rassegna del 23-05-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 16 FERRARA________________________________________pag. 17 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 18 - 19 RAVENNA_______________________________________pag. 20 - 21 RIMINI___________________________________________pag. 22 PARMA__________________________________________pag. 23 REGGIO E.______________________________________pag. 24 - 25 PIACENZA______________________________________pag. 26 - 33 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 23-05-2011

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rassegna del 23-05-2011

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Page 1: rassegna del 23-05-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 16

FERRARA________________________________________pag. 17

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 18 - 19

RAVENNA_______________________________________pag. 20 - 21

RIMINI___________________________________________pag. 22

PARMA__________________________________________pag. 23

REGGIO E.______________________________________pag. 24 - 25

PIACENZA______________________________________pag. 26 - 33

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 23-05-2011

Page 2: rassegna del 23-05-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Figurine

Popolo in Libertà

IL SINDACO, I GIOVANI (E NON SOLO)

Oggi il cda

Cattolici 2

La svolta

Incontri e spettacoli

V irginio Merola cerca di inserirsinella querelle interna al Pdl: ieri ha

dichiarato Alberto Vecchi isolapedonale. È la più grande d’Europa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’editoria italiana per i più piccoli in mostra da lunedì al Book Expo America

di LUCA BOTTURA

Il comandante Di Palma

Lunedì il passaggio di consegne

MaGuaraldi lo stoppa:«Io non cedo la quota»

«Smell»,unamostrada visitarecon il naso

Cattolici 1

DonNicolini:ha vinto la genteE critica la Chiesa

La Stoppani fa tappa a New York

http://figurine.corrieredibologna.corriere.it/

di ENRICO BRIZZI

PalaDozza:Sacrati esce,Romagnolifa l’ingresso

A PAGINA 15 Mossini

Bersani in città: i grillini non ci rubano voti. Pdl, Garagnani: se c’è il congresso mi dimetto

A PAGINA 3

Consorte ai soci: «Vendete a ZanettiIl Bologna si compra con 30 milioni»

L’AGENDAMINIMA

Caritas,Mengolipreferisce Pizzicaper ilWelfare

Parte la sfida dopo le accuse di Mr. Segafredo: il pifferaio? Figura buona

La Giannino Stoppani, conGrazia Gotti, sbarca a New Yorkper rappresentare l’editoria per ipiù piccoli e la Fiera del libroper ragazzi, vanto della nostracittà. L’appuntamento è al BookExpo America (dal 23 al 26 mag-gio) che, per la prima volta, dedi-ca spazio a un’ampia selezioneitaliana di libri per bambini. «Iosono ambasciatrice di Bologna— dichiara la Gotti — e porteròl’esperienza della Fiera, le operedi autori come Faeti e di illustra-tori».

A PAGINA 21 Di Domenico

Alla Coopconti correntie polizze autoa chilometro

V irginio Merola sitrova a confron-tarsi con aspetta-tive altissime:

stavolta a Bologna nonbasterà un «sindaco nor-male», tanto per citare lamedesima espressioneutilizzata da Merola ilgiorno dopo il voto, aproposito del suo nuovoruolo.La voglia di ripartire è

forte, e al primo cittadi-no serviranno doti fuoridall’ordinario per incana-lare tutte le energie a di-sposizione. Sin dalle pri-me dichiarazioni, Merolaha posto l’accento sul te-ma caldo della mobilità:ora ci aspettiamo che Pa-lazzo d’Accursio chiari-sca cosa vogliamo faredel Civis, e che si attui lapedonalizzazione del cen-tro in maniera rigorosa.Anche i commercianti sidicono d’accordo, a pat-to che si trasformi in un«giardino», e ci sianoagevolazioni fiscali: ilmargine per trattare sem-bra ampio, e mai comeora Bologna si gioca lafaccia. Dovrà essere unapedonalizzazione vera,virtuosa, che non tolleri imezzucci dei soliti furbi,altrimenti ogni sforzo sa-rà vano.Per un pass si fa di tut-

to, è ora di smetterla e ri-cominciare a camminaree andare in bici, altrimen-ti uno dei centri storicimeglio conservati delmondo soffocherà neltraffico. Per questo serveun nuovo piano di mobi-lità.Basta coi tir in città, ba-

sta con la disperazionedi non trovare parcheg-gio a ridosso del centro,e basta anche coi trenidei pendolari sempre so-vraffollati.Bisogna passarci per

forza, dalla costituzionedella città metropolita-na, l’ha detto nel suo di-scorso d’addio anche laCancellieri, che di grandiconurbazioni s’intendeper nascita e curriculum.Quando Bologna avrà unnuovo volto, più conso-no alla dolcezza emilianache non alla frenesia nor-dica, sarà facile ricono-scerle il ruolo di capitaledella cultura, della musi-ca e delle arti: l’armoniafra l’azione del Comune,quella dell’Università,delle Fondazioni e delleassociazioni giovanilisembra il presuppostoperché la città torni bellae vivibile a tutte le oredel giorno e della notte.Non è follia, a un’ora

di treno da Milano e duee mezzo scarse da Roma,aspirare a un centro pie-no di luci, coi negoziaperti fino a tardi e im-prontato a un decoro direspiro europeo. Se poisi vuol pensare davvero alungo termine, è indi-spensabile che finiscal’economia di sfruttamen-to ai danni degli studen-ti: gli affitti in nero sonoil segreto di Pulcinella, ealterano l’economia ditutta la città. Al momen-to, le coppie di ragazziche s’innamorano a Bolo-gna devono cercare casafuori, e inevitabilmentefaranno nascere i loro fi-gli lontano dalle Due Tor-ri, dove gli affitti sonopiù accessibili, e il postoall’asilo-nido è garantito.Come recita una vec-

chia canzone, per i giova-ni «la vita è adesso», e an-che i tanti che hanno vo-tato 5 Stelle, o i nominuovi del centrodestra,hanno bisogno di rispo-ste urgenti sulla rottache la città si appresta aintraprendere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA A PAGINA 17 Aquino

Il presidente del BolognaAlbano Guaraldi non l’ha presaper niente bene e non hanessuna intenzione di cedere:«Non voglio mollare le miequote». Il numero unorossoblù è andato alcontrattacco spiegando: «Sevuole il club se lo devecomprare tutto. Noi saremoanche topolini, ma Zanetti haabbandonato la nave, èfuggito. Ora vuole risalire sullazattera già salva».

A PAGINA 19 Carrozzini

A PAGINA 3 Amaduzzi

Prende forma la squadra del sindaco. Lo staff di Me-rola conferma che per il ruolo di vicesindaco e assesso-re al Bilancio pensa all’economista Silvia Giannini, so-prattutto se Frascaroli confermerà il suo «no» a fare ilvice senza deleghe e otterrà di fare l’assessore al Welfa-re. Un’ipotesi su cui ieri ha dato indirettamente il vialibera anche il Pd. Gli altri probabili assessori sonoMa-strocinque (Idv), Lepore, Rizzo Nervo, Colombo, Ron-chi, Pillati, Gabellini e uno tra Barigazzi e Malagoli.

ALLE PAGINE 2, 3 e 5 Romanini e Velonà

Confermata dallo staff del sindaco l’ipotesi Giannini al Bilancio e come viceLembi verso la presidenza del Consiglio. C’è il nodo incompatibilità per il Cev

«Proporrò ai soci di vendere il Bologna a MassimoZanetti. Bastano 30 milioni per acquistare la società.Poi però deve promettere di tenere i giocatori migliorie costruire una squadra da Europa». Durissima la repli-ca di Giovanni Consorte alle accuse di Zanetti che loha accusato di essere come il pifferaio magico.

A PAGINA 13 Pellerano

Il PalaDozza

Non solo la spesa. A breve,nei supermercati Coop, si po-tranno anche sottoscrivere as-sicurazioni sulla vita o sull’au-to, aprire un conto corrente,chiedere un mutuo oppure in-vestire qualche spicciolo. Tut-to questo con «Coopciconto»,il nome dell’iniziativa che ve-drà «fra gli scaffali» anche iprodotti di Unipol. Si partecon cinque centri commercialiin Emilia-Romagna (a Bolo-gna Lame e Nova) e poi l’inizia-tiva si estenderà a tutta la retedella grande distribuzione.Il presidente di Coop Gilber-

to Coffari dà anche il benvenu-to a Merola: «Bologna final-mente potrà mettere mano aprogetti di lungo periodo cheuna gestione commissarialenon poteva fare».

A PAGINA 9 Madonia

A PAGINA 7 Rotondi

«Troppi incidenti?Datemi altri 100 vigili»

Giunta, tutti i nomi di Merola

www.corrieredibologna.it

SABATO 21 MAGGIO 2011 ANNO V - N. 120 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel 051-3951201 - Fax 051-3951251 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

Codice cliente: 211252

Referendum, task forcedei Democratici

Prende corpo la giunta Merola. Lostaff del sindaco ieri mattina ha con-fermato al Corriere che l’economistaSilvia Giannini è la persona che ilprimo cittadino vuole come assesso-re al Bilancio e come vicesindaco. Eha ricordato che nel suo ricco curri-culum c’è anche una consulenza conla Banca d’Italia. L’unico ostacolosulla sua strada resta un’ipotesi chein questo momento ha pochissimeprobabilità di andare in porto e cioèquella che Amelia Frascaroli accettidi fare il vice senza deleghe di peso,proposta che però ha già rifiutatoprivatamente e pubblicamente. Inquel caso Giannini conserverebbesolo, si fa per dire, la delega al Bilan-cio. Ma tutto fa pensare che Merolaceda alle richieste del movimento ci-vico di Frascaroli e assegni all’ex di-rigente della Caritas la delega al wel-fare, nonostante le pressioni contra-rie della Curia e di un pezzo di mon-do cattolico.Ieri il segretario del Pd, Raffaele

Donini ha spezzato una lancia in fa-vore dell’ex dirigente Caritas man-dando al contempo anche un avver-timento politico: «Non c’è nessunproblema Amelia Frascaroli perchéil programma è un solo ed è quellofirmato da tutta la coalizione, com-preso sul welfare». Insomma il se-gretario pare voler dire che Frascaro-

li può fare tranquillamente l’assesso-re con quella delega, ma non potràtentare fughe in avanti perché fa fe-de il programma comune. Anche sepoi a chi gli chiede se si tratti di unvia libera a Frascaroli Donini rispon-de così: «No, ho detto che il vero pro-blema era se non si vinceva. Non hola faccia di chi si occupa di giunta».Nella nuova squadra di Virginio

Merola entreranno con ogni proba-bilità anche i tre giovani esponentidel Pd che lo hanno ac-compagnato per tuttala campagna elettorale.Andrea Colombo, mol-to probabilmente desti-nato al traffico,MatteoLepore e Luca RizzoNervo, mentre alla Cul-tura dovrebbe toccareall’ex assessore di Va-sco Errani, AlbertoRonchi.Di caselle vuote non

ne rimangono molte per arrivare aidieci componenti della giunta. Al-l’urbanistica il sindaco dovrebbechiamare un tecnico come PatriziaGabellini, consulente per il pianostrutturale comunale realizzato daMerola come assessore di Cofferati,mentre l’Italia dei Valori dovrebbesuggerire come assessore la vicesin-daco di Zola Predosa, Simona Ma-strocinque, passata all’onore delle

cronache per la sua ordinanza an-ti-prostitute. Un posto in giunta po-trebbe toccare anche ad uno tra l’at-tuale assessore provinciale GiulianoBarigazzi e l’ex presidente del quar-tiere San Donato, Riccardo Malago-li e a chiudere la squadra potrebbeessere la consigliera comunale Pd,Marilena Pillati. Naturalmente i gio-chi sono ancora da chiudere e sichiuderanno con ogni probabilità laprossima settimana.

Intanto per quel cheriguarda il consigliocomunale si fa stradauna possibile presiden-za di Simona Lembi. Ilpartito aveva caldeg-giato il suo nome perla giunta ma pare chealla fine a lei possa toc-care la guida dell’as-semblea. In questo ca-so a guidare il truppo-ne di 17 consiglieri del

Pd sarebbe ancora una volta SergioLo Giudice. C’è infine il tema del fu-turo di mister preferenze MaurizioCevenini, sorvegliato speciale nonsolo dai grillini ma anche dal suopartito. Ieri infatti nel Pd qualcunoha cominciato a protestare privata-mente perché il codice etico e lo sta-tuto del partito vietano i doppi inca-richi come sarebbe nel caso del Cev.No comment da parte di mister pre-

ferenze. Naturalmente quando ci so-no le regole ci sono pure le deroghe.Il problema è tutto sommato sempli-ce. Se Cevenini dovesse tornare a fa-re il presidente del consiglio comu-nale, ipotesi in questo momentonon all’ordine del giorno, dovrebbequasi per forza lasciare il suo postodi consigliere regionale. Se invece ri-marrà semplice consigliere comuna-le è estremamente probabile che re-sti anche consigliere comunale. Infondo resta comunque quello chedoveva fare il candidato sindaco equello che ha preso più di 13milapreferenze.Ieri Frascaroli ha mandato un av-

viso ai suoi su Facebook: «Non ali-mentate l’idea che la giunta nascada giochi di scambio e di quote do-vute, tutto quello che leggete è fal-so». La linea di Frascaroli è chiarissi-ma:Merola deve scegliere solo in ba-se al merito. Il problema è che, co-me osservano con un po’ di sarca-smo dal Pd, se Merola decidesse so-lo in base a quel criterio Frascarolinon andrebbe al Welfare. Ma in poli-tica i voti contano e Amelia ne hapresi tanti. E sarà probabilmentequella la via che la porterà a corona-re il suo sogno.

Olivio [email protected]

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Il primo alla Cultura, la seconda, in quota Idv, è ora assessore a Zola PredosaLo staff del sindaco conferma la Giannini, Lembi verso la presidenza del Consiglio

Le scelte del sindaco

Rispetto allo scorso novembre,quando gli toccò salire sui tetti perportare la sua solidarietà ai no-Gelmi-ni, ieri per Pierluigi Bersani è statopiù facile. Ha trovato in strada i geni-tori che da giorni protestano, con unosciopero della fame a staffetta, controi tagli alla scuola, in via de’ Castagnolidi fronte alla sede dell’Ufficio scolasti-co regionale. E l’aria primaverile bolo-gnese del dopo-vittoria lo deve averreso più tranquillo e sicuro di sé:«Quando toccherà a noi rimediere-mo», è la frase che il segretario del Pdha lasciato sul quaderno-registro cheraccoglie le firme di sostegno alla pro-testa.Il segretario nazionale del Pd si in-

formava sulla protesta. «Vi hanno rice-vuto?». «Lo faranno il 26 — hanno ri-sposto i digiunanti, che quel giorno ri-lanceranno la proposta di un referen-dum contro il finanziamento comuna-le alle scuole private—. Abbiamo pro-

posto ai sindaci della provincia di ac-compagnarci». «Avere massacrato lascuola è stato veramente un disa-stro», ha concluso Bersani assicuran-do sostegno alle rivendicazioni. Pocopiù di dieci minuti: strette dimano, fo-tografie. Pierluigi Bersani — ieri a Bo-logna per presentare il libro-intervi-sta Per una buona ragione—ha prefe-rito sorvolare sul totonomine («Per lasua squadra Virginio non ha bisognodelle mie indicazioni»), ma ha parlatocomunque di amministrative: «Erotranquillo sulla vittoria, l’ho sempre

detto, avevo fiducia in Bologna. Unacittà che ha voluto riprendere la suastrada, di tradizione democratica, daiconnotati popolari, di sinistra». Dovecerto non sono mancate le difficoltà:«Ma ha avuto la capacità di rendersiconto dei problemi e dei difetti».Il segretario ha parlato a più di un

centinaio di persone alla libreria CoopAmbasciatori, dialogando con il poli-tologo Carlo Galli e il caporedattore diRepubblica Bologna, Giovanni Egidio.E se il clima in città era quello dei sor-risi («abbiamo vinto!»), non sonomancate stoccate al governo e agli av-versari, perché i ballottaggi altrove cisono. Bersani ha vendicato Merola,apostrofato in casa leghista come «te-rùn» alla vigilia del voto: vedendo co-me avete gestito gli sbarchi, «in Euro-pa pensano che sei tu il terrone, Maro-ni». Piùmorbido verso i grillini, ha re-spinto al mittente le accuse «qualun-quiste» («non accettiamo di sentir di-

Prima della presentazione del suo libro, la visita ai genitori che fanno lo sciopero della fame contro i tagli alla scuola: «Quando toccherà a noi, rimedieremo

La stoccata ai Cinque stelle

Volti e curriculum

Nel partito c’è chistorce il naso all’ipotesidel doppio incaricoin Comune e Regione:lo statuto del Pdlo proibirebbe

Bersani in città: i grillini non ci rubano voti

Il segretario: «Non siamo sordia quello che dicono,ma non accettiamo critichequalunquiste». Merola? «Nonha bisogno dei miei consigli»

La campagna

MatteoLepore

LucaRizzo Nervo

AndreaColombo

AmeliaFrascaroli

SimonaMastrocinque

AlbertoRonchi

SilviaGiannini

GiulianoBarigazzi

Da Ronchi alla MastrocinqueGiunta, su chi punta Merola

RiccardoMalagoli

Verso il Palazzo Virginio Meroladovrebbe essere proclamato ufficialmente

sindaco la prossima settimana

«Il governo scappa, io vado a votare sì». IlPd lancia la campagna per il referendum del12 e 13 giugno. «Perché se verrà cancellatoil quesito sul nucleare, a maggior ragionedobbiamo andare a votare», spiega ilsegretario regionale del Pd StefanoBonaccini. Un sì per opporsi al legittimoimpedimento, alla privatizzazione dell’acquae al nucleare. Il primo appuntamento oggi aCaorso contro la centrale. I democraticisanno di non essere i soli in questa battagliae si rivolgono al Movimento 5 Stelle a cuichiedono di riflettere sui temi che liuniscono al centrosinistra.

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Il «fedelissimo» di VirginioMerola dai tempi dellapresidenza al Savena è unodei giovani ( 30 anni) chedovrebbero entrare in giunta

Al presidioPier Luigi Bersani allo sciopero della fame dei No-Gelmini

Già capo di gabinettodi Beatrice Draghettiin Provincia. Per lui è prontauna delega pesantea Palazzo d’Accursio

Ventiseienne, chiude la ternadei Merola-boys. Era allaguida della commmissionemobilità del San Vitale. Perlui la Mobilità o l’Ambiente

Dopo il boom alle elezioni(oltre il 10% della lista e3.941 preferenze) punta alWelfare. Dovrebbe ottenerlo,ma sconta alcune resistenze

È l’assessore di Zola Predosache ha ideato l’ordinanzacontro la prostituzione.Dovrebbe entrarein quota all’Italia dei valori

Già assessore a Ferrara e poiin Regione (allora in quotaVerdi), ha sostenuto Merolain campagna elettorale. Ladelega è quella alla Cultura

Docente di Scienza delleFinanze ed ex consiglieradel ministro Visco. Salvosorprese, sarà la vicesindacocon delega al Bilancio

Ex sindaco di San Pietro inCasale, è assessore alWelfare (e alla Cultura) inProvincia. Si giocherebbe unposto in giunta con Malagoli

Il caso Cev

Ex presidente del San Donatosotto Cofferati. Era candidatocon la lista di Amelia (219preferenze). Il suo sarebbeun «derby» con Barigazzi

2 Primo Piano Sabato 21 Maggio 2011 Corriere di BolognaBO

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Page 3: rassegna del 23-05-2011

3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 4 BOLOGNAPRIMOPIANO SABATO 21 MAGGIO 2011

di RITA BARTOLOMEI

INquesteore il filmsullagiun-ta rischia di intitolarsi così,‘Amelia sedotta e abbando-nata’. In altre parole, primaFrascaroli fa vincere Merolae poi la vogliono scaricare?

«Mah... Non mi addentro in que-sti meandri, non mi appartengo-no. Certo, Amelia è risultata deci-siva per l’affermazione del centro-sinistra. Apprezzo molto la formu-la prodiana del ‘cattolico adulto’.Ma mi tengo accuratamente allalarga dalle dinamiche della politi-

ca». Poi però DaniloGruppi, segretario dellaCgil, un pensiero alme-no lo comunica al sinda-co Virginio Merola. Al-la domanda se Frascaro-li, dopo il record eletto-rale — è stata la donnapiù votata in Italia —dovrà essere determi-nante anche in giunta,risponde così: «Certoche non si può non te-ner conto del suo risul-

tato. Lo riterrei un errore. E quimi fermo». Intanto il messaggio ègià partito. E pesa un bel po’. Per-ché proprio Gruppi subito dopola vittoria di Merola si era espres-so così: «Soddisfacente il Pd estraordinaria Frascaroli», poi ri-sultata la donna più votata d’Ita-

lia. Non solo. La prima sera di Ni-chi Vendola in città, il comiziodell’amore al Nuovo cinema No-sadella, era il 25 novembre, il lea-der cigiellino era seduto in primafila e guardando la platea, miglia-ia di persone e soprattutto una fol-la di giovanissimi, aveva commen-tato: è un popolo.

Segretario, ma se lei fosse ilsindaco la vorrebbe Ameliacome vice?

«Domanda maliziosa, non rispon-do».

Lei ha parlato di «risultatostraordinario» per la lista diSel, Frascaroli e Verdi. Il sin-daco ne dovrà tenere conto?

«Sarei sbalordito del contrario».Amelia fa paura?«Non lo so. Sicuramente è una fi-gura importante, lo è diventataper quello che è. Non è condizio-nabile, rifugge dagli schemi di cer-ta politica. Intimorisce. Ecco, sepotessi darle un consiglio affettuo-so le direi: non rinunciare a que-ste caratteristiche».

In consiglio comunale il Pdnon ha più la maggioranza.Assediato da dentro — quat-tro consiglieri della listaAme-lia — e da fuori, i grillini sonoin tre, insidiosissimi. Prevedeconvergenze tra vendoliani eMovimento 5 Stelle?

«Penso che su alcuni argomentisarebbe utile che ci fossero».

Più con Sel che con il Pd?

«Come diceva la mia nonna, biso-gna assaggiare il budino per vede-re se è buono. Tutto il centrosini-stra deve avere una grande atten-zione alle istanze proposte dal Mo-vimento 5 Stelle».

Ma voi della Cgil stavolta ri-manete a dieta? Insomma,

niente posti in giunta?«Noi siamo sempre a dieta. Per-ché corriamo tutti i giorni, com-battendo».

Segretario, è vero che lei hafatto splitting?

Risposta pronta: «Splitting? Maper favore... Sono stato assoluta-mente coerente».

““

ILDOPOELEZIONI D A L L A P R I M A

È FINITA L’ERADEGLI ANNUNCI

PAOLONANNI (IDV)«CEVENININONPUÒRESTAREFUORIDALLAGIUNTAE’ ORA CHEMISTER PREFERENZE SCENDA IN CAMPO,ADIMOSTRAZIONECHELEPREFERENZECONTANO»

LORENZOCIPRIANI (SEL)«ILPRESIDENTEDELLEACLI,MURRU, PONERISIBILI VETI SULRUOLODELLAFRASCAROLI,FORSEPUNTALUI ALLEPOLITICHESOCIALI»

DONGIOVANNINICOLINI«IL VERO PROTAGONISTA DI QUESTE ELEZIONIÈ STATA LAGENTE COMUNE.MOLTI CRISTIANIHANNOPROPOSTOPROGETTI DI SPERANZA»

«Noi a ‘dieta’ di postiin Giunta? Ma noisiamo sempre a dieta,perché corriamotutti i giorni, combattendo»

Malagoli torna in giocoper un posto in GiuntaSempre meno forte l’ipotesi di un ruolo al Cev «Tutto il centrosinistra

deve avere una grandeattenzione alle istanzeproposte in questo momentodal movimento dei grillini»

di MARCOGUIDI

GRAN viavai sulla giunta. Rien-tra dalla finestra un nome che eraappena uscito dalla porta. Riccar-do Malagoli, ex presidente delSan Donato, uomo di Sel molto le-gato al sindaco democratico Virgi-nio Merola, pareva sparitodall’orizzonte del Comune — te-nuto fuori da 219 voti — e inveceno.La mossa di Cathy La Torre, se-gretaria dei vendoliani che preno-ta il posto da capogruppo e si sfiladal toto giunta, apre un problemaal partito e uno spazio a Malagoli.Da capire quanto Merola vorrà va-lorizzare il dieci per cento abbon-dante capitalizzato dalla lista civi-co-politica degli alleati che glihanno consentito di vincere le ele-zioni. Ragionamenti al buio: seAmelia sarà vicesindaco, sfumeràil secondo assessorato in quotaSel o ci staranno entrambi, maga-ri con qualche delega leggera?

Nel dilemma il segretario del PdRaffaele Donini prova e tenere cal-mi gli altri cattolici — Acli, Cisl eCaritas — con questa promessa:«Il programma è uno solo». In-somma Amelia non potrà fare ditesta sua.

CHI invece dovrà tenere a frenogli appetiti è l’Idv. Che avrà un as-sessore solo, e per far tornare iconti dev’essere una donna. I di-pietristi — prosciugati da una ga-ra elettorale che li ha ridotti al3,5% — hanno eletto in consiglioun uomo, Pasquale Caviano, chenel mandato precedente stava conGuazzaloca. Se il consigliere Idvcoltivasse una qualche ambizionedi giunta e venisse respinto conperdite da Silvana Mura, coordi-natrice regionale, potrebbe ancheavere la tentazione di uscire dalpartito per finire nel gruppo mi-sto. In un colpo solo l’Idv si trove-rebbe a zero e il Pd senza stampel-la. Lo scenario non è poi così fan-tasioso, basta pensare a quel che èsuccesso in Provincia. Dopo ladiaspora è rimasto Paolo Nanni,capogruppo di se stesso. Che pro-va a non preoccuparsi e preferiscerivolgere una raccomandazione aMaurizio Cevenini, consigliereregionale democratico che ha su-perato tutti i record di preferen-ze: «Forza Cev, esponiti». Inveceormai da tempo i rumors di Pa-

lazzo ripetono che Cevenininon entrerà in giunta. Non

vuole lui e non vuole so-prattutto Merola. Che

nel confronto spari-rebbe. Però si pre-

me per farlo di-mettere dalla Re-gione. Si libere-rebbe così unposto per Giu-seppe Paruo-lo, primo deinon eletti, fe-

delissimo del sindaco.

NEL frattempo sparisce dalle fo-to Matteo Lepore, giovane diri-gente di Legacoop e ombra di Me-rola dagli esordi politici. Da qual-che tempo si tiene un po’ a distan-za dal primo cittadino, inseguitoda fotografi e telecamere. Da mesisi parla di lui come assessore po-tenziale, gli altri giovani leoni so-no Luca Rizzo Nervo e AndreaColombo. Da vedere se Merolaavrà la forza politica per sceglierefino in fondo uomini e donne.Sempre dall’area delle coop arrivaSilvia Giannini, docente che i be-

ne informati danno in pole comeassessore al Bilancio. Era già nella«banda larga», comitato a soste-gno di Merola.

SICURAMENTE la giunta, cheprende corpo pezzo su pezzo, do-vrà essere pensata non solo per lacoalizione ma anche per resistereall’onda d’urto delle opposizioni.Sarebbe superficiale archiviare ilvoto di Bologna come una vitto-ria del vento del Sud — Vendola— sul vento del Nord, la Lega.Perché il Pd si trova proprio all’in-crocio di tutti i venti. Sel-Amelia(da dentro), Carroccio e grillini(da fuori) sono forze che valgonoil dieci per cento. È partita tuttaun’altra storia.

Rita Bartolomei

Gruppi: «ErrorePer il segretario della Cgil «è una

IL RUOLODELSINDACATO

DUELLO a distanza tra grillini ePd. Quasi una rissa, nei giornielettrici che precedono i ballottag-gi in Emilia Romagna. Il segreta-rio regionale Stefano Bonacciniha presentato la mobilitazione delpartito sui referendum del 12 e 13giugno. Alla domanda se sia an-che un modo per strizzare l’oc-chio al Movimento 5 Stelle, repli-ca così: «Sono battaglie iniziateda anni». A Rimini i grillini svet-tano al 12%, pensa di poter abbat-tere quel muro con quest’impe-gno ambientalista? «Non lo so —risponde il segretario —. A loropiuttosto vorrei suggerire di medi-tare se l’idea di società che propo-niamo sia la stessa che propone ilcentrodestra». Poi invita gli inter-locutori a riflettere su come usarei voti. Ma non facciamoci prende-re dalle fantasie, rimaniamo con ipiedi nella realtà, insiste, «conver-genza non vuol dire stringere alle-anze o apparentarsi». Bonaccinipensa piuttosto a una vicinanzasui temi, e a un certo punto ricor-da che il movimento su tante coseha votato con il Pd, in Regione.

IL SEGRETARIO democraticoarchivia come «populismo» l’idealanciata da Massimo Bugani chechiede al sindaco Virginio Mero-la di dare il buon esempio, dimez-zandosi lo stipendio. Andrea De-

franceschi, capogruppo del Movi-mento 5 Stelle in Regione, gli ri-sponde per le rime. «I nostri nonsono voti, ma persone che ci aiuta-no nei progetti — ribatte —. Pen-si al Pd, che ha perso voti ovun-que». Ricorda un’altra volta: «So-

no loro a fare ‘copia e incolla’». Bo-naccini non demorde e risponde astretto giro d’agenzia: «Defrance-schi sul no al nucleare e sul sì alleenergie rinnovabili ha votato co-

me me. Se ne vergogna?».

IL SEGRETARIO invece non ri-sponde quando gli chiedi comemai i grillini abbiano eletto pro-prio l’Emilia Romagna come casaloro, qui sono i numeri da record.L’analisi del voto, fa sapere, saràoggetto di un’altra conferenzastampa. Qualche ora più tardi dàuna risposta a modo suo il leadernazionale Pierluigi Bersani, dinuovo in città. Ironico sui grilli-ni, «no cocchi, non attaccano ilPd. Prendiamo il 38%». E allora?«Vuol dire che certi temi nuovinascono laddove la politica è piùsensibile». Sotto sotto è un modoper dire: il movimento è un po’ fi-glio nostro.

ri. ba.

VENDOLIANIE CINQUE STELLE

I RUOLIAmeliaFrascaroli e,nella foto in alto,RiccardoMalagoli

ignorare i risultati di Amelia»figura importante, non condizionabile. Spero rimanga così»

Da sinistra Alessandro Bratti, Stefano Bonaccini e Marco Lombardelli

PERÒ OGNUNO deve riflettere e questoè un invito che faccio a tutti: al sindaco chevuol fare un parcheggio sotterraneo in piaz-za Roosevelt, non sapendo evidentementein che pasticcio va a cacciarsi, ma anche acoloro che esultano per la possibilità delleUniversiadi. Un’occasione di rilancio, unvolano per alberghi, ristoranti, bar, negozi,eccetera, affermano. Calma.Ma le hanno mai viste questi signori le Uni-versiadi? A parte le squadre, le delegazioni,lo sanno quanti spettatori ci vanno? Se losapessero saprebbero anche che il concorsodi pubblico non somiglia nemmeno di lonta-no a quello delle Olimpiadi e nemmeno aquello degli Europei, o a quello del GoldenGala. Quindi di quale rilancio (al di làdell’immagine e dei soldi pubblici spesi) an-date parlando?È un po’ il discorso dell’Auditorium di Ren-zo Piano, bellissimo progetto ma che mancadi un presupposto fondamentale: i soldi. Fa-bio Roversi Monaco ha detto che la Fonda-zione Carisbo provvederà. In che percentua-le? Non crediamo possa coprire tutta la spe-sa, ce ne vorrebbero quattro, di fondazioni.Quindi ci si consenta un sommesso invito.Ora che inizia una nuova parte della storiacittadina si usi la riflessione, la prudenza, sipensi prima di annunciare. E che Dio siacon noi.

