san giacomo festival: stagione giugno - settembre 2009
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Stagione concertiTRANSCRIPT
San Giacomo FestivalEstate 2009
Oratorio Santa Cecilia - Via Zamboni 15, Bologna
6 giugno - 26 settembre
2009
Tempio San Giacomo Maggiore - P
iazza Rossin
i, Bologna
L’ingresso ai concerti è gratuito
PadRi aGOSTinianiVia Zamboni, 15 40126 Bologna Tel. 051.225970 Fax 051.239059
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W.A. MOZART da COSì FAN TUTTE“In uomini, in soldati”Annamaria Amorosa
G. ROSSINI da L’ITALIANA IN ALGERI“Le femmine di’Italia”Nicolò Donini
W.A. MOZART da DIE ZAUBERFLÖTE“Pa-pa-pa, Papagena, Papageno!”Annamaria AmorosaNicolò Donini
W.A. MOZART da LE NOZZE DI FIGARO“Venite, inginocchiatevi”Viola Viventi
G. PUCCINI da LA BOHÈME“Quando me n’ vo’”Natalia Vergara
W.A. MOZART da LE NOZZE DI FIGARO“Via resti servita” Natalia Vergara“Aprite, presto aprite”Viola Viventi
P. MASCAGNI“Serenata”Cristian Grillo
W.A. MOZART da COSì FAN TUTTE“Una donna a quindici anni”Yeo Ra Song
P. MASCAGNI da L’AMICO FRITZ“Suzel buon dì”Yeo Ra Song Cristian Grillo
P. I. TCHAIKOVSKY da EUGENE ONEGIN“Aria di Lenski”Ludovico Valoroso
W.A. MOZART da LE NOZZE DI FIGARO“Non più andrai farfallone amoroso”Lorenzo Esposito
G. DONIZETTI da LUCIA DI LAMMERMOOR“Orrida è questa notte” Ludovico ValorosoLorenzo Esposito
P. I. TCHAIKOVSKY da EUGENE ONEGIN“Aria di Onegin”Se Min Kim
G. PUCCINI da LA BOHÈME“Si, mi chiamano Mimì”Lorelay Solis
G. VERDI da LA TRAVIATA“Madamigella Valery” Lorelay SolisSe Min Kim
G. DONIZETTI da DON PASQUALE“Che interminabile andirivieni”Tutti
Sabato 6 giugno ore 18ORaTORiO S. CECiLia
In collaborazione con il Conservatorio G.B. Martini Bologna
COnCERTOdella classe di canto delle Prof.sse
Ester Maria Castriota e Anna Toccafondi
PianoforteAnna Toccafondi - Valeria Racco
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domenica 7 giugno ore 18ORaTORiO S. CECiLia
In collaborazione con Associazione Hemiolia
COnCERTO di MUSiCa SaCRaENSEMBLE “A. VIVALDI” di Bologna
GLORIA RV 589di Antonio Vivaldi
AVE MARIAdi Vincenzo Corrao
VioliniLeda Beltrami, Vienna Camerota
ViolaCaterina Caminati
VioloncelloAntonello Manzo
TrombaRoberto Ferioli
SopranoAlba Marziani
MezzosopranoEmilia Mattioli
TenoreGianni Borelli
BaritonoMichele Fortuzzi
PianoforteM° Gabriele Musenga
DirettoriMichele Fortuzzi e
M° Vincenzo Corrao
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Sabato 13 giugno ore 18ORaTORiO S. CECiLia
COnCERTO LiRiCOSoprano
ELENA RAPITA
TenoreGIANCARLO MONSALVE
PianoforteAMEDEO SALVATO
Musiche diG. VERDI, G. PUCCINI, G. ROSSINI, G. MENOTTI, P. MASCAGNI
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domenica 14 giugno ore 18ORaTORiO S. CECiLia
BOLLinG JaZZ QUaRTETFlauto
Simone Ginanneschi
PianoforteEleonora Beddini
ContrabbassoSergio Grazzini
BatteriaRoberto Rinaldi
CLAuDE BOLLING
Suite n. 1per flauto e jazz trio (1975)
Suite n. 2per flauto e jazz trio (1987)
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Venerdì 19 giugno ore 21MUSEO CiViCO MEdiEVaLE
ore 21apertura dell’esposizione dei corali di San Giacomo Maggiore
