scheda progetto per l’impiego di volontari … · web viewformazione generale dei volontari sede...

32
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Azienda ULSS 21 di Legnago Via Gianella 1, 37045 – Legnago (VR) Tel. 0442/622111 Sito web: http://www.aulsslegnago.it/ 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: “TI ACCOMPAGNO...” 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica: ASSISTENZA – PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE TEMPORANEAMENTE E/O PERMANENTEMENTE INVALIDANTI E/O IN FASE TERMINALE 08 6) 6. Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : 4 NZ00773 Regione Veneto

Upload: others

Post on 01-Jun-2020

5 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Azienda ULSS 21 di LegnagoVia Gianella 1, 37045 – Legnago (VR)Tel. 0442/622111Sito web: http://www.aulsslegnago.it/

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:“TI ACCOMPAGNO...”

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:

ASSISTENZA – PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE TEMPORANEAMENTE E/O PERMANENTEMENTE INVALIDANTI E/O IN FASE TERMINALE 08

6) 6. Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto :

Premessa:Il territorio dell’Azienda ULSS 21 è composto da n. 25 Comuni (Angiari, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Bovolone, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Concamarise, Gazzo Veronese, Isola Rizza, Legnago, Minerbe, Nogara, Oppeano, Palù, Ronco all'Adige, Roverchiara, S. Pietro di Morubio, Salizzole, Sanguinetto, Sorgà, Terrazzo, Villa Bartolomea, Zevio) con un numero di abitanti pari a 155.026 abitanti (al 31.12.2014), su una superficie di 811,8 kmq. Confini: a nord/nord-est con l’ULSS 20

4

NZ00773

Regione Veneto

Page 2: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

Verona, a nord/ovest con l’ULSS 22 Bussolengo, ad est con l’ULSS 17 Este, a sud/sud-est con l’ULSS 18 Rovigo e ad ovest con la regione Lombardia. Rispondendo ai criteri stabiliti art. 3-quater, comma 1, D.lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché alla DGRV 3242/01 della Regione Veneto, è stato istituito con successo da anni il Distretto unico Socio Sanitario, articolato in 3 Punti Sanità che offrono alla popolazione la possibilità di fruire di una rete di interventi socio-sanitari uniformemente distribuiti su tutto il territorio. Unico invece risulta essere il presidio ospedaliero che è collocato nel comune di Legnago.Il progetto sperimentale e innovativo “TI ACCOMPAGNO...” con il supporto dei giovani volontari di servizio civile nazionale intende mettere in pratica una serie di azioni (buone prassi) destinate a supportare da un lato la fase di dimissione ospedaliera per persone in stato di fragilità o di isolamento sociale e che siano affetti da una patologia o infermità temporanea o permanente; dall'altro lato, il progetto prevede di accrescere il benessere a domicilio o in residenza di persone che usufruiscono di cure domiciliari e/o palliative.In generale quindi il progetto intende offrire un contributo integrativo al lavoro svolto dal servizio di “Dimissioni protette”, di “Assistenza domiciliare” (SAD), di “Assistenza Domiciliare Integrata” (ADI) e di Cure Palliative.

6.1 Breve descrizione della situazione di contesto e dell'area di intervento:

Fonti dei dati (Azienda ULSS 21): Bilancio Sociale 2013, Relazione Valutativa Piano di Zona 2013, Report Comuni 2013, Relazione di Ripianificazione 2014 del Piano di Zona, Sistema Informativo Locale e Bilancio Demografico Nazionale ISTAT 2014

l'assistenza ospedaliera dei residenti dell'Azienda ULSS 21, nel 2014, ha visto realizzati 20.467 ricoveri (intra Regione Veneto) a fronte di 1.106 utenti che hanno richiesto o necessitato di interventi di “dimissione protetta”. Di questi, 958 sono anziani con più di 64 anni, 60 oncologici, 28 con doppia diagnosi, 22 disabili, 10 con problemi di salute mentale, 12 dipendenti da sostanze psicoattive e 1 minorenne in situazione di fragilità sociale ed infine 15 stranieri con problematiche di isolamento sociale e di mancata integrazione.

Le azioni attivate dal servizio di “Dimissioni protette” hanno riguardato 528 progetti di residenzialità (inserimenti presso Centri Servizi), 320 rientri a domicilio e 258 progetti di assistenza domiciliare.

L'assistenza domiciliare integrata (ADI) ha visto nel 2014 4.657 progetti attivati a favore di n.2.852 utenti , di cui 1.911 già in carico e 941 nuovi utenti; 2.502 di questi sono persone anziane con più di 64 anni (88%).

All'interno dell'ADI, le persone che hanno usufruito di interventi terapeutici ed assistenziali finalizzati alla cura globale del malato in fase avanzata o terminale di malattia sono state 183, di cui n. 48 già in carico e 135 nuovi utenti per un totale di 3.879 accessi di assistenza familiare e con una media di 21 accessi domiciliari per utente. L'età media di questi pazienti è di 73 anni.

Il quadro sopra esposto si inserisce in un contesto nazionale in cui l'età media della popolazione continua a salire, in costante aumento dal 2011 ed ora fissata a 44,4 anni. La popolazione anziana (65 anni e oltre) è pari al 21,7%. In particolare crescono i “grandi vecchi” (80 anni e più) ogni anno di un punto decimale.

E' evidente che la fascia di età sulla quale si incentra il focus del progetto è quella dell'anziano, ma l'area rimane trasversale a tutte le età e a tutte le problematiche che comportino un'invalidità o una patologia temporanea o permanente. Le aspettative di

Page 3: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

vita si sono allungate, così come le possibilità di cure a tutti i livelli essenziali di assistenza, ma non sempre tutto questo è accompagnato da una vera qualità dell'esistenza quotidiana.

