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SETTORE SERVIZI ALLE IMPRESE AL TERRITORIO E SVILUPPO SOSTENIBILE SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO E VINCOLO IDROGEOLOGICO

1. PREMESSA Sono stato incaricato dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici Fondi Europei ed Espropri Ing. Danilo BURASTERO, di eseguire un ! indagine geologica a corredo del progetto esecutivo a cura dell ! Arch. Giulia BARONE responsabile del Servizio Manutenzione Immobili e Progettazione, e dall! Arch. Stefano ANTONELLI riguardante la ! Riqualificazione estetica e funzionale di Piazza Borea D "Olmo e di Via Matteotti# .

Fig. N.1) Estratto tavola N.4 di progetto ! Stato di Progetto - Planimetria # . La riqualificazione della piazza Borea D'Olmo e del primo tratto di Via Matteotti, da P.zza Colombo all ! Ariston, è da considerarsi un logico completamento dell'intervento di riqualificazione estetico/funzionale del primo tratto di Via Matteotti, denominato

OGGETTO: RIQUALIFICAZIONE ESTETICA E FUNZIONALE DI PIAZZA BOREA D! OLMO E VIA MATTEOTTI " PROGETTO ESECUTIVO

Istruttore Direttivo Tecnico del Comune di Sanremo Dott. Geol. Fulvio FRANCO N.Rif.77/ES - Elenco Speciale Geologi della Liguria

RELAZIONE GEOLOGICA MODELLAZIONE SISMICA DEL SITO E PERICOLOSITA! SISMICA DI BASE

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primo lotto e già eseguito. Tale prezioso spazio, collegato attraverso la breve via Mameli, risulta essere una naturale appendice di via Matteotti, ad essa strettamente correlata. L ! intervento viene definito di riqualificazione funzionale, poiché si basa sulla riorganizzazione e conversione dello spazio che è compreso tra piazza Colombo e l ! angolo di via Mameli allargandosi fino all ! intera piazza Borea D!Olmo, pedonalizzando l ! intera area.

Foto N.1) Via Matteotti in primo piano angolo con Via Mameli che risale in Piazza Bore D "Olmo

Il progetto prevede la sostituzione dei sottoservizi, il rifacimento della pavimentazione e il posizionamento di nuovi corpi illuminanti e di nuovo

arredo urbano in stile con il primo lotto di via Matteotti.

Foto N.2) Via Matteotti in primo piano angolo con Via Mameli che risale in Piazza Bore D "Olmo

Il progetto prevede le seguenti lavorazioni: • Demolizione e rimozioni dei marciapiedi esistenti e successiva demolizione ed

asportazione dell! asfalto e dei sottofondi; • Realizzazione dei nuovi sottoservizi, previa esecuzione di scavi a sezione

obbligata per alloggiamento impianti e per la messa a dimora delle nuove alberature in progetto;

• Realizzazione della nuova pavimentazione; • Realizzazione arredo, luci e opere a verde;

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• Realizzazione di una cabina elettrica, posizionata a sud nella vecchia " Piazza del teatro # , in prossimità del vicolo di collegamento con via Matteotti.

Gli scavi per la posa dei sottoservizi saranno eseguiti lungo i perimetri di Piazza Borea, di Via Mameli e Via Matteotti con profondità di scavo modeste mentre in Via Matteotti si svilupperà in posizione baricentrica lo scavo di maggior altezza per la realizzazione di nuova condotta fognaria in sostituzione di quella esistente che raggiungerà profondità ragguardevoli intorno a 3m. Nella sottostante planimetria è indicata l ! ubicazione degli scavi per la realizzazione dei sottoservizi e le profondità previste.

Fig. N.2) Estratto tavola 9 di progetto ! Sottoservizi $ Stato di Progetto # . Si relaziona in ottemperanza alla normativa nazionale e regionale in materia sismica (L.N. 64/1974 e succ. D.M. di Attuazione Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 17/01/2018; alla L.R. 29/83) e in osservanza delle norme in materia di indagini sui terreni (D.M. 11/03/1988 e circ. esplicative), in materia di lavori pubblici (L.N. 109/1994 e succ. Mod. ed Integrazioni " Merloni Ter# ). Il Comune di Sanremo in osservanza della nuova classificazione sismica del territorio della Regione Liguria (D.G.R. 216/2017) è compreso nell! elenco dei comuni sismici in Zona 2, ed anche ai fini degli interventi soggetti ad autorizzazione sismica è inserito in classe 2 ai sensi dell! art.6bis della l.r. 29/1983 come modificato dalla l.r. 50/2012, dove è confermato nell ! elenco dei comuni già in classe sismica 2 (media sismicità) ai sensi del D.M. 27.07.1982. Di seguito una disanima delle previsioni degli strumenti urbanistici e dei vincoli idro-geo-morfologici imposti dai piani sovraordinati di pianificazione territoriale. L ! intervento non è inserito in area soggetta a Vincolo Idrogeologico (Carta dei vincoli di Piano attuali - Tav. n.14 del P.di B.). L ! area secondo la Carta di Zonizzazione in

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Prospettiva Sismica del vigente P.R.G. Comunale rientra in una zona 1B, definita come Area stabile sub-pianeggiante, con problemi fondazionali e/o forti incrementi sismici.

Fig. N.3) Stralcio ! Carta di zonizzazione geologica in prospettiva sismica # da SIT comunale: cerchiata a tratto rosso l" area di progetto. L ! area è compresa nella Carta di Zonizzazione Geologica e di Suscettività d ! Uso del P.U.C. adottato con Delibera del Consiglio Comunale N.67 del 16/10/2015, (questo strumento urbanistico in data 16.10.2018 è momentaneamente decaduto in attesa di eventuale approvazione Regione Liguria) in zona C, definita come " Area con suscettività d ! uso limitata # .

Fig. N.4) Stralcio della ! Carta di Zonizzazione Geologica e di Suscettività d "Uso # da SIT comunale.

