romina agresti tesi
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In realtà prevedevo di metterlo nella categoria "scrittura creativa" un pò per la scarsità sintattica, un pò per la difficile applicabilità.In fondo come mi fu detto all'epoca "è solo una tesi".TRANSCRIPT
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FACOLTÀ DI SCIENZA DELLA FORMAZIONE
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
Master di I livello in“Progettista e gestore di formazione in rete,
e-learning e knowledge management”
L'e-learning come strumento della Formazione Continua nelle
Aziende Sanitarie e per i Professionisti con obbligo ECM.
Relatore Prof. Giovanni Bonaiuti Candidato Romina Agresti
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
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Ringraziamenti
Sono particolarmente grata al Direttore dott. Luigi Setti che mi ha consentito difrequentare questo Master dandomi appoggio e fiducia.
Voglio qui far presente come sia stata preziosa la collaborazione del dott. AlessandroInnocenti e del dott. Giacomo Gensini i quali hanno supportato il mio lavoro durante lostage che ha prodotto questa tesi con la preziosissima supervisione del prof. GiovanniBonaiuti.
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INDICE
INTRODUZIONE ......................................................................................... 5
1 Il contesto legislativo ECM (Educazione Continua in Medicina). ..... 7 1.1 La storia. ..................................................................................................................................... 7
1.2 Il sistema attuale. ...................................................................................................................... 9
2 Struttura Della Formazione Continua nelle Aziende Sanitarie. ...... 13 2.1 L‟Unità Operativa di Formazione Continua ......................................................................... 13
2.2 Il processo della Formazione Continua nelle Aziende Sanitarie. .................................... 13
2.3 Fasi del processo di formazione ........................................................................................... 14
2.3.1 PRIMA FASE: analisi dei bisogni formativi .................................................................... 15
2.3.2 SECONDA FASE: progettazione dell'intervento ............................................................ 16
2.3.3 TERZA FASE: gestione del progetto formativo.............................................................. 17
2.3.4 QUARTA FASE: valutazione ........................................................................................... 17
2.3.5 QUINTA FASE : Creazione di progetti integrativi di supporto. .................................... 20
3 Progetti formativi in ambito sanitario .............................................. 23 3.1 Criticità dei progetti formativi in ambito sanitario ................................................................ 23
3.1.1 Impatto dei servizi in rete sulle strutture ospedaliere di media-grande dimensione. 23
4 Introduzione del sistema e-learning nelle Aziende Sanitarie ......... 25 4.1 Contesto di partenza............................................................................................................... 25
4.2 Formazione intranet o Internet?............................................................................................ 27
4.2.1 Accesso alle risorse di rete. .............................................................................................. 27
4.2.2 Quali sono dunque i vincoli che devono essere affrontati all'interno delle strutturesanitarie?............................................................................................................................................ 28
4.2.3 Dove si "installa" quindi la piattaforma che serve per l'erogazione dell‟e-learning?. 28
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4.2.4 Chi gestisce gli aspetti tecnici per la formazione in e-learning? .................................. 29
4.3 Vincoli organizzativi. ............................................................................................................... 29
4.3.1 Supporto organizzativo. ..................................................................................................... 29
4.3.2 Supporto didattico............................................................................................................... 30
4.3.3 Aree di intervento. Definizione dell‟area di intervento. .................................................. 30
5 Istituzione di nuovi processi all’interno dell’azienda...................... 35 5.1 Formazione basata sulle tecnologie in Azienda: Schema dei processi ,competenze efunzioni. .................................................................................................................................................. 41
6 Identificare i componenti del gruppo responsabile per
l’e_learning .............................................................................................. 47 Conclusioni. ............................................................................................ 50 BIBLIOGRAFIA............................................................................................ 51 SITOGRAFIA............................................................................................... 51
Indice delle tabelle
Tabella 1: Check list & decision chart. Realizzata in collaborazione con il dott. A.Innocenti32 Tabella 2: Ruolo Professionale Responsabile Progetti e-learning ............................................................... 36 Tabella 3: Macro processo Pianificazione e gestione della formazione basata sulle tecnologie ................ 42
Tabella 4: descrizioni di alcuni dei processi da implementare per la formazione basata sulle tecnologie. 43
Indice delle figure
Figura 1 Figura dei livelli della Valutazione tratta dall’articolo di Maurizio Castagna ................................ 21 Figura 2 Processo integrato di valutazione ................................................................................................. 22 Figura 3 Esempio di organizzazione all’interno della AOU Careggi ............................................................. 26 Figura 4. Master Netform: struttura e profili professionali. Mario Rotta. .................................................. 47
Indice delle schede
Scheda 1 Il programma di Educazione Continua in Medicina ....................................................................... 1
Scheda 2 La formazione in Toscana breve panoramica ................................................................................ 1 Scheda 3 Bollettino ufficiale della Regione Toscana ..................................................................................... 9 Scheda 4 Commissione Nazionale per la Formazione continua: composizione. ........................................ 12 Scheda 5 compiti del personale UO Formazione ........................................................................................ 13 Scheda 6: Definizione dell’Animatore di Formazione ................................................................................. 15 Scheda 7: Funzioni dell’Animatore di Formazione........................................................................................ 1 Scheda 8 da Building the E-Learning Team,By William Horton,Published: July 2002 ................................ 48
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INTRODUZIONE
Nelle Aziende Sanitarie gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una rapida evoluzione delletecnologie informatiche applicate in tutti i settori, dal percorso assistenziale fino ad arrivare ai
processi formativi e di aggiornamento professionale.
Le tecnologie informatiche hanno permesso alle Aziende Sanitarie di abbattere molte delle
barriere che ostacolavano la formazione e l‟aggiornamento dei propri dipendenti, offrendo la
possibilità di strutturare momenti formativi modulari, con percorsi differenziati e personalizzabili
rendendo i contenuti sempre fruibili e abbattendo le barriere strutturali e temporali
dell‟erogazione. Questo ha reso inscindibile la formazione moderna dalle nuove tecnologie.
Questa tesi vuole evidenziare i processi organizzativi e le strutturazioni tecnologiche necessarie
all‟implementazione di un sistema di e-learning nella Formazione Continua delle Aziende
Sanitarie (con particolare riferimento alla AOU di Careggi)
La preliminare definizione dei processi organizzativi e dei requisiti tecnologici risulta essere
basilare per il contenimento delle criticità connesse all‟implementazione di sistemi formativi,
rivolti a personale sanitario, per rispondere alle normative sulla Educazione Continua in
Medicina.
Nell‟ambito della stesura della tesi si andrà a:
- descrivere il contesto formativo specifico caratterizzato dall‟obbligo formativo
- definire il processo di formazione con rilievo del processo integrativo a supporto della
formazione ( dal corso formativo al percorso formativo)
- descrivere il supporto delle tecnologie ai sistemi di valutazione dei percorsi formativi ( dalla
valutazione del singolo evento formativo alla valutazione del percorso formativo)
- analizzare i vincoli tecnologici e le caratteristiche minime delle tecnologie necessarie a
supportare il processo formativo
- definire alcuni dei processi all‟interno della formazione per gestire la formazione in e learning
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-descrivere il profilo di una figura responsabile all‟interno della formazione volta a garantire
l‟integrazione con il servizio delle tecnologie informatiche e le altre strutture;
con l‟obiettivo di fornire uno strumento di indirizzo per l‟elaborazione delle fasi preliminari, utile aquelle Aziende Sanitarie che volessero implementare un sistema di e learning.
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1 Il contesto legislativo ECM (Educazione Continua in Medicina).
1.1 La storia.
Il programma ECM nasce dall'esigenza di mantenere aggiornata l'elevata competenza
necessaria per lo svolgimento della professione di ogni singolo operatore sanitario.
Caratteristiche , queste, che diventano sempre più difficili da aggiornare soprattutto in relazione
al rapido continuo sviluppo della medicina e in generale delle conoscenze biomediche, sempre
più sollecitate dalle continue innovazioni tecnologiche.
A partire dal 2002 l'educazione continua in medicina è divenuta obbligatoria per tutte le
categorie professionali riportate nella scheda successiva, e ciò in ottemperanza alla linead‟indirizzo del Ministero della Salute che ha come obiettivo il raggiungimento di un passaggio
graduale da una formazione autodisciplinata e completamente autonoma del singolo
professionista ad una formazione finalizzata ad obiettivi predefiniti ed omogenei sul territorio
nazionale.
Si fa presente che in caso di corsi di formazione post base, inerenti alla propria categoria, il
singolo operatore sanitario è esonerato dall'obbligo dei crediti ECM (es.: corso di
specializzazione, master, dottorato di ricerca, corsi di perfezionamento scientifico, laureaspecialistica, corsi di formazione specifica in medicina generale ecc.).
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Scheda 1 Il programma di Educazione Continua in Medicina
Il programma di Educazione Continua in Medicina è stato introdotto in Italia dalla riforma dell'Onorevole Rosy Bindi condecreto di legislativo 229 del 1999 ed ha avuto il via dal primo gennaio 2002.La Commissione Nazionale per la Formazione Continua (istituita con D.Lgs. 299 /99 dal ministro della salute allora in carica,prof. G.Sirchia), ha avuto come mandato l'elaborazione del programma ECM.I compiti di tale Commissione sono definiti dall'articolo 16 ter, secondo comma, del D.Lgs. 229 / 1999 che possono essereriassunti come segue:
definire con programmazione pluriennale gli obiettivi formativi d‟interesse nazionale, con particolare riferimentoall'elaborazione, fusione e adozione delle linee guida e dei relativi percorsi diagnostico terapeutici; definire i crediti formativi che devono essere complessivamente maturati dagli operatori in un determinato periodo di tempo,
gli indirizzi per l'organizzazione dei programmi di formazione predisposte livello regionale nonché i criteri e gli strumenti peril riconoscimento della valutazione delle esperienze formative;
definire i requisiti per l'accreditamento delle società scientifiche nonché dei soggetti pubblici e privati che svolgono attivitàformative e procedere alla verifica della sussistenza dei requisiti stessi.