e visita guidataMassimo Medica
ore 21.30concerto della Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore - Bologna
ViVaT
VociBarbara VignudelliElisabetta ForlaniMarzia BaldassarriValentina DomenicaliMarcella VenturaCristina AlunnoAndrea FusariChang ChiksooGastone SartiLoris Bertolo
FlautiNozomi ShimizuFabio Galliani
ArchiEnsemble Baroccodel ConservatorioB. Maderna di Cesena
VioliniLuca GiardiniMarta Peroni
ViolaGiulia Capuzzo
VioloncelloMichela Gandini
ClavicembaloMarco Ghirotti
Arciliuto e concertazioneRoberto Cascio
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Sabato 20 giugno ore 18ORaTORiO S. CECiLia
TRiO dELL’ORChESTRaGiUSEPPE TORELLi
PianoforteAmedeo Salvato
OboeMarco Mascellani
FlautoClaudio Guido Longo
W.A. MOZARTLa ci darem la manoLe nozze di Figaro
Der Vogelfänger bin ich ja
G. BIZETCarmen Suite
L. DELIBESFlower Duet
G. PUCCINIO mio babbino caro
F. MICALIZZIL’ultima neve di primavera
A. PIAZZOLLAYears of solitude
E. BERNAGOZZILejos del bien amado
E. MORRICONEIl pianista sull’oceano
Sahara Drem
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domenica 21 giugno ore 21.30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
Martedì 23 giugno ore 21.30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
In collaborazione con Associazione Hemiolia
COnCERTO dEdiCaTO ai MUSiCaLS
dUO ChiTaRRa COnTRaBBaSSO
Riccardo Farolfi - Sergio Grazzini
ARABESQUEDanze dal Rinascimento al Novecento
ANONIMO INGLESE DEL XVI SEC.Greensleeves
Scarborough fair
TELEMANNSarabanda
J.S. BACHMinuetto
HENRY ECCLESCorrente
BERNARD LORENZITIGavotta
GIOACCHINO ROSSINITarantella
SERGE KOUSSEVITZKYValzer Miniature ‘800
HENRIQUE GRANADOSIntermezzo
FEDERICO GARCIA LORCALa Tarara
MAURICE RAVELHabanera
VITTORIO MONTICzarda
ASTOR PIAZZOLLAKicho (tango)
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Mercoledì 24 giugno ore 21.30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
ORChESTRa GiUSEPPE TORELLi di BOLOGnaDel Convento PP. AGOSTINIANI
Orchestra Giuseppe Torelli di Bologna
DirettoreLucio Bergamini
G. TORELLIConcerto in Re maggiore per tromba ed orchestra d’archi
TrombaLuigi Zardi
W.A. MOZARTAndante in Do maggiore K315 per flauto ed orchestra
FlautoClaudio Guido Longo
W.A. MOZARTSinfonia K 201 in La maggiore
G. ROSSINISinfonia in Mib maggiore
Giovedì 25 giugno ore 21.30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
ORChESTRa dEi GiOVaniSSiMidEL COnSERVaTORiO G.B. MaRTini
DirettoreStefano Chiarotti
Musiche di A. Vivaldi
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Venerdì 26 giugno ore 21.30MUSEO CiViCO MEdiEVaLE
Cappella Musicale S. Giacomo Maggiore
PinxiTMuSICA AL TEMPO DI AMICO ASPERTINI
Presentazione del 2° CDdella Cappella Musicale di S. Giacomo Maggiore
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uN AFFRESCO MuSICALEDEL PRIMO CINQuECENTO
IN TERRA BOLOGNESE