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L ! area è ubicata nel Piano di Bacino Ambito 3 San Francesco $ Zona Sanremese $ (D.G.P. n.6 /2003 e ss.mm.ii.), e nella Carta della Suscettività al dissesto (Tav. N.15 - approvata con DCP N.85/ 2014), è inserita quasi interamente in una zona Pg0 (Suscettività al dissesto molto bassa) e solo lo scarico delle acque avviene in area Pg2 (Suscettività al dissesto media).

Fig. N.5) Stralcio della " Carta della Suscettività al Dissesto # da SIT comunale. Nella Carta delle Fasce Fluviali del P.di B. (Tav. N.1 $ Ultima modifica DDG N.101/2017- Pubb. BURL N.19/2017-parte II), l ! area è ubicata quasi interamente in

Fig. N.6) Stralcio della " Carta delle Fasce Fluviali# da SIT comunale.

Fascia # a$

Fascia # c $

Fascia # b$

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In zona soggetta a rischio di inondazione " Fascia a # con tempo di ritorno cinquantennale (T=50 anni); solo una piccola porzione di Piazza Borea D!Olmo è esterna alle aree soggette a rischio inondazione. Nell ! area interessata dai lavori è stato eseguito nel 1998 un accurato studio geologico dal Dott. Geol Andrea VALENTE denominato " Indagine nel sottosuolo del sedime stradale di Via Matteotti in Comune di Sanremo, comprensiva di localizzazione dei sottoservizi, caratterizzazione geolitologica ed analisi di fattibilità di

posa in opera di canale per reti tecnologiche # . Lo studio ha previsto l ! esecuzione di 4 sondaggi a carotaggio continuo spinti sino alla profondità di 6,5m dal piano campagna, e l ! esecuzione di un ! indagine georadar (G.P.R.) per la localizzazione dei sottoservizi esistenti nell ! intera Via Matteotti.

Fig.7) Stralcio della " Carta Ubicazione sondaggi# (S1 e S2) dell! indagine del Dott. A. Valente.

In particolare ai fini del presente lavoro si sono ricostruite le stratigrafie del terreno

in base ai sondaggi denominati S1 e S2. Relativamente a Piazza Borea D!Olmo e Via Mameli sono stati eseguiti nel Gennaio 2019 indagini Georadar dal Dott. Geol. Alessandro BENEDETTO al fine di rilevare i sottoservizi e la presenza di eventuali ordigni bellici inesplosi.

2. GEOMORFOLOGIA E DESCRIZIONE DELL! AREA L ! area in esame si trova all ! interno del centro urbano di Sanremo fra le quote

assolute 11 ÷12m. La Via Matteotti è posta ai piedi del nucleo storico di Sanremo

(Pigna) fra gli alvei tombinati del Torrente San Romolo a Ovest (Via Feraldi-C.so

Mombello) ed il Torrente San Francesco ad Est (Piazza Colombo). Si tratta di

un ! area sub-pianeggiante (è presente una lieve pendenza verso mare intorno al 4%),

generata dalle inondazioni dei torrenti suddetti e soggetta nel quaternario anche a

fenomeni d ! ingressione e

regressione marina che hanno

selezionato e modellato i

depositi fluviali creando

interdigitazioni con depositi di

tipo marino di spiaggia.

Fig. N.8) Stralcio della Mappa di Sanremo di Matteo Vinzoni (1773), a tratteggio rosso è stata ricostruita l! area di progetto.

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Come visibile nello stralcio della mappa di Matteo Vinzoni (1773), sino alla fine del

% 700 l! area era interessata da coltivi e soggetta ad allagamenti in caso di

esondazione del Torrente San Francesco.

L ! area interessata dai lavori si presenta allo stato attuale stabile senza evidenze di

dissesti in atto, in effetti i fabbricati posti ai lati della strada non presentano particolari

lesioni o segni di cedimenti in fondazione.

Dall! esame delle colonne stratigrafiche dei sondaggi eseguiti dal Dott. Valente, il

sottosuolo interessato dalle operazioni di scavo per la posa dei sottoservizi è

costituito da depositi sedimentari eterogenei che in superficie sono coperti da sottili-

medi spessori di riporto 1,3-2,5m.

3. GEOLOGIA L ! area in esame è caratterizzata dalla presenza di notevoli spessori di depositi

alluvionali (12÷20m), interdigitati in prossimità della costa a depositi marini di

spiaggia da antichi a recenti, costituiti da ciottoli e blocchi rocciosi rotolati e ghiaie,

generalmente in debole sabbiosa medio grossolana. Le alluvioni in prossimità delle

antiche aste torrentizie si presentano con un " fuso # granulometrico molto ampio,

correllato con la portata di tipo torrentizio, e quindi estremamente mutevole, del corso

d ! acqua stesso: si ritrovano quindi ghiaie e ciottoli prevalenti su una matrice

essenzialmente sabbiosa-limosa, con inclusi trovanti per lo più arenacei anche di

notevole dimensione (> 1 mc). Nei sondaggi, sono stati rinvenuti banchi di argille

sabbiose e limi sabbiosi, con presenza di ciottoli popligenici ed eterometrici, di

arenarie alterate quasi interamente decalcificate, e di ciottoli calcareo-marnosi o

calcareo-detritici a grana variabile.

Il rimaneggiamento sia antropico che naturale, e gli apporti alluvionali e colluviali

provenienti dal versante e l ! azione marina, possono aver determinato interdigitazioni

di materiali con caratteristiche geotecniche non omogenee e gli spessori sono

probabilmente variabili, sia perpendicolarmente alla costa sia, anche se in minor

misura, longitudinalmente, alla costa. Il substrato roccioso, che non sarà interessato

dai lavori in progetto, appartiene alla serie a dominante marnosa (Marne di Sanremo)

della formazione del Flysch ad Heminthoidi, Unità Sanremo-Mt.Saccarello

(Maastrictiano Sup.), costituiti da alternanze in ordine decrescente di: torbiditi

marnose con o senza base calcareo-arenacea, fissili, in strati da sottili a spessi;

torbiditi siltoso-arenacee o arenacee (prevalentemente quarzoso-micacee) da fini a

grossolane in strati e banchi fino a plurimetrici, spesso interessate da intevalli caotici

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(slurried bed); argilliti siltose nere; calcari micritici tipo " alberese # . Non sono presenti,

in un intorno significativo, affioramenti del substrato roccioso, si sottolinea,

comunque, che le caratteristiche giaciturali e geomeccaniche dello stesso sono

ininfluenti ai fini della realizzazione delle opere in progetto.

