rivista arti marziali cintura nera 289 maggio 2 parte

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La rivista internazionale di Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online 289 Maggio - 2 parte Anno XXIV

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utti siamo ciechi, soprattutto per quantoriguarda la nostra identità. La cecità inquestione non è mai completa; come asini cheportano i paraocchi, avanziamo guardandodavanti ... dove ci permettono di vedere ...

anche se solo per evitare che il carro precipiti proprio lì ...alla curva successiva.

Tuttavia, in ciò che concerne noi stessi, la normagenerale è quella della più completa ignoranza.

"Conosci te stesso!" Così recitava il motto sulfrontespizio che coronava l'ingresso del tempio di Delfi.Una verità tanto ermetica quanto improbabile, perchéimplica un’evidente trasgressione.

Gli occhi guardano fisicamente verso fuori; "guardaredentro" é in qualche modo un atto "innaturale" forzato evolontario; per questo, quasi per tutti, il primo modo perincominciare a farlo consiste nel contemplare il riflessodelle nostre azioni sugli altri. Ciò che gli altri ci ritornanonon è una traccia perfetta, ma è direttamente in relazionea ciò che emettiamo. La mamma sorride al bambino e glifesteggia una buona azione ... aggrotta la fronte edesprime il suo dispiacere. Gli altri ci riflettono ... e inizianoa condizionarci. I riflessi possono anche essere solamentequesto, un riflesso. Le persone negative produconorepulsione; chi non si lava la gente lo evita; chiaro che cisono molte bugie, molti bugiardi, ma dice il proverbio: " sicattura prima un bugiardo che uno zoppo". Perciò, setutto il mondo dice azzurro e tu vedi rosso, qualcosa nonsta funzionando bene con i tuoi occhi. Ogni caparbietàestrema, può essere solo segno di arroganza ... o digenio. Ho conosciuto molti geni che possedevano talemassa personale che risultavano attraenti malgradoportassero la componente differenziale di persona tossica.Non c’è regola senza eccezione ma gli altri, dico qui comeemerge dal prossimo, sono specchi distorti, perché inrealtà è la vita stessa, lo specchio che ci riflette. Ruotaregli occhi verso l'interno, richiede riflessione e diconseguenza, umiltà. Tornare a flettersi (ri-flessione) è unatto di potere della mente. Pressati dall’immediatezza,circondati dall'emergenza, imprigionatidall’iperstimolazione della vita moderna, è molto difficileentrare in questa classe d’attenzione.

Se è difficile guardare se stessi, molto più difficile è farlosenza amarezza, senza giudizio ... con distacco e,soprattutto, con compassione. Presi dal consenso, dallamorale di gruppo e dall’appreso, il nostro punto di vista ingenere dista molto dall’avvicinarsi alla serenità necessaria,alla giusta generosità. Credendo di avere una ragione che

si contrappone a qualsiasi altra, discutiamo permantenere la nostra posizione come di chi sa davveroqualcosa e poi, presi dalla rinuncia, dobbiamonascondersi in "i dottori hanno la chiesa" (detto spagnoloche significa: non chiedere a me che sono ignorante, machiedi ai dottori che sapranno rispondere. n.d.t.). Ognivita, ogni destino è unico, per quanto condividano leggi escenari con altri, il cammino, è sempre personale. Proprioper questo non possiamo rendere estensibili le nostreesperienze agli altri; il consiglio diventa così un'artecomplicata, dove il silenzio inscenerà molta più saggezzadi qualsiasi parola o concetto. Di fronte a verità lampanti,il saggio, quando si richiede la sua opinione, esprime:"Forse sì... forse no ... forse... Chi lo sa!". Chi è un tirannocon gli altri, sta solo mostrando come lo è con se stesso.Altro lato e stessa verità che insegna il: “Dimmi di che tivanti e ti dirò di cosa sei privo". Passiamo la vitaseguendo direttrici ricevute, nemmeno ripensate e chedifficilmente possiamo valutare.

Come se non bastasse, la mente è intrappolata in sestessa. La chiarezza, come nemica del guerriero diCastaneda, acquista qui il suo pieno significato. Davanti aciò, il disimparare si fa importante quanto l’imparare. Lospirito sa bene questo, ma per quell’essere "connessi" èrichiesto un sacco di risorse energetiche che spendiamoin altre cose per le quali, ovviamente, la mente troveràsempre un mucchio di ragioni assennate, imminenti etotalmente improrogabili. La mente, porta insormontabileperché ogni volta che si esce si torna a entrare èciononostante questo, la porta. Un paradosso in sestessa! Essa permette di liberarci dall'ignoranza attraversol’apprendere per poi apprendere che dobbiamo liberarci diessa. È la risorsa "sine qua non", ma non offre ciò chepromette. Solo lo spirito maneggia quei fili del sapere conla maiuscola nel trascenderla. Un sapere buono senza ma,senza pretese, senza condizioni, vuoto d’intenzione.

A questa conoscenza silenziosa non si arriva contecnica alcuna, però tutto serve perché, come a Roma,tutte le strade portano a essa. È l’Itaca dello spirito, cheanelante della sua originaria unicità, ci spinge all’eternoritorno. I suoi soggiorni sono molti, le sue stazioni benmarcate. Così, superate le direzioni fisiche dell’"avanti everso l'alto", la direzione successiva è quella della mente:"Verso l’interno”; la seguente appartiene solo allaconsapevolezza e allo spirito, ossia "verso il Tutto." Nellari-fusione le gocce si sanno Oceano ... senza smettere diessere gocce; gocce che già furono mare, nuvola, lacrima,fiume ...

T

"Non si può giungere all'alba se non attraverso ilsentiero della notte.

Khalil Gibran

"I fiumi profondi corrono in silenzio, i torrenti sono rumorosi".Proverbio indù

Traduzione: Chiara Bertelli

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Alfredo Tucci è Managing DirectorBUDO INTERNATIONAL PUBLISHING CO.e-mail: [email protected]

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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Il Weng Chun Kung Fu èun'Arte Marziale cinese,

tradizionale ed efficace, cheunisce la conoscenza dei

monaci guerrieri di Shaolindel Sud sul

combattimento, la forza e il

mantenimento dellasalute attraverso

la disciplinamentale espirituale(Chan).

Stili Cinesi

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Weng Chun Kung Fu:Il culmine delle Arte di Combattimento

del Tempio Shaolin del Sud

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ORIGINI

Secondo la leggenda, quando il Tempiodel Sud fu distrutto nel XVII secolo, i

monaci guerrieri hanno preso via la suaeredità e hanno cominciato a insegnare la

sua arte in segreto, in particolare nella"Giunca Rossa". Lì, il sistema di Weng ChunKung Fu è stato dettato dall'ultimo abate delTempio Shaolin del Sud, Chi Sin Sim Si (chesignifica Maestro Zen dell'estrema pietà), agliinterpreti dell'opera nella Giunca Rossa, WongWah Bo e San Gam, e con loro c'era Fung SiuChing, che nel XVIII secolo divenne il piùfamoso eroe Weng Chun Kung fu del Suddella Cina.

Nelle città cinesi di Xi Qiao e Fatshan, ilFung Siu Ching Siu Fung Ching, l'eredità delWeng Chun, è stato trasmesso allafamiglia, che a sua volta lo passò a Wai

Yan, che è diventato (con Chu Chung Man) ilpiù famoso maestro Weng Chun del XIX

secolo a Hong Kong.Il Grande Maestro Wai Yan Chun ha creato

l'Accademia di Ricerca Weng Chun a HongKong, denominata Dai Duk Lan. AndreasHoffmann della Germania è stato l'ultimo allievodell'Accademia di Ricerca Dai Duk Lan. Tra il1986 e il 2002, il Grandmaster Wai Yan hapassato la sua eredità Weng Chun ad AndreasHoffmann, il suo unico allievo occidentale. Neiprimi anni '90, il Weng Chun Kung Fu, comemolti altri stili di Kung Fu in Cina e Hong Kong,ha cominciato a estinguersi.

Grandmaster Andreas Hoffmann ha fondatol'Associazione Internazionale di Weng ChunKung Fu e ha introdotto lo stile in più di 12paesi. Oggi il Weng Chun conta su più di 500istruttori in tutto il mondo. Sotto la sua guida ilWeng Chun Kung Fu mantiene la sua forteidentità Shaolin e la sua efficacia nelcombattimento.

IL WENG CHUN KUNG FU ÈUNO STILE CONCETTUALE

I l Weng Chun Kung Fu non è uno sti letecnico - è uno stile concettuale.

Si tratta di una guida ai principi di base di artimarzial i di Shaolin del Sud, per lacomprensione del combattimento reale.

Come sistema di combattimento, il WengChun copre tutte le distanze di combattimento

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e comprende molti calci, pugni e colpi a manoaperta, gomiti, ginocchia, leve di spalle, anchee testa, dislocazioni delle articolazioni eproiezioni, così come l'uso di armi lunghe

(bastone lungo) e corte (coltelli, spade doppie)- tutti sotto i principi (Yiu Dim - Idee

importanti).I principi fondamentali correlati traloro sono i 18 Kiu Sao, i 6 1/2principi, le 16 parole, le 10saggezze e il Cielo, e l'Uomo e ilconcetto della Terra.

IL CIELO, L'UOMO, LA FONDAZIONEDELLA TERRA E LA

COMPRENSIONE DELCOMBATTIMENTO TRIDIMENSIONALE

Per un artista marziale, il combattimentoreale significa avere la capacità di gestire

qualsiasi distanza in una possibilesituazione di lotta o scontro. Qualsiasisistema di arti marziali che si proponga di

preparare gli studenti per l'auto-difesa,deve contenere questa funzione.

La coscienza è l'abilità di base persentire in tutte le direzioni e in tutte ledimensioni. Nel Weng Chun, lo spazio tra icombattenti si divide in tre distanze e trealtezze: Cielo - Uomo - Terra.

Il Cielo è l'uso di armi e i colpi di piedie mani sulla lunga distanza. Inoltre, incombattimento rappresenta lasituazione senza contatto. In termini diWeng Chun: "Mo Kio Mahn Yau Kiu" -"Se non c'è i l ponte, cercare unponte."

Dal punto di vista dell'altezza, ilCielo rappresenta tutte le azionidella parte superiore del corpo.

Dal punto di vista della distanza,l'Uomo rappresenta i colpi con

il gomito e il ginocchio e lasituazione di combattimentoin cui si ha il contatto conl'avversario. In termini di

Stili Cinesi

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Stili Cinesi

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Weng Chun; "Kiu loi kiu Sheung gwo" - "Il ponte è stato già creato, attraversarlo econtrollarlo".

Dall'alto dell'uomo, sono le azioni al centro del corpo...Dal punto di vista umano, la Terra rappresenta il colpo della testa, la spalla e

l'anca, e nel combattimento è la situazione in cui si ha il contatto con il troncodell'avversario, una situazione in cui è possibile controllare l'avversario. Intermini Weng Chun: "Lei Kiu bin jik de la" - "Se il ponte è rimosso,attaccare direttamente".

La distanza dalla Terra copre azioni alla parte inferiore del corpo.

IL PONTE (KUI) - CONTROLLARE L'AVVERSARIO CON UNA PICCOLA FORZA.

Nel Weng Chun Kung Fu il ponte (Kiu) significa che il combattenteWeng Chun prenderà sempre una posizione rispetto l'attaccante,utilizzando il timing in modo che possa ottenere il massimo effettopossibile sull'avversario, tramite l'applicazione di una forzarelativamente piccola, che gli permetterà controllarlo senza sforzo.

Gli esercizi di transizione del Weng Chun sono insegnati secondo i18 concetti del ponte, in 9 coppie relativi "Yin e Yang".

1. TIU - MA: L'UTILIZZO DEGLI ANGOLI CONTRO L'AVVERSARIO

Tiu è un angolo interno formato con il braccio, la spalla, la gamba,l'arma che permette controllare l'attaccante. Si tratta di un'azione oposizione dall'esterno, in cui l'energia dell'attaccante è utilizzataattraverso un movimento simile a quello di un tergicristallo.

2. DA KIU: SCIOPERO E RADDOPPIAREL'AVVERSARIO

Attraverso il Da Kiu si esercita l'apprendimento dellesituazioni e dei tempi precisi per colpire in modo efficientecon le tecniche Weng Chun.

Con il Pui Kiu s’impara a piegare il braccio per ladifesa dopo aver colpito con un'altra parte del corpo,per esempio, colpire con una gomitata dopoattaccare con un pugno. Un altro significato è dirit irare, per esempio, rit irare le bracciadell'avversario, per controllarlo.

3. JAAU - LAI: SPINGERE ETIRARE NEL WENG CHUN

JAU è spingere con tutto i l corpoattraverso le braccia o altre parti delcorpo. LAI è tirare.

Weng Chun

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4. SEE - CHE: SORPRENDERE L'AVVERSARIO

Nel SEE, l'attaccante è afferrato e picchiato allo stesso tempo.Quest’approccio rende la forza di colpire o tiro veramente efficace.Con l'azione "Che" si esegue un tiro rapido per squilibrare

l'attaccante.

5. KAM - NA: PRESA E CONTROLLODELL'AVVERSARIO

KAM signif ica afferrare i l bracciodell'avversario con un armlock. NA è la

possibilità di controllare un attaccante conuna presa, demolizione o soffocamento.

6. FUNG - BAI: NONLASCIARE CHE L'AVVERSARIO SI MUOVA

Con FUNG KIU le estremità del corpodell'avversario rimangono intrappolate,in modo che non possa muoversi

liberamente. FUNG significa anche lasciare che ilsangue continui a fluire. Con BAI costruiamo una barriera inmodo che gli attacchi dell'avversario non possanoraggiungerci. È costruita come un ombrello, come zona disicurezza.

7. BIK - HUP: ACCANTONARE E INVALIDARE L’AVVERSARIO

BIK significa utilizzare un "angolo di forza" per unattaccante o semplicemente annegarlo con unostrangolamento. HUP è la sensazione di usare un

piccolo buco nella difesa dell'avversario, perannullarlo attraverso colpi o continuare con gli

attacchi.

8. TUN - TUO: INGHIOTTIREE SPUTARE LA FORZADELL'AVVERSARIO

TUN insegna il praticante di WengChun a distruggere l'energia

dell'opponente, attaccando ilsuo l ivello più alto. Tuo ècome il movimento di

Stili Cinesi

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un'onda; di solito è facilmente possibile seguire il suo percorso. Il TUN colpiscel'attaccante con la retrocessione, è come "punzecchiare".

9. BOK - SAAT: GUIDARE L'AVVERSARIO ATTRAVER-SO L'ATTACCO

Nella BOK s’impara a guidare e dirigere l'avversario con il suo proprio attacco.SAAT è, da un lato, l'attacco finale per controllare l'attaccante e, dall'altro,distruggere l'intenzione di comandare che possa avere l'avversario.

IL WENG CHUN KUNG FU É UN'ARTE INTERNA DI COMBATTIMENTO

1. "ESSERE UNO CON L'ATTACCANTE"L'idea fondamentale degli stili interni, come il Weng Chun, è che l'attaccante

fornisca la forza in modo che il difensore possa prendere il controllo. Il metodointerno è facile per il praticante, ma per l'avversario è un pericolo, come vienecontrollato nei suoi luoghi più sensibili, con la forza di un intero corpo, ed è rimastocolpito dalla forza generata dal lottatore Weng Chun.

