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RELAZIONE FUNZIONE STRUMENTALE 2016 PROF. SERGIO GANDINI PREMESSA Il responsabile del corso sull'alternanza che abbiamo seguito nei mesi di febbraio/maggio ha affermato che la legge 107/15 sull'alternanza determina nella scuola un cambiamento epocale. Io credo che in questa affermazione ci sia una parte di vero e una parte errata. Vorrei iniziare dalla parte positiva. La legge sull'alternanza era nell'aria da molti anni, si sapeva che prima o poi sarebbe stata approvata. Eppure, alla fine, ha sorpreso un po' tutti. L'istituzione scuola probabilmente non era ancora pronta, ma sospetto che non lo sarebbe mai stata. Durante questo corso ho potuto misurare con estrema chiarezza questa situazione e ne ho ricavato l'idea che, oggettivamente, la nostra scuola, proprio grazie a tutto ciò che è stato realizzato in questi anni, prima all'interno degli stage e poi, negli anni recenti, quando il nostro istituto ha deliberato di aderire alle iniziative legate all'alternanza scuola-lavoro, è molti passi avanti rispetto a tutti gli altri licei. Ciò che veramente positivo è accaduto nel presente anno scolastico e che ho potuto verificare in prima persona è che, mentre prima solo si parlava di stage o alternanza, adesso diversi colleghi si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato ad agire nella direzione dell'alternanza. Magari con qualche perplessità ed esitazione, ma si sono mossi nella direzione giusta. E se l'alternanza non fosse diventata obbligo di legge, forse, questo percorso non sarebbe iniziato. Prima di tutto desidero ringraziare questi colleghi e, insieme, rassicurarli. Questo è lo spirito giusto con cui percorrere il lungo cammino che conduce verso l'alternanza: ci potranno essere difficoltà e momenti di ripensamento, ma è la strada quella giusta. Ma il cammino resta lungo. E qui vorrei approfondire il discorso iniziale che riguarda la parte errata dell'affermazione. L'alternanza è qualcosa che non può essere attuato a tavolino, a colpi di legge. L'alternanza è, prima di tutto, una pratica educativa. Implica un mutamento di mentalità. Cercherò di essere il più chiaro possibile: alternanza significa apprendere a lavorare per competenze. Esse esistono già, sono scritte per esempio nel protocollo di Lisbona del 2000 oppure nel documento del 18/12/2006: questo è il cambiamento che la legge sull'alternanza rende possibile. Vorrei introdurre questa semplice considerazione: i nostri alunni delle classi terze che quest'anno si sono impegnati nei differenti progetti si sono fermati a scuola oppure in altri enti a “lavorare” in molti pomeriggi. Questo va loro riconosciuto e deve avere una ricaduta effettiva, non solo sulla valutazione, ma anche sulla progettazione dell'attività didattica! Se i nostri alunni “lavorano” al pomeriggio e sono impegnati in questi progetti, le nostre richieste nei loro confronti devono essere modificate. Posso dirlo in un altro modo: l'alternanza non sarà mai attuabile, senza un drastico mutamento di mentalità che comporta valutare e concepire questo lavoro svolto dai nostri alunni non più come tempo sottratto allo studio curricolare, come troppo spesso è avvenuto in passato, ma come reale occasione di crescita, a livello non semplicemente formativo e umano, ma soprattutto di competenze e abilità. Questa è la scuola che ci la legge sull'alternanza ci chiede di attuare. Siamo pronti ad attuarla? Non è una domanda retorica: da questa risposta dipende anche il futuro di una scuola che ci dibatte da anni in infinite contraddizioni, tra spinte al cambiamento, necessità di rendere la scuola adeguata alle richieste sempre più complesse della realtà sociale, e tentazioni di tornare indietro, ad una scuola fondata solo sull'imperativo ipotetico dei programmi, della necessità di assicurare le ore curricolari di insegnamento e dei contenuti.

