scheda progetto per l’impiego di volontari in servizio ... · in italia si stimano circa 900.000...
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(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Onlus Villa Giovanni XXIII – Casa e Centro polivalente dell’Anziano
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
So che non sono solo
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore (A), Area di intervento (01-Anziani)
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Analisi del problema: demenza e Alzheimer
In Italia la popolazione ultra sessantacinquenne al 1° gennaio 2008 ha raggiunto il 20,1% del
totale, pari a oltre 11,9 milioni di persone (Fonte: ISTAT 2009), un valore questo quasi doppio
rispetto a quanto registrato meno di 40 anni fa. Gli ultra settantacinquenni nello stesso periodo
si sono addirittura triplicati passando da 2,1 milioni a oltre 5,7 milioni (Fonte: ISTAT 2009). In
Puglia dei 724.000 anziani oltre la metà ha sperato i 75 anni. Un dato davvero rilevante per
una incidenza sul totale della popolazione che è del 18% per gli ultra sessantacinquenni e
dell’8,3% per coloro che hanno superato i settantacinque anni (Fonte: Osservatorio regionale
sociale – OSR su dati ISTAT). Nel distretto sociosanitario Bitonto – Palo del colle gli anziani
ultra settantacinquenni sono 4.624,00 con un indice di vecchiaia del 13,50% sulla popolazione
(Fonte: statistiche socio demografiche in Puglia – Piano regionale politiche sociali 2009 –
2011). Quest’ultimo dato va anche messo in relazione con il numero dei componenti la
famiglia, che nella provincia di Bari è di 2,7, che conferma una scarsa consistenza del
supporto familiare agli anziani (OSR su dati ISTAT 2008).
L’essere anziano non è sinonimo di malattia, tuttavia una certa associazione tra età e condizione
di non autosufficienza e quindi di bisogno assistenziale c’è.
4
NZ02003
Albo regionale Puglia degli Enti e
delle comunicazioni
L’ultima Indagine Multiscopo ISTAT su “Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari”, condotta
nel 2004-2005 ha rilevato che l’8,3% degli over 65 riporta una condizione di totale mancanza di
autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana (Fonte: ISTAT 2008).
Secondo la stessa indagine le Regioni con la maggiore prevalenza di anziani non autosufficienti
sono risultate essere quelle del Sud ed in particolare, in Sicilia il tasso stimato raggiunge il 26,1%,
in Puglia il 24,2% ed in Calabria il 22,8%
Tra le disabilità correlate all’avanzamento dell’età, sono certamente preponderanti le demenze e
tra queste quella di tipo Alzheimer che costituisce circa il 60% del totale delle demenze.
In Italia si stimano circa 900.000 casi di demenza con circa 3.000.000 di famiglie sono coinvolte
direttamente nell’assistenza ai pazienti (Fonte: Alzheimer Europe Yearbook, 2008) che si prevede
raddoppieranno nel 2020 e quadruplicheranno entro il 2040. Si riportano di seguito la situazione
in Puglia
Numero stimato soggetti con demenza in Puglia
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
50.000
1990-91 01/01/1998 01/01/2003 01/01/2007
N°
sog
g c
on
dem
enza
1990-91 01/01/1998 01/01/2003 01/01/2007
Puglia 4.061.000 4.090.068 4.023.957 4.069.869
>=65 anni 449000 (11%) 590565 (14%) 656544 (16%) 714566 (18%)
Prev Demenze 6,1 6,1 6,1 6,1
N° stimato pazienti 27.389 36.024 40.049 43.589
Prevalenza delle demenze (tutte le forme) in Puglia
Bitonto: popolazione residente all’1-1-2007 (ISTAT)
N° 56.174 abitanti
>= 65 aa; 7.427 (13%)
C l a s s i P r e v P u g l i a _ 2 0 0 7 N ° s t i m a t o p a z i e n t i
5 5 - 5 9 0 , 5 2 5 7 3 8 6 1 . 2 8 76 0 - 6 4 0 , 8 2 1 4 9 9 4 1 . 7 2 06 5 - 6 9 1 , 4 2 0 3 7 4 7 2 . 8 5 27 0 - 7 4 3 , 3 1 7 7 8 3 4 5 . 8 6 97 5 - 7 9 9 , 2 1 5 2 7 3 8 1 4 . 0 5 28 0 - 8 4 2 0 , 5 1 0 5 4 6 6 2 1 . 6 2 18 5 - 8 9 3 2 , 0 4 8 2 7 6 1 5 . 4 4 89 0 + 4 1 , 3 2 6 5 0 5 1 0 . 9 4 7
1 1 8 6 9 4 6 7 3 . 7 9 5
(Fonte: Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell’Università di Bari – Laboratorio
di epidemiologia assistenziale Consorzio Mario Negri Sud)
La malattia di Alzheimer da condizioni strettamente specialistica è divenuta espressione
emblematica, drammatica, modello estremo di una società che invecchia. Sintomi depressivi,
deficit cognitivi e disturbi del comportamento interferiscono pesantemente nell’autonomia della
persona anziana, dei suoi familiari e sull’intera rete sociale
A fronte di un rapido e profondo cambiamento dei contesti familiari e di vita, noi tutti,
quotidianamente, sperimentiamo il disagio, l’impotenza, la frustrazione per l’assenza di risposte
adeguate.
Di questi ammalati circa l’80% viene gestito a domicilio e il 50% nella propria abitazione.
Si tratta di un carico di assistenza notevole che non è limitato all’assistenza diretta nelle attività di
base della vita quotidiana (vestire il malato, alimentarlo, curarne l’igiene ecc…), che vengono
compromesse nelle fasi moderato-severe della malattia e che impegnano mediamente 6 ore al
giorno, ma anche in attività di sorveglianza e supervisione che impegna mediamente 7 ore al
giorno.
In un percorso della malattia che dura mediamente dai 5 agli 8 anni, vie è quindi un
coinvolgimento profondo della famiglia che vive dapprima l’angoscia della diagnosi nefasta per
poi sperimentare quotidianamente la gestione di problemi comportamentali e cognitivi sempre in
aumento.
Proprio per questo l’Amministrazione dell’Ente ha realizzato ed attivato da circa un anno una
nuova struttura costituita da un centro diurno socio educativo e riabilitativo per 30 malati allo
stadio iniziale-moderato della malattia e un nucleo residenziale per 18 malati allo stadio severo
della malattia .
Si tratta dell’unica struttura specializzata sul territorio del distretto socio sanitario di appartenenza
progettata e costruita sulla base delle esigenze di questa particolare utenza.
