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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 24.07.2012 Pagina 1 di 40

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Rassegna stampa 24.07.2012

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Page 1: Rassegna stampa 24.07.2012

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

24.07.2012

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Bologna

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ferrara

Ravenna

INDICE

Lega Nord E-R: “800 allevatori a rischio carcere per i ritardi della Regione”24/07/12 Bologna2000.com 4

Scuole, centro sinistra dissolto. Sel non vota la convenzione24/07/12 Corriere di Bologna 5

"Dalla non voleva lasciare l'eredità ad Alemanno"24/07/12 Corriere di Bologna 7

Materne, sì al referendum tra pubbliche e private24/07/12 La Repubblica Bologna 8

Bocciata l’idea di super-ente della Masini24/07/12 Gazzetta di Reggio 9

Pioggia di soldi alle associazioni24/07/12 Gazzetta di Reggio 12

La Provincia assesta il bilancio per 6 milioni24/07/12 Gazzetta di Reggio 14

riguarda manutenzione ordinaria di immobili e auto e per gli incarichi professionali,24/07/12 Il Resto del Carlino Reggio 15

Sostegno del Comune al volontariato: in un anno 146mila euro24/07/12 Il Resto del Carlino Reggio 16

Le spese del Comune e i tagli possibili24/07/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 17

Al volontariato 146mila euro24/07/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 19

I bilanci dei partiti ai raggi x24/07/12 Gazzetta di Modena 20

«Il sindaco convochi un Consiglio comunale aperto per spiegare tutto ai cittadini»24/07/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 21

Casa della salute, cresce il fronte del no24/07/12 Modena Qui 22

SCINTILLE IDV Piano sosta, stoccata della Bandini alla Zivieri24/07/12 Il Resto del Carlino Imola 23

Derivato Dexia, ok del Consiglio all’annullamento del contratto24/07/12 Il Resto del Carlino Ferrara 24

FUTURO DELLA BERCO DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE24/07/12 Il Resto del Carlino Ferrara 25

Annullato il derivato Dexia Tre gruppi escono dall’aula24/07/12 La Nuova Ferrara 26

Musica, arti visive e altri linguaggi24/07/12 Corriere Romagna Ravenna 27

Piano sosta, stoccata della Bandini alla Zivieri24/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 28

I nuovi artisti colorano di rosa il grattacielino24/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 29

Capanni nuove regole in Commissione24/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 30

Piano Sosta Bandini (ex Idv) “Anche Zivieri non lo voleva”24/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 31

Castel Bolognese Solidarietà Pd Casadio e Bonaccini pro terremotati24/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 32

La lettera “Noi vigileremo sulla Giunta”24/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 33

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Page 3: Rassegna stampa 24.07.2012

Forlì Cesena

Rimini

Il vicesindaco Battistini con 258mila euro guadagna dieci volte più di Baredi e Montalti24/07/12 Il Resto del Carlino Cesena 34

Il vicesindaco Battistini è il paperone della giunta24/07/12 La Voce di Romagna Cesena 35

Consiglio comunale, tre avvicendamenti e 116 appuntamenti24/07/12 La Voce di Romagna Cesena 36

Lotta alla vivisezione Il vice sindaco: “Istituzioni si muovino”24/07/12 La Voce di Romagna forlì 37

Nuova invasione di nomadi Adesso arrivano di notte24/07/12 Il Resto del Carlino Rimini 38

Scontro tra riformisti e conservatori24/07/12 La Voce di Romagna Rimini 39

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press LITE 24/07/2012 Bologna 2000

Lega Nord E-R: "800 allevatori a rischio carcere per i ritardi della Regione"

"Quali impellenti necessità hanno attanagliato l'assessore regionale Sabrina Freda dall'autunno scorso tanto da dimenticarsi di 800 allevatori

che oggi rischiano il carcere per i ritardi di una delibera sulle emissioni in atmosfera degli allevamenti?". Lo chiede il consigliere regionale

leghista Stefano Cavalli in un'interrogazione depositata oggi agli uffici dell'Assemblea legislativa e già annunciata ieri dopo che la stampa

aveva riportato la notizia delle proteste di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri per i "gravissimi ritardi della Regione nella pubblicazione

della modulistica che consente agli allevamenti di vacche e maiali di mettersi in regola con le norme sulla qualità dell'aria". Il compito spetta

alla Regione, come stabilito dalle modifiche al testo unico in materia ambientale, che risalgono all'autunno scorso.

Lo stesso testo unico fissa il termine per la messa in regola al 31 luglio. Dal momento che la delibera è stata approvata solo il 16 luglio e

divulgata nelle scorse ore, agli 800 allevatori emiliano romagnoli restano pochissimi giorni per chiudere la pratica. Per questo nella sua

interrogazione Cavalli chiede anche alla Regione "quali iniziative intenda porre in essere per rimediare al 'pasticcio' combinato". "Ricordiamo

— precisa Cavalli — che le attese interminabili della Regione stanno mettendo in difficoltà compatii di eccellenza dell'Emilia Romagna che in

un periodo di grave crisi economica si aspetterebbero dalle istituzioni misure di sostegno più che complicazioni dettate da gravissime

dimenticanze".

(Lega Nord Regione Emilia Romagna)

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press unE 24/07/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

La maggioranza a pezzi

Scuole, centrosinistra dissolto Sei non vota la conveone

• Paritarie: Caviali° (Idv) esce dall'aula. A Favore Pdl e I rga la delibera varrà per il mandato ma con una Verifica annuale

Ci sono molti modi per de-scrivere quello che è succes-so ieri in consiglio comunale nel corso della seduta nella quale si è votata la d.eiibera sulla nuova convenzione tra. il Comune e le scuole mater-ne private. Il primo è che al-meno sulla scuola la maggio-ranza che è uscita dalle urne e che appoggia la giunta Me-rola non c'è più: la delibera infatti è stata votata dal solo Partito democratico e non da Sinistra e Libertà e dall'Italia dei Valori. I vendoliani han-no deciso di astenersi men-tre il consigliere dipietrista Pasquale Caviano ha lasciato l'aula molto prima del voto. I democratici, per evitare scherzi, avevano precettato i propri consiglieri. C'è ad.dirit-tura chi come il consigliere Pd, Tommaso Petreila è stato costretto a rientrare dalle va-canze per votare la delibera.

Il secondo modo di legge-- re politicamente quello che è avvenuto ieri è che almeno sul tema della scuola la deli-bera è passata con una mag-gioranza che assomiglia a quella del governo Monti: hanno votato a favore Pd e Pdl con l'aggiunta della Lega Nord. Il terzo modo per legge-re la vicenda, sul piano del merito, è che comunque la giunta ha evitato guai peggio-ri ed è riuscita ad. approvare

la delibera che cambia i crite-ri di finanziamento alle scuo-le private ma che di fatto blin-da l'erogazione dei fondi fino alla fine del mandato. Quali potevano essere i guai peg-giori? Un voto negativo di Sei che avrebbe mandato letteral-mente in frantumi la maggio-ranza. Lo si è evitato grazie ad un lungo lavoro di media-zione che ha portato ad intro-durre alcuni correttivi alla de-libera originaria ampiamente illustrati dall'assessore alla Scuola, Marilena Pillati in au-la. Si è trattato di correttivi più formali che sostanziali ad eccezione dell'impegno della giunta di una verifica annuale delle convenzioni con le materne private che co-prono circa il 20% dell'offerta e danno una risposta a circa 1.736 famiglie.

Cosa succederà nella mag-gioranza politica che sostie-ne Merola? Per ora probabil-mente niente ma è certo che qualche contraccolpo potreb-be esserci. «Non si discute di una crisi della maggioranza

—ha chiarito la capogruppo di Sel, Cathy La Torre ma di una differenziazione e di un giudizio non pienamente positivo su un provvedimen-to». A seguire tutta la partita per il partito di Vendola è sta-to però il consigliere comuna-le Mirco Pieralisi. Ieri interve-nendo in aula ha riconosciu-to che alcune modifiche ci so-no state ma ha aggiunto: «Quel coraggio che ci voleva nella delibera non c'è. Le sen-sibilità sono diverse ma io non trovo scandaloso se su punti specifici di un program-ma si fa la strada insieme e su altri ci si differenzia. Non stiamo facendo campagna elettorale ma stiamo cercan-do di amministrare una cit-tà».

Per la verità i punti specifi-ci di contrasto tra Sel e la. giunta sono piuttosto nume-- rosi e al tema dei finanzia-menti alle scuole private an-drebbero aggiunti il Peo-ple-mover e molte altre que-stioni ma è chiaro che al mo-mento la maggioranza non

corre seri pericoli. Anche per-ché in un momento come questo sarebbe davvero com-plicato spiegarlo agli elettori. Semmai la giunta dovrebbe essere preoccupata per quel-lo che accadrà da settembre in poi quando ricomincerà il dibattito sulla fondazione pubblico -privata per i servizi scolastici e sociali. Ad un cer-to punto le scelte da prende-re saranno molto più compli-cate rispetto alla convenzio-ne con le scuole paritarie. Il Pd per ora non drammatizza. «Chi ha affermato che non si sente pronto a votare la deli-bera— ha detto nel suo inter-vento in aula la consigliera Pd, Raffaella Santi Casali ha comunque dato un contri-buto importante». Hanno det-to sì anche il Pdl (due consi-glieri si sono astenuti), la Le-ga Nord e il civico Stefano Al - drovandi. Contrari invece i consiglieri del Movimento Cinque Stelle.

Obvìo Romankg [email protected]

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press unE 24/07/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Hanno detto

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------------- ------------------------ ------- i finantiaalerrtl i La spaccatura La convenzione approvata ›)linda per 4 anni Sei da tempo si era detta contraria a una i soldi che vengono versati alle paritarie. Ma convenzione così lunga. Ma ha sempre detto ci sarà una verifica annuiste sul meccanismo di non voler far cadere la maggioranza

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La scheda

coíitributo Le materne private coprono circa il 20% dell'offerta di per bimbi e danno una risposta a 1.735' famiglie

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press unE 24/07/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Il senatore del Pdl Giovanardi dice la sua «verità». Fondazione, prime adesioni all'appello per farla subito

«Dalla non voleva lasciare l'eredità ad Alemanno»

Mentre gli eredi di Lucia Dalla sembrerebbero andare nella direzione della fondazio-ne - come tra l'altro chiesto domenica da quelle di altri due cantanti quali De Andrò e Gaber - fa discutere un'intervi-sta di Carlo Giovanardi che ha puntato il dito sul lascito del cantante bolognese.

<e Lucio Dalla non ha fatto il testamento in favore di Mar-co Alemanno, vuoi dire che non lo voleva fare. Non voleva lasciargli nulla. Se avesse volu-to, avrebbe avuto tutti gli stru-menti per farlo», ha risposto il senatore RH alle domande di Klaus Davi nella sua trasmis-sione Klauseondicio. Poi, en-trando nei merito della que-stione testamentaria, Giova-nardi ha aggiunto che non

avrebbe nulla a che vedere con il dibattito sui diritti degli omosessuali: «So che Lucio Dalla non ha mai fatto testa-mento. Se in vita abbia intesta-to delle cose, fatto delle dona-. zioni, aiutato, non lo so e ne-anche mi interessa. Se Ale-

manno ritiene di avere degli elementi tali da poter rivendi-care parte dell'eredità, fa bene a dirlo, però non è una cosa che riguarda assolutamente il dibattito sui gay e sul matri-monio gay, far entrare per for-za il caso Dalla nella vicenda

dei matrimoni gay è offensivo per lui, per la sua libertà, per il suo diritto di vivere la sua vi-ta come voleva». Due «cose so-no certe: uno, Lucio Dalla non ha fatto outing, non ha mai vo-luto fare coming out. Due, non ha fatto neanche testa-

inirnagini Da sinistra Carlo Giovanardi; Dori Ghezz i presidente della Fondazione De Andrò; A destra Lucio Dalla con Marco Alemanno

mento. Sono due segnali forti assolutamente da rispettare».