Fig. N.9) Estratto Carta Geolitologica del PUC, l" area cerchiata è quella di progetto. Legenda: -b2) Coltre di copertura colluviale con spessore >3m;- bn1) Depositi alluvionali terrazzati recenti -gn1-2) Depositi fluvio-marini terrazzati (terrazzo gn1 recente, gn2 livello più antico);g2) Depositi di spiaggia ghiaioso-sabbiosi -h) Deposito antropico; -FSM4) Substrato roccioso Flysch di Sanremo affiorante o sub-affiorante con coltre da 0÷3m (membro di ! San Lorenzo # ).Il cerchio crociato rosso indica l" ubicazione dei sondaggi geognostici allegati (All.N.1). La seguente stratigrafia relativa all! area di realizzazione degli interventi in progetto, è

stata ricostruita in base ai sondaggi S1 e S2 (Ved. All. N.1 e Fig.7 e 9):

- Strato R) Riporti antropici (si tratta di materiali provenienti principalmente da depositi fluvio-marini Dfm), costituiti essenzialmente da Ghiaia da media a grossolana debolmente Sabbiosa e/o Limosa, sino a profondità variabili secondo i sondaggi sopra citati variabile fra 1,3 e 2,0m dal p.c rispetto al sedime stradale.

- Strato Dfm) Depositi fluvio-marini in superficie essenzialmente alluvionali (bn1 -alluvioni del T. San Francesco) costituiti da Argilla Sabbiosa, Sabbia, Ghiaia da media a grossolana con clasti arrotondati (ciottoli) e subordinati Limi, sino a profondità variabili da 12÷20m dal p.c. In profondità sono presenti depositi cementati fluvio-marini plio-quaternari.

- Strato C) Substrato roccioso flyscoide nella serie a dominante marnoso-arenacea dell !Unità Sanremo-Mte Saccarello (FSM4).

S1

S2

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4. IDROLOGIA ED IDROGEOLOGIA Nell'area dall'indagine di superficie non sono presenti emergenza di acque di falda o di particolare impregnazione idrica, ne sono presenti linee d'acqua superficiale che possano interessare gli scavi dei sottoservizi in progetto. In effetti, dall'esame dei sondaggi eseguiti, dal Dott. A. Valente non è stata trovata la presenza di acqua sino alla profondità di 6,5m dal p.c., ed anche i sondaggi eseguiti e per la realizzazione dello scolmatore del T. San Romolo, all'altezza di Via Matteotti, indicano che il livello della falda idrica si attesta su quote intorno a 7m dal p.c. È possibile che in presenza di periodi particolarmente umidi vi sia un innalzamento del livello di falda, ma si ritiene, in ogni caso, che gli scavi in progetto non interferiranno con la falda idrica e, quindi, non si prevedono al contorno sostanziali cambiamenti dell'attuale situazione idrogeologica. Le caratteristiche idrogeologiche dei principali terreni d'interesse progettuale sono riassunte qui di seguito: I riporti a seconda del grado di addensamento e della presenza di matrice fine possono presentare permeabilità da media (K= 10-2 cm/sec) a bassa (K= 10-4 cm/sec) con presenza generalmente di falda libera non compartimentata (eventuali livelli con fino limoso-argilloso, possono delimitare, ma solo parzialmente, all'interno del riporto livelli a diversa permeabilità). Il substrato roccioso flyschoide a dominanza marnosa è sostanzialmente impermeabile sono però possibili all'interno delle stratificazioni più competenti fratturate costituite da calcari, calcari-marnosi ed arenarie, permeazioni di tipo secondario che determinano una semipermeabilità con deflussi compartimentati. In tali condizioni la permeabilità è generalmente bassa (K ? 10-4 cm/sec).. Per quanto concerne il rischio alluvionale l'area come già evidenziato è stata inserita dal Piano di Bacino Ambito 3 San Francesco nelle aree inondabili, e rientra nella Aree Storicamente Inondate ai sensi della D.G.R. n.2615 del 28/12/98 e s.m.i. della Regione Liguria. Per quanto concerne la rete di raccolta delle acque meteoriche si ritiene necessario ricalcolare le dimensioni della condotta nel tratto fra Via Cavour ed il tombino del Torrente San Romolo, considerato che tale condotta riceve i contributi delle canalizzazioni delle acque bianche e dei deflussi superficiali delle vie che s'innestano sul lato monte.

5. SEZIONI STRATIGRAFICHE REDATTE SULLA BASE DELLE

OSSERVAZIONI DI SUPERFICIE E DEI SONDAGGI GEOGNOSTICI La stratigrafia del terreno è stata ricostruita in base alle osservazioni di sopralluogo e ai sondaggi geognostici già citati eseguiti dal Dott. Geol. Andrea VALENTE stata ricostruita in base ai sondaggi S1 e S2 (Ved. All. N.1 e Fig.7 e 9). Lo spessore del riporto antropico superficiale è variabile localmente nei suddetti sondaggi lo si riviene a profondità di 1,3m e 2,0m dal piano stradale. Ove sono presenti i sottoservizi esistenti chiaramente si rinvengono detti riporti lungo la traccia della condotta fognaria su Via Matteotti possono quindi raggiungere i 3m al piano stradale. I materiali di riempiemento sone generalmente costituiti dagli stessi terreni alluvionali sottostanti ma si presentano generalmente sciolti privi di coesione. Per quanto concerne i livelli di falda questi

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dovrebbero attestarsi intorno a 7m dal piano stradale secondo quanto rilevato nei sondaggi esperiti. Di seguito si rappresenta una sezione tipo di progetto lungo Via Matteotti:

Fig. N.10) Sezione stratigrafica tipo su Via Matteotti. 6. CATEGORIA DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE - NTC-2018 Ai fini della definizione dell! azione sismica di progetto dovrebbe essere valutato l ! effetto della risposta sismica locale mediante specifiche analisi, (NTC 2018 § 7.11.3.) ma in assenza di tali analisi, per la definizione dell ! azione sismica si può fare riferimento a un approccio semplificato, che si basa sull ! individuazione di categorie di sottosuolo di riferimento. L ! identificazione della categoria di sottosuolo, si ottiene secondo le NTC-2018 in relazione alle Vs,equivalenti calcolate sino alla profondità del substrato di riferimento (H). Il substrato di riferimento è rappresentato da quel terreno che presenta una velocità sismica delle onde di taglio vs& 800m/s. La profondità H è riferita al piano d ! imposta delle fondazioni superficiali, mentre per le fondazioni su pali è riferita alla testa dei pali. Nel caso d ! opere di sostegno di terreni naturali, la profondità è riferita alla testa

Strato R Strato R

Strato Dfm

Scavo

Scavo Scavo

Scarifica ! rimozione della pavimentazione pavimentazione

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dell ! opera. Per muri di sostegno di terrapieni, la profondità è riferita al piano d ! imposta della fondazione. La normativa, inoltre, tiene conto, anche, degli effetti di sito indotti dal profilo stratigrafico e della morfologia dell ! area di progetto. Al fine di identificare la categoria A di sottosuolo ai sensi delle NTC-2018, lo spessore di coltre di copertura non deve essere superiore a 3m su substrato di riferimento con Vs30>800m/s. Nel caso in esame in relazione alle stratigrafie dei sondaggi sopra indicate e ai valori della velocità sismica dei terreni stimata in relazione a prove eseguite nei pressi della vicina Via Bartolomeo Asquasciati (Indagini esperite per l " adeguamento della sezione idraulica del Torrente Foce nel tratto compreso fra Via Asquasciati , Via Roma, Sottopasso delle Poste) sono stati indicati:

CALCOLO Vsequ relativo al piano campagna (condizioni medie stimate)

Descrizione terreno N. Strato sismico

Spessore medio h

[m]

Velocità sismica Vsmedia (range)

[m/s]

Rapporto ponderale

h/Vs Strato R) Riporti superficiali sciolti o poco addensati.(asciutti) 1 1,5 (1÷2) 150 (100÷200) 0,0100000 Strato Dfm) Depositi alluvionali ben addensato/Depositi fluvio-marini/ Depositi fluvio-marini cementati plioquaternari.

2 16 (12÷20) 525 (350-700) 0,0304762

Totale 17,5 (13÷22) - 0,04047619 Velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio sino al profondità H del substrato di riferimento con vs% 800m/s (NTC-2018)

Vs,eq= 17,5/ 0,04047619= 432 [m/s]

Alla luce delle considerazioni sopra esposte ed in ragione dei valori della Vseq stimati rispetto al piano di campagna, si ritiene di poter associare il sito di progetto ai sensi della NTC-2018, in Categoria di sottosuolo B (Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 360 m/s e 800 m/s.). Analogo valore di categoria di sottosuolo è stato valutato per le opere di adeguamento della sezione idraulica del Torrente San Francesco.

6.1 CONDIZIONI TOPOGRAFICHE

Per quanto attiene all ! amplificazione determinata dalle condizioni morfologiche del sito considerato che: - Le opere in progetto sono poste su terreno pianeggiante in prossimità della linea di

costa; - L " area è posta intorno alla quota assoluta 11-12m. Le normative e raccomandazioni tecniche (EC8 $ NTC-2008 $ varie normative regionali), in queste condizioni morfologiche non prevedono la possibilità di effetti d ! amplificazione dell ! onda sismica, si propone quindi di adottare una condizione topografica ai sensi dell! NTC-2008, di categoria T1, con coefficiente di amplificazione topografica nullo, ST=1,0 (Vedere Tabella 3.2.VI NTC-2008).

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7. VALUTAZIONE DELL! AZIONE SISMICA AI SENSI N.T.C. 2008 Il D.M. 14/01/2008 " Norme tecniche per le costruzioni# , rispetto all !Ordinanza P.C.M. n.3274 e alle NTC $ 2005, consente di definire il moto del terreno (sisma) di progetto, oltre che in base all ! amplificazione stratigrafica e topografica, in relazione al tipo di costruzione e alla sua durabilità connesse alle scelte del progettista e del committente dell ! opera e all ! uso a cui è destinata. La definizione dell ! azione sismica ai sensi dell! NTC-2008, consente di utilizzare al meglio le possibilità offerte dalla definizione della pericolosità sismica italiana, recentemente prodotta e messa in rete dall ! Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L ! azione sismica è ora valutata in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido a superficie orizzontale, riferendosi non ad una zona sismica territorialmente coincidente con più entità amministrative, ad un ! unica forma spettrale e ad un periodo di ritorno prefissato ed uguale per tutte le costruzioni, come avveniva in precedenza, bensì sito per sito e costruzione per costruzione. La pericolosità sismica di un sito è descritta dalla probabilità che, in un fissato periodo, in detto sito si verifichi un evento sismico di entità almeno pari ad un valore prefissato. Nelle NTC, tale lasso di tempo, espresso in anni, è denominato " periodo di riferimento # VR e la probabilità è denominata " probabilità di eccedenza o di superamento nel periodo di riferimento # PVR . Ai fini della determinazione delle azioni sismiche di progetto nei modi previsti dalle NTC per le Costruzioni, la pericolosità sismica del territorio nazionale è definita convenzionalmente facendo riferimento ad un sito rigido (di categoria A) con superficie topografica orizzontale (di categoria T1), in condizioni di campo libero, cioè in assenza di manufatti. Le caratteristiche del moto sismico atteso al sito di riferimento, per una fissata probabilità di eccedenza PVR, si ritengono individuate quando se ne conosca l! accelerazione massima ed il corrispondente spettro di risposta elastico in accelerazione. La possibilità di descrivere il terremoto in forma di accelerogrammi è ammessa, a condizione che essi siano compatibili con le predette caratteristiche del moto sismico. In particolare, i caratteri del moto sismico su sito di riferimento rigido orizzontale sono descritti dalla distribuzione sul territorio nazionale delle seguenti grandezze, sulla base delle quali sono compiutamente definite le forme spettrali per la generica PVR:

- ag = accelerazione massima al sito; - FO = valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione

orizzontale; - TC

* = periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.

