapporti con le famiglie
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, ponendo l’allievo al centro dei percorsi formativi, possono raggiungere le proprie finalità attraverso una condivisione di responsabilità con le famiglie. Non più la sola partecipazione, ma un impegnativo invito alla cooperazione: lavorare insieme alla scuola e ai docenti per la crescita e il successo formativo dei bambini.
Gli insegnanti saranno disponibili per incontri individuali con i genitori, previo appuntamento, ogni volta che si presenterà un problema.
Incontri con i genitori saranno attuati periodicamente secondo quanto previsto nel Piano annuale delle attività e secondo le diverse esigenze di classe /sezione che possano favorire ulteriormente la comunicazione scuola famiglia. Alla fine del 1° e 2° quadrimestre i genitori saranno informati , in apposito incontro, del risultato degli scrutini. I genitori dei bambini della Scuola dell’Infanzia saranno informati sull’andamento dell’attività educativa delle sezioni.
La famiglia è testimone privilegiata dello sviluppo dei bambini e coopera con la scuola nei seguenti modi:• fornisce conoscenze e indicazioni rilevanti ai docenti;• collabora per l’adattamento dei bambini all’ambiente scolastico;• segue l’esperienza di formazione dei figli e partecipa alla costruzione del percorso formativo;• interagisce con i docenti;• si rende consapevole delle eventuali differenze di partenza dei bambini e condivide il percorso teso a raggiungere le competenze finali;• comprende le motivazioni che ispirano il piano personalizzato di studio e condivide gli obiettivi formativi contenuti nel POF.
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, ponendo l’allievo al centro dei percorsi formativi, possono raggiungere le proprie finalità attraverso una condivisione di responsabilità con le famiglie. Non più la sola partecipazione, ma un impegnativo invito alla cooperazione: lavorare insieme alla scuola e ai docenti per la crescita e il successo formativo dei bambini.
Gli insegnanti saranno disponibili per incontri individuali con i genitori, previo appuntamento, ogni volta che si presenterà un problema.
Incontri con i genitori saranno attuati periodicamente secondo quanto previsto nel Piano annuale delle attività e secondo le diverse esigenze di classe /sezione che possano favorire ulteriormente la comunicazione scuola famiglia. Alla fine del 1° e 2° quadrimestre i genitori saranno informati , in apposito incontro, del risultato degli scrutini. I genitori dei bambini della Scuola dell’Infanzia saranno informati sull’andamento dell’attività educativa delle sezioni.
La famiglia è testimone privilegiata dello sviluppo dei bambini e coopera con la scuola nei seguenti modi:• fornisce conoscenze e indicazioni rilevanti ai docenti;• collabora per l’adattamento dei bambini all’ambiente scolastico;• segue l’esperienza di formazione dei figli e partecipa alla costruzione del percorso formativo;• interagisce con i docenti;• si rende consapevole delle eventuali differenze di partenza dei bambini e condivide il percorso teso a raggiungere le competenze finali;• comprende le motivazioni che ispirano il piano personalizzato di studio e condivide gli obiettivi formativi contenuti nel POF.
Nel nostro Circolo si possono individuare tre momenti significativi per la continuità:1.Incontro insegnanti uscenti di classe quinta della scuola primaria con gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (raccolta dati per la formazione delle classi prime e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunta dai bambini).2. Incontro insegnanti uscenti di classe quinta con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado (sintesi globale di ciascun alunno).3.Incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni nuovi iscritti (sia della scuola dell’infanzia sia della scuola primaria per l’illustrazione del POF).
Nel nostro Circolo si possono individuare tre momenti significativi per la continuità:1.Incontro insegnanti uscenti di classe quinta della scuola primaria con gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (raccolta dati per la formazione delle classi prime e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunta dai bambini).2. Incontro insegnanti uscenti di classe quinta con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado (sintesi globale di ciascun alunno).3.Incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni nuovi iscritti (sia della scuola dell’infanzia sia della scuola primaria per l’illustrazione del POF).