Le risposte del mondo gay non si sono fatte attendere. Il primo a prendere la parola contro Giovanardi è stato Franco Grillirti, presidente Gaynet: «Questa volta se la

prende con Lucio Dalla e con Marco Alemanno dichiarando con una certa soddisfazione il noto sul mancato testamento e per Alemanno è giusto che non ci sia nulla da pretendere. Stiano quindi zittii gruppi gay che ne parlano come un

esempio dei disastri provocati dalla mancanza di una norma-tiva sui diritti delle coppie omosessuali. Giovanardi si in-venta persino una fidanzata per Alemanno». A Grillinì ha fatto eco il consigliere Pd Bene-detto Zacchiroli: «Parlare di Dalla e Alemanno è un prete-sto per farsi pubblicità, la leg-ge dice che il lascito toccherà agli eredi, dire di più è dare aria alla bocca - sbotta - Chi era vicino a Lucio sa poi che la fondazione era un suo volere, per cui mi unisco al coro della De Andrè e Gaber>».

Appello che pare essere sta-to raccolto dagli eredi. Simone Baroncini., ultimamente trince-rato nel più assoluto silenzio, si é lasciato andare a qualche buon proposito: «Anche noi siamo per la fondazione, è un problema di tempi, siamo ere-di da soli otto giorni, direi che siamo per impegnarci in que-sta direzione».

Andrea Rinaldi

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Materne, sì al referendum tra pubbliche e private Igaranti ammettono il quesito, se verranno raccolte 9milafirme si andrà al voto

ILARIA VENTURI

VIA lib era al referendum contro i finanziamenti comunali alle scuole materne private parita-rie. Il Comitato dei garanti del Comune, dopo più di quattro ore di discussione, ha giudicato ammissibile uno dei due quesi-ti presentati dal Comitato Arti-colo 33. E, dunque, sarà consul-tazione popolare. La quarta nel-la storia di B ologna.

Una decisione che arriva pro - prio nel giorno in cui il consiglio comunale approva la nuova convenzione con le materne paritarie grazie a un inedito as-se Pd-Pdl e Lega e una maggio-ranza che va in pezzi (Sel si astie - ne, l'Idv non si pre senta in aula). E che segna l'avvio di uno scon-tro politico sul welfare per l'in-fanzia con cui la giunta Merola dovrà fare i conti. IlComitato dei garanti, composto dai docenti di Istituzioni di diritto pubblico Antonio Carullo e Francesca Re scigno, i costituzionalisti To-maso Francesco Giupponi ed Edoardo Carlo Raffiotta e l'av-vocato Donatella Ianelli, ha de-ciso a maggioranza sul quesito referendario approvato.

Ai b ologne si sarà chiesto qua-le proposta ritengono migliore per garantire il diritto all'istru-zione ai bambini che chiedono la materna: «Utilizzare le risorse finanziarie comunali, che ora vengono erogate secondo il vi-gente sistema delle convenzio-ni con le scuole d'infanzia pari-tarie a gestione privata, per le scuole comunali e statali o perle scuole paritarie private?». A vo-tare contro l'ammissibilità solo il professor Antonio Carullo. Il

C RIPRODUZIONE RISERVATA

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giurista era garante anche l'an-no scorso e fu tra quelli che vo-tarono contro al precedente quesito.

È una storia che dura da due anni, infatti, quella del referen-dum consultivo sui finanzia-menti alle materne private. Il vecchio Comitato prima non si pronunciò perché nella città commissariata mancava il con-siglio comunale. Poi un giudice, su ricorso dei referendari, co-strinse ad emanare un verdetto. E fu negativo. A distanza di un anno e un mese, con nuovi ga-ranti, il via libera alla consulta-zione popolare.

Non è passato invece, e que-sta volta all'unanimità, il quesi-to più specifico che faceva rife-rimento, pur non cambiando nella sostanza, all'utilizzo delle risorse comunali di un milione e 55.500 euro per l'anno scolasti-co 2011-2012. Ora «Articolo 33» dovrà raccogliere novemila fir-me in tre mesi per arrivare al-l'indizione delreferendum con-sultivo su un tema che ieri ha spaccato la maggioranza con-sumando lo strappo con Sel.

Non sono bastati i ritocchi in extremis della Giunta alla nuo-va convenzione (quattro anni, ma controlli annuali) a convin-cere i vendoliani. «Quel corag-gio che ci voleva nella delibera non c'è», dichiara Mirco Pierali-si. Nessuna crisi però. Anche il Pd getta acqua sul fuoco, «solo posizioni divergenti». Contrari i grillini.

Pagina 5 Materne, si al referendum tra pubbl iche e private

Ecco tra cosa si deve decidere IL QUESITO chiederà «quale fra le seguenti proposte di utilizzo delle risorse finanziarie comu-nali che vengono erogate secondo il vigente siste-ma delle convenzioni con le scuole d'infanzia pari-tarie a gestione privata» venga ritenuta «più ido-nea per assicurare il dirit-to all'istruzione dei bam-bini che domandano di accedere». Due le possi-bili opzioni: «utilizzarle per le scuole comunali e statali» oppure «per le scuole paritarie private».

press unE 24/07/2012 LOGNA

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press LinE 24/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

RIFORMA DELLA PROVINCE » DmArrno Bocciata l'idea di super-ente della Masini Per il presidente di Modena meglio la fusione solo con Reggio, lunedì consiglio provinciale straordinario e aperto sul tema

Veduta dall'alto di piazza Prampolini a Reggio

municipio di Modena in piazza Grande

Un consiglio provinciale straor-dinario e aperto., per discutere gli effetti che il decreto della spending review avrà sulla Pro-vincia di Reggio dopo che i cri-teri definiti dal governo l'han-no destinata alla soppressione.

Ad annunciare l'appunta-mento — fissato per lunedì alle I -- è il presidenie cieli. consiglio provinciale, GianlucaChierici. «La soppressione dell'ente di-- chiara in una nota-- comporte-rà inevitabilmente la chiusura delle amministrazioni periferi-che dello Stato e obbligherà as-sociazioni di categoria, sinda-cati e datori di lavoro che oggi hanno strutture pensare in ba-se ai confini della nostra pro-vincia a rivedere la loro organiz-zazione».

Intanto, il dibattito è sempre piti aperto.

Il presidente della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, si dice favorevole a una fusione tra Modena e Reggio. «La crisi sta originando mutamenti radi-cali -- fa notare ai quali le no-stre istituzioni dovranno ade-guarsi. Se guardiamo agli indi- catori credo che Modena e Reg-gio abbiano un misto di ele-menti che caratterizzano una sinergia comune».

La presidente Sonia Masini la pensa diversamente. Chie-de una macroprovincia cmi-liana da Modena a Piacenza e scarta l'ipotesi della fusione Modena-Reggio.

«IO realtà, Modena e Reggio hanno grandi interessi comuni in campo industriale: pensia-mo alla ceramica, alla me-talmeccanica e al tessile. Poi c'è l'agroalimentare con i pro-dotti tipici (Parmigiano, lam - brusco) e questi settori hanno comunque una tendenza all'in-tegrazione che si basa anche sulle infrastrutture che potreb- bero derivarne, come la. Bretel-la, lo scalo di Dinazzano. Serve una riflessione seria».

Chi la farà? «Ci vorrà ori tavolo con la re-

gione, le Province da modifica-. re e i Comuni interessati. Ma ho anche un timore: che l'ipote-

si macroregio ne possa in realtà diventare l'anticamera per la costruzione di microregioni. Dietro, vedo una logica di pote-re. Lo stesso vale sull'area me-tropolitana di Bologna».

Esistono problemi pratici dietro accorpamenti e fusioni riguardo le competenze?

«E un aspetto delicato e an-cora poco chiaro. Con l'abroga-zione delle attuali Province, al-cune competenze. andranno ai

Comuni e alcune, col ritiro del-le deleghe, torneranno alla re-gione».

L'edilizia scolastica? «Visto che alla fine degli an-

no Novanta la Legge Bassanini aveva girato il settore dai Corni-ni alle Province, ora si farà il gi-ro inverso. L'edilizia delle scuo-le, soprattutto le superiori, tor-nerà ai COMIIIII.))

Il settore che muove più af-fari e denaro è l'agricoltura.

Sonia Masini

«Se la Regione ritirerà la dele-ga, penso che resterà un ufficio territoriale anche per i rapporti politici con Bologna. Il trasferi-mento alle Province era nato proprio per dare pii: impulso ed efficienza all'agricoltura icoltura lo-- cale. Ora si torner à indietro».

Il lavoro e la formazione professionale?

«11 settore lavoro scomparirà così com'è. Era un settore non del tutto espresso neanche adesso. La formazione profes-sionale? Non si sa che destino varà».

Turismo? «Altro punto interrogativo.

Non si sa che fine farà a livello territoriale».

Per quanto riguarda il per-sonale?

«Il problema esiste. Ma io ne vedo anche un altro: un dipen-dente regionale costa il 20% in più di urto provinciale. Ora, se lo scopo è tagliare le spese, co-- me si fa? Altro tema: a chi passe-ranno i debiti delle Province?».

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press unE 24/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

LE REAZIONI

Barbati (Idv): «A mancare saranno soltanto i servizi» «Riassetto delle Province? Mol-to rumore per nulla. Per come è stata presentata, viene da chiedersi se questa riorganizza-zione tagli Privilegi o servizi? Porterà davvero risparmi e so-prattutto: quali?». Così Liana Barbati, capogruppo dell'Idv in Regione, interviene sulla ri-forma delle Province.

«Ho il dubbio che a venire meno sarà solo l'efficienza io-cale, mentre a essere riorganiz-zato sarà solo il pohrortificio. Come non ci stanchiamo di ri-petere, noi siamo per l'aboli-zione — continua —Una legge di iniziativa po-polare giace depositata al-la Commissio-ne Affari costi-. tuzionali del-la Camera dall'ottobre dell'anno scorso. Il Go-verno tenta di tenerci buoni con una rior-

gio in provincia di Modena, il chè farebbe anche ridere, no?». Ma chiede: «Che ne sarà ad esempio di Iren, che vede insie-me Reggio con Panna, mentre Modena è con Bologna in He-ma? Non penso sarà possibile che la stessa provincia si divida in due nei servizi. Prevedo una tal confusione, che alla fine o si tornerà alla proposta origina-ria (la prit saggia) di eliminare tutte le Ppro nvince o non se ne farà nulla».

consigliere provinciale del Pdi, Giuseppe Pagliani, torna alla carica: «Il provvedimento è

una presa in giro. L'elimi-nazione di Reggio è la di-mostrazione palese che nessuno ha in nota anche all'interno dei Pd nazio-nale la nostra presidente So-nia Masini.

Per Del Bue C non sparirà l'entità geografica, Pagliani attacca la Masini e il suo ruolo nel Pd, Confagricoltura è preoccupata del nuovo referente per il settore

ganizzazione. La cosa strana è che i pii scate-nati in questa inutile elargizio-ne di pareri sono i partiti che sono al Governo: invece di prendere spazio sui giornali in difesa dei loro orticelli, dimo-strassero l'utilità vera delle lo-ro proposte comunicandole al primo ministro».

Il consigliere comunale Mauro Del Bue punta il dito sulla confusione generata dal-la scelta del governo sulle Pro-vince come istituzioni ammini-strative e come entità geografi-ca. «Che non penso proprio verranno modificate — sottoli-nea--- Se così non fosse dovrem-mo concludere che la proposta che ci viene sottoposta è di considerare il Comune di Reg-

Una dura cri-tica va ai parlamentari reggiani tutti che non hanno fatto nulla

e 17 definire almeno la nascita -di una nega provincia emilia-na, che verrebbe il sacrificio».

Sul fronte delle organizzazio-ni di categoria, Confagricoltura si dice preoc-cupata. «La riflessione dopo quanto deciso dai criteri del Governo spiega il presidente provinciale Lorenzo Melioli —porta a ricordare il rapporto virtuoso ed efficace per il non-do agricolo con l'apparato bu-rocratico all'interno della Pro-vincia. L'incertezza per quanto accadrà non può che generare molta perplessità».E si chiede che ruolo potrà avere Reggio subalterna ad altre Province.

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press unE 24/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

E quale città sarà eletta capoluogo. Poche sgeranze per Reggio, intanto nel nostro sondaggio Modena batte Parma

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Parma 27%

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Uno degli interrogativi che, in questi giorni, arrovellano i citta-dini delle Province destinate al-la cancellazione é: in caso di fu-sione con una Provincia vicina, quale sarà la città capoluogo a "comandare"?

