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26 RCI Giuseppe La Franca Efficienza per un grande edificio commerciale REALIZZAZIONI OTTOBRE 2017 naugurato nel maggio scorso, Adigeo è il nuovo centro commer- ciale situato alla periferia meridionale di Verona, in prossimità dell’autostrada A4. L’edificio è il primo lotto di un più ampio piano di recupero e rivitalizzazione dell’ex area dismessa Officine Adige (oltre 100.000 m 2 di estensione), nel quale sono previste nuove costruzioni a destinazione residenziale, direzionale e alberghiera (circa 128.000 m 2 complessivi) più un parco urbano. Sostenuto da strutture in cemento armato prefabbricato con coperture in legno lamellare, il complesso presenta un impianto planimetrico pressoché triangolare delimitato da facciate dalle forme architettoniche contemporanee, a prevalente sviluppo orizzontale e caratterizzate da ampie superfici trasparenti. Al suo interno sono insediati un ipermer- cato, punti vendita specializzati e attività commerciali in diversi settori merceologici (abbigliamento, scarpe, pelletteria e accessori, casa e tempo libero, gioielleria, ottica, salute, cura del corpo, sport, elettroni- ca e telefonia, alimentari, servizi alla persona), oltre a bar e ristoranti prevalentemente situati nel tratto centrale del mall. I due livelli interrati (circa 92.000 m 2 complessivi) ospitano le autorimesse, mentre gli altri tre piani fuori terra (circa 42.000 m 2 ) sono riservati alle attività commerciali (13 grandi-medie superfici, 130 negozi, 18 ristoranti/bar), amministrative e di servizio, così articolate: - mall (7.100 m 2 ), supermercato (4.500 m 2 ), medie superfici (5.600 m 2 ), negozi (8.800 m 2 ), logistica (1.600 m 2), connettivo orizzontale e verticale (2.100 m 2 ) e servizi igienici (200 m 2 ), al piano terreno; - mall (7.100 m 2 ), food court (2.300 m 2 ), medie superfici (11.000 m 2 ), negozi (8.800 m 2 ), connettivo orizzontale e verticale (2.100 m 2 ) e servizi igienici (200 m 2 ), al primo piano; - uffici (700 m 2 ) e aree per il futuro ampliamento (4.000 m 2 ) al piano copertura. Ambiente, comfort, energia Promosso dagli sviluppatori ECE e CDS Holding, il progetto vede pro- tagoniste tecnologie costruttive selezionate per minimizzare i consumi energetici e le emissioni climalteranti, grazie a soluzioni d’involucro qua- I

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Giuseppe La Franca

Efficienza per un grande edificio commerciale

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naugurato nel maggio scorso, Adigeo è il nuovo centro commer-ciale situato alla periferia meridionale di Verona, in prossimità dell’autostrada A4. L’edificio è il primo lotto di un più ampio piano di recupero e rivitalizzazione dell’ex area dismessa Officine Adige (oltre 100.000 m2 di estensione), nel quale sono previste nuove costruzioni a destinazione residenziale, direzionale e alberghiera (circa 128.000 m2 complessivi) più un parco urbano. Sostenuto da strutture in cemento armato prefabbricato con coperture in legno lamellare, il complesso presenta un impianto planimetrico

pressoché triangolare delimitato da facciate dalle forme architettoniche contemporanee, a prevalente sviluppo orizzontale e caratterizzate da ampie superfici trasparenti. Al suo interno sono insediati un ipermer-cato, punti vendita specializzati e attività commerciali in diversi settori merceologici (abbigliamento, scarpe, pelletteria e accessori, casa e tempo libero, gioielleria, ottica, salute, cura del corpo, sport, elettroni-ca e telefonia, alimentari, servizi alla persona), oltre a bar e ristoranti prevalentemente situati nel tratto centrale del mall. I due livelli interrati