Weng Chun

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Stili Cinesi

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2. "SVILUPARE LO SPIRITO POTENTE (SHEN) DI UNCOMBATTENTE WENG CHUN"

Anche il miglior metodo di combattimento è inutile, se lostato mentale ed emotivo del difensore lo rende impossibileda applicare. Per questo motivo, oltre all'allenamento fisico, ilWeng Chun esercita l'allenamento mentale.

Nel Weng Chun Kung Fu, un combattente deve unire ilpotere di concentrazione della mente che pensa / giudica(Yee), con la forza delle emozioni, e trasformarlo in poterespirituale mentale, che ha qualità come il coraggio, la calma,la chiarezza e la consapevolezza.

3. L'IMPEGNO SHAOLINSe si utilizza il metodo di cui sopra, la mente diventa più

forte ed è pronta ad accettare l' impegno Shaolin diproteggere le persone indifese in situazioni di combattimento.Il praticante è pronto per la prova finale di diventare uncombattente spirituale Shaolin: cioè, per proteggere lepersone e se stesso nell'enigma della vecchiaia, della malattiae della morte.

PROSPETTIVEOggi, in Europa e negli Stati Uniti, migliaia di studenti

entusiasti stanno praticando il Weng Chun Kung Fu sotto laguida di Professori e Maestri. Molti seguaci Weng Chun KungFu hanno vinto concorsi internazionali e stanno utilizzando leloro conoscenze in azioni educative e di aiuto, al fine diproteggere se stessi e gli altri, di attacchi violenti (autodifesafemminile, unità speciali di polizia e dell'esercito, protezionedelle proprietà, ecc).

Il fatto che quest'arte possa essere praticata da persone ditutte le età, uomini e donne, infonde una grande speranzaaffinché molte persone si decidano a praticare il Weng ChunKung Fu e vivere la loro vita in modo più consapevole, piùcoraggioso e più potente. Le loro vite saranno arricchite eanimate; e loro saranno in grado di proteggersi se stessi.

GrandMaster Andreas Hoffmann. Associazione Internazionale di Weng Chun Kung Fu -:www.weng-chun.com

Weng Chun

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Stili Cinesi

“Nel Weng Chun Kung Fu, uncombattente deve unire il potere di

concentrazione della mente che pensa/ giudica (Yee), con la forza delleemozioni, e trasformarlo in potere

spirituale mentale, che ha qualità come ilcoraggio, la calma, la chiarezza e la

consapevolezza.”

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Una vera storia di HollywoodScott Adkins, Inghilterra

Testo e Foto: Don Warrener

Scott è apparso sul radar della scena di Hollywood intornoal 2004, quando mi ha inviato un vecchio nastro VHS di sestesso, praticando Arti Marzial i , recitando e facendoginnastica.

Dopo aver scritto diversi articoli sul mio caro amico JeanClaude Van Damme, sembrava che tutti credevano che ioavessi il potere di farli diventare stelle del cinema, il cheovviamente non sono in grado di fare.

Era normale ricevere due o tre nastri VHS ogni settimanadagli aspiranti artisti marziali che o non avevano la capacità direcitare, o semplicemente non erano nel posto giusto, forseerano fuori forma, o troppo vecchi, o tecnicamente deboli.

Come uno scherzo, ero solito dare i nastri al mio amico ecompagno Isaac Florentine, se solo per vederlo come sisentiva infastidito pregandomi di non fargli perdere il tempo.

Poi un giorno ho ricevuto una busta marrone con un nastroal suo interno e una nota chiedendomi di darlo a qualcuno chepotesse aiutare l'autore nella sua carriera. L'autore del nastroè stato Scott Adkins.

Ho messo il nastro e l'ho visto e mi ricordo ancora dicendoa me stesso: "Questo ragazzo è buono." Poi ha fatto unpiccolo spettacolo in un programma della BBC e non sapevanulla d’interpretazione. Ricordo Isaac dicendo che vorrebbesemplicemente trovare qualcuno che fosse stato tanto buonoin Arti Marziali quanto in recitazione. Così ho deciso dichiedere Isaac di vedere il nastro. In un primo momento mi hadetto: "No Don, ne ho avuto abbastanza di questa roba. È unaperdita di tempo." Gli ho chiesto ancora e finalmente lui hadeciso di vedere quindici secondi, ma poi gettarlo via, se nonera abbastanza buono.

Un'ora più tardi ho ricevuto una telefonata da Isaac, che migridò al telefono: "Don, questo ragazzo è buono, molto buono,e voglio chiamarlo adesso, in questo momento." Io gli dissi,"Isaac, sono le tre del mattino in Inghilterra!", ma lui mirispose, "Non importa, lo chiamerò non appena appenda iltelefono."

Un'ora dopo mi chiamò e disse, "Don, il ragazzo è genialeed io gli darò un ruolo nel mio prossimo film, Special Forces."

Ora Scott è stato protagonista e co-protagonista in quasitrenta film a Hollywood, con personaggi come ArnoldSchwarzenegger, Sylvester Stallone, Jean Claude VanDamme, Jason Strathan, Jet Li, Jackie Chan e una miriade dialtre stelle di film d'azione.

Le Stelle del Cinema Marziale

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Ora sta per ricevere il testimone per diventare laprossima grande star d'azione di Hollywood; dopoBruce Lee, Chuck Norris, JCVD ??e Steven Seagal, è ilturno di Scott Adkins.

Come ha detto Leo Fong (amico di Bruce Lee),"Scott ha tutto, è bello, è in ottima forma, è dotatotecnicamente, è in grado di interpretare e soprattutto èumile e una brava persona."

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Le Stelle del Cinema Marziale

Scott ha appena finito un nuovo film con Kevin Costnere ora sta girando “Close Range” con il suo regista d'azionepreferito Isaac Florentine. Ha già firmato per un sequel allaserie Undisputed (Invitto) nel ruolo di Boyko, il lottatoreMMA russo che è un cattivo ragazzo, l'antitesi del bravoragazzo. È programmato che sia girato quest'anno, quindicercate questa novità che sarà certamente sorprendente.

Posso dirvi su Scott, a chi ho conosciuto da oltre diecianni, che è un vero gentiluomo inglese e un incredibilepadre di famiglia; quando è con sua bellissima figlia, ècome un bambino e mangia nel palmo della sua mano, edè stato ipnotizzato da sua bella moglie.

Sono veramente la famiglia perfetta e, come dice Scott,lo tengono con i piedi per terra senza permettergli chediventi presuntuoso ...

Chi lo sa, ma Scott potrebbe essere la prossima stella diazione per portare le Arti Marziali di nuovo alla luce nelcinema, così come Bruce Lee e JCVD. Potrei dire che sequesto accade, non riesco a vedere un ragazzo miglioreper farlo ...

Scott, tra ripresa e ripresa, sta dando i seminari in tutto ilmondo, nel tentativo di promuovere le Arti Marziali, nellasperanza di riempire le scuole e fornire più persone i realibenefici delle discipline di combattimento, di cui è unambasciatore di onore.

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LA RICCHEZZA DELLESTRATEGIE - HEIHOO

La strategia ha sempre determinato la differenza neicombattimenti o scommesse, in cui gli avversari o rivalipossedevano la padronanza tecnica. Tra i grandi guerrieri, lacontroversia smetteva di concentrarsi sull'abilità e precisionedel movimento in se stesso, poiché entrambi avevano taledestrezza ed entrambi agivano nel campo mentale. Quelli cheavessero sviluppato un pensiero più strategico, combinatocon l'esperienza tecnica, avrebbero più possibilità di vincerein un combattimento. Pertanto, l'addestramento della menteè stato considerato importante quanto l'allenamento delcorpo. L'allenamento mentale è effettuato praticando pensieriveloci, malevoli, attraverso la realizzazione di analisi dei rischie dell'elemento di sorpresa. Indipendentemente dalle armi ocircostanze, una cosa è essenziale per gli Heihoo - l'ego deverimanere al di fuori. Vediamoci alcune di queste cose.

Tsukeru no HeihooTra le più avanzate Seiteigata studiate nella laurea Chuden,

alcune definizioni caratterizzano questi modi di applicazione.Tsukeru no Heihoo si riferisce a tutte le tecniche utilizzate perattaccarsi all'avversario durante un attacco.Per secoli, queste forme erano caratteristiche delle scuole

classiche, che attribuivano a queste tecniche la miglioreforma di difesa in ambienti ostili come risaie, montagne,paludi, taverne, ecc In alcuni Seiteigata, queste tecnichesono ampiamente utilizzate in Shinken Shirahadori - tecnicheche si riferiscono alla difesa contro le lame reali. Vediamo:I Seiteigata presentano tecniche riferite alle diverse forme

di attacco. In tutti loro s’istiga Uke, che è armato di una

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katana, per fare un attacco decisivo, in modo che egli siacerto della sua mossa. Darò qualche esempio attraversomakkouchi, per renderlo più facile da capire. Appena Ukeprende la posizione Furikaburi - spada sopra la testa - ecomincia i l suo attacco, Tori deve andare avantiimmediatamente e con fermezza, muovendo il braccio destrotra le braccia di Uke. Dato che l'impugnatura della katana ènella mano destra avanzata di Uke, proprio per questo motivoTori deve spostare avanti la gamba sinistra, in modo daabbracciare il collo di Uke con il braccio destro, e questo glipermetterà di mettersi lateralmente, supportando qualsiasiforza opposta. In questa posizione, Uke è impedito diabbassare la sua spada. Vale la pena ricordare, tuttavia, chec'è un momento giusto per che Tori riesca a eseguire quelmovimento. Secondi di ritardo possono rappresentarefallimento e, in caso di combattimento reale, la morte.Ma tornando alla tecnica, Tori deve attaccare la testa

all'altezza della spalla di Uke e separare l'Hara, creando unospazio che funzioni come una filiale di tirar l'asse fuori deifianchi dell'avversario. La posizione laterale lo porrà al riparoda contrattacchi braccio sinistro di Uke e gli permetterà diassumere il comando dei movimenti dell'avversario, separarsidalla neutralizzazione della parte superiore del corpo. Così,anche se i tentativi di muoversi in qualsiasi direzione, taleposizione rimarrà garante della sicurezza rispetto alla lamadella spada. Una volta separato l'Hara, il centro del corpo diUke si muove verso il basso. Quindi, mette il centro della suaforza in modo da provocare Kuzushi nella colonna vertebraledell'avversario, intrappolando il collo ed eseguendo unostrangolamento laterale in Chi-Tomeru - (fermata di sangue).Il Seiteigata è specifico in questo movimento, riguardo allo

strangolamento. Dovrebbe essere fatto sulla parte laterale delcollo e non sulla parte anteriore, che si caratterizza comeTomeru Ki - interruzione del flusso d'aria - e non di sangue.Se ciò accade, può essere considerato come

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Bugei

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un’improvvisazione, niente di più, perché nella storia di quellasuddetta sequenza di Seiteigata, i movimenti sono ripetutirilevando il Chi Tomeru.Dopo di questo, ci sono molti possibili completamenti.

Ogni sequenza mantiene la propria forma e secondo quale,avverrà un risultato o altro.Vediamo in Teika non Heihoo.Molti movimenti curiosi possono essere buon esempio

della fantasia dei grandi uomini di guerra nel Medioevo.Questo tipo di strategia è un grande esempio di questavariazione di pensieri che ha preso gli avversari di sorpresa."Teika" significa abbassare, cadere ... questa forma specificaè stata utilizzata contro le armi delle dimensioni di una katanao più grandi.Molte scuole e maestri preferiscono adottare questa forma

e, con l'aiuto di Tessen o Jitte, modificare il movimentoiniziale di Tori. In un modo o nell'altro, a mani vuote o conarmi, questa forma consiste di utilizzare il terreno comestrumento dopo un attacco. Vediamo:

1 - Senza usare le armi - Uke attacca con forza con la suakatana in MakkoUchi. Tori utilizza tal esposizione per indurrel'attacco del suo avversario alla testa e in un tempo ridotto adue terzi, riguardo alla velocità di Uke, esegue un movimentoIrimi diagonale in modo che la sua mano si trovi all'altezza delbicipite di Uke. Subito, afferra la katana di Uke dalla Tsukaneutralizzando la sua forza, poi la abbassa violentementebattendo la lama contro il terreno, in modo che l'impatto siriverberi nelle mani che tengono la Tsuka (nel Seiteigata,queste forme variano in direzione, come l'angolo dellakatana, che deve toccare il suolo).In generale, Uke resisterebbe ponendo la forza concentrata

nel suo Hara. In questo caso, la lama della katana deveessere messa in un angolo laterale, in modo che il movimento

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Bugei

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del pugno davanti influisca nella forza di bilanciamento fornitadall'Hara, quando Uke si piega o abbassa il suo corpo.

2 - Nel caso di utilizzo di armi. Jitte - tenendo l'arma inmodo invertito, Tori procede come prima, ed esegue unmovimento Irimi sul lato sinistro rispetto all’Uke, che glipermetta di afferrare la mano destra che è davanti alla Tsuka.Poi cambia immediatamente l'angolo dell'avambracciocorrispondente alla mano che impugna lo Jitte - la destra - inmodo che protegga bene il suo corpo. Gira sopra la testatenendo con la mano sinistra la Tsuka, che si trova tra le manidi Uke. Gira e si china bruscamente, in modo che la lamacolpisca il terreno riverberando la sua forza all'equilibrioproiettato verso le braccia di Uke.

Possiamo veramente dire che:Se sei in grado di vedere un pensiero, non appena si

presenti,Questa consapevolezza distruggerà in una volta,Ogni stato d'animo che possa venire,Lo spazzerà via, lo abbatterà.

Un'altra parte interessante è l’HenkaMusha no HeihooAttributo principale di alcuni Seiteigata che coinvolgano

Futarigake - attacco di due persone - Henka Mu Sha è ognitecnica che preveda la trasformazione di una situazione.Letteralmente tradotto come "Persona della guerra checambia" o "cambiamento nella persona di guerra", questomodo di pensare è utilizzato per invertire le situazionisfavorevoli quando due avversari, armati o disarmati,eseguono attacchi in Uchi (colpi) o Toru (prese).

