relazione luxottica s.p.a
TRANSCRIPT
Francesca Adami
Nicolò Andreotti
Francesco De Angelis
Mauro Di Buono
Antonio Mariani
Carlo Maritano
1
INDICE
1. LUXOTTICA: UNA VISIONE D'INSIEME _________________________________ 2
2. LUXOTTICA E I COMPETITORS ________________________________________ 4
3. ANALISI DEL MERCATO NEL PERIODO 2008-2011 ________________________ 5
4. EVENTI DI RILIEVO _________________________________________________ 6
5. CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO _________________________________ 9
6. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: ATTIVO _______________________ 10
7. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: PASSIVO E MEZZI PROPRI ________ 11
8. NOTE TECNICHE DI CONTABILIZZAZIONE ______________________________ 12
9. ANALISI DEL CONTO ECONOMICO ___________________________________ 13
10. NOTE DI COMMENTO E ANALISI DELLO STATO PATRIMONIALE ____________ 13
11. ANALISI DELLA LIQUIDITA', SOLIDITA', REDDITIVITA' E DELLO SVILUPPO ____ 16
12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ___________________________ 22
13. BIBLIOGRAFIA ___________________________________________________ 24
2
1. LUXOTTICA: UNA VISIONE D'INSIEME
Luxottica S.p.A. è stata fondata nel 1961 per opera di Leonardo Del Vecchio. Oggi è leader mondiale per
quanto riguarda il design, la produzione e la distribuzione di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi.
Luxottica si occupa principalmente della produzione di montature da vista, occhiali da sole e lenti. A tale
business affianca sia una estesa rete distributiva wholesale,
presente in 130 paesi nel mondo, sia retail, comprendente
7.042 punti vendita nel mondo ad oggi. Nel 2011 il 46,3% del
fatturato del Gruppo è stato generato dalla vendita di occhiali
da vista e il 53,7% dalla vendita di occhiali da sole, con circa
1.400 modelli differenti.
I FATTORI CHIAVE DEL SUCCESSO
L'eccellenza produttiva unita alla focalizzazione sul livello di servizio rappresentano i cardini su cui Luxottica
fa leva per raggiungere i propri obiettivi. Tuttavia, ciò che ha veramente permesso all'azienda di distinguersi
nel proprio business é stato il grado di integrazione verticale di cui si è dotata nel corso degli anni.
Coprendo, infatti, tutte le fasi della filiera produttiva (dalla semplice produzione di componenti
all'assemblaggio dell'intera montatura) si è potuto sia progettare e produrre internamente i prodotti
destinati al mercato, creando un forte vantaggio competitivo in termini di riduzione di lead time dello
sviluppo dei prodotti, sia minimizzare i costi di produzione. L'integrazione verticale della produzione
consente la ricerca di nuove tecnologie con lo scopo di migliorare l’efficienza, di aumentare i ricavi, e di
stimolare gli investimenti e la ricerca. Il gruppo ha anche puntato sull'espansione distributiva, prima
wholesale e dal 1995 retail affiancando queste al segmento della lavorazione delle lenti. La distribuzione
diretta al cliente finale permette, infatti, di mantenere il contatto con quest'ultimo, identificandone gusti e
tendenze.
LA GESTIONE DEI MARCHI
Luxottica s.p.a. gode di un portafoglio marchi forte e ben bilanciato: tra i marchi di proprietà figurano infatti
Ray-Ban, Oakley, Vogue, Persol, Oliver Peoples, Arnette e REVO, mentre i marchi in licenza includono
Bulgari, Burberry, Chanel, Coach, Dolce & Gabbana, Donna Karan, Polo Ralph Lauren, Paul Smith, Prada,
Stella McCartney,Tiffany, Tory Burch, Versace e Armani (dal 2013). I marchi strategici sono rappresentati in
primis da Ray-Ban, uno dei marchi di occhiali da sole e da vista più venduti al mondo e da Oakley, leader nel
segmento sport e performance. A questi si affiancano Persol e Oliver Peoples nella fascia alta del mercato,
Arnette e REVO nel mercato sportivo e Vogue nel mercato fashion. Per di più, il gruppo gestisce oltre 20
marchi in licenza nel settore della moda e del lusso.
Il marchio Oakley, in particolare, è un marchio strategico in quanto permette la presenza del gruppo nel
mercato sportivo, sia wholesale che retail, con un’ampia gamma di prodotti a marchio Oakley, tra cui
occhiali da sole, da vista, abbigliamento da uomo e da donna, scarpe e accessori per il surf, gli sport
invernali, il golf, il motociclismo, il ciclismo e altri lifestyle sportivi.
Il consolidamento di marchi forti, in grado di creare rapporti duraturi con i consumatori è il fattore
strategico chiave su cui Luxottica intende sostenere il suo business oggi, ma soprattuto in futuro, insieme
con 'innovazione tecnologica e il rinnovamento dello stile e del design.
3
PRODUZIONE
La produzione del Gruppo Luxottica si basa essenzialmente su due aree: Italia e Cina. Vi sono, inoltre, anche
impianti produttivi in California (Stati Uniti), India e Brasile.
Luxottica è presente in tutti i principali mercati e continua a crescere nei mercati emergenti dove negli
ultimi anni ha effettuato notevoli investimenti con l’intenzione di espandere e rafforzare la propria
piattaforma distributiva.
Il gruppo è presente sia nella distribuzioe wholesale sia in quella retail. La distribuzione wholesale interessa
più di 130 Paesi nel mondo con oltre 40 filiali commerciali dirette nei principali mercati e significativa è la
penetrazione nei mercati emergenti e in aumento quella nei nuovi canali rappresentati dai department
store, dal travel retail e dall’E-commerce.
Decisamente caratteristica è la nuova business unit di nome STARS (Superior Turn Automatic
Replenishment System) in cui da pochi anni opera il gruppo. E' parte della divisione wholesale e fornisce un
sistema avanzato di partnership con i clienti. Tale iniziativa, nata nel 2002, fornisce la gestione delle attività
4
di scelta del prodotto, di pianificazione delle
forniture e di riassortimento automatico dei
propri prodotti nel negozio, attività in passato
gestite dal cliente terzo. Alla fine del 2011, STARS
serviva circa 1.700 negozi nei principali mercati
europei, dell’America Latina e dei Paesi
emergenti.
Per quanto concerne la distribuzione retail, invece, il forte successo in tale business è conseguenza del
solido portafoglio marchi retail, che permette a Luxottica di raggiungere segmenti di mercato differenti. Al
2011, il network Retail comprendeva 7.042 punti vendita nel mondo.
LUXOTTICA E I COMPETITORS
Il principale competitor di Luxottica sul mercato è Safilo Group S.p.A.. Oltre Safilo la concorrenza si
affievolisce decisamente. Tra gli altri competitor del settore, inoltre, figurano Gruppo Charmant, De Rigo
S.p.A., Marchon Eyewear Inc., Marcolin S.p.A., Silhouette International Schmied AG e Viva International
Group .
Ciò che permette al gruppo Luxottica di dominare la concorrenza è il modello di business integrato che
questa propone insieme a tecnologia innovativa e design, funzionalità integrate di produzione di occhiali da
sole, marchi efficaci e iniziative di marketing di prodotto e ad una forte protezione dei diritti di proprietà
intellettuale, tutti aspetti importanti nella gestione della concorrenza che rappresentano i principali
vantaggi competitivi. Molti dei concorrenti più significativi nella produzione e distribuzione di occhiali sono
fornitori importanti legati alla divisione retail di Luxottica. Ecco perchè il successo in questi mercati dipende
soprattutto sia dalla capacità di gestire una rete di distribuzione efficiente e di commercializzare i prodotti
in modo efficace, sia dalla popolarità e l'accettazione da parte del mercato dei marchi. La capacità di
introdurre con successo nuovi prodotti sul mercato rappresenta la base affinchè vendite future e risultati
operativi si mantengano ad alti livelli. Dato il mercato altamente competitivo, è fondamentale mantenere
un sistema distributivo efficiente altrimenti, il business, i risultati delle operazioni e la condizione finanziaria
potrebbero risentirne.
