rosarium 2006-01

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Movimento Domenicano del Rosario - Provincia “S. Domenico in Italia” 1/2006 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art ,1 comma 2, DCB Bologna - Anno XXXIX - n.1 - I trimestre

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Rosarium 2006-01

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Page 1: Rosarium 2006-01

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2 aprile 2006 (1)

al Santuario della Santa Casa a Loretoin pullman (2); termine iscrizioni: 15/3/2006

22/25 aprile 2006al Santuario di La Salette e Arsin pullman(2); termine iscrizioni: 15/3/2006

6/8 maggio 2006al Santuario di Lourdesin aereo da Malpensa(3); termine iscrizioni: 15/3/2006

8/13 luglio 2006al Santuario di Fatimain aereo da Bologna(3); termine iscrizioni: 15/4/2006

23/30 luglio 2006in Grecia “sulle orme di S. Paolo”in traghetto da Ancona(3); termine iscrizioni: 30/4/2006

22/30 agosto 2006al Santuario di Czestockowain aereo da Malpensa(3); termine iscrizioni: 15/5/2006

pellegrinaggi

per ogni informazione rivolgersi a Padre Maurotel. 335 5938327

o consultare il sito internet “www.sulrosario.org”alla voce “Pellegrinaggi”

organizzazione: Eteria Viaggi

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del rosario16 settembre 2006

al Santuario S. Maria in Porto (RA)in pullman(2); termine iscrizioni: 10/9/2006

23 settembre 2006all’Abbadia di Fiastra (MC)

in pullman(2); termine iscrizioni: 17/9/2006

30 settembre 2006al Santuario di Muris (UD)

in pullman(2); termine iscrizioni: 24/9/2006

27 dicembre 2006 - 7 gennaio 2007in Egitto e Giordania

“sulle orme di Mosè”in aereo da Bologna o Malpensa (3);

termine iscrizioni: 15/9/2006

Con i nostri pellegrinaggidesideriamo offrire la

possibilità di condividere fraterne “giornate di

spiritualità” scandite dallecelebrazioni proprie di ogni

Santuario, dalla meditazionee dalla preghiera.

(1) richiedendolo si potrà organizzare la partenza già l’1 aprile(2) valutando il luogo di partenza e il percorso in base alle richieste

(3) se richiesto si valuterà se organizzare il trasferimento per e da aeroporto o porto

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ROSARIUMPubblicazione trimestrale del

Movimento Domenicano del Rosario

Proprietà:Provincia Domenicana S. Domenico in Italia

via G.A. Sassi 3 - 20123 Milano

Autorizzazione al Tribunale di Bolognan. 3309 del 5/12/1967

Direttore responsabile:P. Mauro Persici o.p.

Rivista fuori commercio

LLee ssppeessee ddii ssttaammppaa ee ssppeeddiizziioonnee ssoonnoo ssoosstteennuuttee ddaaii bbeenneeffaattttoorrii

Anno 39°- n. 1

stampa:Tipolitografia Angelo Gazzaniga s.a.s.

Milano - via P. della Francesca 38

Movimento Domenicano del RosarioVia IV Novembre 19/E

43012 Fontanellato (PR)Tel. 0521822899Fax 0521824056Cell. 3355938327

e-mail [email protected]

CCP. 22977409

Pellegrinaggi del Rosario 2

Papa Luciani e il Rosario 5

Mariologia (III): Maria presso i Santi Padri 9

Gli incontri del Movimento del Rosario 18

Incontro dei collaboratori 23

Testimonianze 26

Pagina della riconoscenza 29

Nuovi iscritti 30

SOMMARIOManoscritti e fotografie, anche se non pub-blicati, non vengono restituiti.L’invio delle fotografie include il consensoper una eventuale pubblicazione.

In copertina:Qumran, grotta in cui sono statiritrovati frammenti di pergamenecon brani del Vangeloin una foto di Paolo Gavina

Gent.mi lettori,

spero che l’ultima pagina di copertina di questo numero siariuscita ad attirare la vostra attenzione, perché

domenica 2 aprile al santuario della Santa Casa a Loreto

vi attendo tutti per l’annuale Convegno del Rosario.Se già non fosse sufficiente la comprovata importanza chescaturisce dall’annuale incontro fra noi tutti... potremo inol-tre considerare che: • andremo, come pellegrini, nel luogo in cui la Tradizione

afferma sia avvenuta l’Annunciazione dell’Angelo aMaria... primo mistero del rosario e fondamento dellastoria della salvezza;

• avremo anche, fra noi, il Padre Battista Cortinovis,Monfortano, che ci aiuterà a comprendere il significatodella “consacrazione” che spesso, e a volte senza prepara-zione, ci viene offerta di fare nei vari incontri mariani.

Spero che ognuno si senta responsabilizzato affinché l’ini-ziativa sia divulgata e tutti possano trovare un valido aiutoche favorisca la partecipazione... nell’attesa, invoco la prote-zione della Madre Celeste, regina del santo rosario.

fr. Mauro

LETTERADEL PROMOTORE

Foto di pag. 5 e seguenti:ROGIER VAN DER WEYDEN, Compianto su Cristo morto, L’Aia, Mauritshuis.

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È risaputo che il Patriarca di Venezia Albino Luciani era un “cate-chista nato”, e, del catechista, aveva tutte le qualità: semplicità,vivacità, brio, esemplificazioni suadenti... Vediamo allora che cosapensava del Rosario.

Papa Luciani e il Rosario

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Nel 1973, esattamente il 7 ottobre, nell'omelia tenuta nella chiesa dei Gesuati, in occa-sione del IV centenario della festa del Rosario, rispondendo alle contestazioni al Rosario,così si esprime: “Il Rosario da alcuni è contestato. Dicono: è preghiera che cade nell’auto-matismo, riducendosi a una ripetizione frettolosa, monotona e stucchevole di Ave Maria.Oppure: è roba da altri tempi; oggi c’è di meglio: la lettura della Bibbia, per esempio, che staal rosario come il fior di farina alla crusca!Mi si permetta di dire in proposito qualche impressione di pastore d’anime.Prima impressione: la crisi del Rosario viene in secondo tempo. In antecedenza c’è oggi lacrisi della preghiera in generale. La gente è tutta presa dagli interessi materiali; all’animapensa pochissimo. Il fracasso poi ha invaso la nostra esistenza. Macbeth potrebbe ripetere:ho ucciso il sonno, ho ucciso il silenzio! Per la vita intima e la dulcis sermocinatio, o dolcecolloquio con Dio, si fa fatica a trovare qualche briciola di tempo. È un danno. DicevaDonoso Cortes: «Oggi il mondo va male perché ci sono più battaglie che preghiere».Continuamente si sviluppano le liturgie comunitarie, che sono certo un gran bene: esse perònon bastano: occorre anche il colloquio personale con Dio.Seconda impressione. Quando si parla di “cristiani adulti” in preghiera, talvolta si esagera.Personalmente, quando parlo da solo a Dio e alla Madonna, più che adulto, preferisco sen-tirmi fanciullo; la mitra, lo zucchetto, l’anello scompaiono; mando in vacanza l’adulto eanche il vescovo, con relativo contegno grave, posato e ponderato per abbandonarmi allatenerezza spontanea che ha un bambino davanti a papà e mamma. Essere – almeno perqualche mezz’ora – davanti a Dio quello che in realtà sono con la mia miseria e con ilmeglio di me stesso: sentire affiorare dal fondo del mio essere il fanciullo di una volta chevuol ridere, chiacchierare, amare il Signore e che talora sente il bisogno di piangere, perchégli venga usata misericordia, mi aiuta a pregare. Il Rosario, preghiera semplice e facile, a suavolta, mi aiuta a essere fanciullo, e non me ne vergogno punto.

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Terza impressione. Non debbo e voglio pensare male di nessuno, ma confesso che più voltesono stato tentato di giudicare che il tale o il tal altro si credeva adulto, unicamente perchésedeva in scranna a criticare dall’alto. Mi veniva voglia di dirgli: Macché maturo! Quanto apreghiera sei un adolescente in crisi, un deluso e un ribelle, che non ha ancora smaltito l’ag-gressività dell’età ingrata! Dio mi perdoni il giudizio temerario!”.Risposta alle obiezioni.Quindi, risponde a tutte e singole le obiezioni.“Preghiera a ripetizione il Rosario? Diceva Padre de Foucauld: «L’amore si esprime conpoche parole e che ripete sempre».C’è la Bibbia? Certo, ed è un quid summum; ma non tutti vi sono preparati o hanno tempodi leggerla. A quegli stessi che la leggono, sarà poi utile, in certi momenti, in viaggio, in stra-da, in periodi di particolare bisogno, parlare con la Madonna, se si crede che Essa ci siamadre e sorella. Se la lettura della Bibbia non viene apprezzata che come puro studio, imisteri del Rosario meditati e assaporati sono Bibbia approfondita, fatta succo e sangue spi-rituale.Preghiera stucchevole? Dipende. Può essere, invece, preghiera piena di gioia e di letizia. Seci si sa fare, il Rosario diventa uno sguardo gettato su Maria, che aumenta di intensità amano a mano che si procede. Può anche riuscire un ritornello, che sgorga dal cuore e che,ripetuto, addolcisce l’anima come una canzone.Preghiera povera il Rosario? E quale sarà, allora, la preghiera ricca? Il Rosario è una sfilatadi Pater, preghiera insegnata da Gesù, di Ave, il saluto di Dio alla Vergine a mezzo dell’an-gelo, di Gloria, elogio alla Santissima Trinità. O vorreste – invece – le alte elucubrazioni teo-logiche? Non si adatterebbero ai poveri, ai vecchi, agli umili, ai semplici. Il Rosario esprimela fede senza falsi problemi, senza sotterfugi e giri di parole, aiuta l’abbandono in Dio, l’ac-cettazione generosa del dolore. Dio si serve anche dei teologi, ma per distribuire le sue gra-zie si serve soprattutto della piccolezza degli umili e di quelli che si abbandonano alla suavolontà”.

