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SCRIBO ERGO SUM IL BOLLETTINO - APRILE 2016 LABORATORIO PROVINCIALE PERMANENTE DI SCRITTURA CREATIVA SLOGAN, FUMETTI, VERSI: ECCO GLI INGREDIENTI CHE HANNO RESO STUZZICANTE L'INVERNO NELLE NOSTRE SCUOLE! Vi presentiamo il prospetto delle attività laboratoriali che si sono avvicendate negli ultimi mesi. DICEMBRE: UNO SGUARDO ALLE INSIDIE DEL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO 15 e 18 dicembre 2015: dalle ore 10.00 alle ore 11.50 presso l'Aula di Informatica della Sc. Divisione Julia, Laboratorio “Alimentazione e pubblicità”, a cura delle dott.sse Roberta Fedele e Tiziana Longo del Dip. Prevenzione – ASL. GENNAIO A FUMETTI: LE STORIE SI VESTONO DI IMMAGINI 7-8-9; 28-29-30 gennaio 2016: presso l'Aula di Arte della Sc. Sec. Divisione Julia, Laboratori a rotazione di fumetto, coordinati dagli esperti dell'Accademia di Fumetto di Trieste. FEBBRAIO IN VERSI: APPUNTAMENTI CON LA POESIA D'AUTORE, CON LA MUSICA, CON L'ARTE 12 febbraio 2016: presso l'Aula Jolly della Sc. Sec. Divisione Julia, Laboratori poetici a rotazione, con la partecipazione dell'autore Marko Kravos. 19 febbraio 2016: presso l'Aula Jolly della Sc. Sec. Divisione Julia, Laboratori poetici a rotazione, con la partecipazione dell'autrice Fabiana Redivo e dell'attrice Michela Vitali. 24 febbraio 2016: presso l'Aula Jolly della Sc. Sec. Divisione Julia, incontro tra la cl. I D della Sc. A. Bergamas e la classe aperta di poesia della Sc. Divisione Julia per uno scambio di esperienze di creative writing. 29 febbraio 2016: presso le sedi delle Sc. S. Gregorčič e SS. Cirillo e Metodio, Laboratori poetici in lingua slovena, coordinati dall'autore Marko Kravos. La Redazione: Classi II e III D, Sc. Sec. Divisione Julia Esperte del Dipartimento Prevenzione incontrano gli allievi del Laboratorio VADEMECUM PER CONSUMATORI CONSAPEVOLI Alimentazione: occhio alle insidie della pubblicità! Durante la mattinata di venerdì 18 dicembre 2015, si è svolta nell'Aula di Informatica della Sc. Sec. Divisione Julia una lezione interattiva a cura delle dott.sse Roberta Fedele e Tiziana Longo (ASL - Dipartimento Prevenzione) sul tema “Alimentazione e pubblicità”, aperta a gruppi di alunni delle classi seconde delle Scuole coinvolte nel progetto, nonché a noi immancabili redattori del Bollettino Scribo Ergo Sum. L'incontro con le esperte dell'ASL ci è servito per “vedere” le pubblicità – soprattutto televisive - dall'altra parte dello schermo, o comunque con un occhio critico. Innanzitutto è d'obbligo una riflessione: qual è lo scopo della pubblicità? Naturalmente la promozione pubblicitaria deve assicurare il guadagno all'azienda committente. Ha il compito di rinforzare la presenza del prodotto e, di conseguenza, di ricordarcelo. I pubblicitari studiano perfettamente il loro obiettivo: per esempio, se il prodotto è destinato all'infanzia, si consultano con pediatri, psicologi, insegnanti, pedagogisti e magari alcuni genitori, impegnando per tutto ciò grosse risorse economiche. Quello che questo incontro ha evidenziato è l'analisi del messaggio pubblicitario, perché la pubblicità manipola, colpisce la vulnerabilità del consumatore, invadendo e persuadendo come il Gatto e la Volpe nella fiaba di Pinocchio. Uno spot, generalmente, dura quindici o trenta secondi. I pubblicitari hanno molto denaro a disposizione per rendere il video più suggestivo e, di conseguenza, il messaggio più forte, efficace. Dunque attenzione alle insidie! Occorre riflettere su come le nostre scelte di vita siano influenzate dai media, analizzare gli effetti di tali condizionamenti, diventare consapevoli, soprattutto negli acquisti alimentari. Negli spot, infatti, nulla è lasciato al caso: il tono delle voci, i colori, la musica, tutto ha un preciso significato. Ogni particolare punta a un aggancio psicologico, a indurre una suggestione che penetri nella coscienza e resti nella memoria. La pubblicità mira dunque a creare desideri, a manipolarci, a condizionare le nostre scelte, a sviluppare insistenze, a promuovere la filosofia della futilità. Per questo deve essere invasiva. Infatti la troviamo dappertutto: in TV, sui cartelloni, su giornali e riviste. Deve essere insistente, martellante, colpire la vulnerabilità. Non è un caso, perciò, che si rivolga specialmente ai bambini, incapaci di distinguere il vero dal falso. Nell'incontro sono stati esaminati e commentati alcuni famosi spot, come per esempio quello di una storica crema alla nocciola. Nel video pubblicitario sono rappresentati i momenti più importanti della vita di alcune persone comuni, che, gustando questa golosa crema praticamente fin dalla nascita, diventano protagonisti di un'esistenza da fiaba. Quello che la pubblicità ovviamente non dice - e che possiamo capire solo da un'attenta lettura dell'etichetta del prodotto - è che questa “buona” crema ha come principali ingredienti lo zucchero e l'olio di palma; la presenza di nocciole si limita al tredici per cento. Ma qual è allora la dieta più giusta da seguire, a prescindere dalla réclame? Non certo il regime del “pasto veloce”, come dimostra l'inquietante film-documentario Super Size Me, firmato da Morgan Spurlock. La nutrizionista Tiziana Longo raccomanda di regolare i nutrienti in base all'età, di consumare quotidianamente quattro o cinque pasti, di variare la dieta, senza trascurare frutta e verdura. Le calorie, in media, in una dieta sono, per i ragazzi, tra duemila e duemilacinquecento al giorno. Dobbiamo sentirci liberi di scegliere gli alimenti che mangiamo: il cibo è un piacere, quindi qualche volta si può pure gustare qualche piatto poco sano, ma senza esagerare. Ricapitolando, grazie a questo incontro abbiamo imparato che: 1. i messaggi della pubblicità sono finti ed è per questo che non dobbiamo prestarvi ascolto; 2. i media usano un linguaggio specifico persuasivo e bisogna imparare a decifrarlo; 3. spettatori diversi (soprattutto per età) comprendono in modo diverso e su questo fanno leva gli slogan; 4. le pubblicità seguono sempre e solo un interesse commerciale; 5. i media individuano e promuovono aspetti parziali dei fenomeni, dunque sono inattendibili. E allora diventiamo consumatori sì ... ma consapevoli! Classe II D, Sc. Sec. Divisione Julia