In questa struttura in linea con la convenzione attuativa del piano Urban II sottoscritta con il
Comune di Bitonto e l’ASL di Bari si vuole concretizzare il programma sperimentale per
l’assistenza alla popolazione affetta da demenza che oltre alla costruzione del Centro prevede:
- la sperimentazione e realizzazione di un sistema di interventi multistrategici di carattere
riabilitativo-occupazionale;
- la realizzazione di un piano di comunicazione per assicurare un’adeguata informazione e
pubblicità sui servizi attivati e nuove opportunità offerte oltre che trasparenza sulle azioni e
C la s s i P re v B ito n to _ 2 0 0 7 N ° s t im a to p a z ie n ti
5 5 -5 9 0 ,5 3 2 8 4 1 66 0 -6 4 0 ,8 2 5 0 6 2 06 5 -6 9 1 ,4 2 2 5 6 3 27 0 -7 4 3 ,3 1 9 6 8 6 57 5 -7 9 9 ,2 1 5 1 8 1 4 08 0 -8 4 2 0 ,5 9 4 7 1 9 48 5 -8 9 3 2 ,0 4 5 4 1 4 59 0 + 4 1 ,3 2 8 4 1 1 7
1 3 2 1 7 7 2 9
risultati conseguiti.
Dopo circa due anni dall’avvio dei servizi del Centro Alzheimer si registra la piena utilizzazione
della capacità ricettiva (22 posti letto) con una non trascurabile lista di attesa e una presenza
media di 24 utenti nel centro diurno integrato; numero questo che negli ultimi mesi è andato
progressivamente crescendo e che lascia prevedere a breve anche per questo servizio la
saturazione dei 30 posti accreditati.
Questi dati evidenziano di quanto siano importanti e richiesti questi servizi per i malati di
Alzheimer data l’impossibilità dei familiari a gestire l’ammalato nell’evoluzione della malattia e la
constatazione dell’utilità di adottare strategie adeguate per la gestione delle problematiche nei
diversi stadi della malattia con una serie di interventi multistrategici riabilitativo-occupazionali che
possono essere effettuati con personale professionalizzato in un Centro dedicato.
Di qui la necessità di entrare in comunicazione con le famiglie offrendo informazioni sulla malattia
e sulle opportunità terapeutiche disponibili.
I destinatari diretti di questo progetto saranno gli ammalati del morbo di Alzheimer che
beneficeranno del miglioramento della qualità complessiva del servizio loro reso attraverso gli
interventi specifici predetti.
Beneficeranno anche del progetto come meglio emergerà di seguito :
- i familiari degli ammalati
- l’Ente
- i volontari del servizio civile
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo generale Obiettivi
specifici
Indicatori Destinatari
Prosecuzione del
programma di
attività
terapeutiche e
sperimentazione
di ulteriori attività
occupazionali
nella quali
impegnare con
continuità gli ospiti
affetti da demenza
e migliore qualità
della vita degli
ammalati assistiti.
- ottimizzazione dello
stato funzionale
- compensazione
della perdita della
memoria e
dell’orientamento
- riduzione dei
disturbi
comportamentali
- prevenzione delle
complicanze
- riduzione dello
stress dei caregivers
familiari.
Ospiti
Famiglie
Ente
Migliorare la qualità
complessiva del servizio nel
centro Alzheimer e l’efficacia
delle strategie riabilitative
Progettazione e
realizzazione
piano di
comunicazione
dei servizi, degli
interventi e dei
risultati del
Centro per i malati
del morbo di
Alzheimer
- Sperimentazione
strategie e
tecnologie di
comunicazione
innovative;
- Comunicazione
efficace con
l’opinione pubblica, i
beneficiari, gli Enti
locali per dare:
1) ampia visibilità
degli interventi
realizzati;
2) garantire la
trasparenza
nell’utilizzo delle
risorse
pubbliche;
3) attuare un
processo
continuo di
- Famiglie
- Ente
- Enti locali
- Volontari del
servizio civile
valutazione dei
risultati
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
INDICATORI DESTINATARI AZIONI ATTIVITA’
Ottimizzazione
dello stato
funzionale,
compensazione
della perdita della
memoria e
dell’orientamento,
riduzione dei
disturbi
comportamentali,
prevenzione delle
complicanze,
riduzione dello
stress dei
caregivers
familiari.
- ospiti
- famiglie
- Ente
- Volontari in
servizio civile
A)
Formazione
- sul tema
delle
demenze
ed in
particolare
sul morbo
di
Alzheimer
e sulle
strategie
riabilitative
occupazion
ali a favore
dei malati
- sulla
comunicazi
one
interperson
ale la
gestione
efficace
delle
relazioni
- sul primo
- Incontri seminariali e laboratori seminariali
- Lezioni frontali e laboratori esperenziali su
modelli di comunicazione efficace
Lezioni ed esercitazioni pratiche
soccorso
- Lettura del
territorio
B) Interventi
- Attivazione
interventi
multistrategici
riabilitativo-
occupazionali
Laboratori e visite guidate
ROT (Reality Orientatiom Therapy): seduta
giornaliera di stimolazioni con domande
mirate per riorientare il paziente rispetto a se
stesso, alla propria storia e all’ambiente in
cui si muove.
Terapia della reminiscenza: attraverso la
rievocazione individuale e di gruppo degli
eventi del passato si stimoleranno le risorse
mnesiche residue anche per recuperare
dalla memoria esperienze emotive piacevoli.
Terapia rimotivazionale: attraverso stimoli
esterni (lettura del giornale) gli ammalati
saranno indotti alla relazione con gli altri, alla
discussione di argomenti di attualità con
l’obiettivo di contrastare la tendenza
all’isolamento che è tipica della persona
affetta da demenza.
Training cognitivo: con esercizi standard
verranno stimolate una o più aree quali la
memoria, l’attenzione, il linguaggio e le
funzioni esecutive; con l’esecuzione ripetitiva
di determinati compiti si lavorerà per
migliorare la performance di quel compito.
Terapia occupazionale: tramite attività e
occupazioni diverse (attività domestiche, ludiche,
arti, mestieri ecc..) verranno potenziate o
recuperate le abilità cognitive e funzionali
residue.
Musicoterapia:
con la musica si
lavorerà sul
riordino e
ricostruzione del
pensiero, della
percezione e
della affettività
ma soprattutto sul
piano del
sostegno
psicologico in
quanto capace di
aprire nuovi
canali di
comunicazione,
capace di
provocare effetti
regressivi in cui il
linguaggio sonoro
non verbale
possiede una
maggiore
penetratività
psicologica
rispetto a quella
verbale.
Doll Therapy:
Molte esperienze
hanno
evidenziato
l’utilità
dell’oggetto
bambola nel
percorso
terapeutico.
Infatti in alcuni
casi il paziente
riconosce la
bambola come
oggetto
inanimato e
quindi lo
manipola e
dimostra verso
l’oggetto un
contatto che
facilita il
rilassamento; in
altri casi
accudisce
l’oggetto bambola
riconoscendolo
come bambino/a
a tutti gli effetti
accudendolo più
o meno
intensamente
durante i vari
momenti della
giornata. In altri
termini l’oggetto è
costituito dalla
bambola/bambino
sulla quale la
paziente o il
paziente riversa
la sua capacità
affettiva.
Laboratorio cura
del sé: con
questo
laboratorio si
punterà
attraverso la
frequentazione
degli ospiti di
apposito
ambiente (sala
da barba,
parrucchiere e
manicure) a
risvegliare in loro
il desiderio di
curarsi (viso,
mani e capelli), di
coccolarsi, di
migliorare il
proprio aspetto.
