rassegna del 16-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 4 FERRARA________________________________________pag. 5 - 6 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 9 RAVENNA_______________________________________pag. 10 - 14 RIMINI___________________________________________pag. 15 - 20 REGGIO E._______________________________________pag. 21 - 24 MODENA________________________________________pag. 25 - 28 PIACENZA______________________________________pag. 29 - 32 AGENZIE________________________________________pag. 33 - 37 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 16-06-2011

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rassegna del 16-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 4

FERRARA________________________________________pag. 5 - 6

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 9

RAVENNA_______________________________________pag. 10 - 14

RIMINI___________________________________________pag. 15 - 20

REGGIO E._______________________________________pag. 21 - 24

MODENA________________________________________pag. 25 - 28

PIACENZA______________________________________pag. 29 - 32

AGENZIE________________________________________pag. 33 - 37

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 16-06-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Pass, Pdl in rivolta: «Non siamo dei furbetti»In consiglio Protesta contro il ritiro dei permessi Ztl. L’azzurra Castaldini e il grillino Piazza eletti in commissione

Come previsto Hera nonfirma la nuova convenzionecon i Comuni per la gestionedel servizio idrico e fa valerela validità contrattuale dellaconvenzione preesistente.Conferma dunque i 26,5 mi-lioni di euro previsti per il2011 (il nuovo testo era mi-gliorativo per gli enti locali),ma conferma anche la remu-nerazione del capitale al 7% fi-no alla fine del 2012 con buo-na pace dei referendari, in ba-se al principio giuridico che icontratti vanno rispettati. Fi-no a qui la sostanza dell’ac-cordo. In realtà i sindaci deiComuni hanno sostenutoche lo spirito del referendumimpedirebbe a Hera, fin da su-bito, di percepire il 7% e pro-pongono il recupero dei costipiù gli interessi, una sommache garantirebbe circa il 5% aHera. Chi sarà ad avere ragio-ne lo dirà la norma nazionaleche ora serve davvero e chetutti auspicano arrivi il più infretta possibile. Nella sostan-za per il momento, seppurnella piena correttezza forma-le, si elude lo spirito del refe-rendum perché per Hera noncambia nulla.«L’autorità d’ambito degli

enti locali ed Hera — si leggenella nota diffusa ieri dopo ilvertice — concordano sullavalidità dell’attuale conven-zione, nell’attesa di poter ri-prendere il percorso di con-fronto anche alla luce dellanuova normativa che sarà de-finita in seguito al referen-dum. In particolare Hera, so-cietà emiliano-romagnola aprevalente capitale pubblico,ha manifestato la piena di-sponibilità a proseguire gliinvestimenti già previsti dal-la vigente convenzione, cheper il 2011 ammontano a26,5milioni. Ato ed Hera con-tinueranno, nei prossimigiorni, l’approfondimentoper la valutazione della rica-duta in tariffa degli obiettivisopra definiti, nel rispettodel contratto esistente, deglieffetti normativi dell’esito re-ferendario, del principio del-la piena copertura dei costi edella riduzione dei volumi».In teoria la nuova convenzio-ne prevedeva un aumentodelle tariffe del 10%, ma aquesto punto si vedrà.L’accordo è sicuramente

una prova di responsabilitàreciproca perché si mantieneun livello base di investimen-ti pur conservando la remu-nerazione per Hera. Solo chel’accordo di fatto non c’è. Elo dimostra il fatto che l’as-sessore provinciale all’Am-biente, Emanuele Burgin, ieriha dichiarato che «il tema del-la remunerazione lo affronte-

remo nei prossimi giorni,perché dobbiamo aspettareun quadro normativo chia-ro». Per Hera, invece, se ne ri-parla dal primo gennaio del2013. Una soluzione alla finesi troverà, ma è chiaro che iltema del possibile taglio di in-vestimenti è un tema che siriporrà da quando si ridurrà,o cesserà, la remunerazionedel capitale.C’è poi un tema squisita-

mente politico che riguardagli amministratori di centro-sinistra. La maggior parte deisindaci è convinta di cavarse-la aggiustando la remunera-zione del capitale degli inve-stimenti idrici, una volta de-caduto l’obbligo di una so-glia del 7%. Ma siamo sicuriche l’onda di comitati e mo-vimenti che è andata a vota-re contro la «privatizzazio-ne» dell’acqua chieda que-sto e non piuttosto un cam-biamento radicale che sot-tragga l’acqua alla gestionedelle spa pubblico-private?Ieri ad esempio, in una no-ta, Sinistra e Libertà ha chie-sto di «ragionare da subitosul conferimento dell’interociclo idrico integrato adaziende interamente pubbli-

che, sottraendolo al control-lo totale o parziale di socie-tà orientate al mercato co-me Hera e Iren». E addirittu-ra due giorni fa l’Italia deiValori aveva chiesto le dimis-sioni dell’amministratore de-legato di Hera.Una cosa è certa: serve una

nuova legge il prima possibi-le, perché ora c’è un vuoto

normativo. «Reputo moltopositivamente—ha afferma-to ieri la vicepresidente dellaRegione, Simonetta Saliera— il fatto che tutti chiedanouna nuova legge al Parlamen-to. Servono paletti e normechiare entro cui operare».

Olivio [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non va giù a un pezzo del Pdl il ta-glio dei pass per l’accesso al centro deiconsiglieri comunali. La decisione pre-sa dal sindaco Virginio Merola è finitanel mirino degli azzurri Lorenzo To-massini e Daniele Carella che si sonosfogati ieri in Consiglio comunale:«Nei bar siamo accomunati ai furbettidei pass invalidi e io non ci sto - diceTomassini -. Ci saremmo aspettati undibattito in aula e invece si è sceltauna forma unilaterale senza confron-to». E Carella: «Così si creano consi-glieri di serie A e di serie B, visto chequalcuno ha già il permesso per moti-vi personali».Ma a scuotere le file dei berlusconia-

ni è soprattutto la polemica dovuta al-l’elezione — votata ieri — di ValentinaCastaldini (Pdl) alla presidenza dellaCommissione Affari istituzionali di Pa-lazzo d’Accursio, mentre al grillinoMarco Piazza va la commissione Bilan-cio. Le nomine a capo delle due com-

missioni assegnate alla minoranza so-no il frutto di un accordo tra il capo-gruppo del Pdl Marco Lisei e quello deigrillini Massimo Bugani nel nome del«dialogo tra opposizioni». Tutti conten-ti? No, perché la delibera bipartisan

non è stata votato dal berlusconianoTomassini: «Non condivido i criteri as-sunti per arrivare alla candidatura del-la Castaldini. Il mio partito continua anon premiare il merito». Dopo la sedu-ta del Consiglio, il capogruppo Pdl Mar-co Lisei, che Tomassini aveva invitatoa dimettersi, ha messo ai voti la pro-pria riconferma: alla fine sono stati tut-ti d’accordo, compreso Tomassini cheè tornato sui suoi passi. «Siamo al para-dosso — commenta a caldo Lisei —.Lorenzo mette alla berlina il partito so-lo perché non ha ottenuto quello chevoleva». Anche la Castaldini, nel suo di-scorso in aula, non ha risparmiato unastoccata al rivale: «La mia nomina è ga-ranzia di un nuovomodo di fare politi-ca - dice la consigliera di area ciellina-. Questo è il momento di fare un’oppo-sizione seria in città. Cominciamo a co-struire e smettiamo di distruggere».Soddisfatto il grillino Piazza: «Questoconsiglio comunale sta dimostrando

di avere le carte in regola per romperecon il passato». E il capogruppo del Mo-vimento Cinque Stelle, Massimo Buga-ni, garantisce: «Laddove ci sarannopunti di contatto, lavoreremo con il re-sto dell’opposizione».I malumori di Tomassini rischiano

di mettere in crisi l’elezione della pi-diellina Ilaria Giorgetti alla presidenzadel Quartiere Santo Stefano, l’unico an-dato al centrodestra. Due consiglieri vi-cini a Tomassini — Mario De Domini-cis e Simone Alcione— potrebbero do-mani rifiutarsi di votare la Giorgettiper ripicca verso il partito. Ancora scos-so dalle polemiche interne, il Pdl si riu-nirà stasera al Baraccano per un’assem-blea pubblica convocata dal vice-coor-dinatore cittadino Galeazzo Bignami eda Davide Nanni, il portavoce dell’asso-ciazione «Più Bologna» che chiede unrinnovamento del partito.

Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA

«A rischioi 19 postidegli uominidei semafori»

Via le auto Dal cortile del Comune

Pressing sindacale

Inaugurazione con protesta

La multiutility: avanti coi vecchi accordi (e i guadagni)

Partiti in ComuneBudget ridottodel 20 per cento

Hanno detto

Sinistra e LibertàBisogna sottrarresubito il ciclo idricoal controllodi società orientateal mercato

Simonetta SalieraServono palettie regole preciseentro cui operareOra toccaal Parlamento

Emanuele BurginIl tema dellaremunerazionesarà affrontatocon un quadrodi norme chiaro

❜❜

❜❜Il Comune si deveimpegnare per tutelare ilavoratori di Hera Luceche rischiano il posto,dopo che l’azienda haperso la gara per lagestione dei lampioni edei semafori. È larichiesta dei sindacatiFilctem-Cgil, Flai-Cisl eUilcem. I 19 lavoratoriche si occupavano deilampioni e dei semaforibolognesi rischiano,infatti, di finire inmobilità dopo che unconsorzio (composto daCpl Concordia eun’impresa francese) si èaggiudicata il bando diPalazzo d’Accursio per lagestione dei servizi daluglio. «Abbiamo chiestoun incontro con la nuovaimpresa aggiudicataria— spiegano i sindacati,che non escludono unamobilitazione —. Heraluce, con incoerenzarispetto allaresponsabilità socialepubblicamentesostenuta, ha dichiaratodi voler procedere allamessa in mobilità deilavoratori e quindi alloro licenziamento».Da qui la richiesta allamultiservizi di assumersila responsabilità delproblema per trovareuna soluzione e alComune di farsi garanteper i lavoratori.

«Dieta» per i gruppi

❜❜

In attesa (o no) del Civis, al confine con San Lazzaro è statoinaugurato ieri il sottopasso della rotonda Decorati,riservato ai mezzi pubblici, come la corsia centrale di viaDozza. Ma residenti e negozianti stanno già protestando.

Acqua, Hera e i Comunicongelano il referendum Palazzo d’Accursio continua a

tagliare i costi della politica. Dopo lacura dimagrante a cui sono statisottoposti gli stipendi dello staff delsindaco, stessa sorte toccherà aigruppi dei partiti e alle commissioniconsiliari, con una sforbiciata del 20%e un risparmio di 25 mila euro l’anno.Così ha deciso la riunione deicapigruppo che ha approvato il pianodella presidente del Consiglio SimonaLembi (Pd) e della sua vice, PaolaFrancesca Scarano (Lega Nord). Per laseconda metà del 2011, i gruppiavranno a disposizione 115 mila euro,da suddividere in base al numero deicomponenti. In prospettiva significaun risparmio di 25 mila euro spalmatosu 12 mesi (nel 2010 il budget erastato di 255 mila euro). È stato ridottoil personale di assistenza allecommissioni, ai gruppi e al Consiglio,che passa da 32 a 25 unità. Ediminuisce pure il numero di stanze adisposizione dei consiglieri comunali:bocciata la richiesta del Pdl chesperava di averne una in più.«Continueremo a chiederla, visto cherimangono parecchie stanze nonassegnate», dice il capogruppo deiberlusconiani Marco Lisei. Nelfrattempo, Stefano Aldrovandi, excandidato sindaco e ora consigliere«semplice», ha deciso di cambiare ilnome del proprio gruppo: non piùlista Aldrovandi, ma «Bologna 2016»:«Indica la sfida delle prossime elezioni. Il nostro obiettivo è fare ripartireBologna tra cinque anni, in questomandato non si muoverà molto».

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Civis, ecco il nuovo sottopasso

Dopo il voto Confermato lo stop alla nuova convenzione da 68.5 milioni

11CronacaCorriere di Bologna Giovedì 16 Giugno 2011

BO

Codice cliente: 211252

3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA � V

@GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.michelesantoro.itwww.fiom.cgil.it

IL SEGRETARIO

Sopra, Susanna Camussodella Cgil presentealla festa della Fiom.A destra, Villa Angeletti

MARCO BETTAZZI

LUCA SANCINI

LA FIOM sceglie Bologna per ce-lebrare i suoi centodieci anni divita e lotta. E, a parte le solite mo-tivazioni di agevole accessibilitàda tutte le parti del Paese, c’è l’in-tenzione di rendere omaggio aduna delle federazioni che negliultimi anni è stata di fatto la pro-tagonista di accordi importanti escioperi riusciti. La Fiom bolo-gnese ha schierato per l’organiz-zazione della quattro giornate500 tute blu, per un lungo weekend tra dibattiti, presentazionedi libri, mostre, reading letterarie concerti, che inizierà stamatti-na alle 11 al Teatro Comunale,con il saluto del presidente dellaRegione Vasco Errani e gli inter-venti di Susanna Camusso segre-tario generale Cgil, degli storiciPaul Ginsborg e Marco Revelli, diTiziano Rinaldini della Fonda-zione Sabattini e, padroni di ca-sa, Maurizio Landini segretariogenerale delle tute blu Cgil e Bru-no Papignani segretario dellaFiom bolognese. Nel pomeriggio

in piazza XX settembre, l’inau-gurazione vera e propria della fe-sta con il sindaco Virginio Mero-la. Alle 20.30 il dibattito «Demo-crazia, Costituzione, lotta per illavoro», con tra gli altri Nadia Ur-binati e Stefano Rodotà, PaoloFlores d’Arcais, il segretario del-la Cgil bolognese Danilo Gruppi.

Domani la festa si trasferisce avilla Angeletti per il grande show

televisivo di Santoro mentre sa-bato sera, di nuovo in piazza XXsettembre, alle 20,30 la parolapasserà alla politica, restandosempre sul tema del lavoro, conun dibattito che riunirà sul palcotutti i leader della sinistra italianada Pier Luigi Bersani, segretarioPd a Nichi Vendola, segretario diSel e Antonio Di Pietro leaderdell’Idv intervistati dalla giorna-

lista della Rai Lucia Annunziata. Domenica sono due gli ap-

puntamenti: in piazza XX set-tembre alle 20,30 l’intervista aSusanna Camusso, segretariogenerale della Cgil. In piazza VIIIagosto il concerto con gli artisti,che si esibiranno tutti senza per-cepire cachet; sul palco dalle21.30 Luca Barbarossa, FiorellaMannoia, Paola Turci e Andrea

Dice alla vigilia Landini, il leaderFiom, che conosce benissimo larealtà locale avendoci fatto il sin-dacalista per lungo tempo: «Re-gistriamo con favore che si dicada parte delle imprese che quinon c’è la Fiat e si pensi ad un al-tro modello. Siamo interessati edisponibili, del resto a Bologna ein Emilia-Romagna c’è radicatauna tradizione di innovazionenei i rapporti tra lavoro e impre-se. Ci sta meno bene l’idea di unoscambio flessibilità degli oraricon meno precarietà. Quest’ulti-ma non fa bene alle imprese,puntino piuttosto alla qualità deiprodotti e ci troveranno pronti adiscutere».

Nel frattempo si è risolto il ca-so della sovrapposizione tra il fe-stone della Fiom e l’anteprimadella Par Tòt Parata di sabato,che aveva in programma unaperformance sulla Scalinata delPincio domani sera: gli artisti«sfrattati», introdurranno lospettacolo di Santoro domani aVilla Angeletti, con una breveperformance.

