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Nestlé Italiana S.p.A. Rapporto Ambiente e Sicurezza 2003 visione consumi emissioni e rifiuti sicurezza

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Page 1: Rapporto Ambiente e Sicurezza 2003 ezza...Rapporto Ambiente e Sicurezza 2003 9 L’acqua: materia primissima L’acqua è senza alcun dubbio uno dei punti chiave dell’attenzione

Nestlé Italiana S.p.A.

Rapporto Ambiente e Sicurezza 2003

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Nestlé Italiana S.p.A.

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Copyright © 2004Nestlé Italiana S.p.A.

A cura dell’Ufficio Comunicazione Nestlé ItalianaViale G. Richard, 5 - 20143 Milano02.81814231 - www.nestle.it

Progetto grafico

Peliti Associati

Selezioni fotolitografiche

S.C.R.O.I.

Piccola Società Cooperativa

Riproduzioni Offset Italia - Roma

Stampa

Prostampa Sud - Pomezia

Referenze iconografihce

Archivio fotografico Nestlé

Pagg. 7, 8,

Renato Cerisola

Foto di copertina, pagg. 2, 15, 16, 21, 22

Finito di stampare nel mese di Ottobre 2004

su carta totalmente priva di cloro

CO2. Anidride carbonica.

COD - Chemical Oxigene Demand (Richiesta di Ossigeno Chimico). Viene utilizzatocome indicatore del carico inquinante della matrice organica presente nelle acque reflueindustriali che deve essere ossidata e quindi ridotta a molecole semplici degradabili.

GJ - GigaJoule. Unità di misura che indica i consumi di energia.

m3. Metri cubi.

mgO2/lt. Unità di misura che viene impiegata per la misurazione del COD ed esprime la con-centrazione in milligrammi di Ossigeno in un litro di acqua.

NEMS - Nestlé Environment Management System. Sistema di gestione ambientalecomune a tutto il mondo Nestlé, che stabilisce gli obiettivi, verifica i progressi compiuti e con-trolla i risultati relativi alle attività e alle misure prese a favore dell’ambiente.

Nm3 - Normal metri cubi. Unità di misura che indica i consumi di metano.

Principi Aziendali. Documento che definisce le norme di comportamento alle quali si devonoattenere tutte le unità del Gruppo. L’importanza e la finalità di questo documento “costituzio-nale” dei valori e principi di Nestlé è tale che non solo accomuna tutti i collaboratori ma coin-volge anche le relazioni con i partner e i fornitori commerciali di materiali, merci e servizi.

Protocollo di Montreal. Documento di istituzione mondiale del 16 settembre 1985, cheimpone agli stati membri di adottare adeguati provvedimenti per tutelare la salute dell’uomoe l’ambiente da effetti nocivi derivanti dalla riduzione di ozono nella stratosfera a causa delleemissioni di alcune sostanze.

R507a. Sostanza chimica appartenente alla categoria degli HFC (Idrofluoro carburi) che agi-sce soprattutto sull’impatto nell’atmosfera come effetto serra.

R11 equivalenti. Tutti i composti Cloro/Fluoro-alogenati che hanno effetto soprattutto sullariduzione dell’Ozono stratosferico con diverso fattore potenziale di impatto. Sono riconduci-bili al riferimento R11 (Clorofluorocarburo) e regolamentati dal Protocollo di Montreal.

SO2 equivalenti. Sostanze riconducibili tramite fattore di conversione al riferimento SO2

(Anidride solforosa), causa di impatto acidificante dell’aria.

Ton. Tonnellata.

