salesian common sense-senso comune · pdf filesalesian common sense-senso comune salesiano...

11

Upload: vanhuong

Post on 19-Mar-2018

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Salesian Common Sense-Senso Comune Salesiano

jbfox

07 June 2011

Contents

1 Introduction/introduzione 1

2 KOS 2

3 Do we have to? Dobbiamo per forza? 3

4 Our next steps: common sense-I prossimi passi: senso co-mune 54.1 Common sense (1)-Buon senso (1) . . . . . . . . . . . . . . . 64.2 Salesian Common sense (2)-Senso comune salesiano (2) . . . . 7

5 In summary-Insomma 11

1 Introduction/introduzione

It is one thing to build up a subject domain list of terms, yet entirely anotherto lay out in some systematic way the semantic relationships between thoseterms. The �rst-mentioned list might be as simple as a glossary or, enriched

1

somewhat by conceptual understandings, a thesaurus. The second is knownas an ontology. An ontology is much more semantically complete in that itprovides a formal conceptual representation of the domain.

Un conto è elaborare un elenco delle voci contenute in un certo dominio;altro conto è dimostrare in modo organico le relazioni semantiche tra questevoci. L'elenco di voci potrebbe essere un glossario, o un glossario arricchitocon alcune concezioni, cioè un `thesaurus' come si dice in inglese, ossia undizionario di sinonomi e contrari. Ma l'altra cosa più organica si chiamaun'ontologia. Un'ontologia è molto più completa perché ci o�re una rappre-sentazione formale dei concetti e le loro relazioni nel dominio.

Salesian Termbase (ST), currently in English, already with an overallstructure translated into German and potentially ready for translation intoother languages, is a partially semantically-enriched thesaurus, for all prac-tical purposes. It has begun to identify not just the terms but the conceptswhich they represent, but currently does not explicitly include such elementsas part-whole or other relationships of the kind.

Salesian Termbase ST (Termbase salesiana TS), per adesso solo in in-glese, ma con una struttura ormai tradotta in tedesco e pronta per altretraduzioni, rappresenta, da una parte, un glossario o dizionario arricchito,ma ha cominciato, da altra parte, a individuare non solo i termini ma an-che i concetti che rappresentano. Attualmente non include esplicitamenteelementi di relazioni (p.e. meronomia, gerarchia..).

2 KOS

It does not take much imagination to see that the discourse domain whichST has begun to express could be described as a knowledge system. Whetherfrom the purely secular starting point of the knowledge built up within anorganisation that has had formal existence for more than 150 years, or thespiritual notion of charismatic understanding (where `charism' implies for-mal recognition within the Church) expressed now in many speci�c incul-turations, there is ample evidence both of knowledge and system. But whilethere is such evidence, what is often lacking is the kind of knowledge repre-sentation and systematic organisation of this that is truly helpful today inthe digital world. Or put another way, in an era when the semantic web hasmoved from being the much desired holy grail of the information society tothe partly built Camelot of the `digital continent', we really do need to lookat our Salesian knowledge as one kind of Knowledge Organisation System(KOS) with the consequences that follow.

2

Non ci vuole troppo di fantasia per capire che possiamo descrivere il do-minio del discorso che ST ha cominciato a esprimere, come un `knowledgesystem', un sistema di conoscenza. Sia dal punto di vista secolare dellaconoscenza elaborata dentro di un'organizzazione che ha vissuto 150 anni,sia dalla nozione di una conoscenza carismatico-spirituale (carisma = ri-conoscimento formale da parte dalla Chiesa) già inculturata in diverse situ-azioni, vi esiste evidenza ampia di sistema e di conoscenza. Nonostante laevidenza, manca una rappresentazione adeguata di questa conoscenza, un or-ganizzazione sistematica che possa aiutarci nell'oggi del mondo digitale, cioè,viviamo in un'epoca in cui la Rete semantica non è solo la Santa Graal dellasocietà di informazione ma il Camelot del `continente digitale', e bisognaconsiderare la nostra conoscenza salesiana come un tipo di `Knowledge Or-ganisation System' (KOS) con tutte le sue conseguenze.

Publications of every imaginable kind, archives, databases, websites, glos-saries and now a termbase are all evidence of knowledge and structure inSalesian discourse. But much more attention needs to be given to metadataon the one hand, and a controlled vocabulary expressed in an appropriateontological representation language on the other, these two matters beingthe essential tools of the semantic web of today.

