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N. 24 - novembre 2005 - anno XII Semestrale - Sped. in abb. post. - 45% - art. 2 comma 20/b L. 662/96 - C.M.P. Bo - Aut. Trib. Bo n. 6224 dell’8/10/93. In caso di mancato recapito restituire al C.M.P. di Bologna. Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa. Comitato di redazione: Gülnaz Atila, Francesco Esposito, Biagio Marra, Mario Moscati, Riccardo Rapparini, Giorgio Zanarini. Direttore responsabile: Giorgio Zanarini. Redazione e amministrazione: Consorzio Alveolater ® , Viale Aldo Moro 16, Bologna, tel. 051 509873. Editing, grafica e impaginazione: M+W sas di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312. Stampa: Grafiche dell’Artiere, Bentivoglio (Bo), tel. 051 6640072. Per maggiori informazioni sugli arti- coli o sui prodotti citati rivolgersi a: Consorzio Alveolater ® fax 051 509816; e-mail [email protected]; indirizzo Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna. l primo aprile 2006 sarà obbliga- toria la marcatura Ce per i pro- dotti per muratura. Per i laterizi, la nor- ma Uni En 771-1 prevede due sistemi di controllo, 2+ e 4, e due categorie di prodotto, Categoria I e Categoria II. Come è noto, nel Sistema 2+ e nel Si- stema 4 i controlli di processo e di pro- dotto vengono eseguiti sotto la totale responsabilità del produttore; ma nel sistema 2+ le procedure di controllo I sono certificate da un Organismo noti- ficato. La differenza tra Categoria I e II è sin- tetizzata nelle definizioni previste dalla norma Uni En 771-1, e cioè: - Elementi di Categoria I: «elementi con resistenza a compressione dichiarata con probabilità di non raggiungere il va- lore dichiarato non superiore al 5 per cento. La resistenza può essere deter- (continua in ultima pagina) Gianfranco Di Cesare (Andil-Assolaterizi) SOMMARIO 1 EDITORIALE: Situazione Ordinanza 3274 Marcatura Ce 2 Classificazione della reazione al fuoco Rumore ambientale RASSEGNA: Solaio «Invincibile»! 3 Laterizi Alan Metauro rinnova stabilimento 4 Muratura armata: più sicurezza e protezione dalle azioni sismiche 6 Maschi murari armati per costruzione antisismica 7 Nuova Uni sui tavelloni 8 Alveolater ® d’Italia 10 Risparmio energetico: due decreti contrapposti 12 Varato il nuovo testo unico delle «Norme tecniche delle costruzioni» 13 Il parere di… 14 Siglato accordo tra Andil e Ministero dell’Ambiente Mostra e seminari su «Laterizio: costruire italiano sostenibile» 15 Consorzio Alveolater ® al Saie 2005 16 (dalla prima pagina) Marcatura Ce S ituazione Ordinanza 3452 Come già ampiamente diffuso da alcuni portali web dedicati all’edilizia, il 13 otto- bre scorso è stata firmata dal Presidente del Consiglio l’Ordinanza n. 3452 Disposi- zioni urgenti di protezione civile con la quale è stata ulteriormente prorogata al 23 ottobre l’entrata in vigore delle disposizio- ni tecniche per le costruzioni in zona si- smica – emanate a partire dal marzo 2003 a più riprese (Ordinanze 3274, 3379, 3431) – prevista a suo tempo per l’8 ottobre 2005. In questo modo si è risolta l’esigenza di far collimare le predette disposizioni normati- ve con quelle del Ministero delle Infrastrut- ture (ex Testo Unico, ora Norme tecniche per l’edilizia) che di fatto hanno inglobato sia i contenuti dell’Ordinanza, sia gli Euro- codici ormai consolidati e approvati in sede comunitaria. La nuova scadenza (23 ottobre 2005) è sta- ta chiaramente concordata per consentire l’emanazione di un decreto ministeriale contenente, appunto, la nuova articolazio- ne normativa, interrompendo una imbaraz- zante serie di rimandi. Anche in questo caso, tuttavia, con la legge 17 agosto 2005 n. 168 è già stato fissato un periodo di 18 mesi di “regime transitorio” (quindi l’appli- cazione delle nuove disposizioni sarà ini- zialmente solo volontaria) per consentire di rodare i contenuti, raccogliere osserva- zioni e proposte di variazione per perveni- re ad un documento definitivo destinato a rimanere a lungo unico riferimento per i progettisti. Le nuove Norme tecniche per l’edilizia contengono dei principi di base che dette- ranno agli addetti ai lavori comportamenti e ruoli precisi rimandando per gli aspetti tecnici a disposizioni di “nuova generazio- ne”: proprio quelle contenute nell’attuale Ordinanza, o negli Eurocodici, o (eventual- mente) in altre normative che, tuttavia, si dovrà dimostrare non essere in contrasto con i suddetti principi. Il progettista in particolare, quindi, sarà li- bero di scegliere tra queste regolamenta- zioni tecniche assumendosi ovviamente la responsabilità del percorso seguito. Dunque, a partire dalla fine del mese di ot- tobre 2005, sono scattati ulteriori 18 mesi di “stand by” normativo durante i quali sarà possibile utilizzare con assoluta equi- valenza sia le vecchie norme che le nuove, rinviando ancora quella rivoluzione nor- mativa da tempo annunciata. NORMATIVA MARCATURA CE S ituazione Ordinanza 3274 Con la marcatura Ce il progettista non dovrà più fare riferimento alle prove di laboratorio, ma ai valori dichiarati dal produttore.

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Page 1: Redazione e amministrazione: Alveolater Bologna, tel ... · che di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo. ... resistenza al fuoco dei laterizi Alveolater

N. 24 - novembre 2005 - anno XIISemestrale - Sped. in abb. post. - 45% - art. 2 comma 20/b

L. 662/96 - C.M.P. Bo - Aut. Trib. Bo n. 6224 dell’8/10/93.

In caso di mancato recapito restituire al C.M.P. di Bologna. Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa.Comitato di redazione: Gülnaz Atila, Francesco Esposito, Biagio Marra,

Mario Moscati, Riccardo

Rapparini, Giorgio Zanarini.

Direttore responsabile: Giorgio

Zanarini. Redazione eamministrazione: Consorzio

Alveolater ®, Viale Aldo Moro 16,

Bologna, tel. 051 509873. Editing, grafica e impaginazione: M+W

sas di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312. Stampa:Grafiche dell’Artiere, Bentivoglio (Bo), tel. 051 6640072.

Per maggiori informazioni sugli arti-coli o sui prodotti citati rivolgersi a: Consorzio Alveolater®

fax 051 509816; [email protected];indirizzo Viale Aldo Moro 16,40127 Bologna.

l primo aprile 2006 sarà obbliga-toria la marcatura Ce per i pro-

dotti per muratura. Per i laterizi, la nor-ma Uni En 771-1 prevede due sistemidi controllo, 2+ e 4, e due categorie diprodotto, Categoria I e Categoria II. Come è noto, nel Sistema 2+ e nel Si-stema 4 i controlli di processo e di pro-dotto vengono eseguiti sotto la totaleresponsabilità del produttore; ma nelsistema 2+ le procedure di controllo

I sono certificate da un Organismo noti-ficato. La differenza tra Categoria I e II è sin-tetizzata nelle definizioni previste dallanorma Uni En 771-1, e cioè: - Elementi di Categoria I: «elementi conresistenza a compressione dichiaratacon probabilità di non raggiungere il va-lore dichiarato non superiore al 5 percento. La resistenza può essere deter-

(continua in ultima pagina) ��

Gianfranco Di Cesare

(Andil-Assolaterizi)

SOMMARIO 1 EDITORIALE: SituazioneOrdinanza 3274Marcatura Ce

2Classificazione dellareazione al fuocoRumore ambientaleRASSEGNA: Solaio«Invincibile»!

3 Laterizi AlanMetauro rinnovastabilimento

4 Muratura armata: piùsicurezza e protezionedalle azioni sismiche

6 Maschi murari armatiper costruzioneantisismica

7 Nuova Uni sui tavelloni

8 Alveolater® d’Italia

10 Risparmioenergetico: due decreticontrapposti

12 Varato il nuovotesto unico delle «Normetecniche dellecostruzioni»

13 Il parere di…

14 Siglato accordo traAndil e Ministerodell’AmbienteMostra e seminari su«Laterizio: costruireitaliano sostenibile»

15 ConsorzioAlveolater® al Saie 2005

16 (dalla prima pagina)

Marcatura Ce

SituazioneOrdinanza 3452

Come già ampiamente diffuso da alcuniportali web dedicati all’edilizia, il 13 otto-bre scorso è stata firmata dal Presidentedel Consiglio l’Ordinanza n. 3452 Disposi-

zioni urgenti di protezione civile con laquale è stata ulteriormente prorogata al 23ottobre l’entrata in vigore delle disposizio-ni tecniche per le costruzioni in zona si-smica – emanate a partire dal marzo 2003 apiù riprese (Ordinanze 3274, 3379, 3431) –prevista a suo tempo per l’8 ottobre 2005. In questo modo si è risolta l’esigenza di farcollimare le predette disposizioni normati-ve con quelle del Ministero delle Infrastrut-ture (ex Testo Unico, ora Norme tecniche

per l’edilizia) che di fatto hanno inglobatosia i contenuti dell’Ordinanza, sia gli Euro-codici ormai consolidati e approvati insede comunitaria. La nuova scadenza (23 ottobre 2005) è sta-ta chiaramente concordata per consentirel’emanazione di un decreto ministerialecontenente, appunto, la nuova articolazio-ne normativa, interrompendo una imbaraz-zante serie di rimandi. Anche in questocaso, tuttavia, con la legge 17 agosto 2005n. 168 è già stato fissato un periodo di 18mesi di “regime transitorio” (quindi l’appli-cazione delle nuove disposizioni sarà ini-zialmente solo volontaria) per consentiredi rodare i contenuti, raccogliere osserva-zioni e proposte di variazione per perveni-re ad un documento definitivo destinato arimanere a lungo unico riferimento per iprogettisti. Le nuove Norme tecniche per l’edilizia

contengono dei principi di base che dette-ranno agli addetti ai lavori comportamentie ruoli precisi rimandando per gli aspettitecnici a disposizioni di “nuova generazio-ne”: proprio quelle contenute nell’attualeOrdinanza, o negli Eurocodici, o (eventual-mente) in altre normative che, tuttavia, sidovrà dimostrare non essere in contrastocon i suddetti principi.Il progettista in particolare, quindi, sarà li-bero di scegliere tra queste regolamenta-zioni tecniche assumendosi ovviamente laresponsabilità del percorso seguito.Dunque, a partire dalla fine del mese di ot-tobre 2005, sono scattati ulteriori 18 mesidi “stand by” normativo durante i qualisarà possibile utilizzare con assoluta equi-valenza sia le vecchie norme che le nuove,rinviando ancora quella rivoluzione nor-mativa da tempo annunciata.

NORMATIVA

MARCATURACESituazioneOrdinanza 3274

Con la marcatura Ce il progettista non dovrà più fare riferimento alle prove di laboratorio, ma aivalori dichiarati dal produttore.