Il programma nazionale di Educazione Continua in Medicina riguarda tutto il personale, medico e non medico, (secondo lacircolare 5 marzo 2002 n°448: dipendenti, convenzionati in regime di libero-professionale operanti nella Sanità sia pubblica cheprivata).Sono coinvolte nella Formazione Continua le seguenti categorie di operatori sanitari:
assistente sanitario biologo
chimico dietistaeducatore professionale farmacista
fisico fisioterapista
igienista dentale infermiere
infermiere pediatrico logopedista
medico chirurgo odontoiatra
odontotecnico ortottista
ostetrica ottico
podologo psicologo
tecnico audiometrista
tecnico audioprotesistatecnico della
prevenzione nell'ambiente e nei luoghi
di lavorotecnico di neurofisiopatologia tecnico della riabilitazione psichiatrica
tecnico di fisiopatologia
cardiocircolatoria e per fusione
cardiovascolare
tecnico ortopedico
tecnico sanitario di laboratorio biomedico tecnico sanitario di radiologia medicaterapista della neuro e psicomotricità
dell'età evolutivaterapista occupazionale
veterinario
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Scheda 2 La formazione in Toscana breve panoramica
Scheda 3 Bollettino ufficiale della Regione Toscana
Il quinquennio di sperimentazione del sistema Formazione Continua in medicina è terminato il
31 dicembre del 2006 (Formazione Continua da 229/1999).
1.2 Il sistema attuale .
In Toscana a partire dai primissimi anni '80 ci sono state le prime azioni volte alla creazione di un sistema formativo cheseguisse le linee d‟indirizzo descritte sopra, occupandosi non solo della formazione del personale medico, ma investendo nellacreazione e nell‟educazione di nuove figure professionali quali gli animatori di formazione. Questi ultimi sono oggi preposti a co-redigere annualmente i piani formativi aziendali insieme alle strutture di Formazione Continua interne alle aziende sanitarieospedaliere della nostra Regione.
L‟animatore di formazione è nato sulla scia del pensiero di Guilbert pedagogista di nazionalità svizzera, esperto dell‟OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che riteneva di fondamentale importanza la metodologia nell‟insegnamento per l'adulto.In base a queste indicazioni la Toscana ha deciso di investire nella formazione di tali figure ritenendo veramente essenziale lascelta della giusta metodologia didattica nella formazione degli adulti.
Una delle altre scelte della Regione Toscana è stata quella che ha portato, a partire dal 2002, alla decisione di accreditareanche percorsi comprendenti l'auditing interprofessionale multidisciplinare, sostenendo che uno dei punti saldi della formazioneè quello di essere fatta insieme a tutti gli operatori del percorso assistenziale. Tali incontri di solito a cadenza settimanale omensile davano diritto all‟acquisivano di punti ECM in base alla loro complessità….
Per ulteriori approfondimenti sulle normative della Regione Toscana si rimanda al sito
http://www.rete.toscana.it/sett/burt/indexb.htm
Istruzioni per la consultazione:
Il B.U.R.T. è diviso in due parti:Nella Parte Prima sono pubblicati lo Statuto Regionale, leggi e regolamenti della Regione, nonché eventuali testi coordinati, ilP.S.R. e gli atti di programmazione degli organi politici, atti degli organi politici relativi all‟interpretazione di norme giuridiche, attirelativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli organi giurisdizionali per gli atti coinvolgenti la regioneToscana, le ordinanze degli organi regionali.
Nella Parte Seconda sono pubblicati gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organismi la cuipubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivogenerale, gli atti degli organi di direzione amministrativa della regione avente carattere organizzativo generale, i bandi e gli avvisidi concorso, i bandi e gli avvisi per l‟attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni benefici economici e finanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici.
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Con l'intento di procedere ad una ridefinizione normativa del sistema ECM ed allo scopo di
elaborare un progetto per la completa specificazione e messa regime del programma nazionale
di Educazione Continua In Medicina, nonché per l‟avvio dell'accreditamento dei “provider”,
l'accordo Stato-Regioni del 14 dicembre 2006 ha approvato una proroga di sei mesi dellanormativa precedente.
La conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di
Bolzano ha adottato il seguente indirizzo:
condivisione, attraverso uno specifico accordo, di obiettivi formativi d'interesse nazionale,
con particolare riferimento all'elaborazione, alla diffusione e all‟adozione di linee guida
dei nuovi percorsi diagnostico terapeutici
approvazione del piano nazionale della Formazione Continua delle Professioni Sanitarie,al fine della completa armonizzazione degli obiettivi formativi nazionali con quelli dei
piani sanitari regionali e provinciali
approvazione delle determinazioni adottate dalla Commissione Nazionale, aventi i
caratteri prescritti sia per le regioni che per le province
acquisizione della relazione annuale sullo stato di applicazione del programma ECM,
predisposta dalla commissione nazionale per la Formazione Continua1
Il progetto di riordino del sistema di Formazione Continua è stato approvato con l'accordo tra loStato e le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 1º agosto 2007.
Per quanto riguarda l'accreditamento dei “provider” sarà sia a carattere nazionale che regionale,
con la definizione di requisiti minimi equivalenti su tutto il territorio nazionale.
La commissione nazionale per la Formazione Continua e gli organismi che la compongono
vengono collocati presso " l'Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali " (ASSR).
Ogni professionista avrà il diritto-dovere di acquisire crediti ECM su tematiche coerenti con ilproprio lavoro in base sia al piano formativo nazionale che al piano formativo regionale, ma
anche in relazione a quanto definito dal piano formativo aziendale.
1il piano nazionale della formazione continua delle professioni sanitarie ha durata triennale
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Anche i liberi professionisti sono compresi nel sistema ECM. Essi possono considerarlo come
uno strumento di attestazione della propria costante riqualificazione professionale.
L'operatore sanitario dovrà raggiungere 150 crediti nel triennio 2008-2010, di cui 90 dovrannoessere nuovi crediti acquisiti durante il triennio e 60 potranno essere stati acquisiti anche
durante la fase sperimentale (2004-2007) con una media di 50 crediti annui, a partire da un
minimo di 30 crediti fino a un massimo di 70 crediti l'anno.
La registrazione dei crediti ECM per ogni operatore sanitario dovrà essere effettuata mediante
un'anagrafe nazionale e un'anagrafe regionale interconnesse tra di loro.
Sarà compito degli ordini, dei collegi e delle altre associazioni professionali verificare la
coerenza tra le regole individuate per il percorso formativo del singolo professionista e lapertinenza dei crediti acquisiti.
Come previsto dall'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro delle dirigenze e del comparto
del Servizio Sanitario Nazionale, le risorse delle aziende sanitarie per la formazione dei
dipendenti ammonta all‟ 1% della massa salariale degli stessi. Le aziende sanitarie dovrebbero
garantire l'acquisizione del totale dei crediti con questo importo.
Di forte innovazione è la regolamentazione circa le risorse private provenienti dalle industriefarmaceutiche e biomedicali. In questo caso è importante individuare nuove regole e nuovi
soggetti regolatori in grado di trasferire all'interno del sistema ECM gli obiettivi dell'industria con
la migliore efficacia ed efficienza possibili.
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Scheda 4 Commissione Nazionale per la Formazione continua: composizione.
La Commissione Nazionale per la Formazione Continua
Ha sede presso l'Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali (ASSR) e sarà composta da: presidente-Ministro della Salute vice presidente coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome vicepresidente-presidente della F.N.O.M.C. e O.
Componenti-sette esperti designati dal Ministro della salute, di cui due su indicazione del ministero dell'Università edella ricerca-otto esperti designati dalla conferenza stato Regione-quindici esperti nominati dalle rispettive federazionidi ordini, collegi e associazioni delle professioni sanitarie.1
nota 1: Commissione Nazionale per la Formazione Continua: sono componenti di diritto: il
direttore generale dell'agenzia dei servizi sanitari regionali-il direttore generale delle risorse umane delle
professioni sanitarie del ministero della salute-il responsabile del supporto amministrativo gestionale
La Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha le seguenti funzioni: indirizzare il coordinamento delle attività delle sezioni e della commissione nel suo complesso collocare le risorse disponibili a progettare e proporre convenzioni o accordi contrattuali con altri enti o soggetti privati,
italiani o esteri coordinare e curare la progettazione del piano nazionale della Formazione Continua in sanità e della relazione
annuale sullo stato di attuazione del programma di educazione continua in medicina
Organi di supporto per la commissione nazionale per la Formazione Continua:
Osservatorio Nazionale (organo di supporto tecnico)Tale organo è composto dal responsabile dell'osservatorio nazionale. Questa figura è designato dal coordinatore degli assessoriregionali alla sanità. L‟organico dell‟osservatorio nazionale è poi composto da 6 esperti di provata esperienza nel campo dellaformazione della valutazione di qualità dei singoli professionisti e delle attività e delle organizzazioni sanitarie. Questi espertisono indicati dal Comitato di Presidenza della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nell'ambito delle professionicoinvolte. La Conferenza Stato Regioni ha poi la competenza nella designazione di altri cinque esperti di provata esperienza nelcampo della formazione e della valutazione qualitativa riguardo ai singoli professionisti ed alle attività delle organizzazionisanitarie. L‟organo:
opera attraverso una rete di osservatori regionali e provinciali attivati con la collaborazione degli ordini professionaliterritoriali
effettua la verifica ed il controllo delle attività formative svolte, in relazione alla loro coerenza con gli obiettivi controlla il mantenimento dei requisiti da parte dei provider.
Tali funzioni, svolte livello periferico, dovrebbero avere le caratteristiche di sistematicità e capillarità attraverso i periodiciinterventi di osservatori opportunamente preparati e competenti sulle procedure, gli strumenti e le finalità delle valutazioni.L‟Osservatorio Nazionale, inoltre:
predispone tutti gli strumenti e attiva tutte le procedure per il rilevamento dei dati costitutivi il report annuale nazionalesullo stato di attuazione del piano nazionale
fornisce i dati per la commissione nazionale sui flussi di offerta e domanda formativa, avvalendosi dell'anagraficanazionale del CO.GE.A.PS (di seguito specificata) .
promuove studi e ricerche sui criteri e le modalità per l'avvio allo sviluppo di nuove e più efficaci metodologie divalutazione dei percorsi formativi anche attraverso l'individuazione di standard e di indicatori.