Vale soprattutto per Province senza requisiti e che solo unen-dosi a un altro territorio, an-ch'esso destinato alla cancella-zione, potrebbero ambire a re-stare. Per Reggio, infatti, non sembrano esserci molti margi-ni di discussione, perché se l'ipotesi che avanza è l'accorpa-mento con Modena -- in grado anche di sopravvivere da sola

grazie al numero di abitati e per l'estensione geografica — facil-mente sarà lei a diventare la cit-tà punto di riferimento. Dispia-cerà ai reggiani tale prospettiva, che sembra riportare le lancette indietro nel tempo a quando i due territori erano un Ducato ?

intanto, nel nostro sondag-gio (su 3,vsivw.gazzettadireggio. it) resta saldamente in testa Mo-dena come Provincia con la quale fondersi, rispetto all'altra vicina di casa, Parma. I votanti—a q nota 745 dichiarano di pre-ferire Modena per il 73%. Fermi a 27% quelli che vorrebbero an-dare sotto Parma.

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Il municipio di Scandiano: l'amministrazione comunale ha stanziato 146mila euro alle associazioni

press unE 24/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

Pioggia di soldi all e associazioni Scandiano: il Comune stanzia 146mila euro nel 2012 per sostenere H volontariato locale

SCANDIANO

Quasi 1.50mlia curo ., per ia pre-cisione 146mila, sono i soldi — suddivisi tra contributi per ini-ziative ed erogazioni per ma nutenzioni di impianti e sedi di attività di volontariato — che verranno stanziati, nel corso del 2012, dall'amministrazio-ne comunale di Scandiano alle associazioni di. volontariato di natura sportiva, culturale, reli-giosa del territorio che ne han-no fatto richiesta.

I contributi si dividono in due linee di intervento: una da 73mila euro, che va a sostenere con contributi e patrocini le at-tività culturali, sportive, soda-li, ricreative e del tempo libero, oltre alle proposte estive extra scolastiche per ragazzi, pro-mosse da circoli e associazioni presenti nel territorio sc:andia - nese.

Inoltre, il Comune ha messo a disposizione in questi mesi, per queste associazioni, l'utiliz-zo gatuito o semigratuito di se-di, sale, palco t -riodulare, tran-senne, premi di rappresentan-za e supporto del centro stam-pa (=minali, disposizioni che sono da intendersi come con-tributi indiretti per i soggetti beneficiari.

L'altra linea di intervento ri-guarda invece i contributi in conto capitale, che saranno erogati per il sostegno degli in-

terventi di manutenzione stra-ordinaria, effettuati dalle asso - ciazi ohi sportive, ricreative e del volontariato presenti nel territorio comunale. regola-mento comunale dei contribu-ti prevede che «possono essere concessi contributi per la co-struzione di impianti sportivi la cui proprietà è intestata all'ente locale. Il contributo,

comnun dlue, non potrà mai su-perare il 50% del valore dell'opera o il costo dei mate-riali impiegati» e che «potran-no essere concessi contributi in conto capitale in misura non superiore al 25% della spe-sa sostenuta ad associazioni culturali, religiose, turistiche, del tempo libero, assistenziali, per la costruzione, la ristruttu-

razione e la manutenzione di opere, impianti, macchinari e attrezzature che, pur essendo di. proprietà privata, vengono messi a disposizione della col-lettività locale senza alcun fine di lucro».

L'amministrazione ha stan-ziato per gli interventi manu-tentivi 73mila euro per le asso-ciazioni che ne hanno fatto mi-

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press unE 24/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

chiesta e hanno mostrato i re-quisiti. I criteri di priorità segui-ti per la concessione dell'eroga-zione sono stati: priorità di in-tervento agli stabili di proprie-tà comunale, interventi che ne-cessitano di urgenza, riqualifi-cazione degli impianti. «In un momento di grande contrazio-ne delle risorse degli enti locali — ricordano Giulia lotti, asses-sore alla Cultura, Matteo Na-sellati, assessore alla Città viva, e Alberto Pighini, assessore al-la Persona investire una tale cifra sulle nostre associazioni, significa ribadire in maniera chiara e forte la volontà concre-ta del Comune di sostenere il volontariato, una forza viva e vitale per tutta la nostra comu-nità. Oggi i Comuni sono istitu-zioni finanziariamente deboli: sostenere in queste condizioni il volontariato vuole dire rico-noscere la capacità dimostrata sul campo da queste associa-zioni di contribuire a costruire, con la propria offerta di servizi e attività, una proposta che ben si integra con quelle che sono le nostre priorità a favore delle persone. Essere una co-munità matura significa anche poter disporre di una forza vo-lontaria che sa sostenere i citta-dini e li invita a partecipare atti-vamente, facendoli sentire par-te di un sistema complessivo, nel quale ogni individuo è im-portante».

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il Resto del Carlino

REGGIO iL GiUDiZiO IL SINDACO DELRIO BOCCIA LO STUDIO, DE SCISCIO POSITIVA: «PER LA MANUTENZIONE RISPARMIATO UN MILIONE DI EURO»

Analisi se valore scientifico, non si consideri per i tagli»

«UNA fotografia che non ha al-cun rigore scientifico e che non può essere presa a parametro per operazioni di riduzione della spe-sa dei Comuni». Questo il giudi-zio del sindaco Graziano Detrio sull'indagine condotta dal So-- k240re che ha considerato le spe-se dei 106 comuni capoluoghi di-videndole per varie voci.

IL vicesindaco Filomena De Sci-scio guarda al bicchiere mezzo pieno. «La spesa media del Comu-ne per i consumi intermedi (spese per cancelleria e di rappresentan-za, smaltimento rifiuti e manuten-zioni dei beni, incarichi professio-nali, acquisto di servizi e utilizzo di beni di terzi), riferiti ai paga-

menti effettuati, è stata di 297,56 euro procapite nel 2011. Vale a di-re in totale 50,6 milioni di curo per una città di 170.086 abitanti al primo gennaio 2011. Si tratta dun-que di un dato largamente al di. sotto della media nazionale». I capitoli di spesa in cui il Comu-ne è ai livelli più alti sono manu-tenzione e incarichi professionali. «Riguardo alla manutenzione or-dinaria degli immobili — ripren-de il vicesindaco , nel caso del Comune di Reggio non si tratta della sola manutenzione di edifi-ci, ma dell'accorpamento di una serie di voci di spesa che compren-de la manutenzione di tutti i beni tecnicamente definiti immobili, dalle strade alle infrastruiture,

CRITICO «i dati sono Legati ai fatti che una amministrazione ha affrontato neLL'anno»

agli edifici pubblici, alle scuole. Tale spesa nel 2011 è stata di 8.012.000 milioni di euro (con una diminuzione di oltre un mi-lione di euro rispetto al 2010). So-no state conteggiate in questa vo-ce generale anche altri 22.000 eu-ro di altre attività di manutenzio-ne». Il capitolo manutenzione in-clude anche i costi dei veicoli. «Per le automobili va ricordato che il Comune non possiede auto di rappresentanza», ma solo veico-li di servizio, come porter e utilita-

DELEGA AL BILANCIO Filomena De Sciscio è in carica dal 7 maggio 2010

rie per i quali la spesa di manuten-zione è stata di 379.150 euro». «Ri-guardo agli incarichi professiona-li, ribadito che questi sono asse-gnati per la realizzazione di attivi-tà e servizi ai cittadini, la spesa nel 2011 è stata di 1.255.000 curo, circa 7,36 curo procapite. La spe-sa di personale con contratti Coco-co, infine, è diminuita nel 2011 del 3,45% rispetto al 2009». Sulle spese di rappresentanza e comuni-cazione la De Sciscio sostiene «che la voce di tabella ha assom-mato evidentemente voci tra loro non omogenee, in gran parte fi-nanziate con sponsorizzazioni contributi privati, in quanto le spese di rappresentanza istituzio-nale nel 2011 sono state pari a 39.897 euro (oltre 10.000 euro in meno rispetto al 2010)».

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SCANDIANC FONDI DEVOLUTI IN DUE DIREZIONI: PER ATTIVITÀ CULTURALI E PER LA MANUTENZIONE DELLE SEDI

Sostegno dei Com e al volon ato: in un anno 146mila curo SCAND1ANO

CONTRIBUII per iniziative e manutenzione di impianti e sedi di associazioni di volontariato per un totale di 146mila euro. Questi i due canali verso cui il Comune ha scelto di erogare una quota so-stanziosa - soprattutto considera-ta l'attuale congiuntura economi-ca - di risorse. I contributi si dividono in due li-

nee di intervento: la prima, per un totale di '73mila euro, sostiene le attività culturali, sportive, socia-li, ricreative e del tempo libero, ol-tre alle proposte estive extra scola-stiche per ragazzi, promosse da circoli e associazioni presenti nel territorio scandianese. Tutto do-po una opportuna valutazione del-la qualità delle stesse e della loro congruità con il Regolamento. Inoltre, il Comune ha messo a di-

sposizione in questi mesi, per que-ste associazioni, l'utilizzo gratuito o semigratuito di sedi, sale, palco modulare, transenne, messa a di-sposizione di premi di rappresen-tanza e supporto del centro stam-pa comunali, disposizioni che so-no comunque da intendersi - vi-ste le normative vigenti - come contributi indiretti per i soggetti beneficiari. L'altra linea di inter-vento riguarda invece i contributi

in conto capitale, che saranno ero-gati per il sostegno degli interven-ti di manutenzione straordinaria. I criteri di priorità seguiti per la concessione dell'erogazione sono stati: priorità di intervento agli stabili di proprietà comunale, in-terventi che necessitano di urgen-za, riqualificazione degli impian-ti. «In un momento di grande con-trazione delle risorse degli enti lo-cali — ricordano Giulia Ioni, As-

sessore alla cultura, Matteo Na-scimi Assessore alla città viva, e Alberto Pighini, Assessore alla persona — investire una tale cifra sulle nostre associazioni, significa ribadire in maniera chiara e forte la volontà concreta del Comune di sostenere il volontaria() del ter-ritorio, una forza viva e vitale per tutta la nostra comunità».

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il Resto del Carlino

REGGIO

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Le sm. &Manne e i E31

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

CASO La stretta sul pubblico impiego

Le spese del Comune e i tagli possibili

agliare sì, ma partendo da dove? L'edizione di

ieri del quotidiano economi-co il Sole 24 Or -e ha provato a mettere in fila i capitoli di maggiore spesa degli enti lo-cali.

Una graduatoria naziona-le dei comuni virtusoi e spendaccioni che racconta-no una verità spesso diffe-renza da quella pubblica-mente presentata dai primi cittadini, che si lamentano per i tagli (ma spesso non vo-gliono guardarsi in casa per vedere dove è possibile rea-lizzare delle economie).

La tabella qui sopra è stata realizzata mettono in rela-zione alcune voci che acco-munano gli enti locali italia-ni.

Il criterio è stato poi re-strinto per i soli comuni del-la nove province emiliane; le cifre presenti nella tabella sono euro annui per ogni 100 abitanti.

Su questa classifica, il Co-mune ieri ha fatto sapere che la spesa media del Co-m Une di Reggio Emilia per i consumi intermedi (ad. e-sempio: spese per cancelle-ria e di rappresentanza, smaltimento rifiuti e manu-

tenzioni dei beni, incarichi professionali, acquisto di servizi e utilizzo di beni di terzi), riferiti ai pagamenti effettuati, è stata di 297,56 curo procapite nel 2011. Vale adire in totale 50,6 milioni di euro per una città di 170.086 abitanti al primo gennaio 2011.

Si tratta dunque di un dato largamente al di sotto della inedia nazionale, che il Sole 240re, riferendosi al Siste-ma informativo dei paga-menti sulle operazioni degli enti pubblici (Siope) del mi-nistro dell'Economia, indi-ca in 484,67 euro procapite per le città fino a 249.999 abi tanti.