Il mercato fortemente competitivo retail in Nord America comprende un gran numero di piccoli concorrenti
indipendenti e diverse catene nazionali e regionali di superstores ottici. Negli ultimi anni, una serie di
fattori, tra cui il consolidamento delle catene di vendita al dettaglio e l'emergere dei servizi ottici in
discount, hanno portato ad una notevole concorrenza nel settore vendita al dettaglio di ottica. Il gruppo ha
dovuto competere contro alcuni grandi rivenditori di lenti in Nord America, tra cui Wal-Mart e centri
oculistici d'America, e, nel settore degli occhiali da sole, con grandi magazzini e catene di occhiali da sole di
vendita al dettaglio e numersi centri di outlet. Le attività di vendita al dettaglio mettono in risalto la qualità
dei prodotti, la selezione, il servizio clienti e la convenienza. Non sono invece in concorrenza sulla base del
prezzo.
Luxottica controlla EyeMed Vision Care, un’ organizzazione per la cura della vista gestita negli Stati Uniti.
Sulla base dei dati del 2012, è stata la miglior azienda ottica sulla base delle performance dei ricavi negli
USA, nonostante tale mercato sia altamente competitivo. EyeMed, infatti, ha un certo numero di
5
concorrenti, tra cui il Vision Service Plan (VSP), Davis Vision, e Spectera. Mentre VSP è stata fondata quasi
55 anni fa ed è il leader di mercato in corso, la crescita costante anno per anno di EyeMed ha permesso a
Luxottica di diventare il concorrente primario sul mercato in termini di vite finanziate. EyeMed compete in
base alla sua capacità di offrire una rete e un piano di progettazione con l'obiettivo di creare valore in base
a servizi di prezzo ed accessibilità.
2. ANALISI DEL MERCATO NEL PERIODO 2008-2011
Il mercato degli strumenti da vista presenta un volume di vendite globale pari a 122 miliardi di dollari nel
2012. Tale settore può essere suddiviso in due componenti principali: mercato degli occhiali, che presenta
un volume totale di vendite pari a 98 miliardi di dollari e mercato delle lenti a contatto, avente un fatturato
complessivo di 14 miliardi di dollari.
Nel quadriennio 2008-2011 il settore ha risentito degli effetti della congiuntura economica sfavorevole,
riuscendo però a tornare ai livelli pre-crisi in tempi rapidi. In particolare, si è riscontrato un rallentamento
del tasso di crescita nel corso del 2008 e un fenomeno di crescita negativa (pari a -5%) nel corso del 2009,
seguito tuttavia da una vigorosa ripresa nel biennio 2010-2011. Segnatamente, il fatturato complessivo di
settore dopo una marcata flessione nel 2009 è tornato ai livelli pre-crisi nell’anno successivo, crescendo poi
ulteriormente nel 2011.
Nel periodo 2008-2011 si rileva una crescita globale del settore pari al 6,7%, caratterizzata da una forte
disomogeneità tra le diverse aree geografiche. Mentre Europa occidentale, Medio Oriente ed Africa hanno
registrato tassi di crescita negativi nel quadriennio esaminato (rispettivamente -5,7 % e -2,1%) si è
registrata una crescita assai sostenuta nell’ Asia pacifica, in Australasia, in Europa orientale e in America
Latina. Segnatamente, si è registrata una crescita notevole nell’Asia pacifica (pari al 47,1% tra il 2008 e il
2011), che si configura come un mercato dalle ottime opportunità di sviluppo anche nei prossimi anni. Il
Nord America, mercato di sbocco di primaria importanza, registra invece nel periodo considerato una
crescita molto contenuta (+2%). In tutti i mercati si è rilevata una flessione dei volumi di vendita nel corso
del 2009, seguita poi da una repentina ripresa nel corso del 2010, ad eccezione dell’Asia pacifica ove tale
6
flessione non si è verificata e i volumi di vendita hanno presentato un andamento crescente in tutti gli
esercizi esaminati.
Europa e Nord America costituiscono i maggiori mercati di sbocco con riferimento al settore degli strumenti
da vista, contribuendo complessivamente per il 56% del volume totale delle sales, mentre le vendite
nell’Asia pacifica costituiscono il 19% del totale. Tale ripartizione è tuttavia destinata a mutare
radicalmente negli anni successivi in ragione della crescita dei volumi di vendita in aree quali l’Asia pacifica
(crescita pari al 9% nel 2012) e l’Europa dell’Est (12%) che presentano tassi di crescita ben superiori alla
media globale (di poco inferiore al 3%). Peraltro si rileva nel 2012 una crescita negativa delle sales in
Australasia ed Europa occidentale.
A livello di singoli prodotti, si rileva una riduzione delle vendite di lenti a contatto tradizionali e una
sostenuta crescita delle vendite di lenti a contatto giornaliere. Le lenti a contatto settimanali e mensili
hanno subito un calo delle vendite nel corso del 2010 per poi risalire nell’esercizio successivo. È da
evidenziare inoltre la crescita delle vendite delle lenti a contatto colorate. Le vendite degli occhiali da sole
presentano una dinamica del tutto analoga a quella del settore nel suo complesso: dopo una significativa
flessione nel corso del 2009, il settore ha ripreso a crescere nel 2010 e nel 2011 con un tasso del 5% e
dell’8% rispettivamente. Tale crescita si è verificata, nonostante il calo dei consumi in Europa occidentale
determinata dalla crisi economica, grazie alla rilevante crescita della domanda in Asia pacifica ed Europa
orientale.
3. EVENTI DI RILIEVO
EVENTI PRE-2008
La storia di Luxottica si contraddistingue, nel periodo di tempo compreso tra il 1990 e il 2008, per un progressivo processo di espansione perpetrato mediante significative operazioni di acquisizione e mediante la raccolta di capitali tramite quotazione in borsa. In particolare, nel 1990 Luxottica ottenne la quotazione sul NYSE, seguita da quella sul MIB30 nel 2000. La politica di acquisizione adottata da Luxottica ebbe la finalità principale di favorire una progressiva penetrazione in nuovi mercati. A tal fine, Luxottica acquisì nel 1995 la US Shoe Corporation, proprietaria di LensCrafters, maggiore catena di negozi di occhiali al dettaglio nel Nord America. Nel 1999 venne conclusa l’acquisizione di Ray-Ban al fine di rilanciare tale società. L’espansione di Luxottica mediante operazioni di acquisizione proseguì negli anni successivi, ricordando tra le altre le acquisizioni di Sunglass Hut (2002), OPSM Group (2003), Cole National (2004) e di Oakley per 2,1 miliardi di dollari (2007).
PRINCIPALI EVENTI DEL 2008 In gennaio Luxottica Group ha rinnovato il contratto di licenza con Chanel e ad aprile ha stipulato un contratto della medesima tipologia per il marchio Stella McCartney. Nel corso dell’esercizio sono stati inoltre conclusi due accordi di franchising con Diethelm Keller Limited e DLF al fine di favorire la penetrazione nei mercati thailandese ed indiano. Si rileva inoltre il collocamento presso investitori privati di un prestito obbligazionario pari a 275 milioni di dollari.
7
PRINCIPALI EVENTI DEL 2009 In gennaio Luxottica Group ha stipulato un accordo di licenza con Tory Burch, brand emergente americano di moda e lifestyle. A maggio Luxottica ha stipulato un accordo per l’acquisto del 40% di Multiopticas Internacional, società che controlla oltre 390 negozi di ottica in Cile, Perù, Ecuador e Colombia, al prezzo di circa 40 milioni di euro. Ad agosto il Gruppo Luxottica ha firmato con Myer, leader australiano nel settore della distribuzione, un accordo che prevede l’apertura di 65 nuovi punti vendita. Il consolidamento della posizione della controllata Sunglass Hut viene perseguito soprattutto mediante un accordo tra Macy’s e Luxottica, che prevedeva l’apertura di circa 430 punti vendita negli Stati Uniti.