Si sono indeboliti infatti i legami ed i vincoli familiari ed è aumentata una certa “solitudine urbana” che coinvolge, non solo le grandi metropoli, ma anche aree rurali o sub-urbane. La risultante è uno stato di smarrimento e un bisogno di relazione enorme a cui non si può rispondere solo con contributi di tipo economico-finanziario e/o supporto amministrativo.

Tanto più la vulnerabilità aumenta laddove si presentano, anche a seguito di un ricovero ospedaliero, delle patologie o delle infermità invalidanti che costringono il soggetto ad una qualità di vita limitante; ciò si presenta palese allorquando la persona necessità di cure palliative o si trova nella condizione di “fine vita”.

Ecco quindi che il progetto, di tipo sperimentale, all'interno del quale saranno protagonisti i volontari del SCN, viene ad essere un'esperienza di solidarietà, di vicinanza e di “sollievo”, ma anche di aiuto concreto nell'affrontare alcune semplici necessità della vita quotidiana che lo stato di “non autonomia” impedisce di fare (semplici attività di economia domestica, mantenere relazioni e/o contatti, disbrigo di pratiche amministrative, accesso a informazioni, svolgimento di attività ricreativo-culturali, etc.).

Laddove la rete solidale è carente, tutto ciò potrà contribuire a migliorare la qualità di vita della persona coinvolta attraverso il supporto e il sostegno alle risorse e competenze anche residue dei care giver.

Breve descrizione degli ambiti di intervento

La dimissione protetta è un percorso di tutela della persona “fragile”. Con questo termine si individuano le persone “a rischio“ a causa delle condizioni precarie di salute o per la mancanza di un adeguato supporto di reti familiari, amicali o parentali o per inadeguate condizioni socio-economiche. Si tratta di tutelare nella fase di dimissione ospedaliera i soggetti fragili, anziani e non, in condizioni di precarietà o isolamento socio-ambientale; inoltre si promuove la continuità assistenziale al momento della dimissione coinvolgendo, dove necessario, gli attori dell’assistenza territoriale domiciliare o presso istituti di riabilitazione o di lungo degenza.

L'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) invece è un insieme di attività domiciliari coordinate, di carattere sanitario, realizzate secondo principi di globalità e continuità dall’A.ULSS 21. La collaborazione con gli Enti Locali, titolari delle competenze socio-assistenziali, è garantita dal Servizio Sociale Comunale che può attivare il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD). Lo scopo è quello di mantenere la persona in condizione di non autosufficienza il più a lungo possibile al proprio domicilio, nel proprio ambiente di vita e accanto ai propri cari, a garanzia della miglior qualità di vita possibile. Il servizio assicura varie tipologie di prestazioni esclusivamente di tipo sociale. Sono prestazioni destinate ad utenti con problematiche diverse e di diversa complessità e gravità, ciascuna con specifici contenuti e modalità di accesso e di erogazione.

Il Servizio di Cure Palliative fornisce interventi terapeutici ed assistenziali finalizzati alla cura globale del malato in fase avanzata o terminale di malattia. Le Cure Palliative si propongono di integrare gli aspetti terapeutici e assistenziali specialistici con il supporto relazionale, psicologico, e sociale per far fronte ai bisogni globali del malato e delle persone a lui care. Le Cure Palliative sono indirizzate al controllo dei sintomi fisici e della sofferenza al fine di perseguire la migliore qualità di vita possibile. Tutti

Page 4: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

gli interventi sono integrati, coordinati e volti a garantire la continuità assistenziale del malato fra l’ospedale e il territorio in collaborazione con il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata.

Oltre alle strutture ospedaliere sopraindicate, il progetto vedrà coinvolti i Centri Servizi convenzionati che sono 16 e che hanno un totale di 1.080 posti letto autorizzati, mentre per quanto concerne il territorio, si intende toccare tutti i 25 Comuni.

Non da ultimo, sarà parte integrante delle attività del progetto tutto il sistema di welfare locale informale che arricchisce il nostro territorio. In particolare i Centri Diurni per anziani, le Associazioni e le Onlus che supportano ed integrano l'intervento socio-assistenziale dell'AULSS 21 nell'ambito della domiciliarità e della residenzialità.

6.2 Beneficiari diretti e indiretti:

Il progetto ha come destinatari privilegiati tutte le persone che necessitano di “dimissione protetta” ospedaliera o che usufruiscono di un progetto di assistenza domiciliare (SAD) o assistenza domiciliare integrata (ADI), laddove si siano riscontrate delle criticità a causa di fragilità o isolamento sociale.

Indirettamente ne trarranno aiuto e sollievo le famiglie degli utenti coinvolti, le istituzioni e le comunità locali.

6.3 Risorse del Soggetto attuatore:

rispetto alle attività del progetto saranno coinvolti:

103 medici di medicina generale quali interfaccia privilegiata tra l'assistito e gli altri attori del sistema di assistenza sociosanitaria

33 infermieri che svolgono prestazioni sanitarie a domicilio;

1 OSS con funzioni socio-assistenziali a domicilio

3 Assistenti Sociali con funzioni di consulenza e presa in carico dell'utenza

2 Collaboratori Amministrativi con funzioni di segreteria e consulenza amministrativa

5 punti sanità dislocati sul territorio; su 4 di questi sono presenti sedi ADI

16 Centri Servizi (IPAB e Fondazioni)

1 ufficio di coordinamento del progetto identificato nell'Ufficio di Piano dell'AULSS 21

1 COT (Centrale Operativa Territoriale) con funzioni di accettazione telefonica delle richieste e filtro/smistamento degli interventi

1 sportello sociale (Progetto Home Care Premium-INPS) di consulenza e presa in carico per la parte che attiene i dipendenti pubblici e loro familiari

15 automobili utilizzate per attività ADI sul territorio

3 personal computer per attività di informatizzazione e archiviazione

3 locali adibiti ad ufficio presso la sede AULSS 21

25 sedi territoriali di Servizio Sociale (presso i Comuni)

Page 5: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

6.4 Indicazione su altri attori e soggetti operanti sul territorio:

Gli altri soggetti da coinvolgere all'interno del progetto riguardano in particolare la sfera socio-assistenziale, del sostegno e all'assistenza morale; seguono i servizi ricreativi e di socializzazione, l'accompagnamento e l'inserimento sociale, l'assistenza domiciliare (SAD), il trasporto e le prestazioni di soccorso.