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Quanto al rapporto tra Rosario e Bibbia risponde semplicemente: “Il Rosario, in fondo, ètutto Bibbia: i misteri sono meditazioni sul Vangelo, l’Ave Maria e il Padre nostro sonoVangelo”.Il Papa Luciani, così devoto del Rosario, offre anche uno sguardo complessivo al contenutodel Rosario, cioè ai Misteri che vi si contemplano. Parlando a Pompei, nel centenario del-l’immagine della Madonna del Rosario, il 1° ottobre 1975, così diceva: “(Misteri gloriosi)...Cristo non è un risorto solitario... subito dopo di lui viene la Madonna.(Misteri dolorosi)... Siamo... coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sofferenze diCristo per partecipare anche alla sua gloria (Rom 8,17). Ecco perché nel Rosario contem-pliamo anche i dolori di Maria... in certi momenti le sue prove divennero acute...(Misteri gaudiosi)... Per fortuna, la vita, coi dolori, conosce anche le gioie; quelle di Maria,le ricordiamo nei Misteri gaudiosi. Nella Annunciazione la gioia non fu soltanto di sentirsiprescelta da Dio, ma di assumere con deliberata responsabilità una missione grandissima...La nascita di Gesù con le varie circostanze, le porta un gaudio inesprimibile...”.Qualcuno si chiederà: ma a cosa servono quei 5 grani in appendice alla corona, al disopradel piccolo crocifisso? Sono forse un ornamento?Ebbene, anche a questo quesito dà una risposta soddisfacente il Patriarca Luciani. Parlandoalle Suore Canossiane di Sant’Alvise il 25-9-1976, trattando della preghiera, dice testual-mente: “... Non si tratta di aggiungere nuove preghiere, piuttosto di utilizzare quelle comuni.Pochi, ad esempio, nel Santo Rosario sfruttano i primi grani della corona. Alcuni – è cosadel tutto libera – al primo grano recitano il Credo intendendo di star fermi nelle verità rive-late da Dio. I tre grani seguenti, indicano tre Ave Maria per conservare le tre virtù fonda-mentali: 1) Ave Maria..., perché aumenti la mia fede; 2) Ave Maria..., perché sviluppi lafiamma del mio amore; 3) Ave Maria..., perché renda più forte la mia speranza.L’ultimo grano, prima delle decine è un Gloria alla Santissima Trinità”.Diciamo sinceramente: e chi ci aveva mai pensato?

G. M.

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Maria pressoi Santi Padri(parte I)

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MARIAPRESSO I SANTI PADRI

L’argomento dello sviluppo della dottrina mariana nel pensiero patristico èassai ampio, e può essere affrontato in vari modi. Ad esempio secondo i varitemi, oppure esaminando singolarmente i diversi Padri dell’Oriente edell’Occidente. È questa la via seguita dal Melotti1, ed è anche quella cheseguiremo noi, naturalmente senza alcuna pretesa di completezza, ma sof-fermandoci soltanto sulle figure più rappresentative.Il periodo patristico può essere diviso in quattro parti2. Iniziamo con l’esa-me della prima.

DALL’INIZIO DELL’ERA PATRISTICA ALLA FINE DEL SECONDO SECOLO

S. IGNAZIO DI ANTIOCHIA (+ 107)È una delle figure principali dell’antichità cristiana ed è il primo Padre apo-stolico che ci parla di Maria. Egli ne afferma decisamente la maternità divinae la verginità. La vera maternità di Maria è garanzia della verità dell’Incar-nazione (contro il docetismo e l’incipiente gnosticismo):

«Tappatevi le orecchie se qualcuno vi parla di Gesù Cristo in modo diverso danoi: egli è della stirpe di Davide, egli è da Maria; egli veramente nacque, mangiòe bevve, veramente fu perseguitato sotto Ponzio Pilato, veramente fu crocifissoe morì, veramente risuscitò dai morti»3. «Rimase occulta al principe di questo mondo la verginità di Maria e il suo parto,come pure la morte del Signore: tre clamorosi misteri che si compirono nelsilenzio di Dio»4.

«Queste prime affermazioni intorno alla verità di Maria Santissima appaio-no come un’incipiente riflessione teologica sulle affermazioni mariane con-tenute nella Sacra Scrittura. La concezione e il parto appaiono legati alla cri-stologia, come il modo dell’entrata del Verbo nel nostro mondo, che toccaradicalmente la verità della sua carne e la sua relazione con il genere umano;il mistero della verginità appare strettamente legato con altri misteri custodi-

1 L. MELOTTI, Maria, la madre dei viventi, Elle Di Ci, Torino 1986, pp. 50 ss. A questo Autore ealla sua bella trattazione mi ispiro molto in queste pagine dedicate ai Santi Padri.

2 G. JOUASSARD, Marie à travers la patristique, in Maria, I, Beauchesne, Parigi 1949, pp. 69-157.3 S. IGNAZIO DI ANTIOCHIA, Ai Tralliani 9, PG 5, 6814 ID. Agli Efesini 19, PG 5, 660.

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ti nel silenzio di Dio e direttamente riferiti alla sua volontà salvifica riguardoagli uomini»5.

S. IRENEO (+ c. 200)S. Ireneo, Vescovo di Lione, è giustamente ritenuto da molti come «il padredella mariologia». La sua teologia è una dottrina della storia della salvezza,che avviene mediante una «ricapitolazione», con cui si ristabilisce l’ordineviolato dal peccato (aspetto di riparazione) e si supera l’abbozzo iniziale(aspetto di compimento e di superamento). In questa ricapitolazione domi-na ovviamente l’antitesi Adamo-Cristo, ma ha un’importanza fondamentaleanche l’antitesi Eva-Maria (già abbozzata da Giustino). Secondo Ireneo lafunzione di Maria è necessaria alla logica del piano divino. Vediamo il testofondamentale6. Dopo aver enunciato le grandi linee del disegno di Dio,Ireneo vi ricollega la funzione di Maria con un consequenter (di conseguen-za) così audace, così sconcertante che i traduttori molto spesso lo evitano:7

«Di conseguenza (...) troviamo Maria, la Vergine obbediente (...). Eva disob-bedì quando era ancora vergine (...) e divenne per sé e per tutto il genereumano causa di morte (...); Maria invece divenne con la sua obbedienza, per sée per tutto il genere umano, causa di salvezza (...). Vi è una ripresa retroattiva diMaria su Eva (una recirculatio). Infatti ciò che è legato non si scioglie se nonseguendo l’ordine inverso del legamento (...). Per questo Luca, iniziando lagenealogia del Signore, la portò fino ad Adamo, poiché non quegli antenati die-dero la vita a lui, ma egli fece rinascere essi nel vangelo di vita. Parallelamente ilnodo della disubbidienza di Eva fu sciolto dall’obbedienza di Maria, e ciò che lavergine Eva aveva legato con la sua incredulità, Maria lo sciolse con la suafede».

Attingendo anche ad altri passi di S. Ireneo possiamo presentare il quadroseguente8: Eva Maria- vergine decaduta. - Vergine che ricapitola Eva- vergine sedotta - Vergine evangelizzata dall’angelo ribelle. dall’angelo fedele.

- vergine disobbediente. - Vergine obbediente.- vergine causa di morte - Vergine causa di salvezzaper sé e per il genere umano. per sé e per il genere umano.

- vergine condannata. - Vergine avvocata di Eva.

5 J. L. BASTERO DE ELEIZALDE, María, madre del Redentor, Edizioni Università di Navarra, Pamplona2004, p. 40.

6 S. IRENEO, Contro le eresie, III, 22 (PG 7, 958-960).7 L’osservazione è del LAURENTIN, La Vergine Maria, Paoline, Roma 1983, p. 61.8 Cf. L. MELOTTI, Maria, cit., p. 52

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Conclude il Laurentin:9 «Giustino e soprattutto Ireneo esplicitano un ele-mento dello sviluppo dottrinale, mettendo in risalto il significato di Marianel piano della salvezza. Maria ha una funzione inaugurale analoga a quelladi Eva: ciò implica tutta una teologia della donna, che non è passiva e disecondo piano, ma, sotto molti aspetti, attiva e di guida. In S. Ireneo questalinea si afferma con un vigore che non sarà mai superato. Gli scrittori poste-riori allargheranno le basi del raffronto, ma sino ai nostri giorni nessuno l’haespresso in modo più denso e più profondo».