Consulta Nazionale Della Formazione Permanente (organo di consulenza)Il Presidente della Consulta è individuato dal Comitato di Presidenza della Commissione Nazionale per la Formazione Continua).Un dirigente svolge funzioni di Segretario della Consulta Nazionale.La Consulta Nazionale della formazione permanente è composta da:
le rappresentanze delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative (firmatarie degli accordi collettivinazionali di lavoro)
le società scientifiche accreditate i provider pubblici e privati accreditati le università e gli enti di ricerca pubblici privati le rappresentanze qualificate delle associazioni di tutela del malato. CO.GE.A.PS ( organo di supporto tecnico)
Il CO.GE.PAS è un consorzio costituito a norma di legge quale soggetto NO-PROFIT e facente capo alle federazioni nazionali diordini collegi e associazioni professionali accreditate. Ha il compito di gestore dell'anagrafica nazionale dei crediti formativi,fornendo così alla commissione adeguato supporto per il sinergico allineamento delle acquisizioni dei flussi inerenti le attivitàformative e di crediti di tutte le regioni. Da ciò ne consegue un notevole abbattimento dei costi di gestione visto che la gestionestessa viene centralizzata.
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2 Struttura Della Formazione Continua nelle Aziende Sanitarie.
Qui di seguito verrà descritta la struttura aziendale della AOU di Careggi a modello delle
strutture sanitarie di medie-grandi dimensioni presenti in Regione Toscana
2.1 L’Unità Operativa di Formazione Continua
L'unità operativa di Formazione Continua afferisce all'area delle politiche del personale e della
formazione e sviluppo professionale, ed è collocata in uno staff specifico della direzione
aziendale. Ha come compito basilare lo sviluppo dell'offerta formativa per il proprio personale
dipendente e convenzionato e per altri soggetti, anche esterni all'azienda, con particolare
riguardo al programma di Educazione Continua in Medicina. Tale compito ( ECM ) viene svolto
anche attraverso l'utilizzo delle più avanzate tecnologie (e- learning ) (riferimento all'articolo 39
atto aziendale azienda ospedaliera universitaria di Careggi ) .
Scheda 5 compiti del personale UO Formazione
2.2 Il processo della Formazione Continua nelle Aziende Sanitarie .
Il ruolo della Formazione Continua del personale è posto come supporto alle innovazioni
strutturali tecnico metodologiche ed organizzative delle Aziende Sanitarie. Rappresenta una
funzione preminente nel chiarimento di ruoli e competenze, nel fornire strumenti di
comunicazione, sia fra operatori che fra utenti e operatori. Gioca un ruolo fondamentale nel
rafforzare il senso di appartenenza dei dipendenti all'Azienda, attraverso le conoscenze, la
condivisione delle strategie e degli obiettivi aziendali.
Il personale della UO Formazione: supporta i processi formativi sia sul piano organizzativo che sul piano metodologico, perquest'ultimo si avvale della collaborazione degli animatori di formazione presenti nei vari dipartimenti e iscritti all'albo aziendaledegli animatori di formazione.
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Gli obiettivi del Piano di Formazione Annuale (PFA) derivano dalle direttive regionali e
dall‟analisi del contesto territoriale e sociale dell'azienda, tenendo conto della situazione tecnico-
organizzativa interna delle strutture sanitarie.
I bisogni formativi derivanti dal PFA si integrano con la rilevazione delle esigenze formative
specifiche emerse da indagini effettuate su personale appartenente a ruoli strategici aziendali.
Compiti della Formazione Continua sono:
governare processi di formazione e aggiornamento in funzione dello sviluppo delle
competenze professionali degli operatori, per contribuire al miglioramento della qualità
clinica e organizzativo gestionale.
sostenere e promuovere le scelte strategiche della direzione aziendale, finalizzando i
programmi di formazione e aggiornamento allo sviluppo delle competenze professionali
richieste per l'attuazione delle medesime, nel rispetto delle normative vigenti (ECM ).
2.3 Fasi del processo di formazione
Nella Formazione Continua si distinguono quattro fasi principali che comprendono l‟analisi, laprogettazione, la gestione e la valutazione degli eventi formativi aziendali . A queste si aggiunge
un‟altra fase molto più delicata e difficile da attivare nelle aziende che si occupa della
progettazione e gestione di progetti integrativi di supporto alla formazione.
Per semplicità espositiva, di seguito, è stata descritta l‟attività della Formazione suddividendola
in fasi che corrispondo ai settori di attività che vengono ricoperti dai servizi dell‟unità operativa.
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2.3.1 PRIMA FASE: analisi dei bisogni formativi
L‟analisi dei bisogni formativi viene effettuata all'interno dell'azienda tramite gli Animatori di
formazione iscritti all'albo aziendale.
Scheda 6: Definizione dell’Animatore di Formazione
Scheda 7: Funzioni dell’Animatore di Formazione
I progetti formativi vengono quindi elaborati sia a livello delle singole unità operative, sia a livello
dipartimentale, seguendo le linee di indirizzo specifiche aziendali definite in base alle linee
generali di indirizzo regionali.
La tipologia delle informazioni rilevate dall'animatore di formazione deriva da un'analisi
qualitativa e da una ricerca quantitativa. La ricerca quantitativa rileva le grandezze delle entità
misurabili a cui è possibile attribuire valori numerici ( rilevanza di un fenomeno, come per
esempio: numero di un determinato tipo di attività ). Contestualmente alla ricerca quantitativa è
necessario associare una ricerca qualitativa, derivata da opinioni, impressioni soggettive non
quantificabili direttamente, che necessitano l‟uso di scale valutative.
Funzioni dell’Animatore di Formazione
L'animatore di formazione si occupa: della corretta rilevazione dei bisogni specifici, individuando le esigenze alle quali è utile dare risposte con la
formazione, differenziandole dalle esigenze che più opportunamente possono essere risolte con altri strumenti. Lacorretta rilevazione dei bisogni è infatti una fase propedeutica alla predisposizione del piano delle attività.
dell‟attività di predisposizione del progetto formativo secondo le indicazioni delle specifiche metodologiche richiestedalla direzione aziendale nel piano formativo aziendale;
delle attività di Animazioni in aula e del costante monitoraggio dell'andamento dell'attività formativa; della Raccolta e della catalogazione dei dati richiesti per la verifica dei risultati e dei “feed back” durante e
successivamente l'effettuazione delle attività formative. Si tratta dell'attività propedeutica alla vera e propriavalutazione, che rimane responsabilità di staff e non di linea.
Definizione.L'animatore di formazione è un professionista che, oltre svolgere il suo ruolo tecnico specifico, collabora alla promozione,realizzazione e verifica delle attività formative... In particolare nel proprio settore operativo di appartenenza ( delibera C.R. 111del 2000 Regione Toscana).
Tale figura non opera quindi a tempo pieno per la gestione delle attività formative, ma integra questa attività nell'ambito dellefunzioni professionali normalmente svolte, dedicando a tale compito una quota parte del proprio orario di servizio dadeterminarsi caso per caso in sede aziendale.L'animatore quindi esprime la cultura professionale di un singolo profilo o di più profili professionali collocati in un ambitooperativo omogeneo di cui deve garantire la costante evoluzione in termini di capacità e competenze, ma nello stesso tempo,deve anche realizzare, tramite lo strumento formativo, le strategie aziendali di miglioramento dei livelli qualitativi della struttura di
riferimento.
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La fonte delle informazioni deriva da una ricerca documentale che viene effettuata dall‟ana lisi di
tutti gli atti; contestualmente si ricercano sul campo i dati utili ai fini dell‟integrazione della
documentazione esistente. Lo svolgimento di tale fase necessita di una specifica conoscenza
del settore preso in esame, poiché essa analizza i bisogni attraverso interviste mirate, chepermettono di chiarire gli aspetti più significativi che, per la loro stretta specificità, non trovano
spazio nella registrazione documentale.
La finalità della raccolta delle informazioni è quella di attuare un'indagine che permetta di
aumentare la conoscenza del fenomeno indagato e rilevare quegli elementi che sono emergenti.
Operativamente i dati raccolti dopo una attenta analisi permettono di definire strategie e azioni
da compiere per il miglioramento del fenomeno preso in esame.
2.3.2 SECONDA FASE: progettazione dell'intervento
Una volta effettuata l'analisi dei bisogni formativi, si definiscono gli obiettivi didattici che
dovranno corrispondere ai comportamenti finali attesi. La corretta definizione dell'obiettivo del
progetto di formazione specifico è cruciale per determinarne l'effettiva validità, quando al termine
del progetto verrà verificato il raggiungimento dell'obiettivo enunciato all'inizio.
L'elaborazione del progetto viene divisa in due fasi consecutive:
una macroprogettazione, dove si definiscono le strategie, le tecniche didattiche, e il
programma che costituiscono il progetto formativo
una fase di microprogettazione, dove la valutazione dei contenuti più idonei e la scelta di
strumenti didattici necessari ( strategie didattiche: lezioni, esercitazioni... )viene eseguita
contestualmente con il docente.
Collegata agli obiettivi, e fase cruciale di tutta la progettazione, è l'elaborazione di strumenti di
verifica che permettano di riscontrare la corrispondenza del progetto con l'obiettivo dichiarato, e
certificare i risultati raggiunti attraverso gli strumenti proposti. È possibile quindi definire prove
intermedie che monitorizzino l'andamento del progetto in modo da effettuare correzioni anche
durante lo svolgimento dello stesso, se queste si discostano dall'obiettivo dichiarato (millestone).
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Con l'introduzione dei crediti ECM è indispensabile effettuare una verifica certificativa che
permetta di accreditare il percorso per ogni singolo operatore con l'assegnazione dei crediti
formativi; è quindi necessario predisporre uno strumento di verifica formativa-certificativa che
consenta la misurazione del risultato raggiunto. Contestualmente la valutazione di gradimentorestituisce informazioni sulla difficoltà dei partecipanti all'evento formativo.