Danilo Gruppisegretario Cgil

A sinistraMaurizioCevenini e,a destra,GiuseppeParuolo

L’INCOGNITA IDVEletto in consiglio il soloCaviano, ex di GuazzalocaLe ‘sirene’ del gruppomisto

IL SEGRETARIO del Pd Pier Luigi Bersani è tornato a Bo-logna dopo la vittoria elettorale del centrosinistra conquistataal primo turno, riportando il Pd e i suoi alleati al governo do-po 16 mesi di gestione commissariale. «Ero piuttosto tranquil-lo su Bologna — dice il leader —, c’è stata la conferma che lacittà ha voluto riprendere la sua grande strada di tradizionedemocratica». Bersani ne ha parlato durante la presentazionedel suo libro alla libreria Ambasciatori, specificando che «ilPd il centrosinistra bolognesi hanno avuto anche la capacitàdi rendersi conto dei limiti e dei difetti, c’è gente qui che halavorato con intelligenza e generosità». Poi una stoccata ai gril-lini, che hanno sfiorato il 10% dei consensi bolognesi: «Certitemi nuovi nascono laddove la politica è più sensibile». Poiaggiunge: «Non accettiamo di sentir dire dai grillini che sia-mo tutti uguali, ma non siamo sordi a quello che il Movimen-to 5 Stelle dice. Siamo sempre pronti a migliorare. Beppe Gril-lo — commenta Bersani — di per sè è un franchising di realtàche hanno una loro autonomia, ed hanno come caratteristicauna sensibilità acuta sul rigore e la sobrietà della politica e sumolti altri temi, come quelli ambientali. Ma con la teoria del‘tutti uguali’ — ammonisce — è andata a finire che in Piemon-te ha vinto Cota che vuole il nucleare. A Bologna il successonon è casuale».

IL LEADER IN CITTÀ DOPO LA VITTORIA

Bersani: «Cari grillini,non siamo tutti uguali»

BONACCINI (PD) STOPPA LA SFIDA DI BUGANI (M5S) A MEROLA

«Dimezzare lo stipendio? Populismo»

TENSIONIScintille da pre-ballottaggifra democratici e grilliniSi tentano convergenze

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Informazione pt14 SABATO 21 MAGGIO 2011

Il coordinatore cittadino lascerà con il congresso. Vecchi non molla e lo sfida: «Andiamo alla conta»

«Pdl lacerato da “killer politici”»Garagnani: «Non ho colpe». E punta il dito su Filippo Bersellidi Jessica De Agostino

È guerra aperta nel Pdl bolo-gnese. A pochi giorni dalla

chiusura delle urne le varie cor-renti arrivano alla resa dei conti,tra rimpalli di responsabilitàper la sconfitta al primo turno erichieste reciproche di dimis-sioni. Due gli schieramenti incampo: da un lato il coordinato-re cittadino Fabio Garagnani,difeso dal senatore MassimoPalmizio e spalleggiato dal viceGaleazzo Bignami e dai campio-ni di preferenze Marco Lisei, Lo-renzo Tomassini e Valentina Ca-staldini, che esaltano il risultatoelettorale comunque soddisfa-cente del partito; dall’altro ilcoordinatore provinciale Alber-to Vecchi appoggiato dai neo e-letti in consiglio Michele Facci eDaniele Carella, che criticano lascelta “p e rd e n t e ” del candidatosindaco della Lega e chiedonouna “ro t t a m a z i o n e ” dei dirigen-ti, a partire da Garagnani. Sfida-to a “misurar si” nel coordina-mento regionale.

Fabio Garagnani non ci sta afare il capro espiatorio dellasconfitta elettorale del centro-destra. Anzi, rivendica i “soddi -s fa c e n t i ” risultati ottenuti dal P-dl, punta il dito sui veri respon-sabili della vittoria del centrosi-nistra arrivata (inaspettatamen-te) al primo turno e annunciache, dal prossimo congressodel partito, non sarà più alla gui-

da del coordinamento cittadinoma continuerà a fare il deputatomagari con un incarico politicoin Emilia-Romagna. Un “abban -dono”che non ha nulla a che ve-dere con la richiesta di dimissio-ni avanzata da Vecchi e Facci. Aiquali manda un messaggio chia-ro: basta lavare i panni sporchiin pubblico, è ora di guardare a-vanti. Se rinnovamento dovràesserci nel partito, sarà quelloche uscirà dal congresso del P-dl, probabilmente in autunno.

Dopo aver confermato seiconsiglieri comunali, a frontedella riduzione dei seggi, e avermantenuto il primato nell’o p-posizione nonostante l’ef fettotraino di un candidato sindacodella Lega, il coordinatore citta-dino è pronto a levarsi i sasso-lini dalle scarpe. E ci va giù du-ro, senza però fare mai il nomedi Vecchi. «Non posso non regi-strare l’atteggiamento misera-bile da killer politici - è l’attacco

- che è dannoso per il partito enon aiuta a discutere serena-mente della vittoria risicata diMerola che presenta molte om-bre». Garagnani bolla come«singolare, strumentale e fazio-so», l’aver addebitato a lui l’esi -to elettorale e, ancora prima, ela candidatura a sindaco di unleghista. Da statuto, ricorda Ga-ragnani, la scelta del candidatoè del coordinamento nazionale,più volte sollecitato dal respon-sabile cittadino (che esibisce lelettere). Se un responsabile vaindividuato, perde la calma Ga-ragnani che batte la mano sul ta-volo, è al livello regionale. «Do-po Delbono ci sono stati diri-genti che hanno deciso che bi-sognava aspettare un anno pervotare - rileva - Poi si sono persimesi dietro un balletto di nomiche ha creato disagi nell’opinio -ne pubblica. Siamo stati in stan-dby tre per mesi aspettando l’i-nutile candidatura di Cancellie-ri». Il riferimento è rivolto alcoordinatore regionale FilippoBer selli.

Con Garagnani, si schiera ilsuo vice Bignami. «Chi fa pole-mica è in malafede e chi chiedele sue dimissioni chiede anchele mie». Bignami assolve il coor-

dinatore cittadino ma ancheBerselli: «Entrambi si sono presipiù responsabilità del dovuto».Cautela anche verso i “rottama -tor i”. A questo proposito Lisei,che è presidente della GiovaneItalia, sottolinea come i giovanisiano più che altro infastiditi daqueste polemiche «pretestuosee irresponsabili».

A Vecchi e Facci viene poirimproverato di non aver maimanifestato nelle sedi opportu-ne la loro contrarietà alla lineadel partito, salvo saltar fuori agiochi fatti per puntare il ditosugli altri e «vestirsi di giovani-lismo a 48 anni suonati». Allecritiche di “sconfitta evidente”viene risposto con i numeri:mentre il Pdl è sceso a livello na-zionale, a Bologna ha arginato ilcalo, perdendo solo 1.600 elet-tori dal 2009 a fronte di un au-mento dell’astensionismo. Inquesto quadro, inoltre, Lisei hapreso 4.000 preferenze e To-massini ha triplicato le sue. Se-gno che abbiamo scelto benegli uomini» rivendica Bignami.

«Contiamoci in coordina-mento regionale, poi vedremochi viene bocciato in matemati-ca» è la replica di Vecchi. Al qua-le fanno eco sia Facci, che an-

nuncia la convocazione di unaassemblea aperta ad iscritti esimpatizzanti Pdl per parlaredel dopo elezioni, sia Carellache chiede di riunire il coordi-namento cittadino.

Vecchi respinge l’accusa diun killer politico («mi fa sorride-re») e ribadisce: a Bologna città«si è perso un elettore su due».«Avevo solo chiesto una rifles-sione politica sul voto - insiste ilnumero uno in provincia al qua-le Garagnani ha rinfacciato di a-ver perso Castel del Rio e Mon-ghidoro - se Garagnani pensache io accetti passivamente isuoi insulti sbaglia persona».

DIETRO LE QUINTE

L’idillio è finitoGaleazzo Bignami con

Daniele Carella e AlbertoVecchi ai tempi della“pace”: ora nel Pdl èscontro totale. Nello

scontro Garagnani-Vecchi,Bignami sta col primo,

Carella col secondo

ì

Daniela Pascucci ha visto nascere Forza Italia: «Soffro per i litigi nel Pdl ma ci credo ancora»

«Nei giovani la ricetta per ripartire»Nella pancia del partito: «Non disperdiamo le energie in guerre e conte»

“D are anima e corpo” per unacausa, è un detto che le sta a

pennello. Prima di Pasqua aveva ma-le a un ginocchio, ma da positiva ecombattiva qual è (si fa fatica a tro-vare una sua foto senza il sorriso), hafatto finta di niente. E giù con i ban-

chetti, con le cene, i volantinaggi, a te-sta bassa a fare campagna elettorale.Il risultato, oggi, è una rotula rotta eforzato riposo. Una parola che pro-prio non le si addice. Daniela Pascuc-ci, il partito che oggi si chiama Pdl,l’ha visto nascere. Era il 1993, e lei or-gogliosa mostra ancora la prima tes-sera, la numero 100. E ricorda connostalgia che è stata la prima presi-dente del primo club di Forza Italianato in Emilia-Romagna. Quasive n t ’anni fa, una vita. Con Pascuccic’erano anche Luca Finotti e Giusep-

pe Mioni. Oggi i volti del partito, chenel frattempo con An è diventato Pdl,sono cambiati, ma mentre scorre le a-genzie che battono la guerra tra i ver-tici, riconosce la tendenza a litigareche, piano piano,l’ha convinta afarsi da parte. Ilsuo impegno piùimportante sonoi cinque anni dip re s idenza a lquartiere Sara-gozza, dal ‘95 al‘99, il mandatodi Walter Vitali,«u n’esper ienzameraviglio sa».Dopo la qualecontinua a farpol i t ica , ma aCrespellano, dovevive, e dove oggimantiene la cari-ca di coordinatrice comunale. Ma Pa-scucci non ha perso la grinta: da quel-la del ‘94 all’ultima, chiusa da nean-che una settimana, ha fatto «tutte lecampagne elettorali», sul campo, sen-za risparmiarsi. A farla «soffrire» so-

no le guerre, le conte, gli psicodram-mi dei vertici del partito. Non ha vo-glia di parlare, ma sotto la cenere del-le polemiche c’è ancora «un bel po’ dientusiasmo», e così consente di la-

sciare sul taccui-no almeno unappello: «Questigiovani che so-no stati eletti inComune e neiquartieri sonouna ricchezza e-norme - scandi-sce - e sono l’uni -ca forza in gra-do di rilanciaredavvero il parti-t o » . Pa s c u c c ipensa a MicheleFacci, a Valenti-na Castaldini, aMarco Lisei, aLorenzo Tomas-

sini. E alla squadra del Pdl nei quar-tieri. «È stata una campagna elettora-le fantastica, collaborativa, perché igiovani sanno lavorare bene, senzasteccati - prosegue - ecco perché sonoconvinta che, se non indulgono a pra-

tiche dannose, possono inaugurareuna fase nuova», per un partito che«ha degli elettori, ha dei volontari,muove ancora dell’entusiasmo e fapolitica, quindi deve avere il rispettoche si dà a chi crede in una causa e laporta avanti con entusiasmo e leal-

tà». Se i vertici saranno rinnovati, co-me pare, «i volti nuovi dovranno in-cludere, non escludere: solo così si co-struisce un partito vero». Lei, dal can-to suo, ha già messo il punto alla suaesperienza elettiva: «Non mi candidopiù, ho cinquant’anni e questa deci-sione non l’ho presa oggi, ma tempofa». Continuerà a lavorare in mezzoalla pancia del partito, a organizzarebanchetti, iniziative, convegni. Pan-cia a terra. «Ora però mi curo il ginoc-chio - scherza - che ho un’età».

(Paola Frontera)

n Ha partecipato allanascita di Forza Italia nel‘93: «Ho la tessera numero100, ricordo il primo club...»

n Dal ‘95 al ‘99 è statapresidente del quartiereSaragozza: «Un’esperienzameravigliosa, ma ora basta»

Bignami: silenzio assordantedalla Procura su dossier MerolaPreoccupa e lascia perplessi il “silenzio assordante” della Procuradi Bologna sull'inchiesta aperta dopo i dossier anonimi contro ilneo-eletto sindaco Virginio Merola. «Il Pd chiarisca se c'è il rischiodi un Delbono-bis», attacca il numero due del Pdl a Bologna,Galeazzo Bignami. «In campagna elettorale la Procura è statagiustamente in silenzio - analizza Bignami- e non sappiamo piùnulla su Merola, Claudio Mazzanti e tutta la cricca rappresentatanel dossier, che era anonimo ma circostanziato». In questa cam-pagna elettorale, l'unica mossa della Procura «è stata indagareGiorgio Guazzaloca, azzoppando così la lista di Aldrovandi».

n L’analisi del votomanda in frantumi ilPdl. Anche Carellacon Vecchi e Facci

PRIMO

Dopo il voto

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Informazione pt2SABATO 21 MAGGIO 2011 5

IL RETROSCENA Tanto vale ogni anno l’assessorato al centro della contesa. L’associazionismo è solo una minima parte

Welfare, una torta da settanta milioniSalgono le quotazioni di Frascaroli. Silvia Giannini vice piacerebbe all’Idv

L’assessorato al welfare valesettanta milioni di euro

l’anno. Su un bilancio del Co-mune che si aggira sui 500 mi-lioni, di cui più di 200 vannonelle spese del personale. È u-na torta consistente quella che

avrà in mano il prossimo asses-sore, che si troverà a lavorare inun settore occupato solo in mi-nima parte dall’ass oci azio ni-smo, che pure svolge in cittàmolteplici attività. Il bilanciodel welfare non è fatto di gran-di contratti (come altri settoriche si avvalgono del global ser-vice, che per altro di milioni nevale 25, un terzo del budgetdelle politiche sociali), ma èmolto frazionato, e costruiscecosì la rete dell’assistenza, unvero e proprio sistema di im-presa. Che va dal pubblico, alleAsp, ai quartieri, e quindi ai re-sidenti e alle fasce deboli, co-me anziani e disabili. Vista conquesti occhi, la delega più spi-nosa che Virginio Merola dovràassegnare nei prossimi giorni,assume tutt’altra valenza. Econtinua a monopolizzare il di-battito politico nel centrosini-stra, soprattutto dopo l’esplici -tazione dello scontro su Ame-lia Frascaroli avanzata l’a l t rogiorno dal presidente delle A-

cli, Francesco Murru, subitorintuzzato da Sel, compagna diviaggio di Miss preferenze. Cheieri, nonostante sia in vacanza,attraverso Facebook ribadisce:«Per ora nessuno mi ha chiestonulla rispetto alla giunta o al-

tro, so che anche Virginio è invacanza e credo che solo luipossa parlare di persone chevuole coinvolgere». La città, ag-giunge, «non vuole vedere unagiunta che nasce da giochi di

scambio e quote dovute, non èquesta la parte che noi voglia-mo fare». Poi “posta” la letteradi don Giovanni Nicolini, cheanalizza il voto e dà atto, anchea Frascaroli, di aver regalato lascoperta di un «tesoro sepolto

nel campo». Fatto sta che Ame-lia, gradita ai prodiani, ha rice-vuto il niet delle Acli e non è unmistero il mal di pancia dellaCisl. Ma il segretario del Pd Raf-faele Donini stoppa tutti: «Non

c’è un problema Frascaroli», as-sicura, anche perché «il pro-gramma è uno solo ed è quellofirmato da tutta la coalizione».

Intanto una casella sembraessere andata a posto, ed èquella della vicesindaco: se Fra-

scaroli avrà il welfare, la nume-ro due potrebbe essere SilviaGiannini, molto gradita all’Ita -lia dei Valori. Docente a Econo-mia, Giannini è componentedel cda del Caab (nominata nelmandato Cofferati), cda in sca-denza anticipata a quest’anno.Proprio l’Idv, tranquillizzatadalle quotazioni in salita diGiannini, ieri con Paolo Nanniha dato uno scossone a Mauri-zio Cevenini, spingendolo ver-so la giunta («Impossibile pen-sare a una squadra senza dilui»). Certo, forte di 13 mila votipersonali, Cevenini può limi-tarsi a scegliere, e sembra pro-prio che non sia interessato allagiunta. Il Pd però vorrebbechiedergli un impegno a tem-po pieno in Comune, lascian-do la Regione, e aspettando aPalazzo d’Accursio che le vi-cende nazionali regalino ele-zioni politiche anticipate. Inquel caso per il Cev si aprireb-bero le porte del Parlamento.

(pf)

n Frascaroli su Facebook ribadisce: «Nessunomi ha chiesto nulla. Solo il sindaco puòparlare di persone che vuole coinvolgere. Lagiunta non nascerà da giochi di scambio»

n La probabile numero due è docente aEconomia e siede nel cda del Caab, che saràsciolto a breve in anticipo sui tempi: in giuntapotrebbe ricevere la delega al bilancio

L’istruttoria sul welfare voluta dal commissario Cancellieri a settembre 2010

LA PROPOSTA Coffari (Coop Adriatica): la pedonalizzazione porterà l’esigenza di servizi nuovi»

«Riassetto commerciale in centro»Dopo il voto «finalmente possiamo pensare a progetti di lungo periodo»

Ora che c’è un sindaco la Coop «può ri-collocare, chiudere e riaprire alcuni su-

permercati, per rispondere meglio ai bisognidel consumo», in particolare in centro. Ilpresidente di Coop Adriatica Gilberto Cof-fari saluta con favore l'arrivo del sindaco Vir-ginio Merola: «Bologna finalmente potràmettere mano a progetti di lungo periodoche una gestione commissariale non potevafare», dice. E, «conoscendo Merola per leprecedenti esperienze, penso che sarà par-ticolarmente disponibile, aperto e costrut-tivo per le forze economiche e sociali». Cof-fari affronta il tema del riassetto commer-

ciale. «Abbiamo una rete che per alcune par-ti è vecchia di oltre 40 anni, abbiamo bi-sogno di ammodernarla e riqualificarla percorrispondere meglio alle esigenze dei con-sumi». Su questo, aggiunge, si può aprire unconfronto «molto positivo con i rappresen-tanti delle categorie del commercio e insie-me progettare l'offerta dei prossimi anni». È«una sfida che noi possiamo cogliere e sullaquale siamo disponibili», prosegue. Infine,«bisogna riportare in centro i servizi che ilcentro non ha più, come gli in-coop perchéla città pedonalizzata ha bisogno di servizinu ov i » .

Gilberto Coffarinumero uno

di Coop Adriatica

PIANO«GRAZIE COMMISSARIO»

Il saluto di politici e sindacalistiIl mondo della politica saluta e ringrazia ilcommissario straordinario Anna Maria Can-cellieri per il lavoro svolto nel lungo com-missariamento. «Credo sia giusto ringraziareil commissario Cancellieri - ha detto il se-gretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini- per il lavoro svolto con grande correttezzaistituzionale e le auguro le migliori fortuneper il suo futuro». «Un sentimento di pro-fonda gratitudine» è stato espresso ancheda Raffaele Donini, segretario provincialedel Pd. Ha fatto arrivare un messaggio aCancellieri la Presidente della Provincia,Beatrice Draghetti: « Ho conosciuto una per-sona competente, disponibile e orientatasempre ad affrontare i problemi. Lascia unricordo bello e anche per questo la rin-grazio». Per Maurizio Cevenini, consigliereregionale del Pd e recordman di preferenze -Cancellieri «In questi 15 mesi ha lavoratoper la nostra città, con determinazione ecompetenza». Attestati di stima anche daiVerdi, che pure hanno criticato molti dei suoiprovvedimenti, e dalla Cgil. «La ringrazio peril lavoro prezioso ed importante - ha scritto ilsegretario bolognese Danilo Gruppi - svoltocon sobrietà, rigore e vicinanza ai cittadini».Diverso il tenore del commento dell’Usb chele rimprovera il brindisi coi soli dirigenti e «iltaglio della produttività ai dipendenti, il ten-tativo di privatizzazione degli asili nido, ilcrudele taglio ai servizi sociali e via di que-sto passo. Lei se ne va, noi restiamo».

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Repubblica pt1

Il nuovo consiglio comunale

Avvocati, precari, consulentiè la carica dei 36 neoelettiBernardini e Cevenini non rinunciano alla Regione. Fuori Vannini e Grillini

L’imprenditoreè il più ricco

Aldrovandi

Un praticantequasi assessore

Colombo

Non molleràla Provincia

Borgonzoni

IN QUESTE elezioni è statabaciata dalla fortuna LuciaBorgonzoni. La candidata delCarroccio è entrata a palazzod’Accursio con sole 260 prefe-renze. Già consigliera in pro-vincia (posto che non sarà co-stretta a lasciare vista la com-patibilità tra i due incarichi) siè laureata all’Accademia del-le Belle Arti. Benché abbia so-lo 34 anni afferma di aver pre-so la prima tessera della Leganel 1992 all’età di 16 anni.

Il fotografodi matrimoni

Bugani

LA DEFINIZIONE di creativospetta di diritto a Massimo Bu-gani, il candidato del Movi-mento 5 Stelle che ha trascina-to i grillini quasi al 10%. Permantenersi in passato scattavafotografie per i matrimoni sul-la scalinata del Bramante di Pa-lazzo d’Accursio ma il suo uni-co colpo di fulmine l’ha avutonei confronti di Beppe Grillo.Oggi rivendica i bassi costi del-la sua campagna condotta, asuo dire, con soli 4 mila euro.

L’inossidabile redelle preferenze

Cevenini

C’È chi ha paragonato i suoi vo-ti a quelli di un intero partito.Chi lo ha definito il Quarto Po-lo. In ogni caso Maurizio Ceve-nini, Pd, a queste elezioni habruciato ogni record racco-gliendo 13.247 preferenze. Afar due conti il suo appoggio va-le tra il 6% e il 7% dei voti in pa-lio a ogni tornata elettorale. «Inproporzione ne ho presi più diBerlusconi, ormai mi confron-to solo con lui» ha commenta-to il ‘Cev’ la sera dello spoglio.

È il più “anziano”dell’assemblea

Gattuso

PATRIZIO Gattuso, Pdl, è quelloche vanta più mandati in consi-glio comunale. La prima voltache ha messo piede a Palazzod’Accursio era il lontano ’95 altempo di Vitali. Funzionario del-le Ferrovie dello stato è origina-rio della Sicilia e uno dei piùesperti conoscitori della macchi-na comunale. Ex An, è convintoche la città vada ripulita: «Ci sonocartacce dappertutto. Serve unpiano straordinario e Hera devefare di più il suo lavoro».

CRONACABOLOGNA � IV

SABATO 21 MAGGIO 2011

la Repubblica

ENRICO MIELE

ASSICURATORI, avvocati e prati-canti. Docenti di filosofia e consu-lenti. Ancora: medici, edicolanti e di-pendenti delle Ferrovie. È il variega-to mondo delle professioni che staper varcare il portone di Palazzod’Accursio dopo più di un anno dicommissariamento. Si tratta deineoconsiglieri comunali usciti vin-centi dalla consultazione del 15 e 16maggio. Con due eccezioni: gli elettiManes Bernardini (Lega) e MaurizioCevenini (Pd) sono consiglieri regio-nali in carica e ogni mese ricevono da

viale Aldo Moro un assegno di 5.666euro netti. Conserveranno la poltro-na doppia (ma dal Comune promet-tono di non incassare alcun gettonedi presenza). Ci sono “vecchie glo-rie” delle interpellanze in aula, comeDaniele Carella della storica edicoladi San Vitale, che rientra col Pdl. C’èun fedelissimo di Sergio Cofferati,Benedetto Zacchiroli che si è battutoalle primarie e che ce l’ha fatta pre-sentandosi col Pd (dichiara 3mila eu-ro al mese grazie alla sua attività diconsulente). Poi uno stuolo di giova-ni legali che fanno buona compagniaal sindaco mancato, l’avvocato Ber-

nardini. Tutti in quota Pdl: LorenzoTomassini, Michele Facci e MarcoLisei. Chirurgo è Mirka Cocconcellieletta dalla Lega. Tra un intervento el’altro nelle diverse cliniche privatedella città incassa oltre 5mila eurolordi al mese. Se nel centrodestrafioccano stipendi da sogno il quadrocambia tra i trentenni della maggio-ranza. Su quei banchi debuttano pu-re precari da mille euro al mese.Rientra in questa categoria chi si af-fanna nel mondo della assicurazio-ni, Francesco Critelli (Pd) e LorenzoCipriani (Sel), oppure il giovane av-vocato Cathy La Torre (Sel).

A tutti loro Palazzo d’Accursio nongarantirà stipendi fissi. La legge pre-vede un “gettone di presenza” perogni seduta in aula o in commissione(meccanismo che in passato ha ali-mentato il nefasto vizio del “firma efuggi”). A far due conti i consiglieripossono arrivare a 2.400 euro lordi.Ma ci sono anche i trombati. Restafermo un giro l’ex guazzalochianoAlberto Vannini e pure Franco Grilli-ni, Arcigay, a cui l’Idv non ha portatofortuna. Per non parlare di DanieleCorticelli fuori dal consiglio nono-stante un budget elettorale da favola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sul nostro sitotutte le fotodei consigliericomunali.Commentail doppioincaricodi ManesBernardinie MaurizioCevenini

BOLOGNA.IT

TRA i consiglieri eletti il più fa-coltoso è sicuramente l’inge-gner Stefano Aldrovandi checon la sua Busi Impianti nel2010 ha fatturato 170 milioni dieuro portando a casa oltre unmilione in profitti. Per l’ex ad diHera le elezioni sono state unadelusione visto che come can-didato sindaco ha racimolatosolo il 5% dei consensi e di con-seguenza sarà l’unico rappre-sentante del Terzo Polo tra ibanchi di Palazzo d’Accursio.

LA PALMA nera dei redditi va algiovanissimo Andrea Colom-bo del Partito Democratico.Laureato da poco in giurispru-denza sta svolgendo il prati-cantato in uno studio legale. A26 anni intasca un semplicerimborso spese come moltiaspiranti avvocati. Una volta incomune ha intenzione di soste-nere la battaglia per la pedona-lizzazione del centro storico eper ricoprire il tetto degli edifi-ci pubblici con pannelli solari.

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Repubblica pt2

L’edicolantesempre presente

Carella

Dal Vaticanoa Cofferati

Zacchiroli

Il maestro del ’77che ama il poker

Pieralisi

MIRCO Pieralisi, Lista Frasca-roli, amatissimo maestro ele-mentare, nato nel movimentodel ’77 e oggi arrivato per la pri-ma volta in consiglio comunale.Un lungo percorso in cui dentrosi ritrova la passione per il poker,gli anni trascorsi a Radio Cittàdel Capo e le lotte a difesa dellascuola pubblica. Tra gli storiciportavoce dell’assemblea geni-tori e insegnanti di Bologna, èconvinto che i nidi «siano un pa-trimonio collettivo da tutelare».

PASSAGGIO DI CONSEGNE

Martedì prossimo ci sarà ilpassaggio di consegne trail commissario e il sindaco

BOLOGNA � V

@SABATO 21 MAGGIO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ

www.comune.bologna.itwww.pdbologna.org

A TORINO saranno in sette. ANapoli si contano sulle dita diuna mano, mentre a Milano neibanchi di Pdl e Lega non ce n’ètraccia. Non così sotto le DueTorri dove su 36 eletti in consi-glio comunale ben 14 sono vol-ti femminili. E il boom bologne-se si accompagna al record diAmelia Frascaroli che con le sue3.941 preferenze è la donna lapiù votata d’Italia alle ultimeamministrative.

È questa la “carica delle elet-te” che nelle prossime ore tin-gerà di rosa l’aula di palazzod’Accursio. Una presenza cui sisomma la poltrona di vicesin-daco che per volontà di VirginioMerola andrà a una donna. Mala tendenza dei bolognesi ad as-segnare il proprio voto non so-lo agli uomini è bipartisan. Se la‘palma rosa’ va ai Democraticiche piazzano 7 donne su 17eletti, su quattro consiglieridella Lega ben tre sono donne.Due su quattro nella lista dellaFrascaroli, una a testa per Pdl egrillini. Numeri che testimo-niano «non solo la volontà deipartiti di aprire le proprie liste— commenta l’ex assessore Si-mona Lembi che ha preso oltre700 preferenze col Pd — quan-to la capacità delle donne diraccogliere voti ed essere elet-te».

E tutte scalpitano in attesa disedersi tra i banchi del consiglioa dar battaglia. Di competenzed’altronde ne hanno da vende-re. Dalla sanità all’istruzionepassando per servizi sociali,ambiente e tutela della mino-ranze. «Con tutti i soldi che l’exsindaco Delbono ha dato aMirko Divani si poteva com-prare un ecografo per l’ospeda-le» è la provocazione di MirkaCocconcelli, chirurgo di 52.

«Darò battaglia sulla sanità— annuncia — affinché i nostridirigenti ospedalieri faccianoautocritica». Un esempio?«Tutte quelle consulenze ester-

ne sono soldi sprecati». E poi«quando Merola dice che co-struirà un nuovo polo pediatri-co non si pone il problema del-l’invecchiamento dei bologne-si. Vengono prima i nostri an-ziani». Sulla sponda opposta laportavoce dei vendoliani CathyLa Torre. Eletta a soli trent’annicon 810 preferenze passa legiornate nel suo studio di avvo-cato a difendere precari di ognisorta. Vicepresidente del Mit(Movimento identità transes-suale) è arrivata a Bologna neglianni ‘90 per studiare e alla finequi ha trovato casa. E tra le pri-me proposte in agenda vorreb-be lanciare «un grande piano dicohousingper gli uffici per sgra-vare dall’affitto quei professio-nisti che pur avendo la partitaiva in realtà sono precari». Pe-scando nel Pd emergono Mari-lena Pillati giovane docente distatistica (entrata nel toto-giunta per l’Istruzione) o Ma-rianna Mignani dipendentedelle Poste. E ancora Valentina

Castaldini (Pdl), anima ciellina,che a 34 anni è già al suo secon-do mandato. Chiude l’elenco lagrillina Federica Salsi, 38 anni eil pallino della tutela dell’am-biente, arriva in consiglio dopol’esperienza in quartiere. Manon solo. «Avendo tre figlie sobene quali siano le difficoltà le-gate alla scuola. Dobbiamo ri-vedere le scelte su welfare e ma-terne». Un esempio di come iproblemi quotidiani possanoessere un ottimo spunto per lapolitica.