Con tale
intervento si
stimoleranno
l’autostima e la
motivazione alla
cura di sé, il
dialogo e la
capacità
relazionale.
Arteterapia:
L’arteterapia è
uno strumento in
più che si può
offrire agli ospiti
per comunicarci
quelle emozioni
o quei ricordi
lontani che a
causa
dell’insorgere
della malattia
non riescono più
a canalizzarlo
con le parole e il
dialogo. Si offre
un linguaggio
non verbale, con
mediazione
artistica,
mettendo a
disposizione
degli ammalati
una serie di
materiali (fogli di
carta, tutti i
materiali a
disposizione
(fogli di carta di
formato
variabile,
cartoncini
colorati, matite
nere e colorate,
acquerelli
pennelli ecc…)
perché ognuno
nell’assoluta
libertà di
espressione
possa sceglie il
tipo di materiale
per disegnare,
dipingere,
ritagliare o fare
un semplice
scarabocchio.
Pet Therapy: La
terapia assistita
dagli animali si è
dimostrata
efficace con
pazienti affetti da
demenza in
quanto riduce
l’aggressività e
l’agitazione,
induce il
rilassamento,
favorisce il riposo
e stimolare la
memoria remota.
La Pet Therapy
sarà quindi
utilizzata per
attività ludico-
ricreative
(A.A.A.), o per
attività
Terapeutiche
vere e proprie
(T.A.A. )
finalizzate a
migliorare le
condizioni di
salute della
persona; in
entrambi i casi,
attraverso il
rapporto con
l’animale
verranno
soddisfatti i
bisogni di affetto,
di sicurezza, di
appartenenza di
questi ammalati
particolarmente
vulnerabili da un
punto di vista
emotivo e di
completare così
l’efficacia delle
terapie
tradizionali.
Laboratorio di
cucina
tradizionale
:Utilizzando una
cucina dedicata,
appositamente
attrezzata, gli
ospiti verranno
impegnati nella
preparazione di
piatti tipici locali
connessi alle più
significative
ricorrenze e
festività dell’anno
e al ritmo delle
stagioni al fine di
mantenere abilità
residue e di
recuperare anche
attraverso gli
stimoli dell’olfatto
e del gusto la
memoria e il ri-
orietamento
temporale.
Ortoterapia e
giardinaggio:
Quando la
memoria
semantica, la
memoria visuo-
spaziale e quella
rievocativa a
breve termine
sono andate
quasi perdute si
può fare
affidamento sulla
memoria
procedurale per
ricostruire
procedure utili al
vivere quotidiano.
Molto utili a tale
scopo risultano
l’ortoterapia e il
giardinaggio che
sarà effettuata in
specifiche aree
della struttura.
Ginnastica dolce:
Nella palestra
attrezzata
saranno
effettuate attività
motorie di gruppo
capaci di
prevenire il
decadimento
precoce delle
varie funzioni
psico-fisiche, per
ritrovare la forma
e per
socializzare.
Monitoraggio
periodico sul
percorso
terapeutico
effettuato
Riunione trimestrale in équipe per valutare
i risultati delle attività poste in essere ai fini
del Piano individuale di assistenza (PAI)
Verifica
benessere
dell’utente
Work shop finale aperto al pubblico per
rendere noti i risultati della sperimentazione
Comunicazione
efficace con
l’opinione
pubblica, i
beneficiari, gli
Enti locali per
dare:
- ampia visibilità
degli interventi
realizzati
- garantire la
trasparenza
nell’utilizzo delle
risorse
pubbliche;
- attuare un
processo
Operatori
Famiglie
Ente
Enti locali
Il grande
pubblico
Volontari in
S.C.
Pianificazione
azioni di
comunicazione
Azioni di
promozione
● linea grafica
coordinata
● pubblicità sui
media sui
servizi offerti
● pubblicità
Redazione piano della comunicazione
Realizzazione del logo grafico che
contraddistingue la campagna di
comunicazione;
Realizzazione messaggi e articoli da
pubblicare su testate giornalistiche e web TV
locali;
esterna
a) prodotti
promozionali e
divulgativi
b) stand mobili
Realizzazione di manifesti per affissioni,
opuscoli e locandine e gadgets promozionali
e divulgativi con il logo grafico della
campagna di comunicazione;
Allestimento di strutture mobili itineranti nei
luoghi nevralgici della città con distribuzione
del materiale prodotto;
Azioni di
informazione
Istituzione e gestione di un call center con
numero verde per:
- un servizio informativo generale ed
orientare l’utente verso la fonte specifica di
informazione
- realizzazione newsletter periodica da
trasmettere sia attraverso il sito web che per
corrispondenza
- mailing per inviare in modo rapido ed
efficace ogni materiale informativo con la
costruzione di un apposito date base
valutazione dei
risultati
Azioni di
rendicontazione
Incontri trimestrali con le famiglie per
comunicare gli esiti delle attività riabilitativo-
occupazionali sul benessere globale degli
ospiti.
Incontro dopo sei mesi dell’avvio del progetto
con la società di consulenza specializzata per
la verifica dell’impatto delle azioni
comunicazione sui diversi targhet.
