riforma del sistema di istruzione la scuola secondaria superiore
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Riforma del sistema di istruzione La scuola secondaria superiore. Reggio Emilia 22 maggio 2010. Situazione generale prima della attuale legislatura . Due anni fa Le ragioni remote del cambiamento. Le ragioni remote del cambiamento. Emergenza della spesa pubblica Attuazione riforme avviate - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Riforma del sistema di istruzioneLa scuola secondaria superiore
Reggio Emilia 22 maggio 2010
Situazione generale prima della attuale legislatura
Due anni fa
Le ragioni remote del cambiamento
Le ragioni remote del cambiamento
- Emergenza della spesa pubblica- Attuazione riforme avviate- Razionalizzazione del sistema di istruzione
Le ragioni remote del cambiamento Emergenza della spesa pubblica
Legge finanziaria 2007 riduzione di 42 mila posti di docente (quadriennio 2007-2010) e 7.500 posti di personale Ata.
Riduzione di posti SENZA MODIFICA di ORDINAMENTO
Le ragioni remote del cambiamento
Attuazione riforme avviate
Approntamento misure per attuazione riforma del II ciclo di istruzione prevista per il 2009-10:- d.lvo 226/2005 (Moratti: 8 tipi di licei)
- legge 40/2007 (Fioroni: abroga un pezzo della Moratti; + istituti tecnici)
- Titolo V Costituzione
Le ragioni remote del cambiamento
Attuazione riforme avviate
Attuazione linee guida obbligo di istruzione
Riordino delle norme per la formazione iniziale dei docenti
Le ragioni remote del cambiamentoRazionalizzazione sistema
istruzione
QUADERNO BIANCO 2007
-Avvicinare i parametri del sistema di istruzione a quelli dell’Europa (% PIL per la scuola; rapporto alunni/docenti, ecc.);
- Valorizzare la funzione dell’Invalsi per la valutazione del sistema di istruzione;
-Potenziare l’autonomia scolastica all’interno del sistema nazionale di istruzione.
Il contesto istituzionale
Titolo V
Competenze esclusive Stato
Legislazione concorrente Stato-Regioni
Il contesto istituzionale
Competenze regionali
Programmazione offerta formativa sul territorio
Criteri definizione rete scolastica
Il contesto istituzionale
Federalismo scolastico
Quota del curricolo riservata alle Regioni
Garanzia del carattere unitario del sistema di istruzione
Scuola secondaria superioreLa riforma mancata
I tentativi di riforma
Le sperimentazioni per preparare riforme e innovazioni (Brocca, progetti assistiti, bus, ecc.)
La disarticolazione del sistema
Scuola secondaria superioreLa riforma mancata
La riforma Berlinguer (legge 30/2000)
Durata quinquennale
Licei secondo le aree classico-umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica e musicale
Scuola secondaria superioreLa riforma attesa
La riforma Moratti (legge 53/2003)Durata quinquennaleSistema dei licei: artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane; i licei artistico, economico e tecnologico si articolano in indirizzi Decreto legislativo 226/2005
Scuola secondaria superioreLa riforma attesa
Riforma Istruzione tecnica e professionale(legge 40/2007)
Soppressione licei economico e tecnologico
Nuova istruzione tecnica
Nuova istruzione professionale
Le nuove norme del 2008
2009-2011 gli anni del cambiamento
Leggi approvate nel 2008 e previsione di applicazione
in un triennio
Le norme approvate nel 2008
1. Decreto legge 25.6.2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133
2. Decreto legge 1.09.2008, n. 137, convertito dalla legge 26 ottobre 2008, n. 169
3. Decreto legge 7.10.2008, n. 154, convertito dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189
Decreto legge 112/2008 - legge 133/2008 -
Art. 64 Norma di base del riordino del sistema di istruzione
Art. 15 Libri di testo digitali
Decreto legge 137/2008 - legge 169/2008 -
Art. 1 Cittadinanza e costituzioneArtt. 2-3 Valutazione alunni (applicazione immediata)Art. 4 Docente unicoArt. 5 Blocco adozione libri di testo
Decreto legge 154/2008 - legge 189/2008 -
Dimensionamento istituzioni scolastiche
Razionalizzazione reti scolastiche
Legge 133/2008Articolo 64
Innalzamento rapporto alunni/docenti (un punto)Semplificazione piani di studioRazionalizzazione quadri orarioRiduzione fabbisogno docenza
Articolo 64
a) razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso, per una maggiore flessibilità nell'impiego dei docenti;
b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali;
c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi;
Articolo 64
L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e, sino alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale
Articolo 64manovra finanziaria
Obiettivo finanziario 2011 - Riduzione 3.188 milioni di euro annui spesa istruzione- Clausola di salvaguardia- Riduzione 65 mila posti docenti nel triennio 2009-2011 (+ 20 mila precedente legge finanziaria)- Riduzione 42.550 posti Ata
Articolo 64Norme di attuazione
Piano programmatico (CdM, Conferenza Unificata, Commissioni parlamentari)Regolamenti di attuazione (CdM, Conferenza unificata, Consiglio di Stato)Potere di modifica normativaNorme non derogabili