In particolare vengono identificate la Cooperativa Emmanuel di Bovolone che dispone di OSS e di mezzi di trasporto. L'attività di trasporto viene inoltre integrata dall'AUSER locale con sede a Legnago. Per le attività ricreativo-culturali e di ascolto il riferimento è l'associazione il “Filo d'Argento”. Svolgono inoltre attività di assistenza domiciliare in convenzione con i Comuni anche alcuni Centri Servizi (sedi di Oppeano e Cerea) offrendo OSS ed anche personale infermieristico.

Nel volontariato è presente l'Associazione “Amici della solidarietà” per servizio di trasporto e consegna pasti a domicilio. Anche l'Associazione “Piccola Fraternità” di Bovolone, Cerea e Legnago offrono attività di aiuto e sostegno a domicilio integrata dall'offerta di alimenti e beni di prima necessità.

Particolarmente attiva la Caritas del Comune di Villabartolomea che presenta una rete di volontari consolidata nel tempo e con esperienza nell'intervento assistenziale a domicilio.

Come riferimento provinciale di coordinamento per tutte le attività di volontariato, si conferma la collaborazione fattiva con il CSV di Verona.

Per gli interventi di primo soccorso a domicilio sono in rete anche la Croce Rossa e la Croce Verde locali.

La tipologia diversificata delle risorse suindicate, oltre che per il grande numero di volontari e operatori coinvolti, si caratterizzano per la presa in carico associativa della persona con fragilità nell'ambito della comunità locale in cui questa vive. Offrono una vasta gamma di servizi che vanno dall'assistenza a domicilio (compagnia, sostegno morale, preparazione dei pasti, igiene e cura dell'ambiente domestico, trasporto protetto, etc.) fino alla creazione di una rete di relazioni sociali e affettive.

6.5 Analisi delle criticità e relativi indicatori

CRITICITA'/BISOGNI INDICATORIArea 1. del box 8L'accompagnamento, la vicinanza e il sostegno morale, nelle situazioni di solitudine e di sofferenza fisica e psicologica, sono gli strumenti indispensabili per una maggiore inclusione sociale e rappresentano essi stessi momenti di apertura e di creazione di relazioni interpersonali

Realizzare almeno n. 40 visite domiciliari per ciascun volontario nelle quali espletare le attività e le mansioni previste dal progetto nella'Area 1.Collegare il paziente alla rete territoriale del privato sociale e del no profit

Area 2. del box 8Le patologie e/o le infermità di tipo invalidante per un soggetto con reti di supporto insufficienti, limitano l'autonomia anche nell'espletare semplici attività di economia domestica

Garantire la pulizia e l'ordine in tutti i casi coinvolti dal progetto, attraverso l'attività dei volontari esplicata in semplici mansioni di riordino o pulizia domestica in supporto ai care giver o agli operatori OSS.

Area 3. del box 8L'isolamento sociale, la mancanza di una rete di supporto porta alla richiesta di essere accompagnati a sottoporsi alle cure mediche, analisi o anche solo di averne le informazioni necessarie per usufruirne

Produrre a domicilio di tutti gli utenti coinvolti, brochure, depliant o fogli informativi riguardanti le procedure o protocolli per l'accesso alle prestaziioni sociosanitarie.Garantire almeno il 50% degli accompagnamenti che si rendessero necessari al fine di usufruire di prestazioni sociosanitarie

Page 6: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

Area 4 del box 8La responsabilità morale ed etica che implica l'accompagnamento nei confronti delle persone che stanno subendo “cure palliative” non è di semplice assunzione e richiede capacità di ascolto, di relazione e di accettazione della sofferenza in tutti i suoi aspetti

Numero di ore di ascolto a domicilio dei pazienti coinvolti nel progetto (almeno 10 ore mensili per volontario)

Page 7: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

7) 7.Obiettivi del progetto:Il principale obiettivo è quello di fornire alle persone in stato di fragilità e/o di isolamento, a causa di una malattia o patologia invalidante temporanea o permanente, vari tipi di supporto e di attività per rigenerare i legami comunitari, ma anche di offrire un concreto supporto nell'affrontare gli ostacoli del vivere quotidiano.

Tutto ciò dovrà realizzarsi in rete anche con l'offerta del privato sociale presente nel territorio.

In specifico gli obiettivi sono:

- Contribuire al superamento della dimensione di solitudine e di isolamento sociale nella quale possono trovarsi i soggetti fragili a domicilio o collocati, anche temporaneamente, nei Centri Servizi. - Contribuire al miglioramento dell'economia domestica in particolare per le persone anziane e non con impedita o ridotta capacità motoria in continuità anche con progetti di assistenza domiciliare precedentemente attivati.- Facilitare l'accesso alle prestazioni socio-sanitarie laddove il soggetto non abbia sufficienti autonomie in termini di acquisizione delle informazioni necessarie o delle conoscenze utili per usufruirne.- Contribuire all'accompagnamento e sostegno morale dei care giver nelle situazioni di “fine vita” in cui siano state attivate cure palliative.

