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Rassegna del 03/08/2018

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  • Rassegna del 03/08/2018

  • INDICE RASSEGNA STAMPA

    Indice Rassegna Stampa

    Rassegna del 03/08/2018

    Pagina I

    Si parla di noi

    PIU' PESCE NEL PIATTO TRAINA LA PRODUZIONE E L'ORATAVA FORTE

    Corriere Umbria 03/08/2018 p. 2 1

    Agricoltura Scenario Nazionale

    E' PARTITA LA CACCIA AI LUPI, GLI ANIMALI CHE SANNOFARE PACE

    Il Fatto Quotidiano 03/08/2018 p. 11 BARBACETTOGIANNI

    2

    Alimentare

    RACCOLTA DEL POMODORO LE MACCHINE AL POSTO DEGLIEXTRACOMUNITARI

    Gazzetta DelMezzogiorno

    03/08/2018 p. 1 LEVANTACIMASSIMO

    3

    Unione Europea

    LONDRA, SCORTE DI CIBO PER PAURA DELLA BREXITAvvenire 03/08/2018 p. 14 GUZZETTISILVIA

    4

    Agricoltura Umbria

    ALLARME-MERCURIO NEL FIUME PAGLIA MA IL "NODO" E'L'OASI DI ALVIANO

    Nazione Umbria 03/08/2018 p. 14 6

  • CORRIERE l'1iD MBRIA

    L'estate accentua la tendenza

    Più pesce nel piattotraina la produzioneE l'orata va forte

    MILANO

    M "Per meglio rispondere alle esigen-ze dei consumatori è aumentata laproduzione nazionale dell'orata, spe-cie molto richiesta (dalle 7.600 tonnel-late del 2016, siamo passati alle 9.500tonnellate del 2017 e il trend positivosi confermerà certamente anche nel2018), anche se il pesce più allevatoin Italia resta la trota, con 35.100 ton-nellate prodotte nel 2017". Lo dichia-ra Pier Antonio Salvador, presidentedell'Associazione Piscicoltori Italiani(Api), aderente a Confagricoltura, ri-cordando che in estate aumenta ilconsumo di prodotti ittici. Il pesce,sottolinea l'associazione, è un'impor-tante fonte di elementi minerali, diproteine ad elevato valore biologico,ma soprattutto di acidi grassi polinsa-turi Omega 3, alcuni dei quali sonocontenuti esclusivamente nei prodot-ti ittici. Tali componenti entrano nel-la costituzione delle nostre membra-ne cellulari, sono essenziali per lo svi-luppo cerebrale e della retina, contri-buiscono ad abbassare il livello delcolesterolo e dei trigliceridi. "L'acqua-coltura - ricorda l'associazione - con-tribuisce a preservare l'ambiente e lerisorse marine: consente di prelevaresoltanto il quantitativo di pesce richie-sto dal mercato, che arriva sulle tavo-le fresco, senza eccessi o sprechi diprodotto".

    Pagina

    Foglio

    21

    .. -E-DA —Ela doratáìrigioóe diRM há°-

    ° e la tentazione di scappare

    Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

    Si parla di noi Pagina 1

  • I.ire• i

    NORDISTI

    E partita la cacciaai lupi, gli animaliche sanno fare pace» GIANNI BARBACETTO............................................

    F state, tempo da lupi. Non per folliemeteorologiche, ma per contese sui

    F1 lupi, intesi proprio come animali sel-vatici, canidilupini. Scontri che neanche gliodiatori da social, che neppure le corridecontro i fascioleghisti o i tur-borenziani o i pentastellati.Nell'arco alpino, ma anchepiù a sud. I fratelli Manca,per dire, hanno una azien-da agricola in provincia diViterbo e hanno dichiaratoguerra ai lupi: le loro pecoresono state attaccate - ci rac-contano le cronache locali - "mentrepasco-lavano tra Grotte Santo Stefano e Bagnaia".Gli allevatori della zona chiamano alla cro-ciata: nelle ultime settimane ci sono stateaggressioni anche "a Grotte di Castro, Far-ne s e e ora, novità, anche nella Teverina". Ungregge è stato decimato nei giorni scorsi. Gliesperti delle Asl sono al lavoro per capire segli aggressori sono davvero lupi. Intanto laColdiretti locale lancia l'allarme: "Non pos-siamo escludere neppure rischi per l'uo-mo". Mentre scriviamo, l'attivista RinaldoSidoli sta incontrando a Roma il ministrodell'ambiente Sergio Costa, a cui ha portatocentinaia di migliaia di firme raccolte suchange.org per salvare i lupi: "Fermiamoquesto massacro!".