c. Continuità tra Scuole
Al fine di garantire la continuità tra i vari ordini di scuole, si realizzano incontri fra docenti per:· scambi di informazioni su alunni· scambi e confronti sulle progettazioni· promozione di iniziative comuni
Al fine di garantire la continuità tra i vari ordini di scuole, si realizzano incontri fra docenti per:· scambi di informazioni su alunni· scambi e confronti sulle progettazioni· promozione di iniziative comuni
8. ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA
Orario ufficio Gli uffici di segreteria sono accessibili al pubblico: dal lunedì al sabato la mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00il martedì ed il venerdì il pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 17.30
Orario ufficio Gli uffici di segreteria sono accessibili al pubblico: dal lunedì al sabato la mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00il martedì ed il venerdì il pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 17.30
Orario alunni scuola dell’ infanzia
Inizio lezioni 16-09-2010
8.15/9.00 – 12.00/12.30 Giovedì
dal 17-09-2010 all’inizio mensa
8.15/9.00 – 12.45/13.15 dal lunedì al venerdì
dall’inizio mensa al 08-06-2011
8.15/9.00 – 15.45/16.15 dal lunedì al venerdì
dal 09.06.2011al 24.06.2011
8.15/9.00 – 13.45/14.15 dal lunedì al venerdì
dal 27.06.2011al 30.06.2011
8.15/9.00 – 12.45/13.15 dal lunedì al venerdì
ARTICOLAZIONE DEL TEMPO - SCUOLANella Scuola dell’Infanzia Il tempo scuola è articolato in 40 ore settimanali comprensivo di mensa
ARTICOLAZIONE DEL TEMPO - SCUOLANella Scuola dell’Infanzia Il tempo scuola è articolato in 40 ore settimanali comprensivo di mensa
Calendario scolasticoInizio lezioni: 16 settembre 2010Ponte Ognissanti: 2 novembre 2010Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011Carnevale: 7 e 8 marzo 2011Vacanze pasquali: dal 21 al 26 aprile 2011Santo Patrono: 20 settembre 2010Termine lezioni scuola primaria: 8 giugno 2011Termine lezioni scuola dell'infanzia: 30 giugno 2011
Calendario scolasticoInizio lezioni: 16 settembre 2010Ponte Ognissanti: 2 novembre 2010Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011Carnevale: 7 e 8 marzo 2011Vacanze pasquali: dal 21 al 26 aprile 2011Santo Patrono: 20 settembre 2010Termine lezioni scuola primaria: 8 giugno 2011Termine lezioni scuola dell'infanzia: 30 giugno 2011
Orario alunni scuola primaria a Tempo Normale e a Tempo Pieno
Inizio lezioni 16-09-2010
Classi 1^ 9.30 – 12.30 giovedì classi 2^, 3^, 4^, 5^ 8.30 – 12.30
dal 17-09-2010 all’inizio mensa
Tutte le classi (27h) 8 . 3 0 – 1 3 .00
dal lunedì al sabato
dall’inizio mensa al 14-05-2011
Classi 1^ e 2^ TN(27h) 8.30 – 13.00 dal lunedì al sabato
Classi 3^-4^-5^ TN (30h)
8.20 – 13.00
15.00 – 17.00
dal lunedì al sabato
martedì
Classi TP (40h)8.20 – 17.10
8.20 – 13.00
lunedì, martedì, giovedì, venerdì
mercoledì
Dal 16-05-2011 al 08-06-2011
tutte le classi (27h) 8 .30 – 13.00 dal lunedì al sabato
ARTICOLAZIONE DEL TEMPO - SCUOLALa Scuola Primaria è organizzata su un tempo scuola di:- 27 ore settimanali per le classi del 1° ciclo a Tempo Normale , - 30 ore settimanali per le classi del 2° ciclo a Tempo Normale ,- 40 ore settimanali comprensive di mensa per le classi del 1° e 2° ciclo a Tempo Pieno
http://www.imbriani.it/orario.pdf http://www.imbriani.it/calendario.htm
•Servizio trasporto alunni
•Servizio trasporto alunni
Dall'accordo raggiunto tra la civica amministrazione, i dirigenti scolastici e la ditta appaltatrice “Pastore Ristorazione”, il servizio della refezione-mensa scolastica partirà da lunedì 3 ottobre 2010 per la Scuola dell’Infanzia e lunedì 11 ottobre 2010 per la Scuola Primaria. I pasti, come da capitolato, saranno biologici e le famiglie degli alunni saranno preventivamente informate sui menù serviti settimanalmente. La dietista, inoltre, ha già provveduto, presso le varie scuole e secondo un calendario organizzato, a rilevare eventuali intolleranze alimentari. Nel 3° Circolo “I.Imbrinai” il servizio mensa, per la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, è prestato nei locali a ciò adibiti, presso i rispettivi edifici scolastici.