Glossario

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Nestlé Italiana 1

L’ambiente siamo noi

I l rispetto per l’ambiente è fondamentale per Nestlé Italiana e la sua tutela èl’elemento qualificante delle attività che svolgiamo. In Nestlé già da molto

tempo abbiamo adottato misure in tale direzione, attraverso una serie di proce-dure volte a rispettare il mondo che ci circonda e a garantire la sicurezza dellepersone che lavorano con noi.I risultati di questo impegno sono riassunti in queste pagine, per ricordare e ri-cordarci l’importanza del nostro modo di agire e continuare in questa direzione.Quest’anno, inoltre, il rapporto ambientale Nestlé contiene anche i dati relativialla sicurezza, sottolineando la stretta correlazione tra le tematiche ambientali equelle inerenti alle condizioni in cui viene svolta l’attività lavorativa. Tale docu-mento inoltre, descrive e valorizza l’attività delle funzioni aziendali coinvolte,fornendo una panoramica degli andamenti registrati in tema di ambiente e si-curezza negli anni passati. Con il rapporto ambiente e sicurezza 2003 ci ponia-mo come obiettivo quello di diffondere informazioni chiare e misurabili sull’an-damento del “sistema di gestione ambientale e sicurezza sul posto di lavoro”messo in atto in tutte le nove fabbriche di Nestlé Italiana, sulle realizzazioni emigliorie apportate al sistema stesso, nonché sui risultati raggiunti.Dalla lettura di queste pagine, che vogliono essere strumento di informazio-ne, ma anche di riflessione e dialogo, auspichiamo emerga il reale impegno diNestlé Italiana e delle persone che vi lavorano, dando al contributo quotidia-no di ognuno l’importanza che merita, e coinvolgendo ogni giorno di più lepersone nel rispetto dell’ambiente di vita e di lavoro.

Esiste una forte correlazione tra le tematiche ambientali e quelle inerenti alle condizioni in cui si svolge l’attività lavorativa.

Nestlé Italiana S.p.A.

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Nestlé Italiana è convinta che il valoreeconomico è strettamente legato al concetto di sostenibilità sociale.

Un approccio sempre più dolce

I l rispetto dell’ambiente è ormai da anni una costante nell’approccio operativodi Nestlé Italiana e nella cultura stessa dell’azienda.

Conseguenza logica di questo atteggiamento è la progressiva riduzione dell’im-patto ambientale, frutto di una diminuzione dei consumi di risorse naturali utiliz-zate per realizzare i prodotti, di un sensibile decremento nella produzione di emis-sioni e rifiuti, nonché di una sempre più attenta gestione degli scarti.In particolare, nel corso degli ultimi sette anni, i comportamenti aziendali han-no prodotto i seguenti risultati:

consumi di acqua - 44% consumi di energia elettrica - 32%emissioni di sostanze dannose per l’ozono - 99%emissioni di sostanze che contribuiscono all’effetto serra - 22%rifiuti smaltiti - 49%

Tutto questo - è ovvio - non accade per caso, ma fa leva sulla convinzione cheil valore economico è strettamente legato al concetto di sostenibilità sociale,percepito come il processo a lungo termine che contribuisce alla crescita e altempo stesso preserva l’ambiente per le generazioni future.È da questa idea di partenza, declinata nelle mille applicazioni concrete dell’atti-vità aziendale, che Nestlé Italiana trae spunto, forza, indirizzo per l’azione futura.

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Nestlé Italiana4

Nestlé Italiana sul territorio

L’attività aziendale sulla penisola è rappresentata da una sede centrale, uncentro di ricerca e sviluppo e nove stabilimenti.

La raccolta dati inerente le problemati-che di impatto ambientale affrontate inquesto rapporto si riferisce all’attività del-le nove fabbriche di Nestlé Italiana attual-mente operative sul territorio. Nei dati relativi alla sicurezza sono inclu-si invece anche quelli relativi al magazzi-no di Albairate (Milano), a Casa Buitoni ealla sede di Milano.

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Lo sviluppo sostenibile

Lo sviluppo sostenibile, parte integrante dei ‘Principi Aziendali’, è da moltotempo uno dei cardini dell’operato di Nestlé, le cui strategie si basano sulla

consapevolezza che la crescita economica di lungo termine, la protezione del-l’ambiente e il progresso sociale non solo sono compatibili ma anche comple-mentari e interdipendenti.La messa a punto del sistema di gestione ambientale che caratterizza da tempol’attività produttiva di Nestlé è da intendersi come il frutto di un’esperienza ma-turata dal Gruppo nel corso di numerosi anni durante i quali l’attenzione è sta-ta soprattutto rivolta a tre fattori:

• un approccio integrato su tutta la supply chain;• la considerazione dell’acqua come risorsa indispensabile;• la gestione sistematica delle performance ambientali.