PRINCIPALI EVENTI DEL 2010 Il 29 gennaio la controllata Luxottica US Holdings Corp. ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario privato per un ammontare complessivo di 175 milioni di dollari. L’8 febbraio viene costituita una joint venture tra Luxottica ed Essilor International, leader nel settore delle lenti da vista, per i mercati di Australia e Nuova Zelanda. Nel 2010 si è avuta una modificazione rilevante nella modalità di trasmissione delle informazioni contabili del Gruppo: Luxottica ha infatti comunicato che a partire da tale esercizio avrebbe adottato per la propria comunicazione finanziaria i Principi Contabili Internazionali (“IAS/IFRS”). Fino all’ anno precedente, la comunicazione finanziaria era avvenuta secondo i Generally Accepted Accounting Principles of the United States (“U.S. GAAP”). Il 29 aprile l’assemblea dei Soci ha deliberato la distribuzione di un dividendo di Euro 0,35 per azione ordinaria,determinando quindi la distribuzione complessiva di 160 milioni di euro sotto forma di dividendi. Il 27 maggio Luxottica ha annunciato la prosecuzione per un periodo di altri dieci anni dell’accordo di licenza avente ad oggetto la progettazione, produzione e distribuzione in tutto il mondo di montature da vista e di occhiali da sole a marchio Bulgari. Nel mese di maggio è stata completata l’acquisizione di Luxottica Gözlük Endüstri ve Ticaret Anonim Sirketi (“Luxottica Turchia”), per 61,8 milioni di euro; di conseguenza il Gruppo detiene il 100% della partecipazione. Il 30 luglio 2010 è stata completata l’acquisizione totalitaria della già controllata Sunglass Hut (UK) Limited per 27,8 milioni di sterline. Il 30 settembre e il 10 novembre la Società ha sottoscritto il collocamento di prestiti obbligazionari per un totale di 600 milioni di euro.
PRINCIPALI EVENTI DEL 2011 Il 20 gennaio il Gruppo ha cancellato anticipatamente una linea di credito revolving per 150 milioni di euro con BNL in scadenza a luglio 2011. In data 17 febbraio il Gruppo ha firmato due accordi in base ai quali ha successivamente acquisito due catene di negozi specializzati nel segmento “sole” in Messico con oltre 70 punti vendita per 19,5 milioni di euro, rafforzando pertanto la sua presenza in tale Paese. Durante il mese di marzo, Luxottica Group S.p.A., ha completato l’acquisto sull’MTA di azioni proprie per un controvalore complessivo di 10,5 milioni di euro. Il 28 aprile l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo di Euro 0,44 per azione ordinaria, in crescita del 26% rispetto all’anno precedente. Il 23 maggio il Gruppo ha firmato un accordo per anticipare nel 2011 l’acquisto di circa il 60% di Multiopticas Internacional S.L., salendo, grazie a questa operazione del valore di circa 95 milioni di euro al 100% del capitale di Multiopticas.
8
In data 31 agosto il consiglio di amministrazione ha approvato l’assegnazione gratuita di azioni proprie a favore di alcuni dipendenti del Gruppo. L’attribuzione riguarda complessivamente più di 7 mila dipendenti e ha ad oggetto 313.575 azioni da prelevare da quelle in portafoglio al Gruppo. In data 19 settembre il Gruppo ha approvato il progetto di scissione parziale della controllata Luxottica S.r.l. a favore di Luxottica Group S.p.A.. In base al progetto, i principali elementi patrimoniali di Luxottica S.r.l. che sono stati assegnati a Luxottica Group S.p.A. sono rappresentati dai contratti di licenza con le principali case di moda e le attività di distribuzione. Il 15 dicembre la controllata U.S. Holdings ha sottoscritto il collocamento di un prestito obbligazionario per un totale di 350 milioni di dollari.
9
4. CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
CONTO ECONOMICO 2008 2009 2010 2011
Ricavi netti di vendita 5.201.611 100,0% 5.094.318 100,0% -2,1% 5.798.035 100,0% 13,8% 6.222.483 100,0% 7,3%
Costo complessivo del venduto 1.748.628 1.762.591 1.990.205 2.168.065
Risultato lordo industriale 3.452.983 66,4% 3.331.727 65,4% -3,5% 3.807.830 65,7% 14,3% 4.054.418 65,2% 6,5%
Spese di vendita 1.691.839 1.700.405 1.896.521 1.994.979
Royalties 115.639 100.623 99.606 106.322
Spese di pubblicità 337.511 311.938 371.852 408.483
Ammortamento Marchi 71.742 80.657 - -
Spese generali e amministrative 504.611 567.019 727.693 737.495
Reddito operativo gestione caratteristica 731.641 14,1% 571.085 11,2% -21,9% 712.158 12,3% 24,7% 807.139 13,0% 13,3%
Interessi attivi su conto corrente 7.920 4.005 4.231 8.496
Interessi attivi su titoli 2.962 436 829 -
Interessi attivi su derivati 894 776 1.536 1.481
Altri proventi finanziari 1.489 1.670 1.898 2.495
Proventi finanziari totali 13.265 6.887 8.494 12.472
RISULTATO GESTIONE ACCESSORIA 13.265 6.887 8.494 12.472
Risultato operativo aziendale 758.171 584.859 729.146 832.083
Interessi passivi su scoperti di conto corrente 15.687 4.620 1.776 2.024
Interessi passivi su finanziamenti 102.333 99.382 99.028 110.343
Interessi passivi su derivati 2.792 1.820 3.950 6.541
Altri oneri finanziari 2.190 3.310 2.233 2.159
Oneri finanziari totali 123.002 109.132 106.987 121.067
RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA -123.002 -109.132 -106.987 -121.067
Reddito lordo di competenza 621.904 12,0% 468.840 9,2% -24,6% 613.665 10,6% 30,9% 698.544 11,2% 13,8%
Proventi e oneri netti su derivati e differenze di cambio 10.378 349 3.287 752
Altri proventi e oneri 23.153 3.707 -15.101 4.025
Altri proventi e oneri 33.531 4.056 -11.814 3.273
Reddito ante imposte 588.373 11,3% 464.784 9,1% -21,0% 625.479 10,8% 34,6% 695.271 11,2% 11,2%
Imposte correnti 179.461 168.117 217.772 237.633
Imposte differite 11.038 8.229 447 661
Imposte sul reddito 190.499 159.888 218.219 236.972
Reddito netto 397.874 7,6% 304.896 6,0% -23,4% 407.260 7,0% 33,6% 458.299 7,4% 12,5%
Gruppo 390.167 299.122 402.187 452.343
Azionisti di minoranza 7.705 5.774 5.072 5.957
10
5. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: ATTIVO
N.B. La voce “Totale Capitale Investito” risente dell’approssimazione alle migliaia di euro delle singole voci
componenti l’attivo dello stato patrimoniale; si è reso pertanto necessario correggere tali lievi variazioni in
modo da verificare l’uguaglianza tra il totale attivo e il totale passivo e mezzi propri.