Dall'accordo raggiunto tra la civica amministrazione, i dirigenti scolastici e la ditta appaltatrice “Pastore Ristorazione”, il servizio della refezione-mensa scolastica partirà da lunedì 3 ottobre 2010 per la Scuola dell’Infanzia e lunedì 11 ottobre 2010 per la Scuola Primaria. I pasti, come da capitolato, saranno biologici e le famiglie degli alunni saranno preventivamente informate sui menù serviti settimanalmente. La dietista, inoltre, ha già provveduto, presso le varie scuole e secondo un calendario organizzato, a rilevare eventuali intolleranze alimentari. Nel 3° Circolo “I.Imbrinai” il servizio mensa, per la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, è prestato nei locali a ciò adibiti, presso i rispettivi edifici scolastici.
•Servizio mensa •Servizio mensa
È in funzione un servizio di trasporto degli alunni che bada a prelevare i bambini dal proprio domicilio e a ricondurveli al termine dell’orario scolastico.Tale servizio gratuito, sia per la Scuola dell’Infanzia sia per quella Primaria, è gestito dal Settore Ambiente, Mobilità e Servizi del Comune di Andria.Le famiglie possono usufruire del trasporto gratuito dei loro figli ritirando la modulistica occorrente presso il Servizio Trasporti Urbani e Scolastici sito in P.zza Bersaglieri d'Italia n. 6 (nei pressi della Stazione Bari-Nord) e consegnando le domande presso l'ufficio Archivio sito a Palazzo di Città in P.zza Umberto I.
È in funzione un servizio di trasporto degli alunni che bada a prelevare i bambini dal proprio domicilio e a ricondurveli al termine dell’orario scolastico.Tale servizio gratuito, sia per la Scuola dell’Infanzia sia per quella Primaria, è gestito dal Settore Ambiente, Mobilità e Servizi del Comune di Andria.Le famiglie possono usufruire del trasporto gratuito dei loro figli ritirando la modulistica occorrente presso il Servizio Trasporti Urbani e Scolastici sito in P.zza Bersaglieri d'Italia n. 6 (nei pressi della Stazione Bari-Nord) e consegnando le domande presso l'ufficio Archivio sito a Palazzo di Città in P.zza Umberto I.
Per l’accoglienza degli alunni di Scuola Primaria, che usufruiscono del trasporto comunale, è attivo un servizio di pre - scuola (dalle ore 7, 45 alle ore 8,15) gestito da docenti con incarico aggiuntivo retribuito dalla scuola.
Per l’accoglienza degli alunni di Scuola Primaria, che usufruiscono del trasporto comunale, è attivo un servizio di pre - scuola (dalle ore 7, 45 alle ore 8,15) gestito da docenti con incarico aggiuntivo retribuito dalla scuola.
•Servizio pre - scuola •Servizio pre - scuola
UTENTI (ALUNNI E PERSONALE)UTENTI (ALUNNI E PERSONALE)
PREPOSTI PREPOSTI
SPPSPP
RSPPRSPP
DIRIGENTESCOLASTICO
PIRAMIDE DELLA RESPONSABILITÀ• Sicurezza nella scuola
DIRIGENTE SCOLASTICO• individua il RSPP e il SPP con cui collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi • promuove iniziative di informazione e formazione• richiede all’Ente locale interventi di tipo strutturale ed impiantistico • sospende in caso di pericolo grave o imminente le attività scolastiche
DIRIGENTE SCOLASTICO• individua il RSPP e il SPP con cui collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi • promuove iniziative di informazione e formazione• richiede all’Ente locale interventi di tipo strutturale ed impiantistico • sospende in caso di pericolo grave o imminente le attività scolastiche RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – Tecnico Esterno)• individua i fattori di rischio e le misure preventive• collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi • propone iniziative di informazione e formazione• promuove le richieste di intervento all’Ente locale
RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – Tecnico Esterno)• individua i fattori di rischio e le misure preventive• collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi • propone iniziative di informazione e formazione• promuove le richieste di intervento all’Ente locale
SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione)Il Dirigente Scolastico designa per ogni plesso scolastico uno o più addetti al SPP, che hanno il compito di collaborare attivamente per la prevenzione e protezione dai rischi nella scuola.
SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione)Il Dirigente Scolastico designa per ogni plesso scolastico uno o più addetti al SPP, che hanno il compito di collaborare attivamente per la prevenzione e protezione dai rischi nella scuola. PREPOSTI• RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)Per ogni plesso il Dirigente scolastico nomina una Squadra Addetta all’ emergenza:•Addetto/i al Primo Soccorso • Adetto/i all’Antincendio e all’ Evacuazione
PREPOSTI• RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)Per ogni plesso il Dirigente scolastico nomina una Squadra Addetta all’ emergenza:•Addetto/i al Primo Soccorso • Adetto/i all’Antincendio e all’ Evacuazione
• Gli alunni devono apprendere il comportamento da adottare in caso di calamità • I docenti predispongono attività atte a promuovere e a diffondere la cultura della sicurezza negli ambienti scolastici ed extrascolastici e organizzano prove di evacuazione rapida dall’ edificio scolastico• Due volte l’anno si effettuano prove generali di evacuazione dall’ edificio scolastico. • Gli operatori scolastici (docenti e personale ATA) frequentano corsi sulla Sicurezza, di Primo Soccorso e Anti - Incendio
• Gli alunni devono apprendere il comportamento da adottare in caso di calamità • I docenti predispongono attività atte a promuovere e a diffondere la cultura della sicurezza negli ambienti scolastici ed extrascolastici e organizzano prove di evacuazione rapida dall’ edificio scolastico• Due volte l’anno si effettuano prove generali di evacuazione dall’ edificio scolastico. • Gli operatori scolastici (docenti e personale ATA) frequentano corsi sulla Sicurezza, di Primo Soccorso e Anti - Incendio
a. Progetto “Area a Rischio 2010 – 2011”
9. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
(art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009)
La nostra Scuola è situata in un’area di svantaggio socio-culturale caratterizzata da devianza giovanile e da forte carenza di centri di aggregazione. Pertanto il collegio dei docenti, oltre a considerare il lavoro quotidiano un intervento continuo e continuativo sulla prevenzione del disagio degli alunni e delle famiglie , ha ritenuto opportuno proporre l’arricchimento del POF
La nostra Scuola è situata in un’area di svantaggio socio-culturale caratterizzata da devianza giovanile e da forte carenza di centri di aggregazione. Pertanto il collegio dei docenti, oltre a considerare il lavoro quotidiano un intervento continuo e continuativo sulla prevenzione del disagio degli alunni e delle famiglie , ha ritenuto opportuno proporre l’arricchimento del POF
con i seguenti progetti
finalizzato a:
migliorare la qualità della vita attraverso l’ attività motoria; -conoscere e rispettare una realtà ambientale extrascolastica;- sviluppare la capacità di interagire positivamente con coetanei ed adulti.
migliorare la qualità della vita attraverso l’ attività motoria; -conoscere e rispettare una realtà ambientale extrascolastica;- sviluppare la capacità di interagire positivamente con coetanei ed adulti.
SCUOLA DA… A…MARE: campus estivo al mare, rivolto ad un centinaio di alunni delle classi terze
SCUOLA DA… A…MARE: campus estivo al mare, rivolto ad un centinaio di alunni delle classi terze
-accrescimento dell’autostima; -al miglioramento della visione del sé; -soddisfazione per la propria vita; -consapevolezza dei ruoli; -sicurezza nelle scelte; -promozione di relazioni sociali positive; -promozione della cultura delle legalità.
-accrescimento dell’autostima; -al miglioramento della visione del sé; -soddisfazione per la propria vita; -consapevolezza dei ruoli; -sicurezza nelle scelte; -promozione di relazioni sociali positive; -promozione della cultura delle legalità.
PROTAGONISTI DEL “BEN…ESSERE”, rivolto a 30 adulti (genitori di alunni della scuola)
PROTAGONISTI DEL “BEN…ESSERE”, rivolto a 30 adulti (genitori di alunni della scuola)
finalizzato a:
Il progetto sarà presentato in rete con la Scuola secondaria di I grado - “G. Salvemini” , ubicata nello stesso territorio e con la quale c’è una lunga esperienza pregressa di collaborazione.