    battimento dei lupi (e degli orsi). Gli ani-malisti protestano: "E un grave attacco allanostra Costituzione. Abbiamo chiesto alministro Sergio Costa di impugnare quelledecisioni davanti alla Corte costituzionale,perché i lupi, come gli orsi, sono specie pro-tette, sono un patrimonio per l'Italia".

    Gioia e tripudio, intanto, in Friuli. Nel2016 era stata segnalata la presenza di unlupo maschio nella contigua provincia diTreviso e nel 2017, dicono le cronache, "si èavuta la conferma della formazione di unacoppia stabile" nella bassa friulana. Entraallora in campo l'università di Udine che in-stalla in zona fototrappole. Ecco che il 25luglio queste riprendono - per la gioia diyoutube - un evento che non accadeva dal1931, quasi un secolo fa: in provincia di Por-denone sono nati sei lupacchiotti. La specieera scomparsa in regione e l'ultimo lupo erastato abbattuto agli inizi del Novecento.

    Ora i lupi son tornati. E dobbiamo affi-darci a uno studio degli etologi dell'univer-sità di Vienna pubblicato su Royal SocietyOpen Science per apprendere che i lupi, se-colari vittime della superstizione popolaree delle favole perbambini, dopo un conflittosanno riconciliarsi tra loro, a differenza deiloro antichi parenti, i cani, che restano ran-corosi perché hanno disimparato l'arte del-la riconciliazione. Gli etologi viennesi han-no provato che i lupi "si infiammano in fret-ta", ma altrettantovelocemente fanno pace;mentre i cani, in millenni di amicizia conl'uomo e di vita lontana dal branco, hannodimenticato la difficile arte del lasciarsi iconflitti alle spalle. Non ditelo agli odiatorida social.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    IN VENETO è nato addirittura un organismoconsultivo che si chiama "Tavolo regionaleper la gestione del lupo e dei grandi carni-vori". Lo ha riunito aVenezial'assessore re-gionale all'agricoltura, che giustamente sichiama Pan, Giuseppe Pan. Ne fanno partegli ambientalisti che vogliono incrementa-re i lupi e gli allevatori che vorrebbero lasoluzione finale. Proposta intermedia a-vanzata dal divino Pan: mettere un radio-collare a una decina di lupi "presenti nellearee comprese tra Lessinia, Monte Caregaa Altopiano di Asiago, che stanno creandogravi danni agli allevatori". Per"monitorar-ne abitudini di vita, spostamenti e attività",spiega Pan, "e arrivare a una gestione`proattiva' del lupo che da qualche anno haripopolato l'area montana del Veneto. È laprima esperienza in Europa dell'utilizzodella telemetria perla mitigazione del con-flitto tra uomo e lupo". E chi poteva farla, senon Pan? Lì vicino, però, le province diTrento e di Bolzano hanno approvato l'ab-

    Pagina i i

    Foglio i

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    Agricoltura Scenario Nazionale Pagina 2

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    IN CAPITANATA NUOVO SCENARIO

    Raccolta del pomodorole macchine al posto

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    LEVANTACI A PAGI NA 8»

    Pagina

    Foglio

    11

    AGRICOLTURA VIA AGLI ACCORDI DI FILIERA CONTRO IL CAPORALATO . PRIMI EFFETTI DELLA LEGGE : I BRACCIANTI COSTANO DI PIÙ

    Foggia, ora le multinazionali del pomodoro fermanolo sfruttamento nei campi con la raccolta meccanizzata