Dati in migliaia di euro 2008 2009 2010 2011
ATTIVITÁ EURO %CI EURO % CI EURO % CI EURO % CI
Liuidità immediate
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 288.450 3,87% 380.081 5,23% 679.852 8,50% 905.100 10,47%
Liquidità differite
Crediti verso clienti 630.018 8,44% 618.884 8,52% 655.892 8,21% 714.033 8,26%
Crediti per imposte commerciali 16.797 0,23% 26.104 0,36% 32.524 0,41% 18.785 0,22%
Crediti per royalty 2.314 0,03% 2.229 0,03% 2.078 0,03% 2.291 0,03%
Crediti per imposte su redditi 134.811 1,81% 33.413 0,46% 70.720 0,88% 59.795 0,69%
Anticipi a fornitori 5.206 0,07% 1.545 0,02% 9.487 0,12% 12.110 0,14%
Ratei attivi 1.403 0,02% 1.272 0,02% 1.501 0,02% 1.573 0,02%
Altre attività 32.306 0,43% 28.027 0,39% 16.825 0,21% 29.746 0,34%
Crediti finanziari a breve 920 0,01% 806 0,01% 860 0,01% 1.186 0,01%
Altre attività finanziarie 63.034 0,84% 43.545 0,60% 26.364 0,33% 36.138 0,42%
Disponibilità
Rimanenze di magazzino 569.205 7,63% 524.663 7,22% 590.036 7,38% 649.506 7,51%
Risconti attivi 61.421 0,82% 61.424 0,85% 66.399 0,83% 69.226 0,80%
TOTALE ATTIVO A BREVE 1.805.885 24,20% 1.721.993 23,71% 2.152.538 26,93% 2.499.489 28,92%
Immobilizzazioni materiali
Terreni e fabbricati 494.538 6,63% 471.519 6,49% 467.325 5,85% 494.841 5,72%
Impianti, macchinari e attrezzature 348.618 4,67% 365.794 5,04% 367.223 4,59% 370.037 4,28%
Velivoli 34.127 0,46% 32.357 0,45% 30.627 0,38% 29.311 0,34%
Altri beni 293.697 3,94% 280.302 3,86% 363.954 4,55% 274.877 3,18%
Immobilizzazioni immateriali
Avviamento 2.690.347 36,05% 2.688.835 37,02% 2.890.397 36,16% 3.090.563 35,75%
Concessioni, licenze e marchi 924.124 12,38% 872.705 12,02% 877.196 10,97% 915.050 10,59%
Reti di ditribuzione 65.908 0,88% 60.276 0,83% 63.290 0,79% 17 0,00%
Liste e contatti clienti 195.663 2,62% 176.119 2,43% 173.397 2,17% 161.208 1,86%
Contratti di franchisee 16.749 0,22% 15.265 0,21% 15.299 0,19% 14.690 0,17%
Altro 29.053 0,39% 25.515 0,35% 25.824 0,32% 259.956 3,01%
Immobilizzazioni Finanziarie
Partecipazioni 5.503 0,07% 46.317 0,64% 54.083 0,68% 8.754 0,10%
Imposte differite attive 391.353 5,24% 356.706 4,91% 364.299 4,56% 377.739 4,37%
Altre attività 166.899 2,24% 147.591 2,03% 148.125 1,85% 147.625 1,71%
TOTALE ATTIVO FISSO NETTO 5.656.579 75,80% 5.539.301 76,27% 5.841.039 73,07% 6.144.668 71,08%
TOTALE CAPITALE INVESTITO 7.462.454 100,00% 7.262.294 100% 7.993.579 100% 8.644.157 100%
11
6. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: PASSIVO E MEZZI PROPRI
Dati in migliaia di euro 2008 2009 2010 2011
PASSIVITÁ E MEZZI PROPRI EURO %FF EURO % FF EURO % FF EURO % FF
Liquidità negative
Debito verso banche 432.465 5,80% 149.951 2,06% 158.648 1,98% 193.834 2,24%
Esigibilità
Debiti verso fornitori 398.405 5,34% 434.604 5,98% 537.742 6,73% 608.327 7,04%
Quota corrente debiti a m.l. termine 286.213 3,84% 166.279 2,29% 197.566 2,47% 498.295 5,76%
Debito per imposte correnti 18.353 0,25% 11.204 0,15% 60.067 0,75% 39.859 0,46%
Altre passività 491.127 6,58% 554.136 7,63% 549.280 6,87% 632.932 7,32%
TOTALE PASSIVO A BREVE 1.626.563 21,80% 1.316.174 18,12% 1.503.303 18,81% 1.973.247 22,83%
Debito per finanziamenti a lungo termine 2.512.154 33,66% 2.401.796 33,07% 2.435.071 30,46% 2.244.583 25,97%
TFR 45.566 0,61% 44.633 0,61% 45.363 0,57% 45.286 0,52%
Imposte differite passive 416.270 5,58% 396.048 5,45% 429.848 5,38% 456.375 5,28%
Altre passività 402.417 5,39% 350.028 4,82% 310.590 3,89% 299.545 3,47%
TOTALE PASSIVO A MEDIO - LUNGO TERMINE 3.376.407 45,25% 3.192.505 43,96% 3.220.872 40,29% 3.045.789 35,24%
TOTALE MEZZI DI TERZI 5.002.970 67,04% 4.508.679 62,08% 4.724.175 59,10% 5.019.036 58,06%
Capitale sociale 27.802 0,37% 27.863 0,38% 27.964 0,35% 28.041 0,32%
Riserve di utili
Utili non distribuiti 2.676.551 35,87% 2.900.213 39,94% 3.129.786 39,15% 3.355.931 38,82%
Riserva legale 5.554 0,07% 5.561 0,08% 5.578 0,07% 5.600 0,06%
Riserva sovrapprezzo azioni 138.424 1,85% 166.912 2,30% 218.823 2,74% 237.015 2,74%
Azioni proprie -69.987 -0,94% -82.713 -1,14% -112.529 -1,41% -117.418 -1,36%
Riserve di capitale
riserva di conversione -430.547 -5,77% -405.160 -5,58% -172.431 -2,16% -99.980 -1,16%
riserva stock option 97.958 1,31% 124.563 1,72% 159.184 1,99% 203.739 2,36%
Patrimono netto di terzi 13.729 0,18% 16.376 0,23% 13.029 0,16% 12.192 0,14%
TOTALE MEZZI PROPRI 2.459.484 32,96% 2.753.615 37,92% 3.269.404 40,90% 3.625.120 41,94%
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO 7.462.454 100,00% 7.262.294 100% 7.993.579 100,00% 8.644.156 100,00%
12
7. NOTE TECNICHE DI CONTABILIZZAZIONE
Per la redazione del bilancio sono stati applicati i principi internazionali IAS-IFRS, in conformità all’art. 9 del
D.L. 38/2005, tenendo come presupposto la continuità aziendale.
Ricavi netti di vendita: questa voce è ottenuta rispettando il principio IAS 18-Revenue. Essa è
contabilizzata per la divisione wholesale al momento della spedizione e per la divisione retail al
momento della consegna presso il punto vendita oppure al momento della spedizione. I ricavi netti
consistono principalmente nella somma tra le vendite totali e una serie di voci:
o Resi (con segno negativo): essi sono calcolati in maniera diversa a seconda dei clienti in
considerazione. Normalmente essi sono pari ai resi effettivi, restituiti al magazzino centrale
(Sedico) e qui dichiarati invendibili. Nei casi particolari dei negozi affiliati secondo un
contratto di franchising essi sono una percentuale fissa delle vendite.
o Sconti (con segno negativo): essi possono essere di varia tipologia: sconti finanziari, sconti
commerciali, target bonus, sconti trade.
I compensi ricevuti da terzi in relazione a concessioni di licenze di diritto d’utilizzo di alcune opere
d’ingegno e da royalty sono riconosciuti sulla base delle vendite maturate e contabilizzate da questi
ultimi.
Discorso a parte merita il principio con cui vengono contabilizzati costi e ricavi in valuta differente
dall’euro. Essi sono tradotti ai cambi medi, salvo che questi non approssimino ragionevolmente
l’effetto cumulato dei tassi in vigore alle date in cui le transazioni sono state effettuate. In tal caso
costi e ricavi sono tradotti al tasso in vigore alla data della transazione.
Costo complessivo del venduto: esso viene contabilizzato come costo effettivo del venduto per ogni
singolo pezzo e tale numero viene poi moltiplicato per il totale delle unità vendute. Esso varia
molto dallo stabilimento di produzione in cui viene realizzato il pezzo.
Royalties: esse sono concordate nei contratti di licenza per la produzione e commercializzazione di
occhiali stipulati tra la società e alcuni stilisti. Esse consistono in una percentuale, compresa tra il
14% (per esempio, Polo Ralph Lauren) e il 5%, delle vendite nette. Caso particolare è rappresentato
dal brand Vogue, che, pur essendo di proprietà di Luxottica, comporta il pagamento di una royalty
pari all’1% (per il nome comune a un famoso mensile).
Spese di pubblicità: esse sono calcolate in maniera differente per quanto riguarda i brand in licenza
e i brand di proprietà. Nel primo caso, esse sono concordate nel contratto di licenza, al pari delle
royalties, e sono calcolate come una percentuale fissa delle vendite nette.
Imposte: esse sono calcolate secondo l’aliquota vigente in Italia aggiungendo un effetto cumulativo
delle imposte presenti nei paesi esteri.
CALCOLO ALIQUOTA 2009 2010 2011
Aliquota fiscale teorica vigente in Italia 31,40% 31,40% 31,40%
Effetto cumulato delle diverse aliquote
vigenti nei Paesi esteri-0,30% 1,40% 2,40%
Svalutazione dell'avviamento 0,00% 1,10% 0,00%
Altri effetti cumulativi netti 3,30% 2,10% 0,30%
Aliquota fiscale effettiva 34,40% 36,00% 34,10%
13
8. ANALISI DEL CONTO ECONOMICO
Ricavi netti di vendita
Nel corso del periodo analizzato l’andamento del fatturato di Luxottica dimostra, dopo una leggera
flessione nel 2009 dovuta principalmente alla crisi economica globale pari a circa il 2% dei ricavi, un trend di
crescita. In particolare nel 2010 si è avuto un rimbalzo prossimo al 15%, seguito da un ulteriore incremento
del 7% nel 2011. Tale risultato è perfettamente riflesso nell’andamento del risultato lordo industriale.
