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Ridurre la distanza: riscoprire l’arte di educare nelle periferie
umane e interculturali
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Prof.ssa Marisa Musaio Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Un possibile punto d’avvio
è lasciarsi interpellare
Per riflettere sul vuoto e la
banalità dei nostri giorni
Per dar voce alle periferie interiori spesso non riconosciute
Da dove partire? Brunori Sas – La verità
2 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
“Ma l’hai capito che non serve a niente
Mostrarti sorridente
Agli occhi della gente
E che il dolore serve
Proprio come serve la felicità”
Le periferie esistenziali dentro di noi
3 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Foto di Elena Galimberti
4 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Foto di Elena Galimberti
5 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Periferia il luogo intorno
6 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
7 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Periferie luoghi per far germogliare e crescere progetti trasversali
La periferia si rigenera e rigenera persone
8 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Le periferie come luoghi di ricerca e di bellezza
• Il quartiere Baggio descritto come “malfamato, degradato e pericoloso …”
• Il negativo dei quartieri periferici si trasforma in produzione di bellezza
Foto di baggio Piano city
9 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
10 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
L’arte nella periferia
11 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
La città è incalzata dalla periferia
12 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
La periferia come sintesi del cambiamento
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Alcune parole chiave:
Fragilità
Solitudini
Povertà educative:
problematicità e
mancanza di presenza
degli adulti
Alcune rilevazioni: Cogliere gli intrecci tra
fragilità, marginalità, precarietà, solitudini
Compiere una ricognizione sulle solitudini contemporanee
Riconsiderare la presenza e la relazione educativa da parte degli adulti
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Periferie sintesi di un lessico delle fragilità
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Raymond Mason, The illuminated Crowd Montreal - 1985
Le tante fragilità scardinano l’idea di un soggetto forte e padrone di sé
Le fragilità aprono alla considerazione di un’identità vulnerabile (E. Lévinas) e bisognosa dell’altro
Le fragilità attivano le condizioni per costruire un’identità in relazione
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La fragilità dimensione emergente
della persona oggi
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Ritrovare alcune dimensioni:
educazione come intreccio
tra aspetti problematici, bisogni, desideri, potenzialità
relazione educativa come
“aiuto”, dimensione centrale per tutte le professioni educative
17 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
La risposta pedagogica alle fragilità:
l’educazione come aiuto
“Di viaggio in viaggio, passi da un’esperienza di vita all’altra, fino a che non ti trovi nelle “terre” della diversità e della povertà, […] e avverti anche il desiderio di raccontare e raccontarti”
G. Vico, Raccontami del filo d’erba
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Educare nelle periferie come errare tra diversità e povertà
Le periferie sono espressione di un disagio sinonimo di crisi
socioculturale
Le periferie sono espressione di un malessere diffuso in
termini di sradicamento, anonimato, indifferenza, vuoto e
mancanza di senso
Le periferie motivano a ricercare una prospettiva per il futuro
vissuto non come minaccia ma come promessa e apertura
verso le dimensioni dell’umano
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Ripartire dalle periferie per un rinnovato impegno educativo
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
MARGINALITÀ Status sociale che vede il soggetto
collocato ai margini a causa di pregiudizi, comportamenti devianti, mancanza di una casa e di un lavoro
Persone in condizione di forte disagio personale e di marginalità relazionale e sociale
Destinatari di progetti di inclusione finalizzati non solo alla risposta a bisogni ma ad attivare le risorse personali per riuscire a vivere in modo dignitoso
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Nella riflessione sulle periferie incontriamo:
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
