scenari possibili con la stazione di interscambio porta canavese … · 2019-11-11 · scenari...
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Scenari possibili con la stazione di interscambio
Porta Canavese-Monferrato-VDA(insieme alla stazione AV di Novara)
Ovvero quali prospettive apre non solo per la mobilità ma anche per la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile
di ampi territori, comprese le infrastrutture ferroviarie esistenti,la realizzazione di questa stazione nel quadro di un progetto coordinato
per creare l’accesso alla linea AC/AV nei nodi di Chivasso e Novara
Associazione culturale Identità Comune
A cura di Carlo Fontana
IDENTITÀ COMUNE
O E
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PremessaComplementarietà della stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA
con la stazione AV nel nodo di Novara prevista dal P.d.I. del 28/7/2004Il P.d.I. del 28/7/2004 prevede la realizzazione a Novara di una stazione AV sulla linea AC/AV Torino-Milano e di un’interconnessione Novara Est per consentire ai treni provenienti dalla linea storica di inserirsi a Novara sulla linea AC/AV per Milano, come evidenziato dalla cartina sottostante.La stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA ne rappresenta l’integrazione in un progetto gobale per dare accesso alla rete nazionale AV a tutti i territori intermedi fra Torino e Milano, che si suddividono nei bacini che convergono rispettivamente nel nodo di Chivasso ed in quello di Novara, come evidenziato nell’Appendice 2 (pagg. 14-18) del presente documento, e per consentire lo sviluppo di più livelli di servizi sull’asse ferroviario Torino-Milano come descritto negli Scenari 3 e 4 (pagg. 7-8) con un adeguato sfruttamento della linea AC/AV.
Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune 1
ChivassoNovara
Rho Fiera
Milano C.Milano P.G.
Vercelli
CasaleAlessandria
Torino P.N.
Torino P.S.
AlessandriaAsti
Ivrea
Aosta
Biella
Varallo
Arona
Mortara
Domodossola
Santhià
Linea AV
Linea storica
Linee convergentisu Chivasso
Linee convergentisu Novara
Porta Canavese-Monferrato-VDA
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11Piemonte
Lombardia
Veneto
Trentino AA
Emilia Romagna
Friuli
A fianco il numero delle località dove fermano i treni AV (Frecciarossa, Frecciargen-to e Italo): è evidente che in Piemonte è nettamente inferiore a quello delle altre Regioni del Nord, dove non fermano solo a Milano, Bologna o Venezia.Questo enorme gap del Piemonte ovviamente penalizza sia l’accesso al servizio AV sia l’economia. Per questo sono indispensabili ed urgenti le stazioni AV nei nodi di Chivasso e Novara.
Assetto del nodo di Novara previsto dal P.d.I. del 28/7/2004
Idoneità dei nodi di Chivasso e Novara a servire tutti i bacini intermedi
Scenario 1Accessibilità alla stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA
Il primo requisito di una stazione destinata al traffico ferroviario a media/lunga percorrenza oggi deve essere quello dell’accessibilità e dell’integrazione con la rete di trasporti esistente.La stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA soddisfa in modo completo questi due requisiti.Sorgerebbe a poche centinaia di metri dallo svincolo di Chivasso Centro dove confluisce una fitta rete di raccordi autostradali, di strade statali e provinciali dal Canavese, dalla zona Est dell’area metropolitana torinese, dall’Oltr-epò, dal Monferrato sia casalese sia astigiano, dall’Ovest vercellese.Nell’area della stazione c’è lo spazio per la realizzazione di un grande parcheggio di interscambio.All’incrocio tra l’Alta velocità e la ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta, un km a Nord dell’attuale stazione di Chivasso, è raggiungibile direttamente non solo dai treni da e per Ivrea-Aosta, ma anche dai treni da e per Casale Monferrato, da e per Asti (con la riattivazione della linea), da e per Santhià e dai treni del Servizio Ferroviario Metropolitano (con inversione di marcia nella stazione di Chivasso). L’attestamento alla stazione di alcuni treni da Casale, Asti e del SFM è possibile con binari tronchi accanto alla linea per Aosta, per cui esiste lo spazio di realizzazione.La realizzazione della stazione non richiede il sacrificio di aree agricole e la sua piena operatività non necessita della costruzione ex novo di assi stradali e ferroviari.L’integrazione di Porta Canavese-Monferrato-VDA con le ferrovie regionali è facilmente realizzabile come indica-to sopra e con le autolinee non abbisogna dell’istituzione di nuove linee ma solo dell’aggiornamento e della razionalizzazione dei percorsi delle linee esistenti.In prospettiva Porta Canavese-Monferrato può diventare l’hub ideale per tutti i collegamenti a breve, media e lunga percorrenza, più efficiente ed accessibile degli attuali stazione e annesso Movicentro di Chivasso, chiuso nel labirinto delle strette strade del centro storico.
