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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti RASSEGNA STAMPA Venerdì 13 marzo 2015

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  • Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2

    Lanciano Vasto Chieti

    RASSEGNA STAMPA Venerdì 13 marzo 2015

  • CHIETI Venerdì, 13 marzo 2015

  • Giovedì, 12 marzo 2015

    Tumori, nuovi trattamenti all’ospedale di Chieti per le metastasi cerebrali

    Chieti. Stop alle migrazioni fuori regione per effettuare trattamenti di Radioterapia stereotassica cerebrale. Da alcuni giorni la nuova metodica è impiegata presso la Radioterapia oncologica dell’ospedale di Chieti, grazie all’acceleratore lineare attivato nel dicembre scorso, che consente nuove applicazioni.

    “La Radioterapia Stereotassica è una tecnica utilizzata per lesioni tumorali di piccole dimensioni, generalmente non superiori ai 4 cm – spiega Domenico Genovesi, Direttore dell’unità operativa – , richiede poche sedute di trattamento ed è in grado di somministrare in modo assai selettivo la maggiore concentrazione della dose di radiazioni su tali volumi. Insomma esprime massima precisione su bersagli molto piccoli, risparmiando eventuali danni da radiazioni agli organi circostanti. In particolare è utilizzata a livello encefalico in caso di metastasi cerebrali, ma si rivela preziosa anche per aree già sottoposte a trattamenti in precedenza per le quali, diversamente, non sarebbe possibile utilizzare nuovamente la radioterapia tradizionale”.

    Analogamente la Radioterapia stereotassica “body”, di imminente attivazione a Chieti, è indirizzata a bersagli tumorali extracranici sempre di piccole dimensioni, ed è efficace in una serie di situazioni cliniche per il trattamento di tumori selezionati in stadio precoce o in pazienti con poche metastasi. Agisce esattamente come la stereotassi encefalica.

    “L’offerta assistenziale della nostra Azienda si arricchisce di una prestazione importante – aggiunge il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro – che prima d’ora i nostri malati erano costretti a cercare in altre regioni, soprattutto al Nord. Un altro passo avanti verso quel programma di riqualificazione della sanità di questo territorio che portiamo avanti con costanza e impegno, nell’obiettivo di dare agli utenti più cure e più e salute nei nostri ospedali». L’attivazione di tale sofisticata metodica a Chieti è stata resa possibile grazie al lavoro di un team multidisciplinare composto da radioterapisti oncologici e tecnici del “SS. Annunziata” e fisici sanitari coordinati da Daniela Falco, da circa un mese in forza a Chieti dopo una qualificata esperienza al Policlinico Tor Vergata di Roma”.

    Le prescrizioni di radioterapia stereotassica vanno recapitate all’accettazione della Radioterapia, tramite mail, all’indirizzo [email protected], oppure a mezzo fax al numero 0871.357473. Ulteriori informazioni potranno essere richieste per telefono chiamando i numeri 0871.358244 oppure 0871.358384.

  • Giovedì, 12 marzo 2015

    Tumori, nuovi trattamenti all’ospedale di Chieti per le metastasi cerebrali Gilberto Di Nicola

    Stop alle migrazioni fuori regione per effettuare trattamenti di Radioterapia stereotassica cerebrale. Da alcuni giorni la nuova metodica è impiegata presso la Radioterapia oncologica dell’ospedale di Chieti, grazie all’acceleratore lineare attivato nel dicembre scorso, che consente nuove applicazioni.

    «La Radioterapia Stereotassica è una tecnica utilizzata per lesioni tumorali di piccole dimensioni, generalmente non superiori ai 4 cm – spiega Domenico Genovesi, Direttore dell’unità operativa – , richiede poche sedute di trattamento ed è in grado di somministrare in modo assai selettivo la maggiore concentrazione della dose di radiazioni su tali volumi. Insomma esprime massima precisione su bersagli molto piccoli, risparmiando eventuali danni da radiazioni agli organi circostanti. In particolare è utilizzata a livello encefalico in caso di metastasi cerebrali, ma si rivela preziosa anche per aree già sottoposte a trattamenti in precedenza per le quali, diversamente, non sarebbe possibile utilizzare nuovamente la radioterapia tradizionale».

    Analogamente la Radioterapia stereotassica “body”, di imminente attivazione a Chieti, è indirizzata a bersagli tumorali extracranici sempre di piccole dimensioni, ed è efficace in una serie di situazioni cliniche per il trattamento di tumori selezionati in stadio precoce o in pazienti con poche metastasi. Agisce esattamente come la stereotassi encefalica.