In questa prospettiva, a partire dal 1996 è attivo in tutto il Gruppo il Nestlé En-vironment Management System (NEMS), progetto volto a integrare e rendere si-stematiche tutte le attività e le misure prese a salvaguardia dell’ambiente.Nestlé è inoltre membro fondatore del World Business Council for SustainableDevelopment (WBCSD) e dal 1991 aderisce alla Carta per lo sviluppo sostenibi-le della Camera di Commercio Internazionale (ICC).

Impatto ambientale e organizzazione del Gruppo

Un coordinamento attivo a livello di Grup-po, gestito dalla funzione Corporate En-gineering, opera per ridurre l’impatto am-bientale delle attività produttive e permigliorare le condizioni di sicurezza sulposto di lavoro. Scopo fondamentale dell’attività del coor-dinamento è individuare i punti critici,raccogliere e valutare i suggerimenti, met-tere in pratica le iniziative volte al mi-glioramento dei processi.Per fare ciò, risulta fondamentale l’atti-vità di audit svolta dal CoordinamentoAmbientale di Fabbrica presso ogni sin-gola realtà produttiva e utilizzata - oltreche come occasione di verifica internaper la valutazione delle prestazioni - co-me momento di assistenza costruttiva,elaborazione, confronto.

Il sistema ambientale che caratterizzal’attività di Nestlé Italiana è il frutto di un’esperienza maturata nel corso di molti anni.

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*Che cos’è il KPI

Acronimo di Key Performance Indicator,traducibile come Indicatore di prestazio-ne, il KPI è un parametro che consente didefinire in maniera oggettiva l’efficien-za di un determinato aspetto dell’atti-vità aziendale. Il variare nel tempo del-l’indicatore in questione, frutto di com-plesse elaborazioni, segnala un migliora-mento o un peggioramento della parti-colare situazione analizzata.

**Unità di misura

Rapporto tra consumo del componente(espresso in peso, volume o energia) e laquantità di prodotto finito (espressa intonnellate).

Nestlé Italiana6

Cifre chiave 2003

Nell’arco del 2003 Nestlé Italiana ha messo sul mercato 371.152 tonnellate diprodotto finito, utilizzando 383.819 tonnellate di materie prime e 44.982 ton-nellate di materiale di confezionamento.

QUANTITÀ KPI* VARIAZIONE KPI UNITÀ**2003 RISPETTO AL 2002 DI MISURA

INPUT CONSUMI MATERIALE DICONFEZIONAMENTO 44.982 TON 121 3,4% KG/TON P.F.

GJ ENERGIA GLOBALEELETTRICA+VAPORE+METANO 1.465.473 GJ 4 0 GJ/TON P.F.

METANO 23.106.500 NM3 62 -4,6% NM3/TON P.F.

ACQUA PRELEVATA 3.046.000 M3 8 0 M3/TON P.F.

MATERIE PRIME 383.819 TON 1.034 2,3% KG/TON P.F.

OUTPUT RIFIUTI GENERATI 24.843 TON 67 -2,4% KG/TON P.F.

RIFIUTI RECUPERATI 22.152 TON 60 1,7% KG/TON P.F.

RIFIUTI SMALTITI 2.690 TON 7 -26,8% KG/TON P.F.

EMISSIONI IN ATMOSFERA R11EQUIVALENTI (RIDUZIONE OZONO) 406 KG 0,001 0 KG/TON P.F.

EMISSIONI IN ATMOSFERA(EFFETTO SERRA) 47.216 TON CO2 127 -6,3% KG/TON P.F.

CARICO INQUINANTEDA ACQUE REFLUE 713 TON COD 1,9 0 KG COD/TON P.F.