Al termine della creazione di tutti gli strumenti necessari per l'attuazione del progetto formativo
viene compilata la scheda di progetto necessaria per richiedere l'accreditamento alla Regione e
l'assegnazione dei crediti formativi.
2.3.3 TERZA FASE: gestione del progetto formativo
L'edizione pilota, spesso condotta su un piccolo numero di utenti, consente di verificare l'effettiva
validità del progetto ed eventualmente di apportare le modifiche necessarie riscontrate durante
la prova sul campo, che spesso non fa altro che evidenziare criticità non rilevabili in fase
progettuale. Terminata l'edizione di prova, e una volta quindi modificato il progetto originale,
qualora fosse necessario,si procede con l'erogazione delle edizioni previste dal progetto
formativo.
2.3.4 QUARTA FASE: valutazione
Se la formulazione dell'obiettivo del progetto è ben dichiarata, il problema sostanziale sarà
quello di constatarne l'effettiva realizzazione. La difficoltà che spesso si incontra in ambito
sanitario, di valutare correttamente l'obiettivo raggiunto, è dovuta al fatto che la maggior parte
delle procedure vengono integrate con comportamenti " informali " i quali non possono essere
per loro natura misurati. I comportamenti finali attesi sono quindi difficili da monitorare
nell‟ambito di ogni singolo operatore, ma si realizzano dalla somma dei comportamenti
dell'intero staff. I processi assistenziali in ambito sanitario sono infatti il risultato del lavoro
integrato di diverse professionalità che, ciascuna nell‟ambito del settore specifico, adatta il
proprio comportamento in funzione della condotta degli altri operatori, e della situazione
sanitaria del paziente, costituendo perciò un microcosmo assistenziale che deve essere
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coerente in ogni momento. Non è quindi possibile fare una valutazione oggettiva per un singolo
processo assistenziale quando questo diventa specifico in ogni sua applicazione. È questa la
difficoltà nella valutazione in ambito sanitario. La qualità del singolo processo assistenziale
dipende quindi da una molteplicità di fattori e non solo dalle capacità e dalle competenze delsingolo operatore. La valutazione che si riesce a fare è dunque solo parziale ed indaga soltanto
la sfera delle conoscenze dell'operatore che partecipa al progetto formativo; viene, cioè, valutato
un modello ideale, che poi è riadattato a seconda delle necessità emergenti nello svolgimento
del processo stesso. Restano escluse dalla valutazione tutte quelle competenze che
appartengono alla sfera umana del singolo e che sono il vero valore aggiunto del processo.
La valutazione in un contesto protetto, come quella all'interno di un ambito formativo, riesce
quindi solo parzialmente a dare informazioni sulle reali capacità dell'esaminato; in un contestoreale la medesima persona è in grado di attingere a competenze interne specifiche ( della
personalità, delle attitudini,), ottenendo risultati nettamente migliori che in fase di valutazione.
2.3.4.1 Strumenti di valutazione
La maggior parte delle valutazioni dei progetti formativi in ambito sanitario viene eseguita tramite
prove che vanno ad indagare le conoscenze acquisite; si eseguono solitamente attraversoquestionari o quiz a risposta multipla a volte tramite colloquio . In alternativa, o più spesso in
modo complementare, si eseguono valutazioni delle abilità o capacità dove quello che si deve
andare a indagare sono sia le conoscenze acquisite che sulle procedure specifiche, quindi
rientrano nell'ambito di attività pratiche. Non sono solo questi i sistemi valutativi in ambito
sanitario, ma si tende, a seconda del progetto formativo, a scegliere strumenti più idonei in
relazione agli obiettivi specifici in accordo con il responsabile del progetto e con l'esperto della
materia.
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2.3.4.2 I risultati
A questo punto si verificano i parametri che permettono di definire se si sono raggiunti gli
obiettivi che si erano posti come condizione finale per il progetto formativo o per la serie diprogetti formativi progettati in relazione alla complessità degli scopi da raggiungere.
Posta la condizione che l'obiettivo sia misurabile, si ha la possibilità, col giusto strumento di
valutazione, di verificare il suo raggiungimento. Ne consegue che è fondamentale definire
chiaramente l'obiettivo e il metodo di valutazione idonei a verificarne il suo raggiungimento.
Questa è la parte più complessa della progettazione: definire lo strumento idoneo alla
determinazione per il raggiungimento dell'obiettivo.
La scelta di indicatori specifici da valutare, pre e post l'evento formativo, è sempre l'elemento più
sensibile durante la progettazione. Giocano un ruolo fondamentale gli animatori di formazioneche, individuando direttamente all'interno delle unità operative gli elementi misurabili, possono
verificare l'effettiva efficacia dei progetti formativi a lunga distanza. Spesso la modifica di
indicatori di risultato specifici, in precedenza identificati, può essere necessaria per una corretta
valutazione nel tempo delle ricadute della formazione sui comportamenti operativi (es. aumento
del numero delle prestazioni con esito positivo; diminuzione degli errori sulle procedure).
La valutazione della rispondenza del progetto con i bisogni formativi evidenziati dagli stessi
operatori, tramite gli animatori di formazione, deve essere eseguita contestualmente alquestionario di gradimento. Purtroppo non sempre vi è corrispondenza tra efficacia formativa e
gradimento dell'evento: vi può essere un gradimento elevato perché il progetto può essere
percepito come piacevole e accattivante ma scarsamente incisivo nella trasmissione di
conoscenze o abilità specifiche; vi può essere scarso gradimento per un progetto troppo intenso
ed impegnativo, dove le conoscenze da acquisire sono organizzate in una metodologia didattica
percepita come sproporzionata al target selezionato.
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2.3.5 QUINTA FASE : Creazione di progetti integrativi di supporto.
La Formazione Continua del Personale ha il compito di farsi carico della promozione di tutte
quelle attività di comunicazioni che servono per condividere gli obiettivi e le strategie aziendalicon i propri dipendenti.
È compito della Formazione Continua operare quelle scelte ed identificare quelle forme di
comunicazione che risultino più idonee e che portino alla condivisione dell'atto aziendale da
parte di tutto il personale, in modo da accrescere il senso di appartenenza di ogni dipendente
all'azienda stessa.
La tecnologia, da questo punto di vista, può essere veicolo di tale informazione. Sfruttando
infatti le reti intranet è possibile diffondere tutta la documentazione aziendale ed istituire percorsi
per la richiesta di informazioni specifiche, oppure creando apposite FAQ si possono darechiarimenti su questioni ricorrenti.
Altro compito della Formazione Continua del Personale è l'implementazione di un sistema
integrato di valutazione di processo e di risultato per monitorare l'efficacia dell'offerta formativa
sperimentando indicatori di valutazione e di impatto delle attività formative sulla gestione del
cambiamento.
Attualmente non è previsto come " sistema " la valutazione integrata dei vari eventi formativi.
Spesso ci si limita a fare valutazioni cumulative, percentuali dei risultati del singolo progetto peredizione o cumulata di tutti progetti, dando l'indice valutativo del piano formativo aziendale che è
relativo solo all'anno in corso di valutazione.
La situazione ideale sarebbe quella di riuscire a stabilire indici valutativi per progetti che sono
organizzati sequenzialmente ( es. Basic life support primo livello, blsd secondo livello,
retraining); in questo caso lo sforzo progettuale consisterebbe nell'introdurre indici di valutazione
che possano permettere il collegamento dell'evento iniziale con l'evento successivo e quindi con
l'evento successivo ancora. Questo permetterebbe di avere una valutazione complessiva dei
vari stadi, accomunati con progetti formativi successivi ma consequenziali ai precedenti, giàistituiti in ambito aziendale.
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Figura 1 Figura dei livelli della Valutazione tratta dall’articolo di Maurizio Castagna
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Figura 2 Processo integrato di valutazione
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3 Progetti formativi in ambito sanitario
3.1 Criticità dei progetti formativi in ambito sanitario
Le aziende sanitarie sono formate da diverse professionalità poste a livelli diversi all'interno
delle organizzazioni che compongono ogni singola unità operativa dentro i dipartimenti. Per sua
stessa peculiarità ognuna di queste professioni svolge la propria attività con il supporto delle
tecnologie informatiche. Più l'Azienda Sanitaria è grande ed estesa sul territorio più la necessità
di gestire tutti i tipi di informazione diventa cruciale per l'organizzazione dell'Azienda stessa.
Creare appositi percorsi formativi che coinvolgono tutto il personale nell'introduzione
dell'innovazione diventa per il progettista della formazione un compito arduo e realizzabilesoltanto nel medio e lungo termine.
3.1.1 Impatto dei servizi in rete sulle strutture ospedaliere di media-grande dimensione.
Le strutture ospedaliere che forniscono servizi al cittadino si avvalgono di tecnologie, non solo
per l'assistenza e la diagnostica, ma anche come supporto organizzativo per migliorare
l‟erogazione delle prestazioni. La tecnologia, in questo tipo di ambiente, è assorbita a vari livellinella struttura dell‟organizzazione. Non si tratta del semplice trasferimento di informazioni o
supporto amministrativo, ma di un'integrazione delle tecnologie ad un livello più strutturato che
vede il supporto dell'informatizzazione nelle varie fasi del processo di produzione del servizio.
La creazione di una rete aziendale (LAN), che permette il collegamento tra tutti i soggetti
appartenenti alla struttura sanitario-ospedaliera, crea il problema di una distinzione in livelli di
accesso al sistema creando difficoltà ad usufruire di tutte le possibilità fornite dalla rete. Una
chiara comunicazione informativa delle procedure di entrata nel sistema informatico e delle
relative competenze e responsabilità derivanti dalle tipologie di accesso, deve essere
considerata come una funzione basilare per la corretta gestione dei servizi forniti dalla rete
locale. La gestione della sicurezza della rete informatica per una struttura erogante servizi alla
persona pone in primo piano la tutela dei dati sensibili e della privacy degli stessi definendo
chiaramente finalità, modalità di trattamento e procedure a cui essi sono destinati.
