sabato 21 aprile 2018 - anno liii - n° 19 - omaggio del ... · ca a novembre con la supercoppa...

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A disposizione: 12 Vicario 22 Russo 33 Gori 3 Bruscagin 7 Bentivoglio 8 Soligo 9 Zigoni 10 Fabiano 11 Firenze 17 Marsura 18 Suciu 21 Frey 25 Cernuto 31 Del Grosso All. F. Inzaghi AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano SABATO 21 APRILE 2018 - ANNO LIII - N° 19 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO NOVARA-VENEZIA SABATO 21 APRILE 2018 - ORE 15.00 UN POSTO IN B DA DIFENDERE… TUTTI ASSIEME!!! A disposizione: 12 Farelli 22 Benedettini 4 Mantovani 8 Chiosa 10 Macheda 11 Di Mariano 14 Beye 15 Maracchi 17 Seck 21 Orlandi 23 Lukanovic 29 Nardi 30 Maniero 31 Golubovic 32 Bove All. Di Carlo Calderoni 27 Moscati 23 Sansone 7 Puscas 19 Ronaldo 20 Casarini 5 Del Fabro 3 Troest 2 Montipò 1 Dickmann 24 Audero 1 Modolo 13 Andelkovic 4 Domizzi 6 Stulac 5 Pinato 14 Garofalo 26 Zampano 27 Falzerano 23 Geijo 19 Litteri 29 Sciaudone 9

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Page 1: SABATO 21 APRILE 2018 - ANNO LIII - N° 19 - OMAGGIO DEL ... · ca a Novembre con la SuperCoppa Italia-na e a Febbraio con la Coppa Italia. Le venete però hanno fatto più strada

A disposizione:12 Vicario22 Russo33 Gori3 Bruscagin7 Bentivoglio8 Soligo9 Zigoni

10 Fabiano11 Firenze17 Marsura18 Suciu21 Frey25 Cernuto31 Del Grosso

All. F. Inzaghi

AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano

SABATO 21 APRILE 2018 - ANNO LIII - N° 19 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO

NOVARA-VENEZIASABATO 21 APRILE 2018 - ORE 15.00

UN POSTO IN B DA DIFENDERE… TUTTI ASSIEME!!!

A disposizione:12 Farelli22 Benedettini4 Mantovani8 Chiosa

10 Macheda11 Di Mariano14 Beye15 Maracchi17 Seck21 Orlandi23 Lukanovic29 Nardi30 Maniero31 Golubovic32 Bove

All. Di Carlo

Calderoni

27

Moscati

23

Sansone

7

Puscas

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Ronaldo

20

Casarini

5

Del Fabro

3

Troest

2Montipò

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Dickmann

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Audero

1Modolo

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Andelkovic

4

Domizzi

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Stulac

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Pinato

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Garofalo

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Zampano

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Falzerano

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Geijo

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Litteri

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Sciaudone

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IL FEDELISSIMO2

Direttore Responsabile MASSIMO BARBEROCollaboratori

DANIELA BAGGIANI - FABIO CALCATERRA ROBERTO CARRARA - SIMONE CERRI

MASSIMO CORSANO - DANIELE FARANNATHOMAS GIANOTTI - FABRIZIO GIGO

ENEA MARCHESINI - ATTILIO MERCALLI GIANNI MILANESI - FRANCESCA RIGA

Foto gentilmente concesse daNOVARACALCIO.COM, FORZANOVARA.NET

ImpaginazioneSIMONE BELLAN

NOVA EVENTI - NOVARAViale Giulio Cesare 147/N - Tel. 0321.403826

StampaITALGRAFICA - NOVARA

Via Verbano, 146 - Tel. 0321.471269Aut. Trib. Novara N° 181 del 24/2/1967

È cominciata be-nissimo la finale scudetto del volley femminile, al me-glio delle 5 partite, tra la detentrice del titolo, l’Igor Novara, e la sfi-

dante, Imoco Conegliano. Mercoledì sera, davanti ad un pubblico numeroso ed entu-siasta, la squadra di Barbolini si è imposta per 3-0 (25-23, 25-20, 25-21). Gara 2 inve-ce si gioca stasera, sabato 21 alle 20,30 al PalaVerde di Villorba (TV). Le due favorite d’inizio stagione, si son ri-trovate per l’atto finale dei play off dopo aver superato indenni e con percorso netto i quarti (in 2 gare) e le semifinali (in 3 gare) che le avevano opposte rispettivamente, Novara dapprima a Firenze e poi a Busto Arsizio, Conegliano dapprima a Modena e poi a Scandicci, dimostrando una supe-riorità nettissima. Nei confronti stagionali

con Conegliano la formazione azzurra si è sempre imposta nelle sfide decisive per assegnare un trofeo arricchendo la bache-ca a Novembre con la SuperCoppa Italia-na e a Febbraio con la Coppa Italia.Le venete però hanno fatto più strada in Champions dove l’Imoco ha poi avuto ra-gione della Dinamo Kazan, meritandosi così l’accesso alla Final Four di Bucarest del 5/6 Maggio prossimi, mentre l’Igor ha dovuto piegarsi al Galatasaray Istanbul al quale ha ceduto, perdendo la gara casa-linga dopo aver vinto in Turchia e facen-dosi così sfuggire la possibilità di recar-si in Romania per l’atto conclusivo della manifestazione più importante per Club a livello europeo. Per lo scudetto, Piccinini e compagne, dopo stasera, torneranno in campo mercoledì 25 Aprile alle 17 davanti al proprio pubblico del PalaIgor. Nel caso la serie non si dovesse esaurire in quel-la data con la vittoria per 3 gare a 0 delle novaresi, l’eventuale gara 4 verrà dispu-

tata domenica 29 alle 18 a Treviso e, se le squadre dovessero essere sul 2 a 2, la quinta e decisiva partita che assegnerà lo scudetto 2018 andrà in scena a Novara, mercoledì 2 maggio alle 20,30. Naturalmente, tutti i match di questa serie di finale, per chi non potesse essere pre-sente al PalaIgor anche per problemi di biglietto, saranno trasmessi in diretta da RaiSport, canale 57 del digitale terrestre e verranno irradiati anche in oltre 80 paesi del Mondo.

FINALE SCUDETTO: LA IGOR CERCA IL BIS

di Attilio Mercalli

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IL FEDELISSIMO 3

Mi chiedo cosa scriverebbe oggi il nostro amico Beppe Vaccarone (a cui presto verrà intitolata la tribuna stampa del “Piola”) dopo i due torti subiti dal Novara in quel di Bari dal solito Marini che già a Terni ci aveva negato un rigore clamoroso in pie-no recupero… Difficile trattenere la rabbia a fronte di un’ingiustizia tanto grande ed incomprensibile. Oltre-tutto capitata nei minuti finali di una partita di fondamentale importanza per il nostro futuro. I numeri sono eloquenti: da quando siamo tornati in B (2015) abbiamo avuto 2 soli rigori in trasferta: a Frosinone nel 2017 subito

dopo un penalty regalato da Abisso ai padroni di casa ed a Parma lo scorso gennaio… in pieno recupero sul 3-0 per gli altri quando non contava più. In mezzo, con un piccolo esercizio di memoria, ritroverete una serie di epi-sodi da urlo: alla rinfusa mi vengono in mente il fallo su Faragò a Brescia, ovviamente quello su Chajia a Terni, un paio di affossamenti clamorosi su Troest a Carpi ed Avellino… Senza dimenticare ciò che accade rego-larmente al “Piola” dove non calcia-mo dagli undici metri dal 3 dicembre 2016… una vita fa!!!Di fronte a certe sviste così clamoro-se non è giusto pensare male… ma vien difficile anche pensar bene… Sul profilo facebook del Novara Calcio è stato pubblicato un video realiz-zato dai “Nuares” nel settore ospiti (secondo anello) dello stadio di Bari.

