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SCUOLA DELL’INFANZIA “S.MARIA GORETTI” - FARRA D’ALPAGO (BL) - 1° STRALCIO
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
1. Sommario 1. Sommario .................................................................................................... 1 2. Premessa ..................................................................................................... 2 3. Caratteristiche del fabbricato esistente ........................................................ 3 4. Riferimenti normativi .................................................................................... 4 5. Inquadramento urbanistico e fattibilità dell’intervento .................................. 6 6. Caratteristiche generali del progetto ............................................................ 8 7. Impianti tecnologici .................................................................................... 15 8. Edificio energicamente efficiente e bioedilizia ............................................ 16 9. Superamento delle barriere architettoniche ............................................... 17 10. Prevenzione incendi .................................................................................. 18 11. Requisiti igienico-edilizi .............................................................................. 20 12. Isolamento e comfort acustico ................................................................... 23 13. Sottoservizi ................................................................................................ 24 14. Cronoprogramma dei lavori ....................................................................... 25 15. Quadro economico generale ...................................................................... 26
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2. Premessa La scuola dell’infanzia S.Maria Goretti di Farra d’Alpago è stata inaugurata
ufficialmente nel 1961 e, da allora, assolve alla sua funzione; entrando di diritto a
far parte integrante della tradizione storico-culturale del capoluogo e, nel contempo,
della scena urbana del centro cittadino, area in cui è collocato tutto il plesso
scolastico. Per questo motivo, l’amministrazione comunale in una logica di
medio/lungo termine, aveva espresso, già da un paio d’anni, la volontà di procedere
all’adeguamento sismico e strutturale del fabbricato, attraverso una serie
d’interventi, al fine di garantire la sicurezza degli occupanti e nello stesso tempo
conservare la posizione del manufatto che, pur essendo di epoca relativamente
recente, è parte integrante della memoria storica del paese.
Inizialmente la proposta progettuale è stata focalizzata essenzialmente sulle
esigenze di sicurezza scaturite a seguito delle verifiche di sicurezza sismica
eseguite sul fabbricato, ai sensi dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 3274 in data 20 marzo 2003 e ss.mm.ii. E soprattutto a seguito degli
eventi sismici verificatisi recentemente sul territorio nazionale (Aquila 2009 ed
Emilia 2012) e di quelli verificatisi in prossimità dell’area in cui sorge la scuola,
meglio conosciuti come i “boati del Fadalto”, che hanno portato alla ribalta le
problematiche legate ad un possibile nuovo evento sismico.
Le verifiche di sicurezza eseguite sulle strutture sono risultate essere assai inferiori
a quelle auspicate dall’amministrazione. Dall’indagine strutturale sismica è risultato
infatti che l’edificio presentava un coefficiente di sicurezza o Indicatore di Rischio
(rapporto tra Capacità e Domanda) pari a 0.322 e pertanto inadeguato in quanto
inferiore all’unità. Per adeguare sismicamente la struttura esistente alla Normativa
vigente, (D.M. 14.01.2008) l’Indicatore sintetico dell’analisi strutturale dovrebbe
essere portato ad un valore maggiore o uguale di 1.00. E’ stato pertanto redatto un
primo progetto preliminare per l’adeguamento sismico della struttura e sulla scorta
delle indicazioni dell’amministrazione comunale gli interventi prevedevano
solamente l’adeguamento strutturale del piano sottotetto e della copertura. A
seguito di una indagine più approfondita, eseguita nel corso della redazione del
progetto definitivo, e di una serie di indagini sperimentali volte ad approfondire le
reali caratteristiche meccaniche delle murature e delle poche strutture in c.a.
presenti, ne è risultato che, ai fini dell’adeguamento sismico della struttura, sarebbe
stata necessaria una serie di interventi strutturali e di rinforzo che si estendevano a
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tutti i piani del fabbricato. Il costo è risultato essere oltremodo oneroso ed
economicamente non vantaggioso.
In riferimento a tutte le considerazioni di cui sopra, viste sia le problematiche a
livello statico e strutturale, nonché quelle a livello architettonico distributivo che,
essendo il fabbricato attuale costruito agli inizi degli anni ’60, non sono più in linea
con la normativa di cui al D.M. 18/12/1975 e ss.mm.ii. (alcuni locali, sia per quanto
riguarda i parametri di superfici aero-illuminanti, tra cui le aule, nonché il refettorio e
la cucina, sono attualmente agibili solo sulla base di deroghe, rilasciate dall’ULSS,
a firma del responsabile della struttura) l’amministrazione comunale ha maturato
l’idea di procedere con la completa demolizione e ricostruzione del fabbricato. Il
nuovo fabbricato garantirà infatti sia gli standards di sicurezza a livello strutturale,
previsti dalle normative vigenti, in particolare dalle Nuove norme tecniche per le
costruzioni ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 (N.T.C. 2008), sia le disposizioni in
materia di normative igienico-sanitarie.
3. Caratteristiche del fabbricato esistente Il fabbricato oggetto dell’intervento è ubicato in via al Lago n.3 nel capoluogo di
Farra d’Alpago ed è catastalmente censito al foglio 3 - allegato A - mappale 1171,
ed è situato in un area identificata nel P.R.G. del Comune di Farra d’Alpago in zona
“aree per l’istruzione”. L’area sulla quale insiste l’edificio scolastico si trova nel
centro del capoluogo all’interno dell’area che ospita anche le altre strutture
scolastiche (asilo nido, scuola primaria - ex elementare e scuola secondaria di
primo grado - ex media inferiore), prospiciente la strada comunale via al lago.
Il fabbricato è composto da un corpo principale, corrispondente al nucleo originario,
al quale sono stati aggiunti in epoca successiva un corpo di fabbrica ad un piano
sul lato sud ed una sopraelevazione sul lato ovest.
L’edificio scolastico originario è stato costruito tra il 1959 e il 1961. A questo nucleo
più antico sono state apportate nel tempo notevoli trasformazioni che hanno
modificato in parte la struttura e l’immagine complessiva, nonché la distribuzione
interna. Tali interventi, oltre ad aver modificato l’aspetto del fabbricato, hanno in
parte alterato alcuni degli elementi resistenti del fabbricato originario.
L’edificio scolastico è composto da due piani fuori terra, in aggiunta ad una modesta
di porzione di seminterrato (di circa 25mq) per un’altezza media totale sottogronda
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di circa mt. 8,30. La superficie coperta misura mq 489 ed il volume fuori terra circa
mc 3370. La superficie lorda complessiva dei due piani fuori terra misura mq 757.
L’area esterna di pertinenza al fabbricato, è destinata principalmente a verde e a
giardino. Al piano seminterrato in origine era collocata la centrale termica, alla quale
si accedeva dall’interno dell’edificio. Attualmente sono ancora presenti le tubazioni
e le condutture degli impianti originali modificati in seguito alla realizzazione di una
centrale termica esterna al fabbricato, a servizio dell’intero polo scolastico, situata
verso sud, ora alimentata da una centrale a biomasse.
