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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVTA’ CULTURALI
SOPRINTENDENZA SPECIALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO
DI ROMA
PALAZZO SCIARRAPIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA
VIA DEL CORSO, 239- ROMA
DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE URBANISTICA
DIREZIONE RIGENERAZIONE URBANA
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVTA’ CULTURALI
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DI ROMA
PIANO DI RECUPERO-PALAZZO SCIARRA
La Fondazione Roma realizza iniziative e progetti in cinque diversi settori di intervento: Sanità, Ricerca scientifica,Assistenza alle categorie sociali deboli, Istruzione e formazione, Arte e cultura.
A questi settori si riconducono le attività istituzionali della Fondazione Roma, che trovano origine non solo dalla Legge edallo Statuto, ma soprattutto dalle finalità di interesse pubblico e di utilità sociale perseguite fin dalla sua costituzione.
La Fondazione opera in via prioritaria nel Lazio, in particolare nelle province di Roma, Frosinone e Latina, escludendo le areeove sono presenti altre Fondazioni di origine bancaria.
L’obiettivo è quello di costruire una welfare community che, ispirandosi ai principi di solidarietà e di sussidiarietà, sappiarispondere ai bisogni di una società in perenne evoluzione.
INTRODUZIONE
Palazzo SciarraVia Del Corso, 239- Via Marco Minghetti, 17
Il Palazzo, destinato ad uffici, è sede della Fondazione Roma.Il piano interrato conserva parte dell’Acquedotto Vergine mentre i sei piani fuori terra accolgono gli uffici e gli spazi espositivi dedicati alle collezioni permanenti di arte antica e contemporanea della Fondazione.
Formazione del Piano di Recupero promosso su iniziativa privata, in conformità all’art. 30 della legge 457del 5 agosto 1978.
Istanza presentata dalla Fondazione Roma il 05.11.2015 con prot. QI 179895, inerente il Piano di Recuperodell’immobile sito in Roma – Via del Corso 239/Via M. Minghetti, 239 denominato «Palazzo Sciarra» finalizzatoall’ampliamento degli spazi museali esistenti mediante il ripristino della consistenza originaria dell’immobile.
Con Determinazione Dirigenziale n. QI 1885/2017 prot. n. QI 203916 del 01.12.2017 è stata disposta laconclusione positiva della Conferenza dei Sevizi indetta con Nota n. QI 43629 del 10.03.2017 finalizzataall’iter di approvazione del Piano di Recupero ai sensi dell’art. 28 della legge 457/78.
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FOTO DI PALAZZO SCIARRA
Palazzo SciarraVia Del Corso, 239- Via Marco Minghetti, 17
FOTO DEL CORTILE STORICO
FRONTE SU VIA MARCO MINGHETTI FRONTE SU VIA DEL CORSO
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L’immobile, denominato «Palazzo Sciarra», compreso traVia del Corso, Via Minghetti , Vicolo Sciarra e laGalleria Sciarra, ricade secondo il N.P.R.G., approvatocon deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 12febbraio 2008, nella Città Storica nell’ambito deiTessuti di origine medievale- T1. INQUADRAMENTO URBANISTICO
L’immobile è altresì classificato tra gli edifici identificatinella Carta della Qualità ovvero: Edifici con tipologiaedilizia speciale: Residenziale Speciale - Palazzogentilizio.
STRALCIO P.R.G. - SISTEMI E REGOLE 1:5.000 FOGLIO N.10-IISTRALCIO P.R.G. - SISTEMI E REGOLE 1:10.000 FOGLIO N.10 STRALCIO P.R.G. – CARTA PER LA QUALITA’ 1:10.000 TAV. G1b
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L’immobile è sottoposto a vincolo di tutela dei beni culturali.
PROSPETTO VINCOLI
NULLA OSTA RILASCIATIGli elaborati prodotti per la proposta di Piano Recupero sono conformi alle seguenti autorizzazioni rilasciate:1. Parere favorevole da parte della S.B.A.P.- RM Prot. n. 6166 del 25.06.2015;2. Parere favorevole da parte della S.S.A.B.A.P.- RM Prot. n. 32554 del 23.11.2015;3. Parere favorevole da parte della S.S.A.B.A.P.- RM Prot. n. 1773 del 04.02.2016;4. Parere favorevole da parte della S.S.A.B.A.P.- RM Prot. n. 8929 del 07.06.2016;5. Parere favorevole da parte della S.S.A.B.A.P.- RM Prot. n. 3723 del 18.10.2016.