DALLA FINE DEL II SECOLO AL CONCILIO DI NICEA (325)

ORIGENE (+ 253)Con Origene siamo di fronte al più grande maestro della scuola alessandri-na, e a una delle più grandi figure cristiane di tutti i tempi. La sua teologiamariana è caratterizzata soprattutto da tre punti: il concepimento verginale,la divina maternità e la verginità perpetua.Egli difende il concepimento verginale contro il pagano Celso, dicendo chenon si tratta di un mito, ma di un fatto storico. Quanto alla divina maternità,che Dio sia nato da una donna non è disdicevole per Dio, tanto più se chi loaccoglie è la Vergine pura, adombrata dallo Spirito Santo. Sembra che Origene abbia usato il titolo di «Madre di Dio» (Theotókos),sebbene ciò non risulti direttamente dai suoi testi che ci sono rimasti. Ilpunto su cui egli però insiste maggiormente è quello della perpetua verginitàdi Maria; Maria è ai suoi occhi il modello della vita verginale femminile,come Gesù lo è di quella maschile. È celebre questo suo testo:

«Io credo ragionevole che la primizia della purezza casta degli uomini sia Gesù,e delle donne Maria: non sarebbe infatti pio ascrivere ad altra che a lei la primi-zia della verginità».10

Maria comincia a essere vista come modello di virtù, e in particolare dellaverginità consacrata, secondo quella linea di pensiero che avrà in Occidenteil suo più grande rappresentante in S. Ambrogio.Maria risplende poi per la sua fede e la sua carità. Per la sua fede («Beatacolei che ha creduto», Lc 1, 45), anche se, a parere di Origene, la «spada chetrafiggerà la sua anima» indicherebbe un venir meno di Maria nella fede aipiedi della croce (interpretazione questa che avrà un certo seguito pressoalcuni Padri orientali). Per la sua carità, in quanto ella si presenta comemodello di spiritualità e di apostolato, in particolare nella visita aSant’Elisabetta, salendo «in fretta» (Lc 1, 39) verso le vette della santità.

9 R.LAURENTIN, La Vergine Maria, cit., pp. 62-63.10 ORIGENE, Commento a Matteo, X, 17, PG 13, 877.

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TERTULLIANO (+ dopo il 220)È uno dei primissimi scrittori cristiani di lingua latina. Nella sua dottrinamariana egli ritorna sul parallelismo-antitesi fra Eva e Maria, di cui loda lafede esaltandone il significato salvifico.11

Egli afferma chiaramente la concezione verginale di Maria, ma dice che ilsuo fu un parto normale (nega cioè la verginità nel parto), e forse negaanche la verginità dopo il parto (cioè afferma che Maria ebbe altri figli).Nega poi la perfetta santità di Maria. Commentando Mc 3, 43 e i passi paral-leli («Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?»), egli vi vede quasi un ripu-dio di Maria da parte del Figlio, in quanto ella non avrebbe fatto parte deisuoi veri discepoli.12 Come si vede, Tertulliano non ha ancora colto tutte leconseguenze santificanti della maternità divina. Inoltre occorre tener pre-sente che egli spesso si lascia guidare dalle sue idee personali più che dallatradizione della Chiesa, anche a motivo dell’influsso rigorista dell’eresia diMontano, alla quale egli aderì negli ultimi anni della sua vita.

DAL CONCILIO DI NICEA AL CONCILIO DI EFESO (431)

È il periodo d’oro della patristica. Sarà qui necessario distinguere i Padridell’Oriente da quelli dell’Occidente.a) In OrientePer quanto riguarda la verginità di Maria dopo il parto sembra che alla finedi questo periodo essa non sia ancora riconosciuta da tutti. Però ha dei gran-di difensori in Atanasio, Epifanio, Giovanni Crisostomo.

S. ATANASIO (+ 373)Partecipò come diacono al Concilio di Nicea e poi divenne vescovo diAlessandria. È denominato giustamente «il pilastro della Chiesa» e «il padredell’ortodossia». Il suo pensiero mariano ha avuto influssi in campo dogma-tico, liturgico e ascetico.In campo dogmatico S. Atanasio è il grande difensore della divinità delVerbo, «consostanziale» al Padre. Il riflesso in campo mariologico è ovvia-mente quello di un’accentuazione della maternità divina di Maria. È lei cheha dato al Verbo una vera natura umana, uguale alla nostra.In campo liturgico sembra che a lui appartenga la prima omelia mariana, in

11 TERTULLIANO, La carne di Cristo 17, CCL 2, 905.12 Cf. ibid., 7, CCL 2, 888 ss. A questo punto il Melotti, op. cit., p. 55, fa notare che «in questo periodo

(prima metà del III secolo, a eccezione del concepimento verginale, l’idea che ci si fa della santità diMaria è tutt’altro che unanime, senza provocare lo scandalo del popolo cristiano, e senza suscitarereazioni da parte dell’autorità religiosa. All’inizio del IV secolo la situazione non sarà cambiata».

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cui tesse l’elogio di Maria ispirandosi al Magnificat:«Veramente la tua anima magnifica il Signore e il tuo spirito esulta in Dio tuosalvatore: in futuro ti loderà per tutta l’eternità ogni generazione (...). Te lodaAdamo, chiamandoti “madre di tutti i viventi”. Te loda Mosè, contemplandoticome arca della nuova alleanza, da ogni parte rivestita d’oro. Davide ti acclamabeata, dichiarandoti “città del gran Re”, “città del Dio degli eserciti”. Anche infuturo ti loderanno tutte le generazioni umane».13

Ma dove S. Atanasio si distingue in modo particolare è nel campo ascetico.Proseguendo sulla via già tracciata da Origene, egli vede in Maria il modellodi tutte le virtù. È celebre questo suo ritratto della Beata Vergine, che antici-pa quello di S. Ambrogio:

«Maria era una vergine pura, di animo equilibrato (...). Amava le opere buone(...). Non desiderava essere vista dagli uomini (...). Pregava Dio da sola a Solo(...). Non gridava, e stava attenta a non sparlare di alcuno e a non ascoltare altridir male di altri (...). Non si inquietava; non invidiava; non si vantava, ma eraumilissima; non aveva alcuna malvagità nel cuore (...). Ogni giorno avanzava eprogrediva (...). In luogo di pani visibili si riforniva delle parole di verità; alposto del vino teneva gli insegnamenti del Salvatore e in quelli si dilettava (...).Ecco l’immagine della verginità! E di fatto Maria fu tale»14.

S. EFREM (+ 373)Fu denominato «la cetra dello Spirito Santo». Canta in modo impareggiabilela santità di Maria, la sua verginità, la sua dignità e il suo ruolo nella storiadella salvezza, aggiungendo elementi nuovi al parallelismo Eva-Maria.La Vergine è per lui senza alcuna macchia:

«Tu solo (o Gesù) e tua madre siete di una bellezza che supera tutti: perché in tenon c’è macchia alcuna e nessuna ombra in tua madre».15

Tuttavia, secondo S. Efrem, Maria dovette progredire nel cammino dellafede, che non fu esente da prove e da dubbi.Con questo Autore inizia l’era dell’innografia mariana. In un inno dedicatoal Natale leggiamo:

«Maria effondeva il suo cuore con inimitabili accenti e cantava il suo canto diculla: “Chi mai diede alla solitaria di concepire e dare alla luce colui che insiemeè uno e molti, piccolo e grande, tutto in me e tutto dovunque? Il giorno in cuiGabriele entrò presso di me povera, in un istante mi ha fatto signora e ancella.Perché io sono ancella della tua divinità, ma anche madre della tua umanità, oSignore e Figlio mio!”».16

Come canta il Natale, così S. Efrem ci dà anche una preziosa testimonianza,

13 S. ATANASIO, Omelia sulla santa Vergine Madre di Dio, Le Muséon 71 (1958), 209-239.14 ID., Sulla verginità, CSCO 151, 58-62.15 S. EFREM, Carmi nisibeni 27, 8, CSCO 219, 76.16 ID., Inni sul Natale 5, 19-20, CSCO 187, 41-42.

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mantenutasi nella tradizione bizantina sino a oggi, dell’apparizione di Gesùrisorto alla Madre:

«Come Maria fu presente al primo miracolo, così ebbe le primizie della risurre-zione dagli inferi». 17

I PADRI CAPPÀDOCIS. Basilio (+ 379), suo fratello S. Gregorio Nisseno (+ 394) e l’amico S.Gregorio Nazianzeno (+ 390) costituiscono un gruppo di Padri che ebberoun’importanza e un influsso eccezionali sul progresso del dogma e del pen-siero teologico.Per quanto riguarda la mariologia, S. Basilio insiste in modo particolare sullaperpetua verginità di Maria, che pur non essendo indispensabile al progettosalvifico di Dio, tuttavia ne promana, secondo il senso comune dei fedeli.S. Gregorio Nazianzeno, detto «il teologo» per eccellenza, afferma con lamassima decisione che Maria deve essere detta Madre di Dio:

«Se uno non crede che Maria santissima è Madre di Dio (Theotókos), è esclusodalla divinità».18

Per lui poi Maria è tutta santa, e si colloca al vertice del cammino di perfe-zione.S. Gregorio Nisseno, «il mistico», «usa forse per primo l’analogia tra il partoverginale di Maria e la generazione eterna del Verbo come argomento con-tro le dottrine ariane: come infatti, nascendo da Maria, Cristo non corruppela sua verginità fisica, ma nacque senza dolori di parto, così, anzi infinita-mente di più, nascendo eternamente dal Padre il Verbo non indusse nelGenitore alcuna “passione” o situazione che l’abbia mutato (...). In tal modoGregorio mostra che a quel tempo la dottrina del parto verginale era accet-tata dai cattolici e dagli ariani».19

EPIFANIO DI SALAMINA (+ 403)Questo Autore ha una grande importanza nel campo della mariologia siaper la strenua difesa della perpetua verginità di Maria, sia anche, e questo èil suo apporto più originale, perché affronta per primo il tema della fine ter-rena della Beata Vergine.Quanto al primo punto egli afferma che presso il popolo cristiano Maria è«la Vergine» per eccellenza:

«Vi fu mai qualcuno che osasse nominare Maria santissima senza aggiungervi diproprio il titolo di “vergine”? Con tali appellativi si sogliono indicare le qualitàpersonali. A ogni giusto infatti fu attribuito un nome che a lui conveniva. Ad

17 ID., Spiegazione del Vangelo concordato (Diatèssaron), 20-28, CSCO 145, 232-236.18 S. GREGORIO NAZIANZENO, Lettera a Cledonio, PG 37, 177.19 E. TONIOLO, Voce «Padri della Chiesa» in NDM, p. 1062.