(circa 92.000 m2 complessivi) ospitano le autorimesse, mentre gli altri tre piani fuori terra (circa 42.000 m2) sono riservati alle attività commerciali (13 grandi-medie superfici, 130 negozi, 18 ristoranti/bar), amministrative e di servizio, così articolate:- mall (7.100 m2), supermercato (4.500 m2), medie superfici (5.600 m2), negozi (8.800 m2), logistica (1.600 m2), connettivo orizzontale e verticale (2.100 m2) e servizi igienici (200 m2), al piano terreno;- mall (7.100 m2), food court (2.300 m2), medie superfici (11.000 m2), negozi (8.800 m2), connettivo orizzontale e verticale (2.100 m2) e servizi igienici (200 m2), al primo piano;- uffici (700 m2) e aree per il futuro ampliamento (4.000 m2) al piano copertura.

Ambiente, comfort, energia Promosso dagli sviluppatori ECE e CDS Holding, il progetto vede pro-tagoniste tecnologie costruttive selezionate per minimizzare i consumi energetici e le emissioni climalteranti, grazie a soluzioni d’involucro qua-

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Il nuovo polo veronese del retail si distingue per minimi consumi energetici, flessibilità gestionale e affidabilità funzionale, ottimale comfort termoigrometrico e controllo costante della qualità ambientale degli spazi.

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li, ad esempio: l’esteso ricorso a materiali termoisolanti e a serramenti a taglio termico (miglioramento delle prestazioni del 20% rispetto al minimo normativo), la cura nella coibentazione dei ponti termici, l’impiego di vetrate basso-emissive e di dispositivi di schermatura solare, la permeabilità al vapore crescente dall’interno verso l’esterno per evitare la formazione della condensa interstiziale.Le condizioni del comfort interno sono state oggetto di particolare attenzione, ad esempio per quanto attiene la distribuzione e la qualità dell’aria, evitando la formazione di correnti grazie all’uso di diffusori di elevata qualità e di sistemi di filtrazione spinti (prefiltrazione G4 e filtri ad alta efficienza F7 e F8, a seconda dei locali), con monito-raggio continuo delle condizioni di salubrità. L’adozione di impianti molto performanti, il ricorso alle fonti rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, pompe di calore aerotermiche), il riuso delle risorse locali (raccolta e recupero di 5.000 m3/a di acqua piovana per uso irriguo) e l’attenzione all’impatto ambientale dell’intervento (rivestimento della copertura con strati di poliolefine bianco, per evitare l’effetto isola di

I PROTAGONISTI DELL’IMPIANTOCommittenteECE Projektmanagement, CDS HoldingProgetto architettonicoStudio arch. Michele Segala, Studio ZappaDesign consultantL35Progetto impiantisticoStudio Zenucchi Faletti, p.i. Marco Zenucchi, ing. Roberto FalettiGeneral contractorCDS CostruzioniInstallazione impiantiPanzeriI fornitoriImpianto VRF, diffusori, ugelli: SystemairElettropompe, gruppi circolazione: WiloUnità trattamento aria: ZoppellaroTorri di raffreddamenti: BaltimoreCaldaie, collettori solari termici, bollitori: UnicalPompe di calore, unità rooftop: ClimavenetaScambiatori di calore: Total Transfer TecSerbatoi d’accumulo: ZaniLame d’aria, estrattori fumo: Fläkt WoodsBuilding management system: Siemens

calore) hanno contribuito a raggiungere elevati standard di sostenibilità (certificazioni energetica in classe A e rating Gold secondo LEED CS v2009). Elevata efficienza energetica, massimo grado di flessibilità gestionale e affidabilità funzionale, indipendenza impiantistica delle diverse aree e minimizzazione dell’impatto ambientale: questi sono i criteri che hanno guidato lo Studio Zenucchi Faletti nella progettazione degli impianti termomeccanici, partendo dalle seguenti condizioni: zona climatica E; 2.468 gradi giorno; T esterna: inverno -5 °C; estate: 32 °C; U.r. esterna: inverno 85%; estate: 55%.