Attuazione delle leggi di riforma I regolamenti emanati
Dpr 81/2009 – Razionalizzazione della rete scolasticaDpr 89/2009 – Riordino del primo ciclo di istruzione e della scuola dell’infanziaDpr 122/2009 – Coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunniDpr 119/2009 – Organici del personale Ata statale
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Stato di definizione
Adottati da CdM il 4.2.2010 dopo procedura consultivaEmanati dal Capo dello Stato il 15 marzo 2010 sotto forma di DPR
Attualmente alla Corte dei Conti per la registrazione, cui seguirà pubblicazione su Gazzetta Ufficiale
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Avvio della riforma
Graduale di anno in anno (prime classi del 2010-11) Doppio regime (nuovo e vecchio ordinamento) fino a 2013-14Esame di Stato classi riformate dal 2014-15
Regolamento riordino scuola infanzia e primo ciclo
DPR 89/2009
Piani di studio Applicazione Indicazioni nazionali aggiornate da Indicazioni per il curricolo triennio 2009-2011 Atto di indirizzo per armonizzare assetti agli obiettivi del regolamento Monitoraggio Ansas e Invalsi Eventuale revisione INDICAZIONI
Scuola primariadocente unico di riferimento
Profilo docente PREVALENTE (maggior parte degli insegnamenti) docente TUTOR ampliamento sfera competenze disciplinari
Regolamento riordino scuola infanzia e primo ciclo
Scuola infanzia conferma sostanziale ordinamento vigente ripristino degli anticipi (per nati entro 30 aprile) valorizzazione sezioni primavera inserimento bambini 2-3 anni in piccole scuole di territori privi di servizi prima infanzia
Regolamento riordino scuola infanzia e primo ciclo
Scuola primaria/1 conferma anticipi (nati entro 30 aprile) modifica modelli orari di base (24, 27 e fino a 30) superamento modello insegnamenti facoltativi-opzionali conferma del tempo pieno
Regolamento riordino scuola infanzia e primo ciclo
Scuola primaria/2 graduale strutturazione scuola primaria su due modelli orari nettamente distinti:27 ore settimanali 40 ore tempo pienoEffetti su costume sociale in atto
Regolamento riordino scuola infanzia e primo ciclo
Scuola primaria/3 introduzione graduale docente unico di riferimento su modello orario 27/30 ore nuovo principio fondamentale di organizzazione didattica attenuazione principio pluralità docenti e della pariteticità di ruoli e funzioni
Scuola primariadocente unico di riferimento
Obiettivi attesi unitarietà insegnamento rinforzo rapporto educativo semplificazione rapporto con le famiglie
Regolamento riordino scuola infanzia e primo ciclo
Scuola secondaria I grado orario obbligatorio a 30 ore settimanali (29+1)
superamento modello organizzativo insegnamenti facoltativi-opzionali
Scuola secondaria I grado
nuovi quadri orario settimanali con un’ora attività approfondimento insegnamento potenziato dell’inglese a domanda inserimento di “Cittadinanza e Costituzione” nell’area storico-geografica
Legge 169/2008Valutazione
Art. 2 Valutazione del comportamento (voto in decimi - esclusa scuola primaria)
Art. 3 Valutazione degli apprendimenti (voto in decimi)
Regolamento di coordinamento norme valutazione
Legge 169/2008Valutazione
Voto del comportamentoNon ammissione classe successiva o esame di Stato con voto inferiore 6/10
Decisione a maggioranza consiglio di classe
Valutazione Regolamento di coordinamento
DPR 122/2009
Natura e finalità della valutazioneEspressione autonomia professionaleFinalità formativaOggetto della valutazione: processi ed esiti
Valutazione Regolamento di coordinamento
SoggettiConcorso di tutti i docenti alla valutazione del comportamentoDocenti di sostegno partecipano a tutti gli effettiDocenti esterni o esperti forniscono dati conoscitiviDocenti di religione valutano con giudizio ma non con voto
Valutazione Regolamento di coordinamento
Valutazione del comportamentoVoto inferiore a 6/10 per precedente sanzione disciplinare (avvertimento)seguito da infrazioni delle norme del regolamento di istituto
Valutazione Regolamento di coordinamento
Scuola secondaria superiorea.s. 2009/10 – Ammissione esame con voto non inferiore 6/10 in ogni disciplina– Docente IRC pieno titolo determinazione crediti scolasticia.s. 2010/11– Validità anno scolastico ¾ frequenza monte ore annuo lezioni (applicazione immediata per tutte le classi)
Valutazione Regolamento di coordinamento
Il voto in decimi dell’IRC- La difformità della valutazione tra le discipline-Il vincolo dell’art. 309 del TU (scheda separata, non voto e non esame)- Iniziative per superamento difformità espressione della valutazione- Conseguenze
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
I Licei
1. Liceo artistico 2. Liceo classico 3. Liceo linguistico 4. Liceo musicale e coreutico 5. Liceo scientifico opzione scienze applicate 6. Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Istituti tecnici
Settore economico1.Amministrazione, Finanza e Marketing 2.Turismo
