raffaele mattioli
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-
Raffaele Mattioli
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Raffaele Mattioli
Raffaele Mattioli
(Vasto, 20 marzo
1895 Roma, 27
luglio 1973) stato
un dirigente d'azienda
-
ed economista
italiano. Per il suo
impegno a favore
della cultura spesso
ricordato con l'epiteto
il banchiere
umanista[1].
Indice [nascondi]
1 Biografia
-
2 Note
3 Bibliografia
4 Voci correlate
5 Collegamenti esterni
Biografia[modifica |
modifica wikitesto]
Dopo la laurea in
economia a Genova,
con una tesi
sull'equilibrio
-
monetario, nel 1921
diviene segretario
generale della
Camera di Commercio
di Milano e tiene corsi
di economia
all'Universit Bocconi
di Milano anche grazie
all'ausilio del Rettore
Angelo Sraffa, giurista
-
insigne della cui stima
ed amicizia il Mattioli
godeva.
Nel 1925 entra alla
Banca Commerciale
Italiana e nel 1931
rimpiazza l'amico
Giuseppe Toeplitz
nella carica di
-
Direttore Generale,
poi, nel 1933, in
quella di
Amministratore
Delegato. Convinto
antifascista, ha
comunque rapporti,
legati alla sua carica,
con Benito Mussolini,
ma incontra in
-
segreto anche Palmiro
Togliatti.
Piero Sraffa
Enrico Mattei
Il rapporto col Partito
Comunista d'Italia e
-
con Togliatti avviene
attraverso l'amicizia
con Piero Sraffa, al
quale fa pervenire
cospicui contributi alle
spese di ricovero di
Antonio Gramsci;
dopo la morte
dell'intellettuale sardo
nel 1937, Mattioli si
-
adoperer per salvare
i suoi Quaderni del
carcere. In quegli
anni l'ufficio studi
della Comit diventa
una sorta di
universit "segreta"
della classe dirigente
laica e antifascista,
dove saranno accolti,
-
tra gli altri, Ugo La
Malfa, Giovanni
Malagodi, Guido Carli
ed Enrico Cuccia, con
cui costru il progetto
dell'IRI e di
Mediobanca.
Discepolo e amico di
Benedetto Croce, nel
-
1942 partecipa alla
stesura del manifesto
del Partito d'Azione,
ma, allo stesso
tempo, lavora al
salvataggio di casa
Savoia. Nel
dopoguerra svolse
attraverso la Comit
un'intensa azione di
-
mecenatismo
culturale, finanziando
riviste ("La Fiera
Letteraria", "La
Cultura"), istituzioni
(fu Presidente e
finanziatore
dell'Istituto Italiano
per gli Studi Storici),
case editrici (fu
-
consigliere culturale
della Riccardo
Ricciardi editore
promuovendone la
storica collezione
letteraria di Studi e
testi).
Nell'azione di
mecenatismo
-
compiuta da Mattioli
un posto a s merita
il sostegno fornito a
Carlo Emilio Gadda,
ospitato dopo che lo
scrittore era sfollato
da Firenze,
bombardata nella
primavera del 44.
Gadda fu soccorso
-
con committenze e
generosi prestiti e col
finanziamento di un
premio al suo Quer
pasticciaccio brutto
de via Merulana. Lo
scrittore ringrazier il
banchiere
dedicandogli le
Novelle dal Ducato in
-
fiamme (1953): A
Raffaele Mattioli |
despota dei numeri
veri | editore dei
numeri | e dei
pensieri splendidi | in
segno di ammirata
gratitudine; Verso la
Certosa (1961) A
Raffaele Mattioli |
-
dedicando queste
pagine (con una
lunga
prefazione-dedica di
quattro pagine);
infine semplicemente
a Raffaele Mattioli il
racconto San Giorgio
in casa Brocchi, nella
raccolta degli
-
Accoppiamenti
giudiziosi (1963).
Fu il primo banchiere
italiano a sostenere
Enrico Mattei,
finanziando contro
ogni logica
imprenditoriale la
sopravvivenza
-
dell'AGIP nei primi
periodi di
amministrazione
Mattei.