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Chivasso
CavagliàAlice Castello
Borgo d’AleCigliano
MoncrivelloRondissone
LaurianoMonteu Da Po
Cavagnolo-BrusascoBrozolo
CocconatoMontiglio-Murisengo
CunicoMontechiaro
linea AC/AV
Biella
ChieriAlbugnano
Castelnuovo Don Bosco
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Valle Cerrina
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Serralunga
S. Sebastiano PoCastagneto Po
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PORTA CANAVESE-MONFERRATO-VDA
Aosta Nus Chatillon Verres
Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune 2
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1
L’integrazione della stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA con la rete delle ferrovie regionali e quella razionalizzata delle autolinee
linee di autobus
linee ferroviarie
fermate aggiuntive per rendere accessibile il servizio metropolitano anche alle periferie di Settimo e alle aree collinari(le stazioni attuali sono poco accessibili dalla periferia e prive di parcheggio)
133133265108345Autoticino00623209612110760 Atap
}} Utilizzo della tratta AV/AC da Torino alla interconnessione
Vercellese Ovest per il servizio interregionale veloce.Cfr Scenario 4 pag. 8
3Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
I territori che trarrebbero indubbio vantaggio dall’accesso alla rete dell’Alta Velocità nella stazione di interscambio Porta Canavese-Monferrato-VDA
I confronti che seguono fra i tempi di percorrenza (in minuti) per arrivare a Milano per diverse località prese a campione:
A andando a prendere il treno AV a Torino Porta Susa con treno, autobus e auto
B utilizzando l’interscambio a Porta Canavese-Monferrato-VDA con treni e autobus che già transitano nel punto in cui sorgerebbe Porta Canavese-Monferrato-VDA o con l’auto
soluzione treno + treno
soluzione autobus + treno
soluzione auto + treno
4
mostrano in modo inequivocabile che l’accesso al servizio AV con la stazione di interscambio Porta Canavese-Monferrato-VDA permette una drastica riduzione del tempo di percorrenza, in media di un’ora.Dato che per molte località oggi il tempo di percorrenza è intorno alle 2 ore significa tagliare della metà il tempo di percorrenza.I calcoli sono stati fatti con gli orari in vigore e computando un tempo di interscambio non inferiore a 10 minuti per garantire la coincidenza.Con la riorganizzazione del servizio esposta nel grafico di pag. 3 questo vantaggio si estende a tutte le località del territorio, anche con margini più elevati.
via Torino P.S
via Porta Canavese-Monferrato-VDA
Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato -VDA - Associazione culturale Identità Comune
Scenario 2Ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta-Pré St Didier
Oggi la ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta-Pré St Didier risulta ad un solo binario, elettrificata solo nel tratto Chivas-so-Ivrea (che causa la necessità di cambio treno ad Ivrea per raggiungere Torino), con una velocità ammessa di 120/130 km/h nel tratto Chivasso-Pont St Martin (con riduzione a 90/110 fra Caluso e Mercenasco), di 85/95 km/h da Pont St Martin ad Aosta e di 55/65 km/h da Aosta a Pré St Didier (tratta che per le curve strette com-porta limitazioni alla circolazione di alcuni rotabili). Il tratto Aosta-Pré St Didier non è attualmente in esercizio.Pur toccando nel suo percorso località per complessivi 160.000 abitanti, cui si aggiungono altri 100.000 circa dei bacini che afferiscono alle varie stazioni, e pur essendo la ferrovia di una Regione, la Valle d’Aosta, che conta circa un milione e duecentomila presenze turistiche all’anno, il suo utilizzo è molto limitato per le carenze strutturali che incidono sulla velocità commerciale e sulla frequenza dei treni, e perché non risulta appetibile nei collegamenti con Milano e oltre. Questo fa sì che la mobilità dalla Valle d’Aosta e dall’Eporediese verso Milano non utilizzi la ferrovia ma l’auto (direttamente fino a Milano o almeno fino a Santhià). Anche il flusso turistico, in gran parte provieniente da Milano e dal resto della Penisola, usa l’auto oppure il servizio Freccialink di Trenitalia o Italobus di Italo in coincidenza con i treni AV a Torino oppure autoservizi Milano-Aosta.Intervenire sulle carenze strutturali (raddoppi di alcune tratte, completamento dell’elettrificazione, rettifica di parti del tracciato, eliminazione dei passaggi a livello) comporta investimenti per circa mezzo miliardo di euro che ovviamente non sono reperibili finché la linea ha solo una funzione localistica e per il traffico pendolare. Infatti queste importanti risorse finanziarie sono giustificabili solo in un piano di sviluppo che proietti la linea in un contesto nazionale in grado di servire l’elevata utenza potenziale: la mobilità dalla Valle d’Aosta e dal Canavese verso Milano ed il resto della Penisola e ancora di più i viaggiatori per lavoro, imprenditoria e turismo dall’Italia verso il Canavese e la Valle d’Aosta. Questo obiettivo è raggiungibile solo collegando direttamente la linea con la rete nazionale ad Alta Velocità nel nodo dove la linea ha origine, quello di Chivasso, perché la stazione di interscambio Porta Canavese-Monferrato-VDA permetterebbe proprio ai viaggiatori (pendolari e turisti) da e per Milano e oltre di beneficiare immediatamente di una forte riduzione del tempo di percorrenza, in più questa stazione (a differenza della stazione di Torino Porta Susa) sarebbe raggiungibile dalla Valle d’Aos-ta anche con i treni a trazione diesel (i treni bimodali al momento non sembrano in grado di risolvere del tutto il problema del cambio ad Ivrea, per il numero insufficiente e per la scarsa capienza).La stazione di interscambio Porta Canavese-Monferrato-VDA permetterebbe invece di rendere subito più conveniente l’uso della ferrovia, aumentandone gli utilizzatori e rendendola un asse strategico su cui pianifica-re realisticamente un progetto di modernizzazione della linea con le grandi risorse finanziarie che servono.