Vidi hor cogliendo rose di Alessandro Demophon è tratto da Tenori e contrabbassi intabulati col sopran in canto figurato per cantar e sonar col lauto Libro Secondo di Franciscus Bossinnensis (il Bosniaco), pubblicato a Venezia nel 1511 da Ottaviano Petrucci da Fossombrone. Alcune fonti attribuiscono il testo (suggestivo per le immagini, elegante e vivace nella forma), al poeta, musico, collezionista e letterato bolognese Giovanni Filoteo Achillini. La poesia è divisa in cinque strofe, ognuna composta da sette versi di endecasillabi. Gli ultimi due versi di ogni strofa fanno parte di un autonomo componimento, il cui incipit, Deh levate la stringa dallo pecto viene citato nell’Egloga Pastorale del notaio e scrittore bolognese Cesare Nappi (1504). Siamo quindi in presenza di una cosiddetta incatenatura o meglio l’unione in un unico brano di parti di diversa provenienza. Procedimento molto tipico nel genere musicale del tempo: la frottola. In quegli anni sono decine i brani di nuova composizione che hanno come episodio musicale conclusivo della strofa, una citazione tratta da un preesistente repertorio. Di Giovanni Filoteo Achillini, autore di monumentali opere in versi, tra cui il Viridario (1513), si conoscono anche alcuni ritratti. Uno di questi, datato 1510 è dell’ intagliatore bolognese, discepolo di Francesco Francia, Marcantonio Raimondi. Un’acquaforte raffigura il poeta in un sognante ritratto, immerso nella natura, intento a suonare la viola da mano nello stile proprio dei poeti cantori. Non è dunque forse un caso che l’intonazione del Demophon di Vidi hor cogliendo rose, oltre che nella versione a quattro voci del Libro VII del Petrucci (1507) sia incluso, in quanto modello di esecuzione, nella seconda raccolta di musiche per voce e liuto del Bossinnensis. Da segnalare inoltre che un presunto ritratto dell’Achillini è stato di recente individuato nella volta di destra del portichetto di accesso all’oratorio di Santa Cecilia (annesso al complesso monumentale di San Giacomo Maggiore di Bologna).
Un piccolo sonetto del Petrarca Se amor non è che dunque è quel ch’io sento è ricordato ne Le Vite di Giorgio Vasari a proposito di Alfonso Lombardi ferrarese. Artista di opere di terra, di cera e di stucco si mise a lavorar di marmo da cui presto ne acquistò grandissimo onore e fama. Ma avvenne che, passata una certa età, essendo assai bello di persona e d’aspetto giovinile, esercitò l’arte più per piacere e per una certa
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vanagloria, che per voglia di mettersi a scarpellar sassi Usò sempre di portare alle braccia et al collo e né vestimenti, ornamenti d’oro et altre frascherie, che lo dimostravano più tosto uomo di corte lascivo e vano che artefice desideroso di gloria………trovandosi una sera a certe nozze d’un conte in Bologna et avendo buona pezza fatto all’amore con una onoratissima gentildonna, fu per avventura invitato da lei al ballo della torcia: perché aggirandosi con essa, vinto da smania d’amore, disse con profondissimo sospiro e con voce tremante, guardando la sua donna con occhi pieni di dolcezza: S’amor non è, che dunque è quel ch’io sento?Il che udendo la gentildonna, che accortissima era, per mostrargli l’error suo rispose: E sarà qualche pidocchio. La qual risposta, essendo udita da molti, fu cagione che s’empiesse di questo motto tutta Bologna e ch’egli ne rimanesse sempre scornato.