Il valore di ag è desunto direttamente dalla pericolosità di riferimento, attualmente fornita dallo INGV, mentre FO e TC* sono calcolati in modo che gli spettri di risposta elastici in accelerazione, velocità e spostamento forniti dalle NTC approssimino al meglio i corrispondenti spettri di risposta elastici in accelerazione, velocità e spostamento derivanti dalla pericolosità di riferimento. I valori di ag,TC e FO sono riportati nell ! Allegato B alle NTC.

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FIG. N.11) Areofoto da Google Maps con coordinate sistema WGS84.

Nel caso in esame le coordinate del sito sono state individuate con l ! applicativo di Google Maps che individua le coordinate geografiche nel sistema WGS84 o ETRS89: ÿ Latitudine = 43,817726° ÿ Longitudine = 7,777297°

Il reticolo di riferimento delle NTC-2008 si basa sul sistema ED50 (EUR-7 EUROPEAN 1950); con la trasformazione delle coordinate suddette con l ! applicativo CartLab si ottiene: ÿ Latitudine = 43.818748° ÿ Longitudine = 7.778328°

Spettando al progettista la scelta progettuale e, quindi, la definizione del sisma di progetto, la relazione geologica deve consentire la modellazione geologica del sito di progetto, individuando la categoria di sottosuolo del sito d ! intervento e le sue caratteristiche geomorfologiche. Queste azioni consentono di determinare i coefficienti di amplificazione stratigrafica e topografica, ai sensi del punto 3.2.2 delle NTC-2018. Il sito di progetto relativamente al piano di fondazione secondo quanto specificato nel paragrafo 6, è caratterizzato da sottosuolo di categoria B, e da superficie topografica di categoria T1, con coefficiente di amplificazione topografica pari a ST =1,0 (effetto morfologico nullo). A solo titolo indicativo ed ai fini della progettazione preliminare, nei fogli di calcolo allegati (Ved. All. N.3 Spettri normalizzati di progetto) e riassunti nella tabella sottostante, sono stati sviluppati gli spettri elastici normalizzati del terreno in accelerazione per il sito di costruzione in progetto nelle seguenti condizioni progettuali:

- Vita nominale della costruzione VN & 50anni - Coefficiente d ! uso della costruzione CU = 1,0 ( Classe II);

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- Stato Limite di Salvaguardia alla vita (PVR=10%); - Periodo di ritorno del sisma di riferimento (TRP=475 anni).

Valori relativi al sito di progetto connessi al sisma di progetto - TRP = 475 anni - Condizioni SLV (PVR =10%) - Valori calcolati al piano fondazione opere in progetto.

SS= 1,200 - Coefficiente di amplificazione stratigrafica ST= 1,000 - Coefficiente di amplificazione topografica S = 1,200 - Coefficiente sismico che tiene conto dell'effetto stratigrafico e topografico

amax = 0,175 g Accelerazione orizzontale massima attesa al suolo su sito di progetto (effetto stratigrafico e topografico) per il sima con tempo di ritorno TR

amax = 1,712 m/s2 Accelerazione orizzontale massima attesa al suolo su sito di progetto (effetto stratigrafico e topografico) per il sima con tempo di ritorno TR

dg = 3,82 cm Spostamento orizzontale massimo del terreno nel sito di progetto vg = 11,20 cm/s Velocità orizzontale massima al suolo nel sito di progetto

bS = 0,240 - Coefficiente di riduzione dell'accelerazione massima attesa al sito di progetto

kh = 0,042 - Coefficiente sismico orizzontale su sito di progetto kv = 0,021 - Coefficiente sismico verticale su sito di progetto

8. GEOTECNICA PARAMETRI GEOTECNICI AI FINI DELLA MODELLAZIONE GEOLOGICA

Le indagini sopracitate e la conoscenza geologica dell'areale consentono di definire la situazione idrogeologica del sito di progetto, e di identificare strati di materiale con differenti caratteristiche geofisiche e geotecniche. Al fine di valutare eventualmente la stabilità di scavi ed i carichi ammissibili a livello fondazionale, si possono in base alle osservazioni fatte in superficie, della campagna di indagini geofisiche esperite dal Dott. Geol. Paolo ANFOSSI, di indagini geognostiche eseguite in vicinanza (Alveo del Torrente San Martino), dei dati geologici e geologico-tecnici presenti negli elaborati geologici allegati al Vigente P.R.G. comunale e al Piano di Bacino e di quelli acquisiti recentemente per la redazione della cartografia geologica del P.U.C. adottato, possono essere indicati i seguenti parametri geotecnici medi ai fini della modellazione geologica del sito:

Parametri geotecnici medi ai fini della modellazione geologica

Terreno Densità

YN [kN/m3]

Coesione c ! [kPa]

(Kg/cmq)

Angolo d! attrito ø'

[°]

Modulo di Elasticità

E50 [MPa

Modulo di Elasticità

Em [MPa]

Strato R) Riporti antropici costituiti da macerie ma generalmente si tratta di materiali provenienti principalmente da depositi alluvionali e fluvio-marini strato Dfm), presentano spessori mediamente intorno a 1,5m ma variabili sino a 3m. vsmedie=150 m/s

16÷18

0 (0,00)

29÷33 - -

Strato Dfm) Sedimenti fluvio-marini costituiti da Argilla Sabbiosa, Sabbia, Ghiaia da media a grossolana con clasti arrotondati (ciottoli) e subordinati Limi, sino a profondità variabili da 12÷20m dal p.c. In profondità sono presenti depositi cementati fluvio-marini plio-quaternari vsmedie=247 m/s

19÷21

0÷30 (0,00÷0,30)

33÷38 >50 -

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Strato C ! ) Substrato roccioso (FSM4 Maastrictiano Sup.) Si stratta del substrato roccioso da lievemente alterato a sano poco fratturato, di qualità Discreta-Scadente (RQDmedio=32-48% - Classe III-IV di Bieniawski $ GSImedio=20-25). vsmedie>800 m/s