** Per gli indicatori finali, fare riferimento al punto 8.1

8) 8.Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

PremessaL'AULSS 21 ha deciso di attivare, in via sperimentale, l'esperienza di SCN realizzando un progetto che preveda il coinvolgimento dei giovani nelle attività delle “dimissioni protette” e dell'assistenza domiciliare sul territorio partendo dalle analisi delle finalità e delle attività dell'AULSS stessa, delle risorse umane e strutturali possedute nonché da una analisi del fabbisogno territoriale.A tal fine l'Azienda ULSS 21 ha già individuato i soggetti principali da coinvolgere, ha realizzato la progettazione di massima, ha verificato come attivare l'informazione e la pubblicizzazione del progetto (attraverso il sito internet istituzionale, mail, incontri divulgativi e coinvolgimento degli Enti locali e del privato sociale).

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Tutte le azioni e attività sottondicate saranno preventivamente oggetto di un piano individualizzato che vedrà come inizio la fase di “dimissione protetta” o l'attivazione del servizio di assistenza domiciliare. Il PAI sarà concordato primariamente con il Servizio Sociale delle “Dimissioni protette” o dei Comuni e successivamente condiviso con gli altri attori coinvolti.

Page 8: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

Area 1. Superamento della dimensione di solitudine e di isolamento sociale nella quale possono trovarsi i soggetti fragili a domicilio o collocati, anche temporaneamente, nei Centri Servizi.

Collaborare alla promozione di attività educative e culturali anche all'interno di contesti diversi dalle Università popolari (Centri Servizi, circoli ricreativi, centri diurni, etc.)

Accompagnare la persona, laddove possibile, alla partecipazione di eventi ricreativo culturali o nei centri di aggregazione o nei punti di socializzazione.

Mantenere e valorizzare i contatti con la rete familiare e parentale del soggetto fragile.

Instaurare con la persona una relazione costruttiva attraverso la capacità di ascolto sia del paziente che dei care giver.

Area 2. Miglioramento dell'economia domestica in particolare per le persone anziane con impedita o ridotta capacità motoria.

Contribuire a mantenere l'ambiente domestico ordinato ed accogliente, attraverso semplici attività di pulizia e riordino se possibile da svolgere assieme all'assistito.

Assicurare la spesa alimentare o coordinarne la consegna a domicilio. Supportare l'assistito nella prenotazione e gestione di eventuali interventi di

manutenzione domestica ordinaria. Accompagnare la persona presso le agenzie territoriali quali banche, patronati,

sportelli, uffici, etc., per lo svolgimento di pratiche burocratico-amministrative.Area 3. Facilitazione all'accesso a prestazioni socio-sanitarie laddove il soggetto non abbia sufficienti autonomie in termini di acquisizione delle informazioni necessarie o delle conoscenze utili per usufruirne.

Facilitare alla persona i contatti con gli operatori socio sanitari di riferimento (medico di base, assistente sociale, OSS, infermiere, etc.).

Produrre e/o procurare alla persona tutte le informazioni utili al fine di usufruire di eventuali prestazioni socio-sanitarie correlate allo stato di fragilità (opuscoli, fogli informativi, depliant).

Accompagnare la persona, anche in collaborazione con eventuali agenzie o associazioni territoriali coinvolte nei punti di accesso delle suddette prestazioni (ospedale, ambulatorio, punto sanità, ufficio di servizio sociale...)

Area 4. Accompagnamento e sostegno morale nelle situazioni di “fine vita” in cui siano state attivate cure palliative ma non vi sia una rete familiare e parentale sufficiente a sostenere la persona.

Offrire vicinanza e sostegno morale attraverso la relazione, accogliendone anche la sofferenza fisica e psicologica

Favorire i contatti del soggetto con le reti informali della comunità locale (associazioni, stakeholders, volontari)

Contribuire a mantenere l'ambiente domestico ordinato ed accogliente, attraverso semplici attività di pulizia e riordino.

La presenza attiva dei volontari si esplica in supporto agli operatori dedicati, dopo adeguata formazione alla relazione ed al lavoro in equipe, al fine di aumentare ed ottimizzare la fruibilità dei servizi e degli interventi da parte delle persone in stato di fragilità e delle loro famiglie.

Page 9: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

Indicatori quantitativi finali:

Aumento degli accessi domiciliari per attività di sostegno (+20%)

Diminuzione delle complicanze sociali nella fase di “dimissione protetta”

Aumento del numero di trasporti e/o di accompagnamenti (+20%)

Incremento delle reti informali di relazione delle persone a domicilio

Diminuzione delle persone con “cure a domicilio” in stato di isolamento sociale

FASE/AZIONE - 1Una prima fase, della durata di circa un mese, dedicata all’accoglienza dei volontari di servizio civile, alla formazione generale e specifica che si concluderà con interventi di formazione sul campo tramite l’affiancamento strutturato da parte di operatori del servizio “Dimissioni protette” e dell'Assistenza Domiciliare Integrata nell’introduzione al contesto territoriale, organizzativo ed ai contenuti assistenziali da sviluppare; la sede della prima fase di lavoro sarà quasi esclusivamente la sede dei servizi dell’Azienda ULSS; quindi Legnago (VR). E' questa inoltre la fase anche della conoscenza dell'AULSS 21, del sistema di rete socio-sanitaria presente sul territorio e dei primi contatti con alcuni operatori degli Enti locali. Saranno inoltre fornite ai volontari tutte le informazioni e i dati principali attinenti la casistica in questione. Saranno fornite le principali conoscenze sulla condizione delle persone in stato di fragilità con particolare attenzione alla popolazione anziana. Non da ultime saranno affrontate con i volontari assieme ad operatori esperti tutte le problematiche dell'abitare nella terza età e le criticità affrontate dalle persone che si trovano nella condizione del “fine vita”.