Le centrali termomeccaniche La centrale termica è situata sulla copertura ed è composta da 4 caldaie a condensazione con bruciatore modulante (2 MW com-plessivi), alimentate a gas metano, complete di dispositivo per la neutralizzazione della condensa e con espulsione dei fumi tramite canna fumaria in acciaio inox a doppia parete. Il funzionamento dei generatori termici avviene in cascata, mediante regolazione elet-

Situato ala periferia sud di Verona, all’interno di un’ex area dismessa, il centro commerciale Adigeo si distingue per l’integrazione fra edificio e impianti delle soluzioni per il comfort e la salubrità ambientale (ECE).

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tronica automatica in funzione della temperatura dell’aria esterna.Dal collettore caldo si diramano i circuiti diretti all’anello termostatico, alle lame d’aria e alle batterie di post-riscaldamento; per garantire la circolazione minima, il circuito per il post-riscaldamento è equipag-giato a fine linea con valvole a 3 vie. Due aerotermi elettrici (9 kW) attuano la protezione antigelo (T min 10 °C) delle apparecchiature situate nella centrale.Per la produzione di acqua calda e refrigerata al servizio delle batterie delle UTA sono presenti 2 pompe di calore del tipo silenziato (460 kWf e 388 kWt ciascuna), dotate di condensatore raffreddato ad aria, ventilatori elicoidali e gruppo di pompaggio integrato. A valle delle pompe di calore, un accumulo termostatico (2.000 l) provvede allo stoccaggio dei fluidi termovettori. La precedenza nel funzionamento delle caldaie e/o delle pompe di calore è regolata dal BMS mediante elettrovalvole a 2 vie. Le tubazioni sono in acciaio nero coibentato.La produzione di ACS per i servizi igienici pubblici (fabbisogno gior-naliero circa 1.200 l) è affidata a 12 collettori solari (superficie utile circa 2,2 m2 ciascuno) posti in copertura, collegati ai bollitori ad accumulo (1.500 l ciascuno), dotati di doppio scambiatore di calore e situati nella centrale termica.L’impianto solare termico copre il 60% del fabbisogno stimato, il resto della produzione è demandata a 2 caldaie murali integrative (35 kW ciascuna) alimentate a gas. La distribuzione a 42 °C avviene attraverso tubazioni in acciaio zincato coibentato con ricircolo.La centrale di trattamento dell’acqua comprende filtro dissabbiatore, addolcitore automatico a doppia colonna, dispositivi per il dosaggio

Anello termostatico e free cooling Per il funzionamento in free cooling dell’anello termostatico è stato considerato che nei negozi interni, generalmente privi di superfici disperdenti, il funzionamento delle singole pompe di calore è quasi esclusivamente in raffreddamento, in modo da compensare i carichi endogeni - indicativamente secondo le seguenti modalità:- da ottobre a marzo, il carico positivo in ambiente è smaltito pressoché interamente dal free cooling;- in luglio e agosto non viene considerato l’apporto del free cooling;- negli altri periodi dell’anno il free cooling è smaltito dall’apporto del free cooling in modo parziale (aprile 75%; maggio e settembre 50%; giugno 25%).Nel calcolo del carico in riscaldamento, è stato considerato l’apporto del free cooling:- praticamente nullo nei mesi da novembre a febbraio;- in modo parziale nel resto del periodo (marzo e ottobre 40%; aprile 30%; maggio e settembre 20%).Il controllo della temperatura e i comandi di tutti i componenti dell’impianto sono affidati al BMS. Poiché il consumo elettrico di ciascuna delle pompa di calore è a carico dei tenants, sono contabilizzate singolarmente le spese per il pre-riscaldamento dell’acqua calda e per il consumo elettrico delle torri di raffreddamento e delle pompe di circolazione.