Le attività scolastiche (attività didattiche normali e collettive, cucina e refettorio) e
quelle complementari sono distribuite esclusivamente al piano rialzato (cm 60-70
rispetto al piano di campagna), con accesso principale a nord, da via al lago, e
secondario a sud, dall’area a verde. Al piano primo sono invece ubicati i locali a
servizio esclusivo delle religiose (cucina, soggiorno, camere, servizi e cappella). I
due piani sono collegati tra loro attraverso una unica scala, situata in
corrispondenza all’angolo nord-est rispetto al corpo principale. La documentazione
fotografica dello stato di fatto è riportata nella tavola E.A.04 - Documentazione
fotografica.
4. Riferimenti normativi Per le considerazioni tecniche necessarie alla redazione del presente progetto si è
fatto riferimento alle normative qui di seguito riportate (l’elenco non è esaustivo):
• D.M. 18.12.1975 “Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi
compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi
nella esecuzione di opere di edilizia scolastica” e ss.mm.ii .;
• D.M. 26.08.1992 “Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica” ( e altra
normativa specifica di prevenzione incendio ad es. D.M. 15.09.2005 ss.mm.ii. , D.M.
12.04.1996,…oltreché Lettere circolari del M.I. 17/05/1996 n. 954 e 30/10/1996 n.
2444 - precisazione in materia di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica) -
D.P.R. 151 del 01.08.2011;
• D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 - Regolamento recante norme per l'eliminazione delle
barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici - L.13/89 e ss.mm.ii. -
D.M. 236 del 14.06.1989;
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• D.P.R. 18/06/1998 n. 233 - Regolamento recante norme per il dimensionamento
ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali
dei singoli istituti, a norma dell'art. 21 della L. 15/03/1997 n. 59;
• D.M. 14.01.2008 e ss.mm.ii.- Norme tecniche delle costruzioni;
• Legge 447/1995 (Legge quadro sull’inquinamento acustico) e relativi decreti
attuativi (D.P.C.M. 5.12.1997) e Circolare del ministero dei lavori pubblici n.3150 del
22.05.1967 - L.R.52/2000 e relative delibere regionali attuative - Norme isolamento
acustico;
• D.Lgs 192/05 del 19.08.2005 e D.L. 311/06 del 29.12.2006 e s.m.i. - L.R. 13/2007 e
ss.mm.ii. - Norme in materia di isolamento termico;
• Norme di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare D.Lgs 09/04/2008
n. 81 e ss.mm.ii; Testo Unico per la sicurezza;
• D.M. 05/07/1975 “Modificazioni alle istruzioni….requisiti igienico-sanitari….”;
• DPR n. 380 del 06.06.2001 “Testo unico in materia edilizia”;
• Normative e disposizioni di settore materia di edilizia ed impiantistica civile per la
realizzazione secondo buona regola del fabbricato in oggetto;
• Testi di igiene, tra cui il “Manuale per la prevenzione delle malattie infettive nelle
comunità infantili e scolastiche”, edito dall’Ufficio scolastico regionale per il Veneto -
anno 2010, presi come riferimento per i parametri relativi ai valori di aero-
illuminazione, temperatura e umidità degli ambienti, ventilazione e acustica;
• Norme tecniche di attuazione del P.R.G.C. vigente e Regolamento edilizio del
Comune di Farra d’Alpago.
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5. Inquadramento urbanistico e fattibilità dell’intervento Il nuovo fabbricato sorgerà sulla medesima area di quello attuale e rientra nell’area
di pertinenza scolastica dell’attuale plesso scolastico del comune di Farra d’Alpago
ed è prospiciente la via al lago. L’area confina a est e sud con terreni e fabbricati
facenti parte del complesso scolastico in un area classificata nel P.R.G.C. vigente
del Comune di Farra d’Alpago come “aree per l’istruzione”, a nord con la via al lago
e a ovest con viale Europa ovvero con la strada regionale S.R. 422-bis.
Estratto del P.R.G. vigente
L’edificio scolastico in progetto rispetta pertanto pienamente il Regolamento Edilizio
del comune di Farra d’Alpago, i parametri previsti dalle N.T.A. vigenti, in particolare
nel rispetto degli artt. 10-17 delle Norme tecniche di attuazione per quanto
concerne le distanze dai confini e le altezze massime fuori terra.
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L’area ricade, pur di poco, all’esterno della fascia di 300 mt dalla linea di battigia del
lago di S.Croce e pertanto non è interessato dal vincolo di tutela paesaggistica di
cui all’art.142 comma 1c) del D.Lgs.vo 42/2004 e ss.mm.ii. ovvero “Aree tutelate
per legge - laghi” e quindi non sarà necessaria alcuna autorizzazione
paesaggistica.
La nuova costruzione, su espressa richiesta dell’amministrazione comunale,
tenderà ad armonizzarsi il più possibile (sia dal punto di vista architettonico che
della tipologia delle finiture esterne) con gli attuali edifici circostanti (scuola primaria
- elementare e secondaria di 1°grado - media), distinguendosi quale edificio
pubblico scolastico ma inserendosi al meglio nell’ambiente urbano e naturale.
Il Comune di Farra d’Alpago risulta in zona 2 ai sensi della classificazione proposta
dalla nuova normativa sismica e trattandosi di “Edifici ed opere infrastrutturali
rilevanti” ne consegue la necessaria denuncia e autorizzazione ai sensi dell’art.93
del DPR 380/2001 all’ufficio sismico regionale prima dell’inizio dei lavori.
Ortofoto dell’area d’intervento
Delimitazione della Z.T.O.“aree per l’istruzione”
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L’amministrazione comunale ha altresì espresso la volontà di realizzare una
costruzione con funzioni pubbliche-strategiche importanti, anche in riferimento alla
gestione della protezione civile in caso di calamità (classe d’uso IV, così come
definita dal cap. 2.4.2 delle Nuove norme tecniche per le costruzioni ai sensi del
D.M. 14 gennaio 2008), visto che all’interno dell’intero territorio comunale non
esiste una struttura del genere.
6. Caratteristiche generali del progetto Il lotto destinato ad accogliere la nuova Scuola dell’infanzia (di n.3 sezioni) rientra,
come detto sopra, nell’area di pertinenza scolastica dell’attuale polo scolastico di
Farra d’Alpago (intitolato all’onorevole DAZZI Antonio) ed è prospiciente le vie al
Lago e viale Europa. Il programma funzionale di questo 1°stralcio dei lavori prevede
la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia (previa demolizione di quella
esistente) in ampliamento all’attuale polo scolastico, ma autonoma sia dal punto di
vista degli accessi che degli spazi esterni, ad esclusione dei servizi della cucina e
del giardino esterno, che saranno in comune, come attualmente, con l’adiacente
asilo nido, e della centrale termica (a servizio dell’intero polo scolastico) posta
esternamente sul lato sud della nuova scuola, a sua volta alimentata da una
centrale a biomasse (della potenza complessiva di 448kW) con relativa rete di
teleriscaldamento.