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RELAZIONE FUNZIONE STRUMENTALE 2016PROF. SERGIO GANDINI

PREMESSA

Il responsabile del corso sull'alternanza che abbiamo seguito nei mesi di febbraio/maggio ha affermato che la legge 107/15 sull'alternanza determina nella scuola un cambiamento epocale. Io credo che in questa affermazione ci sia una parte di vero e una parte errata.Vorrei iniziare dalla parte positiva. La legge sull'alternanza era nell'aria da molti anni, si sapeva che prima o poi sarebbe stata approvata. Eppure, alla fine, ha sorpreso un po' tutti. L'istituzione scuola probabilmente non era ancora pronta, ma sospetto che non lo sarebbe mai stata. Durante questo corso ho potuto misurare con estrema chiarezza questa situazione e ne ho ricavato l'idea che, oggettivamente, la nostra scuola, proprio grazie a tutto ciò che è stato realizzato in questi anni, prima all'interno degli stage e poi, negli anni recenti, quando il nostro istituto ha deliberato di aderire alle iniziative legate all'alternanza scuola-lavoro, è molti passi avanti rispetto a tutti gli altri licei. Ciò che veramente positivo è accaduto nel presente anno scolastico e che ho potuto verificare in prima persona è che, mentre prima solo si parlava di stage o alternanza, adesso diversi colleghi si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato ad agire nella direzione dell'alternanza. Magari con qualche perplessità ed esitazione, ma si sono mossi nella direzione giusta. E se l'alternanza non fosse diventata obbligo di legge, forse, questo percorso non sarebbe iniziato. Prima di tutto desidero ringraziare questi colleghi e, insieme, rassicurarli.Questo è lo spirito giusto con cui percorrere il lungo cammino che conduce verso l'alternanza: ci potranno essere difficoltà e momenti di ripensamento, ma è la strada quella giusta. Ma il cammino resta lungo. E qui vorrei approfondire il discorso iniziale che riguarda la parte errata dell'affermazione. L'alternanza è qualcosa che non può essere attuato a tavolino, a colpi di legge.L'alternanza è, prima di tutto, una pratica educativa. Implica un mutamento di mentalità. Cercherò di essere il più chiaro possibile: alternanza significa apprendere a lavorare per competenze. Esse esistono già, sono scritte per esempio nel protocollo di Lisbona del 2000 oppure nel documento del 18/12/2006: questo è il cambiamento che la legge sull'alternanza rende possibile. Vorrei introdurre questa semplice considerazione: i nostri alunni delle classi terze che quest'anno si sono impegnati nei differenti progetti si sono fermati a scuola oppure in altri enti a “lavorare” in molti pomeriggi. Questo va loro riconosciuto e deve avere una ricaduta effettiva, non solo sulla valutazione, ma anche sulla progettazione dell'attività didattica! Se i nostri alunni “lavorano” al pomeriggio e sono impegnati in questi progetti, le nostre richieste nei loro confronti devono essere modificate. Posso dirlo in un altro modo: l'alternanza non sarà mai attuabile, senza un drastico mutamento di mentalità che comporta valutare e concepire questo lavoro svolto dai nostri alunni non più come tempo sottratto allo studio curricolare, come troppo spesso è avvenuto in passato, ma come reale occasione di crescita, a livello non semplicemente formativo e umano, ma soprattutto di competenze e abilità. Questa è la scuola che ci la legge sull'alternanza ci chiede di attuare. Siamo pronti ad attuarla? Non è una domanda retorica: da questa risposta dipende anche il futuro di una scuola che ci dibatte da anni in infinite contraddizioni, tra spinte al cambiamento, necessità di rendere la scuola adeguata alle richieste sempre più complesse della realtà sociale, e tentazioni di tornare indietro, ad una scuola fondata solo sull'imperativo ipotetico dei programmi, della necessità di assicurare le ore curricolari di insegnamento e dei contenuti.

Una scuola “vecchia”, che non servirebbe alle generazioni future, e che annoia innanzitutto i docenti stessi che sono costretti a praticarla. Per ora preferisco non aggiungere altro. L'alternanza non è fatta di proclami e di parole, ma può essere attuata solo dalla condivisione di “buone pratiche”.Alle 14.30 di oggi è stata indetta una riunione alla quale tutti i docenti sono invitati: avrei preferito che questa riunione precedesse il collegio di oggi e che potesse offrire qualche indicazione concreta in più delle mie limitate considerazioni che vi ho espresso finora, perciò aggiungo, a titolo personale, queste due brevi considerazioni. La prima è che in questa riunione non dovremmo porci la falsa domanda: alternanza o stage? Come una sorta di aut/aut: lo stage indica solo un sottoinsieme delle attività che sono considerate a tutti gli effetti alternanza; il modello dello stage e quello dell'alternanza sono perfettamente compatibili, e possono essere praticati insieme, a secondo dei casi e delle necessità. La seconda considerazione è che la legge sull'alternanza indica un obbligo, certamente, ma non prescrive le modalità attuative di tale obbligo: non sentiamoci “ingabbiati” da essa più di quanto sia necessario, ma partiamo dal presupposto che è meglio, in ogni caso, iniziare ad attuare delle buone pratiche, e cercheremo di raccogliere tutte le indicazioni effettive che potranno emergere in questa riunione, prima di porci in problema se tali pratiche rispettano al cento per cento le indicazioni di legge.Per finire ricordo che l'alternanza è davvero un'attività “a tempo pieno”: alcuni alunni del nostro istituto hanno già espresso la volontà di impegnarsi in attività educative e formative già nei mesi estivi; specifico che, affinché un'attività possa rientrare a pieno titolo come alternanza deve essere stipulata una apposita convenzione e stilato un progetto formativo, e deve esistere sempre un tutor interno (alla scuola) e un tutor esterno (individuato dall'ente referente), ma non sempre è obbligatorio un incontro o una partecipazione fisica alle attività seguite dagli alunni. Auspico anche che, alla ripresa della attività scolastica nel mese di settembre, possano essere tempestivamente avviati altri progetti di alternanza che già sono stati presentati ipotizzati.

1. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO NELLE CLASSI TERZE

TABELLA RIASSUNTIVA

Tutor Alternanza Scuola–Lavoro classi III

DOCENTE TUTOR CLASSE/I TITOLO PROGETTO/Ente

Bucca Sergio 3AL 3BL ABC Digital

Cannavacciuolo Antonella 3AL Bosch

Cerreto Alessandra 3BL FAI apprendisti Ciceroni

Fiorelli Emanuela 3CS Associazione Vita

Gandini Sergio 3AS Informatica-scuola Anzani

Maccarronello Olga 3DS Bosch Biblioteca Cederna

Moioli Monica 3CL Il Giornale di Monza

Motta Cinzia 3BS Storytelling-scuola Anzani

Pacchioni Alessandra 3CS Brianza Solidale

Scarati Nunziata 3ES AVIS

PROGETTI ATTIVATI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 APPRENDISTI CICERONITUTOR INTERNO : ALESSANDRA CERRETOTUTOR ESTERNO: FAI (Fondo Ambiente Italiano)NUMERO TOTALE DI ORE SVOLTE: 50

Il progetto di Apprendisti Ciceroni rivolto alla classe 3^ BL, mira a sviluppare nei giovani la consapevolezza del valore che i beni artistici e paesaggistici rappresentano per il sistema territoriale. Gli Apprendisti Ciceroni nel corso del presente a.s. sono stati coinvolti in un percorso didattico di studio, dentro e fuori l’aula, per studiare un bene d’arte(Saletta Reale della Stazione di Monza) o natura (Parco e Autodromo di Monza) del nostro territorio e fare da Ciceroni illustrandolo, anche in lingua inglese, a un pubblico di adulti.Il Progetto è stato suddiviso in varie fasi:✓ illustrazione del progetto al tutor interno e agli alunni; ✓ incontro con l’Associazione Amici dei Musei e con il FAI per le giornate FAI di

primavera (periodo febbraio-marzo);✓ incontro con l’Associazione Amici dell’Autodromo e con il FAI per FAIrun (periodo

maggio);✓ consegna materiale su cui gli studenti si sono preparati; ✓ lavoro di traduzione del materiale in lingua inglese (saletta reale);✓ verifica delle conoscenze acquisite; ✓ simulazioni dell’attività in classe e successivamente presso il Bene; ✓ sopralluogo con gli studenti presso il bene; ✓ attività durante le Giornate Fai di Primavera ( un sabato e una domenica); ✓ attività durante la giornata di FAIrun, corsa non competitiva all’Autodromo e Parco,

con visite guidate (domenica);✓ valutazione delle attività.

Punti di forza:Gli alunni si sono confrontati con una realtà diversa da quella di classe relazionandosi con un pubblico sconosciuto e misurando le proprie competenze e capacità nel risolvere situazioni inaspettate. Sono stati in grado di rispondere a domande e curiosità dei visitatori e si sono sentiti parte importante per aver illustrato e aver fatto conoscere al pubblico il “bene”, eccezionalmente messo a disposizione di tutta la comunità, come nel caso della Saletta Reale.Punti di debolezza:L’inserimento dell’alternanza scuola lavoro all’interno della normale attività scolastica dovrebbe poter prevedere un adeguamento dei carichi di lavoro curriculari. Pertanto, sarebbe opportuno che ogni c.d.c. considerasse tale attività, obbligatoria, non come obiettivo supplementare ma integrato nella propria programmazione. Pertanto, in questo primo anno scolastico, che possiamo ritenere sperimentale, la poca integrazione dell’alternanza , si è rivelata un punto di debolezza. Per l’anno venturo si auspica anche un maggiore coinvolgimento del c.d.c. nelle attività generali.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 ABCDIGITALTUTOR INTERNO : BUCCA SERGIOTUTOR ESTERNO: ASSOLOMBARDANUMERO TOTALE DI ORE SVOLTE: 60

I giovani insegnano agli Over 60 l’uso del tablet (solo corso base)