FASE/AZIONE - 2La sede della seconda fase di lavoro potrà prevedersi anche laddove sono ubicati i servizi alla persona, e per i quali verranno messi a disposizione dei volontari tutti gli strumenti tecnici per poter agire da supporto alle persone in stato di fragilità (individuazione spazi e risorse umane ed economiche, definizione delle competenze ecc..). Attraverso contatti e interviste con gli operatori addetti ai lavori in tema di domiciliarità, i volontari potranno attivare una ricognizione ed una analisi delle esperienze locali presenti al momento sul territorio. Successivamente, anche in base ai PAI (Piani Assistenziali Individuali) precedentemente definiti, i giovani potranno iniziare concretamente le attività così come previsto dalle azioni indicate e a seconda degli obiettivi definiti. Data la caratteristica sperimentale del progetto, sarà prevista una “rendicontazione sociale” degli interventi attuati dai volontari.

FASE/AZIONE - 3La terza fase comprende interventi di monitoraggio del progetto con periodicità mensile con i referenti dell'Area “Dimissioni protette” e Domiciliarità al fine di favorire una riflessione comune sull’esperienza, ed analizzare eventuali problemi emersi, raccogliere proposte e segnalazioni in merito. Sulla base delle valutazioni emerse nei diversi momenti di verifica, si potranno apportare le dovute correzioni al progetto. Sarà compito dei volontari la redazione di un rapporto conclusivo sulla

Page 10: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

“qualità percepita” degli interventi in fase di “dimissione protetta” e degli interventi riguardanti la domiciliarità. Parteciperanno inoltre alla valutazione degli indicatori di verifica precedentemente indicati e alla stesura di un questionario “customer satisfaction” da distribuire a tutte le persone in stato di fragilità contattate e che hanno usufruito delle prestazioni dei singoli volontari.

VEDI DIAGRAMMA DI GANTT ALLEGATO IN HELIOS

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

I/Le volontari/e in servizio civile presso il progetto potranno contare su risorse umane messe a disposizione direttamente dall'AULSS 21 con competenze professionali specifiche, ma anche di soggetti della rete territoriale o in convenzione che presentano storicamente collaborazioni o progettazioni condivise; specificamente saranno coinvolti i seguenti operatori:

Area di riferimento: contatti con i servizi ospedalieri, con il Servizio Sociale dell'AULSS 21, con i Centri Servizi, con il servizio ADI e con la COT (Centrale Operativa Territoriale); rilevazione e coordinamento delle principali attività svolte dai volontari; partecipazione alle attività di monitoraggio e di ricognizione del progetto.

Raffaele Grottola; sociologo, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell'AULSS 21

Giuliana Mantovani; sociologa e assistente sociale, responsabile dell'Unità di programmazione sociosanitaria locale del territorio – Ufficio di Piano

Luisa Tedaldi; assistente sociale, referente del servizio “Dimissioni protette” dell'Azienda ULSS 21

Clara Dal Cortivo; assistente sociale, operatore del servizio “Dimissioni protette”

Giulia Soffiati; assistente sociale, referente sportello sociale e progetto Home Care Premium - INPS

Margherita Bissoli; assistente sociale, coordinatore del Servizio Sociale Professionale dell'AULSS 21

Oliviero Zanardi; medico, direttore del Distretto sociosanitario Ferdinando Vaccari; medico, responsabile U.O.S. “Attività specialistiche” Aldo Zattarin; infermiere professionale, responsabile COT

Area di riferimento:organizzazione e pianificazione dei PAI (Piani Assistenziali Individuali) anche in riferimento alle persone in condizione di “fine vita”; partecipazione alle UVMD di programmazione degli interventi

Luisa Tedaldi; assistente sociale, referente del servizio “Dimissioni protette” dell'Azienda ULSS 21

Clara Dal Cortivo; assistente sociale, operatore del servizio “Dimissioni protette”

Luisa Andreetta; medico, responsabile U.O.S. “Cure palliative” Giulia Soffiati; assistente sociale, referente sportello e progetto Home Care

Premium- INPS Andrea Melotto; infermiere professionale, coordinatore ADI AULSS 21

Page 11: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

Simonetta Zuliani; infermiere professionale, coordinatore ADI AULSS 21Area di riferimento: contatti e collaborazioni con gli Enti locali (Comuni).

Corrado Buniotto; assistente sociale, referente coordinamento del Servizio Sociale dei Comuni dell'AULSS 21

Tiziana Bellinazzo; assistente sociale, Unione dei Comuni dx AdigeArea di riferimento:presa di contatto e collaborazioni con la rete di aiuto informale e del territorio.

Stefano Fiorini;OSS, coordinatore dei servizi sociosanitari della Cooperativa Emmanuel

Lucio Piccoli; operatore volontario, presidente AUSER di Legnago Enzo De Grandis; operatore volontario, presidente Filo d'Argento di Legnago Silvia Sartori; responsabile Promozione e Servizio Civile del CSV Verona Cristiano Pravadelli; psicologo, libero professionista, consulente e

collaboratore dell'Associazione Piccola Fraternità di LegnagoArea di riferimento:rendicontazione sociale del progetto, rendicontazione dei dati e delle informazioni di progetto, informatizzazione e reportistica- Gabriella Rizzi, educatore professionale, collaboratore dell'Unità di programmazione sociosanitaria locale del territorio – Ufficio di Piano- Roberto Sassi, assistente sociale, collaboratore dell'Unità di programmazione sociosanitaria locale del territorio – Ufficio di Piano