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NOVITÀALVEOLATER®

ulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del30 marzo 2005 sono stati pub-

blicati i decreti 10 marzo 2005, relati-vo alle Classi di reazione al fuoco per iprodotti da costruzione da impiegarsi

nelle opere perle quali è pre-scritto il requisi-

to della sicurezzain caso d'incendio con

il quale viene recepita laclassificazione europea di reazio-

ne al fuoco dei materiali da costruzio-ne, e 15 marzo 2005 dal titolo Requisi-ti di reazione al fuoco dei prodotti dacostruzione installati in attività discipli-nate da specifiche disposizioni tecni-che di prevenzione incendi in base alsistema di classificazione europeo. Entrambi i decreti fanno riferimentoalla direttiva europea 89/106/Ce. Il decreto 10 marzo 2005, all’art. 3,stabilisce che ad alcuni materiali, il cuielenco è riportato all’Allegato C è asse-gnata la classe di reazione al fuoco

S specificata senza che debbano es-sere sottoposti all'esecuzione delle re-lative prove di reazione al fuoco in ot-temperanza alle decisioni della Com-missione dell'Unione europea, e che

gli elenchi di tali materiali po-tranno essere integrati a se-guito di ulteriori decisioni dellaCommissione dell'Unione eu-ropea in materia. Nell’elencodell’Allegato C sono citati, fragli altri, i laterizi e le malte conleganti inorganici. La definizio-ne esatta è: - elementi in argilla: «Elementiin argilla o in altre materie ar-gillose che contengono omeno sabbia, combustibili oaltri additivi. Comprende mat-toni, pavimenti in mattonelleed elementi in argilla refratta-ria (per esempio rivestimenti

interni dei camini)»; - malta con leganti inorganici: «Malteper rinzaffo e intonaco, malte per mas-setti e malte per murature contenentiuno o più agenti leganti inorganici, qua-li cemento, calce, cemento per muratu-re e gesso». Ai laterizi è quindi applicabile la classeA1 senza onere di prova.Il decreto 15 marzo 2005 stabilisce in-vece, in conformità a quanto previstoda quello del 10 marzo 2005, le carat-teristiche di reazione al fuoco che de-vono possedere i prodotti installati inattività ricomprese nel campo di appli-cazione delle disposizioni vigenti di pre-venzione incendi, al posto delle classiitaliane previste dal decreto ministeria-le 26 giugno 1984, e successive modi-fiche e integrazioni �

NORMATIVA

Classificazione dellareazione al fuocoSecondo i nuovi decreti che recepiscono ladirettiva europea 89/106/Ce, ai laterizi èapplicabile la classe A1 senza onere di prova.

Il nuovo solaio Invincibiledella Ripabianca (azionistadi riferimento della LateriziAlan Metauro di Cartoceto-Pu) è un sistema per struttu-re orizzontali, costituito daelementi prefabbricati e da

laterizi di sopralzo, con carat-teristiche innovative e pre-stazioni notevolmente supe-riori a quelle dei tradizionalisolai a travetti. Di recente è stato sottopo-sto a prove presso l’Universi-tà Politecnica delle Marche esperimentato anche in can-tiere. La ricerca si è basatasu di un insieme di provesperimentali atte a costituireun’indagine sufficientementecompleta per lo studio delcomportamento a flessionedei pannelli, portati a rotturacon una prova di flessionesemplice, con tracciamentodelle curve carico-sposta-

Solaio«Invincibile»!

Il decreto 10 marzo 2005,all’art. 3, stabilisce che

ad alcuni materiali, il cuielenco è riportato

all’Allegato C, èassegnata la classe di

reazione al fuocospecificata senza che

debbano esseresottoposti all'esecuzione

delle relative prove direazione al fuoco in

ottemperanza alledecisioni della

Commissione dell'Unioneeuropea, e che gli elenchidi tali materiali potranno

essere integrati a seguitodi ulteriori decisioni inmateria da parte dellastessa Commissione.

Laresistenza

al fuoco deilaterizi Alveolater ® è

invece documentata dauna vasta serie di prove

sperimentali effettuate supareti intonacate Queste

prove attribuisconoclasse REI 180 a pareti in

blocchi semipieni giàdallo spessore di 12 cm

più intonaco e a pareti ditamponamento già dallo

spessore di 15 cm piùintonaco.

Sopra, un bloccoAlveolater ® di classe 45

per murature portanti(classe di resistenza al

fuoco REI 180).

NORMATIVA

Rumoreambientale

Concluso l’esame deldecreto di recepimentodella direttiva Ce.

l 13 luglio scorso le commissioniparlamentari hanno concluso l’e-

same dello schema di decreto legislati-vo per il recepimento della direttiva2002/49/Ce del 25 giugno 2002, rela-tiva alla determinazione e gestione delrumore ambientale. Lo schema delprovvedimento, approvato dal Consigliodei ministri il 27 maggio scorso, è statosuccessivamente presentato al Parla-mento per essere esaminato dalle com-missioni. Con l’atto n. 498, sottopostoa parere parlamentare, si propone di ar-monizzare la normativa statale in mate-ria di tutela dell’ambiente esterno e abi-tativo dall’inquinamento acustico (legge447/1995) con le disposizioni comuni-tarie. La direttiva prevede: - l’obbligo di utilizzare i descrittori acu-stici armonizzati Lden e Lnight, che va-lutano, rispettivamente, il fastidio glo-bale e i disturbi del sonno; tali descrit-tori sono diversi da quelli previsti dallanorma italiana vigente; - l’obbligo di effettuare, entro il 2012,una mappatura acustica degli agglo-merati urbani e delle principali infra-strutture di trasporto, per determinarel’esposizione globale al rumore e defi-nire prescrizioni generali;- l’obbligo di adottare piani di gestionedei problemi connessi all’inquinamen-to acustico e ai suoi effetti, al fine dievitare e ridurre il rumore ambientale,per salvaguardare la salute umana �

I

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a Laterizi Alan Metauro, associa-ta al Consorzio Alveolater® sin

dalla fondazione (1986), dispone didue stabilimenti, entrambi in provinciadi Pesaro-Urbino: uno a Car toceto(sede centrale dellasocietà), l’altro a Sec-chiano Marecchia. L’intervento di ristrut-turazione e ammoder-namento ha interes-sato lo stabilimentodi Secchiano Marec-chia ed è stato deci-so sia per incremen-tarne la produzione emigliorarne lo stan-dard qualitativo, siaper realizzare nuoviprodotti. Infatti, oggi,alle tradizionali produ-zioni di laterizi comunie blocchi Alveolater®

e Perlater®, si sono aggiunti i nuovi bloc-chi Alveolater® per muratura armata e iblocchi ottenuti con impasti di materieprime biocompatibili. Prossimamente,inoltre, verranno realizzati anche bloc-chi a setti sottili con elevato numero dicamere d’aria, tali da consentire unsensibile miglioramento delle presta-zioni termiche della muratura.La ristrutturazione dello stabilimentoha interessato tutto il processo produt-tivo: dal reparto di prelavorazione allostoccaggio dei prodotti. Per l’imminente produzione di blocchi asetti sottili, la fase di preparazione del-l’argilla comprende ora la possibilità dipassare attraverso una tripla lamina-zione, uno stoccaggio in silos e una pri-ma regolazione sulla percentuale di

L umidità prevista. Per la produzione diblocchi alleggeriti con materie primebiocompatibili, come ad esempio iblocchi Alveolater con farina di legno oi laterizi Perlater® con perlite, è stato

predisposto un innovativo impianto dimiscelazione e dosaggio, che consen-te di additivare all’argilla i materiali dialleggerimento in modo ottimale. Una profonda revisione del reparto discarico e imballaggio, ottenuta con lasostituzione della preesistente linea acarrellini con una moderna linea a ca-tene multiple, ha permesso inoltre diintrodurre un impianto di termoretrazio-ne, che realizza un pacco più stabile edi dimensioni idonee alla fase produtti-va. Il parco filiere, infine, è stato intera-mente rinnovato al fine di adeguare idisegni dei blocchi alle nuove normati-ve (in particolare alle indicazioni dellanorma tecnica allegata all’Ordinanza3274 e successive) e alla nuova tecno-logia delle “multiuscite” �

«L’intervento di ristruttu-razione dello stabilimentodi Secchiano Marecchia –ci informa Angelo Marco-ni, amministratore dele-gato della Laterizi AlanMetauro – ci permetterà di esserepiù competitivi, di adeguare tuttala produzione alle nuove normati-ve, di introdurre nuove tipologie dilaterizi, come ad esempioi blocchi Alveolater® alleg-geriti con farina di legno,quelli per muratura ar-mata e i blocchi a settisottili, e di elevare sensi-bilmente la qualità dellaproduzione. Per ottenerequesti risultati siamo in-tervenuti su tutto il cicloproduttivo. Abbiamo mes-so a punto un nuovo im-pianto di miscelazione e una nuo-va mattoniera completa di mescola-tore. La sala termica è stata poten-ziata con l’installazione di un nuo-vo evaporatore per ottenere un’ele-vata qualità del vapore. La linea ditaglio si struttura su una trafilatu-ra a larghe uscite, permettendo cosìun’elevata produzione oraria afronte di ragionevoli e affidabili ve-locità di processo. L’essiccatoio èstato interessato da una profondarevisione del sistema ventilante in-terno; la modifica ha comportatol’installazione di ventilatori viag-gianti di elevata portata e di mag-giore prevalenza. Tutti i ventilatorisono stati costruiti interamente inacciaio anti acido. Sul forno si èintervenuti sulla parte di prepara-zione, montando ricicli caldi e ulte-riori bruciatori laterali, mentre lezone di raffreddamento sono statepotenziate con interventi sulla con-tropressione. Sono stati infine ag-giornati – conclude Angelo Marconi– anche gli impianti di controllo edi supervisione dello stabilimento,di controllo dei macchinari, con in-novative gestioni degli stessi, in-stallando computer industriali dielevato standard prestazionale».

NUOVI PRODOTTIPIÙ QUALITÀ

33

ASSOCIATI ALVEOLATER ®

Laterizi Alan Metauro rinnova stabilimentoCompletamente ristrutturato, lo stabilimento diSecchiano Marecchia (Pu) sfornerà nuovi prodotti,in quantità più elevate e di migliore qualità.

mento verticale in corrispon-denza della sezione di mez-zeria e agli appoggi. Le provesi sono sviluppate in duefasi: un primo ciclo di carico-scarico in cui è stato misura-to l’abbassamento residuo eun secondo ciclo, in cui ilpannello è stato portato arottura. Di questi risultati,decisamente positivi, si darànotizia nel prossimo numerodi Alveolater® Notizie.Gli elementi prefabbricatisono costituiti da piccoli pan-nelli di dimensioni 0,40x1,50 m, di altezza 12 cm,che vengono appoggiati su diuna carpenteria analoga a

quella necessaria come rom-pitratta per la posa di un tra-dizionale solaio a travetti.Successivamente vengonoposati i laterizi di sopralzo, ilferro di armatura e quindi siprocede al getto. Negli ele-menti prefabbricati sono giàposizionati i distanziatori perassicurare il corretto ricopri-mento del ferro. L’aletta infe-riore, dotata di camera d’a-ria, assicura un buon com-portamento al fuoco. Il solaio Invincibile associa auna posa rapida e sicura leeccellenti caratteristiche diun solaio in laterizio realizza-to in opera �

Sopra, il marchio dellaLaterizi Alan Metauro diSecchiano Marecchia(Pu).

A centro pagina, i nuovimacchinari dellamattoniera. Sopra, ilnuovo impianto perl’imballaggio contermoretraibile.

Sopra, il blocco Perlater ®

PL 62/S di 30x25x19cm, uno dei lateriziecologici prodotti dallaLaterizi Alan Metauro.