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Abramo fu dato il titolo di “amico di Dio”, né esso potrà mai venir meno.Giacobbe ebbe il soprannome di “Israele” (...). Così Maria Santissima è detta “la Vergine”: mai tale nome le sarà mutato».20

Epifanio non ammette in Maria alcuna mancanza o debolezza. Ella è pienadi grazia sotto tutti gli aspetti.Per quanto riguarda la sua fine terrena, la testimonianza di Epifanio è fon-damentale, come fa notare il Laurentin, il quale scrive:21 «Egli pone perprimo la questione della fine del destino terreno di Maria. Lo fa in modo deltutto occasionale, nella sua famosa lettera ai cristiani d’Arabia, che inserì nelsuo Panarion nel 377.22 Cosa curiosa, questo testimone perfettamente infor-mato delle più minute tradizioni palestinesi, si confessa sprovvisto di qualsia-si elemento di risposta. Non ha sentito parlare di una tomba di Maria aGerusalemme, né della sua morte in questo luogo. Non sa neppure se Mariasia morta oppure no. Comprende solo che la sua fine fu degna di lei e intra-vede che ciò dovette implicare qualche prodigio. Ma, in assenza di ogni dato,preferisce imitare il silenzio dei libri santi. Infatti in essi non si trova, scriveEpifanio,

«“né la morte di Maria, né se essa sia morta, né se sia stata seppellita, né se nonsia stata seppellita (...). La Scrittura ha mantenuto un silenzio completo a causadella grandezza del prodigio, per non colpire con uno stupore eccessivo lo spiri-to degli uomini. Per parte mia, non oso parlarne. Conservo tutto ciò nel miopensiero e taccio”».

Epifanio, continua il Laurentin, «dopo aver mostrato che Lc 2, 35 invitereb-be a pensare che Maria sia morta martire, e Ap 12, 14, al contrario, che siastata trasferita viva in cielo», così prosegue:

«“È possibile che ciò si sia compiuto in Maria. Non l’affermo, tuttavia, in modoassoluto, e non dico che essa rimase immortale. Ma non decido neppure cheessa sia mortale. La Scrittura, infatti, si è posta al di sopra dello spirito umano eha lasciato questo punto nell’incertezza, per riverenza verso questa Vergineincomparabile, per tagliar corto a ogni pensiero basso e carnale a suo riguardo.È morta? Lo ignoriamo”».

Conclude il Laurentin: «La lezione è che i veri servitori della fede non furo-no gli autori dei libri apocrifi, che improvvisarono delle risposte a forza diracconti mitici, in cui tutti i particolari della morte di Maria venivano raccon-tati, bensì il probo Epifanio, che pose il problema con un senso acuto delmistero e, più tardi, i teologi che passarono al vaglio dei criteri dogmatici iracconti leggendari della dormizione».

20 EPIFANIO DI SALAMINA, Contro le eresie 78, 6, PG 42, 705.21 R. LAURENTIN, La Vergine Maria, cit., pp. 72-73.22 EPIFANIO DI SALAMINA, Panarion, haer. 78, 10-11 (PG 42, 716 AD).

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Gli articoli pubblicati su “Rosarium” sono tratti dal libro“La Beata Vergine TRATTATO DI MARIOLOGIA”di P. Roberto Coggi o.p.in vendita presso Edizioni Studio DomenicanoVia Dell’Osservanza, 72 - 40136 BolognaTel. 051/582037 - Fax 051/[email protected]

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Carissimo Padre Mauro,settembre tempo di “vendemmia”, sì, vendemmia anche delle cose dello Spirito e Marotta è

stata quell’occasione per trovare un’oasi di pace, comunione di intenti e preghiera che cerca-vo da tempo. Per chi ha fede ogni evento è: Grazia di Dio. Non le nascondo l’emozione primadell’incontro: l’attesa del viaggio, l’organizzazione in famiglia e al lavoro, tutto doveva accade-re e riuscire bene. Trovarvi non è stato difficile anche grazie alle dettagliate indicazioni diIlaria ed eccoci arrivati. È stato come essere accolti da una famiglia che ci stava attendendo,l’impressione subito ricevuta e provata è stata quella di dirmi: Stefania sei finalmente a casa!

Nel Movimento del Rosario infatti ho finalmente incontrato ciò che stavo cercando, erran-do inquieta da un’associazione all’altra, da un movimento all’altro. Il mio cuore ha trovato

Gli incontri delGli incontri del

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finalmente riposo. Lei ha saputo subito rompere il ghiaccio delle presentazioni e, come unbravo padrone di casa, ci ha messi a nostro agio, pregando per noi nuovi arrivati, perché l’ini-zio del cammino intrapreso non abbia né soste, né ripensamenti, né dubbi sterili. Come nonrendere grazie a Dio! Si sono condivisi vari argomenti, tutti molto concreti e di attualità: lacarenza di forze giovani all’interno delle Parrocchie, l’esodo del dopo-Cresima, la mancanzadi attenzione verso la preghiera non solo comunitaria ma anche, e forse, personale. Si sonosusseguite le testimonianze, tutte molto belle e significative. Fraternamente ci si è passatiquelle esperienze di vita propria o vissuta da altri, che aiutano a riflettere e a crescere. Ilmomento storico è urgente e grave, esige da parte di ogni cristiano la massima attenzione.

La seconda parte dell’incontro, coronata nella bella cappella delle Suore Domenicane conla recita guidata e meditata del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa, ha datoquella pennellata di Luce e Grazia a quanto ho potuto seguire nel suo evolversi.

Movimento del RosarioMovimento del Rosario

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Il viaggio di ritorno ha permesso di riordinare con calma tutta l’emozione accumulata nelbreve spazio vissuto insieme ed ha confermato il mio proposito di continuare il camminointrapreso. Come un naufrago gioisce nell’avvistare la nave del suo agognato ritorno inpatria, così è stato per me incontrarla a Marotta. Mi è stata lanciata la scialuppa ed ora non miresta che far parte della grande famiglia del Movimento del Santo Rosario. Maria, Reginadelle Vittorie, saprà formarmi alla Scuola del Suo Amore, Gesù da Buon Maestro guiderà imiei passi e lo Spirito Santo fortificherà il mio proposito cresimale di essere sempre e comun-que: «Soldato di Cristo, qualunque cosa accada». Grazie Padre Mauro per l’opportunità con-cessami e per la fiducia con cui mi ha accolta, spero e voglio essere all’altezza di quanto sapròe potrò fare nello spirito dell’ubbidienza che come diceva San Padre Pio è la strada giusta perarrivare alla Santità.

Con stima e gratitudine, Stefania

a Fa Fontanellato,ontanellato,

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Con Maria sul Monte…«Dì al popolo che qui mi costruisca una casa e chieda grazie». Queste sono le parole di

Maria ad una pastorella, Orsola Ferligoi di Gargaro, alla quale apparve nel 1534 sul montesanto di Gorizia. Da allora migliaia di pellegrini si sono recati, e attualmente si recano, a rin-graziare la Madonna per le Grazie ricevute.

Padre Mauro, responsabile del Movimento Domenicano del Rosario, ha indetto il Radunoregionale del rosario di quest’anno rifacendosi allo stile degli incontri precedenti: incontrimultietnici che sottolineano l’universalità dell’amore materno di Maria.

«Dober dan»: con questo saluto (buon giorno in italiano) ci hanno accolto i francescani checustodiscono il Santuario ospitandoci in un oratorio di recente costruzione.

Iniziando l’incontro, p. Mauro ha proposto una bella meditazione sui misteri gloriosi.

a Monte Santo,a Monte Santo,

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Sottolineando l’importanza del santo rosario, come preghiera comunitaria, dopo averli medi-tati, ha invitato alcuni presenti a recitare i misteri non solo nella lingua italiana ma anche friu-lana e slovena.

Desideriamo sottolineare alcuni passaggi riguardanti le meditazioni di P. Mauro: • ha evidenziato la concretezza e la coerenza di Maria come donna non sdolcinata e frivola

come, purtroppo, lo è spesso la donna di oggi così coinvolta dalla secolarizzazione del mondo. • ha sottolineato la necessità di spogliarci delle nostre aspettative con Gesù che molte

volte sono distanti dalle Sue. Prendendo ad esempio la parabola dei discepoli di Emmaus, hadetto che spesso anche noi rimaniamo delusi unicamente perché incapaci di ascoltare Gesù.

• ha ribadito che, per sintonizzarci sulla volontà del Signore, dobbiamo metterci alla scuoladi Maria.