«Le tabelle sull'argomento riportate dal quotidiano e-conomico -ha fatto sapere M.- lomena De Sciscio, vicesin-daco e assessore al bilancio del Comune collocano Reg-g,io Emilia nella media o am-piamente sotto la media di spesa nazionale. Per corret-tezza di informazione e tra-sparenza, però, è necessario sottolineare e precisare al-cune voci delle tabelle, d.efi.- nite sommariamente come spese di "manutenzione or-dinaria di immobili e auto

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

I CO UNI E LA SPEND1NG REV1EW PIACENZA PARMA REGGIO MODENA BOLOGNA FERRARA RAVENNA FORLÌ RIMINI

CANCELLERIA E MATERIALE INFORMATICO

830 1697 1000 1027 2426 342 752 476 1461

COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA

192 94 1023 944 95 40 229 500 770

EQUIPAGGIAMENTI E VESTIARIO

110 73 98 100 76 86 115 60 83

CONTRATTI SERVIZIO TRASPORTO PUBBLICO

0 2501 469 1 324 .. . . . 1393 874 1064

CONTRATTI SERVIZIO RIFIUTI

0 126 56 149 16956 510 0 378 1

INCARICHI PROFESSIONALI MANUTENZIONE ORDINA- RIA IMMOBILI E AUTO

84 + 829

410

546

738

4947 -

326

3368

308

3150

221

1457

223

2703

297

2231

656 +

4012

SERVIZI E SPESE PULIZIA 1489 2570 1151 1302 3304 1203 963 1391 934 UTENZE AFFITTI E NOLEGGI

5945 923

1229 1362

1999 535

7434 2808 + 3971 2942

2280 553

4242 1649

4726 686

6399 9 325

mobili", "comunicazione e rappresentanza", "incari-chi professionali". Riguardo alla manutenzione ordina-ria degli immobili, nel caso del Comune di Reggio non si tratta della. sola manuten-zione di edifici, ma dell'ac-

Romena De

ScIscio,

vicesindaco e

assessore

comunale ai

bilancio

corpamento di una serie di voci di spesa che comprende la manutenzione di tutti i be-ni tecnicamente definiti im-mobili, dalle strade alle in-fras tr utture, agli edifici pubblici, alle scuole. Tale spesa nel 2011 è stata di

8.012.000 milioni di euro (con una diminuzione di ol-tre un milione di euro rispet-to ai 201.0). Son.o state conteg-giate in questa voce genera-le anche altri 22.000 euro di altre attività di manutenzio-ne».

Per le automobili, ricorda-to che il Comune di Reggio non possiede auto di rappre-sentanza, il Comune ha pre-cisato che la manutenzione dei veicoli di servizio, come por ter e auto utilitarie, è sta-ta di 379.1.50 curo.

«Riguardo alle spese di rappresentanza e comunica-zione, anche in tal caso la vo-ce di tabella pubblicata ha assommato evidentemente voci tra loro non omogenee, in gran parte finanziate con sponsorizzazioni o contri-

buti privati, in quanto le spe-se di rappresentanza istitu-zionale nei 2011 sono state pari a 39.897 euro (oltre 10.000 euro in meno rispetto al 2010). infine, riguardo agli incarichi professionali, ri-badito che questi sono asse-gnati per la realizzazione di attività e servizi ai cittadini, la spesa nel 2011 è stata di 1.255.000 euro, circa 7,36 cu-ro procapite. La spesa di per-sonale con contratti Cococo, infine, è diminuita nel 2011 del 3,45% rispetto al 2009. Lo spesa per dipendente del Co-mune di Reggio è la più bas-sa in Emilia Romagna e la spesa per dipendente proca-pite più bassa tra gli Enti che hanno scelto di tenere all'in-terno la gestione dei servizi» ha concluso l'assessore,

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

SW NO:ANO SCLDAZI I contributi per H 2012 sono stati stanziati dal Comune

AI volontariato 146mila euro Gli assessori: «Le associazioni sono fotza viva della comunità»

Da sinistra, gli assessori Matteo Nascitrti e Alberto Pighini

' amministrazione comu nale di Scandiano ha de-

liberato di erogare, nel corso de12012, 146mila euro, suddivi-si tra contributi per iniziative ccl erogazioni per manutenzio-ni di impianti e sedi di attività di volontariato, alle associa-zioni di volontariato di natura sportiva, culturale, religiosa del territorio che ne hanno fat-to richiesta.

I contributi si dividono in due linee di intervento: una che corrisponde a 73mila euro complessivi e va a sostenere con contributi e patrocini le at-tività culturali, sportive, so-ciali, ricreative e del tempo li-bero, oltre alle proposte estive extra scolastiche per ragazzi, promosse da circoli e associa-zioni presenti nel territorio scandianese,, dopo una oppor-tuna valutazione della qualità

delle stesse e della loro con-gruità con il Regolamento co-munale per i contributi. Inol-tre, il Comune ha messo a di-sposizione in questi mesi, per queste associazioni, l'utilizzo gratuito o semigratuito di se-di, sale, palco modulare, tran-senne, messa a disposizione di premi di rappresentanza e

supporto del centro stampa co-munali, disposizioni che sono comunque da intendersi - vi-ste le normative vigenti - come contributi indiretti per i sog-getti beneficiari.

L'altra linea di intervento ri-guarda invece i contributi in conto capitale, che saranno e-rogati per il sostegno degli in-

terventi di manutenzione straordinaria, effettuati dalle associazioni sportive, ricreati-ve e del volontariato presenti nel territorio comunale.

«In un momento di grande contrazione delle risorse degli enti locali ricordano Giulia lotti, Assessore alla cultura, Matteo Nasciuti Assessore al-la città viva, e Alberto Pighini, Assessore alla persona - inve-stire una tale cifra sulle nostre associazioni, significa ribadi-re in maniera chiara e forte la volontà concreta del comune di. sostenere il volontariato del territorio, una forza viva e vi-tale per tutta la nostra comu-nità. Oggi i comuni sono istitu-zionifinanziariamente deboli: sostenere il volontariato vuole dire riconoscere la capacità di contribuire a costruir eun.a proposta che ben si integra con quelle che sono le nostre priorità».

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GAllETTA DI MODENA

I bilanci dei partiti ai raggi x Il modenese Alberto Crepaldi analizza i fondi della politica in un libro-inchiesta

Chi finanzia i partiti? Quanto intascano dai rimborsi elettora-li e quanto dalle donazioni dei privati? Quanto sono trasparen-ti i loro conti? Come vengono utilizzate le risorse, che in gran-dissima parte sono pubbliche e che nell'ultimo ventennio am-montano a 2 miliardi di euro? I bilanci dei principali movimen-ti politici italiani (Pd, Pdl, Lega Nord, Idv, Udc, Mixt) letti e spiegati in dettaglio, E questo, in sintesi, il contenuto del ebook scritto cla Alberto Crepai-di "Caccia al tesoro: viaggio nei bilanci opachi della partitocra-zia", edito dal quotidiano on li-ne Linkiesta ed in vendita da al-cuni giorni su Bookrepublic.it e Amazon.it.

Il viaggio dell'autore, irto di difficoltà nel reperire, ordinare e leggere le informazioni sui conti dei partiti, ha riguardato

le principali formazioni politi-che. La selezione è avvenuta guardando innanzitutto al 'peso' elettorale, «perché altri-menti precisa Crepaldi - avremmo dovuto esaminare i bilanci cli circa settanta tra par-titi, movimenti, associazioni e liste presenti sullo scenario po-litico nazionale, la maggior par-te dei quali non ha avuto una ri-levanza significativa per il tema che trattiamo».

Quindi sono stati presi in considerazione i bilanci dei partiti più importanti e politica-. mente "in vita" a quella data e che, come dimostrano le elabo-

razioni de Linkiesta, sono risul-tati destinatari della grandissi-ma parte dei rimborsi elettorali distribuiti negli ultimi quattro anni.

Come scrive il costituzionali-sta Francesco Clementi, che del ebook ha curato la prefazio-ne, («questo libro-inchiesta di Alberto Crepaldi è una lettura da consigliare, perché nell'ana-lisi oggettiva di freddi dati certi-ficati, riesce a suscitare curiosi-tà, interesse e passione; fattori che sono alla base di qualsiasi politica di buona qualità e di qualsiasi finanziamento pub-blico che non voglia apparire,

oltre che essere, una ruberia». Questo ebook, da parte sua,

lo fa, mostrando in controluce — come si dice — l'effetto del bianco sul nero. Lo fa con one-stà, concretezza, chiarezza, mi-chiamandoci istintivamente a quei valori del vivere civile che sono alla base, e dovrebbero es-serlo sempre, dei nostro vivere in comune.

Puntualizza ancora Clemen-ti: «molto condivisibile, è stata la scelta di operare questa inda-gine dal 2008, cioè da quando Pd e Pdl hanno deciso di scom-mettere, pur con tutte le dina-miche di avvicinamento e le re-

sistenze di queste situazioni, su un bipolarismo non posticcio né imposto nel nostro Paese. Un bipolarismo imperniato su due grandi partiti, come si dice, a vocazione maggioritaria. Mi è parsa una scelta metodologica interessante in quanto, in fon-do, evidenzia un paradigma di schema politico che neanche il governo Monti e le recenti con-sultazioni per le amministrati-ve paiono fortunatamente aver scalfito. Cosicché analizzare i conti dei partiti nell'ottica del bipolarismo può essere un mo-do per migliorare tanto gli uni quanto l'altro».

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Modena e Reggio insiettle ,- poi superare Ikdogrta

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ho co una e c <dati

PRIMA PAGINA Modena e Provincia

'TERVENTO conci ii re prov€n fiale Patrizia C uzza viv a C astelfra o

sindaco aperto p

onvoch er

eli interviene su aceh k a

onsigl ere pro gale, e r cinei_to, Patrizia Cuzz stisca bilant

l fatti che coinvolgono l'amm azione com nale di C ste a co ,

in cui sono stata eletta e cui vivo, non p(ssono cine destare' profonda- preoccupaz ion

-e la Cuzzam n o b b <n i taudirieri a stabilire claali sono le

compiate, da quanto tempoe con quale danno per la )- unità castelfrai se ecomminare la sta pus zinneper chil.a ••,

a c otn nessi, Datori? tso in tutte le sedute del Consiglio l ro 1n ca le in cui se , si t•attat3 delle prob u?atiche che inerisco-

) la trasparea a e l correttezza de-gli appalti e si i a o Ca elfr mila come territoxico in cui il radi-

rainento cella malavita ha, negli ul-tiini anni. trovato terrei?o;di svilup-

E s pr invocato che venis stiro messi in campo controlli e ve ti fiche, sia stai prese che sul passat chiedendo che chi go a il territo- rio fosse par A)11- ne te vigile e o-

per o l< tto eiettorc n ìl cittadino ota e sceglie amn

tv t revede e quest'ultimo ,s imo e- territorio pubblico

in mo o o trasparente e, soprat Itto, legai affinché tutti

i s o della )ubblica an y listr ae noti ,n ano d ) -er

correttezza di coi gruità al bere pubblic o, cosicché in qualun momento egli pos rende: i n ai e di di tutte le azioni .1 n un t che s ci n o state messe in can i Per qua ito mi ri- g^ arda /o l. disponibi- le are.: conto di tutto perato, in

m qualsiasi omei t u q ualsiasi argo dono certa che o Re lan e la sua

e t icar L o migli e e più esaustivo usto .o rve cittadini per capire uanta

e giustezzquanto le o rea- zato finora a n lorendere Era

parei ) lena >tizio post-s n a, a c nvo io-

ae di usale aperto' a e un atto . p i che mai

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fatti di Car i as o e il

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Castdfniuco puixebb::',-. subire gin

Casa della salute, cresce il fronte del no In Regione i casi dell'ospedale Margherita e dell' Asp Repetto Cresce il fronte del no al Pal, un asse che da Castelfranco Emilia, dove già si è mosso un comitato di cittadini, trova un alleato in Regione nel Movi-mento a cinque stelle. I cosiddetti grillini hanno infatti pre-sentato ieri una doppia interrogazio-ne alla giunta per far chiarezza, una volta per tutte, sull'ospedale Marghe-rita e sull'Asp Elia Repetto. Due strutture accomunate da un futuro ancora molto incerto soprattutto do-po un Pal che lascia aperta la pro-spettiva di un ridimensionamento dell'ospedale a casa della salute, un po' come è stato previsto per l'ospe-dale di Finale ora martoriato dal si-sma. L'approvazione delle 19 case della sa-lute proposte e previste in Emilia Ro-magna per la provincia di Modena viene menzionata solo quella di Fina-le Emilia; eppure i dubbi restano so-prattutto dopo che una successiva delibera regionale non specifica tutte e 19 le case della saluta lasciando così ampi margini di intervento. Il nuovo Pal prevede inoltre, al posto del pun-to di primo intervento h. 12 dell'orga-nizzazione attuale un punto di primo intervento `rimodulato' con l'aggiun-ta di un presidio mobile gestito da una guardia medica e da nuclei di continuità assistenziale.