Da lassù in tempo reale tutti gridano “Rigore!!!!” tanto è evidente il mani di Floro Flores (che ha ammesso la scorrettezza, ma solo a fine gara). Come è possibile che non l’abbia-no visto dal campo Marini ed i suoi collaboratori?Comunque la “rabbia” non è solo legata all’operato arbitrale, ma con-

divisa per prestazioni sconcertanti della squadra come quella di sabato scorso con la Ternana. Per fortuna subito dopo è arrivata Bari dove, al netto degli episodi da moviola avrem-mo comunque meritato di vincere, ma certe distrazioni non devono più ripetersi. Il momento è decisivo… Forza ragazzi!!!

di Massimo Barbero

DOBBIAMO SEMPRE ARRABBIARCI?Dopo una debacle interna, fermati a Bari da due errori arbitrali

I due protagonisti al San Nicola: il nostro Puscas e l'arbitro Marini

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IL FEDELISSIMO4

RISULTATI

37A GIORNATASabato 21 aprile ore 15.00Brescia-CesenaCremonese-AscoliEntella-Pro VercelliFoggia-BariNovara-VeneziaPalermo-AvellinoParma-CarpiSalernitana-CittadellaPerugia-Ternana (Dom. 15.00)Pescara-Spezia (Dom. 17.30)Frosinone-Empoli (Lun. 20.30)

38A GIORNATASabato 28 aprile ore 15.00Venezia-Palermo (Ven. 19.00)Bari-Entella (Ven. 21.00)Ascoli-PerugiaCarpi-AvellinoCesena-FrosinoneCittadella-FoggiaEmpoli-NovaraPro Vercelli-ParmaSalernitana-BresciaSpezia-CremoneseTernana-Pescara

PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

EMPOLI 73 36 21 10 5 78 44 1 13 4 1 44 20 8 6 4 34 24

FROSINONE 62 36 16 14 6 57 39 -10 11 6 1 35 18 5 8 5 22 21

PARMA 60 36 17 9 10 49 33 -12 9 6 3 29 12 8 3 7 20 21

PALERMO 60 36 15 15 6 50 33 -12 10 5 3 29 15 5 10 3 21 18

PERUGIA 57 36 16 9 11 59 46 -15 11 2 5 32 22 5 7 6 27 24

BARI 56 36 15 11 10 51 44 -16 10 5 3 27 17 5 6 7 24 27

VENEZIA 54 36 13 15 8 45 35 -18 10 5 3 23 12 3 10 5 22 23

CITTADELLA 52 36 14 10 12 48 43 -20 5 6 7 23 22 9 4 5 25 21

FOGGIA 50 36 14 8 14 58 59 -22 6 5 7 26 28 8 3 7 32 31

CARPI 49 36 12 13 11 30 40 -23 8 6 4 22 18 4 7 7 8 22

SPEZIA 47 36 11 14 11 37 36 -25 8 7 3 23 12 3 7 8 14 24

BRESCIA 45 36 11 12 13 36 42 -27 6 8 4 22 18 5 4 9 14 24

SALERNITANA 44 36 9 17 10 44 49 -26 5 9 3 22 20 4 8 7 22 29

CREMONESE 43 36 8 19 9 40 40 -29 5 8 5 23 24 3 11 4 17 16

AVELLINO 40 36 9 13 14 45 53 -34 7 7 5 28 24 2 6 9 17 29

NOVARA 40 36 10 10 16 37 44 -32 5 5 8 18 23 5 5 8 19 21

PESCARA 39 36 9 12 15 43 60 -33 6 6 6 27 28 3 6 9 16 32

CESENA 38 36 8 14 14 51 60 -34 6 9 3 31 25 2 5 11 20 35

ENTELLA 37 36 8 13 15 36 48 -35 5 6 7 22 23 3 7 8 14 25

ASCOLI 36 36 9 9 18 33 55 -36 6 5 7 20 21 3 4 11 13 34

TERNANA 34 36 6 16 14 55 63 -38 5 10 3 29 23 1 6 11 26 40

PRO VERCELLI 34 36 7 13 16 41 57 -38 4 8 6 19 24 3 5 10 22 33

CLASSIFICA SERIE B 2017/2018

SQUADRA TOTALE CASA TRASFERTA

PROSSIMI TURNI

35A GIORNATAFoggia-AscoliParma-CittadellaBrescia-CarpiEmpoli-Pro VercelliEntella-AvellinoFrosinone-SpeziaNovara-TernanaPalermo-CremonesePerugia-VeneziaPescara-BariSalernitana-Cesena

3-00-01-13-21-11-10-31-11-12-21-1

36A GIORNATAAscoli-ParmaAvellino-FrosinoneBari-NovaraCarpi-PerugiaCesena-EmpoliCittadella-PalermoCremonese-SalernitanaPro Vercelli-PescaraSpezia-BresciaTernana-FoggiaVenezia-Entella

0-10-21-11-22-30-01-13-10-12-22-0

23 GOL: Caputo (Empoli).20 GOL: Donnarumma (Empoli). 18 GOL: Montalto (Ternana), Di Carmine (Perugia).16 GOL: Mazzeo (Foggia).8 GOL: Puscas. 4 GOL: Moscati, Maniero.3 GOL: Dickmann, Di Mariano.2 GOL: Chajia, Macheda. 1 GOL: Troest, Calderoni, Sansone, Sciaudone.

CLASSIFICA MARCATORIÈ durato una sola stagione il “purgatorio” dell’Empoli nella serie cadetta. La società toscana, retrocessa sorprendentemente l’anno scorso a Palermo dopo aver subito una clamorosa rimonta da parte del Crotone nelle ultimissime giornate di campionato, potrebbe festeggiare già lunedì vincendo (ed in concomitanza di altri risultati) allo “Stirpe” di Frosinone. Nella peggiore delle ipotesi il verdetto è soltanto rimandato di qualche giorno per una squadra che dall’avvento di Andreazzoli in panchina ha travolto il campionato a suon di gol. Non sarà una passeggiata però sul campo della truppa di Longo che è appena tornata al secon-do posto grazie al preziosissimo successo di Avellino. A due sole lunghezze segue il Parma che sembra la squadra più in forma

tra le inseguitrici. Il Palermo ha inanellato una serie di pareggi (3 dopo la sconfitta del “Tardini” la sera di Pasquetta) che ser-vono davvero a poco ai rosanero a caccia dell’obiettivo grosso di un’altra promozio-ne immediata. 3 pareggi di fila anche per il Bari che ha così compromesso il bersaglio grosso della promozione diretta che la città aspetta dal 2011 anno della retrocessione dalla massima serie. Scapita per un posto nei play off il Foggia che ha un ruolino tra i migliori dell’intero girone di ritorno. Il derby in programma allo “Zaccheria” sabato prossi-mo promette spettacolo ed antiche ruggini. Appassionante anche Perugia-Ternana, con-fronto posticipato a domenica come quello dell’andata e dai valori molto più equilibrati rispetto a qualche settimana fa.