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Le fasi introduttive delle nuove tecnologie nelle procedure di erogazione dei servizi riscontrano
in un primo momento una sorta di resistenza all‟introduzione di nuove metodiche che implichino
il supporto tecnologico. Il cambiamento del metodo di lavoro richiede l'impiego di molto tempo e
la possibilità di compiere errori, inoltre l'introduzione sia di nuove tecnologie che di nuoveprocedure comporta spesso grossi sforzi formativi che rallentano il processo di erogazione e
creano disagi ai fruitori del servizio.
L'introduzione di una qualsiasi innovazione, comprese le nuove tecnologie, ha come criticità
questa resistenza iniziale, problema sensibile che cresce esponenzialmente al crescere del
numero dei dipendenti.
Anche l'acquisizione delle nuove tecnologie nelle aziende di medie-grandi dimensioni richiede
procedure specifiche. I tempi che intercorrono fra la decisione in merito alle nuove tecnologie daimplementare, l‟attivazione dei bandi di gara per gli appalti alle ditte fornitrici dei servizi,
l‟attivazione del personale tecnico per le installazioni verifiche e collaudo, assorbono
complessivamente un tempo che non consente di stare al passo con la tecnologia corrente.
Questo ci porta ad operare in un ambiente dove l‟innovazione tecnologica che gestisce i servizi
in rete, risulta in così rapida evoluzione da non consentire un opportuno adeguamento
tecnologico. ciò rende, nella maggior parte dei casi ,obsoleta la tecnologia appena impiantata .
Nell'ottica di ottimizzare servizi spesso sono state adottate strategie che hanno portato allafusione delle aziende tra loro, altra criticità che implica tempi enormi per risolvere il conflitto
tecnologico-organizzativo per l‟uniformazione degli apparati di gestione delle reti interne e di
condivisione delle stesse. Qui si pone l‟enorme problema, non ancora risolto, di una
standardizzazione dei dati, in modo da poter superare ogni problema di comunicazione.
L‟informatizzazione dei servizi che coinvolgono, sia l‟operatore all‟interno dell‟azienda che il
fruitore di tali servizi, consente allo stesso tempo di migliorare quegli aspetti organizzativi che
prima dell‟avvento della tecnologia costringevano a trasferimenti dell‟utente finale in altre sediall‟interno dell‟Azienda. La costruzione di database di informazioni riguardanti l‟utente finale ha
impattato enormemente sulla gestione del dato sensibile. Lo scambio di informazioni avviene
per consultazione remota di questi database di informazioni, il cui accesso paradossalmente è
condizionato dal livello di accesso dell‟operatore erogante la prestazione e non dal consenso del
fruitore del servizio cui i dati appartengono ed ai quali non ha accesso autonomo. Purtroppo
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spesso si riscontra l'assenza di una comunicazione “libera” internamente alla rete e questo
spesso inficia il funzionamento della medesima rendendola alla stregua di un qualsiasi altro
apparato tecnologico non collegato quindi non scambiatore di conoscenza, isolato e fine a se
stesso.Attraverso la rete è possibile fruire di servizi di supporto ai processi di apprendimento nei
percorsi di istruzione e formazione, via rete aziendale e in seconda battuta con l‟accesso ad
internet; questo ha notevolmente influenzato il rapporto lavoro- tempo dedicato alla formazione
che permette accesso alle conoscenze indipendentemente dal tempo e dalla locazione. È
questo il punto di forza dal quale partire per rendere efficaci le nuove tecnologie che
consentiranno in breve di ottimizzare tutte le procedure ad esso collegate.
4 Introduzione del sistema e-learning nelle Aziende Sanitarie
4.1 Contesto di partenza
Generalmente la strutturazione delle aziende sanitarie prevede l'informatizzazione capillare
all'interno delle proprie unità operative.
Ogni azienda ha già una gestione interna del sistema di rete ( gestione reti e comunicazione),
una gestione delle risorse informatiche ( servizio delle tecnologie informatiche ICT) e un servizio
di bio-ingegneria specifico per gli apparecchi elettromedicali ( SIC-servizio ingegneria clinica).
Ci sono quindi gestori per le reti, gestori per il server relativi alle informazioni aziendali tecnico
amministrative ( server-ICT) e server dedicati per l'archiviazione dei dati generati dalla
diagnostica radiologica e nucleare ( RIS-PACS).
Tutte queste strutture costituiscono il servizio informatico aziendale .
L'organizzazione della formazione aziendale segue la linea di processo che abbiamo descrittoanche nei precedenti capitoli e quindi passa dall'analisi del bisogno formativo, alla creazione del
piano formativo annuale, alla progettazione allo sviluppo dei contenuti che riguarda ogni
progetto interno del piano formativo annuale, all'erogazione tradizionale nei percorsi formativi
fino ad arrivare alla valutazione dei processi e alla verifica del ritorno sugli obiettivi.
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Passare dalla Formazione Continua tradizionale a una formazione basata sull'erogazione
tramite piattaforme di learning prevede l'integrazione di queste due grandi macro strutture:
infrastruttura tecnologica e organizzazione della formazione aziendale.
L'impianto di una piattaforma di erogazione di learning, LMS o CMS deve comprendere la
riorganizzazione delle due strutture creando delle aree integrate che permettano di soddisfare i
bisogni della formazione combinandosi con le reali possibilità dell'infrastruttura tecnologica. È
necessario quindi istituire dei gruppi di lavoro che permettano di progettare percorsi formativi
basati sulle tecnologie che abbiano una visione complessiva delle reali possibilità di
realizzazione all'interno del contesto aziendale.
Figura 3 Esempio di organizzazione all’interno della AOU Careggi
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L'integrazione con un portale aziendale che permetta l'accesso tramite intranet dei dipendenti
dell'azienda permetterà allo stesso tempo di fornire supporto e di integrare la nuova metodologia
con un contesto noto quale la rete intranet aziendale.
4.2 Formazione intranet o Internet?
Aspetti organizzativi di un sistema di e-Learning in una struttura sanitaria
L'accesso tramite intranet deve essere necessariamente integrato con la possibilità di un
accesso Internet “controllato”, sia per permettere al dipendente di continuare ad usufruire dei
servizi appositamente creati e che una volta raggiunto il proprio domicilio ha intenzione di
frequentare corsi di formazione specifica, sia per l'utente esterno che interessato al percorso
formativo specifico intenda parteciparvi (libero professionista, dipendente di altre aziende, ecc.).
4.2.1 Accesso alle risorse di rete.
Grande rilevanza ha quindi il concetto di accessibilità che assume diversi valori semantici.
Accessibilità alle risorse di rete, che diventano il principale problema per le ICT aziendali. La
corretta gestione delle password di accesso e dei relativi livelli di accesso diventa nodo cruciale
per la realizzazione di percorsi formativi che prevedono l'utilizzo delle risorse informatiche
aziendali. Gioca un ruolo importante la modalità con cui vengono realizzati i contenuti specifici e
secondariamente la scelta della piattaforma di erogazione. I contenuti multimediali spesso
accattivanti e ben realizzati con strumenti professionali richiedono “plug-in” e lettori specifici e
questo condiziona dal lato “client” aspetti tecnici da non sottovalutare come i requisiti HD e SW
che possono essere descritti in una tabella come i minimi richiesti per la partecipazione al
progetto. Requisiti minimi per la fruizione, quindi garantire l'equità di accesso ai contenuti
diventa sempre più difficoltoso aumentando la complessità dei contenuti erogati.
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4.2.2 Quali sono dunque i vincoli che devono essere affrontati all'interno delle strutturesanitarie?
Abbiamo come primo punto da affrontare i vincoli delle tecnologie informatiche che devonoessere adeguati ai requisiti richiesti, sia dalla piattaforma di erogazione, sia dal contenuto ad
essa associato. Nella dotazione di computer aziendali deve essere fatta una completa verifica
dei requisiti tecnici specifici quali hardware, sistema operativo, browser che sono da ritenere
come punto di partenza all‟implementazione di qualsiasi progetto di basi sulle tecnologie
informatiche. Elementi questi necessari per determinare la tipologia strettamente tecnica del
contenuto (flash, HTML, multimedia, ecc.).
Ne consegue che la banda di rete, la capacità quindi di trasportare informazione nella rete
aziendale, diventa altro elemento cruciale quando si vuole erogare contenuti ad altamultimedialità. Più il contenuto è strutturato dal punto di vista tecnologico-multimediale più sarà
necessaria una ampiezza di banda tale da consentire il passaggio dei contenuti più articolati.
(Il livello di accessibilità dei contenuti deve soddisfare i requisiti definiti dalla Legge Stanca)
4.2.3 Dove si "installa" quindi la piattaforma che serve per l'erogazione dell’e-learning?
Una volta soddisfatti i requisiti tecnologici necessari alla fruizione, è possibile fare due tipologie
di scelta:
la prima si basa sull'appoggio di un provider esterno che gestisce la piattaforma,
l'introduzione di nuovi contenuti e il controllo degli accessi.
la seconda che prevede la gestione interna che però necessita, oltre all'acquisto dei
server specifici per l'installazione della piattaforma, anche il reperimento di nuove
competenze ed in una prima fase può essere non particolarmente vantaggioso in quanto
il costo dell'istituzione del nuovo sistema diventa estremamente variabile.
La prima ipotesi appena descritta è stata la scelta che ha adottato la nostra Azienda, per il
vantaggio di poter conoscere in anticipo l'impegno economico.
Un'analisi della fattibilità in entrambi i casi prevede un'attenta valutazione dei requisiti di
partenza, ma trattandosi di nuovi processi di nuove metodologie le variabili non previste
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possono essere in entrambi i casi estremamente significative. Fare riferimento a chi ha già
affrontato la stessa problematica può diventare strumento vincente nel prevenire quelli che sono
gli errori tipici dell'introduzione di nuove metodologie, soprattutto per l'inquadramento generale
del progetto dove devono essere previste tutte le componenti alcune delle quali possono nonessere note, ne prevedibili.