Infatti c'è evidenza di struttura nel discorso salesiano: pubblicazioni,archivi, basi di dati, siti web, glossari e un Termbase. Però bisogna dareattenzione a metadati da una parte e un vocabolario controllato rappresen-tato da un linguaggio ontologico adeguato dall'altra parte. Sono, queste due,gli strumenti essenziali della Rete semantic di oggi.

3 Do we have to? Dobbiamo per forza?

One might ask why we should even bother about being part of the semanticweb; it seems such an academic exercise, after all. It would be helpful toclarify what we mean, in practical terms, by `semantic web'. The inventor ofthe term, Sir Tim Berners-Lee, said it clearly and simply enough in 2001 in aScienti�c American article (he co-wrote it with others, it should be noted),�The Semantic Web�:

The Semantic Web is an extension of the current web in whichinformation is given well-de�ned meaning, better enabling com-puters and people to work in cooperation.

Si può domandare perché vale la pena occuparci con la Rete semantica;sembra un'attività accademica. Ci aiuta, perciò, chiarire cosa signi�ca `rete

3

semantica'. L'inventore della Rete, il signore Tim Berners-Lee, lo ha spie-gato nel suo articolo dell'anno 2011 nel Scienti�c American:

La Rete semantica è un'estensione della Rete attuale in cui sidà all'informazione un signi�cato ben de�nito, che permette aicomputer e alle persone che possono collaborare.

The description begins with computers but importantly concludes with`people', `computers' who/which `work in cooperation'. There should bea good argument, one would think, for an organisation that includes `vastmovement of people' amongst its terms, and a host of associated terms im-plying `cooperation for the bene�t of. . . ', to want to translate that into thereal, not just the virtual world, of the digital continent. The semantic web isan e�ort to create a connection axis between computers and people, betweentechnology and people. That much is a noble aim.

La sua descrizione comincia con i computer, ma conclude con `persone'che `possono collaborare'. Si pensa che devono essere, perciò, buoni motiviperché una organizzazione che include `un vasto movimento di persone' trail suo vocabolario, e tanti altri termini associati alla collaborazione in favoredi. . . . avrebbe la voglia di tradurre questa collaborazione operosamente, nonsolo nel mondo virtuale ma anche nel mondo concreto. La rete semantica èuno sforzo di creare un asse di connessione tra i computer e le persone, trala tecnologia e la gente. Fin quà è un traguardo molto nobile!

It gets better. We all know that Salesian discourse, but for that matterany specialist discourse, can leave the ordinary listener or reader bemused.There are just too many specialist and technical terms involved. Hopefullythe Termbase will help people navigate their way partly through this, andavoid occasional reefs hidden in the turbulent waters of translation, `falsefriends' and the like. But the semantic web, if we play our part in it, will goa step further. It will take our specialist language, feed it through machines,and bring it back out again in `natural language' that ordinary human beingscan understand, all the time adhering to standards and constraints to ensureit remains faithful to the concepts involved. That might be oversimplifyinga very complex process, but essentially that is what the semantic web isgradually attempting to achieve.

Ma c'è di meglio ancora. Tutti sappiamo che il discorso salesiano, an-che altri discorsi specializzati, possa lasciare confuso l'alscoltatore diciamo`normale'. Il nostro discorso a volte coinvolge termini tecnici, specializzati(che non sono così per noi). Speriamo che il nostro Termbase possa essereun passo in avanti, che o�rirà una strada attraverso gli scogli nascosti della

4

acque turbolenti della traduzione, gli `falsi amici' e così via. Ma la rete se-mantica, se svolgiamo il nostro ruolo, andrà un ulteriore passo. La Retesemantica prenderà il nostro linguaggio specializzato per inserirla in un pro-gramma informatica che produce poi una versione in un linguaggio `naturale'che tutti capiscono, sempre con attenzione agli standard e ai diversi vincoliper assicurare che rimane fedele ai concetti coinvolti. Magari ho banalizzatoun processo molto complesso con questa spiegazione, ma essenzialmente èquesta la meta della rete semantica.

Business has obvious interests in the semantic web, but if we regard thework of salvation in business terms, we can also see some of the bene�tsby using the kinds of terms business might use to describe them: the se-mantic web can help us do the work of building the kingdom by improvingconsistency in the language we use, integrating important data, `exporting'knowledge by re-purposing materials for new situations easily and cheaply,helping people to personalise what we o�er them, �nding out what workswith what, more intuitive approaches, much greater ease in working acrosslanguages. . . and so on.