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Lo possiamo visualizzare nel seguente esempio:In Seiteigata c'è una sequenza in cui Uke One afferra Tori

da dietro con Ushiro Tekubi Morote Tori (presa da dietro conentrambe le mani), che gli impedisce di sfoderare la suakatana. Uke Two, in piedi davanti Tori, tira fuori la sua spada eassume la posizione Furikaburi. Con un movimento preciso,Uke Two attacca in MakkooGiri. Tori sposta la sua gambadestra avanti sulla diagonale dello stesso lato, in modo daattaccarsi alla schiena di Uke One (che lo sta afferrando)attraverso uno squil ibrio (Kuzushi). Questo Kuzushipermetterà Tori di proteggere se stesso contro l'attacco diUke Two, non essendo nella linea di taglio, ma nel retro diUke One.Poi muovendo lo Tsuka circolarmente verso l'esterno, Tori

si libera della mano sinistra di Uke One, che lo afferrava(ricordiamo che lui è stato colpito dal MakooGiri). In questomomento, Uke Two, avendo fallito il suo primo taglio, tenderàa ritirarsi per compiere un nuovo attacco.È proprio in questo mezzo tempo che Tori sposta avanti la

gamba sinistra e tira fuori in Gyaku Kesa Nuki, raggiungendoil braccio destro di Uke Two all'altezza del gomito - inSeiteigata sarebbe tornato nella posizione "In no Kamae".Dopo esegue immediatamente Kiri Otoshi, cambiando labase e raggiungendo frontalmente Uke Two, terminandoinginocchiato davanti al suo corpo. Il completamento Chiburie Notto devono essere eseguiti anche in questa posizione.Ci sono molti modi di comportamento dell’Hara in questa

riflessione. Se analizziamo l'esempio precedente, primadobbiamo mantenerlo pesante e denso per permettere larespirazione a tornare alla normale (immaginando unasituazione reale, in cui la respirazione è la prima cosa che sialtera). L’Hara dovrebbe evitare contrazioni in quel momento,

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Bugei

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anche se involontarie, in modo da fornire mani stabili - unrequisito fondamentale per sfoderare e taglio. È opportunorilevare che una delle cose più comuni che alterano il sistemanervoso è la polarizzazione del potere centrale, che diventayin. Questo si manifesta come una caduta di pressione, diristagno e l'incapacità di reagire. Il suo effetto specifico nellenostre mani è un insieme di tremori e le mani fredde.Pertanto, la respirazione deve essere fatta lentamente e

profondamente, per stabilizzare l'energia del corpo. Come sipuò vedere, l'argomento su Heihoo, prima include lacomprensione della funzione nervosa dall'interno e il modo diesecuzione con precisione le tecniche in un momento in cuiun secondo può essere la differenza tra la vita e la morte.Per una comprensione completa di questo Heihoo, vale la

pena notare che un aspetto che ci preoccupa tanto è laripetizione di queste tecniche da istruttori che insegnanosenza una corretta riflessione e la dovuta attenzione aidettagli che compongono il corretto assorbimento di questeforme. I fatti storici hanno una ricchezza incommensurabile diricerca che va oltre il semplice movimento del corpo.Gli studi di Heihoo sono una parte fondamentale

dell'istruzione degli allievi. In genere, questi studi sonoriservati ai livelli tecnici più elevati e non è difficile capireperché. Le strategie devono essere applicate con assolutaperfezione. In una situazione che richieda strategia, non c'èspazio per errori tecnici. La mente deve essere pienamenteattenta e non dovrebbe essere deviata dai movimenti dicoordinazione corporale. Il processo d'apprendimentotecnico dovrebbe essere già completato, in modo che lamente possa concentrarsi sull'analisi. Il corpo obbedirà allamente solo come strumento per uno scopo particolare. Ilvincitore sarà quel che avrà la mente più raffinata, aprescindere dal pericolo dell’arma che porti l’avversario.

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Bugei

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SHIH FU KENPO IN CINQUE DIMENSIONI

Colonna Raúl Gutiérrez

Una delle premesse di base quando sitrasmette un’arte marziale è quello ditrasferire i nostri studenti alcuni modelli dimovimento del corpo in conformità con unaspecifica gestualità di mani e un modo direspirare; e tutto questo messo insieme cipermette di "modellare" e "ispirare" alcunecaratteristiche che ci portano a comprenderee combinare il movimento umano, a capire ilnostro rapporto con lo spazio e l'ambiente checi circonda.Un'Arte Marziale deve essere coerente e inlinea con i suoi principi di movimento, con lasua base tecnica e tattica, con la suametodologia e il suo programma di lavoro,elementi che produrranno un’evoluzionepersonale nei suoi sostenitori verso unosviluppo progressivo. Tale coerenza marziale ciporta a "unif icare" dei principi tecniciuniversali all'interno del sistema. Nel caso dispecie, Fu Shih Kenpo, la sua grande ricchezzadi gesti e tecnica consente l'adeguamento aqualsiasi ambiente e insegnamenti richiesti perun'educazione marziale integrale, progressivae completa. Da questo punto di vista, non sitratta per tanto di imparare e insegnare un FuShih Kenpo di Kata per autodifesa, e poi doverricorrere a qualsiasi altra arte o sistema dicombattimento in strada o metodo di difesadella polizia, perché saremmo lontano dallaconsistenza marziale di cui sopra, e che segnauna grande differenza tra un'arte e l'altra. Nelcaso di Fu Shih Kenpo, possiamo dire concertezza che è “un’Arte Marziale moltoconsistente".

Grandi Maestri

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Kenpo

PRENDENDO COME BASE L'AUTODIFESA DEL FU-SHIH KENPO

In questo senso, e se si analizza uno dei miei video postatisu Youtube, Facebook, Blog, Web, ecc, che risalgono aglianni 80, per esempio, troverete un modo di lavorarepiuttosto connesso con il tipo d'allenamento di scuolaformazione e di Arte Marziale di quel tempo. Questo significache sviluppavamo un programma rigorosamente strutturatoin questo modo, ma senza l'esperienza di averlo messo inpratica nelle varie circostanze reali di strada, sport dacombattimento o azioni di polizia.Ho spesso sentito opinioni riguardanti il mio lavoro

marziale, che in nessun punto hanno sminuito la mia abilità,la velocità o la precisione, anche se, a parere di alcuni, eramolto bello, ma non si adattava alla realtà. Questo in unprimo momento mi è preoccupato, e anche se avevo le miespiegazioni, non ho potuto fare a meno di essere rimastocon una vaga sensazione di vuoto e d’incertezza.Chiaramente, un teppista non ha bisogno di arte o di

scuola, ha imparato a sopravvivere per le strade ed è ingrado di agire sotto le più avverse circostanze attraverso lequali ha imparato le vie più brevi per infliggere danni ad altri."Causare del danno è sempre più facile di evitarlo." Quelloche è veramente difficile è controllare una situazione"violenta", implorando Dio con le mani in posizione dipreghiera.Stili focalizzate esclusivamente sulle diverse modi sportive

hanno costruito anche il loro modo d'allenamento pervincere combattimenti, eventi, medaglie e trofei, cercando lavia più breve per raggiungere un tale impegno e rischiando ilmeno possibile.Ecco perché ho iniziato a rivedere le mie tecniche. Poi il

destino e anni di circostanze di strada che lavorano con lapolizia e banditi comuni, anche il mio contatto con imercenari professionisti, ha influenzato il mio carattere. Cosìho cominciato a capire che molti anni di formazione marzialetradizionale, insieme alla mia genetica, avevano aiutato arealizzare una tecnica abbastanza accettabile tra altri chenon sono mai riusciti a ottenere, e che quelle competenzeche avevo sviluppato, mi permettevano di esibire me stessodavanti a uno sparring partner che non sarebbe statoriuscito a tornare i miei colpi concatenati e armonici. Quasicome quando si colpisce contro un sacchetto di sabbia.Un giorno, un grave incidente subacqueo mi ha disattivato

tutte quelle competenze che io avevo portato con me"direttamente dalla fabbrica". Da allora, un'altra realtà mi hacostretto più di qualsiasi altro fattore a lavorare per moltianni il mio recupero fisico, fisiologico, mentale e anchemorale e spirituale. Ho dovuto imparare di nuovo persino acamminare con oltre 54 anni, poi a correre, saltare ecalciare. E come l'unica uscita che avevo per la miasopravvivenza era di cercare di nascondere la maggior partedelle mie "limitazioni d'allora" e dolori, tutto questo ha fattoin modo naturale e forzato che io stesso mi mostrassi meno,ma le mie azioni erano più efficaci che mai. Passarono glianni e un giorno ho cominciato a sentire che ero diventatoun istruttore troppo duro. Poi ho anche saputo che avevo

“Chiaramente, unteppista non habisogno di arte o discuola, ha imparatoa sopravvivere perle strade ed è ingrado di agire

sotto le più avversecircostanze

attraverso le qualiha imparato le viepiù brevi per

infliggere danni adaltri.”

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Grandi Maestri

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Kenpo

“Un giorno, un graveincidente subacqueomi ha disattivatotutte quelle

competenze cheio avevo portato

con me"direttamentedalla fabbrica". Da allora, un'altrarealtà mi ha

costretto più diqualsiasi altro

fattore a lavorareper molti anni ilmio recuperofisico,

fisiologico,mentale e anche

morale espirituale.”

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provocato lesioni ad altre cinture nere in Belgio, Italia ePortogallo in ciascuna delle mie apparizioni.Questo non era qualcosa che mi piacesse. Io non sono

violento, al contrario. Poi ho iniziato a stare più attento e averecura nei miei seminari successivi, corsi ed eventi sportivi-marziali. Ma nel processo ho scoperto, invece, che la maggiorparte dei praticanti dei diversi stili che sono venuti a me nonerano davvero pronti a tenere la cintura che indossavano. Misono ricordato di quanto fosse stato difficile i miei primi annid'allenamento, negli anni '60. Quando sono arrivato in Spagna,ho continuato con quella forma d'allenamento duro e serio. Hoanche ricordato che negli anni '80, ho iniziato attivamente lamia tappa di corsi non solo in Spagna ma in Europa e inAmerica meridionale. I miei corsi intensivi di fine settimana inparticolare in Spagna iniziavano nel pomeriggio di Venerdì per 3ore, Sabato mattina e pomeriggio (minimo 6-8 ore) e finalmenteDomenica mattina quattro ore continue. La gente mi seguivacon entusiasmo e quando tornavano a casa dopo i corsi, tuttierano felici e in attesa del prossimo seminario.Nel corso del tempo, le classi del venerdì pomeriggio sono

state soppresse, perché la gente veniva da varie città dellaSpagna ed erano stanchi dal viaggio. Più tardi, le ored'insegnamento sono anche state ridotte il sabato e ladomenica. E così sono venuto a viaggiare migliaia di chilometriper dare un corso di soli quattro o cinque ore. E che cosasignifica tutto questo? È ovvio! Oggi, molti artisti marziali opraticanti dei moderni sport di combattimento partecipano aseminari perché è una buona occasione per viaggiare,conoscere nuove città, nuove persone, divertirsi, prendere unsacco di foto e video... ma solo un po' d'allenamento. Cosìoggi è normale affrontare tizi con molte righe verticali nelle suecinture che segnalano i suoi gradi di Dan, e che sonoapparentemente "duri e forti", ma nella realtà "morbidi come ilburro". Naturalmente, loro risultano lesi nell'allenamento... e tusei “una bestia, un animale, un maestro violento e aggressivodelle Arti Marziali”. Grave errore, amici!

I VARI CAMPI DI FU-SHIH KENPO

A) L'arte di scuola: Questo programma sviluppa una serie didifferenti tecniche di fronte a diversi attacchi fisici con o senzaarmi. Si appoggia su un sacco di risorse con tecniche lunghe,veloci, coordinate, fluide ed efficaci. È il "programma artistico",per mostre, esami e abilità marziali.

B) Utilizzo di armi diverse: È qualcosa di simile alprogramma precedente. L'unica differenza è nel maneggio divarie armi, quali: Bastone corto, Yawara, Palo lungo, Coltello,Kama, Tonfa, e Nunchaku. L'abilità sta nelle mani e in tutto ilnostro corpo. Se si ha abilità e risorse, sarà molto più facile digestire qualsiasi dispositivo che ci sia alla portata. Le armi nonsi muovono da soli.

C) Combattimento: La nostra arte di combattimento è divisain due forme. Tradizionale, a pieno contatto con mani e piedinudi. Tutto è valido, pugni e colpi a mano aperta, così comegomitate e ginocchiate, calci, spazzate, leve e controlli. Emoderno, molto simile al Kick-Boxing.

Grandi Maestri

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D) Difesa in strada: È il programma d'allenamento"realistico". Il nostro ampio programma cerca dieseguire azioni semplici, dirette ed efficaci. Tecnichebrevi, applicazione sui punti vitali, tenendo sempre inconsiderazione gli effetti e le conseguenze chepossono causare. Se siamo in grado di sconfiggererapidamente il nostro rivale in un incontro reale,questo sarà migliore e più sano per entrambe le parti.

E) Coreografia di cinema d'azione: I film d'azionecercano coreografie che sono molto spettacolari,varie e ricche di risorse. Uso di capacità fisiche etecniche, e i vari elementi dell'ambiente scened'azione. Generalmente molto colorato e divertente,ma per la maggior parte surreali, assurdi e fuoriluogo. Il cinema è il cinema.

F) Difesa della polizia: Il nostro programma adattala conoscenza acquisita per ottenere il successonelle varie circostanze durante lo svolgimento dellefunzioni di polizia, che deve tener conto dellanormativa in ogni settore, nonché i parametri perl'uso e la proporzionalità dell'intervento della polizia,che è, ciò che è permesso e ciò che è proibito. Qui èlo stesso, il più efficace, in parole marziali, e ciò chefunziona davvero, è vietato dalla legge. Così la suaapplicazione è molto l imitata, sebbene possasvilupparsi un sistema molto pratico ed efficace, unavolta entro quel campo ristretto d'azione.L'esecuzione delle tecniche di scuola persegue

fondamentalmente generare una forza tecnica el'adeguata resistenza fisica, oltre a realizzare uncoordinamento, garantire i modell i dell'arte osistema, ecc, che sono certamente le radici da cuiemergono le successive evoluzioni e gli sviluppi sumisura per loro (armi, difesa di strada, etc.), chedovrebbe dar luogo a interpretare non solo certi gestitecnici e movimenti, ma anche a conoscere il perchédi ognuno di loro e le azioni offensive che cercano dievitare.Nel caso della tecnica della scuola esposta, di là

dalla descrizione tecnica da cui sopra,approfondiremo nel perché di ciascuna di tali azioni.Abbiamo sottolineato in più di un'occasione che

uno dei nostri capisaldi di Fu Shih Kenpo è l'usodell'ottagono come il modello basilare dispostamento, combinato in questo caso con ilmodello orario, sempre cercando di mantenere ledistanze opportune a ogni azione, e gli angoli disicurezza per ogni manovra.

Kenpo

“Uno dei nostri capisaldi di Fu Shih Kenpo è l'uso

dell'ottagono come il modellobasilare di spostamento.”

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Combat Hapkido e la mentalità del guerriero

"Coloro che hanno un approccio vittorioso ed efficace, e cambiano in mododecisivo, sono come un grande fiume che mantiene il suo corso, ma regola ilflusso ... hanno una forma, ma agiscono senza forma. Sono esperti inpianificazione e adattamento.Non devono temere ilrisultato di mille battaglie,perché vincono in anticipo.Sconfiggendo chi ha già

perso." -. Sun Tzu. 100 a.C.

Combat Hapkido

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o scopo di quest’articolo è di educare i lettoricirca l'importanza di incorporare una mentalità disopravvivenza, conosciuta anche come lamentalità del guerriero nella pratica di qualsiasiarte o stile che si preferisca studiare. Questoconcetto è i l lustrato attraverso la scienza

dell'auto-difesa conosciuta come Combat Hapkido, giacchéquesto modo di pensare è il risultato coerente dello studiosincero e forse uno dei più grandi vantaggi dell'Arte.