PRODUZIONE PRODOTTO FINITO 371.152 TON

Lo sviluppo sostenibile

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consumi

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L’acqua: materia primissima

L’acqua è senza alcun dubbio uno dei punti chiave dell’attenzione di Nestléper l’ambiente. L’azienda è infatti convinta dell’assoluta necessità di piani-

ficare una gestione responsabile delle risorse idriche.L’idea su cui si basa questa politica aziendale è che l’utlizzo dell’acqua non rap-presenti solo un problema ambientale, ma abbia ripercussioni anche in ambitoagricolo, economico, politico, sociale, culturale ed emotivo.Per questo l’acqua occupa un ruolo primario tra le risorse naturali verso cui ilGruppo applica, su scala internazionale, la propria politica di contenimento deiconsumi.I risultati di questo approccio sono in continuo divenire: già nel corso del perio-do 1997-2003 Nestlé Italiana ha registrato un risparmio idrico del 44%. Nellospecifico, nel 2003 la costante sensibilizzazione a un uso sempre più corretto diquesta fondamentale risorsa, ha determinato un calo dei consumi pari al 6,8%rispetto al 2002. Il conseguimento di questi risultati è frutto di una tensione verso il miglioramen-to continuo che si è concretizzata in un’attività di audit e in un monitoraggio,capaci di evidenziare i punti critici e di attuare le opportune azioni correttive.

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Nestlé Italiana10

BENEVENTO 148.000 10,03 Invariata

EBOLI 662.000 4,7 Aumento dell’1,3%. L’indice è basso per l’alto volume di prodotto finito

FERENTINO 438.000 10,75 Diminuzione dell’11%, dovuta soprattutto all’ottimizzazione del funzionamento

delle torri evaporative

MILANO 64.000 7,92 Riduzione del 9,9%, dovuta all’installazione di valvole automatiche e recupero dell’acqua

di raffreddamento pompe centrifughe nei reparti produttivi

MORETTA 444.000 30,39 Invariata

PARMA 606.000 39,16 Diminuzione del 29,5%, ottenuta con l’installazione delle nuove torri evaporative

SANSEPOLCRO 229.000 2,69 Aumento del 40,7% per anomalie alla rete distributiva dell’acqua potabile

SAN SISTO 240.000 8,05 Diminuzione del 28,5%, dovuta principalmente all’ottimizzazione del sistema

di prelievo, distribuzione e recupero delle acque (torri evaporative, riciclo

per irrigazione e antincendio)

SAN MARTINO B.A. 215.000 9,89 Risparmio del 14%

STABILIMENTI VOLUMI PRELEVATI KPI M3/TON SITUAZIONE KPI M3/ANNO 2003 PRODOTTO FINITO RISPETTO AL 2002

L’acqua: materia primissima

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Il carico inquinante delle acque di scarico

I l trattamento di depurazione delle acque reflue provenienti dai processi pro-duttivi e dai servizi sanitari delle fabbriche, ha determinato l’abbassamento del

livello di carico inquinante verso il recettore finale, che in alcuni casi è costituitodalla rete fognaria per essere trattato nei depuratori consortili e in altri, quandola depurazione è già avvenuta, nelle acque di superficie. All’attenzione specifica verso le risorse idriche che caratterizza l’operato dell’a-zienda sin dal momento del prelievo, si vanno così sommando gli interventi dibonifica realizzati presso gli impianti di depurazione per ottenere un valore diCOD (mg di O2/litro) sempre ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge.

QUANTITÀ DI CODKPI KG/TON

STABILIMENTTI (MG O2/LT) PRODOTTO FINITOTON/ANNO 2003

BENEVENTO 3,3 0,22

EBOLI 3,68 0,03

FERENTINO 485 11,93

MILANO 14,27 1,77

MORETTA 20,9 1,43

PARMA 98,1 6,34

SANSEPOLCRO 19,1 0,22

SAN SISTO 6,26 0,21

SAN MARTINO B.A. 63,25 2,91

I miglioramenti apportati al processo di depurazione delle acque reflue si inseriscono nel quadro di un’attenzionespecifica alle risorse idriche.