EMPOLI PROMOSSO IN A: SI ATTENDE IL VERDETTO MATEMATICO

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IL FEDELISSIMO 5

Siamo arrivati alla trentasettesima giornata di serie B con gli azzurri seriamente invischiati nelle zone da incubo della classifica, situazione figlia delle ultime imbarazzanti pre-stazioni casalinghe.Oggi al “Piola” arriva il neopromosso Venezia, società fondata nel 1907 e poi rifondata in altre tre occasioni a seguito di altrettanti fallimenti ed ora di proprietà dell’italo-america-no Joe Tacopina che ha riportato i lagunari in cadetteria dopo periodi bui passati in terza e quarta serie.I veneziani allenati da Filippo Inzaghi disputano le gare casalinghe nel

suggestivo stadio “Penzo” che può ospitare circa ottomila spettatori e nel quale ci si arriva solo via mare. Gli anni di maggior splendore per i lagunari sono sicuramente quelli che hanno visto Zamparini fondere Venezia e Mestre per poi scalare subito le categorie. La promozione in C1 è arrivata al “Baracca” poi, dopo il salto in B con Zaccheroni, i neroarancio sono tornati a giocare al “Penzo”. Il meglio è rappresentato dalla conquista della serie A con Novellino in panchina, categoria mantenuta per qualche stagione grazie anche ai gol di Recoba e “Pippo” Maniero. Il Venezia di Inzaghi gioca un buon calcio, votato all’attacco, ma con grande attenzione alla fase difensi-va, la squadra è stata rinforzata in estate e a gennaio con gli innesti di

Gori, Signori (poi ceduto alla Terna-na), Del Grosso, Suciu, Andelkovic, Audero, Frey e Litteri mentre hanno lasciato la Laguna Vitale, Baldan-zeddu, Pederzoli, Moreo, Malomo e Ferrari.Attualmente il Venezia è in piena

corsa per entrare nel gruppo di squadre che disputeranno gli spa-reggi promozione. Per gli azzurri invece quella di oggi è forse l’ultima occasione (o quasi) per salvare la faccia ed evitare una vergognosa retrocessione.

L’AVVERSARIO DI TURNO: IL VENEZIAPippo Inzaghi alla guida di una neopromossa molto ambiziosa

di Thomas Gianotti

Per Inzaghi rilancio in laguna dopo la stagione nel Milan

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Il Venezia è una neopromossa sol-tanto di nome perché è un club che ha la storia, il blasone e soprattutto le potenzialità per un ruolo di primo piano. In questa ultima parte della stagione e soprattutto nelle anna-te future. Ne abbiamo parlato con Marco De Lazzari, giornalista de “Il Gazzettino” che segue abitualmen-te le gesta della squadra affidata dall’estate 2016 al meno giovane dei due fratelli Inzaghi.Ciao Luca, come giudichi questa stagione del Venezia?“Direi molto positiva considerando che stiamo parlando di una neo-promossa che non ha rivoluzionato l’organico, limitandosi a piazzare qualche innesto mirato, sempre nel rispetto di una gestione oculata. L’obiettivo era raggiungere la quota salvezza ed a 50 punti gli uomini di Inzaghi ci sono arrivati con 9 gior-nate di anticipo. L’unico momento

di appannamento forse l’hanno at-traversato ad inizio girone di ritor-no. Anche se la partita più brutta rimane, probabilmente, quella gio-cata contro il Novara all’andata”.Come valuti l’allenatore Pippo Inzaghi?“Dopo aver guidato il Milan in serie A ha fatto una scelta umile accet-tando la Lega Pro anche se Ve-nezia non rappresentava certo un salto nel buio per lui perché avreb-be lavorato a fianco di un uomo di esperienza quale Perinetti (ora al Genoa) e con un presidente come Tacopina, reduce dalla promozio-ne in A a Bologna. Mister Inzaghi è stato bravo a cambiare modulo: dal 4-3-3 dello scorso campionato (vinto nonostante un girone mol-to competitivo) ad un 5-3-2 forse meno spettacolare, ma decisa-mente efficace in categoria supe-riore. Buono anche l’apporto ga-rantito dagli innesti invernali: Litteri e Frey hanno senz’altro aggiunto qualcosa mentre Firenze, pur gio-cando meno, ha comunque segna-to 2 gol ”.Dopo tanti alti e bassi societari

si annuncia finalmente un futuro stabile ed ambizioso per questo Venezia?“Qui su ogni progetto calcistico pende una “spada di Damocle” rappresentata dal “Penzo”. Anche Tacopina, come i suoi predecesso-ri, al suo arrivo ha parlato di costru-ire un nuovo stadio, ma finora non si è mosso nulla di concreto. L’at-tuale Presidente però non ha mes-so delle scadenze al proprio impe-gno. Ha promesso la A in 5 anni ed in effetti nelle prime due stagioni ha centrato altrettante promozioni”.Parlaci del rendimento di Ago-stino Garofalo che a Venezia sta completando un altro biennio molto positivo..“Nel passato campionato ci ha re-galato grandi soddisfazioni. Basti pensare che ha fornito circa 11-12 assist per altrettanti gol dei compa-gni. Questa stagione era comincia-ta con un infortunio al polpaccio in ritiro che ha indotto la società ad affiancargli Del Grosso quale al-ternativa. Ma, quando sta bene, il titolare è Garofalo che, pur senza essere devastante come in Lega

Pro, ha offerto ancora un buon rendimento segnando un gran gol contro il Perugia”.È cominciato un periodo intenso nel quale si gioca ogni tre giorni, come è successo questa setti-mana. Come sta, nel suo com-plesso, la rosa del Venezia?“Direi molto bene visto che Inzaghi ha praticamente tutti gli uomini a disposizione e non ci sono proble-mi particolari. A Perugia il mister ha scelto di cambiare qualcosa come peraltro fa raramente perché è un tecnico che di solito punta sulla stessa ossatura di uomini”.

DALL’ALTRA PARTE DEL CAMPO…La stagione positiva del Venezia nel racconto di Marco De Lazzari

All'andata duello vivace tra Garofalo e Dickmann

di Francesca Riga

I PROSSIMI IMPEGNI DEL NOVARA38A GIORNATA – Sabato 28 aprile ore 15.00

EMPOLI-NOVARA

39A GIORNATA – Martedì 1° maggio ore 15.00CREMONESE-NOVARA

40A GIORNATA – Sabato 5 maggio ore 15.00NOVARA-PESCARA

41A GIORNATA – Sabato 12 maggio ore 15.00PERUGIA-NOVARA

42A GIORNATA – Venerdì 18 maggio ore 20.30NOVARA-ENTELLA L'esperto Bentivoglio

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IL FEDELISSIMO 7

“Nessun miracolo calcistico nel-la patria di San Gennaro – questo l’attacco sul “Corriere di Novara” del lunedì successivo - Al “San Pa-olo” ha vinto la squadra più forte che, oltretutto, si è trovata la strada spianata dagli errori di un Novara tornato a concedere agli avversari le amnesie di inizio stagione. Il 2-0 è lo specchio fedele di una gara che i padroni di casa hanno sbloccato quasi subito per poi controllare con relativa tranquillità. Vien da chiedersi a che partita avremmo assistito se gli azzurri fossero riusciti a trascinare più a lungo quello 0-0 iniziale che esponeva la squadra di Mazzarri ai contropiedi ospiti. Ma questo risulta, alla fine, un esercizio ozioso…”.Dopo il brivido di un infortunio all’ar-bitro Doveri che riesce comunque a rimanere in campo, ecco le due

reti: “Così il vantaggio napoletano fa ancora più rabbia per la maniera in cui scaturisce: un retropassaggio di Radovanovic mette in difficoltà Fontana che di piede serve inopina-tamente Dzemaili al limite dell'area. Il numero 20 porge palla a Cavani che insacca a porta sguarnita.L'errore manda in bambola la difesa azzurra che balla ripetutamente di fronte all'insistito "torello" offensivo dei padroni di casa. Il 2-0 sembra proprio nell'aria ed arriva prima dell'intervallo. Paci non sale coi compagni e la sua posizione risulta decisiva nel tener in gioco Cavani in occasione di un errato disimpe-gno al limite dell'area di Mascara. "El Matador" è lucido nel servire Cannavaro che firma il raddoppio, depositando la sfera nella porta in-custodita”.