Reddito operativo della gestione caratteristica
Il reddito operativo della gestione caratteristica segue l’andamento dei ricavi netti di vendita. Tuttavia
ponendo l’attenzione sulle spese di vendita e sulle spese generali e amministrative del 2009, si può notare
come essi rimangano piuttosto stabili rispetto all’anno precedente. La ragione è principalmente da
ricercarsi nella difficoltà a perseguire una riduzione dei costi fissi.
Gestione accessoria
Il risultato, che risente particolarmente dell’andamento economico, fa registrare un crollo di circa il 50% tra
il 2008 e il 2009, salvo poi risalire gradualmente fino a presentare un valore simile a quello iniziale nel 2011.
Gestione finanziaria
A dispetto della crisi, il risultato si mantiene piuttosto costante nei 4 anni analizzati, denotando una certa
solidità dell’azienda.
Reddito netto
Il reddito netto segue l’andamento delle voci sopra riportate. Dopo la diminuzione nel 2009 si riporta già
nel 2010 su un valore pari a quello del 2008. Nel 2011 invece la crescita è piuttosto notevole.
9. NOTE DI COMMENTO E ANALISI DELLO STATO PATRIMONIALE
NOTE DI COMMENTO
La riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio del grado di liquidità/esigibilità, non ha
comportato difficoltà notevoli essendo le informazioni necessarie di fatto già contenute nel bilancio
consolidato della società. Si è però ritenuto opportuno fornire il dettaglio di alcune voci (altre attività,
immobilizzazioni, riserve, etc.) al fine di poter meglio verificarne la composizione, calcolare più
agevolmente indici reputati significativi ed esprimere con più cognizione giudizi riguardo ai valori riportati.
14
ANALISI DELLO STATO PATRIMONIALE
Attivo a breve
Dall’analisi dell’attivo a breve si può notare come le liquidità immediate (costituite da contanti, depositi in
conto corrente e investimenti con scadenza pari o inferiore ai 3 mesi dalla data di acquisizione) siano in
costante aumento sia in termini assoluti sia in termini relativi rispetto al capitale investito, infatti la loro
incidenza percentuale passa dal 5,23% nel 2009 al 10,47% nel 2011.
Al contrario le liquidità differite sono pressoché costanti in termini relativi, con un peso percentuale sul
capitale investito di poco superiore al 10%.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo, determinato usando il metodo del costo
medio annuo per linea di prodotto, e il valore netto di realizzo, che rappresenta il prezzo stimato di vendita,
al netto di tutti i costi stimati di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.
Pur esibendo un peso relativo pressoché costante nel tempo (sempre compreso tra 7,2% e 7,6% circa) le
rimanenze di magazzino hanno subito nel corso degli anni variazioni di segno opposto: tra il 2008 e il 2009
la riduzione nel valore è dovuta principalmente ad un miglioramento della programmazione della
produzione, iniziato già nel 2008, che ha permesso di migliorare il processo di adeguamento della
produzione all’andamento delle vendite riducendo le quantità in giacenza e ottimizzando così il livello degli
inventari. La nuova crescita tra il 2009 e il 2010 e nel periodo 2010 – 2011 è invece imputabile
rispettivamente ad un aumento della produzione nello stabilimento cinese segnatamente e ad un aumento
della produzione in tutti gli stabilimenti del gruppo, oltre che al comune impatto dei cambi.
La riduzione del credito per imposte commerciali tra il 2010 e il 2011 è in gran parte dovuta alle azioni
poste in essere, nel corso del 2011, dalle società italiane che hanno ridotto significativamente il saldo del
credito per imposte indirette. La variazione del +111,65% segnata dai crediti per imposte su redditi nel
periodo 2009 – 2010 è legata principalmente alle tempistiche dei pagamenti effettuati da alcune società
americane, tali crediti sono poi stati utilizzati nel 2011, fatto che ne spiega la notevole riduzione.
Attivo fisso netto
Le immobilizzazioni materiali costituiscono il 13,52% del capitale investito nel 2011, in leggera diminuzione
rispetto al 15,38% dell’anno precedente e al 15,84% del 2009. Le immobilizzazioni materiali nette sono
iscritte al costo storico di acquisto e sono successivamente sottoposte al processo di ammortamento, il
quale cessa alla data in cui l’attività è classificata come detenuta per la vendita, in conformità all’IFRS 5.
Le immobilizzazioni immateriali sono la voce più rilevante dello stato patrimoniale del gruppo Luxottica,
esse rappresentano il 51,38% del capitale investito del gruppo e il loro peso relativo nel tempo è pressoché
costante, ciò è frutto della politica aziendale, che punta alla differenziazione del prodotto soprattutto in
termini di brand. Anche l’espansione aziendale viene perseguita tramite una politica mirata di acquisizioni o
contratti di franchising piuttosto che per mezzo di una crescita organica interna. Si deve inoltre segnalare
che nel corso del 2011, ai fini di una migliore rappresentazione della situazione patrimoniale finanziaria
consolidata, il Gruppo ha riclassificato i software, inclusi fino al 31 dicembre 2010 per Euro 132,9 milioni
all’interno della voce “Immobilizzazioni materiali”, all’interno della voce “Immobilizzazioni immateriali”.
15
All’interno delle immobilizzazioni immateriali ha un peso notevole la voce dell’avviamento, in quanto
costituisce il 35,75% del capitale investito ed è sostanzialmente stabile nel tempo. L’avviamento è
sottoposto ad impairment test almeno una volta all’anno e rilevato al costo al netto delle perdite derivanti
da riduzioni di valore.
Rilevante tra le immobilizzazioni immateriali è anche la voce “concessioni, licenze e marchi” che
rappresenta il 10,59% del capitale investito. Le concessioni, licenze e marchi acquistati separatamente sono
iscritti in bilancio al loro costo storico. I marchi, le licenze e altre attività immateriali, incluso le reti di
distribuzione e i contratti di franchising acquisiti tramite aggregazioni di imprese sono rilevati al fair value
alla data di acquisizione.
Le variazioni subite dalla voce “partecipazioni” possono essere spiegate con l’acquisizione nel 2009 del 40%
di Multiopticas Internacional S.L. (MOI), a cui si è aggiunta la possibilità per il Gruppo di esercitare una call
option acquisendo così il residuo 60%. L’opzione è stata effettivamente esercitata nel 2011 e pertanto dalla
data di acquisizione MOI è divenuta una controllata e di conseguenza viene consolidata integralmente. Il
lieve aumento nel 2010 rispetto al 2009 era invece spiegabile tramite gli accordi tra il Gruppo ed Essilor
International.
Passivo a breve
I debiti verso fornitori sono la voce maggiormente rilevante del passivo a breve, essi infatti rappresentano il
7,04 % del passivo totale; come si può notare i debiti verso fornitori sono in lieve aumento rispetto al 6,73%
dell’anno precedente e al 5,98% del 2009. I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al
fair value e successivamente sono valutati in base al metodo del costo ammortizzato.
Passivo a lungo termine
La voce più significativa è rappresentata dalle passività finanziarie, il cui decremento è dovuto
principalmente al pagamento avvenuto nel maggio 2010 dei debiti relativi all’operazione avvenuta nella
controllata Luxottica Turchia (Luxottica Gözlük Endüstri ve Ticaret Anonim Sirketi) per Euro 61,8 milioni e
relativa all’acquisizione della partecipazione residua ancora detenuta dai soci di minoranza.
I debiti verso banche e altri finanziatori sono inizialmente iscritti al fair value al netto dei costi accessori di
diretta imputazione e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso
effettivo di interesse.
