rudolfsteiner-catastrofinaturali

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    Rudolf Steiner

    CATASTROFINATURALI

    Lagire della moralit umanasulla natura

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    Testo originale tedesco: Rudolf SteinerNaturkatastrophen als morali-

    sche Verantwortung(Archiati Verlag e. K., Bad Liebenzell, 2005).

    2aedizione

    Traduzione di Mauro Vaccani

    Revisione di Pietro Archiati

    Archiati Verlag e.K., Bad Liebenzell 2007

    Stampa: Memminger MedienCentrum, Memmingen (Germania)

    Foto: Rietmann, Verlag am Goetheanum, Dornach (Svizzera)

    ISBN 978-3-86772-607-8

    Archiati Verlag e. K.

    Am Berg 6/1 D-75378 Bad Liebenzell Germania

    [email protected] www.archiati.com

    Indice

    Prefazione di Pietro Archiati: Che relazione c fra luomo

    e le catastrofinaturali?pag. 7

    Due conferenze tenute a Dornach (Svizzera)il 27 e il 29 giugno 1924

    Come gli Angeli plasmano

    il destino degli uomini.pag. 15

    Ci sono gruppi legati da relazioni karmiche.pag. 15A volte cercano un luogo di nascita dove le catastrofina-turali sono pi frequenti.pag. 17

    Gli Angeli formano il mondo dallo spirito.pag. 19Il contemplare il Sole a mezzanotte quale gradino di ini-ziazione.pag. 23Allora si scorge lattivit della seconda Gerarchia (Spiritidella Forma, del Movimento e della Saggezza).pag. 26

    La terza Gerarchia (Angeli, Arcangeli, Principati) lavoranei pensieri delluomo mentre dorme.pag. 27Lagire concorde delle tre Gerarchie.pag. 30

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    Pietro Archiati

    Che relazione c fra luomoe le catastrofinaturali?

    Il 26 dicembre 1999 luragano Lothar impervers nel-lEuropa Centrale, il 26 dicembre 2003 il terremoto di Bam,in Iran, caus la morte di migliaia di persone. Il 26 dicem-bre 2004 unincredibile onda marina, provocata da un ma-

    remoto, si rivers su milioni di uomini, uccidendone mol-tissimi.

    Sorgono molte domande sul perch debbano moriretanti innocenti. Non sono pochi quelli che reagiscono met-tendo in discussione il Dio tradizionale. Se Lui dirige glieventi del mondo come pu permettere simili catastrofi?Altri interpretano questi fatti come la prova che non puesserci un dio.

    A queste domande la scienza e la religione danno le ri-sposte che gi sappiamo. Lo scienziato si concentra sulla de-scrizione del come e del che cosa, ma non sa dire molto

    sul perch e sul a quale fine. Parla di placche terrestri,dei punti di saldatura, del loro movimento e della possibilitdi improvvisi spostamenti nelle profondit marine, che pos-sono causare incredibili movimenti di masse dacqua.

    La religione tradizionale parte dal fatto che, comunque,nel mondo della materia allopera lo spirito. Lo chiama

    Levoluzione morale delluomo

    quale causa prima delle catastrofinaturali.pag. 37

    La civilt europea sovrastata da una nube.pag. 37

    Le relazioni fra eventi di cultura ed eventi naturali, tra or-ganismo terrestre e organismo divino.pag. 40

    In una catastrofe determinata dal progresso civile o dallanatura, spesso il destino individuale si accorcia ed il karmanon vissuto viene portato nei mondi spirituali.pag. 44

    Nelle catastrofinaturali sono allopera forze di natura cheerano attuali in ere passate.pag. 46

    Esseri spirituali trasformano le cause inutilizzate inqualit umane specifiche.pag. 50

    Una catastrofe naturale evoca il ricordo del karma, una

    provocata dal progresso lo fa dimenticare.pag. 53Con le aberrazioni sociali gli uomini portano tenebre nelmondo spirituale dopo la loro morte Gli Esseri spiri-tuali le trasformano in catastrofe naturale.pag. 55