L’area destinata dal P.R.G. ad “aree per l’istruzione” dell’intero plesso scolastico ha
una superficie di circa 10'120,00 mq, di cui circa 1’850 mq a servizio della scuola
per l’infanzia, ed il progetto è stato dimensionato cercando di rispettare per quanto
possibile i parametri (cfr. tabella 2) disposti dal D.M. 18/12/1975. L’area infatti
presenta, essendo già sede dell’attuale scuola dell’infanzia, rispetta tutte le
caratteristiche previste dalla norma, ovvero risulta di forma regolare, pressoché
pianeggiante, con accesso sufficientemente comodo, ecc. Per quanto riguarda le
caratteristiche di ampiezza, come previsto dal punto 2.1 del D.M. sopra citato, l'area
coperta dal nuovo edificio è, se pur di poco, leggermente superiore alla terza parte
dell'area totale. Ciò è dovuto essenzialmente a 2 motivi ben precisi:
- l’area in oggetto è “vincolata” da una situazione pregressa esistente dovuta
all’esistenza dell’attuale scuola dell’infanzia realizzata ancora negli anni ’60;
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- affinché il nuovo fabbricato avesse i tutti locali a norma, a differenza di quello
attuale, si è dovuta realizzare una superficie coperta ben più ampia del
fabbricato esistente, passando da una superficie di 489mq a 705mq, con un
incremento di circa il 40%.
Queste problematiche hanno ovviamente determinato una perdita di superficie
scoperta ed in particolare dell’area destinata a giardino, che tra l’altro è in comune
con il vicino asilo nido. Per ovviare a questo inconveniente, riconoscendo
l’importanza del verde, oltre che delle attività da svolgere all’aria aperta
(fondamentali per i bambini di età 3-5 anni), si è prevista una organizzazione
separata dei flussi e dell’accesso allo spazio verde, prevedendo dei “turni” per
l’accesso al giardino. Sarà comunque sempre possibile, almeno nel pomeriggio
(dalle 13.00 alle 16.00), sfruttare anche l’area verde antistante la vicina scuola
media che ha una superficie di circa 410mq.
Per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali dell’area di pertinenza della
scuola dell’infanzia si avranno pertanto i seguenti parametri:
• superficie area (scuola infanzia): mq 1’846
• superficie coperta totale: mq 705
• superficie scoperta (area a verde e percorsi pedonali) mq 1’141
• superficie scoperta aggiuntiva (sfruttabile solo nelle
ore pomeridiane mq 410
Il rapporto tra l'area dei parcheggi e il volume dell'edificio di cui all'art. 18 della legge
6 agosto 1967, n. 765 non sarà inferiore ad 1 m2 su ogni 20 m3 di costruzione (dove
il volume complessivo della costruzione è stato determinato sommando, al netto
delle murature, i volumi delle aule normali e speciali (esclusi i laboratori e gli uffici).
Considerando quanto sopra, il volume1 del nuovo fabbricato è pari a circa 2’115mc,
per cui necessita di circa 100mq da adibire a parcheggio. Per il calcolo della
superficie a parcheggio, vista la presenza degli altri vicini istituti scolastici facenti
parte dello medesimo plesso, la verifica viene eseguita sull’intero polo scolastico.
Nel suo complesso si hanno i seguenti parametri:
- asilo nido (235mq x 3,00m) = mc 705
- scuola infanzia (705mq x 3,00m) = mc 2’115 1 705 mq x 3,00 = 2'115 mc
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- scuola elementare (516mq x 6,00m) = mc 3’096
- scuola media (570mq x 6,00m) = mc 3’420
- palestra: mc 2’520
per un totale di: mc 11’856
Da cui ne deriva un fabbisogno complessivo di circa 593m2 di parcheggio,
ampliamente soddisfatti in quanto la superficie complessiva destinata a parcheggio
è di circa 1’400mq.
L’edificio scolastico sarà dimensionato per accogliere 3 sezioni di scuola
dell’infanzia, con tutti i locali di attività e di servizio funzionali per tre classi (sezioni)
di circa 20 alunni ciascuna. I locali di servizio (spogliatoi, servizi igienici, refettorio,
aula attività comuni, ecc.) sono stati dimensionati per una capienza massima di
circa 60 bambini.
La scuola si svilupperà su un solo livello soddisfacendo così l’esigenza di
mantenere il diretto contatto con il terreno di gioco e di attività all'aperto, garantendo
l’accessibilità ai diversamente abili e sviluppando una diretta relazione tra i bambini
delle diverse sezioni.
La scuola in progetto è stata dimensionata, come sopra detto, nel rispetto degli
standard stabiliti dal D.M. 18.12.1975 “Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia
scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed
urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica” e
ss.mm.ii., come si evince dagli elaborati grafici di progetto e dalla tabella seguente.
Parametri scolastici e di dimensionamento
TABELLA DESTINAZIONI FUNZIONALI
DESTINAZIONE D.M. 18 Dicembre 1975 Progetto:n.° 3 sez. da 20 alunni = totale 60 alunni
attività a tavolino
indici Sup. mq. indici Sup. mq.
attività
ordinate 1,80 mq/al 108
attività speciali 0,40 mq/al 24
2,20 mq/al 132 2,37 mq/al 141,90
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attività libere 0,90 mq/al 54 1,68 mq/al 101,14
spazi per
attività pratiche spogliatoi 0,50 mq/al 30 0,54 mq/al 32,50
locali lavabi e wc 0,67 mq/al 40 0,69 mq/al 41,46
deposito 0,13 mq/al 7,8 0,18 mq/al 10,68
1,30 mq/al 78 1,41 mq/al 84,64
spazi
connettivi e
servizi
atrio
1,24 mq/al 74,4
44,44
corridoio 38,41
Servizi e spogliatoio insegnante, lav., sporzionamento
0,11 mq/al 6,6 7,86
1,35 mq/al 81 1,51 mq/al 90,71
Oltre ai parametri di cui sopra vi saranno inoltre, sempre nel rispetto degli parametri
indici standard di superficie stabiliti dalla tabella 5 del D.M. 18/12/1975, i seguenti
locali/spazi necessari per la presenza della mensa:
- locale cucina: 29,65mq;
- locale dispensa: 13,35mq;
- refettorio (mensa): 47,25 mq;
- locali di servizio (wc, spogliatoio, ecc.): 6,83 mq.
Si prevedono per la nuova struttura, come attualmente in essere, le seguenti
caratteristiche organizzative:
- presenza di un unico turno di refezione;
- presenza di un unico dipendente in cucina;
- carico bisettimanale della dispensa,
con la differenza che i locali della nuova struttura avranno superfici notevolmente
superiori rispetto a quelli della scuola esistente, specie per quanto riguarda i locali
cucina e dispensa.