Cavani festeggia la rete dell'1-0 al Novara

NAPOLI-NOVARA 2-0

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, In-ler (31'st Vargas), Zuniga (44'st Dossena); Hamsik (47'st Ammendola), Dzemaili; Cavani. A disp. Colombo, Fernandez, Fideleff, Britos. All.: MazzarriNovara (5-3-2): Fontana; Morganella, Paci (32'st Dellafiore), Centurioni, Lisuzzo, Gemiti; Porcari, Radovanovic (11'st Pesce), Jensen; Mascara (31'st Rubino), Caracciolo. A disp. Coser. Rinaudo, Mazzarani, Morimoto. All.: Tesser.Marcatori: pt: 21' Cavani, 38' Cannavaro. Arbitro: Doveri di Roma.

ACCADDE OGGI: 21 APRILE 2012Nulla da fare per noi al “San Paolo” contro il Napoli di Hamsik e Cavani

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IL FEDELISSIMO8

Un ringraziamento particolare all’Uf-ficio Stampa del Novara che ci ha consentito quest’intervista in una settimana densa di impegni ravvi-cinati per la prima squadra.

Ciao Marco, grazie per la tua pre-senza al Club dei Fedelissimi in un momento a dir poco compli-cato. Come sta il tuo ginocchio? “Un saluto ai tifosi che leggono anzitutto. Per fortuna è solo una contusione patita in allenamento venerdì che si è acutizzata a fine primo tempo a seguito di una botta presa proprio nello stesso punto. Conto di rientrare già con il Ve-nezia”.Tu sei un uomo di B, hai giocato a Perugia, Bari e Avellino credo non ti sia mai trovato in un momento simile? Come se ne esce?“Una situazione simile l'ho vissuta ad Avellino. Ora non si possono più fare calcoli, occorre fare pun-ti in qualsiasi campo. Sappiamo bene che il girone di ritorno è più complicato di quello d'andata. L'imperativo è fare punti anche in gare proibitive”.Si è avuta spesso la sensazione che non riusciate a sbloccarvi dal carico emotivo e che la tensio-ne nervosa vi penalizzi in alcuni momenti.“Ti posso assicurare che noi come professionisti cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro, a volte alcuni episodi ci hanno penalizzato (vedi la prima rete contro la Ternana); a volte la tensione ha compromesso il risultato invece. Nessuno, fidati, vuole fare figuracce e tanto meno perdere le partite. Sicuramente le colpe sono nostre, abbiamo spesso mancato di continuità soprattutto quando eravamo ad un passo dal cambiare i nostri obiettivi”.Ti faccio una domanda tecnica

di quelle però che si azzardano al bar: guardando le qualità dei singoli, palleggiatori e colpitori di testa, ci saremmo aspettati qualche rete in più dalle palle inattive…“Indubbiamente potevamo fare più gol da palle inattive sia di testa che di piede, attaccanti e difensori compresi. È una delle cose su cui stiamo lavorando e cercheremo di fare meglio in queste circostanze; spesso le partite si decidono con degli episodi”.Parliamo di te, dei primi calci al pallone e delle giovanili nel Torino…“Da bimbo ho iniziato nella squa-dra del mio paese, il Ciriè e a dieci anni sono andato al Toro. Qui è cominciata la trafila delle giovanili arrivando ad allenarmi spesso con la prima squadra dell'allora mister Ventura. Ho vissuto un'esperien-za molto formativa, dal punto di vista tecnico e comportamenta-le entrando a far parte del calcio dei grandi. Allenarsi con Rolando Bianchi, Ogbonna, solo per citarne alcuni, è stato molto importante ed iniziare la mia carriera con la promozione del Torino è stato un bel trampolino di lancio”.Preferisci giocare in una difesa a tre o a quattro? “Prediligo quella a tre perché è più divertente, tocchi più palloni, sei più nel vivo del gioco; voglio sot-tolineare che prima viene il bene della squadra, vincere più gare a prescindere dal modulo adottato. Se non vinci non ti diverti e passa tutto in secondo piano”.Ai miei tempi si appendeva il poster del proprio idolo in ca-meretta, tu ne hai avuto uno?“Succede anche ai miei tempi! Ho ancora appeso il poster di Canna-varo nella mia cameretta di Torino”. Con la maglia della Juve?“Ti pare? Con quella della Nazio-nale. Purtroppo ho avuto modo di apprezzarlo quando era a fine carriera, mi sarebbe piaciuto am-mirarlo ai tempi del Parma, rimane

il mio idolo e fonte di ispirazione”.Ti riferisci alle scelte di tempo ed agli anticipi?“Proprio così, essendo fisicamente simili apprezzavo il suo tempismo e la sua grinta. Rimarrà indimen-ticabile il Mondiale del 2006 vinto anche grazie a lui”.Senti, il "Lazza" mi ha chiesto di chiederti perché la scelta della maglia numero 8?“Premetto che è un numero bello e che mi piace (Matteo non piange-re). Lo scorso anno quando sono

arrivato c'era quello disponibile insieme al 33 (se non ricordo male) ed essendo amico di Faragò che lo aveva appena lasciato ho pre-ferito quello. Quest’estate volevo cambiarlo, ma non avendo molte alternative ho mantenuto quello”.Ha portato bene a Paolo per cui...“Spero accada altrettanto per me, poi Paolo è un amico vero...”.Al bar quando si parla del No-vara e si fa il tuo nome la frase ricorrente e che tu porti sempre a casa la pagnotta, in una stagione difficile come questa penso ti faccia piacere?

“Gli apprezzamenti personali fanno sempre piacere, ma ciò che conta di più è il risultato e quello che fa la squadra nel suo insieme; è evidente che maggiori sono le prestazioni positive dei singoli e migliore è il rendimento del collettivo.Vivi a Torino e fai il pendolare oppure hai trovato casa qui a Novara?“Torino non è distante, ma vivo naturalmente qui a Novara. Ciò è fondamentale per avere una vita più regolare, raggiungere il campo di allenamento senza fare le corse in auto e rientrare presto alla sera nonché frequentare i miei compagni di squadra anche fuori dal terreno di gioco”.Domanda leggera per sdramma-tizzare il momento poco esaltan-te: se ti dico "Tre uomini e una gamba" a cosa pensi? “Immagino tu ti riferisca alla scena della partita sulla sabbia? Io e alcuni colleghi (Comi, Falco, Ceravolo e Nalini) eravamo al mare e abbiamo voluto replicare la scena memo-rabile del film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Abbiamo impiegato più tempo per sotterrare Ceravolo nella sabbia che per riprendere l'intera scena!” Quale musica ascolti?“Mi piace molto tutta la musica pop in generale, non ho un gruppo o un cantante preferito”. Concludo con una domanda alla Gene Gnocchi: ma voi calcia-tori che indossate quelle cuffie enormi ascoltate la musica nel pre-gara oppure le mettete per tenere lontani i giornalisti?“Personalmente ascolto la musica, poi non so quanti calciatori che vengono inquadrati nel pre partita ascoltino realmente qualcosa nelle cuffiette”.Ora ti saluto e ti ringrazio per la grande disponibilità avuta in un periodo un po' tribolato.“È stato un piacere e ne approfit-to per salutare tutti i tifosi azzurri che ci leggono e sostengono allo stadio”. 

IL PROTAGONISTA: MARCO CHIOSAAll’arrivo in azzurro ha scelto la maglia numero 8 dell’amico Faragò

di Fabrizio Gigo

Marco Chiosa in azione

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IL FEDELISSIMO 9

QUESTA PAZZA SERIE BGentili dalla serie B ai reality… Stroppa invece si diletta coi numeri

Il Grande Fratello e l’area piccola

Dall’erba del Picco alla casa del

Grande Fratello, da Michele Serena

a Barbara d’Urso, da calciatore a

concorrente in un reality show. Si

può dire che Matteo Gentili abbia

fatto carriera? Da difensore centrale

della squadra che nella stagione

2011-2012 ha centrato il triplete in

Lega Pro (il tripletino!) a personag-

gio televisivo (diciamo di secondo

piano) non è certo un escalation,

non è andato a giocare nel Bar-

cellona o nel Manchester United.