AzioneDestinatar
iTitolo Durata
C1 classi 3 tp Scrittura creativa 1 50 ore
C1 classi 3 tn Scrittura creativa 2 50 ore
C1 classi 4Digilearning...stretch your mind
50 ore
C1 classi 5 tn English together 2 50 ore
C1 classi 2 tpConoscersi per conoscermi 1
30 ore
C1 classi 2 tnConoscersi per conoscermi 2
30 ore
C1 classi 4Sul carro di mangiafuoco…non solo burattini
30 ore
C1 classi 5 tp Sport e legalità 30 ore
b. Piani Integrati PON FSE - Annualità 2010/2011
L’ azione C1 richiesta, nell’ambito del FSE “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo e autorizzato con nota dell’USR n. 7578 del 5 agosto 2010, è collegata al Piano dell’Offerta Formativa e fa parte della cultura collettiva del singolo istituto. Sarà offerta, così, a otto gruppi di alunni la passibilità di arricchire le proprie competenze attraverso attività laboratoriali :
http://www.imbriani.it/PON.htm
La qualità dell'offerta formativa è direttamente connessa alla professionalità esperta degli operatori che erogano il servizio scolastico. In aggiunta alle autonome iniziative di formazione e aggiornamento (intraprese a proprie spese, singolarmente o a gruppi di Docenti, per rendere le proprie prestazioni professionali adeguate alle richieste di un contesto socio-culturale in continua evoluzione), il 3° Circolo promuove, nella scuola, le azioni di formazione richieste (D1, B7, B4) nell’ambito del FSE “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo e autorizzate con nota dell’USR n. 7578 del 5 agosto 2010 .
c. Formazione e aggiornamento del personale
Azione Destinatari Titolo/relatore Durata
D1Docenticon buone competenze informatiche
Manipolare le immagini digitali
30 ore(dicembre/ gennaio)
B7
Docenti Con buona conoscenza di base della lingua
Improve Your English! -II livello (docente madre lingua)
30 ore(dicembre/ gennaio)
B4 Docenti
Cooperative learning - II livello (Prof. Comoglio)
30 ore(settembre)
Aderisce, inoltre, ai corsi di formazione con le scuole della Rete del territorio, sia per il personale Docente, sia per il personale ATA.
La progettazione annuale della didattica elaborata dai Consigli di interclasse - intersezione e approvata dal Collegio dei Docenti:• individua gli strumenti di rilevazione della situazione iniziale e finale degli alunni;• delinea, sulla base delle scelte progettuali del Circolo, il percorso d'insegnamento e nelle classi;• utilizza il contributo dei vari campi di esperienza e delle varie aree disciplinari per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento tracciati dalle Indicazioni Nazionali;• sottopone a verifica e valutazione (iniziale, in itinere, finale) i risultati, al fine di adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono;• collabora con INVALSI alla realizzazione della rilevazione degli apprendimenti per gli alunni (classi coinvolte seconde e quinte).
La progettazione annuale della didattica elaborata dai Consigli di interclasse - intersezione e approvata dal Collegio dei Docenti:• individua gli strumenti di rilevazione della situazione iniziale e finale degli alunni;• delinea, sulla base delle scelte progettuali del Circolo, il percorso d'insegnamento e nelle classi;• utilizza il contributo dei vari campi di esperienza e delle varie aree disciplinari per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento tracciati dalle Indicazioni Nazionali;• sottopone a verifica e valutazione (iniziale, in itinere, finale) i risultati, al fine di adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono;• collabora con INVALSI alla realizzazione della rilevazione degli apprendimenti per gli alunni (classi coinvolte seconde e quinte).1. La verifica iniziale comprende la rilevazione degli apprendimenti
(conoscenze, abilità, comportamenti), delle esperienze, delle modalità relazionali dell'alunno, che consentono di definire le modalità di progressivo orientamento ai saperi disciplinari, come graduale acquisizione dei quadri concettuali, dei metodi di indagine, del linguaggio specifico di ciascuna disciplina tenendo presente la necessità di una visione unitaria collegata agli obiettivi formativi
2. La verifica in itinere è intrinseca al lavoro, in quanto costituisce la modalità di accertamento delle ipotesi contenute nella programmazione. Il controllo continuo dei processi avviati consente , in caso di fallimenti, di produrre correttivi e aggiustamenti, che possano riguardare la metodologia d'insegnamento, il contenuto dell'apprendimento, l'approccio relazionale.