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Dal punto di vista architettonico l’edificio sarà articolato su due livelli:
- al piano terra saranno collocate le varie aule didattiche, la cucina, la mensa
(refettorio), il dormitorio ed i vari servizi per personale e bambini, che in
questo primo stralcio verranno solo parzialmente completati (la struttura sarà
comunque funzionale);
- al piano primo (come allo stato attuale) verrà realizzato, con un secondo
stralcio dei lavori, l’appartamento per le religiose che integrano il servizio
delle maestre d’asilo (al momento si prevede, viste le risorse economiche a
disposizione, di completare quasi integralmente il piano terra, tralasciando la
realizzazione delle finiture interne di alcuni locali2 tra cui:
- aula dormitorio;
- 1 aula attività a tavolino;
- aula attività libera (in sostituzione di questa potrà essere utilizzato
l’atrio circolare);
- 2 servizi igienici secondari.
mentre tutta la parte del piano primo sarà oggetto di completamento con un
secondo stralcio dei lavori). Sempre al piano primo, in corrispondenza al
blocco al di sopra delle aule, sempre su volontà dell’amministrazione
comunale è prevista in futuro (sempre con il secondo stralcio dei lavori) la
realizzazione di locali ad uso uffici/archivio.
Nella zona sud / sud-est del lotto di terreno vi sarà una zona a verde attrezzata per
il gioco e per le attività all’aperto, che verrà ampliata, rispetto alla situazione attuale,
sfruttando parte dell’area di pertinenza esterna della scuola media. Sono state
privilegiate e rispettate le seguenti esigenze:
1. destinare la maggior superficie possibile all’aula/sezione, e con il migliore
orientamento possibile, dove i bambini svolgono la maggior parte della loro
attività;
2. dotare le sezioni di servizi igienici spaziosi e arieggiati, prossimi alle aule e
alla zona spogliatoio;
3. prevedere un dormitorio, disposto in posizione tale da non subire disturbi,
dimensionato per i bimbi più piccoli (3 anni);
2 Anche la tettoia d’ingresso e il “tunnel” di collegamento con l’asilo nido verranno realizzati in un secondo stralcio.
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4. dare un refettorio in cui sia possibile usufruire del servizio mensa in un unico
turno.
Come sopra accennato, al piano primo, oltre all’appartamento per le religiose,
verranno realizzati altri locali che, in futuro, potranno essere eventualmente
destinati ad uffici (anche da destinare alle varie associazioni onlus) o ad archivio,
ma che comunque saranno oggetto di un secondo stralcio dei lavori.
Come specificato sopra, viste le risorse economiche impegnate, nel primo stralcio
dei lavori verrà realizzata e completata la maggior parte dei locali del piano terra
(adibito a scuola dell’infanzia) mentre i locali del piano primo (ad eccezione del
locale tecnico) saranno oggetto di un secondo stralcio.
Al piano terra verranno realizzati solamente al grezzo (senza impianti né finiture
interne) i locali descritti alla precedente pag. 12.
La nuova costruzione verrà realizzata in rispetto delle norme sismiche vigenti; per
dettagli si rimanda agli elaborati strutturali in allegato al presente progetto.
Le fondazioni saranno isolate da una guaina lungo tutto il perimetro (dove peraltro
vi è un rinfianco in materiale drenante), ed è risvoltata sulle murature di spiccato
fino a circa 30 cm di altezza, per evitare infiltrazioni al piede.
All’interno di un cordolo perimetrale sarà creato, nella zona nord (zona ingresso), un
“vuoto sanitario” ispezionabile mentre nel blocco della zona sud (zona giardino)
sarà realizzato un vespaio di circa 45 cm di altezza costituito da casseri preformati
a perdere tipo “igloo” (aventi altezza di 35cm) con sovrastante calotta in cemento
armato (di 10cm di spessore) con rete elettrosaldata. Per garantire una minima
ventilazione dell’intercapedine, è prevista la posa, all’interno dello spessore dei
blocchi, di tubazioni in PVC da 120 mm di diametro, con doppia curva a 45° che
termini in facciata con griglia di areazione a filo finito della rasatura.
Gli elementi verticali saranno pilastri in c.a. e setti aventi funzione di irrigidimento
orizzontale. I solai saranno del tipo “predalle”, ad eccezione del solaio del piano
sottotetto (del blocco “A”) che sarà in latero-cemento tipo “bausta”. La tipologia
della copertura della scuola è stata pensata, su indicazioni dell’amministrazione
comunale, in maniera del tutto analoga (dal punto di vista architettonico) a quella
dei due blocchi delle scuole elementari e media, con tetto a padiglione avente
inclinazione di circa il 30%, con travature portanti in acciaio e travi secondarie in
legno massiccio per la parte del blocco “A” e con capriate in legno lamellare per la
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
parte del blocco “B”), dotata di tutti gli opportuni dispositivi di ancoraggio e di
controventamento, e comunque poggiante su cordoli perimetrali in c.a.
I tamponamenti saranno eseguiti con elementi in laterizio forato, posati con sottili
strati di malta, in modo da ridurre la trasmissione termica, risultando così essere ad
elevata capacità di isolamento termico e anche acustico, con cappotto termico
esterno da 16cm di spessore e controparete interna formata da intercapedine da
50mm e doppia lastra in cartongesso.
Le tramezzature interne saranno di diversi tipi: ove occorrerà che la parete
garantisca prestazione di isolamento acustico tra ambiente ed ambiente, si
utilizzeranno dei blocchi in laterizio calcestruzzo cellulare autoclavato tipo “Ytong” di
spessore fino a 20 cm, mentre le altre tramezzature saranno in cartongesso a tripla
lastra con interposto un doppio strato di isolante termo-ascustico.
Ove occorre, in particolare ove vi sono ponti termici, questi saranno corretti con un
cappotto termico esterno e/ o interno.
Al di sopra del solaio “predalle” sarà posto un sottofondo in materiale alleggerito
tipo “isocal” di circa 12-15 cm di spessore, adeguato per il passaggio degli impianti.
Al di sopra, oltre un ulteriore strato di isolante (dello spessore di 3 cm), che serve
anche come materassino contro i rumori da calpestio, si collocheranno i pannelli
dell’impianto di riscaldamento a pavimento (da 3cm di spessore), in tutti gli
ambienti.
Un massetto anti-ritiro, autolivellante, di circa 6 cm di spessore costituirà il fondo
per la posa della pavimentazione vera e propria ovvero i teli e/o quadrotti di
linoleum in tutti i locali di attività dedicati ai bambini, e alle piastrelle in gres
porcellanato per servizi igienici, per il locale preparazione pasti (cucina), la
dispensa, i depositi e i locali tecnici. I servizi igienici e la cucina avranno anche un
rivestimento ceramico fino a 2 metri di altezza, con sgusci ed angoli arrotondati ove
occorre.