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Energia: l’efficienza compatibile

BENEVENTO 43.120 2,92 Riduzione del 3,2%, dovuta all’aumento dei volumi di produzione

EBOLI 128.251 0,91 Riduzione dell’1,4%

FERENTINO 107.736 2,64 Aumento del 2,2% da attribuire a un diverso mix di produzione

MILANO 7.518 0,93 Diminuzione del 26,3% grazie a significativi

interventi tecnici

MORETTA 42.626 2,91 Diminuzione del 15,1% grazie all’ottimizzazione del funzionamento differenziato dei compressori d’aria

PARMA 48.455 3,13 Riduzione del 10,8%, ottenuta ottimizzando il funzionamento

della centrale frigorifera e dell’illuminazione dello stabilimento

SANSEPOLCRO 96.459 1,13 Diminuzione dell’1,5%

SAN SISTO 138.394 4,80 Diminuito del 4,6% grazie al rifacimento dell’impianto di distribuzione aria compressa nei reparti e a un nuovo programma di monitoraggio energie

SAN MARTINO B.A. 24.117 1,10 Aumento del 2,3%, da imputare alla sostituzione dell’impiantofrigorifero a NH3 con una centrale frigo funzionante a R 507a

STABILIMENTI QUANTITÀ IMPIEGATA KPI GJ/TON SITUAZIONE KPIGJ/ANNO 2003 PRODOTTO FINITO RISPETTO AL 2002

G li stabilimenti di Nestlé Italiana im-prontano la loro attività al raggiun-

gimento di sempre più elevati livelli dieco-efficienza. Ciò significa massimizza-re il prodotto utilizzando il minimo dellerisorse e riducendo al tempo stesso gliscarti e le emissioni inquinanti.Questo approccio, interessante sia sottoun profilo aziendale che economico, siripercuote con decisione sui consumicomplessivi di energia - sia acquistatasia prodotta negli stabilimenti - determi-nandone in questi anni la notevole dimi-nuzione, accompagnata da un aumentodell’efficienza energetica.In particolare i consumi di elettricità ri-sultano stabili da alcuni anni - e comun-que assai inferiori rispetto a quelli fattiregistrare in precedenza - mentre nelcorso del 2003 il consumo di metano siè ridotto del 4,6%.

Elettricità

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Più controllo, meno consumo

La diminuzione complessiva del consu-mo di metano registrata nel 2003 è ri-scontrabile nei risultati di dettaglio rela-tivi all’operato di ogni singola fabbrica:Nestlé Italiana registra infatti pressochéovunque miglioramenti negli indicatoridi prestazione ambientale, da ascrivere aun utilizzo più accorto della risorsa e aun suo più preciso monitoraggio.

BENEVENTO 843.000 57,1 Diminuzione del 6%

EBOLI 3.040.000 21,6 Diminuzione del 16%

FERENTINO 1.366.000 33,5 Aumento del 4% dovuto a un diverso mix di produzione

MILANO 1.657.000 205 Diminuzione del 12,2% grazie alla sostituzione di 3 post-combustori

MORETTA 1.455.000 99,6 Diminuzione del 32,4% grazie alla installazione di un bruciatore a gas ad alto rendimento in centrale termica

PARMA 1.207.000 78 Diminuzione dell’8,8% grazie all’eliminazione del forno termoretraibile e al ridotto utilizzo dell’impianto di tostatura

SANSEPOLCRO 7.454.000 87,5 Diminuzione dell’1%

SAN SISTO 4.368.000 146,4 Diminuzione dello 0,5%

SAN MARTINO B.A. 1.716.500 79 Diminuzione del 3,9% grazie all’ottimizzazione dei forni di cottura, alla revisione dei bruciatori e una migliore gestione (accensione/spegnimento) degli stessi