Alunni e classi coinvolti:4 di 3 AL, 12 di 3 BL e 19 di 3 BSNUMERO di ore complessive:8 ore incontro tutor aziendale, 1 ora incontro operativo tutor scolastico, 2,5 ore presenza centralino, 4,5 ore pubblicità, 15 ore corso Over 60, 1 ora incontro conclusivo tutor scolastico – Totale 32 oreNUMERO partecipanti Over 6010 nel corso tenuto dagli alunni delle classi 3 AL e 3 BL – 11 nel corso tenuto dagli alunni della classe 3 BL, tutte le ore di impegno degli alunni sono state fuori dall’orario scolastico nel pomeriggio ad eccetto di quelle preparatorie col tutor scolastico.Il progetto per i ragazzi si è svolto nel periodo dal 26 gennaio 2016 al 03 maggio 2016, per il tutor scolastico il periodo preparatorio è iniziato nel mese di novembre 2015.Complessivamente il giudizio sul progetto è positivo sia per l’impegno dei ragazzi sia per la partecipazione degli Over 60; in particolare oltre ad essere stato utile è stata una bella esperienza umana.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 BOSCHTUTOR INTERNO : ANTONELLA CANNAVACCIUOLOTUTOR ESTERNO: BOSCH

Gli alunni Bernardi , Martinelli, Messetti, Passoni seguiranno un percorso sulla formazione aziendale comprendente anche un tirocinio aziendale.Gli alunni hanno partecipato o parteciperanno a:1)Incontro “Allenarsi per il futuro” il giorno 29/2/2016 ore 2 2)visita aziendale in BOSCH ITALIA a Milano il giorno 28/4/2016 ore 53)Tirocinio in azienda di una settimana previsto nel mese di giugno ore 404)Lavoro di gruppo nell’area della formazione aziendale previsto nel mese di giugno/settembre ore 105)Valutazione del lavoro di gruppo da parte dell’azienda previsto nel mese di settembre( 29/9) ore 2

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 BOSCHTUTOR INTERNO : ANTONELLA CANNAVACCIUOLO OLGA MACCARRONELLOTUTOR ESTERNO: BOSCH

l progetto di alternanza con la Bosch è nato dall’opportunità di usufruire delle iniziative rivolte alle scuole superiori della Randstad Italia e della Bosch nell’ambito dell’orientamento scolastico e della formazione. Il nostro progetto si è articolato in due fasi: nella prima abbiamo cercato di far avvicinare gli studenti alla realtà dell’impresa attraverso l’incontro con professionisti e il confronto con esperienze di lavoro concrete. A tal fine abbiamo contattato l’Associazione Brianza Solidale che, nata per iniziativa di un gruppo di volontari provenienti dal mondo dell’impresa e della libera professione per assistere le imprese del terzo settore, è oggi particolarmente attiva nelle scuole nel promuovere progetti di alternanza. In accordo con la prof.ssa Pacchioni, si è pensato di organizzare tre incontri in tutte le classi terze del Liceo Economico Sociale. La 3Ds ha incontrato il Sig. De Carlo, un manager in pensione di una grande impresa del settore tessile, il 15, 16 e il 21 gennaio. I temi proposti sono stati quelli dell’organizzazione

dell’impresa, della responsabilità sociale dell’imprenditore, del terzo settore. Si è cercato inoltre di far riflettere gli studenti sul percorso di alternanza che stavano intraprendendo.

IL 29 febbraio la Randstad e la Bosch hanno presentato nel nostro Istituto il loro progetto: “Allenarsi per il futuro”. Obiettivo dell’iniziativa è di far riflettere gli studenti sulle necessità di individuare le proprie attitudini e di saperle valorizzare, comprendendo anche come è fatto il mercato del lavoro e quali sono le professioni che offrono maggiori prospettive. Con il progetto ”Allenarsi per il futuro”, si è voluto portare avanti il messaggio che, come nello sport, anche nel mercato del lavoro occorrono passione e allenamento per trovare la propria strada. All’incontro hanno partecipato un manager della Bosch e il campione della pallavolo Sensini che hanno raccontato le loro storie, di come hanno superato le difficoltà e trovato il successo.

Il 28 aprile la classe di è recata presso la sede della Bosch di Milano e ha incontrato alcuni professionisti che lavorano per la scuola di formazione della Bosch. La scelta di occuparsi di formazione è stata effettuata con l’obiettivo di far capire agli studenti come una formazione umanistica sia spendibile anche in una grande impresa industriale. Durante l’incontro è stato presentato il gruppo Bosch, le attività della scuola di formazione ed è stato presentato un progetto realmente implementato dalla scuola. Infine è stato assegnato il compito che gli studenti dovranno svolgere. L’esercizio prevede che gli studenti realizzino un piano di formazione per manager finalizzato a potenziare le capacità relazionali, di motivazione, ecc.