BREVE STORIA DEL PALAZZOPalazzo Sciarra, si affaccia su via del Corso, nel cuore della città. Qui, fin dai primi secoli del Cristianesimo, sorseroalcuni dei più antichi edifici sacri e, a partire dal XV secolo, importanti dimore patrizie. La sua costruzione fupromossa nella seconda metà del Cinquecento dagli Sciarra, ramo della famiglia Colonna che deteneva ilprincipato di Carbognano, sul sito dove i Colonna possedevano due nuclei edilizi distinti, detti rispettivamente“palazzo imperfetto” e “palazzetto”, di cui nel 1610 l’architetto milanese Flaminio Ponzio progettò l’unificazione.Nel 1641 alla guida del cantiere subentrò Orazio Torrioni, autore della nobile e severa facciata, riquadrata dacantonali bugnati, coronata da un cornicione a mensole e scandita da tre ordini di finestre. L’ingresso monumentaleè caratterizzato da un arco bugnato, a cui si antepongono, poste su alti plinti, due colonne scanalate con capitellocomposito, a sostegno del balcone balaustrato del primo piano. Il palazzo, proprio per la bellezza del portale, eraincluso tra “le quattro meraviglie di Roma”, assieme al cembalo Borghese, al dado Farnese e alla scala Caetani.Nel Settecento il cardinale Prospero Colonna promosse l’adeguamento del palazzo allo stile dell’epoca. Alrinnovamento architettonico e pittorico partecipò anche l’architetto Luigi Vanvitelli, amico del Cardinale, che neprogettò la ristrutturazione. La Libreria domestica, la piccola Galleria, il Gabinetto degli Specchi, ricchi didecorazioni pittoriche, sono alcuni degli ambienti nati da questi interventi, che accrebbero il valore storico edartistico del palazzo. Alla fine dell’Ottocento Francesco Settimi si occupò del restauro degli edifici circostanti,dell’ampliamento dell’ala destra dello stabile e del rifacimento del cortile. Il palazzo fu notevolmente ridotto nelledimensioni tra il 1871 e il 1898, quando il principe Maffeo Sciarra affidò a Giulio de Angelis l’aperturadell’adiacente via Minghetti, la realizzazione dell’isolato del palazzo, del teatro Quirino e della retrostanteGalleria Sciarra.
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IL PROGETTO
IL PROGETTO
Il Piano di Recupero dell’immobile sito in Roma –Via Marco Minghetti, 17 “Palazzo Sciarra” in conformitàalle NTA del PRG, prevede la riqualificazione dell’immobile mediante intervento di categoria RE1 conaumento di SUL e recante i seguenti parametri essenziali:
1. Ampliamento degli spazi espositivi esistenti mediante il ripristino dell’originaria consistenzadell’immobile come riscontrato nelle piante catastali del 1939 per mq 230,38 e collegamento dei nuovispazi articolati in tre percorsi tematici on la realizzazione di due ascensori in cristallo nella chiostrinaoggetto di ripristino;
2. Musealizzazione dei ritrovamenti del 1888 dell’Acquedotto Vergine in modo di permettere ai fruitoridi poterlo ammirare nella sua integrità con il recupero di spazi interrati esistenti e ripristinati, ovvero,con un aumento SUL ai sensi dell’art 25 comma 5 delle NTA di PRG per mq 260,62;
3. Ampliamento della rete dei percorsi dell’organismo architettonico facendo diventare il cortile storicotardo ottocentesco l’invaso attorno al quale si articoleranno i nuovi spazi espositivi. Si prevede, infatti, larealizzazione di una copertura vetrata in corrispondenza del cortile storico ai sensi dell’art 4 delleNTA di PRG ovvero le superfici e/o spazi aperti destinati a cortile “non interamente chiusi anche secoperti” in quanto escluso dal computo della SUL. La copertura non sarà contigua alle pareti laterali;
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RIPRISTINO CONSISTENZA 1939
1. AMPLIAMENTO DEGLI SPAZI ESPOSITIVI ESISTENTI MEDIANTE IL RIPRISTINO DELL’ORIGINARIACONSISTENZA DELL’IMMOBILE COME RISCONTRATO NELLE PIANTE CATASTALI DEL 1939 PER MQ 230,38.
CATASTALI 1939PIANO INTERRATO
PIANO TERRACATASTALI 1939
Prima degli interventidegli anni ’70 il pianointerrato presentava incorrispondenzadell'attuale chiostrinae della rampacarrabile dei localidestinati a depositi emagazzini.
Il piano terra invecepresentava un grandelocale destinato atipografia e localiaccessori.
STRALCIO PIANTA PIANO TERRA SEZIONE SU NUOVI SPAZI ESPOSITIVI
Prima degli interventi degli anni Settanta, Palazzo Sciarra era accessibile, non solo da Via del Corso e da Via MarcoMinghetti, ma anche da Vicolo Sciarra in corrispondenza delle attuali rampe carrabili che oggi permettono l’accesso alpiano interrato destinato prevalentemente a locali tecnici ed autorimessa e che ospita l’arco superstite dell’acquedottoVergine. Di questi ingressi si possono ritrovare ancora tracce visibili in alcune finestrature odierne sono state adeguateevidentemente agli interventi che ne hanno definito il mutamento. Il ripristino di questi locali consente di ampliare, alpiano terra, le sale destinate ad esposizione temporanea. La copertura di questa sala è stata prevista prevalentementevetrata tale da mantenere la percezione volumetrica dell’immobile.