Work shop finale aperti al pubblico per rendere
noti i risultati della comunicazione
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Programma settimanale attività riabilitativo - occupazionali (mattino)
FIGURE ORARIO FIGURE ORARIO FIGURE ORARIO FIGURE ORARIO
GR
UP
PI
GIO
RN
I
8,30 - 9,30 9,30 - 10,30 10,30 - 11,30 11,30 - 12,30
1 L P V1 ROT E T V1 REMIN. E
O V1 RIMOT. E O V1 ADL M E O V1 OCCUPAZ. M V1 MUSICO E P V1 DOLL E O V1 ADL ME T V1 GINNASTICA O P V1 CURA DEL SE Ve E V1 PET E O V1 ADL G P V1 ROT E V1 REMIN. O V1 ORTO E O V1 ADL
V E O V1 OCCUPAZ. E O V1 RIMOT. O V1 CUCINA E O V1 ADL
S T V1 GINNASTICA E P V1 DOLL E O V1 OCCUPAZ. E O V1 ADL
2 L P V1 ROT E T V1 REMIN. E
O V1 RIMOT. E O V1 ADL M E O V1 OCCUPAZ. M V1 MUSICO E P V1 DOLL E O V1 ADL ME T V1 GINNASTICA O P V1 CURA DEL SE Ve E V1 PET E O V1 ADL G P V1 ROT E T V1 REMIN. O V1 ORTO E O V1 ADL V E O V1 OCCUPAZ. E O V1 RIMOT. O V1 CUCINA E O V1 ADL
S T V1 GINNASTICA E P V1 DOLL E O V1 OCCUPAZ. E O V1 ADL
3 L E O V2 OCCUPAZ. O P V2 CURA DEL SE O V2 ORTO E O V2 ADL M T V2 GINNASTICA M O V2 MUSICO O V2 CUCINA E O V2 ADL ME P V2 ROT E T V2 REMIN. Ve E V2 PET E O V2 ADL
G E O V2 OCCUPAZ. E P V2 DOLL E
O V2 RIMOT. E O V2 ADL V T V2 GINNASTICA E O V2 RIMOT. E O V2 OCCUPAZ. E O V2 ADL
S P V2 ROT E T V2 REMIN. O V2 CUCINA E O V2 ADL
4 L E O V2 OCCUPAZ. O P V2 CURA DEL SE O V2 ORTO E O V2 ADL M T V2 GINNASTICA M O V2 MUSICO O V2 CUCINA E O V2 ADL ME P V2 ROT E T V2 REMIN. V E V2 PET E O V2 ADL
G E O V2 OCCUPAZ. E P V2 DOLL E
O V2 RIMOT. E O V2 ADL V T V2 GINNASTICA E O V2 RIMOT. E O V2 OCCUPAZ. E O V2 ADL
S P V2 ROT E T V2 REMIN. O V2 CUCINA E O V2 ADL
P: psicologo; E: educatore; T: terapista riabilitazione; M: misicoterapeuta; VE: veterinario; O: operatore di assistenza; V1-2-3-4 : volontario in s.c. Le attività vengono svolte con due gruppi di utenti
Programma settimanale attività riabilitativo - occupazionali (pomeriggio) FIGURE ORARIO FIGURE ORARIO FIGURE ORARIO
GR
UP
PI
GIO
RN
I
14,30 – 16,30 16,30 - 17,30 17,30 - 18,30
1 L O V3 ORTO E P V3 TRAINING E O V3 ADL
M E O V3 RIMOT. E O V3 OCCUPAZ. E O V3 ADL
ME O V3 CUCINA E V3 ARTE E O V3 ADL
G O P V3 CURA DEL SE E O V3 RIMOT. E O V3 ADL
V E P V3 TRAINING M E V3 MUSICO E O V3 ADL
S E T V3 REMIN. O V3 ORTO E O V3 ADL
2 L O V3 CUCINA E V3 ARTE E O V3 ADL
M O V3 ORTO E P V3 TRAINING E O V3 ADL
ME E O V3 RIMOT. E O V3 OCCUPAZ. E O V3 ADL
G O P V3 CURA DEL SE E T V3 REMIN. E O V3 ADL
V E P V3 DOLL M O V3 MUSICO E O V3 ADL
S E P V3 TRAINING E O V3 RIMOT. E O V3 ADL
3 L E T V4 REMIN. O V4 ORTO E O V4 ADL
M E V4 ARTE E O V4 RIMOT. E O V4 ADL
ME E P V4 TRAINING E P V4 DOLL E O V4 ADL
G E T V4 REMIN. E V4 ARTE E O V4 ADL
V O V4 CUCINA M O V4 MUSICO E O V4 ADL
S O P V4 CURA DEL SE E O V4 OCCUPAZ. E O V4 ADL
4 L E T V4 REMIN. O V4 ORTO E O V4 ADL
M E V4 ARTE E O V4 RIMOT. E O V4 ADL
ME E P V4 TRAINING E P V4 DOLL E O V4 ADL
G E T V4 REMIN. E V4 ARTE E O V4 ADL
V O V4 CUCINA M O V4 MUSICO E O V4 ADL
S O P V4 CURA DEL SE E O V4 OCCUPAZ. E O V4 ADL
P: psicologo; E: educatore; T: terapista riabilitazione; M: misicoterapeuta; VE: veterinario; O: operatore di assistenza; V1-2-3-4 : volontario in s.c. Le attività vengono svolte con due gruppi di utenti
BUDGET ORARIO PER FIGURA IMPEGNATA ALLA SETTIMANA IN ATTIVITA' RIABILITATIVO- OCCUPAZIONALI ORG.
FIGURE
RO
T
Occ
up
azio
ne
Gin
nas
tica
Rem
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pia
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Ort
o
Cu
cin
a
Tra
inin
g
Art
e
Ad
l
T O T A L E
U N I T A '
PSICOLOGO 4 8
4 6 22 1 P.T.
EDUCATORE PROFESSIONALE 8 12 8 4 6 4 24 66 3 FULL T.
TERAPISTA RIABILITAZIONE 4 12 4 20 1 P.T.
MUSICOTERAPEUTA 6 6 1 CONS
VETERINARIO ESPERTO PET TER. 4 4 1 CONS
OPERATORE SOCIO SANITARIO 4 8 8 6 8 8 8 24 74 2 FULL T.
VOLONTARIO IN SERVIZIO CIVILE 4 8 4 12 8 6 8 4 4 8 8 6 4 24 108 4 FULL T.
TURNI GIORNALIERI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE PROGRAMMA
ATTIVITA' PROGRAMMA ATTIVITA' DI COMUNICAZIONE
VO
LO
NT
AR
IO
RIA
BIL
ITA
TIV
O-
OC
CU
PA
Z.L
I
INFORMAZIONE
CALL CENTER
NEWS LETTER
SITO WEB MAILING ATTIVITA' DI
PROMOZIONE ATTIVITA' REND.NE
V1 8,30 - 12,30 12,30 -13,30 13,30 – 14,30
V2 8,30 – 12,30 13,30 – 14,30 12,30 – 13,30
V3 14,30 – 18,30 19,30 – 20,30 18,30 – 19,30
V4 14,30 – 18,30 18,30 – 19,30 19,30 - 20,30
TOT 18 2 1 1 1 1
Dai suddetti prospetti emerge che per le attività riabilitativo- occupazionali e per le attività di comunicazione sono previste rispettivamente n. 108 e 36 ore settimanali di servizio di volontari in servizio civile che possono essere assicurate da n. 4 volontari. I volontari svolgono alternativamente il loro servizio di mattino e di pomeriggio
MESI
AZIONE ATTIVITA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
FORMAZIONE
Partecipazione ai momenti formativi come da programma
INTERVENTI RIABILITATIVO-OCCUPAZIONALI
Riabilitativo-occupazionali
MONITORAGGIO PERCORSO TERAPEUTICO
Riunione trimestrale PAI
VERIFICA work shop risultati
PIANIFICAZIONE COMUNICAZIONE Redazione piano comunicazione
Realizzazione logo
Realizzazione messaggi e articoli da pubblicare
Realizzazione prodotti e gadgets promizionali e divulgativi
AZIONI PROMOZIONE
Allestimento strutture mobili itineranti
Call center e numero verde
Newsletter
AZIONI INFORMAZIONE Mailing
Incontri trimestrali pubblici
work shop risultati
AZIONI RENDICONTAZIONE incontri semestrale con consulente
Attività dei volontari
Attività dei volontari con altre figure
Attività Art director e graphic disegner 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
ATTIVITA’ DI
PROGETTO
RUOLO DEL
VOLONTARIO
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
Apprendimento
conoscenza sulle
demenze ed in
particolare sul morbo di
Alzheimer e sulle
strategie riabilitative e
occupazionali a favore
dei malati
Apprendimento
conoscenze sulla
comunicazione
Soggetto in
formazione
Soggetto in
formazione
Partecipazione a incontri e laboratori seminariali
Partecipazione a lezioni frontali e laboratori
esperenziali
interpersonale e la
gestione efficace delle
relazioni
Conoscenze nozioni e
tecniche di primo
soccorso
Lettura del territorio per
la definizione della
propria identità di
cittadino
Soggetto in
formazione
Soggetto in
formazione
Partecipazione a lezioni ed esercitazioni
pratiche
Partecipazione a laboratori e visite guidate
Attività riabilitativo –
occupazionali previste
nel progetto
Facilitatore/animatore
(formazione
intervento)
Ponendosi come ulteriore risorsa di “cura”,
anche sulla base delle conoscenze acquisite, il
volontario forte delle sue motivazioni pro-
sociali e dell’entusiasmo connaturato sia alla
giovane età che alla consapevolezza di fare
un’esperienza unica e limitata nel tempo,
scevra dai rischi del lavoro routinario cui è
invece esposto colui che rientra in
un’organizzazione strutturata:
- promuove un clima positivo e familiare
all’interno della struttura;
- svolge un ruolo di mediatore tra i professionisti
e gli ospiti;
- stimola la partecipazione degli ospiti alle
diverse attività;
- concorre a dare agli interventi un carattere
ludico al fine di essere più accattivanti per gli
ospiti;
- stimola la socializzazione del malatocon l’
accompagnamento nelle passeggiate e nelle
uscite esterne dalla struttura.