Nell’egloga pastorale del Nappi , assieme alla citazione del ballettino, Deh levate la stringa, vengono ricordati altri balli e canzoni tra cui la Piva, il Turlurù, lo Spingardò, la Ramacina, Fortuna d’un gran tempo, il Pegoraro. Alcuni di questi sono stati inseriti nella nostra raccolta, come ad esempio Lirum bililirum, un sonar di piva in fachinescho , nel cui ritornello si gioca ad imitare la piva( una sorta di zampogna) e Fortuna d’un gran tempo, una divertente e bizzarra composizione a 4 voci che mescola, con sapiente confusione, oltre venti motivi di canzoni popolareggianti e finisce con un irriverente e sorprendente gioco di mezze parolacce.Abbiamo poi aggiunto Per memoria di quel giorno che ci riporta con la mazacrocha, alla composizione di Demophon A che sono hormai conducto; il Vegnando da Bologna di Marchetto Cara; la rezolla di Michele Pesenti; la fila di balli di Dalza, e la calata, ricordata, ad esempio, in una novella di un altro scrittore bolognese di questo periodo, Giovanni Sabadino degli Arienti. Gli altri particolari inseriti del nostro affresco musicale sono i brani sui testi petrarcheschi (uno ad opera di Sebastiano Festa che certamente soggiorno’ a Bologna) e le intonazioni di rime di Raffaello Sanzio e di Michelangelo. Ascanio Condivi, allievo e biografo di Michelangelo, racconta così un curioso episodio…. Al tempo di Giovanni Bentivoglio, vigeva in quella città una legge secondo cui ogni forestiero che entrava a Bologna doveva essere contrassegnato con della cera rossa sull’unghia dell’alluce. Michelangelo, che inavvertitamente era entrato in città senza il segno, fu condotto con i compagni all’ufficio delleBollette e condannato a sborsare cinquanta bolognini, che lui non aveva. Verrà poi aiutato dal gentiluomo Gianfrancesco Aldrovandi. Michelangelo, accettò per qualche tempo l’ospitalità dell’Aldrovandi prima di tornare a Firenze. Dallo stesso, per 30 ducati, ricevette l’ incarico di scolpire due figure di marmo per la Chiesa di San Domenico:un San Petronio e un angelo inginocchiato con un candeliere in mano.
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Per gli episodi bolognesi del Sanzio invece, leggiamo il Vasari: Avvenne che Raffaello fece in Roma…una tavola di Santa Cecilia, che si aveva a mandare a Bologna, da porsi in una cappella in S. Giovanni in Monte. Raffaello scrisse una lettera al Francia nella quale lo pregava, prima di esporre l’opera, di verificare che non ci fossero graffi o errori , in qual caso, come amico, era pregato di porvi rimedio. Il Francia, fece con allegrezza grandissima ad un buon lume trarre della cassa detta tavola. Ma tanto fu lo stupore che e’ ne ebbe tanto e grande la meraviglia, che conoscendo qui lo error suo e la stolta presunzione della folle credenza sua, si accorò di dolore e fra brevissimo tempo se ne morì. ...mezzo morto per il terrore e per la bellezza della pittura che era presente agl’occhi, et a paragone di quelle che intorno a sua mano si vedevano, fece con diligenza porre in San Giovanni in Monte, a quella cappella dove doveva stare, et entratosene fra pochi dì nel letto, tutto fuori di se stesso, parendoli essere rimasto quasi nulla nell’arte appetto a quello che egli credeva e che gli era tenuto, di dolore e di malinconia come alcuni credono, si morì… Storia o leggenda, non si sa, di certo l’urbinate ebbe enorme influenza anche a Bologna. Abbiamo quindi pensato, come accadeva allora (quando i poeti-cantori utilizzavano moduli già scritti, i cosiddetti aer, per intonare ogni sorte di sonetti, strambotti