4.2.4 Chi gestisce gli aspetti tecnici per la formazione in e-learning?
L'individuazione della struttura di riferimento che abbia la gestione del sistema di erogazione dal
punto di vista tecnologico è necessaria per definire un piano di assistenza tecnica che preveda
livello minimo di servizi assicurati. Tale struttura deve individuare i metodi utilizzabili dagli utentiper contattare il servizio di supporto tecnico, il tempo di risposta per le varie tipologie di problemi
e le procedure per determinare l'urgenza dell'intervento e i relativi metodi.
4.3 Vincoli organizzativi.
4.3.1 Supporto organizzativo.
Il piano di supporto organizzativo deve prevedere servizi di programmazione di tutte le attività
come l‟iscrizione dei partecipanti, l‟erogazione di corsi specifici, l‟identificazione della logistica
delle strumentazioni, il monitoraggio della fruizione e lavalutazione sia formativa che
progettuale.
Le figure coinvolte in questo tipo di supporto possono identificarsi sia nell'animatore di
formazione che negli e-tutors.
Per quanto riguarda gli animatori di formazione saranno impiegati nel rilevamento di bisognispecifici all'interno delle varie unità operative o dipartimenti dell'azienda durante il percorso
attivato con il progetto formativo.
Gli e-tutors si occuperanno del monitoraggio della fruizione raccogliendo dati significativi
sull'andamento del progetto eventualmente suggerendo integrazioni progettuali.
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“PPrrooggeet t t t iisst t aa ee ggeesst t oorree ddii f f oorrmmaazziioonnee iinn rreet t ee,,
ee--lleeaarrnniinngg ee k k nnoowwlleeddggee mmaannaaggeemmeennt t ”
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4.3.2 Supporto didattico.
È necessario come fase critica della progettazione individuare correttamente le modalità di
coinvolgimento degli esperti, sia interni che esterni della produzione dei contenuti. È necessario
tener conto anche degli aspetti relativi al diritto d'autore e alla valorizzazione delle esperienze di
condivisione della conoscenza.
Le figure coinvolte in quest'area, oltre naturalmente all'esperto di contenuto, si avvarranno delle
procedure classiche di progettazione di contenuti.
4.3.3 Aree di intervento. Definizione dell’area di intervento.
Insegnare con la tecnologia necessita di una nuova visione dell'azione formativa da riadattare in
funzione del contesto umano specifico a cui si applica, che non può più seguire un modello
pedagogico in senso stretto, ma deve assumere un modello andragogico specifico per tenere
conto con la massima attenzione delle differenze formative individuali. Anche le metodologie
didattiche derivate dalle teorie dell'apprendimento come costruttivismo, connettivismo,
apprendimento collaborativo ,debbono reinventarsi nel nuovo contesto ed alle sempre piùinnumerevoli possibilità offerte dal mezzo erogativo informatico. Cambiano le relazioni, i rapporti
tra docente e discente sono sempre meno definiti anche in funzione del fatto che spesso la
formazione individuale non segue percorsi lineari, ma in base alle predisposizioni , interessi e
possibilità, assume strutturazioni veramente articolate e complesse. Le possibilità che vengono
offerte adesso dal WEB sono innumerevoli: permettono di creare documenti in collaborazione
per esempio sfruttando Wikis , tramite Forum e Blogs è possibile rendere partecipe la comunità
virtuale a discussioni e condividere idee, porre domande ed ottenere risposte ,creare
conoscenza condivisa, è possibile scaricare contenuti multimediali con funzioni di “casting” (podcast , video cast) sono possibili simulazioni con interazioni complesse articolate con altri utenti in
realtà virtuali. Recentemente la tendenza è verso lo spostamento dell'utilizzo delle opportunità
offerte dai software sempre più verso l'utilizzo "client" delle risorse e la forte spinta verso una
condivisione delle conoscenze mediata dalla rete. Questa tendenza incrementa il “digital divide”
e sposta l'attenzione verso le comunità piuttosto che verso il singolo creatore di conoscenza
5/13/2018 Romina Agresti tesi - slidepdf.com
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Agresti Romina - Master di I livello in
“PPrrooggeet t t t iisst t aa ee ggeesst t oorree ddii f f oorrmmaazziioonnee iinn rreet t ee,,
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auto referenziale. Nella parte “on-line” di accesso alla conoscenza codificata tramite le
tecnologie informatiche ci si avvale di strumenti di comunicazione asincrona come “ email” come
base fondamentale per la comunicazione sfruttando le tecnologie di rete. è anche vero che per
leggere , consultare, scaricare e "usare" i contenuti sul web è necessario che ci sia chi questicontenuti li crea. Gli strumenti che sono necessari per produrre, leggere e archiviare
indipendentemente dalla connessione (modalità off-line) comprendono :”Spreadsheets”(fogli di
calcolo), “Database”,”editor multimediali” per Immagini/video/audio, programmi di pubblicazione
di pagine HTML e strumenti di creazione testi come “Word processors / Text editors” hanno
bisogno di competenze specifiche per il loro uso.
5/13/2018 Romina Agresti tesi - slidepdf.com
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Tabella 1: Check list & decision chart. Realizzata in collaborazione con il dott. A.Innocenti
CHECK LIST & DECISION CHART
Vincoli ICT
Hardware Pentium III, 512 MB RAM o superiori
Banda ADSL o superiori
Sistemi operativi Windows XP
Browser Microsoft Explorer ver. 6.0
Mozilla Firefox ver. 2.0
Plug-in Adobe Flash ver. 8
Scheda audio 16 bit full-duplex Sound Blaster compatibile
Cuffie con microfono o
altoparlanti
I PC ad oggi disponibili sono dotati di altoparlanti. Negli ambienti non “protetti” come, ad esempio, nlearning office l‟utilizzo di cuffie è preferibile a quello degli altoparlanti per ridurre il disturbo ai collegche lavorano nella stessa stanza e per migliorare il livello di concentrazione del partecipante.
La disponibilità di cuffie dotate di microfono è necessaria per l‟utilizzo di sistemi di videoconferenzaDa prendere in considerazione la possibilità di assegnare le cuffie come dotazione personale
Account e-mail individuale Supportata (anche web mail)
Cookies & pop-up (Moodle) Abilitati
Javascript Supportato
Risoluzione video 1024x768
Accessibilità Da valutare il livello di accessibilità che i corsi devono soddisfare (cfr. legge Stanca)
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Agresti Romina - Master di I livello in
“PPrrooggeet t t t iisst t aa ee ggeesst t oorree ddii f f oorrmmaazziioonnee iinn rreet t ee,,
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Vincoli logistici
Learning office Ogni dipartimento / reparto deve individuare un numero sufficiente di postazioni idonee alla fruizioncorsi e-L.Le postazioni possono essere dedicate (learning point e learning center) o destinate ad utilizzopromiscuo (learning office). In ogni caso devono essere individuate in ambienti il più possibile “protin luoghi non frequentati da esterniDeve essere approntato un regolamento per la gestione delle modalità di prenotazione e di utilizzo
definire le responsabilitàDeve essere predisposta una mappa delle postazioni a seguito di una ricognizione preliminareDeve essere verificata la possibilità di utilizzare un modulo aggiuntivo di Moodle per la prenotazion
delle postazioni
Learning point Cfr sopramappa e censimento
Learning center Cfr sopraAUOC dispone di 1 aula con 13 pcMappa e censimento
Testing center autorizzati (sul
territorio)
La certificazione delle competenze e il conseguente rilascio dei crediti ECM richiede che il test veneffettuato in presenza in quanto non è altrimenti possibile verificare l‟identità e le corrette condizionsomministrazione.Le strutture regionali potranno dotarsi di testing center autorizzati seguendo le specifiche e il
regolamento che individuerà:• caratteristiche locali e attrezzature• personale e responsabilità• procedure• sistema di prenotazione centralizzato(cfr progetto PASS)
Vincoli contrattuali
Idea doppio binario aula / e-learning + carta punti + sistema incentivante
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Vincoli organizzativi
Assistenza tecnica Individuazione della struttura di riferimento (da definire)Il piano di assistenza tecnica (da definire) deve prevedere i livelli di servizio assicurati dalla strutturindividuando:• i metodi utilizzabili dagli utenti per contattare il servizio di supporto tecnico• tempo di risposta per le varie tipologie di problemi• procedure per la escalation dei problemi e relativi metodi di intervento
Supporto organizzativo Individuazione della struttura di riferimento (da definire)Il piano di supporto organizzativo (da definire) deve prevedere i servizi di:• calendarizzazione attività• comunicazione• iscrizione• erogazione• logistica• monitoraggio• Valutazione
Supporto didattico Individuazione delle modalità di coinvolgimento degli esperti interni ed esterni ai vari livelli.Il disegno del sistema di supporto dovrà tenere conto anche degli aspetti relativi al diritto d‟autore evalorizzazione delle esperienze di condivisione della conoscenza.
Vincoli culturali
Familiarizzazione
informatica
Ricognizione delle competenze informatiche di base (cfr dati sperimentazione , interviste mirate su
campione specifico, raccolta dati Animatore di Formazione)Inserimento di una fase di familiarizzazione informatica in presenza nei primi progetti (da verificare base alla rilevazione dei bisogni formativi)Informatizzazione del libro delle consegne come elemento di condivisione di regole e comportamenidonee (netiquette)
Mancanza di tempo Sviluppo di azioni tese ad assicurare il:• Committment aziendale a livello di Top Management
• Coinvolgimento e responsabilizzazione dei quadri intermedi• Contratto formativo tra partecipanti e azienda
Gestione dell’innovazione Attivazione di un progetto di change management integrato tra le strutture
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5 Istituzione di nuovi processi all’interno dell’azienda.
I processi a valenza organizzativa, gestionale e professionale, con le relative competenze deilivelli di responsabilità trasversali e dipartimentali, sono descritti nello schema sotto riportato. In
ciascuna delle macrofasi descritte, come si è visto, emerge la necessità di individuare delle
figure professionali interne all‟azienda (sorge il problema delle assegnazioni delle – unità
professionali referenti metodologiche specifiche di ogni settore).