Nello studio del Combat Hapkido, i praticanti comincianosubito a rendersi conto che le

tecniche fisiche sonosemplicemente metodiper aumentare losviluppo della loro armapiù potente, che è lamentalità del guerriero.Gli eloquenti scritti di SunTzu sulla saggezzaatemporale, come quello di

cui sopra, in realtà

descrivono gli elementi chiave dei nostri obiettivi formativi in??relazione con il fatto di essere pronti con soluzioni flessibiliper le situazioni e ambienti mutevoli.

Prima di iniziare un’introduzione al Combat Hapkido, ilettori che non abbiano familiarità con la tecnica dovrebberoacquisire una migliore comprensione della materia qui diseguito. Si tratta di una disciplina di autodifesa moltoversatile e completa che include una grande varietà di colpi,calci, leve articolari e altre competenze fisiche marziali. IlCombat Hapkido ha anche diversi elementi aggiuntivi, qualicombattimento al suolo, punti di pressione e tecniche di

disarmo. Il risultato è un sistema efficiente,interessante e sicuro da imparare,fornendo nel frattempo soluzioni pratichea situazioni reali.

I Concetti Dinamici del CombatHapkido si basano su principi scientifici

di anatomia e bio-cinetica, così comela psicologia, strategia e sempre

considerando le implicazionilegali e morali. È un sistema

L

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molto adatto sia per gli uomini sia per le donne di tutte ledimensioni, giacché la forza fisica e le capacità atletiche nonsono essenziali. Il Combat Hapkido è ideale per le persone diestrazione varie e mestieri diversi. Ad esempio, il sistemafornisce la base per specifici programmi militari specializzatie delle forze di sicurezza. Se siete interessati ad avereun'informazione più approfondita, Budo International hapubblicato il libro Combat Hapkido-Smart Self Defense, in

diverse l ingue ed è moltoraccomandato.

Man mano, ci rendiamoconto che la mentalità nondeve essere trascurata,poiché è un attributo chiavein qualsiasi programma diauto-difesa credibile. È

auspicabile che gli istruttori rafforzino continuamente lamentalità dei loro allievi. È un'abilità essenziale che deveessere sviluppata come un altra, ma purtroppo non fornisceuna garanzia 100% di acquisire la capacità di evitare unasituazione di pericolo. Naturalmente, questo è il motivo percui molti di noi alleniamo le nostre abilità fisiche attraverso leArti o gli sti l i che abbiamo scelto,aspettando di dover applicaretale conoscenza in rareoccasioni. È importantenotare che dobbiamo esserepreparati per situazioniimpreviste, caotiche eminacciose, note anchecome "incidentic r i t i c i

Combat Hapkido

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dinamici", come sono stati denominatidal celebre militare e allenatore di armida fuoco dalle forze di sicurezza, RobPincus. Le caratteristiche di unincidente critico dinamico consentonoin sostanza qualsiasi possibilità cherichieda la padronanza di una serie ditecniche, irraggiungibile se laformazione consiste semplicemente delrisultato di ripetizioni fisiche di rispostespecifiche a stimoli specifici. Un vero eproprio sistema basato nella realtà

identificherà gli scenari i più probabili eporrà l'accento sullo sviluppo dellacapacità di comprendere i principiuniversalmente applicabili. Questo è ilmotivo per cui il Combat Hapkido rilevala mentalità guerriera attraverso tutte lesue forme d'allenamento.

Quando si tratta di prepararci per lesfide che la vita ci presenta, dobbiamosviluppare la nostra capacità diadattamento con pari attenzioni allanostra capacità di pianif icare econoscere in ultima analisi le nostreabilità e risorse uniche. Come ho giàvissuto l'esperienza durante più di duedecenni di formazione e istruzione, èil potenziamento del sé quello che indefinitiva permetterà il praticante di

raggiungere un livello di capacità piùelevato. Il Combat Hapkido richiedemolta pratica da chi cerca diraggiungere il grado di cintura nera.Questo non deve essere intesoletteralmente come lo svolgimento diun semplice compito per completarequalcosa che "deve essere fatta". Èmolto importante che l'istruttore sia ingrado di identificare se il candidato acintura nera ha raggiunto una veracomprensione della tecnica, così comei valori che lui personalmente gli abbiatrasmesso. Le mie osservazioni nelleggere molti di questi saggi hanno

chiarito che la maggioranza ritiene chela praticità, la fiducia, e la preparazionesiano tre elementi di un grande valorepersonale. Questi temi sono sviluppatiattraverso la mentalità del guerriero e lapratica realistica al fine di applicare laformazione di arti marziali nel mondomoderno, specificamente sullecircostanze e ambienti particolari.

Negli articoli Budo Internationalprecedenti abbiamo sottolineatol'importanza della "intenzione", sia nellaformazione e nell'applicazione.Tuttavia, poiché molti professionistihanno sperimentato l'ansia, la sfida digestire la paura è fondamentale perapplicare efficacemente l'intenzionequando l'istinto di conservazione è unapriorità. La fede e la f iduciacontribuiscono a minimizzare i nemicinaturali psicologiche di dubbio e paura.Questo si realizza attraverso laformazione utile e pratica in cui i lsuccesso si ottiene attraversol'esperienza. È assurdo aspettare diraggiungere i l più alto l ivello,allenandosi in un ambiente diapprendimento ben controllato. É piùprobabile è che cadiamo al livello piùbasso della nostra preparazione, tutto ilresto sarebbe molto fortunato. Unmetodo chiave per prepararsiemotivamente e mentalmente per un

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incidente crit ico dinamico, èconcentrare il concetto d'allenamentosulla comprensione che le tecnichesono illustrazioni di principi moltoadattabili con basi comprovate. Laformazione in questo modo permettel'acquisizione di un modello disuccesso comprovato che facilita lavittoria prima che accada il confronto, equindi, "La sconfitta di coloro chehanno già perso."

La credenza e la fiducia sono unprerequisito per avere la mentalità di unguerriero, questo puòessere sviluppato

solo attraverso esperienze realistiche dicombattimento o d'allenamento.Naturalmente, l'allenamento realistico è ilpercorso più sicuro e accessibile e ilpreferito da molti di noi. Scegliete il vostroallenamento con cautela, perché vi è unadifferenza fondamentale tra la mentalitàguerriera e la mentalità aggressiva oprimaria, che è la capacità di pianificare eadattare. La mentalità guerriera cipermette di eseguire tattiche difensiveistantanee in una strategia globale disopravvivenza. Mentre alcuni sistemi ostili dipendono più dalle rispostealimentate dall'adrenalina che causano unuso crescente delle abilità motorie grosse.Questi possono essere molto efficaci inun determinato momento, masemplicemente non ci consentonoconsiderazioni di natura morale ogiuridica, il che provoca un aumento delrischio a causa delle possibiliconseguenze di un’aggressione cieca (lagestione successiva degli incidenti di unconflitto è parte dello studio di un sistemaglobale di autodifesa). In netto contrastocon quest’aggressione animale, c'è ilpensiero della mentalità guerriera, giacchéassomiglia alla mentalità assertiva, in cuiil risultato o il destino è deciso inanticipo e tutto ciò che rimanecome una variabile sono leazioni a intraprendere o la via

a seguire. Il nostro scopo è non ferire ouccidere, i nostri obiettivi sono quelli difermare l'attacco, e anche la protezione eil ritorno sicuro a casa dei nostri cari. Nonpermetteremo che nessun ostacolo opersona ci impedisca di raggiungerequesti propositi.

Certamente, quest’articolo non puòcoprire quest’argomento in tutti i suoielementi e v’incoraggia ad approfondirela comprensione in modo da capirnemeglio questo importante settoredell'auto-difesa. Nei prossimi articolicontinueremo a espandere la Scienzadella Difesa attraverso gli insegnamentidel Combat Hapkido. Ma non ènecessario sperare; tutte questeinformazioni sono disponibili nei Libridell'Università on-line di CombatHapkido, e la serie di DVD didattici, chepossono essere ordinati direttamente aiServizi Internazionale di Difesa inwww.dsihq.com, e a Budo Internationalin www.budointernational.com.

Per favore, allenatevi con sicurezza,vivete con onore, e state bene.

Per altre informazioni sullacertif icazione, seminari, o altredomande, si prega di mettersi in

contatto con: [email protected].

Combat Hapkido

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opo un lungo viaggio in Australia nel marzo ho incontrato dinuovo con le buone vibrazioni quando ho visitato il mioamico di lunga data e mentore, uno dei migliori maestridelle arti da combattimento: una persona moltocompetente, uno storico che ha dedicato la sua vita allediscipline di lotta, sia tradizionali che sportive, e anche uno

dei nostri creatori che hanno contribuito a sviluppare il Combat Kapap.Hanshi Patrick McCarthy è una persona abbastanza importante da esseresempre citato nei miei libri, seminari e DVD.Nonostante tutto quello che è riuscito a ottenere nella sua vita con le

arti da combattimento [ad esempio, un’indicativa carriera agonistica;autore di numerosi libri e DVD; è apparso in decine di copertine in rivisteinternazionali; ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti; è costantementerichiesto per dare seminari e corsi; uomo d'affari e direttore della suaorganizzazione in tutto il mondo con grande successo, ecc.], sono rimastosorpreso quando mi ha detto: "Avi-san, una delle mie più grandi paure èquella di morire senza adempire il mio compito".Non dobbiamo riposarci sugli allori, l'etica di lavoro di Hanshi McCarthy

è incredibile ... Non si ferma mai! La sua traduzione di "Bubishi" èdiventata un bestseller e lui ha sviluppato tanti esercizi di coppia, tantepratiche di applicazioni funzionali e idee concettuali sulla sua vita, chesono diventate i modelli che altri istruttori del seminario utilizzano comefonte d'ispirazione. Il mio allievo e amico Shihan Borut Kincel, descriveMcCarthy come "Il Maestro che ha portato l'orgoglio e il rispetto di nuovoall'Arte del Karate".Hanshi McCarthy è uno dei pochi maestri di Karate tradizionale che

possano dimostrare il modo di utilizzarlo non solo come uno strumentopratico per l'auto-difesa, ma anche come una fonte utile per influenzare leMixed Martial Arts (MMA). E questo è particolarmente importante perchéora ci troviamo nel bel mezzo di un'epoca dominata dalla lotta nellagabbia dove il potere è la mentalità corretta! In questo pensiero stretto,sembrerebbe che il vero valore di ogni arte deve essere misurato solodalla capacità di combattimento. Ritengo che chiunque possa imparare a"combattere" a prescindere dello "stile", poiché gran parte di quest’abilitàha a che fare con la tenacia, la mentalità, l'istinto e la destrezza fisica.Imparare un'Arte però, è davvero qualcosa che richiede la forte guida diun istruttore esperto e competente.Man mano che le applicazioni della lotta a terra e del Ju Jitsu brasiliano

sono diventate più popolari, Hanshi McCarthy ci ha mostrato come le

Autodifesa

"Scala la montagna! Non circondarla..."© Copyright 2015 Hanshi Patrick McCarthy, Kyoshi Avi Nardia e Tim Boehlert

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applicazioni di Karate potrebbero essere utilizzate allo stesso modo,soprattutto nel MMA o nell'autodifesa in strada. Non molti ricordanoche era stato anche il training partner e lo sparring di unagenerazione di combattenti dello shoot e della lotta libera,precedenti all'UFC, tra le sue ??cinture nere c'era stato Carlos 'TheRonin' Newton, campione UFC. Il Karate può essere molto efficacee se ne può estrarre molta conoscenza se si sa come leggere il librointitolato 'Karate'.Vivere in un'epoca in cui il Karate e le Arti Marziali sono solo un

"business" (come alcuni patrocinatori di Krav Maga annunciano:"Unitevi a noi, come un’opportunità di business") è moltoscioccante per me; non perché sia sbagliato fare dei soldi, maperché tutto questo marketing nelle Arti Marziali è diventando più epiù popolare, invece di concentrarsi sulla ricerca e lo sviluppo di verimaestri. In cambio, quelli che desiderano essere più impegnaticome veri artisti marziali sono in qualche modo i perdenti (a causadelle persone d'affari esclusivamente spinte dal profitto) davanti a

Autodifesa

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chi cerca di fare le sue vendite esclusivamente sullabase dell'hype, la paura e per manipolazione degliacquirenti, facendo appello al loro ego. Le Arti daCombattimento sono state emerse da un codiceguerriero di grande valore, un codice di rispetto, e perquesto, essere un maestro era una missioneimportante.Questo mi ricorda il ragioniere a cui è stato chiesto:

"Quanto fà 1 + 1" ... Ed egli rispose: "Quanto vuoi chefaccia?" È lo stesso che dobbiamo rispondere oranelle Arti Marziali, "Come volete che sia, voi fatequello che fate per soldi o solo per diventare artistimarziali competenti?"Quando abbiamo fatto una visita a Steve Erwin

(RIP) Zoo con Hanshi McCarthy, entrambi siamo statid’accordo che Steve aveva fissato uno standard peralcuni, a seguire, era riuscito a insegnare agli altri conl'esempio della sua vita. È morto troppo presto. BruceLee (RIP), è stato anche un grande maestro e mentremolti "Maestri" chiamano Jeet Kune Do (JKD) quelloche insegnano, forse se Bruce fosse vivo oggisemplicemente sorriderebbe come soleva e direbbe:"Questo non è affatto Jeet Kune Do."

"Nel regno dei ciechi,il guercio è il re"Per quanto riguarda le Arti Marziali israeliane, oggi

vediamo persone di 24 anni d'età,che scrivono le loro biografie guidatidallo spirito Rambo, come seavessero vissuto una vita piena erealizzata. Vediamo studenti e anchecinture gialle in Karate cheaffermano di essere Grandi Maestriin Arti Marziali israeliane, facendoqualcosa di sciocco, con tuttasicurezza NON sono Arti Marziali,ma un sacco di marketing perbambini con slogan che mostranosolo il loro ego nel lavoro, e nonhanno nulla a che fare con losviluppo di un artista marziale piùspirituale. È come se qualcunorigettato dai suoi maestri, da ungiorno all'altro diventasse un grandemaestro nello stile dei suoiinsegnanti – ma senza carattere,senza abilità, senza conoscenza.Basta aggiungere parole come"Krav Maga, Rambo, militare,tattica, Guardia del corpo" equalche altra nella sua campagna dimarketing per ottenere un sacco dicandidati ed essere in grado diguadagnare facilmente dei soldi. Noidiciamo:

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"Non si può incoronare un clown e aspettare chesia come un re!"In qualche modo oggi ci sono molti re, ma ai "vecchi tempi"

in realtà si dovevano seguire alcune norme etiche e morali edimostrare le capacità, e si sperava che l'aspirante difendesseil codice come un samurai. Se lui non era in grado di farlo operdeva il rispetto per il codice, doveva pagare un prezzoelevato, che poteva includere persino la perdita della sua vita.È un peccato, ma abbiamo perso l'integrità, il rispetto el'onore, e ora sembra che si ottenga solo la vergogna. Questa"vergogna" però, non è più un peccato, giacché si utilizza ed èconsiderata come un grande modello di business per loro;tuttavia, mantenere il codice sembra essere la cosa peggioreche si possa fare. Insegnare oggi ha a che fare con "Troviamoun'opportunità di business", comunque, io cerco studenti seri

che vogliano venire a imparare e acquisire le conoscenzenecessarie per essere un buon allievo, senza cercare didiventare un Maestro in due settimane o utilizzare l'esperienzacome un'opportunità di business.C'è un detto: "Quando l'allievo è pronto, il maestro appare."