Grazie alla completaristrutturazione dellostabilimento, l’azienda diSecchiano Marecchiaaffiancherà alletradizionali produzioni dilaterizi comuni e blocchiAlveolater ® e Perlater ®,anche i nuovi blocchiAlveolater ® per muraturaarmata nonché i lateriziottenuti con impasti dimaterie primebiocompatibili e i blocchia setti sottili con elevatonumero di camere d’aria.

Nelle foto, alcune fasidella posa in opera delsolaio «Invincibile». Gli elementi prefabbricatisono costituiti da piccolipannelli di dimensioni0,40x1,50 m, di altezza12 cm, che vengonoappoggiati su di unacarpenteria analoga aquella necessaria comerompitratta per la posa diun tradizionale solaio atravetti. Successivamentevengono posati i laterizi disopralzo, il ferro diarmatura e quindi siprocede al getto.

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4

La muratura armata Alveolater® è ingrado di assorbire le sollecitazioni ditrazione alle quali la muratura semplicenon è in grado di resistere, assumendocosì un comportamento simile a quellodelle strutture in calcestruzzo armato.Rispetto ad altri sistemi costruttivi con-sente inoltre una maggiore economia euna notevole semplificazione delle ope-razioni di cantiere. Il nuovo pieghevole pubblicato di recen-te dal Consorzio Alveolater® forniscetutte le indicazioni necessarie per laprogettazione, il montaggio dei blocchie per il corretto posizionamento dellearmature secondo l’attuale normativasismica �

I blocchi Alveolater® per muraturaarmata sono la soluzione ideale

per le costruzioni in muratura portante.Essi permettono infatti di superare i li-miti di altezza ammessi per le costru-zioni in muratura ordinaria: in zone abassa sismicità, come ad esempio lazona 3, l’altezza massima consentitaper la muratura armata è di 25 metricontro i 16 della muratura ordinaria:

ben 9 metri in più,pari a tre piani. Inol-tre, nel caso si pro-getti secondo le in-dicazioni del dimen-sionamento sem-plificato (rispettan-do l’altezza con-sentita per la mu-ratura ordinaria), èpossibile ridurreanche di 2 puntila percentuale dimuratura richie-sta nelle due di-rezioni principalidel fabbricato. Prodotti con iltradizionale for-mato di 30x25

cm, con il quale si ottengono muratu-re di 30 cm di spessore (formato la cuivalidità ergonomica ed economica è or-mai più che consolidata), i blocchi Al-veolater® per muratura armata presen-tano alcune caratteristiche di novità sianel disegno della foratura, sia nel profi-lo esterno, che può essere di forma ad“H” o a “C”.

I

NOVITÀ ALVEOLATER ®

Muratura armata: più sicurezza e protezionedalle azioni sismicheLa muratura armata Alveolater ® ha un comportamento simile a quello dellestrutture in calcestruzzo armato: è infatti in grado di assorbire le sollecitazionidi trazione alle quali la muratura semplice non è in grado di resistere.

Prodotti con il tradizionaleformato di 30x25 cm, con

il quale si ottengonomurature di 30 cm di

spessore, i blocchiAlveolater ® per muratura

armata presentano novitàsia nel disegno della

foratura, sia nel profiloesterno, che può esseredi forma ad “H” o a “C”

(v. blocchi in alto asinistra nella pagina a

fronte). Sotto, il nuovo pieghevole

sulla muratura armataAlveolater ® (che può

essere richiesto alConsorzio Alveolater ® perfax 051 509816 o e-mail

[email protected])fornisce tutte le

indicazioni necessarie perla progettazione, il

montaggio dei blocchi e ilcorretto posizionamentodelle armature secondo

l’attuale normativasismica.

In zone abassa sismicità, come ad

esempio la zona 3,l’altezza massimaconsentita per la

muratura armata è di 25metri contro i 16 della

muratura ordinaria: ben 9metri in più, pari a tre

piani di edificio (v. graficosotto).

■■ Muratura ordinaria ■■ Muratura armata

13metri

7,5metri

11metri

19metri

25metri

16metri

Nessunalimitazione

Altezza massima fuori terra dei fabbricati

Zona sismica

4 3 2 1

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Nell’illustrazione, unesempio di muraturaarmata Alveolater ®. In basso a sinistra, ilblocco e il mezzo blocco

utilizzati (produzioneSiai di Petacciato

Scalo-Cb).

La muraturaarmata Alveolater ®

è stata impiegata consuccesso per numeroserealizzazioni su tutto ilterritorio nazionale, masoprattutto in Veneto,Trentino, Umbria eMarche, in zone anche ad alta sismicità, sia peredilizia residenziale chescolastica. Sotto, alcuniesempi di cantieri.

Blocco ad “H” Blocco a “C”

Blocconormale

Mezzo bloccocoordinato

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solai laterocementizi del tipo semipre-fabbricato, con travetti in cemento ar-mato precompresso, aventi una solet-ta collaborante in cemento armato dispessore 5 cm, collegata a ciascun li-vello alle strutture portanti verticali at-traverso cordoli in cemento armato. Il calpestio del piano seminterrato èstato realizzato attraverso un vespaiopoggiante direttamente sul terreno difondazione e non collegato alle struttu-re portanti.Il dimensionamento e le verifiche stati-che delle strutture sono stati condotticonsiderando il Comune di Casalcipra-no zona dichiarata sismica di II catego-ria, con grado di sismicità S = 9.Le caratteristiche fisico-meccanichedei terreni interessati dalle fondazionidell’edificio in questione sono state de-sunte dalla relazione geologica e geo-tecnica sulle indagini.Le strutture portanti, come già specifi-cato, sono state realizzate in muraturadi blocchi Alveolater® di 30 cm di spes-sore in conformità alle prescrizioni con-

tenute nelle vigenti norme tecniche pergli edifici in zona sismica. Il comporta-mento sotto le azioni orizzontali è statomigliorato con una sorta di “confina-mento” dei maschi murari realizzatomediante barre verticali in acciaio inse-rite nei fori creati attraverso l’uso dipezzi speciali a “C” (blocchi Alveolater®

per muratura armata, prodotti sempredella Siai di Petacciato Scalo), analoga-mente a quanto si effettua per la mura-tura armata. L’inserimento delle arma-ture verticali nei maschi murari ha loscopo di migliorarne il compor- ��

6

’edificio ricade nella zona A (cen-tro storico) del comune di Casal-

ciprano in provincia di Campobasso esarà destinato a ospitare un’attivitàcommerciale con annessi locali di de-posito. Sorge sull’area di sedime di unmanufatto preesistente in muraturaportante di pietrame calcareo, di cui haconservato l’aspetto esteriore, rispet-

tandone il disegno dei prospetti, la sa-goma in pianta e la volumetria.A causa dell’elevato livello di degrado edi dissesto in cui versava la strutturapreesistente e all’assenza dei requisitifunzionali necessari per l’attività daospitare, si è reso necessario un inter-vento di sostituzione dell’edificio esi-stente con uno di nuova edificazione,da realizzarsi nel rispetto della normati-va vigente per le costruzioni in zona si-smica, così come contemplato nellenorme di attuazione del vigente pro-gramma di fabbricazione.

L Il nuovo edificio, di circa 82 metri qua-drati di superficie in pianta e che pre-senta una copertura costituita da duefalde inclinate, si sviluppa su due livellicon accessi indipendenti, di cui uno se-minterrato posto a 2 metri sotto il pia-no di calpestio, l’altro a 0,6 metri fuoriterra. La struttura in elevazione è statarealizzata in muratura portante di lateri-

zio Alveolater® a elevate prestazioni ter-miche con blocchi prodotti dalla Siai diPetacciato Scalo (Cb) di spessore 30cm, mentre la struttura del seminterra-to è costituita da pareti in cemento ar-mato sempre di spessore 30 cm. Que-ste pareti svolgono anche la funzionedi contenimento del terreno ubicatonella zona antistante il fabbricato, incorrispondenza dell’ingresso principalee sul lato sinistro di questo in corri-spondenza della strada.Gli impalcati di copertura e di calpestiodel piano terra sono stati realizzati con

REALIZZAZIONI ALVEOLATER ®

Maschi murari armati per costruzioneantisismica

Per migliorare il comportamento antisismico della strutturarealizzati maschi murari armati. Per questo impiegati i blocchi

Alveolater ® a “C” per muratura armata della Siai di Petacciato Scalo (Cb). Sopra,

i blocchiAlveolater ® per

muratura armata a “C”della Siai di Petacciato

Scalo (Cb) impiegatinell’intervento. Il vano chesi crea con l’accostamento

dei blocchi èperfettamente idoneo

all’inserimento dellearmature verticali come

prescritto dal decretoministeriale 16 gennaio

1996.

Sopra, il cantiere nelcorso dei lavori. Si notano

le armature verticaliposte in corrispondenza

degli angoli, degli innestie delle parti terminali

della muratura.

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tamento sotto l’azione sismica;si è dimostrato infatti come le armatu-re verticali siano in grado di aumentaresia la resistenza che la duttilità deipannelli (v. Sulla tecnica dell’inseri-mento di barre metalliche nei pannellimurari nel box a lato), evitandone mo-dalità di collasso pericolose quali quel-le per ribaltamento nel piano. I tiranti verticali migliorano il comporta-mento di ogni maschio murario che sicomporta come un puntone compres-so inclinato secondo la diagonale delpannello, sfruttando così al meglio leproprietà di resistenza della muratura. Nel calcolo della struttura non si è te-nuto conto, a vantaggio di sicurezza,degli effetti benefici di tale interventoanche perché tale tipologia strutturale,che si potrebbe definire “muratura con-finata”, non è contemplata nelle nor-mative che prevedono solo strutture inmuratura semplice o armata. I livelli prestazionali raggiungibili dallamuratura confinata sono confrontabilicon quelli della muratura armata, dallaquale però si differenzia sostanzial-mente per la mancanza di armatura dif-fusa in orizzontale in corrispondenzadei letti di malta; tale armatura, infatti,può rappresentare un fattore negativosotto l’aspetto della durabilità a causadi problemi di ossidazione. Il calcolo sismico della struttura è sta-to effettuato considerando gli impalcatiinfinitamente rigidi nel loro piano, rea-lizzando così un vincolo agli sposta-menti orizzontali per le strutture verti-cali da essi collegate, consentendo diimporre l’uguaglianza degli spostamen-ti orizzontali dei vari setti a ogni piano(a meno di una rotazione rigida).Le forze orizzontali sono state applica-te a ogni piano nel corrispondente bari-centro delle masse, considerandoagenti, oltre alle azioni sismiche ai variimpalcati, delle azioni orizzontali ag-giuntive a livello del primo impalcato,dovute alle spinte del terreno su alcu-ne delle pareti in cemento armato delpiano seminterrato.Il calcolo statico e sismico della strut-tura in elevazione è stato effettuato inaccordo alla normativa vigente analiz-zando diverse condizioni elementari dicarico. Tutti gli elementi strutturalisono stati verificati adottando il criteriodelle tensioni ammissibili, consideran-do per ogni sezione le combinazioni piùgravose delle condizioni di carico ana-lizzate. La verifica è stata condotta con-trollando che le tensioni normali agentiper effetto combinato dei carichi gravi-tazionali e delle azioni sismiche risul-tassero inferiori a quelle ammissibili eche i massimi valori del taglio agentisu ciascun elemento strutturale risul-tassero inferiori a quelli che produconouna tensione nel materiale pari a quel-la massima ammissibile. Tale metodo-

logia di verifica risulta essere la più op-portuna per strutture costituite da settimurari piuttosto tozzi e con un numerolimitato di piani, come la struttura inesame �

SULLA TECNICADELL’INSERIMENTO

DI BARREMETALLICHE NEI

PANNELLI MURARISi citano articoli scientifici relativiallo studio e alla valutazionedell’aumento di resistenza e diduttilità mediante l’inserimento dibarre metalliche nei pannelli murari:

[1] M. Tomazevic, I. Klemenc,Seismic behaviour of confinedmasonry walls. EarthquakeEngineering and StructuralDynamic, vol. 26, 1059-1071, 1997.

