relazioni interdisciplinari in oncologia: come costruire la “rete interna “

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AOICO “Approccio multidisciplinare alle neoplasie della testa e del collo” Roma, 25-26 gennaio 2013

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Health & Medicine


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Relazione del Dott. Lorenzo Sommella. XIV Congresso AOICO, Roma

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Page 1: Relazioni interdisciplinari in oncologia: come costruire la “Rete Interna “

AOICO“Approccio multidisciplinare alle neoplasie della testa e del collo” Roma, 25-26 gennaio 2013

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Lo scenario

In un panorama in cui si registra una forte spinta alla “deospedalizzazione” è necessario rivedere e rilanciare le formule della day care

A differenza delle formule di ricovero, l’attività ambulatoriale è in costante incremento e si è arricchita con i nuovi modelli operativi (PAC e APA)

Alla complessità dei pazienti corrisponde la complessità delle prestazioni ambulatoriali, che riguardano sempre più spesso più discipline e differenti professionisti

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L’ ospedale è un reticolo di interconnessioni, finalizzate a garantire un PERCORSO del paziente che sia rispondente ai suoi BISOGNI assistenziali

Il percorso del paziente oncologico è tipicamente MULTIDISCIPLINARE e MULTIPROFESSIONALE

La rete

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Oncologia e interdisciplinarietà

• L’interdisciplinarietà è una delle caratteristiche della medicina moderna, evoluta ed iperspecialistica

• La sfida attuale è evitare la frammentazione del percorso-paziente, assicurando il massimo di competenze e il massimo di integrazione

• La complessità delle cure deve essere inversamente proporzionale alla semplificazione del percorso

• La multidisciplinarietà è un approccio culturale e una dimensione organizzativa

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Ambulatorio multidisciplinare patologia oncologica organo-specifico

• Nasce dall’esigenza di offrire al paziente, in termini clinico-assistenziali e organizzativi, un percorso completo con accessi facilitati a valenza multiprofessionale, in un’ottica di presa in carico

• Questo approccio permette la valutazione simultanea da parte di più figure specialistiche, rendendo il paziente perno intorno al quale ruotano gli specialisti e la struttura ospedaliera

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I vantaggi della integrazione multidisciplinare ambulatoriale

1. Diminuire il tasso di ospedalizzazione (per ricoveri per accertamenti, per degenze protratte per attesa di visite specialistiche)

2. Abbattere i tempi di attesa e il numero di accessi del paziente

3. Contenere il numero e la tipologia di esami strumentali (razionalizzazione dell’algoritmo diagnostico-terapeutico)

4. Ottenere accertamenti diagnostici di buona qualità5. Ridurre complessivamente i costi

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Gli strumenti metodologici principali

• Esame obiettivo collegiale : la visita medica eseguita insieme; in cartella devono risultare i nomi dei medici visitanti.

• Programmazione terapeutica concordata : la decisione terapeutica presa in seguito a discussione collegiale. La discussione collegiale può mancare per i casi clinici che rientrano in situazioni standard previste da linee guida condivise riportate in documento sottoscritto dalle discipline interessate, ma in tal caso deve essere menzionata l’assegnazione alla specifica linea guida.

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Il percorso amministrativo

1. Richiesta di “visita multispecialistica congiunta”, effettuata sia dal MMG che dallo specialista ospedaliero, unitamente alle singole richieste di “visite specialistiche”

2. Attivazione di percorsi diagnostici preferenziali (come per gli altri pazienti “presi in carico”) con accesso privilegiato

3. Utilizzo del day service per le patologie per cui esiste un PAC codificato (tumore della mammella, tumore del polmone non microcitoma)

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Nelle mani di chi ?

• Con questa organizzazione il paziente "sceglie"un referente tra gli specialisti, ma comunque riceve un parere univoco e ha un accesso prioritario anche alle prestazioni più complesse, grazie ai canali preferenziali prestabiliti

• I medici ospedalieri hanno la possibilità di assumere decisioni terapeutiche condivise e in tempi rapidi.

• Il medico di medicina generale ha un riferimento certo nella individuazione di un percorso multispecialistico ed è in grado di garantire la continuità assistenziale

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Gli ambulatori multidisciplinari AO San Filippo Neri

Ambulatori multidisciplinari di area oncologica :

1. GIPO – ORL2. Tumori ginecologici3. Osteo-oncologia4. Neuro-oncologia5. Uro-oncologia e brachiterapia prostatica

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Perché essere “interdisciplinari”

Perché si risponde meglio alle sfide della medicina moderna, iperspecialistica ed ipertecnologica

Perché alla frammentazione delle competenze fa seguito una risposta assistenziale integrata

Perché comporta una semplificazione per il paziente ed un accrescimento per il professionista

Perché determina anche una “interprofessionalità” che stimola il lavoro in equipe

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Perché è difficile essere “interdisciplinari”

Perché comporta un cambiamento culturale, una evoluzione rispetto all’ambito disciplinare di provenienza

Perché comporta l’esplorazione di campi meno conosciuti di quello di appartenenza

Perché si devono superare i confini, anche fisici, del proprio ambiente specialistico

Perché ci si mette in discussione!

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Reti interprofessionali e Clinical Governance

L’attuazione della Clinical Governance richiede la costituzione di reti interprofessionali in modalità bottom up, quali unità di supporto metodologico ai progetti

L’interdisciplinarietà e la interprofessionalità sono elementi essenziali per la Clinical Governance

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RISK MANAGEMENT

SISTEMI PER LA QUALITA’

AUDIT E VALUTAZIONE

TECHNOLOGYASSESSMENT

RESPONSABILITA’ E PERFORMANCE

COORDINAMENTO CLINICAL GOVERNANCE

MANAGEMENTRISORSE E SERVIZI

DATIAFFIDABILI

RICERCA &SVILUPPO

CULTURA DELLAFORMAZIONE

STRATEGIE E POLITICHE EVIDENCE - BASED

L’ ALBERO DELLA CLINICAL GOVERNANCE

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L’ EBM, un “collante” per le reti interdisciplinari

"Evidence-based medicine is the conscientious, explicit and judicious use of current best evidence in making decisions about the care of individual patients.“

Glossary of terms in Evidence-Based Medicine.

Centre for Evidence-Based Medicine.

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Evoluzione del concetto di EBM

Research

Evidence

Clinical State and Circumstances

Patient

Preferences

Haynes RB et al. BMJ 2002

Clinical Expertise

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Centro per l’ Evidenza ClinicaCEC

• Nato nel 2006 su iniziativa della Direzione Sanitaria Aziendale

• Composto inizialmente da 12 professionisti:– Medici provenienti da diverse UO e dalla Direzione

Sanitaria– Personale Infermieristico

• Con la collaborazione di:– Ufficio Formazione– Ufficio Qualità

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Centro per Evidenza Clinica

• Diffusione delle conoscenze relative alla Medicina Basata sull’Evidenza

• Formazione su tematiche di base e tematiche avanzate relative alla Evidenza Clinica

• Applicabilità della ricerca scientifica alla pratica clinica.

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Conclusioni

La costituzione e la manutenzione della rete interprofessionale interna sono uno strumento fondamentale per la realizzazione del governo clinico

La valorizzazione di queste attività deve essere perseguita sia dalla Direzione che dai Professionisti

Le ricadute positive per Pazienti ed Operatori sono la motivazione più forte per la costruzione della rete

Page 22: Relazioni interdisciplinari in oncologia: come costruire la “Rete Interna “

Tutto è difficile all’inizio, prima di diventare facile

Blaise Pascal