Attività di promozione,
informazione
Operatore della
comunicazione
Nelle attività di promozione e informazione i
volontari cureranno personalmente la
realizzazione dei prodotti e dei servizi.
Attività di
rendicontazione
Operatore della
comunicazione
Nelle attività di rendicontazione collaborerà con
le altre figure professionali della struttura ad
organizzare gli incontri con le famiglie e i
work shop con il pubblico per rendere noti i
risultati
delle attività riabilitativo-occupazionali poste
in essere e per portare la propria
testimonianza
dell’esperienza vissuta in queste.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità a svolgere alcune attività fuori della struttura per stand mobili, uscite esterne ecc…
4
0
0
4
36
6
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato
N. Sede di
attuazione del progetto
Comune Indirizzo Cod. ident. sede
N. vol. per sede
Cognome e nome
Data di nascita
C.F. Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
1 R.S.S.A. BITONTO VIA DOSSETTI 8 112604 4
GRECO ANNA
SPERANZA
MARGHERITA
01.01.1964 16.5.1972
GRCNNA64A41H703V
SPRMGH72E56A893W
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La promozione del progetto e la sensibilizzazione rispetto al servizio civile nazionale avverrà
oltre che sul sito web dell’Ente che avrà una specifica sezione dove sarà pubblicato il progetto e
che conterrà tutti i momenti più significativi dell’esperienza dei giovani nell’attuare lo stesso.
Inoltre sarà organizzata la campagna di diffusione così articolata:
1) conferenza stampa di lancio delle attività del progetto (ore 2);
2) incontro con i giovani frequentanti la scuola di formazione politica “Città dell’uomo” che ha
sede presso la scuola secondaria di 1° grado “Carmine Sylos” di Bitonto (ore 2);
3) incontro con gli alunni di classe 5^ dei seguenti Istituti di istruzione secondaria superiore
(Liceo Classico-Linguistico “C. Sylos”, Liceo Scientifico “G. Galilei”, Istituto tecnico Industriale
“A. Volta”, Istituto Tecnico Commerciale “V. Giordano”, IPSIA “ De Gemmis”; IPSIA “Don. T.
Bello” (ore 10);
4) incontro di condivisione di esperienze con altri volontari in servizio civile impegnati in altri
progetti nella città organizzato in piazza o villa comunale con distribuzione materiale informativo
sul servizio civile (4 ore);
5) serata conclusiva del progetto alla presenza di operatori, famigliari, rappresentanti delle
istituzioni locali (Comune, DSM, Distretto sociosanitario, medici di base, associazioni ecc…) per
presentare con video clip e testimoni privilegiati i risultati della sperimentazione delle attività
espletate a favore dei soggetti affetti da demenza (ore 4).
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
No – si fa riferimento ai criteri emanati in materia dall’UNSC
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
L’andamento delle attività previste dal progetto sarà così monitorato:
ATTIVITA’ DESTINATARI E
BENEFICIARI
OGGETTO
VALUTAZIONE
STRUMENTI PERIODICITA’
Riabilitativo
Occupazionali
Destinatari:
Ospiti
Beneficiari:
Familiari
1) Attivazione e
mantenimento di
alcune abilità
cognitive
e funzionali.
2) Diminuzione
significativa dei
problemi di
comportamento.
3) Maggior
benessere nelle
relazioni intra ed
extra familiari.
4) Diminuzione
dell’uso di farmaci.
1) Diminuzione
stress
2) Ripresa degli
spazi personali
perduti;
3) Minore stress
emotivo legato al
carico
assistenziale;
4) Maggior
benessere nella
relazione con il
Somministrazione
test di valutazione:
- MMSE
- NPI
Sommin.ne test:
RSS di JG
Greene, R.Smith ,
M. Gardiner, GC
Timbury , 1982
Compilazione
scheda situazione
sociale e
relazionale
Trimestrale
Al momento
dell’inserimento
dell’ammalato
nel servizio e
successivament
e con periodicità
trimestrale
Attività di
comunicazione
Volontari in
servizio civile
Ente
malato e gli altri
componenti della
famiglia.
1) competenza
relazionale con
l’anziano malato;
2) capacità di
interpretazione dei
bisogno espressi
e non espressi
dell’ospite;
3) capacità di
risolvere problemi
pratici quotidiani
dell’ospite affetto
da demenza e
della sua famiglia;
4) abilità nelle
attività
occupazionali e
riabilitative;
5) empatia e
capacità di ascolto
nei rapporti
interpersonali;
6) senso civico di
solidarietà e
responsabilità,
appartenenza alla
propria collettività.
1) Maggiore
conoscenza del
pubblico dei
servizi offerti dal
Centro Alzheimer;
Colloqui individuali
e di gruppo con la
psicologa dell’Ente
Registrazione:
1) numero di
chiamate al call
Mensili
Trimestrale
2) Incremento
utenti del Centro
Diurno socio
educativo e
riabilitativo
center;
2) numero di
accessi al sito web;
3) numero medio
accesso ospiti alla
struttura
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Possesso del diploma di scuola media superiore in “Tecnico dei servizi sociali”, Liceo psico-
pedagogico, laurea in Scienze della Formazione indirizzo educatore professionale, Laurea in
Scienze Politiche indirizzo sociale, Laurea in Psicologia. I predetti titoli di studio vengono richiesti
in quanto attestano il possesso di conoscenze teoriche di base relative alla psicologia dell’anziano
ed in particolare di quello malato di demenza e delle modalità di approccio allo stesso.