(enrico miele)

Le Democratiche sono sette, le leghiste tre. Torna la ciellina Castaldini

Quattordici volti femminilicosì l’aula si tinge di rosa

Il caso

A Torino le donnesaranno sette.A Milano nei banchidi Pdl e Lega nonce n’è traccia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

EX ASSESSORE

Simona Lembi, Pd,è ex assessore allaScuola della giuntaDelbono

LEGHISTA

Mirca Cocconcelli,di professionechirurgo, debutta aPalazzo D’Accursio

In primafila

GRILLINA

Federica Salsi è giàstata consigliere diquartiere al Navileper la lista di Grillo

NELLE scorse legislature Da-niele Carella, Pdl, è semprestato il più presente tra i banchicomunali dell’opposizione enon solo. Celebri i suoi batti-becchi con Sergio Cofferaticon cui litigava spesso. «I con-siglieri passano, i sindaci pas-sano ma i giornalai restano» ri-spose una volta al sindaco. Il ri-ferimento era alla sua storicaedicola di porta San Vitale, l’u-nica nel centro di Bologna cheresta aperta notte e giorno.

DANDO un’occhiata alla carrie-ra di Benedetto Zacchiroli, Pd,quasi ci si chiede perché abbiavoglia di restare seduto 5 anni trai banchi del consiglio comunale.Libero professionista, ex respon-sabile delle relazioni internazio-nali al tempo di Cofferati è con-sulente dell’Unesco e perfino delsindaco della cittadina brasilia-na di Fortaleza. Ciliegina sullatorta la laurea in Teologia allaPontificia Università San Tom-maso d’Aquino del Vaticano.

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - RepubblicaBOLOGNA

CRONACA� IX

@SABATO 21 MAGGIO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ

www. ameliafrascaroli. itwww. beppegrillo. it/listeciviche/liste/bologna

Lista

CON AMELIA

PER BOLOGNA

BorgoPanigale

6,89

Barca7,85

S. Viola8,06

Saffi11,15

Lame9,90

Corticella8,52

San Donato9,02

Bolognina10,36

S. Vitale11,04

Mazzini8,18

Costa Saragozza

11,57

Marconi

12,00 Murri11,55

Colli9,76

SanRuffillo

9,78

Così hanno votatoCifre in percentuale

Malpighi

16,04

Irnerio

15,87

Galvani

13,93

Lista

MOVIMENTO

CINQUE STELLE

BorgoPanigale

9,25

Barca9,49

Saffi9,36

Lame

10,70

Corticella

10,65

San Donato10,00

BologninaBologninaBolognina

10,87

S. Vitale9,17

Mazzini9,49

Costa Saragozza

9,05

Malpighi

8,84

Irnerio

8,55

Galvani

7,69

Marconi

8,29 Murri8,42

Colli6,54

SanRuffillo

9,24

S. Viola

11,12

10,24%

del totale

19.358 voti

9,41%

del totale

17.778 voti

VALERIO VARESI

AMELIA Frascaroli «trasversale»,mentre i «Cinque stelle» erodonovoti al Pd. I «fenomeni» delle ulti-me amministrative potrebberoessere riassunti in questo modostando alla fotografia che ne fal’ufficio statistiche del Comune.Due movimenti dell’elettoratobolognese che, in qualche modo,si compensano riportando la si-tuazione (previo mutamento deirapporti di forza interni alla coali-zione) favorevole al candidato delcentro sinistra. Se, infatti, i «grilli-ni» fanno il pieno nelle zone San-ta Viola (11,12%, il massimo), Bo-lognina, Lame e Corticella, tradi-zionale serbatoio politico del Pd,Frascaroli ottiene i migliori risul-tati nelle tre zone del centro, valea dire Malpighi (16,04%, il picco),Irnerio e Galvani. Non va nem-meno male al San Vitale, al Murri,al Saffi e persino al Costa-Sara-gozza, tutte aree dove supera lamedia comunale dei propri con-sensi malgrado siano quelle dovela sinistra è meno radicata. Nonsfonda, invece, nelle roccafortidel Pd come Borgo Panigale, San-ta Viola e Barca. Quello che il par-tito di Merola perde nei confrontidei «grillini», viene recuperatodalla Frascaroli. Al contrario, tut-to il centro destra pesca voti dallostesso stagno, i quartieri dellacittà ricca dal centro ai colli. Sia ilcandidato Lega-Pdl Manes Ber-nardini che i civici Stefano Aldro-vandi e Daniele Corticelli, fanno il

pieno in quest’area. In particola-re, il primo sfiora la maggioranzaassoluta ai Colli col 49,36% e regi-stra ottime prestazioni nelle zoneMarconi (41,38%) e Galvani(40,61%). Aldrovandi, invece, purregistrando il massimo in areaColli (7,91%), raccoglie molticonsensi anche al Galvani e alMurri, mentre Corticelli ha con-sensi più a macchia di leopardo. Ilmassimo lo registra ai Colli(4,69%) e nei quartieri più ricchi,ma stranamente fa meglio a Cor-ticella (3,09%) rispetto a Marconie Irnerio. Complessivamente,Merola e il grillino Massimo Bu-gani, sono i candidati che raccol-gono consensi più omogenei nel-le diciotto zone elettorali in cui èsuddiviso il Comune. La coalizio-ne di Merola scende molto sottola media solo nell’area dei Colli(30,47%) raggiungendo il massi-mo a Corticella (58,61%), e Buga-ni tocca il punto più basso sempreai Colli (6,36%) e al Galvani(7,76%), mentre altrove si man-tiene oltre il 9% tranne che in Mar-coni, Irnerio e Murri. Una ulterio-re conferma che i «grillini» rap-presentano una forza che ha la si-nistra nel suo dna. Sia questi ulti-mi che la Frascaroli, hanno il me-rito di aver portato alle urneelettori diversamente astensioni-sti dando loro una nuova casa po-litica. La maggiore erosione è in-fatti stata ai danni del partito delnon voto. Sempre i Grillini e, inmisura minore, la Frascaroli han-no contribuito al ridimensiona-mento dell’Idv che aveva ottenu-to percentuali ben superiori alleAmministrative 2009 e soprattut-to alle Regionali dello scorso an-no. A destra, invece, le dinamichesembrano più semplici con untravaso di voti dal Pdl alla Lega.

Ecco dove Amelia e i grillini hanno “sfondato”L’analisi del voto nei quartieri. La cattolica resiste in centro, Bugani nelle zone rosse

Bernardini,Aldrovandi eCorticelli toccanoil picco massimoin zona Colli

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GIOVANNA COSENZA

(segue dalla prima di cronaca)

AQUELLA «forza mite»— come l’ha definitaVendola — con cui è

stata capace di mobilitare cit-tadini e cittadine che mai sierano fatti coinvolgere dallapolitica o mai avrebbero pen-sato di tornarvi: giovani e me-no giovani, moderati e radica-li, cattolici e non, studenti epensionati. E se ora Merola èdiventato sindaco al primoturno, anche questo è dovutoa lei, a quel 10% ottenuto dallalista «con Amelia per Bolognae con Vendola», che marca nel«con» ripetuto due volte l’otti-ca collaborativa con cui la listaha vissuto il sostegno a Mero-la. Talmente collaborativa chequalche giorno fa Amelia hadichiarato di non «tirare a fareil vicesindaco», perché prefe-risce occuparsi di ciò che co-nosce meglio, che è il welfare.

Una Frascaroli che pocochiede e tanto dà? In realtà lasua mitezza si combina a unadeterminazione che, quandotrapela, può essere spiazzan-te, a tratti inquietante. Non acaso, la sua delega al welfare èora controversa e le riserve piùforti — paradossalmente ri-spetto al fatto che lei è cattoli-ca praticante — vengono pro-prio dagli ambienti vicini allaCuria. Per forza, si potrebbedire, Amelia è troppo a sinistraper piacere ai cattolici. Certo,un po’ è così, ma credo ci siadell’altro. Credo infatti stianovenendo al pettine alcuni no-di del suo essere troppo auto-noma e poco inquadrabile. Ecredo contino molto, in que-sto, certi lampi azzurri chemanda sopra gli occhialini ecerte battute taglienti con cuifolgora le persone quandomeno se lo aspettano. Insom-ma Amelia Frascaroli può es-sere scomoda, ma nell’ultimosemestre la sua scomodità hadato molto a Bologna, in ter-mini di riavvicinamento deicittadini alla politica. E moltoancora potrà dare: speriamoche anche i più perplessi lo ca-piscano.

L’ANOMALIADI ESSERESCOMODA

IL DUELLO NEI RIONI

La Frascaroli trionfa nellezone Malpighi, Irnerio e

Galvani. I «grillini» aSanta Viola, Lame,

Bolognina e Corticella

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PROVALA ANCHE SABATO 21 E DOMENICA 22

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Page 9: rassegna del 23-05-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Corriere

«Date un segnale ai giovani»

MADONNA DI GALLIERA

Scopre il ladro in chiesaPrete preso a forbiciate

A PAGINA 9 Buono

Ruba profilo Facebooke pubblica annunci hard

Ricognizioni

A PAGINA 5 Velonà

Guaraldi: l’offerta di Zanetti entro martedì

All’interno

PEDONALIZZARE: COSA E COME

Idv, Brogna si propone:«Assessore a metà stipendio»

I settant’anni del «Menestrello»

Il commissario Cancellieri brinda alla fine delsuo impegno in città: martedì Virginio Merolaverrà proclamato nuovo sindaco di Bologna. Macosa vogliono i bolognesi dal nuovo inquilino diPalazzo d’Accursio?Abbiamo raccolto i desiderata dei cittadini sul

nostro sito web e, almeno su un punto, sonod’accordo con il neosindaco: «Pedonalizziamo ilcentro». Ma i bolognesi chiedono anche di sosti-tuire il Civis con nuovi mezzi e ripensare l’acco-glienza turistica in città.

ALLE PAGINE 2 e 3 Rosano

IL PRIMOPASSOdi GIUSEPPE SCIORTINO

F ra tanti aspetti dellaconvivenza civile,

sarebbe sciocco tacerecerti annosi problemi delcentro storico.

CONTINUA A PAGINA 12

STEWARD CIVICIPER LA NOTTE

Questore e caso movida«Non solo repressione»

Dopo una breve vacanza VirginioMerola torna domani in città,pronto a essere proclamatosindaco e a chiudere le trattativesulla giunta. E se per la docenteSilvia Giannini sembra ormaiscontata la nomina a vicesindacocon delega al Bilancio, c’è dasciogliere il nodo Idv. In pole cisono due donne, SimonaMastrocinque e Carmela Brunetti,ma adesso alza la mano ancheRaffaele Brogna.

A PAGINA 7 Rotondi

A PAGINA 19

Ultimatum dei soci a mister Segafredo. E Consorte resta come mediatore

Nel corpodel «gigante»

«Con Edmondo Bersellia quel concerto di Dylan»

È un’altra VirtusSiena vincesolo in volata

VITTIMA UNA VENTENNE

A PAGINA 10

A PAGINA 17 Aquino

A PAGINA 9

Unprete di 46 anni è stato ferito da un ladro che impugna-va un paio di forbici, sorpeso a rubare dalla cassetta delleofferte nella chiesa della Madonna di Galliera.

Al termine del cda, i soci delBologna hanno risposto a Za-netti: «Se vuole il club presen-ti un’offerta e un piano entromartedì». Servono 30 milioni.

A PAGINA 15 Blesio

di FERNANDO PELLERANO

Dimostrazione in piazza delle unità cinofile

U no dei primiannunci delneosindaco diBologna con-

tiene l’intenzione dimettere la pedonalizza-zione del centro storicoal centro del propriomandato. Questo equi-vale davvero a un buoninizio. Non è possibilemigliorare la qualitàdella vita urbana di Bo-logna senza intervenireseriamente sul centrostorico. Ed è evidenteche il centro storiconon è compatibile congli attuali volumi di traf-fico privato. Ma l’annun-cio è ancora più impor-tante sotto il profilosimbolico. Perché ilcentro storico è la piùpotente cartina di torna-sole di quello che nonha funzionato nella poli-tica cittadina.Ormai decenni fa, l’in-

tera cittadinanza vennechiamata ad esprimersicon un referendum sul-la chiusura del centro.Il seguito è stata solouna doccia scozzese diannunci e ripensamen-ti, di decisioni scollega-te e peggio comunicate.Anche l’introduzione diSirio è apparsa al servi-zio di una logica quasisoltanto punitiva, inve-ce di venire legata adun’idea forte della cittàe del suo sviluppo. Quel-lo che è peggio, il di-scorso sul centro stori-co è stato progressiva-mente paralizzato dallapolarizzazione tra chipretende di farne unmuseo fossilizzato e chilo vede esclusivamentecome una risorsa daconsumare. E la politicalocale ha cercato a setti-mane alterne di insegui-re una posizione, facen-do contemporaneamen-te l’occhiolino all’altra.Dato questo passato,

assumere un impegnoforte per il centro stori-co, e farvi seguire i fat-ti, è il modo miglioredi provare che la notta-ta del declino ammini-strativo sta finalmentepassando.Il problema, natural-

mente, è come procede-re. Merola si è già impe-gnato a farlo attraversoforme di urbanisticapartecipata. Il suo impe-gno è credibile, datoche come assessore Me-rola ha già promossoqueste metodologiecon un certo successo.Nel caso della pedona-lizzazione, è indispensa-bile. Il centro storico diBologna è un luogo vi-vo, con un tessuto socia-le complesso che coin-volge una grande quan-tità di interessi. Cometutti i posti vivi, è anchediscretamente litigioso.L’urbanistica parteci-

pata, per avere succes-so, deve prendere lemosse dal riconosci-mento che la pedonaliz-zazione del centro puòessere fatta in modi di-versi, offrendo alla di-scussione una pluralitàdi scenari. E deve esserein grado di generare suf-ficienti informazioni daconsentire l’emergeredi opinioni competenti.Non può essere il falòdelle vanità di tutte leinsoddisfazioni. Deveessere piuttosto l’occa-sione per comprenderefinalmente che la pedo-nalizzazione non è l’op-posto dell’espansionedella mobilità dei citta-dini, dentro e fuori dalcentro. Al contrario, de-ve essere uno strumen-to per conseguire unamobilità maggiore, mi-gliore, più semplice,più sostenibile e— per-ché no? — più serena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di ENRICO BRIZZI

ALLA FESTA DELLA POLIZIAdi UGO BERTI ARNOALDI

La Cancellieri saluta, martedì la proclamazione del nuovo inquilino di Palazzo d’Accursio

Un ragazzo di 23 anni aveva «rubato» il profilo Facebookdi una ventenne, che abita come lui a San Benedetto Val diSambro, per pubblicare annunci osé.

Viaggio nel gasometroAlla festa della polizia il questore Vincenzo Stingone af-fronta il temamovida: «Ci vuole il giusto equilibrio tra lediverse esigenze. Censure e repressione non bastano».

Playoff, finisce 85-81

La prima «intervista» la fanno i lettori: abbiamo raccolto sul sito le loro richieste perMerolaLe famiglie chiedono più welfare, molti chiedono alternative al Civis. Tutti per le aree pedonali

Nidi, Civis, centro: la città scrive al sindaco

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DOMENICA 22 MAGGIO 2011 ANNO V - N. 121 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel 051-3951201 - Fax 051-3951251 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

Codice cliente: 211252

L’outsider (non eletto)Non so se Merola vaglieràla possibilità di avermi, nelcaso sono pronto a dimezzarmilo stipendio da assessore

❜❜

Il commissario martedì lascia aMerola: «Sia se stesso e sarà un buon sindaco»Il passaggio del testimone ufficiale ci

sarà martedì mattina: alle 11 a Palazzod’Accursio entrerà Virginio Merola e usci-rà la commissaria Anna Maria Cancellie-ri. È stata lei ad annunciarlo ieri mattina,durante l’ultimo saluto-brindisi con lastampa. «L’ho appena concordato conMerola — ha detto la Cancellieri —: io ri-marrò un altro paio di giorni e poi vadovia». Il consiglio al neo sindaco? L’altrogiorno gli aveva raccomandato di staretra la gente, ieri si è limitata a dire: «Deveessere solo se stesso e andrà tutto bene. Ilvoto amministrativo ha espresso la volon-tà di Bologna di riavere un sindaco demo-craticamente eletto, toccherà a chi vienerecepirne il messaggio». Quindi la prima

promozione a Merola: «Apprezzo moltola proposta di pedonalizzare il centro sto-rico. Io senza unmandato popolare ho po-tuto fare solo piccole pedonalizzazioni,ma vorrei togliere quelle macchinacceschifose...». Avrebbe tolto le macchine,ma l’estate scorsa aveva «accorciato»l’orario di Sirio, non senza aspre critiche.«Su Sirio, solo per averlo spento alle 18qualche mese, ho preso tante di quellecontumelie... Mi hanno addirittura dettoche avevo fatto il buco dell’ozono conquel provvedimento temporaneo. A Bolo-gna ci sono argomenti che quando li toc-chi ti sparano subito contro».Ride, ma in ogni caso promette: «Tor-

nerò a vedere». Bologna pedonalizzatal’ha sognata anche lei nell’ultimo anno emezzo. E tornerà a vedere anche comestanno andando avanti le questioni cloudella città: «Il Civis, il People mover, tuttequelle attività su cui bisognerà continua-re a lavorare».E i disagi dei quartieri a cui è destinato

il maggior numero di profughi? «La scel-ta dei luoghi è stata fatta dalla Protezionecivile regionale, che noi abbiamo condivi-so. Ovunque vadano, creano proteste masono cittadini che vanno accolti nel mi-gliore dei modi», risponde la Cancellieri.Quindi spazio all’amarcord. «Il ricordo

più bello? Sono tantissimi, di sicuro il sor-riso della gente. Qui sono stati tutti mol-to affettuosi, mi hanno voluto bene e mihanno commosso. Il calore delle personequi si sente, a Milano no, è una città trop-po grande». Però lei adesso tornerà lì, in-sieme al marito, ai figli e ai nipotini. «Miaspettano tempi bellissimi, mi riposerò».Ancora qualche cena a casa di amici,

qualche giretto in centro e poi la parente-si-commissaria sarà chiusa. Le ultime pa-role sono un augurio: «Spero che i bolo-gnesi abbiano tutto quello che meritanoe meritano tantissimo. È una cittadinan-za talmente matura che merita di essererispettata e capita».

Daniela [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cancellieri: «Vorrei tornare col centro pedonalizzato»

Virginio Merola si rilassa almare — tornerà domani — mala sua giunta non è lontana dal-l’assetto definitivo. La caselladel vicesindaco sembra blinda-ta, con la designazione di SilviaGiannini, docente di Scienzadelle finanze (avrà la delega alBilancio). I dubbi più grossi ri-guardano gli alleati. A partiredall’Idv, che alle urne ha ottenu-to un risultato piuttosto delu-dente (il 3,7 % e un solo consi-gliere) ma insiste per un postonell’esecutivo. «Da Merola ciaspettiamo un occhio di riguar-do. Senza di noi non avrebbevinto al primo turno», dice il di-pietrista Franco Grillini. Nono-stante il mezzo flop dell’Idv alleurne, Merola sembra intenzio-nato a premiare un partito cheè si è schierato dalla sua partegià alle primarie. Il ballottag-gio, in quota dipietrista, è tra Si-mona Mastrocinque (assessorea Zola Predosa) e Carmela Bru-netti (da Casalecchio). Ma sipropone anche Raffaele Bro-gna, che si è candidato in consi-

glio e non ce l’ha fatta Brogna,29enne papà di una bimboiscritto al nido Rosselle (a ri-schio chiusura) ha diffuso ieriuna nota scritta dai genitori delnido che lo raccomandano aMerola come assessore «in dife-sa della scuola pubblica». «Nonso se Merola vaglierà la possibi-lità di avermi in giunta, in casosono pronto a dimezzarmi lostipendio di assessore — spie-ga il dipietrista —. Auspico chei giovani siano il motore di uncambiamento necessario».

Il giovane papà lancia ancheun messaggio al suo partito:«L’Idv deve puntare ai giovani

se vuole recuperare. Il 3,7 percento che abbiamo preso è unsegnale». Difficile che l’ipotesiBrogna vada in porto, ancheperché Merola ha consigliatoagli alleati di avanzare nomina-tion al femminile, per una giun-ta che rispetti le quote rosa.

Complessa anche la partitache riguarda Sel e Amelia Fra-scaroli. L’ex primarista è dispo-sta ad accettare solo un assesso-rato al welfare. Eventualità cheincontra molte resistenze, nel-la Curia, nella Caritas e in alcu-ni settori del mondo cattolico.Gli ex Ppi Angelo Rambaldi ePaolo Giuliani, avversari stori-

ci della Frascaroli, lancianouna provocazione: «Ci permet-tiamo di dare a Virginio Merolaun suggerimento: inviti don Ni-colini a fare l’assessore al socia-le. Meglio il maestro che l’allie-va Frascaroli». Difficilmente pe-ròMerola dirà di no alla Frasca-roli che ha fornito un apportodecisivo alla vittoria.

Rimane un posto in quotaSel e sembra avvantaggiato l’expresidente del San Donato Ric-cardoMalagoli. Mentre si allon-tana una designazione per Ca-thy La Torre, destinata a fare lacapogruppo di Sel. Dovrebberoentrare in giunta i tre giovani fe-delissimi di Merola: Luca RizzoNervo, Andrea Colombo e Mat-teo Lepore (ma non è da esclu-

dere che uno si accontenti diun posto nello staff). Per la Cul-tura è in pole l’ex assessore re-gionale Alberto Ronchi. Le ulti-me due caselle sarebbero occu-pate da Marilena Pillati (Pd) edal tecnico Patrizia Gabellini(Urbanistica). Alla presidenzadel consiglio comunale, proba-bile Simona Lembi. Anche per-ché Maurizio Cevenini sembrarinunciare a qualsiasi ambizio-ne: il codice etico del Pd «scon-siglia» di cumulare cariche e ilCev è già segretario dell’Ufficiodi presidenza in Regione: «Nonsarò un problema. Lasciamo inpace il sindaco: deve fare lasquadra che vuole».

Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’addio Dopo più di un anno cambio della guarda a Palazzo d’Accursio: il sorriso della gente il ricordo più bello

Tensioni per il Welfare alla Frascaroli

L’intervista

Pdl caos, Berselli:«Si calmino tutti,chiariamo a giugno»

Il dopo voto

La sua uscita è lalegittima esternazionedi chi è contento cheha vinto il Pd. Ma ilprete faccia il prete

Saluti finali

MartedìIl commissario AnnaMaria Cancellierimertedì lascerà aVirginio Merola laconduzione della cittàI nomiIl vicesindaco sarà contutta probabilità SilviaGiannini. Al welfaredovrebbe andareAmelia Frascaroli.Possibile l’ingresso ingiunta di Luca RizzoNervo, Matteo Leporee Andrea Colombo. inquota Idv ballottaggiotra SimonaMastrocinque eCarmela Brunetti

Poeta

Guerra interna

❜❜

Giunta, dubbi su Sel e IdvIl dipietrista Brogna si offre:io assessore a metà stipendio

Forlivese, Davide Rondoni, che inpassato ha presieduto la Compagniadelle Opere, è un poeta, saggista escrittore. Ha fondato e dirige ilCentro di poesia contemporaneadell’Università di Bologna

«Si diano tutti una calmata, poise vogliono il chiarimento l’1giugno ho convocato ilcoordinamento regionale. Quellaè l’occasione giusta». Il leaderregionale del Pdl Filippo Bersellicerca di mettere fine alla faidache sta spaccando in due iberlusconiani. Da una parte ilcoordinatore provinciale AlbertoVecchi (supportato da MicheleFacci e Daniele Carella) chegiudica insufficiente il risultatodel Pdl alle urne (16,6%) e chiedela rottamazione dei verticicittadini. Dall’altro ilcoordinatore cittadino FabioGaragnani — sostenuto daGaleazzo Bignami e da LorenzoTomassini — che ha giàannunciato di voler lasciare lacarica in autunno (in caso dicongresso) ma non vuole fare dacapro espiatorio e ha accusatoVecchi di «killeraggio politico».Ora Berselli invita tutti a «darsiuna calmata»: «Il risultato del Pdlnon è così negativo da scatenarequeste polemiche che nascono davalutazioni personali». In difesadi Garagnani si è pronunciatoancora una volta Tomassini, chelo invita a non lasciare ilcoordinamento cittadino: «SeFabio si dimettesse, sarebbe ilsacrificio di una persona che hagarantito tutti, compresa l’unitàdel partito».

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ieri la commissariaAnna Maria Cancellieriha fatto l’ultimo brindisidi saluto insieme allastampa. Prima delsaluto finale aveva fattoincursione nella saladel consiglio comunaledove «Mr preferenze»Maurizio Ceveninistava celebrandoil matrimonio di unacoppia di giovani sposi

I candidati

L’esecutivo Nessun incarico al Cev: «Decida il sindaco»

Le analisi del voto di don Gio-vanni Nicolini l’hanno «infastidi-to, seppur fraternamente». «Usala tonaca per dare autorevolezzaa un’analisi che invece è politi-ca», scandisce Davide Rondoni,poeta, scrittore, in passato presi-dente della Compagnia delle ope-re, fondatore e direttore del Cen-tro di poesia contemporanea del-l’Università. L’esito delle ammini-strative continua a far parlare (emugugnare) il mondo cattolico,e le sue diverse anime. In partico-lare la lettera che don GiovanniNicolini, ex direttore della Cari-tas, ha inviato ad Amelia Frasca-roli e che la stessa ha reso pubbli-ca sul suo sito.Rondoni, le parole di Nicolini

danno una valutazione dell’esi-to del voto.«Di Nicolini ho stima come uo-

mo di fede, andrà in Paradiso pri-

ma di me, se ci andrà. Il suomi pa-re però un modo molto clericaledi usare l’abito che indossa per fa-re una valutazione che è invece ditipo politico. Analisi legittima, siachiaro, che però viene di fatto av-valorata dall’abito che indossa.Presiedendo il Banco di solidarie-tà sono a contatto anch’io con i po-veri e i disagiati e so che loro vo-gliono che il prete faccia il prete».Don Nicolini ha espresso le

sue valutazioni sull’esito delleelezioni a livello nazionale.«La sua uscita è la legittima

esternazione di chi è contentoche ha vinto il Pd e che accusa"la guida spirituale del paese".Ma a chi si riferisce? Al cardinaleBagnasco o a Maria De Filippi?Se si riferiva a Bagnasco lui haparlato chiaro di tante cose. Secome cattolico poi si sente indi-gnato per "l’abbraccio tra poteree lussuria" di Berlusconi, benequesto indigna anche me comela deriva abortista della sinistra.Siccome però lui è un prete gliviene dato spazio, ecco dove stail suo clericalismo, l’uso della to-naca per dare giudizi».E questo non le va giù?«Mi infastidisce, lo dico frater-

namente, lui sa come la penso».Cosa ne pensa invece del fat-

to che il mondo cattolico, quel-

lo più vicino alla Curia, non sa-rà rappresentato in consigliocomunale? Lei sosteneva Danie-le Corticelli che non è entrato.«Non conosco il certificato di

battesimo dei consiglieri, cosìcome dei futuri assessori. Il mon-do cattolico non va consideratocome una corrente da acconten-tare o meno usando il bilancino.Spero che si tenga comunqueconto della vivacità della presen-za cattolica in città e della storiadi Bologna che ai cattolici devemolto. Non sonomolto preoccu-pato, e nonmimetto a dare il pa-tentino di cattolico alle persone.Essere cattolico non è un’etichet-ta. Si vedrà dal governo della cit-tà se i temi cattolici sono tenutiin considerazione».

Marina [email protected]

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Rondoni: Don Nicolini non usi la tonaca per dare giudizi

5Primo PianoCorriere di Bologna Domenica 22 Maggio 2011

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 32 MONTAGNA DOMENICA 22 MAGGIO 2011

PIANORO PORRETTAMONGHIDORO SANBENEDETTO

— SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO —ANCHE il Comitato Autosole Ri-poli bussa in Procura. Sul caso del-la galleria Val di Sambro della Va-riante di valico, come riferito dal‘Carlino’ nei giorni scorsi, è statogià aperto in piazza Trento e Trie-ste un fascicolo conoscitivo, senzaipotesi di reato, affidato al pm Mo-rena Plazzi, facente parte del poolche si occupa di edilizia. Nell’in-chiesta sono stati raccolti i verbaliredatti dai carabinieri di Vergato,che hanno ascoltato diversi testi-moni come persone informate suifatti, e documenti dei carteggi in-tercorsi fra i vari enti interessatialla vicenda e lo stesso comitato.

ORA i cittadini di Ripoli SantaMaria Maddalena, la frazione di

San Benedetto interessata da vici-no dagli scavi del tunnel, hannodeciso di entrare come parte atti-va nell’indagine della Procura, po-nendo le basi per una eventualecostituzione di parte civile se ilprocedimento dovesse cambiarenatura. Il documento, consegnatoai carabinieri che l’hanno trasmes-so alla magistratura, porta la fir-ma di 55 cittadini che si sono ri-trovati in un’assemblea e hannodeciso di andare avanti anche suquesta strada, dopo avere chiestosenza esito la sospensione dei lavo-ri e la scelta di un tracciato diver-so. I primi firmatari sono i porta-voce del comitato, i geometri Di-no Ricci e Alessandro Bonafede.Nel documento si ripercorrono letappe della vicenda dall’autunno

del 2010, quando «si sono manife-stati della loro evidenza i macro-scopici dissesti che da oltre tre an-ni addietro avevano cominciato aprodursi su una larga fascia del

nostro territorio sottopassato dailavori». «Ribadiamo — insistonogli esponenti — che non è assolu-tamente intenzione dei firmataricreare allarmismi o favorire inte-ressi trasversali dei vari attori pro-tagonisti, accusa spesso ventilata

per deviare il discorso dalle vereragioni del problema».

«SI RITIENE invece — conclu-de il documento — che la motiva-zione fondamentale che invocal’intervento delle autorità perprendere in considerazione pro-getti alternativi sia la tutela delproprio territorio e delle propriecase, ritenendo che non esista al-cuna legge al mondo che permet-ta lesioni alle abitazioni altrui odelocalizzazioni di nuclei familia-ri di un intero paese, conosciutipreventivamente, senza accordocoi proprietari». Secondo i resi-denti «i fatti al momento stannodimostrando che il percorso delloscavo della galleria è incompatibi-le con la sussistenza del paese».

Enrico Barbetti

Porretta Leporati: «Sconti ai trasporti per chi va alle terme»

— PORRETTA —«ESPRIMIAMO soddisfazione e sollievo perl’accordo raggiunto alla Oerlikon di Porretta dopouna lunga trattativa». Sono parole della senatriceRita Ghedini, responsabile delle politiche per losviluppo economico e del lavoro del Partitodemocratico di Bologna con riferimento allatravagliata vicenda della ex Demm, industriaproduttrice di ingranaggeria. «La salvaguardiadell’occupazione e della continuità produttiva —aggiunge la senatrice — rappresentano due fattoriindispensabili per mantenere vivo il patrimonioproduttivo e garantire la qualità del lavoronell’alta valle del Reno». I vertici di Oerlikonhanno garantito che entro le ferie sarà presentatoil nuovo piano industriale con l’indicazione degliinvestimenti da attuare nel complesso di Porretta.