STABILIMENTI QUANTITÀ IMPIEGATA KPI NM3/TON SITUAZIONE KPINM3/ANNO 2003 PRODOTTO FINITO RISPETTO AL 2002

Metano

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Nestlé Italiana14

Imballaggi: una forma che parla di sostanza

I l materiale di imballaggio dei prodotti finiti è sempre stato considerato con at-tenzione da Nestlé Italiana: non solo - come è ovvio - per le capacità di pre-

servazione del prodotto, ma anche per le caratteristiche in termini di impattoambientale.Così, pur senza perdere di vista i compiti fondamentali della confezione, l’orien-tamento dell’azienda è quello di individuare materiali e formati che garantisca-no la minore incidenza ambientale possibile. Si tratta di un percorso che ha dato risultati importanti: basti pensareche nell’arco di un decennio la riduzione degli imballaggi alla fonte è dipoco inferiore alle 3.500 tonnellate.La particolare attenzione tributata da Nestlé Italiana all’ambito del packaging in-veste inoltre l’intero ciclo di vita del prodotto, dall’immissione sul mercato finoallo smaltimento dei rifiuti: è in questa prospettiva che l’azienda ha optato peruna sostanziale riduzione dell’impiego di materiali ‘poli-accoppiati’, più difficilida riciclare perché disomogenei.

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L’attenzione di Nestlé Italiana al packaging investe l’intero ciclo di vita del prodotto: dall’immissione sul mercato fino allo smaltimento dei rifiuti.

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emissioni e rifiuti

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Gas a effetto serra

L’avvenuta riduzione delle emissioni di CO2 e di SO2 equivalenti, è stato unrisultato importante per Nestlé Italiana, frutto di un allineamento crescen-

te ai criteri di salvaguardia dell’ambiente prescritti dalle direttive europee.I risultati conseguiti sono il frutto dell’azione su diversi parametri quali la sostitu-zione di caldaie, bruciatori a basso rendimento e, dal punto di vista del combu-stibile, la totale sostituzione del gasolio con gas metano, i cui consumi vengonotra l’altro monitorati con costanza. L’insieme di questi provvedimenti ha compor-tato la minimizzazione dell’effetto serra e di quello acidificante sull’atmosfera.

Io sono con l’ozono

Come è noto, alcuni gas hanno come im-patto ambientale la riduzione dello stratodi ozono che circonda l’atmosfera. Que-sta caratteristica, denominata Ozone De-pleting Potential (ODP) può spingersi fi-no a provocare la formazione di buchinella stratosfera.I composti responsabili di questo dannosono rintracciabili nelle emissioni deriva-te dall’uso di idrocarburi alogenati comeCloro-fluoro-carburi (CFC) e Idro-cloro-fluoro-carburi (HCFC), impiegati solita-mente negli impianti di raffreddamento.Nestlé italiana ha completamente elimi-nato l’impiego dei gas più pericolosi perl’ambiente sostituendoli con altri com-posti meno dannosi per l’ozono.

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Nestlé Italiana18

BENEVENTO 1.846,67 125 Diminuito del 6%

EBOLI 6.382,47 30,4 Aumentato dello 0,4%

FERENTINO 3.006,55 73,8 Aumentato del 7,1%

MILANO 3.540,14 437,9 Diminuito del 4,7%

MORETTA 2.769,63 189,6 Diminuito del 32,4%

PARMA 2.644,05 170,8 Diminuito dell’8,8%

SANSEPOLCRO 16.328,7 191,8 Diminuito del 4,8%

SAN SISTO 9.033 302,9 Diminuito del 9,4%

SAN MARTINO B.A. 3.760,16 172,9 Diminuito del 3,9%

QUANTITÀ DI CO2 KPI KG/TON SITUAZIONE KPISTABILIMENTI TON/ANNO 2003 PRODOTTO FINITO RISPETTO AL 2002

EMESSA IN ATMOSFERA

BENEVENTO 1.034,14 0,07

EBOLI 2.406,00 0,02

FERENTINO 1.683,67 0,04

MILANO 1.982,48 0,25

MORETTA 1.553,27 0,11

PARMA 1.480,67 0,10

SANSEPOLCRO 9.144,07 0,11

SAN SISTO 5.058,40 0,17

SAN MARTINO B.A. 2.105,69 0,10

QUANTITÀ DI SO2 EQ. KPI KG/TONSTABILIMENTI KG/ANNO 2003 PRODOTTO FINITO

EMESSA IN ATMOSFERA

La scelta di privilegiare il recupero dei rifiuti comporta la rilevante diminuzione di un impatto ambientaleche è comunque connaturato all’attività produttiva.