[2] G. Spina, F. Ramundo,A. Mandara, Masonry strengtheningby metal tie bars, a case study,Proc. Sahc, Padova, Balkema, 2004.

[3] A. Mandara, F. Ramundo,G. Spina, Rinforzo di paretimurarie con tiranti in acciaio:analisi dei livelli prestazionalisotto azione sismica, atti del XXConvegno Cta, Ischia, 2005.

IN CANTIEREEdificio per attività commercialea Casalciprano (Cb)

Committenti Pasqualino Lombardi e Florina Maria Ramundo

Permesso di costruire 25 marzo 2003

Deposito progetto strutturale 3 agosto 2004

Inizio lavori 6 settembre 2004

Progettista e direttore lavoriing. Felicita Ramundo

Collaboratore alla progettazionee direzione lavoriing. Gerardo Spina

Collaudatore in corso d’operageom. Nunziantonio Ramundo

Impresa esecutricegeom.Vittorio Lombardi

Blocchi Alveolater®

- fornitoreSiai srl, Petacciato Scalo (Cb)

- tipo di blocchiblocchi Alveolater ® per muraturaarmata PZS 30x25x19 cm e PZS

30x14,5x19 cm

- rivenditore di zonaGiuseppe Caccavelli di Spinete (Cb)

��

Sopra: prospetto, pianta eparticolari costruttivi.

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8

Currò Carmelo Laterizi di G.S.T. srl,Contrada Timoniere,98040 Torregrotta (Me),tel. 090 9942181, fax 090 9943464,[email protected], www.currolaterizi.it

Produzione: blocchi

Classe 4530 x 24 x 2420 x 30 x 2413 x 30 x 24

Classe 5530 x 24 x 24

Classe 6030 x 24 x 2420 x 24 x 2415 x 24 x 24

Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145,34071 Cormòns (Go),tel. 0481 638111, fax 0481 60012,[email protected]

Stabilimenti: - 34071 Cormòns (Go),Via Isonzo 145, tel. 0481 638111,fax 0481 60012 - 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1,tel. 0481 99226, fax 0481 92768

Produzione: blocchi e

Classe 4530 x 25 x 2038 x 25 x 24,5 a incastro 35 x 25 x 24,5 a incastro30 x 25 x 24,5 a incastro12 x 30 x 24,512 x 30 x 2012 x 25 x 24,512 x 25 x 20

Classe 5035 x 25 x 2030 x 25 x 2025 x 20 x 2025 x 18 x 2017 x 50 x 24,517 x 50 x 2012 x 50 x 208 x 50 x 20

Classe 5530 x 25 x 20

Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg),tel. 0881 527111, fax 0881 527248,[email protected],www.fantiniscianatico.it

Stabilimenti: - Lattarico Cs), tel. 0984 939820,fax 0984 938092; - San Martino Valle Caudina (Av),tel. 0824 840149, fax 0824 840907

Produzione: blocchi ,blocchi per muratura armata

Classe 4530 x 25 x 25 per muratura armata14,5 x 30 x 25 per muratura armata14,5 x 25 x 25 per muratura armata

Classe 6037 x 25 x 25 a fori orizzontali35 x 25 x 25 a fori orizzontali30 x 25 x 25 a fori orizzontali25 x 25 x 25 a fori orizzontali20 x 25 x 25 a fori orizzontali15 x 25 x 25 a fori orizzontali12,5 x 25 x 25 a fori orizzontali10 x 25 x 25 a fori orizzontali25 x 25 x 33 a fori orizzontali20 x 25 x 33 a fori orizzontali15 x 25 x 33 a fori orizzontali12,5 x 25 x 33 a fori orizzontali10 x 25 x 33 a fori orizzontali30 x 25 x 25 Iper a incastro18,1 x 37 x 2417,1 x 35 x 25 14,6 x 30 x 24

Laterizi srl, Via della Nautica 3,09122 Cagliari, tel. 070 240012,fax 070 240016, [email protected]

Società commercialePer i prodotti commercializzati dallasocietà Laterizi srl consultare il sitowww.laterizisrl.com

Laterizi Alan Metauro srl,Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu),

tel. 0721 897526, fax 0721 897198,[email protected],www.alanmetauro.com

Stabilimenti:- 61030 Cartoceto (Pu),Via S. Anna 36, tel. 0721 897526,fax 0721 897198,

- 61010 Secchiano Marecchia (Pu),Via Montefeltro 118,tel. 0541 912331, fax 0541 912154

Produzione: blocchi ,blocchi per muratura armata e

Classe 4530 x 30 x 19 per muratura armata30 x 25 x 19 per muratura armata14 x 30 x 19 per muratura armata45 x 30 x 1930 x 25 x 1930 x 50 x 19 a incastro30 x 25 x 19 a incastro20 x 30 x 1914 x 30 x 2514 x 30 x 1912 x 30 x 19

Classe 5012 x 25 x 2512 x 25 x 19

Classe 5530 x 50 x 19 a incastro30 x 25 x 2530 x 25 x 1930 x 25 x 19 a incastro28 x 25 x 1925 x 50 x 19 a incastro25 x 25 x 19 a incastro16,5 x 30 x 2516,5 x 30 x 1912 x 28 x 19

Classe 6035 x 25 x 19 a incastro 30 x 25 x 2530 x 25 x 1930 x 25 x 25 a incastro30 x 25 x 19 a incastro20 x 25 x 19

Laterizi Margonara srl, Via Ronchi 91, 46020 Ronchi di Palidano (Mn),tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223,[email protected]

Produzione: blocchi classici e alleggeriti con segatura

Classe 4538 x 25 x 24 a incastro35 x 25 x 19 a incastro 30 x 25 x 19 universale 30 x 25 x 19 a incastro12 x 30 x 19

Produttori e formati dei blocchi Alveolater®

Alveolater®d’Italia12 x 30 x 2412 x 25 x 2412 x 25 x 19

12 x 25 x 15

Classe 5042 x 25 x 24 a incastro38 x 25 x 24 a incastro35 x 25 x 24 a incastro30 x 25 x 15 universale25 x 45 x 24 a incastro20 x 45 x 24 a incastro17 x 45 x 24 a incastro 8 x 25 25 tramezza fonoisolante

Classe 5530 x 25 x 19 universale30 x 25 x 24 a incastro25 x 25 x 24 a incastro

Classe 6030 x 25 x 24 a incastro30 x 25 x 19 a incastro

Later Sistem srl, Via della Nautica 3,09122 Cagliari, tel. 070 240190,fax 070 240941,[email protected]

Produzione: blocchi

Classe 4530 x 25 x 2530 x 23 x 24 a incastro 25 x 23 x 24 a incastro15 x 20 x 3012 x 25 x 30

Classe 5530 x 23 x 24 a incastro25 x 23 x 24 a incastro

Classe 6025 x 30 x 30 a fori orizzontali

Nencini Laterizi spa, Sanlorenzo Laterizi srl,Via Salaiola 28,57010 San Pietro in PalazziCecina (Li), tel. 0586 6181,fax 0586 662416,[email protected]

Stabilimento: Grosseto,tel. 0586 6181, fax 0586 662416

Produzione: blocchi

Classe 4530 x 25 x 1825 x 45 x 18 a incastro 25 x 20 x 18 12 x 30 x 18

Classe 5030 x 25 x 18

Classe 6030 x 25 x 1816 x 45 x 18 a incastro

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9

Nigra Industria Laterizi srl,Traversa Mazzini 2,10037 Torrazza Piemonte (To),tel. 011 9180034, fax 011 9189517,[email protected], www.nigra.it

Produzione: blocchi

Classe 4535 x 25 x 1930 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro25 x 30 x 19 a incastro20 x 30 x 1914 x 25 x 1912 x 30 x 1910 x 30 x 198 x 30 x 19

Classe 5030 x 25 x 19

Classe 5530 x 25 x 1920 x 30 x 19

Ril Laterizi spa, Via Rovasenda 79,13045 Gattinara (Vc),tel. 0163 831012, fax 0163 834086,[email protected], www.rillaterizi.it

Produzione: blocchi classici e alleggeriti con segatura

Classe 4530 x 25 x 1920 x 30 x 19 12 x 30 x 19 10 x 30 x 19 8 x 30 x 19

Classe 5033 x 25 x 1930 x 25 x 1930 x 25 x 19 a incastro

Classe 5530 x 25 x 19

Sarda Laterizi spa, Via Pigafetta 1,07046 Porto Torres (Ss),tel. 079 516104, fax 079 516170,[email protected]

Produzione: blocchi

Classe 4525 x 23 x 22,5 a incastro30 x 23 x 22,5 a incastro

Classe 5525 x 45 x 22,5 a incastro30 x 45 x 22,5 a incastro

Classe 6020 x 45 x 22,5 a incastro25 x 45 x 22,5 a incastro

Siai srl, Via Mediterraneo 40,86030 Petacciato Scalo (Cb),tel. 0875 67302, fax 0875 678553,[email protected], www.siailaterizi.it

Produzione: blocchi ,blocchi per muratura armata

Classe 4545 x 30 x 1930 x 25 x 1930 x 25 x 19 per muratura armata

Classe 5530 x 25 x 2512 x 30 x 25

Classe 6037 x 25 x 25 a fori orizzontali35 x 25 x 25 a fori orizzontali30 x 25 x 25 a fori orizzontali25 x 25 x 25 a fori orizzontali20 x 25 x 25 a fori orizzontali15 x 25 x 25 a fori orizzontali

Sila srl, Via Calatafimi 32,45100 Rovigo, tel. 0425 405218,fax 0425 908556, [email protected]

Produzione: blocchi

Classe 4530 x 25 x 19 a incastro30 x 25 x 1925 x 30 x 19 a incastro20 x 30 x 1912 x 30 x 1912 x 25 x 19

Gruppo Stabila spa, Stabilimento Isola Vicentina: - Via Capiterlina 141,36033 Isola Vicentina (Vi),tel. 0444 977009, fax 0444 599040,[email protected]

Produzione: blocchi

Classe 4542 x 25 x 24,5 a incastro38 x 25 x 24,5 a incastro35 x 25 x 24,5 a incastro30 x 25 x 24,5 a incastro25 x 30 x 24,530 x 50 x 19 a incastro25 x 50 x 19 a incastro20 x 50 x 19 a incastro17 x 50 x 24,5 a incastro12 x 50 x 24,5 a incastro8 x 50 x 24,5 a incastro12 x 30 x 24,5

12 x 25 x 24,512 x 30 x 1912 x 25 x 1930 x 25 x 1920 x 30 x 24,520 x 30 x 19

Vela spa,

Stabilimento Bologna: - Via C. Colombo 56, 40131 Bologna,tel. 051 6328111, fax 051 702570,[email protected]