PRECARIETÀ
Termine impiegato per descrivere la
situazione esistenziale di instabilità
e mancanza di opportunità vissuta da
adulti e giovani, con conseguenti
stati di disagio, angoscia e malessere
interiore
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Nella riflessione sulle periferie incontriamo:
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Solitudini comunicative
Solitudini evolutive
Solitudine di adulti e
anziani
Solitudini degli stranieri
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Una ricognizione delle solitudini contemporanee
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
SOLITUDINI
COMUNICATIVE
La sindrome Hikikomori, una dipendenza dal web individuata in Giappone, ma oggi diffusa anche tra gli adolescenti italiani, col rischio di essere “risucchiati” dalla vita digitale, di andare incontro all’isolamento e alla reclusione sociale
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Le solitudini della realtà digitale
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SOLITUDINI EVOLUTIVE
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Le solitudini dei soggetti in crescita
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SOLITUDINE DI ADULTI E ANZIANI
Per la presenza sempre più frequente di:
1. nuclei monogenitoriali
2. difficoltà nel conciliare tempi di lavoro e famiglia
3. solitudine tra le generazioni proiettate in una condizione di “autismo esistenziale”
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano 25
Le solitudini delle generazioni adulte
SOLITUDINE
DEI MIGRANTI
Siamo un paese multiculturale ma
che si scopre non del tutto
accogliente; per un immigrato
raggiungere l’integrazione è ancora
un cammino difficile e pieno di
pregiudizi
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Nelle periferie incontriamo:
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
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“Qualunque esiliato vive all’inizio i tormenti dell’abbandono, della miseria
e della nostalgia,[…] sperimenta una sofferenza più “muta”, più umiliante
che lo attanaglia: avendo una conoscenza solo rudimentale della
lingua del suo paese, si vede ridotto a un essere primitivo agli occhi di tutti”
(F. Cheng, Le Dialogue)
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
La solitudine dello straniero paradigma di tutte le solitudini
Rappresentata dall’uomo con la valigia, simbolo di bisogni, progetti, aspettative deluse
Agim Sulaj, L'uomo con la valigia del pittore
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L’identità umana migrante
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Ghali e tanti altri giovani
cantautori emergenti,
espressione di una realtà
multietnica, nati e cresciuti
nel nostro Paese, non
semplicemente “stranieri”…
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Ma le periferie sono espressione
delle nuove generazioni di italiani
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
La condizione esistenziale di periferia diviene comunicazione e arte
30 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
«Sono uscito dalla melma
Da una stalla a una stella
Compro una villa alla mamma
E poi penserò all'Africa
Figlio di una bidella
Con papà in una cella
Non è per soldi, giuro»
Ghali, Ninna nanna
È innegabile che la differenza si esprime come “distanza” rispetto agli altri e alla nostra stessa vita
Ma differenza e distanza sono produttive di curiosità, di conoscenza: attivano la comprensione (Gadamer)
Non vanno cancellate, ma salvaguardate per far nascere nuove “cornici”di sapere e cultura
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano 31
Le periferie come luoghi di
comprensione della differenza
La differenza sollecita ad attuare un rapporto più
profondo verso sé stessi e verso gli altri
La differenza sollecita ad interrogarsi in
relazione a luoghi ed esperienze educative
affinché la presenza dell’altro non divenga
qualcosa di abituale 32 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Identità personale come spazio della conoscenza
• Differenza: antropologicamente elementi comuni ci legano agli altri (dignità, libertà, società, aspettativa di vita felice, …), ma al tempo stesso ognuno è un “proprium” di caratteristiche genetiche, fisiche, psicologiche, sociali, culturali , etiche, religiose…
• Identità: il profilo di ognuno che scaturisce dal percorso
di individuazione che veniamo compiendo in relazione al mondo e all’altro, come processo di uscita da sé, potremmo dire di “migrazione” in mondi plurali, per realizzare la propria identità possibile.