Il progetto degli impianti di climatizzazione e ventilazione (in alto, alcuni dei diffusori a lunga gittata) ha interessato direttamente il mall, gli uffici, i servizi e l’anello termostatico per le piccole superfici di vendita (ECE).

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L’anello termostatico sfrutta il free cooling sia per il raffrescamento (tranne in luglio e agosto), sia per il riscaldamento (tranne da giugno a settembre), conseguendo un significativo risparmio energetico (ECE).

Schema tipico dell’allacciamento alle reti termofluidiche condominiali (anello termostatico e ventilazione meccanica): le prestazioni delle pompe di calore installate dai tenants è stata informata a precise specifiche tecniche (Studio Zenucchi Faletti).

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delle poliammine (per il caricamento degli impianti), dell’antincrostante e del biocida (per le torri di raffreddamento), dei polifosfati e del com-posto antilegionella (per la produzione dell’ACS).

Gli spazi collettivi Il mall (ricambio dell’aria: 7 m3/h/m2) è climatizzato da un impianto composto da 12 unità roof-top in pompa di calore del tipo aria-aria (complessivamente: 3.706 kWf; 3.398 kWt; mandata 531.000 m3/h; ripresa 478.600 m3/h) poste sulla copertura. Si tratta di macchine in versione silenziata, equipaggiate con ventilatori di mandata e di ripresa con inverter e dotate di recuperatore del calore contenuto nell’aria di ripresa, del tipo entalpico ad altissimo rendimento (minimo 70%). Le rooftop operano in base ai segnali rilevati dalle sonde di temperatura ambiente e di qualità dell’aria e sono idonee per l’ottenimento del credito EAc4 “Gestione avanzata fluidi refrigeranti” nella certificazione LEED. Le macchine al servizio delle aree d’ingresso al piano terreno dispongono anche di una batteria elettrica integrativa. Le reti aerauli-che di mandata sono formate da canali in acciaio zincato, coibentati con lana minerale e barriera vapore nei tratti esterni e con gomma espansa nei tratti interni all’edificio, mentre quelle di ripresa sono coibentate solo nei tratti esterni. La distribuzione dell’aria è affidata a diffusori del tipo lineare (piano terreno) e a soffitto a lunga gittata (zona ingressi al piano terreno e food court al primo piano), oltre che a ugelli a lunga gittata (primo piano). In corrispondenza degli ingressi, anche di quelli situati ai piani interrati, sono installate lame d’aria composte da batteria di riscalda-mento (mandata 50 °C; ritorno 30 °C), filtro piano, ventilatore ad alta

Le scelte del progetto«Abbiamo iniziato a progettare gli impianti nel 2013 per conto di CDS Holding - afferma il p.i. Marco Zenucchi (Studio Zenucchi Faletti). Nel 2015, il coinvolgimento dello sviluppatore tedesco ECE ha comportato un’accelerazione del processo progettuale, culminato con la costruzione del centro commerciale conclusasi nell’arco di circa 16 mesi. Per Adigeo sono state impiegate alcune fra le tecnologie più avanzate presenti oggi sul mercato dal punto di vista tecnico e impiantistico, che offrono prestazioni energetiche ottimali nel rispetto dei vincoli di budget indicati dagli investitori».Quali sono gli aspetti più interessanti del progetto termomeccanico?«In stretta collaborazione con gli altri progettisti e con i tecnici della committenza, ci siamo orientati verso uno studio molto dettagliato sia delle caratteristiche prestazionali dell’involucro edilizio, sia dei percorsi delle canalizzazioni dell’aria, valutando con attenzione anche la posizione dei diffusori per assicurare i massimi livelli comfort e qualità ambientale agli utenti. L’efficienza energetica è stata uno degli obiettivi principali: l’uso di recuperatori entalpici rotativi, di sonde di qualità dell’aria e di dispositivi a portata variabile, oltre al ricorso a tutte le sinergie energetiche possibili, ha costituito il “cuore” del progetto degli impianti di climatizzazione. É il caso del free cooling attuato sull’anello termostatico, che sfrutta le differenze fra i carichi dei negozi interni (per i quali normalmente è preponderante la domanda frigorifera dovuta all’illuminazione e all’affollamento)