Calcisticamente non un fulmine,

complici anche i numerosi infortuni:

oltre che nello Spezia ha giocato

anche con Vicenza, Pergocrema,

Reggina, Varese e Carrarese tra

serie B e serie C per un totale di

76 presenze e 6 reti. Se sul terre-

no di gioco non è un campione.

da qualche altra parte pare sia un

vero fuoriclasse visto il suo fidan-

zamento con Paola Di Benedetto,

ex discinta “madre natura” nella

trasmissione “Ciao Darwin” pre-

sentata da Paolo Bonolis (riferia-

mo solamente non avendo la più

pallida idea di chi possa essere la

suddetta fanciulla). Comunque,

volando di gossip in gossip, la

relazione con la “succinta” è fi-

nita durante un altro reality show,

l’Isola dei Famosi, (sappiamo che

molti di voi stanno brancolando

nel buio!) dove Barbara d’Urso lo

ha preso sotto la sua ala (non un

numero sette della squadra avver-

saria) protettrice e per questo lo ha

chiamato alla nuova edizione del

Grande Fratello. Diciamo che non

è come essere chiamato da Allegri

alla Juventus! Per inciso Gentili

stava giocando in serie D nel Real

Forte Querceta, squadra di Forte

dei Marmi, con cui stava lottando

per i play off: diciamo dai “play

off” al “reality show”, sempre di

inglese si tratta.

Se le “grandi” fanno veramente

le grandi

Per fortuna che il Parma torna a

correre battendo in trasferta l’A-

scoli e, per fortuna, che il Frosinone

ricomincia a vincere in trasferta

espugnando Avellino. E poi per

fortuna che l’Empoli continua a fare

il suo dovere ottenendo tre punti

pesanti sul campo del Cesena. Se

“la strada dell’eccesso conduce al

palazzo della saggezza”, parole

del poeta inglese William Blake e

dei suoi proverbi infernali, si po-

trebbe parafrasare che “la strada

dell’eccesso di vittorie delle prime

in classifica (non tutte) porta al pa-

lazzo della salvezza azzurra”. In

termini più prosaici: “meno vittorie

a sorpresa ci sono meglio è”. Sem-

pre considerando le necessarie

eccezioni!

Filosofie a confronto

A proposito di salvezza, a Foggia

festeggiano già l’obiettivo raggiun-

to visto che, parole dell’allenatore

Giovanni Stroppa: “La quota per

la salvezza matematica quest’an-

no sarà più bassa di 50 punti dal

momento che la quota tra chi sta

sopra e chi sta sotto si sta dilatan-

do invece di diminuire”. Ci pos-

siamo credere a questo novello

matematico della scuola Pitagorica

(da Foggia a Crotone il viaggio è

abbastanza lungo)? Oppure bi-

sogna affidarsi a una filosofia cal-

cistica più concreta e ascoltare

un altro presocratico (non è uno

strano esterno basso di centro-

campo) come Democrito: la realtà

è formata da atomi, piccoli corpi

indivisibili che costituiscono tutte

le cose. Insomma bisogna prima

mettere tanti piccoli punti indivisibili

e formare una solida classifica per

dire di essere salvi e poi si può

anche fare della filosofia.

di Enea Marchesini

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IL FEDELISSIMO1010

di Gianni Milanesi

Il funerale del nostro Vice Pre-sidente e Direttore Beppe Vac-carone ha rappresentato l’en-nesima occasione per riunire tanti grandi giocatori del Novara di una volta che, dopo aver ap-peso al chiodo le fatidiche scar-pe bullonate, hanno poi intrapre-so carriere diverse ed importanti, qualcuno all’estero.Tra i presenti ho rivisto Carlo Ja-comuzzi, con cui mi sono intrat-tenuto.Ve lo ricordate il forte centravan-ti, torinese di nascita, che iniziò la sua carriera nelle giovanili gra-

nata per poi militare in diverse squadre di serie A e B e perfe-zionare le proprie qualità nella Sampdoria?Rammento che lui dal ’70 al ’72 giocò in maglia azzurra sotto la guida dell’allenatore Carletto Pa-rola realizzando ben 19 reti. Pas-sò poi all’Hellas Verona nel 1972,

alla Ternana nel 1973 (che in quel campionato riuscì a tornare nel-la massima serie), al Taranto nel 1974 per rientrare poi di nuovo al Novara dal 1977 al 1980 con gli allenatori Viviani, Bolchi, Molina, e firmare altri 22 centri con i no-stri colori. Insomma, divenne un uomo importante a suon di goal!Celebre fu la sua rovesciata vin-cente alla “Ronaldo” nella gara contro il Perugia. Una prodezza che lo accomunava a Boninse-gna. La prima volta che giocavamo contro il Sorrento al vecchio sta-dio descrissi in radiocronaca la magnifica rete di Carlo. Giunto un pallone in area, Jacomuzzi azzeccò una rovesciata spet-tacolare che ci valse la sesta vittoria consecutiva nel campio-

nato 1971-72, sotto la guida di Carlo Parola. Il Novara schierava Pulici, Veschetti, Unere, Vivian, Udovicich, Grossetti, Gavinelli, Carrera, Jacomuzzi, Giannini, Picat Re. Tra gli ospiti giocava il famoso Bruscolotti.Me lo ricordo anche nella gara che si disputò il 9 aprile 1972

DAL DIARIO DI GIANNILa storia di Carlo Jacomuzzi centravanti azzurro negli anni settanta

"Jaco" precursore di CR7 In azione all'Alcarotti

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IL FEDELISSIMO 11

sempre all’Alcarotti contro il Ge-noa (neopromosso in serie B). Lui ex sampdoriano li aveva già castigati all’andata con un con-tropiede fulmineo quasi allo sca-dere del tempo regolamentare. Era riuscito a battere il portiere rossoblu Lonardi, accaparran-dosi una palla lunga e sfruttan-do la sua velocità per dribblare due difensori avversari. Pure in

quella sfida casalinga di ritorno Jacomuzzi risultò nefasto per i liguri perché proprio sotto la cur-va occupata dai tifosi del Grifone (che ad onor del vero erano molti più di noi!) realizzò con un tuffo un gran goal di testa lasciando la difesa avversaria annichilita. Al-cuni di voi di sicuro non l’hanno dimenticata quella partita!Prima di terminare la sua carriera

agonistica militò anche per due campionati nell’Omegna andan-do a rete per altre 7 volte.L’ho incontrato di nuovo nel Novara Calcio all’epoca della presidenza dell’avvocato Paolo Baraggioli, quando il ds Croso ingaggiò come mister Giampa-olo Chierico ed a Carlo venne affidato l’incarico di consulen-te esterno, in nome del grande legame con i colori del vecchio Novara Calcio.Ancor oggi vive nella nostra città, anche se gli impegni lo portano spesso lontano dall’Italia.Appese le scarpette al chiodo, intraprese e perfezionò la carrie-ra di direttore sportivo lavorando (dopo una parentesi nel Novara) per il Napoli (fu lui ad ingaggiare Cruz, Boghossian, Matrecano, “Benny” Carbone, Agostini e Rincon), e successivamente per l’Atalanta, all’epoca di Pippo In-zaghi. Divenne quindi osservato-re del Chelsea (copriva l’America Latina e l’Europa meridionale),

poi della Roma, del Bologna, del Genoa ed oggi lavora per l’Ever-ton, blasonato club di Liverpool.In chiusura di articolo inviamo un caro saluto a Carlo Jacomuzzi da parte di tutti i tifosi azzurri che l’hanno applaudito e gli rinnova-no un caloroso grazie per quello che ha dato ai nostri colori. Con la speranza che le nuove gene-razioni possano imitarne le ge-sta… FORZA NOVARA!!!