Il caso Bersani, Vendola e Di Pietro alla kermesse organizzata da oggi a domenica in piazza XX settembre

Festa delle tute blu con i big del centrosinistraLandini apre a Vacchi: “L’Emilia non è la Fiat”

Rivera. Intanto le parole dei gior-ni scorsi del presidente di Unin-dustria Bologna, Alberto Vacchi,che ha parlato di Bologna comedi un nuovo laboratorio per le re-lazioni industriali, ha trovato inFiom orecchie attente.

L’apertura degli industriali èvalutata come una cosa “interes-sante e importante”, preferendoperò non scendere nei dettagli.

Il presentatore alla conferenza stampa

Il ribaltone di Red Ronnielascia la Moratti e corteggia RonchiMILANO-Bologna solo andata. RedRonnie è tornato ieri sotto le Due tor-ri, sognando un futuro in città: «Mipiacerebbe stare a Bologna, confidoche il nuovo sindaco faccia quello cheha promesso, cioè ripartire dalla cul-tura» ha detto il presentatore, che haaggiunto: «Tra l’altro io ho sostenutoAlberto Ronchi, attuale assessore al-la Cultura, quando era stato fatto fuo-ri dalla giunta di Vasco Errani. Biso-gna dire che le candidature non sonoil mio forte».

Scherza ora, Red Ronnie, dopo l’u-ragano che lo ha travolto a seguitodell’appoggio di Letizia Moratti a Mi-lano: «Ho ricevuto una valanga di of-fese da parte delle squadracce di In-ternet, con un attacco virale durato 11giorni, al ritmo di 2 post al secondo».

E così ieri era a Palazzo Malvezzi,ufficialmente per un pranzo con il vi-cepresidente della Provincia Venturi.Ha incrociato i riflettori della confe-renza stampa di Michele Santoro, do-ve è stata presentata la serata-even-to di venerdì per i centodieci anni del-

la Fiom. Sarà anche per questo cheRonnie ha constatato “il rinascimen-to rosso, o meglio arancione” in attonella politica italiana. Il vento è cam-biato, «sono ancora un rivoluzionario,perché agisco solo in nome dell’ami-cizia con le persone». Escluso un suoritorno nel capoluogo lombardo

(«Non credo lavorerò più a Milano»), ilsuo futuro sembra essere qui. «Nonabbiamo pensato a una sua colloca-zione - assicura Giacomo Venturi -ma uno come Red Ronnie non ne habisogno».

(e. c.)

“Per l’appoggioa Letizia ho ricevutouna valanga di offesevia Internet.A Milano non ci torno”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

BOLOGNA - Fatto Quotidiano ER

5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

FERRARA - Carlino

6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

FERRARA - Estense.com

Hera si veste di verde: inceneritore nei limiti Il dopo referendum: “C’è tempo per nuove leggi”. E sul 65% di differenziata: “Nessuno ce la farà”

Vale 65 milioni la ricaduta dell’attività di

Hera nel territorio ferrarese. A livello di Gruppo sono stati distribuiti 1 miliardo e 600 milioni. Sono i dati principali del

bilancio di sostenibilità per l’anno 2010 che Hera ha presentato questa mattina al Ridotto del teatro comunale. Una

voce che, come ha spiegato il responsabile del documento Filippo Bocchi, “riguarda gli aspetti sociali ed ambientali. È

un bilancio volontario – ha rivendicato –, solo 30 delle prime 50 aziende quotate in borsa lo pubblicano”.

Il suo estensore lo ritiene “positivo, anche se qualche obiettivo fissato in precedenza non è stato raggiunto”. Nel

Ferrarese, il gruppo dichiara appunto di aver distribuito complessivamente una ricchezza di 65 milioni, di cui 43 di

valore aggiunto (si compone di stipendi, dividendi, imposte e canoni agli enti locali, sponsorizzazioni), mentre oltre 21

sono andati ai 353 fornitori con sede nel territorio.

Gli investimenti dichiarati ammontano a 16,9 milioni, di cui 11,5 nel ciclo idrico. Alcuni interventi specifici hanno

riguardato la sostituzione delle reti gas in ghisa, il nuovo depuratore per l’ospedale di Cona, la fognatura per eliminare

gli scarichi non depurati a Porotto, il rifacimento della rete fognaria ed il sollevamento di via Ferrara a Portomaggiore, il

collegamento dell’impianto di Francolino (eliminato) con quello di Ferrara e la ricerca delle perdite idriche. Proprio su

questo punto, l’amministratore delegato Chiarini ha dichiarato che nel nostro territorio “si registrano perdite tra le più

basse a livello nazionale”.

La rilevazione della soddisfazione della clientela è stata affidata ad un ente esterno, secondo cui, in una scala da 0 a

100, il gruppo ottiene il punteggio di 76 (70 è la soglia dell’elevata soddisfazione). Le emissioni in atmosfera

dell’inceneritore di Ferrara sono mediamente pari al 7% del limite di legge, ossia nemmeno un decimo del massimo

consentito. Nel 2010 la raccolta differenziata ha interessato il 49% dei rifiuti, con un aumento di 3 punti rispetto all’anno

prima; il conferimento in discarica è stato limitato al 25%. Una legge pone l’obiettivo del 65% di differenziata entro il

2012, “ma si tratta di una disposizione ordinativa, non perentoria – ricorda Chiarini –, nessuna città ce la farà. Il nostro

piano industriale – prosegue – prevede di raggiungere tale obiettivo intorno al 2015; in ogni caso l’Unione europea sta

spostando la sua attenzione dalla raccolta all’effettivo riciclo”. A Ferrara già oggi sarebbe riciclato il 90% di quanto

raccolto.

7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

FORLI’ CESENA - Voce

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FORLI’ CESENA - Voce

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

FORLI’ CESENA - Carlino

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RAVENNA - Voce

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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RIMINI - Voce

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RIMINI - Carlino

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RIMINI - Corriere

21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

REGGIO EMILIA - 24Emilia.com pt1

22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

REGGIO EMILIA - 24Emilia.com pt2

23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

REGGIO EMILIA - Informazione

4 GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011 IL FATTO D

Gli effetti del referendumDOPO IL VOTO Ecco perchè il 7% di remunerazione garantita era di centrale importanza per Bazzano e Viero

Banche e acqua, il sì frena il businessL’intreccio tra Iren e il fondo F2i: il gigante del servizio idrico va kodi Simone Russo

Privati in fuga da Iren dopo ilreferendum? Di sicuro una

serie di progetti che erano statimessi in cantiere e che ruotava-no intorno al business dell ge-stione dell’acqua, rischiano disubire una battuta d’arresto. Inparticolare sarebbe in bilico l’i-dea di un polo di livello nazio-nale leader nel settore idrico.

Un progetto che vede coin-volti in prima linea da una par-te F2I - Fondi Italiani per le In-frastrutture SGR S.p.A e dall’al -tra Iren.

E’ probabile che quando Vie-ro e Bazzano presidente e diret-tore generale Iren, auspicava-no la vittoria del no al referen-dum, avessero in mente pro-prio il rischio di “af fondamen-to” di questa operazione. Unprogetto ambizioso e ad alta re-munerazione, come è nello sti-le di F2l.

Il profiloMa cosa c’è dietro questa si-

gla sconosciuta al grande pub-blico ma assai nota nel mondoeconomico e finanziario? Sitratta di una società italiana chesi occupa di gestione del rispar-mio, in particolare è titolare diun fondo (F2i) che effettua in-vestimenti nelle infrastrutture.Il fondo ha acquisito diversepartecipazioni dalla sua nascitaad oggi e fa business nei diversisettori di riferimento. In parti-colare F2i è attiva in gas, acqua,energie rinnovabili, trasporti,aeroporti e telecomunicazio-ni. Una attività ampia, che è so-stenuta tra gli altri dalle banchee dalla Cassa depositi e prestiti.Gli azionisti infatti sono per unterzo circa istituti bancari, perun altro 50% casse previdenzia-li e fondazioni bancarie, e perla restante parte assicurazioni eistituzioni finanziarie dello sta-to. Ovvero la Cassa deposito eprestiti, che è controllata al70% dal Ministero dell’Econo -mia e delle Finanze e che è ilpotentissimo ente pubblicoche finanzia investimenti delloStato e degli altri livelli (regio-ni, province e comuni).

Alla guida di F2i c’è VitoGamberale, manager pubblicodi lunghissimo corso che stacreando, con questa operazio-ne, un nuovo grande potere e-conomico che mette insiemebanche e servizi pubblici. Se-condo i più malevoli, in realtàmetterebbe i servizi pubblici inmano alle banche, fatto che stacreando qualche malumore.

Le nostre tascheChe c’entra Iren con tutto

questo e con il referendum? Isogni di gloria (o di egemonia)del fondo passano come dice-vamo anche attraverso il busi-ness della gestione di gas e ac-qua. E qui entra in gioco Iren at-traverso Iren Acqua e gas. Scri-ve Milano Finanza dello scorsoprimo giugno: «L’idea del fon-do è infatti quella di creare unpolo nazionale con Iren (obiet-tivo per il quale ha una quotadel 40% di Mediterranea delleAcque), tuttavia se passasse ilsecondo requisito del referen-

dum (cosa che poi è accadutacontro ogni pronostico, n-dr)verrebbe meno la clausolache riguarda la remunerazionedel capitale compromettendo-ne di fatto lo sviluppo». Eccoche i nodi vengono al pettine.

Iren acqua e gas e F2i idricasono socie nella società SanGiacomo srl (diciamo una evo-luzione di Mediterranea delleacque citata sopra) che gesti-sce il servizio idrico integratogenovese. Ma il business si do-veva espandere ben oltre i limi-

ti comunali e regionali. San Gia-como, che di fatto è la versione3.0 della originaria municipa-lizzata di Genova, avrebbe do-vuto acquisire dimensioni digestore di livello nazionale, co-me comunicato da F2i e Iride(poi fusa con Enìa) in un comu-nicato del 2010.

La sfidaOra stando a fonti del web,

F2i garantisce rendimenti ditutto rispetto agli investitori,del circa 15%, cosa che sarà più

difficile da realizzare senzaquel 7% garantito sull’acq uadalla legge abrogata.

I dubbi di F2i di fronte allenuove prospettive segnate dalreferendum indicano che lapartita da giocare è ora una so-la. Investire sull’acqua e in par-ticolare sulla rete, è obbligato-rio: lo impongono tra l’a l t ronorme europee che stabilisco-no alti standard in materia. Ilpubblico da solo non ha le ri-sorse per farcela. Come recu-perare le risorse?

Il primo cittadino spera in una nuova legge per salvare gli investimenti in un’ottica pubblica

Referendum bis, il no di DelrioIl sindaco boccia l’idea di una consultazione per lo scorporo della rete idrica

LA POLEMICA

I l referendum comunale che il Prc diReggio Emilia e' pronto a lanciare

per scorporare il servizio idrico da I-ren e' una ipotesi «da non perseguire»secondo il sindaco Graziano Delrio,perche' «se si inseguono estremisminon sostenibili il Paese tornera' facil-mente in mano alla destra».

L'ipotesi e' invece accolta a bracciaaperte dal Movimento a cinque stelle,purche' la consultazione cittadina siapromossa «dal basso» da cittadini e co-mitati senza bandiere di parte. La pro-posta di Rifondazione comunista pia-ce infine anche al consigliere regiona-le dell'Idv Matteo Riva che, pur a titolopersonale, sarebbe disponibile a con-tribuire alla raccolta delle firme.

Il referendum comunale, dice dun-que il sindaco, «mi pare una ipotesi danon perseguire che impoverirebbemolto anche il valore delle nostre a-ziende e determinerebbe una societa'a totale gestione pubblica con mecca-nismi che, come sappiamo, nel passa-to non hanno mai funzionato in manie-ra efficiente». E' dunque «una posizio-ne da non perseguire, ma e' una di-scussione che si puo' fare e di cui va-

Vito Gamberale, ad di F2i

luteremo gli effetti». La gente, spiegaancora Delrio, «vuole poter pagare inmaniera trasparente le tariffe, vuole unbuon servizio efficiente, vuole che lereti idriche non perdano il 30 o il 40%mentre in Germania perdono il 7%. Sein questi anni siamo riusciti a Reggio afare in modo che le nostre perdite sia-no piu' simili a quelle tedesche che aquelle italiane, non capisco quale sia ilproblema. Volete che l'acqua sia gra-tis? L'unico modo e' mettere le tasseper compensare gli investimenti».

Sugli scenari aperti dal voto referen-dario il sindaco prosegue il ragiona-mento: «Intanto ci godiamo una vitto-ria che e' di chi pensa che i beni comu-ni vadano difesi, e chi ha impedito colsuo voto che avvenisse una privatizza-zione forzata delle aziende municipa-lizzate, della loro storia, e che avvenis-se una svendita del patrimonio dei Co-muni che quelle aziende rappresenta-no». In secondo luogo «il Paese ha det-to con forza che gli investimenti sul-l'acqua vanno difesi, protetti e control-lati in maniera forte. L'esperienza chenoi abbiamo, che ci porta ad esserecon le migliori esperienze europee e

non con la media italiana, e' quella dichi ha la proprieta' totale delle reti, ilcontrollo totale delle tariffe e puo' ge-stire le erogazioni con un misto pub-blico privato che fino ad oggi ci ha resoefficienti e permesso di controllare icosti e continuare a fare investimenti,perche' nelle fogne e nel sistema idri-co bisogna continuare a investire. Aquesto punto si riparte da quello chedice la Comunita' Europea e cioe' cheil costo degli investimenti va comun-que coperto». Sulla remunerazione, in-vece, «bisogna che scenda in campo lapolitica per armonizzare i segnali chearrivano dal Paese. I referendum sonoabrogativi, non determinano un nuo-vo quadro legislativo operativo. Nonvorrei che qualcuno pensasse che sipossa ritornare ai Comuni che proget-tano le fogne e le tubature. Primo per-che' i Comuni non possono assumerenuovo personale, e secondo perche' ilmisto pubblico-privato, quando il pub-blico e' in posizione preminente, da'criteri di efficienza adeguati sia a con-trollare le tariffe che a garantire quali-ta'. Aspettiamo quindi il dialogo in Par-lamento».

24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

REGGIO EMILIA - Informazione

GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011 5EL GIORNO

Il capogruppo Pd in consiglio comunale boccia le richieste Idv e stuzzica i “grillini”

«Via Viero? No, ci vada Silvio»Vecchi: «Con Iren studiamo un nuovo equilibrio costi - servizi»

n «Voto”civico”?A Reggio dobbiamocogliere questatendenza che ciavvantaggia madobbiamo aprirci dipiù»

Giovannini: «Ora a rischio anche Fcr»«Dire come fa Delrio, che dopo il referendum l’acqua resta pubblica, quando l’Azienda che la gestisce è quotata in borsa pare unbella arrampicata sugli specchi: la naturale conseguenza del referendum dunque, dovrebbe essere quella di scorporare il ramo acquada Iren, cosa che naturalmente il PD rifugge». Lo ha detto il consigliere comunale della Lega Giacomo Giovannini (foto). «Sarebbepoliticamente divertente vedere questi sedicenti “vincitori” del referendum ostacolare ora una iniziativa come quella ventilata dadiverse parti di un referendum comunale in merito. Ciò che non diverte è l’incertezza che si crea in generale sugli investimenti ed inparticolare sulla ricaduta dei dividendi per i soggetti pubblici che detengono azioni: non solo il bilancio del Comune ma, ad esempio,di Fcr di cui tra poco, si tornerà a discutere per l’acquisizione di 10 milioni di euro di azioni Iren dal Comune di Reggio».

No alle dimissioni del diret-tore generale Iren Andrea

Viero chieste dall’Idv; ripensareIren su nuove basi e partendodalla bozza - Bersani sulla gestio-ne acqua; dialogare con il civi-smo di centrodestra che si è e-spresso nel referendum controla linea del governo. Questa laricetta del dopo voto messa ne-ra su bianco dal capogruppodel Pd in consiglio comunaleLuca Vecchi. Non mancano nelmenù le stoccate polemiche aigrillini e al Governo di centro-d e s t ra .