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SCRIBO ERGO SUMIL BOLLETTINO - APRILE 2016

LABORATORIO PROVINCIALE PERMANENTE DI SCRITTURA CREATIVA

SLOGAN, FUMETTI, VERSI: ECCO GLI INGREDIENTI CHE HANNO RESO STUZZICANTE L'INVERNO NELLE NOSTRE SCUOLE!

Vi presentiamo il prospetto delle attività laboratoriali che si sono avvicendate negli ultimi mesi.

DICEMBRE: UNO SGUARDO ALLE INSIDIE DEL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO 15 e 18 dicembre 2015: dalle ore 10.00 alle ore 11.50 presso l'Aula di Informatica della Sc. Divisione Julia, Laboratorio

“Alimentazione e pubblicità”, a cura delle dott.sse Roberta Fedele e Tiziana Longo del Dip. Prevenzione – ASL.GENNAIO A FUMETTI: LE STORIE SI VESTONO DI IMMAGINI 7-8-9; 28-29-30 gennaio 2016: presso l'Aula di Arte della Sc. Sec. Divisione Julia, Laboratori a rotazione di fumetto, coordinati

dagli esperti dell'Accademia di Fumetto di Trieste.FEBBRAIO IN VERSI: APPUNTAMENTI CON LA POESIA D'AUTORE, CON LA MUSICA, CON L'ARTE12 febbraio 2016: presso l'Aula Jolly della Sc. Sec. Divisione Julia, Laboratori poetici a rotazione, con la partecipazione