Quando sarete pronti a imparare, allora imparerete. Il concettodi "Maestro" è solo una metafora. Non occorre essere unapersona per essere un Maestro - la vita è un Maestro, lanatura è un Maestro.Ecco perché - "Sempre uno studente, a volte Maestro". Il

desiderio di studio è il desiderio di essere un buon insegnante.Il nome originale di KAPAP è "KAPAP:

Krav Maga israeliano", che è comeappare nei documenti del Governodi Israele, come una borsa distudio aperta con ilprogramma d’insegnamento

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“Non si puòincoronare un

clown e aspettareche sia come

un re!”

“Il concetto di"Maestro" è solo

una metafora.Non occorreessere una

persona peressere un

Maestro - la vitaè un Maestro, la natura è un

Maestro.”

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delle Arti Marziali Israeliane e BUDO. Quando mi sono trasferitonegli Stati Uniti nel 2001, alcuni "uomini d'affari" hanno deciso diprovare a utilizzare il marchio che non possedevano e alcuni poihanno cercato di registrare il marchio 'Kapap.' Io sono il fondatoredel Kapap e nessuno aveva mai usato il nome KAPAP dai vecchitempi in Israele, ma io l'ho rinnovato. Il pensiero non era di usarlosolo per me, così ho deciso di usare solo la parola “kapap” nel miolavoro e insegnamento. Ho iniziato con un solo annuncio suInternet per insegnare Kapap, 15 anni fa, quando c'era una solascuola (la mia scuola.)Poi ho iniziato a scrivere libri e plasmare la mia Arte in DVD.

Dopo ho cominciato a vedere nuovi "Fondatori" del miosistema sostenendo di essere "i veri e propri creatori", e horiso, ho scosso la testa e ho detto: "Non mi interessa!" Dal2014 ho chiamato il mio KAPAP col nome ANA - Avi NardiaAcademy (Accademia Avi Nardia). Certamente, mi auguro che

nessuno possa ora pretendere di essere il vero Avi Nardia!Solo il tempo lo dirà.Non è più un mondo costruito attorno al rispetto e all'onore.

Ci sono troppi "uomini d'affari" senza scrupolo o integrità nelloro lavoro. Per loro si tratta soltanto di cercare opportunitàper capitalizzare su un investimento minimo - in voi eattraverso di voi. Sembra che il problema principale sia cheoggi gli allievi sono chiamati “clienti”, e se un "cliente" non èpromosso nella data aspettata, può darsi che se ne vada inun'altra scuola, o in alcuni casi, si promuova lui stesso come ilnuovo Gran Maestro nello stile. La lealtà è dimenticata escartata, quindi, mi fa sempre piacere vedere il mio MaestroHanshi McCarthy. Mi capita spesso di pensare che questo siasuccesso solo a me, ma ho visto che è accaduto anche neldojo e questo mi ha fatto rattristare. Avevo sperato da moltianni che con il progressivo invecchiamento e dopo tanti anni

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Autodifesa

“Nonpreoccuparti di

quelli che parlanoalle spalle -

sono dietro di teper un motivo.”

“Non è più un mondocostruito attorno al

rispetto e l'onore. Ci sono troppi

‘uomini d'affari’senza scrupolo ointegrità nel loro

lavoro.”

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Autodifesa

“Come volete chesia, voi fate quelloche fate per i soldi

o solo perdiventare artisti

marzialicompetenti?”

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d'insegnamento, questo tipo di cose nonsuccedessero con tale frequenza. Tuttavia, sembrache più passa il tempo, più ci accorgiamo che gliinsegnanti devono essere preparati a questo.Allora ci sono sempre chiacchiere e diffamazioni

dietro di noi, ma ricordate: "Anche un orologio rottomostrerà l'ora esatta due volte il giorno." Ed è proprioquello che vedo soprattutto oggi. Certo, alcuni hannoqualche conoscenza, ma non è abbastanza peressere chiamati Grandi Maestri poiché non hanno lacapacità di sostenere tale affermazione.Sulla base degli scritti di Arthur Schopenhauer

["Ogni verità passa attraverso tre fasi. In primo luogo,è ridicolizzata. Dopo è violentemente contestata. E interzo luogo, è ritenuta evidente per se stessa."],Hanshi McCarthy dice che non dobbiamo dimenticarei tre cerchi: "In primo luogo ti voltano le spalle, tichiamano una frode e sostengono che il tuo Karate (o,nel mio caso, il Krav Maga Israeliano) sia inutile oirrilevante, e poi - nel costatare che sei riuscito adattrarre tanti studenti affascinati da quello che tu fai edai tuoi insegnamenti, che comprano i tuoi DVD, libri epersino partecipano ai tuoi seminari per studiare il tuolavoro - cercano sempre di minare la tua affidabilitàcon mezze verità e bugie.

Infine, cercheranno di copiarlo e diffonderlo comese fosse il loro lavoro, nonostante gli evidenti errori ditrasmissione. La loro difesa, quando gli domandil'autenticità o la fonte da cui proviene il loro nuovoapprendimento, è quella di affermare con coraggioche hanno sempre conosciuto tali insegnamenti, oche "era completamente evidente a chiunque cheavesse avuto il tempo per studiare!" Questi sono i trecerchi, quando sei un artista marziale creativo einnovativo. Come dicono i miei amici del Rugby:"Quando si possiede la palla, gli altri cercano diplaccarti."

"Non preoccuparti di quelli che tiparlano alle spalle - sono dietro dite per un motivo"Continuate il vostro buon lavoro, continuate a

costruire - il vostro lavoro, le vostre idee. Manteneteun atteggiamento positivo e fatelo nel modo giusto,perché è così che si fà. Sorridete alla vista di tuttiquelli imitatori che vanno fuori strada e ricordate:"Tutti dobbiamo scalare la stessa montagna, masembra che molti semplicemente la circondino senzamai salire."

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Arti della Corea

Tra gli stili prodotti da unPaese generoso come la Coreaper quanto riguarda le ArtiMarziali, siamo lieti oggi didivulgare uno forse pococonosciuto in Europa, peròmolto radicato negli Stati Unitie, naturalmente, nel suo Paesenatale.Per poter affrontare questo

reportage, i f igl i del GranMaestro In Hyuk Suh hannogirato l'Europa dove, sparsi inpiccoli gruppi, hanno gettato lefondamenta di in lavoro serio emeticoloso, proprio comedesiderava il Gran Maestro.Oggi sono pronti per iniziare laloro opera e di conseguenza,molti allievi che apprezzanol'eredità Marziale Coreana sene rallegrano.Per rendere più agevole

questa presentazione, abbiamoreal izzato un primo videoistruttivo che costituirà pertutti gl i interessati unmateriale di prima scelta suquesto fantastico stile, la cuicaratteristica principale è il suoinsegnamento, studiato in modomolto accurato per permettereagli allievi di apprendere inmaniera efficace e organizzatala completa e intensiva serie ditecniche che costituiscono ilsuo arsenale marziale. Dalleabituali tecniche per colpirebraccia e gambe f ino al laformazione nell'uso delle armi,al grappling, all'autodifesa, alleforme degl i animali e,naturalmente, agli allenamentiinterni, il “Kuk Sool Won” è piùdi un ricettario, è una formulacompleta di allenamento, figliadel la tradiz ione guerrieracoreana dove tradizione, buonsenso e modernità si unisconoin un tutto armonico per creareuna formula di successo.

KJN Jordi [email protected]

©www.budointernational.comFoto:

Testo:

La Tradizione Guerriera Coreanaal completo!

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Reportage

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Che cos'è il Kuk Sool Won? Non è il nome di un nuovo stile e nemmeno di uno sport o di un

semplice metodo di autodifesa. Il “Kuk Sool Woon TM” è un sistema di Arti Marziali completo che si

dedica a coltivare mente corpo, spirito e a preservare le Arti Marzialitradizionali della Corea.Il sistema si basa su tecniche utilizzate nei tre grandi gruppi di Arti

Marziali nei quali è possibile dividere, secondo criteri storici, ipraticanti coreani nel corso di più di 5000 anni di storia: SA DO MOO SOOL (ARTI TRIBALI), BOLKIO MOO SOOL (ARTI

BUDDISTE) e KOONG JOONG MOO SOOL (ARTI DELLA CORTEREALE).Per comprenderlo meglio, possiamo tradurre il significato esatto del

suo nome: “Kuk” letteralmente si traduce come “nazione”, “stato” o“paese” (riferito in modo specifico alla Corea).“Sool” si riferisce o significa “tecnica” e, nella sua accezione più

profonda, il significato di “tecnica” comprende quello mentale,spirituale, culturale e l'eredità filosofica delle Arti Marziali coreane.

Arti della Corea

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Reportage

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“Won” si può tradurre come “istituzione” o“associazione”. Quindi “Kuk Sool Won” significa“Associazione delle Arti Marziali Coreane”.“Kuk Sool” si basa sullo sviluppo e sull'utilizzo

del “Ki” (energia interna), per cui è considerato unsistema di arti marziali interne. Contiene tutte lesfaccettature delle Arti Marziali: combina tecnichedi gamba, mano, proiezioni, cadute, tecniche dirottura, manipolazione di articolazioni, attacco a

punti di pressione, tecniche dicondizionamento del corpo, ma anchesviluppo mentale e allenamentocon armi tradizionali, all'internodi uno stile bello e dinamicofondato sulla velocità e sullafluidità. La pratica delle forme

(“Hyung”) è uno dei pilastri del KSW e il suoobiettivo è coordinare il corpo con le distinte

tecniche marziali sia di mano che di gamba,oltre a potenziare la concentrazione mentale,lo sviluppo fisico e l'equilibrio. Un altro pilastrofondamentale è dato dalle tecniche dimanipolazione delle articolazioni e, al terzo posto,dall'utilizzo delle armi tradizionali coreane. Leradici del “Kuk Sool” si estendono alle originipiù profonde e lontane della storia del popolocoreano.

La storia anticaLe radici e i principi del “Kuk Sool Won” hanno

origine all'inizio delle Arti Marziali in Corea con il“Sado Mu Sool”, che significa “Arti Marzialifamiliari” o “tribali”. La leggenda narra che,nell'anno 2330 a.C. DanKoon Wang Kum, il primo

Arti della Corea

“El Kuk Sool fueoficialmente creado en

1958 (ahora haceexactamente 57 años). La Asociación surge

en 1961. Durante esteperiodo, el Kuk Sool seda a conocer no comoun simple estilo, sinocomo un estudiosistemático de lasartes marciales

de Corea”

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Reportage

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governatore delle terre unificate che più tardi sarannochiamate “Corea”, unì molte delle tribù che erano rette daun solo monarca in un regno chiamato “Ko Chosun”(Antica Corea). Bisogna considerare che migliaia di anni faparte delle attuali Cina, Mongolia e Corea del nord eranozone di influenza diretta, popolate dai futuri abitanti dellapenisola (coreani).Lentamente, le tribù emigrarono verso

quella che oggi conosciamo comeCorea, alla ricerca di un buon clima,terre fertili, abbondanti zone di pescae di un'ottima cacciagione fornitadalle basse montagne dellaCorea. Molte e differenti tribùpopolarono la piccola penisola,tanto che divenne necessario perogni tribù mantenere guerrieri benallenati per proteggere la propriagente.

Ogni capo tribù proteggeva il suo villaggio (una cosasimile al successivo sistema feudale giapponese edeuropeo). Ai tempi di Ko Chosun, questo ebbe il suoesercito privato che utilizzava tecniche particolari. Anchedurante il Regno di Koryo (918- 1393 d. C.) certi guerrieriistruiti in modo particolare e chiamati “DOO REI”,utilizzarono le proprie tecniche marziali per proteggere esconfiggere gli avversari.Il “BOLKIO MOO SOOL” o “Arti Marziali Buddiste”

rappresenta la seconda influenza, in ordine di importanza,del “Kuk Sool Won”. Furono viste per la prima voltadurante il Regno di Koguryo (uno dei tre Regni dell'era deiTre Re) intorno al 347 d. C. Ben presto, il “BulkyoMu Sool” entra nel regno di Baeckje e Silla, gli

altri due re. Si cominciarono a svilupparetecniche per promuovere una salutemigliore contro la vita sedentaria,basata sulla meditazione dei monacibuddisti.

Dal momento che i monaci coreani dedicarono lamaggiore quantità di tempo e di ore alla veglia per lameditazione zen, seduti su freddi pavimenti di legno, conuna certa facilità sorgevano e si sviluppavano problemidigestivi e circolatori. Per risolvere questi malesseri, imonaci promossero tecniche di respirazione interna e siconcentrarono sullo sviluppo dell'energia interna o “ki” percompensare i propri organi interni. Accanto allo sviluppodell'energia interna (NAE GONG), svilupparono tecniche didifesa con il palo o il bastone, utilizzate per la protezionedei pacifici monaci durante i loro viaggi tra le città dellaCorea. Bisogna considerare che la religione buddista

Arti della Corea

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Reportage

“Tra le tecniche di armi del ‘KukSool Won’, molte provengono dallaArti Marziali della Corte Reale.”

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“proibisce di combattere” e, chiaramente, di “togliere lavita”. Tuttavia, i monaci coreani furono gli unici che“raccolsero le armi” per difendere la loro terra (Corea)contro gli invasori (Cina, Giappone, ecc…). Molte delletecniche di palo o bastone che si vedono nel modernoallenamento di “Kuk Sool Won” affondano le loro radicinegli insegnamenti dei monaci.

Infine, la terza maggior influenza del “KukSool Won TM” è il “Koong Joong Mu Sool” o“Arti Marziali della Corte Reale”. Questaparte delle Arti Marziali coreane ebbe iniziodurante l'Era dei Tre Regni (dal 18 a.C. al 918

d. C.), quando lo splendore e la forza dei re e in particolarela loro ansia di conquistare più territori resero questa epocaparticolarmente curiosa dal punto di vista storico. I “SUNBI”, nome che ricevevano i guerrieri di élite a Koguryo,erano guerrieri militari istruiti nelle tecniche di arco, spada,equitazione, ecc…Tuttavia, si caratterizzavano in modoparticolare, stando ai resti e ai fossili ritrovati, per il fatto disconfiggere i loro nemici mediante tecniche di lancio dicoltelli e/o pietre (TUK SOOL).Tra le tecniche di armi del “Kuk Sool Won”, molte

provengono dalla Arti Marziali della Corte Reale. Ci sono24 differenti armi tradizionali nel “Kuk Sool Won”, molte di

Arti della Corea

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queste derivano direttamente dal “Koong JoongMu Sool”.