Valle d’Aosta
Ivrea
Chivasso
Valle d’Aosta
Ivrea
Chivasso
Porta Canavese Monferrato-VDA
Flusso mobilità Aosta-Ivrea-Chivasso-Torino
Flusso mobilità Valle d’Aosta-Milano
Flusso mobilità Eporediese-Milano
Flusso turistico verso la Valle d’AostaNon usano
la ferrovia
Milano e oltre
li sposta sulla ferrovia
5Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Stazione da attrezzare con noleggio biciclette
6Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato VDA - Associazione culturale Identità Comune
Pré St Didier
Morgex
CogneLa Thuile
ArvierVilleneuve
Aymavilles
Issogne
Fenis
Pavone
Aglié S.Giorgio Can.
St. Pierre
Pila
St.MarcelSarre
Aosta
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Chambave
Strambino
Montanaro
Chivasso
Rodallo
Borgofranco
Quincinetto
Montalto Dora
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Mercenasco
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Ussel
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Pont St Martin
Ivrea
Caluso
Candia
Masino
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St Vincent Chatillon
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La Salle Derby
Avise
Cervinia Champoluc GressoneyCourmayeur
Montjovet
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U N E S C O
U N E S C O
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città storica
mura e torri
castello
scavi romani
chiesa romanica
patrimonio Unesco
lago
la Serra
amfiteatro morenico
Carnevale d’Ivrea
Fiera di Sant’Orso
terme
funivia
sci
canoa
balmette
vino tipico Valle d’Aosta
vino Carema
Erbaluce Passito
salumi tipici
formaggi tipici
dolce tipico
Il Canavese e la Valle d’Aosta sono aree talmente ricche di attrattive turistiche che la ferrovia Chivasso-Ivrea-Ao-sta-Pré St Didier che le attraversa è naturalmente vocata a veicolare grandi flussi turistici purché direttamente connessa alla principale rete nazionale in un hub in grado di raggiungere con treni AV le principali città e regioni italiane.
Scenario 3Servizio ferroviario metropolitano (SFM)
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Porta Canavese-Monferrato-VDA
Treno Alta velocità Torino-Milano
Regionale veloce Torino-Milano
Non a caso nel Passante ferroviario due binari sono riservati ai treni metropolitani e due binari sia ai treni regionali veloci sia ai treni AV. Solo dopo Torino Stura i regionali veloci viaggiano sugli stessi binari dei treni metropolitani.
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TorinoP.N.
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Brandizzo Santhià VercelliNovara
la linea storica può ospitare fino a Chivasso tutti i treni metropolitani adesso limitati a Torino Stura ed avere più fermate.
Se i regionali veloci continuano (con convogli adeguati) sulla linea AV fino alla connessione prima di Santhià già costruita e inutilizzata,
È evidente che sulla linea storica Torino-Chivasso non c’è lo spazio per far proseguire fino a Chivasso i treni metropolitani attestati a Torino Stura.
SFM 4SFM 6SFM 7SFM 2
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Treno Alta velocità Torino-MilanoRegionale veloce Torino-Milano
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La situazione attuale
Con la stazione Porta Canavese-Monferrato
L’area Est della Città metropolitana presenta un’urbanizzazione ed una densità di popolazione che - sia pur distribuita sulle due sponde del Po - hanno una consistenza non lontana da quella dell’area Ovest dove è previ-sta la realizzazione di una vera e propria metropolitana da Torino a Collegno, Rivoli e Rosta, con fermate diffuse e frequenza molto elevata. Da Torino a Chivasso si potrebbe sfruttare la linea ferroviaria per un servizio metropolitano con fermate e frequenze analoghe a quelle interne al Passante, per servire meglio l’area urbana di Settimo molto estesa lungo la ferrovia e ovviare alla difficoltosa accessibilità dell’attuale unica stazione nel centro storico e per offri-re con una fermata in corrispondenza del nuovo ponte sul Po l’accesso al servizio metropolitano all’area colli-nare di Castiglione, Gassino e San Raffaele Cimena.Il principale ostacolo è costituito dalla eterotachicità per cui i treni regionali veloci occupano le tracce necessa-rie per inserire altri treni metropolitani e assegnare loro fermate aggiuntive: del resto in Europa le linee RER, S-Bahn e Cercanias hanno o binari dedicati o linee in cui è molto contenuto il traffico diverso da quello metro-politano. Con Porta Canavese-Monferrato-VDA e la realizzata ma mai utilizzata interconnessione Vercellese Ovest dalla linea AV a quella storica prima di Santhià, si apre la strada alla prospettiva di utilizzare per i treni regionali veloci convogli trainati da locomotori politensione e attrezzati con sistema di segnalamento ERTMS (di cui è prevista in Europa l’estensione anche alle linee non AV) così da poter far loro percorrere la linea AV fino all’interconnessione per rientrare poi sulla linea storica da Santhià. In questo modo sulla linea storica Torino-Chivasso si liberano le tracce per un servizio metropolitano ad alta frequenza e con tutte le fermate necessarie al territorio, con possibili estensioni verso Ivrea, Casale e Santhià. Inoltre Porta Canavese-Monferrato-VDA è l’hub ideale per tutti i collegamenti a breve, media e lunga percorrenza, più efficiente ed accessibile degli attuali stazione e annesso Movicentro di Chivasso.
7Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Scenario 4Asse ferroviario Torino-Milano
Oggi l’asse ferroviario Torino-Milano presenta notevoli disparità in termini di utilizzo/saturazione della linea AV, utilizzata per poco più del 20% della capacità, e della linea storica satura nei tratti Torino-Chivasso e Novara-Milano. L’intasamento di questi due tratti è aggravato dall’eterotachicità tra servizio regionale veloce e servizio metropolitano: questi problemi compromettono la regolarità dell’esercizio e impediscono lo sviluppo sia del servizio regionale veloce sia di quello metropolitano, nonostante l’elevatissima domanda di mobilità sull’intero asse, sostenuta anche dalle confluenze nei nodi dai territori circostanti. Il riequilibrio tra i livelli di utilizzo delle due linee e una più razionale ripartizione del traffico in relazione alla velocità sono la chiave per un più efficace sfruttamento delle strutture a disposizione, compresa l’interconnessione Vercellese Ovest costata mezzo miliardo di euro e mai utilizzata: perché questo sia possibile occorrono tre condizioni.
1) La stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA come accesso alla linea AV per il nodo di Chivasso.2) L’interconnessione Novara Est di cui esiste già il progetto.3) L’utilizzo per il servizio interregionale veloce di convogli trainati da locomotori politensione e attrezzati
con sistema di segnalamento ERTMS (di cui è prevista in Europa l’estensione anche alle linee non AV) Gli interregionali veloci percorrerebbero da Torino la linea AV (servendo il nodo di Chivasso con la stazione Porta Canavese-Monferrato) fino all’interconnessione Vercellese Ovest per rientrare sulla linea storica prima di Santhià, servire le stazioni di Santhià, Vercelli e Novara e ripassare con l’interconnessione di Novara Est sulla linea AV fino a Milano. Nei 55 km tra le due interconnessioni i treni AV possono superare agevolmente gli interregionali veloci che impegnano la linea storica; inoltre gli interregionali, con materiale analogo a quello che effettua ad esempio i Regio 200 sulla linea AV Nürnberg–Ingolstadt–München, potrebbero viaggiare a 200 km/h sulla linea AV limitando al minimo le interferenze con il servizio AV. I vantaggi sono evidenti:
1) gli interregionali veloci diventano effettivamente veloci riducendo il tempo di percorrenza di circa 30’,2) eliminando l’interferenza tra interregionali e treni metropolitani, si realizza un esercizio più regolare e la
possibilità di inserire in orario sia più treni regionali veloci sia più treni metropolitani,3) collegamenti più veloci e frequenti da Canavese, Monferrato, Biellese, Vercellese, Cusio e Ossola verso
Torino e Milano attraverso i nodi di Porta Canavese-Monferrato, Santhià, Vercelli e Novara.
8Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
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Valle d’Aosta
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Domodossolalinea storicalinea AC/AV
interconnessione Novara Est
interconnessione Vercellese Ovest
percorso treniinterregionali veloci
Chivasso AV
Chivasso Santhià Vercelli Novara
Novara AV
Mila
no
Torin
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Linea AC/AV
Linea storicaLinea storica
Porta Canavese-Monferrato-VDAInterconnessione
Vercellese Ovest Interconnessione Novara Est
1° livello2° livello
servizio AV no-stopservizio AV con fermate Chivasso AV + Novara AV o alternando Chivasso AV/Novara AV
3° livello4° livello
servizio interregionale veloceservizio metropolitano e regionale
I 4 livelli del servizio
Scenario 5Sviluppo turistico di Canavese e Monferrato
Il Canavese ed il Monferrato hanno un grande potenziale turistico, grazie alle risorse storiche-artistiche, ambientali ed enogastronomiche, ma allo stato attuale rimane un potenziale inespresso, per vari motivi.La stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA rappresenterebbe l’evento e l’opera strategici per innescare la scoperta di questi territori, oltre che una “porta” per entrare in Canavese e Monferrato direttamente dalla principale rete ferroviaria, poiché vi confluiscono tutti gli assi viari e ferroviari canavesani e monferrini.Non è un caso che sullo stemma di Chivasso figurino due chiavi, perché è lo snodo cruciale per entrare a Nord nel Canavese e a Sud nel Monferrato.Un importante accesso dedicato con questa stazione sarebbe inoltre importante per far esprimere a questi territori un’identità geografica che ha radici storiche (Marca di Ivrea e Marchesato del Monferrato) ma che si è affievolita con l’iperpolarizzazione di Torino e dei Comuni confinanti; questo recupero dell’identità, insie-me alla disponibilità di una propria porta da e per la principale rete ferroviaria nazionale, è fondamentale per consentire al Canavese e al Monferrato di partire con un proprio piano di sviluppo, con particolare attenzione la turismo che è la risorsa con maggior potenziale, che ne favorisca la rinascita e freni la tenden-za allo spopolamento (sono tra l’altro territori con un forte invecchiamento della popolazione).Presso la stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA potrebbe sorgere un centro di accoglienza, che sia vetrina del Canavese e del Monferrato, della