Dopo queste riflessioni sono seguite le testimonianze di alcuni presenti fra le quali una,molto significativa: quella di un giovane che lontano dalla Chiesa incontra nella casa di alcuniamici l’immagine della Madonna Pellegrina… quest’incontro per lui è stato l’occasione di unagrazia senza misura: si è radicalmente convertito!

È seguita un’agape fraterna che ci ha familiarizzato con tutti i presenti. Nel pomeriggionella cappella del Santuario è stata celebrata la santa messa animata dai canti degli amici friu-lani.

L’Adorazione Eucaristica ha concluso il nostro pellegrinaggio regionale. Prima di congedar-ci abbiamo pregato la Madonna di Monte santo con un’autentica orazione con la quale abbia-mo chiesto la grazia della perseveranza e di un fervente amore di Dio.

Cesare e Fulvia

e a Marottae a Marotta

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“Non esiste un brano del vangelo, o unincontro, o un dialogo, che non abbia un

significato vocazionale, che non esprima, diretta-mente o indirettamente, una chiamata da parte diGesù”.

Da quest’affermazione sorprendente deldocumento “Nuove vocazioni per una nuovaEuropa” è partita una vivace e partecipatariflessione sul mistero della vocazione, sabato26 novembre 2005.

L’incontro era iniziato alcune ore prima conl’arrivo presso il santuario di Fontanellato deiCollaboratori di fra Mauro, incuranti della neve,provenienti dalle diverse zone della ProvinciaSan Domenico in Italia e anche da Napoli, lacelebrazione del rosario meditato e dell’Eu-caristia della prima domenica di Avvento.

La riflessione iniziale del promotore provin-ciale della pastorale vocazionale ha sottolineatocome a partire soprattutto dal concilio VaticanoII il concetto di “vocazione” ha ricevuto unnotevole e importante ampliamento. “Avere lavocazione” non è più inteso come prerogativaesclusiva di preti, frati e suore, come se gli altricristiani fossero al mondo un po’ per caso. Alcontrario, la vocazione è il modo di relazionarsidi Dio, creatore e redentore, con ogni essereumano, chiamato (vocato) all’esistenza e allafigliolanza divina dal progetto di amore delPadre, in Cristo per mezzo dello Spirito.

Chiarita questa importante verità, ancheattraverso le domande poste dai presenti, abbia-mo cercato di delineare i tratti specifici dellavocazione in senso stretto, cioè della chiamataad una speciale consacrazione nella vita religio-sa, quale radicalizzazione della consacrazionebattesimale.

Missione della vita consacrata è quella di rivi-vere e riproporre, contestualizzandola, la vitache Gesù ha vissuto durante gli anni della suavita terrena, nei suoi diversi aspetti e nella suainesauribile ricchezza. Gli anni della vita nasco-sta a Nazareth – pensando al beato Charles DeFoucault – la sua preghiera al Padre, la sua pre-dicazione e il suo insegnamento per le stradedella Palestina e tra i pagani, la sua compassio-ne per i malati e per i poveri...

Ogni carisma di vita consacrata è il frutto della

Incontridei collaboratori

Vocazione?Sì, grazie!

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fecondità e della fantasia dello Spirito santo, chea seconda delle necessità del tempo e del luogo,suscita le forme più adatte di imitazione diCristo, così che gli uomini di tutti i tempi e luo-ghi possano, non meno degli apostoli, “vedere etoccare il Verbo della vita” (1 Gv 1,1) .

A questo punto la domanda c’era da aspettar-sela ed è arrivata. La vita domenicana qualeaspetto della vita di Cristo ri-attualizza?

Quello espresso con tanta chiarezza e sintesinel vangelo di san Marco:

“Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che eglivolle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodiciche stessero con lui e anche per mandarli a predi-care e perché avessero il potere di scacciare idemòni” (Mc 3,13-15).

Scelti da Gesù per stare con lui, insieme dafratelli e per andare a predicare portando agliuomini il vangelo di liberazione dalla schiavitùantica: ecco il carisma della vita domenicana,essere come i Dodici i testimoni e i continuatoridella missione stessa di Gesù.

Tale missione dell’Ordine gli è riconosciutadal magistero stesso della Chiesa, dai Papi chelo hanno confermato:

Scrivendo a S. Domenico e ai suoi frati, papaOnorio III esprimeva il progetto dell'Ordine conqueste parole: “Colui che feconda la sua Chiesacon prole sempre nuova, volendo conformare itempi moderni ai più antichi e propagare la fedecattolica, vi ha ispirato un devoto desiderio percui, abbracciata la povertà e professata la vitaregolare, vi dedicate all'esortazione della paroladi Dio, recando al mondo intero il buon annun-cio del nome di nostro Signore Gesù Cristo”(Costituzione fondamentale, I).

I “tempi antichi” sono appunto quelli aposto-lici. Le leggi dell’Ordine specificano poi lecaratteristiche essenziali della sua fisionomia:

Partecipi della missione degli Apostoli, neseguiamo anche la vita nella forma concepita das. Domenico, vivendo la vita comune con uncuore e un'anima sola, fedeli nell'osservanza deiconsigli evangelici, fervorosi nella celebrazionecomune della liturgia, specialmente dell'Eu-carestia e dell'ufficio divino, e nella orazione pri-vata, assidui nello studio, perseveranti nell' osser-vanza regolare. Tutte queste note caratteristiche

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della nostra vita non solo contribuiscono allagloria di Dio e alla nostra santificazione, ma ser-vono anche direttamente alla salvezza degliuomini, in quanto tutte insieme ci preparano estimolano alla predicazione, a cui danno, e dallaquale a loro volta ricevono, vigore di vita(Costituzione fondamentale, IV).

Un’ultima riflessione ha preso origine dallasottolineatura della volontà da parte di Dio diaffidare alla mediazione e alla collaborazionedegli uomini il suo disegno di salvezza per l’u-manità.

“Come potranno invocarlo senza aver primacreduto in lui? E come potranno credere, senzaaverne sentito parlare? E come potranno sentir-ne parlare senza uno che lo annunzi? E come loannunzieranno, senza essere prima inviati?Come sta scritto: Quanto son belli i piedi dicoloro che recano un lieto annunzio di bene!”(Rm 10, 14-15)

Così se è vero che la vocazione, la chiamatacioè all’esistenza e alla vita di grazia in un parti-colare progetto di vita nella Chiesa e nelmondo, viene solo da Dio, non è meno veroche, anche in questo ambito, Dio ha deciso diavvalersi dell’aiuto umano.

Pertanto il cristiano che prende sul serio gliimpegni assunti nel battesimo e nella conferma-zione diventa un testimone del vangelo diCristo e come tale un apostolo che aiuta le per-sone che incontra a scoprire la propria vitacome originata da un atto di amore di Dio edalla sua chiamata. Ci ha chiamato per nomeprima che il mondo fosse.

Così, è stata la conclusione, il nostro aposto-lato, anche come propagatori della preghieradel rosario – oggi un autentico passpartout – ,diventa la mediazione di cui Dio si serve perrisvegliare nel cuore degli uomini contempora-nei la voce della sua chiamata.

Esperienza fatta e ri-fatta da tutti: il nostrolavoro è più gioioso e la nostra testimonianzaassai più efficace se si lavora insieme, da fratelli,volendosi bene. E, tra l’altro, questo è molto...domenicano!

Fra Paolo Lungo oppromotore dell’apostolato vocazionale

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PPootteennzzaa ddeell SSaannttoo RRoossaarriioo!!L. entrò trafelata nell’ufficio dell’amica, lo sguardo spaventato e senza

salutare le dice velocemente:- La sai l’ultima di M.? Mi ha urlato che se ne vadi casa. Ha sedici anni e vuole andarsene!

Un fiume di parole intessono un racconto amaro, fatto di silenzi, incom-prensioni e parole piene di aggressività.

Per L. poteva davvero essere troppo, specialmente ora, dopo il naufragionon voluto del suo matrimonio.

L’amica restò ad ascoltarla con pazienza e con tenerezza, poi al termine ledice :-Affida tutto a Maria. Domani, giorno dell’Immacolata, pregherò per te eper tua figlia. Vedrai. Tu fa lo stesso, prendi il Rosario in mano e ovunque titrovi, recitalo, non scoraggiamoci. Si lasciarono con la speranza nel cuore, fraloro un’amicizia datata e sincera.

Dopo due giorni squilla il telefono e la voce di L. piena di gioia dice:- Saicon M. tutto a posto! Non posso dirti altro per telefono, la Madonna ci hamesso le mani. Ti racconterò tutto a voce, più tardi!

La breve narrazione è accaduta realmente.Ogni volta Maria Santissima riesce a stupirci. Ciò che chiediamo attraver-

so la preghiera del Santo Rosario, se fatto con fede e abbandono alla Volontàdel Padre, ottiene risposta.

