schedario di analisi del testo narrativo di rampinelli michele
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SCHEDARIO DI ANALISI DELTESTO NARRATIVO
Di RAMPINELLI MICHELE
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Che cos’è un racconto?
Narra un fatto vero o fittizio; Tramandato prima oralmente poi per
iscritto; Nato con gli albori dell’uomo in tutte
le civiltà; Fiaba, novella, mito, commedia, ecc. Fumetto, fotoromanzo, cronaca, ecc.
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Un modello narrativo All’interno di una fabula sono
sempre presenti degli elementi che costitui- scono un modello comune.
1. Prologo o situazione iniziale;2. Esordio;3. Peripezie;4. Acme o Spannung;5. Situazione finale (coda);
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Che cosa sono le funzioni narrative?
Studiosi russi hanno individuato molte funzioni (31) comuni ad una fiaba;
Funzioni stabili, è l’azione determinante e necessaria per il dipanarsi del movimento narrativo.
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Le principali funzioni1. Allontanamento;2. Divieto;3. Infrazione;4. Tranello;5. Connivenza (la vittima cade nel tranello);6. Strumento magico;7. Lotta;8. Ritorno;9. Punizione;10. Nozze.
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Che cos’è la sequenza?
Segmento di testo breve o ampio; Contenente informazioni relative a
un unico tema; Autonoma; Connessa ad altre sequenze; Di vario tipo; La divisione è soggettiva.
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Come si riconosceuna sequenza? Un cambiamento di:1. Luogo;2. Tempo, 3. Azioni;4. Entrata o uscita di personaggi;5. Passaggio di tema;6. Segni grafici.
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Quanti tipi di sequenza?
S. Narrative (mutamenti del racconto);
S. Descrittive (presentazione); S. Espressive (sensazioni); S. Riflessive (giudizi,opinioni); S. Dialogate (dialoghi).
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Titoli delle sequenze
Titoli nominali (formati senza verbo);
Titoli-frase (sogg+verbo+compl);
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Le funzioni narrativedei vari tipi di sequenza
Seq. Narrative: carattere dinamico. Esse mettono in moto l’azione che quindi perdura nel tempo;
Seq. Descrittive, Espressive e Riflessive: carattere statico. Esse determinano un momento di pausa.
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Microsequenze eMacrosequenze
Più microsequenze formano una sequenza;
Più sequenze formano una macrosequenza.
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Il tempo di un racconto
L’autore manipola il tempo a livello di:
1. Ordine;2. Durata;3. Ritmo.
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Fabula e Intreccio L’autore scrive un racconto secondo
un ordine cronologico naturale; Fabula: insieme degli eventi
disposti in ordine cronologico e in ordine di causa ed effetto (seq dinamiche) (scaletta);
Intreccio: l’ordine degli eventi come sono presentati dall’autore (seq. Statiche e Dinamiche).
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Isocronia e Anacronia
Isocronia: quando fabula e intreccio coincidono;
Anacronia: quando le azioni della fabula e quelle dell’intreccio non risultano parallele, perché l’intreccio presenta discordanze temporali rispetto alla fabula.
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Analessi e Prolessi
Analessi: flash-back;
Prolessi: flashforward o flashfuture.
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L’ordine degli eventi Ordine logico progressivo: coincidenza
tra fabula e intreccio (isocronia); Non coincidenza tra fabula e intreccio
(anacronia); Ordine degli eventi totalmente
regressivo: un racconto inizia dalla fine o da eventi conclusi( viaggi, memorie);
Ordine degli eventi parzialmente alterato: un racconto inizia con un evento cruciale (gialli);
Ordine degli eventi apparentemente casuale:gli eventi non hanno nessi logici temporali ma psichici.
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FINE
Si ringrazia per l’attenzione.Buona visione della seconda parte a cura di Luca Oberti.
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NARRATOLOGINARRATOLOGIAA
2° partePagine da 41 a 62
I movimenti narrativi, lo spazio, il personaggio e il narratore.
Oberti Luca 1°I
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Tempo della storia e Tempo della storia e tempo del raccontotempo del raccontoTempo della storia: è il periodo di tempo durante il quale
avvengono i fatti narrati dalla storia.Tempo del racconto: è costituito dalla lunghezza del testo
scritto.
Ritmo narrativo: è la velocità con cui si svolgono gli eventi narrati. Può essere di 2 tipi:
Serrato: veloce, con susseguirsi di vicende Lento: ricco di riflessioni e descrizioni, e con pochi eventi
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I movimenti narrativiI movimenti narrativiSommario: vengono riassunti, in poche righe, degli eventi
che hanno una lunga durata di tempo.(Tempo della storia più lungo del tempo del racconto).
Analisi o Pausa: vengono descritti in modo ampio dei brevi eventi, delle descrizioni o delle riflessioni.
(Tempo della storia più breve del tempo del racconto).Ellissi: non viene raccontato un evento.