e quelli perimetrali (che devono fronteggiare anche lo scambio termico attraverso l’involucro esterno). Anche grazie a soluzioni costruttive e impiantistiche mirate – come la scelta di vetrate con un ridotto fattore solare e di corpi illuminanti a led – soprattutto nelle stagioni di transizione l’anello termostatico compensa i differenti fabbisogni che si generano negli spazi interni, restituendo un’efficienza media stagionale molto elevata. In sede di progettazione abbiamo valutato i vantaggi ottenibili. Nel confronto con un tradizionale impianto a 4 tubi, a parità di potenza resa e di durata del funzionamento, la scelta dell’anello termostatico ha comportato significativi risparmi legati principalmente alle

migliori prestazioni delle pompe di calore. Nel periodo estivo, infatti, il più elevato EER dei generatori collegati all’anello rispetto a quello di un tipico impianto idronico comporta un risparmio nell’ordine del 20% circa, anche considerando il maggior consumo di energia elettrica connesso all’assorbimento delle torri di raffreddamento. Nonostante una durata media giornaliera di utilizzazione degli impianti leggermente superiore (6 h per l’impianto a 4 tubi, contro 6,5 h dell’impianto ad anello termostatico), è stato stimato un risparmio nello stesso ordine di grandezza anche per il periodo invernale, sempre principalmente in ragione del COP più elevato delle macchine installate dai tenants. A questi risparmi bisogna anche sommare il minor consumo orario di gas metano (-46% circa). Fra gli altri aspetti significativi sono da segnalare la cura prestata alla sicurezza, in particolare per gli impianti di ricambio dell’aria e di estrazione dei fumi dall’autorimessa interrata, sia l’attività di indirizzo e controllo svolta nei confronti dei tenants, affinché gli impianti di loro pertinenza rispondessero alle linee guida e alle specifiche prestazionali previste dal progetto, in vista della certificazione LEED».

P.i. Marco Zenucchi, Studio Zenucchi Faletti

Il funzionamento delle 4 caldaie a condensazione con bruciatore modulante avviene in cascata, mediante regolazione elettronica automatica in funzione della temperatura dell’aria esterna (Studio Zenucchi Faletti).

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prevalenza, diffusore lineare a grande lancio e variatore di velocità manuale. Il loro funzionamento è attivato tramite un contatto ausiliario sulla porta d’ingresso, con spegnimento ritardato tramite un regolatore della temperatura in ambiente dotato di temporizzatore. Le tubazioni idroniche dirette alle rooftop e alle lame d’aria sono in acciaio nero coibentato.

Grandi superfici di vendita e uffici L’ipermercato e le medie aree di vendita (con superficie superiore a 400 m2) sono climatizzati da impianti autonomi, attestati su pompe di calore aerotermiche del tipo rooftop, mentre gli altri esercizi com-merciali dispongono di condizionatori collegati all’anello termostatico comune. In tutti i casi gli impianti sono installati a cura dei singoli tenants. Per le grandi e medie aree di vendita, in sede di progetto è stata ipotizzata l’installazione di unità rooftop in pompa di calore aria/aria poste sulla copertura, con le relative predisposizioni (cavedi tecnici, ecc.). Le unità sono realizzate in versione silenziata e dotate di recuperatori di calore entalpici ad altissimo rendimento, di sonda di qualità dell’aria, e di scheda di interfaccia con BMS. Le prestazioni energetiche delle rooftop rispettano le prescrizioni previste dai proget-tisti e sono idonee alla certificazione LEED. Gli uffici sono condizionati da un impianto autonomo a espansione diretta, con unità motocon-densanti in pompa di calore collegate da tubazioni di rame alle unità interne, del tipo a cassetta installate nei controsoffitti. Il gas frigogeno utilizzato è R-410a. Il rinnovo dell’aria è assicurato da 2 UTA complete di recuperatore di calore entalpico ad alta efficienza, dalla rete di canali in acciaio zincato, da diffusori ad alta induzione e da griglie di ripresa

a schermo forellinato. Un bollitore ad accumulo con pompa di calore produce l’ACS.