Con una prima interrogazione il con-sigliere regionale del Movimento a cinque stelle Favia vuole quindi sape-re in particolare «quali sono le altre 'case della salute' previste a Modena oltre a quella di Finale Emilia». A non convincere i grillini è la formu-la degli ospedali di prossimiti, vale a dire Castelfranco e Pavullo oltre a Fi-nale. «Stiamo parlando di ospedali strutturalmente all'avanguardia, ma lasciati sottoutilizzati e ridotti al-l'inefficienza per assecondare le poli-tiche dei tagli alla sanità - ha detto Favia nella nota -. Tutto questo nel-l'indifferenza dei responsabili dell'A-sl e degli amministratori che si sono fin qui susseguiti. Hanno di fatto tra-sformato il diritto primario alle cure in un fattore secondario rispetto al contenimento della spesa pubblica -accusa il grillino - per questo chiedia-mo certezze e non progetti strampa-lati basati su previsioni di spesa fara-onici per centinaia di nuovissime ca-se della salute di cui nessuno sente la necessità». I cittadini si stanno già muovendo, spiega ancora Giovanni Favia facen-do riferimento al comitato della salu-te di Castelfranco che già si è attivato da tempo a difesa dell'ospedale citta-dino. «Il nostro è un appello a tutte le forze politiche affinché si adoperino

con ogni mezzo e presso le dovute se-di affinché il servizio di Punto di pri-mo intervento dell'Ospedale di Ca-stelfranco Emilia torni a funzionare 24 ore su 24, e perché lo stesso ospe-dale venga mantenuto in vita come tale, adeguato, potenziato e realmen-te integrato nella rete al pari degli al-

tri ospedali di prossimità, non ricon-vertito in cronicario o Rsa assistita e neppure in Casa della Salute». Pro-prio per questo Favia ha presentato un'interrogazione alla giunta regio-nale in merito alla Rsa Repetto che quest'anno ha subito tagli per circa 100mila curo.

MócIèna ,' Tenta di uccidere l'amico

per una lite scoppiata al telefono Aggressionen Chs.1 r anca: ".'" -""'

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il Resto del Carlino 24/07/2012

IMOLA

Se

Piano sosta, stoccata

della Bandini alla Zivieri

DOPO la 'scomunica' di Claudia Berdondini da parte del suo partito, per essersi opposta al Piano sosta, interviene la ex consigliera comunale dipietrista Silvia Bandini. Sul suo blog, la Bandirti che già in passato si era mostrata fortemente critica verso il piano — tira in ballo l'assessore ai lavori pubblici Claudia Zivieri, anche lei dell'Idv, riguardo al «barocco e costoso sistema di telecontrollo degli stalli di parcheggio». Un sistema che costringerà il Comune «a una gara d'appalto in. cui si chiede a un privato di farsi carico di questa spesa, in cambio di gran parte degli introiti della sosta a pagamento». «La stessa Zivieri — scrive la Bandini — in precedenza, davanti agli iscritti e ai tesserati, aveva ribadito che mai tale 'scempio' sarebbe avvenuto, altrimenti si sarebbe dimessa. Ma la memoria politica è assai corta. E ridicolo che un Comune svenda una fonte di autofinanziamento». Secondo la Bandini, «per levare sul serio le auto dal centro l'unica via è la chiusura del centro stesso e la costruzione di un servizio vero di navette e parcheggi scambio, come richiesto dalla lista Fatti Sentire». La Bandini coglie l'occasione per una stoccata all'I& sulla richiesta di dimissioni alla Berdondini: «In democrazia, sono gli eletti a rappresentare gli elettori, non gli assessori o le gerarchie di partito. Fatevene una ragione».

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LE DECEZOM 23 VOTI A FAVORE, 8 ASTENUTI, NESSUNO CONTRARIO. TAVOLAZZI: «E' UNA CONDANNA POLITICA». ELETTI I REVISORI DEI CONTI

Derivato Dexia, ok del Consiglio alt' ull ento del contratto L'ETERNA seduta di Consiglio ha visto come piatto principale del menti lo 'scon-tro' tra l'assessore al bilancio Luigi Ma-rattin e il consigliere di PdF Valentino Tavolazzi sull'annullamento unilaterale del contratto col derivato Dexia. L'appro-vazione dell'annullamento è passata con 23 voti favorevoli (Pd, Sinistra Aperta, Italia dei Valori, Rifondazione Comuni-sta e Psi-Pri), 8 astenuti (Fli, Liberi e For-ti, Pdl e misto) e nessun contrario. Lega Nord, Io amo Ferrara e Progetto per Fer-rara non hanno partecipato, «E' stato un errore dell'amministrazione ascoltare Tavolazzi che consigliava di affi-darsi al derivato — ha detto Marattin E' prevedibile che la controparte impu-gni la delibera dinnanzi la giustizia ani-ministratativa. In ogni caso quest'ammi-n istrazion.e interrompe tutti i pagamenti relativi allo strumento derivato, ma prov-vede ad accantonarli a riserva a titolo pru-

JOVi POETi ii L:WORO Approvato L'insediamento in città detrazienda Manifattura Bertuti Entro iL 2013 dire 200 assunzioni

denziale qualora il probabile contenzioso giudiziario ci veda soccombere». Nella sua 'requisitoria' prima del voto, Tavolazzi aveva ribadito: «I-Io sentito una relazione patetica dell'assessore Ma-rattin, con grossi deficit di onestà. La de-libera proposta è una sentenza di condan-na politica dell'amministrazione, in con-tinuità con quella che stipulò l'accordo per il derivato. Questi sono voti persi: l'amministrazione lavora male e quando sbaglia non lo ammette». Le motivazioni che hanno spinto Marat- tin e l'esecutivo a interrompere gli atti

dell'accordo con lo strumento finanzia-rio sono la presenza di costi impliciti, ol-tre 2 milioni di euro, la mancanza di in-formazioni specifiche e approfondite da parte del venditore e la procedura irrego-lare intrapresa sempre da parte di Dexia Cred iop. Intanto, è stata approvata la delibera che consente alla Manifattura Berluti, che produce calzature ed è controllata da Ber-luti Sa con sede a Parigi la quale rientra nel gruppo della multinazionale Louis Vitton e Moet Hennessy, di insediarsi a Ferrara. Un progetto da 6mila metri qua-drati di superficie nel quale ci sarà posto per l'assunzione di oltre 200 dipendenti: il tutto entro il 2013. Infine, sono stati eletti i revisori dei con-ti: presidente Enrico Gagliardo Deidda (22 voti), Paolo Rollo (21), Cristian Fede-rici (5),

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press unE 24/07/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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COKM0 IL FUTURO DELLA BERCO DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

QUESTA sera (ore 21 Sala Torre Estense) il consiglio comunale affronterà, tra gli altri punti, l'ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari PD, Peli., Pre, Lega Nord, idv e ìsta civica Al Moteta sul futuro detta erco mese ,

vendita dalla proprieta,

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press unE 24/07/2012

it Resto del Carli no

FERRARA

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Annu]laio il derivato Dexia Tre gruppi escono dall'aula.

vivere ,

press unE 24/07/2012 la Nuova Ferrara

ullato il derivato Dexia Tre ppi escono dall'aula Polemiche infuocate sull'annullamento dello strumento finanziario considerato troppo oneroso Marattin: nessun rimpianto. Tavolazzi-Tagliani al fulmicotone. Accuse ai dirigenti comunali

Alla fine la grande fuga non c'è stata. Quasi tutti i consiglieri so-no rimasti in aula e hanno vota-to, tranne quelli di Ppf, Lega e laf che sono usciti. Maggioran-za (Pd, Sinistra Aperta, Idv, Psi-Pri) e Rifondazione hanno approvato il 'taglio' del derivato Dexia, con tutti i suoi rischi, mentre Eli, Lef, Pdi e Misto si so-no astenuti. Un dibattito che ha toccato un nervo sensibile. Sen-sibile perchè il Comune, co-stretto a fare i conti con i costi del contratto e con scelte com-piute dall'amministrazione pre-cedente, ha dovuto fare il mea culpa. Sensibile perchè il consi-gliere che per primo ha solleva-to la questione dell'onerosità di quelli: forma di finanziamento si chiama Valentino Tavolazzi ed è stato, in un primo momen-to un sostenitore convinto - co-me City manager del Comune - dei vantaggi offerti da quell'op-portunità mentre oggi attacca Palazzo municipale dai banchi dell'opposizione su cui siede come consigliere di Progetto per Ferrara (Ppf). Ma il nervo duole anche per altri motivi: l'opposizione chiede ad esem-pio che il Comune si costituisca contro i dirigenti che diedero il via libera alla stesura dei con-tratti che si sono rivelati un boo-merang per l'amministrazione della città. L'assessore al bilan-cio Luigi Marattin (Pd) ha espo-sto la questione in un. interven-to di nove cartelle. E già dall'at-tacco ha strapazzato Tavolazzi: «Il Comune di Ferrara commise un errore, dieci anni fa, nell'ascoltare il consiglio dell'al-lora City manager Valentino Ta-volazzi di utilizzare strumenti derivati, errore nel quale cadde-ro migliaia e migliaia di enti fa-centi parte della pubblica arn-ministrazione: non solo Comu-ni, ma anche Regioni e lo stesso

ministero del Tesoro». Errore duplice: quella tipologia assicu-rativa «non è adeguata per la pubblica amministrazione» per vari motivi ma soprattutto ‹de competenze riscontrabili nelle strutture tecniche e ammini-strative degli enti locali» non erano all'altezza del compito. Per il Comune, che ha stipulato

tre contratti di quel tipo, il van-taggio dell'operazione c'è stato fino ai 31 dicembre 2010 (gua-dagno di 135.648 curo). Poi è ar-rivatala crisi economica, spiega Marattin, e le prospettive si so-no fatte buie. Per il Comune già all'inizio del 2011 uscire dal de-rivato avrebbe comportato alti costi (3.2 milioni di euro), scelta

considerata politicamente diffi-cile da sostenere. Palazzo muni-cipale > poi, ha escluso due ipo-tesi: mantenere il derivato co-sterebbe un milione l'anno fino alla scadenza, mentre pagare il conto al momento dell'uscita, nel 2012, graverebbe sulla fi-nanza locale per 5 milioni (trop-pi tagli). Si è così deciso di an-

nullare gii atti amministrativi in alunno:eh e gli strumenti deri-vati dal 2002 muovendo conte-stazioni a. Dexia su oneri sbilan.- ciati per 2 milioni a favore dell'emittente, poca trasparen- za e irregolarità della pro. cedu- ra. Il contenzioso è sicuro «ma fare terrorismo psicologico sul-la quasi certezza di una causa a Londra è del tutto fuori luogo», inoltre per prudenza rate e inte-ressi saranno accantonati. Ta-volazzi ribatte che «il contratto che perde è il terzo, firmato nel 2005» quando non era più City manager da alcuni anni, che la scelta di non chiudere tempesti-vamente il rapporto ha fatto crescere i costi dell'uscita da 3 a 5 milioni, che ora l'eventuale ri-sarcimento da sostenere non ha più un costo certo e che il pri-mo contratto, che guadagnava un milione, bu«inspiegabilmen-te, chiuso per stipularne un se-condo che comportava una per-dita di 150mila euro». Per Gior-gio Dragotto (Liberi e forti) «quel contratto è stato una por-cata», ma «perchè il Comune non solleva la questione di re-sponsabilità nel confronti dei dirigenti comunali che hanno firmato atti che non potevano filmare?». Tasto premuto an-che dal consigliere Enrico Bran-dani (Fui): «I dirigenti devono capire che in Comune non si viene a giocare». Il sindaco Ta-gliarli si toglie qualche sassoli-no: «Non accettiamo certo le-zioni di trasparenza dal City manager più pagato d'Italia. Il deficit di democrazia, poi, non esiste: dei nosub consiglieri nes-suno si è smarcato, qualcun al-tro non è riuscito a mantenere nemmeno il suo segretario. Ta-v olazzi non può proprio dare le-zioni di trasparenza a nessuno, soprattutto dopo la vicenda dei rimborsi».

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Il musicista Fabrizio Puglisi

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Musica.artivisiveealtrilinguaggi

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press LIETE 24/07/2012

Caiiere

RAVENNA

LUGOCONTEMPORANEA Musica, arti visive e altri linguaggi

1127 e 28 luglio la rassegna "Strategia dei sentimenti"

di Amalio Ricci Garotti

LUGO. Tutto pronto per 08.Lugo-contemporanea. 12, "Errore tecnico (Strategia dei Sentimenti)", la rasse-gna di musica, arti visive, danza, poesia, installazioni in scena il 27 e

28 luglio nel centro storico della cit-tà. Un evento originale la cui dire-zione artistica porta le firme di John De Leo Franco Ranieri e Monia Mo-sconi.