    «»L’offerta assistenziale della nostra Azienda si arricchisce di una prestazione importante – aggiunge il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro – che prima d’ora i nostri malati erano costretti a cercare in altre regioni, soprattutto al Nord. Un altro passo avanti verso quel programma di riqualificazione della sanità di questo territorio che portiamo avanti con costanza e impegno, nell’obiettivo di dare agli utenti più cure e più e salute nei nostri ospedali».

    L’attivazione di tale sofisticata metodica a Chieti è stata resa possibile grazie al lavoro di un team multidisciplinare composto da radioterapisti oncologici e tecnici del “SS. Annunziata” e fisici sanitari coordinati da Daniela Falco, da circa un mese in forza a Chieti dopo una qualificata esperienza al Policlinico Tor Vergata di Roma.

    Le prescrizioni di radioterapia stereotassica vanno recapitate all’accettazione della Radioterapia, tramite mail, all’indirizzo [email protected], oppure a mezzo fax al numero 0871.357473. Ulteriori informazioni potranno essere richieste per telefono chiamando i numeri 0871.358244 oppure 0871.358384.

  • Giovedì, 12 marzo 2015

    SANITA' Asl Chieti: mammografie e Cup, impossibile prenotare

    Centinaia di reclami all’Urp, ma le segnalazioni finiscono nel nulla

    CHIETI. Alla Asl di Chieti è impossibile prenotare le mammografie. Addirittura è anche quasi un’impresa chiamare il Cup telefonicamente. Così segnalano decine di utenti che si sono rivolti all’Urp del SS. Annunziata, al Tribunale del malato ed anche a PrimaDaNoi.it, con tanto di nome, cognome e telefono privato. A quanto si capisce, questo gravissimo disservizio non sembra avere collegamenti con il passaggio del Cup alla nuova società esterna che lo gestisce, ma alla struttura della Asl che da tempo gestisce tutto quello che sta dietro al Cup. Però i dirigenti di questa Unità operativa (Antonella D’Antonio e Mariangela Galante) si sono mostrati sempre impermeabili alle segnalazioni dei disservizi anche se hanno organizzato incontri sui codici di priorità degli esami, delle prestazioni e delle liste di attesa… Gli utenti però denunciano inefficienze da tempo senza che qualcosa cambi. Anche perché l’Urp, che raccoglie i “reclami”, fa sempre il suo dovere che è quello di segnalare ai dirigenti quello che non va. Ma il suo potere propulsivo si ferma qui: se il dirigente “ascolta”, il passo successivo è quello di intervenire a risolvere, come è capitato – ad esempio – con l’Ufficio tecnico che ha risolto il problema dei parcheggi per i disabili del SS. Annunziata. Ma se il dirigente “non ascolta”, il problema non viene risolto. Come capita per il Cup e le mammografie. A fine febbraio l’Urp ha segnalato centinaia di proteste per le mammografie e continua a farlo quotidianamente per i reclami sul mancato funzionamento del numero Cup, con il quale è impossibile collegarsi. Più strana ancora la vicenda mammografie, di cui non si parla più come se le liste di attesa non esistessero perché sono scomparse e nessuno sa come funzionano oggi. Sul sito Asl appaiono numeri che da tempo non sono più attivi e sono stati dismessi. Gli altri numeri che si rintracciano dopo una ricerca affannosa (ma quanti riescono a farlo su internet?) sono inattivi anche loro. Insomma è vietato prenotare mammografie. Il bello è che i reclami a mezzo Urp seguono un itinerario che li porta comunque ad essere inefficaci. Infatti l’Urp di Chieti li trasmette all’ufficio competente di Lanciano, il quale li istruisce, risponde all’utente e scrive all’Unità operativa competente. In questo caso i dirigenti sono proprio quelli che dovrebbero far funzionare Cup e mammografie, con l’aggiunta a volte del responsabile delle linee telefoniche ed informatiche. Quindi il reclamo si impantana e non sortisce effetto alcuno. Come dire: non tocca all’Urp risolvere i problemi. Ma se questi problemi persistono, chi deve intervenire?

    Sebastiano Calella

  • Venerdì, 13 marzo 2015

    NUMERI MAGICI Asl Chieti: due anni per una mammografia (col ticket), subito a pagamento