loro produzione enogastronomica, delle attrattive ambientali, storiche ed artistiche: così sarebbe la “porta” per il turismo di questi territori.Questa è la chiave perché il Canavese ed il Monferrato possano far sviluppare nuove vocazioni nel settore turistico in grado di mettere a frutto le risorse turistiche disponibili: a cominciare dalla varietà ambientale (fiumi, laghi, montagne, colline, parchi ed oasi protette) per continuare con il patrimonio storico ed artistico (centinaia fra castelli, edifici storici, borghi, chiese dal romanico al barocco) e per finire con il ricchissimo paniere enogastronomico.Ma come tutti riconoscono, solo attraverso migliori collegamenti ferroviari il Canavese ed il Monferrato potranno sviluppare un piano organico di crescita delle attività non solo industriali ma anche turistiche.Porta Canavese-Monferrato-VDA è fondamentale proprio per innescare il miglioramento delle relazioni e delle infrastrutture ferroviarie del Canavese e del Monferrato.
Porta Canavese-Monferrato-VDA
35 min
Reggio E.BolognaFirenzeRomaNapoli
VeneziaPadovaVicenzaVeronaBrescia
Milano
9Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Scenario 6Ferrovia Chivasso-Asti
Il servizio ferroviario sulla linea Chivasso-Asti è sospeso dal 2011.Perché la linea venga riaperta occorre che possa contare sul suo utilizzo da parte di un numero adeguato di viaggiatori. Purtroppo la popolazione delle località poste sulla linea presenta numeri limitati, tanto più lo spopolamento è un fenomeno diffuso. Del resto le potenzialità turistiche che potrebbero ridar vita al territorio faticano a svilupparsi, nonostante il territorio (Alto Monferrato) sia stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO.Tra l’altro la ferrovia attraversa un territorio collinare di pregio, punteggiato di castelli e chiese romaniche, ricco di interessanti prodotti tipici enogastronomici.Se - come è possibile fare con la stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - la linea avesse origine da un punto di accesso alla principale rete nazionale, si potrebbe pianificare un suo utilizzo in chiave turistica per consentire un viaggio in treno nel cuore di queste colline per scoprire i notevoli punti e motivi di interesse.Le stazioni potrebbero essere attrezzate con servizio di noleggio di biciclette con cui esplorare il territorio ed anche con strutture dedicate all’equiturismo: in questo modo si realizzerebbe un turismo sostenibile perché basato sulla mobilità del treno, della bicicletta e del cavallo e quindi tale da sfruttare economicamente l’ambi-ente collinare, anche con flussi turistici importanti senza danneggiare l’ambiente. Senza dimenticare che l’altro capolinea è la città di Asti con insigni monumenti storico-artistici ed eventi di livello internazionale.In questo modo si potrebbe riaprire la linea anche a beneficio della mobilità locale.
Porta Canavese-Monferrato-VDA
Stazione da attrezzare con noleggio biciclette
10Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
S.Sebastiano Po
LaurianoMonteu da Po
Chivasso
Fiume Po
Cavagnolo Brusasco
Brozolo
Cocconato
Vezzolano
CasalborgoneS.Anna Robella
Montiglio
CunicoScandeluzza
Montechiaro
CrescentinoVerolengo
Settime Cinaglio Mombarone
Chiusano Cossombrato
Serravalle d’Asti
Asti
Murisengo
Verrua Savoia
città storica
borgo antico
castello
scavi romani
chiesa romanica
parco fluviale Po
colline del Po
colline Monferrato
reperti fossili
palio di Cocconato
palio di Asti
Barbera Freisa
Bonarda Malvasia
Asti Spumante
Pom matan
Nocciole
Tartufi
Formaggi tipici
Salumi tipici
Piatti tipici
Scenario 7Ferrovia Chivasso-Casale Monferrato
La ferrovia Chivasso-Casale Monferrato è una linea a trazione elettrica e a binario unico (ma predisposta per il raddoppio poiché durante l’eliminazione dei passaggi a livello tutti i cavalcaferrovia sono stati realizzati lasciando uno spazio sufficiente alla posa di un secondo binario). Attualmente è in esercizio solo nei giorni feriali ed è prevalentemente dedicata al traffico pendolare.La linea costeggia la riva sinistra del fiume Po, che costituisce il Parco Fluviale del Po, ed attraversa un terri-torio prevalentemente dedicato alla cultura del riso. Dal punto di vista enogastronomico il territorio si caratterizza oltre che per il riso anche per i vini di pregio prodotti sulle colline prospicienti la riva opposta del Po. Non mancano quindi risorse per lo sviluppo di un turismo veicolato dalla ferrovia e potenziato dalla acces-sibilità che la stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA le darebbe alla principale rete nazionale. Alla ferro-via si potrebbe associare il noleggio di biciclette nelle stazioni con la possibilità di escursioni nelle risaie, nel Parco Fluviale del Po e nelle Colline prospicienti, alla scoperta di castelli e abbazie e di degustazioni enoga-stronomiche. Metà privilegiata sarebbe poi la città di Casale Monferrato, insigne per la sua storia e ricca di monumenti civili e religiosi, testimonianza del suo passato, come di specialità enogastronomiche.Così si assicurerebbe uno sviluppo sostenibile ad un territorio in crisi anche demografica e l’utilizzo in chiave turistica della ferrovia potrebbe consentire la ripresa del servizio festivo.