I pochi intonaci interni saranno a base di calce idraulica: sopra uno strato di rinzaffo,
all’interno ci sarà un intonaco di finitura per uno spessore di 1.5 cm, ove occorre
rinforzato con una sottile rete porta-intonaco. Le restanti pareti saranno rivestite con
una doppia lastra in cartongesso.
Esternamente le facciate saranno semplicemente intonacate con prodotti a base
silossanica, su rinzaffo cementizio, atti a garantire un’adeguata resistenza e
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
stabilità nonostante l’esposizione agli agenti atmosferici e colorati in pasta, posto al
di sopra dello strato di coibentazione del cappotto termico.
I serramenti esterni saranno del tipo finestre (con apertura ad anta e ribalta e
manovra logica) e porte finestre, che in alcuni casi saranno attrezzate a servire da
uscita di sicurezza, con apertura verso l’esterno e maniglione antipanico.
Diversamente ci saranno vetrate fisse, talvolta elementi a ribalta apribili
all’occorrenza. I serramenti saranno in PVC, con vetri tripli e basso emissivi
stratificati di sicurezza. I serramenti saranno altamente perforanti in termini
efficienza energetica (trasmittanza media tra vetro e telaio, variabile a seconda
delle dimensioni, inferiore a 1.1 W/mqk).
Le porte interne avranno bordi rinforzati in alluminio, telaio in alluminio raggiato
antiinfortunistico, battente in laminato e/o alluminio con interposto materiale isolante
per una migliore acustica. In quasi tutti i locali del piano terra della scuola, ci sarà
un controsoffitto a pannelli decorati in gesso quadrati e struttura di sostegno (parte
in vista e parte nascosta) in lamiera verniciata che andrà ad agganciarsi con i
pendini al sovrastante solaio.
Per una visione più dettagliata degli interventi si rimanda agli elaborati grafici in
allegato al presente progetto.
7. Impianti tecnologici La realizzazione degli impianti tecnologici tiene conto dei requisiti di risparmio
energetico e di massimizzazione del comfort ambientale; è previsto un ampio
utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili. Nello specifico si prevedono:
- Impianto idrico sanitario di adduzione e scarico;
- Impianto termico a pannelli radianti a pavimento;
- Impianto di aspirazione forzata per gli ambienti ed i locali ciechi o comunque
con insufficiente aerazione;
- Impianto idrico antincendio;
- Adeguamento della rete gas (metano) a servizio della cucina;
- Impianti elettrici e speciali;
- Impianto Forza Motrice e Trasmissione Dati;
- Impianto di Illuminazione di emergenza localizzata;
- Impianto di rivelazione incendio;
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
- Impianto antintrusione;
- Impianto campanella;
- Impianto rete di terra e scariche atmosferiche;
- Impianto di illuminazione esterna.
Al fine di garantire un’adeguata qualità dell’aria, in alcuni locali (cucina e refettorio)
verrà predisposto un impianto di ventilazione meccanica in grado di immettere in
ambiente dell’ aria preriscaldata e pulita. I canali principali di mandata e di ripresa,
della V.M.C. rimarranno nascosti all’interno del controsoffitto, seguendo il minor
percorso compatibile i vincoli architettonici.
Per quanto riguarda la climatizzazione invernale ed il riscaldamento non verrà
realizzata una vera e propria centrale termica in quanto il nuovo fabbricato sarà
servito (come nello stato di fatto) dalla centrale a biomasse attualmente a servizio
dell’intero plesso scolastico. Verrà pertanto realizzato uno specifico locale tecnico
che sarà ubicato in apposito vano ricavato al piano primo, ove saranno alloggiati lo
scambiatore di calore i collettori, le elettropompe, le apparecchiature di filtraggio ed
alimentazione acqua impianto, l’accumulo tecnico e i quadri elettrici a servizio delle
varie apparecchiature.
La climatizzazione invernale avverrà tramite pannelli radianti a pavimento per
consentire la circolazione del fluido termovettore a bassa temperatura. Ogni
ambiente sarà dotato di un sistema autonomo di regolazione della temperatura; a
nord saranno collocati in prevalenza gli ambienti che non prevedano attività dei
bambini con aperture ridotte e sull’ingresso principale.
8. Edificio energicamente efficiente e bioedilizia L’edificio avrà un ottimo indice di prestazione energetica, raggiungibile attraverso
un’ottima coibentazione dell’involucro e un’attenzione all’orientamento dell’edificio
nonché ai generali principi di bioclimatica.
Forma compatta dell’ edificio e il ridotto numero di aperture sulla parete esposta a
nord, l’orientamento, le superfici finestrate ampie verso sud, massimizzano
l’apporto solare passivo e minimizzano le dispersioni. Il controllo della radiazione
solare incidente potrà avvenire tramite schermature interne studiate per consentirne
l’ingresso solo nella stagione invernale. Ove è stato possibile e pratico, funzionale
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
ed economicamente sostenibile, si è cercato di utilizzare materiali isolanti
provenienti da fonti rinnovabili oppure riciclabili.
9. Superamento delle barriere architettoniche Per quanto concerne il superamento delle barriere architettoniche, tutte le porte di
accesso ai vari locali hanno una larghezza utile di 80-90 cm, i percorsi hanno
pavimentazioni antisdrucciolevoli, i corridoi hanno una larghezza sempre maggiore
di 150 cm e non presentano lungo le pareti impedimenti che possano intralciare la
regolarità del percorso (essi consentono sia una facile percorribilità che l’inversione
di marcia da parte di persona su sedia a ruote e fruizione da parte di persone con
ridotta o impedita capacità sensoriale).
In corrispondenza delle porte di accesso ai vari locali si trova adeguato spazio per
la manovra. Le uscite di sicurezza al piano terreno sono tutte prive di barriere
architettoniche.
Un bagno attrezzato ed opportunamente dimensionato per diversamente abili è a
disposizione in prossimità dell’aula per le attività comuni, mentre i blocchi dei servizi
dei bambini avranno dimensioni tali da garantire una facile fruizione anche a
bambini su sedia a rotelle.
All’interno del servizio dedicato agli utenti D.A. è garantito l’accostamento frontale al
lavabo e laterale al wc. Un corrimano orizzontale e sostegni saranno collocati in
prossimità della tazza wc per agevolare lo spostamento.
Non vi sono dislivelli tra pavimentazione interne ed esterna: la soglia sarà di soli 2,5
cm. Tutto intorno all’edificio corre un marciapiede pavimentato con lastre di pietra,
antisdrucciolevole, che consentirà di spostarsi facilmente anche all’esterno. In
corrispondenza al fronte nord (su via al Lago) è prevista, oltre all’ampia scala posta
in corrispondenza all’ingresso principale, la realizzazione di una doppia rampa per
persone D.A., avente una larghezza di 150 cm, avente pendenza longitudinale di
circa il 4 % e trasversale di circa il 0,5% in modo da garantire il deflusso dell’acqua
piovana.