Si potrebbero citare un’infinità di casi difficili risoltisi positivamente: illavoro riconfermato ad un giovane a rischio licenziamento, l’operazione alcervello risoltasi bene per una ragazza di 23 anni, l’armonia familiare ritrova-ta là dove regnava la disunione, il recupero degli affetti attraverso la capacitàdi perdonarsi reciprocamente, cambiamenti radicali di vita…storie dolorosecon finale “celeste”. Viene in mente San Pietro che dimenticando se stesso, dinotte, va incontro a Gesù camminando sulle acque del lago. Dovremmoanche noi imparare a camminare sulle acque della vita, con lo sguardo a Lui,fidandoci di Lui e scopriremmo che veramente il Regno dei Cieli è già franoi. Potenza del Santo Rosario! Ancora oggi Maria dice al Figlio:- Nonhanno più vino! Non hanno più pace, più amore, più coraggio, più forza… epuntualmente le giare si riempiono di vino buono, l’acqua delle lacrime tra-muta in gioia, in speranza, in voglia di ricominciare. Facciamo nostra lapotenza del Santo Rosario, abbandonandoci all’Amore di Maria, Prov-videnza celeste del Padre. Oh potenza del Santo Rosario!

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iinn ccoonnffiiddeennzzaa……19 agosto 2001, motonave in viaggio di ritorno da Spalato ad Ancona. Il

ponte è gremito di persone abbronzate dal sole e che passano il tempo comepossono, stretti come siamo per la calca.

Sdraiati su due sedili e a terra, alcuni giovani assonnati e piuttosto mal-conci stanno parlando fra loro del più e del meno. Il nostro gruppo intanto, diritorno da Medjugorje è sul ponte più alto impegnato fra canti e danze digioia. Io e mio marito ci fermiamo proprio con i ragazzi che vediamo passan-

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nze do e chiediamo di poterci accomodare accanto a loro, per poco, il tempo di

riposare. Accettano con aria di sufficienza e noi non ci diamo peso. Al polsoho avvolto un rosario di plastica celeste, il colore di Maria: la MammaCeleste. Mi è stato donato in una chiesa poco distante da Medjugorje, duran-te un pomeriggio di preghiera. Noto che uno dei giovani lo sta guardando concuriosità ed è un lampo: tolgo il Rosario dal polso e glielo dono. Il giovanedopo averlo osservato lo prende fra le sue mani ed inizia fra noi un dialogonella reciproca accoglienza, alla presenza misteriosa di Lei. Le confidenzereciproche fanno breccia nel nostro cuore fino a comprendere quanto questogiovane dall’aria vissuta e stanca, andasse da tempo cercando. Studi interrot-ti, amici sbandati, amori senza futuro, esperienze non certo buone…tuttoviene come improvvisamente a galla nella sua anima stanca. Noi ascoltiamocon attenzione e rispetto, scambiandoci al termine come casualmente gli indi-rizzi. Ancona pian piano si fa più vicina e a breve si sbarca. Passano due gior-ni, riceviamo una e-mail da quel giovane, breve messaggio: -“Sto recitando ilS. Rosario. Appena sceso dalla motonave, ho lasciato gli amici di viaggio esono andato da una zia suora di clausura e da lei mi sono trattenuto per unasettimana. Avevo bisogno di pensare, qualche cosa è successo dentro di me.Dovevo capire”. Oggi quel ragazzo è laureato, sta avviandosi verso un lavorodi grande soddisfazione e… non solo recita il S. Rosario tutti i giorni, si reca aMessa appena possibile ed oltre il giorno della domenica, ma è andato luistesso a Medjugorje a ringraziare la Madonna di tutto il bene ricevuto. È cosìinnamorato di Maria che agli amici che con lui si aprono, non fa altro chedonare loro un rosario dicendo: “Affida tutto a Lei”. Di tanto in tanto ci sisente per telefono, o ci si incontra per brevi visite e non finiamo mai di stupir-ci delle meraviglie che Maria sta compiendo nell’anima e nel cuore di questogiovane. C’è solo da ringraziare e da testimoniare le “Grazie” che il Rosarioconduce a chi si affida e confida in esso. A noi personalmente ha cambiato lavita: non ci ha tolto le croci delle quali ogni essere umano fa esperienza, ma ciaiuta a portarle. Ci solleva dalla sfiducia e dalle umane preoccupazionidonando luce, pace, gioia. I misteri del Rosario sono anche i nostri misteriquotidiani ma visti attraverso l’Amore Misericordioso di Dio che ci ama cosìtanto da donarci la propria Madre oltre che il proprio Corpo e Sangue. Comeallora tacere la bellezza e la potenza del Santo Rosario: la preghiera predilet-ta di Maria. Da cristiani di fede, dobbiamo imparare a toglierci di dosso il“rispetto umano” che ci impedisce di testimoniare la nostra vera missione divita: esprimere la Grazia di Dio attraverso il nostro coraggio, la nostra fede, ilnostro confidare in Lui, la nostra comunione fraterna espressione dellaComunione Trinitaria! Siamo nati e stati proiettati nell’infinito di Dio peramarLo e farLo amare. Non c’è progetto più grande di questo ed ogni voltache un fratello ci viene donato, per noi in un casuale incontro, ricordiamociche ce ne sarà chiesto conto quel giorno che viso a viso vedremo il Signore. Inconfidenza anch’io faccio parte di quella schiera dipendente da MariaSantissima, è un amore che pervade e dà soave gioia.

Stefania

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HANNO INVIATO OFFERTE:1) per onorare la B.Vergine, sostenere ROSARIUM e il Movimento del Rosario:Lucio Pantanali; Almarosa Colnago; Luca Antonimi; Carlo Leuzzi; Anna Altomare; Secondo Tacchetto; Gloriana Ciccarelli; SimonettaMoroni; Luigia Contendo; Augusti Elena; Sorelle Negri; partecipanti al ritrovo dei collaboratori del 26 novembre; Gruppo del rosario diNapoli; Gruppo del Rosario di Montodine (Cr); Renzo Stefanel; Claudia Rambaldi; Felicia Persico; Virgilia Colonnella; MariaSemproni; Antonio Riguzzi; Paola Grassi; Giovanna Torricini; Vittoria Colatori Valenzi; Gabriella Craboledda; Maria Liberti; ErminiaBalena; Alba Bedina; Angelo Cangero; Ilva Ugolini; Paola Foresti; Beatrice Camoni; Famiglia Fava Cuoghi; Stefania Beduzzi;Cosimina Tampieri; Ermanno Boggio; Antonio Aliata; Gabriella Bertinelli; Giuseppe Brulli Placci; Carla Cappannari; Lucia LandonioRamponi; Domenico Manferdini; Stella Minardi; Pietro Passera; Vera Pesalfini Capucci; Maria Bittante Tomasello; Umberto Renzi; LuigiCernuschi; Rossella Di Matteo; Domenicane della Beata Imelda di Venezia; Suor Rosella Cosma; Gino Antonioni; Domenica Cangiotti;Partecipanti alla Peregrinatio Mariae di Castelnuovo nè Monti (Re); Olinda Concettoni; Maria Fasoli; Maria Gatti; Gabriella Lettieri;Roberto Marceca; Clementina Montanari; Lina Moretti con 100 abbonamenti; Giuliana Lazzari; Famiglia Oreficini; Michele Pagliaro;Stefania Pasquali; Antonio Petrelli; Jole Sedani; Silvia Vita Seppi; Francesco Terroni; Alfredo Tomassetti; Maria Toscani; Imelde eAlberta Sponticcia; Paolo Caleffi; Agnese Masenello; Giuseppe Martinello; Maria Teresa e Graziano Macor; Lucio Pantanali; RitaRanzo; Maria Maddalena Rinaldi; Antonia Manelli; Famiglia Bertocchi Farnè; Maria Luisa Bignami; Giuseppina Bigoni; Maria e GildaCarletti; Lidia Clai; Stefania Comelli; Fedele D’Alberto; Mirella Esposti; Antonietta Ferrara; Fausta Galli; Rocchina Giordano; LucianoMarinelli; Ida Mietto; Ottavio Ottaiano; Orietta Rabini; Andrea Rapalli; Caterina Sgattoni; Maria Rosaria Vairano; Fulvia Vatta; Irene ePiergiorgio Zanini; Miriam Zanuttig; Emilia Gallazzi; Domenicane di S.Caterina da Siena di Genova; Diana Angeloni Blasi; CarmineBettini; Rosalba Chinellato; Giancarlo Di Marzio; Ermete Rebucci; Maria Santilli; Famiglia Ravaioli Lancellotti; Maria AntoniettaCollazzoni; Giuliana Balietti; Celestina Cernieri Baleani; Irma Santoni; Luciano Maria Giancotti; Rita Bredice; Cristiana Bartolini;Giuseppina Bernardi; Paola Boiani; Lorenzo Cuccheri; Franco Ferretti; Paolo Fiani; Attilio Galli; Luciano Gattelli; Partecipanti al pellegri-naggio in TERRASANTA; Giunta Giovanni; Maurizio Guttagliere; Anna Maria Inga; Maria Teresa e Giuseppina Mancini; CinziaMarini; Monastero Domenicano S.Nicolò; Dionisio Sparacio; Maria BeatriceViotti; Maria Luisa Staffolani; Angelo Frison; Ida Goi; InesRuscelli; Pina Sacchi con 19 abbonamenti; Nico Baggio; Tina Amodio; Francesco Artale; Baschetti Giampaolo; Natalina Bruttomesso;Claudio Campanella; Aurora De Dominicis; Adelina De Nadai; Regino Domaoa; Domenicane della B.Imelda di Villa Pace (Bo); MariaDonati; Alba Fabian; Suor Rosilda Favaretto; Concetta Gasparri; Enrico Lambertini; Jolanda Marconi; Emanuela Mammarella; LuigiMontenovo; Maria Negro; Danilo Ongaro; Vittorina Rizzoni; Giuseppe Rodolfi; Giuseppe Simini; Paola Soriani; Maria Vecchi; CiroBux; Carlo Carnovale; Gianluca Cremonesi; Teresa Maria Noè; Anna Stamerra; Farmacia S.Faustino di Modena; Antonio Autiero;Sergio Cavelli; Salvatore Francavilla; Teresa Gianoli; Famiglia Giorgietti; Maurizio Giuliodoro; Lucia Schiavo; Lodi Rizzini Vacchelli;Maria Laura Mainoldi; Simonetta Moroni; Nicola Fiasconaro; Massimo Restano; Parrocchia S.Michele Arcangelo; Natalia Belli; MariaCristina Bettoli; Maria Bortoletto; Maria Rosa Civera; Elena Festa; Anna Fiengo; Maria Formaggio; Anna Maria Fortichiari; GiovannaLo Nigro; Silvana Silimbani; Margherita Tonin;Imeldae Leonia Giuriceo; Maria Angeli; Oscar Rossi; Giuseppina Cavedaschi; FamigliaFeroldi Tagliaferri; Maria Grazia Grasso; Caterina Monti; Efrem Panelli; Lorenzo Pedrali; Armando Zatti; Maria Colucci; CarmelaLiliana De Gori Papalia; Luigi Di Teodoro; Rosalia La Barbera; Giovanna Simoncini; Francesco Trombetta; Pier Raffaele Savarè; RobertoPoggi; Filippo Orati; Carlo Moracca; Valter Fabbro; Livio Cacitti; Claudio Bernardi; Maria Dionisi; Milena Gurioli; Claudio Molinari;Giampaola Negri; Secondina Perco; Domenica Verini; Giuliano Aimi; Maria Teresa Bocchini; Stellina Cevenini; Giovanni Dalla Casa;Federica Falanga; Gianna Gerin Peressin; Stefania Pasquali; Anna Valeria Ariozzi; Gabriella Bertinelli; Giorgio Bonotto; Mario Cappi;Anna Maria Iannotti Ciampa; Pietro Mazzara; Gabriella Previato con 9 abbonamenti; Edda Tamagnini; Gino Trombi; Edgardo Vietti;Valperto Mansutti; Giulio Pertile con 8 abbonamenti; Teresa Tirelli.