    MASSIMO LEVANTACI

    • FOGGIA . Le grandi ca-tene del pomodoro l'avevanoavvertito: «Quest'anno riti-riamo solo prodotto etico, rac-colto da lavoratori con re-golare contratto e senza sfrut-tamento della manodopera».Un anno fa i primi segnali incontrotendenza, ma il 2018può essere considerato l'«an-no zero» di una nuova pri-mavera nelle campagne delFoggiano battute dal solleonee dal caporalato. Se la bat-taglia è stata vinta lo ca-piremo più avanti, ma la ster-zata nei campi c'è stata. Bastivedere quante macchine rac-coglitrici ci sono oggi neicampi, mentre sembrano es-sere diventati testimonial delpassato quei pochi lavoratorisorpresi ancora con la schie-na curva su un campo. Gliagricoltori hanno preso moltoseriamente l'invito delle «ma-jor» ciel pomodoro: Princes,Mutti, Conserve Italia, La Do-ria e altre. La legge sul ca-poralato, quella che prevede

    anche l'arresto del datore dilavoro e il sequestrodell'azienda, è un altro effettodi questa forma di redenzio-ne. Anche se, a sentire i pro-duttori, non è merito dellalegge se le cose pare stianocambiando nella patriadell'«oro rosso». Giuseppe DeFilippo, presidente di Coldi-retti Foggia e importante pro-duttore ortofrutticolo, fa unpo' di conti: «Con la raccoltameccanizzata le imprese agri-cole risparmiano 1500 euro aettaro, i lavoratori a cassone

    raccoglitrice

    costano molto di più. Le mac-chine non sono una novitàper noi, le impieghiamo davent'anni». Sarà, ma alloraperchè esiste il caporalato?Nella provincia che produceil 40% del pomodoro nazio-nale c'è voluta una robustacampagna di denigrazioneper smuovere le coscienze einnescare il cambiamento.L'immagine del pomodoro«rosso sangue» made in Ca-pitanata ha fatto il giro delmondo, interi settori di eco-

    NUOVORACCOLTOCassoni dipomodoro,sullo sfondo

    E una macchina

    nomia agricola pulita di que-sta provincia sono stati col-piti da quegli schizzi e ancoraoggi ne pagano le conseguen-ze sui mercati. La legge con-tro il caporalato ha contri-buito in maniera rilevante ariportare all'ordine un siste-ma in cui la parola d'ordineera e forse è ancora «sfrut-tamento della manodopera».Anche se ora c'è meno lavoroin campagna per la schieradegli oltre 2mila migranti cheoggi popolano il Ghetto diRignano e qualcuno va viasconsolato nella speranza ditrovare qualche lavoretto daqualche altra parte. La leggesul caporalato ha prodotto undoppio effetto, oltre che suidatori ovviamente sui lavo-ratori; chi guadagnava 3 euroa cassone oggi avrebbe dirittoa una paga più equa, per magli agricoltori che dicono diprodurre già sottocosto sa-rebbe un costo insostenibile.Nei campi i migranti ci sono,ma fanno lavori diversi. Esono meno perchè costano.

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    Alimentare Pagina 3

  • saventre Pagina 1 4Foglio 1 1 2

    Londra, scorte di ciboper paura della BrexitIl Paese importa tutto, il 30% dall'UeE l'incertezza comincia a preoccupare

    SILVIA GUZZETTI

    L a Brexit del 29 marzo 2018 comequell'inverno terribile del 1963,«quando il nostro villaggio di 106persone rimase bloccato dalla neve persei settimane, senza cibo e senza elet-tricità, e mio padre riuscì a garantire 500litri di latte ai più anziani che moriva-no di fame facendo funzionare la mun-gitrice, non so come, con il trattore». Eil ricordo di Richard Young, proprieta-rio di una fattoria nelle Cotswold. Di-rettore per le politiche del "SustainableFood Trust", organizzazione di conta-dini che si batte per uri agricoltura a ba-se locale e sostenibile, ha cominciatoad accumulare qualche riserva di ciboin vista dell'uscita della Gran Bretagna.Anche perché, accordi permettendo,manca meno di un anno. Nel timoreche la scarsità di provviste rasenti quel-la sperimentata quando la neve gelòtutto 50 anni fa. Scorte di carne conge-lata, oppure di quella preservata con ilsale che prepara sua sorella, e scatola-me, marmellate e sughi.Pensa che «potrebbe essere la man-canza di frutta e verdura l'aspetto piùpreoccupante della Brexit», visto chelaGran Bretagna importa quasi tutto, sefacciamo eccezione per patate e mele,e il 30% arriva proprio dall'Unione Eu-ropea. Certo Richard ammette che «fa-