L'ETÁ MODERNAI l “Koong Joong Mu Sool” dominò le arti

marziali coreane fino al 1910, quando i giapponesioccuparono la Corea e proibirono ogni praticadelle sue Arti Marziali e di qualsiasi manifestazioneculturale della medesima. La storia moderna del“Kuk Sool Won” inizia nel 1910 con l'occupazionedella Corea da parte dell'armata giapponese.Come risultato dello scioglimento dell'armatadella Corte Reale coreana, molti maestriistruttori della corte Reale furono costrettia nascondersi o furono fatti prigionieridall'esercito di occupazionegiapponese, seguendo le rigorosenorme del protettorato imposto.Uno di questi era i l Maestro

Istruttore Myung Duk Suh, nonno delGran Maestro In Hyuk Suh. Una voltaritornato a casa sua, vicino Taegu (Corea),continuò in segreto a praticare arti marzialicoreane insegnando le sue tecniche in assolutariservatezza e solo ai parenti stretti.Pensava, tuttavia, che fosse arrivato il momento

di trasmettere la conoscenza delle passategenerazioni alla sua famiglia per continuare inquesto modo una tradizione familiare che nonvoleva andasse perduta.Prima dell'occupazione giapponese, Myung

Duk Suh insegnava tre tipi di arti coreane:KWAN SOOL, un sistema basato sulcombattimento con pugni e calci, lo YUSOOL, uno sti le f luido fondato sutecniche su articolazioni e proiezioni, elo YU- KWAN, una combinazione deiprecedenti nel quale si imparava autilizzare la forza dell'avversario.

Tra i suoi figli e nipoti selezionòaccuratamente un bambino

al quale avrebbeinsegnato la totalitàdella sua

conoscenza di arti marziali. Questo bambino era In HyukSuh. Il giovane Suh crebbe osservando i membri della suafamiglia mentre praticavano Arti Marzial i . I l suoallenamento personale iniziò all'età di cinque anni, sotto larigorosa cura del nonno. L'allenamento di In Hyuk Suhcontinuò senza interruzioni fino alla metà del conflittocoreano, negli anni '50, quando suo nonno vennecatturato dai giapponesi. Anche se la perdita del nonno fuun duro colpo per Suh, il suo allenamento continuò graziealla previdenza di suo nonno: mediante le referenze chelasciò e la grande reputazione che aveva come maestroistruttore dell'Armata della Corte Reale coreana, si

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aprirono molte porte per il giovane Suh. In quelmomento In Hyuk Suh cominciò a frequentaree assimilare la conoscenza di diversi maestri didifferenti Arti Marziali coreane. All'epocaaveva solo 20 anni, però Suh aveva giàrealizzato viaggi in numerosi templibuddisti e visitato istruttori privati di ArtiMarziali dai quali studiò i diversi aspettidelle Arti Marziali coreane.Durante questo periodo conobbe un

vecchio monaco buddista chiamatoHai Dong Seu Nim, nome che sitraduce con “Il Grande Monacodell'Aurora Orientale”. I l vecchiomonaco divenne il secondo maestro perimportanza di Suh, dal quale ricevetteconoscenze particolari di respirazione,tecniche di meditazione e di energiainterna (Ki).Verso la fine degli anni '50, Suh cominciò a

organizzare e sistematizzare tutte le sueconoscenze di Arti Marziali per creare un'ArteMarziale Coreana completa: il “Kuk SoolWon”.Il “Kuk Sool” fu creato ufficialmente nel

1958 (esattamente 50 anni fa).L'Associazione sorse nel 1961. Durantequesto periodo, il “Kuk Sool” si fececonoscere non come un semplicestile ma piuttosto come uno studiosistematico delle Arti Marzialidella Corea, dall'antichità aigiorni nostri.

Reportage

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Il Gran Maestro In Hyuk Suh ha trascorso più di 50 anni apraticare, ricercare, compilare e strutturare più di 3.608 tecnicheche compongono il “Kuk Sool”. Ha fondato il sistema “KUKSOOL WON TM”. Quando infine il “KUK SOOL WON” raggiunseuna notevole popolarità in Corea, nel 1974 decise di recarsi negliStati Uniti con l'obiettivo di divulgare le Arti Marziali coreane nelmondo occidentale. Negli Stati Uniti, dapprima a Los Angelesper un breve periodo di tempo e poi a New Orleans, aprì la primascuola ufficiale di “KUK SOOL WON” in Nord America.

Arti della Corea

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Reportage

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Nel 1975 si trasferì a San Francisco, dove fondò la“WORLD KUK SOOL ASSOCIATION”. La sede centrale si spostò definitivamente a

Houston, Texas, nel 1991. Da quel momento iniziò ainsegnare in tutti gli Stati Uniti presentando il “KUKSOOL WON” al pubblico e alle autorità locali,realizzando esibizioni, ecc… L'Associazione riuniscepiù di 1.000 scuole in Asia, Europa, Canada, Medio

Oriente, Stati Uniti e continua a crescere con forza,giorno dopo giorno.In Spagna, più di un migliaio di allievi praticano

“KUK SOOL WON” nelle nove scuole ufficiali ericonosciute dalla WKSA (l'unico organismo valido edofficiale per certificare i gradi, le scuole e gli istruttoridi “KUK SOOL WON TM”). La “WORLD KUK SOOLWON ASSOCIATION”, organismo che regola lescuole di “KUK SOOL WON TM” nel mondo, è unadelle organizzazioni di Arti Marziali private piùgrandi e la sua missione è vegliare su questa ArteMarziale e sulla qualità delle sue scuole.

LA STORIA DEL “KUK SOOL WON”IN EUROPAQualche decina di anni fa, diversi praticanti di Arti

Marzial i coreane (non parl iamo soltanto diTAEKWONDO o HAPKIDO), sono stati istruiti ohanno partecipato a seminari impartiti da istruttoridi origine coreana che vivono e risiedono in varipaesi europei. Infatti, a causa delle difficoltàeconomiche che tormentavano la Corea agli inizidegli anni '70, molti decisero di emigrare alla ricercadi un futuro migliore. Molti di quei praticanti di ArtiMarziali, pur senza una storia e riconoscimentodella loro tecnica e/o grado, decisero di iniziare ainsegnare in Occidente diverse tecniche, ma senzaun programma strutturato ne un chiaro obiettivoaccademico definito.Tra questi, l'inquietudine di due giovanissimi

praticanti di quell'epoca (Luís Galanche e JordiVelasco), li portò a iniziare - ormai sono passati piùdi dieci anni - un nuovo incontro con la fonte dellaloro Arte Marziale, i l “KUK SOOL WON TM”.Entrambi, praticamente allo stesso tempo e percircostanze del destino, si uniscono in un modo cheoggi sarebbe impossibile sciogliere.Luís Galanche è direttore delle suole di Madrid e

UM grazie alla sua sapienza, al suo temperamento,alla sua pazienza e alla sua grande capacità diinsegnamento. Con lui troviamo appunto il SBNJORDI, YANG, fuoco, guerriero, conosciuto in tuttoil mondo per l'applicazione e la potenza delle suetecniche, rit iratosi dalla competizione comecampione del mondo in Corea nel 2002. Entrambi,grazie all'insegnamento e alla pazienza dei lorodiversi istruttori ma in particolare di KJN JOHN G.IVES, direttore tecnico del “KUK SOOL” perl'Europa, si augurano che il “KUK SOOL” siaun'opportunità per tutti coloro che lo praticano eper chi è alla ricerca di una guida.

Arti della Corea

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National Technical Dire Instructor Body

Mail - benguyen707@Website - http://www.

National Technical Director TUNISIA Instructor Black belt 4thDan Taekwondo National Trainer

Mail: [email protected]

Tel. - +216.252.536.30

Regional Technical Director ALGERALGERIE - Instructor 1th Degree Self

Defense - Instructor Tonfa Mail: [email protected]

Tel. +213.662.208.857

National Technical Director ALGERIAInstructor Black belt 4th Dan Jiu Jutsu

CN. 3th Dan Taï JutsuMail - [email protected] Tel. - +212.774.509.241

National Technical Director PORTUGAL - Instructor Black belt

4th Dan Kempo - 1er Dan Self Pro KravMail - [email protected]

Website -http://www.kiryukenpo.com

National Technical Director BELGIUMBlack belt 5th Dan AikijutsuMail - [email protected]

Tel. - +32.494.773.812

National Technical Director QATAR -Instructor Black belt 5th Dan Karate

CN. 4th Dan AikidoMail - [email protected]

Website - http://www.karimdizaj.com

Nat Instruc 1er Da

M Web

National Technical Director MAURITIUS ISLAND

Instructor National Trainer MMMail - [email protected]

Tel. - +230.578.142.27

Regional Technical Director SETUBAL(PORTUGAL) -

Instructor Black belt 1er Dan Kravmaga -Mail - [email protected]

Tel. +351.967.272.706

National Technical Director SRI LANKA

Instructor Black belt 7th Dan Toreikan US- CN. 4th Dan Kick BoxingMail - [email protected]

Website - http://www.karimdizaj.com

National Technical Director SWIZERLAND Assistant Self Pro Krav

Mail - [email protected] Website:

http://clubspkdouvaine.e-monsite.com

Page 107: Rivista Arti Marziali Cintura Nera 289 Maggio 2 parte

National Technical Director ARGENTINA- Instructor Black belt 5th Dan Karate 1er Dan Self Pro Krav and Police ROS

Mail - [email protected]: http://www.defperpolicial.com.ar

ector VIETNAM - yguard

@yahoo.com.vn cibpf-asie.com

Regional Technical Director LOSANGELES (USA) - Instructor CN. 1thDan Kravmaga and Self Pro Krav

Mail: [email protected] Web:

http://www.academielevinet.com

National Technical Director LUXEMBOURG -Instructor Black belt 1er Dan Self Pro Krav -

CN. 1er Dan Cane DefenseMail - [email protected]

Website - http://www.selfdefense.lu

Regional Technical DirectorADRAR ALGERIE Assistant Self Pro Krav

Mail [email protected]

Tel. +213 7 81 31 15 95

ional Technical Director SPAIN -ctor Black belt 4th Dan Kempo -

an Self Pro Krav and Police ROSMail - [email protected] - http://www.davidbuisan.es

National Technical Director AUSTRIA and BULGARIA

Instructor Black belt 1er Dan SelfPro Krav - CN. 1er Dan Police ROS

Mail - [email protected]: http://bsa-security.com

Regional Technical Director TIZIOUZOU ALGERIE

Instructor Black belt 2th Dan JuJutsu - CN. 2th Dan Hapkijutsu -

Mail : [email protected] Tel. +213.790.499.645

Regional Technical Director CATALUÑA(SPAIN) - Instructor Black belt 6th Dan Karate

CN. 4th Dan Full ContactMail - [email protected]

Tel. +34.938.662.173

Regional Technical Director ANTI-LLES - Assistant Self Pro Krav -

Mail - [email protected] Tel. 06.90.56.90.24

National Director PAKISTAN -Assistant Self Pro Krav

Mail - [email protected]:

http://www.musammam.com/represen-tative.php

National Technical Director RUSSIA -Instructor Black belt 1er Dan Self Pro Krav

Mail - [email protected]. - +792.486.156.79

National Technical Director CHILEand PATAGONIA - Instructor Black belt

2th Dan Kravmaga & Muay ThaiMail - [email protected]

Tel. - +54 0299 155069075

r

MA om

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Silat

Dio li fa…e loro si accoppiano! Cass Magda e Bob Dubljanin sono probabilmente duedelle menti più attrezzate che io abbia trovato nel mondo delle AAMM durante la mialunga carriera di giornalista. Senza voler sminuire nessuno, mi è sempre sembrato chele loro riflessioni viaggino in quello spazio in cui ci si arriva solo per aprire porte,rompere lucchetti ed arieggiare le stanze. Le loro ricerche sulle Arti tradizionalinon sono mai state frivole. “Essere aperti non significa che vale tutto” -suggerisce Bob - “Una cosa è il JKD e un'altra ben distinta sono le Arti delSud-Est Asiatico, siano esse tradizionali o moderne”. Forse questa è ladistinzione tipica di chi sostiene che la libertà non contraddice ilrispetto. Al contrario di quello che potrebbe sembrare, tutto è giàstato inventato, il problema sta nel saperlo collocare nel suogiusto posto e comprendere c iò che sta dietro le

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Arti Tradizionali

Buka Jalan Silat - L'Arte di dirigere la lotta La principale dottrina del Buka Jalan è responsabilizzarsi della lotta attivamente ed

offensivamente. Buka significa aprire, Jalan è la via o il sentiero, perciò Buka Jalan si traduce come“aprirsi una via”. Aprirci una via nel nostro combattimento è il concetto più importante attraverso ilquale tutto si muove. Le tecniche e le teorie si producono ove si trasformano nell'espressione fisicadi quest’unico tema centrale. Buka Jalan si specializza in applicazioni civili di difesa personale, perciòl'idea di aprirsi una via si dimostra eccellente in scenari incontrollabilicome la strada. In questo tipo di situazioni non si dovrebbecercare di reagire, bensì direttamente di proteggersi e didifendersi. Questa impostazione e l'abilità necessariaper dirigere l'avversario determina tutte le tecniche ele applicazioni nel Buka Jalan. Vi è una serie di principi che sostengono e

rafforzano la strategia principale dell’aprirsi la via,dato che sono stati creati per funzionare gli uni afianco agli altr i . In questo articolo vipresenteremo e descriveremo le prime due idee.

I diversi metodi per dirigere Essere colui che dirige e lasciare che

l'avversario sia colui che è diretto, è il primoprincipio per impadronirsi del controllo di uncombattimento. Invece di indovinare o di anticipare

apparenze. Fossilizzarsi sulla tecnica è un cammino limitato e limitante, mentreperseguire il senso e l'essenza che sta dietro di essa è l’unica vera via. Istruttore ed allievo hanno saputo aprire molte porte a chi ha avuto il privilegio di

entrare in contatto con loro durante le due ultime decadi, in uno dei loro seminarirealizzati in tutto il mondo. Senza dubbio ambedue sono stati “feriti a morte” dal grande Inosanto e, come lui,

hanno dato sufficienti dimostrazioni di un'estrema passione-inclinazione per le Arti delSud-Est Asiatico. “Ho trovato in esse una continua fonte di ispirazione per vedere le cose da differenti

prospettive” - ci dice Bob Dubljanin.Tuttavia, la sua impostazione non ha mai smesso contemporaneamente di essere

rip iena del l 'apertura di vedute edell'infinita curiosità con le quali il JKDsegnò sia lui che CassMagda per sempre. Spesso presente

nelle nostre pagine,Bob non è di certo unosconosciuto per i nostrilettori. Ha già realizzatoalcuni video con noi ed ognunodi essi ha avuto i l successomeritato e, cosa forse piùimportante, l 'approvazione degl iesperti; tuttavia era un po’ di tempo chenon dava alla luce un nuovo germoglio, cheoggi abbiamo il piacere di presentarvi in questepagine, un lavoro che siamo sicuri sarà fonte diispirazione per qualunque allievo di JKD o di Artidel Sud-Est Asiatico.

Alfredo Tucci

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Silat

“Buka Jalan si specializza inapplicazioni civili

di difesa personale, perciò l'idea di aprirsi una via sidimostra eccellente in scenariincontrollabili come la strada.”

“Le tecniche seguono i principi epermettono all'allievo di Buka Jalandi lottare senza indovinare quello che

succede dopo.”