-Capogruppo Vecchi, l’IdvLiana Barbati chiede la testadi Viero dopo il referendum.Che ne pensa?

Più che Viero se c’è qualcunoche dovrebbe andare a casa èBerlusconi e la sua maggioran-za, visto che si è votato su quat-tro quesiti, su quattro provvedi-mento del governo e gli eletto-ri, compresi molti del centrodestra sono andati a votare si;

-Il referendum ha premia-to i comitati del referendumma senza il supporto deipartiti il quorum non sareb-be stato raggiunto. Quale le-zione trarre dal voto?

Le elezioni amministrativeprima e i referendum poi hannomandato un segnale inequivo-cabile alla maggioranza di que-sto paese, hanno segnato unforte risveglio civico, con parti-colare attenzione al bene comu-

ne piuttosto che agli interessiparticolari del premier. Nelnord questo risveglio civico hapremiato i candidati con la mi-gliore proposta politica, ha pre-miato in particolare il Pd e ilcentro sinistra. A Reggio dob-biamo cogliere questa tenden-za che complessivamente ci av-vantaggia ma dobbiamo aprircidi più, assecondare il protagoni-smo della migliore coscienza ci-vica di questa città, lavorare perconnetterlo con il centro sini-stra. Di fronte alla debolezza delcentro destra il nostro atteggia-mento non può essere di auto-sufficienza ma il più inclusivopossibile.

- Dopo il voto le bollette I-ren aumenteranno? Cosa sipotrà fare senza gli investi-menti dei privati?

Allora diciamo subito una co-sa: il referendum ha abrogato u-na pessima legge del GovernoBerlusconi, una legge che a-vrebbe accelerato, forzatamen-te, la privatizzazione del servi-

zio idrico. Ora serve una nuovalegge, che riempia un vuotonormativo, che sappia interpre-tare al meglio lo spirito del re-ferendum orientato ad una piùmarcata pubblicizzazione del

servizio idrico. Non è sufficien-te porre solo il tema della gestio-ne. Il grado di rispondenzaall’interesse pubblico si misurasu tutta la filiera. Serve una leg-ge che istituisca un autorità dicontrollo, sul prodotto e sulletariffe, che salvaguardi la pro-prietà pubblica delle rete e cheorienti la gestione a fini di pub-blica utilità.

A Reggio non siamo all’annozero. Siamo una realtà con unalunga tradizione di investimen-to sul carat tere pubbl icodell’acqua. Certo, alla luce delreferendum tutto questo nonbasta.

C’è una ricetta per tenereinsieme bollette eque e inve-stimenti?

Occorre aprire anche con l’a-zienda un confronto e avere lacertezza di una gestione total-mente orientata a interessi pub-blici, capace di trovare il giustoequilibrio tra calmierazionedelle tariffe, garanzie degli inve-stimenti futuri, e qualità del ser-

vizio. E’ un lavoro che non si fain due giorni, ma è la traiettoriache dobbiamo intraprendereanche attraverso un confrontofranco e trasparente con l’a-zienda di cui siamo azionisti dima ggioranza.

Il Movimento Cinque Stel-le accusa il Pd di essere salitotardi sul carro referendarioe di aver cambiato idea ri-spetto al passato sull’acquapubblica. Come risponde?

«I Grillini sembra quasi cheabbiano bisogno ogni giorni diindividuare un nemico. Stiamoal merito, lavoriamo per imple-mentare il grado di pubblicizza-zione del servizio idrico, nonsemplifichiamo inutilmente aslogan, cerchiamo di essereconsapevoli tutti che Reggio E-milia ha una lunga e storica tra-dizione di qualità pubblica delservizio. Lavoriamo con con-cretezza per corrispondere almeglio allo spirito uscito dalleurne di domenica».

(sir)

25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

MODENA - Carlino

••5MODENAPRIMOPIANOGIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

DOPOILREFERENDUM PDLALL’ATTACCO LAREPLICASecondo il centrodestrail sì al referendumprovocheràun aumento delle bollette

I rappresentanti dei comitatinegano e auspicano l’iniziodi una discussione politica

ALL’INDOMANI dell’esito delreferendum, il centrodestra, tra-mite alcuni dei suoi esponenti(Nicola Rossi per la Lega, AndreaLeoni, Luca Ghelfi ed Enrico Ai-mi per il Pdl) hanno subito spen-to l’entusiasmo di chi festeggiavala vittoria del sì, soprattutto perquanto riguarda il quesito sullaprivatizzazione dell’acqua e sul di-vieto di far ricadere sulle tariffe laretribuzione per gli investimentidel gestore. «Vedrete, in questomodo Hera alzerà le tariffe». Nonpotevano essere d’accordo i leadedei comitati per il referendum, Li-dia Castagnoli e Mauro Solmi.«Non stupiscono le dichiarazionidel Pdl modenese sul futuro dellagestione della rete idrica a Mode-na — dicono i due in una notacongiunta — Dopo che per mesiil ministro Ronchi ha pubblica-mente mentito in ogni sede dicen-

do che la sua Legge - oggi abroga-ta dal Referendum - ottemperavaad un obbligo comunitario (argo-mentazione regolarmente conte-stata dai Comitati e sbugiardatadalla stessa Corte Costituzionalecon l’ammissione del relativo que-sito referendario), dopo che permesi i paladini della privatizzazio-ne dell’opposizione modenesehanno dibattuto in Consiglio ca-villando tra proprietà e gestionedell’acqua, negando che la LeggeRonchi privatizzasse alcunchè (di-chiarazioni fortunatamente affida-te alla prova di regolari registra-zioni dei Consigli, e non a “illegit-time” intercettazioni), ecco cheoggi dicono il contrario conse-gnando il valore straordinario delrisultato referendario ad una me-schina contrapposizione elettora-le, che nulla ha a che vedere conla questione oggi sul tavolo.

Nell’esprimere profonda delusio-ne per il modo in cui gran partedell’opposizione di Modena e pro-vincia ha strumentalizzato il Refe-rendum — continua la nota — ilComitato Modenese per l’acquaPubblica informa che chiamerà

presto ad un tavolo di confrontosia gli organismi provinciali pre-posti al controllo sulla gestionedel servizio idrico, sia le forze poli-tiche che hanno appoggiato lacampagna referendaria: da quelleche lo hanno fatto in modo incon-dizionato fin dall’inizio, a quelleche in corso d’opera hanno modi-ficato il proprio atteggiamento e

mostrato una nuova sensibilità edisponibilità al suppporto. Sap-piamo bene che non sarà un con-fronto facile, e che alcuni espo-nenti modenesi della maggioran-za hanno idee diverse da quelledel Comitato promotore, poichèritengono il cosiddetto “modelloemiliano” sufficiente garanziaper la soluzione del problema. Maquesti esponenti politici sanno be-ne di avere oggi un obbligo istitu-zionale imprescindibile. E a que-sto noi li chiamiamo. Fuori peròda sterili e mortificanti scontrielettorali. Il referendum — con-cludono Solmi e Castagnoli — èstata un’occasione di voto popola-re, non elettorale. A quello i citta-dini penseranno a tempo debito,ma se Modena non tornerà a farebuona politica, i problemi non sa-ranno risolti, a partire dalla gestio-ne dell’acqua come bene comu-ne».

SUI REFERENDUM e la soddi-sfazione del Pd relativa alla vittoriadei «sì», Eugenia Rossi, consiglierecomunale dell’Idv, replica al consi-gliere Francesco Rocco del Pd: «Il26 aprile 2010 è stato da me presen-tato in consiglio comunale l’ordinedel giorno sul riconoscimentodell’acqua come diritto universalee del servizio idrico come serviziopubblico — spiega Rossi — Risul-tato: bocciato con voto favorevoledei soli Idv, Sinistra per Modena eModena a cinque stelle, travoltodal voto contrario di 12 consiglieridel Pd, unici contrari dato che iconsiglieri del Pdl si sono astenutie si sono astenute pure, e lo voglioricordare, quattro consigliere delPd che evidentemente hanno sapu-to entrare nel merito del problemacon maggior cautela eproblematicità di quanto faccia, an-cora oggi, il consigliere Rocco».«Oggi leggo la dichiarazione delconsigliere Rocco — aggiunge Ros-si — con stupore e con reiterataconsapevolezza scopro che non rie-sce a entrare nel merito dei proble-mi e, mancando di qualsiasi argo-mentazione politica e di rispettodel vero, preferisce seminare fangosu me. Mi sarei dovuta aspettarequalcosa di diverso da un ex mili-tante del partito di Craxi? Nè piùnè meno che illazioni politicamen-te risibili e vuoto totale nell’ affron-tare i contenuti, che sono quelli,che interessano gli elettori che han-no dimostrato capacità critiche e

decisionali ben più rispettabili del-le chiacchiere e a cui non interessa-no i miei supposti ‘problemi politi-ci individuali’ e tanto meno unamia ‘maniacale e incomprensibileanimosità politica e personale neiconfronti del Pd’. Non mi risultache Rocco abbia preparazione psi-coanalitica per entrare nel merito.Resta il mio chiarimento agli eletto-ri: andate a vedere su internet e sulmio sito il mio ordine del giorno,magari ascoltate anche gli interven-ti in consiglio comunale e giudica-te da voi stessi. Ma voglio comun-que dare una occasione al consiglie-re Rocco: ripresenterò l’ordine delgiorno e mi auguro che, alla lucedei risultati dei referendum,dell’esultanza del sindaco e di tuttii dirigenti del Pd, questa volta tuttii consiglieri Pd lo approvino».

EUGENIA ROSSI (IDV) REPLICA A ROCCO

‘Pd incapace di affrontarei temi che premono alla gente’

Mauro Solmi e Lidia Castagnoli,del Comitato Modenese perl’acqua Pubblica, hannoreplicato al Pdl

«Tariffedell’acquapiùcare?E’solopropagandaelettorale»

I leader dei comitati: «Piuttosto convochiamo un tavolo di discussione»

La consigliera dell’Idv EugeniaRossi

PROGRAMMA«Occorre un confrontosulla gestionedel servizio idrico»

26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

MODENA - Informazione

L’INFORMAZIONE il Domani GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011 13

FINALE Il sindaco Ferioli ha presentato la sua squadra di governo. Lisa Poletti avrà le deleghe ai giovani

Una sola donna nella nuova giuntaD’Aiello rinuncia alla carica di vicesindaco: «Ho fatto un passo indietro»

di Manuele Palazzi

Cinque assessori e una so-la donna. A due settima-

ne dall’esito del ballottaggiola nuova giunta di Finale èpronta per mettersi a lavoro.Ieri mattina in Municipio ilsindaco Ferando Ferioli hapresentato la sua squadra digoverno (n el l af ot o). Rispettoalle notizie trape-late in queste set-timane le unichenovità riguarda-no l’ingresso ingiunta di StefanoStipa che guide-rà l’assessorato aWelfare e Sanitàe la rinuncia did’Aiello alla cari-ca di vicesinda-co. Nuovi incari-chi anche per ilsindaco che ha deciso di te-nersi le deleghe ad Ambiente,citando il suggerimento deigrillini, Sicurezza, Sport e Ur-banistica. Daniele Monari, u-nico massese in giunta, sarà ilnuovo vicesindaco, nono-stante il boom di preferenzead Angelo d'Aiello comunquericonfermato allo Sviluppo.

«Ho voluto fare un passo in-dietro per salvaguardare gli e-quilibri territoriali con Massa,mettendo da parte l'orgogliopersonale - ha spiegato d’Aiel -lo visibilmente amareggiato -Sono tranquillo e contentodella squadra». L'unica donnatra gli assessori è Lisa Poletti,ma Ferioli traballa a sentir par-lare di quote rosa. «L'ho sceltaperché ha dimostrato di esse-re grintosa e molto disponibi-le durante la campagna eletto-

rale - ha spiegato il sindaco - Laconosco da 20 anni e mi a-spetto molto da lei. E’ u n ' i-strionica, conosce tanti mon-di, ha tanta forza e grandi pro-ge t t i » .

Grandi aspettative anche suMassimiliano Righini, unicorappresentante ‘ci vi co ’ ingiunta (oltre al sindaco), alla

FINALE Danneggiata la vettura di proprietà di un custode di un’azienda agricola

Colpo di fucile contro un’autoForse una vendetta per vicende personali. Indagano i carabinieri

BASSA

IL CAMBIODELLA GUARDIA

LISA POLETTI. Assessorealla Consulta delle frazioni,ai giovani, all'associazioni-smo e alle pari opportunità.Imprenditrice agricola e ti-tolare di un'azienda nel set-tore frutticolo.

STEFANO STIPA. Assessorealla Sanità e ai Servizi So-ciali. Medico di primo soc-corso e medicina d'urgenzapresso il presidio ospeda-liero di Mirandola e FinaleEmilia da 12 anni.

MASSIMILIANO RIGHINI.Assessore alla Cultura, alCommercio e alla Promozio-ne del Territorio. Si occupa dirievocazione storica e archeo-logia sperimentale, collabo-rando con numerosi musei.

DANIELE MONARI. Vicesinda -co. Assessore al bilancio, Tri-buti e Società Partecipate.Avvocato tributarista, ex pre-sidente cda Sorgea Energianonché di associazioni di vo-lontariato e di tutela ambiente.

ANGELO D’AIELLO. Asses-sore allo Sviluppo, ai LavoriPubblici e all'Istruzione.Laureato in filosofia, vicesindaco uscente e ammi-nistratore comunale negliultimi 6 anni.

prima esperienza come asses-sore, il quale prenderà il postodi Ferioli alla Cultura. StefanoStipa, marchigiano di nascita,ma radicato a Finale da diversianni, sarà invece il numero u-no della sanità e welfare.

Malak rimane a bocca a-sciutta come i rappresentantidi Sel e IdV, che non si vedran-no rappresentati nemmeno inConsiglio. Per questo «saran-no chiamati alle riunioni dimaggioranza, perché, come a-

vevamo detto, ab-biamo bisognodel lavoro di squa-dra per mandareavanti il Comune -ha detto Ferioli -Sul mondo socia-lista vicino al cen-tro sinistra, Malakpuò rientrare neldiscorso Ospeda-le, avendo dimo-strato passioneper la questione».

Ospedale percui è già pronta u-

na delega per Michele Guli-nelli che entra nel Consigliodalla lista civica, e il suo pro-getto Hospice per malati ter-minali. Pronte altre 3 delegheai consiglieri, di cui una certaa Giovanni Golinelli per l'agri-coltura e quelle di teatro ecentri sportivi da valutare inquesti giorni.

«Punto sul lavoro di squadrama sono io il capo e mi prendole responsabilità di dirigere lanave nel mare tempestoso incui ci troviamo - ha conclusoFerioli - La situazione è criticaper la crisi nazionale dal 2007.Nessuno sarà lasciato solo, maabbiam bisogno dell'impegnodei cittadini. Nei primi 100giorni riorganizzeremo gli uf-fici comunali e lavoreremo su-bito per sanare il bilancio». In-tanto il prossimo impegno inagenda è fissato per stasera, al-le 21, per il primo Consigliocomunale nel quale sarà vota-to il presidente: in lizza ci so-no Michele Scacchetti e Mar-co Poletti del Pd.

CONCORDIA Crescita a due cifre e 120 assunzioni

Cpl Concordia va oltre la crisi,nel 2010 volano fatturato e utiliCrescita a due cifre nel 2010,

fatturato da 383 milioni(+36%), 15,2 milioni di utile(+36%) e 120 nuove assunzioni.Sembra non essere stata nemme-no sfiorata dalla cri-si che ha travolto ilsettore negli ultimianni la Cpl Concor-dia, cooperativamodenese che inoltre un secolo dis tor ia è passatadall’essere un soda-lizio di bracciantidi paese ad unam u l t i n a z i o n a l edell’energ ia.