— MONGHIDORO —«SICURAMENTE incontrotendenza rispetto aBologna si collocano i risultatielettorali di quattro comuni dellamontagna. Mi riferisco aMonghidoro, Pennabilli, Zocca eCastellarano». A fare il punto,dopo le consultazioniamministrative, è l’ex sindaco diSan Lazzaro, Aldo Bacchiocchi.«In questi Comuni, oltre che aBologna, il candidato del centrodestra era della Lega Nord —osserva —. In tutti questi casi ladestra ha perso benché sitrattasse di comuni nei quali,negli ultimi turni elettorali,Politiche 2008 e Regionali 2010,la Lega aveva aumentato dimolto i propri consensi.Nel 2011 si registra invece unaforte flessione fino a dieci puntiin percentuale. E’ clamoroso ilcaso di Monghidoro, Comuneche, fin dai primi anni ’90, avevaregistrato una versa e propriaegemonia prima della Dc e poi diForza Italia-Pdl».«Nel 2011 — prosegueBacchiocchi — c’è stata unainversione di tendenza.Il Pd o comunque il centrosinistra apre all’Udc o atradizionali liste locali moderate.Si inaugura cioè una politica dialleanze verso il centro e versouna base sociale di ceto medio.La sinistra che aveva visto erosoper ben dieci anni il proprioconsenso a favore della Lega oggiregistra una netta inversione ditendenza che sarebbe errato nonsottolineare con la dovutaattenzione politica».

—PIANORO—UN NUMEROSO ed attento pubblico ha parteci-pato all’incontro sulle «Prospettive del nuclearein Italia» che si è tenuto nella sala Arcipelago diPianoro Nuovo. Relatori dell’iniziativa, realizzatadal comitato «Pianoro per 4 Sì al referendum»,Gianfranco Cicognani, una vita trascorsaall’Enea, membro di numerosi comitati scientificiitaliani ed europei, Carlo Artioli, coordinatore delteam europeo di progettazione del nocciolo del re-

attore di quarta generazione raffreddato a piomboe Romano Zannoli ordinario di Fisica medicapresso l’ateneo bolognese. Negli interventi dei treesperti l’analisi dei vari problemi legati all’intro-duzione del nucleare nel nostro Paese: dal costodell’energia nucleare alla sicurezza degli impianti,dal problema delle scorie ai pericoli per la salutein caso di catastrofe nucleare.Nella foto, Carlo Artioli, Gianfranco Cicognani,Matteo Balboni e Romano Zannoli.

Paolo Brighenti

— PORRETTA —ALLE TERME di Porretta in treno oin autobus con l’offerta ai gruppi dipasseggeri di speciali pacchetti scontosulla base di accordi nazionali e localicon le aziende di trasporto. La propo-sta è stata illustrata dal consigliere pro-vinciale Giovanni Leporati, vice presi-

dente del gruppo Pdl, durante l’audi-zione della terza commissione tenutaa Palazzo Malvezzi. «Sul modello au-striaco e svizzero — spiega Leporati— occorre utilizzare al meglio il siste-ma ferroviario e su gomma di naturacollettiva. Nell’ottica della rivalutazio-ne delle peculiarità del territorio, le

Terme di Porretta unite al comprenso-rio lizzanese del Corno alle Scale e allariscoperta dei prodotti tipici, possonoessere di sicuro una grande opportuni-tà per ritornare con convinzione a par-lare di turismo e di benessere sulla no-stra montagna».

g. cal.

SAN BENEDETTO SOTTO ACCUSA LE OPERE DELLA GALLERIA VAL DI SAMBRO

Lavori alla Variante di Valico,anche il comitato ‘bussa’ in Procura

PIANORO INCONTRO CON GLI ESPERTI NELLA SALA ARCIPELAGO

Le prospettive del nucleare

PDLIl consigliere

provincialeGiovanniLeporati

PORRETTAGhedini (Pd) sull’accordo Oerlikon:Salvaguardare l’Alta Valle del Reno

IL TUNNEL SOTTO ACCUSA La Procura ha già aperto un fascicolo senza ipotesi di reato

MONGHIDORO

Bacchiocchi:«Si è fermatal’avanzata

del Carroccio»

IL PUNTOConsegnato un documentoche è stato firmatoda 55 residenti della zona

UNITI Le autorità durante il dibattito

••13BOLOGNAPOLITICADOMENICA 22 MAGGIO 2011

ILDOPOELEZIONI FILIPPOBERSELLI (PDL)«ILPRIMOGIUGNOHOCONVOCATO IL COORDINAMENTOREGIONALE: SARÀ ILMOMENTODELCHIARIMENTO,MA I RISULTATI ELETTORALINONSONOCOSÌNEGATIVI»

E’ DERBY in casa Idv per unposto nella giunta Merola. Ingara Carmela Brunetti di Casa-lecchio e Simona Mastrocin-que di Zola Predosa. Negli au-spici dei dipietristi, che si riuni-scono oggi, c’è una delega pe-sante, magari proprio la caricadi vicesindaco, a cui l’Idv nonha affatto rinunciato. «Ci aspet-tiamo un occhio di riguardo —conferma infatti il consigliereregionale Franco Grillini —senza il nostro 4% Merola nonavrebbe vinto al primo turno».Ma nell’Idv si affaccia anche

Raffaele Brogna, genitore delnido Roselle. Troppi i nomi inballo dunque, soprattutto ri-spetto alla giunta ridotta cheMerola vorrebbe mettere insie-me. E mentre in tanti continua-no a sponsorizzare come nume-ro due di Palazzo d’AccursioAmelia Frascaroli, Ceveninimantiene il suo stile e si defini-sce «l’ultimo dei problemi», in-vitando tutti a «lasciare in paceil sindaco». Cosa che nessunofa, in attesa di vedere se, tra leopposte rivendicazioni, Meroladecida magari di far valere

un’opzione civica per la caricadi vice, scegliendo una indipen-dente come l’economista SilviaGiannini (possibile scelta per ilBilancio), Patrizia Gabellini(Urbanistica) o magari AnnaMaria Tagliavini, nome vicinoai meroliani della prima ora.

HA ALZATO il calice e brindato «a Bologna» che «mi man-cherà». Il commissario Anna Maria Cancelleri martedì mat-tina lascia Palazzo d’Accursio per cedere il posto a VirginioMerola. «Consigli al nuovo sindaco? No basta, non ne dicopiù», taglia corto Cancellieri durante il brindisi con la stam-pa e i subcommissari. Ma poi aggiunge: «Che sia se stesso eandrà tutto bene». Per Cancellieri il voto sotto le Due Torri«ha espresso la volontà di Bologna di riavere un sindaco de-mocraticamente eletto». Ora «toccherà a chi viene recepirneil messaggio». Prima di partire per Milano, dove voterà alballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco, il commissa-rio affronterà con Merola alcune partite ancora aperte. «So-no vicende note alla città — spiega Cancellieri — che stan-

no andando avanti. Civis, People mover e tante attività sullequali occorrerà continuare a lavorare». Sui disagi nei quar-tieri a cui è stato affidato il maggior numero di profughi ilcommissario ha le ideee chiare: «La scelta dei luoghi è statafatta dalla Protezione civile regionale, che noi abbiamo con-diviso. Ovunque vadano creano proteste, ma sono cittadiniche vanno accolti nel migliore dei modi».

CANCELLIERI, prima di lasciare, promuove anche l’ideadi pedonalizzazione del centro, inserita nel programma delnuovo sindaco. «Sono favorevole — dice —. Io senza unmandato popolare ho potuto fare solo piccole pedonalizza-zioni. Come vorrei togliere quelle macchinacce schifose...».

Sorride, e promette di «tornare a vedere», ma ammette an-che che «a Bologna ci sono argomenti che quando li tocchiti sparano subito contro. E io all’inizio ci sono andata a sbat-tere». A Milano porterà il ricordo «del sorriso e della corte-sia della gente, a cui auguro di avere tutto quello che merita.E merita tantissimo. Il calore delle persone qui si sente, aMilano non è così perché è una città troppo grande». AncheAlessandro Alberani, segretario generale della Cisl, ha volu-to ringraziare la Cancellieri che «lascia un segno positivodel suo passaggio a Bologna». «Abbiamo sentito il suo amo-re vero per la città — dice Alberani —, poi ci ha molto colpi-to il suo senso di responsabilità nell’affrontare in modo nonbanale alcuni nodi problematici».

Emanuela Astolfi

IL SALUTO DEL COMMISSARIO E DEL SUO TEAM

Cancellieri: «Brindo a BolognaQuesta città merita tantissimo»

INSODDISFATTOV.V., bolognese doc,

ha già appiccitatomille adesivi incentro storico:

«Merola ha vinto e ioprotesto»

CarmelaBrunetti

IN ALTO I CALICIDa sinistra,

Raffaele Ricciardi,Anna Maria Cancellieri,Berardino Cocchianella

(capo di gabinetto),Matteo Piantedosi

e Michele Formiglio

«FABIO Garagnani? Sta benissimo dov’è». Scatta il soccorso azzurronei confronti del coordinatore cittadino del Pdl, che si è detto dispostoa non ripresentarsi al prossimo congresso del partito dopo il deludenterisultato elettorale del centrodestra, sconfitto a Bologna già al primoturno. Ma la resa dei conti all’interno del Pdl sembra appena agli inizi.Filippo Berselli, coordinatore regionale, piuttosto irritato invita tutti«a darsi una calmata. Poi se vogliono il chiarimento, il 1˚ giugno hoconvocato il coordinamento regionale. Quella è l’occasione per il chiari-mento». Ieri intanto un’assemblea degli eletti al quartiere Santo Stefa-no (l’unico conquistato dal centrodestra) ha espresso solidarietà neiconfronti del deputato. Se Garagnani lasciasse «sarebbe il sacrificio diuna persona che da coordinatore ha garantito tutti, compresa l’unitàdel partito», scandisce il capolista Lorenzo Tomassini. «Ricordo chetutti i consiglieri uscenti sono stati rieletti, mi dispiace per i nuovi maricordo che non c’era un candidato del partito». In ogni caso, sotto lagestione Garagnani, il Pdl «non ha distribuito preferenze, come invecehanno fatto altri partiti come il Pd», sottolinea Tomassini. Il sostegno aGaragnani è trasversale alle vecchie correnti che facevano capo ai parti-ti fondatori. Stessa linea infatti anche per il vicecoordinatore PatrizioGattuso. «Improprie le dichiarazioni di Alberto Vecchi che tra l’altronon ha competenze sulla città».

«Garagnani sta bene lì dov’è»Soccorso azzurro contro le critiche

TOTOGIUNTA

L’Idv punta ancoraad avere il vicesindaco

«LA MIA è una protesta decisa, ma civilissima. Sen-za contare che, con questa piccola iniziativa, pensodi interpretare il desiderio di tantissimi altri cittadi-ni».Parla e cammina da una strada all’altra, il bolognesedoc V. V., e intanto attacca qua e là un singolare bi-glietto da visita con la sua presa di posizione controil risultato delle ultime elezioni: un adesivo con lafoto del neo inquilino di Palazzo d’Accursio correda-ta dalla dicitura ‘Merola non è il mio sindaco’, con l’av-verbio ‘non’ ben sottolineato.«Finora e insieme con un amico ne ho fatti stamparepiù di mille, ma sono già pronto a mettere in circola-zione almeno altri tre o quattromila di questi adesi-

vi», spiega convinto tra avanzate e piccole soste da-vanti a muri, pannelli, veicoli, portoni, pali e alberisoprattutto del centro che decora, ad uno ad uno,con l’immagine del sindaco a lui non gradito.«L’idea di protestare pubblicamente in maniera co-munque non offensiva è venuta, a me e a un collegad’ufficio, durante il lavoro. Come avremmo potutofar sentire la nostra voce? Un breve consulto e subitol’idea di scendere in strada. Ma con l’aggiunta di unapuntualizzazione: Merola ha ottenuto il maggior nu-mero di voti e può guidare la città con pieno diritto,ma anche noi abbiamo quello di reagire davanti auna legge elettorale ingiusta».

g. l.

LA PROTESTA SINGOLARE INIZIATIVA DI UN BOLOGNESE

«Merola non è il mio sindaco». E spunta l’adesivo

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Informazione

DOMENICA 22 MAGGIO 2011 5

Il presidente dell’associazione Nuovamente dà la carica al nuovo sindaco

«La città riparta dai giovani»Benecchi: «Si torni a sperimentare e a concedere spazi»di Alessandra Testa

In una città universitariacome Bologna, che fa de-

gli studenti esclusivamenteuna fonte di reddito senza of-frire loro spazi e limitandosia identificarli con il degradoe le notti fracassone, è orache l’amministrazione co-munale abbia il coraggio dicambiare passo. Fornendo sìregole, ma soprattutto met-tendo i giovani (magari conun assessore con delega adhoc) nelle condizioni di ave-re spazi per le proprie attivi-tà. È l’appello di Diego Be-necchi, ex consigliere comu-nale Ds e presidente dell’as -sociazione Nuovamente,che leggendo nella campa-gna comunicativa di VirginioMerola una chiara aperturaalle nuove generazioni (chil’ha creata è lo stesso checreò il manifesto Cin Cin) dalnuovo sindaco si aspettamolto. A cominciare da quelprogetto, votato all’unanimi -tà in epoca Giorgio Guazza-loca e rimasto poi letteramorta sotto Sergio Cofferati,con cui si era pensato «di u-tilizzare i contenitori indu-striali dismessi» per ospitarecentri di aggregazione giova-nili o realizzare alloggi di e-dilizia residenziale pubblicaper le giovani coppie. Esisteanche un censimento, ricor-da Benecchi, delle tante areeche potrebbero essere utiliz-zate e messe a bando. «Bolo-gna è una città universitaria -manda a dire poi Benecchi -possibile che non si riesca autilizzare i tanti talenti che

abbiamo? Non si possono fa-re gli Stati generali della cul-tura e non considerare i tantigiovani che abitano in città olimitarsi a valorizzare solo leeccellenze». Tradotto: «Biso-gna avere il coraggio di spe-rimentare, perché senza spe-rimentazione si uccide Bolo-gna e la si “cor tocircuita”»,taglia corto. E i giovani, secoinvolti, possono essere u-na risorsa, fornendo un nuo-vo sguardo su una città chepuò e vuole tornare aglisplendori del passato.

L’esponente dell’Italia dei Valori, oggi al summit del partito di Di Pietro, spera in una poltrona da assessore

Brogna, 29 anni, annuncia: mi dimezzerei lo stipendio«Le nuove generazioni sono il motore del cambiamento». Con lui si schierano i genitori dei nidi

UNDER 30

«I giovani sono il vero motoredel cambiamento». Ne è convin-to l’Idv Raffaele Brogna, 29 anni,genitore del nido Roselle e moltoprobabilmente già fuori dal to-to-nomi per la giunta di VirginioMerola. Brogna annuncia, però,di essere pronto a dimezzarsi lostipendio in caso di nomina,mentre un gruppo di sostenitorisi appella per lui al primo citta-dino. Una mossa che arriva pro-prio alla vigilia del summit regio-nale dell’Idv, in programma peroggi alle 12 con la coordinatriceSilvana Mura con cui si affronteràproprio il “nodo” giunta. «Da Me-rola ci aspettiamo un occhio di ri-guardo. Alle elezioni abbiamo te-nuto di fronte ad uno tsunami edaremo il nostro contributo algoverno della città», è certo ilconsigliere regionale FrancoGrillini. «Senza il nostro 4% - ri-corda Grillini - Merola non avreb-be vinto al primo turno e va dettoche noi ci siamo spesi per questosindaco anche prima. Bologna èstata l’unica città in cui abbiamoderogato al principio per cuinon appoggiavamo nessuno alleprimarie». Inoltre, «se fossimoandati soli avremmo fermato l’e-morragia di consenso verso il

Movimento 5 Stelle». Anche per que-sto Brogna ci prova: «Non so se Me-rola vaglierà la possibilità di propor-mi assessore. Certamente posso au-spicare che i giovani siano il motoredi un cambiamento necessario»,scrive in una nota. «A tutti i giovaniche entreranno nella giunta di Mero-la chiedo di guardare a noi stessi e ainostri figli. Non bisogna essere meri

esecutori del potere ma esercitare ilpotere nell’interesse generazionaledei più deboli. Personalmente sonopronto a dimezzarmi lo stipendio incaso di nomina. Non c’è bisogno delMovimento 5 Stelle per cambiare ilPaese». Più netta la lettera dei suoi so-stenitori, “genitori e nonni” contrar ialla privatizzazione dei nidi. «Ora vo-gliamo i fatti. Per noi la migliore ga-

L’INDAGINE I questionari sottoposti a 1806 studenti delle scuole superiori

Il disagio dei ragazzi raccontato da loroIl disagio dei giovani? Colpa dei cattivi mo-

delli, di uno Stato assente e di genitori incapacidi comprendere i figli. È la fotografia scattatadall’indagine “Disagio giovanile: comunicazio-ne e partecipazione - Per i giovani dai giovani”che l’associazione Nuovamente ha condottosu 1806 studenti di dieci istituti di Bologna eprovincia in collaborazione con la FondazioneDel Monte e che è stata presentata ieri mattinaal liceo Sabin. Ai ragazzi è stato sottoposto unquestionario di 33 domande (dallo sballo all’a-noressia, passando per il bullismo e Internet) elasciato spazio per esprimere opinioni attra-verso pensieri, disegni, poesie e filmati. L’o-biettivo era capire cosa i ragazzi pensano sia ildisagio. E quello che è emerso dalle risposte èun panorama complesso e variegato. Si va darisposte come «le fragili menti dei giovani sonocorrotte dallo Stato fino al Grande Fratello» al«per uscire dal disagio serve aiuto, ma ancheche lo voglia chi ne è vittima». E ancora: «I massmedia devono cercare di eliminare certi ste-reotipi poiché vengono imitati e copiati e ciòpeggiora le cose» oppure «il disagio nasce dalla

noia». Secondo i dati elaborati dal team di Nuo-vamente, formato da una quindicina di studen-ti delle scuole superiori e di alcune facoltà u-niversitarie e coordinato da Diego Benecchi eAndrea Vidolin, la madre è la figura con la qualei ragazzi si trovano meglio, mentre il padre vie-ne superato dagli amici. La famiglia, soprattut-to fratelli e sorelle, invece diventa molto piùimportante per i giovani non italiani, «segno diuna minore comunicazione verso l’ester no».Promossa in generale l’attività e il ruolo dellascuola: per il 44% fornisce i mezzi per la com-prensione della società, contro un 36% che in-vece la boccia. Solo il 3% del campione inter-vistato si sente molto compreso dagli adulti(«Gli adulti dovrebbero pensare a cosa faceva-no da giovani loro prima di accusare noi»): il36% si dice compreso abbastanza, il 35% poco,il 10% per niente. A più grandi si chiedonomaggiore comprensione e dialogo. Grande a-spettativa è, infine, riposta nello Stato, vistodalla maggioranza degli intervistati come l’isti -tuzione per eccellenza deputata ad occuparsidella loro formazione e del loro futuro.

ranzia del suo impegno preso sareb-be vedere nella sua giunta - si rivol-gono a Merola - Raffaele Brogna chedifende la scuola pubblica e rappre-senta i nostri interessi di genitori enonni bolognesi». Il sindaco «ci ascol-ti. Riapra le iscrizioni degli asili nidoin chiusura e metta chi ci ha rappre-sentato nella sua giunta. Prima deipartiti vengano i cittadini».

Più attenzionealle famiglie S ot touna manifestazionea difesa della scuolaper l’infanzia. Brogna èuno dei genitoridel nido Roselleche si sono mobilitatinegli ultimi mesi

PIANO

Diego Benecchi, presidente dell’associazione Nuovamente

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Informazione

IL’INFORMAZIONE il DomaniI DOMENICA 22 MAGGIO 2011

CRONACA di BOLOGNAE-mail [email protected]

Martedì il cambio della guardia: «Un consiglio? Che sia sé stesso, questa città merita tanto»

Cancellieri, il primo passaggio di consegna«Merola, avanti con la pedonalizzazione»

Ultimi giorni di vacanzaper Virginio Merola, cheprenderà il timone del Co-mune martedì attorno alle11, quando è previsto ilcambio della guardia colcommissario straordinarioAnna Maria Cancellieri.«L'ho appena concordatocon Merola - dice Cancellieri- Io rimarrò un altro paio digiorni e poi vado via». Unpaio di giorni per il trasloco,un po’ di turismo e la corsa aMilano per votare al ballot-taggio: «Certo che voterò, iovoto sempre». Il passaggiodi consegne riguarda parec-chi argomenti, tra cui «il Ci-vis, il People mover e altreattività su cui ci sarà da la-vorare tanto». Una in parti-colare, sta a cuore al com-missario: Merola ha dettoche vorrà essere ricordatocome il sindaco della pedo-

nalizzazione del centro, eCancellieri in eredità gli halasciato l’Ufficio per il cen-tro storico: «Se l’a m m i n i s t ra -zione avrà voglia è un obiet-tivo fattibile. Sono assoluta-

Nella bagarre post-elettorale interviene il senatore: «L’1 giugno ho convocato il coordinamento regionale»

Berselli: «Basta polemiche, presto chiariremo»Il richiamo a Vecchi e Garagnani: «Polemiche personali, i dati del Pdl non sono così negativi»

Con l’insedia mentodel nuovo sindaco diBologna, Virginio Mero-la, il progetto di fusionetra Atc e Fer potrà ri-prendere e andare inpor to.

È questo l’augurio delvicepresidente dellaProvincia , GiacomoVenturi, durante il Con-siglio provinciale in ri-sposta a una domandadel finiano GiuseppeSabbioni durante il que-stion time. «Il progettodi fusione tra Atc e Fer èstato sospeso e rinviato

Question time in Provincia: «Ripartono i lavori»

Fusione Atc-Fer, Venturi rilancia«Col nuovo sindaco si potrà fare»

a dopo l’elezione delsindaco di Bologna -spiega Venturi in aula - èauspicabile che il pro-getto venga ripreso dalnuovo primo cittadino,visto che riguarda an-che il Comune».

Chiosa Sabbioni. «Cheil progetto fosse sospe-so ce n’eravamo accorti- ironizza il finiano - mami fa piacere che la Pro-vincia voglia riprenderein esame la fusione traAtc e Fer con il nuovosindaco e il nuovo Con-siglio comunale».

I dipietristi in pressing: per la nuova giunta ballottaggio tra Brunetti e Ma s t ro c i n qu e

L’Idv spera nella carica di vicesindacoMalagoli potrebbe entrare, La Torre preferisce il ruolo di capogruppo di Sel

È derby in casa Idv per un po-sto nella giunta Merola. La no-mination, a meno di clamorosesorprese, dovrebbe essere in bi-lico tra due vicesindaco in cari-ca, Carmela Brunetti di Casalec-chio e Simona Mastrocinque diZola Predosa. Negli auspici deidipietristi, che si riuniranno og-gi, c’è una delega pesante e ma-gari proprio la carica di vicesin-daco. Una speranza a cui l’Idvnon ha affatto rinunciato: «Per ilPd quel posto è ancora nostro»,si sussurra tra i dipietristi. Nonci sarebbe un vero e proprio ac-cordo coi democratici (fu sigla-to invece nel 2009, anche sepoi rimase carta straccia) ancheperché si punta sul riconosci-

mento nei confronti di un par-tito che è stato con Merola findal primo momento. È tuttaviapossibile che il nuovo sindaco,tra le opposte rivendicazioni,faccia valere un’opzione civicaper la carica di vice, scegliendouna indipendente come l’eco -nomista Silvia Giannini (possi-bile scelta per il Bilancio), Patri-zia Gabellini (Urbanistica) omagari Anna Maria Tagliavini,nome vicino a quello di merio-liani della prima ora come Siria-na Suprani e Federico Enriques.Della squadra dovrebbero poifare parte i giovani Pd su cui Me-rola ha puntato (Matteo Lepo-re, Luca Rizzo Nervo, AndreaColombo), anche se c’è chi os-

serva che proprio su questi no-mi dati per certi potrebbe veni-re qualche sorpresa dell’ultimominuto. Lo stesso vale per altrinomi che al momento paiono i-namovib i l i , come que l lode ll’ex assessore alla Culturadella Regione Alberto Ronchi ola docente di statistica (anchelei in quota Pd) Marilena Pillati.Dovrebbe uscire invece dal to-to-giunta la coordinatrice di SelCathy La Torre che preferireb-be fare la capogruppo della listaFrascaroli-Vendola. A rappre-sentare Sel potrebbe essere al-lora l’ex presidente del San Do-nato Riccardo Malagoli, che fa-rà parte della rosa di nomi daconsegnare a Merola.

mente d’accordo con le pe-donalizzazioni, io sono riu-scita solo a farne quattro».Niente piste ciclabili nel suopalmares «non ne ho avuto iltempo, ma spero che in cen-

tro vengano tolte tutte quel-le macchinacce... Intantol’ufficio unico per il centropotrà dare una mano al nuo-vo sindaco, accorpandoquattro uffici in uno si potrà

lavorare su un progetto ar-monico». Poca voglia di par-lare di politica ed elezioni inquesto brindisi di saluto conla stampa, e un solo consi-glio per Merola: «Sia se stes-so e andrà tutto bene

Tra le eredità con cui do-vrà confrontarsi la nuovaamministrazione i disagi deiquartieri a cui è stato desti-nato il maggior numero diprofughi: «La scelta dei luo-ghi è stata fatta dalla Prote-zione civile regionale, chenoi abbiamo condiviso. O-vunque vadano creano pro-teste, ma sono cittadini chevanno accolti nel miglioredei modi». Infine l’augur ioalla città: «I bolognesi meri-tano di avere tantissimo, è u-na cittadinanza talmentematura che merita di essererispettata e capita».

(v. b a r. )

&TELEFONIUTILI

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Dopo le accuse reciprochetra Alberto Vecchi e Fabio Ga-ragnani interviene anche Filip-po Berselli, coordinatore regio-nale del Pdl, invitando tutti a«mantenere la calma: se voglio-no il chiarimento il 1° giugnoho convocato il coordinamen-to regionale. Quella è l’occasio -ne per il chiarimento». Poi i nu-meri, quelli che hanno boccia-to il Pdl alle elezioni comunali:«Il dato non è così negativo dascatenare queste polemiche,che non riesco a capire. È statoun risultato in linea con le pre-visioni. Io prima delle elezioni -rivela - avevo un sondaggio checi dava al 15%. In tutte le altrerealtà dell’Emilia-romagna al disopra dei 15.000 abitanti, tran-

ne Finale Emilia, siamo calati dipiù rispetto a Bologna». Quan-to alla Lega nord, che ha criti-cato duramente lo stesso Ber-selli all’indomani del voto,«questa è Bologna, qui siamoborderline. Capisco lo statod’animo di chi è rimasto delu-so, ma chi pensava di vincerenon faceva i conti coi numeri.Queste polemiche - afferma ilsenatore - nascono da valuta-zioni di carattere personale».

Butta acqua sul fuoco Bersel-

li, ma per altri è il momento dischierarsi. A prendere posizio-ne, questa volta, è l’a s s e m bl e adegli eletti al quartiere SantoStefano che ha espresso solida-rietà nei confronti del deputa-to: «Fabio Garagnani? Sta benis-simo dov’è. Se lasciasse sareb-be il sacrificio di una personache da coordinatore ha garan-tito tutti, compresa l’unità delpartito - dice il capolista Loren-zo Tomassini - Ricordo che tuttii consiglieri uscenti sono stati

rieletti, mi dispiace per i nuovima ricordo che non c’era uncandidato del partito». In ognicaso, sotto la gestione Garagna-ni, il Pdl «non ha distribuitopreferenze, come invece han-no fatto altri partiti come il Pd».Stessa linea infatti anche per ilvicecoordinatore Patrizio Gat-tuso. «Improprie le dichiarazio-ni di Alberto Vecchi (coordina-tore provinciale Pdl, ndr) chetra l’altro non ha competenzesulla città».

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA � III

@DOMENICA 22 MAGGIO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ

www.ameliafrascaroli.ithttp://virginiomerola.it

L’intervista “Difficile fare una giunta senza Amelia”Pedrazzi invita al dialogo con i cattoliciIl fondatore del Mulino: “Il vento in Curia è cambiato”

ELEONORA CAPELLI

«PER fare una giunta senza Ame-lia Frascaroli ci vorrebbero ragio-ni molto forti, a meno che non sialei a non voler entrare. In quel ca-so, Amelia ha altri strumenti peragire: fra questi, un certo pesomediatico che potrebbe sfrutta-re tenendosi le mani libere. Pergiocare un suo ruolo, Frascarolipuò quindi fare a meno dei posti,ma il pensiero è che con una de-lega si possano fare buone coseconcrete, e al momento questoragionamento prevale». LuigiPedrazzi, ex vicesindaco nellagiunta Vitali, tra i fondatori de IlMulino e anima del laboratoriobolognese che diede vita all’Uli-vo, ragiona sul ruolo dei cattolicinella difficile partita della nuovagiunta e del nuovo governo dellacittà.

Professor Pedrazzi, il ruolo diAmelia Frascaroli al welfare nonsarebbe gradito a molti espo-nenti cattolici della città, chehanno già manifestato aperteperplessità. Lei non pensa chel’animatrice di una lista col 10%dei voti possa trasformarsi in unassessore troppo ingombranteper il nuovo sindaco?

«Prima di tutto credo che Pao-lo Mengoli della Caritas e Frasca-roli dovrebbero incontrarsi per

chiarire. Detto questo, Merolanon deve lasciarsi ingannare:esponenti influenti della Cisl,delle Acli e della Caritas, molto dicasa in Curia ai tempi di Monsi-gnor Vecchi, oggi tendono a rap-presentarsi ancora nella stessaposizione, benchè Vecchi abbiaoggi un successore, don Giovan-ni Silvagni. Che non interverràpersonalmente, perché adessobisogna far passare del tempoper cambiare stile rispetto allaschiettezza cui eravamo abituati.Ecco, questo per dire che non cisarà una “benedizione” dall’altodei cattolici “autentici”».

Nel frattempo però molti cat-tolici del Pd sono rimasti fuoridal consiglio comunale, la listadi Stefano Aldrovandi non hasfondato e c’è il rischio che a Pa-lazzo d’Accursio manchi una vo-ce che tenga unite istanze a Bo-logna storicamente concordi,tanto da contribuire alla nascitadell’Ulivo. Lei che ne pensa?

«Prima di tutto io ricordo cheall’epoca di Walter Vitali, l’unicoesponente del suo partito ingiunta era la Lalla Golfarelli, e perquesta scelta Vitali ha senz’altropagato tanto. D’altra parte peròoggi è difficilissimo rappresenta-re i cattolici: non stanno da unaparte sola, andando da Paolo Fo-schini a Paolo Natali».

Paolo Natali è tra quelli rima-sti fuori...

«Certo, perché non ha presoabbastanza voti, e questo signifi-ca che non c’è un riconoscimen-to della funzione politica chesvolge o ha svolto con estremacura e diligenza. Foschini rap-presenta invece l’espressione diCl che, anche se a Bologna contapochissimi simpatizzanti, portasempre a casa il risultato, concompattezza e chiarezza (in que-sta tornata è stata eletta Valenti-

na Castaldini, nella lista Pdl, ndr).D’altra parte, se fossi stato al po-sto di Merola, io Natali l’avreipromosso e sostenuto».