Gas a effetto serra

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Rifiuti

Una gestione oculata degli scarti - possibile anche grazie al supporto di unospecifico programma informatico - ha permesso alle nove fabbriche di

Nestlé Italiana presenti sul territorio di migliorare la movimentazione dei rifiu-ti. Un’attenta politica di separazione alla fonte delle differenti tipologie (carta,legno, vetro, plastica, ecc.) ha consentito di aumentare la quantità di rifiuti ri-ciclati rispetto a quelli smaltiti in discarica.In questo modo l’azienda, nel pieno rispetto della legge vigente, ha notevol-mente ridotto la portata di un impatto ambientale che è comunque connatura-to all’attività produttiva.La chiave per l’ottenimento di questi risultati è riconducibile anzitutto all’atti-vità di sensibilizzazione del personale in merito ai vantaggi di una più attentaraccolta differenziata, nonché al controllo diretto del Coordinatore Ambienta-le di Fabbrica (CAF).Il diffondersi dell’attività formativa ha prodotto una crescente consapevolezzatanto delle problematiche ambientali interne agli stabilimenti quanto delle lororicadute sull’esterno grazie anche a una rigorosa attenzione sulla scelta di for-nitori affidabili.

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Nestlé Italiana20

STABILIMENTI TON/ANNO KPI KG/TON TON/ANNO KPI KG/TON TON/ANNO KPI KG/TON2003 PROD. FINITO 2003 PROD. FINITO 2003 PROD. FINITO

GENERATI RECUPERATI SMALTITI

BENEVENTO 1.617 109,53 1.227 83,11 390 26,41

EBOLI 1.753 12,45 1.744 12,39 9 0,06

FERENTINO 1.866 45,81 1.636 40,17 230 5,65

MILANO 6.235 771,32 5.057 625,59 1.178 145,74

MORETTA 1.988 136,09 1.988 136,09 0 0,00

PARMA 1.356 87,62 760 49,11 596 38,51

SANSEPOLCRO 5.426 63,73 5.382 63,22 44 0,52

SAN SISTO 3.277 109,87 3.198 107,22 79 2,65

SAN MARTINO B.A. 1.324 60,90 1.160 53,37 164 7,54

Rifiuti

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La continua formazione ha prodotto una consapevolezza ambientale che investe tanto la vita degli stabilimentiquanto le ricadute sull’esterno, fino a coinvolgere la scelta dei fornitori.

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Il sapore della prevenzione

N estlé considera il proprio personale come il patrimonio più prezioso, ed ècostantemente impegnata a garantire che tutti gli ambienti e le postazioni

di lavoro offrano condizioni di massima sicurezza per ogni singolo dipendente eoperatore. Nel solco di questo approccio complessivo, Nestlé Italiana opera ri-spettando rigorosamente la normativa antinfortunistica vigente, sia nazionalesia comunitaria, per prevenire gli infortuni e le malattie professionali.In particolare, l’azienda adotta sistemi di gestione focalizzati sulla prevenzione,mirando a permeare ogni livello aziendale di una forte cultura della sicurezza sullavoro: un elemento cruciale di cui tenere conto anche nella selezione dei pro-pri fornitori.In questa prospettiva Nestlé Italiana fornisce ai propri dipendenti - di qualsiasi li-vello e inquadramento - informazioni generali e specifiche, formazione e ogni al-tro supporto volto a consentire loro di lavorare in condizioni di sicurezza. Gli investimenti in prevenzione effettuati nel corso di questi anni, insieme allaformazione continua del personale, hanno prodotto nel tempo il confortante ri-sultato della riduzione progressiva del numero di infortuni.