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progettoIl volontario:

potrà partecipare alle visite e alle valutazioni effettuate dal servizio sociale all'interno dei reparti ospedalieri

parteciperà alle riunioni di equipe o alle UVMD che si rendano necessarie al fine di pianificare il PAI delle persone destinatarie degli interventi

contribuirà ad esaminare le singole “situazioni sociali” osservandone gli orientamenti professionali adottati dagli altri operatori e fornendo anche un proprio contributo personale nella fase di analisi

realizzerà (di persona o telefonicamente) un primo contatto al fine di programmare gli interventi a domicilio

reperirà, in collaborazione con gli altri operatori e con le fonti informali del territorio, tutte le informazioni utili a conoscere le situazioni ed i contesti dei casi presi in carico

collaborerà nella stesura e compilazione della cartella informatica di ogni singolo utente coinvolto nel progetto

contatterà gli stakeholders del territorio al fine di integrare l'intervento domiciliare

parteciperà, anche con ruolo propositivo, alle attività ricreativo-culturali e di animazione dei Centri Servizi o dei Centri Diurni del territorio

instaurerà significative relazioni personali con i beneficiari del progetto svilupperà, con il supporto di operatori professionali e delle reti informali, uno

specifico approccio alla relazione di aiuto, mediante la capacità di ascolto e le attività di servizi leggeri alla persona

manterrà i contatti con i case manager che hanno la presa in carico delle persone destinatarie del progetto

potrà elaborare e produrre materiali informativi sulle materie riguardanti il progetto

Page 12: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

elaborerà un report finale che permetta di fotografare l'attività svolta e misurarne il grado di qualità in termini di efficacia ed efficienza

parteciperà agli incontri di monitoraggio previsti tra volontari in SCN, OLP e responsabili dei servizi e unità operative coinvolti

parteciperà alle attività di promozione e sensibilizzazione del SCN Infine, i volontari selezionati parteciperanno attivamente, attraverso specifiche attività individuali e del lavoro di gruppo o in equipe, alla presa di coscienza delle competenze acquisite nei campi della domiciliarità, della valutazione sociale e della relazione di aiuto con particolare riferimento al sostegno e all'accompagnamento delle persone con fragilità. Ciò implicherà anche la possibilità di apprendere le modalità e gli strumenti di lavoro finalizzati alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente spendibili nell'inserimento attivo nel mondo del lavoro.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio :

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Disponibilità a missioni e trasferimenti, flessibilità oraria nel rispetto degli orari di servizio che saranno concordati. Le giornate di formazione potrebbe occupare anche la giornata del sabato. Disponibilità alla partecipazione a conferenze stampa, iniziative pubbliche, seminari.

3

0

0

3

5

4.500

Page 13: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nomeData di nascita C.F.

123456789101112131415161718

Page 14: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Pubblicizzazione del bando attraverso conferenza e comunicato stampa, affissione e distribuzione di manifesti e locandine in tutti i Punti Sanità presenti sul territorio; pubblicazione su home page istituzionale di tutti i contenuti, informazioni e dati attinenti il SCN. Comunicati presso le stazioni radio locali.(Tot. 25 ore).Complessivamente i volontari saranno impiegati per un minimo di 25 ore ciascuno.Le attività principali riguarderanno la promozione e la sensibilizzazione del SCN che l'Ente intende attuare tramite incontri presso associazioni giovanili, luoghi formali ed informali (scuole, università, centri di aggregazione) con i quali l'Ente intrattiene rapporti informali o in convenzione.Gli incontri potranno essere gestiti direttamente dai volontari e potranno prevedere testimonianze o comunicazione delle conoscenze acquisite durante la formazione e/o l'esperienza. Tali azioni potranno contribuire a diffondere nella comunità locale i contenuti principali del SCN.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si rinvia al sistema di selezione già precedentemente utilizzato (Progetto di Servizio Civile Regionale) e formalizzato dalla Regione Veneto (vedi allegati alla DGR 232 del 26/2/2013 – Regione Veneto). Valutazione dei titoli secondo i criteri definiti da USNC.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Periodicamente saranno effettuati:

riunioni di programmazione degli interventi tra volontari ed Operatori Locali di Progetto;

incontri periodici tra volontari ed operatori ULSS referenti per l'area specifica, i quali svolgono un ruolo di tutor aziendale, con funzioni di guida e supervisione;

riunioni di verifica in itinere tra volontari, Operatore Locale di Progetto, operatori referenti dell' area specifica ed esperto di monitoraggio.

Inoltre la valutazione dei risultati del progetto sarà effettuata con regolarità anche attraverso:

il coinvolgimento dei volontari negli incontri settimanali delle diverse equipe dei servizi territoriali;

la compilazione di "questionari di gradimento" da parte dei volontari per monitorarne l'interesse, la partecipazione e il loro vissuto rispetto all'esperienza. Tale monitoraggio e valutazione dell’apprendimento, saranno gestiti direttamente dall’OLP e dal responsabile della formazione;

riscontro tra congruità degli obiettivi del progetto e il ruolo svolto dai volontari scheda SWOT

Page 15: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di C.V., evidenziando in esso in maniera dettagliata i periodi di eventuali esperienze pregresse nell'area o nel settore attinente il progetto. Per il C.V. Si può consultare http://europass.cedefop.europa.eu Possesso di patente auto per trasferimenti; uso del computer per elaborazione dati e/o di word processor.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:NO

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Cooperativa Emmanuel: collaborazione nella programmazione degli interventi e formazione sul campo dei volontari.

Piccola Fraternità di Legnago: collaborazione nella programmazione degli interventi e formazione sul campo dei volontari.

Facoltà di Medicina, Corso di Laurea in Infermieristica (Università di Verona) Cooperativa ARDEA (stamperia e copisteria) Banca Crediveneto

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell'Ente, ed avranno a disposizione tutta la strumentazione tecnologica e logistica della sede di attuazione in coerenza con gli obiettivi delle aree previste dal progetto.