    Il destino umano inserito nel destino degli Esseri divi-

    ni: anche la sventura serve al bene quando fa progredireluomo nella sua evoluzione.pag. 57

    Le gerarchie Angelichepag. 62

    Termini specifici della scienza dello spiritopag. 63

    A proposito di Rudolf Steinerpag. 64

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    del presente si evince dal passato, da ci che stato fat-to oppure da ci che stato omesso, ma diventa eviden-te soprattutto nella prospettiva rivolta al futuro: in vista di

    ci che ogni uomo e lumanit intera possono diventare insenso positivo, comprese tutte le condizioni che sono ne-cessarie per questa evoluzione sia a livello naturale che sulpiano spirituale.

    Questi pensieri, pur balbettanti, sono nientaltro che untentativo di portare ad espressione linenarrabilit di quel

    sisma che opera nascosto nella tranquillit del quotidia-no. Sempre e dappertutto nella quotidianit allopera larelazione tra la moralit ed i fatti di natura, tra il karma sin-golo e quello collettivo, tra un passato remoto ed un lonta-no futuro, tra ci che consueto e ci che irrompe allim-provviso come un terremoto.

    Luomo moderno ha urgente bisogno di unarticolatae complessa Scienza dello spirito, cio di una conoscenzascientifica non solo di quanto sensorialmente percepibi-le, ma anche di ci che sovrasensibile e spirituale, per po-ter capire meglio la vita e congegnarla in modo sempre pi

    umano. Si potr cos riconoscere, in ultima analisi, anchenelle cosiddette catastrofinaturali un senso che amiche-vole per luomo, che consente a ognuno di essere grato acoloro che sacrificano la loro vita per il cammino spiritua-le dellumanit.

    Pietro Archiati

    Prima conferenza

    Come gli Angeli plasmano

    il destino degli uominiDornach/Svizzera, 27 giugno 1924

    Le nostre considerazioni sul karma possono condur-re solo lentamente, a poco a poco alla comprensione dellefondamentali e complesse leggi che reggono il mondo.

    Oggi vorrei cominciare col sottolineare come alla for-mazione del karma delluomo nella vita tra morte e nuovanascita lavorano, in primo luogo, gli uomini stessi nel loro

    dopomorte, come ho gi descritto:1

    oltre la morte collabo-rano soprattutto con coloro coi quali sono stati karmica-mente congiunti.

    Vediamo operare assieme gruppi umani, persone kar-micamente legate fra loro nella formazione del karma du-rante la vita tra la morte ed una nuova nascita. Potremmo

    dire che durante quella vita puramente spirituale si stagliano

    1 I testi qui stampati sono estratti da una serie di conferenzesui nessi karmici. Naturalmente capita che presuppongano co-noscenze. Affinch la lettura sia possibile anche per coloro chenon sono preparati, la redazione ha curato particolarmente lenote esplicative ed i rilievi nel testo.

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    Come noi dal cadavere veniamo ricondotti alluomovivente, nelle nostre rappresentazioni, quando diciamo:Questo il cadavere di una persona, cos diciamo di fronte

    alla natura: Questa la manifestazione di potenze divino-spiritualiNientaltro pu essere ragionevole; s, neppure pu esseresano pensare diversamente, perch testimonierebbe che sitratta di un pensare malato.

    Ma quale mondo spirituale dobbiamo supporre che cisia dietro questo mondo fisico-sensibile? Vedete, il mon-

    do spirituale che dobbiamo presupporre dietro al sensibile quello che abbiamo imparato a conoscere come secondaGerarchia: Exusiai, Dynamis, Kyriotetes (Potest, Virt eDominazioni, e cio: Spiriti della Forma, del Movimentoe della Saggezza).

    la seconda Gerarchia che sta dietro a tutto ci che rischiarato dal Sole. E cosa non illuminato e mantenutoin vita dal Sole nel nostro ambiente di ci che sperimen-tiamo mediante i nostri sensi? Tutto illuminato e mante-nuto in vita dal Sole!