dell'autore Marko Kravos.19 febbraio 2016: presso l'Aula Jolly della Sc. Sec. Divisione Julia, Laboratori poetici a rotazione, con la partecipazione

dell'autrice Fabiana Redivo e dell'attrice Michela Vitali.24 febbraio 2016: presso l'Aula Jolly della Sc. Sec. Divisione Julia, incontro tra la cl. I D della Sc. A. Bergamas e la classe aperta

di poesia della Sc. Divisione Julia per uno scambio di esperienze di creative writing.29 febbraio 2016: presso le sedi delle Sc. S. Gregorčič e SS. Cirillo e Metodio, Laboratori poetici in lingua slovena, coordinati

dall'autore Marko Kravos. La Redazione: Classi II e III D, Sc. Sec. Divisione Julia

Esperte del Dipartimento Prevenzione incontrano gli allievi del Laboratorio

VADEMECUM PER CONSUMATORI CONSAPEVOLI

Alimentazione: occhio alle insidie della pubblicità!Durante la mattinata di venerdì 18 dicembre 2015, si è svolta nell'Aula di Informatica della Sc. Sec. Divisione Julia una lezione interattiva a cura delle dott.sse Roberta Fedele e Tiziana Longo (ASL - Dipartimento Prevenzione) sul tema “Alimentazione e pubblicità”, aperta a gruppi di alunni delle classi seconde delle Scuole coinvolte nel progetto, nonché a noi immancabili redattori del Bollettino Scribo Ergo Sum. L'incontro con le esperte dell'ASL ci è servito per “vedere” le pubblicità – soprattutto televisive - dall'altra parte dello schermo, o comunque con un occhio critico.Innanzitutto è d'obbligo una riflessione: qual è lo scopo della pubblicità? Naturalmente la promozione pubblicitaria deve assicurare il guadagno all'azienda committente. Ha il compito di rinforzare la presenza del prodotto e, di conseguenza, di ricordarcelo. I pubblicitari studiano perfettamente il loro obiettivo: per esempio, se il prodotto è destinato all'infanzia, si consultano con pediatri, psicologi, insegnanti, pedagogisti e magari alcuni genitori, impegnando per tutto ciò grosse risorse economiche. Quello che questo incontro ha evidenziato è l'analisi del messaggio pubblicitario, perché la pubblicità manipola, colpisce la vulnerabilità del consumatore, invadendo e persuadendo come il Gatto e la Volpe nella fiaba di Pinocchio. Uno spot, generalmente, dura quindici o trenta secondi. I pubblicitari hanno molto denaro a disposizione per rendere il video più suggestivo e, di conseguenza, il messaggio più forte, efficace.Dunque attenzione alle insidie! Occorre riflettere su come le nostre scelte di vita siano influenzate dai media, analizzare gli effetti di tali condizionamenti, diventare consapevoli, soprattutto negli acquisti alimentari. Negli spot, infatti, nulla è lasciato al caso: il tono delle voci, i colori, la musica, tutto ha un preciso significato. Ogni particolare punta a un aggancio psicologico, a indurre una suggestione che penetri nella coscienza e resti nella memoria. La pubblicità mira dunque a creare desideri, a manipolarci, a condizionare le nostre scelte, a sviluppare insistenze, a promuovere la filosofia della futilità. Per questo deve essere invasiva. Infatti la troviamo dappertutto: in TV, sui cartelloni, su giornali e riviste. Deve essere insistente, martellante, colpire la vulnerabilità. Non è un caso, perciò, che si rivolga specialmente ai bambini, incapaci di distinguere il vero dal falso. Nell'incontro sono stati esaminati e commentati alcuni famosi spot, come per esempio quello di una storica crema alla nocciola. Nel video pubblicitario sono rappresentati i momenti più importanti della vita di alcune persone comuni, che, gustando questa

golosa crema praticamente fin dalla nascita, diventano protagonisti di un'esistenza da fiaba. Quello che la pubblicità ovviamente non dice - e che possiamo capire solo da un'attenta lettura dell'etichetta del prodotto - è che questa “buona” crema ha come principali ingredienti lo zucchero e l'olio di palma; la presenza di nocciole si limita al tredici per cento.Ma qual è allora la dieta più giusta da seguire, a prescindere dalla réclame? Non certo il regime del “pasto veloce”, come dimostra l'inquietante film-documentario Super Size Me, firmato da Morgan Spurlock. La nutrizionista Tiziana Longo raccomanda di regolare i nutrienti in base all'età, di consumare quotidianamente quattro o cinque pasti, di variare la dieta, senza trascurare frutta e verdura. Le calorie, in media, in una dieta sono, per i ragazzi, tra duemila e duemilacinquecento al giorno.Dobbiamo sentirci liberi di scegliere gli alimenti che mangiamo: il cibo è un piacere, quindi qualche volta si può pure gustare qualche piatto poco sano, ma senza esagerare.