Il progetto ha preso quindi la forma del project work: gli studenti, organizzati in gruppi, stanno portando avanti il lavoro assegnato che sarà visionato e valutato dagli esperti della Bosch alla fine di settembre.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-2016 PROGETTO BIBLIOTECA CEDERNA

TUTOR INTERNO: OLGA MACCARRONELLOTUTOR ESTERNO: COOPERATIVA DIAPASON ORE SVOLTE: 64

Il progetto di alternanza con la biblioteca Cederna ha visto coinvolti 19 studenti della 3Ds dal 3 maggio al 18 giugno e ha permesso loro di seguire tutti gli aspetti del lavoro che si svolge all’interno di essa, dalla normale attività di prestito di materiale bibliografico e multimediale, all’organizzazione delle attività di promozione del libro. La biblioteca di Cederna, pur essendo inserita nella rete delle biblioteche di Monza e Brianza, è gestita dalla cooperativa sociale Diapason, attiva nel realizzare progetti e servizi nel campo della interculturalità, tutela ai minori e disabilità. In origine lo spazio dove ha la sede la biblioteca era occupato da un centro giovanile: la biblioteca ha mantenuto oggi una vocazione di centro di aggregazione di ragazzi, spesso stranieri . In essa si svolgono laboratori di letture animate che coinvolgono i bambini e i ragazzi delle scuole del quartiere, dal nido alla scuola media, incontri di lettura per adulti ed è attivo un servizio di assistenza allo studio rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e medie.

ATTIVITA’

La classe è stata suddivisa in 3 gruppi ognuno dei quali ha lavorato per 2 settimane. La prima settimana è stata dedicata soprattutto ad attività formative, rivolte

all’acquisizione di conoscenze sui sistemi di catalogazione, all’apprendimento di tecniche di lettura ad alta voce e alla progettazione dell’attività di animazione. Nella seconda gli studenti hanno realizzato e condotto essi stessi dei laboratori con i bambini della scuola materna o elementare.

VALUTAZIONE DEL PROGETTO DA PARTE DEGLI STUDENTI

Inizialmente il progetto è stato accolto in modo tiepido dalla classe: gli studenti temevano di essere coinvolti in attività monotone con molti tempi morti. Si sono però presto ricreduti perché l’attività in biblioteca si è dimostrata intensa e sono stati catturati dalla disponibilità e professionalità del personale con cui si sono relazionati. Hanno dimostrato una notevole capacità di empatia con i bambini e gli utenti della biblioteca, senso di responsabilità e capacità di mettersi in gioco. L’attività ha permesso loro di modificare il giudizio sulla noiosità del lavoro in biblioteca e, in qualche caso, di modificare dei pregiudizi sugli immigrati. Alcuni hanno apprezzato la dimensione del lavoro di gruppo come strumento di conoscenza reciproca e di consolidamento delle relazioni. Molti hanno espresso come elemento di criticità la stanchezza per l’intensità del lavoro, ma hanno saputo dare anche valenze positive alla fatica in quanto finalizzata ad un’attività e ad un risultato riconoscibile.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 GIORNALE DI MONZATUTOR INTERNO : MONICA MOIOLITUTOR ESTERNO: BIBLIOTECA CEDERNARELAZIONE FINALE DI PROGETTO

Totale partecipanti: 14 alunni su 20Ente: Giornale di Monza, via Azzone Visconti, 37, MonzaPERIODO: Da MARZO a GIUGNO 2016 DESCRIZIONE DEL PROGETTO:Il progetto, rivolto a 14 studenti della classe 3CL , ha riguardato la conoscenza dell’attività giornalistica e dell’informazione. Attraverso l’analisi di temi di attualità e di cronaca i ragazzi hanno avuto modo di partecipare alla vita cittadina e istituzionale e del territorio con l’ obiettivo finale di migliorare le proprie competenze di scrittura, anche usando strumenti informatici, e la conoscenza della realtà che li circonda e in cui vivono. I ragazzi hanno lavorato sia individualmente sia in “squadra” e hanno imparato a condividere e confrontare idee ed opinioni e ad assumersi responsabilità riguardo al proprio lavoro rispettando tempi e modi di realizzazione. VALUTAZIONE DEL PROGETTO E DEL LAVORO DEGLI STUDENTIIl progetto, accolto all’inizio da alcuni studenti con entusiasmo e da altri con una certa riluttanza, ha contribuito a mettere in luce la capacità di un gruppetto di partecipanti (5 ragazzi) di lavorare in modo autonomo e talvolta addirittura creativo, soprattutto nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, permettendo loro di acquisire consapevolezza del proprio ruolo presso l’ente, di acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico e ad identificare i problemi ed individuare possibili soluzioni e di accrescere il proprio senso di responsabilità nello svolgimento dei compiti via via assegnati. I risultati di questi ragazzi sono stati infatti molto soddisfacenti ed è stato loro riconosciuto il massimo

della valutazione da parte del tutor esterno. Gli altri alunni, invece, anche quando hanno svolto le loro mansioni in modo corretto hanno dimostrato una partecipazione raramente propositiva ricevendo valutazioni meno soddisfacenti.Totale ore svolte presso l'ente: circa 50 ore (manca ancora il conteggio finale poiché alcuni studenti stanno ultimando la loro esperienza) Totale ore svolte in classe in preparazione all'attività: 5 ore