Perché?«Perché siamo in Italia e non si

può far finta che la Chiesa nonesista, sarebbe come non sapereche esistono i sindacati o la Con-

findustria. È proprio la base, co-me leggere scrivere e far di conto,quindi bisogna cercare di ritro-vare un dialogo, anche se primabisogna chiarire con chi: si vuolparlare a Natali, a Foschini, o di-rettamente a Caffarra? Nel terzocaso ad esempio io non possoaiutare».

Negli altri casi invece lei po-trebbe dare qualche lezione, do-po la scuola di politica per gli ap-prendisti consiglieri ?

«Penso che ne avrebbero biso-gno. In ogni caso l’unica cosa dafare adesso è costruire un dialogocon i cattolici che possono rico-noscersi: ci sono piccoli ordinireligiosi, associazioni, gruppi divolontariato, realtà interessantie importanti. E questo ancheperché Amelia non ha una gran-de capacità di elaborazione. Ilprincipio è che chi ha la respon-sabilità di organizzare conver-genze politiche e la capacità diorganizzare il consenso deveporsi in una prospettiva di unitàper governare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

“Vuole realizzarecose concrete, mapuò anche tenersile mani liberein consiglio”

Luigi Pedrazzi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVIA BIGNAMI

(segue dalla prima di cronaca)

NESSUNA intenzione in-somma di dettare “ulti-matum” a Virginio Mero-

la. «Io ho detto solo che sarebbebello se si scegliesse sulla basedella competenza, e io “so” diwelfare. Ma il sindaco ha tutti inumeri e tutta la libertà di sce-gliere in autonomia. E io non misono sfilata da nulla». Tantome-no dalla carica di vicesindaco,come apparso da alcune rico-struzioni. Una precisazione im-portante, per la cattolica, infasti-dita da fughe in avanti volte più a“bruciare” nomi per la poltronanumero due di Palazzo d’Accur-sio che altro. Parole importantianche per il sindaco, di ritornodomani dalla Sicilia per affron-tare il rebus del vicesindaco. Perla poltrona numero due di Palaz-zo d’Accursio, il primo cittadinoaveva pensato, prima del voto,alla docente di Economia SilviaGiannini, cui andrà il Bilancio.Ma il risultato elettorale dellaFrascaroli, «determinante» perla vittoria come sottolineato dal-lo stesso Romano Prodi, potreb-be indurlo ad “offrire” quella ca-rica alla cattolica. In questo casoall’assessore provinciale al wel-fare Giuliano Barigazzi potreb-be andare la delega congiunta diServizi Sociali e Sanità. Infine, apuntare sul vice c’è anche l’Idv,che oggi si riunirà e che schieradue donne: Carmela Brunetti oSimona Mastrocinque.

LA FRASCAROLINON SI SFILA

‘‘

,,

Merola non si lasciingannare dai vetidi Acli, Caritas e Cisl.Monsignor Vecchinon c’è più

‘‘

,,

Il Pd doveva sostenereNatali, far fintache la Chiesa non esistaè come ignorareindustriali e sindacati

L’ABBRACCIO

Virginio Merola,Amelia FrascaroliA sinistra, Raffaele Donini

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Unità

sono Civis e Tav». Anche per Vincen-zo Naldi (Reno) la questione della in-compiuta riforma dei servizi è fonda-mentale: «È come aver costruito unacasa con fondamenta resistenti, mase non c’è il tetto, fai fatica ad andarciad abitare». Altre partite importantisono la Sabiem e la Sintexcal: nel pri-mo caso, spiega Naldi, sarà avviatoun laboratorio per organizzare spazie servizi; nel secondo caso, il trasferi-mento della fabbrica inquinante è vit-tima della sindrome not in my back-yard, ovvero nessuno la vuole sul pro-prio territorio. «Ci vuole uno scattodi responsabilità da parte di tutti glienti - considera Naldi -. È l’unica por-ta al parco fluviale del Reno, e dun-que lì non può stare». In gioco al Por-to, nuovamente guidato da Elena Le-ti, c’è il futuro dei Prati di Caprara: «Ildemanio deve operare una costosabonifica del terreno. E poi c’è il Pianooperativo comunale (Poc) da realiz-zare: ci saranno costruzioni, sull’asseattrezzato e su via Saffi, ma anche unasilo, strutture sportive e gli orti de-gli anziani». Al Borgo Panigale, il neo-presidente Nicola De Filippo puntasulla sicurezza: «Farò in modo che le

forze dell’ordine e i vigili siano piùpresenti - dice -, spero poi di poter al-largare certe esperienze come quelledel gruppo Primavera», i volontaripensionati che tenevano d’occhio al-cuni punti. Piazza Verdi sarà il primobanco di prova per Milena Naldi(Sel) che guiderà il San Vitale: il can-tiere della riqualificazione si chiude-rà in ottobre. «Me la immagino comeuna delle più belle piazze europee,piena di ragazzi ma più pulita - auspi-ca Naldi -. Sarà una vetrina della cit-tà». Nell’unico Quartiere governatodal Centrodestra, salvo sorprese lapresidente sarà Ilaria Giorgetti.Che, al primo posto, mette «la sicurez-za». Quindi illuminazione («Sui collice n’è poca») e valorizzazione deigiardini Margherita («Vorrei eventimusicali e culturali»). Per RobertoFattori, di nuovo presidente del Sara-gozza, «ciclabili e pedonalizzazioni»sono la priorità, a cui si affianca la tu-tela del complesso di San Luca, in liz-za come patrimonio Unesco: «Ci vor-rebbe uno sforzo analogo da parte ditutti, come fatto con la chiesa di San-to Stefano», osserva Fattori. Alla pri-ma esperienza amministrativa, Simo-

ne Borsari (San Donato), ha le ideechiare. «Una delle priorità è il nidoVestri: vogliamo capire quali marginici sono per riaprirlo, e incontrarcicon genitori e operatrici». Poi ci saràda verificare se è possibile ristruttura-re la Casa gialla, e infine mettere unapezza sui tagli fatti dal Comune, «co-me alcune azioni di contrasto alla so-litudine degli anziani». ❖

Soli alla meta: si schieranocosì a poche ore dalla sca-denza degli apparentamen-ti (oggi alle 20) i due con-

tendenti rimasti alla corsa di sinda-co a Rimini: Andrea Gnassi del cen-trosinistra e Gioenzo Renzi, indie-tro di circa 3 punti, del centrode-stra. Gnassi, che ieri ha incassato ilsostegno del capogruppo Pd allaCamera Dario Franceschini, preferi-sce «condurre il dialogo con le for-ze politiche sul binario nuovo perRimini di un cristallino progettoche diventa governo efficiente enon dispersivo. Ripeto, non farò pa-strocchi perché i riminesi sono arci-stufi della stagnazione e della para-lisi che, ormai per troppi, è sinoni-mo di una politica da buttare».

Niente«pastrocchi», si resta nelcircuito Pd, Psi, Idv, Rimini per Ri-mini, Verdi e Federazione della sini-stra. E «niente pastrocchi» ha repli-cato Fabio Pazzaglia, l'ex Pd candi-dato a sindaco da Sel e dalla civicaFare Comune: «In consiglio comu-nale sarò tra i banchi dell'opposizio-ne: niente poltrone». Ma nonostan-te questo avrebbe comunque vota-to Gnassi al secondo turno, perché«sono del centrosinistra e un candi-dato contro il 25 aprile non lo ap-poggerei mai», ha detto ben primadel primo turno. Non si apparentaSel, ma farà arrivare a Rimini il suoleader, Nichi Vendola, previsto pergiovedì insieme al presidente dellaRegione Emilia Romagna Vasco Er-rani, a ribadire che «il nostro popo-lo ci chiede, anzi ci impone, un'al-leanza Pd, Sel e Idv». Tesi accoltadal partito riminese, che ha avviato– ora – un dialogo con il Pd da con-

cretizzare in futuro, anche se dal-la cosiddetta “base” diversi malu-mori si colgono, nati sui temi del-la cementificazione, delle rondein spiaggia e del capodanno sullaRai che «drena risorse al sociale».Per cui domenica 29 Sel votaGnassi e chi non vuole starà a ca-sa.

«Io sono per il “no” alla politi-ca ridotta a mercantificio, sonoper il rinnovo della politica. Se cisaranno delle convergenze tra glialtri candidati e i loro elettori almio programma dirò grazie, maniente mercanteggiamenti» perGioenzo Renzi, il candidato Pdl eLega. Questo ieri pomeriggio, madue competitor, l'ex socialistaMarco Moretti che correva conl'appoggio Udc e Antonio Polselli,della lista Rimini più, non hannodato indicazioni definitive di liber-tà di voto ai loro elettori, circa il6% in tutto. Molto più netti i grilli-ni, ai quali Renzi aveva ricordato«battaglie comuni». Il leader Lui-gi Camporesi ha ringraziato «perla telefonata» ma preferisce «man-tenere un doveroso distacco nongià dai due principali candidatima dalle squadre ufficiali e ufficio-se che stano alle loro spalle». Li-bertà di voto, quindi e arrivedercial «consiglio comunale sulle que-stioni di merito». Libertà di votoanche per Fli e per la Destra diDau. Ma la domanda che avràuna risposta solo il 30 maggio è:Renzi riuscirà a convincere mode-rati, cattolici dell'area Cl e frangedel Pdl con le quali ha sempre fati-cato a dialogare – e che il leghistaGianluca Pini, suo sponsor in que-sta tornata elettorale ha duramen-te attaccato – a tornare a votareper prendere, come scrive sui ma-nifesti, Rimini in mano?❖

ENRICO ROTELLI

Maurizio Cevenini (Pd)«Ora lasciamo in pace il sindaco che deve fare la

squadra che vuole. Io non sono statomai un problema enon lo sarò».

[email protected]

La proclamazione

L’insediamentodelneosindacodi Bologna Virginio Merola è

previstopermartedìprossimo.Alle 11il passaggio di consegne con il com-missario Anna Maria Cancellieri. «Unconsiglio? Che sia se stesso e andràtuttobene», è il suggerimentodiCan-cellieri. Il commissario apprezza poila pedonalizzazione del centro stori-co, primo obiettivo di Merola. «Sonofavorevole. E tornerò per vederla. . Iosenzaunmandatopopolare hopotu-to fare solo piccole pedonalizzazioni.Ma togliere quellemacchinacce schi-fose...».

AnnaMaria Cancellieri (commissario)«Ai bolognesi auguro di avere tutto quello che

meritano, emeritano tantissimo. È una cittadinanzatalmentematura chemerita di essere rispettata e capita»

BOLOGNA

BallottaggioRiminiLa spinta di VendolaperAndreaGnassiIl leader di Sel sarà giovedì in città insieme aVasco Erranianche se non ci sono apparentamenti formali. Equidistantii grillini,mentre Renzi (Pdl-Lega) correrà senzaUdc e Psi

Martedì alle 11 in Comunecomincia l’eraMerola

PULIZIA PARCOAZZOGARDINO

Cittadiniesenzafissadimora. In-sieme per pulire il giardino diviaAzzoGardino,aBologna,og-gi dalle 10. Una cinquantina leadesioni finora. Dopo la puliziabanchetto e concerti.

Giunta,l’Idv ha trenomi

L’Idvsifasentiresul toto-giunta. Idipietrisitinondisperanodipoteravereilvicesindaco.

Ingiocoduedonne,vicesindacoincaricaunaaCasalecchiol’altraaZola.Ungruppo«digenito-

ri e nonni» indica però Raffaele Brogna: «Il sindaco ci ascolti. Riapra le iscrizioni dei nidi in

chiusuraemetta ingiuntachici rappresenta».E lui: «Semafosse,midimezzerei lostipendio».

VDOMENICA22MAGGIO

2011

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Unità pt1

Un revival in piena regoladi quel grande movimen-to antinucleare che neglianni ’80 contribuì in ma-

niera decisiva all’abbandono dellatecnologia dell’atomo». Le paroledel presidente nazionale di Legam-biente Vittorio Cogliati Dezza scatta-no la fotografia di un accaldato po-meriggio di maggio con tante perso-ne, partiti, movimenti e istituzionistretti nella catena umana intorno aquella che fu la centrale atomica diCaorso. Per avanzare due richiestechiare: no allo “scippo di democra-zia” che rischia di verificarsi con l’an-nullamento del referendum del 12 e13 giugno, e di archiviare una voltaper tutte l’avventura nucleare nelnostro paese. Delle dieci manifesta-zioni andate in scena in contempo-ranea in tutta Italia, organizzate dalcomitato referendario, quella dellabassa piacentina ha acquistato un si-gnificato particolare e richiamato al-la memoria le grandi mobilitazioniambientaliste di venticinque annifa. «Caorso è un luogo simbolo – èsempre Cogliati Dezza che parla – diquella battaglia e continua ad esser-lo anche oggi perché è anche un luo-go a rischio. Qui, se il governo perse-guisse l’intento di ritornare al nu-cleare, certamente vedrebbe la luceuno dei nuovi impianti ipotizzati».Ma i piacentini hanno già dato e so-no stanchi dello stillicidio di indi-screzioni sui nuovi siti nucleari, an-dato avanti per mesi fino al disastrodi Fukushima. «Non ci fidiamo diquesto governo e preferiamo – dico-no in tanti di quelli giunti ai piedidella centrale in fase di smantella-mento – che agli italiani sia data lapossibilità di esprimersi direttamen-te, attraverso lo strumento democra-tico del referendum». Una consulta-zione referendaria che finora ha su-bito «un’azione sistematica di oscu-ramento da parte dei grandi media– sottolineano i vertici di Legam-biente – e che rischia di essere can-cellata con il decreto omnibus in Par-lamento nella prossima settimana».Per opporsi a questo scenario a Caor-so ieri sono giunti non solo da Pia-cenza e dalla provincia, ma ancheda tutta l’Emilia e dalla Lombardia:oltre tremila, secondo gli organizza-tori, che fanno notare come la cate-na di braccia abbia coperto per inte-ro la distanza di circa due chilome-

SIALREFERENDUM

www.unita.it

Movimento revivalComenegli anni 80gli antinuclearistiiniziano ad organizzarsiper vincere la battagliadel 12 e 13 giugnosul quorumHanno il sostegnodelle istituzioni (ieri nelpaese della centralec’erano tre assessoriregionali) e di tuttoil centrosinistraSi sono passati unostriscione di 500metri

LacatenaumanaCaorso «circondata»da seimila braccia«Nuclearemai più»

Lamanifestazione antinuclearista di ieri a Caorso

MAURO FERRI

CAORSO (PC)

[email protected]

LOSPILLO«Caorso è un luogosimbolo. Qui, se ilgoverno perseguissel’intento di ritornare alnucleare, vedrebbe la luceuno dei nuovi impianti».VITTORIOCOGLIATI DEZZA

Primo PianoII

DOMENICA22MAGGIO2011

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

BOLOGNA - Unità pt2

tri e quattrocento metri dal punto diraccolta del campo sportivo fino al-le porte della ex centrale nucleare,protetta dalla forze dell’ordine.

Unostriscionelungocinquecen-to metri con scritto “vota sì il 12 e 13giugno” in mezzo al corteo e poi intanti a indossare cartelli disegnati aforma di pannelli solari, perché il fu-turo non può che essere delle ener-gie rinnovabili. Numerose le bandie-re di Legambiente e della Cgil, checon Cesare Melloni, della segreteriaregionale, ha ribadito «la necessitàdi costruire un’alternativa alle politi-che energetiche di questo governo,anche per dare una risposta forte al-la crisi economica». In mezzo a tan-ta gente comune anche i rappresen-tanti dei partiti con i rispettivi vessil-li, il Partito Democratico presente inforze, l’Italia dei Valori, che rivendi-

ca di aver creduto per prima nel refe-rendum, e poi ancora Sinistra e Li-bertà e la Federazione della Sini-stra. Di rilievo la presenza delle isti-tuzioni, con la partecipazione di treassessori della giunta regionale emi-liana: Sabrina Freda, Paola Gazzoloe Giancarlo Muzzarelli. «La nostraRegione – ha rimarcato quest’ulti-mo – ha detto no al nucleare in tem-pi non sospetti perché porta avantiun altro progetto di sviluppo sosteni-bile. L’Emilia Romagna ha approva-to un piano energetico che indica lastrada delle fonti rinnovabili e chenon prevede il nucleare». «Ancheperché – ha aggiunto la piacentinaSabrina Freda – questo territorio hagià pagato i suoi prezzi e non dimen-tichiamo che è necessario ultimareil decommissioning della centrale eportare via i duemila fusti radioatti-vi rimasti». ❖

LA TRASFERTA ELETTORALE PER PISAPIA

GiancarloMuzzarelli, assessore regionale«La nostra Regione ha detto no al nucleare in tempi

non sospetti perché porta avanti un altro progetto disviluppo sostenibile».

La «freccia rossa» haportato l’entusiasmodi Bologna aMilano

Sabrina Freda, assessore regionale«Questo territorio ha già pagato i suoi prezzi e non

dimentichiamo che è necessario portare via 2000 fustiradiottivi e ultimare il decommissioning della centrale».

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napoleone Benedetto Zacchiroli. Distri-

buiva fogli pro Giuliano Pisapia alle si-

gnore«moltochicchemagarimidiceva-

no: non lo prendo il volantino, ma l’ho

già votato. Solo due settimane fa non

l’avrebberoammessocontantatranquil-

lità, inveceoraèvenutofuori l’orgoglio»,

dice Zac, uno degli organizzatori della

trasferta di solidarietà dei democratici

bolognesi verso imilitanti di Centrosini-

stra impegnati nel ballottaggio contro

LetiziaMoratti. Il pullman con i 70attivi-

sti è arrivato da Bologna ieri mattina.

«Oggi ci sentiamo un po’ tutti milanesi -

confermaZacchiroli -.E imilanesisono

un po’ più bolognesi...». Nella task-for-

ce c’è anche Roberto Morgantini, già

anima del Centro migranti Cgil: la tra-

sferta è stata resa possibile dall’affer-

mazione di Virginio Merola al primo

turno,«altrimentisaremmostati impe-

gnati sotto le due Torri», conferma

Zac.Al comitato elettorale, i bolognesi

sono stati accolti da Tito Boeri, poi nel

pomeriggio,dopo il rinfresco inpiazza

Duomo, il saluto di Pisapia, davanti a

palazzoMarino. Il gruppi si èdiviso tra

piazzaleFrattiniepiazzaVercelli, epoi

ancora in corso Vittorio Emanuele e

via Montenapoleone, dove «abbiamo

volantinatosenzasosta-diceZacchiro-

li -.Qui lagentediCentrosinistracicre-

de, il climaèdavveroquellodiuna rin-

corsa vittoriosa». ANDREA BONZI

Giangrandisi comperala poltrona

Ci si era affezionato alla poltrona, Francesco Giangrandi, presidente uscente della

Provinciadi Ravenna. Così se l’è comprata. Letteralmente. Edè tutto regolare: il provvedi-

mentoè ilnumero1687,pubblicatosull’albopretorio,erecita:«Alienazionedellapoltronci-

na in pelle numero di inventario 123 al signor FrancescoGiangrandi». Non si sa il prezzo.

IIIDOMENICA22MAGGIO

2011

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

FERRARA - Estense.com

C’è anche un po’ di Ferrara nel grande

successo di partecipazione per la più grande manifestazione antinucleare dopo il referendum dell’87. Una catena

umana lunga 2,5 chilometri dal centro di Caorso ha raggiunto il vecchio reattore. E’ quanto è successo nel luogo che

ospita il sito nucleare più grande d’Italia dove tremila persone ieri si sono ritrovate per una delle 10 catene umane in

programma durante il weekend contro l’atomo organizzato dalle oltre 80 associazioni che compongono il Comitato

“Vota Sì per fermare il nucleare”.

“Siamo soddisfatti della grande adesione di oggi – dichiarano Damiano Di Simine e Lorenzo Frattini, presidenti di

Legambiente Lombardia ed Emilia Romagna –; le tante persone giunte dalle regioni del Nord Italia dimostrano che

ormai il nucleare non gode più di nessun consenso ma anzi viola il patto tra generazioni, lasciando in eredità ai nostri

figli e nipoti solo frutti malati. A Caorso abbiamo assistito ad una manifestazione che ha chiamato a raccolta le più

diverse componenti della società: dalla politica all’associazionismo e dai semplici cittadini ai comitati organizzati sono

arrivati in molti per dire no alla lobby del nucleare in Italia. Da questa meravigliosa e colorata piazza – concludono i

presidenti - lanciamo un grido di speranza perché l’Italia si liberi dell’atomo definitivamente e invece metta a frutto le

sue risorse naturali: sole, vento e calore della terra. Senza dimenticare il risparmio e l’efficienza energetica, una

grande risorsa per la competitività dell’economia nazionale”.

A formare quella catena c’erano anche 50 “anelli” arrivati appositamente da Ferrara. “Siamo meno di 20 anni fa, ma

comunque questa è una presenza significativa e variegata per urlare il No al Nucleare – commenta Marzia Marchi del

comitato referendario di Ferrara -. Ci sono associazioni ma soprattutto tanti cittadini venuti a dare testimonianza della

loro volontà”.

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FORLI’ CESENA - Carlino

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

FORLI’ CESENA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

RAVENNA - Carlino

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

RIMINI - Voce

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PARMA - Informazione

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REGGIO EMILIA - Gazzetta

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta REGGIO EMILIA - Informazione

4 LUNEDÌ 23 MAGGIO 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI REGGIO E PROVINCIAIl Pdl mette nel mirino la gestione Spadoni e la Maramotti

Parcheggio Zucchi, tutti controLe nuove tariffe fanno insorgeremaggioranza e opposizionedi Simone Russo

U na rivolta trasversale.L'aumento del 50% del bi-

glietto orario per il parcheggiodella Zucchi ed ancor di più ilpagamento anche di sera e dinotte e nei giorni festivi sta sca-tenando iniziative politiche siada destra che da sinistra. Dallamaggioranza è il consigliereRoberto Pierfederici (Psi) aprendere parola per stroncarela novità: «E’ negativo e pesan-tamente penalizzante il centrostorico della nostra città. Oc-corre che la nuova società digestione del parcheggio ricon-sideri le sue decisioni».

«Sarebbe paradossale - ag-giunge Pierfederici - che unnuovo parcheggio sotterraneoin progetto di finanza ancorada costruire portasse in antici-po il frutto avvelenato di un au-mento eccessivo del costo delparcheggio esistente alla Zuc-chi. Se andasse così è quasi me-glio rinunciare al nuovo par-cheggio sotterraneo di Piazzadella Vittoria». Dalla maggio-ranza che governa sia in Comu-ne che in Provincia, arriva purela bocciatura dell’Idv col consi-gliere di Palazzo Allende Ema -nuele Magnani: «Noi dell’Ita -lia dei Valori crediamo che que-

sta scelta vada completamentein senso opposto alla politica dirivitalizzazione del centro sto-rico e crediamo che con picco-le e semplici modifiche si possamigliorare». «Il fatto che questasocietà intenda aumentare letariffe ed estendere il paga-

mento della sosta per tutto l’ar -co della giornata, 24h su 24h, 7giorni su 7, non potrà che dimi-nuire l’afflusso di cittadini, fa-miglie, ragazzi e tanti altri incentro-città, soprattutto neiwe e k - e n d » .

Dal Pdl arrivano gli interven-ti e le proposte dei consigliericomunali Claudio Bassi e Mar-co Eboli e dalla consigliera di

Circoscrizione centro storicoBenedetta Fiorini.

Claudio Bassiha presentatoun ordine del giorno attraversocui «il Consiglio Comunale,quale espressione della Comu-nità cittadina, impegna la Giun-ta Comunale ad un immediatointervento tendente a tener im-mutato il costo della sosta nelparcheggio della ex caserma

ma Zucchi nonchè ad una so-sta gratuita nelle ore serali e neigiorni festivi». «Il Pdl - scriveMarco Eboli - sostiene da annil'esigenza di un parcheggio,per residenti, commercianti eutenti in Piazza della Vittoria.Ma l'Assessore Spadoni non a-veva assolutamente accennatoche a pagare quel parcheggiosarebbero stati i cittadini conpesanti rincari sui parcheggi e-sistenti». «Ho l'impressione chein Giunta vi sia la più totale a-narchia decisionale, se l'Asses-sore Spadoni aggiudica la co-struzione del nuovo parcheg-gio in Piazza della Vittoria con-sentendo alla società appaltan-te e gestore del parcheggioex-Zucchi di aumentare del50% la tariffa, mentre la collegaMaramotti parla di accessibilitàal centro storico». Eboli chiedequindi un confronto urgentesulla gestione del parcheggioin commissione consigliare. In-fine la capogruppo Pdl in CittàStorica, Benedetta Fiorini, a-

vanza diverse richieste ed e-sprime un sospetto: «Perchènon è possibile che l'aumentotariffario, se deve essere tale,non sia legato nei tempi e neimodi alla realizzazione del nuo-vo parcheggio, magari con unaserie di scaglioni che trovinocompimento quando e soloquando il nuovo parcheggio sa-rà operativo? Dobbiamo teme-re a questo punto che anche al-tre aree di sosta siano soggettead adeguamento delle tariffe al-lo stesso modo?». La consiglie-ra promette battaglia per stase-ra in consiglio di circoscrizio-ne. Una seduta in cui potrebbeessere presentata anche una i-niziativa della Lega, che chiedeche il costo della sosta sia pro-porzionale alla sua lunghezzatemporale: una soluzione cherichiederebbe un adeguamen-to tecnico semplice e che ga-rantirebbe maggiore equità ri-spetto al sistema proposto dainuovi gestori del parcheggio al-la Zucchi.

COSA PREVEDE LA GESTIONE APCOA

Provocatorio intervento daPierfederici sugli aumenti:

«Se andasse così è quasi megliorinunciare al nuovo autosilo

sotterraneo di Piazza della Vittoria»

Roberto Pierfederici (Psi)

Da ieri il parcheggio “Zucchi” non è più gestito da Act.La nuova gestione del parcheggio sarà affidata allasocietà Apcoa parking Italia Spa, nell’ambito dell’ac -cordo per la costruzione e gestione del parcheggiosotterraneo di piazza della Vittoria. L’accordo prevedeinfatti che Apcoa avrà in gestione lo stesso par-cheggio sotterraneo e il parcheggio Zucchi.Per il parcheggio Zucchi, la nuova gestione prevede leseguenti modifiche:- la sosta sarà a pagamento ogni giorno, compresa ladomenica, per 24 ore al giorno.

- le tariffe saranno di 1.50 euro all’ora, con unmassimo di 6 euro per le 24 ore.La società Apcoa ha comunicato che sarà attivatauna biglietteria presso il parcheggio Zucchi dove saràpossibile fare un abbonamento mensile da 40 euro o,a seconda dei casi, altre tipologie di abbonamento atariffe ridotte. Solo nella giornata di lunedì 23 mag-gio, la biglietteria Apcoa sarà aperta all’interno delparcheggio dalle 15 alle 19, mentre da martedì 24maggio a giovedì 30 giugno sarà aperta dal lunedì alvenerdì dalle 8 alle 12 e il mercoledì dalle 15 alle 18.

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Cronaca PIACENZA - Cronaca

Lettere a «La Cronaca» Via Chiappo-ni, 35 - 29100 Piacenza Fax 0523 327305 - e-mail: [email protected] Ricordiamo chele lettere anonime o “firmate” conuno pseudonimo verranno cestinate.Inoltre aggiungere sempre nome, co-gnome, indirizzo e telefono.

lettere e interventiLa Cronacadi [email protected]

LUNEDÌ 23 MAGGIO 2011

3

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METEOIL TEMPO A PIACENZA

Oggi persistenza di una moderata in-stabilità al sud e sui monti del cen-tro-nord, altrove bel tempo. Domanie mercoledì rovesci pomeridiani nellezone interne del centro-sud e dellaSardegna. Caldo moderato, un po’fastidioso sulle pianure del nord enelle zone interne del centro. Piacen-za: oggi, domani e mercoledì sereno.

Sono iniziati i lavoridi manutenzione distrada dell’Anselma.L’intervento riguar-

derà la sistemazione della pavi-mentazione stradale che verrà al-largata; saranno tracciati itinerariciclabili di suggerimento. I lavoripotranno provocare disagi limi-tati alla viabilità. Fine lavori, il10 giugno.

OGGI

MIN 16

MAX 28

DOMANI

MIN 17

MAX 29

MERCOLEDI’

MIN 19

MAX 29

VIABILITA’ STRADALE

Dati non disponibi-li.

QUALITA’ DELL’ARIA

Rottofrenoe “L’Italiadei Rancori”

Intercettazioni,autorizzazionie “giornaloni”

Gentile direttore,nei giorni scorsi, replicando ad al-

cune dichiarazioni di autorevoliesponenti politici piacentini, abbia-mo provato a fare un’analisi della si-tuazione di Rottofreno, che il Suogiornale ha cortesemente pubblicatogiovedì 19 maggio. La SegreteriaProvinciale di Italia dei Valori ha im-mediatamente replicato. Dai toni edai contenuti ci sembra di cogliereun certo nervosismo, tanto che, an-che in questa circostanza, si potreb-be ben utilizzare il noto proverbio ci-nese: “Quando il saggio indica laLuna, lo stolto guarda il dito”. Noinon ci siamo mai sognati di parago-nare i candidati di Rottofreno aquelli di Napoli e Milano, abbiamocercato di evidenziare piuttosto i dif-ferenti comportamenti tenuti daipresunti alleati, fatte le debite pro-porzioni, nelle diverse competizionielettorali. In particolare, abbiamo

Ciao a tutti bambini il vo-stro amico Panty, ognisettimana, vi racconterà einsegnerà cose nuove, di-vertenti ma anche sor-prendenti. Filastroccheper bambini. (Giro girotondo) Giro giro tondo, gi-ro giro tondo, il pane è

cotto in forno, un mazzo di viole per darle a chi le vuole, levuole la Sandrina, caschi in terra la più piccina. (Una bom-ba in mezzo al mare) Bum! Cade una bomba in mezzo almare, mamma mia mi sento male, mi sento male da morire,prendo la barca e fuggo via, fuggo via di là dal mare, doveci sono i marinai, che lavoran tutto il dì. Te se' proprio tì!(La neve) Bianca cosa luminosa, cala silenziosamente, leg-germente si riposa, sulle cose sulla gente. Bianca meravi-glia muta, che si guarda con stupore, luce in terra ricadu-ta, che ti fa battere il cuore. (E' arrivata la neve) Giù dalcielo grigio grigio, zitta zitta, lieve lieve, lenta lenta, bian-ca bianca, sulla terra vien la neve; mille bianche farfalline,fanno il manto alle colline, mille candide farfalle, fanno aicampi, un bianco scialle. Mille fiocchi immacolati, danno aimonti, ai boschi, ai prati, alle strade, ai tetti, al suolo, unbellissimo lenzuolo. I bambini guardan fuori, e non apronopiù bocca, e la neve lenta lenta, scende scende, fioccafiocca. (Filastrocche dei mesi) Gennaio con febbraio fa ilpaio, febbraietto freddo e maledetto, marzo è pazzo,aprile dolce dormire, maggio è paggio, giugno la falce inpugno, luglio canta il cuculo, agosto moglie mia non ti cono-sco, settembre la notte al dì contende, ottobre chi vuolesi copre, novembre all'inverno si arrende, dicembre, da-vanti ti ghiaccia, e dietro t'offende. (I dodici mesi) Gen-naio porta gelo e nevicate; febbraio grandi balli e masche-rate; marzo arriva col vento e con le viole; maggio porta lerose profumate; giugno le spighe ben dorate; luglio hatrebbie e gran lavoro; agosto buona frutta rossa e d'oro;settembre mette l'uva dentro il tino; ottobre cambia ilmosto in un buon vino; novembre butta giù tutte le foglie;dicembre per il fuoco le raccoglie; (Ninna nanna per labambina) Ninna nanna per la bambina, che la sera è già vi-cina. Ninna nanna del mandolino, ninna nanna spazzacami-no, ninna nanna di mezzanotte, ninna nanna le scarpe rotte,canta la luna la ninna nanna, dorme la bimba con la sua

mamma. (Quando è l'ora di fare la nanna) Quando è l'oradi fare la nanna, lascia i giochi e corri da mamma, poi ti ad-dormenti, piano pianino, con la preghiera di Gesù Bambino.Ricette di dolci. (Crumble di pere e mele) Ingredienti per6 persone: 150 gr. di farina, 100 gr. di burro, 100 gr. dizucchero, cannella in polvere, 2 pere e una mela (o vicever-sa). Preparazione: mettete la farina nel mixer con il burroa dadini, una spolverata generosa di cannella e zucchero.Frullate velocemente per mezzo minuto. Otterrete un in-sieme di briciole irregolari. Sbucciate i frutti, tagliateli inquattro, eliminate i torsoli e tagliateli a pezzetti. Ungeteuna pirofila con poco burro e disponetevi i pezzi di fruttamescolati. Versate l'impasto sopra i frutti e livellate scuo-tendo leggermente la pirofila di lato. Non cercate dischiacciare la superficie con un cucchiaio: deve rimanereirregolare, così diventerà bella croccante. Cuocete nelforno già caldo a 210° per circa 25 minuti, o fino a quandola superficie sarà dorata. ( Vi aspetto lunedì).