Gli infissi esterni presentano facile manovrabilità e visuale all’esterno.
Tenuto conto in prevalenze dell’utenza infantile, i terminali di tutta una serie di
impianti, maniglie ed altro ancora, saranno comunque collocati ad un’altezza tale
che saranno ugualmente manovrabili anche per i diversamente abili.
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L’intervento garantisce l’adeguamento dell’edificio alle vigenti disposizioni legislative
in materia di eliminazione delle barriere architettoniche:
- D.P.R. 24.07.1996 n. 503: Regolamento recante norme per l'eliminazione
delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici;
- D.M. 14-6-1989 n. 236: Prescrizioni tecniche necessarie a garantire
l'accessibilità, l'adottabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia
residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e
dell'eliminazione delle barriere architettoniche;
- L.R. Veneto 12-07-2007 n.16: Disposizioni generali in materia di eliminazione
delle barriere architettoniche;
- Deliberazioni della Giunta Regionale n. 509 del 02 marzo 2010:
Approvazione "Prescrizioni Tecniche atte a garantire la fruizione degli edifici
residenziali privati, degli edifici residenziali pubblici e degli edifici e spazi
privati aperti al pubblico.
10. Prevenzione incendi L’attività principale rientra nel campo di applicazione del decreto D.M. 26 agosto
1992, Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica e s.m.i., in quanto la
presenza massima di 70 persone la classifica come scuola di tipo 0: scuole con
numero di presenze contemporanee fino a 100 persone.
Al fine del rispetto di tale indicazioni, a seguito anche di contatto informale con il
tecnico dei VVF l’arch. Fabio Jerman, l’edificio sarà diviso in più compartimenti:
• compartimento cucina;
• tunnel di collegamento con l’asilo nido esistente;
• locali di servizio della cucina (dispensa, ecc.);
• locale tecnico quadri elettrici;
• scala con ascensore adducente al piano primo;
• locale tecnico impianti meccanici piano primo;
• zona destinata ad appartamento al piano primo (completamento
secondo stralcio)
• scala adducente alla zona uffici-archivio e relativa parte del piano primo
(completamento secondo stralcio)
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
Non è necessario perciò attivare alcuna procedura di parere in quanto, sulla base
del D.P.R. 151/2011, trattandosi di una scuola con meno di 100 persone, non è
necessaria la richiesta del parere, se non la presentazione della SCIA ai VV.FF. a
fine lavori.
Rimane comunque il rispetto di determinati requisiti strutturali e regole di gestione
che sono a carico del titolare dell’attività.
Nel progetto si è verificato che le strutture orizzontali e verticali abbiano resistenza
al fuoco non inferiore a REI 60 o 120, a seconda della tipologia del locale.
Negli atrii, nei corridoi e nei passaggi in genere, l'impiego dei materiali di classe 1
(pavimenti in linoleum e tavolato trattato con vernici ignifughe capaci di dare
reazione al fuoco di classe “1”) sarà in ragione del 50% massimo della loro
superficie totale. Per le restanti parti saranno impiegati materiali incombustibili tipo
pareti intonacate/vetrate.
In tutti gli altri ambienti è previsto che le pavimentazioni siano di classe “0” ovvero
ceramica o in linoleum; i rivestimenti saranno gli intonaci oppure le lastre di
cartongesso con reazione al fuoco Bs1-d0 equivalente alla classe 1. Anche i soffitti
saranno trattati con vernici ignifughe.
In caso di emergenza si è pensato al sicuro esodo degli occupanti la scuola
mediante uscite ampie e dotate di maniglione antipanico.
L’edificio non è soggetto a prescrizioni normative al fine della realizzazione di un
impianto di rivelazione incendi; verrà comunque realizzato, al fine di consentire il
comando della chiusura della porta della cucina e del tunnel di comunicazione con
l’asilo nido nonché dell’aperura del velux facente funziona di aerazione in caso di
emergenza del tunnel, un sistema di rivelazione incendi limitato alla sola cucina.
Saranno inoltre installati dei rilevatori di fumo nei locali tecnici e della sala professori
ove installata la centrale.
Il velux motorizzato è di altra fornitura e dotato di un proprio sistema di
alimentazione e comando, mediante azionamento manuale e automatico da proprio
rilevatore posto nel tunnel. Sarà altresì interfacciato mediante modulo I/O con
l’impianto di segnalazione/rilevazione incendio della scuola, ai fini di garantire la
sicurezza della comunicazione tra i due edifici adiacenti e collegati mediante il
tunnel che si configura così come un filtro a prova di fumo.
Avendo già prevista una centrale antincendio, la gestione della segnalazione
d’emergenza richiesta dal decreto ministeriale inerente gli edifici scolastici sarà
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Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
realizzata mediante l’estensione dell’impianto di segnalazione manuale di allarme
incendio estendendo così il solo impianto di segnalazione manuale a tutto l’edificio
scolastico. L’impianto di rivelazione e segnalazione incendio sarà di tipo analogico
ad indirizzamento al fine di poterne prevedere poi l’ampliabilità e il completamento
del rispetto normativo dell’impianto secondo la normativa UNI 9795/2013. I
componenti dell’impianto sono meglio specificati al paragrafo “impianto di
rivelazione e segnalazione incendi” della relazione tecnica impianti elettrici di cui
all’elaborato A.03.
11. Requisiti igienico-sanitari Per il rispetto dei requisiti igienico-sanitari si è fatto riferimento, oltre alle normative
vigenti, anche a “testi di igiene”, e più precisamente al “Manuale per la prevenzione
delle malattie infettive nelle comunità infantili e scolastiche”, edito dall’Ufficio
scolastico regionale per il Veneto - anno 2010, da cui sono stati presi come
riferimento i parametri relativi ai valori di aero-illuminazione, temperatura e umidità
degli ambienti, ventilazione e acustica.
- Finestratura aero-illuminante e ventilazione:
Per i locali abitativi quali le varie aule, il refettorio, il dormitorio, ecc., la
finestratura illuminante è stata dimensionata in modo da assicurare un
fattore di luce diurna medio conforme a quanto indicato nel D.M. 18/12/1975
e nella norma UNI 10840. La quota delle finestrature sarà infatti almeno pari
ad 1/8 della superficie del pavimento. Negli ambienti di soggiorno e negli
spazi per il movimento/gioco le finestrature hanno caratteristiche di porte-
finestre in modo da poter permettere ai bambini di vedere esternamente.
Dal punto di vista della ventilazione si garantirà un ricambio d’aria di almeno
2-3 ricambi/ora. Le finestre saranno pertanto completamente apribili nel
rapporto di 1/5-1/7 della superficie del locale; almeno il 25% della superficie
della finestra sarà costituita da serramenti apribili ad anta-ribalta per
consentire il ricambio dell’aria del locale senza arrecare disturbo ai bambini.