2) in memoria dei defunti, per preghiere, chiedere grazie o celebrazione di ss. messe:Caterina Monti secondo le sue intenzioni; Sorelle Negri secondo le loro intenzioni; Gelsa Bartolini in suffragio dei suoi defunti; DeboraTrombettoni in onore della Beata Vergine; Annunziata Borsini in suffragio dei suoi defunti; Elisabetta Rocchetti per defunta Melania;Mirella Novasio Ciarimboli in suffragio dei suoi defunti; Anna e Teresa Bolmini in suffragio dei suoi defunti; Zefferina Franceschelli perdefunto Valentino Mezzanotte; Diana Angeloni Blasi; Partecipanti al pellegrinaggio in TERRASANTA; Lucia Schiavo per i figli;Annarosa Minto per Nereo; Giampaola Negri secondo le proprie intenzioni.

3) per acquisto di sussidi: partecipanti all’appuntamento dei collaboratori del 26 novembre; Guido Mozzicafreddo; Parrocchia SS. Bernardo e Giuseppe; DonEnrico Liberatore; Luigi Oriano Bezzi; Don Mario Degaudenz; Parrocchia S.Stefano Protomartire; Giampietro Gasparotto; GuidoMozzicafreddo; Claudio Molinari.

4) per le adozioni a distanza: Ambrogio Caserini per Ana Paula Ferriera Caetano; Ambretta Negri per Lucas Oliveira Riston; Giampaola Negri per Isabela OliveiraRiston; Paolo Vezil per William Cèsar Bucinsky; Dorotea Lancellotti per Ana Rubia Antonangelo dos Santos; Marcello Ravaioli per IgorWelinton Verissimo; Famiglia Giantomassi per Amanda Inacio Da Silva; Simonetta Cuttini e Prima Passuello per William de PaulaFaustino; Famiglia Andrea Vanti e Maura Persici per Alex Aparecido Garcia e Tainara Cristina Ferriera; Famiglia Sandro Tittarelli perIsadora Lorena Matias de Oliveira; Anna Scarpenti per Ariane Batista de Souza; Ilde D’Agenio per Luiz Eduardo Brechò dos Reis;Tonina Magi per Gabriela Beatriz dos Santos; Carmen Giungi per Ariane Aparecida Fernandez; Rita Della Casa per Gabriela Martinsda Costa; Ilaria Giannarelli per Vanessa Faustino Sant’Ana; Famiglia Farolfi Gaddoni per Oaissa Vitoria Lourenco; Ada Giacomelloper Matheus Alves Siqueira.; Patrizia Mandrioli per Luiz Felipe Rodriguez Beraldo.

Hanno collaborato con la loro opera:Fratini Fernando; Famiglia Boggio Carrera; Daniela Triaca e Angelo Gazzaniga; Anna Scarpenti; Enrico Veneziani; Maria Pia Bartoli;Ilaria Giannarelli; Elvio Barzotti; Vittoria Radi; Tania Rondani; Massimiliano Guerrini; Mariella Albertini; Stefania e Angelo Talamonti.

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A) SONO STATI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEL ROSARIO VIVENTE:11.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: Anna e Gioacchina Adelfio, Mauro Airò,Margherita Alibrandi, Nicolò Angileri, Pia e Giovanna Annaloro, Giovanni Bertolino, VivianaBonomo, Salvatore Caccia, Carmela Cacioppo, Rosario Castrogiovanni, Giovanna e ValentinaCatalano, Claudia Cicero di Palermo.22.. ddaallllaa sseeggrreetteerriiaa:: Beata Kotlarska-Rasponi di Cesena (Fc); Lorella Romagnoli, Anna Pucci,Mariettina Polverini e Umberto Buongarzoni di Polverigi (An); Paola Placci, Irene Palli, Giulia Cavina,Lino Ronchi e Antonietta Larosa di Castelbolognese (Ra); Francesco Gentile di Mottola (Ta); GabriellaArgnani di Fosso Ghiaia (Ra); Chiara Chiari di Modena; Anna Maria Mazzoni di S.Cassiano (Ra);Patrizia Tornincasa di Fabbrico (Re).33.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: Rosario Crivello, Giuseppe D’Agostino, GiuseppinaD’Espinosa, Giuseppe De Lisi, Maria Di Fresco, Natalia e Maria Dora Di Giovanni, Matilde eAntonina Di Paola, Emanuele Di Peri, Salvatore Distinti, Gina Fanara, Nunzio Favarò, Antonino eGiovanna Fazio di Palermo.44.. ddaa EEllvviirraa MMoonnttaannaarrii ddii LLoonnggaassttrriinnoo ((FFee)): Fiorella Geminiani, Anita Coatti, Rita Baldi,Carla Bonafè, Sirleanna Zuffi, Valeria Felletti, Elena Dall’Olio, Franca Archintelli, Liliana Ballardini,Luisa Natali,Teresa Leoni, Elvira Montanari, Ada Cavallai, Claudia Cassani e Rosita Grassi.55.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: fra Silvio della Croce di San Giovanni la Punta (Ct);Ninfa Firicano, Maria Concetta Garolfalo, Angelo Geloso, Rosetta Giannone, Rosalia La Barbera,Nicoletta La Tona, Giovanna Lo Nigro, Claudia Lodato, Salvatore e Giuseppina Luca, TizianaLuparello, Stefano Savoca, Anna e Pietro Mazzara di Palermo.66.. ddaallllaa sseeggrreetteerriiaa:: Rosa D’Eredità di Mottola (Ta); Salvatore Rapisarda di Tremestieri Etneo(Ct); Raffaella Laudante di Roma; Carla Trebbi di Bologna; Maria Grazia Grasso di Cervia (Ra);Anna - Antonino e Margherita Pucci, Suor Miriam Brusca, Francesca Barca, Egidio Ruvio, DeboraSanfilippo, Vincenza Sinagra di Palermo; Erneste Rancati Santi e Davide Giuseppe Dall’Olmo diCremona. 77.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: Salvatore Migliaccio, Gaetano Sarcì, DomenicoMilitello, Giovanna Mustazza, Giuseppe e Francesco Sanfilippo, Angela Sampino, GiacomoPecoraio, Francesca Parisi, P. Nunzio Morello, P. Calogero D’Ugo, Giuliana Orecchio di Palermo;Gaspare Navarra di Favignana; Marzia Sanfilippo di Torre Annunziata (Na); Alessandra Trapani diCrawley (England). 88.. ddaa SSaallvvaattoorree FFrriisscchhiieettttoo ddii MMeessssiinnaa:: Carmela Lombardo, Concetta Carrabino, AngelaGibilisco, Santina Ficara, Concetta Bellassai, Lucia Romano, Angela Catanusa Pizza, Lucia Tata,Carmela Petrolito, Lina De Caro, Alessandra Corretti, Tina Gentile, Pinella Perez, Giuseppe Correnti,Maria Zappulla di Floridia (Sr).99.. ddaa AAnnttoonniioo DDii RRoossaa ddii PPaavvuulllloo ((MMoo)): Catia Ninni di Formigine (Mo); Morena Gianarolidi Serramazzoni (Mo); Susanna Alabisso, Maria Chiodi, Marta Rossi, Marisa Breschi, RomanoDomeniconi, Annamaria Ruggeri, Daniele Grandi, Rita Ruggeri, Giuliano Magagnoli, MariaScarpuzza, Claudio Bonucchi, Maria Jolanda Verdi e Enzo Giuliani di Pavullo (Mo).1100.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: Mario Sole, Francesca – Rosaria e SalvatoreSottile, Dionisio Sparacio, Vincenzo Sucameli, suor Angela Felicia, suor Debora Luzzi, MarisaTagliavia, Rosalia Conigliaro, Marisa Tagliavia, Giovanna Valdesi, Giovanna Varrica, SalvatoreVitrano, Rosalinda Trapani e Rosalia Scibetta di Palermo.1111.. ddaa SSaallvvaattoorree FFrriisscchhiieettttoo ddii MMeessssiinnaa:: Lina Passarello, Gaetano Liistro, Franca Daidone,Elisa Gibilisco, Franca Romano, Loredana Roccasalvo, Salvatrice Bottaro, Alessandra Gangemi,Patrizia Matarazzo, Salvatore Mansueto, Maria Failla, Alessandrina Veglio, Paola Ficara, LuciaCaccamo, Cettina Tinè di Floridia (Sr).1122.. ddaa AAnnttoonniioo DDii RRoossaa ddii PPaavvuulllloo ((MMoo)):: Cristiana Gianelli di S.Antonio di Pavullo (Mo);Loretta Lenzini di Coscogno (Mo); Marilena Biochini di Gaiato di Pavullo (Mo); Filomena Tinelli,Nilde Bonvicini, Carla Montecchi, Angela Petrilli, Concetta Senatore, Lucia Bellei, Rita Procopio,Donatella Lutti, Giovanna Cola, Nadia Marieni, Vilma Amici e Maria Ida Bonacorsi di Pavullo.1133.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: Irene Castiglione di Licata (Ag); LoredanaBartolotta, Anna Maria e Rosaria Brusca, Rosaria Campanella, Giuseppe Campisi, ValentinaCangelosi, Valentina Catalano, Eleonora – Veronica e Vincenza Cavaretta, Agata Colliodoro,Giuseppa Cordaro, Marilena Costa e Lino Cusumano di Palermo.