50÷80 (0,50 - 0,80) 35÷45 - & 1000

- Em Modulo di elasticità dell" ammasso roccioso - E50 Modulo di elasticità statico dove la resistenza mobilitata è il 50% delle resistenza ultima secondo la

formulazione di K.R. MASSARSCH (2008) I terreni interessati dalle opere in progetto non rientrano fra quelli suscettibili di liquefazione. In effetti i terreni di copertura al substrato sismico di riferimento, presentano caratteristiche tipiche di suoli non liquefacibili: • le velocità delle onde di taglio sono elevate (vs>>200m/s) • il riporto ed i depositi fluvio-marini sono costituiti nella porzione fina da

granulometrie eterogenee (CL e/o SC-CL) che presentano coefficiente di uniformità Uc>>3,5 , frammista ad una porzione detritica grossolana.

9. VALUTAZIONI SULLE PROBLEMATICHE GEOLOGICO-TECNICHE Gli interventi previsti per quanto sopra indicato, sono da considerarsi compatibili con l ! assetto idrogeologico del versante, non costituisco un aggravio delle attuali condizioni di stabilità dell ! area e sono conformi sotto il profilo idro-geo-morfologico, con le previsioni e norme del vigente PRG Comunale, del PUC adottato e del Piano di Bacino. Le indagini esperite, hanno consentito di definire un modello geologico dell ! area di progetto con un sufficiente grado di approfondimento ai fini della progettazione definitiva/esecutiva e di stimare la categoria di sottosuolo e la profondità della falda idrica. Come già evidenziato, i riporti e i depositi alluvionali, sono costituiti da materiali eterogenei le cui caratteristiche geotecniche sono estremamente variabili ma in relazione agli scavi in progetto non sono presenti situazioni di particolare pericolosità geologica, considerato che la falda idrica è posizionata a quote molto inferiori a quelle di progetto. Si evidenzia, altresì, che considerata l ! eterogeneità dei materiali interessati dallo scavo (in superficie sono costituiti prevalentemente da riporti antropici), e che sono raggiunte profondità massime di scavo di circa 3,0m (dal piano scarificato della pavimentazione), dovranno essere adottate le necessarie cautele per l! incolumità dei lavoratori ai sensi del D.P.R. n.164 del 07/01/1956 e s.m.i., per evitare il seppellimento. I lavori sono eseguiti in terreni in superficie generalmente non coesivi o debolmente coesivi, ed in ambiente urbanizzato in prossimità di fabbricati storici e, quindi, occorre evitare qualsiasi depressione del terreno, ed è necessario operare con circospezione con l! utilizzo d ! attrezzature specifiche e mano d! opera molto qualificata, eseguendo rigorosamente uno scavo a campioni ed armato con sistemi di blindaggio. Ad esempio possono essere indicate le seguenti modalità negli scavi di profondità maggiori 1,50÷2,00m: dopo aver scavato per circa 30-50 centimetri s ! infiggono nel terreno le due pareti verticali aventi una leggera inclinazione. Quindi si dispongono i puntoni di contrasto e si

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realizza un successivo scavo installando un secondo blocco d ! armatura, con pareti aventi la stessa inclinazione di quelle superiori e cosi via. Per la rimozione dell ! armatura occorre procedere dal basso verso l ! alto, avendo particolare cura nel proteggere sempre il lavoratore che si trova dentro lo scavo. Se al momento del disarmo si avverte che l ! armatura (puntoni e montanti) è sottoposta a pressione perché il terreno ha subito dei movimenti, occorre riempire la trincea con il terreno prima di rimuovere puntoni e montanti. FIG. N.12) Sistemi di blindaggio scavi consigliati in letteratura sino alle profondità d " interesse. Si sottolinea, però, che gli scavi sono ubicati in parte sulla stessa traccia delle attuali canalizzazioni e ben sopra il livello della falda idrica, si ritiene, quindi, che i fenomeni di decompressione laterali a seguito dello scavo siano contenuti e del tutto contrastabili con sistemi standard di blindatura dello scavo. 10. CONFORMITÀ ALLE NORME D! ATTUAZIONE DEL PIANO DI BACINO. Come già evidenziato l ! area di progetto e ubicata nella Carta della Suscettività al dissesto (TAV.15) del Piano di Bacino Ambito 3 - San Francesco, in una zona Pg0 (Suscettività al dissesto molto bassa). Si tratta di porzioni del territorio ove i fattori idraulici, idro-geo-morfologici e vegetazionali, considerati singolarmente, per parti o complessivamente hanno raggiunto un livello di equilibrio sufficiente, con margini di sicurezza, e sono consentiti interventi di utilizzazione del territorio, di ogni tipologia. Gli interventi previsti in progetto, secondo le indicazioni sopra riportate, sono conformi all ! assetto idrogeologico del versante, non aumentano sostanzialmente la superficie impermeabilizzata, non incidono in modo negativo sulla stabilità d ! assieme del pendio e non aumentano, quindi, la suscettività al dissesto dell! area. Per quanto attiene il rischio inondazione come già indicato si interviene in area soggetta a rischio di con tempo di ritorno cinquantennale (Fascia a $ T=50 anni) ma le opere in progetto mantenendo sostanzialmente le attuali quote al piano campagna non modificano i flussi d ! eventuale inondazione e quindi l! attuale grado di rischio sia nell ! area di progetto sia in quelle limitrofe. Considerato il basso grado di rischio geologico le NTA del Piano di Bacino non prevedono particolari prescrizioni in merito alla tipologia delle opere in progetto.