Mezzi propri
Il totale dei mezzi propri rappresenta il 41,94% del totale del passivo. Si può notare come il peso relativo dei
mezzi propri sul totale del passivo sia crescente nel tempo, infatti nel 2009 il peso relativo era del 37,92% e
nel 2010 era del 40,90%. Questo è stato possibile grazie al notevole accantonamento di utili non distribuiti
e alla netta diminuzione delle riserve negative di conversione; a dimostrazione di ciò si può notare come
nei 4 anni presi in esame le riserve da utili non distribuiti siano aumentate di 679,380 milioni di euro e allo
stesso modo le riserve di conversione siano passate da -430.547 euro del 2008 a -99.980 euro del 2011.
16
10. ANALISI DELLA LIQUIDITA', SOLIDITA', REDDITIVITA' E DELLO SVILUPPO
L'obiettivo di questo paragrafo è quello di interpretare il sistema di indici fin qui sviluppato, al fine di
valutare l'assetto economico-finanziario del Gruppo Luxottica.
A tal fine, per avere una visione più ampia e coerente dei dati ottenuti, abbiamo scelto di svolgere una
analisi contemporanea sia verticale che orizzontale; in questo modo l'analisi verticale ci ha permesso di
meglio interpretare gli indici ottenuti relativamente all'azienda Luxottica mentre attraverso l'analisi
orizzontale abbiamo confrontato tali indicatori con alcuni parametri di riferimento del settore e dei
principali competitors sul mercato.
In particolare, abbiamo selezionato come competitor di Luxottica le aziende Safilo Group e Marcolin. Il motivo principale per cui ci siamo limitati ad analizzare questo ristretto panel di società è dato dal fatto che il Gruppo Luxottica è da anni leader mondiale incontrastato nel settore dell'occhialeria a tutto campo. Abbiamo ritenuto utile inserire Marcolin S.p.A. per non limitare il confronto ad un' unica azienda, dal momento che Marcolin opera comunque nel settore dell'occhialeria anche se con una quota di mercato decisamente minore. E’ invece stato del tutto trascurato il competitor De Rigo, poiché esso pur operando nello stesso business ha volumi di produzione e vendita di molto inferiori alle altre aziende esaminate, inoltre non è una società quotata in Borsa.
17
REDDITIVITA’
Fatturato: Nel corso del periodo analizzato, l’andamento dei ricavi di Luxottica dimostra, dopo una leggera
flessione nel 2009 pari a circa il 2% del fatturato, un trend di crescita. In particolare nel 2010 si ha avuto un
rimbalzo prossimo al 15%, seguito da un ulteriore incremento del 7% nel 2011.
ROS: alla crescita dei ricavi non è tuttavia corrisposto una stabilizzazione od un incremento del ROS.
Quest’ultimo ha registrato una flessione del 3% nel 2009, in corrispondenza della diminuzione del volume
di vendita, salvo poi crescere, seppur ad un ritmo piuttosto lento nei 2 anni successivi. Nonostante questo
incremento infatti, il valore dell’indice al termine del 2011 si trovava ancora ad un livello inferiore a quello
registrato nel 2008.
ROE: nel 2008 la redditività dei mezzi propri di Luxottica è risultata superiore a quella dei competitor. La
differenza con Safilo è addirittura superiore a 18 punti percentuali, mentre quella con Marcolin risulta più
contenuta, seppur rilevante. I danni causati dalla crisi si fanno sentire particolarmente nell’anno seguente.
Tralasciando il risultato incredibilmente negativo di Safilo, giustificato dal management nel bilancio
d’esercizio con una diminuzione consistente delle vendite dei prodotti di fascia alta, associata a una
mancata riduzione dei costi fissi e alla comparsa di oneri non ricorrenti collegati alla ristrutturazione
aziendale, il risultato di Luxottica si pone in linea con quello di Marcolin. I successivi due periodi dimostrano
una stabilizzazione della redditività dei mezzi propri di Luxottica, che si attesta attorno al 12%. Risultato
ampiamente migliore delle performance di Safilo ma peggiore di Marcolin. Quest’ultimo infatti riesce ad
aumentare notevolmente il proprio reddito, soprattutto grazie all’introduzione di prodotti ad alto valore
aggiunto e al miglioramento dell’efficienza produttiva generale.
ROA: per quanto riguarda il ROA, dopo il calo accusato nel 2009 come conseguenza della già citata crisi
economica globale, si riporta a livelli pre-crisi a fine 2011. La dinamica dell’indice si spiega principalmente
con l’andamento del reddito operativo della gestione caratteristica. Tuttavia, sebbene quest’ultimo si
riporti al livello del 2008 già a partire dal 2010, l’indice cresce più lentamente a causa dell’aumento
proporzionale più marcato dell’attivo. In ottica comparativa, i risultati di Luxottica per il 2008 e 2009 si
pongono in una posizione migliore di Safilo e Marcolin. Per i 2 anni successivi, la performance di Luxottica
rimane superiore a quella della più diretta concorrente Safilo, mentre non riesce a mantenersi davanti ai
risultati di Marcolin per i motivi già sopra evidenziati.
ROI: per ciò che concerne la redditività del capitale investito, i risultati sono pressoché i medesimi ottenuti
dall’analisi sul ROA, seppure con uno spread superiore tra i risultati di Luxottica e quelli di Marcolin negli
anni 2010 e 2011 e con un risultato pressoché identico nel 2008.
Indice Società 2008 2009 2010 2011
ROE Luxottica 16,18% 11,07% 12,46% 12,64%
Safilo -2,55% -78,65% 0,60% 3,81%
Marcolin 12,23% 12,32% 23,67% 22,22%
ROA Luxottica 9,80% 7,86% 8,91% 9,34%
Safilo 4,76% -18,93% 4,56% 5,38%
Marcolin 8,40% 5,36% 13,57% 14,79%
ROI Luxottica 13,16% 10,87% 13,12% 14,16%
Safilo 6,80% -25,16% 6,63% 7,93%
Marcolin 13,19% 11,55% 28,60% 29,51%
18
Interest cover ratio: ci permette di valutare la capacità dell’azienda di generare sufficiente liquidità per far
fronte agli interessi dovuti agli investitori. Il risultato osservato supera di ben 4 volte la soglia minima di
accettabilità compresa tra 1,0 e 1,5 ( si attesta ad un media di 6 nel periodo 2009-2012), dunque l’azienda
è in grado di produrre la liquidità sufficiente per far fronte agli interessi. Nel caso specifico vediamo un lieve
piega al ribasso nel 2010 seguita da una forte ascesa per quanto riguarda il 2011. Questo dimostra
un’ottima consistenza di risultati da parte di Luxottica, fattore molto importante anche per poter
indebitarsi al minor costo possibile.
Tasso di rotazione del capitale investito: rappresenta uno dei migliori indici sintetici per mettere in
relazione il volume delle vendite con le dimensioni aziendali. Stabilisce dunque la velocità di rientro dei
capitali (liquidità, crediti, rimanenze, immobilizzazioni ecc.) investiti nella gestione per quanto riguarda
l’interpretazione finanziaria. Il valore osservato ci permette di ritenere soddisfacente la gestione. Nel
periodo preso in osservazione questo rientra nel intervallo 0,5-1, con un positivo trend annuale
ascendente. In ottica comparativa, il risultato si pone in linea con la performance di Safilo. Entrambe le
aziende tuttavia ottengono un risultato nettamente peggiore di Marcolin.
Ebitda Margin: ci permette di avere una visione migliore, rispetto al normale Ebitda, di quale realmente sia
la profittabilità del core business dell’azienda concentrandosi principalmente sul valutare quale
effettivamente sia la redditività lorda delle vendite. Esso risulta mediamente costante nel periodo
analizzato.
SOLIDITA’
Rapporto di indebitamento: il rapporto, pari all'incidenza dei mezzi di terzi sui mezzi propri, ha registrato
una forte flessione nel periodo considerato, passando da un valore superiore a 2 nel 2008, ad un rapporto
decisamente più in linea con i valori di settore negli anni successivi. L'indebitamento complessivo si è
progressivamente ridotto nel tempo, nonostante una congiuntura economica sfavorevole, grazie alla
progressiva diminuzione dell'esposizione dell'azienda verso il sistema bancario. Il risultato è dovuto
principalmente ad un aumento dei mezzi propri, in particolare alla quota di utile non distribuito (che
rappresenta quasi l'85% del totale del patrimonio netto).