    Gli Esseri della seconda Gerarchia hanno precipuamen-

    te nel Sole la loro dimora. Dal Sole (vedi il disegno) domi-nano il mondo visibile, che la loro manifestazione. Cosche possiamo dire: qui abbiamo la Terra (cerchio inferiore)e qui abbiamo il Sole che guarda sulla Terra. Cos abbiamodietro loperare del Sole e mediante esso lagire della secon-da Gerarchia, delle Potest, Virt e Dominazioni.

    Sullonda dei raggi solari, che sono le azioni della secon-da Gerarchia, sono portate tutte le impressioni sensorie chepossono essere sperimentate dalluomo, tutte le impressioniche raggiungono i nostri sensi durante la veglia diurna.

    Cos che, in un certo senso, noi diciamo il vero quandoaffermiamo: Nellazione, mediante lazione e dietro lazio-ne del Sole nel nostro ambiente fisico-sensibile c il mon-do sovrasensibile della seconda Gerarchia.

    Noi abbiamo anche unaltra condizione del nostro statoterrestre. Gi laltra volta ne abbiamo parlato. Noi abbiamola condizione del sonno. Quando dormiamo, come si presentail sonno cosmicamente, cio nella sua controfigura cosmi-ca? Proviamo una volta ad osservarla.

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    Un simile monologo, corrispondente allassoluta verit, stato pronunciato da tali iniziati nella loro meditazione.Perch esprimersi in questo modo non era altro che por-

    tare alla propria coscienza ci che si era vissuto. Quandoleggiamo il libro di Jakob BhmeAurora oder die Morgenrteim Aufgang (Laurora nel sorgere) abbiamo limpressionesconcertante che le parole del titolo siano un residuo di unmeraviglioso insegnamento antico.

    Cos il sorgere dellaurora per un iniziato? Offre loccasio-

    ne per il ricordo cosmico della contemplazione del Sole amezzanotte, quando dietro alla Terra, nascosto dalla Ter-ra, irraggiante il suo bagliore attraverso la Terra.

    Mentre, nella visione consueta, guardiamo la sfera solaregiallo-bianca brillare a mezzogiorno, nella visione iniziaticacontempliamo il Sole azzurro-violetto nel punto oppostodel cielo (v. disegno in copertina, strisce azzurro-violettein basso), dove la Terra ci si mostra come un corpo tra-sparente, attraverso il quale il disco solare giallo-bianco delmezzogiorno appare dallaltra parte, colorato, con tenuebagliore di azzurro-rosa.

    Ma quella tenue apparizione azzurro-rossastra non cos com. Devo dire un paradosso: Non affatto coscom!

    proprio come se guardando dapprima il Sole a mezza-nottevedessimo qualcosa di indistinto che si trova in lonta-

    nanza. E quando, grazie alliniziazione, ci che dapprimaappariva indistinto in lontananza ora lo si vede con sem-pre maggiore precisione con lo sguardo delliniziato, ci

    che prima appariva come un bagliore azzurro rosa acqui-sta sempre pi forma e figura. Si espande su tutta la parteopposta del cielo, quella coperta dalla Terra, che diventapopolata (nel disegno: nuvole lilla).

    Come quando usciamo di casa in una notte stellata eguardiamo il cielo notturno maestoso, coi suoi puntini scin-

    tillanti, e forse nel mezzo c la Luna, cos compare allosguardo delliniziato sullaltra faccia della Terra che diventa-ta trasparente un mondo come emergente da nubi che si tra-sformano in figure viventi (nuvole azzurro-lilla): ci chevive nella seconda Gerarchia, nelle Potest, Virt e Domina-zioni. L ci appaiono, questi Esseri!

    L ci appare, se osserviamo sempre meglio, se ci siamoconquistati la calma animica (questo processo, infatti, siattua dopo una preparazione, dopo meditazioni prepara-torie, perch diventa cosciente solo allaurora, nel ricordo)appare in modo tale che sappiamo di averlo contemplato

    durante la notte.