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11. CONCLUSIONIL ! indagine svolta ha permesso di definire le caratteristiche geologiche, sismiche geomorfologiche ed idrogeologiche dell! area di progetto con un sufficiente grado di approfondimento in relazione agli interventi in progetto. Con riferimento alle osservazioni di campagna, all ! esame della cartografia geologica allegata al Vigente P.R.G. comunale e al Piano di Bacino, agli studi geologico-tecnici precedentemente svolti nell ! areale relativi all ! adeguamento della sezione idraulica per la messa in sicurezza del Torrente San Francesco, e alle indagini geognostiche e geofisiche esperite in sito (Indagine Dott. Geol. A. VALENTE anno 1998 e Indagini georadar Dott. Geol. Alessandro BENEDETTO anno 2019), sono stati definiti i parametri geologico-geotecnici medi ai fini della modellazione geologica del sito di progetto ed è stato escluso il rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi alle profondità d ! interesse progettuale. In ragione di quanto sopra esposto, esprimo la fattibilità degli interventi previsti dalla progettazione definitiva/esecutiva a cura dell ! Arch. Giulia BARONE e dell ! Arch. Stefano ANTONELLI, sotto il profilo geologico, idrogeologico, geologico-tecnico e sismico.

Sanremo, 23/01/2019 Istruttore Direttivo Tecnico del Comune di Sanremo Dott.Geol. Fulvio FRANCO N.Rif.77/ES - Elenco Speciale Geologi della Liguria

La presente relazione è composta da N.17 pagine. Si allegano): • All. 1) Colonna stratigrafica sondaggi eseguiti Dott. A. VALENTE (anno 1998).• All. 2) Foglio di calcolo " Spettri elastici normalizzati di progetto in accelerazione NTC-2018.

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Com

une:Sanrem

oProvincia:

IMLocalità:Via M

atteotti - Piazza Borea

Coordinate ED

50 Lat:43,81875

Long:7,77833

Dati d'ingresso relativi al m

oto del suolo preso in esame e al periodo di riferim

ento

TR

[anni]a

g

[g]F

0

[-]T*C

[sec]P

VR

[%]

300,027

2,5650,189

-Param

etri ottenuti direttamente dal reticolo di riferim

ento su sito rigido orizzontale50

0,0392,632

0,207-

Parametri ottenuti direttam

ente dal reticolo di riferimento su sito rigido orizzontale

720,051

2,5740,226

-Param

etri ottenuti direttamente dal reticolo di riferim

ento su sito rigido orizzontale101

0,0642,532

0,245-

Parametri ottenuti direttam

ente dal reticolo di riferimento su sito rigido orizzontale

1400,079

2,4750,258

-Param

etri ottenuti direttamente dal reticolo di riferim

ento su sito rigido orizzontale201

0,0982,425

0,269-

Parametri ottenuti direttam

ente dal reticolo di riferimento su sito rigido orizzontale

4750,147

2,4360,290

10 Param

etri, ottenuti direttamente dal reticolo di riferim

ento, che definiscono in funzione di PVR l'azione sism

ica di progetto 975

0,1972,475

0,305-

Parametri ottenuti direttam

ente dal reticolo di riferimento su sito rigido orizzontale

24750,284

2,4960,325

-Param

etri ottenuti direttamente dal reticolo di riferim

ento su sito rigido orizzontale-

--

--

-x =

5%

Coefficiente di sm

orzamento del terreno ( generalm

ente posto = 5%)

T =0,300

secPeriodo in cui si intende calcolare l'accelerazione spettrale orizzontale (S

e ) o verticale (Sve )

Dati d'ingresso relativi alla m

orfologia e alla stratigrafia del sito in esame

ST =

1,00-

Coefficiente di am

plificazione topografica

Cat =

2Scelta

Dati d'ingresso relativi alla costruzione

VN =

50anni

Vita nominale della costruzione o durata di riferim

ento della costruzione (valore inserito manualm

ente)V

NP =

3Scelta

VN

P =50

anniValore di progetto della vita nom

inale della costruzione (durata di riferimento della costruzione)

2Scelta

CU =

1,0-

Coefficiente d'uso della costruzione

VR =

50anni

Periodo di riferimento della costruzione in cui si valuta la probabilità che possa verificarsi il sism

a di riferimento con tem

po di ritorno TR

VR

M =50

anniValore m

inimo ai sensi della N

TC 2008 del periodo di riferim

ento della costruzione di progetto V

RP =

1Scelta

VR

P =50

anniPeriodo di riferim

ento della costruzione di progetto ai sensi della NTC

2008q =

1,500-

Fattore di strutturaScelta delle caratteristiche prestazionali della struttura in relazione agli stati lim

ite 3

SceltaT

R =475

anniPeriodo di ritorno del sism

a di riferimento in relazione allo stato lim

ite consideratoT

RP =

475anni

Periodo di ritorno del sisma di riferim

ento in relazione allo stato limite ed al variare del periodo di riferim

ento della costruzione f(TR , V

RP )

Valori relativi al sisma di progetto

agP =

0,147g

Accelerazione orizzontale massim

a al suolo su sito di riferimento rigido orizzontale per il sim

a con tempo di ritorno T

R

F0P =

2,436-

Fattore d'amplificazione spettrale m

assima su sito di riferim

ento rigido orizzontale per il sima con tem

po di ritorno TR

T*CP =

0,290sec

Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro di accelerazione orizzontale per il sima con tem

po di ritorno TR

VR

P =50

anniPeriodo di riferim

ento della costruzione di progetto (valore minim

o ai sensi della NTC

2008)P

VRP =

10%

Probabilità di superamento nel periodo di riferim

ento (VR

P )T

RP =

475anni

Periodo di ritorno del sisma di riferim

ento in relazione allo stato limite ed al variare del periodo di riferim

ento della costruzione f(TR , V

RP )

Valori relativi al sito di progetto connessi al sisma di progetto

SS =

1,200-

Coefficiente di am

plificazione stratigraficaS

T =1,000

Coefficiente di am

plificazione topograficaS =

1,200-

Coefficiente sism

ico che tiene conto dell'effetto stratigrafico e topograficoa

max =

0,176g

Accelerazione orizzontale massim

a attesa al suolo su sito di progetto (effetto stratigrafico e topografico) per il sima con tem

po di ritorno TR

am

ax =1,726

m/s

2Accelerazione orizzontale m

assima attesa al suolo su sito di progetto (effetto stratigrafico e topografico) per il sim

a con tempo di ritorno T

R

dg =

3,86cm

Spostamento orizzontale m

assimo del terreno su sito di progetto

vg =

11,29cm

/sVelocità orizzontale m

assima al suolo su sito di progetto

bS =

0,240-

Coefficiente di riduzione dell'accelerazione m

assima attesa al sito di progetto (A

nalisi stabilità dei pendii cap.7,11,3,5,2 NTC

-2018)k

h =0,042

-C

oefficiente sismico orizzontale su sito di progetto (A

nalisi stabilità dei pendii cap.7,11,3,5,2 NTC

-2018)