Porta Canavese-Monferrato-VDA Stazione da attrezzare con noleggio biciclette
11Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Brozolo
S.Anna Robella
Città storica
Castello Borgo antico
Chiesa romanica
Scavi romani
Parco fluviale del Po
Colline del Po
Collinedel
Monferrato
Palio di Cocconato
Salumi tipici
Formaggi tipici
AgnolottiKrumiriRisoPom matan
Piselli
Barbera Bonarda Malvasia Gabiano Grignolino Dolcetto Freisa Cortese
Fiume Po
Lucedio
Serralunga di Crea
Rubino di Cantavenna
Casalborgone
Vezzolano
Chivasso
Morano
Balzola
Casale Monferrato
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Verrua Savoia Gabiano Camino
Crescentino Fontanetto Palazzolo
Lauriano
Cavagnolo
Brusasco
Cocconato
Monteu
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S.Sebastiano Po
Scenario 8Il Canavese e il Monferrato a un’ora da Milano
Oltre 100 Comuni del Canavese, dell’Oltrepò, del Monferrato, dell’Ovest vercellese e della zona Est dell’area metropolitana torinese sono in grado di raggiungere la stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA in 30 minuti grazie alla elevata accessibilità ferroviaria e stradale della stazione. Per 28 Comuni con complessivi 200.000 abitanti la stazione è raggiungibile in 10/15 minuti, mentre per altri 80 con una popolazione di ulteriori 210.000 abitanti la stazione è raggiungibile in 20/30 minuti.Questa accessibilità comporta - considerando anche il facile interscambio sia treno-treno sia auto-treno sia bus-treno e sommando i tempi di accesso alla stazione e quelli di percorrenza del treno AV da Porta Canave-se-Monferrato-VDA a Milano - che il polo milanese sarebbe a 55/75 minuti dal Canavese, dal Monferrato e dalle altre aree citate sopra.Non c’è nessun’altra soluzione trasportistica che possa garantire lo stesso risultato, a meno di costruire infra-strutture con un forte impatto finanziario (almeno 20 volte il costo ipotizzato per Porta Canavese-Monferra-to-VDA, cioè 30 milioni) e ambientale.I benefici per i territori sono evidenti, non solo per le prospettive di sviluppo turistico già illustrate, ma anche perché rendendo Milano così vicina si offre da un lato la possibilità che le aziende (soprattutto quelle tecnolo-giche e specifiche di settori all’avanguardia) rimangano, si sviluppino o vengano ad insediarsi sul territorio e dall’altro l’opportunità che l’ambiente residenziale di qualità del Canavese e del Monferrato trattenga ed attiri anche chi frequenta Milano per motivi di lavoro, studio o altre necessità.Insomma Porta Canavese-Monferrato-VDA costituirebbe lo strumento per il rilancio sia economico sia residen-ziale di aree che in questi hanno conosciuto una forte crisi anche sul piano demografico: basti pensare che nel bacino per l’impiego di Ivrea la popolazione della fascia tra 15 e 39 anni è diminuita di un terzo dal 1992 al 2016 ed in quello di Casale Monferrato di quasi il 40%.L’Alta velocità - senza rinunciare alla sua specificità - può e deve essere una risorsa da sfruttare per il territorio che attraversa, per contribuire a contrastare e risolvere i problemi principali del territorio stesso: con la stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA l’Alta velocità non rinuncia affatto all’utilizzo per cui è stata costruita, ma acquista una funzione ed una valenza che ne accrescono l’utilità come infrastruttura.
35 min
Suddivisione della popolazione in base al tempo di accesso a Porta Canavese-Monferrato-VDA
almeno 80.000
30 minuti
25 minuti
almeno 65.000
20 minuti
almeno 60.000
15 minuti
almeno 116.000
10 minuti
alm
en o 81.000
MILANO
12Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Appendice 1Non è più Alta velocità se fa qualche fermata intemedia?
tratta giapponese
tratta tedesca
tratta Torino P.S.-Milano
AV senza fermateAV con 1 fermataAV con 2 fermate
Interregionale veloce Regionale Chivasso-Novara
metropolitano
In compenso sulle tratte giapponesi e tedesche prese a confronto viaggia un numero di treni triplo rispetto a quello della linea AV Torino-Milano, grazie al fatto che il bacino di utenza comprende non solo le grandi città ma anche i territori intermedi con gli accessi nei nodi principali ferroviari e stradali lungo la linea AV.Anche la rete AV cinese prevede stazioni intermedie nei nodi principali a distanze pari a quelle della rete giap-ponese. Quindi tratte di oltre 100 km senza stazioni intermedie è un’anomalia italiana.