Ovviamente le imprese si occupano molto della Rete semantica, ma seconsideriamo l'impegno di lavorare per la salvezza delle anime come `un'impresa',possiamo vedere alcuni bene�ci se adottiamo il linguaggio delle imprese: laRete semantica possa aiutarci costruire il Regno, migliorando la coerenzadel nostro linguaggio, integrando dati importanti, `esportando' conoscenzaredeterminandone gli elementi per nuove situazioni. facilmente e economi-camente, aiutando le persone a personalizzare le cose che o�riamo loro, sco-prendo ciò che serve, nuovi apporci intuitivi, facilitando gli sforzi multilingueecc.

So no, we don't have to, but we would be silly not to! We live in anetworked world and amidst information overload. Semantic web is a wayof making sense of both, and in the by-going we become much clearer aboutwho we are, what we are doing and how we might be and do it better.

Allora non è che dobbiamo per forza, ma ci sarebbe scioccho a non farlo!Viviamo in un mondo in rete e sovraccaricati di informazioni. La rete seman-tica è un modo di dare senso a entrambi e nel corso degli eventi diventiamoanche molto più chiaro su chi siamo, che cosa facciamo e come possiamofarlo in modo migliore.

5

4 Our next steps: common sense-I prossimi passi:senso comune

The next step is one of `common sense', understanding this term in boththe ways it is ordinarily understood: taking steps that make good sense,which we'll call Common Sense (1), on the one hand, but also seeking thatcollection of facts and information that the ordinary Salesian knows, or isexpected to know, but would not always �nd in writing. In other wordsthe common or shared sense which we'll call Salesian Common Sense (2)which comes from context and experience. Such knowledge as the latter isof utmost importance in a Knowledge System; it is as valid, some would sayeven more so, as the more formal knowledge available in explicit a�rmationsof all kinds.

Il prossimo passo è quello di `senso comune', compreso in tutti e due isensi normali: il prendere passi che hanno ragione, buon senso, che possiamochiamare anche Senso Comune (1). Poi c'è la raccolta di informazioni che ilsalesiano normalente saprebbe o che aspettiamo che il salesiano sapesse, mache possibilmente non si trova in nessuna parte per iscritto. In altre parole,il senso condiviso, comune che possiamo chiamare Senso Comune Salesiano(2), che si capisce dall'esperienza e dal contesto. Tale conoscenza è di mas-sima importanza per un Sisteam di Conoscenza o KS (Knowledge System).È valida (ed alcuni direbbe che è più valida ancora) come la conoscenza piùformale, che si trova in a�ermazioni di vari tipi.

4.1 Common sense (1)-Buon senso (1)

One step at the broadest level is to begin to encourage much more explicitlythe use of better semantics in all of our lexical resources - in sim-pler terms this means ensuring better preparation of digital objects (texts,but not only) with attention to their semantic structure and their meta-data. Unbeknowns to the majority of people who prepare these materials,the metadata are already inserted (an MSWord document always insertsmetadata, but are these the ones we want? We can change them), and evensimple word processing allows for a more intelligent approach by adoptingstyles, where headings have semantic, not presentational value. By encour-aging such approaches, we set people on the main highway to the semanticweb, getting them o� the many small tracks that often lead into oblivion orlead others to wonder where on earth we are going.

Un passo al livello più generale è incoraggiare esplicitamente *l'uso di se-mantica nelle nostro risorse lessicali*, cioè assicurare una migliore preparazione

6

degli `oggetti' digitali (testo, ma non solo testo) con attenzione più mirataalla struttura e ai metadati. La maggioranza non sanno che in e�etti cisono metadati inseriti in ogni documento tipo `Word', ma sono i metadatiche vogliamo?? Siamo in grado di cambiarli. Le preparazione di documentici permette un approccio più intelligente, adottando stili invece di elementidi presentazioni, con l'uso di un `heading' che indica struttura invece di `eyecandy' (bellezza di presentazione). Se prendiamo questa strada abbiamo in-coraggiato le persone a prednere l'autostrada invece dei vicoli che magariportano da nessuna parte.

Also at a broader level is the step whereby we encourage our `project'o�ces of any kind to draw up more interoperable data. This meanstaking appropriate technical advice, developing more commonly-used openapproaches, since proprietary ones often are not interoperable.

Altro passo generale sarebbe incoraggiare le nostre procure nell'usodi dati e di sistemi interoperabili. Vuol dire che devono cercare consigliotecnico, sviluppare approcci più aperti e più comuni perché spesso sistemiproprietari non sono interoperabili.