Ricapitolando, grazie a questo incontro abbiamo imparato che: 1. i messaggi della pubblicità sono finti ed è per questo che non dobbiamo prestarvi ascolto;2. i media usano un linguaggio specifico persuasivo e bisogna imparare a decifrarlo;3. spettatori diversi (soprattutto per età) comprendono in modo diverso e su questo fanno leva gli slogan;4. le pubblicità seguono sempre e solo un interesse commerciale;5. i media individuano e promuovono aspetti parziali dei fenomeni, dunque sono inattendibili.E allora diventiamo consumatori sì ... ma consapevoli!

Classe II D, Sc. Sec. Divisione Julia

Falsi mitiPUBBLICITÀ: IL CIBO DELLA NUOVA SOCIETÀ

Cibo e pubblicità: anche se a prima vista non sembra, sono strettamente collegati in quanto è la pubblicità a dirci cosa mettere nel carrello. Ogni giorno, da quando è nato il mercato globale come lo conosciamo ora, siamo stati costantemente bombardati dalle pubblicità in ogni forma (televisiva, radiofonica, informatica ...) e da sempre essa agisce sul nostro cervello, facendo leva su ricordi oramai immagazzinati e su emozioni conosciute che vogliamo rivivere o che dobbiamo ancora scoprire: le grandi amicizie, il matrimonio, la nascita di un figlio... Sapendo che queste emozioni sono percepite come positive, nelle pubblicità vengono ricreati gli avvenimenti a esse collegati: nel consumatore il prodotto pubblicizzato farà riaffiorare particolari sensazioni e allora vorrà comprarlo. Spesso, tuttavia, dopo aver sperimentato l'alimento proposto dagli spot, l'acquirente scoprirà che la pubblicità era solamente un'illusione e ne resterà deluso. Ciò dimostra che la pubblicità è solo una menzogna che agisce sui nostri punti deboli e li sfrutta. Dobbiamo informarci su come agiscono i media per accaparrarsi i clienti: scopriremo così che è meglio evitare di riempire il carrello di cibi spazzatura ricchi di agenti chimici, oli vari nati per essere combustibili, emulsionanti, grassi animali e vegetali, coloranti, scarti di cibo. Un'altra strategia, indirizzata dai media soprattutto a noi adolescenti, è l'utilizzo negli spot di riferimenti all'alcool, alla sessualità, al fumo e alla droga, a tutto ciò che induce una sensazione di piacere e che per noi è ancora poco conosciuto. Si tratta dunque dell'ennesima tecnica studiata per invogliarci a comprare il prodotto pubblicizzato. È sempre la stessa illusione proposta con argomenti differenti per fasce di età diverse (target), ma, se capiamo l'imbroglio, potremo difenderci dai bombardamenti pubblicitari e diventare consumatori consapevoli.

Classe III G, Sc. Sec. Divisione Julia

PUBBLICITÀ, ANIMA DEL COMMERCIOCome difendersi dalla persuasione occulta.

Ogni essere umano per vivere deve alimentarsi. L'uomo, mediante la televisione, la radio o i giornali, può essere influenzato sull'acquisto di un alimento.La pubblicità si mette a disposizione delle aziende alimentari per far conoscere i prodotti e invogliare le persone all'acquisto. Dietro alla pubblicità lavorano moltissime persone. I professionisti devono inventare uno slogan breve e interessante, perché l'acquirente possa ricordarselo. Nella pubblicità è importante inoltre usare ambienti e colori appropriati e originali.Gli spot devono invogliare all'acquisto, perché la concorrenza è agguerrita tra le varie aziende; in pochi secondi devono dare al cittadino delle informazioni sul prodotto, facendolo apparire migliore degli altri in commercio. Secondo noi una campagna corretta sulla nutrizione è stata avviata dal Ministro della Salute in occasione di EXPO 2015. L'EXPO ha avuto l'obiettivo di educare a un corretto stile alimentare. Questo deve essere vario, sano e bilanciato. Anche nella nostra scuola abbiamo svolto diverse attività: con esse abbiamo imparato e capito i rischi che può provocare un'alimentazione scorretta. Concludendo, in particolare noi ragazzi, che ci lasciamo spesso influenzare nell'acquisto di un prodotto o di un altro, non dovremmo mai