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 AVIS TUTOR INTERNO: PROF.SSA SCARATI NUNZIATATUTOR ESTERNO: PROF.SSA FUMAGALLI ANDREINA

PROGETTO: campagna pubblicitaria 2017 per Avis MonzaTotale partecipanti: 20 studenti su 20Ente esterno: AVIS MONZALa classe e' stata divisa in quattro gruppi, ognuno dei quali ha prodotto un volantino per la campagna pubblicitaria 2017 per Avis MonzaGli incontri si sono svolti a scuola, sia nelle ore del mattino che al pomeriggio, e in più e' stata effettuata un'uscita presso la sede del Giornale di Monza.Gli studenti hanno incontrato di volta in volta esperti professionisti che hanno offerto loro informazioni e strumenti utili per poter articolare una campagna pubblicitaria.Totale Ore svolte per Avis 52, di cui:-27 ore con esperti più la progettazione con il tutor esterno-25 ore di lavoro svolto in autonomiaOltre alle ore dedicate al progetto Avis la classe ha svolto altre 9 ore in incontri con Brianza Solidale, Bosch e corso sulla sicurezzaLa classe 3 ES nel complesso ha svolto 61 ore di Alternanza Scuola Lavoro

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 PROGETTO INFORMATICA ELEMENTARE “ANZANI” TUTOR INTERNO: PROF. GANDINI SERGIOTUTOR ESTERNO: DS ANNA CAVENAGHITotale partecipanti: 30 studenti su 30

La collaborazione con l'istituto comprensivo di via Correggio, situato a breve distanza dalla nostra sede, dura, in realtà da diversi anni, a partire dalla richiesta del Dirigente Scolastico dott.ssa Anna Cavenaghi: l'intera classe 3As, a cadenza settimanale, per tutta la durata dell’anno scolastico, ha affiancato le maestre in un’attività di introduzione degli alunni della scuola elementare all’insegnamento degli strumenti dell’informatica. In realtà sono spesso le vere “protagoniste” delle lezioni, e hanno sviluppato così non solo competenze operative nell'ambito informatico, ma anche reali capacità educative, sviluppate nel rapporto alunno(della scuola elementare)/maestro(alunno del nostro liceo). Gli alunni del nostro istituto sono stati inseriti, generalmente a gruppi di tre, nelle classi di tutti i livelli della scuola elementare della sede di via Correggio, ma anche della succursale sita in via Poliziano: in ciascuna classe hanno potuto seguire progetti differenti, adeguati allo sviluppo evolutivo e alla fascia d'età dei bambini, ma tutte sono risultati egualmente interessanti e motivanti per gli studenti del nostro liceo (come risulta anche dal questionario di valutazione dell'esperienza redatto dai nostri stessi alunni). Questa

esperienza risulta infine formalmente riconosciuta da una certificazione redatta dal nostro istituto, che attesta il monte ore effettivamente svolto da ciascun alunno, insieme alla segreteria dell'istituto comprensivo.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015-16 ASSOCIAZIONE VITA E BRIANZA SOLIDALETUTOR INTERNO: PROFF.SSE PACCHIONI ALESSANDRA FIORELLI EMANUELATUTOR ESTERNO: SIG. DI CARLOLa classe 3CS ha sviluppato un progetto di ASL nel Terzo Settore con l'Associazione Antonia Vita. I ragazzi sono stati impegnati un pomeriggio alla settimana per due ore, da gennaio a maggio, nel tutoraggio per lo svolgimento dei compiti, di ragazzi in difficoltà . In classe sono stati sviluppati argomenti legati al programma di Economia e Diritto (impresa, tipologie, organizzazione) finalizzati allo sviluppo, da parte degli alunni divisi in gruppi, di idee imprenditoriali che poi, messe a confronto, hanno portato all'individuazione di una possibile impresa nel Terzo Settore per il territorio di Monza Brianza. A ciò hanno collaborato i Sig.ri Di Carlo e Giammario di Brianza Solidale per la formazione dei ragazzi in aula e in laboratorio, e per la visita al Banco Alimentare, nonchè la Sig.ra Brigada del Comune di Monza, Settore Servizi Sociali, Segretariato Sociale Professionale che ha illustrato la realtà del Terzo Settore nel territorio. L'attività dei ragazzi sta continuando anche a giugno per due settimane per la realizzazione di attività c/o Antonia Vita, organizzate dai ragazzi in classe. Durante le ore di francese i ragazzi hanno affrontato alcune realtà nel Terzo Settore in Francia e durante lo stage ad Antibes hanno svolto simulazioni di colloqui di lavoro e di redazione di CV.