Stabilimento Corte Franca: - Via Provinciale 28,25040 Corte Franca (Bs),tel. 030 984261, fax 030 984264,[email protected]

Produzione: blocchi classici e alleggeriti con lolla di riso

Classe 4542 x 25 x 24,5 a incastro38 x 25 x 24,5 a incastro35 x 25 x 24,5 a incastro35 x 25 x 24,5 a incastro35 x 25 x 19 30 x 27 x 19 a incastro30 x 25 x 24,5 a incastro30 x 25 x 1930 x 25 x 19 a incastro25 x 30 x 24,5 a incastro25 x 30 x 19 a incastro20 x 45 x 24,520 x 45 x 1920 x 30 x 1920 x 25 x 1918 x 25 x 1912 x 45 x 24,512 x 45 x 1912 x 38 x 24,512 x 35 x 24,512 x 35 x 1912 x 30 x 24,512 x 30 x 1912 x 25 x 24,512 x 25 x 19

Classe 5030 x 25 x 1930 x 25 x 19 a incastro25 x 30 x 19 a incastro

Classe 5530 x 25 x 1930 x 25 x 19 a incastro28 x 25 x 1925 x 30 x 19 a incastro

Classe 6030 x 25 x 1935 x 25 x 1930 x 27 x 19 a incastro

Wienerberger Brunori srl,Stabilimento Mordano: - Via Ringhiera 1, fraz. Bubano,40020 Mordano (Bo),tel. 0542 56811, fax 0542 51143,[email protected]

Produzione: blocchi

Classe 4530 x 25 x 1920 x 30 x 1912 x 30 x 1912 x 25 x 19

Classe 5030 x 25 x 19

Classe 5530 x 25 x 19

Classe 6030 x 25 x 19 a incastro30 x 25 x 19

esono marchi del Consorzio Alveolater®, Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna tel. 051 509873, fax 051 509816,[email protected]

LEGENDA

I blocchi sono sempre a fori verticalisalvo quando vi è l‘indicazione “a foriorizzontali”.

Dimensioni (cm) = a x b x c

Blocchi a fori verticali o a incastroa = dimensione del blocco nel sensodello spessore del muro (larghezza)b = dimensione nella direzionelongitudinale del muro (lunghezza)c = dimensione nel senso verticale delmuro (altezza)

Blocchi a fori orizzontalia = dimensione nel senso trasversaledel muro (larghezza)b = dimensione nel senso verticale delmuro (altezza)c = dimensione nella direzionelongitudinale del muro (lunghezza)

blocco a fori orizzontali

blocco a fori verticali

blocco a incastro

ca

b

c

ba

a

c

b

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ome è noto, il decreto del 27 lu-glio scorso, attuativo dell’art. 4

commi 1 e 2 della legge 10 riproponeil calcolo delle dispersioni termiche at-traverso il coefficiente di dispersionevolumica globale Cd. Ma sulla Gazzetta Ufficiale del 23 set-tembre 2005, supplemento ordinarion. 158/L, è stato pubblicato il decreto

legislativo n. 192 del 19 agosto2005 Attuazione della di-

rettiva 2002/91/CErelativa al ren-

dimento energeti-co nell’edilizia, che invece

fissa valori limite dei consumi espres-si in kWh/m2 anno, e consente, in al-ternativa, di progettare sulla base ditrasmittanze limite dei componenti infunzione delle zone climatiche (A… F).I decreti hanno le stesse finalità, ovve-ro il contenimento dei consumi ener-getici, ma affrontano il problema conottiche diverse. Così come è successo in campo stati-co, anche in campo termico si ha unafase di incertezza normativa più cheevidente e si lascia alle interpretazioniciò che invece dovrebbe essere defini-to con chiarezza dal Ministero. Infatti ildecreto 19 ottobre dovrebbe entrarein vigore il 4 gennaio, data entro la

C quale, vista la direttiva 2002/91/CEdel parlamento europeo e del consi-glio del 16 dicembre 2002 sul rendi-mento energetico in edilizia, l’Italiadeve adeguare le proprie normative.Fino al 4 gennaio 2006 bisogna quindiseguire le indicazioni del decreto 27luglio, attuativo dell’art. 4, comma 1 e2 della legge 10/91; dopo il 4 gennaio2006 si dovrà seguire il d.m. 192, cheperò è ancora privo delle norme ne-cessarie per il calcolo dei consumi,che devono essere emanate entro ilprossimo mese di aprile (120 giornidalla data di entrata in vigore del de-creto, art. 4, comma 1).

È fin troppo facile prevedere che i120 giorni non saranno rispet-

tati, e quindi i professioni-sti si troveranno in

una situazione

in cui nonpotranno più ap-

plicare un metodo di cal-colo conosciuto e consolidato

(verifica secondo i Cd), non avranno lapossibilità di effettuare il calcolo deiconsumi e dovranno necessariamente

ricorrere all’altro metodo ammessodal decreto, una specie di “dimensio-namento semplificato” che prevedel’applicazione dei valori di trasmittanzalimite dei singoli componenti dell’edifi-cio, riportati nell’allegato C, con suc-cessiva verifica del rendimento dell’im-pianto.

Le principali novitàDecreto 27 luglio 20051. I Cd sono ridotti del 10 per centocirca rispetto a quelli attuali (v. tab. 1).2. Si tiene conto dell’inerzia termicadelle pareti. Le pareti pesanti godonodi un “bonus” in funzione della loromassa secondo un coefficiente corret-tivo Cm (v. tab. 2).Ad esempio, una parete in semipienida 30 cm, di massa 300 kg/m2, con U= 0,8 W/m2K potrà essere inserita neicalcoli con il valore 0,8 x 0,88 = 0,7W/m2K. 3. Lo spessore delle murature ecce-dente i 30 cm e fino a un massimo diulteriori 25 cm non modifica la volume-tria del fabbricato. Analogamente per isolai di copertura l’incremento am-messo è di 25 cm; scende a 15 cmnei solai intermedi. È specificato che aumentando lo spes-sore si può derogare dalle distanzedai confini a superare il imiti di altezzaammessi. I comuni devono adeguare in tale sen-so gli strumenti urbanistici.4. Sono variati altri parametri, definitiindicatori prestazionali e cioè:a. Il tasso di rinnovo dell'aria per tutti itipi di edifici é assunto pari a 0,25 Vo-lumi/ora salvo indicazioni diverse for-nite dalla pubblica amministrazioneper quanto concerne gli edifici di suacompetenza (in precedenza era 0,5V/h).b. Il valore di trasmittanza termica del-le strutture opache orizzontali o incli-nate (di coper tura) che delimitanol'ambiente riscaldato verso l'esternodeve essere non superiore a 0,4W/m2K per tutte le zone climatiche.c. Il valore di trasmittanza termica del-le strutture opache divisorie verticali eorizzontali tra ambienti contigui dotatidi impianto di riscaldamento distinto,deve essere non superiore a 0,9W/m2K.

NORMATIVA

Risparmio energetico: due decreti contrappostiI nuovi decreti del 27 luglio e del 19 agosto 2005 hanno le stesse finalità:ovvero il contenimento dei consumi energetici. Ma affrontano il problemacon ottiche diverse. Vediamo perché.

��

Blocchi a setti sottiliBlocco a incastro spessore cm 38Muratura con malta normale termicaU (W/m2K) 0,43 0,35λeq (W/mK) 0,18 0,14

Blocco a incastro spessore cm 30Muratura con malta normale termicaU (W/m2K) 0,60 0,50λeq (W/mK) 0,20 0,16

BLOCCHI ASETTI SOTTILI

Per il risparmioenergetico e il

contenimento deiconsumi una delle

soluzioni più efficaci edeconomiche è

rappresentata dai blocchia setti sottili. Essi, infatti,

possiedono una capacitàdi isolamento termico

particolarmente elevata,tale da ridurre i consumiper il riscaldamento e ilraffrescamento in modo

rilevante. L’unico limite èche essi, per ora, possono

essere impiegatiesclusivamente per

murature ditamponamento.

Già da tempo il ConsorzioAlveolater ® assieme ad

alcuni associati stalavorando per mettere a

punto questo particolaretipo di blocchi (v. foto

sotto).

PER UNPIÙ ELEVATO

ISOLAMENTO TERMICO

La notevole riduzionedella trasmittanza deglielementi a setti sottili è

dovuta al ridottissimospessore delle cartelleinterne (3÷3,5 mm) e

delle pareti esterne(6 mm) che permette diricavare, a confronto dei

blocchi con setti dispessore normale, un

maggior numero di file difori nel senso

perpendicolare alladirezione del flusso

termico (v. tabella adestra).

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d. Il valore di trasmittanza termi-ca delle chiusure trasparenti dev’esse-re non superiore a 4 W/m2K per lezone climatiche A, B, C e a 2,8 W/m2Kper le zone climatiche D, E, F.

Decreto 19 agosto 2005 n. 192Allegato C Sono state inserite cinque nuove ta-belle riguardanti: il fabbisogno di ener-gia primaria (tab. 3), i valori limite del-la trasmittanza termica delle struttureopache sia ver ticali che orizzontali(tab. 4 e 5), i valori limite della trasmit-tanza termica delle chiusure tra-sparenti comprensive degli infis-si (tab. 6) e i valori limitedella trasmittanzacentrale termicadei vetri (tab. 7). Per il calcolo delrendimento glo-bale medio sta-gionale dell’im-pianto termico èstata inoltre introdot-ta la formula:ηg = (75 + 3 log Pn) % (dove Pn è il logaritmo in base10 della potenza utile nominale del ge-neratore o dei generatori di calore alservizio del singolo impianto termico,espressa in kW). Allegato DVengono proposte raccomandazioni alfine di assicurare l’integrazione degliimpianti solari termici e fotovoltaicisulle coperture degli edifici, raccoman-dazioni che influenzeranno la progetta-zione, in particolare per quanto riguar-da: cavedi o vani di contenimento del-le linee di mandata dell’acqua e deicollegamenti elettrici; vani tecnici per icircuiti primari degli impianti; disponi-bilità di superfici in copertura con par-ticolari esposizioni ecc. �

Tabella 1 - Coefficiente di dispersione termica globaleZona climatica

S/V A B C D E Ffino a 600 gg. da 601 gg. a 900 gg. da 901 gg. a 1.400 gg. da 1.401 gg. a 2.100 gg. da 2.101 gg. a 3.000 gg. oltre 3.000 gg.