La rassegna è stata presentata ieri dall'as-sessore alla Cultura Marco Scardovi, dal di-rettore del teatro Rossi-ni Mauro Emiliani, da Gian Ruggero Manzoni nonché dai direttori ar-tistici. Ieri intanto sono state già inaugurate nel pomeriggio alle 18 le in-stallazioni (aperte fino al 28) curate da Manzo-ni, di Ernst Struwig Stel-la d'acqua, alle Pesche-rie, Il Giardino dell'E-den di Magda Minguzzi alla Torre del Soccorso, Stefania Callegati, al grattacielino di Piazzale Cavour, Nicola Samorí all'ex-Farmacia dell'O-spedale Vecchio.

«Intendiamo, con que-sta rassegna, salvaguar-

dare gli aspetti speri-mentali e creativi dell'arte necessari alla ricerca, talvolta sfidan-do il gusto estetico dif-fuso e condiviso - ha af-fermato John De Leo - . Con l'ambizione di sti-molare la curiosità del pubblico e rendere fami-liari nuove forme e-spressive».

II programma. Si parte il 27 luglio alle ore 21,30 al Sagrato Chiesa del Carmine con la musica e la danza di Ania Losin-ger / Matthias Eser: il flamenco su una marim-ba gigante, in collabora-zione con Area Sismica. Alle 22,30 al Chiostro del Carmine musiche filoso-fie e cinema con Massi-mo Donà (voce recitan-

te, tromba) ed Enrico Ghezzi, voce recitante. Titolo della serata , La soglia, lo specchio, la

porta . Alle 23.30 in Piaz-za Martiri, Concerto per lamiera d'acciaio e sar-tofono con Dario Bucci-no e Andrea Sartori.

Il 28 luglio alle ore 21.30 in Piazza Trisi, Luigi Ceccarelli e Paolo Ravaglia in Birds

electronics e clarinet-to.

Ore 22 nel Pavaglione, Improvising Humanum Est, improvvisazione surreale tra musica e danza in una cornice vintage (in collaborazio-ne con A.n.g.e.l.o.) con Giorgio Rossi e Fabrizio Puglisi, Alle 23,30, Ter-razza Rocca Estense, Si-mone Zanchini e Simo-ne Massi in Meglio Solo , concerto e sonorizzazio-ne di cortometraggi ani-mati.

L'evento si avvale del contributo di Regione E-milia Romagna, Comu-ne di Lugo e del patro-cinio di Greenpeace Ita-lia e la presenza di E-mergency.

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press unE il Resto del Carlino 24/07/2012 Ravenna

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Piano sosta, stoccata

della Bandini alla Zivieri

DOPO la 'scomunica' di Claudia Berdondini da parte del suo partito, per essersi opposta al Piano sosta, interviene la ex consigliera comunale dipietrista Silvia Bandini. Sul suo blog, la Bandirti che già in passato si era mostrata fortemente critica verso il piano — tira in ballo l'assessore ai lavori pubblici Claudia Zivieri, anche lei dell'Idv, riguardo al «barocco e costoso sistema di telecontrollo degli stalli di parcheggio». Un sistema che costringerà il Comune «a una gara d'appalto in. cui si chiede a un privato di farsi carico di questa spesa, in cambio di gran parte degli introiti della sosta a pagamento». «La stessa Zivieri — scrive la Bandirti — in precedenza, davanti agli iscritti e ai tesserati, aveva ribadito che mai tale 'scempio' sarebbe avvenuto, altrimenti si sarebbe dimessa. Ma la memoria politica è assai corta. E ridicolo che un Comune svenda una fonte di autofinanziamento». Secondo la Bandini, «per levare sul serio le auto dal centro l'unica via è la chiusura del centro stesso e la costruzione di un servizio vero di navette e parcheggi scambio, come richiesto dalla lista Fatti Sentire». La Bandini coglie l'occasione per una stoccata all'I& sulla richiesta di dimissioni alla Berdondini: «In democrazia, sono gli eletti a rappresentare gli elettori, non gli assessori o le gerarchie di partito. Fatevene una ragione».

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press unE il Resto del Carlino 24/07/2012 Ravenna

I nuovi artisti colorano di rosa

grattacielino L'OTTAVA edizione di `Lugo Contemporanea', la rassegna di musica e altri linguaggi artistici legati alla contemporaneità, avrà il suo clou venerdì e sabato prossimi, 27 e 28 luglio, con una serie di concerti, ma ha già preso il via per quanto riguarda le esposizioni artistiche che possono essere ammirate fino a sabato. «Con questa manifestazione — spiegano John. de Leo, Nicola Franco lanieri e Monia Mosconi che curano la direzione artistica — puntiamo a salvaguardare gli. aspetti sperimentali e creativi dell'arte necessari alla ricerca, talvolta sfidando il gusto estetico diffuso, con l'ambizione di stimolare la curiosità del pubblico e rendere familiari nuove forme espressive». Sono 4 le esposizioni artistiche che caratterizzano 'Lugo Contemporanea 2012'. In corso Garibaldi, nell'ex farmacia dell'Ospedale vecchio, Nicola Samorì, artista affermato a livello internazionale, presenta Reverso' con opere di pittura e di scultura; in piazzale Cavour c'è invece Mua openspace' di Stetinia Galegati Shines, con l'installazione architettonica `Graitacielino senza pelle' che vedrà il tanto discusso edificio colorarsi di 'rosa-pelle' «per conferire nuova energia all'edificio simbolo dell'architettura anni '50-'60». Alla Rocca Estense protagonista è Ernest Sturwing con l'installazione 'Stella d'acqua', suggestiva espressione di creatività, un invito a esplorare gli spazi, a immaginarli, a viverli prima nella mente. Chiude le esposizioni Magda Minguzzi nella Rocca Estense con l'installazione 11 Giardino dell'Eden' che simboleggia un luogo di confine in cui l'umanità si esprime: un uomo e una donna si incontrano con aspettative e fragilità legate a un tempo proiettato nel futuro, «Vengono proposti spiega l'assessore Marco Scardovi momenti davvero interessanti e di qualità».

Daniele Filippi

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Capanni nuove regole in Commissione

E' in programma domani (ore 15.30) in Comune la Commis- sione Ambiente presieduta da Pietro Vandini (M5s). Tratterà le modifiche al Regolamento capanni da pesca e da caccia a seguito dei contributi dalla Conferenza di servizi, dai grup-pi consiliari e da Agenda 21.

Pagina 13 IZAVENNA

iessu, il`aloB" delnalmismo

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Piano Sosta Bandini (ex Idv) "Anche Zivieri non lo voleva"

Silvia Bandini ex capogruppo Idv in consiglio comunale

Adncora e più che mai bagarre sul Piano Sosta. Mentre ieri sera in Consiglio Comunale si di-scuteva animatamente sulla mozione di Clau-

ia Berdondini (Idv) che ha intelligentemente proposto un Referendum per far decidere i cittadini sull'opportunità (o meno) di far partire il Piano, spiaz-zando il suo partito e non solo, l'ex consigliere comunale Idv, Silvia Bandini - dimissionaria due mesi fa sbattendo la porta sul muso del coordinatore provinciale Gabriele Rossi - sul sito facebook rivelava altri nuovi particolari imbarazzanti sulla nascita del Piano Sosta e sulla stessa Italia dei Valori. "I dubbi sulla revisione del piano sosta e soprattutto sulla sua attuazione hanno una storia lun-ga e, come sa bene chi ha lavorato con me in Consiglio, non ho mai fatto mistero delle mie perplessità, né con l'assessore, né in riunione di maggioranza, né in com-missione e neppure in consiglio, dove non ho mai votato favorevolmente all'adozione del Piano - scrive Bandini -. Presentai diversi emendamenti che furono totalmente ignorati. In particolare ci risultava ostico (non solo a me, ma anche agli iscritti e simpatizzanti Idv) il passaggio in cui il Comune, per adottare un barocco e costoso siste-ma di telecontrollo degli stalli di parcheggio, era costretto a fare una gara d'appalto in cui si chiedeva a un privato di farsi carico di questa spesa, in cambio di gran parte degli introiti della sosta a pagamento. La stessa Zivieri, in precedenza, davanti agli iscritti e ai tesserati aveva ri-badito che mai tale 'scempio' sarebbe avvenuto, sennò si sarebbe dimessa. Ma la memoria politica è corta".

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Castel Bolognese Solidarietà Pd Casadio e Bonaccini pro terremotati CASTEL BOLOGNESE Pranzo di solidarietà domenica scorsa a CastelBolognese, in favore del comune di Finale Emilia colpito dal terremoto. Il pranzo, organizzato dal Pd, ha visto la presenza, tra gli altri, di Debora Serracchiani (eurodeputato del Partito Democratico), di Stefano Bonaccini (segretario regionale del Pd), di Claudio Casadio (presidente della Provincia di Ravenna), di Angelo D'Aiello (assessore comunale di Finale Emilia), del sindaco di Castel Bolognese Daniele Bambi e degli assessori pro-vinciali Mara Roncuzzi e Paolo Valenti.

Il segretario del Pd castellano Ignazio Belfiore, che ha orga-nizzato l'iniziativa, ha ricordato che il 14 luglio scorso al sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, era già stato consegnato un primo assegno (2.000 euro) con i soldi raccolti durante la Festa Democratica, mentre il ricavato del pranzo - unitamente con quello delle iniziative di questa settimana - sarà personalmente consegnato nelle mani del sindaco Ferioli che lo destinerà per le scuole di Finale. Belfiore ha poi ringraziato tutti i presenti per la solidarietà che ancora una volta i democratici castellani han-no saputo dimostrare.

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lima.. huti ArrestaliAngelo e llomolo,ego

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La lettera "Noi vigileremo sulla Giunta" Riceviamo e pubblichiamo. Sono una ragazza di 26 anni ed ho cominciato ad interes-sarmi di politica comunale da quando mi sono sentita to-gliere i miei diritti di parola su questioni che mi hanno toc-cato direttamente. Fino a qualche mese fa non me ne fregava niente di come si lavo-rava all'interno del Comune per il cittadino, come si usa-vano i soldi pubblici o chi era seduto nelle poltrone della Giunta. Adesso, grazie al Movimento 5 Stelle, ho capito il ruolo, i di-ritti e i doveri da cesenaticen-se e adesso voglio partecipare alla politica comunale per sa-pere tutto quello che succede dentro alle stanze dei bottoni. Giovedì sera, in consiglio co-munale, mi sono resa conto che la Giunta mi prendeva in giro per questo: perchè non sono laureata e perchè faccio parte del Movimento 5 Stelle. Come si permette questa gen-te di pensare di poter conside-rare così i cittadini della città che amministra? La strafottenza che ho visto giovedì sera mi ha fatto anda-re a dormire con il pensiero che qui le cose non cambie-ranno mai e che non c'è nien-te da fare. Poi venerdì mattina appena ho aperto gli occhi mi sono detta: "Col cavolo che qui non cambia niente! Ringrazio il sindaco Roberto Buda che con i suoi comportamenti mi ha fatto avvicinare alla politica e adesso deve vedersela tutti i giorni con il Movimento 5 Stelle, con le nostre idee e con le nostre proposte". Perchè noi vigileremo. Giada, cittadina ignorante non laureata e quindi incompeten-

te di politica

Pagina 23 CESENATICO

grecale si "mangia" oltre10 metri di spiaggia

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DUE NORME DI LEGGE OBBLIGANO ALLA PUBBLICAZIONE REDDITI degli amministratori comunali vengono pubblicati per

rispondere a quanto stabilito dall'articolo 12 della legge n. 441 del 5 luglio 1982, mentre i:articolo 11 del decreto legislativo 150/2010 prevede l'obbligatorietà della pubblicazione dei compensi percepiti per il mandato.