Attiva nella co-struzione e gestio-ne di reti gas, foto-voltaico e distribu-zione energia inquattro continenti,Cpl ha chiuso un bilancio che ha,peraltro, permesso un ritorno di3.000 euro ai soci-lavoratori, eche ha aumentato il patrimonioindivisibile che consente di tene-re sotto controllo l’i n d e b i t a m e n-to.

«Grazie agli investimenti sullerinnovabili - ha detto il presiden-te Roberto Casari - in cinque anni

abbiamo raddoppiato fatturatoed occupazione ed emesso azionidi partecipazione che hanno as-sicurato un rendimento superio-re all’8% e aumentato il patrimo-

nio, in controten-denza a quello cheavviene in Italiadove ci sono im-prenditori ricchi acapo di impresep ove re » .

Sabato è in pro-gramma l’a ss em-b lea de i soc i aConcordia sullaSecchia alla qualeparteciperà Massi-mo D’Alema. Sa-ranno illustrati i fu-turi investimenti, ac o m i n c i a r e d aquelli sul metanoliquido e sugli im-

pianti fotovoltaici.«Ma noi che lavoriamo sulle e-

nergie rinnovabili - conclude ilpresidente Roberto Casari - sap-piamo che non possono essere lasoluzione ai problemi di domani.Queste decisioni non si possonoprendere sull'onda dell’e m o z i o-ne, il nucleare, per un paese co-me l’Italia, è una necessità».

Un colpo di fucile contro un’auto parcheggiatain strada. E’ ancora avvolto nel mistero il sin-

golare episodio accaduto la scorsa notte nelle cam-pagne di Finale dove la vettura di un 65enne è statapresa di mira da sconosciuti. Il colpo, sparato da unfucile da caccia caricato a pallini e a una distanza nonmaggiore ai 20 metri, ha colpito uno dei finestrinidella Peugeot mandandolo letteralmente in frantu-mi. La vettura appartiene a un ex pastore di 65 anni,M.F. le sue iniziali, che attuamente lavora come cu-stode di un’azienda agricola di Massa Finalese. L’uo -mo, dopo essersi accorto del danneggiamento, hachiamato suito i carabinieri che hanno quindi avvia-to le indagini. Dai primi riscontri gli inquirenti sem-brerebbero escludere che l’episodio possa rientrarein una vicenda legata alla criminalità organizzata. Sull’episodio indagano i carabinieri di Finale

Roberto Casari

Mirandola, i numeri della mediazione familiareC’è un valido sostegno che aiuta i genitori ad affrontare la gestione dei figli nel momento della separazione: è la Mediazionefamiliare, servizio molto attivo anche a Mirandola. «Il Comune – spiega l’Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona,Lara Cavicchioli – è impegnato nel sostegno e nella valorizzazione del ruolo delle famiglie, anche in un’ottica di prevenzione deldisagio, oltre che di tutela dei minori e dei ragazzi, specialmente nel momento di crisi dovuto all’evento separativo». Questoservizio, che per il Comune di Mirandola è prestato dai tecnici dei Servizi sociali dell’Ucman, si esplica in una prima forma disostegno o di consulenza, ma può tradursi in incontri con un mediatore familiare che ha il principale compito di tutelare i figli.Si tratta di un problema molto sentito. In provincia di Modena hanno richiesto il servizio di Mediazione familiare in prevalenza lemadri (124), ma anche i padri (62) ed entrambi i genitori (45). L’età dei richiedenti è per la maggior parte compresa tra i 35 ei 45 anni, sia per le madri che per i padri, con una prevalenza di madri con professione “impiegate” e padri “operai”. «Proprio ifigli – prosegue l’assessore – sono l’argomento più delicato in caso di separazione, in particolare la gestione del quotidiano,l’affidamento, la scuola, il tempo libero, il ruolo di persone significative per la crescita dei ragazzi e il coinvolgimento dei nonni».

27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

MODENA - Informazione MODENA - Informazione

16 GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

SPILAMBERTO

Le associazionialla giunta:«Riaprire viaSan Giovanni»Il centro di Spilamberto

Riaprire l’ultimo tratto di via San Giovanni: è la richiesta diConfersercenti, Cna, Lapam, Confcommercio alla giunta diSpilamberto dopo l'incontro avuto nei giorni scorsi conl’assessore al commercio. Incontro che ha avuto peroggetto un approfondimento rispetto agli interventi cheintende attuare l'amministrazione e che riguardano inparticolare la viabilità da attuare nel centro storico. «Lavalorizzazione del centro storico di Spilamberto non siattua necessariamente con la chiusura al traffico vei-colare, ma con un progetto sulla mobilità che coniughi lediverse esigenze, in particolare quelle degli operatori e-

conomici, che con la loro attività rappresentano un valoreaggiunto per il territorio - spiegano dalle associazioni -Ogni intervento che possa avere ricadute sulla viabilità delcentro storico sia preventivamente concertato con le as-sociazioni e gli operatori economici, che possono esseredanneggiati nella loro attività da interventi attuati in modoestemporaneo non inseriti in un progetto coordinato». L’assessore al commercio, preso atto della pressante ri-chiesta delle associazioni si è impegnato ad approfondiree a ridiscutere le decisioni già assunte dall’ammini-strazione comunale in una prossima giunta.

CAS TELFRANCO Il Pd attacca l’opposizione sull’ok alla nuova struttura dei carabinieri

«Tenenza, nessun merito del Pdl»Critiche a Righini e Barbieri: «In Consiglio votarono no»

CAS TELFRANCO Mobilitazione dei genitori dell’istituto d’infanzia Picasso e delle Guinizzelli

Scuola, mille firme conto i tagli delle classiLa petizione sarà inviata al Provveditoriato: «Salvare il tempo pieno»

Le scuole Guinizzelli

Tutto merito di sindaco egiunta. Il Pd di Castel-

franco cerca di buttare l’op-posizione già dal carro deivincitori sull’ass eg naz io nedi una tenenza dei carabinie-ri alla città del tortellino e aSan Cesario. Per il capogrup-po dei Democratici in Con-siglio comunale Devid Gher-mandi e il segretario AndreaCasagrande se la città ha rag-giunto questo risultato è tut-to merito - o quasi - dellamaggioranza di governo. al-tro che ringraziamenti al Go-verno e opposizione comeinvece aveva azzardato aproporre la consigliera delPdl Rosanna Righini. «L’a n-nuncio che la nostra città eSan Cesario saranno sede diun comando territoriale ret-to da una Tenenza rappre-senta un grande risultatoraggiunto dal sindaco e dallagiunta nell’ambito del raf-

forzamento degli interventiin materia di sicurezza - spie-gano i due esponenti del Pd- Ci vuole un bel coraggio adichiarare, come ha fatto la

consigliera del Pdl RosannaRighini, che “finalmente Ca-stelfranco avrà presto la Te-nenza dei Carabinieri”, attri-buendo il risultato ottenuto

alla “tenacia con cui negli ul-timi anni le forze di opposi-zione hanno combattuto labattaglia per la sicurezza”.Delle due l’una: o la consi-gliera Righini è smemorata oracconta cose non vere. Ba-sta ricordare che la consi-gliera Righini e i suoi colle-ghi del Pdl e della Lega Norddurante il Consiglio Comu-nale del 20 ottobre 2009 vo-tarono contro un ordine delgiorno del Pd e dell’Idv inmateria di sicurezza».

«Sfidiamo Righini, Gidari,Barbieri - concludono - arendere pubblici eventualidocumenti o lettere con cui,come consiglieri comunalio come appartenenti al Pdlo alla Lega Nord hanno sol-lecitato i loro referenti na-zionali di governo e/o di par-tito per ottenere la Tenenzadei Carabinieri a Castelfran-co».

SPILAMBERTO Era nascosto da un muro

Rocca Rangoni, riaffioraun antico forno dimenticato

L’antico forno riemerso nella Rocca Rangoni

Un altro tassello dellastraordinaria storia del-

la Rocca Rangoni a Spilam-berto è stato aggiunto inquesti giorni. Al piano terra,nascosto da un muro di mat-toni pieni fatto costruire dalmarchese Rangoni nel XXsecolo, un saggio esplorati-vo ha fatto riemergere la pre-senza di un antico forno di-menticato. La costruzione,che occupa un vano di circa1,5x2 m, presenta un im-pianto pressoché circolarein laterizio, conuna bocca di in-gresso ad arco as e s t o l e g ge r-mente ribassa-to. Come segna-lato dagli archi-tetti Laura Bal-b o n i e Pa o l oCorradini - pre-senti durante leoperazioni di rimozionecondotte dalla squadra ma-nutenzione del servizio La-vori Pubblici del Comune diSpilamberto - il forno si inse-risce in un più ampio siste-ma di ambienti destinati alcomplesso funzionamentodella cucina del palazzo, neiquali tuttora sono conserva-te numerose tracce dell'anti-co uso, ricordato dalle fontiarchivistiche del settecento.Se dunque più volte la Rocca

è stata al centro degli studiper i suoi rilevanti aspetti ar-chitettonici e decorativi – ul-tima occasione l’inau gura-zione della corte d’o n orecon il disvelamento delle ar-chitetture dipinte sulle suepareti - il ritrovamento riba-disce ulteriormente la pro-fonda ricchezza documenta-ria che i suoi antichi muri an-cora custodiscono, offrendonuovi stimoli per raccontarei modi in cui funzionava edera vissuta una residenza no-

biliare del con-tado emiliano.

L’ i spez ionerientra all’i n t e r-no delle opera-zioni che l'am-mi nis tra zio nesta conducendoper la predispo-sizione di un se-condo progetto

di restauro per cui verrà fat-ta una domanda di contribu-to all’interno del program-ma rurale integrato provin-ciale di Modena finalizzata alrestauro dell’ambiente se-minterrato nel lato nord, dadestinare a spazio per un la-boratorio dimostrativo chefarà parte del Museo dell’A-ceto Balsamico Tradizionaledi Spilamberto (che verràappunto collocato in Roc-ca).

La scopertadurante i lavori

di scavo perun’indaginee s p l o r a t i vaNo al taglio di una sezione nella

scuola d’infanzia Picasso e diuna classe a tempo pieno alle Gui-nizzelli. Dopo l’Ordine del giornobipartisan – approvato all’u n a n i m i-tà da tutto il Consiglio comunale –anche i genitori si mobilitano.

Riuniti nell’associazione «Sos Re-te Genitori» hanno fatto banchettie compilato una petizione, racco-gliendo in pochi giorni quasi 1.100firme che saranno ora inviate alP rov ve d i t o ra t o .

«Raccogliamo firme tra noi geni-tori – si legge nel testo della pe-tizione – per farci sentire presso ilProvveditorato, per mantenere sul

nostro territorio un’offerta scola-stica quantitativamente e qualitati-vamente rispondente alla richiesta

di noi famiglie, in ordine ai modelliorganizzativi didattici indicati dallestesse».

In particolare i genitori rivendi-cano il diritto alla terza classe ditempo pieno alla scuola primariaGuinizzelli e il mantenimento in es-sere di una sezione d’infanzia pres-so le scuole Picasso.

La petizione nei prossimi giornisarà inviata all’Ufficio scolasticocompetente per la provincia di Mo-dena e per conoscenza a sindaco eassessore alla pubblica istruzionedi Castelfranco e al presidente eall’assessore alla scuola della Pro-vincia.

La premiazione della migliore ciliegia d’It alia

VIGNOLA Assegnati i premi ai produttori locali durante la festa che si è tenuta nelle scorse settimane in centro

E’ di Giorgio Quartieri la migliore ciliegia d’ItaliaSbaragliata la concorrenza di 15 aziende agricole. A Savignano il riconoscimento per quella “più bella”

Bilancio positivo per “Vi -gnola 2011 – L’Eccellen -

za della ciliegia”che nelle dueprime settimane di giugno hatinto di rosso la città grazie asvariati eventi e manifestazio-ni dedicati alla ciliegia. Turistie visitatori provenienti da o-

gni parte della provincia maanche da altre città hannopreso d’assalto gli stand.All’interno della festa si è te-nuto il 14° Concorso "Ciliegied'Italia" Premio Claudio Loc-chi, che ha visto premiare co-me “Migliore ciliegia d’Italia”

proprio una ciliegia vignole-se prodotta da Giorgio Quar-tieri. Il premio invece alla“Più bella ciliegia d’I t al i a ” èandato all’azienda agricola«Nino e Marisa» di GiuseppeQuartieri di Savignano sul Pa-naro. Sono stati esaminati 15

campioni di ciliegie prove-nienti da altrettanti Comunidell'associazione: la valuta-zione si è basata su un rigoro-so protocollo che andava adindividuare tutte le principalicaratteristiche estetiche edorganolettiche dei frutti.

PIANURA

28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

MODENA - Modena2000

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Modena 2000quotidiano online

Modena, Modafferi (IdV Giovani) sul risultato referendario· mercoledì 15 giugno 2011

Le giornate di domenica e lunedì hanno visto diverse realtà emergere con grandeforza e compiere un passo importante per la rivincita di un paese che non vuoleandare al tappeto. Tra queste sicuramente i giovani, le nuove generazioni, che datroppo tempo vedono la politica come il male assoluto, con il quale non voglionoimmischiarsi (e qualche movimento ha anche incitato a questo atteggiamento anti –politico nocivo per la democrazia), ma ora hanno capito che non è la political’elemento da combattere, bensì quei politici che infangano quello che è nato come unservizio ai cittadini, un impegno che dovrebbe prescindere dagli interessi personali edal tornaconto delle lobbies in cui sono invischiati. I giovani hanno capito che, se sonoloro in prima persona a mettersi in gioco, possono cambiare la società anche esoprattutto utilizzando lo strumento politico, che permette alla protesta diconcretizzarsi e non morire tra le scenografie di piazza.

Noi giovani dell’Italia dei Valori siamo statigli unici a raccogliere le firme sul nucleare esul legittimo impedimento e siamo stati inprima linea nell’invitare la gente ad andare avotare in questi ultimi mesi, perchè abbiamocreduto, quando gli altri ci deridevano, chela nostra indignazione potesse avere unseguito, grazie agli strumenti che lademocrazia e la politica ci offrono.

Con la vittoria ai referendum abbiamo una grande occasione davanti a noi: ora civiene offerta la possibilità di riprenderci il futuro, quel futuro che ci terrorizza, perchèin mano a persone che lo pongono al primo posto solo a parole, senza concretizzarlonei fatti; spetta a noi agire, costruircelo da soli, noi giovani e la politica, uno specchionel quale possiamo ora rifletterci maggiormente.

(Nicola Modafferi,Coordinatore Provinciale “Giovani” Italia dei Valori – Modena)

Sassuolo 2000 - 1 / 2 - 16.06.2011

29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

MODENA - Modena2000 PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

VANDALI ALLA GALLEANA

L’assessore Brambati:«Potremmo assicurarela baita del parco»■ Dopo i danni arrecati, davandali, alle strutture del par-co Giovanni Paolo II, nellanotte tra sabato e domenicascorsi, l’assessore comunale I-gnazio Brambati, ha raccoltoil disappunto della presidente

della Circo-scrizione 3Luciana Me-les, condivi-dendo conlei la fermacondanna ditali atti di de-linquenza eascoltando-ne l’appelloper la messain sicurezza

del parco, nonché per la pub-blicazione del bando di gestio-ne della baita. «Concordo ap-pieno con la presidente Meles– prosegue l’assessore – nelsostenere che questo polmo-ne verde della città dev’esseretutelato anche applicando re-gole severe e, a questo propo-sito, posso affermare chel’Amministrazione non la-scerà cadere nel vuoto la suarichiesta di stilare un regola-mento dei divieti, né, compa-tibilmente con le risorse a di-sposizione, l’ipotesi da lei a-vanzata di assicurare la baita».Nei mesi scorsi, tra l’altro, era-no già stati identificati, comeresponsabili di simili gesti,giovani minorenni che spessoavevano avuto diverbi con glianziani che frequentano labaita, luogo di aggregazioneper numerosi cittadini e inparticolare per i pensionati.