Si prevede comunque di riservare un solo posto ad un volontario in possesso del diploma di
scuola secondaria di primo grado.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
L’Ente intende destinare in modo specifico alla realizzazione del progetto le seguenti somme:
- Formazione specifica
(ore n. 108,00 x € 40 = ) € 4.320,00
- Onorario consulente comunicazione € 1.500,00
- Canone numero verde € 500,00
- Costi tipografici del materiale divulgativo e promozione € 1.500,00
- Costi gadget € 500,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Per questo progetto l’Ente ha sottoscritto accordi di partnership, che si allegano, con la
1. Cooperativa sociale l’Oleandro;
2. La Onlus Società di Servizio Sociale;
3. L’A.N.S.D.I.P.P. Sezione Puglia (Associazione nazionale dei manager del sociale).
In particolare:
1.1. La Cooperativa sociale L’Oleandro di Bitonto ha, tra i suoi scopi sociali, la gestione di
servizi a favore delle persone non autosufficienti.
L’Ente ha affidato, in convenzione, a detta Cooperativa alcuni servizi socio assistenziali e,
relativamente al Centro Alzheimer, alcune attività relative alla terapia occupazionale, la
socializzazione, la riabilitazione motoria e cognitiva per il mantenimento e/o il recupero delle
capacità residue dell’utente. La Cooperativa favorirà la presenza di volontari anche in
servizio civile impegnandosi ad affiancare ai propri operatori i volontari e i tirocinanti nelle
diverse attività previste.
Dunque gli educatori professionali della cooperativa affiancheranno al pari delle altre figure
professionali dipendenti dell’Ente i volontari in servizio civile affinché possano svolgere al
meglio il ruolo assegnato.
2.1. La Onlus Società di Servizio Sociale, già Società dei benefattori, è un’antica
associazione di volontariato nata nel 1868 nella Città di Bitonto con la finalità di promuovere e
sostenere iniziative a favore dell’infanzia e degli anziani in situazione di disagio.
E’ a questa Associazione di Benefattori che si deve la nascita anche di questo Ente.
La Onlus Società di Servizio Sociale assicurerà la presenza di 10 soci volontari che
collaboreranno a realizzare le attività previste nel progetto e che forti della loro lunga
esperienza maturata nell’Ente avranno anche il compito di gestire l’attività di supporto
motivazionale e di ascolto dei giovani volontari in servizio civile.
3.1. A.N.S.D.I.P.P., l’Associazione Nazionale dei Manager del Sociale, è una associazione,
senza scopo di lucro che ha fra gli obiettivi della sua “mission”, quello di offrire il suo apporto e
contributo rispetto ai diversi aspetti di carattere formativo, contenutistico, progettuale e di
approfondimento che vanno a riguardare il settore dei servizi alla persona in ambito socio-
assistenziale e socio-sanitario, e, soprattutto, di coloro che, attraverso la propria professione,
vi operano.
Questa Associazione che ha partecipato attivamente nell’attività di progettazione individuerà,
qualora il progetto sarà approvato, un proprio referente nella fase di selezione dei volontari e
attraverso i propri canali di comunicazione metterà a disposizione degli associati documentazione
relativa alle attività sperimentate nel progetto.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Risorse per attività riabilitativo – occupazionali:
ATTIVITA’ Riabilitativo occupazionali RISORSE
Apprendimento conoscenze sulla malattia e
tecniche riabilitativo-occupazionali
Attività occupazionali
Pet Therapy
Laboratorio cura del sé:
Laboratorio di cucina:
Aula didattica per attività formativa dotata di
impianto centralizzato di video proiezione,
computer, videoregistratore, DVD;
Sale per attività terapeutiche occupazionali
dotata di:
a) n. 5 tavoli ad anfiteatro per attività
collettive;
b) n. 30 poltroncine;
c) materiale di consumo (fogli di carta di
formato variabile, il cui peso deve
supportare l’uso di materiali ad acqua, fogli
di carta da pacco e carta colorata,
cartoncini colorati, matite nere, matite
colorate e pastelli ad olio, tempere ed
acquerelli, gessetti, pennelli di vario tipo (a
punta piatta e tonda) e di diversi formati,
creta, vernice lucida ad acqua, ecc…
Sala per terapia, due cani addestrati e due
operatori specializzati in terapia assistita
con animali
Saletta con due poltrone da parrucchiere,
lavandino, poltroncine di attesa
Cucinetta terapeutica con piano cottura a
termo induzione, piano di lavoro,
lavandino, cappa, ecc..
Ortoterapia e giardinaggio:
Ginnastica dolce:
Giardino Alzheimer con vasche
piantumazione
Sala per attività terapeutiche fisico-
riabilitativo dotata di:
- n. 1 cyclette;
n. 1 scala fisioterapica;
- n. 2 spalliera svedese;
- n. 1 parallela di deambulazione;
- n. 1 set psicomotorio composto da:16
clavette colorate, 16 sacchetti motori, 16
funi colorate, 10 corde con manopole per
saltelli, 16 sfere in legno colorato, 4 pale per
ritmica, 16 ceppi in legno colorati, 16 cerchi
in nylon colorati
- n. 3 materassi per ginnastica;
n. 2 quadri per ergoterapia;
Riunione trimestrale in équipe Sala riunioni del personale
Work shop finale aperto al pubblico Sala conferenze
ATTIVITA’ COMUNICAZIONE
RISORSE
Apprendimento conoscenza e abilità
in materia di comunicazione
Attività di divulgazione e promozione
Call center
Newsletter
Incontri trimestrali con le famiglie
Aula didattica per attività formativa dotata di
impianto centralizzato di video proiezione,
computer, videoregistratore, DVD;
Ufficio volontari in servizio civile
Sala postazione telefonica
Personal computer
Sala relazione con le famiglie
Incontro semestrale con società di
consulenza in comunicazione
Work shop finale
Ufficio volontari in s.c.
Sala conferenze
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
L’Università di Bari – Facoltà di Scienze della Formazione – Corso di laurea in scienze
dell’educazione e della formazione riconosce per il servizio civile volontario 4 crediti formativi
nell’ambito del corso di laurea come risulta dall’attestato sottoscritto dal Presidente della stessa
Facoltà che si allega al progetto.
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
A conclusione del servizio prestato, ai volontari rilascerà un attestato certificato e riconosciuto
dall’Ente, da inserire nel curriculum vitae che certifica conoscenze, capacità e competenze
acquisite con la formazione e maturate nello svolgimento delle attività. In dettaglio saranno
certificate:
- capacità di interpretazione dei bisogno espressi e non espressi dell’ospite affetto da demenza;
- capacità di risolvere problemi pratici quotidiani dell’ospite affetto da demenza e della sua
famiglia;
- abilità nelle attività occupazionali e riabilitative a favore dell’ospite affetto da demenza;
- empatia e capacità di ascolto e di comunicazione nei rapporti interpersonali.
Di detto certificato l’Ente terrà conto per eventuale selezione di personale
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Onlus Villa Giovanni XXIII di Bitonto – Via Giuseppe Dossetti n. 8
30) Modalità di attuazione:
In proprio
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali, discussione di casi e problem solving, proiezioni di video e diapositive volte a
fornire una serie di contenuti teorici ma anche di esperienze e testimonianze concrete.