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L’AUTORE:

Bob Dubljanin è istruttore di Arti Marziali del Sud-Est Asiatico (Kali, Buka Jalan Silat, MuayThai) e Jeet Kune Do nell'Associazione Internazionale MI - sotto la tutela di Guru/Sifu CassMagda. Dubljanin lavora attualmente nell’Istituto di Arti Marziali del Sud-Est Asiatico aMannheim (Germania) ed impartisce seminari in tutta Europa. Per maggiori informazioni suiseminari in Europa, consultare la pagina web: HYPERLINK "http://www.soai.de" www.soai.de omettersi in contatto con noi attraverso l’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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quello che fa l'avversario, i lpraticante di Buka Jalan accettadinamicamente l’ impegno delconfronto. Questo principio puòapplicarsi in due modi:

A) esponendosi ed attraendo; B) obbligando con un attacco

calcolato, a contrastare i l suoattacco. Nella prima variazione umpan (di

attrazione) si può osservare i lpraticante di Buka Janan esporre ilbersaglio o linea scelti, normalmente

la testa o la parte superiore deltronco per “invitare” all'attaccol'avversario. L'idea è sferrare unattacco calcolato per chiudere latrappola in modo efficace. Conl'al lenamento di questo metodoumpan si sviluppa il senso adeguatodella distanza e del timing per poteravere successo. La seconda variazione nel dirigere

la lotta si usa contro un avversariodifensivo o contro un lottatore chenon cerca di attaccare, ma aspetta

l'attacco. Utilizzeremo un attacco“negativo” affinché l'avversariocominci la sua difesa per contrastareimmediatamente la sua azione.L'attacco “negativo” non è pensatoper sferrare un colpo “positivo”,bensì per obbligarlo a cercare dibloccare, di difendere, di retrocedere,di impattare, di afferrare, ecc. Questareazione può essere controllata. Inquesto metodo chi la inizia sitrasforma in colui che dirige, poichéha il controllo del ritmo e del timing

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“Buka significaaprire,

Jalan è la via o ilsentiero, perciòBuka Jalan sitraduce come

‘aprirsi una via’”.

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dello scontro. Non aspettare, bensì iniziare il confrontoper obbligare l'avversario ad attaccare è una delle chiaviper aprirsi la via nel combattimento. Dopo l'entrata iniziale, sia esponendosi che con la

forza, ad un pukulan (pugni concatenati) normalmenteseguiranno i colpi con il gomito. I colpi si usano perstordire e squilibrare l'avversario. Si usano per cominciare

ad esercitare pressione sull'altro. Questa pressione devemantenersi costante fino alla fine della lotta.

Presión constanteI l creatore del Buka Jalan, il Guru Cass Magda,

descrive il secondo principio nel seguente modo:

Silat

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Arti Tradizionali

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Nel Buka Jalan, pressione costantesignifica attaccare l'avversario permantenerlo in un perpetuo stato disquilibrio. Invece di contrattaccare,l'avversario è costretto a preoccuparsidi recuperare la propria posizione, lapropria base ed il proprio equilibrio.Quando cerca di scappare o didifendersi è già sotto attacco. Dato chenon ha una base per rinnovare il suoattacco, potete schiacciarlo con i vostricontrattacchi. La pressione costante,nelle Arti Marziali, è come una mitragliache spara pugni, calci, gomitate,spintoni, trappole, spazzate esgambetti. È dura, brutale, spietata ecrudele. Non esiste un buon modo percontrattaccare. Perfino respirare risultadiff ici le! La pressione costante cipermette di trovare o di creare varchi,trappole, inseguimenti o lavoro di piedidifferenti. Non signif ica che ènecessario spingere direttamenteall'indietro l'avversario, ma piuttostopressarlo affinché prenda la direzionedella nostra tecnica. Il nostro attaccodeve guidare l'avversario verso i nostriprossimi colpi, chiavi, spazzate esgambetti. Risulta più sicuro perchénon aspettiamo i suoi colpi, maanticipiamo attivamente i l nostroavversario. Anche psicologicamente,questo approccio ci mette in unaposizione vantaggiosa. Questa pressione non si può

applicare ad intermittenza. Se lo fate,l'avversario occuperà lo spazio che glilasciate l ibero. In uno scontro,l'avversario vi metterà costantementealla prova - pressando, colpendo ecercando di trovare un punto debole.Se sente che allentate la presa, siscaglierà violentemente contro di voisenza compassione.

Silat

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La pressione costante è una tattica fondamentale che si insegna nel BukaJalan. Richiede un impegno assoluto. Se, durante il combattimento, il nemico èfisicamente squilibrato, sarà squilibrato anche mentalmente – spesso addiritturadisperato. Quando attacca con frenesia non dovete cedere. La cosa peggioreche potete fare è abbattervi per la pressione emozionale, perché finirete percoprirvi, indifesi, pregando affinché l'attacco finisca. Anche la pressioneemozionale di voler abbandonare può mantenersi in riga con la pressionecostante; altrimenti, quando avrete un'opportunità per contrattaccare non virimarranno riserve emozionali e sarete incapaci di approfittare del varco. Unbuon allenamento e la disciplina adeguata saranno la garanzia che non visuccederà mai una cosa come questa.

Dalla teoria alla pratica I pugni, i calci, le spazzate e gli sgambetti delle diverse scuole di Arti Marziali

non sono poi così diversi gli uni dagli altri tecnicamente. La veradifferenza normalmente risiede nella teoria e nell'applicazionepratica di queste tecniche. La teoria si trasforma nelmanuale, per così dire, dell'esecuzione fisica. Nel BukaJalan la forma segue la funzione, perciò tutte letecniche si raggruppano, si allenano e si sviluppanocon l'aiuto di queste idee descritte. È un’ArteMarziale che segue il principio dell'esecuzione diqueste tattiche. Le tecniche seguono i principi epermettono all'allievo di Buka Jalan di lottaresenza indovinare quello che succede dopo. Lacomprensione e l'esperienza profonda di questeteorie si trasforma in una colla che unisce tutti icomponenti tecnici e permette loro di funzionareefficacemente nel combattimento.

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Silat

“I pugni, i calci, le spazzate egli sgambetti delle diversescuole di Arti Marziali nonsono poi così diversi gli unidagli altri tecnicamente.

La vera differenzanormalmente risiede nellateoria e nell'applicazione

pratica di questetecniche.”

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Affrontare un coltello, una lama, uncutter o qualsiasi altra arma taglienteè uno di quegli incubi di cui qualunqueesperto in sicurezza ha timore.Fronteggiare la situazione concriterio, sensatezza e con le adeguatenozioni tecniche, è la proposta delnoto esperto di Kyusho Jitsu, i lMaestro Evan Pantazi, direttore efondatore della Kyusho International.Ha affrontato questo dilemma inmaniera coscienziosa e seria,poggiandosi, come ha già fatto inaltre precedenti occasioni, sulle sueconoscenze dei punti vitali.

I punti v ital i descrivono spaziparticolarmente accessibil i dellabiologia dell'essere umano. Attaccarliin un modo, piuttosto che in un altro,genera effetti e reazioni differenti chenon dobbiamo trascurare nella difesapersonale. E' essenziale cercare lamassima efficacia quando ciò che citroviamo ad affrontare metteveramente in pericolo la nostraintegrità, come un oggetto tagliente,ed il Maestro Pantazi lo sa bene.

In questo magnifico articolo analizzala questione e svela i punti chiave piùuti l i . Per coloro che sonomaggiormente interessati al lamateria, nel video che ci presentaassieme a questo articolo, proponemolteplici soluzioni tattiche e tecnicheper far fronte ad aggressioni dadavanti o da dietro, e da moltepliciangolature d'attacco. Le combinazionitecniche che propone sono unarsenale efficiente e devastante perl'autodifesa, qualunque sia il vostrostile marziale.

Kyusho

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“Nel momento delbisogno non c'è

tempo per pensareo per le tecniche

inutili che siinsegnano in tutte

le palestre delmondo.”

“Il sistema cheutilizzate deve

funzionare con unmetodo piùrealistico e

affidabile e basarsisu attacchi

pluridirezionali, conmovimenti liberi,

pugnalate e colpi.”

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Armi da taglio L'arma bianca è sempre stata un'arma

devastante e viene molto utilizzata non solo per lasua accessibilità, ma anche per la sua efficacia edimpatto psicologico. È tanto rapida, sottile ebrutale quanto la mano di chi la usa e la mente dichi guida quella mano. Molte culture e stili ruotanoattorno a questo semplice strumento, che esistepraticamente da quando esiste l'uomo. Dobbiamotenere in considerazione tutto questo e molto altroquando ci troviamo ad affrontare un'arma da taglio,e dobbiamo esserci allenati diligentemente perfarlo. Nel momento del bisogno non c'è tempo perpensare o per le tecniche inutili che si insegnano intutte le palestre del mondo. Allenarsi per unattacco statico o semplice usando armi e manovrecomplicate è pericoloso e condanna il praticante alfallimento di fronte alla vera violenza. Il sistema cheutilizzate deve funzionare con un metodo piùrealistico e affidabile e basarsi su attacchipluridirezionali, con movimenti liberi, pugnalate ecolpi. Qualcosa su cui molti non si soffermano a

riflettere è l'effetto dello stress sul corpo umano;quando la corrente di adrenalina ostacola i riflessimotori, la forza, il pensiero lucido e la visuale,compare una profonda paura di natura psicologica.

Dobbiamo anche considerare che, se ci sudano lemani o ci sanguinano, è molto probabile cheafferrando o tenendo l'arma dell'aggressore, essaci possa scivolare. Tutti questi fattori renderannoinutili le tecniche troppo complicate che appaionocosì belle durante l'allenamento e in un ambientecalmo e cooperativo. Un altro problema, se riuscite ad afferrare l'arto

dell'aggressore che impugna l'arma, lui loproteggerà con la mano che gli rimane libera. Viafferrerà per impedire i vostri movimenti e vicondurrà in una situazione di grappling, nella qualedovrete preoccuparvi della lama, dove vi troveretein grave svantaggio? Vi colpirà ed allora sareteattaccati da due fronti senza la possibilità didifendervi? Esiste, inoltre, un altro problemaimportante quando afferrate un avversario ed è lasua risposta automatica. Quando si afferra unapersona con forza, rapidamente si produce unriflesso di retrocessione automatica. Questo faràretrocedere i muscoli del braccio che abbiamoafferrato, così come quelli del resto del corpo.Questo automatismo di retrocessione può produrvigravi lesioni, perché la lama dell'arma puòretrocedere colpendo la mano o il braccio con ilquale lo state afferrando. Inoltre, gli avete fattopensare alla lotta e gli avete quindi riacceso l'istintodi sopravvivenza. Questo attiverà nell'aggressore

Kyusho

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azioni illogiche e primordiali... qualcosa di cui, naturalmente, non avete bisogno. Unaltro fattore da considerare è che se vi tagliano il polso o il braccio, vi risulterà impossibilecontrollare ed afferrare con quella mano. Se avete esercitato tutta la vostra difesa nella presa enel controllo, vi troverete in grande svantaggio. Normalmente alla gente vengono insegnati vari metodi per affrontare diversi attacchi - questo risulta

già di per sé problematico. Non si moltiplica solo il fattore difficoltà, ma ci troviamo in svantaggiodovendo reagire con un'azione adeguata in una situazione di stress, quando le facoltà mentalivengono notevolmente limitate, così come la probabilità di successo. Inoltre, se si esegue una leggeravariazione della tecnica esercitata, essa, il più delle volte, fallirà, aumentando lo stress ed il fattoresorpresa. Il metodo più efficace è un processo semplice, di modo che non acquisisca eccessivaimportanza la direzione o il modo con cui ci si avvicina all'avversario. Il pensare e lo scegliererimangono azioni limitate e si dà una risposta diretta. La maggior parte degli allenamenti includono la spazzata o la proiezione dell'avversario e si

Kyusho

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convertono in una lotta fine a sé stessa,con un avversario teso ed in rit irata.Tuttavia dobbiamo essere coscienti che sel'avversario cade con tutto il peso delcorpo, è molto probabile che perdiamo ilcontrollo dell'arma. Potete perderel'equil ibrio assieme all'avversario eposizionarvi in modo tale che lui vi possatagliare o pugnalare con la lama. Puòanche succedere che tirando l'avversario,lui cominci a farci dei tagli sulle gambe esulle caviglie, dove si trovano dei vasisanguigni principali che potrebbero esseredanneggiati gravemente. Un altro peculiare esercizio di

allenamento, che si insegna nella maggiorparte degli stili o dei programmi, è quello didisarmare l'avversario. Con tutte ledifficoltà e gli istinti automatici menzionati,i l disarmo diventa un'opzione moltopericolosa. Anche se riusciamo adisarmare l'avversario senza che ci tagli oci pugnali, sussiste i l problema delleimpronte digital i lasciate sull'arma.Nell'attuale rissosa società esiste lapossibilità che l'aggressore colpito vi citi intribunale e di conseguenza potrebbesorgere la questione di chi impugnasseinizialmente l'arma. Da ultimo, un fattore da non tralasciare è

la tipologia di strumenti che molti utilizzanonell'allenamento, che non rappresenta unoscenario realista. Quando ci si allena concoltelli di legno, di plastica o persino dimetallo, non si considera la partepsicologica dell'equazione. Utilizzandocoltelli reali, come rasoi, spiedini, machetee perfino lamette (smussate per sicurezza,ma al tatto reali per la mente ed il corpo)apporteremo al programma di allenamentouna componente essenziale. Con che cosa possiamo quindi

esercitarci nel brutale e duro attacco diun'arma da taglio? Con lo squil ibrioistantaneo, con il cambio di mentalitàdell'aggressore nei confronti dell'aggredito,con risposte automatiche semplici cheresistano all'aumentare del livello di stress,con la lacerazione della mano, dei tendini edei muscoli del polso o dell'avambraccio operfino del corpo o delle gambe.Dobbiamo essere in grado di limitare anchele nostre risposte e di usare solo un

metodo efficace che elimini i pensieri criticie da panico, che il movimento irrazionale ealeatorio del nostro attaccante risveglia innoi. Non deve basarsi su nessun tipo dipresa o impugnatura, ma su colpi sempliciche possano essere eseguiti anche con ilpolso o il braccio tagliato. Nel Kyusho esistono due metodi

fondamentali che possiamo allenare. Ilpraticante è libero di scegliere quello chepreferisce o di esercitarsi su entrambi.Dovrà poi allenarsi sul metodo scelto,pensando a tutti i livelli e ai tipi di attacchipossibili con armi da taglio. Si include larottura del braccio, per provocare unadisfunzione al braccio che impugna l'arma,poi delle gambe, del corpo e anche dellatesta, se risulta necessario. O gli attacchialla fonte dell'aggressione evitando ilbraccio e l'arma. In entrambi i casi nondobbiamo pensare alla lama, poiché essanon costituisce il problema. Il problema èl'avversario che impugna l'arma. Perquesto motivo dobbiamo agire su di lui,affinché l'arma ritorni ad essere l'oggettoinanimato che effettivamente è. In questoarticolo spiegheremo i due metodi affinchépossiate riconoscere le vostre propensioninaturali o preferite. Tutto ciò è vitale,perché se combattiamo contro gli istinti ola mobilità naturale, saremo molto menoefficaci. Dovete trovare e perfezionare levostre abilità naturali, invece di forzarvi adallenarvi delle tecniche prestabilite da altri. Capite bene che è impossibile garantirvi

che non verrete mai feriti in uno scontrocon un'arma da taglio - sarebbe un'idioziapensare il contrario. Per sopravvivere ad unattacco, correndo il minor rischio possibilee rendendo rapidamente instabilel'aggressore, dovete allenarvi.