C‘E’ POSTA PER TE...(Questo é l‘angolo dedicato a voibambini, potete mandare lettere o e-mail (aiutati anchedai genitori) chiedendo suggerimenti, consigli su qualsiasicosa voi vogliate ed io risponderò a tutti... mi piacerebbericevere anche delle idee da parte vostra su cose che sa-pete fare). L’indirizzo di posta è: “Mondo Magico perbambini” La Cronaca di Piacenza via Chiapponi, 35 -29100 Piacenza L’indirizzo e-mail é: [email protected].

L’ANGOLO DEGLI EVENTI: Gutturnio Festival a Car-paneto Piacentino dal 4 al 5 giugno 2011: grande festain onore del re dei vini piacentini nel Palazzo Comunale diCarpaneto Piacentino, il Castello Douglas Scotti da Vigole-no. Ogni visitatore potrà costruire il proprio persoalissimopercorso e scegliere fra degustazioni libere o guidate, as-saggi e abbinamenti enogastronomici, per inf. www.comu-ne.carpaneto.pc.it. Festa delle Ciliegie a Villanova sul-l'Arda (PC) dal 9 al 12 giugno 2011: il secondo fineset-timana di giugno a Villanova sull'Arda, si tiene la festa de-dicata al rosso e succoso frutto di fine primavera. Standsgastronomici, intrattenimenti per grandi e bambini. La do-menica si svolge il tradizionale mercato, dove tra le altrecose, si possono acquistare le ciliegie dalle aziende locali,per inf. 0523.837927.

MONDO MAGICO PER BAMBINI di Mariangela Caccia

LA VIGNETTA di Vignola criticato le scelte dell’Idv che, nellastessa tornata elettorale, ha sostenu-to due diversi schieramenti. Su que-sto abbiamo azzardato il paragonecon Napoli e Milano, affermandoche simili voltafaccia non sarebbepossibile aspettarseli, per esempio,da De Magistris.

Ci rendiamo conto che quando siè a corto di argomentazioni politi-che, riesce molto più facile buttarlain rissa, ma sinceramente siamo ri-masti stupiti dal livello raggiunto inquesta occasione. Dalla segreteriapolitica di un partito importante co-me l’Idv, ci si aspetterebbero dichia-razioni misurate e ricche di contenu-ti, in ogni caso non le reazioni scom-poste e sopra le righe che abbiamovisto.

Ci sembra di riconoscere, in que-sto comportamento, una tecnica or-mai consolidata nel panorama politi-co italiano, per distogliere l’attenzio-ne dai propri insuccessi, si alza unpolverone ricorrendo agli attacchipersonali. Ci saremmo infatti aspet-tati, per esempio, che la Segreteriadei dipietristi avesse spiegato comemai, a Fiorenzuola, dove il centrosi-nistra ha vinto le elezioni, i due can-didati dell’Idv, insieme, abbiano rac-

colto meno consensi della candidatadi Sinistra Ecologia e Libertà o delcandidato di Rifondazione Comuni-sta da soli. Ma certo è molto più fa-cile ricorrere alle invettive ed allecontumelie. In definitiva ci sembrache sempre più, quanto meno a Pia-cenza, l’Idv stia completando la suaevoluzione da Italia dei Valori a Italiadei Rancori.

Circolo Culturale Polis LabSan Nicolò

www.polis-lab.it

Caro direttore,come al solito quando c’è una no-

tizia di rilevanza nazionale, ma unpo’ scomoda, alcuni giornaloni na-zionali o fanno finta di niente oppu-re la relegano in qualche pagina in-terna fotto forma di trafiletto riser-vato a fatterelli paesani. Il 19 u.s. laCorte Costituzionale ha confermato,senza tanti giri di parole, che è vieta-to intercettare le conversazioni di unparlamentare senza l’autorizzazionedella Camera di appartenenza e cheil divieto deve intendersi anche perintercettazioni casuali come previsto

dall’ar t. 1 della legge n° 3 del29/10/93 cui è stata data data attua-zione con la legge n° 140 del20/6/03. Orbene, da persona digiunadi cose giuridiche, credo che, se si ri-tiene una norma non consona, pri-ma si deve richiederne l’abrogazionee poi agire di conseguenza. Ora chedimostarzione hanno dato alcunimagistrati? Certamente non edifi-cante: non hanno forse capito cheloro devono essere i primi a rispetta-re le “regole” e non agire come seesse fossero un vincolo solo per i co-muni mortali? Sarebbe veramente dapaese democratico e civile conoscerequali doverosi e pesanti provvedi-menti verranno presi nei confronti dicoloro che hanno commesso tali “er-rori”, che hanno tutta l’aria di arro-ganza e di onnipotenza.

CordialmenteLeonardo Cecca

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Cronaca PIACENZA - Cronaca

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

(...) come due fratelli siamesi, anche noi nonvogliamo sottrarci a questo assioma e confidan-do nell’immaginazione evochiamo fotogrammidella nostra mente che ci rimandano al matri-monio del secolo (si dice sempre così), quello frail principe William e la proletaria ma bellissima,ancorché regale, Kate, trasmesse su quasi tutti inetwork del mondo e che noi tutti, di buzzobuono o cattivo abbiamo visto o siamo stati co-stretti a vedere.

Rivisitiamo, allora, i fotogrammi della memo-ria, immagini dei due giovani sposi tubanti comepiccioni, della regina Elisabetta statutaria e mutacome al solito e come il suo ruolo comporta,che in un momento di debolezza regale fa unaimpercettibile scivolata al protocollo, tradendo ilcerimoniale dell’imperscrutabilità del sovranocon un fugace accenno di sorriso rivolto ai duenubendi.

Una emozione questa dal sen, anzi dal corfuggita, interpretata dalla gente, che per quantodemocratica ancora si nutre dell’immagine delsovrano-simbolo, come gesto di accondiscen-dente e discendente approvazione. Passiamo poiall’immagine del principe consorte Filippo fa-sciato in funerea e steccata uniforme, rigido giàdi suo e oggi ancor più per l’artrosi, gallonato eplurimedagliato e via via rivisitiamo gli altri foto-grammi a cominciare dall’ossequioso e sussiego-so Primate della chiesa anglicana, all’eterno eormai patetico aspirante re, Carlo, alla moglieCamilla sempre ingombrante anche per (de)me-rito dei suoi ipertrofici cappellini.

Infine uno sguardo ai dignitari di corte, agliospiti illustri per finire alla grande con l’immagi-ne cenerentolesca della bellissima carrozza Lan-

dau a quattro tiri di cavalli che trasportava i dueneo sposi festanti fra due ali di folla in estasi de-lirante. Poi con occhio meravigliato rivediamo lacuriosa sequenza di quel prete che nonostantel’imbarazzo della tonaca, si mette a far la ruotafra la folla, a dimostrazione forse che non c’ècielo senza terra e non c’è nemmeno terra senzacielo. Poi ancora dal sogno, ormai diventato inte-riorizzante aspirazione collettiva, passiamo allarealtà e per non tradire anche noi la terra, ruo-tiamo l’immagine sulla sorella della sposa, chia-mata Filippa, ma detta Pippa, uno spettacolonello spettacolo tanto che il suo lato A o B, nonè il caso di sottilizzare, ha lasciato tutti con le pi-ve o le pippe nel sacco.

Bene, fatto questo, spegniamo la nostra tvmentale sul matrimonio londinese e cambiamoprogramma. Le immagini diventano quelle dicasa nostra, intendo del nostro Paese, e ognunointerpreti case, piazze, vie, luoghi e personaggicome vuole. Io ad esempio vedo sul mio monitormentale una successione di presidenti. Quellodella Repubblica Napolitano, poi quello delConsiglio Berlusconi, infine quello della Came-ra, Fini (mentre nessuna traccia visiva del presi-dente del Senato, Schifani). Poi mi appare il pro-letario e concittadino Bersani, l’agricolo e focosoDi Pietro, il polemico a trazione ridotta e altale-nante Casini, e via via tutti gli altri. Tutti parla-no ed i loro discorsi sono ovviamente indirizzatial bene del Paese e (altrettanto ovviamente) con-cepiti nel nome del popolo italiano. Ma, uominie parole appaiono divisi in due gruppi come se-parati dal già citato fiume pascaliano. Da unaparte il despota Berlusconi, dall’altra i nemicigiurati. Immagini sbiadite di una democrazia

stanca, logora, senza sogni, senza piaceri. Solodispiaceri, per la verità più da un parte che dal-l’altra, con picche e ripicche, accuse e contrac-cuse.

Mentre memorizzo, mi accorgo che i foto-grammi diventano bianchi, svuotati di contenutooltre che di emozioni. Intanto l’inconscio, questostrano coso che nessuno sa dove si trova, ma chea volte è più perspicace della coscienza, non sitrattiene dal paragonare le due sequenze di im-magini. Da una parte si vede una democrazia (lanostra) che non fa sognare, immersa com’è nellapolemica dei luoghi comuni e degli interessi dibottega, dall’altra una regal-democrazia (quellainglese) che offre di sé un’immagine corrusca fraori e lustrini, borchie e bottoni, pennacchi e li-vree, cavalli e palafreni, bandiere e bandoliere,nastri e fusciacche, medaglie e decorazioni, cap-pellini e copricapi, carrozze e fiacchere. Infantili-smo? Sentimentalismo da Grand’Hotel. Superfi-cialità di pensiero? Povertà di concetti? Va bene,lo ammetto, touché.

Ma che ci posso fare se l’adulto troppo sicurodi sé e che non sa mai diventare bambino, mi di-venta noioso? Se non riesce a sognare e immagi-nare un Paese che oltre a ricordare i suoi cam-pioni sportivi, non dimentica i suoi santi, i suoieroi, i suoi padri, le sue ricorrenze, le sue memo-rie, i suoi costumi?

E se pur ricordando questi contenuti non liavvolge nelle luccicanti forme della favola? Ap-punto la favola. Quella favola bella che dannun-zianamente ieri ci illuse (con Vittorio EmanueleII, Cavour, Mazzini, Garibaldi, ect) ed oggi miillude, o Italia.

Carlo Giarelli

La favola bella

METEOIL TEMPO A PIACENZA

Anticiclone forte: rischi per l’agricol-tura, sempre sole, pochi isolati e bre-vi temporali nei prossimi giorni, ge-neralmente confinati in montagna enel pomeriggio. Caldo moderato. APiacenza oggi, domani e lunedì sere-no.

Sono iniziati i lavoridi manutenzione distrada dell’Anselma.L’intervento riguar-

derà la sistemazione della pavi-mentazione stradale che verrà al-largata; saranno tracciati itinerariciclabili di suggerimento. I lavoripotranno provocare disagi limi-tati alla viabilità. Fine lavori, il10 giugno.

OGGI

MIN 13

MAX 27

DOMANI

MIN 15

MAX 27

LUNEDI’

MIN 17

MAX 28

VIABILITA’ STRADALE

Pm10, entro la so-glia giovedì a Pia-cenza (via Giordani,20; Parco Monte-

cucco, 18; Pubblico Passeggio,30; via Ceno, 22; Gerbido, 37;Montale, 17) a Lugagnano (16)e a Cortebrugnatella (11). Ozo-no e benzene, dati accettabili.

QUALITA’ DELL’ARIA

lettere e interventiLa Cronacadi [email protected]

SABATO 21 MAGGIO 2011

5

Torino, vinta ambata (ritardo 123 turni)Il principe dei ritardatari è stato estratto. E’

l’88, che dopo 123 concorsi, si è stancato dirimanere in fondo all’urna. Noi consigliava-mo specificatamente l’ambata e la vincita ciha premiati. Da ricordare anche, sul compar-timento di Roma, la figura quattro, dopo 36videate, ha suggerito l’ambo (49-76). E’ ap-parso anche il 90 sulla stazione di Milano. Dialtro niente. Speriamo che oggi qualcun’altradelle nostre previsioni ci suggerisca la vincita.

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ENTRATE E USCITE

La sortita del ritardatario di Cagliari, il 27,ha portato una ventata positiva sulla nostrastrada. Lo avevamo già sottolineato. Se poi siaggiunge che sul medesimo compartimentosono stati estratti anche altri due ritardatari, il25 e il 18, si spiega l’exploit delle vincite chesono ammontate a 3.384.243 euro. Il totaledelle elargizioni, su tutte le ruote, è risultato

essere di 10.775.145 euro. Come al solito loscettro del primo in graduatoria lo detienetutto il regno con 3.049.555 euro; segue Na-poli con 1.150.517 euro; di meno, molto dimeno Bari con 677.776 euro; Genova ha rac-colto 494.060 euro; Palermo si è attestata a374.353 euro; Milano in luce con 341.841euro; 391.456 euro paga il compartimento diFirenze; Roma consegna agli scommettitori299.283 euro; la Nazionale esborsa 274.494euro; Venezia poco meno, 259.435 euro;chiude la stazione di Torino con la misera ci-fra di 190.113 euro.

“Puntate” anche sui primi dieci numeri piùseguiti che però non sono state molto alte,nel concorso del 17 maggio. Apre il gemello88, centenario, con 1.913.663 euro; al secon-do posto sempre il 90 con 1.453.163 euro; il22 (ritardatario) si accontenta di 925.918 eu-ro; 676.613 euro ha racimolato il 5; il 4, altrocentenario, ha fatto segnare un importo di651.440 euro; il 17 si attesta su una cifra cheè pari a 644.758 euro; l’8 si accontenta di

497.008 euro; di meno il 9 con 486.574 euro;chiudono 19 e il 17, rispettivamente con476.188 e 471.213.

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PREVISIONI

Apriamo con Cagliari dove 41-45-47-49dovrebbe suggerire almeno l’ambo in pochiturni, qualcosa anche sul terno. Insistere con27-35-36-62, per ambo (ritardo 1.201 turni),terno e centesimi su quaterna, a Cagliari. Igemelli di Firenze negano ancora il terno (ri-tardo 1.336 turni); ripetiamo 11-22-33-44-55-66-77-88 in Toscana, per terno e quater-na; in ristretto, per ambo e terno: 11-33-44-66. A Roma 17-71-46-64 per ambo e terno.Firenze chiama l’ambo (ritarda 983 turni) edil terno con 3-4-6-55-68. Radicali otto, perambo (ritardo 332 turni) e terno a Torino: 8-80-88-89. Finale otto (8-18-28-38-48-58-68-48-88) a Napoli, per ambo (ritardo 98 turni),terno e centesimi su quaterna e quintina; in

ristretto, per ambo e terno: 18-58-68-88. An-cora Napoli con 51-59-89 per ambo (ritardo1.210 turni) e terno. A Torino speriamo nelritorno compensativo dell’88 per ambo e ter-no: 88-68-4-40 e 88-87-4-21. Sulla Naziona-le il 22 (ritardo 115) e il 4 (ritardo 111) su diuna cartella con 4 euro di estratto ed 1 europer ambo ed anche 22-6-7-9 e 22-25-55-65,per ambo e terno. A Bari 25-55-74, per ambo(ritardo 1.336) e terno. Ambi secchi per tuttele ruote, Nazionale inclusa: 12-21; 88-90; 11-27; 21-90; 59-89; 58-68; 33-66; 45-90; 1-20.

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SUPERENALOTTO

Due combinazioni: 11-62-38-78-68-90 e62-70-26-84-50-64.

Investiremo con il superstar, numero fortu-nato da abbinare alle due sestine, aggiungen-do ad ogni combinazione 0,50 centesimi. Simoltiplicano le vincite del 5,4,3 e si vince an-che con 0,1,2.

IL LOTTO di Angelo Caprino

Lettere a «La Cronaca» Via Chiapponi, 35 - 29100 Piacenza Fax 0523 327305 - e-mail: [email protected] Le lettere anonime o “firmate” con uno pseudo-nimo verranno cestinate. Aggiungere sempre nome, cognome, indirizzo e telefono.

Egregio direttore,alle amministrative di Rottofreno

si è preteso arrogantemente di rap-presentare tutto il centrosinistra conuna lista chiamata “Il domani conSimona”. Già a partire dal nome diquesta lista risulta tuttavia evidentel’impostazione personalistica che hacaratterizzato questa vicenda, l’ego-centrismo di una candidata sindacoche ha pensato che vincere le prima-rie equivalesse a vincere le elezioni.

Gli elettori hanno nei fatti smenti-to questa presuntuosa convinzione,ma è ormai consuetudine diffusacercare di addossare il proprio falli-mento ad altri piuttosto che assu-

«La storia dellaBellan ricordaquella di Boiardi»

«Alla Bellanè mancatal’umiltà»

Caro direttore,l’intervento di Polis Lab ha bene

analizzato con un pizzico di partigia-neria la politica del centrosinistra diRottofreno mettendo in rilievo ilmancato sostegno di parte del Pd edell’Idv alla candidatura di SimonaBellan, uscita essa vincitrice dallaprimarie di coalizione battendo Da-niel Negri, salvo poi essere abbando-nata al suo destino. Certo è che lacompetizione elettorale del 15-16maggio l’ha relegata al secondo po-sto dietro a Pdl e Lega, eppur davan-ti a Giovanni Perotti, sostenuto daFli, Api ed (ex) sindaco Maserati in-sieme a parte della Giunta uscente, acui si è aggiunta sulla sirena Idv conun messaggio su Facebook, riscon-trabile sul profilo del partito. Testua-le: “l’Italia dei Valori di Rottofrenosostiene la Lia Cassinari (candidataconsigliere della lista Perotti) e nonsostiene in alcun modo Simona Bel-lan”.

Rammarica constatare il compor-tamento dei dipietristi che in prece-denza avevano annunciato sulle co-lonne della stampa locale libertà divoto ai loro elettori; forse c’era il ti-more che qualche simpatizzanteconvergesse sulla Bellan dopo la riu-scita serata con Enrico Letta a pro-muovere la lista “Il domani con Si-mona”. Di fronte alla situazione as-sessorati ritengo invece plausibileche un partito richieda un riconosci-mento per il sostegno alla coalizione.La storia della Bellan ricorda moltoquella di Gianluigi Boiardi datata2009 abbandonato dall’establish-ment e destinato a certa sconfitta.

Luigi Bonetti

mersene la responsabilità. Infatti ilcircolo Polis Lab con il supporterRizzitiello non si stancano di attri-buire colpe a tutto e tutti per la co-cente sconfitta.

Non vengono sfiorati, pare, dall’i-dea che la Bellan abbia perso sem-plicemente perché gli elettori si sonoaccorti quanto sia priva di spessorepolitico, qualità che fa la differenza erisulta determinante per fare vincereo perdere una coalizione.

Non si capisce davvero come ilPolis Lab la possa improvvidamenteparagonare a De Magistris o a Pisa-pia, il paragone davvero non regge,come del resto dimostrano i fatti.

Risulta palese che, come più voltesottolineato da noi anche attraversoquesta rubrica, un candidato di spes-sore riesce a fare sintesi condividen-do un percorso ed un progetto, favo-rendo l’inclusione delle sensibilitàpolitiche e non la loro esclusione.

Con persone come Simona Bellane Antonio Francesco Iorio (alla se-conda fallimentare candidatura pertentare di riprendersi la poltrona divicesindaco toltagli da Maserati du-rante il suo primo mandato) non sipuò che perdere, proprio perché gli

atteggiamenti vendicativi e rancorosinon pagano. Se Daniel Negri (sfi-dante delle primarie) non c’è stato acandidarsi con la Bellan, se Reggi hamesso in discussione lo strumentostesso delle primarie per ciò che èavvenuto a Rottofreno, se l’Italia deivalori, Rifondazione e una parte deiComunisti Italiani hanno preferitoricercare “Il domani per Rottofreno,magari senza Simona”, è forse op-portuno che Bellan, Iorio, Rizzitielloetc. facciano qualche riflessione e siassumano le proprie responsabilità,smettendo di ricercare in altri i mo-tivi della propria disfatta.

Purtroppo però, già sappiamo, chenemmeno questa ennesima sconfittaservirà a fare ragionare chi vede ilnemico ovunque, proprio perché ser-virebbero lo spessore e l’umiltà chesono mancati a Bellan e ai suoi ran-corosi sodali per riuscire a fare teso-ro delle sconfitte.

Segreteria Italia dei valoriPiacenza

Page 28: rassegna del 23-05-2011

28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Cronaca PIACENZA - Libertà

In 1500 alla catena umanaper fermare il ritorno al nucleareIeri pomeriggiomanifestazione pa-cifica in contem-poranea ad altre ot-to località italiane

Una lunga catena umana di1500 persone (per Legam-biente erano circa 2mila)

per dire, in modo civile, ma chiaro,no al nucleare. E' andata in scena ierisenza incidenti né tensioni la manife-stazione a Caorso per bloccare defi-nitivamente l'ipotesi atomica, con ilpaese piacentino preso pacificamented'assalto dai manifestanti in contem-poranea a Palma di Montechiaro(Agrigento), Saluggia (Vercelli),Chioggia (Venezia), Monfalcone(Gorizia), Termoli (Campobasso),Scanzano Jonico (Matera), alla focedel fiume Sele (Scavi di Paestum,Campania) e Nardò (Lecce), mentreoggi la manifestazione si svolgerà aMontalto di Castro.

L'iniziativa è stata promossa dal"Comitato vota sì per fermare il nu-cleare", con i coordinamenti dellaLombardia e dell'Emilia Romagna inprima fila per l'organizzazione dell'e-vento caorsano. Chi temeva tensionie disordini paventati alla vigilia dellomanifestazione dello scorso 23 aprilea Caorso, ha potuto tirare un sospirodi sollievo, perché l'evento di ieri, co-me dicevamo, è stato assolutamentepacifico. Il programma ha visto ungruppo di partecipanti (arrivati daFerrara e Bologna) radunato davantialla sbarra della centrale nucleare diZerbio, mentre la maggior parte deimanifestanti si è radunata davanti alcentro sportivo, dove si sono svoltigli interventi delle autorità, seguitenel tardo pomeriggio dal concertodella band dei Luf e dagli sketch coni comici di Zelig Alberto Patrucco eLuca Koblas.

Dopo la breve conferenza, è statodato il via alla catena umana, con idue gruppi che si sono incontrati ametà strada. Un lungo lenzuolo, per-sone con le mascherine, cartelli, stri-scioni: tanti i modi simpatici e colori-ti per dire no al nucleare a pochigiorni dalla discussione alla Cameradel decreto Omnibus che intendecancellare il referendum sull'atomoprevisto il 12 e il 13 giugno. Questo èstato uno dei tasti battuti nelle di-chiarazioni di Vittorio Cogliati Dez-za, coordinatore del comitato nazio-nale "Vota sì per fermare il nucleare"e presidente nazionale di Legam-biente, degli assessori regionali Sa-brina Freda, Paola Gazzolo e GianCarlo Muzzarelli, del consigliere re-gionale Gian Guido Naldi (Sinistraecologia e libertà), di Cesare Melloni(Cgil), dal senatore del Pd FrancescoFerrante, dell'onorevole dello stessopartito Alessandro Bratti e di ElisaCorridoni della segreteria regionaledel Prc, coordinati da Lorenzo Frat-tini, presidente regionale di Legam-biente, rappresentata anche dal presi-dente provinciale piacentino LauraChiappa.

Ad aprire i battenti è stato CogliatiDezza, che ha parlato di «situazioneparadossale legata al regime mediati-co a cui siamo sottoposti: a pagarnele spese sono i referendum; si potreb-be utilizzare una caccia al tesoro sul-la Rai per chi trova informazioni suquesto argomento. Le certezze arri-vano dalla consultazione referendariain Sardegna, dove hanno votato ilsessanta per cento di cittadini, deiquali il 97 per cento era contraria alnucleare. Il Governo ha paura di darvoce agli italiani perché sa già cosapensano». «In Italia - ha aggiunto -non si vuol capire che essere fuoridal nucleare porta a diversi vantaggie meno problemi, non avendo più lasituazione di insicurezza attuale: l'in-cidente di Fukushima è accadutonella nazione più tecnologica almondo; quali altri segnali si attendo-no per dire no al nuclerare, l'energiapiù vecchia e ferma da 50 anni? Lasituazione nel 1987 era più comples-sa, oggi l'alternativa c'è: l'energia pro-dotta dall'eolico e dal fotovoltaico nel2009 e nel 2010, unita a quella sti-mata nel 2011, è pari a due centralinucleari di tipo Epr». «La Cgil - haaggiunto Cesare Melloni - si era giàespressa in modo contrario al pro-gramma del Governo. Riteniamo chedotarsi di una politica basata sulleenergie rinnovabili possa rappresen-tare una risposta alla crisi e alla do-manda di lavoro, mentre il nuclearenon mette l'Italia nelle condizioni diagganciare la ripresa economica».Dal canto suo, l'assessore regionale

piacentino Sabrina Freda ha espresso«soddisfazione per la partecipazioneattiva dei cittadini per dire no a unascelta scellerata del Governo e per lasensazione che il vento sia cambiato».«In assemblea legislativa - ha aggiun-

to l'assessore regionale Gian CarloMuzzarelli - ha detto più volte no alnucleare, dotandosi di un pianoenergetico che continua a dare rispo-ste in termini di risparmio energeticoe di salvaguardia dei territori. La Re-gione vuole chiudere definitivamentel'esperienza nucleare a Caorso e al-trove».

«Il Pd - ha sottolineato il senatoreFrancesco Ferrante - insieme al co-mitato vuole fare il referendum perdire no al nucleare e quindi vuole vo-tare sì a un futuro fatto di energierinnovabili, di nuovo sviluppo e dinuova economica. Il Governo Berlu-sconi, invece, vuole farci dare unosguardo all'indietro su una tecnologiadrammaticamente insicura». «Biso-gna - ha aggiunto l'onorevole Ales-sandro Bratti - tenere alta la mobili-tazione, perché un nuovo modello disviluppo è possibile e l'alternativa èreale». «La società - ha concluso ilconsigliere regionale Gian GuidoNaldi (Sel) - deve diventare vivibile;non tutte le forze (riferendosi ai Gril-lini) non hanno capito che l'avversa-rio è il Governo», mentre a conclude-re è stata Cinzia Morsiani, presidenteregionale del Wwf.

Luca Ziliani

Sopra alcuni momenti della manifestazione di ieri a Caorso organizzata dal coordina-mento emiliano-romagnolo e lombardo del comitato “Vota sì per fermare il nucleare”

CAORSO

La Cronaca della BassaDOMENICA 22 MAGGIO 2011

25

BIBLIOTECA DI CASTELVETROEstate 2011 Sconti per l’ingressoin piscina a MonticelliSarà attiva anche nella prossi-ma estate la convenzione tra labiblioteca comunale di Castelve-tro e la società Canottieri Ongi-na di Monticelli, che prevedeagevolazioni per l’ingresso in pi-scina.I requisiti sono la residenza aCastelvetro, lo status di utenteattivo della biblioteca e la datadi nascita compresa tra il pri-mo gennaio 1995 e il 31 di-cembre 1999. La convenzionepermette di entrare con un co-sto di 2,80 euro anziché 4 neigiorni feriali e di 3,50 euro an-ziché 4,50 alla domenica. Gliinteressati possono rivolgersialla biblioteca per scegliere i li-bri e ritirare la tessera specialeche dà diritto allo sconto.

(l.z.)

CASTELVETROLinate, il 19 giugno si inaugura il parco“8 ottobre 2001”Verrà inaugurato domenica 19giugno in via Berlinguer a Ca-stelvetro il parco “8 ottobre2001 per non dimenticare”,dedicato alle vittime del disa-stro aereo di L inate.I l programma prevede al le10,15 il ritrovo nella chiesaparrocchiale San Giovanni Batti-sta in v ia Roma, dove al le10,30 si terrà la messa cele-brata da don Fabrizio Martello,cappellano dell’aeroporto di Li-nate. Alle 11,30, invece, verràinaugurato il parco con lo sco-primento della targa dedicata econ il discorso delle autorità.

(l.z.)

CORTEMAGGIOREGiovedì in piazzala festa elettoraledel CentrodestraE’ stata fissata per giovedì 26maggio alle 20 in piazza Patrio-ti la festa della vittoria elettora-le del neosindaco Gabriele Giro-metta e della lista Centrode-stra. Durante la serata è previ-sto un buffet e musica dal vivocon il gruppo “Anime salve” diCinzia Davò.

Caorso, bimba di 4 anni urtata da un’autoRicoverata all’ospedale di Piacenza, non è grave

CAORSO - Attimi di apprensio-ne ieri intorno alle 15 a Caorso inconcomitanza della manifestazionecontro il nucleare.

Non lontano dal centro sportivo,in via Brodolini all’altezza del civi-co 16, una bambina africana diquattro anni è stata urtata da unamacchina (guidata da un parente)che stava uscendo dal parcheggiodavanti a casa.

Fortunatamente, l’impatto traauto e bimba non ha avuto graviconseguenze; sul posto è interve-nuta prontamente un’ambulanzadella Pubblica assistenza di Monti-celli-Caorso-Castelvetro, seguitapochi minuti dopo dall’automedicaarrivata da Piacenza.

La bambina è stata ricoverata al-l’ospedale di Piacenza nel repartodi pediatria.