3. Questo iter è lo strumento che permette di effettuare la valutazione finale dell'alunno, che consiste nell'accertare in che misura siano stati raggiunti i risultati finali e, di conseguenza, quale sia stata l'efficacia del lavoro svolto.
1. La verifica iniziale comprende la rilevazione degli apprendimenti (conoscenze, abilità, comportamenti), delle esperienze, delle modalità relazionali dell'alunno, che consentono di definire le modalità di progressivo orientamento ai saperi disciplinari, come graduale acquisizione dei quadri concettuali, dei metodi di indagine, del linguaggio specifico di ciascuna disciplina tenendo presente la necessità di una visione unitaria collegata agli obiettivi formativi
2. La verifica in itinere è intrinseca al lavoro, in quanto costituisce la modalità di accertamento delle ipotesi contenute nella programmazione. Il controllo continuo dei processi avviati consente , in caso di fallimenti, di produrre correttivi e aggiustamenti, che possano riguardare la metodologia d'insegnamento, il contenuto dell'apprendimento, l'approccio relazionale.
3. Questo iter è lo strumento che permette di effettuare la valutazione finale dell'alunno, che consiste nell'accertare in che misura siano stati raggiunti i risultati finali e, di conseguenza, quale sia stata l'efficacia del lavoro svolto.
10. MONITORAGGIO: VERIFICA - VALUTAZIONE
a. Valutazione degli apprendimenti
Dall’anno 2008-2009, per effetto dell’articolo 3 del D.L. 137/2008, poi convertito nella legge 169 del 30 ottobre 2008, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti disciplinari viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.Il Collegio Docenti a maggioranza ha deliberato che nella scheda di valutazione, che nel nostro Circolo Didattico viene redatta a scansione quadrimestrale, le discipline curriculari vengano valutate con voti dal 5 (unico voto che esprima l’insufficienza) al 10. Ha deliberato invece che la valutazione del “Comportamento” venga espressa con la seguente scala di misurazione: OTTIMO, DISTINTO, BUONO, DISCRETO, SUFFICIENTE, MEDIOCRE, NON SUFFICIENTELa valutazione della Religione Cattolica viene espressa come il “Comportamento” , ma su scheda separata come prevede il D.L. 297/94.La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA, RITMI E MODI DELL’APPRENDIMENTO.
Dall’anno 2008-2009, per effetto dell’articolo 3 del D.L. 137/2008, poi convertito nella legge 169 del 30 ottobre 2008, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti disciplinari viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.Il Collegio Docenti a maggioranza ha deliberato che nella scheda di valutazione, che nel nostro Circolo Didattico viene redatta a scansione quadrimestrale, le discipline curriculari vengano valutate con voti dal 5 (unico voto che esprima l’insufficienza) al 10. Ha deliberato invece che la valutazione del “Comportamento” venga espressa con la seguente scala di misurazione: OTTIMO, DISTINTO, BUONO, DISCRETO, SUFFICIENTE, MEDIOCRE, NON SUFFICIENTELa valutazione della Religione Cattolica viene espressa come il “Comportamento” , ma su scheda separata come prevede il D.L. 297/94.La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA, RITMI E MODI DELL’APPRENDIMENTO.
b. La scheda di valutazione
La Valutazione nella Scuola Primaria non ha funzione selettiva ma è un momento formativo in relazione al livello di partenza del singolo alunno. Le valutazioni sono in riferimento alle singole prove e non sulla personalità dello studente.
c. La valutazione del servizio scolastico
Sarà a cura della funzione strumentale Area1 predisporre nuovi strumenti di verifica- valutazione che si prestino a favorire la costruzione di un dialogo collaborativo tra insegnanti e alunni e tra insegnanti, genitori e alunni, oltre che contribuire a un reale rinnovamento della scuola. I criteri e i risultati verranno “raccontati” nel POF del prossimo anno scolastico.
Sarà a cura della funzione strumentale Area1 predisporre nuovi strumenti di verifica- valutazione che si prestino a favorire la costruzione di un dialogo collaborativo tra insegnanti e alunni e tra insegnanti, genitori e alunni, oltre che contribuire a un reale rinnovamento della scuola. I criteri e i risultati verranno “raccontati” nel POF del prossimo anno scolastico.