La baitadanneggiata

■ Da mesi i piacentini lamen-tano le pessime condizioni in cuisi trovano alcuni tratti di tangen-ziale sud. Dopo tante segnalazio-ni, alcune delle quali effettuate inaula e con atti ufficiali dai consi-glieri comunali, sembra che fi-nalmente sia sul punto di partireuna prima tranche di lavori perla sistemazione del fondo strada-le. Pare, però, che il prezzo per ot-tenere questi interventi sia statomolto salato, almeno per il moto-ciclista che alla fine dello scorsomaggio fu vittima di una caduta,stando a quanto ha sostenutoproprio a causa delle sconnessio-ni della strada. Sembra che l’uo-mo, che riporto ferite piuttostoserie, abbia anche presentato u-na denuncia alle forze dell’ordi-ne per ottenere il risarcimentodei danni subiti. Chissà se lachiusura del tratto in questionedi tangenziale sud, nelle imme-diate vicinanze dello svincolo peril casello di Piacenza sud, sia do-vuta proprio a questo?

Se lo chiede il consigliere co-munale del Popolo della libertàFiliberto Putzu, che ha presenta-to un’interrogazione a risposta o-rale urgente sull’argomento, ipo-tizzando addirittura un interven-to della Procura a seguito propriodell’esposto del centauro ferito.

“Il manto stradale della tan-genziale sud – spiega l’azzurro -risulta in più tratti fortementedeteriorato e per un lungo trattola carreggiata risulta ristretta dabirilli e delimitatori da oltre 3 set-timane senza alcun interventomanutentivo. Tale situazione re-ca pericolo e disagi al traffico vei-colare e si vocifera di incidentioccorsi su tale tratto per la pre-senza di dislivelli, avvallamenti ebuche e che il posizionamento dibirilli e delimitatori sia conse-guenza di tali fatti”.

Alla luce di questa premessa,Putzu chiede con urgenza allagiunta di conoscere “se tali vocicorrispondono al vero, quale siail soggetto responsabile della

manutenzione del manto strada-le (Anas, Comune, Provincia?), lemotivazioni che determinano ilritardo dell’intervento manuten-tivo e il tipo di intervento che siandrà a realizzare (rappezzo, ria-sfaltatura o altro) “.

Il motivo dell’urgenza è legatoal rischio di incidenti stradali edisagi alla circolazione veicolare.

Sono però numerosi altri i trat-ti di tangenziale sud che avreb-bero bisogno di interventi urgen-ti e ormai non procrastinabili. Ilpezzo che va dalla rotatoria dacui parte la Statale 45 a quella perla Besurica, ad esempio, è davve-ro pieno di buche e avvallamen-ti davvero pericolosi per le auto-mobili e i motocicli che transita-

no. Stesso discorso anche il trat-to finale di tangenziale, quelloche dovrà congiungersi poi conil nuovo ponte sul Trebbia. I rap-pezzi che sovente vengono effet-tuati non bastano mai per siste-mare la situazione, resa ancorapiù pesante dal frequente pas-saggio di camion.

Michele Rancati

Due dei giochi danneggiati e transennati dalla polizia municipale (foto Bellardo)

■ Il “sole” splende solo nel no-me dei giardini di via Marinaid’Italia. A oscurarlo, di fatto, so-no le nubi della mancata integra-zione, della difficile coabitazio-ne fra gli utenti canonici di ognigiardino, i bambini, e chi invecenell’area verde della Farnesianaha individuato la location idealeper le sue scorribande notturne.È un nuovo allarme quello lan-ciato dai genitori del quartierecittadino per bocca di Loris

Grandotto, che in via Marzabot-to ci vive dal 2002 e in questi(quasi) dieci anni ne ha vistedavvero «di tutti i colori».

«La situazione è ormai diven-tata insostenibile - spiega - certola nostra zona è sempre stata unpo’ “calda”, ma ora siamo arriva-ti al culmine: a tutto c’è un limi-te». Certo c’è alla pazienza dei re-sidenti delle vie circostanti aiGiardini del Sole che ormai ogninotte devono fare i conti con glischiamazzi e gli atti vandaliciche sembrano diventati un ap-puntamento fisso della notte.

«Dalle undici circa fino alledue di notte nei giardini si ritro-vano dei gruppi di ragazzi - spie-ga Grandotto - bevono, fanno ru-more, hanno la musica a tuttovolume. Disturbano la quiete delquartiere. E soprattutto la matti-na dopo troviamo l’area verdesempre più rovinata». Chi sianoè presto detto: «Sono ragazzigrandi, potrebbero avere daiventi ai trentacinque anni, maalcuni sono anche più giovani -dichiara il piacentino - per lo piùsono stranieri, magari tunisini emarocchini». Ecco allora farsi a-vanti la piaga della mancata inte-grazione: «Non c’è la volontà diintegrarsi - continua Grandotto- l’altra sera un mio vicino di ca-sa è sceso per chiedere di non di-sturbare ed è stato sbeffeggiato.Un’altra anziana si è trovata da-vanti un ragazzo che orinava.Noi ci sentiamo abbandonatidalla città. La situazione deiGiardini del Sole è conosciuta al-le forze dell’ordine: più di unavolta abbiamo fatto delle segna-lazioni, ma alla fine nulla si è ri-solto». In effetti qualche lamen-tela è apparsa anche pochi gior-ni fa proprio su Libertà: vandali-smi e incuria erano le criticitàdell’area evidenziate dall’ex con-sigliere comunale Luciano Bel-trami, ma a distanza di pochigiorni la situazione sembra ad-dirittura peggiorata.

«Stamattina (ieri per chi legge,ndr) abbiamo trovato le panchee i tavoli appoggiati in verticale -ha spiegato il piacentino - i mu-retti sono rotti e il pergolato stacedendo. Quello che chiediamoè maggiore sicurezza, qualchepattuglia che giri per il nostroquartiere anche in tarda serata emagari pensare di dotare ancheil nostro giardino di un bar e ser-vizi pubblici. Siamo stanchi di a-vere paura».

Betty Paraboschi

«Gruppi di giovani disturbano la quiete»

Giardini del Sole: nuovi vandalismi e scatta la protesta dei residentiAncora allarme, si chiede più sicurezza e vigilanza

Tangenziale,“giallo”interruzione Chiuso un tratto nei pressi di Piacenza Sud, forse per una denuncia dopoun grave incidente motociclistico causato dalle sconnessioni della strada

▼PRIMA SERATA

Domani la festadi Progetto vita■ Domani alle 19 inizia inPiazza Cavalli la tre giorni delProgetto vita il cuore di pia-cenza. “Cena in piazza caval-li", apertura stand gastrono-mici, alle 21 si esibiscono imedici della “Blues band n’-bomb”, Giuseppe De Iaco car-diologo, Matteo Vincitore, Si-mone Bosi, Antonio Schingo,Titti Alexis Mancini, alle 22orchestra Beppe Maccagni,ballo liscio, mercatini Xoldi-retti e “I Creativi” in piazzaDuomo yogurt e gelato.

■ (mir) Nemmeno l’asses-sore Pierangelo Carbone peril momento ha la risposta al“giallo” della tangenzialesud, che nel tratto in prossi-mità del casello autostrada-le ha visto la carreggiata di-mezzata. «Anas agisce autonomamente –spiega l’assessore – il problema però rischiadi farsi molto serio, visto che non abbiamo an-cora capito, a 20 giorni dal transennamentodi parte della carreggiata, se partiranno i lavo-ri di sistemazione del manto. La strada è o-biettivamente danneggiata e gli incidenti so-no stati diversi, speriamo che ci mettano ma-no al più presto e che la riduzione duri il me-no possibile». Della questione si è interessata

immediatamente l’ammini-strazione, ma non ha otte-nuto risultati incoraggianti:«Le ultime notizie – precisaCarbone – sembrerebberonon troppo confortanti, vi-sto che pare che Anas non

abbia preventivato investimenti per l’inter-vento. Il problema è serio, l’impatto sul traffi-co è molto forte, basta vedere le code in viaCaorsana». Come si possono scongiurare que-sti disagi? «La soluzione ideale – risponde l’as-sessore – sarebbe semplice: Anas sistema iltratto in questione. Se non trovasse i soldi, latangenziale non si può transennare per mesi,si potrebbe imporre il limite di velocità a 40-50 chilometri all’ora e segnalare le buche».

Problema serio

L’assessore Carbone:non ne sappiamo nullae l’Anas non interviene

LIBERTÀGiovedì 16 giugno 2011 15

30 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Fiorenzuola e Valdarda

FIORENZUOLA - La capogruppo delPdl Paola Pizzelli tende la manoall’area di centro del Pd, che nelconsiglio comunale di presenta-zione della giunta aveva manife-stato il proprio dissenso non pre-sentadosi in aula all’apertura del-la seduta. «Sollecitiamo i tre illu-minati consiglieri (Paolo Savinel-li, Gianfranco Arcari e AlessandraFanti) a confrontarsi con forze po-litiche presenti in consiglio comu-nale che sono testimoni come lo-ro di una politica anticomunista».

La Pizzelli azzarda insomma u-na sorta di alleanza trasversale. «Ilconsiglio comunale di lunedì - di-chiara - ci ha insegnato una cosanuova: esistono consiglieri con u-na loro coscienza e un’anima cri-tica che non risponde a schemi dipartito, bensì risponde, come ca-pita spesso anche a noi consiglie-ri del centrodestra, alle aspettati-ve dei loro elettori. Quelli dell’a-rea cattolica sono consiglieri che,avendo conseguito più di un ter-zo delle preferenze della coalizio-ne, hanno consenso proporziona-to per vantare diritti per più di unterzo dell’attuale giunta. Ovverodue assessori su cinque. Precisoche la mia dichiarazione non vuo-le essere a sostegno delle loro per-sone, ma soprattutto degli eletto-ri che attendono si dia loro unruolo e una visibilità diversa».

LEGA: MAGGIORANZA INSTABILE.La capogruppo leghista Annalisa

Guglielmetti è soprattutto preoc-cupata per il fatto che, dice, i «ma-lumori interni della maggioranza»porranno problemi di governabi-lità e di stabilità: «C’è il rischio cheil sindaco Compiani non possamantenere le promesse fatte incampagna elettorale. Si sta verifi-cando quello che avevamo previ-sto: le ammucchiate eterogeneenon reggono ma alimentano solorivendicazioni. Compiani ha ter-giversato a lungo prima di vararela giunta perché non sapeva co-me accontentare tutti. Con unascelta molto discutibile ha sposta-to l’asse della coalizione verso l’e-strema sinistra trascurando lacomponente cattolica (ex popo-lari) ». «Una parte che - intervieneAlberto Bazzani del Pdl - anche

per l’apporto della Chiesa è risul-tata decisiva nell’affermazionedel sindaco Pd». La Guglielmettidifende poi i tagli ai costi della po-litica legati alla riduzione del nu-mero di assessori «che hanno per-messo di utilizzare maggiori risor-se per il Comune». Malumori an-che sulla distribuzione delle dele-ghe che «non sono funzionali» af-ferma Pizzelli: «Separare culturada istruzione o formazione da la-voro affidando ciascun “pezzo” adassessori diversi crea problemi o-perativi, a meno che gli assessorisi parlino tra loro. Cosa poco pro-babile se gli assessori continue-ranno quel mutismo che ha carat-terizzato la loro presenza in aulalunedì sera».

d. men.

FIORENZUOLA - Il consiglio comunale.A sinistra,dall’alto:Paola Pizzelli (Pdl) e Annalisa Guglielmetti (Lega Nord)

ALSENO - Sono stati approvati dalconsiglio comunale, con 10 voti afavore, e 5 no dalle minoranze, ilprogetto e la relativa convenzio-ne per la realizzazione di un “luo-go della memoria” a Lusurasco,proposto dal circolo culturaleTerre Alsenesi.

Si tratta, come ha spiegato ilsindaco Rosario Milano, di unpercorso pedonale e di un mu-retto, dove esisteva un’analogastruttura già punto di ritrovo perappuntamenti di lavoro, ricreati-vi e manifestazioni popolari, neipressi dell’incrocio fra la stradadel Molinazzo e via San Colom-bano. «L’amministrazione ha ac-colto la richiesta e ha dato dispo-sizione all’ufficio tecnico comu-nale di redigere il progetto, chel’associazione intende realizzarea proprie spese, anche se in fasedi bilancio avevamo stanziato5mila euro per un eventuale con-tributo».

E’ seguito un dibattito serratotra maggioranza e la consiglieradi minoranza Elisabetta Bolzoniche, pur lodando il progetto, hacriticato la modalità attuativa.

«Ammiriamo l’intervento dell’as-sociazione, ma come è statacoinvolta la frazione nella realiz-zazione di quest’opera? Per evi-tare i dubbi sorti anche per l’e-ventuale contributo economico,chiediamo di sospendere l’ap-provazione in consiglio e di sot-toporre il progetto in una pubbli-ca presentazione a Lusurasco perfare una scelta condivisa». Ha ri-

cordato inoltre «le difficoltà a da-re un contributo» alle associazio-ni sportive. «E ora mettiamo a di-sposizione 5mila euro per questaopera, senza portare il progettoall’attenzione della gente». Il sin-daco ha replicato che «il contri-buto è solo progettuale, non stia-mo dando soldi perché l’associa-zione intende realizzare l’operaa proprie spese». L’assessore Ma-

rio Magnelli chiarendo che «stia-mo parlando della proposta diun’associazione culturale, noncredo occorra fare percorsi par-tecipati nella frazione. Qui si trat-ta di capire se la minoranza èd’accordo o meno».

Nella replica Bolzoni ha preci-sato: «Siamo d’accordo se primas’informano i cittadini su cosas’intende realizzare, se questonon si fa, allora siamo contrariperché andiamo a realizzarequalcosa di cui la minoranza nonè nemmeno informata e che po-trebbe non piacere a tutti». Dalcanto suo Milano ha assicuratodi averne parlato con diversi abi-tanti di Lusurasco che hannomostrato «entusiasmo. Saràun’opera che abbellirà la frazio-ne». L’assessore Valentina Donet-ti ha invece suggerito di chiede-re all’associazione «se intendepresentare il progetto ai cittadi-ni».

A chiusura delle dichiarazionidi voto, Bolzoni ha nuovamentechiesto la sospensione dell’ap-provazione del progetto «per sot-toporlo ai cittadini visto che sispendono i loro soldi». La rispo-sta del sindaco non si è fatta at-tendere: «L’ho detto in tutti i mo-di possibili, l’opera sarà finanzia-ta dalla stessa associazione».

Ornella Quaglia

Il Pdl tende la mano ai dissidenti del Pd«Aprire confronto in consiglio comunale»Fiorenzuola, auspicata un’alleanza trasversale dopo i malumori per la giunta

Scintille nell’assemblea municipale per il “Luogo della memoria”a Lusurasco

«Non diminuire il numero degli insegnanti»

Scuole di Alseno e Castello:Comuni e genitori unitiper il tempo prolungatoALSENO - (o. q.) Tempo prolunga-to, continua la preoccupazionedelle famiglie di Alseno: dopo gliincontri con gli amministratorilocali e la lettera del sindaco agliorgani preposti, anche i genitoricontinuano a scrivere lettere peravere delucidazioni in merito alridimensionamento dell’organi-co degl insegnanti che di fattorenderebbe precario il tempoprolungato. L’ultima missiva deigenitori è stata indirizzata al diri-gente dell’Ufficio scolastico pro-vinciale Armando Acri, all’asses-sore provinciale Andrea Paparo,al direttore generale dell’ufficioscolastico della Regione MarcelloLimina, al dirigente dell’Istitutocomprensivo di Castellarquato eAlseno Attilio Carboni al sindacodi Alseno Rosario Milano. I geni-tori esprimono perplessità epreoccupazione per il ridimen-sionamento dell’organico dellascuola.