dimenticare che LA PUBBLICITÀ È L'ANIMA DEL COMMERCIO.

Cl. III G, Sc. Sec. Divisione Julia

SCRIVERE DI GUSTO PER NUTRIRE IL PIANETAIl Laboratorio 2016 sostiene l'UNICEF

Come ogni anno, parte del ricavato della diffusione dei libri prodotti con i nostri elaborati, contribuirà ad aiutare un'associazione benefica. Per questa terza edizione del Laboratorio siamo felici di offrire il nostro apporto ai progetti dell'UNICEF (United Nations International Children's Emergency Fund), che, sulla scia dell'EXPO, dedica il 2016 al tema “Nutrire il Pianeta”. È un onore per noi rendere con questo contributo una vita più accettabile ai bambini e ai ragazzi meno fortunati, anche se solo in piccola parte: proprio perché vogliamo per tutti i giovani una vita serena e libera, proprio come a noi è concesso avere. Pensiamo infatti che ogni piccolo mattone come il nostro serva a costruire una società che garantisca ovunque questi diritti. Riteniamo inoltre che questa associazione sia un grande punto di forza per tutti e che abbia un progetto globale di assoluto valore, oltre a essere una garanzia di serietà ed efficienza. L'UNICEF si dà da fare in molti campi: è attivo con programmi di sviluppo umano e sostenibile a lungo termine; mette in atto programmi di sviluppo socio-sanitario, di lotta contro le malattie; interviene su tutte le fasi del ciclo di vita del bambino e dell'adolescente, operando dalla promozione dell'allattamento al seno alla salute riproduttiva della donna; si impegna nella protezione dei diritti all'istruzione, cercando di garantire la scuola a tutti i bambini. Siamo sicuri che questa grande associazione impiegherà la nostra donazione nel migliore dei modi, aiutando chi ne ha più bisogno e migliorando la sua qualità di vita. Il Laboratorio da cui è nato il nostro lavoro è parte di un progetto che ci aiuta a crescere da tutti i punti di vista e, oltre che far migliorare il nostro modo di scrivere e di esprimerci, ci aiuta ad imparare molte altre cose. Noi vogliamo che ogni ragazzo del mondo abbia queste possibilità, che tutti abbiano l'opportunità di andare a scuola e istruirsi per poi proiettarsi verso il futuro con un bagaglio di conoscenze e abilità che sono alla base di una società equilibrata ed efficiente. Questo è un diritto dei bambini e dei ragazzi di ogni parte del mondo. Auspichiamo che i nostri coetanei di tutto il mondo possano in numero sempre maggiore avere la giusta istruzione, piuttosto che essere costretti a lavorare per contribuire a sfamare la famiglia o che bambine ancora in tenera età siano costrette a sposare uomini adulti. Dobbiamo impedire tutto ciò e, se tante altre piccole iniziative come la nostra si uniranno, l'UNICEF avrà sicuramente più possibilità di continuare a lavorare in questa direzione.

Classe II E, Sc. Sec. Divisione Julia

CONCORSO NAZIONALE EXPO DISEGNAMI.IT - EDIZIONE 2015

Nel mese di dicembre 2015 è risultato vincitore del concorso Disegnami.it sul tema Mi sento bene quando mangio ... i cibi buoni che mi fanno bene il disegno originale Pioggia di vita di Valentina Milokanovic, alunna della classe III D, Sc. Divisione Julia, e fumettista del Laboratorio.

L'opera di Valentina è pubblicata nella Gallery del sito .www.disegnami.it

Le emozioni si fissano con carta e penna: a caccia di ispirazioni nell'incontro con la poesia d'autore.