(Tempo della storia trascorre, ma non viene raccontato nulla).Scena: l'evento viene simulato in tempi reali, attraverso il
dialogo o il monologo.(Tempo della storia uguale a quello del racconto)
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Lo spazioLo spazio E' la descrizione degli
ambienti e degli oggetti in esso contenuti, in cui si muovono e agiscono i personaggi.
E' un elemento molto importante perché fornisce informazioni utili, spesso relative alle caratteristiche dei personaggi.
Può essere classificato in vari modi:
S. reale S. immaginario S. esterno S. interno S. aperto S. chiuso
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Il personaggioIl personaggio
Personaggio: è un essere prodotto da ciò che il testo dice, e va studiato in base ai predicati funzionali (ciò che fa), e
a quelli qualificativi (ciò che è).Il personaggio non è una persona reale, infatti può essere
un animale, un oggetto, un mostro...Il personaggio del racconto è un insieme di parole, e
l'unica fonte delle informazioni del personaggio è il testo.
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Presentazione del Presentazione del personaggiopersonaggio
Il personaggio del racconto può essere presentato dal narratore, da un altro personaggio (con il discorso diretto), o
si può presentare da solo.Spesso la presentazione è mista, cioè il personaggio può
essere introdotto sia dal narratore, che da un altro personaggio, che da se stesso.
Quando il personaggio si presenta da solo si parla di autoritratto.
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Presentazione Presentazione diretta e indirettadiretta e indiretta
Presentazione diretta: il narratore informa direttamente il lettore sul personaggio
Presentazione indiretta: le informazioni del personaggio non vengono rivelate direttamente, ma vengono percepite
dal lettore in base alla descrizione del luogo, dell'abbigliamento, in base ai fatti...
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Tipologie del Tipologie del personaggiopersonaggio
Personaggi statici (tipo): sono i personaggi che non modificano il loro carattere e la loro posizione nel corso
della storia.Personaggi dinamici (individuo): sono i personaggi che modificano il loro carattere e la loro posizione nel corso
della storia.Personaggi principali: sono quelli indispensabili allo
sviluppo della storia.Personaggi secondari: non sono indispensabili allo
sviluppo della storia, ma offrono informazioni relative ai personaggi.
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RuoliRuoliProtagonista: è il personaggio principale
Antagonista: è il personaggio il cui ruolo è opposto a quello del protagonista
Oggetto: è l'obbiettivo da raggiungere, conteso tra protagonista e antagonista
Aiutante: è il personaggio che aiuta, nella storia, il protagonista o l'antagonista
Destinatore: è il personaggio che favorisce la consegna dell'oggetto.
Destinatario: è il personaggio che riceve l'oggetto in grado di cambiare gli eventi.
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I fasci di I fasci di caratterizzazione del caratterizzazione del
personaggiopersonaggioLe caratterizzazioni principali del personaggio sono
quelle: Fisiognomica (nome, aspetto, età...)
Antropologica (abitudini, stile di comportamento...)Psicologica (carattere, sentimenti...)Culturale (conoscenze culturali...)
Sociale (lavoro, condizione economica...) Ideologica (convinzioni politiche, religiose...)
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Autore e NarratoreAutore e Narratore
L'autore è chi ha scritto il testo, mentre l narratore è chi lo racconta, lo narra, e può essere di 2 tipi:
Esterno (Eterodiegetico): racconta in terza persona ed è esterno ala storia.
Interno (Omodiegetico): è lo stesso protagonista o un personaggio, che racconta i fatti di cui è stato protagonista
o testimone.
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FocalizzazioneFocalizzazione
È il punto di vista da cui viene raccontata la storia e vengono descritti i personaggi.
Può essere di diversi tipi: Focalizzazione zero: il narratore dice più di quello che
si vede o che i personaggi sanno. Focalizzazione interna: il narratore dice solo quello
che si vede o che i personaggi sanno. Focalizzazione esterna: il narratore dice solo quello
che si vede e meno di quello che i personaggi sanno.
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Focalizzazione Fissa: quando rimane sempre sullo stesso
personaggio. Variabile: quando il narratore segue i punti di vista
di personaggi diversi, un po’ per ciascuno. Multipla: quando lo stesso avvenimento viene
raccontato più volte da diversi punti di vista.
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DiscorsiDiscorsiDiscorso diretto: il narratore cede la parola ai personaggi.Discorso Indiretto: il narratore riferisce indirettamente il discorso tra i personaggi, tramite la congiunzione “che”.
Discorso indiretto libero: viene riportato il discorso diretto utilizzando però la stessa forma di quello indiretto.
Discorso raccontato: il discorso tra personaggi viene riassunto in poche righe di testo.
Monologo interiore: viene citata la riflessione di un personaggio, seguendo lo stile del discorso diretto.
Flusso di coscienza: è simile al monologo interiore, ma le idee sono disposte in modo disordinato, senza seguire alcun
ordine.
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FINEFINEBIBLIOGRAFIA Sbrilli-Porta-Pellegrino-Moschitta, Quadri d’autore, Bulgarini, 2004