We have a prototype Termbase. It is not complete - and neverwill be while our knowledgebase continues to develop. Terms can be added,the structure can be improved and it all needs to be applied now to otherlanguages. Someone might have the capacity to write a much better softwarefor the purpose. So there is su�cient work to occupy a team ofinterested and competent people for some time to come.

Abbiamo un prototipo di un Termbase. Non è �nora completoe non sarà mai completo �nché non continua a sviluppare la nostra basedi conoscenza. Possiamo sempre aggiungere voci, migliorare la struttura,applicarla ad altre lingue. Magari c'è qualcuno in grado di scrivere altrosoftware, ma è evidente che non mancano cose da fare che possanooccupare un'équipe di persone competenti e interessate per lungotempo

And �nally, we need to keep our feet on the ground! If this comesacross as a merely academic exercise it will convince only academic types!On the other hand, if we can begin to develop simple useful outcomes fromsmall steps (the Termbase is already seen by many ordinary folk as `useful',so they will support it), we can expect some help along the way.

In de�nitiva, bisogna tenere i piedi per terra! Se rimane o si presentacome un esercizio accademico, convincerrà solo i tipi accademici! Ma sesiamo in grado di sviluppare risultati utili da piccoli passi (la Termbase è giàvista come `utile', quindi la gente la sosterrà), possiamo aspettare aiuto nelnostro cammino.

7

4.2 Salesian Common sense (2)-Senso comune salesiano (2)

Keeping our feet on the ground includes taking into account Salesian commonsense.

Il nostro tenere i piedi per terra include il prendere conto del senso co-mune salesiano.

The very existence of the Termbase is a help to the next step, which isto draw up an accurate set of ontological (semantic) relationshipswhich can help us achieve the appropriate degree of semantic precision toenable formal conceptual representation using OWL, or the WebOntology Language. This task, while complex, may not be quite as dif-�cult as it sounds. There is no one way to develop an ontology, but onecommon way is to work from the ground up. The ST is our `ground'. Itcontains de�nitions and descriptions in natural language, and these alonecan provide clues to the way terms relate to one another, whether they areentities, <Is-a>, or whole-part, <isMember>, or of some other kind, <pro-cessFor>, <bene�cialFor>, and so on. Then we have endless text to similarlyanalyse, but appropriate tools to do that with.

La esistenza stessa della Termbase ci aiuta a prendere il prossimo passoche è quello di elaborare un arco di relazioni ontologiche (seman-tiche) accurate che ci aiutino raggiungere una misura adeguata di pre-cisione semantica che favorisce una rappresentazione concettuale for-male con l'uso di OWL, ossia Web Ontology Language. Questoimpegno, anche se complesso, magari non è cosè complicato come sembra.Non esiste un unico modo di elaborare una ontologia, però un metodo co-mune è cominciare dal basso verso l'alto. Il nostro `basso' è la ST. Giàcontiene de�nizioni e descrizioni in una lingua naturale, e queste o�rono in-dicazioni sulle relazioni che esistono tra i termini, e se siano `entità' <Isa>,o l'insieme-parte <isMember>, o altro genere: <processFor>, <bene�cial-For>, e così via. Poi ci sono testi senza �ne da analizzare, ma esistoni glistrumenti per farlo.

Instead of thinking of the Termbase as a glossary, we need to think of it asa database of Salesian common sense, the shared knowledge of the Salesianworld. This common sense is not only found in the terms, for which there canbe equivalents in each language, but also and especially in the informationavailable under `description', or implicit in the relations with other terms.However it must be recognised that `Salesian common sense' is made up notonly of certain terms and relations but of assertions simply taken for grantedby Salesians - and maybe rarely if ever written down. We need to ensurethat these things or facts or inferences which could be logically deduced are

8

also available to the computer.Invece di considerare la Termbase come un glossario, bisogna considerarlo

come una base di dati del `senso comune salesiano'. Questo senso comuneè contenuto non solo nelle voci per cui possono esistere anche equivalenti inaltre lingue, ma anche, e soprattutto, nelle altre informazioni disponibili atitolo di `descrizione' o la relazioni indicate tra voci. Però, va riconosciutoche il `senso comune salesiano' è costituito non solo di certe voci e certerelazioni ma di asserzioni o a�ermazioni che sono così per scontato dai sale-siani che sarebbero raramente scritee. Dobbiamo assicurare che queste coseo di fatto o come inferenze logicamente raggiungibili, sono disponibili al com-puter.