INTERVISTA A MARKO KRAVOS

Marko Kravos è un famoso poeta, autore di narrativa, saggista e traduttore. Grazie al Laboratorio Provinciale, la nostra classe ha avuto occasione di incontrarlo per rivolgergli qualche domanda. A dire il vero, noi studenti, indossando i panni di giornalisti, avevamo preparato un interminabile questionario, ma poi, durante l'incontro, che si è rivelato denso e articolato, abbiamo dovuto accontentarci di qualche intervento mirato. Ora comunque possiamo affermare di conoscere il professor Kravos almeno un pochino ... II D: Professore, come mai ha deciso di seguire la strada della poesia?Kravos: Fin da piccolo amavo scrivere e osservavo con curiosità i miei compagni che componevano poesie. Anch'io ho voluto cimentarmi in questa forma espressiva e magari tentare di diventare più bravo di loro, così ora … eccomi qui!II D: Quand'è secondo Lei il momento più adatto per scrivere?K.: Sempre, ogni momento è quello giusto. Infatti porto sempre dei piccoli blocchetti nelle tasche, in modo da non farmi sfuggire l'ispirazione! (Ci mostra un piccolo notes e una matita.)

II D: Di cosa ha bisogno per concentrarsi?K.: Sicuramente della musica! Talvolta anche i rumori della strada possono aiutare: dipende dal tipo di poesia che intendo scrivere. Secondo me il silenzio non è sempre la risposta giusta. Un sottofondo per me è indispensabile.II D: Compone i suoi testi con il computer?K.: Assolutamente no, per la scrittura preferisco la versione cartacea. Una poesia va vissuta: hanno un valore anche gli sbagli, le modifiche, le mille cartacce stropicciate, perché non sei contento del risultato, tutto quanto.II D: Abbiamo notato che è vestito in modo elegante!K.: Sì, in fondo un poeta ama distinguersi. Mi piace molto indossare i papillons e il panciotto sui toni del marrone.II D: Si diverte a partecipare ad attività come il Laboratorio, che coinvolgono gli adolescenti?K.: Certamente! Secondo me la poesia deve entrare nei cuori di tutti: ragazzi e adulti. Il lavoro del poeta è soprattutto quello di trasmettere emozioni. Se poi si riesce a far nascere una passione ... II D: È sempre facile trasmettere i sentimenti?K.: Non sempre, ma a me piace farlo. In fondo scrivere è un'attività rilassante.II D: Che consiglio darebbe ai ragazzi che amano la poesia come Lei?K.: Consiglierei loro di provare a seguire il loro sogno con determinazione, magari prendendo spunto da qualche bravo poeta. Secondo me dovrebbero iniziare da subito e dedicare i momenti rilassanti della giornata alla scrittura, che può rappresentare non solo un passatempo ma uno sfogo, insomma, un modo per fissare e poi trasmettere le emozioni attraverso carta e penna.II D: Grazie mille per la Sua disponibilità.K.: Grazie a voi per la calorosa ospitalità!

Classe II D, Sc. Sec. Divisione Julia

A SCUOLA DI POESIAI piccoli allievi della Primaria Dardi raccontano la loro esperienza con versi e ritmo.

Venerdì 12 febbraio, le classi quarte A e B della scuola F. Dardi sono andate alla scuola Divisione Julia per partecipare al Laboratorio interdisciplinare tra poesia, arte e musica. In aula sono state accolte dalla prof.ssa Raffaella Cervetti e dal poeta Marco Kravos. Durante l'incontro, il prof. Kravos e le insegnanti hanno dato molti spunti su come scrivere poesie. Il tema principale del laboratorio era il cibo. L'incontro è stato molto istruttivo. Kravos ha presentato a noi studenti la sua poesia “La strada del pane”, che è stata composta in sloveno e poi tradotta in italiano. Inoltre, sono state lette altre poesie come “La vita” di L. Folgore, in cui le piante discutono tra loro su cos'è la vita. Durante l'incontro abbiamo lavorato sulle rime e abbiamo imparato cosa sono le metafore e le personificazioni. Le insegnanti ci hanno spiegato che il testo poetico è pieno di immagini e di musicalità e a noi ragazzi è sembrato un modo fantastico di esprimersi. Nei giorni seguenti, in classe con la nostra maestra Giovanna Berizzi, abbiamo provato a scrivere anche noi delle brevi poesie sul cibo utilizzando le rime baciata, alternata