REDDiTi LE DICHIARAZIONI 20 I I DEI COMPONENTI DELLA GIUNTA COMUNALE DI CESENA

Il vicesindaco Battistini con 258mila euro guadagna dieci volte più di Baredi e Montalti

SONO CONSULTAMI sul si-to internet del Comune di Cese-na, all'interno della sezione Giun-ta, i redditi e la situazione patri-moniale 2011 del Sindaco Paolo Lucchi e degli assessori comuna-li. I dati sono consultabili anche su "Cesena dialoga" e sulla app per smartphone dedicata alla nostra città. Sul sito del Comune e su Ce-senadialoga è inoltre pubblicato un ampio ventaglio di informazio-ni (retribuzioni dei dirigenti co-munali ai tassi di presenza dei di-pendenti, alle schede relative alle società partecipate). Per ciascun componente della Giunta viene indicato sul sito il reddito totale relativo al 2011 e, accanto allo stes-so, l'indennità di carica per il 2011 (invariata nel 2012): per il sindaco anunonta a 3,718,49 euro,

iWACL. .DISnNZIATO IL primo cittadino Noto Lacchi ha invece dichiarato La somma di 45.667 euro

per il vicesindaco a 2,788,87 curo (pari a 75% del sindaco), per gli as-sessori non dipendenti o dipen-denti in aspettativa a 2.2.31,09 eu-ro mensili (60% del sindaco), per gli assessori dipendenti che non hanno preso l'aspettativa a 1.115,55 euro. Va specificato che questi sono gli importi lordi e che sono erogati mensilmente per 12 mensilità. Il vicesindaco Carlo Battistini con 258mi1a euro di red-dito è largamente l'amministrato-re con reddito più alto. Paolo Luechi: reddito 45,667 eu-

ro; indennità di carica lorda an-nuale 44.622 euro;indennità lor-da mensile: 3,718,49 eu ro; inden-nità netta mensile: 2.454,64 curo. è comproprietario di alcuni fab-bricati, ha un Opel Insignia SW del 2011. Carlo Battistini: reddito 258.656 euro. Indennità di carica lorda an-nuale: .33,466 euro. Indennità lor-da mensile: 2.788,87 euro; Inden-

nità netta mensile: 1.937,42 curo. è comproprietario al 50% di una fabbricato a Cesena. Ha una Re-nault Megane del 2004. Maria Elena Baredi: reddito 26.773 euro, pari alla indennità annuale. Indennità lorda mensi-le: 2.231,09 curo; indennità netta mensile: 1.701,50 curo. Nessuna proprietà. Simona Benedetti: red-dito complessivo: 26.773 euro pa-

ri ali' indennità di carica lorda an-nuale. Indennità lorda mensile: 2.2.31,09 euro; indennità netta mensile: 1.628,89 euro. Ha una Renault Megane del 2004 e uno scooter 125 Yamaha. Matteo Marchi, reddito 33.990 euro, in-dennità di carica lorda annuale 17.849; indennità lorda mensile: 2.2.31,09 euro; indennità netta mensile: 1,729,71 euro. Proprieta-

rio di due fabbricati e di una auto-vettura Toyota del 2007. Maura Miserocchi: reddito: 50.372 eu-ro. Indennità di carica lorda an-nuale: 26.77.3 euro; indennità lor-da mensile: 2.231,09 euro; inden-nità netta mensile: 1.618,41 euro. Comproprietario di fabbricati, ha una autovettura Audi A3 anno 2005. Lia Montalti: reddito com-plessivo: 26.77.3 euro. Indennità di carica lorda annuale: 26.773 CU-

r0; indennità lorda mensile: 2.231,09 euro; indennità netta mensile: 1.577,88 curo. Possiede una Renault Clio Anno 2001. Orazio Moretti: reddito comples-sivo: 27.518 euro, indennità di ca-rica lorda annuale: 26.773 euro; indennità lorda mensile: 2.231,09 curo; indennità netta mensile: 1.628,67 euro. Situazione patrimo-

I CONTI IN Lacchi prende una indennità mensile netta di 2.400 euro senza La tredicesima

!fiale: Proprietà fabbricato a Cese-na quota f00%. Autovettura Ford Focus Anno 2006. Ivan Piraecuu: reddito : 57,402 euro, indennità di carica lorda an-nuale: 13.387 euro; indennità lor-da mensile: 1.115,55 euro. Inden-nità netta mensile: 838,94 euro (per l'assessore Piraccini l'inden-nità di carica ammonta alla metà della somma degli altri assessori, come previsto per chi ricopre la carica essendo lavoratore .dipen-dente non in aspettativa). E com-proprietario di vari fabbricati, ha una Lancia del 200.3 e un motoci.-

Aprilia del 2008.

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press unE 24/07/2012

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CESENA

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CESENA T.

Il vicesindaco Balislini è il papyonedaagamta

REDDITI A PALAZZO L'assessore al Bilancio guadagna 258mi1a euro: più di tutti i colleghi messi assieme. Alle sue spalle Piraccini (57mila)

Il vicesindaco Battistini è il paperone della giunta

er il secondo anno con- secutivo il vicesindaco Carlo Battistini straccia tutti: è lui il più ricco del-

la giunta con un reddito lordo di- chiarato di 258mila euro. Da solo guadagna più di tutti i suoi colle- ghi assessori messi assieme (249mila euro in sette) e quasi sei ,_;.

volte più del sindaco Paolo Luc-chi, che si ferma a 45.667 euro. Ovviamente il sindaco fa "solo" il sindaco, mentre Battistini ha un'attività libero professionale nel campo delle consulenze econo-miche e finanziarie che, a quanto pare, gli rende bene: anche nel 2010, infatti, aveva dichiarato 209mila euro. Alle spalle dell'assessore al bilan-cio si piazza quello alle sicurezze, Ivan Piraccini, con 57.402 euro e al terzo posto l'assessore ai lavori pubblici: Maura Miserocchi dichiara 50.372 euro. Le situazioni patrimoniali complete degli ammini-stratori pubblici sono consultabili da ieri sul sito del Comune di Cesena, all'interno della sezione "Giunta". Paolo Lucchi: 45.667 euro. Indennità di carica lorda annuale: 44.622 euro. Indennità netta mensile: 2.454,64 euro. Autovettura Opel Insignia SW del 2011. Carlo Battistini: 258.656 euro. Indennità di carica lorda annuale: 33.466 euro; Indennità netta:

1.937,42 euro. Autovettura Renault Megane del 2004. Maria Elena Baredi: 26.773 euro. Indennità di carica lorda annuale: 26.773 euro; Indennità netta: 1.701,50 euro. Si- mona Benedetti: 26.773 euro. In- dennità di carica lorda annuale: 26.773 euro; indennità netta: 1.628,89 euro. Autovettura Renault Megane del 2004 e Scooter 125 Ya-maha. Matteo Marchi: 33.990 eu-ro. Indennità di carica lorda an-nuale: 17.849; indennità netta: 1.729,71 euro. Autovettura Toyota anno 2007. Maura Miserocchi: 50.372 euro; indennità di carica lorda annuale: 26.773 euro; inden-nità netta: 1.618,41 euro. Autovet-tura Audi A3 del 2005. Lia Montai-ti: 26.773 euro. Indennità di carica lorda annuale: 26.773 euro; inden-nità netta: 1.577,88 euro. Autovet-tura Renault Clio del 2001. Orazio

Moretti: 27.518 euro. Indennità di carica lorda an-nuale: 26.773 euro; indennità netta: 1.628,67 euro. Autovettura Ford Focus del 2006. Ivan Piraccini: 57.402 euro. Indennità di carica lorda annuale: 13.387 euro; indennità netta: 838,94 euro (l'inden-nità di carica ammonta alla metà della somma degli altri assessori, come previsto per chi ricopre la ca-rica essendo lavoratore dipendente non in aspet-tativa). Autovettura CD984 FV Lancia del 2003. Mo-tociclo Aprilia del 2008.

Il sinda co Paolo L ucchi si ferm a a 45mila , sti-pendio netto da 245 4 euro al mese

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Consiglio comunale, tre avvicendamenti e 116 appuntamenti BILANCIO DI 12 MESI DI ATTIVITÀ Nove consiglieri su 31 non hanno mancato un'assise. Approvate 84 delibere. Intenso anche il lavoro delle Commissioni Consiliari che si sono riunite complessivamente 78 volte

CESENA Presenti e attivi. Così si configura l'impegno dei consi-glieri comunali secondo il reso-conto, divulgato dall'Ammini-strazione Comunale, dell'attività degli ultimi 12 mesi. Fra tutti un dato: 116 sono stati gli appunta-menti, tra luglio 2011 a giugno 2012, fra assemblee consiliari, commissioni, e conferenze dei capigruppo. L'assise consiliare si è riunita 17 volte (l'anno precedente le riu-nioni erano state 21), con una se-duta saltata per colpa del nevone, mentre i preliminari incontri del-la conferenza dei capigruppo so-no stati 18. Le sedute del Consi-glio hanno visto l'approvazione di 84 delibere e la discussione di 17 ordini del giorno e 10 mozioni (strumento introdotto nell'aprile 2011 con l'approvazione del nuo-vo regolamento). Ad arricchire il programma di lavoro del Consi-glio, naturalmente, anche le in-terpellanze: 33 quelle presentate nel corso dell'ultimo anno. Inol-tre, sempre nel corso dell'anno i consiglieri hanno presentato 51 richieste di accesso agli atti. Tre gli avvicendamenti registrati nel periodo considerato: a ottobre 2011 Davide Ceccaroni ha sosti-tuito Alen Balzoni nelle fila del gruppo Pd, mentre ad aprile 2012 Elisabetta Montesi, sempre del Pd, ha preso il posto di Mara Biguzzi. Recentissimo, infine, il passaggio di testimone nel grup-

po Udc, con Giorgio Fiori che il 21 giugno è subentrato ad Anto-nio Prati. Tutti i consiglieri hanno parteci-pato almeno al 70% delle sedute. Nove su 31 quelli che hanno par-tecipato a tutte le 17 sedute del-l'anno: Gustavo Baronio (Pdl), Antonella Celletti (Lega Nord), Silvia D'Altri (Pd), Diego Franchi-ni (Lega Nord), Bruno Giorgini (Sinistra per Cesena), Cinzia Pa-gni (IdV), Andrea Pullini (Pd), la Presidente del Consiglio Rita Ric-ci e il Sindaco Paolo Lucchi. "An-che questo terzo anno di lavoro -rileva Rita Ricci - è stato contras-segnato da un impegno assiduo, e non solo da un punto di vista quantitativo. Fra gli obiettivi che ci siamo proposti, quello di una sempre maggiore informazione e trasparenza dell'attività consi-liare e proprio per questo di re-cente abbiamo ampliato e arric-chito la sezione del sito comuna-le dedicato al Consiglio, dando la possibilità ai cittadini di rivedere i video delle sedute e di consul-tare in modo più agevole le con-vocazioni, le trascrizioni, l'esito delle votazioni". Ma, com'è noto, l'attività del Consiglio comunale non si esau-risce con le sole assemblee con-siliari, ma si esplica anche nel fondamentale lavoro di ap-profondimento svolto dalle quat-tro Commissioni permanenti, che quest'anno si sono riunite

complessivamente 78 volte, di cui 5 in seduta congiunta. La la Commissione (che si occu-pa di bilancio, finanze, patrimo-nio, Società partecipate, persona-le, sistemi informativi, partecipa-zione, servizi demografici) si è riunita 33 volte, contro le 35 del-l'anno prima, "registrando una media di presenze sempre molto elevata" come sottolinea il Presi-dente Riccardo Cappelli. La 2a

Commissione (che ha competen-ze in materia di Programmazione e Attuazione Urbanistica, Lavori Pubblici, Mobilità e Traffico, Am-biente ed ha come presidente Matteo Brighi) si è incontrata 22 volte, contro le 18 dell'annata precedente. Per gli esponenti della 3a Commissione (cultura, pubblica istruzione, università, sport e tempo libero, politiche giovanili, pace e solidarietà, pre-

sidente Cinzia Pagni) ci sono sta-te 13 riunioni contro le 19 del-l'anno scorso. Infine, la 4a Com-missione (incaricata di occuparsi di politiche sociali, sanità, presi-dente Tommaso Marcatelli) ha effettuato 10 riunioni, erano state 9 l'anno passato. Accanto alle 4 Commissioni permanenti è tor-nata a riunirsi (effettuando 3 riu-nioni) anche la Commissione Statuto e Regolamento.

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Folla commossaper l'ultimo saluto a laica s

MALTRATTAMENTO CANI BEAGLE

Lotta alla vivisezione II vice sindaco: "Istituzioni si muovino" Il vice sindaco di Forlì Giancarlo Biserna interviene sulla sofferenza dei tantissimi beagle finiti sotto ai riflettori. "Questi cani erano allevati in massa e cresciuti costante-mente lontano dalla luce del sole - dichiara -, mai all'aper-to e chiusi in piccole gabbie, da dove uscivano ed escono per andare al "macello. Va verificato che le irregolarità ri-scontrate in questo caso non siano pratica diffusa. Fatti così gravi devono finire". E ancora: "va detto che esistono direttive europee e una legge nazionale che purtroppo non pongono veri vincoli al ricorso agli animali per la spe-rimentazione. Si tratta di circa 900mila animali l'anno in 600 strutture pubbliche e private; sono situazioni che ab-bisognano di controlli qualificati. E' in questa direzione che le istituzioni devono muoversi, spingendo perché l'ar-ticolo 14 della Legge Comunitaria venga approvato defini-tivamente, realizzandosi così un incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile".