Negozi e ristorazione L’anello termostatico condominiale a portata variabile realizza un funzionamento a elevata conservazione energetica, al servizio degli esercizi di ristorazione e dei negozi con superficie inferiore a 400 m2. L’anello è equipaggiato con una stazione di pompaggio dedicata (4 elettropompe) ed è collegato:- alla centrale termica, tramite due scambiatori di calore (500 kW ciascuno, uno di riserva all’altro);- alla centrale di dissipazione del calore, composta da 2 torri di raffred-damento a circuito chiuso (1.750 kW ciascuna), di tipo silenziato con ventilatori con inverter, ciascuna servita da una coppia di elettropompe dedicata;- alle pompe di calore reversibili del tipo acqua/aria, situate nei singoli esercizi commerciali, che portano l’aria al livello entalpico necessario alla climatizzazione attingendo o riversando il calore nell’anello, che funge contemporaneamente da sorgente fredda (T min 15 °C) e calda (T max 29 °C). Ad eccezione dello stacco sull’anello (valvole di inter-cettazione, manometri e termometri per l’anello termostatico) e del dispositivo automatico per il bilanciamento e la limitazione della portata dell’acqua (autoflow), i singoli tenants sono tenuti a installare i propri impianti di climatizzazione nel rispetto delle prestazioni energetiche e del livello di recupero del calore previsti dal progetto impiantistico generale. Le tubazioni dell’anello sono in acciaio nero coibentato; quelle delle torri di raffreddamento sono dotate di cavo scaldante antigelo.

Costruite per l’ottenimento del credito “Gestione avanzata fluidi refrigeranti” nella certificazione LEED, le unità rooftop in pompa di calore sono destinate alla climatizzazione del mall e delle grandi e medie superfici di vendita (Studio Zenucchi Faletti).

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La condensa delle pompe di calore è inviata allo scarico dei servizi igienici, previa interposizione di un sifone. In ciascuno degli esercizi della ristorazione (ricambio dell’aria: 16 m3/h/m2) e delle piccole aree di vendita (7,5 m3/h/m2) sono inoltre presenti punti di immissione dell’aria primaria e di estrazione dell’aria esausta. Realizzate con ca-nalizzazioni di mandata e ripresa in acciaio zincato e condotte flessibili in alluminio, tutti coibentati, le reti aerauliche sono attestate su 6 UTA, di cui 5 per i negozi (complessivamente: mandata 185.000 m3/h; ripresa 174.750 m3/h) e una per gli esercizi di ristorazione (20.000 m3/h; ripresa 16.000 m3/h), tutte installate sulla copertura. Dotate di

silenziatori, ventilatori con inverter, filtri piani e a tasche, recuperatore entalpico rotativo, batterie calda e fredda (rispettivamente: mandate 45 °C e 8°C; ritorni 40 °C e 13 °C), le UTA fanno parte dell’impianto predisposto dal costruttore assieme allo stacco dell’aria primaria (con serrande di intercettazione) e del dispositivo automatico di bilancia-mento e di limitazione della portata. La realizzazione degli impianti a valle degli stacchi è appannaggio dei tenants, al pari dell’installazione degli impianti di compensazione ed espulsione tramite cappe per le cucine. L’allontanamento dell’aria esausta dai servizi igienici e dal locale rifiuti è demandata a 9 estrattori (portata complessiva 28.600 m3/h).