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sario1144.. ddaa SSaallvvaattoorree FFrriisscchhiieettttoo ddii MMeessssiinnaa:: Lucia Cappuccio Miraglia, Arcangela Santo

Stefano, Rosa Forzoso, Raffaella Di Fede Giuliano, Lucia Dresda, Maria Formosa, Carmela Brunetti,Oriana Trigila, Tina MonteneriLucia Alvares, Giuseppina Armata, Silvana Consales, GandolfaGamgi, Pina Parlagreco Gozzo, Lina Marischidi Siracusa. 1155.. ddaa FFrraanncceessccoo SSaannffiilliippppoo ddii PPaalleerrmmoo:: Antonia D’Amore, Rosaria Dentici, Maria Rita DiNoto, Anna e Vincenzo Gambino, Giuseppe e Lucia Iacolino, Rosaria Iacopelli, Rosalia Isgrò,Antonio Misseri, Vita Mosca, Salvatore Mulone, Giuseppe Parisi e Maria Teresa Romano, ElviraPaternostro di Palermo.

B) SONO STATI ISCRITTI ALLA FRATERNITA O GRUPPO DEL ROSARIO:11.. ddaallllaa sseeggrreetteerriiaa:: Donatella Palazzo di Torrita Tiberina (Rm); Palma Civello di Palermo;Annarita Indino di Villa S.Martino (Ra); Giacomo Valenti di Casei Gerola (Pv); Renato Gabrieli diCalmiera (Le); Monica Franzoni di Andora (Sa); Giuliani Silvana di L’Aquila; Paola Pasqua diPaganica (Aq); Sergio Scandroglio di Parabiago (Mi); Suor Bertilla Pattaro di Padova; StefanoCoveri di Prato; Roberto Troiano di Chieti; Ornella Di Blasi di Caltanissetta; Marilena Gentili diGuidonia Montecelio (Rm); Carmela Conti di Acireale (Ct).22.. ddaallllaa sseeggrreetteerriiaa:: Graziella Rossi e Roberto Bassi di Cremona; Susanna Malvisti-Servalli dallaFlorida (USA); Pietro Morigi di San Vittore di Cesena (Fc); Mauro Passarini di Marina di Ravenna(Ra); Maria Cristina Marozzi e Giorgio Acciarrini di San Elpidio a Mare (Ap); Massimiliano Guerrinidi Campagnola (Re); Giuseppe Moscardini di Roma; Nunzia Gubitosa di Castellaneta (Ta); StefaniaTrebbi di Pesaro; Mario Di Re, Patrizia Romeo e Giuseppa Scibona di Acireale (Ct); TarcisioBertocchi di Bagnatica (Bg).

C) SONO STATI ISCRITTI ALL’ORA DI GUARDIA:Suor Bertilla Pattaro il giorno 29 del mese dalle 14,30 alle 15,30; Giuliani Silvana e Paola Pasqua ilgiorno 25 di ogni mese dalle 20 alle 21.

D) SONO STATI NOMINATI ZELATORI O ZELATRICI:Gherlani Daria di Staranzano (Go); Francesco Sanfilippo di Palermo.

31

Ricordo che per gli iscritti (vivi o defunti) alle Associazioni del Rosario nella Basilica Patriarcale diS. Domenico a Bologna nelle prime quattro domeniche del mese, alle ore 18, viene celebratauna santa messa.

Al termine di questa missione dello Spirito, Maria diventa la"Donna", nuova Eva, "madre dei viventi", Madre del "Cristototale" [Cf Gv 19,25-27 ]. In quanto tale, ella è presente con iDodici, "assidui e concordi nella preghiera" ( At 1,14 ), all'al-ba degli "ultimi tempi" che lo Spirito inaugura il mattino diPentecoste manifestando la Chiesa.(Catechismo della Chiesa Cattolica, 726)

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In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Bologna CMP detentore del contoper la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

del Rosario2 aprile 2006a Loreto

Programma ore 09,30 Ritrovo nel piazzale

di Porta Marina a Loretoore 10,00 S. Rosario meditato

nella Sala Paolo VIore 11,00 Meditazione del P. Battista Cortinovis,

Monfortano, sul tema “La consacrazione nell’ambito mariano”

ore 11,45 Interventi dei partecipantiore 12,30 Pranzo al sacco e

momento di fraternitàore 14,30 Visita guidata al Santuario

della Santa Casaore 16,00 Celebrazione della S. Messa

e adorazione conclusiva

Prego vivamente coloro che organizzano dei gruppidi contattarmi preventivamente. Per ogni informazione rivolgersi a P. Mauro Persici tel. 335 5938327.

Indossare possibilmente il “foulard del rosario”: li invierò a chi ne farà domanda!

Tutti sono invitati a partecipare

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Per te che desiderifar conoscere ed amare il santo rosario

Il Movimento Domenicano del Rosario ti offre un’opportunitàinviandoti un pacco totalmente gratuito

contenente materiale divulgativo

Movimento Domenicano del Rosario - Via IV novembre, 19/e - 43012 Fontanellato (PR)

E-mail: [email protected]

Ami la Madonna? Hai accolto il Suo invito e mediti pregando con il santo rosario?Vorresti che la schiera di coloro che meditano pregando con il rosario s’accresca?

Se ne avessi i mezzi, nel tuo piccolo, potresti farti promotore di questa vitale devozione?Vuoi unirti a noi in quest’opera benedetta?

Così potrai fare opera di promozione fra i tuoi conoscenti, nel tuo gruppo,nella tua parrocchia, nelle chiese che avrai la possibilità di frequentare

nonché ovunque tu possa trovare la benché minima possibilità!

Affrettati dunque,compila il modulo retrostante e spediscilo

in busta chiusa ed affrancata a:

Page 34: Rosarium 2006-01

Sì, desidero approfittare dell’invito rivoltoper collaborare, nel limite delle mie possibilità, alla promozione del rosario

Perciò attendo che mi inviate gratuitamente (contrassegnare con una X la casella desiderata):

❏❏ una campionatura per prendere visione del materiale disponibile (sarà quindi inserita anche unacopia di questo volantino per un eventuale nuovo ordine di materiale gratuito scelto fra quellovisionato).

❏❏ un pacco postale contenente un assortimento misto del materiale disponibile.

❏❏ Il seguente materiale (specificando bene sia la quantità che gli articoli desiderati):

Il mio indirizzo è il seguente:

Cognome e nome Telefono

Via n.

Località Prov. C.A.P.

Vogliamo informarLa che - ai sensi della Legge 675/96 “Tutela delle persone e altri soggetti rispetto al trattamento dei dati perso-nali” - se non dovessimo ricevere comunicazione contraria ci riterremo autorizzati alla memorizzazione dei suoi dati personali in unarchivio elettronico. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente allo scopo di informare sulle iniziative in generale degli Enti di Culto:“Provincia Domenicana S. Domenico in Italia” con sede a Milano e non potranno in alcun modo essere utilizzate a fini commerciali o divendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. Queste informazioni personali nonverranno comunicate o diffuse a terzi e in ogni momento Lei potrà esercitare i diritti di cui all’art. 13 della legge 675/96 chiedendodi essere ragguagliato circa tali dati, richiederne la modifica o la cancellazione previa comunicazione allo scrivente.