I vari parametri aero-illuminanti di ciascun locale sono dettagliatamente
riportati nella tavola degli elaborati architettonici E.A.09.
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- Temperatura:
La temperatura avrà valori costanti durante l’arco della giornata. Nel periodo
freddo la temperatura nelle aule sarà di almeno 18°C ÷ 20°C, mentre negli
ambienti in cui le persone sono in movimento (corridoi, ecc.) potrà essere
mantenuta anche a livelli leggermente inferiori (16°C ÷ 18°C).
Il pavimento radiante assicurarerà una temperatura di pavimento non
superiore a 23-24°C, con una differenza tra temperatura a livello di
pavimento e quella rilevata all’altezza di 1.10 metri, inferiore a 3°C.
- Umidità:
Il valore dell’umidità sarà contenuto nel range 40-60%. Tale valore sarà
garantito anche grazie ad un sufficiente ricambio d’aria (solitamente
l’eccessiva umidità può essere infatti causata causata da un insufficiente
ricambio d’aria).
- Acustica:
Saranno rispettati i requisiti acustici prescritti per gli ambienti didattici, la
mensa e l’aula attività comuni, che prevedono un limite sia per l’isolamento
esterno che per quello tra aule, e per il tempo di riverbero. In particolare, i
locali principali presenteranno caratteristiche acustiche idonee ad assicurare
la corretta comprensione del parlato ottenibile assicurando un corretto tempo
di riverbero (mediante controsoffitto e tendaggi) necessario per contenere il
rimbombo, tipico delle mense e degli spazi di grandi dimensioni.
Per i piccoli ambienti ciechi quali il wc e lo spogliatoio delle insegnanti, del
personale della cucina (si prevede la presenza di una sola persona addetta alla
preparazione dei pasti), dei ripostigli, ecc. si prevedono piccoli sistemi di
ventilazione meccanica controllata, mediante l’ausilio di singoli impianti di aerazione
forzata che garantiranno l’eliminazione dell’aria viziata e l’immissione di aria pulita,
meglio descritti nell’elaborato “A.02 - Relazione tecnica impianti meccanici” e
nell’elaborato grafico “E.IM.05 - Impianto ricambio aria - gas metano””.
Tutti gli altri locali saranno dotati di aerazione naturale diretta grazie ai serramenti
con elementi apribili di superficie sufficiente (da 1/5 a 1/7 della superficie di ciascun
locale) come richiesta dalla ASL.
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Come valori di riferimento minimi di progetto si prenderanno le indicazioni della
normativa scolastica specifica D.M. 18.12.1975, e qui di seguito si riporta uno
specchietto riassuntivo.
Le pareti dei bagni, della preparazione pasti e della dispensa avranno un
rivestimento delle pareti, fino all’altezza di 2 metri, di materiale ceramico
impermeabile facilmente lavabile, con sgusci, e il pavimento sarà anche in
materiale ceramico (gres porcellanato) antiscivolo nel rispetto della normativa
vigente (R10).
In tutti i rimanenti locali, il pavimento sarà realizzato teli in linoleum saldati (a
quadrotti) ovvero con un materiale facilmente lavabile ed antisdrucciolo secondo la
normativa vigente (R9), e zoccolino vinilico di 10 cm.
Si prevede che all’interno dei servizi igienici vengano installate rubinetterie e sistemi
che consentano un contenimento del consumo idrico (tipo rubinetti temporizzati con
riduttori di flusso idrico e vaschette a doppio comando).
Trattandosi in taluni casi di porte-finestre, tutti gli elementi, fissi o apribili, saranno
realizzati con vetri stratificati di sicurezza e saldamente ancorati.
Il sistema di approvvigionamento dell’acqua potabile avverrà tramite acquedotto e
partirà dal contatore fornito dall’Azienda distributrice fino al locale tecnico, e da qui
verrà distribuita ai vari servizi. Il sistema di smaltimento dei liquami biologici avverrà
tramite fognatura comunale (con depuratore terminale) con allacciamento su via al
Lago.
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Per quanto riguarda il riscaldamento e la produzione dell’acqua calda sanitaria, la
scuola sarà interamente servita dalla rete di teleriscaldamento esistente, alimentata
dalla centrale a biomasse, realizzata nelle vicinanze dell’area, e attualmente a
servizio di tutti gli edifici dell’intero plesso scolastico.
L’impianto sarà del tipo a bassa temperatura con pannelli radianti a pavimento
annegati a massetto, costituito da pannelli in polistirolo preformati e da tubazione in
Pe-Xa annegata nel cemento; avranno opportuni collettori di partenza serviti da
elettropompa in locale tecnico (piano primo). Il fluido scaldante, per dette zone, sarà
inviato all’impianto ad una temperatura di 35-40 °C. Regolazione della temperatura
di mandata mediante valvola miscelatrice con servocomando, sonda di temperatura
mandata, ambiente ed esterna. La regolazione di temperatura dei vari ambienti
sarà data da sonde di temperatura ambiente che comanderanno l’apertura o la
chiusura di valvole elettrotermiche poste sui collettori fino al raggiungimento della
temperatura voluta.
La produzione dell’acqua calda sanitaria avverrà mediante scambiatore di calore
istantaneo, a corredo dell’accumulo termico, corredato di miscelatore termostatico
tarato a 42°C. Nel locale tecnico è prevista la filtrazione, il trattamento anticalcare e
il trattamento antilegionella secondo il D.P.R. 59 del 02/04/2009.
12. Isolamento e comfort acustico I documenti legislativi cui si è fatto riferimento per la verifica in opera dei requisiti
acustici delle aule scolastiche sono i seguenti:
- Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici N. 3150 del 22/5/1967. Criteri di
valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici.
- D.M. 18/12/1975. Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi
compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da
osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica.
- D.M. 13/9/1977. Modificazioni alle norme tecniche relative alla costruzione
degli edifici scolastici.
- D.P.C.M. 5/12/1997. Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici,
G.U. n. 297 del 22/12/1997.
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I Decreti Ministeriali del 18/12/1975 e del 13/09/1977 sono i riferimento legislativi
che hanno guidato la progettazione e la costruzione degli edifici scolastici negli
ultimi venti anni, fino all’emanazione del D.P.C.M. 5/12/1997 che li sostituisce,
anche se non totalmente. Il D.P.C.M. 5/12/1997 è attualmente il riferimento
normativo principale nel caso di costruzione di nuovi edifici scolatici. Esso fa
riferimento in parte alla vecchia Circolare 3150 del 1967.
Si premette che la collocazione dell’intero plesso scolastico (di cui la scuola fa
parte) nel contesto circostante è discreta in quanto inserita in un ambito
esclusivamente residenziale, in assenza di attività industriali e artigianali, ma al
tempo stesso in prossimità di una strada a medio traffico veicolare, che risulta
essere la maggior sorgente di rumore.