≤ 0,2 0,44 0,44 0,41 0,41 0,38 0,38 0,31 0,31 0,27 0,27≥ 0,9 1,04 1,04 0,97 0,97 0,86 0,86 0,70 0,70 0,66 0,66

Tabella 2 - Coefficiente correttivo in funzione della massa frontale della pareteMassa frontale (kg/m2) 100 150 200 250 300 350 400Coefficiente cm 0,98 0,97 0,95 0,92 0,88 0,84 0,80

� Nuove tabelle decreto 27 luglio 2005

� Nuove tabelle decreto 19 agosto 2005 n. 192

��Tabella 4 - Valori limite della trasmittanza termica dellestrutture verticali opache

Zona climatica dal 1° gennaio 2006 dal 1° gennaio 2009U (W/m2K) U (W/m2K)

A 0,85 0,72B 0,64 0,54C 0,57 0,46D 0,50 0,40E 0,46 0,37F 0,44 0,35

Tabella 5 - Valori limite della trasmittanza termica dellestrutture orizzontali opache

Zona climatica dal 1° gennaio 2006 dal 1° gennaio 2009U (W/m2K) U (W/m2K)

A 0,80 0,68B 0,60 0,51C 0,55 0,44D 0,46 0,37E 0,43 0,34F 0,41 0,33

Tabella 6 - Valori limite della trasmittanza termica dellechiusure trasparenti, comprensive degli infissi

Zona climatica dal 1° gennaio 2006 dal 1° gennaio 2009U (W/m2K) U (W/m2K)

A 5,5 5,0B 4,0 3,6C 3,3 3,0D 3,1 2,8E 2,8 2,5F 2,4 2,2

Tabella 7 - Valori limite della trasmittanza centrale termicadei vetri

Zona climatica dal 1° gennaio 2006 dal 1° gennaio 2009U (W/m2K) U (W/m2K)

A 5,0 5,0B 4,0 3,0C 3,0 2,3D 2,6 2,1E 2,4 1,9F 2,3 1,6

Tabella 3 - Fabbisogno di energia primariaZona climatica

S/V A B C D E Ffino a 600 gg. da 601 gg. a 900 gg. da 901 gg. a 1.400 gg. da 1.401 gg. a 2.100 gg. da 2.101 gg. a 3.000 gg. oltre 3.000 gg.

≤ 0,2 10 10 15 15 25 25 40 40 55 55≥ 0,9 45 45 60 60 85 85 110 110 145 145

Così come è successo incampo statico, anche incampo termico si ha unafase di incertezzanormativa e si lascia alleinterpretazioni ciò cheinvece dovrebbe esseredefinito con chiarezza dalMinistero. Il decreto 19 ottobre,infatti, dovrebbe entrarein vigore il 4 gennaio,data entro la quale – vistala direttiva 2002/91/CEdel parlamento europeo edel consiglio del 16dicembre 2002 sul

rendimento

energeticoin edilizia – l’Italia

deve adeguare le proprienormative. Fino al 4gennaio 2006 bisognaquindi seguire leindicazioni del decreto 27luglio, attuativo dell’art.4, comma 1 e 2 dellalegge 10/91; dopo il 4gennaio 2006 si dovràseguire il d.m. 192, cheperò è ancora privo dellenorme necessarie per ilcalcolo dei consumi, chedevono essere emanateentro il prossimo mese diaprile (120 giorni dalladata di entrata in vigoredel decreto, art. 4,comma 1). È comunqueprevedibile che questi120 giorni non sarannorispettati.

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PER SAPERE TUTTOSUI TAVELLONI

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Ilnuovotesto unico

riprende lasuddivisione fra

elementi pieni, semipienie forati, fissa la

dimensione massima deifori in funzione della

percentuale di foratura,limita al 55 per cento la

foratura massima perelementi strutturali, e

dunque ha un caratterechiaramente prescrittivo

dimenticando gli spessoridi pareti e setti. Quindi,

anche in presenza diazioni sismiche è

possibile impiegareelementi forati al 55 per

cento (sopra, un esempiodi blocco Alveolater ® di

classe 50/55) con paretie setti di pochi millimetri

di spessore. Laconseguenza è che sipotrebbero costruire

murature non tanto dimodesta resistenza

meccanica, quanto dilimitata duttilità.

NORMATIVA

Varato il nuovo testo unico delle «Normetecnicheperlecostruzioni»La nuova versione, che riunisce e ridisciplina tutta la normativaprecedente, contiene le osservazioni presentate del Dipartimento dellaProtezione Civile. Ma non considera sismico tutto il territorio italiano.

terminato l'iter legislativo del co-siddetto testo unico delle Nor-

me tecniche per le costruzioni, il nuo-vo testo che riunisce e ridisciplina tut-ta la normativa precedente relativaalle norme tecniche da applicare nellarealizzazione delle costruzioni.

R i s p e t t oalla versio-ne prece-dente, da-

tata 30 marzo2005 – che costitui-

va di fatto il documentoredatto dalla Commissione mi-

nisteriale coordinata dal professor Cal-zona – il testo pubblicato sulla Gazzet-ta Ufficiale n. 222 del 23 settembre2005 (supplemento ordinario n. 159)contiene le risultanze delle osservazio-ni presentate da parte del Dipartimen-to della Protezione Civile. Il testo definitivo presenta un capitoloin più (il dodicesimo) che richiama inmaniera più esplicita i legami con l’Or-dinanza 3274 in materia antisismica. Alcune modifiche rispetto alla prece-dente versione conosciuta riguardanoil capitolo 3.5 (azioni della neve). Come ricordato nell’Editoriale di que-sto numero di Alveolater® Notizie, lalegge n. 168 del 17 agosto scorso hastabilito che queste nuove norme ven-gano sottoposte a verifica per diciottomesi, durante i quali saranno ancoravalidi i decreti 20 novembre 1987 e16 gennaio 1996. Preoccupa il fattoche le norme tecniche del Ministero

È non prevedano il dimensionamentosemplificato per le costruzioni in mura-tura. Questa decisione, probabilmentepresa dall’Assemblea generale straor-dinaria del Consiglio superiore dei la-vori pubblici il 30 marzo 2005, se nonmodificata, potrebbe avere, e certa-

mente avrà, forti ripercussioni sullecostruzioni in muratura, in massimaparte progettate da tecnici diplomatiche ricorrono preferibilmente appuntoal dimensionamento semplificato. Mastupisce anche la mancanza di indica-zioni in merito allo spessore di pareti esetti degli elementi artificiali per mura-ture portanti. Il testo riprende la suddivisione fra ele-menti pieni, semipieni e forati, fissa ladimensione massima dei fori in funzio-ne della percentuale di foratura, limitaal 55 per cento la foratura massimaper elementi strutturali, e dunque haun carattere chiaramente prescrittivodimenticando gli spessori di pareti esetti. Quindi, anche in presenza diazioni sismiche (a proposito, perchéle nuove norme non tengono contodell’orientamento ormai consolidatodi considerare sismico tutto il territo-rio italiano?), è possibile impiegareelementi forati al 55 per cento conpareti e setti di pochi millimetri dispessore. La conseguenza è che sipotrebbero costruire murature nontanto di modesta resistenza meccani-ca, quanto di limitata duttilità. E que-sto, a nostro giudizio, non è una buo-na cosa �

Rispetto alla versioneprecedente, datata 30

marzo 2005 (checostituiva di fatto il

documento redatto dallaCommissione ministeriale

coordinata dal professorCalzona ), il testo

pubblicato sulla GazzettaUfficiale n. 222 del 23

settembre 2005,supplemento ordinario n.

159, contiene lerisultanze delle

osservazioni presentateda parte del Dipartimento

della Protezione Civile. Il testo definitivo

presenta un capitolo inpiù (il dodicesimo) cherichiama in maniera più

esplicita i legami conl’Ordinanza 3274 in

materia antisismica.

Promosso dall’Andil Assolaterizi, ilmanuale Tavelloni e tavelle in late-rizio. Le tipologie e gli scenari diimpiego in edilizia è il risultato diun’intensa attività di ricerca svoltadal prof. Antonio Laurìa, docentepresso il Dipartimento di tecnologiedell’architettura e design Pier LuigiSpadolini dell’Università di Firenze. Il manuale è diviso in due parti: nellaprima si descrivono tipologie e pre-stazioni dei prodotti; nella seconda,elaborata in forma di schede tecni-che, si affrontano invece gli specificicampi applicativi. A quest’ultimaparte fanno seguito una o più schededi approfondimento tematico conte-nenti suggerimenti per la progetta-zione e la costruzione nonché dise-gni molto dettagliati di particolaricostruttivi (solai e pareti contro ter-ra, rivestimenti di strutture, architra-vature, facciate ventilate, schermatu-re, solai misti, tramezzature, coper-ture ventilate, abbaini, coronamentiecc.) e l’elenco delle principali fontiinformative.

(Antonio Lauria, Tavelloni e tavellein laterizio, formato 21x28 cm, 128pagine, 200 disegni originali a colori,

Edizioni Laterservice, Roma 2005,C 25,00)

Perinformazioni: Andil Assolaterizi, Via A. Torlonia15, 00161 Roma, tel. 06 44236926,fax 06 44237930, www.laterizio.it.

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BLOCCHI RETTIFICATIA proposito di innovazione(v. il parere di AntonioLauria «Inerzia versusinnovazione») segnaliamouno dei prodotti piùinnovativi introdotti direcente sul mercatoitaliano, i blocchi“rettificati” (v. fotosotto). Da tempoimpiegati in numerosipaesi europei, questielementi hanno le faccedi appoggio superiori einferiori perfettamenteplanari e parallele. Graziea questa caratteristica, èpossibile eseguiremurature con giunti

orizzontali molto sottili:solo 1 mm di spessorecontro i 10 circanecessari per i normaliblocchi posati con maltatradizionale. Per questo èperò necessarioimpiegare una maltaspeciale per giunti sottili(che solitamente vienefornita insieme ai blocchinella quantità necessariaper completare l’opera)che va stesa sul corso deiblocchi con uno specialerullo stendimalta (v. fotosopra) o, una voltadisposta all’interno diun’apposita bacinella,immergendovi il bloccoper pochi millimetri. I vantaggi che siottengono con questielementi sono molteplici:riduzione dei tempi diposa sino al 50 per cento,diminuzione del consumodi malta del 90 per cento,incremento dellaresistenza acompressione dellamuratura sino al 30 percento, aumentodell’isolamento termicodella parete sino al 20 percento.

Normativa sismica. Di transizione, ma buona

a pubblicazione dell’Opcm (Ordinanza del Presidente

del Consiglio dei Ministri) n. 3431 costituisce un note-

vole miglioramento dell’impianto normativo introdotto dal-

l’Opcm n. 3274, in particolare per quel che riguarda le costru-

zioni in muratura. Come è noto, questi documenti intendono

costituire una normativa di transizione verso l’assetto defi-

nitivo che consisterà nell’adozione degli Eurocodici.

Nell’ambito delle costruzioni in muratura, l’intenso lavoro di

verifica dell’adeguatezza della normativa a livello applicativo

ha costituito un’occasione per l’analisi critica di alcune im-

postazioni comuni all’Opcm 3274 e all’Eurocodice 8. Il pro-

blema della definizione di una procedura coerente per l’appli-

cazione dell’analisi lineare, con o senza ridistribuzione, ha

richiesto una revisione abbastanza radicale di principi ap-

parentemente ritenuti consolidati, ma che alla luce di una at-

tenta analisi si sono rivelati viziati da un errore concettuale

con ricadute applicative estremamente rilevanti. È convin-

zione dello scrivente che per quanto riguarda le murature

l’Opcm 3431 sia una normativa sismica che, nella sua veste

di normativa di transizione, coniuga nel miglior modo possi-

bile, allo stato attuale delle tecniche e delle conoscenze, le esi-

genze di sicurezza e di capacità prestazionali e le possibilità

realizzative del mondo delle costruzioni italiano.

Non è azzardato affermare che per alcuni aspetti riguardanti

le murature, nuove ed esistenti, la nuova Opcm 3431, per

quanto perfettibile come del resto tutte le normative, si pone

forse come documento di riferimento per un miglioramento

degli Eurocodici. È tuttavia indubbio che nel quadro norma-

tivo nazionale esistono ancora diverse lacune, quali ad esem-

pio l’assenza di una normazione di carattere generale sulla

muratura armata, che “esiste” solamente nell’ambito della

normativa sismica (il «testo unico» non sembra al momento

voler apportare cambiamenti a questa situazione) nonché

sulla muratura intelaiata. Queste lacune sono comunque de-

stinate a essere colmate con l’adozione degli Eurocodici. Esi-

stono anche numerosi problemi aperti, su cui non esistono

opinioni concordi in ambito nazionale ed europeo.