e madrigali ) di cantare il testo di Raffaello utilizzando la struttura musicale Per sonetti di Si morsi donna el tuo labro suave, (di autore anonimo) contenuto nel III libro di frottole di Ottaviano Petrucci. La fattura della rima poetica è pregevole sia per il testo che per il contenuto nel quale la bellezza della donna amata fa si che il pingere…viene manco. Nonostante il sonetto sia giudicato, dalla maggior parte dei commentatori, apocrifo si è preferito lasciarci convincere più dalla suggestione del testo che dalla certezza della sua attribuzione. L’ aer tratto dal capitulo (altro tipo di componimento in rima) De che parlerà più la lingua mia, presente nel Primo Libro di tenori e contrabassi intavolati col soprano in canto figurato per cantare e suonare col liuto di Francesco Bossinensis, è stato utilizzato per intonare nove delle 48 terzine (probabilmente scritte prima del 1506 e dedicate ad Annibale II Bentivoglio, signore di Bologna), de Contra la disperata del miniaturista bolognese, contemporaneo di Amico Aspertini, Giovanni Battista Cavalletto. Come si può notare non solo i letterati ma anche i pittori, gli scultori, gli orafi o i miniaturisti e i musicisti, dovevano essere, almeno una volta, poeti. Lo stesso Michelangelo, ad esempio, compose decine di sonetti: il cupo Come harò dunque ardire è tratto da una tardiva raccolta di frottole del 1520. Solo Leonardo, forse il più nuovo degli uomini nuovi, l’omo sanza lettere, orgoglioso di essere tale, poteva dimostrare una certa insofferenza verso tutto questo poetare, ironizzando, con una terzina (per di più in rima): Se ‘l Petrarca amò si forte il lauro/ Fu perché gli è bon fra la salsiccia e tordo;/i’ non posso di lor giance far thesauro.
ROBERTO CASCIO
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Sabato 27 giugno ore 10.30ORaTORiO S. CECiLia
Sabato 27 giugno ore 21.30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
Visita guidataDaniele Benati
ACCADEMIA DEGLI IMPERFETTI
Turchi, santi, contadini e viceré
dai racconti del predicatore domenicano Serafino Razzi in viaggio alla Riforma degli Abruzzi
dal 1574 al 1577
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domenica 28 giugno ore 21.30ORaTORiO S. CECiLia
EnSaMBLE “iL BEL hUMORE”Musiche strumentali del Cinque e Seicento
Viola de gamba, chitarra barocca Angela Albanese
Viola da gamba Leonardo Borlotto
Viola da gamba, flauto traverso rinascimentale Gianni Lazzari
Viola da gamba Silvia Guberti
Recercare-Fantasia-ContrappuntoAdriano Willaert: Recercare a TreVincenzo Ruffo: La-sol-fa-re-mi
Hayne van Ghizeghem: De tous biens playnAlexander Agricola: De tous biens playn versione I e II
DanzaGuglielmo Ebreo: Petit vriens
Ambrogio Dalza: Piva alla ferrareseLouis de Milan, Pavana-Gagliarda
Thomas Lupo: Pavana Capriccio
Vincenzo Ruffo:La Brava, La Disperata Madrigale
Jacob Arcadelt – Diego Ortiz: O felici occhi miei Chanson
Jean De Castro: Petite folle, Bon jour mon coeur, Margot labourez les vignes Recercada
Diego Ortiz: Recercada primera, recercada segunda Solfeggiamento
Pompeo Natale: Due Solfeggiamenti a tre voci Basso ostinato
Biagio Marini: Passacaglio a quattroGerolamo Kapsberger: Canario
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Sabato 4 luglio ore 18ORaTORiO S. CECiLia
SidERUM PULViS EnSEMBLESoprano
Noriko Kaneko
Flauti dolciDaniele Salvatore, Lorenzo Capucci, Enrico Zanoni
ClavicembaloFrancesca Campagnaro
H. Purcell
The bashful Thames ariaper soprano, due flauti e b.c., Yorkshire Feast Song
Pavana in la minore Z749per due flauti e b.c.