Il 3°Circolo Didattico assume come principio cardine dell'erogazione del servizio scolastico il criterio dell'efficienza in funzione dell'efficacia degli obiettivi assunti.
Il 3°Circolo Didattico assume come principio cardine dell'erogazione del servizio scolastico il criterio dell'efficienza in funzione dell'efficacia degli obiettivi assunti.
Negli anni scolastici passati, con lo scopo di raccogliere elementi utili per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’operato della scuola, sono stati predisposti questionari di autoanalisi per: gli alunni di classe V, i genitori, i docenti, il personale non docente.
Negli anni scolastici passati, con lo scopo di raccogliere elementi utili per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’operato della scuola, sono stati predisposti questionari di autoanalisi per: gli alunni di classe V, i genitori, i docenti, il personale non docente.
I risultati dell’autoanalisi hanno consentito di giungere ad una descrizione dei “punti di forza” della scuola, degli elementi che ne sostengono la qualità, e dei suoi “punti di debolezza”, ossia di quei fattori che ne limitano la qualità.
I risultati dell’autoanalisi hanno consentito di giungere ad una descrizione dei “punti di forza” della scuola, degli elementi che ne sostengono la qualità, e dei suoi “punti di debolezza”, ossia di quei fattori che ne limitano la qualità.
La consapevolezza dei punti di forza permette di capire su cosa è possibile far leva per migliorare la qualità del servizio. La conoscenza dei “difetti”, invece, spinge ad individuare quelli che rappresentano un reale ostacolo per la qualità del servizio e ad intervenire per eliminarli.
La consapevolezza dei punti di forza permette di capire su cosa è possibile far leva per migliorare la qualità del servizio. La conoscenza dei “difetti”, invece, spinge ad individuare quelli che rappresentano un reale ostacolo per la qualità del servizio e ad intervenire per eliminarli.
In sintesi: l’autovalutazione d’Istituto ha permesso di acquisire gli elementi per confermare le scelte fatte o per rivederle suggerendo spunti per integrare l’azione con altri interventi che ne rafforzino l’efficacia complessiva.
In sintesi: l’autovalutazione d’Istituto ha permesso di acquisire gli elementi per confermare le scelte fatte o per rivederle suggerendo spunti per integrare l’azione con altri interventi che ne rafforzino l’efficacia complessiva.
Il 3° Circolo “I.Imbriani”Il 3° Circolo “I.Imbriani”
Costruisce una rete fra
Costruisce una rete fra
ALTRE SCUOLE• Scuola secondaria di I grado “G. Salvemini” • C.I.S.A.
ALTRE SCUOLE• Scuola secondaria di I grado “G. Salvemini” • C.I.S.A.
M.I.U.R.• Ufficio Scolastico Regionale • Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia Scolastica (INDIRE) • INVALSI
M.I.U.R.• Ufficio Scolastico Regionale • Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia Scolastica (INDIRE) • INVALSI
ENTI LOCALIComune Provincia
ENTI LOCALIComune Provincia
ASSOCIAZIONI
ASSOCIAZIONI
I servizi aggiuntivi della scuola:
CRSP (Centro Risorse Servizi Professionali) http://www.imbriani.it/crsp.htm
CTS (CENTRO TERRITORIALE SUPPORTO) http://www.imbriani.it/cts.htm
scuola polo handicap http://www.imbriani.it/hp.htm
PIANO ISS Insegnare Scienze Sperimentali presidio territorialehttp://www.imbriani.it/iss.htm
Capofila della Rete “biblioteca itinerante” http://www.imbriani.it/biblio.htm#itinerante
I servizi aggiuntivi della scuola:
CRSP (Centro Risorse Servizi Professionali) http://www.imbriani.it/crsp.htm
CTS (CENTRO TERRITORIALE SUPPORTO) http://www.imbriani.it/cts.htm
scuola polo handicap http://www.imbriani.it/hp.htm
PIANO ISS Insegnare Scienze Sperimentali presidio territorialehttp://www.imbriani.it/iss.htm
Capofila della Rete “biblioteca itinerante” http://www.imbriani.it/biblio.htm#itinerante
elaborazione – aggiornamento – stesura a cura della funzione strumentale lucrezia sforza
3° C.D. “I. Imbriani” di Andria - scuola statale Primaria e dell’ InfanziaAnno Scolastico 2010 – 2011