Contribuire al superamento della dimensione di solitudine e di isolamentoContribuire al miglioramento dell'economia domestica Facilitare l'accesso alle prestazioni socio-sanitarieAccompagnamento e sostegno morale del paziente tramite il supporto anche ai care giver

Si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate

Page 16: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

per l'attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore:n. 2 stanze/ufficion. 2 sale/incontri da 90 posti ciascuna per convegni, seminari, corsi di formazione, etc.n. 1 aula multimedialen. 2 scrivanien. 4 telefoni/faxn. 1 bibliotecan. 3 computer, posta elettronican. 1 fotocopiatrice/scannern. 1 stampante laser a colorin. 2 automezzin. 1 tabletn. 1 linea adsl/lan e wifi intra aziendalen. 1 pacchetto Open Officen. 1 pacchetto di cancelleria e accessori (carta, cartelle, pen drive, etc.)n. 1 stamperia intra aziendale

Tutte le risorse suindicate potranno essere utilizzate anche per le attività di promozione e sensibilizzazione del SCN.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Essendo l'Ente Azienda Ulss 21 provider regionale ECM, come da allegato, saranno richiesti i relativi Crediti ECM per i volontari che parteciperanno ad eventuali corsi di formazione accreditati e attinenti le aree del progetto.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

L'Ulss 21 ha in essere convenzioni con le Università di Verona, di Padova, di Trento, di Bologna, La Sapienza e G. Marconi di Roma al fine del riconoscimento di tirocini e stage.

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae : Al termine del servizio l’Ente rilascerà una certificazione in ordine al percorsoformativo e alle competenze acquisite dal volontario, soprattutto in merito a:- sviluppo conoscenza della rete dei servizi territoriali alla persona, della evoluzione normativa nazionale e locale, delle problematiche, dei contesti e delle prospettive sulla disabilità;- sviluppo di abilità relazionali, comunicative nel contatto diretto con persone con disabilità;- sviluppo della capacità di cooperazione, dialogo e lavoro in equipe;- sviluppo della capacità organizzativa.

Page 17: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente dall'AULSS 21, attraverso il prorio staff aziendale e con la collaborazione dell'Ufficio Formazione ed anche di consulenti esterni. Di norma la sede della formazione sarà quella dell'Ente, ma in taluni casi potranno essere utilizzate anche le sedi territoriali degli Enti partner e/o collaboratori.

30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l'Ente attraverso il prorio staff aziendale e con la collaborazione dell'Ufficio Formazione ed anche di consulenti esterni; i formatori sono accreditati e con esperienza pluriennale.

Mantovani Giuliana, nata a Legnago il 03/05/1957 Bissoli Margherita, nata a Legnago il 18/11/1965 Pravadelli Cristiano, nato a Legnago il 03/03/1971

Totale ore 42

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dal nostro Ente, in collaborazione anche con gli Enti partners, prevedono:

lezioni frontali, letture, proiezione slide per non meno del 50% de lmonte ore complessivo

dinamiche non formali per almeno il 20%: incontri interrativi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, gruppi di lavoro per la conoscenza e la valutazione

percorsi guidati con affiancamento per apprendimento sul campo visite guidate a Enti Convenzionati (Centri Diurni, Cooperative Sociali, Centri

di Aggregazione, Enti locali, ecc..)Le metodologie utilizzate, in ogni caso, sono sempre finalizzate al coinvolgimento attivo dei partecipanti.

Page 18: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

33) Contenuti della formazione: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all'art.1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all'interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsidi cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit.I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”(determina Direttore UNSC del 4 aprile 2006 prevedono:

Identità e finalità del SCN la storia dell'obiezione di coscienza dal servizio civile alternativo al servizio militare al SCN identità del SCN

SCN e promozione della pace nozione di difesa della patria la difesa civile non armata gestione non violenta dei conflitti la non violenza l'educazione alla pace

Solidarietà e forme di cittadinanza SCN, terzo settore e sussidiarietà volontariato e associazionismo democrazia possibile e partecipata disagio e diversità meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite

La protezione civile prevenzione, conoscenza e difesa del territorio cenni sulla disciplina di sicurezza e prevenzione cenni di disciplina 626/1994 in particolare ove necessario il ricorso ai Dispositivi di Protezione

La legge 64/01 e le normative di attuazione normativa vigente e carta di impegno etico diritti e doveri del volontariato e dell'Ente accreditato presentazione dell'Ente accreditato lavoro per progetti

Identità del gruppo le relazioni di gruppo e nel gruppo la cooperazione nei gruppi

Presentazione dell'AULSS 21 le finalità e il modello organizzativo dell'Azienda ULSS 21

34) Durata: 42 ore; 34 ore nei primi 180 gg. e 8 ore dal 210gg al 270gg

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

Page 19: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

35) Sede di realizzazione:

Presso la sede AULSS 21 in Via Gianella 1, 37045 - Legnago (VR)

36) Modalità di attuazione:

In proprio presso l'Ente con formatori dell'Ente ed esperti delle Associazioni Onlus coinvolte nel progetto.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Grottola Raffaele, nato a Taranto il 20/09/1958Mantovani Giuliana, nata a Legnago (VR) il 03/05/1957 Sassi Roberto, nato a Bovolone (VR) il 24/07/1963Rizzi Gabriella, nata a Badia Polesine (RO) il 11/08/1961Tedaldi Luisa, nata a Bovolone (VR) 28/11/1957 Dal Cortivo Clara, nata a Soave il 02/01/1968Soffiati Giulia, nata a Zevio (VR) il 05/03/1984Pravadelli Cristiano, nato a Legnago (VR) il 03/03/1971Fiorini Stefano, nato a Isola della Scala (VR) il 18/01/1965Melotto Andrea, nato a Montagnana (PD) il 17/08/1966Andreetta Luisa, nata a Zevio (VR) il 31/07/1975Buniotto Corrado, nato a Legnago (VR) il 17/04/1970

Tali figure risultano competenti ed esperte rispetto ai contenuti e agli obiettivi delprogetto, come si evince dai curricola allegati.