O let me weep! ariaper soprano, flauto e b.c., The Fairy-Queen
Ciaccona in do minoreper due flauti e b.c., Prophetess or The History of Dioclesian
Since the toils and hazards of war ariaper soprano, due flauti e b.c., Orpheus Britannicus
G. F. Händel
Sonata in sol minore op. 1/2 HWV 360per flauto e b.c. (Larghetto – Andante - Adagio – Presto)
Nel dolce dell’oblioCantata per soprano, flauto e basso continuo, HWV 134
(Recitativo - Aria - Recitativo - Aria)
Sonata IV in fa maggioreper due flauti e b.c. (dalle “6 sonate per due oboi”)
(Adagio – Allegro – Largo – Allegro)
H. Purcell
Charon the peacefull Shade invites ariaper soprano, due flauti e b.c., Orpheus Britannicus
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Lunedì 6 luglio ore 21.30ORaTORiO S. CECiLia
MUSiChE inGLESi dEL PRiMO SEiCEnTOSoprano Marzia Baldassarri
Alto Marcella VenturaLetture da Shakespeare a cura di Beatrice Santini
Complesso Rinascimentale di FerraraFlauto dolce
Carlo Braga, Enzo Gottardi, Luca ScarpaNozomi Shimizu, Sergio Luca Zini
Viola da gambaAngela Albanese, Leonardo Bortolotto, Silvia De Rosso
Gianni Lazzari, Chiara PasianottoTiorba Monica Paolini
ANTONY HOLBORNESuite di danze a cinque voci“Pavan, Galliard”“The Honie suckle”“The Night watch”“Heigh ho holiday”“Muy Linda”strumentale a 5 viole/flauti
HENRY PURCELL da “Indian Queen”“We Spirit of the air”
THOMAS MORLEY, O mistress mine(testo da Shakespeare “La dodicesima notte”)
ROBERT JONESOnce did I serve a cruel heart
lettura
ORLANDO GIBBONS, In nominestrumentale a 4 flautoni
HENRY PURCELLFantasia XI strumentale
HENRY PURCELL dall’“Orpheus Britannicus” “Musick for a while”
HENRY PURCELL da “The Fairy Queen”“They shall be happy”
THOMAS GRAVES“Come away, sweet love”
THOMAS MORLEY“Fire! Fire!”
lettura
ELWAY BEVIN, “Browning”strumentale a 3 viole
ANONIMO, Hark, “Hark! The Lark”
JOHN DOWLAND, “Flow my tears”
THOMAS MORLEY, “April is my mistress’ Face”
lettura
JOHN DOWLAND“Captaine Digorie Piper his Galiard” strumentale a 5 viole/flauti
JOHN DOWLAND, “I saw my Lady Weep”
ANONIMO “Get you hence”
JOHN DOWLAND“The King of Dennmark’s Galiard”“Captaine Digoire Piper his Galiard” strumentale a 5 viole/flauti
JOHN DOWLAND“Come again”
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Mercoledì 8 luglio ore 21GiaRdinO dEL GUaSTO
Mercoledì 14 luglio ore 21GiaRdinO dEL GUaSTO
Mercoledì 22 luglio ore 21GiaRdinO dEL GUaSTO
In collaborazione:Associazione Hemiolia
Associazione Il Giardino del Guasto
COnCERTO MadRiGaLiSTiCO
In collaborazione:Associazione Hemiolia
Associazione Il Giardino del Guasto
CanTaUTORi iTaLiani
In collaborazione:Associazione Hemiolia
Associazione Il Giardino del Guasto
CanZOni naPOLETanE
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Sabato 11 luglio ore 18ORaTORiO S. CECiLia
Sabato 18 luglio ore 18ORaTORiO S. CECiLia
Sabato 25 luglio ore 18ORaTORiO S. CECiLia
aRiE, aRiE da CaMERa E LiEdERcon i giovani artisti de “La Scuola dell’Opera Italiana”
aRiE, aRiE da CaMERa E LiEdERcon i giovani artisti de “La Scuola dell’Opera Italiana”
aRiE, aRiE da CaMERa E LiEdERcon i giovani artisti de “La Scuola dell’Opera Italiana”