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ACQUEDOTTO VERGINE
2. MUSEALIZZAZIONE DEI RESTI DELL’ACQUEDOTTO VERGINE CON UN AUMENTO SUL AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 5 DELLE NTA DI PRG PER MQ 260,62.
FOTO DEGLI SCAVI DEL 1888
Gli scavi di fine Ottocento portarono alla luce un arco superstite dell’”acqua Virgo”, acquedotto costruito da Agrippache correva trasversalmente alla Via Lata. Il progetto vuole restituire uno spaccato di Età Augustea ampliando l’areaarcheologica attuale. L’idea progettuale vuol permetter la completa fruizione dell’area potendo ammirare nella suaintegrità il ritrovamento sia dal piano interrato, ampliando l’area archeologica con gli interventi di ripristino sopradescritti ma anche con una riduzione degli spazi destinati ad autorimessa a favore di questa musealizzazione; che dalpiano terra realizzando in corrispondenza dell’antico tracciato dell’acquedotto una pavimentazione trasparente chepermetta di ammirare i resti anche dall’alto e che sia la memoria dell’antico tracciato stesso.
MUSEALIZZAZIONE ACQUEDOTTO VERGINE
STRALCIO PIANTA PIANO INTERRATO
STRALCIO PIANTA PIANO TERRA FOTO STORICHE
La musealizzazione dell’acquedotto Vergine è consentitodal recupero di parte degli spazi interrati ad oggiesistenti ed adibiti ad autorimessa e dal ripristino deilocali interrati presenti nell’impianto originario dell’edificio.
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COPERTURA CORTILE STORICO
3. COPERTURA VETRATA IN CORRISPONDENZA DEL CORTILE STORICO AI SENSI DELL’ART. 4 DELLE NTA DI PRG. LA COPERTURA NON SARÀ CONTIGUA ALLE PARETI LATERALI.
Il cortile tardo ottocentesco è accessibile esclusivamente in corrispondenza dell’ingresso di Via del Corso.
Il progetto ha la finalità di restituire al Palazzo il suo dinamismo interno facendo diventare il cortile, in concomitanza
degli eventi, il fulcro, l’invaso intorno al quale si articoleranno gli spazi espositivi ampliando la rete dei percorsi
dell’organismo. La copertura è stata progettata rispettando la geometria ed il ritmo del cortile stesso: la percezione del
nuovo spazi espositivo, nella sua trasparenza, risulterà armonica ed equilibrata.
La copertura risulterà leggermente sollevata rispetto alla struttura portante, favorendo lo svilupparsi di deboli moti
convettivi all’interno della corte centrale, contribuendo sensibilmente ad ottenere un migliore microclima interno.
STRALCIO PIANTA NUOVA COPERTURA VETRATA SEZIONE SU CORTILE PARTICOLARI COPERTURA
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ONERI DA CORRISPONDERE
CONTRIBUTO STRAORDINARIO DI COSTRUZIONE
MONETIZZAZIONE PARCHEGGI PRIVATI
MONETIZZAZIONE VERDE PUBBLICO
COSTO DI COSTRUZIONE
ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA
…………...
…………………
……………………
……………………………..
………………....
€ 348.376,30
€ 107.281,53
€ 107.281,53
€ 125.768,35
€ 62.914,20per le opere il ripristino di superfici esistenti allo stato originario dell’immobile (1939) pari 230,38 mq, e per l’ aumento di SULai sensi dell’art 25 comma 5 delle NTA di PRG pari a 260,62 mq, attualizzati con indice ISTAT in quanto riferita alla D.A.C.1/2017,
calcolata ai sensi e per gli effetti dell’art 7 commi 20 e seguenti delle N.T.A. di P.R.G. e, della deliberazione di C.C. n. 115/2011,come integrata dalla D.G.C.;
calcolato ai sensi e per gli effetti del regolamento approvato con deliberazione A.C. n. 128 del 11.12.2014;
ai sensi della Del. CC. N. 2966/78 e della Del. C.C. n. 19/2005 (da considerarsi provvisorio e che verrà definitivamentecalcolato e corrisposto al momento dell’ottenimento del titolo abilitativo edilizio)
calcolata ai sensi e per gli effetti dell’art 7 commi 20 e seguenti delle N.T.A. di P.R.G. e, della deliberazione di C.C. n. 115/2011,come integrata dalla D.G.C.;
DETERMINAZIONE DEGLI ONERI, DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE, DI MONETIZZAZIONE PER GLI STANDARD URBANISTICI NON REPERITI E CONTRIBUTO STRAORDINARIO DI URBANIZZAZIONE
La Fondazione Roma si è impegnata, con Atto d’obbligo consegnato con Prot. 3859 del 10.01.2019, a corrispondere aRoma Capitale gli importi sopra riportati come provvisoriamente determinati nella relazione tecnica asseverata Prot.n.201416 del 06.12.2018.Si precisa che facendo il valore del costo di costruzione riferimento all’ultimo Prezziario della Regione Lazio- Agosto2012 e facendo il valore del costo straordinario di urbanizzazione riferimento alla D.A.C 1/2017 si è provveduto adattualizzare gli stessi valori con indici ISTAT.
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