La stessa cosa aveva fatto unmese fa il sindaco Milano, il qua-le, come abbiamo riferito, avevaincontrato un gruppo di abitantiche, dopo aver iscritto i propri fi-gli per il nuovo anno scolasticoalla classe prima della scuola me-dia locale, erano venuti a cono-scenza dei tagli all’organico dellascuola. L’amministrazione alse-nese ha inviato una lettera agliorgani competenti dichiarandodi dare pieno sostegno ai genito-ri che hanno avanzato la richiestadel tempo prolungato nella scuo-la secondaria di primo grado, as-sicurando di mettere a disposi-zione mensa e trasporto idoneiall’erogazione del tempo prolun-gato e chiedendo all’Ufficio sco-lastico provinciale di rivedere le

proprie decisioni in termini di or-ganico affinché sia data «una ri-sposta positiva alle legittime ri-chieste dei genitori». L’assessoreValentina Donetti afferma:«L’amministrazione sta collabo-rando con le famiglie e si è mobi-litata a sua volta per far presentea tutti gli organi competenti che atempo debito era stata data ai ge-nitori la possibilità di scegliere iltempo prolungato, mentre poi siè appreso che il personale per ga-rantire il tempo prolungato di fat-to non c’era. L’amministrazionee i genitori - prosegue Donetti -hanno fatto la loro parte scriven-do una lettera agli organi prepo-sti. Nel frattempo siamo rimastiin contatto collaborando anchecon l’istituto comprensivo che hadato la sua disponibilità affinchéin settembre possa partire il tem-po prolungato. Stiamo aspettan-do risposte sull’organico scolasti-co. La situazione al momento èpoco definita, ma faremo tutto ilpossibile affinché quest’opportu-nità vada a buon fine». L’assesso-re aggiunge che per il fatto che siparla d’istituto comprensivo, lacollaborazione si estende ancheall’amministrazione di Castellar-quato che, insieme a quella di Al-seno, si sta muovendo verso untraguardo comune. «Nell’attesache la situazione si sblocchi, Alse-no metterà a disposizione i servi-zi collaterali come mensa e tra-sporto per dare la possibilità deltempo prolungato che, oltre ad a-gevolare le famiglie, si è dimo-strato un’opportunità di qualitàformativa per i ragazzi che pos-sono approfondire materie fon-damentali come l’italiano e lamatematica».

Tagli alla Pediatria di Fiorenzuola:critiche in Regione e ProvinciaInterrogazioni di Cavalli (Lega) e Raggi (Idv)FIORENZUOLA - (d. m.) «Una ridu-zione del 75% dei posti letto (da 12a 3) è esagerata»: così il consiglie-re regionale Stefano Cavalli (LegaNord) condanna la decurtazionedei posti letto d’estate nella pedia-tria di Fiorenzuola, sulla quale hapresentato un’interrogazione allagiunta regionale. «Nel reparto pe-diatria di Fiorenzuola - dice Caval-li - non si registra un significativocalo del numero dei pazienti d’e-state, tale da giustificare una ridu-zione. Siamo preoccupati dal fattoche troppo spesso queste riduzio-ni estive si trasformano magica-mente in definitive una volta arri-vato l’autunno. Sappiamo che c’ècarenza di personale infermieristi-co e che, durante le ferie, la situa-zione peggiora. Ma la pediatria,polo d’eccellenza per la cardiochi-rurgia che collabora con il

Sant’Orsola di Bologna e il Gaslinidi Genova e accoglie giovani pa-zienti cardiopatici provenienti datutto il paese e talvolta dall’estero,non si può permettere nessuna ri-duzione. Altro aspetto importanteè quello della mobilità passiva chesi andrebbe a innescare, sottraen-do risorse all’Ausl di Piacenza». Laquestione arriva anche in Provin-cia: il consigliere Samuele Raggi (I-talia dei Valori) ha presentatoun’interrogazione in cui si legge:«Fatta salva l’autonomia della di-rezione generale ma ritenuta irri-cevibile l’indicazione di provviso-rietà basata sull’analisi stagionaledei flussi», si chiede di conoscere «iflussi storici di domanda del terri-torio durante l’estate, la durata didecurtazione del servizio, i margi-ni economici di risparmio genera-ti da questa misura».

FIORENZUOLA - La missione popo-lare che coinvolge la comunitàparrocchiale di Fiorenzuola daun anno, si è intrecciata con una“Missione speciale”, lanciata dalgruppo di volontariato San Vin-cenzo. La presidente delle vin-cenziane, maestra Anna MariaRusso, per il terzo anno ha pro-posto ad un gruppo di ragazzi eragazze un significativo labora-torio di espressività dove, attra-verso la musica, il canto, la dan-za, la parola, si esprimono valori,emozioni e si costruisce armo-nia. Quest’anno il laboratorio diteatro si è concluso con uno spet-tacolo dal titolo “Una missionespeciale”, andato in scena nel Ri-dotto del teatro Verdi strapienodi persone, commozione ed en-tusiasmo.

«Uno spettacolo - spiega l’i-deatrice e regista Anna MariaRusso - ispirato al film Missiondel regista Roland Joffè, che ri-percorre la storia e la conversio-ne del cacciatore di uomini, Ro-drigo, che dopo aver ucciso suo

fratello per gelosia, si convinceche la morte sia la soluzione aisuoi problemi. Sarà un gruppo dimissionari a ridare dignità al per-sonaggio aiutandolo a capire chesolo amando le persone più de-

boli potrà uscire dalla propriatragedia». Qui i più deboli sono ibambini, che si salvano perché sinascondono nella foresta. Pro-prio da loro rinascerà la speran-za e la pace, come recita la bellis-

sima canzone che conclude lospettacolo.

Oltre ai ragazzi del laboratoriodi teatro promosso dalle vincen-ziane, la maestra ha coinvoltoanche un gruppo di mamme e di

bambini di sei e sette anni, comecornice alla drammatizzazione.Le mamme sono diventate gli al-beri della foresta, i bimbi hannointerpretato se stessi come iniziodi un nuovo mondo di pace. Lo

spettacolo è stato accompagnatoda musica dal vivo: da segnalareil giovane Davide Di Paolo al pia-noforte.

«L’obiettivo del nostro lavoro -spiega la presidente - è sviluppa-re nei ragazzi il senso dell’unitàdell’accettazione dell’altro. Mis-sione significa sentirsi responsa-bile anche degli altri e uscire dal-la propria chiusura. Siamo partedi una comunità dove ognunocollabora alla missione popola-re. Il laboratorio di teatro porta inscena tutto ciò, in modo espres-sivo e spontaneo come sanno es-sere i bambini». Tra il pubblicotante famiglie, il parroco GianniVincini e la vicepresidente dellevincenziane (già presidente)Wanda Astorri, anche lei una vi-ta da insegnante elementare.Russo, omaggiata con fiori, sor-risi e applausi, ha ringraziato ilparroco e le suore Pastorelle cheaccolgono i ragazzi del laborato-rio al centro pastorale Scalabrini,«con ottimismo e dedizione».

d. m.

FIORENZUOLA -Bambini emamme in scenaal Verdi nellospettacolodi chiusuradel laboratoriopromossodal GruppodelleVincenziane(f.Lunardini)

Bambini in scena nella “missione di pace”Al Verdi lo spettacolo che ha concluso il laboratorio promosso dalle Vincenziane

ALSENO - (o. q.) Pietro Bersanipresidente dell’associazionecircolo culturale “Terre alsene-si” Amareggiato per le voci ri-guardanti l’eventuale contribu-to del comune di Alseno per larealizzazione del “Luogo dellamemoria“ (monumento) a Lusurasco, intende chiarire una vol-ta per tutte che l’opera sarà finanziata dall’associazione stessaaffermando: «Siamo onorati che l’amministrazione comunaleabbia preso in considerazione il nostro progetto e lo abbia ap-poggiato, ma ribadiamo che faremo tutto a nostre spese e quin-di senza chiedere nessun contributo al comune. A questo pro-posito abbiamo organizzato a più riprese la vendita di torta frit-ta nella frazione proprio con la finalità di raccogliere ulteriorifondi per la costruzione del suddetto monumento».

Terre Alsenesi

«Sarà la nostraassociazione

a pagare il progetto»

FIORENZUOLA

Tradizioni popolari:stasera incontro di Agorà■ Stasera, giovedì 16, aFiorenzuola ultimo appunta-mento con Agorà, ciclo di in-contri sul senso civico. Alle o-re 21, nell’azienda agricolaBattibue, don Roberto Taglia-ferri parlerà sul tema “Tradi-zione popolare e territorio, ilvalore delle credenze”. L’ini-ziativa è delle parrocchie diVigoleno e Vernasca in colla-borazione con Cives, GiovaniValdarda, Castello di Vigole-no e il patrocinio della Pro-vincia e dei Comuni di Luga-gnano, Alseno e Fiorenzuola.

LUGAGNANO

Al via il campeggiocon la parrocchia■ (fl) In campeggio con laparrocchia di Lugagnano. Dadomani a domenica, a Pia-nazze, prima esperienza esti-va per i bambini che hannofrequentato la quarta e quin-ta elementare e la prima me-dia.

In breve

LIBERTÀGiovedì 16 giugno 201142

31Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

VERNASCA

LA MONTAGNATRA PAESAGGI SPLENDIDI E NUOVI PROBLEMI

L’oste «Qui ci sono persone vere, tra inostri progetti ci sono serate itineranticon musica, incontri di cultura e comici»

«Alta Valdarda: ora serveattrarre giovani e turisti»A Settesorelle summit tra commercianti e autoritàSotto la lente gli studi di settore e la rete stradale

■ C’è una porzione della no-stra montagna, quella dell’AltaValdarda, che con le sue bellez-ze naturali e paesaggistichenon ha nulla da invidiare allealtre valli piacentine. E tra gli a-bitanti che la amano e la abita-no, i commercianti e i titolaridegli esercizi pubblici svolgono,con le loro attività - che cercanodi portare avanti nel migliormodo possibile nonostantedebbano confrontarsi ognigiorno con un drammaticospopolamento e gli studi di set-tore «calati dall’alto» - anche unprezioso “servizio sociale”. Mol-ti di loro si sono ritrovati l’altrasera a Settesorelle, in comunedi Vernasca, durante un incon-tro promosso e organizzato daDino e Sofia Bergonzi, titolaridella trattoria Harry’s, dovehanno esposto il loro carico diproblematiche e avanzato ri-chieste e suggerimenti nel cor-so di una lunga discussione acui non hanno fatto mancare lapropria presenza il vicepresi-dente della provincia di Piacen-za, Maurizio Parma, il direttoredi Libertà Gaetano Rizzuto, ilpresidente della ComunitàMontana Valtrebbia, MassimoCastelli, il direttore dell’Unionecommercianti di Piacenza, Gio-vanni Struzzola, i sindaci di Ver-nasca e Morfasso, GianluigiMolinari ed Enrico Croci, il vi-cesindaco di CastellarquatoBernardo Baccanti, gli assesso-ri del Comune di Lugagnano Fi-lippo Boiardi e Andrea Bonfan-ti, il comandante della stazionecarabinieri di Vernasca, mare-sciallo Enrico Assandri (il co-mandante provinciale dell’Ar-ma, colonnello Paolo Rota Gel-

pi, è stato trattenuto a Piacen-za), Maurizio Bosoni, consiglie-re comunale di Morfasso. La se-rata è stata introdotta dal luga-gnanese Carlo Raggi: «Questasera siamo chiamati a confron-tarci e vedere se si può farequalcosa per venire incontro al-le esigenze di chi in montagnaci vive tutto l’anno». Un benve-nuto e un ringraziamento è ve-nuto anche dalla padrona di ca-sa, Sofia, impeccabile nell’ac-cogliere tutti gli intervenuti e

nel rimarcare che «noi non sia-mo qui per fare politica, ma sia-mo lavoratori; la montagna sispopola, non ci sono opportu-nità per i giovani e ci sono pro-blemi di cui uno non si rendeconto».

La serata è entrata subito nelvivo con un intervento di Enri-co Bocci, che gestisce un’oste-ria assieme a Maurizia Soressi,il quale ha tenuto a sottolinea-re di non essere contrario alletradizionali feste di paese, ma

ha anche chiesto cosa si possafare per alleviare le spese vive ecosti di gestione della sua atti-vità e, anche, più visibilità turi-stica per l’Alta Valdarda, perchéla gente possa apprezzare unazona che sta sopra a un “trian-golo” composto dai magnificiborghi che fanno da corollario aCastellarquato, Vernasca e Lu-gagnano: «Qui ci sono personevere e qui abbiamo fatto un in-vestimento di denaro - ha detto- le nostre maestranze si devo-

no dare da fare e noi presente-remo i nostri progetti, come adesempio serate itineranti conmusica, cultura e, perché no,anche con comici. Chiediamo avoi un aiuto, a noi tocca darvilo spunto». La signora MarisaCavaciuti, ristoratrice, ha poitoccato il tasto, alquanto dolen-te, degli studi di settore. «Questisono calcolati sul consumo digas, luce e posti a sedere - hadetto - ma noi lavoriamo 150giorni all’anno (due mesi estivi

più i sabati e le domeniche) eabbiamo spese superiori allacittà. Abbiamo bisogno di unosgravio fiscale rispetto a coloroche lavorano in pianura». Mau-rizia Soressi ha ribadito la ne-cessità di una migliore politicadi promozione turistica del ter-ritorio e più agevolazioni per leattività della zona: «Dovremmoproporre dei percorsi o dellegiornate che possano invoglia-re la gente a passare la domeni-ca in Alta Valdarda, perché ab-biamo delle cose molto bellema molta gente non lo sa».

Anche Rosanna Perotti, com-merciante di Morfasso, ha chie-sto di «tenere bassi» gli studi disettore, mentre Luca Boselli, ti-tolare di un bed & breakfast traVernasca e Bore, ha detto: «Iosono contento della mia atti-vità, ma una cosa che mancatanto è l’argomento strade: sia-mo a dei livelli imbarazzanti,drammatici». Sgravi fiscali so-no stati chiesti anche da Ma-nuela Secchi, panettiera diMorfasso, «in modo di permet-tere ai giovani di non andarsenedal paese». E sempre rimanen-do in tema di giovani, NatalieLosi, che da qualche tempo si ètrasferita da Londra in Alta Val-darda, ha fatto questa osserva-zione: «I giovani che una voltavenivano a casa da Londra oranon tornano più a Morfasso.Stanno perdendo la voglia divenire, nonostante abbiano tut-ti la casa in Alta Valdarda, per-ché non c’è niente da fare. An-che le famiglie non vengonopiù, perché i loro bambini si an-noiano. I giovani vanno via per-ché qui non c’è niente».

Gianluca Saccomani

Autorità e commercianti aSettesorelle; sotto l’interventodi Natalie Losi (f.Saccomani)

■ (g. s.) Giovanni Struzzola,direttore dell’Unione commer-cianti, non si è ovviamente sot-tratto al confronto con gli eser-centi pubblici dell’Alta Valdarda.Ha infatti affermato che gli studidi settore, se presi a livello gene-rale, possono essere uno stru-mento accettabile, ma non lopossono essere dal momento incui vengono generalizzati. «Il no-stro impegno è quello di racco-gliere e amplificare nelle sedicompetenti le vostre osservazio-ni, ma soprattutto le vostre con-statazioni. I pubblici esercizi ri-mangono gli unici luoghi di ag-gregazione in questi centri. Senon siamo capaci di compren-dere l’importanza di questestrutture, io credo che saremo u-na nazione destinata a fallire,perché avremo solo problemi digestione del territorio. Dobbia-mo però smettere di fare gli in-dividualisti, bisogna fare sistemae lavorare a progetti comuni. Vipossiamo dare una mano coor-dinando una progettualità».