    Le “strane” logiche che governano le liste di attesa nella Asl Chieti

    CHIETI. «Da circa tre anni mia moglie effettua mammografie di controllo all’ospedale di Chieti per tenere sotto osservazione alcuni noduli. Abbiamo provato a chiamare il Cup di Chieti per prenotare e ci hanno dato questo numero dedicato: 0871-358082, che risulta sempre spento. Anche sul sito internet Asl per il Cup delle mammografie c’è lo stesso numero. Abbiamo provato a mandare un fax allo 0871-357919, ma nessuno ci ha risposto». E’ questo uno dei tanti messaggi di protesta e di segnalazione che l’Urp “lavora” e smista ai dirigenti dei servizi, rispondendo anche agli utenti. Ed a febbraio l’Urp ha inviato più comunicazioni interne indicando centinaia di proteste sul mancato funzionamento del telefono Cup, rimaste senza esito. Ed anche se PrimaDaNoi.it ha dato sempre atto di questo impegno, l’Urp si lamenta perché «così si mette in cattiva luce questo ufficio». Tornando ai disservizi Cup, sia nei giorni scorsi sia oggi, sul sito Asl Chieti, è in bella evidenza una coppia di numeri telefonici da cliccare per accedere alle prenotazioni Cup. E c’è anche un altro messaggio che porta a pagine interne, dove però, tra le altre indicazioni, tornano gli stessi numeri. Dalle prove eseguite e dalle informazioni assunte, appare un primo mistero: il numero “unico” (non numero verde) e cioè a pagamento 848000952 non esiste più da anni, ma continua ad essere indicato. Mentre risulta attivo il secondo 800324632. Anche qui però c’è un secondo mistero, una specie di caccia al tesoro: questo numero non è raggiungibile da cellulare, ma solo dal telefono fisso, mentre da cellulare bisogna chiamare il numero fisso 0871-357990. Questo almeno secondo le modalità di una circolare Asl interna che modificava questi numeri dal 4 novembre 2013 e che era stata adottata per migliorare il servizio. Si riteneva infatti di “aiutare” l’utente a telefonare, ponendogli subito un primo ostacolo: “con quale telefono chiamo?” e chiamo il numero verde gratuito, quello a pagamento (7,9 cent allo scatto più 1,4 cent al minuto) o il fisso? Superato questo ostacolo, il bello è che nessuno risponde. «Siamo alle solite – commenta Aldo Cerulli, Cittadinanza attiva - quando porremo rimedio a questa scandalosa situazione dato che il dg non prende provvedimenti? E’ una situazione non più tollerabile soprattutto quando si magnifica l’ottima senologia di Ortona e non si riescono a prenotare le mammografie. Io sono anni che mi batto per favorire un pò di efficienza, ma a tutti i livelli ho sempre incontrato solo un muro di gomma e nessuna risoluzione efficace. E’ ora di finirla con questi comportamenti offensivi verso le necessità ed i diritti degli utenti». Non sarà facile, in assenza assoluta di trasparenza, conoscere le liste di attesa di tante prestazioni e delle mammografie in particolare, che non conoscono nemmeno gli addetti allo sportello. Allora si deve cliccare sul sito per prenotare e scoprire che a Chieti per trovare un posto per la mammografia bisogna arrivare al 3 gennaio 2017 (letto bene: 2017) e la stessa data per una mammografia breve, quelle che andrebbero effettuate entro 10 giorni: 3 gennaio 2017. Un pò meglio va ad Ortona: 11 gennaio 2016 per la mammografia normale, 28 dicembre 2015 per quella breve. Né va molto meglio per altre prestazioni oppure per le improvvise emergenze di qualche ambulatorio. Come ad Endocrinologia (esame alla tiroide), quando sono saltati tutti gli appuntamenti per indisponibilità dei medici, ma nessuno ha avvertito gli utenti. E come capita per altri ambulatori ancora. Insomma il settore prestazioni specialistiche e liste di attesa è allo sbando ed ognuno si muove in libertà, senza tener conto delle esigenze dell’utenza. Sembrano funzionare solo i turni aggiuntivi a pagamento, per le mammografie come per altro. E così, se paghi, mammografia subito, ecografia subito, visita dermatologica o altro subitissimo. Sarebbe bello conoscere se c’è un equilibrio tra il numero delle prestazioni a pagamento e quelle con il ticket. Oppure se c’è un ristretto numero di radiologi, dermatologi, internisti, urologi ecc. che beneficiano di questo sistema. Perché un altro mistero è che se un maschietto ha bisogno di un’ecografia prostatica transrettale, la può fare a Lanciano, Tollo e Vasto tra maggio ed giugno. Altrove no, non ci si può ammalare a Chieti. Mentre a pagamento l’esame è immediato a Chieti e Vasto. E quando un ospedale pubblico diventa la succursale di un ambulatorio privato, c’è qualcosa che non va in chi governa le liste di attesa, i calendari delle visite ed i rapporti con i medici interni.

    Sebastiano Calella

  • ATESSA Venerdì, 13 marzo 2015

  • CHIETI Venerdì, 13 marzo 2015

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    Venerdì, 13 marzo 2015

  • CEPAGATTI Venerdì, 13 marzo 2015

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  • L’AQUILA Venerdì, 13 marzo 2015

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    Venerdì, 13 marzo 2015

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