    «Mi sembra di essere tornatoall'inverno del 1963, quando

    il nostro villaggio rimasebloccato dalla neve senza

    derrate e senza elettricità». Siaccumulano anche medicinali

    re provviste di roba fresca è difficile» ericonosce che forse sta esagerando, mala paranoia generata dall'incertezza delfuturo, poiché non esiste ancora un ac-cordo commerciale tra Unione e RegnoUnito, ha catturato altri. Preoccupataall'idea di rimanere isolata dal restod'Europa è l'insegnante in pensioneMarilyn Bowles che, insieme al maritoAllan, all'indomani del referendum delgiugno 2016, con il quale il 52% degli e-lettori britannici ha deciso di uscire dal-l'Unione, ha cominciato a visitare ogniPaese europeo. «Sono sempre stata afavore dell'Europa e volevo assicurarmidi essere stata in tutti gli altri Stati pri-ma che ce ne andassimo».Le paure dei cittadini, per ora, riman-gono tali, ma la necessità di un pianoper affrontare la situazione ha fatto la-vorare anche le istituzioni. L stato lostesso neo-ministro per la Brexit Do-minic Raab, lo scorso fine settimana,ad annunciare che il governo si darà dafare per garantire «scorte adeguate dicibo» al Paese nel caso un accordo nonvenga raggiunto con l'Unione Europea.E Ian Wright, della Food and Drink Fe-deration, la «Federazione per il cibo e lebevande», che rappresenta le aziendepiù importanti di questo settore, ha det-to di «aver suggerito al governo, mesifa, che è necessario un piano di emer-genza, ma non se ne è fatto nulla».

    «E irresponsabile non prevedere unpossibile esito negativo della Brexit», hadetto Wright, «perché basta, a volte, lamancanza di un elemento perché lavendita di una certa categoria di pro-dotti ne risenta». Né il settore alimen-tare è l'unico a correre ai ripari. Anchele aziende farmaceutiche Sanofi, No-vartis e AstraZeneca hanno comincia-to a mettere da parte scorte di medici-ne in vista di una Brexit "dura'. La Sa-nofi sta allungando i depositi di medi-cine di quattro settimane per garanti-re una finestra temporale di oltre tremesi in modo che i pazienti non si ri-trovino a corto di cure. A preoccupar-si è anche il ministro della Sanità MattHancock che, pur dicendosi sicuro cheun accordo verrà raggiunto, ha am-messo di «aver avviato un piano dicontingenza che prevede scorte di me-dicine, vaccini, strumenti medici eprodotti a base di sangue».La Gran Bretagna, insomma, si prepa-ra ad ogni evenienza, non esclusa quel-la di un secondo referendum nel qualesi voti di nuovo. Lo chiede, con un'ag-guerrita campagna, il quotidiano Inde-pendent e, secondo un sondaggio diYouGov, il 42% degli elettori britannicisarebbero a favore a un secondo refe-rendum sulla Brexit. Da tenersi alla fi-ne dei negoziati sul divorzio da Bruxel-les fra il governo di Theresa May e l'Ue.

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    Unione Europea Pagina 4

  • saventre

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    Pagina 1 4Foglio 2 1 2

    Unione Europea Pagina 5

  • UmbriaORVIETO & CO M PRENSORIO

    Pagina 14

    Foglio i

    SULL'AI: IN FIAMME UN TIR CARICO DI FRUTTA

    CHIUSO per alcune ore ieri il tratto di Al comprenso traOrte e Orvieto in direzione di Firenze per di un mezzo infiamme che trasportava frutta, all'altezza del km 456.Disagi alla viabilità per le necessarie deviazioni.