(l.z.)

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29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Cronaca PIACENZA - Libertà

Provincia LIBERTÀDomenica 22 maggio 2011

28

Valtidone in festa per l’UnitàL’intera Valtidone ha fe-

steggiato unita il tricolo-re, cui ha dedicato una

serata nella rocca di Pia-nello. Dieci Comuni han-no così reso omaggio al150° anniversario dell’U-

nità d’Italia.

[SERVIZIO a pagina 30]

Ladri “bombaroli”in azioneLadri “bombaroli”nella

notte tra venerdì e saba-to hanno fatto scoppiarela cassa continua del di-

stributore Agip che si tro-va vicino all’Auchan di

San Rocco al Porto e han-no rubato 10mila euro.

[SPAGNOLI a pagina 39]

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NUCLEARE,CONFRONTO A “TEMPO REALE”

“Tesoretto”:dopo i quattro milionistop alle compensazioni ambientali■ Stop al tesoretto nucleare.Terminano qui le compensazio-ni ambientali, una volta che saràarrivata l’ultima tranche di quat-tro milioni attesi dal 2005. Teso-retto “mancato” per il quale i seiComuni della consulta Anci deicentri sedi di impianti nuclearihanno avviato un’azione legalenei confronti del Governo. Lohanno confermato il sindaco diCaorso, Fabio Callori, e l’onore-vole Tommaso Foti del Pdl du-rante il faccia faccia sul nuclearecon l’assessore regionale SabinaFreda e Paolo Lega di Legam-biente, venerdì sera negli studidella trasmissione “Tempo rea-le” di Telelibertà, condotta dalgiornalista Giovanni Palisto.

Dodici milioni di “tesoretto”sono arrivati in otto anni. Sonosedici, se si aggiungono i fondi

pregressi che sarebbero in arri-vo. «Terminano qui i fondi per-ché la situazione radiometrica èandata calando, è finito l’oggettosociale che aveva attivato il prov-vedimento» spiega Foti. «Da unindice di radioattività pari a 29,6siamo passati a 24 e poi 22 - ag-giunge Callori - e ora siamo a0,5». «Sì ma ci sono ottomila esettecento fusti di scorie nellacentrale» incalza la Freda.

Fiducia in vista nell’aula dellaCamera sul decreto legge omni-bus, che contiene le norme voltea vanificare il referendum sul nu-cleare del 12 e 13 giugno. «Io di-co chiaramente che non andrò avotare a un referendum total-mente politico, il Governo ha fat-to un passo indietro - precisaCallori - Se ogni volta che un Go-verno propone qualcosa, qual-

cuno convoca un referendumnon arriviamo da nessuna par-te».

«L’abrogazione delle norme èpiù garantista di un referendumche deve trovare una legge di at-tuazione. Sono state eliminatetutte le norme che fanno riferi-mento alla possibilità di realiz-zare centrali in Italia - replica Fo-ti - in sede europea si è valutata

la necessità di avviare una rifles-sione. Entro 12 mesi, attraversola concertazione tra Stato, Regio-ne e enti locali, si adotterà unastrategia energetica nazionale».

«Il nucleare è una tecnologiaper nulla sicura che l’uomo noncontrolla. Il Governo ha volutoboicottare il referendum, nonvuole rispettare il diritto costitu-zionale di ricorrere a una consul-tazione popolare» taglia corto laFreda.

In Francia ci sono cinquanta-sette centrali nucleari. «E noi ab-biamo deciso di non agire - pro-segue il parlamentare - Sono tut-ti stupidi nel mondo? Solo gli al-tri hanno dei benefici? ». «Sottola centrale di Caorso coltivanoancora frutta e verdura e non èmai successo niente, il registroprovinciale dei tumori individuacome zona rossa la Valdarda daVillanova a Morfasso per le pol-veri» precisa Callori. «Ma non cisono ancora gli esiti di un’indagi-ne epidemiologica» ribatte Lega.

Elisa Malacalza

Freda,Callori e Foti a “Tempo reale”

■ Una vera manifestazione.Una chiara unione di intenti.Una grande dimostrazione co-rale che ha ribadito un forte“No” al nucleare. La lunga cate-na umana di più di 2mila per-sone che ha coperto un raggiodi distanza di oltre due chilo-metri e mezzo ha unito i parte-cipanti partiti dal centro spor-tivo di Caorso con il gruppo inattesa davanti alla centrale nu-cleare di Zerbio. Tante le forzepolitiche ed associative scesein campo all’incontro di ieriper fare informazione e invita-re la popolazione a votare “Sì”al referendum del prossimo 12e 13 giugno. Il corteo è statoanticipato da una corposa con-ferenza stampa dove sono in-tervenuti diversi esponenti po-litici e i principali organizzato-ri della manifestazione. Primofra tutti, Vittorio Cogliati Dez-za, presidente nazionale di Le-gambiente e presidente nazio-nale del Comitato “Vota sì perfermare il nucleare” che ha di-chiarato: «Viviamo una situa-zione paradossale, in un regi-me mediatico di cui il referen-dum ne paga le conseguenze.Sfido chiunque a trovare su uncanale Rai informazioni relati-ve al voto che tutti siamo chia-mati ad esprimere il prossimogiugno. In Sardegna, il 97% de-gli elettori si è pronunciatonettamente contro l’installa-zione di centrali atomiche nel-l’isola e contro l’allestimento didepositi di scorie nucleari. Ilgoverno ha paura di dar voce aicittadini e sta cercando di scip-pargli anche il referendum».«Quanto successo a Fukushi-ma è più grave di quanto acca-duto a Chernobyl perché è suc-cesso nel paese più tecnologi-co del mondo. Nonostante ciò,si continua a nascondere la ve-rità liberando il territorio dallapopolazione». E ancora: «Lanostra sfida oggi è garantire

l’informazione a tutti i cittadi-ni, rendendoli consapevoli cheraggiungere il quorum è possi-bile». A prendere posizionecontro la scelta del governo ditornare al nucleare si era giàschierato anche il sindacato C-gil, presente ieri con il segreta-rio regionale Cesare Melloni:«La crisi attuale sta producen-do milioni di disoccupati. Ildotarsi di unapolitica indu-striale ed e-nergetica im-prontata sullerinnovabili ri-sulta esserefondamenta-le per ripristi-nare il siste-ma lavoro.Anche perquesto siamoconvinti didover soste-nere il “Sì” alreferendum».Poche parolema piene diorgoglioquelle del-l’assessoreregionale Sa-brina Fredadell’Idv: «Esprimo tutta la miasoddisfazione per rappresenta-re quel partito che ha propostoil referendum e tanta soddisfa-zione anche per la numerosa eattiva partecipazione della cit-tadinanza e delle forze politi-che. Il vento sta cambiando el’affluenza di oggi per l’antinu-cleare lo dimostra». «E’ dal1998 che manca in Italia unpiano energetico nazionale -ha ricordato l’assessore regio-nale Gian Carlo Muzzarelli -per questo la Regione si è dota-ta di un proprio piano. Conti-nuiamo a lavorare per il de-commissioning per liberaredefinitivamente Caorso».

Ma la manifestazione di ieri

nella Bassa piacentina ha ri-chiamato l’attenzione anchedei vertici della politica. «Sia-mo qui per invitare i cittadini apartecipare al referendum e ri-spondere allo scippo della de-mocrazia operato dal governoBerlusconi - ha dichiarato il se-natore Francesco Ferrante. - Iproblemi relativi al nuclearesono gli stessi di 25 anni fa: nonè stato localizzato un depositonazionale per le scorie e i costisono tuttora elevati. Ma c’è ungigantesco motivo per dire“No” al nucleare e votare “Sì” alreferendum, ossia il futuro giàin essere delle rinnovabili. Una

strada che la destra ha tentatodi bloccare ma che Regioni eassociazioni gli hanno impedi-to di portare a termine». «E’importante tenere alta la mo-bilitazione - ha affermato l’o-norevole Alessandro Bratti - unnuovo modello di sviluppo èpossibile, l’alternativa c’è e ilreferendum ci deve servire perrenderla concreta. Cerchiamoquindi di approfittare di ognioccasione per parlare e infor-mare chi ci sta accanto sull’im-portanza dell’appuntamentodel 12 e 13 giugno. Bisogna ar-rivare al quorum».

Valentina Paderni

La catenaumana aCaorso: oltreduemilapersone per 2chilometri emezzo(foto Lunardini)

Manifestanti invitano a votare “sì”al referendum contro il nucleare (foto Lunardini)

▼I DIMOSTRANTI

E c’è chi si traveste da pannello solareCAORSO - (vp) In tanti - piùdi duemila persone - nonhanno voluto mancare adun appuntamento tanto si-gnificativo a livello nazio-nale. C’è pure chi arriva an-che da altre province, comeSara Barilli, 20 anni, di Reg-gio Emilia. «Il futuro - rac-conta mentre cerca di co-struire la catena umana - ènelle mani di noi giovani,per questo sono qui. Vedotanti miei coetanei che nonhanno interesse a ciò chesuccede a livello nazionale.Dobbiamo andare a votare,dobbiamo partecipare,dobbiamo essere consape-voli di ciò che accade eprenderci le nostre respon-sabilità». Daniele Faverza-ni, arrivato da Milano conun gruppo di amici, si è tra-vestito da pannello solarevivente per far capire cheun’alternativa energeticac’è. «Vogliamo dare un se-gno a chi non vuole sentireo a chi è troppo poco atten-to e deviato da altri mes-saggi che lo allontananodalle vere esigenze del pae-se, tra cui quella energeti-ca». E a sdrammatizzare iltema del nucleare, hannodato il loro contributo duecomici di Zelig: Luca Klo-bas e Alberto Patrucco. Maè così facile farsi due risatepure sull’atomo? «Se ti tro-vi proprio su una centralenucleare direi di no - ri-sponde Patrucco - magarinei dintorni è più semplice.D’altra parte le scorie sonoun po’ ovunque».

“No al nucleare”: oltre 2milaalla catena umana a CaorsoManifestazione per informare sul referendum e invitare a votare “sì”Legambiente denuncia il silenzio Rai. «Avanti per il decommissioning»

▼I PROMOTORI

«Una massicciapartecipazione»CAORSO - (vp) A fine giornataè soddisfatta Laura Chiappa,presidente di LegambientePiacenza, che aveva il compi-to di coordinare il corteo e losvolgimento della manifesta-zione. «Sono molto contenta,per la grande partecipazione.Siamo riusciti a fare un gran-de corteo, dando una rispostaforte dal basso contro il nu-cleare. Quindi un forte No alnucleare e un deciso Sì al refe-rendum». Cinzia Morsiani,presidente del Wwf Emilia Ro-magna aggiunge: «Dobbiamoevitare il nucleare per garanti-re la democrazia e permetterela diffusione dell’energia al-ternativa». Si schiera a favoredel referendum polemizzan-do con il movimento grillino,il consigliere regionale delgruppo Sel-Verdi GianguidoNaldi: «Condividiamo un o-biettivo economico e am-bientale comune che porta adun’idea di società diversa, vi-vibile. Peccato che non tuttele forze politiche abbiano ca-pito che l’avversario da com-battere è il governo. I grillininon hanno mai il coraggio didire, schierarsi e fare concre-tamente un’azione contro ilgoverno». Ma l’appuntamen-to del 12 e 13 giugno non ri-guarda solo il nucleare. Lo ri-corda Elisa Corridoni, segre-taria regionale di Rifondazio-ne Comunista: «Sono 4 i refe-rendum a cui dobbiamo direSì per difendere i beni pubbli-ci, per dire No al nucleare epromuovere le rinnovabili,per garantire la democrazia eil rispetto dei diritti».

Gian CarloMuzzarelli

SabrinaFreda

PaolaGazzolo

Il sen.FrancescoFerrante

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30 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

FIORENZUOLA

Il nuovo consiglio comunale

FiorenzuolaInsieme

Udc - Civiltà piacentina

PdlLegaIndaco

114

1

AlbertoBazzani

PaolaPizzelli

AnnalisaGuglielmetti

SandroDialuce

GianfrancoArcari

DavidSanti

NicolettaBarbieri

AugustoBottioni

PaoloSavinelli

GiuseppeBrusamonti

Giovanni Compiani

RobertoMartini

SaraFelloni

AngeloMussi

SantinoBravo

MaurizioFornasari

AlessandraFanti

Aspirante tabaccaiotruffato,2 condanneIncontro con un falso finanziere per avere la licenza■ A un commerciante diFiorenzuola avevano fattocredere che, pagando unatangente a un (finto) finan-ziere, avrebbe ottenuto la li-cenza da tabaccaio che stavaaspettando. Per questo eranoaccusati di millantato creditoe sostituzione di persona, mase per il secondo capo di im-putazione sono stati condan-nati a tre e sette mesi di reclu-sione, il primo è stato deru-bricato in truffa come richie-sto dalla difesa (reato estintoper remissione di querela).Guido Ivan Fraschini, 41ennedi Gossolengo attualmente incarcere, ed Emilio Soprani,piacentino di 39 anni, sono

stati così condannati per latruffa che poggiava su un fal-so finanziere che avrebbe do-vuto aiutare l’aspirante ta-baccaio. Al primo in partico-lare, però, ieri è stata inflittauna pena totale di 5 anni e 3mesi per indebito utilizzo diuna carta di credito e per i-nosservanza degli obblighiprevisti dalla sorveglianzaspeciale.

Le indagini che hanno por-tato alla scoperta della truffae della sostituzione di perso-na erano partite infatti dal-l’indebito utilizzo di una car-ta di credito da parte di Fra-schini in un centro commer-ciale dove aveva speso 1.500

euro. Per questo reato è statocondannato dal giudice delTribunale di Piacenza MonicaFagnoni a due anni e quattromesi. Stessa pena è stata in-flitta per non aver rispettato

gli obblighi della sorveglianzaspeciale cui era sottoposto.

Ieri l’udienza che ha rag-gruppato le accuse a carico diFraschini, è stata caratteriz-zata dalle arringhe degli av-vocati difensori di Fraschini(Diego Torta e Giovanni Ca-pelli) e di Soprani (avvocatoLuigi Alibrandi).

La parte centrale dell’u-dienza è stata dedicata allatruffa architettata con la pro-messa di sbrogliare gli osta-coli burocratici che aveva in-contrato un commerciante diFiorenzuola che voleva aprireuna tabaccheria ma che nonriusciva a farsi dare la licenzadai Monopoli di Stato. La di-

fesa ha sostenuto che la sosti-tuzione di persona e il mil-lantato credito facessero par-te di un unicum riconducibi-le al reato di truffa in concor-so. Tesi, questa, in parte ac-colta dal giudice che ha con-dannato il finto finanziere(Soprani) a tre mesi e a settemesi colui che avrebbe archi-tettato il raggiro (Fraschini).In totale l’aspirante tabaccaioavrebbe versato circa 8milaeuro per “oliare” la pratica te-sa all’ottenimento della li-cenza da tabaccaio. Questoprima che la vicenda finissesotto la lente dei carabinieridi Bobbio.

La storia inizia nell’aprile

del 2008 quando un 41ennedi Gossolengo, che aveva giàavuto guai con la giustizia, sioffre di aiutare il fiorenzuola-no per avere la licenza. Il fio-renzuolano dà soldi diversevolte al 41enne anche per fa-re arrivare da Roma il sedi-cente militare delle FiammeGialle. Così in un bar di Gos-solengo avviene l’incontro esi presenta un uomo che af-ferma di essere il finanziereromano. Ma è qui che capitaun fatto imprevisto: i carabi-nieri della compagnia di Bob-bio, che stavano svolgendoun’altra attività investigativa,entrano nel bar e identifica-no i presenti. Successivamen-te, nell’ambito dell’indagine,i militari convocano le perso-ne identificate. E tra loro c’è ilcommerciante di Fiorenzuo-la, il quale racconta che eranel locale per incontrare unfinanziere. I carabinieri cado-no dalle nuvole, spiegandoche nel bar non c’era alcun fi-nanziere. Solo a quel punto ilcommerciante capisce di es-sere stato raggirato e presen-ta querela. Da qui è partital’indagine conclusasi con lesentenze di condanna di ieri,in parte mitigate dal fatto chei due hanno risarcito il com-merciante che ha quindi riti-rato la querela.

Mattia Motta

Consiglio “magro”,Compiani al lavoro sulle delegheNew entry Bottioni, Fanti e Savinelli. Tra i riconfermati Barbieri e Brusamonti, ancora vicesindaco

▼SLOGAN ELETTORALE

Il creativo Mauro Ferrari

La “firma”di Ferrarisul Compiani-bis■ (dm) Quattordici cam-pagne elettorali, e altret-tante vittorie. Mauro Ferra-ri, il creativo piacentino, e-sperto di comunicazione,ancora una volta ha fattocentro. Porta la sua firma lacampagna elettorale che aFiorenzuola ha portatoCompiani a sbancare le ur-ne con il 52% dei voti validi.

Un bel poker di successi,per Mauro Ferrari che ha i-deato la campagna eletto-rale dei candidati sindacidella città delle tre rose ne-gli ultimi 12 anni. Ferrariha firmato la campagnavittoriosa del primo Antel-mi, di Antelmi bis, del pri-mo Compiani e ora delCompiani bis.

Per quest’ultima ha scel-to lo slogan, “Noi siamo ladifferenza tra il dire e il fa-re”, rivelatosi efficacissimoanche in rapporto agli av-versari. «Il mio lavoro èproprio quello di eviden-ziare la differenza tra il can-didato che voglio promuo-vere, e gli avversari. Per co-municare un’identità, biso-gna potenziare la differen-za rispetto a coloro che sipongono come alternativa.In questo caso, quello chedifferenziava Compianidalla giovane candidata delcentrodestra, erano i fatti,le opere, le conquiste dellacittà durante i suoi anni dimandato. Agli altri restava-no promesse ed eventualicritiche, non cose fatte o dafare». La parola fare, inoltreè stata presa proprio dalcampo semantico general-mente della destra. «Oltre acreare valore aggiunto peril candidato da promuove-re, si opera una sorta di sot-trazione di valore ai mes-saggi abituali degli altri».Altro elemento evocativodella campagna, il colore:l’arancio che, guarda caso,sta usando ora anche Pisa-pia nella campagna a Mila-no.

FIORENZUOLA - Si insedierà il 6giugno il nuovo consiglio comu-nale di Fiorenzuola, uscito dalleurne dopo le consultazioni elet-torali di domenica e lunedì scor-si. Sarà un consiglio comunaleridotto rispetto a quello a cui e-ravamo abituati. Ad un Comunedelle dimensioni di Fiorenzuo-la, infatti, spettano ora 16 con-siglieri (11 alla maggioranza e 5all’opposizione) a fronte dei 20consiglieri della “vecchia” as-semblea. Dieta dimagrante an-che per la Giunta che non potràsuperare il numero di cinque as-sessori più il sindaco. E mentreGiovanni Compiani studia co-me distribuire le deleghe (alcu-ne le gestirà in prima persona),nel palazzo circolano per ora so-lo ipotesi, che però nessunoconferma né smentisce. I nomicerti, per ora, sono quelli delconsiglio, che vede molte con-ferme e alcuni nuovi arrivi. Ini-ziamo nella maggioranza: lenew entry sono gli esponenti delPd Augusto Bottioni, ingegneree consulente d’azienda (ma an-che cultore di storia locale, diri-gente sportivo del basket ma-schile, ex campione di atletica);Alessandra Fanti (laureata inscienze politiche, direttrice del-la casa residenza per anziani diMonticelli d’Ongina) e Paolo Sa-vinelli, educatore professionale.Si confermano due volti noti delPd: Nicoletta Barbieri (per laquale si parla non di assessora-to, ma della presidenza della Tu-tor) e Giuseppe Brusamonti, ilvicesindaco designato, che giàaveva ricoperto questo ruolo nelprecedente mandato, mostran-do di essere apprezzato, vistol’alto numero di preferenze ot-tenute. Di nuovo consigliere an-che Angelo Mussi, che molti vor-

rebbero nuovamente assessorealle politiche sociali e abitative(deleghe che gli erano state affi-date nel mandato precedente).Confermati poi i consiglieriGianfranco Arcari (già assessore

ai lavori pubblici), Maurizio For-nasari e Santino Bravo (già pre-sidente del consiglio, carica chepotrebbe conservare di nuovo).Ma nella coalizione non c’è soloPd.

Da ricordare intanto i cambia-menti a cui Fiorenzuola insiemeè andata incontro nel periodoprecedente alle elezioni. Sonouscite le Indipendenti che negliultimi due mandati avevano e-

spresso assessorati significativicome quello all’urbanistica(Carla Danani, negli ultimi 10anni) e alla cultura (Laura Torri-cella dal 2000 al 2006, nell’Antel-mi bis). Sono entrati due candi-dati di Italia dei Valori (non ri-sultati eletti, ma con un consen-so complessivo di 128 preferen-ze), e sono stati confermati conlargo consenso di preferenze Selcon Sara Felloni (169 voti) eRifondazione con David Santi(212). Se è vero che gli assessora-ti sono solo cinque, è anche ve-ro che alcuni di questi dovreb-bero andare a qualcuna delleforze politiche che hanno con-tribuito al successo della coali-zione (ha conquistato il 52%).

Oltre il 34% ha dato fiducia alcentro destra di Pdl Lega e Inda-co: nella coalizione hanno fattola parte del leone i candidati delPdl. In minoranza infatti, oltrealla candidata sindaco AnnalisaGuglielmetti, si sono aggiudica-ti il seggio, grazie alle preferenze,i veterani Paola Pizzelli e Alber-to Bazzani, seguiti a breve di-stanza da Sandro Dialuce. Que-st’ultimo è un nuovo ingresso inconsiglio comunale: 55 anni, èstato sottufficiale nell’Arma deiCarabinieri per 30 anni. Oggi èvicepresidente della sezione lo-cale dell’associazione naziona-le carabinieri. Siederà in consi-glio, per Udc Civiltà Piacentina,anche Roberto Martini: tra il ’93e il ’97 era stato sindaco della Le-ga (partito dal quale era statopoi allontanato), dal ’97 al 2001all’opposizione, e così ancoradal 2001 al 2006 e dal dal 2006ad oggi. Ora aggiunge una nuo-va esperienza in minoranza, for-te degli oltre 8% dei consensi al-le urne.

Donata Meneghelli

IL FORUM HA INCONTRATO I CITTADINI AL RIDOTTO DEL VERDI

Referendum sull’acqua,dal comitatoinvito al voto:«Ottimisti sul quorum»■ Il “Referendum sull’acqua”si avvicina e il Forum per l’acquapubblica - movimento naziona-le nato per difendere il bene co-mune delle risorse idriche - èsempre più attivo nello sforzo diinformare in merito ai quesiti re-ferendari sui quali, i prossimi 12e 13 giugno gli italiani sarannoad esprimersi. “2 SÌ per l’acquabene comune”, questo lo slogandel Comitato “Acqua bene co-mune” di Fiorenzuola che l’altrasera nel Ridotto del Teatro Verdidella città sull’Arda ha incontra-

to i cittadini per parlare delle te-matiche del referendum. Presen-ti i referenti per la Regione e perla Provincia del “Forum per l’ac-qua pubblica”, rispettivamenteAndrea Caselli e Luigi Orrù.

«Il nostro movimento - ha det-to Caselli, introdotto da Orrù -non dice solamente “no” alla pri-vatizzazione, ma ha una sua pro-posta per la gestione delle risor-se idriche, sostenuta da 400 milafirme che ha raccolto nel 2007per la presentazione di una leggecomunale di iniziativa pubblica.

Inoltre - ha proseguito - proprioin questi ultimi giorni ha pre-sentato una proposta per le mo-dalità di finanziamento dellebollette familiari per il costo i-

FIORENZUOLA

drico».«Il silenzio sui referendum è

quasi assoluto - ha ricordatoOrrù - i mass media e il serviziopubblico in primo luogo ignora-

no questo tema in maniera col-pevole allo scopo di disincenti-vare la partecipazione al voto equindi “sabotare” il raggiungi-mento del quorum. Inoltre è sta-ta messa in giro la voce secondocui in virtù del “Decreto Ronchi”emanato dal Governo, che ha i-stituito l’Autority sull’acqua, ilreferendum non sarebbe più ne-cessario. Ribadisco che non èvero, occorre invece andare avotare».

«In quest’ultimo mese - haconcluso Caselli - c’è stata unaforte crescita del movimentocon una proliferazione dei Co-mitato e siamo quindi ottimisticirca il raggiungimento del quo-rum».

Mauro Bardelli

FIORENZUOLa - Da sinistra Luigi Orru e Andrea Caselli (foto Bardelli)

I carabinieri della Compagnia di Bobbio avevanoeseguito le indagini

Il giudice Monica Fagnoni el’avvocato Luigi Alibrandi

LIBERTÀSabato 21 maggio 201132

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31Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà PIACENZA - Libertà

Rottofreno

Più che Italia dei Valorisembra Italia dei Rancori

entile Direttore,nei giorni scorsi, replican-do ad alcune dichiarazioni

di autorevoli esponenti politicipiacentini, abbiamo provato a fa-re un’analisi della situazione diRottofreno, che il Suo giornale hacortesemente pubblicato giovedì19 maggio. La Segreteria Provin-ciale di Italia dei Valori ha imme-diatamente replicato. Dai toni edai contenuti ci sembra di coglie-re un certo nervosismo, tanto che,anche in questa circostanza, si po-trebbe ben utilizzare il noto pro-verbio cinese: “Quando il saggioindica la Luna, lo stolto guarda ildito”. Noi non ci siamo mai sogna-ti di paragonare i candidati di Rot-tofreno a quelli di Napoli e Milano,abbiamo cercato di evidenziarepiuttosto i differenti comporta-menti tenuti dai presunti alleati,fatte le debite proporzioni, nellediverse competizioni elettorali. Inparticolare, abbiamo criticato lescelte dell’IDV che, nella stessatornata elettorale, ha sostenutodue diversi schieramenti. Su que-sto abbiamo azzardato il parago-ne con Napoli e Milano, afferman-do che simili voltafaccia non sa-rebbe possibile aspettarseli, per e-sempio, da De Magistris.Ci rendiamo conto che quando siè a corto di argomentazioni politi-

G che, riesce molto più facile buttar-la in rissa, ma sinceramente sia-mo rimasti stupiti dal livello rag-giunto in questa occasione. Dallasegreteria politica di un partitoimportante come l’IDV, ci si aspet-terebbero dichiarazioni misuratee ricche di contenuti, in ogni casonon le reazioni scomposte e soprale righe che abbiamo visto.Ci sembra di riconoscere, in que-sto comportamento, una tecnicaormai consolidata nel panoramapolitico italiano, per distoglierel’attenzione dai propri insuccessi,si alza un polverone ricorrendo a-gli attacchi personali. Ci saremmoinfatti aspettati, per esempio, chela Segreteria dei dipietristi avessespiegato come mai, a Fiorenzuola,dove il centrosinistra ha vinto le e-lezioni, i due candidati dell’IDV,insieme, abbiano raccolto menoconsensi della candidata di Sini-stra Ecologia e Libertà o del candi-dato di Rifondazione Comunistada soli. Ma certo è molto più faci-le ricorrere alle invettive ed allecontumelie.In definitiva ci sembra che sem-pre più, quanto meno a Piacenza,l’IDV stia completando la sua evo-luzione da Italia dei VALORI a Ita-lia dei RANCORI.

Circolo Culturale Polis LabS. Nicolò

Un dolore non spiegabile

Il terremoto in Giappone e i disegni divinidi PIETRO PINOIA

he il Papa possa affermareche: “Un giorno le perso-ne ed i bambini colpite dal

terremoto e dallo tsunami inGiappone capiranno che questasofferenza non era vuota, non e-ra invano, ma che dietro ad essac’è un progetto buono, un pro-getto d’amore, (sono sue testua-li parole) la trovo una valutazio-ne che dovrebbe fare rabbrividi-re anche un credente, o perlo-meno quelli che riescono anco-ra a ragionare con la propria te-sta.Immagino che queste sue affer-mazioni abbiano la stessa valen-za per quelle persone sparse inogni parte del mondo, che, purcredendo in altre divinità, gior-nalmente subiscono le più sva-riate ed inumane devastazionifisiche. Visto la loro infausta sto-ria, non mi meraviglia tanto ilfatto che lo abbiano additato co-me il mandante di tale tragico e-vento, quanto la mancanza di u-mana pietà verso questo marto-riato e dignitoso Popolo, e di ri-spetto verso la religione che loroprofessano.E’ una chiara e sfacciata irrive-renza alle migliaia di personeche improvvisamente si sono ri-trovate a vivere in un infernodantesco tra atroci sofferenze,molte delle quali sono rimastemutilate, sia nel corpo che nel-l’anima. Trovo che abbia toccan-do il fondo nel momento in cuiha voluto includere i bambini inquesto progetto di vita del suoDio, non capendo che molti diloro, oltre ad essere stati marto-riati, sono stati privati per sem-pre delle loro Mamme, e vicever-sa, cioè della possibilità di esse-re coccolati tra le loro dolci brac-cia. Secondo le sue dichiarazio-ni, la popolazione che ha vissu-to questa immane tragedia devestarsene tranquilla e subire ilmartirio con serenità, perché

qualsiasi suo componente avràla certezza di essersi guadagnatol’entrata in paradiso, immaginoanche per coloro che fino a qual-che secondo prima non ne era-no assolutamente degni. Questoproclamare conclusioni mani-comiali senza senso, è la chiaradimostrazione di personaggi chevivono al di fuori dalla realtà, fi-no a ritrovare in questa colossa-le tragedia, la strampalata con-clusione di un progetto buono.Visto che erano presente tantibambini, non poteva dare unarisposta che potesse rispecchia-re la loro dolce e innocente fan-tasia? Se queste affermazionifossero state proclamate da unpersonalità laica sarebbe sicura-mente successo il finimondo,mentre tutto diventa assurda-mente lecito, quando vengonodette dal Papa. E’ tristemente e-vidente, che dove finisce il limi-te della umana ragione, iniziaquello illogico della religione.Il Dio che io vorrei non dovrebbeprivilegiare alcuno, e cioè chefosse l’esatto opposto del diodella chiesa, che fa miracoli nelgiro della sua cerchia. Vorrei unDio che non ammazzasse alcu-no, e che quindi non avesse l’in-ferno, ma essere amico di tutti iPopoli della terra. Vorrei un Dioche non fosse rappresentato danessuno ma da tutti, e che ognitanto scendesse tra di noi perstare in nostra compagnia, perfare quattro chiacchiere. Vorreiun Dio che non fosse un despo-ta ed un presuntuoso, e che nonsi prendesse gioco di noi. Vorreiun Dio, che su mio invito venis-se a pranzo a casa mia, e che poimi prendesse sotto braccio perfare quattro passi in giardino, inattesa che venga pronto il caffè.Vorrei un Dio alla mano, buono,come lo sono stati Gandhi e Ma-dre Teresa di Calcutta. In pocheparole, vorrei un Dio, che fossel’esatto opposto di quello deipreti.