e incrociata. All'inizio non è stato facile, ma poi siamo diventati sempre più bravi e scrivere poesie è stato divertente!Nell'incontro successivo, il 19 febbraio, abbiamo incontrato la poetessa Fabiana Redivo. C'era anche l'attrice Michela Vitali che ci ha letto: “Ode al pane” di P. Neruda, “Il pane” di G. Rodari, “La canzone del girarrosto” di G. Pascoli. Poi, siccome la poesia va d'accordo con la musica, abbiamo ascoltato la canzone “Aggiungi un posto a tavola” che ci ricorda come lo stare a tavola tutti insieme sia un momento magico, di comunione e fratellanza. Anche con questa canzone abbiamo giocato, cambiando alcune parole (come “amico” in “bambino”, “compagnia” in “allegria”, “allegria” in “magia”, ecc.), ma mantenendo sempre la rima. Inoltre, abbiamo fatto altri giochi-esercizi con le parole così da comporre altri versi per nuove poesie. Il laboratorio poetico è stato davvero bello perché abbiamo imparato molte cose che ci saranno utili in futuro. Saper scrivere poesie è interessante e rende la vita più ricca.I nostri componimenti poetici saranno letti dai poeti che abbiamo conosciuto al Laboratorio, le poesie migliori saranno scelte e pubblicate in un'antologia scritta, ma tutte le nostre poesie saranno pubblicate in formato digitale! Speriamo che le nostre poesie piacciano: noi ce l'abbiamo messa tutta e desideriamo ripetere presto questa esperienza indimenticabile!

Classi IV A e IV B, Sc. Primaria F. Dardi

STALNA KREATIVNA DELAVNICA S PESNIKOM MARKOM KRAVOSOM

Zaključna srečanja Stalnih kreativnih delavnic (Laboratorio Provinciale Permanente di Scritura Creativa), ki so v organizaciji in pod pokroviteljstvom Rotary kluba iz Milj ter italijanskih in slovenskih srednjih šol, in delujejo kot vsesplošno kulturno gibanje in prostovoljna interesna dejavnost v šoli, ki dviga kreativnost in kulturo mladih, se bližajo koncu.

Med zadnjimi srečanji velja omeniti tisto, ki je potekalo na šolah Divisione Julia, NSŠ Simon Gregorčič-Dolina in NSŠ Sv. Cirila in Metoda pri Sv. Ivanu, kjer je bil gost pesnik Marko Kravos, ki je tokrat nastopil v vlogi voditelja pesniške kreativne delavnice za italijanske in slovenske dijake nižjih srednjih šol.Marko Kravos je izjemen umetnik, ki ima za sabo bogato pesniško kariero. Gost je spregovoril o svojem literarnem ustvarjanju, pa tudi o drugih zanimivih temah

povezanih s prehrano, ki je bila letošnja tema kreativnih delavnic. Dijaki so z njim spregovorili o njegovem življenju in delu. Pogovor so popestrili z recitacijami poezij, ki so jih sami ustvarili na delavnicah. Njihova motivacijska besedila so bile Kravosove poezije: Sol na jezik, Cesta za kruh, Pitna pesem, Krompir na srcu itd. Marko Kravos jih je navdušil kot pesnik, pisatelj in predvsem kot izjemen sogovornik.Na literarnih srečanjih ter kreativnih delavnicah so sodelovali učenci prvih, drugih in tretjih razredov italijanskih in slovenskih nižjih srednjih šol iz Trsta.

LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA: INCONTRO CON IL POETA MARKO KRAVOSGli incontri del Laboratorio Provinciale Permanente di Scrittura Creativa, organizzati e patrocinati dal Rotary Club di Muggia nonché dalle Scuole medie con lingua d'insegnamento italiana e slovena, e svoltisi nell'ambito delle attività scolastiche facoltative, per accrescere la creatività e la cultura nei giovani, si avvicinano alla fine. Tra gli ultimi incontri meritano di essere ricordati quelli avvenuti nella Scuola Divisione Julia, alla Scuola media Gregorčič – Dolina e alla Scuola media Santi Cirillo e Metodio a San Giovanni: l'ospite era Marko Kravos, che si è cimentato nel ruolo di animatore delle officine di scrittura creativa delle scuole italiane e slovene.Marko Kravos è un eccellente artista con una ricca carriera di poeta. L'ospite ha parlato della propria creatività artistica, ma anche di altri interessanti argomenti legati al tema del cibo, che è l'argomento dei laboratori di quest'anno. Gli alunni hanno discusso con lui della sua vita e del suo lavoro. Hanno arricchito i colloqui con la recita di poesie, che hanno loro stessi creato durante gli incontri. Sono stati motivati dalle parole di Kravos, dalle sue poesie: Sale sulla lingua, La strada del pane, La poesia da bere, La patata sul cuore e altre. Marko Kravos li ha entusiasmati con la sua figura di poeta, scrittore e soprattutto eccellente ospite.Agli incontri letterari e ai laboratori creativi hanno collaborato i ragazzi delle prime, seconde e terze classi delle scuole medie italiane e slovene di Trieste.

Classi aperte Sc. Sec. S. Gregorčič – Dolina e SS. Cirillo e Metodio

Creative writing: il gusto di sperimentare

LABORATORIO DI POESIA IN LINGUA INGLESE: SFIDA VINTA!Le Sc. A. Bergamas e Divisione Julia condividono esperienze didattiche in inglese.

Abbiamo partecipato al Laboratorio di scrittura creativa in lingua inglese insieme alla classe aperta della scuola Divisione Julia (alunni di seconda e terza media): prima di tutto abbiamo affrontato l'argomento dell'acrostico e del limerick, ovvero una poesia di origine irlandese di argomento nonsense composta di cinque versi con lo schema rimico AABBA. L'attività è stata proposta dalla nostra insegnante Daria Parma, che ha illustrato il lavoro in una presentazione Prezi. L'insegnante ci ha seguiti in questa nuova esperienza e successivamente ci ha fatto svolgere diversi esercizi pratici: prima di tutto ci ha spiegato la struttura metrica di questo tipo di componimento poetico, poi ci ha proposto degli esercizi da svolgere a gruppi, che consistevano nel creare dei veri e propri limerick partendo da alcuni versi già dati. Dopo ciò, con le insegnanti della scuola Divisione Julia Elena Ferluga, Paola Gessi e Alessandra Sergas, abbiamo svolto degli esercizi sull'accento ritmico delle parole della lingua inglese, imparando anche a suddividere in sillabe alcuni termini. Successivamente, con le stesse insegnanti abbiamo inoltre svolto degli esercizi che ci insegnavano ad associare dei vocaboli ai cinque sensi; questa attività ci ha permesso di arricchire il nostro vocabolario e ci ha fatto riflettere sulla differenza dei cinque sensi del nostro corpo. Il Laboratorio è stato molto interessante; ci è piaciuto poter condividere quest'esperienza con ragazzi di un'altra scuola e di età diverse. L'esperienza è stata istruttiva, originale e nuova. Abbiamo imparato divertendoci: una ricetta che si è rivelata vincente e che speriamo verrà riproposta anche in futuro.

Classe I D, Sc. Sec. Antonio Bergamas

Hanno costituito la redazione del Bollettino Scribo ergo Sum gli alunni delle classi II e III D della Sc. Sec. I grado Divisione Julia

Hanno collaborato alla stesura dei testi: Francesca Capitanio, Alessio Coppa, Zeno Mendolia, Emma Nanut, Anna Pernarcich, Virginia Riolo (cl. II D); Giulia Bugliano e Mariadele Guccione (cl. III G). Hanno curato la veste grafica: Matteo Caiola, Andrea Memmi, Gioele Lando, Francesco Poloni e Sara Raimo (cl. III D); Edoardo Mangino, Emma Nanut, Fatima Pullano, Tommaso Seppi (cl. II D).

Ha coordinato le attività la prof.ssa R. Cervetti (Sc. Sec. Divisione Julia). Hanno partecipato con articoli, foto e disegni le Scuole Sec. I grado A. Bergamas, S. Gregorčič, SS. Cirillo e Metodio, Divisione Julia; la Sc. Primaria F. Dardi. Si ringraziano per la collaborazione i docenti B. Ivancic e C. Paparelli (Sc. Bergamas); S. Širec (Sc. medie di lingua slovena); S. Di Domenico, F. Mangiaracina, V. Gherghetta (Sc. Divisione Julia); G. Berizzi (Sc. Dardi).