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Grottola Raffaele: sociologo, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale;

Mantovani Giuliana: sociologa e assistente sociale, Responsabile dell'Unità di Programmazione sociosanitaria locale del territorio – Ufficio di Piano;

Sassi Roberto: assistente sociale, collaboratore dell'Unità di Programmazione sociosanitaria locale del territorio – Ufficio di Piano;

Rizzi Gabriella: educatore professionale, collaboratore dell'Unità di Programmazione sociosanitaria locale del territorio – Ufficio di Piano;

Tedaldi Luisa: assistente sociale, referente Servizio Dimissioni Protette Dal Cortivo Clara: assistente sociale, collaboratore Servizio Dimissioni

Protette Soffiati Giulia: assistente sociale, referente sportello sociale e progetto Home

Care Premium - INPS Melotto Andrea: infermiere professionale, coordinatore servizio ADI Pravadelli Cristiano: psicologo e consulente c/o Associazione Piccola

Fraternità di Legnago Fiorini Stefano: OSS, presidente Cooperativa Emmanuel Onlus

Page 20: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

Buniotto Corrado: assistente sociale, coordinatore del Servizio Sociale Professionale dei Comuni dell'AULSS 21

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno:

lezioni frontale finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base lezione partecipata che consente di trasmettere elementi conoscitivi e di

omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche lavori di gruppo che permettono di apprendere e operare in autonomia su

aspetti specifici che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti; permettono inoltre lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fanno crescere l'autostima e la consapevolezza delle proprie capacità

learning by doing che permette di apprendere attraverso l'esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Una sorta di role playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi

casi di studio finalizzati a esemplificare le buone prassi

40) Contenuti della formazione:

La formazione specifica, riservata ai volontari in servizio civile nazionale, sarà modulare e svolta secondo il seguente programma:

Tematiche trasversali: la conoscenza del sistema Azienda ULSS 21 e dei livelli territoriali di

assistenza sociosanitaria l'acquisizione di competenze in relazione alla domiciliarità e residenzialità il potenziamento della capacità di ascolto e di modalità di lavoro collaborativo

ed in rete

Moduli:

A) Evoluzione e approfondimento della legislazione vigente attinente l'assistenza sociosanitaria distrettuale e territoriale. La carta dei Servizi dell'AULSS 21; la struttura organizzativa dell'Azienda ULSS 21 e le aree di attività specificheGrottola Raffaele – 10 oreB) Ente pubblico e società civile: corresponsabilità e collaborazione a favore della comunità locale. Competenze e ruolo dei Comuni, Province e Regioni in rapporto allo sviluppo delle politiche sociali del Terzo settore. Il ruolo dell'associazionismo, del volontariato, del Terzo settore per la cittadinanza attiva Mantovani Giuliana – 10 oreC) Organizzazione del servizio di “Dimissioni protette”; caratteristiche dei destinatari del progettoTedaldi Luisa e Dal Cortivo Clara – 9 oreD) L'organizzazione delle attività offerte dal servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e la gestione dei rapporti con gli utenti a domicilio

Page 21: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

Melotto Andrea – 6 oreE) L'organizzazione delle attività offerte dal servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) dei Comuni e la gestione dei rapporti con gli utenti a domicilioBuniotto Corrado – 6 oreF) L'organizzazione delle attività offerte dal servizio di Cure Palliative e la gestione dei rapporti con gli utenti a domicilio Andreetta Luisa – 10 oreG) Metodi specifici di valutazione della non autosufficienza attraverso strumenti quali UVMD, SVAMA, ICD, etc.Soffiati Giulia – 3 oreH) Sussidiarietà: l'Associazionismo come rete locale di supporto e di partnership Fiorini Stefano e Pravadelli Cristiano – 10 oreI) Informazione sui rischi connessi all'impiego dei volontari in progetti di Servizio Civile: Grottola Raffaele e Mantovani Giuliana – 8 oreInoltre, in maniera trasversale a tutti i moduli suindicati, saranno forniti i seguenti contenuti (formatori: Mantovani Giuliana, Sassi Roberto, Rizzi Gabriella):

Progettazione: operare nella società complessa. Cos'è un progetto, perchè si progetta

Comunicazione: modalità di reperimento e organizzazione delle informazioni e della documentazione; modalità di comunicazione WEB

Come si gestisce una raccolta dati; come si elaborano e si leggono i dati; conoscenza del software di rete, analisi del suo funzionamento e gestione della rete informatizzata; gestione, implementazione e aggiornamento della banca dati; modalità di elaborazione dei report.

41) Durata:

72 ore; 50 ore entro 90gg. e 22 ore fino al 270gg.

Page 22: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI … · Web viewFormazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente

(Allegato 1)

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Saranno effettuate rilevazioni periodiche, in qualità di follow up anche con gli OLP, incentrate sull'andamento e la verifica del percorso formativo predisposto, sullavalutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e competenze,nonché sulla crescita individuale dei volontari. La prima rilevazione ad avvio progetto e ogni tre mesi, fino all’ultima a conclusione del progetto stesso attraverso incontri di staff, questionari e schede di rilevazione ma anche colloqui, domande a risposte aperte e interazioni di gruppo. Si prevede la stesura di report periodici contenenti valutazioni sul raggiungimento di obiettivi e il livello di soddisfazione dei volontari. A fine progetto si prevede la stesura di una relazione finale contenente indicatori sui risultati raggiunti le motivazioni e la modifica eventuale di obiettivi ed attività.

Legnago, 24 giugno 2015

Il Responsabile legale dell’ente /

Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’ente