C

di ANGELA SCHIAVI

aro Direttore, ho appenaavuto modo di leggerel’intervento sulla prima

pagina di oggi di Vittorio Cur-toni riguardo la "Madonninadei Desideri", in edicola nonso da quanto e che ho scoper-to anch’io proprio stamane re-candomi a comprare " Libertà"... Condivido in parte il suodisappunto e lo ringrazio perla sua utilissima provocazio-ne; se ha dato fastidio a lui chesi dichiara ateo questo assolu-to spregio di valori religiosiimportanti per i credenti co-me la devozione a Maria, Ma-dre di Gesù, figuriamoci sequesto non infastidisce i "cri-stiani osservanti" (così defini-ti nel suo articolo, categorianella quale anch’io sono con-tenta di rientrare!) che in Ma-ria hanno il primo e più im-portante riferimento di santitàe testimonianza, avendo leiaccolto nella sua vita con to-tale fiducia e affidamento ilMistero agli occhi umani in-comprensibile di un Dio fattobambino... Non una cosa dapoco!In effetti la mia prima reazio-ne, quando ho visto la statuet-ta (e soprattutto quando holetto di cosa si trattava...!) èstata di pena e tristezza... angh’è pò ad religion, come ave-va scritto in modo ironico giàquarant’ anni fa il caro donBearesi in una bella raccolta dipoesie (di cui fa parte anche "Al pér ad San Damian ", -dellacui storia tutti noi piacentinisiamo più o meno a cono-

Cscenza - che in maniera dav-vero divertente affronta il te-ma della superstizione checon la fede ha ben poco a chefare...). La dissacrazione delsentimento e dei simboli reli-giosi non è effettivamente co-sa di oggi, anche se probabil-mente è divenuta adesso piùdi prima quasi uno sport na-zionale, e noi cristiani forsenon facciamo a sufficienza lavoce grossa per opporci...Però poi, ripensando al gadgetin questione, mi è venuto qua-si da sorridere. Sul tavolo difianco al giornale che avevoappena letto ho notato casual-mente (ma sarà stato davveroil caso a farmelo notare?) unvolantino con l’immagine diMaria in primo piano, (nonun contenitore vuoto però!)che parla di un bellissimo pel-legrinaggio a piedi da Macera-ta al Santuario di Loreto che sisvolge al termine di ogni annoscolastico come gesto di fedepopolare... Io a quel pellegri-naggio l’anno scorso ci sonostata e posso assicurare che siè trattato di un’esperienza u-nica! Eravamo in settantamilaprovenienti da tutt’Italia e ol-tre, un fiume interminabile divite (tantissimi giovani!), o-gnuna con la propria storia ele proprie fatiche da affidare aCristo attraverso le braccia ac-

coglienti di Sua Madre e tuttiin comunione di cuori, unaChiesa orante in camminonella notte; il Rosario, i canti,le testimonianze, le intenzionidi tanti amici sconosciuti cheportavano spesso con sè sto-rie di sofferenza, tutto ci aiuta-va a non perdere il senso diquello che stavamo facendo edi dove stavamo andando, esoprattutto del perchè e perChi lo stavamo facendo...A questa immagine nella miamente se ne sono succedutealtre, più recenti... La parteci-pazione a Roma lo scorso pri-mo maggio, insieme a tanti al-tri amici e a centinaia di mi-gliaia di fratelli sconosciuti maaccomunati dallo stesso desi-derio, alla Messa per la Beati-ficazione del nostro grandePapa e testimone nella fedeGiovanni Paolo II... E ancora,solo poche sere fa, al CinemaPresident gremito per l’occa-sione, l’incontro a livello dio-cesano con un altro testimo-ne di Cristo, padre Aldo Tren-to, che ha raccontato la suastoria di sofferenza e di con-versione vissuta dentro un ab-braccio di misericordia e chegrazie a questo abbraccio stagiungendo a veri e propri mi-racoli (basti pensare alle tanteopere realizzate presso la suaparrocchia in Paraguay, dove

opera...)Cito solo questi esempi, ma cene sarebbero tanti altri, per farnotare che forse tutte questemoltitudini di persone che simuovono con la stessa urgen-za seguendo veri testimoni edesempi di fede (e non vuotestatuette o improbabili vinciteal lotto!), con la voglia e la do-manda di poter sperimentareanche solo per un momento lastessa letizia e la stessa pie-nezza, non sono poi così di-versi dalle folle che duemilaanni fa sentivano ardere ilcuore nel petto davanti allosguardo del Nazareno...!Per tornare al quesito inizialedi Vittorio Curtoni che ancoraringrazio per avermi datobuoni spunti di riflessione,questo sentimento o desideriodi Cristo evidentemente (i fat-ti lo dimostrano!) è forte ades-so come allora, inscindibiledal cuore umano perchè partedella sua essenza... Sta solo al-la libertà dell’uomo deciderese riconoscerlo oppure se in-seguire falsi bisogni e chimeresenz’anima... Eppure anche inquesto sta il bello del Cristia-nesimo: come Padre Aldo ciha ricordato qualche sera fa,Dio ci vuole così bene da te-nere più alla nostra libertà chealla nostra salvezza... Se non èAmore per l’uomo questo!

Il giornale delle opinioni

L’A

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I O

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E

Il desiderio di Cristoè dentro il cuore umano

Un’azienda che ha fatto storia

Con la Ordis a Piacenzala grande cartografiadi GIUSEPPE ZURLA

abato scorso, scorrendoLibertà, d’improvvisoun’emozione. Inviata da

Fabio Maggi nelle ultime pa-gine era una grande foto del-la Ditta Ordis un’impresa car-tografica attiva in città perpiù di mezzo secolo nellaquale ho vissuto quasi intera-mente il mio percorso profes-sionale. Fondata nel 1948 daun capace e distinto signore,Adolfo Marcolin che venivada Treviso, fu scuola e lavoroper disegnatori, incisori,montaggisti e fotografi. Ebbe3 sedi: la prima, agli esordi, inVia Mandelli, poi si trasferì inVia San Marco, nel bel palaz-zo storico ove pare dimorasseil Mochi quando fuse nelbronzo i cavalli della piazza,infine in via Bentelli, zonaVeggioletta, che fu la sua ulti-ma e più attrezzata sede. Suisuoi tavoli numerosi Piacen-tini (tra dipendenti e collabo-ratori la Ditta arrivò ad occu-pare più di 20 persone) impa-rarono un’arte antica ed affa-scinante quale quella di rap-presentare il territorio, unaspecializzazione rara che in I-talia poggiava essenzialmen-te su 2 poli.Quello Fiorentino, ove findallo Stato unitario operò l’I-stituto Geografico Militare,che si occupava principal-mente di carte tecniche a me-dia scala e quello Novaresedove l’Istituto Geografico DeAgostini vantava una secolareesperienza nell’allestimentodegli Atlanti. Tutti conosconoquei bei volumi di grandi di-mensioni a copertina rigidache si faceva una gran fatica acontenere nelle cartelle, pienidi tante tavole colorate cherappresentavano il mondo fi-sico e politico. Opere che lefamiglie si tramandavano concura e sulle quali generazionidi studenti impararono laGeografia. L’ORDIS spaziò intutti i settori cartografici conuna riconosciuta competen-za che la portò a primeggiarein campo nazionale. Ebbe u-na collaborazione quasi ven-tennale con la De Agostini,allora all’avanguardia nelletecniche cartografiche ove sioccupò principalmente dellarealizzazione di Corsi di Geo-grafia, di carte stradali auto-

Smobilistiche e anche di quel-le grandi tavole murali appe-se alle pareti di ogni aula. Digrande importanza per l’im-pegno tecnico ed economicofu il rapporto con il TouringClub Italiano con il quale col-laborò ai periodici aggiorna-menti dell’Atlante Automobi-listico alla scala 1:200000, atante piante di città e poi o-gni anno alle edizioni delpacco dono con le pubblica-zioni riservate ai soci.Con la guida del T. C. I. co-minciò infine nei primi anni‘90 la grande avventura dellacartografia informatica. Neldecennio precedente per ilServizio Cartografico dell’E-milia-Romagna allestì le nuo-ve tavole Regionali al 25000sopperendo ai ritardi di pro-duzione dell’I. G. M. e poi aseguire si aggiudicò l’appaltoper l’intera copertura Regio-nale della Liguria alla scala1:50000, Regione per la qualeoperò anche il mosaico dellacarta Catastale sulla C. T. R. ascala 1:5000 per le province diGenova, la Spezia e Savona.Tra le realizzazioni di rilevan-za nazionale, in collaborazio-ne con la Compagnia Gene-rale Ripresaeree di Parma, letavole per il tracciato dell’Al-ta Velocità Ferroviaria neltratto da Piacenza a Parma, ele strisciate di ortofotogram-metria per la posa dell’interogasdotto mediterraneo chedal deserto dell’Algeria haportato il metano fin da noi.Tra le ultime realizzazioni perla committenza dell’IstitutoStorico di Milano un AtlanteNazionale della Resistenza.Nel 1996, sotto l’egida del-l’ORDIS si tenne a Piacenzanella prestigiosa sede di pa-lazzo Farnese il XXX° Conve-gno Nazionale dell’Associa-zione Italiana di Cartografiacon la presenza di numeroseDitte e di tutti gli organi Car-tografici dello Stato. La globa-lizzazione, il mercato e l’evo-luzione tecnica imposta dal-l’informatica hanno rivolu-zionato le procedure. Ragio-ni commerciali hanno impe-dito agli epigoni dei vecchicartografi di conservare lostorico marchio ORDIS ma latradizione continua con laInfoCartoGrafica di via Baga-rotti. A Piacenza si costruisceancora cartografia.

Le analisiLibertà di pensiero

Morte di Aronne di LELIA FIORENTINI

LA POESIA

‘Na pena… ‘na pena… nel cor s’annida la voglia di dire. Di dire che cosa?

Il nostro dolore… la nostra pena…‘na morte improvvisa d’un giovane nostro

Aronne di nome, poco più di vent’annisi schiantò lì allora… che pena… che pena!

Andiamo in chiesa… a prendere posto…che poi sarà piena! Strapiena… strapiena…

Ecco… ecco… s’innalzano notea gola spiegata di Fernanda la voce

invadon navate.E’ Fernanda che prova…

e brevi corron le note mentre raccolti attendiamo

che entri ‘na bara ‘na bara… ‘na bara Del Giovane Aronne poco più di vent’anni

d’un colpo schiantatoPian piano la gente s’appressa ad entrare…

a prendere posto e la chiesa s’affolla…Poi s’odon campane… dal tono spiegato…

E sembran a festa… a festa… a festa! Strano! A festa? Poi ‘n grande silenzio…

Entra ‘na bara ‘na bara… ‘na bara…‘Na bara di chi?

D’un Giovane buono… pieno di vita…Ma perché tanta mestizia?

Eccolo là…là in alto innalzatoda solide spalle portato

‘l coperchio di fiori coperto!Silenzio di tomba!!!

Gli sguardi socchiusi… gonfi di lacrime… sof-fo-ca-te…

Singhiozzi repressi… spalle ricurve…Ma il viso rivolto a quella baraposata… posata… po-sa-ta!

Inizia le Messa… preghiere sommesse…E canti soffusi… soffusi… soffusi… sof-fu-si!

Poi ecco Fernanda a gola spiegatale note dolenti invandon la chiesa…

E brividi scorron…S’acquieta la pena…

dolcezza invade l’anime nostre…dolcezza…. dolcezza… non più la pena…

non più la pena… la pena!Stranezza… stranezza…Miracol s’è fatto! S’è fatto!

Aronne è volato alla Casa del Padredel Padre… del Padre!

Ha preso già posto nel Paradiso…nel Paradiso… in Pa-ra-di-so!

Oh Dio… Dio mio… l’hai con Te voluto…Prima di noi… prima di noi!

Ma che Mistero… Ma che Mistero!Mistero… Mi-ste-ro!

La piazza si svuota in silenzio lentamenteCarla mi porta presso persone…

E’ il padre di Aronne.Io non lo conoscevo…

ma nostre fronti s’accostano…io singhiozzo… son singhiozzi irrefrenati

ma Pasquale mi consola…mi consola… mi con-so-la!

Ma che forza ha ‘l papà d’Aronne!Ma che forza… ma che forza… che for-za!

E’ lui –suo figlio- Lui da subito lui sostiene…“Papà e mamma non piangete

non piangete…. non pian-ge-te!Che fortuna voglio Lor dire…

con un figlio così buono… così bravo… che voleva aiutar tutti.

C’è da prenderci per mano…’n duetto pianopiano… piano… piano… pia-no!E sorridere esaltati da tal Grazia

compensati… contraccambiati…di quelle cornee e di tal pelle

ricambiati… ricambiati… ri-cam-bia-ti!A mamma Ivana… a papà Pasquale…

Allevia… allevia… tutta ‘sta pena…Allevia… al-le-via! Già il loro Aronne è qui…

è qui con loro… anche con noi…ogni dì… ogni dì… ogni dì!

LIBERTÀ lunedìLunedì 23 maggio 2011 53

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32 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

Verso il ballottaggio

Il grave errore astensionistadi Beppe Grillo nei ballottaggidi ALBERTO ESSE

orientamento espresso daGrillo, per conto del movi-mento 5 Stelle, di non dare

indicazioni di voto ai prossimi ballot-taggi con la motivazione che il suomovimento non è né di destra né di si-nistra e che i partiti di destra e sinistrasono uguali è da ritenersi errato e,conparticolare riferimento alle situazionidi Milano e di Napoli, del tutto impo-polare.

Va innanzitutto detto che la reitera-ta affermazione di non essere né didestra né di sinistra si basa su una ma-nipolazione linguistica e concettualesecondo la quale si identificano consinistra gli attuali partiti che così si au-todefiniscono.Se Sinistra e Libertà,Fe-derazione della Sinistra,Italia dei Valo-ri,ma in particolare PD,rappresentas-sero in tutto e per tutto la SINISTRA,potrebbe anche aver ragione Grillo dinon riconoscersi in essa. Ma è arduopensare (e io non lo penso e non so-no l’unico) che personaggi come D’A-lema o Veltroni siano la quintessenzadella sinistra. I vari partiti istituzionalidella sinistra,e in particolare il PD (che,oltretutto, si definisce, non di sinistrama di centro sinistra), rappresentanoquella che storicamente è una certasinistra riformista, che in tutti questianni non ha brillato nella sua praticaspesso tutta interna a logiche di pote-re.Pertanto,identificare queste forze ein modo specifico il PD tout court co-me “sinistra”, come fa Grillo, non solofa il gioco di queste forze, ma soprat-tutto serve a portare un mistificatorioattacco generalizzato allo stesso con-cetto di “sinistra” e ai suoi ideali fon-danti; un concetto storicamente de-terminato e concretizzato in una se-rie di valori e di atti che,per il solo fat-to di non essere conseguentementeperseguiti da questo partiti,non signi-fica che non siano più validi e attuali.Non significa che siano superati e “ol-trepassati” dai valori agnostici delweb.

Detto questo,se è vero che,sul pia-no dei principi, si può ritenere chequesti partiti non siano o non sianopiù forze di reale e radicale cambia-mento e progresso,non è affatto veroche sul piano della prassi Sel e Fede-razione della Sinistra siano la stessacosa di PD e che tutti insieme siano lastessa cosa dei partiti di destra, per-ché ci sono differenze anche valorialie di programma,ma soprattutto vi so-no differenze riguardo il loro elettora-to di riferimento. Dire che “sono tuttiun magna magna”, senza operare al-

’Lcuna distinzione, è solo una stanca ri-petizione di antistoriche posizioni,queste sì, organicamente di destra.

Al di là di questa doverosa premes-sa, la posizione di Grillo di non pren-dere posizione nei prossimi ballottag-gi appare particolarmente grave se siconsidera che essi non avranno,a det-ta di tutti i commentatori,una sempli-ce valenza amministrativa ma ancheun valore politico. Una sconfitta deicandidati della destra a Milano e Na-poli può infatti essere l’inizio della fi-ne del regime berlusconiano o co-munque portare a questo un decisivoattacco. Significa non rendersi conto,e di fatto Grillo e una parte del movi-mento 5 Stelle non si rendono conto,che il punto fondamentale e caratte-ristico dell’attuale fase politica è lapresenza in Italia di un regime autori-tario di populismo mediatico,il berlu-sconismo, che attacca alle radici ogniminima forma di democrazia costitu-zionale e che il presupposto necessa-rio di ogni azione politica o anche e-cologica (o anche anticasta) oggi nonpuò non essere che quello di batterequesto vergognoso regime.

Non dare indicazione, a Milano o aNapoli, di votare decisamente controi candidati di Berlusconi sarebbe fareun insensato regalo a quest’ultimonel momento di sua maggior diffi-coltà.

Ora, proprio mentre, lo ripeto perchi non vuole capire, la posta in gioconon è semplicemente quella di eleg-gere questo o quel sindaco,ma di por-tare un attacco importante al regimeberlusconiano, la posizione di disim-pegno annunciata da Grillo (senza eprima che le varie istanze locali delmovimento 5 Stelle abbiano avuto lapossibilità di dibattere e decidere)non solo solleva, credo, degli interro-gativi di democraticità ma,a mio avvi-so,ascolta solo la “pancia”ossia la par-te più arretrata, quanto non confusa-mente di destra,del movimento stes-so.Quando invece sarebbe il caso di a-scoltarne proprio la testa,che credo espero maggioritaria, e che in questaspecifica situazione non può non ren-dersi conto della necessità, in funzio-ne antiberlusconiana,di votare a Mila-no per Pisapia e a Napoli per De Ma-gistris. Se passasse acriticamente, nelmovimento 5 Stelle, la posizione diGrillo,ciò potrebbe avere gravi conse-guenze per il paese e,credo,anche peril futuro di questo movimento. A o-gnuno ora tocca assumersi le proprieresponsabilità, sapendo che ognunosarà chiamato a rispondere delle pro-prie scelte.

Rottofreno

Idv bacchetta la Bellan: non regge il paragonecon De Magistris e Pisapia, bocciata dagli elettori

di FERRANTE TRAMBAGLIO

uesta riflessione parte dai ter-ribili ricordi di Chernobyl, ri-destati dalla altrettanto terri-

bile attualità di Fukushima. Sono sta-to un testimone attivo della tragediadi Chernobyl. Uno di quegli avveni-menti che mutano il corso della storiae che lasciano il segno nelle coscien-ze, oltre che nelle cellule vitali, di mi-lioni di individui. Ci si rese conto inquell’occasione della esistenza di for-ze distruttive ingovernabili, capaci diinimicarci la stessa natura. Ricordo diessermi più volte soffermato a guar-dare con sospetto e paura il verde checome ogni anno, anche in quell’apri-le del 1986 la primavera,ignara,ci sta-va regalando e su cui giocavano i no-stri bambini.Solo all’apparenza ugua-le a prima.E,come me,penso abbianofatto milioni di persone in tutto ilmondo.

Come un testimone di quella tra-gedia ho partecipato spontaneamen-te nei mesi scorsi alla mobilitazionedel comitato che si opponeva – voceisolata nel deserto - al rilancio del nu-cleare in Italia e al probabile reinseri-mento nel relativo piano della centra-le di Caorso.Ora quella voce non è piùisolata.

E’ accaduto che il 25° anniversariodell’incidente alla centrale nucleare diChernobyl sia praticamente coincisocon il nuovo gravissimo incidente diFukushima.

Quasi che l’intelligenza superioreche governa l’ordine planetario abbiavoluto ribadire l’avvertimento sull’e-strema pericolosità della tecnologianucleare, che, venticinque anni dopoChernobyl,si era andata affievolendonelle coscienze, al punto che i fansdell’atomo (non quelli encomiabilidella ricerca,bensì i componenti la so-lita macchina da guerra dello sfrutta-mento commerciale delle scopertescientifiche) si erano sentiti autorizza-ti a varare un piano di rilancio in gran-de stile del nucleare anche in Italia.

Piano che è stato letteralmente fat-to saltare in aria (non solo in Italia) dalnuovo incidente in Giappone. Per ilquale naturalmente neppure il più ac-ceso antinuclearista non ha nulla dicui rallegrarsi. Ma solamente sperareche almeno il nuovo incidente e il re-lativo sacrificio di vite umane possaservire a risvegliare le coscienze diquanti in buona fede erano pronti a

Qdare il loro avvallo alla scelta di rilan-ciare il nucleare nel nostro Paese e nelmondo.

Fu l’incidente di Chernobyl a indur-re un generale ripensamento dellapolitica energetica italiana basata sulnucleare quindi alla indizione del re-ferendum.Nella coscienza collettiva ilcomplesso dei quesiti sottoposti allo-ra a referendum venne inteso comeun sì o un no all’uso dell’energia nu-cleare in Italia e non semplicementecome un dictat all’Enel,per aggirare ilquale sarebbe bastato cambiare ra-gione sociale della società concessio-naria.

Fu quella stessa “coscienza colletti-va”, che orientò l’esito antinuclearistadel referendum e la successiva sceltadel governo dell’epoca,a guida socia-lista, in sintonia la maggioranza degliitaliani,di rivedere tutta la politica nu-cleare, sino alla decisione di chiudereCaorso.

Dall’incidente di Chernobyl sonotrascorsi 25 anni, senza che la tecno-logia nucleare abbia fatto significati-vi passi avanti. In assenza dei quali inItalia dovrebbe valere per tutti il re-sponso contrario al nucleare del refe-rendum del 1987.Per tutti,ma eviden-

temente non per la lobby del nuclea-re e dei loro sostenitori politici, incu-ranti delle più elementari regole del-la democrazia. Come quella che im-pone il rispetto dell’istituto del refe-rendum,dello spirito del referendume non solo dei suoi risvolti burocrati-ci. Tanto che sono riusciti a sfruttarepersino la tragedia di Fukushima pertentare di sterilizzare con un nuovotrucco (il finto ritiro del provvedimen-to sul nucleare) anche il secondo refe-rendum già indetto e resosi necessa-rio per dare continuità al primo, by-passato con un trucco analogo.E chesi tratti di un “finto”ritiro lo hanno fat-to capire loro stessi, parlando di unasemplice pausa di riflessione. Un rin-vio,insomma.Per il tempo necessarioa sopire nell’opinione pubblica loshock di Fukushima e poter così ri-prendere a tessere la tragica tela delnucleare.

Come se bastasse far passare unpo’di tempo perché la stessa tecnolo-gia, letale allora in Ucraina e oggi inGiappone, diventi sicura e benigna.

Per questo occorre la più vasta mo-bilitazione,immediata contro il tenta-tivo di scippo del referendum e subi-to dopo perché dalle urne del 12-13

giugno esca un segnale fortissimo e i-nequivocabile – come è accaduto inSardegna – contro la ripresa della tec-nologia nucleare in campo energeti-co.

Sarà poi necessario che la comu-nità scientifica e i governi di tutti ipaesi (meglio se sotto la guida di uncoordinamento unico mondiale) siconcentrino sulla ricerca delle fonti e-nergetiche,che oggi vengono impro-priamente chiamate alternative, mache invece dovrebbero costituire ilnucleo della soluzione del problemaenergetico.Un campo dove si ha l’im-pressione che la scienza proceda conil freno tirato. Penso agli enormi pro-gressi compiuti nel campo dell’elet-tronica,i processi di miniaturizzazioneche hanno consentito di racchiuderein un piccolo pc del peso di un chilo-grammo calcolatori che, nei non tan-to lontani anni ’70, occupavano inte-re stanze e le analogie con gli enormipannelli solari e le altrettanto enormipale eoliche, senza contare la chancedel possibile immediato utilizzo deitetti delle case che consentirebbe dinon sottrarre alle esigenze alimenta-ri del pianeta neppure un metro diprezioso terreno agricolo.

Mi pare,in conclusione,che la gran-de responsabilità di tirar fuori l’uma-nità dal dilemma riguardo al futurodell’indispensabile approvvigiona-mento energetico tocchi, in primoluogo, alla comunità scientifica mon-diale. Ma non schierandosi, come si èfatto, in parte a favore del nucleare ein parte contro,bensì unendo gli sfor-zi nella ricerca sullo sfruttamento del-le fonti energetiche naturali; parten-do dal principio, condiviso da tutti epurtroppo dimostrato dai fatti, dellagrande pericolosità della tecnologianucleare attuale.

La scienza che si divide non sullaricerca – cosa del tutto naturale – masulla anticipazione di alcune scoperteper applicazioni tecnologiche speri-mentali sulla pelle di milioni di perso-ne, fa un cattivo servizio alla causadella scienza e uno ancora peggioreall’umanità

Il giornale delle opinioni

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«Stop nucleare: referendume più ricerca sulle altre fonti»

Le analisiLibertà di pensiero

PUNTURA DI SPILLO

Lady Letizial Premier e la pettinatissimaLady Letizia fanno campagnaelettorale, ma non si capisce

in quale città si voterà al ballottag-gio: dai temi e problemi trattati,potrebbe essere Samarcanda oMiluna.

Essedi

I

di EDO PAGANI

l grande interesse che in questigiorni desta l’iniziativa di Li-bertà sui prodotti tipici piacen-

tini mi porta a ricordare mio zioAntonio Pagani venuto a mancarealcuni giorni fa. Nato a Zerbio diCaorso nel lontano 1920; egli ap-parteneva ad una famiglia nume-rosa composta da una dozzina dipersone.

Il calore umano era davvero tan-to, tanta era la volontà di fare ma,purtroppo erano tempi moltobrutti e in campagna non si “riusci-va a sbarcare il lunario”e così lo zioAntonio all’età di venti anni trovòlavoro presso un pastificio di Ca-stelsangiovanni.

Imparata l’arte del panettiere,partì per Genova aiutato da un co-noscente di nome Gimmi Garaven-ta il quale aveva sposato una bellaragazza di nome Assunta Orsi an-che lei di Zerbio; lo zio in questoambiente ritrovò un poco le sue ra-dici piacentine e prendendo il co-raggio a due mani con una gran vo-glia di fare, lavorando tantissime o-re al giorno trovò nella futura mo-glie Gioconda originaria di Zerbioe sorella di Assunta una compagnaperfetta per la vita.

Insieme decisero di aprire un ne-gozietto di salumeria e gastrono-mia nei pressi dello stadio Marassi.Questo panettiere si improvvisò sa-lumiere e gastronomo ma l’intui-

I

zione vincente però l’ebbero am-bedue quando pensarono di inseri-re in bella mostra nella vetrinettaanche i prodotti tipici piacentini.Nel frattempo nel piccolo negozio iclienti dovevano fare la fila per po-tere essere serviti per potersi porta-re a casa il salame con la goccia, lacoppa profumata, i ciccioli tagliatia fette e la pancetta, il burro e la ri-cotta del piccolo caseificio Dieci diCaorso, nonché i tortelli fatti con lazucca ed i pisarei e fasò insieme aitanti prodotti tipici genovesi.

Non di rado si notavano i gioca-tori delle due squadre di calcioSampdoria e Genoa, Skoglund, Fir-mani, Brighenti e Marocchi per ci-tare i più noti, assidui frequentato-ri della bottega. Lo zio Antonio erasolito invitare a turno noi nipoti du-rante i mesi estivi ed è così che al-

l’età di dieci anni mi portò a vede-re il mare e ricordo la mia esclama-zione di stupore: quanta acqua! Inquel periodo estivo a metà deglianni ’50 conobbi tante cose nuovedi una grande città, i miei occhi sispalancarono alla vista di tante co-se belle.

Oltre a questo lo zio ci responsa-bilizzava facendovi fare delle picco-le commissioni, in banca, in posta econsegne a domicilio per i clientipiù importanti,nel frattempo i pro-dotti tipici andavano a ruba… allespalle dei proprietari troneggiavaun quadro che raffigurava l’anticaRocca di Caorso dipinta da CamilloMinuti, uno dei tanti nipoti.

Tutti nella vita sappiamo che nonsempre vi possono essere giorni fe-lici e purtroppo lo zio di questi nedovette conoscere parecchi;vennea mancare prematuramente la bel-la e cara figlia Antonietta seguita abreve tempo dalla moglie.

Periodicamente faceva ritorno aZerbio ospitato dal nipote Luciano,nei suoi occhi vi era un velo di tri-stezza, i suoi fratelli e gli amici di in-fanzia se ne erano andati, le suegiornate trascorrevano con lunghepasseggiate nel centro del paese,ma nel suo animo gentile vi erasempre quel negozietto dove ave-va trascorso in pratica la sua lungaesistenza.

Grazie zio per averci fatto vedereil mare e conoscere cose nuove edanche “svegliato” un po’.

lle amministrative diRottofreno si é prete-so arrogantemente di

rappresentare tutto il cen-tro sinistra con una listachiamata “Il domani conSimona”. Già a partire dalnome di questa lista risul-ta tuttavia evidente l’im-postazione personalisticache ha caratterizzato que-sta vicenda, l’egocentri-smo di una candidata sin-daco che ha pensato chevincere le primarie equi-valesse a vincere le elezio-ni. Gli elettori hanno neifatti smentito questa pre-suntuosa convinzione,ma è ormai consuetudinediffusa cercare di addos-sare il proprio fallimentoad altri piuttosto che as-sumersene la responsabi-lità. Infatti il circolo PolisLab con il supporter Riz-zitiello non si stancano diattribuire colpe a tutto etutti per la cocente scon-fitta. Non vengono sfiora-ti, pare, dall’idea che laBellan abbia perso sem-plicemente perché gli e-lettori si sono accortiquanto sia priva di spes-sore politico, qualità chefa la differenza e risultadeterminante per farevincere o perdere una

A coalizione. Non si capiscedavvero come il Polis Labla possa improvvidamen-te paragonare a De Magi-stris o a Pisapia, il parago-ne davvero non regge, co-me del resto dimostrano ifatti. Risulta palese che,come più volte sottolinea-to da noi anche attraver-so questa rubrica, un can-didato di spessore riesce afare sintesi condividendoun percorso ed un proget-to, favorendo l’inclusionedelle sensibilità politichee non la loro esclusione.Con persone come Simo-na Bellan e Antonio Fran-cesco Iorio (alla secondafallimentare candidaturaper tentare di riprendersila poltrona di vicesindacotoltagli da Maserati du-rante il suo primo manda-to) non si può che perde-re, proprio perchè gli at-teggiamenti vendicativi erancorosi non pagano. SeDaniel Negri (sfidantedelle primarie) non c’èstato a candidarsi con laBellan, se Reggi ha messoin discussione lo stru-mento stesso delle prima-rie per ciò che è avvenutoa Rottofreno, se l’Italia deiValori, Rifondazione e u-na parte dei Comunisti I-

taliani hanno preferito ri-cercare «Il domani perRottofreno, magari senzaSimona», è forse opportu-no che Bellan, Iorio, Riz-zitiello etc. facciano qual-che riflessione e si assu-mano le proprie respon-sabilità, smettendo di ri-cercare in altri i motividella propria disfatta.Purtroppo però, già sap-piamo, che nemmenoquesta ennesima sconfit-ta servirà a fare ragionarechi vede il nemico ovun-que, proprio perché servi-rebbero lo spessore e l’u-miltà che sono mancati aBellan e ai suoi rancorosisodali per riuscire a faretesoro delle sconfitte.

Segretaria Italia dei ValoriPiacenza

Antonio Pagani

Il ricordo

«Quel negozio che lo zio aprì a Genova e il successograzie ai prodotti tipici piacentini esposti in vetrina»

LIBERTÀDomenica 22 maggio 2011 61

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