2. PROGETTO ORIENTAMENTO (IN ESAURIMENTO) CLASSI QUARTE

Il progetto Orientamento, che aveva animato per diversi anni la realtà del nostro Liceo, è ormai entrato in una fase terminale, superato dalle esigenze della nuova legge 107/15 sull'alternanza scuola-lavoro. Per coerenza progettuale è stato però portato a termine questo segmento del progetto che prevedeva il raccordo formazione/esperienza formativa negli stage presentando agli alunni alcune delle realtà in cui avrebbero dovuto poi inserirsi durante l'esperienza operativa degli stage nel mese di febbraio. Vale soltanto la pena di rilevare che questa complessa esperienza di orientamento così strutturata, ha consentito, nel corso degli anni passati, di rendere familiari una serie di procedure e di contatti che si sono dimostrati particolarmente utili proprio per progettare la nostra esperienza di alternanza, e a cui forse potrebbe essere utile attingere ancora in futuro.

8 CLASSI QUARTE INCONTRI CON LE PROFESSIONI

STAGE

5 del SOCIALE 3 del LINGUISTICO

11 novembre 2015 LAVORARE COI DIVERSAMENTE ABILI, Dott. Libero Tantimonaco, psicopedagogista

S L

17 novembre 2015 LAVORARE NEI MASS MEDIA FREEDAT LABS, Dott. Valeria Severini e Cristiano Doni

S L

25 novembre 2015 LAVORARE NELLA SANITA’, Dott. Hernan Polo Friz, medico Dott.ssa Sabrina Fossati, infermiera Claudio Cimminello, tecnico di laboratorio Azienda Ospedaliera di Vimercate

S L

27 novembre 2015 LAVORARE NELLA GESTIONE AZIENDALE Dott. Stefano Talpo

S L

11 febbraio 2016 LE PROFESSIONI DEL DIRITTO Dott.sse Luisa Zanetti e Giada Colotti Tribunale di Monza

S L

3. STAGE

Il posto finale delle mie considerazioni desidero lasciarlo alla realtà dello stage non certo per la sua importanza, ma per la solidità che essa ha raggiunto nel corso degli anni.Si tratta dell’esperienza di stage svolta da tutte le classi quarte del sociale nelle differenti strutture presenti sul territorio, quella che il nostro istituto ha avviato ormai venti anni fa, e che costituisce ancora oggi, pur con tutte le modifiche apportate nel corso degli anni, il cuore dell’esperienza stessa: infatti, nella sua struttura tipica che comporta l’inserimento degli alunni in enti presenti sul territorio, questa esperienza è riservata solo agli studenti del liceo delle scienze umane e deve essere considerata e valutata in modo indipendente.

CONFRONTO: SITUAZIONE 2016 RIPARTIZIONE DEGLI ALUNNI NELLE DIFFERENTI AREE

SITUAZIONE 2015 RIPARTIZIONE DEGLI ALUNNI NELLE DIFFERENTI AREE

Per comprendere la complessità dell’esperienza attuata è bene considerare in modo unitario i dati presenti in questi due grafici; occorre poi confrontare i dati riguardanti l’anno 2014-15 a quelli dell’anno 2015-16.

EducativaSocioassistenzialeSanitariaComunicazioneCulturale

EducativaSocioassistenzialeSanitariaComunicazioneCulturale

Dall'analisi dei dati risulta evidente che tutti i settori risultano in crescita, effetto dovuto al fatto che le classi quarte quest'anno erano sei; tale crescita è stata comunque proporzionale, segno che le scelte verso cui si indirizzano gli studenti rimangono costanti, e che il nostro liceo conserva una tradizione educativa e una sensibilità verso gli ambiti che operano nel terzo settore, ambiti che sono stati coerentemente privilegiati anche nelle proposte indirizzare alle classi terze che hanno iniziato i percorsi di alternanza.

PUNTI DI FORZA◆ si è mantenuta l’alta qualità dell’offerta rispetto all’ambito socioassistenziale

specialmente ai settori operanti dell’ambito del disagio, che si è confermato come una scelta a cui i nostri alunni sono particolarmente interessati

◆ è stata decisamente potenziata l’offerta rispetto agli enti dell’area della comunicazione, delle didattiche inclusive e del diritto, grazie al contributo determinante della prof.ssa Pacchioni, e al nuovo inserimento della prof.sse Melzi e Maccarronello che si sono spese molto anche nel lavoro di tutoraggio degli alunni, venendo a supplire il vuoto lasciato da alcuni professori che nel corso degli anni passati erano stati molto attivi

◆ contatto reale con la complessità del mondo del lavoro, non solo nei suoi aspetti positivi, ma anche in quelli problematici e conflittuali