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Nestlé Italiana24

Formazione, informazioni, regole: la strada per la tutela

Cultura della sicurezza, nel caso di Nestlé Italiana, vuol dire considerare laprevenzione degli infortuni e la salubrità degli ambienti di lavoro come un

elemento di cui tenere conto anche nella selezione dei propri fornitori.L’azienda è rigorosa nel chiedere il pieno rispetto delle misure antinfortunistichea tutti i terzi che operano nelle sue fabbriche. Si adopera, inoltre, affinché tuttii collaboratori esterni che accedono alle proprie strutture dispongano di forma-zione e informazioni sufficienti e siano equipaggiati in modo adeguato per svol-gere le loro mansioni in condizioni di sicurezza.Nestlé Italiana ha anche creato un Comitato per la Sicurezza sul Lavoro, con spe-cifiche competenze in materia di infortuni, che oltre al contributo dei servizi En-gineering, Risorse Umane e Affari Legali, si avvale della consulenza di uno specia-lista in medicina del lavoro. Il Comitato svolge tra l’altro funzioni di orientamen-to, consulenza, formazione e supporto nei confronti delle direzioni di fabbrica.

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Copyright © 2004Nestlé Italiana S.p.A.

A cura dell’Ufficio Comunicazione Nestlé ItalianaViale G. Richard, 5 - 20143 Milano02.81814231 - www.nestle.it

Progetto grafico

Peliti Associati

Selezioni fotolitografiche

S.C.R.O.I.

Piccola Società Cooperativa

Riproduzioni Offset Italia - Roma

Stampa

Prostampa Sud - Pomezia

Referenze iconografihce

Archivio fotografico Nestlé

Pagg. 7, 8,

Renato Cerisola

Foto di copertina, pagg. 2, 15, 16, 21, 22

Finito di stampare nel mese di Ottobre 2004

su carta totalmente priva di cloro

CO2. Anidride carbonica.

COD - Chemical Oxigene Demand (Richiesta di Ossigeno Chimico). Viene utilizzatocome indicatore del carico inquinante della matrice organica presente nelle acque reflueindustriali che deve essere ossidata e quindi ridotta a molecole semplici degradabili.

GJ - GigaJoule. Unità di misura che indica i consumi di energia.

m3. Metri cubi.

mgO2/lt. Unità di misura che viene impiegata per la misurazione del COD ed esprime la con-centrazione in milligrammi di Ossigeno in un litro di acqua.

NEMS - Nestlé Environment Management System. Sistema di gestione ambientalecomune a tutto il mondo Nestlé, che stabilisce gli obiettivi, verifica i progressi compiuti e con-trolla i risultati relativi alle attività e alle misure prese a favore dell’ambiente.

Nm3 - Normal metri cubi. Unità di misura che indica i consumi di metano.

Principi Aziendali. Documento che definisce le norme di comportamento alle quali si devonoattenere tutte le unità del Gruppo. L’importanza e la finalità di questo documento “costituzio-nale” dei valori e principi di Nestlé è tale che non solo accomuna tutti i collaboratori ma coin-volge anche le relazioni con i partner e i fornitori commerciali di materiali, merci e servizi.

Protocollo di Montreal. Documento di istituzione mondiale del 16 settembre 1985, cheimpone agli stati membri di adottare adeguati provvedimenti per tutelare la salute dell’uomoe l’ambiente da effetti nocivi derivanti dalla riduzione di ozono nella stratosfera a causa delleemissioni di alcune sostanze.

R507a. Sostanza chimica appartenente alla categoria degli HFC (Idrofluoro carburi) che agi-sce soprattutto sull’impatto nell’atmosfera come effetto serra.

R11 equivalenti. Tutti i composti Cloro/Fluoro-alogenati che hanno effetto soprattutto sullariduzione dell’Ozono stratosferico con diverso fattore potenziale di impatto. Sono riconduci-bili al riferimento R11 (Clorofluorocarburo) e regolamentati dal Protocollo di Montreal.

SO2 equivalenti. Sostanze riconducibili tramite fattore di conversione al riferimento SO2

(Anidride solforosa), causa di impatto acidificante dell’aria.

Ton. Tonnellata.

Glossario

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Nestlé Italiana S.p.A.

Rapporto Ambiente e Sicurezza 2003

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