Chi pensa che l’Alta velocità sia un mondo ferroviario diverso da quello “normale”, per viaggi solo tra le grandi città, con l’unico scopo di far concorrenza all’aereo, dovrebbe informarsi su che cos’è l’Alta velocità in Giappo-ne, dove la rete AV è una realtà da quasi 60 anni e si estende per 3.000 km trasportando mezzo miliardo di passeggeri ogni anno. Se vogliamo sviluppare anche in Italia questo mezzo di trasporto, non dovremmo pren-dere ad esempio le caratteristiche e l’impostazione di quella rete AV che è ormai una realtà affermata? Scopri-remmo allora che per i Giapponesi è un treno veloce ma “normale”, usato dalla gente “normale” per una mobili-tà “normale”, integrato nella rete ferroviaria complessiva, e non un mezzo di trasporto “eccezionale” con stazio-ni ogni 150 km, solo nelle grandi città e destinato solo a viaggi lunghissimi, paragonabili a quelli in aereo.Infatti in Giappone non esistono come oggi in Italia tratti di 150 km di linea AV senza stazioni intermedie: su 3.000 km di rete AV le stazioni sono più di 100, in media una ogni 29 km. Naturalmente non significa che tutti i treni AV fermano in tutte le stazioni, ma in modo alterno tutti i principali nodi ferroviari sono serviti dai colle-gamenti AV. Non per questo sono meno veloci, perché la velocità commerciale rimane elevata.La stessa cosa avviene in Germania sulla tratta AV Köln-Frankfurt Flughafen dove in una tratta 20 km più lunga della linea AV Torino-Milano le stazioni intermedie sono 3.Nel grafico sottostante sono riportati, rapportati agli stessi km della linea AV Torino-Milano, i tempi di percor-renza per numero di fermate intermedie su tratti analoghi della rete tedesca e giapponese. Come appare evidente i tempi di percorrenza in Giappone e in Germania con 1 e con 2 fermate risultano sostanzialmente in linea con quello che impiega il treno AV Torino P.S.-Milano senza fermate intermedie.
Il grafico sottostante mostra la velocità commerciale attuale Torino P.S.-Milano senza fermate intermedie e come sarebbe con 1 e 2 fermate intermedie applicando il modello di esercizio in funzione su tratte AV analo-ghe in Germania e in Giappone, modello che non c’è ragione di credere che non sia applicabile in Italia, anche perché con la sua capacità di accelerazione che gli consente di passare da 0 a 300 km/h in appena 4 minuti, l’ETR 1000 non è certo inferiore come prestazioni ai convogli ICE e Shinkansen. La differenza è minima e resta enorme il divario con i treni interregionali veloci che percorrono la linea storica, per non parlare di treni regio-nali e metropolitani (Torino-Chivasso e Novara-Milano): questo dimostra quanto sia assurda l’affermazione di chi sostiene che il treno AV - se fa 1o 2 fermate - diventa un treno regionale.
minuti
km/h
13Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
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noAppendice 2
Bacini ferroviari intermedi sull’asse Torino-Milano
14Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
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15Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Residenti nel raggio di 5 km in linea d’aria dalla stazione
Residenti nel raggio di 10 km in linea d’aria dalla stazione
Residenti sulle ferrovie afferenti attive
Residenti sulle ferrovie afferenti sospese
Bacini direzione Milano
Bacini direzione Torino
N.B.Ovviamente non si tratta del bacino complessivo perché a questi dati vanno aggiungi quelli delle confluenze stradali oltre il raggio di 10 km. È evidente però che queste ulteriori confluenze non ribaltano la proporzione. In ogni caso va privilegiata l’accessibilità ferroviaria.
16Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Bacino di residenti considerato in direzione Milano (dati ISTAT aprile 2016)Residenti nel raggio di 5 km dalla stazione
Residenti nel raggio di 10 km dalla stazione
Residenti sulle ferrovie
Residenti sulle
sospeseTotale bacino
Chivasso 50.663 56.273 117.668 25.549 250.173Santhià 13.374 14.929 14.131 878 43.312Vercelli 47.832 15.225 7.891 34.486 105.434Novara 106.394 25.008 173.288 49.867 354.557
Bacino di residenti considerato in direzione Torino (dati ISTAT aprile 2016)Residenti nel raggio di 5 km dalla stazione
Residenti nel raggio di 10 km dalla stazione
Residenti sulle ferrovie
Residenti sulle
sospeseTotale bacino
Chivasso 38.839 24.205 156.626 25.549 245.219Santhià 15.049 14.929 44.165 878 75.021Vercelli 47.832 15.225 23.794 -- 86.851Novara 106.394 61.008 228.927 49.867 446.196
A Chivasso il bacino di residenti verso Milano è piú ampio (250.173) rispetto a quello verso Torino (245.219). Il contrario a Novara, dove il bacino di residenti verso Torino è piú ampio (446.196) rispetto a quello verso Milano (354.557). Ciò accade perchè alcune località sono collegate direttamente a Torino o Milano nono-stante esse si trovino nel raggio di 5/10 km dalle stazioni di Chivasso o Novara. Inoltre le località dell’Os-sola e del Lago Maggiore sono collegate direttamente a Milano dalla linea Domodossola-Arona-Milano.