    Allarme-mercurio nel fiume PagliaMa il «nodo» è l'oasi di AlvianoStudio della Regione conferma la presenza del pericoloso metallo

    -ORVIETO- contaminazione che diminuisco - la fauna ittica, sia per valutare lo

    UNA POTENZIALE bombaecologica originata sul monteAmiata che ha contaminato unterritorio di centinaia di chilo-metri lungo i fiumi Paglia e Te-vere. La Regione ha completatola prima parte del monitoraggiosui corsi d'acqua interessatidall'esteso fenomeno di inquina-mento da mercurio e i risultati anon lasciano molto spazio all'ot-timismo. L'estrazione, prosegui-ta per quasi un secolo e mezzo,del cinabro da cui si estrae ilmercurio dalle miniere del mon-te Amiata ha riversato nel Pagliauna quantità enorme del perico-loso metallo pesante.

    SU 105MILA tonnellate di cina-bro estratte dalle miniere che sitrovano nella zona della sorgen-te del Paglia, si stima che circasessanta siano finite nel fiume.L'assessore regionale all'ambien-te Fernanda Cecchini spiegaquali sono i risultati più signifi-cativi emersi dal monitoraggio acui hanno preso parte le univer-sità di Perugia e Firenze, la Usle l'istituto zooprofilattico. «I ri-sultati delle analisi dei suoli e se-dimenti - dice l'assessore - han-no messo in evidenza una diffu-sa presenza di concentrazioni dimercurio superiori alla soglia di

    no a valle dell'oasi di Alviano,mentre le acque sono risultatesostanzialmente prive di mercu-rio allo stato disciolto. Questiprimi risultati hanno indotto ilgruppo di lavoro a ritenerel'area dell'oasi di Alviano comeuna potenziale area di accumuloe deposizione dei sedimenti finicontenenti mercurio». I control-li sono stati effettuati anche sul-

    ASSESSORE Fernanda Cecchini

    stato di salute di fiumi sia sulfronte sanitario per escludere iltrasferimento di mercurio allacatena alimentare. «Già dopo iprimi studi - ricorda Cecchini -attivati dalla Regione, dopo il ri-scontro di tracce di mercurionei sedimenti del Paglia in pros-simità dell'impianto di discaricadi Orvieto, erano state emesse or-dinanze per vietare il consumo

    n

    di pesce proveniente dal fiumePaglia inferiore. Esclusi dalleanalisi della Usl rischi per la sa-lute dal consumo di vegetali pro-venienti dalle aree vicine al Pa-glia e al Tevere. Sulla base dei da-ti raccolti, l'agenzia Arpa ha se-gnalato la necessità di attività ag-giuntive utili per completare i ri-sultati attesi per il 2018».

    L'ATTIVITA di controllo nonè infatti ancora terminata e ci so-no altre incognite da prenderein considerazione. La secondafase dell'intervento prevede «va-rie attività che nascono dall'at-tenta analisi dei risultati ottenu-ti, per verificare fra l'altro l'enti-tà del trasporto solido su Pagliae Tevere durante un evento dipiena, misure in aria in primave-ra ed estate che interesserannole zone di Orvieto Scalo e Cico-nia, sulle deposizioni atmosferi-che nell'area orvietana, sondag-gi nei terreni alluvionali del Pa-glia nel tratto umbro e nell'Oasidi Alviano ed altre indagini, an-che sotto l'aspetto sanitario. «Di-sporremo così di un quadro com-pleto sul livello di contaminazio-ne da mercurio e l'esposizione aipotenziali rischi che ne deriva-no - dice Cecchini - che è indi-spensabile per calibrare adegua-ti strumenti di intervento».

    C.L.

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    Agricoltura Umbria Pagina 6

    RASSEGNA STAMPAINDICESI PARLA DI NOIPIU' PESCE NEL PIATTO TRAINA LA PRODUZIONE E L'ORATA VA FORTE

    AGRICOLTURA SCENARIO NAZIONALEE' PARTITA LA CACCIA AI LUPI, GLI ANIMALI CHE SANNO FARE PACE

    ALIMENTARERACCOLTA DEL POMODORO LE MACCHINE AL POSTO DEGLI EXTRACOMUNITARI

    UNIONE EUROPEALONDRA, SCORTE DI CIBO PER PAURA DELLA BREXIT...Pagina II

    AGRICOLTURA UMBRIAALLARME-MERCURIO NEL FIUME PAGLIA MA IL "NODO" E' L'OASI DI ALVIANO