Quattro figurine azzurre

Una formazione del Novara risalente ai primi campionati di Serie C

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Cari Amici, ho provato ad ingan-nare il Direttore rimandandogli il pezzo che avevo preparato per la gara interna con l’Empoli di inizio dicembre, ma lui non me l’ha fatta passare… Ed allora eccomi a par-lare di Cremona dove andremo il 1° maggio: città molto interessante, dal punto di vista storico e artistico; soprattutto per le ricche vicende medievali. Ma andiamo con ordine.Nel 603 Cremona, già bizantina, fu conquistata dai longobardi. In quest'epoca spadroneggiavano, in città, alcune famiglie longobarde, fra cui i Colleoni, i Crotti, i Suardi. La città venne poi retta dal vescovo; anche dopo la conquista carolin-gia, il vescovo conte mantenne ed ampliò il suo controllo sulla città e sul contado. Tra il novecento e il mille la città accrebbe il suo potere, grazie ad importanti concessioni ai vescovi rettori della città. Tra gli altri si distin-sero Liutprando, che fu chiamato alla corte imperiale in Sassonia, e Olderico, che riuscì ad ottenere dall'imperatore Ottone III importanti privilegi per la città. Sotto l'imperatore Enrico IV la cit-tà si rifiutò di pagare gli oppressivi balzelli che l'impero richiedeva e che il vescovo conte imponeva ai cittadini. Nacque così la leggenda dello scon-tro tra il principe Enrico e Giovanni Baldesio, gonfaloniere maggiore della città. Tradizione vuole che Zanén Baldesio riuscì a disarcionare il principe, risparmiando alla città il pagamento della palla d'oro (la "bàla"), di circa tre chili, che tutti gli anni la città doveva all'imperatore.Quell’anno la palla d’oro fu donata a Berta, la fidanzata del cavaliere, come dote per il suo matrimonio. A questa leggenda si aggiunge una notizia storica di pochi anni dopo. Lo stemma cittadino ricorda que-sto episodio, col braccio di Balde-sio che sorregge la palla d'oro del tributo, con il motto riportante la

frase "la mia forza sta nel braccio" in lingua tardo-latina (fortitudo mea in brachio). Nel 1093 si formò un'alleanza mi-litare anti imperiale, capeggiata da Matilde di Canossa, che aveva numerosi possedimenti a cavallo del Po, cui parteciparono altre città lombarde. Il conflitto si risolse con il giuramen-to di obbedienza dell'imperatore Enrico IV a papa Urbano II e con la donazione nel 1098 dell'Insu-la Fulcheria (l'area di Crema) alla città di Cremona, che con questo atto si costituì in libero comune, diventando una delle più ricche, potenti e popolose città dell'Italia Settentrionale. A partire dal 1093 il comune lottò con i comuni vicini per ampliare e difendere il proprio territorio. In questo periodo la città ebbe forti divisioni interne fra la parte di città legata ai ghibellini, la città vecchia, e quella legata a guelfi, la città nuova.

Il conflitto giunse addirittura al punto di creare due palazzi comunali, con l'edificazione del Palazzo Cittanova, ancora esistente. Con la discesa del Barbarossa, la città si alleò all'imperatore, che appoggiò Cremona contro la rivol-ta di Crema, aiutata viceversa dai milanesi nelle sue rivendicazioni d'indipendenza. Nel 1160 Cremona riconquistò Crema e, dando appoggio all'im-peratore, diede l'assalto a Milano distruggendola (1162). Come rac-conta anche Umberto Eco nel suo Baudolino, ai cremonesi fu affidata la distruzione di Porta Romana.

Solo nel 1167 che la città si schierò con gli altri comuni italiani contro l'impero, entrando a far parte della Lega Lombarda, che il 29 maggio 1176 sconfisse le truppe imperiali a Legnano. Nel 1232 iniziò il legame tra Cre-mona e l'imperatore Federico II chiamato in causa in una disputa di potere interno alla città. La nuo-va alleanza con l'impero portò alla vittoria nella battaglia di Cortenuova contro la Lega Lombarda. Federico II portò spesso la sua corte nella città e l'unico episodio davvero sfor-tunato fu la sconfitta ad opera dei parmigiani a Vittoria, città creatura di Federico II, che portò alla cattura di più di duemila cremonesi.  Alcuni anni dopo la ritorsione nei confronti dei parmigiani fu molto dura: i cremonesi inflissero ai rivali una sconfitta militare, durante la quale sottrassero il carroccio del nemico e... i pantaloni dei militi, che in segno di profondo scherno e de-

risione rimasero appesi per secoli alle volte del duomo di Cremona. In questo periodo furono poste in essere numerose opere edilizie: la cella campanaria del Torrazzo e la sua ghirlanda ottagonale con cu-spide conica, la chiesa romanica di S. Francesco, i transetti della cattedrale e la Loggia dei Militi. Nel XIV sec. la città fu retta dai Vi-sconti, in alternanza con importanti figure politiche del tempo, come Ludovico il Bavaro, imperatore nel 1327, e Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia: e ciò sino al 1403.Nel 1406 la signoria passò a Fi-lippo Maria Visconti, che la rese

ereditaria. Cremona, con questo atto, entrò a far parte del Ducato di Milano e ne seguì le sorti, sino all'unità d'Italia. Sotto i Visconti prima e gli Sforza poi Cremona ebbe un intenso svi-luppo culturale e religioso. Nel 1441 la città fu scelta per ce-lebrare le nozze tra Francesco I Sforza e Bianca Maria Visconti, il 25 ottobre. Si racconta che nel ban-chetto nuziale sia stato servito per la prima volta il torrone, che è ora uno dei prodotti più noti di Cremo-na; ma non si tratta di verità storica, e neppure di tradizione antica, in quanto è invece una felice trovata pubblicitaria dell'industria dolciaria cremonese del primo Novecento! Dopo la guerra tra Ludovico il Moro e la Francia di Luigi XII Cremona passò per un breve periodo sotto la Repubblica di Venezia, dal 1499 al 1509. Dopo alterne fortune mi-litari, Cremona tornò al Ducato di Milano, retto dai francesi di Luigi XII, nel 1509. Successivamente, nel 1524 vi fu la conquista della città ad opera degli spagnoli. Cremona, pur rassegnata alle scorribande e ai cambiamenti imposti dalle truppe vincitrici, con-tinuò ad abbellirsi architettonica-mente. Un esempio è la costruzione della loggia realizzata, in stile bramante-sco, sul porticato posto in faccia-ta al Duomo, ad opera di Lorenzo Trotti. Nel 1546 il ducato passò definiti-vamente a Filippo II, re di Spagna; iniziò per Cremona (e la Lombardia in generale) un lungo periodo di dominazione, che tenderà a sot-trarre risorse senza reinvestire nelle opere infrastrutturali e produttive del territorio. Alla fine del Seicento l'incapacità spagnola di gestione del territorio, dopo la carestia (1628) e la peste (1630), unita all'interesse della ca-sata d'Austria per l'Italia settentrio-nale, portò dapprima alla conquista francese il 9 febbraio 1701, poi alla conquista austriaca del 10 aprile 1707. La dominazione fu sancita nel 1714 dalla Pace di Utrecht. Cremona seguì poi, com’è ovvio, le vicende della Lombardia nei secoli XVIII e XIX, sino all’Unità italiana.