A titolo di esempio, è ancora necessario affermare che la rea-

lizzazione di un cordolo in cemento armato sia l’unico modo

per garantire un buon collegamento tra solaio e pareti e un

buon “incatenamento” dell’edificio? È indispensabile che un

edificio di uno o due piani per essere dichiarato semplice

debba avere dei diaframmi “infinitamente rigidi”? I procedi-

menti di verifica per azioni al di fuori del piano corrente-

mente proposti nell’Eurocodice 6 sono idonei alla verifica sot-

to azioni sismiche? Più in generale, sappiamo abbastanza

del comportamento dinamico fuori piano di pareti soggette

ad azione sismica? L’elenco dei problemi aperti potrebbe con-

tinuare a lungo.

Quello che si ritiene sia importante sottolineare è la necessità

di una continua attività di ricerca e sviluppo che da un lato

consenta un progresso tecnologico che mantenga la costruzio-

ne in muratura competitiva con le altre tipologie costruttive,

dall’altro svolga un rigoroso controllo dei requisiti prestazio-

nali e di sicurezza dei sistemi costruttivi, dall’altro alimenti

un continuo aggiornamento delle normative e degli strumenti

a supporto della progettazione, nonché un continuo aggiorna-

mento professionale.

Forse, nell’ultimo decennio, qualcuno di questi elementi è ve-

nuto a mancare nel mondo delle costruzioni in muratura, in

ambito nazionale ed europeo. Forse, quanto avvenuto recente-

mente in Italia a seguito della emanazione della Opcm 3274,

può costituire l’occasione per dare un nuovo impulso a questa

fondamentale attività di ricerca e sviluppo.

Guido Magenes

(professore Università di Pavia ed Eucentre)

LInerzia versus innovazione

’edilizia è un comparto produttivo in cui storicamente

l’innovazione dei prodotti e dei processi costruttivi ha

sempre avuto grandi difficoltà ad affermarsi. L’inerzia tradi-

zionalista delle scelte è estremamente difficile da eliminare o

quanto meno attenuare e questo avviene in maniera del tutto

indipendente dai vantaggi che le soluzioni innovative potreb-

bero apportare.

La diffidenza nei confronti dell’innovazione è dovuta princi-

palmente a due fattori. Innanzitutto, il lungo ciclo di vita che

ci si attende dal bene edile giustifica un procedere prudente,

basato sull’impiego o, al più, sull’ottimizzazione di soluzioni

lungamente sperimentate. Questo spiega i pregiudizi degli

operatori e degli utenti verso le innovazioni radicali e, più in

generale, la comprensibile insicurezza che accompagna lo

loro applicazione. Non è certo un caso quindi se, nel settore

delle costruzioni, gli avanzamenti assumono spesso l’aspetto

di innovazioni evolutive, le quali, peraltro, non sostituiscono

del tutto le soluzioni tradizionali che aspirano a superare.

L’ottimizzazione delle soluzioni tradizionali – il cosiddetto

tradizionale evoluto – rappresenta così la strategia necessa-

ria per introdurre gradualmente e concretamente le innova-

zioni, facilitandone l’accettabilità da parte del mercato.

In secondo luogo, le soluzioni innovative devono fare i conti

con l’estrema lentezza con cui, il più delle volte, esse riescono

a mostrare miglioramenti apprezzabili.

L’investimento sui nuovi materiali manifesta i suoi effetti

solo dopo un lungo lasso di tempo, necessario affinché la solu-

zione innovativa sia compresa, metabolizzata, portata alla

sua massima funzionalità e, finalmente, integrata nelle fasi

di progettazione e costruzione. Successivamente, superato

questo primo ostacolo, essa deve poter dimostrare la sua affi-

dabilità nel lungo periodo.

È evidente quindi come le soluzioni innovative, oltre che di

tempo e pazienza, necessitino anche di una convinta motiva-

zione da parte del produttore, del progettista e dell’impresa di

costruzione, condizione senza le quali esse vengono spesso ac-

cantonate prima di aver mostrato le loro reali potenzialità.

Antonio Laurìa

(professore associato Facoltà di Architettura Università di

Firenze, Tecnologia dei materiali e degli elementi costruttivi)

L

Il parere di… e…Guido Mage nes A ntonio Lauria

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INIZIATIVE

Siglato accordo tra Andile Ministero dell’Ambiente

Mostra e seminari su «Laterizio:costruire italiano sostenibile»

’impegno all’innovazione e l’at-tenzione ai temi della sostenibili-

tà del settore, che la qualificano «pro-duzione ecosostenibile di un prodottoecosostenibile», sono evidenziati da unaccordo volontario firmato di recente aRoma tra Ministero dell’Ambiente edella tutela del territorio e Andil Assola-

terizi (Associazionenazionale degli In-dustriali dei lateri-zi) per la “sosteni-bilità” dell’indu-stria dei laterizi.Un’iniziativa di im-portanza straordi-naria, attraverso laquale il Ministerodell’Ambiente sup-porta il mondo in-dustriale con uncoinvolgimento di-retto, riconoscen-

do le qualità tecniche e ambientali dellaterizio e del costruire in laterizio.Modello per gli altri comparti del siste-ma economico nazionale, l’industria

L del laterizio considera l’attenzione al-l’ambiente un’importante risorsa in ter-mini di competitività per le proprieaziende e si fa promotrice di un innova-tivo modello industriale.La riduzione del consumo di fonti ener-getiche, di argilla e di emissioni di ani-dride carbonica (più del 32 per centodal 1980 a oggi) sono fra i plus dell’in-dustria italiana del laterizio – prima almondo in termini qualitativi e quantita-tivi, con un fatturato aggregato di circa1 milione e mezzo di euro e 10 mila di-pendenti suddivisi in oltre duecentostabilimenti – che viene a ragione defi-nita “Industria pulita” avendo siglato,fra l’altro, una Carta degli impegni am-bientali e prodotto due importanti rap-porti ambientali di settore. La sensibilità dell’industria italiana dellaterizio per l’ambiente è evidenziataanche dall’impegno, assunto già da di-versi anni, per il ripristino e la qualifica-zione delle aree destinate a cava edestrazione della materia prima e all’a-dozione, da parte delle fornaci associa-te ad Andil Assolaterizi, delle tecniche

«Bat» (v. box pagina a fronte) ancoraprima della loro definizione da partedella Comunità europea. Estremamente dinamico, il settore dellaterizio è il promotore di una serie diiniziative volte a diffondere la culturadella sostenibilità produttiva e a pro-muovere la conoscenza del laterizio edei suoi possibili utilizzi. L’importante accordo volontario siglatofra Ministero dell’Ambiente e Andil As-solaterizi prevede fra l’altro: - la creazione di una commissione mi-sta Andil Assolaterizi e Ministero del-l’Ambiente per la redazione del Terzorapporto ambientale dell’industria Ita-liana dei laterizi;- la realizzazione di una mostra Lateri-zio sostenibile dedicata alla sostenibili-tà dell’industria dei laterizi organizzatada Andil e BolognaFiere con il patroci-nio e il sostegno del Ministero dell’Am-biente (v. articolo sotto);- l’impegno di Andil Assolaterizi a cura-re e pubblicare (con patrocinio e prefa-zione del Ministero) un volume sullacorretta gestione ambientale dellecave d’argilla:- l’istituzione di un premio biennale perinterventi legati al recupero di caved’argilla, alla riduzione dei consumienergetici e alle innovazioni che con-sentano un maggiore utilizzo di materieprime e seconde �

urante i cinque giorni del Saie(Salone dell’industrializzazione

edilizia) di Bologna si è tenuta, nellagalleria superiore del padiglione 22 La-

D terSaie nel quartiere fieristico di Bolo-gna, la mostra Laterizio: costruire ita-liano sostenibile. La ricca galleria espositiva comprende-va opere e realizzazioni in laterizio idea-te da soli progettisti italiani. La mostra,articolata attraverso le principali fasidel ciclo di vita del prodotto (dall’estra-zione della materia prima alla produzio-ne, dalla messa in opera alla fase d’u-so, fino ad arrivare alle operazioni didismissione e recupero) delinea unpercorso tematico a 360 gradi. Lacasa sostenibile in laterizio, il rispar-mio energetico ed economico, l’abita-zione ecologica, le cave d’argilla e la ri-qualificazione ambientale, il recuperodi vecchie fornaci, il riciclaggio e il riusodei materiali, sono stati i concetti ela-borati e illustrati nel circuito scenografi-co e didattico. La mostra è nata dalla collaborazionetra Andil e Ministero dell’Ambiente, cheha portato, lo scorso giugno, alla sotto-scrizione di un accordo sulla sostenibi-lità ambientale del laterizio (v. sopra). Funzionalità e rispetto dell’ambiente,estetica e performance, nella mostrasono state evidenziate le caratteristi-che del costruire in laterizio per comu-

nicarne le straordinarie valenze e porreil settore tra le eccellenze che sonol’emblema dell’Italia e dello stile italia-no. Un primato fatto di qualità tecnichee prestazionali nonché di ecosostenibi-lità. La mostra ha testimoniato il co-stante sforzo tecnologico che il settoreè in grado di esprimere per garantireuna produzione capace di assicurare ilrispetto per la natura e il risparmioenergetico. Tra gli autori delle opere che sono sta-te esposte figuravano nomi di spiccodell’architettura italiana: Archea, Cana-li, Carmassi, Corvino e Multari, Cristo-fani e Lelli, Mario Cucinella Architects,Di Turi, Gabetti e Isola, Guicciardini eMagni, Liverani e Molteni, Luccioni, Ga-lassi, Mingozzi e associati, Natalini,Pellegrini, Pica Ciamarra, Prina, Roda,Ortona, Sartogo e Granon, Luccioni To-raldo di Francia Architects, Trebbi, Ver-di, Gambelli, Melito, Zambelli, Zucchi.In abbinamento all’esposizione, Andilha inoltre organizzato una serie di se-minari gratuiti per l’approfondimentodei temi esposti. Tra i temi che sonostati trattati segnaliamo: laterizio so-stenibile, architettura e grandi maestri,coperture e risparmio energetico, mu-rature e zone sismiche, solai: progettoed esecuzione, normativa e prestazio-ni, ricerca e innovazione, sostenibilitàe salute �

Sotto, uno scorcio dellamostra «Laterizio:Costruire Italiano

Sostenibile», allestita inoccasione del Saie nella

galleria superiore delpadiglione 22 LaterSaie, e

uno dei seminari che sisono tenuti in

abbinamento allamanifestazione.

La sensibilitàdell’industria italiana dellaterizio per l’ambiente è

evidenziata anchedall’impegno, assunto già

da diversi anni, per ilripristino e la

qualificazione delle areedestinate a cava ed

estrazione della materiaprima nonché

dell’adozione, da partedelle fornaci associate ad

Andil Assolaterizi, delletecniche «Bat» (v. box

pagina a fronte) ancoraprima della loro

definizione da parte dellaComunità europea.