At this point, and in the hope that the Termbase can also be developedin other languages, we will be ready for the second phase, that is to give thecomputer the capacity to reason according to common sense. This is notnecessarily as di�cult as it sounds. Whatever has been said over the yearsabout the need for a planning mentality can be available as `knowledge' fora computer if we consider such things as:

• if there is a problem and we can think of a past situation where asimilar problem was resolved;

• if we take an action we might need to consider what the subsequentstep would be;

• if we have failed in something, we can imagine how things would havebeen di�erent had we done something di�erent.

A questo punto, e con la speranza che la Termbase sia elaborata in altrelingue, siamo pronti per una seconda fase: dare al computer la capacità diragionamento secondo il senso comune. Non è, questo, necessariamente cosìdi�cile. Se pensiamo di quanto è stato detto sulla mentalità di progettualità,questa `conoscenza' poterebbe essere disponibile per il computer:

• se c'è un problema, si pensa di una situazione del passato dove è statorisolto un problema simile;

• se prendiamo una azionwe, bisogna anticipare il prossimo passo;

• se non si riesce in qualcosa, si può immaginare come selo avrebbe fattoin modo diverso.

9

In the end, any model of semantic integration for computer purposes requiresthe availability of ontological and lingustic resources. The quality of theseresources is fundamental.

Al �ne dei conti, qualsiasi modello di integrazione semantica per l'informatica,richiede la disponibilità di risorse ontologico-linguistiche. La qualità di questerisorse è fondamentale.

In e�orts to develop an ontology we need to check for:

• conceptual expressivity and granularity (probably already indicated bya Termbase with 400 or more domain-speci�c concepts)

• the relationships which exist between concepts (relationships quite spe-ci�c to the `Salesian' domain)

• avoidance of overloaded relationships - a semantic relationship shouldhave one and one only meaning

Negli sforzi di sviluppare una ontologia bisogna controllare:

• la granularità e espressività concettuale (probabilmente già indicatanella Termbase che ha oltre 400 concetti speci�ci al dominio)

• le relazioni che esistono tra i concetti (le relazioni speci�che al dominiosalesiano)

• evitare a sovracaricare le relazioni - una relazione semantica deve avereun unico signi�cato.

We almost certainly need to think beyond only simple relationships likebroader, narrower or related term. A dictionary provides as much. We needto go beyond that. A Salesian ontology should allow us to make statementssuch as X <isgovernedBy> Y and X <Isa> Y that then allow a machine todraw inferences. An example from the agricultural world might be that milk<includesSpeci�c> cow's milk, from which I could also draw up a pattern,milk <includesSpeci�c> * milk, where * stands for a range of other animals.This permits the inference that the concept milk can generate the conceptgoat's milk without my having to write that down. We are really at the cuspof the semantic web when we can do that.

È certo che dobbiamo pensare oltre le relazioni semplici come `broad',`narrow', `related'. Si trova almeno questo in un dizionario. Bisogna andareoltre. Una ontologia salesiana deve permettere a�rmazioni come `X <is-GovernedBy> Y e X <Isa> Y che poi permettono inferenze. Un esempio

10

dal mondo di agricoltura potrebbe essere che latte <includesSpeci�c> lattedi mucca, dal quale posso scoprire un modello, latte <includesSpeci�c> *milk, dove * indica altri animali. Questo permette la inferenza che lattegenera latte di capra senza che devo scriverlo. Siamo al cuspide della Retesemantica quando sarà possibile fare quessto.

We could identify any other e�orts that might help us. Perhapswe are the �rst Religious Congregation to be thinking along these lines, orperhaps not? There already exists a core organisational ontology which canhelp us. It spells out the classes and properties that could be extended oradapted at least to the organisational aspects of the Congregation.

Possiamo *individuare altri sforzi che possano aiutarci*. Siamo la primaCongregazione religiosa a pesnare su questa linea, o magari no? C'è giàuna ontologia delle organizzazioni che possa aiutarci. Delinea le classi e leproprietà che possono essere estese o adeguate agli aspetti organizative dellaCongregazione.

5 In summary-Insomma

Salesian Common Sense is a project with the following elements:Objective: build up a Salesian Knowledge Organisation System including

lexicon, semantics, contexts.Processes: a Termbase in various langauges; other collected data; revision

and systemisation by ordinary Salesians and experts.Senso Comune Salesiano è un progetto con i seguenti elementi:Obiettivo: elaborare un `Knowledge Organisation System' salesiano che

comprende: lessico, semantica, contesti.Processi: una Termbase in diverse lingue; altri dati raccolti; revisione e

sistemazione da salesiani e esperti.

11