IL FEDELISSIMO12

di avv. G.B. Quadrone

DOVE ANDIAMO STAVOLTA…Doppia trasferta ravvicinata: dopo Empoli il 1° maggio si va a Cremona

Esodo azzurro allo "Zini" il 29 novembre 2009

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IL FEDELISSIMO 13

di Roberto Carrara

Dopo l’inopinata sconfitta inter-na contro la Ternana (rivale nella lotta per la salvezza) e la lunga trasferta in quel di Bari, è già ora di un altro probante impegno al “Piola”. Arriva il Venezia che, sotto la guida dell'esperto Pip-po Inzaghi, dovrebbe tranquilla-mente riuscire a centrare l'obiet-tivo play off.Per gli azzurri, dopo la debacle interna contro l’ultima in classifi-ca, che ha gettato nello sconfor-to un po' tutto il popolo novare-se, l'occasione per rifarsi subito c'è stata sin dalla trasferta in ter-

ra di Puglia. I ragazzi di Mimmo Di Carlo hanno sfoderato una gara tutta grinta e concentra-zione. Alla fine ne è scaturito un pari (1-1) ma con tante recrimi-nazioni in casa azzurra per una

mancata espulsione barese e un clamoroso rigore negato verso fine gara per evidentissimo fallo di mano di Floro Flores (autore tra l'altro della rete del pareggio dei “galletti” a inizio ripresa).

È arrivato un punto, dunque, che se alla vigilia sarebbe stato sottoscritto di buon grado, alla fine, per quel che si è visto in campo, grida invece vendetta.Ora dunque massima concen-trazione ed impegno coi laguna-ri per cercar di superare questo non facile ostacolo. Tornare alla vittoria al “Piola” è l'imperativo in casa novarese. A sei turni dal termine del campionato cadet-to i punti da qui alla fine ormai valgono oro puro. La quota tran-quillità impone almeno 49 – 50 punti e la strada per raggiungerli è ancora lunga ed irta di ostaco-li, ma le possibilità ci sono tutte.Forza ragazzi: tre punti col Ve-nezia per continuare la rincorsa verso la tanto sospirata salvez-za!

RIPETERE SUBITO LA PROVA DI BARI!Vietato fare regali ad un Venezia quadrato ed ambizioso

Una delle tante occasioni avute dal Novara nell'ultima trasferta

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Per fare il portiere ci vuole grande passione, qualità che certamente non manca a Cristiano Ragone. Classe 1999, ha fatto della porta la propria casa calcistica e sin dall’i-nizio della carriera ha indossato i guanti da estremo difensore. “Mi è sempre piaciuto fare il portiere - dichiara Ragone - da quando gioco ho sempre ricoperto questo ruolo, tranne in poche occasioni all’inizio, nelle quali ho svolto anche mansio-ni da attaccante. Avendo un fratel-lo maggiore, quando giocavamo, era lui a calciare in porta ed io, più piccolo, dovevo cercare di parare i suoi tiri. Così quando ho deciso di dedicarmi al calcio ho scelto di farlo in porta”.Un percorso calcistico che inizia nella squadra della sua città:“A 4 anni ho iniziato a Mariano Co-mense, successivamente sono an-dato a Giussano dove sono rimasto per 4 stagioni, con due parentesi, al Monza, per qualche mese e al Lecco in fase di preparazione. Il passo seguente è stato a Carate Brianza dove con la maglia della Folgore giocavo con gli Allievi al-lenandomi anche con la Juniores e la prima squadra. Dall’anno scorso vesto l’azzurro del Novara”.Passare alla Primavera novarese, ha comportato una necessaria fase di adattamento:“La parte più difficile è stata all’ini-zio quando ho dovuto rapportar-mi con una realtà completamente nuova. Il livello del campionato era altissimo e quindi ho dovuto lavorare molto in allenamento per riuscire a migliorare. La prima con-vocazione, contro la Roma, mi è

servita da stimolo ed ho guadagna-to autostima. Da lì sono riuscito a trovare più spazio e maggiore con-tinuità. Sono stato accolto subito benissimo, i compagni mi hanno aiutato a inserirmi. Come è normale che sia, la competizione c’è, ma è sana e questo aiuta a dare sempre il massimo ed a non mollare mai”.Quest’anno, più che mai, la Pri-mavera ha un grande obbiettivo:“Vogliamo vincere il campionato. Già nella scorsa stagione, contro avversari blasonati, siamo riusciti a ben figurare. Ora, ben consci delle nostre potenzialità, dobbiamo riu-scire a fare il salto in Primavera 1. Il gruppo è fantastico, c’è grande coesione e tutti siamo determina-tissimi a raggiungere l’obbiettivo”.Quello del portiere è un ruolo de-licatissimo. Per un giovane sono tante le insidie che presenta…“L’aspetto psicologico è fonda-mentale. Non puoi permetterti nes-suna indecisione perché spesso un errore risulta fatale. Per fare l’estremo difensore devi avere una grande passione. Io ho sempre amato giocare in porta, sono un po’ spericolato e sin da bambino non avevo nessun timore a buttar-mi anche sui sassi per parare. In porta hai una posizione privilegiata rispetto ai compagni per quanto riguarda la visione dello sviluppo della manovra. Proprio per questo

motivo devi guidare la difesa e farti valere. Come per le altri posizioni in campo, anche i portieri hanno le proprie caratteristiche. Personal-mente mi ritengo agile e reattivo”.Il Novara ha dimostrato di aver sposato la linea verde in porta. Questo che effetto ti fa?“Vedere una Società che punta sui giovani fa piacere. Questo mi deve servire da sprone per dare il massi-mo quotidianamente, migliorare e sperare di poter un giorno vestire la maglia della prima squadra. Al momento con loro ho fatto alcuni allenamenti, un’esperienza bellis-sima e davvero utile”.Tanti sono stati in questi anni i sacrifici che Cristiano ha dovuto affrontare:“Frequento l’ultimo anno all’Istituto

Tecnico con indirizzo informatica e telecomunicazioni a Mariano Co-mense. Esco da scuola alle 14 e mezz’ora dopo ho il pulmino per raggiungere Novarello. Terminati gli allenamenti, faccio ritorno a casa intorno alle 20 e magari devo ini-ziare quasi subito a studiare. Si possono definire sacrifici, ma se ami giocare a calcio vi posso as-sicurare che tutto questo non mi pesa affatto”.Tifoso milanista, Cristiano nel tempo libero esce con gli amici. Qual è il tuo sogno?“Ambisco ad arrivare in prima squadra nel Novara. Poter riusci-re a debuttare in Serie B sarebbe bellissimo. Questo è il primo pas-so da compiere poi in futuro… c’è sempre tempo per sognare”.

di Simone Cerri

CONOSCIAMOLI MEGLIO: CRISTIANO RAGONEFare il portiere per lui è una passione scattata da bambino quando sfidava il fratello

IL PUNTO SUI CAMPIONATIdi Fabio Calcaterra

PRIMAVERAGli azzurrini hanno battuto (3-1) a Novarello il Parma che occupa il penultimo posto in classifica. I ragazzi di Gattuso partono forte e dopo appena 5 minuti trovano il vantaggio con Stoppa dopo un uno-due con il compagno Fonseca. I nostri continuano a macinare gioco ed occasioni, ma gli ospiti alla prima opportu-nità li puniscono con Patacchini. Nella ripresa i padroni di casa sono intenzionati a mettere le cose in chiaro e nei primi 5 mi-nuti ipotecano il successo. Al

48’ Cordea supera il portiere av-versario per il nuovo vantaggio novarese e dopo appena 120 secondi, Katuma si invola sulla destra e mette al centro dove il solito Stoppa insacca per il 3-1 finale. Il Novara mantiene il primo posto insieme all’Empo-li. Nella prossima partita la no-stra Primavera sarà impegnata in trasferta contro il fanalino di coda Carpi.

UNDER 17Vittoria casalinga per 1-0 contro il Parma per i ragazzi di Terni: gol realizzato da Moretti al 57’. Gli azzurrini sono quarti dietro a Juventus, Torino e Genoa.