Per quanto concerne invece la caratteristiche acustiche della nuova costruzione si
fa riferimento nello specifico, perché più restrittivo, al D.P.C.M. 5/12/1997. Si tratta
innanzitutto di edifici scolastici (cat.E all.2) e i limiti minimi da rispettare
sono:
13. Sottoservizi L’area oggetto dell’intervento è totalmente urbanizzata e dotata delle opere di
urbanizzazione primaria e dei servizi in rete indispensabili per la funzionalità della
struttura. Le normative ed i criteri tecnici da adottare per la tutela ambientale
tengono conto delle Leggi Nazionali e Regionali nonché delle disposizioni che i vari
Enti erogatori impartiscono in sede di esecuzione degli allacciamenti che peraltro
vanno solamente modificati in quanto già esistente presso il fabbricato attuale.
I sottoservizi transitano lungo la via al lago ed in particolare è stata appurata la
presenta della rete dell’acqua potabile e della fognatura mista. Per quanto concerne
gli allacciamenti alla fornitura elettrica ed alla linea telefonica, anche questi già
esistenti, si dovranno predisporre unicamente piccole modifiche a quelli esistenti.
Le acque bianche e nere verranno conferite alla fognatura comunale, con
depuratore terminale.
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14. Cronoprogramma dei lavori Sinteticamente le fasi di lavoro previste si possono riassumere come segue:
1. Installazione del cantiere;
2. Demolizione del fabbricato esistente;
3. Costruzione del nuovo edificio seguendo la naturale consequenzialità dei
lavori edili ed affini, impianti tecnologici inclusi (le partizioni interne, gli
impianti e le finiture di alcuni locali del piano terra, nonché tutto il primo
piano, verranno completati in un secondo stralcio dei lavori);
4. Realizzazione delle modifiche degli allacciamenti alle reti di fornitura e di
servizio;
5. Opere di sistemazione esterna funzionali alla minima ed essenziale
operatività della scuola;
6. Smantellamento parziale cantiere, pulizia di parte dell’area di cantiere e della
struttura da rendere pronta all'uso.
Come già sopra specificato tutte le altre opere verranno eseguite e completate con
un secondo stralcio dei lavori, una volta che l’amministrazione comunale avrà
reperito i necessari fondi.
Si prevedono per l’esecuzione dei lavori del primo stralcio funzionale (demolizione
del fabbricato esistente e costruzione della scuola al piano terra) circa 540 giorni
naturali e consecutivi (circa 77 settimane). Tempi più lunghi possono essere previsti
per la conclusione dell’iter di approvazione e fase di appalto ed aggiudicazione.
Lo schema del crono-programma dei lavori è riportato nell’elaborato “B.06”, che fa
comunque riferimento al diagramma di GANNT, allegato al piano di Sicurezza e
coordinamento.
Durante la durata dei lavori gli alunni della scuola dell’infanzia (come pure le
religiose che dovranno trovare un alloggio alternativo) dovranno essere
temporaneamente collocati presso un'altra sede che al momento l’amministrazione
comunale non ha ancora stabilito. A tal proposito, l’amministrazione comunale sta
valutando la possibilità di una sistemazione temporanea presso alcuni locali del
piano terra della vicina scuola media a cui verranno eventualmente aggiunte delle
adeguate strutture prefabbricate .
SCUOLA DELL’INFANZIA “S.MARIA GORETTI” - FARRA D’ALPAGO (BL) - 1° STRALCIO
RELAZIONE TECNICA GENERALE_SCUOLA INFANZIA Pag. 26/27
Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
15. Quadro economico generale Il quadro economico, redatto ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. n.207/2010, è riportato
nell’elaborato “B.01” e prevede la realizzazione ed il completamento di parte dei
locali al piano terra (alcuni, come sopra specificato, saranno lasciati al grezzo),
mentre tutta la parte del piano primo, con la sola eccezione del locale tecnico,
saranno oggetto di un secondo stralcio dei lavori.
Tale suddivisione in due stralci si è resa necessaria essenzialmente a fronte degli
elevati costi dell’intervento (rispetto all’importo di progetto previsto), inizialmente
non previsti dall’amministrazione e dovuti altresì in riferimento alle varie richieste da
parte dell’amministrazione comunale che di seguito si elencano brevemente:
- realizzazione di una costruzione con funzioni pubbliche-strategiche
importanti3, anche in riferimento alla gestione della protezione civile in caso
di calamità, che ha comportato delle verifiche strutturali considerando una
costruzione classe d’uso IV, così come definita dal cap. 2.4.2 delle Nuove
norme tecniche per le costruzioni ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 (N.T.C.
2008), il che ha comportato maggiori oneri dal punto di vista strutturale;
- realizzazione di una terza aula per attività a tavolino (una in più rispetto a
quelle presenti nell’attuale scuola);
- realizzazione di un aula da dedicare alle attività libere di dimensioni ben
superiori agli standards previsti, in modo da poterla destinare anche ad altri
utilizzi (recite scolastiche, ecc.);
- realizzazione del solaio in latero-cemento in corrispondenza al piano
sottotetto del blocco “A”;
- realizzazione di una ulteriore porzione di fabbricato, a livello del piano primo
(del blocco “B”), con locali da adibire in futuro ad uffici ed archivio,
inizialmente non prevista;
- inserimento, all’interno delle somme a disposizione del quadro economico di
progetto, della cifra di 35'000,00€ per il noleggio di box prefabbricati da
adibire a sede temporanea della scuola materna durante il corso dei lavori.
3 Tale richiesta è giustificata dal fatto che non esiste, all’interno di tutto il territorio comunale , una struttura con classe d’uso IV, in grado di assolvere a funzioni di protezione civile.
SCUOLA DELL’INFANZIA “S.MARIA GORETTI” - FARRA D’ALPAGO (BL) - 1° STRALCIO
RELAZIONE TECNICA GENERALE_SCUOLA INFANZIA Pag. 27/27
Intervento di adeguamento sismico e normativo della scuola dell’infanzia “S.Maria Goretti” di Farra d’Alpago (BL) con intervento di demolizione e ricostruzione
Tali richieste hanno ovviamente comportato un notevole incremento dell’importo
complessivo dei lavori che gli scriventi hanno stimato, per l’ultimazione del solo
piano terra, in circa complessivi €. 965'000,00 (per lavori), alquanto superiore alla
somma inizialmente preventivata e finanziata sulla base del “programma 6000
campanili”, che ammontava a 1'000'000,00€ di cui 745'850,00€ per lavori.
Il quadro economico completo del progetto viene riportato nell’allegato “B01”.
Farra d’Alpago, aprile 2015
I Progettisti
ing. FACCHIN Daniele
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ing. BORTOLUZZI Angela
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