33) Contenuti della formazione:
Modulo
Generale
Tema Ore
1 Legge 64/2001
a) concetto di Patria;
b) difesa della Patria con mezzi non militari e promozione principi
costituzionali di solidarietà sociale
6
2 Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile 6
3 I fenomeni dell’interazione sociale, l’intolleranza e il pregiudizio, i
conflitti sociali; modalità di risoluzione; l’integrazione sociale
6
4 Approfondimento dei concetti di servizio, civile, cittadinanza attiva,
solidarietà
6
5 Associazionismo e volontariato 6
6 L’organizzazione delle vita democratica; le Istituzioni pubbliche e
loro ruolo a livello nazionale e locale
6
7 La storia dell’Ente, la mission e la vision. 3
8 Il ruolo del volontario e la sua crescita attraverso il progetto di
servizio civile come cittadino attivo
3
La formazione dei volontari farà riferimento alle vigenti disposizioni emanate dall’UNSC nonché allo specifico settore di attività.
34) Durata:
La formazione generale avrà una durata di 42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Onlus Villa Giovanni XXIII – Casa e Centro polivalente dell’Anziano – Bitonto
36) Modalità di attuazione:
In proprio con formatori dell’Ente
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
1) Dott.ssa Fallacara Antonia nata a Bitonto il 9.10.1962
2) Dott.ssa Greco Anna nata a Salerno l’1.1.1964
3) Dott.ssa Garofalo Teresa nata a Bitonto 26.7.1967
5) Dirigente medico Dr. Centrone Gaetano nato a Molfetta il 28.6.1947
6) Dott.ssa Cannito Chiara nata a Bitonto il 4.9.1975
7) Dott. Ricci Andrea nato a Molfetta il 10.2.1981
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
I seguenti formatori hanno esperienza pluriennale nel settore
1) Psicologa e psicoterapeuta
2) Psico pedagogista clinica
3) Assistente sociale, esperta in assistenza anziani
5) Dirigente medico specializzato in neurologia
6) Laurea in lettere
7) Monitore e Giudice/Master di primo soccorso
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali, discussione di casi e problem solving, proiezioni di video e diapositive volte a
fornire una serie di contenuti ma anche di esperienze e testimonianze concrete.
40) Contenuti della formazione:
Modulo
A
Tema: Le demenze, l’Alzheimer e le sulle strategie riabilitative
occupazionali a favore dei malati
Ore
1
Apprendimento delle problematiche sanitarie, psico-sociali legate
alle demenze e all’Alzheimer in modo particolare
8
2 Conoscenza delle modalità di gestione e relazione con il malato e i
familiari
8
3 conoscenza del rapporto esistente tra l’evoluzione della malattia e
meccanismi reattivi nel malato e nel nucleo familiare
8
4 Conoscenza metodiche per la terapia occupazionale 8
5 Conoscenza metodiche per interventi riabilitativo-cognitivi 8
6 Apprendimento delle problematiche sulla comunicazione nei servizi
socio sanitari
8
7 Apprendimento di tecniche di comunicazione e rendicontazione
sociale rispetto ai targhet di riferimento
5
TOTALE 53
Modulo
B
Tema: La comunicazione interpersonale e la gestione efficace delle
relazioni
Ore
1
Breve introduzione sull’ Analisi Transazionale
Gli stati dell’Io
4
2 Le Transazioni 4
3 Le carezze 4
4 I Giochi 4
5 Le Posizioni Esistenziali 4
6 Il Copione 4
7 Incontro di verifica dell’Apprendimento 1
TOTALE 25
Modulo
C
Tema: Primo soccorso Ore
1 Apparato Tegumentario. Lesioni da caldo e freddo Apparato Genito Urinario
3
2 Etica comportamentale. Aspetti legali del soccorso Valutazione della dinamica dell’evento L’autoprotezione e attivazione precoce del sistema emergenza/urgenza: come allertare il 118 Esame dell’infortunato. Controllo delle funzioni vitali
3
3 Avvelenamenti. Tossicomanie Rischi dell’automedicazione
3
4 Apparato digerente. Apparato scheletrico Sistema nervoso e perdita di coscienza
3
5 Apparato cardio respiratorio 3
6 B.L.S. (Basic Life Support) 3
7 Fasciature e bendaggi, Immobilizzazioni e steccaggi Posizione laterale di sicurezza (PLS) Posizione anti shock (PAS)
2
TOTALE 20
Modulo
D
Tema: Lettura del territorio Ore
1
Sviluppo insediativo della Città.
Dalla civiltà peuceta a quella bizantina: i segni sul territorio.
Le dominazioni normanna, sveva, angioina, spagnola.
La Battaglia di Bitonto
2
2 La Cattedrale e le chiesette romaniche di Bitonto.
Le chiese barocche e il genio di Carlo Rosa.
2
3 Le famiglie nobili di Bitonto.
I palazzi rinascimentali e barocchi.
Strutture conventuali.
2
4 Visita guidata: Museo archeologico, le mura e le porte urbiche, il
Torrione angioino e la Galleria Civica di Arte Moderna e
Contemporanea
2
5 Visita guidata: Galleria Nazionale di Puglia “Girolamo e Rosaria
Devanna”, Biblioteca comunale “E. Rogadeo”, Cattedrale.
2
TOTALE 10
41) Durata:
La formazione specifica avrà la durata di 108 ore.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
- Incontri iniziali per analizzare le motivazioni e le aspettative relative all’esperienza del servizio
civile;
- Somministrazione questionario alla fine di ciascun modulo formativo per rilevare il livello di
apprendimento;
- Colloquio finale
Data Il Responsabile legale dell’ente Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente (Prof. Michele Giorgio) Il progettista (Dott. Nicola Castro)
36
DOSSIER ALLEGATO AL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE ANNO 2011 DENOMINATO: “SO CHE NON SONO SOLO” PER I CRITERI AGGIUNTIVI
PUNTO 1) Riserva posti
L’Ente riserva un posto a giovane in possesso esclusivamente del diploma di Scuola Secondaria di primo grado che sarà impiegato esclusivamente nelle attività occupazionali di natura manuale (giardinaggio, laboratorio di cucina tradizionale, cura del se ecc…) che non richiedono particolari conoscenze specifiche
PUNTO 2) La comunicazione interpersonale Formazione: La comunicazione interpersonale - a cura della dott.ssa Fallacara Antonia
Titolo: “Io e te….. parlando ci incontriamo” Breve descrizione:
Trattasi di incontri formativi alla comunicazione interpersonale al fine di aumentare l’efficacia delle modalità comunicative dei volontari
Contenuti:
Gli argomenti verranno sviluppati alla luce dei concetti principali di Analisi Transazionale, molto apprezzabili per la loro concretezza, facile applicabilità e interpretazione.
Obiettivi:
L’obiettivo è quello di accrescere nei volontari la consapevolezza sui propri stili comunicativi per migliorarne la loro applicabilità nei vari contesti di vita.