Manifestazione Recente protesta per il maltrattamento dei cani

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RCAN'C ELO ACCAMPATI NELL'AREA ARTIGIANALE

Nuova invasione di nomadi Adesso arrivano di notte La polizia municipale interviene per mandarli via NON SI FERMA l'invasione dei nomadi a Santarcangelo. Nel fine settimana c'è stata una nuova 'ca-lata' di zingari, con una decina di camper e roulotte, nell'area arti-gianale sulla via Emilia. Stavolta rom si sono appostati nella zona a monte della Ss9, dalle parti di via dell'Arte e dintorni.

AD ACCORGERSENE non so-no stati, come capita spesso, i resi-denti e gli operatori della zona, ma gli stessi agenti della polizia municipale di Santarcan.gelo, che nel weekend hanno fatto gli stra-ordinari in occasione del festival. I vigili sono arrivati la prima vol-ta domenica, in tarda serata, e han-no subito intimato lo sgombero ai nomadi. Ci sono state resistenze da parte degli zingari accampati, che chiedevano di restare lì solo per riposare un po', ma alla fine la situazione si è sbloccata. Qualche carovana ha lasciato l'area duran-te la notte, altri invece se ne sono andati solo ieri mattina. «Ai no-madi abbiamo ripetuto che la no-stra ordinanza è molo chiara, e

NEL MIRINO Continuano i controlli anche in piazzaLe Franchini e nelle zone Lungo iL fiume

che non potevano restare», spiega il comandante della polizia muni-cipale, Ivano Vandi. Che poi am-mette come «negli ultimi tempi la 'strategia', da parte dei nomadi che arrivano da queste parti, è quella di fermarsi durante le ore serali e notturne, per cercare di

non richiamare troppe attenzio-ni».

I CONTROLLI all'area artigia-nale continueranno anche in que-sti giorni, così come in piazzale Francolini, dove non sono state ancora ripristinate le sbarre. Per il parcheggio dovrebbe essere so-lo questione di giorni, una delle sbarre è già pronta, l'altra è stata ordinata. Da qualche giorno però qui i nomadi non si vedono più, dopo i primi arrivi a inizio mese (nella foto). La polizia municipa-le poi continuerà anche i controlli lungo il fiume dove negli ultimi weekend ci sono stati dei nave par-ty, nella zona del 'lago azzurro' in via San Savina e al confine con Santa Giustina. Grazie al blitz dei carabinieri, quest'ultimo è stato stroncato sul nascere. Le forze dell'ordine hanno fermato e de-nunciato 23 giovani, molti dei quali provenienti da fuori (c'era-no ragazzi di Milano, di Urbino, altri erano arrivati dall'Abruzzo). I sopralluoghi nelle zone del fiu-me proseguiranno per 'prevenire' altre feste abusive.

Manuel Spadazzi

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press unE 24/07/2012

it Resto del Carlino

RIMINI

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Scontro tra riformisti e conservatori 'ufficio complica- zioni affari sempli- ci è entrato in fun- zione. Sulla vicen- da del riordinio delle Province, che

dovrebbe portare ad un accor-pamento delle tra attuali Provin-ce romagnole, il Governo si è e-spresso in maniera cristallina. Ha detto che per continuare ad essere Provincia servono due re-quisiti (350mila abitanti e 2500 kmq di superficie) e che le future Province (una quarantina) si do-vranno occupare di Ambiente, Territorio e Viabilità. Le altre competenze passeranno ai Co-muni. Il resto è rimandato ai Cal (comitati per le autonomie loca-li) che in tempi brevi devono e-laborare le loro proposte da in-viare a Governo e Parlamento per la traduzione in legge. Pun-to. A questo punto è entrato in a-zione il partito della spesa pub-blica attraverso, appunto, l'uffi-cio complicazioni affari sempli-ci che ha gettato una cortina fu-mogena sollevando problemi che per ora non esistono (il ca-poluogo, le sicurezza, le compe-tenze ecc. ecc.). Qualora si rive-lassero reali c'è più di un anno di tempo di battaglia politica per arrivare ad una soluzione condi-visa. Insomma, si alza un polve-rone su una vicenda semplice e chiara per non mollare fette di potere, per non cambiare nulla, per mantenere lo status quo. Il

solito scontro tra riformisti e conservatori che questa volta è bipartisan con strani rimescolii negli schieamenti. I RIFORMISTI ROMAGNOLI. Alla guida dello schieramento c'è il sindaco di Forlì (targato Pd ma estraneo alle logiche e alla storia del partito) Roberto Bal-zani. Lo storico repubblicano forse lascia a desiderare sulla ge-stione della città, ma non manca di visione strategica e di buoni agganci a Roma (è stato ricevuto poco tempo fa in maniera riser-vata dal presidente della Repub-blica, vero dominus dell'attuale politica italiana). In questi anni Balzani ha preso tutta una serie di decisioni riformiste che lo hanno condannato, come lui stesso ha titolato un suo libro, a "cinque anni di solitudine". Bal-zani vorrà anche togliere Forlì dalla situazione di impasse in cui la città è piombata, potrà an-che voler godere dei benefici di essere stato il capofila di questa "svolta", ma sta di fatto che attra-verso il suo operato la Romagna, forse, arriverà ad avere per la priva volta nella sua storia un ente che porta il suo nome, cosa sempre negata da Bologna e Ro-ma. E se la battaglia politica che si apre sarà fruttuosa, potrà de-cidere nell'ottica di città metro-politana, unendo le risorse, su temi di grande importanza. Un percorso curioso per uno studio-so che aveva fatto un libro, tito-lato appunto "Romagna", che ar-rivava quasi a negarne l'identità,

tesi insostenibile, e che adesso si ritrova in prima fila per dare un peso anche istituzionale, an-cora tutta da definire, a questa terra. Al fianco di Balzani da subito si è schierato il parlamentare del Pdl Giancarlo Mazzuca (anche lui, guarda caso, estraneo alle lo-giche partitiche). L'ex direttore del Carlino, da sempre roma-gnolista, nella sua nuova veste ha rispolverato i temi romagnoli a lui cari anche attraverso i suoi libri - su tutti la splendida storia di "Sangue romagnolo". Preso at-to che l'ipotesi migliore (la Re-gione Romagna) era molto più difficile da raggiungere in tempi brevi, Mazzuca non ha esitato a sostenere la Provincia unica per-ché permette grandi risparmi al-le dissanguate casse statali e può

incidere su temi molto impor-tanti. Stesso discorso per un altro stra-no "animale" politico del Pdl (perché fuori dagli schemi), cioè Sergio Pizzolante che dopo aver contribuito in maniera fonda-mentale al passaggio dei sette comuni della Valmarecchia in Romagna, sostiene adesso la Provincia unica che vede, ora ed adesso, come grimaldello per guadagnare automia da Bologna e aprirsi verso altri territori che sono lo sbocco naturale della Romagna. Sul solco di Mazzuca e Pizzolan-te buona parte del Pdl Roma-gnolo sembra essersi convinto della praticabilità della proposta. Nel gruppo dei riformatori van-no inseriti i quattro segretari del Pd Romagnolo che hanno ab-

Andrea Gnassi Gianluca Pini

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Stefano Vitali

I RIFORMISTI ROMAGNOLI

I CONSERVATORI

ATTENDISTI E REALISTI

Vidiner Mercatali

ROMAGNA

press unE 24/07/2012 IAVOCEdi Romagna

Rimini e San Marino

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bracciato senza infingimenti la proposta della Provincia unica, con motivazioni simili a quelle del Pdl. Segno che quando le proposte sono di buon senso e possono migliorare la situazio-ne, trovare terreni comuni non è impossibile. Una mossa quella di Emma Petitti (Rimini) Marco di Maio (Forlì), Alberto Pagani (Ravenna) e Daniele Zoffoli (Ce-sena) che ha scatenato qualche mal di pancia all'interno del par-titone. I conservatori del Pd han-no subito parlato di "fuga in a-vanti", hanno tirato fuori distin-guo tipici del famoso ufficio complicazioni affari semplici che serveno solo a mantenere i posti di potere. I REALISTI Un discorso a parte merita la classe politica ravennate. Se a Rimini e a Forlì-Cesena il dibat-tito raggiunge, più nella prima che nella seconda Provincia, le solite punte polemiche, il mon-do politico ravennate anche questa volta mostra uno stile ben diverso e molto più produt-tivo. Nessun giudizio sul bene o sul male della proposta, segno che vogliono andare a vedere cosa c'è dentro la scatola e riem-pirla di contenuti. Un atteggia-mento giusto e pericoloso (per i non ravennati) allo stesso tem-po. Gli altri già stanno litigando come galli nel pollaio, mentre i ravennati, sobri e silenziosi, cer-cano di capire cosa la Provincia unica comporta, quali sono i vantaggi e gli svantaggi per il lo-ro territorio. Un attegiamento, oltre che stilisticamente, politi-camente apprezzabile e che le altri parti della Romagna do-

vrebbero cercare di imitare per non arrivare ai momenti decisivi "sbracati" di fronte a chi, senza urlare, ha già in testa un proget-to. IN ATTESA Un unico rappresentante, e non di poco peso, nella categoria: il presidente della Provincia di Ri-mini Stefano Vitali. Prima si è detto favorevole alla proposta della Provincia unica, poi ha ri-lanciato presentato il libro del-l'imprenditore Bonfiglio Mariot-ti che metteva in luce le differen-ze di trattamento da parte della Regione tra l'Emilia e la Roma-gna, poi ha firmato assieme al sindaco di Rimini Andrea Gnassi un documento nettamente con-trario alla Provincia Unica. Fuori dai taccuni dice che vuole fare la sua battaglia politica per riem-pire di contenuti questa futura Provincia che adesso ha poche competenze. Atteggiamento giu-sto, che però mal si concilia con le sparate propagandistiche. I CONSERVATORI Nella categoria, naturalmente, molti di quelli che attualmente ricoprono poltrone e cariche provinciali. Secondo loro questa riforma equivale alla fine del mondo predetta dai Maya: la ac-que si solleveranno, le terre scompariranno e ci sarà solo mi-seria e distruzione. Nella realtà, male che vada, perderanno il lo-ro stipendio e la cosa non sem-bra una sciagura per l'umanità. Alcuni di questi, di ben scarso peso, come il vicepresidente del-la Provincia di Rimini Carlo Bul-letti se ne escono, nella scia del loro leader Antonio Di Pietro, con frasi tipo: "la proposta della

Provincia unica è un'offesa per l'intelligenza dei cittadini", quando l'unica offesa all'intelli-genza sono le parole di Bulletti. Sorprende di trovare in questa categoria il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che dovrebbe es-sere un campione del riformi-smo. Invece proprio Gnassi, tra i politici di peso romagnoli, è quello che più si batte contro la proposta. Da politico che "fiuta" l'opinione pubblica, Gnassi ha capito che a livello popolare l'i-potesi è difficile da far digerire. Quindi in maniera berlusconia-na preferisce mettersi di traverso pur di non perdere appoggio po-polare. Una tattica comprensibi-le, ma che preclude possibilità del futuro (vedi soluzione pro-blema fogne impossibile da ri-solvere per il Comune di Rimini, ma affrontabile in un'ottica di a-rea vasta ed europea, vedi in marchio "made in Romagna" per l' enogastronomia, vedi una rete di tutto il territorio per il rilancio del turismo fatto di arte, mare, intrattenimento ed entroterra molto più efficace in ottica ro-magnola che non riminese). Dal punto di vista dei ragionamenti fatti contro la Provincia unica siamo alle solite, Gnassi risolve tutto con slogan (in questo caso "RoMagna Grecia") senza affron-tare la questione nel merito. Ar-ruolato anche Gianluca Pini della Lega Nord. Ma anche in questo caso si tratta solo di tat-tica politica. La Lega ha bisogno di ritrovare il suo zoccolo duro per continuare a sopravvivere e non può rinunciare alle sue pa-role d'ordine, in questo caso la Regione Romagna.

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ROMAGNA

press LITE 24/07/2012 IAVOCEdi Romagna

Rimini e San Marino

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