E‟ opportuno prevedere una figura interna per ogni settore, inserito nel contesto particolare, in
grado di rilevare le criticità e coordinare gli interventi da effettuare ed inoltre promuovere
cambiamenti concreti nelle attività formative.
Tale unità professionale potrà svolgere funzioni di:
valutazione dei fabbisogni formativi, coordinamento degli interventi, valorizzazione delle risorse
umane, non solo basandosi sulle esigenze dell‟organizzazione ma anche tenendo in
considerazione le caratteristiche, le inclinazioni, le motivazioni delle persone coinvolte;
interfaccia tra domanda e offerta, tra l‟Azienda ed i fornitori dei servizi di formazione on -line;
saranno necessarie competenze in materia di e-learning per valutare adeguatamente le
proposte formulate dall‟offerta (aziende fornitrici) e quindi per favorire la corrispondenza delle
soluzioni alle esigenze dell‟organizzazione.
project manager responsabile dell‟organizzazione e della gestione complessiva del progetto, di
cui inoltre pubblica i contenuti; gestisce gli accessi al sistema; aggiorna il catalogo dell‟offerta
formativa; crea le classi virtuali; coordina gli e-tutor e ne raccoglie e integra i report;
instructional designer, che definisce le metodologie didattiche ed elabora i contenuti e lo
storyboard per la traduzione nel formato multimediale programmato;
esperto dei contenuti (una o più persone) che definiscono i contenuti e ne curano
l‟armonizzazione.
team di sviluppo: un insieme di figure che realizza i contenuti formativi e comprende:
o il progettista dell‟architettura tecnologica;
o il content editor che approva ed aggiorna i contenuti;
o il produttore multimediale che cura la versione multimediale dei contenuti.
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Tabella 2: Ruolo Professionale Responsabile Progetti e-learning
Griglia di descrizione del ruolo professionaleRESPONSABILE PROGETTI E-LEARNING
presso UO Formazione dell'Azienda (indicativo)
Obiettivodi ruolo
Analizzare, gestire le necessità formative pertinenti alla formazione mediante le tecnologie informatiche. Garantire
la strutturazione, il coordinamento ed il monitoraggio delle attività web based nell'ambito della implementazione e
mantenimento dei corsi di formazione in e-learning.
Attività di ruolo Responsabilità connesse
1
Analisi del bisognoformativo tramiteITC rilevato inazienda
Analizza il bisogno formativorilevato in Azienda attraversola figura predisposta dallaRegione: Animatore della
Formazione, predispone ilPiano formativo annualebasato sulle ITC che si andràad integrare con il PFannuale tradizionale.
Collabora e coordina l'attività degli ADF per il rilevamento diindicatori specifici per la valutazione dell'impatto delle criticità edel sistema pertinenti alla formazione mediante ITC. Individua ilnumero di e-tutor necessari per seguire le attività in e-learning.
2 Facilitatore dell'usodelle tecnologie
tramite gli ADF esamina la
necessità di interventi perfacilitare l'uso delletecnologie.
Collabora con la UO Formazione Continua per l'individuazione di
progetti integrativi a supporto del PFA (piano formativo annuale)
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3
Produzione dicontenuti pertinentialla formazionemediante ITC: guidaper lacomunicazione el'interazione;organizzatore delprocesso formativo;
1-nella produzione dei corsiinterviene nel valutarel'idoneità dei contenuti alla
erogazione e-learning.
Monitorizza l'assemblaggio, l'integrazione, selezione dei contenuti
esistenti (di varia natura e tipologia) e ne valuta la rielaborazionein vista di una mediazione efficace verso i corsisti di un percorsoe-learning. Controlla la struttura, l‟organizzazione e la tipologia deicontenuti del percorso di apprendimento in relazione agli obiettiviformativi e al target:·valutando la trasformazione dei contenuti in
„sceneggiature‟ caratterizzate da un linguaggio adatto ai diversidestinatari;·approva forma e stile dei contenuti con obiettivi dimassimizzazione dell‟efficacia comunicativa e formativa dell‟e-learning;·valuta l'integrazione, la capacità di scrivere e strutturare icontenuti con diverse tipologie di linguaggi logico-espressivi.
4
2- Collabora con i docenti perdare indicazioni sullastrutturazione dei contenuti inmodalità web based
Collabora con l'Istructional designer che sviluppa lo storyboard
definendo i percorsi che lo studente potrà compiere, considerandotutte le scelte possibili.Definisce la metodologia di approccio (di
tipo sequenziale o esplorativo) e le modalità di presentazione deicontenuti (layout didattico e visivo).
5
3- interagisce con ilproduttore dei contenuti pervalutare la corrispondenza
della commissione.
Si interfaccia con i progettisti e i gestori del percorsorelativamente alla messa a punto di forme di supporto strumentaliall'erogazione e li assiste nella ri-mediazione (re-mediation) deicontenuti (trasformazione dei contenuti in funzione dei nuovi
media utilizzati).
6
4- offre consulenza per lapredisposizione dei progettiformativi total e-learning
/blended learning
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7 Erogazione
1- collabora con il Servizio disupporto alle tecnologieinterno (ex CED). perpianificare installazionisoftware aggiuntivo test dicompatibilità
Individua, seleziona e testa la soluzione tecnologica più adatta perl'attuazione di un progetto di e-learning, tenendo conto dellemetodologie didattiche definite dai progettisti e dagli InstructionalDesigner, delle necessità dell'organizzazione, delle opportunità diinvestimento, della natura e tipologia dei contenuti da erogare edelle competenze degli attori impegnati nel processo formativo.
8
2- si relaziona con il gestoredella piattaforma perpianificare e rendere piùfunzionali gli strumenti dimonitoraggio gestionesessioni interattivepubblicazione aggiornamentipianificazione di iscrizioni(strumenti di piattaforma)
Elabora criteri per la scelta di una soluzione tecnologica e
determina i requisiti necessari per un LMS (Learning ManagementSystem) o LCMS (Learning Content Management System), per isoftware orientati allo sviluppo e alla gestione dei contenuti e pergli strumenti utilizzabili nella gestione di ambienti diapprendimento virtuali sincroni o asincroni. Determina i metodi piùappropriati per acquisire nella piattaforma utilizzata contenuti erisorse di un percorso formativo in rete.
9
3- coordina l'attività ditutoraggio definendo per ognicorso il numero di tutor on-line necessari le sessioniinterattive necessarie, ladistribuzione temporale delleattività, le procedure e le
sessioni di monitoraggio
Sa come supportare gli attori impegnati nella gestione delprocesso formativo on-line nella soluzione di eventuali problemitecnici legati all'utilizzo della piattaforma o di altri strumentiorientati alla gestione dei contenuti o delle interazioni.
10
4- supporto al docente/tutordi contenuto per la creazionedi classi virtuali e gestione diforum (tutte le attivitàinterattive sia sincrone cheasincrone)
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11
5- in collaborazione con laparte amministrativa dellaformazione verifical'accreditamento dei varicorsi presso l'apposito UfficioRegionale.
12 Verifica resocontofinale del singolocorso
Verifica il correttosvolgimento della reportistica
da parte dei tutor e negarantisce il trasferimentoalla parte amministrativacompetente.
13 Analisi degliscostamenti
Verifica le differenze tra gliobiettivi dichiarati e i risultatieffettivi
14 Attività diformazione
Si occupa dellapianificazionedell'addestramento dei tutoron line , dei tutor dicontenuto e dei docenti cheintendano occuparsidirettamente della gestione
dell'e-learning
Orienta/facilita formatori, tutor e discenti nell‟avvalersi di internet ascopo formativo e conoscitivo, aiutandoli a distinguere trainformazioni cruciali, importanti o godibili
15 Consulenza di Staff
Identificazione di sorgenti diconoscenza interne edesterne (identificazione degliesperti già presenti inAzienda).
Sa elaborare sistemi e modelli di valutazione applicabili nellascelta di soluzioni tecnologiche, prodotti formativi o attori e figureda inserire nello staff.
16 Pianificazione delleconoscenze che saranno utiliall‟organizzazione in futuro.
Valuta e recupera nel Web informazioni, dati, link, risorse econtenuti in vista di una loro organizzazione/ rielaborazioneall‟interno di un percorso formativo; Sa compilare un formularioper la partecipazione a bandi regionali o europei e/o valutarel'idoneità e la pertinenza di un formulario compilato rispetto alle
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richieste di un bando o di un capitolato.
17 Acquisizione e/o creazionedelle conoscenze utili (auto-formazione).
Aggiorna i materiali didattici online di portali o organizzazioni,seleziona risorse didatticamente utili applicando criteri quali,accuratezza (accuracy), autorevolezza (authority), competitività(currency), ampiezza (coverage), obiettività (objectivity), contestodi utilizzo.
18
Distribuzione delleconoscenze a chi dovràutilmenteutilizzarle.Promozionedell‟utilizzo delle conoscenzeda parte dei tutor/docentidurante lo svolgimento deipropri compiti.
Analizza l'impatto che l'introduzione di nuove tecnologie e nuovemetodologie nella formazione produce in una organizzazione,interfacciandosi sia con i responsabili che con i destinatari delservizio.
19 Controllo della qualità delleconoscenze e loromantenimento.
Conosce gli standard di qualità e le procedure di controllo dellaqualità ed è in grado di facilitarne l'applicazione sia nella gestionedei processi che nell'elaborazione di prodotti..
20 Eliminazione delleconoscenze quando sirivelano obsolete.
Sa mettere a punto tecniche e strumenti di rilevamento dellacustomer satisfaction.
principali relazionicon i soggetti interni
Direttore UO; segreteriaamministrativa; coordinatoreamministrativo;responsabile ICT
principali relazionicon i soggettiesterni
Docenti - Produttorimultimediali - Gestori dipiattaforma – e-Tutor -
·
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5.1 Formazione basata sulle tecnologie in Azienda: Schema dei
processi ,competenze e funzioni.
Nelle strutture sanitarie , dove abitualmente si lavora in base a processi che definiscono aree
di competenza e di funzione, è necessario sapere dove e come implementare gli elementi di
gestione necessari ad un nuovo sistema organizzativo.