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resente anche quest’anno alSaie di Bologna, il Consorzio Al-

veolater® ha presentato, assieme aitradizionali prodotti Alveolater® e Perla-ter®, i nuovi blocchi per muratura arma-ta, i blocchi microporizzati alleggeriticon farina di legno, la malta termica Al-

P veolater® e gli innovativi blocchi a settisottili. Capaci di grandi prestazioni, i la-terizi Alveolater® e Perlater® trovano unsempre maggiore impiego non solo perle loro riconosciute qualità, ma ancheper lo sforzo compiuto dal Consorziosia nel fornire assistenza tecnica chenel proporre nuovi prodotti e soluzionicostruttive in grado di rispondere almeglio alle necessità di progettisti eimprese di costruzione. Tra i produttoridi blocchi Alveolater® erano presenti,tutti nel padiglione 22 LaterSaie, ilGruppo Fantini, la Laterizi Alan Metau-ro, il gruppo Vela e la Wienerberger �

«LaterSaie»: unpadiglione tuttoper il laterizio

l padiglione 22 LaterSaie è un’a-rea espositiva di circa 4 mila me-

tri quadrati, che sino dalla scorsa edi-zione ha preso il nome di LaterSaie inquanto interamente dedicato al lateri-zio. Quest’anno le aziendeproduttrici presenti al Saieerano più di 60. In Italia,infatti, l’industria dei laterizivanta un primato mondialenell’uso e nella produzionedi questo materiale.Con la presenza al Saie le in-dustrie italiane hanno dato unsignificativo contributo alla ri-valutazione del laterizio, sia perun suo riconosciuto e conferma-to ruolo nell’architettura moder-na, sia per la unanime condivisionedelle sue peculiarità di materiale “natu-rale” per eccellenza che, integrandosi

Iperfettamente con l’ambiente, assumeuna funzione ecologica sempre più de-

terminante nel mondodell’edilizia. Un mate-riale naturale, quindi,che nel tempo si è ra-dicalmente evolutonei metodi di produ-zione, nelle forme enelle dimensioni, ar-ricchendosi inoltredi nuove prestazio-ni coerentementecon le attuali atte-se di progettisti,

costruttori e utilizzatori.Tra le novità di quest’anno da segnala-re anche il rinnovato stand dell'AndilAssolaterizi �

FIERE

Consorzio Alveolater®

al Saie 2005Presentati i nuovi blocchi per muratura armatanonché gli elementi con farina di legno, la maltatermica e gli innovativi blocchi a setti sottili.

Sopra, alcune immaginidello stand Alveolater ®

nel padiglione 22LaterSaie.

Il padiglione 22 è un’areaespositiva di circa 4 milametri quadrati che sinodalla scorsa edizione hapreso il nome diLaterSaie, in quantointeramente dedicato allaterizio.

Tra i produttori di blocchiAlveolater ® eranopresenti al Saie il gruppoFantini, la Laterizi AlanMetauro, il gruppo Vela ela Wienerberger.

Sotto a sinistra, il nuovostand dell’AndilAssolaterizi; a destra, unoscorcio dello standWienerberger.

La Direttiva Europea Ippc 96/61

(Integrated pollution prevention

and control), relativa alla preven-

zione e alla riduzione dell’inquina-

mento, è stata elaborata con l’inten-

to di disciplinare una serie di atti-

vità causa di impatto per l’ambien-

te. La direttiva fornisce prescrizio-

ni di tipo normativo relative agli

aspetti autorizzativi di suddette at-

tività e indicazioni di tipo tecnico

riguardanti nello specifico la tutela

dell’ambiente. Tra le indicazioni di

tipo tecnico compare per la prima

volta il concetto di Bat (Best availa-

ble techniques), ovvero “Migliori

tecniche disponibili”. Tale defini-

zione è spiegata nell’articolo 2,

paragrafo 11, della direttiva come

«la più efficiente e avanzata fase di

sviluppo di attività e relativi meto-

di di esercizio indicanti l’idoneità

pratica di determinate tecniche a

costituire la base dei valori limite

di emissione intesi a evitare e/o ri-

durre in modo generale le emissio-

ni e l’impatto sull’ambiente nel suo

complesso». Sempre al paragrafo 11

la definizione è precisata nei se-

guenti termini: «per “tecniche”, si

intendono sia le tecniche impiegate,

sia le modalità di progettazione, co-

struzione, manutenzione, esercizio

e chiusura dell’impianto; “disponi-

bili”, ossia le tecniche sviluppate su

una scala che ne consenta l’applica-

zione in condizioni economica-

mente e tecnicamente valide nel-

l’ambito del pertinente comparto in-

dustriale, prendendo in considera-

zione i costi e i vantaggi, indipen-

dentemente dal fatto che siano o

meno applicate o prodotte nello Sta-

to membro di cui si tratta, purché il

gestore possa avervi accesso a con-

dizioni ragionevoli; “migliori”, os-

sia le tecniche più efficaci per otte-

nere un elevato livello di protezione

dell’ambiente nel suo complesso».

CHE COSA SONO LETECNICHE «BAT»

Page 16: Redazione e amministrazione: Alveolater Bologna, tel ... · che di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo. ... resistenza al fuoco dei laterizi Alveolater

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riscontrato questi valori:

- blocco 1 = 12,5 N/mm2

- blocco 2 = 11,9 N/mm2

- blocco 3 = 11,1 N/mm2

- blocco 4 = 10,8 N/mm2

- blocco 5 = 8,5 N/mm2

- blocco 6 = 9,0 N/mm2

(valore medio m = 10,6 N/mm2)

La condizione 1 è rispettata (il valoremedio è maggiore del valore dichiara-to), e anche la condizione 2 è rispetta-ta, perché il valore più basso (8,5N/mm2) è maggiore dell’80 per centodel valore dichiarato (0,8 x 10 N/mm2

= 8 N/mm2). Se il blocco è di Categoria II, il lotto èaccettato e il produttore vedeconfermati i valori dichiarati.

Se il blocco è commer-cializzato come blocco di Categoria I, ilproduttore dovrà verificare anche lacondizione 3, ossia che il valore dichia-rato sia minore, o al più uguale, al valo-re medio sottratto il risultato ottenutodalla moltiplicazione della deviazionestandard per la costante di accettabili-tà. Dalle tabelle delle analisi statisti-che si hanno questi valori, per un cam-pione di 6 elementi:- deviazione standard s = 3,17; - costante di accettabilità kn = 0,82. Quindi: - 10,6 N/mm2 – (3,17 X 0,82) = 8,0N/mm2; (I valori 3,17 e 0,82, parame-

tri statistici, variano in funzione del nu-mero di campioni esaminati). Nel caso dei valori prima elencati, peraffermare che il prodotto è di Catego-ria I si dovrà abbassare il valore dichia-rato, e portarlo a 8,0 N/mm2.Quindi, a parità di valori rilevati e di nu-merosità di campioni provati, la Cate-goria I impone di dichiarare un valoreinferiore rispetto alla Categoria II. È comunque sempre opportuno dichia-rare un valore prudenziale. Infatti, se sidichiara un valore elevato, periodica-mente si potrebbero rilevare valori infe-riori al valore dichiarato. Si dovrebbe modificare, riducendolo, ilvalore riportato sulla scheda di prodot-to (cosiddetto “cartiglio”) e sui docu-menti forniti al professionista. Il pro-

dotto sarebbe ancora di Cate-goria I,

masi potrebbero avere conseguenze nega-tive nel caso di cantierigià iniziati, e comunquesi avrebbe incongruenzacon il valore ripor tatosui cataloghi, che nonpossono essere modifi-cati con tempestività. Le Norme tecniche perle costruzioni, ma an-che l’Eurocodice 6, fa-voriscono i blocchi diCategoria I riducendoi coefficienti di sicu-rezza da adottare neicalcoli. Un’ulteriore eimpor tante conse-guenza dell’applica-zione della marcatu-

ra Ce consiste nel fatto che ilprogettista non dovrà più fare riferi-mento alle prove eseguite presso unlaboratorio ufficiale, autorizzato ai sen-si della legge 1086, ma al valore di-chiarato dal produttore. Infatti la provaannuale è relativa a un singolo lotto;mentre il valore dichiarato rappresentail valore statistico di riferimento. I rapporti di prova ufficiali (che le nuo-ve Norme tecniche per le costruzioni ri-chiedono per i soli blocchi di CategoriaII) resteranno esclusivamente comeobbligo di legge, e serviranno per avereun valore di raffronto periodico che ilproduttore dovrà riportare sui docu-menti di controllo interni �

Le «Norme tecniche per lecostruzioni», ma anche

l’Eurocodice 6,favoriscono i blocchi di

Categoria I (elementi conresistenza a

compressione dichiaratacon probabilità di nonraggiungere il valore

dichiarato non superioreal 5 per cento; la

resistenza può esseredeterminata come valore

medio o valorecaratteristico) riducendo i

coefficienti di sicurezzada adottare nei calcoli.

Un’ulteriore e importanteconseguenza

dell’applicazione dellamarcatura Ce consiste

nel fatto che il progettistanon dovrà più fare

riferimento alle proveeseguite presso un

laboratorio ufficiale,autorizzato ai sensi dellalegge 1086, ma al valoredichiarato dal produttore.Infatti la prova annuale è

relativa a un singolo lotto,mentre il valore dichiarato

rappresenta il valorestatistico di riferimento.

minata come valore medio o valore ca-ratteristico»; - Elementi di Categoria II: «elementi peri quali non è previsto di raggiungere il li-vello di confidenza stabilito per gli ele-menti di Categoria I». In linea di principio non esiste differen-za fra il controllo di tipo 2+ e il control-lo di tipo 4. Il produttore deve in en-trambi i casi attivare un efficace siste-ma di rilevazione e di valutazione, ba-sato sul proprio regolamento di control-lo interno. La differenza consiste esclusivamentenel fatto che nel sistema 2+ intervieneun Organismo notificato che rilascia unattestato di conformità del sistema dicontrollo, verificandone modalità, fre-quenza e rispondenza al regolamentodi controllo; ma non entra nel meritodelle caratteristiche dichiarate delprodotto, che rimango-no di esclusiva respon-sabilità del produttore. Più interessante è defi-nire quando un prodottopuò essere di CategoriaI o di Categoria II, condi-zioni legate esclusiva-mente alla resistenzameccanica. Sulla base delle prove ini-ziali di tipo e sul risultatodei controlli periodici, ilproduttore dichiarerà unvalore di resistenza mecca-nica, precisando se si trat-ta di un valore medio o ca-ratteristico. Nel corso delleattività di controllo, prelevatialcuni campioni dal ciclo diproduzione, e sottoposti aprova, dovranno essere veri-ficate le condizioni seguenti:1 - il valore medio (o caratteri-stico) rilevato dev’esseremaggiore del valore medio (ocaratteristico) dichiarato;2 - il valore più basso riscon-trato dev’essere maggioredell’80 per cento del valore di-chiarato; 3 - il «valore di controllo», pari alvalore medio diminuito della de-viazione standard o costante di accet-tabilità, dev’essere maggiore del valo-re dichiarato.Il prodotto di Categoria I deve rispetta-re tutte e tre le condizioni; mentre peril prodotto di Categoria II è sufficienterispettare le condizioni 1 e 2. Un esempio potrà chiarire meglio l’ar-gomento. Si supponga che il produttore abbia di-chiarato sulla propria documentazione(documento Ce, catalogo, sito internetecc.) un valore di resistenza meccani-ca a carico verticale di 10 N/mm2 e sudi un lotto di controllo di sei pezzi abbia

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