Tuttavia, essendo il rapporto d'indebitamento a fine 2011 pari a 1.38, si ottiene un giudizio più che
positivo sulla solidità dell'azienda, soprattutto a fronte dei forti investimenti compiuti dal Gruppo nel
periodo considerato.
Indebitamento finanziario: fino a valori collocati in un range da 1 a 1,5, il rapporto è da giudicarsi fisiologico
e rappresenta un ragionevole supporto alla crescita aziendale senza pregiudicare la solidità. E' questo il
Indice Società 2008 2009 2010 2011
Rapporto d'indebitamento complessivo Luxottica 2,03 1,64 1,44 1,38
Safilo 1,25 2,11 0,92 0,84
Marcolin 2,01 1,72 1,31 1,11
Grado di copertura AFN Luxottica 0,81 0,8 0,81 0,88
Safilo 0,88 0,73 1,21 1,25
Marcolin 1,91 1,86 1,89 1,67
19
caso di Luxottica che presenta un indebitamento finanziario mediamente in linea, e in taluni casi inferiore,
alla media dei competitors.
Grado di copertura dell'attivo fisso netto: ci offre la possibilità di evidenziare le modalità attraverso le quali
l'azienda finanzia gli investimenti durevoli; in particolar modo, definisce il grado di copertura interna di
queste ultime. Nel caso di Luxottica, tale valore è costante nel tempo e al di sotto dell'unità. Tuttavia
considerando il grado di copertura come rapporto tra la somma dei mezzi propri e del passivo a medio-
lungo termine rispetto all'AFN ci accorgiamo che tale valore è superiore all' unità e si mantiene piuttosto
costante nel periodo analizzato, oscillando tra 1 e 1,2 e denotando un soddisfacente grado di copertura.
LIQUIDITA’
Current ratio: è definito come il rapporto tra attivo a breve e passivo a breve ed esprime la capacità
dell’impresa di far fronte agli impegni assunti nel breve periodo. Un valore più elevato del quoziente è
sintomo di un migliore equilibrio patrimoniale e finanziario dell’impresa, in particolar modo valori del
current ratio pari o superiori all’unità sono da ritenersi ottimali in quanto espressione di una corretta
sincronizzazione tra scadenze di investimenti e finanziamenti. Nel caso di Luxottica, il rapporto si mantiene
ben al di sopra dell’unità in tutti i periodi presi in considerazione, ciò soprattutto in conseguenza della
capacità dell’impresa di generare flussi monetari con la propria gestione corrente, tali da mantenere il
bilanciamento tra le due poste dello stato patrimoniale. La medesima osservazione vale, con addirittura
maggior forza, nel caso di Safilo e Marcolin, la quale nello specifico esibisce valori sensibilmente più elevati
delle competitors.
Acid test o quick ratio: A dispetto di quanto detto sino ad ora tuttavia, un valore anche superiore a 1 del
current ratoio non è sufficiente da solo per esprimere una valutazione complessiva positiva relativamente
alla situazione patrimoniale. Accanto ad esso è infatti sempre appropriato considerare il quick ratio, il quale
valuta con maggiore prudenza la capacità dell’azienda di rispondere tempestivamente ad uscite future.
Rispetto alla formula per il calcolo del primo quoziente infatti in questo caso non si includono le riserve e
altre voci dell’attivo a breve. Ciò che si osserva per tutte le aziende è una notevole differenza tra i due
valori ottenuti, simbolo di un peso notevole nella struttura patrimoniale del magazzino. Nel caso di
Luxottica le riserve infatti arrivano a rappresentare una quota dell’attivo a breve sempre compresa tra 31%
e 25%, anche se è indispensabile notare che il trend è negativo dal momento che si associa ad un
magazzino progressivamente più cospicuo ma minore in termini relativi. A ciò corrisponde ovviamente un
incremento nel valore dell’acid test nel tempo, che passa da un modesto 0,564 nel 2008 ad un più
rassicurante 0,82 nel 2011, consentendo di giudicare di fatto positivamente l’equilibrio tra impieghi e fonti
nel breve periodo. Per Safilo e Marcolin poi, come si può dedurre dal confronto tra i due ratios anno per
Indice Società 2008 2009 2010 2011
Current Ratio Luxottica 1,11 1,308 1,432 1,267
Safilo 1,45 1,378 1,781 1,498
Marcolin 1,856 1,927 1,894 1,835
Quick Ratio Luxottica 0,565 0,759 0,889 0,821
Safilo 0,758 0,729 1,001 0,847
Marcolin 1,069 1,33 1,331 1,221
20
anno, il peso delle riserve sull’attivo a breve risulta addirittura superiore raggiungendo quote che vanno dal
40% al 34% per la prima e dal 41,9% al 29% per la seconda. È però d’obbligo effettuare due osservazioni:
1) nonostante una maggiore incidenza delle riserve sull’attivo a breve, Marcolin esibisce tendenzialmente
un migliore equilibrio patrimoniale, come testimoniato da valori significativamente più alti dell’acid test, lo
stesso accade, anche se in maniera meno evidente, per Safilo, che ad eccezione del 2008 esibisce valori
superiori ma più prossimi a quelli di Luxottica;
2) l’incidenza maggiore del magazzino si registra per tutte le aziende nel 2008, in corrispondenza quindi
della ben nota crisi, già dal successivo esercizio infatti le riserve vedono notevolmente ridotta la loro
rilevanza.
CCN: la valutazione complessivamente positiva su Luxottica trova conferma anche nei valori del CCN,
sempre abbondantemente positivi, i quali sono manifestazione di una situazione patrimoniale bilanciata, in
cui passività a breve finanziano investimenti destinati a tramutarsi in liquidità entro il prossimo esercizio.
SVILUPPO
Nel 2008 i mezzi propri di Luxottica non hanno subito variazioni di rilievo: tale condizione di stazionarietà si
spiega, nonostante la presenza di un risultato netto pari a 390.167.000 euro, con la distribuzione di
dividendi pari a 223.617.000 euro e con l’erosione dell’utile netto dovuta a valutazione strumenti di
copertura e perdite attuariali.
Si può rilevare nel 2009 un cospicuo incremento dei mezzi propri (+ 11,96%). Tale crescita può essere
spiegata evidenziando l’accantonamento di una cospicua parte degli utili (298.672.000euro) a fronte della
distribuzione di dividendi per un ammontare complessivo di 223.617.000 euro. Tale trend di crescita è
proseguito poi anche negli esercizi successivi con percentuali di crescita elevate (+18.73% nel 2010 e
+10.88% nel 2011). Il considerevole incremento registrato nel 2010 è però da ascrivere, oltre che da un
buon reddito netto conseguito, anche alla riserva di traduzione, la quale è pari a circa la metà del reddito
netto dell’ esercizio in esame. Un trend simile si evidenzia anche nell’ esercizio successivo. Confrontando
Luxottica con i competitors, si rileva un andamento abbastanza simile del valore dei mezzi propri in
Indice Società 2008 2009 2010 2011
Sviluppo strutturale
Tasso di variazione dei MP Luxottica 1,73% 11,96% 18,73% 10,88%
Safilo -4,35% -44,55% 71,98% 6,35%
Marcolin 14,18% 14,72% 36,86% 20,12%
Tasso di variazione del CI Luxottica - -5,48% 3,27% 5,08%
Safilo - - -0,85% 1,88%
Marcolin - - 7,34% 12,21%
Tasso di variazione dei mezzi di terzi Luxottica 2,33% -9,88% 4,78% 6,24%
Safilo 8,81% -6,76% -23,86% -3,20%
Marcolin -5,44% -2,22% 7,79% -0,84%
Sviluppo operativo
Tasso di variazione delle sales Luxottica 4,87% -2,06% 13,81% 7,32%
Safilo -3,58% -11,90% 6,79% 2,03%
Marcolin 2,51% -3,49% 15,17% 7,92%
21
Marcolin: nonostante i tassi di crescita siano molto superiori rispetto a quelli di Luxottica, anche Marcolin
presenta una crescita del valore dei mezzi propri in tutti gli esercizi considerati, con un picco nel 2010
(+36,86%) seguito da una crescita dei mezzi propri più contenuta ma comunque apprezzabile (+20,12%)
nell’ anno successivo. Molto diverso è l’ andamento del tasso di variazione dei mezzi propri di Safilo: dopo
variazioni negative nel 2008 e nel 2009 si evidenzia una forte crescita dei mezzi propri (+71,98%) dovuta
essenzialmente ad un aumento di capitale di ammontare pari a 270 milioni di euro sottoscritto in tale
esercizio.