Di seguito è descritta un‟ipotesi di implementazione del macro processo di “pianificazione e
gestione della formazione basata sulle tecnologie” che deve essere integrato con la
formazione tradizionale e che occorre per attivare la formazione in e-learning all‟interno delle
aziende.
Si sono identificati alcuni dei principali processi da integrare con la formazione tradizionale
determinandone anche le interazioni con altre strutture che sono coinvolte a vario titolo nella
formazione sanitaria.
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Tabella 3: Macro processo Pianificazione e gestione della formazione basata sulle tecnologie
MACRO PROCESSO da implementare PROCESSO da integrare con la formazione tradizionale
Altre strutture coinvolte
Pianificazione e gestione
della Formazione
basata sulle tecnologie
Pianificazione formativa basata sulle tecnologieaziendale annuale e triennale
Laboratorio Formazione Regionale
Gestione organizzativa degli eventi formativi
basati sulle tecnologie approvati nel Piano
Laboratorio Formazione Regionale –
Formazione Continua
Accreditamento degli eventi formativi basatisulle tecnologie approvati nel Piano
Regione
Gestione del fabbisogno economico della UO
Supporto e consulenza alla progettazione
formativa basata sulle tecnologie
Laboratorio Formazione Regionale – Formazione Continua
Supporto all'erogazione di corsi basati sulletecnologie
Formazione Continua - DAI
Supporto/incentivazione nell‟uso delletecnologie per i processi di supporto alla
Formazione
Formazione Continua - DAI
Monitoraggio e valutazione degli eventi
e_learning e tecnologie informatiche
Strutturazione e aggiornamento dell‟Areadedicata alla Formazione del sito aziendaleanche e_learning e tecnologie.
URP e Comunicazione istituzionale
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Tabella 4: descrizioni di alcuni dei processi da implementare per la formazione basata sulle tecnologie.
PIANIFICAZIONE FORMATIVA AZIENDALE BASATA SULLE TECNOLOGIE ANNUALE E TRIENNALE
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVEPiano Sanitario regionaleLinee di indirizzo regionali
Delibere annuali G.R.T.Regione Toscana
PROGRAMMAZIONE Linee di indirizzo, modalità operative e strumenti per lapianificazione dipartimentale e di struttura DAI e strutture di Staff
ATTUAZIONE Costruzione del Piano Annuale di Formazione edocumentazione allegata
MONITORAGGIOReporting e analisi della strutturazione del piano sulla base di
indicatori Ufficio di Direzione
GESTIONE ORGANIZZATIVA DEGLI EVENTI FORMATIVI BASATI SULLE TECNOLOGIE APPROVATI NEL PIANO
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVEDelibera approvazione Piano
Manuale Formazione Direzione Aziendale
PROGRAMMAZIONE Sviluppo progettuale e definizione completa dell’eventopianificato
Responsabili dei singoliprogetti formativi
ATTUAZIONEGestione organizzativa e amministrativa degli eventi
formativiResponsabili dei singoli
progetti formativi
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MONITORAGGIOVerifica corrispondenza tra progettazione e attuazione dei
singoli progetti
SUPPORTO ALL'EROGAZIONE DI CORSI BASATI SULLE TECNOLOGIE
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVE
Delibera approvazione Piano
Manuale Formazione
Direzione Aziendale
PROGRAMMAZIONE Sviluppo progettuale e definizione completa dell’eventopianificato
Responsabili dei singoliprogetti formativi
e_tutor
ATTUAZIONE Gestione organizzativa degli eventi formativiResponsabili dei singoli
progetti formativie_tutor
MONITORAGGIO Verifica corrispondenza tra progettazione e attuazione deisingoli progetti e_tutor
ACCREDITAMENTO DEGLI EVENTI FORMATIVI E_LEARNING
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVE
Determinazioni conferenza stato-regioneLinee di indirizzo regionali
Decreto annuale di conformità del Piano formativo annualeRegione Toscana
PROGRAMMAZIONE
Individuazione tempi di inserimento eventi formativi rispettoalla data di avvio degli stessi
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ATTUAZIONE
Inserimento di tutti i dati relativi ai progetti formativi nellaprocedura regionale di accreditamento e ricevimento dalla
R.T. dei crediti attribuiti all’evento Regione Toscana
MONITORAGGIO
Registrazione eventi accreditati e crediti ECM attribuiti perciascuno
SUPPORTO E CONSULENZA ALLA PROGETTAZIONE FORMATIVA
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVEOsservatorio Nazionale ECM (ONECM)
Linee di indirizzo e disposizioni regionali in materia Regione Toscana
PROGRAMMAZIONESupporto ai Responsabili di progetto
Formazione degli AdF
Responsabili di progettoDipartimenti/UO
ATTUAZIONE
Costituzione della rete di AdFConsulenza nella individuazione dei Bisogni Formativi enell’adozione degli strumenti idonei per la progettazione
formativa
Dipartimenti/UOResponsabili di progetto AdF
e_tutor
MONITORAGGIOValutazione della progettazione formativa degli eventi
presentati
Responsabili di progetto
AdFe_tutor
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEGLI EVENTI FORMATIVI
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVE
Osservatorio Nazionale ECM (ONECM)Linee di indirizzo e disposizioni regionali in materia Regione Toscana
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PROGRAMMAZIONE
Fasi di intervento del monitoraggio di processo e prodottoformativo Costruzione di strumenti di valutazione di processo
e di risultato
ATTUAZIONE
Valutazione degli eventi formativi(qualità percepita, qualitàapprendimento)
Sperimentazione di indicatori di valutazione di impatto delleattività formative sulla gestione del cambiamento
DipartimentiResponsabile di progetto
AdF/e-tutor
MONITORAGGIOMonitoraggio della qualità e e dell'efficacia dell'offerta
formativa DiscentiResponsabili di progetto
STRUTTURAZIONE E AGGIORNAMENTO NEL SITO AZIENDALE DELL’AREA DEDICATA ALLA FORMAZIONE
TIPO FUNZIONI FUNZIONI DIREZIONE Altre strutture coinvolte
NORMATIVELinee di indirizzo sulla comunicazione istituzionale e
sanitaria
Regione ToscanaURP e Comunicazione
istituzionale
PROGRAMMAZIONEIndividuazione informazioni relative a eventi formativi
aziendali e non aziendali da inserire sullo spazio dedicato
URP e comunicazioneistituzionale
Comitato di redazione
ATTUAZIONE Predisposizione e inserimento materiale e informazioniURP e comunicazioneistituzionale
Strutture interessate aglieventi
MONITORAGGIO Verifica costante delle informazioni e aggiornamento deicontenuti
URP e comunicazioneistituzionale
Comitato di redazione
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6 Identificare i componenti del gruppo responsabile per l’e_learning
Abbiamo fin qui valutato i processi, le funzioni e le competenze che è necessario implementare
come fase preliminare per la formazione basata sulle tecnologie.
Contestualmente è fondamentale identificare i componenti e le relative funzioni. del gruppo
responsabile dell‟e-learning al fine di creare un servizio che progetti , gestisca e supporti questo
tipo di formazione.
Figura 4. Master Netform: struttura e profili professionali. Mario Rotta.
Ponendo come figura centrale di responsabilità dell‟e-learning il Progettista e Gestore Di
Formazione On-Line è estremamente importante, per imporsi a livello qualitativo e tecnologico
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puntare più sulla figura professionale in grado di gestire la tecnologia, piuttosto che su
tecnologie che necessitino la presenza di professionalità specifiche
Si suggerisce di utilizzare uno schema come il seguente per l‟identificazione dei soggetti
coinvolti:
Scheda 8 da Building the E-Learning Team,By William Horton,Published: July 2002
Managing the Project
Responsibility Is this Role Required for YourProject? Duties/Requirement Ideal Person for the Job
Business management
Project management
Designing the Course
Responsibility Is this Role Required for YourProject? Duties/Requirement Ideal Person for the Job
Overall design integration
Instructional design
Software architecture
User-interface design
Subject matter expertise
Knowledge of learners
Knowledge of buyers
Building Content
Responsibility Is this Role Required for YourProject? Duties/Requirement Ideal Person for the Job
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Course integration
Writing
Graphics
Multimedia development
HTML/XML coding
Browser scripting
Server scripting
Content scripting
Providing the Technical Infrastructure
Responsibility Is this Role Required for YourProject? Duties/Requirement Ideal Person for the Job
Network engineering andadministration
Server administration
Database connectivity
Technical support
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Conclusioni.
Le finalità di questa tesi sono quelle di offrire indicazioni e modalità di realizzazione delle fasi
preliminari necessarie, in un‟Azienda sanitaria, per l‟introduzione di un progetto di Formazione
Continua basata su tecnologie .
Durante il periodo di sperimentazione presso l‟AOU Careggi, in collaborazione con il gruppo con
il quale ho effettuato lo stage, sono state eseguite attività di: ricognizione, analisi di fattori critici,
elaborazione di una check-list e decision chart , ipotesi di linee attuative, analisi del contesto
umano e tecnologico.
Nel corso dello stage abbiamo riscontrato la necessità di evidenziare i processi organizzativi e le
strutturazioni tecnologiche necessarie all‟implementazione di un sistema di e-learning nella
Formazione Continua. Questo percorso e queste note saranno messe a disposizione delle
Aziende Sanitarie che all‟interno del FORMAS (Laboratorio Regionale per la Formazione
Sanitaria) avranno necessità di implementare la formazione basata su tecnologie e quindi di
usufruire delle opportunità offerte dall‟e-learning.
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BIBLIOGRAFIA
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http://150.217.108.36:8080/blackbox/10_ancona_linetti_web
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07/01/2008
Dott.ssa M. LinettiAgenzia per i Servizi SanitariRegionali (ASSR)
La formazione continua in Sanità:l'evoluzione del sistema ECM
http://www.mida.biz/PMida/La%20valutazione%20della%20formazione%20MC.pdf
08/01/2008LA VALUTAZIONEDELLA FORMAZIONE(di Maurizio Castagna, 1999)
http://www.rete.toscana.it/sett/burt/indexb.htm
09/01/2008 BURT bollettino Ufficiale dellaRegione Toscana