Anche il sindaco di Vernasca,Gianluigi Molinari, ha sottoli-neato l’importanza di riuscire afar passare il «concetto» che leattività imprenditoriali rimastesul territorio abbiano non soloun valore imprenditoriale e turi-stico ma anche un valore sociale:«La situazione non è semplice,perché a fianco di noi come am-ministrazioni che abbiamo po-che risorse da spendere sul terri-torio, logicamente anche gli im-prenditori riescono, proprio an-che a causa di questa situazione,a reinvestire poco anche sulla lo-ro attività stessa. Quindi, devecrescere l’imprenditoria, e sequesta cresce probabilmente siriuscirà anche a far sì che ci sia-no soggetti in grado di investiresui servizi».

«Bisogna lavorare insieme»:Enrico Croci, sindaco di Morfas-so, ha detto che la sua ammini-strazione sta lavorando in stretto

accordo con l’Ufficio turistico diCastellarquato per promuoverele iniziative organizzate sul ter-ritorio morfassino, ed ha poi e-lencato gli eventi promossi que-st’anno a Morfasso che sono sta-ti «messi in rete con le Pro loco»e divulgati a mezzo di un volan-tino stampato in 1600 copie. «E’giusto dare un segnale come am-ministrazione per migliorare lecose - ha detto - però ci deve es-sere anche un segnale degli arti-giani e dei commercianti che de-vono puntare a darci una mano eci devono essere vicini quandopromuoviamo un determinatoevento».

L’assessore al commercio delComune di Lugagnano, FilippoBoiardi, ha poi rimarcato che vaapprezzato lo sforzo che i risto-ratori e i commercianti di collinae di montagna fanno nel mante-nere un presidio importante sulterritorio, «perché ci mettono co-

raggio, volontà e tanto impegno,e loro (i ristoratori) possonopuntare su svariate cose, tra cuila specializzazione in qualcheprodotto o servizio e il rapportoumano». Inoltre, Boiardi ha chia-rito che l’amministrazione di Lu-gagnano ha deciso di puntaremolto sulla segnaletica commer-ciale e sulla pubblicità, «ma l’im-portante è la progettualità co-mune e anche fare sistema tra divoi».

Bernardo Baccanti, vicesinda-co di Castellarquato, ha fatto no-tare che «quando c’è un eventoimportante in montagna, Castel-larquato ne gode», portando co-me esempio la decisione del-l’amministrazione di cui fa partedi rinunciare ad un concerto nel-la piazza municipale per non so-vrapporlo ad un evento organiz-zato la stessa sera a Vernasca.«L’invito ai commercianti - hadetto - è di sfruttare l’Ufficio tu-

ristico di Castellarquato, che è laporta della Valdarda».

Un’esperienza è arrivata an-che dalla Valtrebbia, e a portarlaè stato il sindaco di Cerignale epresidente della Comunità mon-tana dell’Appennino piacentino,Massimo Castelli: «Noi abbiamodelle eccellenze, ma dobbiamoforse saperle vendere meglio,perché ci sono dappertutto. Ilconfronto deve essere il Trenti-no, dove c’è una politica di svi-luppo. L’amministratore, per inostri territori, deve tirare fuorigli “attributi” per mantenere iservizi, perché altrimenti tutto ilresto è inutile. Non c’è una verapolitica per chi fa presidio inquesti territori, ma ci sono poli-tiche generaliste che fanno sì cheil piccolo muore sempre». Da quil’invito di fare gruppo, andare ol-tre le divisioni e di non «pianger-ci addosso». Soddisfazione per lanumerosa partecipazione di

commercianti e autorità e per lariuscita della serata è stata e-spressa dal direttore di Libertà,Gaetano Rizzuto, che ha sottoli-neato la determinazione deicommercianti intervenuti all’in-contro: «Sia dai vostri interventisia dalle cose che hanno detto ivostri sindaci, viene fuori chequesta è una vallata che può vin-cere la sua scommessa, perchéha tutte le cose belle che deve a-vere una vallata. Ma soprattuttoha degli operatori che non si vo-gliono arrendere. Per quanto ri-guarda Libertà e Telelibertà, viposso riconfermare l’impegnoche ho assunto qui alcuni annifa: saremo al vostro fianco e locontinueremo a fare».

La serata si è conclusa con l’in-tervento del vicepresidente dellaProvincia, Maurizio Parma, cheha dato ampie ed esaurientispiegazioni riguardo agli argo-menti emersi nel corso della di-

scussione, dalla legge regionalesugli agriturismi ai controlli a cuisono sottoposti, alle competenzedella Provincia in materia di va-lorizzazione delle reti commer-ciali: «Nel nostro territorio dal2006 sono stati finanziati 17 pro-getti presentati da altrettanti Co-muni e distribuite risorse per cir-ca due milioni di euro. Di questiprogetti, tre sono stati presenta-ti dai Comuni di Vernasca e Mor-fasso e finanziati per un importocomplessivo di circa 90mila euro(70mila a Vernasca e 20mila aMorfasso). Tali progetti, di cuidue in fase di ultimazione, han-no riguardato interventi di ri-qualificazione urbana e viabilitàed hanno visto la partecipazionedi 17 imprese commerciali, de-stinatarie del 50 per cento del-l’ammontare dei fondi assegna-ti. Nel territorio di Vernasca so-no state inoltre finanziate (con ifondi del Bando Por- Fesr2007/2013) altri due progettipresentati da imprese commer-ciali per un ammontare com-plessivo di circa 230mila euro».

«La Valdarda - ha conclusoParma - si connota come la valledella cultura, e per far salire i tu-risti nella parte alta della valleserve una collaborazione con loIat e con il Comune di Castellar-quato, in modo da smistare i tu-risti e dare delle destinazioni perquesta zona». Per quanto riguar-da la sistemazione delle strade,un argomento emerso durante laserata e sul quale tutti gli ammi-nistratori si sono detti in diffi-coltà per la drammatica scarsitàdi risorse, Maurizio Parma hadetto che «a breve soluzioni nonce ne sono, bisogna aspettareche il federalismo fiscale portipiù risorse ai Comuni. Qui avetedue possibilità per portare turi-sti: la sentieristica, a cui stiamolavorando in collaborazione congli enti locali e col Cai, e riscopri-re percorsi storici che possonoessere messi a sistema».

«I pubblici esercizi hanno un ruolo sociale»Struzzola: pronti a darvi una mano sui progetti. I sindaci in prima linea: fare sistema

«Promuovere ilturismo

presentandopercorsi nella zona:

qui posti belli,mala gente non lo sa»

▼TELELIBERTA’

“Nel Mirino”stasera a Settesorelle■ Questa sera alle 20.15“Nel Mirino” si occupa deiproblemi della ristorazionee del commercio in monta-gna. Immagini e intervistedell’incontro alla TrattoriaHarry’ s Bar di Settesorelledove commercianti, ammi-nistratori e associazioni dicategoria hanno discusso diproblemi e proposte per ri-lanciare il commercio e il tu-rismo in Alta Valdarda.

LIBERTÀGiovedì 16 giugno 2011 43

32 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

VERNASCA

LA MONTAGNATRA PAESAGGI SPLENDIDI E NUOVI PROBLEMI

L’oste «Qui ci sono persone vere, tra inostri progetti ci sono serate itineranticon musica, incontri di cultura e comici»

«Alta Valdarda: ora serveattrarre giovani e turisti»A Settesorelle summit tra commercianti e autoritàSotto la lente gli studi di settore e la rete stradale

■ C’è una porzione della no-stra montagna, quella dell’AltaValdarda, che con le sue bellez-ze naturali e paesaggistichenon ha nulla da invidiare allealtre valli piacentine. E tra gli a-bitanti che la amano e la abita-no, i commercianti e i titolaridegli esercizi pubblici svolgono,con le loro attività - che cercanodi portare avanti nel migliormodo possibile nonostantedebbano confrontarsi ognigiorno con un drammaticospopolamento e gli studi di set-tore «calati dall’alto» - anche unprezioso “servizio sociale”. Mol-ti di loro si sono ritrovati l’altrasera a Settesorelle, in comunedi Vernasca, durante un incon-tro promosso e organizzato daDino e Sofia Bergonzi, titolaridella trattoria Harry’s, dovehanno esposto il loro carico diproblematiche e avanzato ri-chieste e suggerimenti nel cor-so di una lunga discussione acui non hanno fatto mancare lapropria presenza il vicepresi-dente della provincia di Piacen-za, Maurizio Parma, il direttoredi Libertà Gaetano Rizzuto, ilpresidente della ComunitàMontana Valtrebbia, MassimoCastelli, il direttore dell’Unionecommercianti di Piacenza, Gio-vanni Struzzola, i sindaci di Ver-nasca e Morfasso, GianluigiMolinari ed Enrico Croci, il vi-cesindaco di CastellarquatoBernardo Baccanti, gli assesso-ri del Comune di Lugagnano Fi-lippo Boiardi e Andrea Bonfan-ti, il comandante della stazionecarabinieri di Vernasca, mare-sciallo Enrico Assandri (il co-mandante provinciale dell’Ar-ma, colonnello Paolo Rota Gel-

pi, è stato trattenuto a Piacen-za), Maurizio Bosoni, consiglie-re comunale di Morfasso. La se-rata è stata introdotta dal luga-gnanese Carlo Raggi: «Questasera siamo chiamati a confron-tarci e vedere se si può farequalcosa per venire incontro al-le esigenze di chi in montagnaci vive tutto l’anno». Un benve-nuto e un ringraziamento è ve-nuto anche dalla padrona di ca-sa, Sofia, impeccabile nell’ac-cogliere tutti gli intervenuti e

nel rimarcare che «noi non sia-mo qui per fare politica, ma sia-mo lavoratori; la montagna sispopola, non ci sono opportu-nità per i giovani e ci sono pro-blemi di cui uno non si rendeconto».

La serata è entrata subito nelvivo con un intervento di Enri-co Bocci, che gestisce un’oste-ria assieme a Maurizia Soressi,il quale ha tenuto a sottolinea-re di non essere contrario alletradizionali feste di paese, ma

ha anche chiesto cosa si possafare per alleviare le spese vive ecosti di gestione della sua atti-vità e, anche, più visibilità turi-stica per l’Alta Valdarda, perchéla gente possa apprezzare unazona che sta sopra a un “trian-golo” composto dai magnificiborghi che fanno da corollario aCastellarquato, Vernasca e Lu-gagnano: «Qui ci sono personevere e qui abbiamo fatto un in-vestimento di denaro - ha detto- le nostre maestranze si devo-

no dare da fare e noi presente-remo i nostri progetti, come adesempio serate itineranti conmusica, cultura e, perché no,anche con comici. Chiediamo avoi un aiuto, a noi tocca darvilo spunto». La signora MarisaCavaciuti, ristoratrice, ha poitoccato il tasto, alquanto dolen-te, degli studi di settore. «Questisono calcolati sul consumo digas, luce e posti a sedere - hadetto - ma noi lavoriamo 150giorni all’anno (due mesi estivi

più i sabati e le domeniche) eabbiamo spese superiori allacittà. Abbiamo bisogno di unosgravio fiscale rispetto a coloroche lavorano in pianura». Mau-rizia Soressi ha ribadito la ne-cessità di una migliore politicadi promozione turistica del ter-ritorio e più agevolazioni per leattività della zona: «Dovremmoproporre dei percorsi o dellegiornate che possano invoglia-re la gente a passare la domeni-ca in Alta Valdarda, perché ab-biamo delle cose molto bellema molta gente non lo sa».

Anche Rosanna Perotti, com-merciante di Morfasso, ha chie-sto di «tenere bassi» gli studi disettore, mentre Luca Boselli, ti-tolare di un bed & breakfast traVernasca e Bore, ha detto: «Iosono contento della mia atti-vità, ma una cosa che mancatanto è l’argomento strade: sia-mo a dei livelli imbarazzanti,drammatici». Sgravi fiscali so-no stati chiesti anche da Ma-nuela Secchi, panettiera diMorfasso, «in modo di permet-tere ai giovani di non andarsenedal paese». E sempre rimanen-do in tema di giovani, NatalieLosi, che da qualche tempo si ètrasferita da Londra in Alta Val-darda, ha fatto questa osserva-zione: «I giovani che una voltavenivano a casa da Londra oranon tornano più a Morfasso.Stanno perdendo la voglia divenire, nonostante abbiano tut-ti la casa in Alta Valdarda, per-ché non c’è niente da fare. An-che le famiglie non vengonopiù, perché i loro bambini si an-noiano. I giovani vanno via per-ché qui non c’è niente».

Gianluca Saccomani

Autorità e commercianti aSettesorelle; sotto l’interventodi Natalie Losi (f.Saccomani)

■ (g. s.) Giovanni Struzzola,direttore dell’Unione commer-cianti, non si è ovviamente sot-tratto al confronto con gli eser-centi pubblici dell’Alta Valdarda.Ha infatti affermato che gli studidi settore, se presi a livello gene-rale, possono essere uno stru-mento accettabile, ma non lopossono essere dal momento incui vengono generalizzati. «Il no-stro impegno è quello di racco-gliere e amplificare nelle sedicompetenti le vostre osservazio-ni, ma soprattutto le vostre con-statazioni. I pubblici esercizi ri-mangono gli unici luoghi di ag-gregazione in questi centri. Senon siamo capaci di compren-dere l’importanza di questestrutture, io credo che saremo u-na nazione destinata a fallire,perché avremo solo problemi digestione del territorio. Dobbia-mo però smettere di fare gli in-dividualisti, bisogna fare sistemae lavorare a progetti comuni. Vipossiamo dare una mano coor-dinando una progettualità».

Anche il sindaco di Vernasca,Gianluigi Molinari, ha sottoli-neato l’importanza di riuscire afar passare il «concetto» che leattività imprenditoriali rimastesul territorio abbiano non soloun valore imprenditoriale e turi-stico ma anche un valore sociale:«La situazione non è semplice,perché a fianco di noi come am-ministrazioni che abbiamo po-che risorse da spendere sul terri-torio, logicamente anche gli im-prenditori riescono, proprio an-che a causa di questa situazione,a reinvestire poco anche sulla lo-ro attività stessa. Quindi, devecrescere l’imprenditoria, e sequesta cresce probabilmente siriuscirà anche a far sì che ci sia-no soggetti in grado di investiresui servizi».

«Bisogna lavorare insieme»:Enrico Croci, sindaco di Morfas-so, ha detto che la sua ammini-strazione sta lavorando in stretto

accordo con l’Ufficio turistico diCastellarquato per promuoverele iniziative organizzate sul ter-ritorio morfassino, ed ha poi e-lencato gli eventi promossi que-st’anno a Morfasso che sono sta-ti «messi in rete con le Pro loco»e divulgati a mezzo di un volan-tino stampato in 1600 copie. «E’giusto dare un segnale come am-ministrazione per migliorare lecose - ha detto - però ci deve es-sere anche un segnale degli arti-giani e dei commercianti che de-vono puntare a darci una mano eci devono essere vicini quandopromuoviamo un determinatoevento».

L’assessore al commercio delComune di Lugagnano, FilippoBoiardi, ha poi rimarcato che vaapprezzato lo sforzo che i risto-ratori e i commercianti di collinae di montagna fanno nel mante-nere un presidio importante sulterritorio, «perché ci mettono co-

raggio, volontà e tanto impegno,e loro (i ristoratori) possonopuntare su svariate cose, tra cuila specializzazione in qualcheprodotto o servizio e il rapportoumano». Inoltre, Boiardi ha chia-rito che l’amministrazione di Lu-gagnano ha deciso di puntaremolto sulla segnaletica commer-ciale e sulla pubblicità, «ma l’im-portante è la progettualità co-mune e anche fare sistema tra divoi».