Per quanto concerne i mezzi di terzi, è possibile rilevare una riduzione del 9,88% tra 2008 e il 2009, grazie
soprattutto a una forte generazione di cassa. Peraltro, tale riduzione è stata accompagnata, per quanto
visto in precedenza, da una simultaneo incremento dei mezzi propri; l’effetto congiunto di tali variazioni è
una riduzione del rapporto di leverage. Negli anni 2010 e 2011 si rileva una tendenza opposta: si nota infatti
una crescita dell’incidenza dei mezzi di terzi dovuta in buon parte al ricorso a prestiti obbligazionari ai fini
del finanziamento dell’ attività ordinaria di Luxottica.
La riduzione delle esposizioni verso terzi ha determinato tra il 2008 e il 2009 una notevole riduzione del
rapporto di leva: si è infatti riscontrato un calo di tale rapporto da 0,218 a 0,138. Negli anni successivi tale
rapporto è aumentato seppur in maniera contenuta, raggiungendo un valore pari a 0,163 nell’ultimo
esercizio esaminato. Nei competitors la dinamica dei mezzi di terzi è dissimile: Safilo, dopo un incremento
dell’indebitamento complessivo nel 2008, ha progressivamente ridotto la propria esposizione verso terzi
finanziatori negli esercizi successivi perseguendo, mediante una cospicua ricapitalizzazione di cui si sono
descritti gli effetti in precedenza, una riduzione del rapporto di leva. In Marcolin si evidenzia una
complessiva riduzione dell’ indebitamento nel periodo considerato, ad eccezione del 2010 ove si riscontra
un aumento dell’ indebitamento del 7,79%.
Per quanto riguarda il capitale investito, si evidenzia una flessione del 5,48% tra il 2008 e il 2009, dovuta
principalmente a una riduzione delle liquidità differite. Negli anni successivi si evidenzia invece un trend di
crescita, determinato in buona misura da un incremento delle attività a breve. In Marcolin si riscontra un
trend analogo, con una crescita positiva del capitale investito nel 2010 e nel 2011 con tassi di crescita
sostenuti. Il capitale investito di Safilo rimane complessivamente stazionario, presentando un lieve calo nel
2010 (-0,85%) e un modesto incremento (+1,88) nell’ anno successivo.
Per esaminare l’ andamento delle vendite è opportuno suddividere tale voce di bilancio in vendite relative
alla divisione wholesale e vendite relative alla divisione retail. Si può riscontrare una riduzione delle vendite
della divisione wholesale occorsa tra il 2008 e il 2009. Tale contrazione del fatturato è da imputare alla
riduzione degli inventari da parte dei clienti avvenuta in maniera particolarmente intensa nel corso del
primo trimestre del 2009. Negli anni successivi si è invece manifestata una crescita sostenuta dei ricavi di
tale divisione; in particolare si evidenzia un incremento del 14.37% tra il 2009 e il 2010 e del 9,83% tra il
2010 e il 2011. La divisione retail ha invece evidenziato, nonostante il contesto macroeconomico
sfavorevole, una progressiva crescita in termini di fatturato in tutti gli esercizi considerati: si evidenzia
infatti una crescita complessiva pari al 21,13% nel quadrienno 2008-2012.
Analizzando la dinamica della sales totali, si può apprezzare la correlazione esistente tra le performance dei
tre competitors: le tre imprese hanno infatti subito una forte flessione delle vendite nette nel 2009, seguita
da una repentina e considerevole ripresa nell’ anno successivo. Nel 2011 si rilevano tassi di crescita positivi
delle vendite dei tre competitors, seppur a tassi più contenuti rispetto all’ esercizio precedente.
22
11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nell’ultima relazione annuale disponibile di Luxottica vengono evidenziate le principali direttrici su cui il
Gruppo intende modellare la propria strategia industriale futura. Tali direttrici sono essenzialmente tre:
Grow, Simplify e Connect.
Grow
Uno degli elementi distintivi della strategia di Luxottica è la crescita in tutte le aree geografiche ove essa è
già presente. Tale crescita è giustificata dalle previsioni positive circa i risultati futuri conseguibili da
Luxottica nelle varie aree considerate. In particolare, Luxottica prevede per il 2012:
- un incremento del fatturato della divisione Wholesale fra il 25% e il 30% e delle vendite della divisione
Retail fra il 17% e il 22% nei Paesi emergenti;
- in Nord America una crescita delle vendite omogenee della Divisione Retail fra il 5% e il 7% e il fatturato
della divisione Wholesale di oltre il 15%;
- un aumento del fatturato della divisione Wholesale in Europa Occidentale fra il 4% e il 6%.
Luxottica prevede che nel 2012 il Gruppo possa proseguire nel trend di sostenuto sviluppo nei Paesi
emergenti, grazie anche agli investimenti effettuati negli ultimi trimestri, fra cui l’acquisizione di Tecnol, il
principale operatore nel settore dell’eyewear in Brasile. La società italiana, in particolare, stima che nel
2015 i Paesi emergenti possano rappresentare circa il 30% del fatturato della divisione Wholesale.
Luxottica prevede inoltre di portare a termine un consistente processo di crescita anche nella divisione
Retail, in particolare nei Paesi emergenti. Tale crescita sarà supportata dal piano di sviluppo di Sunglass Hut
e dai buoni risultati conseguibili in America Latina e in Cina.
Oltre ai Paesi emergenti, Luxottica punta a rafforzare nei prossimi anni anche la propria posizione nel Nord
America, sviluppando entrambe le proprie divisioni nel territorio. In particolare, si prevede un
rafforzamento della posizione di LensCrafters in Nord America grazie anche al miglioramento delle relazioni
con i clienti mediante l’impiego di tecnologie all’avanguardia.
Simplify
Lo sviluppo a livello globale del mercato di riferimento, in cui si prevede l’entrata negli anni futuri di circa 2
miliardi di nuovi consumatori, rende assai critica la capacità da parte dell’impresa di evolversi rapidamente
al fine di sfruttare pienamente le opportunità offerte da tale espansione. A tal fine, Luxottica ha perseguito
una politica industriale volta a rafforzare l’attività della divisione Retail mediante l’apertura di 50 nuovi
punti vendita tra il 2012 e il 2014 nella regione australiana e l’implementazione di nuove tecnologie,
sviluppo dell’attività di marketing e riorganizzazione dell’attività Retail che, congiuntamente, dovrebbero
portare a una crescita della rispettiva divisione tra l’ 8% e il 12% nella suddetta area.
Connect
Un ulteriore fattore critico di successo individuato da Luxottica è la capacità di costruire relazioni durature e
strette con i clienti, relazioni che costituiscono un importante driver di successo aziendale. A tal fine,
Luxottica supporta lo sviluppo globale di Sunglass Hut, leader mondiale nel segmento “sole”,
23
promuovendone lo sviluppo nella sun belt, ovvero nell’area geografica caratterizzata da un elevato numero
di giorni di sole all’anno, ritenendo tale area un bacino d’utenza di prim’ordine. Secondo le stime di
Luxottica, Sunglass Hut dovrebbe disporre di 4000 punti vendita nel 2015. Si prevede inoltre lo sviluppo nel
corso del 2012 di Oakley, grazie soprattutto alle opportunità offerte dalle Olimpiadi di Londra.
In ragione delle previsioni positive circa la crescita in India, Cina, Brasile ed Europa, il Gruppo proseguirà
negli anni successivi la politica di investimento finalizzata ad accrescere e rafforzare la posizione in tali aree
geografiche.
24
12. BIBLIOGRAFIA
Bilanci societari:
- Luxottica Group S.p.A. 2008, 2009, 2010, 2011 - Safilo Group S.p.A. 2008, 2009, 2010, 2011 - Marcolin Group S.p.A. 2008, 2009, 2010, 2011
Testi:
- L’analisi di bilancio, C. Teodori, Giappichelli editore, 2008
Banche dati:
- AMADEUS - PASSPORT GMID - AIDA
Siti web:
- www.luxottica.com - www.safilo.com - www.marcolin.com - www.evaluation.it