Le pompe di calore aria/acqua alimentano le batterie calde e fredde delle unità di trattamento dell’aria, poste al servizio degli spazi collettivi e delle piccole superfici di vendita (Studio Zenucchi Faletti).

Tutte le 6 unità di trattamento dell’aria, di cui 5 per i negozi e una per gli esercizi della ristorazione, sono installate sulla copertura del centro commerciale e sono dotate di recuperatori di calore del tipo rotativo entalpico (Studio Zenucchi Faletti).

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Ventilazione e sicurezza La protezione antincendio è affidata a impianti di tipo UNI 45 - 70 e sprinkler, basati su gruppi di spinta (portata totale 350 m3/h) che hanno a disposizione una riserva idrica totale di 539.100 l per il funzionamento contemporaneo di:- idranti interni (57.600 l) e sprinkler a secco (81.000 l) per l’autorimessa.- idranti esterni (108.000 l) e riserve sprinkler (292.500 l) per il centro commerciale.La gestione dei livelli nelle vasche, del comando delle pompe e del rimando degli allarmi è controllata dal BMS. Le reti interrate sono rea-lizzate in acciaio zincato, se necessario protette dal gelo mediante cavo scaldante. L’autorimessa è dotata di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture, a parete e a soffitto (superficie minima 1/25 della superficie dei parcheggi), integrato da un impianto di ventilazione meccanica per l’estrazione dei fumi (portata minima 3 vol/h).Dimensionato secondo i nuovi criteri ingegneristici di prevenzione in-cendi, l’impianto di estrazione dei fumi è composto estrattori perimetrali ed estrattori canalizzati al servizio delle zone più centrali. L’impianto è dotato di un sistema di controllo e supervisione e può essere attivato automaticamente o manualmente dal personale di sorveglianza. Nella zona dei negozi (medie superfici) è installato un impianto di controllo dei fumi capace di garantire un’altezza libera dal fumo pari almeno a 4,50 m. Immessa a compensazione dei fumi estratti dall’alto, l’aria esterna è mossa da 2 estrattori del tipo cassonato (circa 42.500 m3/h ciascuno) installati sulla copertura, resistenti per 2 ore a 400 °C.

Il building management system Regolazione, controllo e supervisione sono demandati a un BMS digitale a microprocessore a libera programmazione, con hardware modulare composto da:- unità centrale (programmatori a microprocessore che dialogano tramite bus;- postazione pc locale per l’acquisizione dei dati, situata nella por-tineria;- moduli per il comando dei motori e per l’ingresso/uscita dei se-gnali digitali o analogici. Gli impianti termomeccanici collegati al BMS comprendono le centrali termica e frigorifera e l’anello ter-mostatico, UTA ed estrattori, le pompe di calore nei negozi (stato di funzionamento). Sono interfacciati anche i sistemi di regolazione delle unità rooftop del mall e degli impianti VRV degli uffici, i sistemi KNX (supervisione impianti elettrici) e per il rilevamento dei fumi, oltre ai segnali di stato/allarme delle centrali idrica e antincendio e delle pompe di solleva-mento delle acque nere, meteoriche e disoleate. Per la parte termo-meccanica il BMS opera nel rispetto dei seguenti criteri di gestione:- analisi della richiesta energetica e attivazione della fonte più con-veniente;- lettura dei consumi da parte dei sistemi di produzione;- controllo dello stato e degli allarmi dei componenti principali;- controllo della qualità dell’aria in ambiente. ^

Impianti molto performanti, ricorso alle fonti rinnovabili, riuso delle risorse locali e attenzione all’impatto ambientale concorrono agli elevati standard di sostenibilità: certificazione energetica classe A e LEED CS v2009 rating Gold (Studio Zenucchi Faletti).

Quanto la temperatura dell’acqua all’interno dell’anello termostatico supera 29 °C, il fluido circolante viene raffreddato da 2 torri a circuito chiuso; in caso di necessità di riscaldamento si attivano le caldaie (Studio Zenucchi Faletti).

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