Settore Industria e artigianato1.Meccanica, Meccatronica ed Energia 2.Trasporti e Logistica 3.Elettronica ed Elettrotecnica 4.Informatica e Telecomunicazioni 5.Grafica e Comunicazione 6.Chimica, Materiali e Biotecnologie 7.Sistema Moda 8.Agraria, Agroalimentare e Agroindustria 9.Costruzioni, Ambiente e Territorio
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Istituti professionali
Settore Servizi1.Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 2.Servizi socio-sanitari 3.Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera 4. Servizi commerciali
Settore Industria e Artigianato
1. Produzioni artigianali e industriali 2. Manutenzione e assistenza tecnica
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Finalità generali
Unità del sistemaEssenzializzazione piani di studio e orari
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Finalità LiceiFornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà.Capacità di porsi con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi.Acquisire conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Finalità Istruzione professionaleIdentità: solida base di istruzione generale e tecnico-professionale Sviluppo, in una dimensione operativa, di saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento. Inserimento nel mondo del lavoro e accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Finalità Istruzione tecnicaIdentità: solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’UE.Studio, approfondimento e applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico.Limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per sviluppo economico e produttivo. Obiettivo: saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Allegati
Profili Quadri orari Tabella confluenza Corrispondenze dei titoli di studio (licei)
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Indicazioni nazionali e Piani di studio
Bozza Indicazioni nazionali Licei
Linee guida Istituti tecnici – schede 1° biennio
Linee guida Istituti professionali – Schede 1° biennio (competenze finali e obiettivi apprendimento 1° biennio)
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Bozza Indicazioni Nazionali Licei
• Apporto libero• Commissione redazionale• Questione conoscenze disciplinari e competenze
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Linee guida Istituti tecnici• Apporto libero• Gruppo tecnico nazionale• Redazione finale entro maggio 2010
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Linee guida Istituti professionali• Apporto libero• Gruppo tecnico nazionale• Redazione finale inizio giugno 2010
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Confluenze
(passaggio automatico dal vecchio al nuovo ordinamento)
Tabelle di confluenza (allegate a Regolamenti)
Obbligo di confluenza
Tecnici e professionali non compresi in tabella – verifica decreto autorizzativo della sperimentazione
Conferma qualifica istituti professionali
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Confluenze - Le eccezioniIstituti d’arte – facoltà confluenza istituti professionali (Industria e Artigianato)
Percorsi liceali sperimentali – facoltà diversa confluenza nel sistema liceale
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Confluenze – Autorizzazione derogheRichiesta motivata della scuola a Ufficio scolastico Regionale
Autorizzazione USR
Benestare Regione (competenza programmazione offerta formativa su territorio
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Riduzione degli orari
Le ore da 60 minuti (orario settimanale) e l’autonomia didattica (art. 4 dpr 275/99)
Riduzione orari Tecnici (classe 2.a, 3.a e 4.a) e professionali (2.a e 3.a) vecchio ordinamento
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Organizzazione Possibilità (non obbligo) di costituire:- Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica;- Comitato scientifico composto di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Flessibilità licei20% quota di istituto primo biennio 30% secondo biennio licei20% ultimo anno licei
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Flessibilità tecnici20% quota di istituto primo biennio
più30% secondo biennio 35% ultimo anno
Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore
Flessibilità professionali20% quota di istituto primo biennio25% primo biennio per integrazione sistema istruzione e formazione professionale
più35% secondo biennio40% ultimo anno
Istruzione e formazione professionale
Accordo Conferenza unificata- Attuazione capo III d.lvo 226/2005 -Avvio graduale 2010-11- entro 60 gg. Piano di lavoro interistituzionale (standard minimi; accordi percorsi di istruzione tecnico-professionale e istruzione e formazione professionale)- Durata triennale e quadriennale finalizzati al conseguimento dei titoli di qualifica e didiploma professionale
Alcuni problemi aperti
Formazione iniziale docentiNorme di reclutamento del personale docenteUtilizzo 30% risorse per valorizzazione professionaleArmonizzazione Indicazioni 1° e 2° ciclo