Bernardo Baccanti, vicesinda-co di Castellarquato, ha fatto no-tare che «quando c’è un eventoimportante in montagna, Castel-larquato ne gode», portando co-me esempio la decisione del-l’amministrazione di cui fa partedi rinunciare ad un concerto nel-la piazza municipale per non so-vrapporlo ad un evento organiz-zato la stessa sera a Vernasca.«L’invito ai commercianti - hadetto - è di sfruttare l’Ufficio tu-

ristico di Castellarquato, che è laporta della Valdarda».

Un’esperienza è arrivata an-che dalla Valtrebbia, e a portarlaè stato il sindaco di Cerignale epresidente della Comunità mon-tana dell’Appennino piacentino,Massimo Castelli: «Noi abbiamodelle eccellenze, ma dobbiamoforse saperle vendere meglio,perché ci sono dappertutto. Ilconfronto deve essere il Trenti-no, dove c’è una politica di svi-luppo. L’amministratore, per inostri territori, deve tirare fuorigli “attributi” per mantenere iservizi, perché altrimenti tutto ilresto è inutile. Non c’è una verapolitica per chi fa presidio inquesti territori, ma ci sono poli-tiche generaliste che fanno sì cheil piccolo muore sempre». Da quil’invito di fare gruppo, andare ol-tre le divisioni e di non «pianger-ci addosso». Soddisfazione per lanumerosa partecipazione di

commercianti e autorità e per lariuscita della serata è stata e-spressa dal direttore di Libertà,Gaetano Rizzuto, che ha sottoli-neato la determinazione deicommercianti intervenuti all’in-contro: «Sia dai vostri interventisia dalle cose che hanno detto ivostri sindaci, viene fuori chequesta è una vallata che può vin-cere la sua scommessa, perchéha tutte le cose belle che deve a-vere una vallata. Ma soprattuttoha degli operatori che non si vo-gliono arrendere. Per quanto ri-guarda Libertà e Telelibertà, viposso riconfermare l’impegnoche ho assunto qui alcuni annifa: saremo al vostro fianco e locontinueremo a fare».

La serata si è conclusa con l’in-tervento del vicepresidente dellaProvincia, Maurizio Parma, cheha dato ampie ed esaurientispiegazioni riguardo agli argo-menti emersi nel corso della di-

scussione, dalla legge regionalesugli agriturismi ai controlli a cuisono sottoposti, alle competenzedella Provincia in materia di va-lorizzazione delle reti commer-ciali: «Nel nostro territorio dal2006 sono stati finanziati 17 pro-getti presentati da altrettanti Co-muni e distribuite risorse per cir-ca due milioni di euro. Di questiprogetti, tre sono stati presenta-ti dai Comuni di Vernasca e Mor-fasso e finanziati per un importocomplessivo di circa 90mila euro(70mila a Vernasca e 20mila aMorfasso). Tali progetti, di cuidue in fase di ultimazione, han-no riguardato interventi di ri-qualificazione urbana e viabilitàed hanno visto la partecipazionedi 17 imprese commerciali, de-stinatarie del 50 per cento del-l’ammontare dei fondi assegna-ti. Nel territorio di Vernasca so-no state inoltre finanziate (con ifondi del Bando Por- Fesr2007/2013) altri due progettipresentati da imprese commer-ciali per un ammontare com-plessivo di circa 230mila euro».

«La Valdarda - ha conclusoParma - si connota come la valledella cultura, e per far salire i tu-risti nella parte alta della valleserve una collaborazione con loIat e con il Comune di Castellar-quato, in modo da smistare i tu-risti e dare delle destinazioni perquesta zona». Per quanto riguar-da la sistemazione delle strade,un argomento emerso durante laserata e sul quale tutti gli ammi-nistratori si sono detti in diffi-coltà per la drammatica scarsitàdi risorse, Maurizio Parma hadetto che «a breve soluzioni nonce ne sono, bisogna aspettareche il federalismo fiscale portipiù risorse ai Comuni. Qui avetedue possibilità per portare turi-sti: la sentieristica, a cui stiamolavorando in collaborazione congli enti locali e col Cai, e riscopri-re percorsi storici che possonoessere messi a sistema».

«I pubblici esercizi hanno un ruolo sociale»Struzzola: pronti a darvi una mano sui progetti. I sindaci in prima linea: fare sistema

«Promuovere ilturismo

presentandopercorsi nella zona:

qui posti belli,mala gente non lo sa»

▼TELELIBERTA’

“Nel Mirino”stasera a Settesorelle■ Questa sera alle 20.15“Nel Mirino” si occupa deiproblemi della ristorazionee del commercio in monta-gna. Immagini e intervistedell’incontro alla TrattoriaHarry’ s Bar di Settesorelledove commercianti, ammi-nistratori e associazioni dicategoria hanno discusso diproblemi e proposte per ri-lanciare il commercio e il tu-rismo in Alta Valdarda.

LIBERTÀGiovedì 16 giugno 2011 43

33Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

AGENZIE

(ER) ACQUA. ALDROVANDI: COMUNE BOLOGNA SPENDERA’ 20 MLN IN PIU’ -2-

(DIRE) Bologna, 15 giu. - L’ultima battuta e’ sulla richiesta didimissioni dell’amministratore delegato di Hera, MaurizioChiarini, formulate ieri dalla capogruppo Idv in Regione, LianaBarbati. “Attaccare un’azienda che ha una ricaduta di un miliardodi euro per le aziende del territorio mi sembra poco lungimirantedal punto di vista politico e strategico”, critica Aldrovandi.

(ER) PROVINCE. FRANCESCHINI: RINVIO PER EVITARE STOP AL RIASSETTO

(DIRE) Roma, 15 giu. - “A volte e’ meglio rinviare unprovvedimento se questo finisce per chiudere ogni possibilita’ diriforma e noi ci siamo fatti carico di evitare una bocciatura”.Lo dice Dario Franceschini ai cronisti alla Camera spiegandoperche’ il Pd ha chiesto, e ottenuto con l’accordo del ministroRoberto Calderoli, il rinvio dell’esame delle proposte di leggeper l’abolizione delle Province. “Lo abbiamo fatto per evitare il voto dell’aula su unaposizione di bandiera dell’Idv. Ci sarebbe stata una bocciatura equesto avrebbe precluso ogni spazio per un riassetto delleprovince, avrebbe chiuso la discussione”, aggiunge Franceschini.Ora invece, continua, “possiamo rimettere mano alla questione. IlPd ha gia’ pronte alcune proposte che prevedono l’abolizionedelle province nelle aree metropolitane”.

(ER) ACQUA. GRILLINI FORLI’ A IDV:NON BASTANO DIMISSIONI CHIARINIPIRINI: ROMAGNA ACQUE VA TRASFORMATA IN UN CONSORZIO PUBBLICO

(DIRE) Forli’, 15 giu. - “Idv governa in Regione con il Pd ed haavallato le scelte di Hera spa e Iren spa. Si vuole cambiare erispettare il voto degli italiani? Si scorpori l’acqua da Iren edHera e la si dia in mano a consorzi pubblici con rappresentantieletti direttamente dai cittadini e non nominati dai partiti conle solite spartizioni”. Ai ‘grillini’ di DestinAzione Forli’ “nonbastano” le dimissioni dell’amministratore delegato di HeraMaurizio Chiarini, chieste ieri dal capogruppo Idv in RegioneLiana Barbati, ma vogliono “un cambio radicale”. Siccome la nonremunerazione dei capitali investiti e’ contraria agli statutidi Iren Spa ed Hera Spa, societa’ quotate in borsa, il servizio

34 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

AGENZIE

idrico integrato, dice la consigliera comunale forliveseRaffaella Pirini, “va tolto dal loro controllo ed il settoreindustriale scorporato da Iren spa ed Hera spa: se la capogrupporegionale Barbati vuole gettare fumo negli occhi- attacca Pirini-per scaricare su altri le proprie responsabilita’ politiche,visto che Idv e’ in maggioranza, il suo giochino e’ statoscoperto”. All’Idv forlivese, quindi, la lista ‘grillina’ DestinAzioneForli’ chiede che “si discosti” da Barbati e che respinga “lasola ipotesi di dimissioni”, portando avanti “un percorso di verocambiamento e di vera discontinuita’: sostenere l’affidamento delservizio idrico a Romagna Acque e non a Hera spa”. Condizione“imprescindibile”, conclude pero’ Pirini, e’ che Romagna Acquesocieta’ delle fonti Spa “venga prima trasformata in consorziopubblico, come chiesto anche dal comitato acqua pubblica”.

(ER) ACQUA REGGIO. REFERENDUM? DELRIO: IPOTESI DA NON PERSEGUIREOK A PROPOSTA PRC DA RIVA (IDV) E M5S; MA SENZA BANDIERE PARTITI

(DIRE) Reggio Emilia, 15 giu. - Il referendum comunale che il Prcdi Reggio Emilia e’ pronto a lanciare per scorporare il servizioidrico da Iren e’ una ipotesi “da non perseguire” secondo ilsindaco Graziano Delrio, perche’ “se si inseguono estremismi nonsostenibili il Paese tornera’ facilmente in mano alla destra”.L’ipotesi e’ invece accolta a braccia aperte dal Movimento acinque stelle, purche’ la consultazione cittadina sia promossa“dal basso” da cittadini e comitati senza bandiere di parte. Laproposta di Rifondazione comunista piace infine anche alconsigliere regionale dell’Idv Matteo Riva che, pur a titolopersonale, sarebbe disponibile a contribuire alla raccolta dellefirme. Il referendum comunale, dice dunque il sindaco, “mi pare unaipotesi da non perseguire che impoverirebbe molto anche il valoredelle nostre aziende e determinerebbe una societa’ a totalegestione pubblica con meccanismi che, come sappiamo, nel passatonon hanno mai funzionato in maniera efficiente”. E’ dunque “unaposizione da non perseguire, ma e’ una discussione che si puo’fare e di cui valuteremo gli effetti”. La gente, spiega ancoraDelrio, “vuole poter pagare in maniera trasparente le tariffe,vuole un buon servizio efficiente, vuole che le reti idriche nonperdano il 30 o il 40% mentre in Germania perdono il 7%. Se inquesti anni siamo riusciti a Reggio a fare in modo che le nostreperdite siano piu’ simili a quelle tedesche che a quelleitaliane, non capisco quale sia il problema. Volete che l’acqua

35Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

AGENZIE

sia gratis? L’unico modo e’ mettere le tasse per compensare gliinvestimenti”. (SEGUE)

(ER) ACQUA REGGIO. REFERENDUM? DELRIO: IPOTESI DA NON PERSEGUIRE -3-

(DIRE) Reggio Emilia, 15 giu. - Tornando invece al referendumlocale ventilato dal capogruppo provinciale del Prc AlbertoFerrigno, per il capogruppo comunale del Movimento a cinquestelle Matteo Olivieri “e’ una idea condivisibile, ma sono sicuroche Ferrigno, che sull’acqua e’ sempre stato coerente e corretto,condividera’ con noi e tutti gli amici del Comitato Acqua BeneComune che ad indire il referendum consultivo sul tema acqua nondevono essere forze politiche o partiti, si chiamino Prc oMovimento 5 Stelle, ma devono essere i cittadini stessi tramiteil Comitato Acqua Bene Comune a portare avanti una battaglia chee’ di tutti senza bandiere di parte”. I grillini rilancianoquindi su “nuove forme di partecipazione diretta, come chiede lalegge d’iniziativa popolare del Forum Italiano dell’Acquadepositata nel 2007 che propone al punto 8 che i ConsorziPubblici vedano i cittadini ed i lavoratori di queste aziendepubbliche motori decisivi nell’elezione diretta ad esempio didirigenti e consiglio d’amministrazione, approvazione delbilancio. Societa’ veramente dei cittadini con i cittadini chescelgono e non dei partiti politici che lottizzano e spartisconopotere a tavolino”. Infine il consigliere regionale dell’Idv Matteo Riva, parlandoa titolo personale, definisce “interessante” la proposta diFerrigno e si metterebbe a disposizione per dare una mano allapetizione.

(ER) FIOM. SANTORO TORNA E PROMETTE SORPRESE: BOLOGNA PORTA BENE -3-

(DIRE) Bologna, 15 giu. - Sabato sera il sindacato chiama araccolta i leader del centrosinistra, Pierluigi Bersani, NichiVendola e Antonio Di Pietro e Massimo Rossi per parlare dipolitica e rappresentanza del lavoro. “In questi anni la sinistrae il centrosinistra non hanno rappresentato il mondo del lavoro-contesta Landini- noi vogliamo che lo facciano e su questovogliamo confrontarci con loro per vedere se abbiamo una visionecomune. Ci interessa poter discutere delle cose che stannosuccedendo. Sulla legge sulla rappresentanza sindacale,nonostante sia siano succeduti dei governi di sinistra, non e’

36 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 06 - 2011

AGENZIE

ancora successo nulla. Se essere di sinistra vuol dire combatterela precarieta’ e difendere i diritti allora chi governa deve farequeste cose”. Domenica sera chiudera’ la kermesse Fiom ilsegretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso; con lei cisaranno Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia e Paola Turci. Intanto, l’iniziativa della Fiom incassa l’adesione dell’Idv.“Una scelta di campo ben precisa”, rivendica il coordinatoreregionale e parlamentare dipietrista Silvana Mura.

(ER) ACQUA. BOLOGNA, BURGIN: DA HERA UNA PROVA DI BUONSENSO -2-

(DIRE) Bologna, 15 giu. - Nell’incontro di oggi si e’ discussodelle tariffe? “L’impegno e’ di rivederci la prossima settimana”,spiega l’assessore, ricordando che il tema dell’aggiustamentodelle tariffe in seguito ai minori volumi venduti “va avantiindipendentemente dai referendum”: quindi, “ragionevolmente pensoche un allineamento delle tariffe dovremo farlo”. Un allineamentodi che consistenza? “I numeri dobbiamo calcolarli per bene”,prende tempo Burgin. L’Idv, intanto, ha chiesto le dimissioni dell’amministratoredelegato di Hera, Maurizio Chiarini. “Fa parte della vita di chiha responsabilita’ pubbliche- si limita a dire Burgin- non credosia un enorme problema”.

(ER) ACQUA. IDV FORLI’ A LISTA GRILLO: VOLETE SOLO VISIBILITA’“ATTACCO A BARBATI INCOMPRENSIBILE, NOI SIAMO FORZA DI GOVERNO”

(DIRE) Forli’, 15 giu. - “Invece di impegnarsi in una battagliacomune per trovare una soluzione condivisa, si preferisconoattacchi strumentali da campagna elettorale per strappare un po’di visibilita’ sui giornali locali”. Tommaso Montebello,segretario dell’Idv di Forli’-Cesena, giudica “incomprensibile” e“fuori luogo” l’attacco della lista ‘grillina’ forlivese,DestinAzione Forli’, alla capogruppo dipietrista in Regione,Liana Barbati, la quale ha chiesto le dimissionidell’amministratore delegato di Hera Maurizio Chiarini. Se ilconsigliere comunale di DestinAzione, Raffella Pirini, haricordato che l’Idv insieme con il Pd “ha avallato le scelte diHera e Iren” in questi anni, Montebello replica: “Come dichiaratoda Barbati, il partito vuole dar seguito ai referendum con atticoncreti. Infatti, presenteremo una mozione eliminare da subitola quota di remunerazione del capitale dalle tariffe dell’acqua

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come deciso dai cittadini attraverso il referendum”. Per ilfuturo della gestione del servizio idrico integrato che, dice ilsegretario Idv, “chiaramente deve tornare pubblica, stiamostudiando una proposta seria e siamo aperti al confronto anchecon Destinazione Forli’”. L’obiettivo dell’Italia dei valori,conclude Montebello, “non e’ attaccare gli altri per ottenerevisibilita’, ma essendo forza di governo intendiamo presentareproposte serie e realizzabili”.