Durata:
25 ore di cui: - 18 ore di lezioni frontali - 6 ore di esercitazioni pratiche - 1 ora di verifica finale sull’esperienza
Strumenti:
Giochi di simulazione, questionari, discussioni di situazioni problematiche, lettura critica di giornali
Luoghi :
Sala conferenze
37
Metodologia:
Lezione frontale, lavori di gruppo.
Articolazione percorso formativo 1 incontro 2 incontro 3 incontro 4 incontro 5 incontro: 6 incontro 7 incontro
Breve introduzione sull’Analisi Transazionale Gli Stati dell’Io Le transazioni Le carezze I Giochi Le posizioni esistenziali Il copione Incontro di verifica sull’apprendimento
Ogni incontro sarà pianificato nelle seguenti FASI: Fase I : Introduzione dei principi teorici
Fase II: Attività – i volontari analizzeranno a livello individuale e di gruppo il materiale esistente in merito al fine di meglio elaborare l’acquisizione dei concetti esposti Punto 3) corso di primo soccorso
Formazione: Primo Soccorso - a cura del Dott. Andrea Ricci Titolo: Aiutare a vivere Breve descrizione
Nel corso saranno esposte nozioni di anatomia umana al fine di conoscere le situazioni di rischio clinico per la vita dell’uomo.
Obiettivi:
Conoscere le tecniche di primo soccorso.
38
Durata:
20 ore di cui - 15 ore di lezioni in aula - 5 ore per verifica e dibattito
Strumenti:
Videoproiettore
Metodologia:
Lezioni frontali con l’ausilio di materiale didattico e multimediale Domande finali e dibattito ad ogni argomento Lezioni pratiche di primo soccorso Test finale
Articolazione progetto 1 incontro 2 incontro 3 incontro 4 incontro 5 incontro 6 incontro 7 incontro
Apparato Tegumentario. Lesioni da caldo e freddo. Apparato Genito Urinario Etica comportamentale. Aspetti legali del soccorso. Valutazione della dinamica dell’evento L’autoprotezione e attivazione precoce del sistema emergenza/urgenza: come allertare il 118. Esame dell’infortunato. Controllo delle funzioni vitali Avvelenamenti. Tossicomanie Rischi dell’automedicazione Apparato digerente. Apparato scheletrico Sistema nervoso e perdita di coscienza Apparato cardio respiratorio B.L.S. (Basic Life Support) Fasciature e bendaggi.Immobilizzazioni e steccaggi. Posizione laterale di sicurezza (PLS) Posizione anti shock (PAS)
39
Punto 4) Lettura del territorio
Formazione: Lettura del territorio – a cura della dott.ssa Cannito Chiara Titolo:
Bitonto nella storia, tante storie a Bitonto
Breve descrizione
Il percorso formativo mirerà a focalizzare gli aspetti salienti della storia di Bitonto contestualizzando la genesi dei ‘segni’ architettonici e artistici ivi presenti. Il percorso mirerà a delineare, inoltre, i punti di forza e debolezza per uno sviluppo turistico del territorio nell’ottica di uno sviluppo turistico del territorio
Contenuti:
- Sviluppo insediativo di Bitonto. Dominazioni e aspetti difensivi - Arte e religiosità tra Romanico e Barocco - Edifici civili tra Rinascimento e Neoclassicismo - Le strutture museali: Galleria nazionale di Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna’,
Museo archeologico Depalo - Ungaro, Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea, Biblioteca comunale ‘E. Rogadeo’,
Obiettivi:
- Educare al senso civico - Favorire lo sviluppo del senso di appartenenza al proprio territorio - Permettere agli studenti la riappropriazione del passato attraverso diverse forme e
metodologie - Fornire gli strumenti per una corretta osservazione del patrimonio storico-artistico e
demo-etno-antropologico della città - Ricostruire il contesto storico-culturale dei principali monumenti religiosi e civili della
città - Contestualizzare la storia di Bitonto nel più ampio panorama pugliese - Costruire e riconoscere relazioni con altre città - Ricostruire la vita delle civiltà passate di Bitonto - Fornire gli strumenti per fruire al meglio di una visita tra le vie del centro storico - Analizzare la vita di personaggi di spicco della storia locale
Durata:
10 ore di cui - 6 ore di lezioni in aula - 4 ore di escursioni
Laboratori: n° 3 laboratori in aula (da 2 ore) n° 2 visite guidate (da 2 ore)
Strumenti: Videoproiezioni, giochi di simulazione, laboratori di verifica, escursioni, lavori di gruppo
40
Articolazione progetto 1 incontro 2 incontro 3 incontro 4 incontro 5 incontro:
Sviluppo insediativo della città Dalla civiltà peuceta a quella bizantina: i segni sul territorio Le dominazioni normanna, sveva, angioina, spagnola La Battaglia di Bitonto La Cattedrale e le chiesette romaniche di Bitonto Le chiese barocche e il genio di Carlo Rosa Le famiglie nobili di Bitonto I palazzi rinascimentali e barocchi Strutture conventuali Visita guidata: Museo archeologico, le mura e le porte urbiche, il Torrione angioino e la Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea Visita guidata: Galleria Nazionale di Puglia ‘Girolamo e Rosaria Devanna’, Biblioteca Comunale ‘E. Rogadeo’, Cattedrale
FASI COMPETENZE ATTIVITÀ Luoghi e
tempi METODOLOGIA
fase 1 accoglienza presentazione progetto e accertamento prerequisiti
Maturazione del senso di appartenenza al proprio territorio e di riappropriazione del proprio passato
Gli studenti analizzeranno, a livello individuale e di gruppo e attraverso laboratori in aula e visite guidate sul territorio, una serie di testimonianze laico-religiose al fine di affiancare all'acquisizione del dato nozionistico la riflessione su matrici estetiche e sociologiche dei segni artistici.
Aula – 2 ore
Questionari e test Lezione frontale
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fase 2 analisi di testi continui e non continui
Acquisizione strumenti e chiavi di lettura per un corretto studio (analisi teorica e osservazione diretta) delle testimonianze laico-religiose a Bitonto tra XVII e XX sec.
Gli studenti analizzeranno, a livello individuale e di gruppo e attraverso laboratori in aula e visite guidate sul territorio, una serie di testimonianze laico-religiose al fine di affiancare all'acquisizione del dato nozionistico la riflessione su matrici estetiche e sociologiche dei segni artistici.
Aula - 12 ore Escursione - 8 ore
Lezione frontale Discussione Cooperative learning Metodo autobiografico Discussione Didattica laboratoriale
fase 3 rielaborazione e scrittura creativa dei contenuti appresi
Sviluppo di tecniche di rielaborazione creativa basate sulla manualità e sugli strumenti tecnologici e della rete, sia in forma individuale che di gruppo
Gli studenti saranno guidati nella rielaborazione dei contenuti acquisiti realizzando un prodotto finale cartaceo e/o multimediale al fine di acquisire consapevolezza delle proprie capacità e competenze.