SPETTRI ELA

STICI N

OR

MA

LIZZATI D

I PRO

GETTO

IN A

CC

ELERA

ZION

E - NTC

2018 - D.M

. 17.01.18 (G.U

. n.42 del 20.02.2018)

TR

=Periodo di ritorno del sisma di riferim

entoa

g =Accelerazione orizzontale massim

a al suolo su sito di riferimento rigido orizzontale

FO

= Fattore d'amplificazione spettrale m

assima su sito di riferim

ento rigido orizzontale T*C

= Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro di accelerazione orizzontaleP

VR= Probabilità di superam

ento nel periodo di riferimento (V

R )

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kv =

0,021-

Coefficiente sism

ico verticale su sito di progetto (Analisi stabilità dei pendii cap.7,11,3,5,2 N

TC-2018)

Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali al suolo

CC =

1,409-

Coefficiente agente sul periodo (T

C inizio del tratto a velocità cost. dello spettro) in relazione della categ.di suolo

h =

1,000-

Fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzam

ento viscosi convenzionali (x) diversi dal 5%

TB =

0,136sec

Periodo corrispondente all'inizio del tratto dello spettro ad accelerazione costanteT

C =0,409

secPeriodo corrispondente al tratto a velocità costante dello spettro

TD =

2,187sec

Periodo corrispondente all'inizio del tratto dello spettro a spostamento costante

Se (T) =

0,429a

g /gAccelerazione spettrale orizzontale al suolo in funzione del periodo (T)

Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale al suolo

ag =

0,076g

Accelerazione orizzontale massim

a al suolo su sito di riferimento rigido orizzontale per il sim

a con tempo di ritorno T

R

FV =

1,260-

Fattore che quantifica l'amplificazione spettrale verticale, in term

ini di accelerazione massim

a orizzontale ag

SS =

1,000C

oefficiente di amplificazione stratigrafica verticale

S =1,000

-C

oefficiente di amplificazione verticale che tiene conto dell'effetto stratigrafico e topografico

h =1/q =0,667

-Fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di sm

orzamento v

iscosi convenzionali (x) diversi dal 5%T

B =0,050

secPeriodo corrispondente all'inizio del tratto dello spettro ad accelerazione costante

TC =

0,150sec

Periodo corrispondente al tratto a velocità costante dello spettroT

D =1,000

secPeriodo corrispondente all'inizio del tratto dello spettro a spostam

ento costanteS

ve (T) =0,062

ag /g

Accelerazione spettrale verticaleal suolo in funzione del periodo (T)

Disegno dello spettro orizz.

Ampl. Strat. O

rizz.D

isegno dello spettro vert.D

iseg. dello spettro orizz.suolo riferimento

T Se(T)

SSB =

1,200T

Se(T) T

Se(T) C

C =1,00

T0 =

0,0000,176

SSC =

1,486T

0 =0,000

0,076T

0 =0,000

0,147S =

1,000,023

0,218S

SD =1,800

0,0080,084

0,0160,182

TC =

0,290,045

0,260S

SE =1,600

0,0170,092

0,0320,217

TB =

0,0970,068

0,3020,025

0,1000,048

0,252T

D =2,187

0,0910,345

0,0330,107

0,0640,287

0,1140,387

0,0420,115

0,0810,322

TB =

0,1360,429

TB =

0,0500,123

TB =

0,0970,357

TC =

0,4090,429

TC =

0,1500,123

TC =

0,2900,357

0,4940,355

0,1900,097

0,3810,273

0,5780,303

0,2310,080

0,4710,220

0,6630,265

0,2710,068

0,5610,185

0,7480,235

0,3120,059

0,6510,159

0,8320,211

0,3520,052

0,7420,140

0,9170,191

0,3930,047

0,8320,125

1,0010,175

0,4330,043

0,9220,112

1,0860,161

0,4740,039

1,0130,102

1,1710,150

0,5140,036

1,1030,094

1,2550,140

0,5550,033

1,1930,087

1,3400,131

0,5950,031

1,2840,081

1,4250,123

0,6360,029

1,3740,075

1,5090,116

0,6760,027

1,4640,071

1,5940,110

0,7170,026

1,5550,067

1,6790,104

0,7570,024

1,6450,063

1,7630,099

0,7980,023

1,7350,060

1,8480,095

0,8380,022

1,8250,057

1,9330,091

0,8790,021

1,9160,054

2,0170,087

0,9190,020

2,0060,052

2,1020,083

0,9600,019

2,0960,049

TD =

2,1870,080

TD =

1,0000,018

TD =

2,1870,047

2,5490,059

1,6000,007

2,5490,035

2,9120,045

2,2000,004

2,9120,027

3,2750,036

2,8000,002

3,2750,021

3,6370,029

3,4000,002

3,6370,017

Tmax =

4,0000,024

Tmax =

4,0000,001

Tmax =

4,0000,014

Categoria D

escrizioneS

uolo di tipo A - A

mm

assi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di V

s,30 superiori a 800 m/s, strato di alterazione con spessore m

assimo pari a 3 m

.

0,00

0,05

0,10

0,15

0,20

0,25

0,30

0,35

0,40

0,45

0,50

0,00,10,20,30,40,50,60,70,80,91,01,11,21,31,41,51,61,71,81,92,02,12,22,32,42,52,62,72,82,93,03,13,23,33,43,53,63,73,83,94,0

Se [g]

T [s]

Spettri elastici normalizzati di progetto in accelerazione -N

TC 2008

Spettro elastico del terreno di progetto - componente orizzontale

Spettro elastico del terreno di progetto - componente verticale

Spettro elastico sito di riferimento rigido orizzontale - com

ponente orizzontale