33 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Le dimensioni che abbiamo in comune
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Le frontiere dentro di noi:
• Indifferenza • Abitudine • Stanchezza nell’educare • Ripetitività • Presunzione e arroganza • Pregiudizio
Le frontiere tra noi e l’altro impediscono di vivere la
relazione come possibilità per lasciarsi ancora
interpellare
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Identità come conoscenza delle frontiere interne
Saper guardare l’altro
Esercitare sguardi né troppo penetranti né troppo indifferenti
Coltivare la giusta distanza
Educare come ex-sistere = stare fuori da noi, esporsi, esercitare l’esodo, (riferimenti comuni allo straniero e al senso di estraneità)
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Identità in relazione implica:
La possibilità di vivere «con gli altri» senza rifiutarli, senza annullare le differenze, passa attraverso il riconoscimento del nostro “essere stranieri a noi stessi” (Julia Kristeva)
Rispettare lo straniero nella sua differenza significa riconnettersi all’alterità come dimensione che ci accomuna
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La comprensione dello straniero in noi
«L’altro è un dato essere, concreto, che in un’ora della mia vita è entrato nel mio universo personale per non uscirne più, anche se non dovessi più rivederlo» (G. Marcel, Homo viator)
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“Chi è l’altro?”
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
“Accogliere un altro soltanto per la sua presenza” “L’ospitalità come un’intesa silenziosa” “Varcare la soglia”
E. Jabès
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Un documento attuale
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
• Discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti
al forum internazionale “Migrazione e Pace”(21 febbraio 2017)
• “Le migrazioni, nelle loro diverse forme, non rappresentano certo un fenomeno nuovo nella storia dell’umanità. Esse hanno marcato profondamente ogni epoca, favorendo l’incontro dei popoli e la nascita di nuove civiltà. Nella sua essenza, migrare è espressione dell’intrinseco anelito alla felicità proprio di ogni essere umano, felicità che va ricercata e perseguita”
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La periferia: luogo di prova per una comunità che sorge a partire dalla persona
E. Mounier
Il valore della persona restituisce all’uomo “una ragione di
vivere e di morire; e prima ancora una consistenza”
(Mounier)
Il rapporto interpersonale è un “esporsi” che consente di
lavorare alla realizzazione di strutture e istituzioni fedeli
alla natura umana
Non basta sostenere la solidarietà in senso generale, ma
occorre metterla in azione (pedagogia dell’impegno)
Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano 42
La persona alla base dell’educazione interculturale
Intreccio tra identità e differenza
Intreccio tra persona, relazioni e comunità
Costruzione di integrazione e inclusione, ma anche ricerca di obiettivi che tendono al «bello della differenza», al riconoscimento di modi ‘altri’ di percepire, sentire, creare, propri delle diverse culture
43 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
L’educazione nelle periferie
interculturali è
Quando:
attiva risposte non solo emergenziali, ma promuove
risposte a bisogni e potenzialità
riconosce fragilità e solitudini non solo come problemi
ma come possibilità
considera non solo le fragilità dell’altro ma anche
quelle di chi educa (“fragilità dell’educatore”)
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Una relazione educativa è d’aiuto
Cittadinanza
interculturale
L’umano
comune
Persona Differenza
Relazione
Educazione Comunità
45 Marisa Musaio - Università Cattolica di Milano
• J. Kristeva, Stranieri a noi stessi, Donzelli, Roma 2014. • G. Marcel, Homo viator. Prolegomeni ad una metafisca della speranza, Borla,
Roma 1980. • E. Mounier, Il personalismo, Ave, Roma 2004. • M. Musaio, I vissuti del migrante: educare ad approssimarsi all’altro nei
contesti di integrazione interculturale, in E. Colombetti (a cura di), Il senso dell’altro, Vita e Pensiero, Milano 2018, pp. 63-90.
• M. Musaio, Società migrante e valori interculturali, in G. Mari – T. Pysiak, Education, Society,Values. Educazione, Società, Valori, EDUCatt, Milano 2017, pp. 53-71.
• M. Musaio, L’arte di educare l’umano, Vita e Pensiero, Milano 2013. • M. Musaio, Il bello della differenza: accogliere con i percorsi di educazione
estetica interculturale, S. Ulivieri – L. Binanti – S. Colazzo – M. Piccinno (a cura di), Scuola Democrazia Educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà, PensaMultimedia Editore, Lecce 2018, pp. 113-121.
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Riferimenti bibliografici
Grazie per l’attenzione
Dipartimento di Pedagogia Università Cattolica del Sacro Cuore Largo Gemelli, 1 20123 MILANO EMAIL: [email protected]
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