UNDER 16Affermazione convincente an-che per i ragazzi Banchieri che battono per 3-0 in trasferta il Parma. Per gli azzurri doppietta di Caricati e gol di Tordini. Il No-vara consolida il secondo posto dietro alla Juventus.

UNDER 15Goleada per la squadra di Fusa-ro sul campo del Parma, nettis-simo il 5-1 finale. Dopo il vantag-gio dei ducali i nostri ribaltano completamente il risultato gra-zie alla tripletta di Pinotti ed alla doppietta di Fusto. Gli azzurri sono quinti dietro a Juventus, Genoa, Sassuolo e Torino.

Ragone immortalato in un match a Novarello

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IL FEDELISSIMO 15

Completiamo la presentazione del-le squadre dell’attività di base del Novara Calcio con la formazione composta dai ragazzi più grandi

d’età: gli Esordienti 2005 che si affacciano ai campionati maggiori con entusiasmo e qualità tecniche importanti. L’allenatore è Lorenzo

Bernieri, subentrato ad inizio sta-gione a Filippo Ombergozzi che sta portando avanti in maniera proficua il lavoro svolto dai suoi predeces-sori con un gruppo molto vasto di ragazzi di circa 12 anni, un’età di fondamentale importanza per la loro maturazione umana e calcistica.LO STAFFAllenatore: Lorenzo Bernieri.Preparatore dei portieri: Antonino Manfrè.Dirigente accompagnatore: Yari Raineri.LA ROSAPortieri: Federico Elia Aggio, Matias Del Duca, Andrea Giroletti, Lorenzo Macchi.Difensori: Alessandro Bracchi, Gio-vanni Caputo, Christian De Dona, Mattia Grassia, Monè Italiano, Filip-po Calixte Mane, Stefano Peradotto,

Luca Zampese.Centrocampisti: Federico Giugno, Alessandro Hu Yiwang, Ray Murphy Omoregbe, Tommaso Ricordi, Ni-colò Sartor, Raffaele Sibilo, Giacomo Speroni.Attaccanti: Kerry Aisosa Omoruyi, Riccardo Turrisi, Alessio Vacca, De-nis Vidhi.LE AVVERSARIEI nostri Under 13 hanno affrontato due minigironi professionistici con le altre realtà piemontesi (Juventus, Torino, Pro Vercelli, Alessandria e Cuneo). La prima fase si è conclu-sa ad inizio dicembre, la seconda è cominciata a marzo. Un doppio test di grande livello, estremamente probante e certamente stimolante per gli azzurrini che se la stanno cavando bene sia in campionato che nei numerosi tornei disputati.

UNDER 13: TRA LE PIEMONTESI A TESA ALTAI ragazzi del 2005 affrontano un campionato con altre società professionistiche

La foto ufficiale della squadra allenata da Bernieri

Page 16: SABATO 21 APRILE 2018 - ANNO LIII - N° 19 - OMAGGIO DEL ... · ca a Novembre con la SuperCoppa Italia-na e a Febbraio con la Coppa Italia. Le venete però hanno fatto più strada

IL FEDELISSIMO16

Ecco, grazie allo sforzo ed alla disponibilità di tanti amici, dove puoi trovare “Il Fedelissimo” che è sempre scaricabile anche dal sito www.forzanovara.net e sul gruppo facebook “Fede-lissimi Novara Calcio”.EDICOLE: Ergo Sum, Veveri via Verbano 99 – Sant’Andrea di Carmagnola, Via Beltrami 2 - di Bagnati Valentina, Corso Risorgmento 66 - Mas News, Piazza Cavour 17 – di Favaretto Filippo, Piazza Garibaldi - di Moretto Corrado, Largo Co-stituente 1 – di Davide Praticò, Via XX Settembre 46 – Via Gnifetti di Tinti Graziella, Largo Pietro Micca 70 – di Foradini Samuel, Corso Vercelli 84 – Edicola di Via Ioli 3 – di Corradin Fabio, Viale Giulio Cesare - di Cerini Alessandra, Largo Leonardi 7 – di Fumagalli Snc, Viale Roma 24/B – Leggere, Viale Giulio Cesare 140 - di Bossetti Paolo, Via Poerio 4 – di Dugnani Matteo, Corso XXIII Marzo 285/A.BAR: Bar Veveri, Via Verbano 18 - La Brasiliana, Corso Garibaldi 17 - Bar Corona, Corso Italia 16 - Bar Portico, Via XX Settembre 28 - Coffee Time, Via XX Settembre 31 – Bar Benevolo, Via Alcarotti 2 – Ristobar Sweet & Salt, Viale Allegra 7 - Bocciodromo, Viale Kennedy – Bar Novara, Viale Kennedy 53 – Caffetteria King,

Piazza Martin Luther King 18 – Bar Passarella, Corso Vercelli 58 - Bar Chantilly, Corso Vercelli 9/C – Bar La Fontana, Corso Vercelli 7/E - Cir-colo Madonna Pellegrina, Viale Giulio Cesare 348/A – Miss Cafè, Via Argenti 1/A – Bar Eden, Largo Leonardi 13 - Bar Piazzetta, Via Monte San Gabriele 43.RISTORANTI E PIZZERIE: Piazzano, Via Patti 10 – Triathlon, Corso Vercelli 1 – Green Park, Via Argenti 1/A – Le Officine, Via Passalacqua 10 - Bar Pizzeria All'Olmo, Corso Vercelli 108/A.ALTRI LUOGHI “AZZURRI”: Parrucchiere di Ari-sti Roberto, Corso XXIII Marzo 201/A – Tabaccaio di Ponchiroli Davide, Corso Risorgimento 46 – Novara Store, Corso Vercelli 49/A – Il Gelatiere di Morani Roberto, Viale Roma 30/C – Ferramenta della Bicocca, Corso XXIII Marzo – Tabaccaio Foradini, Corso XXIII Marzo 191 – Tabaccaio, Via Nuova 3, frazione Pernate.E FUORI NOVARA: Ipercoop, Via Monte Nero 36, Galliate – Bar Sport, Via Nazionale 4, Vaprio d’Agogna – Bar Crepuscolo, Via Squarini 21, Momo – Bar Trattoria Santa Maria, Piazza Dante 5, Cameri – Edicola Essevi, Piazza Dante 14, Cameri – Bar Moderno, Piazza Dante 32, Cameri – Parrucchiere Roatta, Via Matteotti 16, Cameri.

DOVE PUOI TROVARE “IL FEDELISSIMO”…

A disposizione:1 Plizzari

12 Bleve4 Valjent6 Angiulli7 Statella8 Varone9 Piovaccari10 Finotto13 Ferretti14 Repossi15 Rigione18 Marino19 Zanon27 Bordin28 Capitani

All. De Canio

AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano

SABATO 14 APRILE 2018 - ANNO LIII - N° 18 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO

NOVARA-TERNANASABATO 14 APRILE 2018 - ORE 15.00

CIAO BEPPE… TIFA ANCORA CON NOI DA LASSÙ!!!

A disposizione:12 Farelli22 Benedettini2 Troest4 Mantovani10 Macheda11 Di Mariano14 Beye17 Seck21 Orlandi23 Lukanovic29 Nardi30 Maniero31 Golubovic32 Bove

All. Di Carlo

Calderoni

27

Moscati

23

Sansone

7

Puscas

19Ronaldo

20

Casarini

5

Chiosa

8

Del Fabro

3Montipò

1

Dickmann

24

Sala

22Tremolada

16Paolucci

23

Signori

21

Defendi

25

Montalto

32

Carretta

20

Sciaudone

9

Gasparetto

26

Vitiello

2

Signorini

5

Favalli

3

PREMIO “IL FEDELISSIMO”I turni ravvicinati ci impediscono anche sta-volta di pubblicare la classifica aggiornata che potete trovare sul gruppo facebook “Fedelissimi Novara Calcio”.