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domenica 12 luglio ore 21.30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
MOniCaET ALTRE DIVERSE SORTE DI VARIATIONI
ClavicembaloMarco Ghirotti
INCERTOMonica
(da Libro di fra Gioseffo da Ravenna – MS Classense 545)
GIROLAMO FRESCOBALDIPartite undici sopra la monicha
(da Primo Libro di Toccate…1615)
MICHELANGELO ROSSIToccata
Partite sopra la Romanesca(da Toccate et Correnti ca. 1634)
BERNARDO STORACEPassagagli sopra A, la mi re
RomanescaToccataMonica
Ciaccona(da Selva di varie compositioni…1664)
WILLIAM BYRDFortune
(da Fitzwilliam Virginal Book)
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Giovedì 16 luglio ore 21,30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
CORaLia dE PUERTO RiCOMusica Sacra e Musica folkloristica
di Porto Rico
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domenica 19 luglio ore 21,30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
domenica 26 luglio ore 21,30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
“ZEFIRO”
“Come un vento di primavera porta nuova linfa vitalee scompiglia i pensieri,così I Cantori del Vòlto
propongono un programma vario in genere e in stile,legando tra loro una larga tavolozza di emozioni umane.”
“iL ManiFESTO dEi BURaTTini”Testo, regia e interpretazione di Vittorio Zanella
Varietà a numeri dalla tradizione alla sperimentazione,
con burattini a guaina e a mano nuda, pupazzi e marionette,dedicato a Sergej Obrazov e Otello Sarzi,
grandi maestri burattinai del ’900
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domenica 2 agosto ore 21,30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
dUO ChiTaRRa-FLaUTORaffaello Ravasio - Rossana Fani
J.S. BACH partita in la minore BWV 1013 per flauto solo
G.F. HAENDEL
sonata in re maggire per flauto e chitarra
EDGARD VARÈSEdensity 21.5 per flauto solo
MARIO CASTELNUOVO-TEDESCO
capriccio diabolico (omaggio a Paganini )op. 85a
per chitarra sola
sonatina op. 205per flauto e chitarra
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domenica 9 agosto ore 21,30ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
QUaRTETTO di ChiTaRRE“TETRaCORdO”
Battistella Lidia Gagliardi Mirella Figoni Steve R.
Ravasio Raffaello
musiche diVILLA-LOBOS, ALBENIZ, ROGRIGO, TORROBA, ZANETTOVICH
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domenica 23 agosto ore 21ChiOSTRO S. GiaCOMO MaGGiORE
dUOSEnSERini – VannUCCi
SopranoVeronica Senserini
ChitarraLapo Vannucci
LUIS MILAN da ‘El maestro’Fantasia XII per vihuela
BARTOLOMEO TROMBONCINOFrottole alla Corte Mantovana
per voce e liuto
NICCOLò PAGANINISonate 26 e 34 per chitarra
Variazione sopra “Sul Margin d’un Rio’’
per voce e chitarra
SIR WILLIAM WALTON“Five Bagatelles for Guitar”
BENJAMIN BRITTEN da “Folksong Arrangements”
Volume 6 - England for high voice and guitar
HEITOR VILLA-LOBOSStudi n° 3 e n° 7 per chitarra
Bachianas Brasileiras n°5Aria per chitarra e soprano
MANUEL DE FALLA
Siete Canciones populares espanolasper voce e chitarra
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domenica 30 agosto ore 21TEMPiO S. GiaCOMO MaGGiORE
OPERA MuSICAE IN CONCERTO“DA William BYRD A Giacomo PuCCINI:
un breve viaggio musicale dal XIII al XX secolo”
ENSEMBLE
Alto Andrea Piombini
Tenore Matteo Giuliani
Tenore Padre Gianni Golinelli
Baritono/Basso Giacomo Contro
Organo Giovanni Monari
Organo e clarinetto Giacomo Monari
Inno gregorianotratto dai vespri del giornodi S. Giacomo Maggiore1
L’homme armèMelodia Medievale anonima1
W. BYRDAve Verum Corpus1
Dalla Messa a 3 voci:Kirye, Gloria, Sanctus,Benedictus, Agnus Dei1
J. ALAINChoral Dorien (per organo solo)
T. L. DE VICTORIATenebrae factae sunt1
J. S. BACHdalla Messa in SI Minore
Crucifixus3
G.B. MARTINIIn Monte Oliveti1
T. L. DE VICTORIAJudas Mercator Pessimus1
G. FRESCOBALDIToccata I da “Il secondo libro di toccate, canzone, versi d’hinni, Magnificat, gagliarde, correnti
et altre partite d’intavolatura di cembalo et organo”
(per organo solo)
C. FRANCKPanis Angelicus
(per baritono solo, coro e organo)
C. GOUNODdal Requiem in DO Maggiore
Dies Irae3
G. PUCCINIRequiem2
1 Per coro a cappella 2 Per coro, organo e clarinetto3 Per coro e organo
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Sabato 5 settembre ore 18ORaTORiO S. CECiLia
FlautoGiuseppe Megna
ChitarraFrancesca Meli
M. CASTELNUOVO-TEDESCOSonatine op.205
Allegretto GraziosoSiciliana
Scherzo-Rondò
CHIARA BENATIOtto studi sulla lontananza
FRANCESCO PENNISIMeliès
A. PIAZZOLLAHistoire du tango
Bordel 1900Café 1930
Night club 1960Concert d’aujourd’ hui
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Sabato 12 settembre ore 18ORaTORiO S. CECiLia
TraversiereGianni Lazzari
FortepianoCarlo Mazzoli
GIUSEPPE SARTISonata I in re magg. per il cembalo con flauto traverso concertante
Moderato / Allegro / Amoroso
Sonata I in sol magg. per il cembaloPreludio / Allegro
CARL PHILIP EMANUEL BACHSonata in mi min. Wq 124 per flauto e b.c.
Adagio / Allegro / Menuet
Sonata in si min. Wq 49/6 per tastiera(dalle Sei Sonate Württemberghesi)
Moderato / Adagio non molto / Allegro
JOHANN SEBASTIAN BACHSonata in sol min. per flauto e cembalo obbligato
Allegro / Adagio / Allegro
CARL PHILIP EMANUEL BACHSonata in mi min. Wq 83 per flauto e cembalo
Allegro un poco / Largo / Allegro
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Sabato 19 settembre ore 18ORaTORiO S. CECiLia
PianoforteMarco Belluzzi
Viola
Giulia Capuzzo
VioloncelloEnrico Corli
R. CLARKEsonata per viola e pianoforte
J. BRAHMS, trio
op.114per viola, violoncello e pianoforte
STRAUSS
sonata per violoncello e pianoforte
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Sabato 26 settembre ore 10,30TEMPiO S. GiaCOMO MaGGiORE
Sabato 26 settembre ore 18ORaTORiO S. CECiLia
Visita GuidataLA SCULTURA
Antonella Mampieri
3° CEnTEnaRiO dELLa MORTEGiUSEPPE TORELLi (1658-1709)
Flauto dirittoDaniele Salvatore
Violino baroccoFabrizio Longo
ClavicembaloSilvia Rambaldi
Sonate a due e a tre di G. Torelli e A. Corelli
Comune di Bologna Quartiere San Vitale
Con la collaborazione di
Conservatorio di MusicaGIOVAN BATTISTA MARTINIBologna
Organizzazione
Cappella MusicaleSan Giacomo Maggiore
Strumenti Musicali dal 1881
Via Massarenti 6g - 40138 BolognaTel. 051-399409 Fax 051-340786
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Si ringrazia