Nel 1972 rifiut la
carica di Presidente
onorario della Comit,
passata, secondo le
logiche della
-
lottizzazione politica,
al democristiano
Gaetano Stammati,
membro della loggia
massonica P2 di Licio
Gelli.
L'Abbazia di
Chiaravalle
-
Scelse di essere
sepolto nel cimitero
dei monaci
dell'Abbazia di
Chiaravalle (Milano),
chiesa al cui restauro
aveva contribuito in
modo munifico, si
ritiene in ricordo di
Guglielma la Boema,
-
oggetto nel Medio Evo
di un culto
disapprovato dalla
Chiesa cattolica.
La casa natia di
Mattioli stata
donata dai figli alla
cittadinanza di Vasto
con destinazione
-
culturale, insieme a
un fondo librario di
oltre 3800 volumi, tra
cui alcuni
autografi.[2] I libri di
maggior valore sono
invece stati conferiti
alla Fondazione
Raffaele Mattioli per
la storia del pensiero
-
economico, la cui
biblioteca aveva sede
a Milano nei locali
della Banca
Commerciale Italiana
e comprende anche
l'archivio Verri.[3] La
fondazione, gestita
dagli eredi di Mattioli
e presieduta (al
-
2011) da Enrico
Decleva, ha arricchito
la raccolta libraria
vendendo alcuni libri
di filosofia e
acquisendone altri di
storia del pensiero
economico; la
raccolta risultante, di
circa 4000 volumi fra
-
cui alcuni appartenuti
ad Adam Smith,
stata donata nel 2011
all'Universit degli
Studi di Milano, nei
cui locali era
precedentemente
ospitata, andando a
costituire la Biblioteca
Raffaele Mattioli per
-
la storia del pensiero
economico.
Raffaele Mattioli
spos Emilia Tarni,
dal quale ebbe un
primo figlio, Giuliano,
nato nel 1920[4]. La
moglie mor nel 1923,
e Mattioli spos in
-
seconde nozze Lucia
Monti dalla quale
ebbe tre figli,
Maurizio, Stefano e
Letizia che diventer
scrittrice col nome di
Letizia Fortini[5].
Cognato di Raffaele
Mattioli fu Antonio
Monti a sua volta
-
dirigente della
Comit[6]. L'omonimia
di quest'ultimo,
Antonio Monti, con il
nonno dell'economista
della Bocconi e
presidente del
consiglio italiano,
Mario Monti, ha fatto
s che questi venisse
-
erroneamente
indicato come nipote
di Raffaele Mattioli[6],
col quale non ha
invece alcuna
parentela.
Note[modifica |
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-
^ Mattioli, vita e
opere di un mecenate
di Giovanni Russo,
Corriere della Sera,
11 giugno 2000, p.
31, Archivio storico.
^ Biblioteca Civica
Raffaele Mattioli
-
^ Dati; scheda
dell'archivio storico
degli economisti.
^ Raffaele Mattioli -
Dizionario Biografico
Treccani, treccani.it,
31/01/2013.
^ Letizia Fortini,
zam.it, 31/01/2013.
-
^ a b La lunga (e
misteriosa) vita del
professor Monti,
linkiesta.it,
31/01/2013.
Bibliografia[modifica |
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Francesca Pino,
MATTIOLI,
Raffaele, in
-
Dizionario Biografico
degli Italiani, Volume
72, Roma, Istituto
dell'Enciclopedia
Italiana, 2008.
Francesca Pino, Le
Carte di Raffaele
Mattioli (1925-1945),
in "Antologia
Vieusseux", a. XIX
-
(2013), n. 55, pp.
87-96.
Voci
correlate[modifica |
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Catoblepismo
Banca Commerciale
Italiana
-
Collegamenti
esterni[modifica |
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MATTIOLI, Raffaele,
Enciclopedia Italiana -
III Appendice (1961)
Mattili, Raffaele,
Enciclopedie on line,
Istituto
dell'Enciclopedia
-
italiana Treccani (URL
acceduto il 13 aprile
2013)
Cuccia e pochi intimi
ricordano Mattioli di
Giuliana Ferrarino,
Corriere della Sera,
28 luglio 1998, p. 17,
Archivio storico. (URL
-
acceduto il 6
settembre 2014)