◆ conseguimento di una maggiore autonomia da parte degli stagisti rispetto al loro itinerario di maturazione individuale

◆ si è cercato di contenere al massimo la disomogeneità nei giudizi e nella valutazioni dell’esperienza rispetto alle differenti classi di corso, rafforzando il momento della valutazione comune fra il docente di scienze sociali e la funzione strumentale come garanzia di uniformità

◆ rispetto alle discipline di studio curricolari specifiche si nota un certo aumento del grado di consapevolezza degli alunni stessi, sia rispetto alle proprie scelte future, sia nei confronti della loro crescita culturale e personale

PUNTI DI DEBOLEZZA◆ brevità del periodo effettivo di inserimento nella realtà lavorativa: sia gli enti coinvolti,

sia gli alunni stagisti (dato rilevato dall’analisi dell’esperienza secondo il questionario di autovalutazione proposto agli studenti stessi) concordano nell’indicare il reale limite di questa esperienza nel periodo di permanenza troppo breve negli enti ospitanti

◆ coinvolgimento non sempre adeguato del consiglio di classe, che dovrebbe sostenere gli allievi impegnati negli stage stessi, condividendo pienamente gli obiettivi prefissati: si potrebbe rilevare perfino una certa contraddizione fra gli elementi di estrema positività di questa esperienza, sottolineati in più sedi, anche dai tutor interni agli enti stessi, e la scarsa ricaduta a livello curricolare dell’esperienza stessa

Riflessione sulla validità dell’esperienza di stage evalutazione delle relazioni finali dell’esperienza degli stage

Vorrei attirare infine l'attenzione su questo dato: mentre dall'analisi dei questionari di autovalutazione stilati dagli studenti stessi emerge un elevato grado di gradimento dell'esperienza, le valutazioni ottenute dagli alunni nella relazione preparata rispetto all'esperienza stessa non sempre risultano elevate, né di buona qualità, come nei precedenti anni. In verità le relazioni presentano livelli differenti e disomogenei rispetto alle classi: dato, questo che potrebbe anche essere interpretato nel senso che il valore dato a questa relazione, e l'impegno applicato dagli alunni nel realizzarla, non è il medesimo nelle differenti classi dell'istituto. Si auspica perciò che soprattutto i docenti di indirizzo, ma meglio sarebbe l'intero consiglio di classe, sottolineasse il valore formativo di tale

relazione che consente di riflettere in modo articolato sulla esperienza compiuta e che, in molti casi, rappresenta un buon punto di partenza rispetto agli approfondimenti disciplinari che le classi quinte devono presentare all'esame di maturità. A questo proposito vorrei notare anche che proprio durante il corso di formazione dei docenti promosso all'interno dell'alternanza scuola-lavoro è, a più riprese, emersa l'indicazione che, in futuro, verrà data più rilevanza nella stesura di tali approfondimenti, proprio al raccordo con l'esperienza di alternanza/stage.

4. CLASSI QUINTE

Sia l'assottigliarsi dei fondi sia la logica dell'alternanza sia, infine, il venire meno, che non è dipeso dalla nostra volontà della collaborazione attivata in passato con la Camera di Commercio Monza e Brianza, nella forma della iniziativa GUARDARE AL FUTURO per orientarsi e scegliere al meglio. Incontro con la camera di commercio di Monza e Brianza,.hanno portato ad una drastica riduzione delle attività previste per le classi quinte che si sono limitate a:

• conferenza di presentazione proposta dalla Università IULM effettuata il 18 novembre 2015.

• conferenza di orientamento alla scelta universitaria proposta in data 12 gennaio 2016 e tenuta dalla dott.ssa Eleonora Mangialardo.

• decisione di consentire la partecipazione dei nostri alunni ad almeno 2 openday offerti dalle facoltà universitarie, sulla base di una loro libera scelta.

5. VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE

Il nostro istituto ormai da diversi anni riceve la certificazione ISO 9001: tutte le procedure relative agli stage e all’orientamento nel suo complesso vengono testate dagli appositi operatori e si sono dimostrate adeguate agli obiettivi. In sintesi possiamo ricordare che ci si è avvalsi di STRUMENTI DI VERIFICA E DI MONITORAGGIO, indirizzati rispetto alle seguenti variabili:• Partecipazione • Soddisfazione utenza • Soddisfazione operatori scolastici• CondivisioneSono stati quindi applicati i seguenti criteri e indicatori in base ai quali sono state condotte le attività di monitoraggio (a partire da quello ritenuto più importante)I risultati complessivi di questa attività verranno inseriti in un CD che documenta l’intera esperienza e che verrà consegnato all’inizio del prossimo anno scolastico, parte del contenuto di questo CD verrà anche pubblicato in rete.

prof. Sergio Gandini