Arrivi turistici annuali nelle località del bacino (provenienza Italia)Dati Regione Piemonte 2015* Dati Regione Valle d’Aosta 2015**
Chivasso 47.026Arrivi dal Piemonte 130.312Arrivi da Lombardia, Veneto, Emi-lia Romagna, Toscana e Lazio 271.080
Santhià 47.631 * dati per Comune **dati totali della Regione di cui la stazione di Chivasso è la porta ferroviaria
Vercelli 33.058Novara 191.808
Stazione Località nel raggio di 5 km in linea d’aria dalla stazione
Località nel raggio di 10 km in linea d’aria dalla stazione
Chivasso Brandizzo*, Castagneto Po, Chivasso, Caluso, Casalborgone, Foglizzo, Gassino*, Lauriano, Mazzé, Rivalba*, Rondissone, S.Benigno*, S.Sebastiano, Torrazza, Volpiano*
Santhià Carisio, Crova, S.Germano Vercellese**, Santhià, Tronzano
Alice Castello, Bianzé, Borgo d’Ale, Casanova Elvo, Cavaglià, Dorzano, Formigliana, Olcenengo, Salasco, Salussola
Vercelli Caresanablot, Vercelli Asigliano, Camerlano, Casalino, Casalvolone,
Olcenengo, Oldenico, Palestro, Pertengo, Quinto, Sali, Stroppiana, Villata, Vinzaglio
Novara Novara, San Pietro Mosezzo Caltignaga, Cameri, Cameriano, Casaleggio, Galliate**, Garbagna, Granozzo, Nibbiola, Romentino, Sozzago, Trecate**
*località conteggiate solo nel bacino per Milano perché non usano la stazione indicata verso Torino**località conteggiate solo nel bacino per Torino perché non usano la stazione indicata verso Milano
17Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Chivasso
NovaraRho Fiera
Milano C.Milano P.G.
Vercelli
CasaleAlessandria
Torino P.N.
Torino P.S.
AlessandriaAsti
Ivrea
Aosta
Biella
Varallo
Arona
Mortara
Domodossola
Santhià
Linea AV
Linea storica
Linee convergentisu Chivasso
Linee convergentisu Novara
Confrontando questi nodi, appare evidente che 1) i bacini di Chivasso e di Novara sono di gran lunga i più grandi e ciascuno di essi è superiore non solo sia a quello di Santhià sia a quello di Vercelli ma anche a quelli di Santhià e Vercelli messi insieme;2) non si può realizzare una stazione AV in prossimità del nodo di Vercelli perché la linea AC/AV transita molto più a Nord;3) le possibili ubicazioni di stazioni sulla linea AC/AV possono quindi essere presso i nodi di Chivasso, Santhià o Novara; 4) nel nodo di Santhià non convergono le linee che afferiscono ai nodi di Chivasso e di Novara, mentre le principali località collegate con Santhià dalla ferrovia, come Biella e Vercelli, sono collegate direttamente anche con il nodo di Novara; 5) i nodi di Chivasso e di Novara servono ciascuno uno specifico bacino e nessuno dei due nodi è in grado di servire il bacino dell’altro.Di conseguenza appare perfettamente logico agire in queste due direzioni:1) integrare, con stazioni sulla linea AC/AV, i nodi di Chivasso e di Novara nel servizio nazionale ad Alta Velocità per consentire l’accesso al servizio oggi negato a vasti e popolosi territori del Nord Piemonte e alla Regione Valle d’Aosta, sia nell’interesse trasportistico, sociale ed economico di questi territori, sia per incrementare l’utilizzo del servizio AV nel tratto Torino-Milano attualmente ben lontano dagli obiettivi previsti all’atto di realizzazione dell’opera;2) sfruttare l’interconnessione Vercellese Ovest finora inutilizzata e realizzare l’interconnessione Novara Est già in progetto per migliorare drasticamente il collegamento interregionale Torino-Chivasso-Santhià-Vercelli-Novara-Milano con nuovi convogli al posto di quelli obsoleti oggi in servizio ed attrezzati per circolare sulla linea AC/AV, a beneficio diretto dei bacini di Santhià e di Vercelli, oltre che di quelli di Chivasso (stazione AV Porta Canavese-Monferrato-VDA ad appena 1 km dalla stazione attuale) e di Novara, come illustrato nello scenario 4.
18Scenari stazione Porta Canavese-Monferrato-VDA - Associazione culturale Identità Comune
Conclusioni finali