Metodo 1 Le rotture delle braccia sono più

vantaggiose per coloro che preferisconomantenere la distanza e lavorare da unapproccio più difensivo. Considerato chequesto è il metodo naturale, utilizzato dallamaggior parte della gente, cominceremoda qui. I punti Kyusho (nervi del braccio)sono gli obiettivi principali da colpire perprodurre la disfunzione non solo del

Kyusho

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braccio dell'avversario, ma di tutto il suo corpo, perfinodei livelli di coscienza quando si eseguono in manieracorretta. Per far sì che questi obiettivi generino dolore,può essere sufficiente alterare la mentalitàdell'avversario affinché diventi difensiva e vi siano menoprobabilità che continui il suo attacco. Assieme al dolore, però, sopraggiunge anche la

disfunzione dei muscoli del braccio, che ostacola l'uso ela manovrabilità dell'arma, per quanto ancora riesca asostenerla. Questo porterà l'avversario in una situazionedi svantaggio e di possibile rapida retrocessione. Seriuscirete produrre l'alterazione della sua coscienza o ladisfunzione totale del suo corpo, allora diventeretesuperiori e non più vittime. Questo tipo di allenamento deve cominciare con

un'azione lenta, ma con una spontaneità costante daogni angolatura, posizione dell'arma, metodo diimpugnatura e tipologia e forma dell'arma, per quanteesse possano essere. Anche l'intensità e l'ambientedovrebbero essere modificati per produrre maggioretensione e sfida. I l praticante deve abituarsi aconseguire, utilizzare e produrre la disfunzione delbraccio dell'avversario in situazioni di stress, da punti diattacco differenti ed inaspettati e nel corso di un attaccocontinuo prima ancora di pensare, perlomenoconsiderando gli obiettivi addizionali della testa o delcorpo. Spesso si tende a volere di più invece chemigliorare ciò che già si possiede... non deve esserecosì, poiché la disfunzione -almeno delle braccia - ètassativa in questo metodo. Focalizziamoci ora sui bersagli più efficaci verso cui

dirigerci nel momento in cui desideriamo neutralizzarel'avversario. Iniziamo con il dorso della mano, esistonodei nervi situati tra ciascun metacarpo (le piccole ossadel metacarpo della mano) che, quando vengono colpiti,fanno sì che la mano si apra involontariamente rendendoimpossibile il controllo dell'arma. Si tratta di puntiaddizionali, non identificati dall'agopuntura tradizionale,in quanto furono scoperti più di tremila anni fa dopo laclassificazione dei punti. Tuttavia questi punti colpisconole funzioni neurologiche. Nel polso esistono tanti punti e si rende indispensabile

sceglierli ed attaccarli in maniera molto precisa, tantosono numerosi e vicini tra loro. Questi punti, situati sututto il palmo della mano, sono: Intestino Crasso 5 (LI-5),Triplo Riscaldatore 4 (TW-4), Intestino Tenue 5 (SI-5),Cuore 6 (H-6), Pericardio 7 (P-7) e Polmone 9 (L-9) -oltre ad un altro gruppo o nucleo di punti a due dita didistanza dal polso. Tutti questi punti debiliteranno lamano dell'avversario, in maniera tale che farà scivolarel'arma o l'impugnatura diverrà debole, tanto da nonpoter tagliare o pugnalare efficacemente. L'angolo e ladirezione di questi punti possono essere dritti perprovocare dolore e disfunzione limitata, ma possonoottenersi disfunzioni più efficaci e dannose colpendoli

Kyusho

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verso la mano. Nel mezzo dell'avambraccio, giusto dovefiniscono i muscoli dell'avambraccio, si trova un altrogruppo di bersagli del Kyusho che produrranno le stessereazioni sull'avversario: Polmone 6 (L-6), Intestino Crasso 7(LI-7), Intestino Tenue 7 (SI-7), Miscellaneo EstremitàSuperiore 28 (M-UE-28) e Pericardio 5 (P-5). A due dita didistanza dal gomito si trova un altro gruppo di bersagli:Intestino Crasso 10 (LI-10), Polmone 5 (L-5), Intestino Tenue8 (Se-8), Cuore 3 (H-3) e Pericardio 4 (P-4). Nella partesuperiore del braccio, a due dita dal gomito, si trova un altronucleo di punti Kyusho che devono essere colpit idirettamente verso l'osso, ad eccezione del punto del TriploRiscaldatore 11 (TW-11) che è meglio colpirlo verso lamano, per provocare la disfunzione completa del braccio edel corpo, nausea, stordimento ed alterazione dello stato dicoscienza nell'avversario. Questi punti sono: Pericardio 3

(P-3), Intestino Crasso 13 (LI-13), Intestino Tenue 8 (SI - 8),Triplo Riscaldatore 11 (TW-11) e Cuore 2 (H-2). Esiste unaltro gruppo di bersagli situati a mo' di fascia attorno allaparte superiore del braccio, attorno alla testa del bicipite. Ilmiglior modo di colpire questi punti è direttamente versol'osso per ottenere il massimo risultato, includendo tutti glieffetti disfunzionali e fisiologici menzionati in precedenza.Questi punti sono: Intestino Crasso 14 (LI-14), TriploRiscaldatore 12 (TW-12), Pericardio 2 (P-2), Polmone 3 (L-3)e Polmone 4 (L-4). Se pensate al fatto che non è importantela precisione dell'attacco e/o i nomi dei punti colpiti vista laloro abbondanza e la loro vicinanza, comprenderete quantosia possibile ed utile utilizzare il Kyusho in caso di necessità.

Metodo 2

Kyusho

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Il secondo metodo è per i più esperti o sicuri al momentodi intercettare la fonte reale dell'attacco: la mentedell'avversario. Questo richiede anni di allenamento e dipratica costante, ed esige anche timing, riconoscimentodella distanza ed una risposta adeguata alle azioniindeterminate dell'avversario. In questo metodo cimostriamo interamente offensivi e non considereremol'opportunità di attaccare o difenderci dal bracciodell'avversario. Al contrario passeremo immediatamente adattaccare i punti della testa, per ottenere la disfunzionefisica istantanea alterando i livelli della vista e dello stato dicoscienza. L'avversario non sarà più capace di tenere l'armain mano, né di realizzare movimenti d'attacco se sferriamouna valanga di colpi alla testa e al collo. Di nuovo dobbiamo dimenticarci di afferrare e di

controllare il braccio, perché può causarci molti problemi e

difficoltà. Dobbiamo dimenticarci anche dell'idea didisarmare le braccia, poiché esse non sono la principalefonte del problema. Il problema è la mente e l'intenzionedell'aggressore e tutto si concentra sul cervello. Sechiudiamo la fonte dell'intenzione e delle funzioni, tutto ilcorpo rimarrà inabile e l'attacco verrà bloccato alla fonte.Lavorando su angoli specifici di attacco nelle prime sessionidi pratica impariamo la furia e il percorso che può seguire lalama. Lavorando sul timing e sulla distanza, ma questa voltasu un avversario relativamente statico rispetto ai movimentirapidi ed imprevedibili del braccio, possiamo sferrareun'offensiva direttamente alla fonte. In questo metododovete entrare dentro l'arco del braccio attaccanteistantaneamente, per avvicinarvi il più possibile. Dovete ricordare anche di mantenere la spalla verso l'arco

del braccio laterale, poiché ci sono molte meno strutture

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vitali o punti dove subire ferite che mettano la vostravita in pericolo. Ricevere un taglio o addirittura unapugnalata sulla spalla ha i l vantaggio che i lsanguinamento sarà minore e sarà anche minore laprobabilità che penetri negli organi interni ed in altrestrutture vitali. Inoltre, non vedremo come si producel'attacco né il sangue, il che potrebbe far entrarealcune persone in uno stato di shock che limiterebbegravemente le sue abilità e addirittura il suo stato dicoscienza. Man mano che accorciamo la distanzasull'attaccante è importante anche alzare il ginocchiodel lato avanzato del corpo e portare il gomito alginocchio con il palmo e l'avambraccio che guardanoall'interno. Questo aumenterà la velocità e renderàpossibile adottare altre posizioni per proteggere lastruttura corporale. Alzando il ginocchio per entrare con maggiore

inerzia, si avvicineranno all'avversario di più le strutturedelle costole e dell'anca, di modo che se si producequalche taglio sarà solo superficiale e non potràpenetrare nelle strutture interne. Questo comprimeràanche le costole, aumenterà la densità dei muscoli econdenserà il grasso e la pelle in quel lato del corpo.L'avambraccio alzato con il gomito attaccato alginocchio non diminuirà solo la possibilità che il corposubisca dei tagli, ma proteggerà anche le aree vitali delcollo e della testa. Questa posizione permetteràcontemporaneamente una maggiore inerzia percontinuare l'attacco, benché si possa subire un taglioalla gamba. Se l'avversario ci taglia i muscoli o i tendinidella gamba avanzata mentre siamo appoggiati alsuolo, la gamba sarà meno capace di avanzare versol'aggressore. Tuttavia, se si subisce il taglio in ariadurante il movimento d'entrata, la gravità continuerà ilmovimento in avanti, il peso corporale e l'inerziaproseguiranno diretti verso la fonte dell'attacco. Sefiniamo con le gambe a cavalcioni sull'avversario,dovremo mantenere il nostro braccio sul braccioattaccante, di modo che, stando corpo a corpo, lamobilità del suo braccio (e quindi dell'arma) rimarràseriamente limitata e ci permetterà inoltre di mantenerele mani all'altezza della testa, per poter sferrarecontinui attacchi multipl i ai punti di pressione.Mantenendo la pressione in avanti mentre sferriamouna valanga di colpi ai punti della testa dell'aggressore,

Kyusho

“Quando l'aggressore è riuscito acollocarci la lama contro il corpo in

modo minaccioso, la situazione diventaancor più disperata ed esige un altolivello di abilità per

non risultaregravemente feriti.”

“Ricevere un taglio oaddirittura una pugnalatasulla spalla ha il vantaggioche il sanguinamento sarà

minore e sarà ancheminore la probabilità che

penetri negli organi interni ed in altrestrutture vitali.”

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lo collocheremo in una posizione limitata, indifesa econfusa. L'idea è colpire l'avversario fino a fargli perdere isensi e fino a che non lascia andare l'arma - preferibilmenteentrambe le cose.

Attacchi di pressione Quando l'aggressore è riuscito a collocarci la lama contro

il corpo in modo minaccioso, la situazione diventa ancor piùdisperata ed esige un alto livello di abilità per non risultaregravemente ferit i . Non è immediatamente possibileprovocare la disfunzione dell'avversario senza che ci possatagliare o pugnalare quando ci troviamo la sua lamaaddosso. Esiste un metodo del Kyusho che vi permetterà di

superare questo problema e di provocare la disfunzionedell'avversario. Se afferrate o colpite il braccio di unavversario che tiene un'arma da taglio premuta con forza sulvostro corpo, i suoi riflessi affronteranno questo movimentoduro ed aggressivo. Quest'azione tenderà i suoi muscoli,poiché la lotta tra la forza e voi sarà parte del processo.Tuttavia, per quanto improbabile possa sembrare, seutilizzate una pressione più leggera contro il braccio, iriflessi non entreranno immediatamente in gioco e potreteguadagnare la sufficiente distanza tra voi e la lama per potersferrare l'attacco. Di nuovo osserviamo gli effetti dei principidello Yin e dello Yang (Positivo contro Negativo) e, comeabbiamo detto molte volte, con la pratica diventeràqualcosa di naturale.

Kyusho

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“Un altro problema, se riuscite ad afferrare l’artodell'aggressore che impugna l'arma, lui lo

proteggerà con la mano che gli rimane libera”.

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Tenendo sempre come sfondo l’Ochikara, “la grande forza” (chiamata e-bunto nel dialetto degli Shizen), la saggezza segreta degli antichi sciamani giapponesi, i Miryoku, l’autore ci sommerge in un mondo di riflessionigenuine, capaci allo stesso tempo di smuovere nel lettore il cuore e la testa, collocandoci continuamente di fronteall’abisso dell’invisibile, come vera, ultima frontiera della coscienza personale e collettiva.

La spiritualità non come religione, ma come studio dell’invisibile, è stato il modo per avvicinarsi al mistero deiMiryoku, nel segno di una cultura tanto ricca quanto sconosciuta, allo studio della quale l’autore si è dedicatointensamente.

Alfredo Tucci, direttore dell’editrice Budo International e autore di un gran numero di titoli sulla via del guerrieronegli ultimi 30 anni, ci offre un insieme di riflessioni straordinarie e profonde, che possono essere letteindistintamente senza un ordine preciso. Ciascuna di esse ci apre una finestra dalla quale osservare i temi piùsvariati, da un punto di vista insospettabile, a volte condito da humour, altre da efficacia e grandiosità, ponendoci difronte ad argomenti eterni, con lo sguardo di chi ci è appena arrivato e non condivide i luoghi comuni con i qualitutti sono abituati ad avere a che fare.

Possiamo affermare con certezza che nessun lettore rimarrà indifferente davanti a questo libro, tale è la forza el’intensità del suo contenuto. Dire questo, è già un bel dire in un mondo pieno di presepi collettivi, di ideologieinteressate e tendenziose, di manipolatori e in definitiva, di interessi spuri e di mediocrità. E’ dunque un testo peranimi nobili e persone intelligenti, pronte a guardare la vita e il mistero con la libertà delle menti più inquiete escrutatrici dell’occulto, senza dogmi, senza moralismi di convenienza, senza sotterfugi.

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • KYUSHO 22REF.: • KYUSHO 22

Il Programma Kyusho Tactical Control (KTCP) è stato progettatoper controllare la scalata dei conflitti attraverso la ricerca giuridicae medica, spiegamento tattico, test sul campo e coordinamento.Questo programma è stato progettato appositamente, ma nonesclusivamente, per le Forze dell'Ordine Pubblico, Sicurezza,Emergenza, Guardia Costiera, Militari, Agenzie Governative, Escort

e sicurezza personale. Questo modulo base ècostituito da un insieme di 12 obiettivi

principali integrati in 4 moduli di controllodella scalata di forza. Ci sononumerose strutture deboli nel corpoumano che possono essereutilizzate da un agente perottenere semplicemente ilcontrollo di un individuo, piùefficienti rispetto altradizionale utilizzo dellaforza come indica ilprotocollo. Di là dalla fasedi ordine verbale, in unasituazione di crescenteconflitto, è in questi puntiKyusho (vitale) dovel'agente può fare uso deisistemi interni di controllofisico, come i nervi, lastruttura dei tendini e inaturali riflessi nervosi delcorpo. Non richiede grandeforza nemmeno un complesso

controllo motore o la vista,soggetti di fallimento in stati di

alta adrenalina. Questa informazioneè dedicata ai membri coraggiosi e

resistenti delle Agenzie in tutto il mondo.Grazie per quello che fate!

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